delib. n. 84

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piip Regione Umbria
Atti Consiliari
X LEGISLATURA
OlllllO Assemblea le^slativa
Processo verbale di seduta dell'Assemblea iegislatìva
XXIV Sessione ordinaria
Deliberazione n. 84 del 03 maggio 2016
OGGETTO: Ordine del giorno - iniziative da adottarsi da parte della Giunta regionale
con riferimento alla presenza, in siti del territorio umbro, di manufatti in
cemento - amianto.
Consiglieri
Consiglieri
pres. ass.
pres. ass.
1
Barberini Luca
X
12
lUlancini Valerio
2
Brega Eros
X
13
Marini Catiuscia
3
Carbonari Maria Grazia
X
14
Nevi Raffaele
4
Casciari Carla
X
15
Paparelli Fabio
X
5
Cecchini Fernanda
X
16
Forzi Donatella
X
6
Chiacchieroni Gianfranco
X
17
Ricci Claudio
7
De Vincenzi Sergio
X
18
Rometti Silvano
X
8
Fiorini Emanuele
19
Solinas Attilio
X
g
Guasticchi Marco Vinicio
X
20
Smacchi Andrea
10
Leoneiii Giacomo Leonello
X
21
Squarta Marco
11
Liberati Andrea
X
X
PRESIDENTE: IVIarco Vinicio GUASTiCCHI
CONSIGLIERE SEGRETARIO: Valerio MANCINI
ESTENSORE: Daniela VALIGI
VERBALIZZANTE: Elisabetta BRACONI
Delibera Assemblea legislativa n. 84 del 03 maggio 2016
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Regione
Umbria
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Atti Consiliari
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Assemblea legislativa
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OGGETTO N. 7
Deliberazione n. 84 del 03 maggio 2016
OGGETTO: Ordine del giorno - Iniziative da adottarsi da parte della Giunta
regionale con riferimento alla presenza, in siti del territorio umbro,
di manufatti in cemento - amianto.
L'Assemblea legislativa
Vista la mozione, presentata dai Consiglieri Liberati e Carbonari, concernente:
"iniziative da adottarsi da parte della Giunta regionale con riferimento alla presenza, in
siti del territorio umbro, di manufatti in cemento - amianto." (Atto n. 256);
Udita l'illustrazione della mozione da parte del Consigliere Liberati;
Uditi gli interventi dei Consiglieri regionali e dell'Assessore competente per materia;
Udita la proposta di modifica al testo della mozione avanzata dal Consigliere Brega e
fatta propria dai proponenti la mozione stessa;
Udito altresì l'intervento dell'Assessore compente per materia in merito alla suddetta
proposta di modifica;
Vista la legge regionale statutaria 16 aprile 2005, n. 21 {Nuovo Statuto della Regione
Umbria) e successive modificazioni;
Vista la deliberazione dell'Assemblea legislativa 8 maggio 2007, n. 141 (Regolamento
Interno dell'Assemblea legislativa) e successive modificazioni;
con votazione sul testo come emendato che è stato approvato
con 13 voti favorevoli ed 1 voto di astensione,
espressi nei modi di iegge dai 14 Consiglieri
presenti e votanti
DELIBERA
di approvare il seguente ordine del giorno:
L'Assemblea legislativa
Premesso:
- che l'eternit è un marchio registrato di fibrocemento (o cemento-amianto) e che
veniva utilizzato in edilizia come materiale da copertura nella forma in lastra piana o
ondulata, oppure come coibentazione di tubature;
- che la commercializzazione in Italia della variante cemento-amianto di tale prodotto, è
cessata tra il 1992 e il 1994;
- che, benché sin dal 1962 fosse noto in tutto il mondo che la polvere di amianto,
generata dall'usura dei tetti e usata come materiale di fondo per i selciati, provoca
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Delibera Assemblea legislativa n. 64 del 03 maggio 2016
Regione Umbria
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una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico (oltre che alla classica asbestosi),
a Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), BronI (Pavia) e Bari la
Eternit e la Fibronit continuarono a produrre manufatti sino al 1986 (1985 per Bari e
1992 per Broni), tentando di mantenere i propri operai in uno' stato di totale
ignoranza circa i danni (soprattutto a lungo termine) che le fibre di amianto
provocano, al fine di prolungare l'attività dello stabilimento e quindi accrescere I
profitti;
- che in particolare a Casale Monferrato i morti e i contaminati da amianto sono e
saranno migliaia, anche perché lo stabilimento disperdeva con dei potenti aeratori la
polvere di amianto in tutta la città, causando la contaminazione anche di persone
non legate alle attività produttive dell'eternit. Soltanto nel periodo 2009-2011 nella
città monferrina ci sono stati 128 nuovi casi di persone ammalate. Siccome la
malattia ha un periodo di incubazione di circa 30 anni, si trovano attualmente in
pericolo tutti coloro i quali fino alla fine degli anni ottanta risiedevano in zone limitrofe
contaminate dalle polveri;
- che la Legge 23 Marzo 2001, n.93 prevede che Regioni e Province Autonome
provvedano ad effettuare la mappatura delle zone interessate dalla presenza di
amianto all'interno dei propri territori, nonché ad individuare ed effettuare gli
interventi di bonifica dì particolare urgenza che il D.M. 18 Marzo 2003, n.101 ha
successivamente disciplinato tale normativa fornendo gli strumenti metodologici volti
alla realizzazione della mappatura;
- che in questo contesto, la Regione Umbria ha incaricato l'Agenzia di protezione
ambientale e le Aziende sanitarie umbre di provvedere alia rilevazione della
presenza di amianto nell'intero territorio regionale e all'individuazione degli interventi
di bonifica urgenti. Il progetto è stato svolto dall'ARPA nel 2007 per gli edifici pubblici
e nel 2009 per gli edifici privati:
http://www.arpa.umbrla.it/DaQine/maDDatura-amianto-in-umbria:
siti
privati:
httD://www.arpa.umbria.it/resources/documenti/Siti-amianto-Der-
Comune.pdf:
siti
pubblici: http://www.arpa.umbria.it/resources/documentiPubblici%20siti%20
per%20comune%20con%2Qauantit%C3%A0.pdf:
che
tale progetto ha interessato solo quelli che ospitano attività produttive con più di
tre addetti e con risultati dubbiosi (nel comune di Perugia risultano solo "5-7" edifici
pubblici con presenza di amianto e "8-20" siti privati; a Terni risultati "5-7" edifici
pubblici con presenza di amianto e addirittura "3-4" siti privati);
Considerato:
- che come si può vedere dai link sopra riportati non si ha un quadro dettagliato dei siti
presenti nella nostra Regione;
- che numerose regioni e comuni italiani sono già intervenuti per la predisposizione di
un censimento dettagliato delle opere in eternit presenti nel territorio comunale;
- che nella regione Lombardia nelle linee guida del Piano Regionale Amianto
Lombardia (PRAL), elaborato a seguito dell'art. 3 della l.r. n. 17 del 29 settembre
2003, è stato approvato con D.G.R. VIIl/1526 del 22.12.05 viene indicato che i
soggetti pubblici e i proprietari privati hanno l'obbligo di denunciare alle ASL e
Comuni competenti per territorio la presenza di amianto o di materiali contenenti
amianto in matrice friabile estendendola anche ai manufatti in cemento-amianto (es.
eternit);
- che le stesse linea guida impongono a tutti i soggetti pubblici e ai privati proprietari di
edifici, impianti o luoghi nei quali vi sia presenza di amianto o di materiali contenenti
Delibera Assemblea legislativa n. 34 del 03 maggio 2016
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amianto, di darne comunicazione istituendo un censimento attraverso l'autonotifica
da parte del proprietari delle strutture ed edifìci che contengono amianto, rendendo
quindi il cittadino un attore principale della tutela della propria salute. I proprietari di
immobili con presenza di amianto hanno quindi l'obbiigo di comunicarne la presenza
utilizzando l'apposito modulo di autonotifìca. Inoltre la linea guida prevede che se un
cittadino vuole segnalare la presenza di manufatti contenenti amianto, deve inviare
una comunicazione scritta. Il Comune inviterà il proprietario dell'immobile ad attivare
la procedura prevista trasmettendo all'ASL la documentazione necessaria ai fini del
censimento e dell'inserimento del dati nel catasto regionale dell'amianto. Nel caso di
mancato
riscontro da
parte del proprietario (persona fìsica o giuridica)
l'Amministrazione comunale emetterà un'ordinanza la cui inosservanza è sanzionata
penalmente (art. 650 del codice penale);
- che la Regione Calabria con la LR. 27/04/2011, n. 14, pubblicata nel Bollettino
Ufficiale Calabria 2 maggio 2011, n. 8, S.S. 4 maggio 2011, n. 2, ha disposto norme
relative all'eliminazione dei rìschi derivanti dalla esposizione a siti e manufatti
contenenti amianto, nell'ambito di misure per la salvaguardia della salute dei cittadini
e istituendo un censimento della presenza dell'amianto sul territorio regionale sia per
soggetti pubblici e privati proprietari;
- che la Regione Sicilia ha avviato - con il Piano di protezione dall'amianto predisposto
in attuazione dell'articolo 10 della Legge n. 257 del 27 marzo 1992 ed approvato con
il D.RReg. 27 dicembre 1995 - una decisa campagna volta ad eliminare o ridurre al
più basso livello possibile i rischi derivanti dalla esposizione all'amianto. Il piano si
articola in una serie di iniziative e di azioni specifìche: acquisizione della conoscenza
complessiva del "rischio-amianto" (si otterrà effettuando il censimento di tutte le
situazioni di possibile esposizione all'amianto);
- che nel 2010 la Regione Umbria, a modifìca ed integrazione di una vecchia D.G.R. di
ottobre 2007, n. 1611, emette una "Linea guida per le Az. USL ai fini delia
valutazione delie strutture contenenti amianto", nonché linee guida per la
microraccolta di materiali contenenfì amianto e schema di relazione ex art. 9 legge
257/92 ed in un un apposito allegato si riporta anche l'algoritmo che la ns. Regione
ha deciso di adottare per la valutazione obbligatoria delle coperture esterne in
cemento amianto. Il protocollo ha lo scopo di fornire uno strumento operativo per la
valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto ed è
utile al fìne di indirizzare le conseguenti azioni di monitoraggio e/o bonifica che sono
a carico del proprietario dell'immobile e/o del responsabile dell'attività che vi si
svolge. La valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-
amianto è effettuata tramite l'applicazione dell'Indice di Degrado (l.D.) ed è condotta
attraverso l'ispezione del manufatto. Se II manufatto presenta una superfìcie
danneggiata - ovvero quando sono presenti danni evidenti ed indiscutibili come ad
esempio crepe, fessure evidenti e rotture - in misura superiore al 10% della sua
estensione, si procede alla bonifica come indicato dal D.M. 6 Settembre 1994,
privilegiando l'intervento di rimozione. Se il danno è meno evidente e la superficie
della copertura in cemento-amianto appare integra all'ispezione visiva, è necessario
quantificare lo stato di conservazione attraverso l'applicazione dell'Indice di
Degrado. Il risultato dell'applicazione dell'I.D. è un valore numerico a cui
corrispondono azioni conseguenti che il proprietario dell'immobile e/o il responsabile
dell'attività che vi si svolge, dovrà attuare;
- che lo studio Sentieri ha preso in considerazione anche la città di Terni ed i risultati
per la nostra città sono chiari per 1 tumori all'apparato respiratorio. Per quanto
riguarda l'incidenza si osservano 628 casi totali negli uomini e 166 casi nelle donne
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di tumore polmonare, in eccesso in entrambi 1generi (+14% negli uomini, +18% nelle
donne rispetto all'atteso); nei soli uomini si osservano 19 casi totali di mesotelioma
pleurico (+164%). In entrambi i generi per le malattie respiratorie 3.835 casi totali
negli uomini (+9%) e 3.057 casi totali nelle donne (+12%). Sono in eccesso in
entrambi i generi i ricoveri per le malattie respiratorie acute, 1.490 casi totali negli
uomini (+13%) e 1.219 casi totali nelle donne (+16%). Nelle sole donne, per le
malattie polmonari cronico-ostruttive 548 ricoveri (+12%). Viene inoltre osservata la
presenza contemporanea dì eccessi di tumore al polmone e delle malattie
respiratorie in entrambi i generi, e di mesotelioma pleurico negli uomini e viene
rivolta l'espressa richiesta dell'avvio di "un approfondito e sistematico piano di
monitoraggio ambientale e di sorveglianza epidemiologica finalizzato
all'individuazione e abbattimento delle sorgenti di inquinamento atmosferico";
Impegna il Presidente della Regione Umbria e la Giunta
1) a istituire un censimento dettagliato dei siti in cui vi sia la presenza di manufatti
in cemento-amianto utilizzando apposite schede di rilevazione in collaborazione
con i relativi comuni;
2) a pubblicizzare adeguatamente tale censimento con azioni informative alla
cittadinanza ed a tutti i proprietari di manufatti in cemento amianto (eternit);
3) ad analizzare le schede in modo da evidenziare quelle che per dimensioni,
stato di uso, vicinanza a siti sensibili, etc. a cui sarà rivolto l'invito ad effettuare
la valutazione approfondita dello stato di conservazione delle coperture in
eternit secondo lo schema regionale ed inviarlo al Comune di competenza;
4) a proporre accordi con le aziende locali autorizzate al fine di permettere lo
smaltimento o bonifica a prezzi concordati anche in caso di modeste quantità;
5) a predisporre quanto necessario affinché i risultali del censimento siano
dettagliatamente registrati, archiviati e resi disponibili liberamente on-line e al
fine di diffonderli alla cittadinanza interessata;
6) a istituire idonei programmi di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad
amianto e loro familiari (anche loro esposti per il fatto che questi lavoratori
tornavano a casa con le tute contaminate da polveri e fibre di amianto);
7) a favorire un'applicazione uniforme delle norme in tema di accredito delle
maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto in favore dei lavoratori
dei diversi comparti;
8) a istituire un Fondo regionale in favore delle vittime dell'amianto in similitudine
con il Fondo nazionale vittime amianto, istituito per effetto dell'art. 1, commi
241/246, Legge 247/07 (non sufficientemente finanziato dallo Stato nazionale);
9) ad attivare un tavolo permanente con l'Osservatorio Nazionale Amianto al fine
di affrontare ancor più compiutamente tale materia;
10) ad individuare con apposito disegno di legge le risorse necessarie a dare
attuazione ai punti precedenti.
L'ESTENSORE
Daniela Vallai
Delibera Assemblea legislativa n. 84 del 03 maggio 2016
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