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Novembre 2009 - XLVII Periodico della Camera di commercio di Bologna www.bo.camcom.it SHANGHAI 2010 Per Bologna un’occasione da non perdere Editoriale SI ACCENDONO le luci di Natale. Ogni anno dicembre porta bilanci. Induce a tirare le somme e, quanto più possibile, a guardare avanti, fare progetti. Questo è un Natale particolare. In cui la crisi si tocca con mano: nelle case, negli uffici, nei capannoni, nei negozi. Le percentuali precedute da un segno meno non sono numeri da leggere e passare poi ad altro. Sono la nostra vita di tutti i giorni. Improntata sempre più a valori che nel recente passato parevano austeri, come la prudenza. Ma forte è anche la voglia, la determinazione di provarci, di affrontare il futuro di Bruno Filetti Presidente Camera di commercio Bologna e le difficoltà con nuovi strumenti. Crescono le aziende individuali. Queste provengono spesso dalla porta di chi si trova fuori dal lavoro, di chi è giovane, di chi è nato lontano da qui. E si trova ora in un mare in cui non ha mai nuotato. E cerca spazi di mercato in cui lavorare. Spazi che sono soggetti ad una competizione impegnativa. Si tratta di inizi, pensieri, preoccupazioni e speranze che, come la neve quando cade, non fanno rumore. Questo è un Natale che mette in luce anche i legami fra i piccoli imprenditori e i lori dipendenti. Rapporti che hanno consentito a tanti di riconoscersi in un volto e non sentirsi solo un numero a bilancio. E’ dalla centralità delle persone, dalla loro motivazione a giocarsi come imprenditori, a difendere i propri collaboratori, a ragionare con investimenti, formazione e aperture internazionali, che questa comunità sta seminando per il prossimo futuro. La Camera di commercio sta accompagnando chi si impegna a lavorare. Su diversi fronti e con l’urgenza delle reali necessità indifferibili. Fiera, Aeroporto, attrazione turistica e di intelligenze, contributi, semplificazione, informazioni ed investendoci tutto DPODPOWJO[JPOFt ALL’INTERNO FBM. Da 10 anni costruiamo infrastrutture per la città pag. 10 Motor Show, la sfida di oggi con la forza degli anni ruggenti pag. 14 Mercanzia e l’Ateneo alleati per l’innovazione pag. 6 Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 3 LO STAFF DATI STATISTICI SOMMARIO Provincia di Bologna. 2° trimestre 2009 Periodico della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura DIREZIONE E REDAZIONE CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA Piazza della Mercanzia n. 4 40125 Bologna Tel. 051/6093.454 Fax 051/6093.475 [email protected] Direttore Editoriale Bruno Filetti Direttore Responsabile Luigi Litardi Vice Direttore Patrizia Zini Redazione Francesco Baccilieri Hanno collaborato Irene Maroni, Marco Montaguti, Ignazio Terlizzi, Maria Angela Venturi Fonte: Unioncamere – Sondaggio congiunturale Elaborazione: Ufficio Statistica Camera di Commercio di Bologna Variazione percentuale Settore manifatturiero produzione fatturato Totale industria manifatturiera -15,6 -9,3 Alimentare -1,0 -1,1 Sistema moda -15,9 -19,8 Tessile -16,4 -20,2 Abbigliamento -14,7 -18,3 Calzature -16,1 -20,2 Carta-editoria -15,7 -18,7 Chimica, gomma, plastica -12,0 -15,3 totale metalmeccanica -12,7 -15,8 Metalli -17,6 -21,9 Macchine ed apparecchi -9,1 -11,2 meccanici Elettricità elettronica -8,8 -11,3 Meccanica di precisione -10,4 -12,9 Altro manifatturiera -13,6 -16,9 ordini esportazioni -14,0 -17,4 -1,1 -17,7 -18,3 -16,4 -17,9 -17,5 -13,4 -14,1 -19,6 -10,1 -0,7 -10,6 -10,9 -9,8 -10,7 -10,5 -8,0 -8,5 -11,7 -6,1 -9,8 -11,6 -15,2 -5,9 -6,9 -9,1 Settore manifatturiero Variazione percentuale sullo stesso trimestre Shanghai Expo 2010 La ripresa parte da oriente 4 Università e Mercanzia alleate per far crescere l’innovazione 6 L’identikit delle aziende: piccole ma dinamiche 7 Bologna è la capitale dei brevetti 8 Fra i soci di Bologna Fiere cresce la Camera di commercio 9 Da più di 40 anni costruiamo infrastutture pubbliche per Bologna 10 Insegna ai vip di tutto il mondo la cucina Petroniana 12 Regali, Babbo Natale si ferma a Palazzo Re Enzo 13 Debutta fra i fiori il primo temporary shop 13 Fotografie Meridiana Immagini, Gianni Schicchi Motor Show, la sfida di oggi con la forza degli anni ruggenti 14 Segreteria di Redazione Maria Angela Venturi E lentamente la consuetudine si trasforma in legge 16 Stampa CANTELLI ROTOWEB - Via Saliceto 22/F 40013 Castel Maggiore (BO) Tel: 051.632.80.11 Fax: 051.632.80.90 Coefficienti riv. moneta settembre 2009 19 Registrazione al Tribunale di Bologna n. 2820 del 23/12/58 Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Art.2, comma 20/b, legge 662/96 Comune di Bologna al top nei servizi e nelle contravvenzioni 21 Provincia di Bologna. 1° semestre 2009 Bologna Economica viene inviata in omaggio a tutte le imprese della Provincia di Bologna iscritte al Registro delle Imprese, organizzazioni di categoria, banche, autorità cittadine, amministrazioni locali, Ambasciate, Camere di commercio Delle opinioni manifestate negli scritto sono responsabili gli autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena libertà di giudizio Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Fonte: Coeweb – Istat Elaborazione: Ufficio Statistica Camera di Commercio di Bologna dati in euro Bologna import 2.450.357.339 export 4.063.545.316 Emilia Romagna 11.413.679.259 18.020.921.860 Italia 145.989.504.970 141.826.017.289 Numero imprese attive a Bologna al 14 novembre 2009: 88.333 saldo 1.613.187.977 6.607.242.601 -4.163.487.681 AVVISO AI LETTORI Aiutateci a risparmiare la carta! Con una e-mail a [email protected] potete leggere "Bologna Economica" on-line su www.bo.camcom.it Non cambierà nulla per le aziende che preferiscono continuare a ricevere il periodico in forma cartacea per posta Vuoi aprire e ampliare la tua impresa? 22 Contributi della Camera di commercio per i quali presentare domanda entro il 31 dicembre 2009 24 La Pubblica Amministrazione verso l’efficienza e la trasparenza 25 Notizie in breve 26 La Camera di commercio propone due nuovi servizi gratuiti per le imprese 29 Commercio estero news 30 4 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna ESTERO SHANGHAI EXPO 2010 La ripresa parte da oriente ALLA FINE di quest’anno, anno della grande crisi mondiale, il Pil cinese sarà intor no al 9 per cento. A Shanghai, tra sei mesi, si aprirà un’Expo universale con numeri astronomici. Una città ridisegnata da opere pubbliche gigantesche, una presenza prevista di settanta milioni di visitatori. Bastano queste due notizie per capire che esserci, in quella sintesi del mondo, sarà comunque importante. E Bologna ci sarà. La Cina, del resto, è la terza economia del mondo e rappresenta il 6 per cento dell’economia mondiale ed è quindi indispensabile per il nostro tessuto produttivo confrontarsi con le possibilità di essere presenti su quell’immenso mercato.L’esposizione universale di Shanghai, dedicata al tema ‘Better city, better life’ (città migliore, vita migliore’, si terrà dal primo maggio al 31 ottobre dell’anno prossimo. A Bologna, selezionata tra le 59 città internazionali dichiarate ‘modello di pratiche virtuose’ è ‘success stories’ Dal primo maggio alla fine di ottobre aprirà l'esposizione universale dedicata allo sviluppo delle metropoli "Better city, Better life" di Marco Montaguti c'è stato assegnato, a titolo gratuito, uno spazio di circa 400 metri quadrati nell’area ‘Ubpa’ (Urban best practices area). Il World Expo 2010 sarà l’occasione per esplorare il potenziale non solo di Bologna, ma delle città del XXI secolo, un momento significativo alla scoperta dell’evoluzione dei centri urbani e del concetto di civilizzazione del pianeta. Per 184 giorni Shanghai sarà un polo d’attrazione per scoprire cosa sta cambiando all’interno delle città: l’esposizione universale metterà infat- ti a confronto esperienze diverse di sviluppo, conoscenze avanzate sull’urbanistica e nuovi approcci all’habitat umano (stili di vita innovativi, nuove condizioni di lavoro) per incoraggiare e promuovere uno sviluppo sostenibile tra differenti comunità. Si tratta quindi di un’opportunità importante per fare conoscere Bologna agli oltre 70 milioni di visitatori attesi. <Il tema della qualità della vita in generale e all’interno delle aree urbane in particolare_ spiega Bruno Filetti, presidente della Camera di commer- cio_ è stato in qualche modo sottovalutato e trascurato negli ultimi anni, a tutto favore degli aspetti più legati allo sviluppo all’interno di quel gran sommovimento che è stata la globalizzazione. E non mi sembra un caso che, proprio nel momento in cui si comincia a vedere qualche spiraglio di uscita dalla crisi – dice ancora Filetti _ l’attenzione dei grandi Paesi si stia dif fondendo, grazie forse anche alle riflessioni alle quali ci ha costretto una crisi epocale, sul fatto che non possiamo più pensare alla crescita come ad un elemento che si risolve solo nell’economia, ma a uno sviluppo dove convivono fattori finora trascurati (cultura, educazione, par tecipazione, confronto civile) e altrettanto vitali. E’ proprio quello che dovrà andare in scena sul grande palcoscenico di Shanghai dove la nostra Bologna potrà raccontare la sua esperienza, una esperienza unica al mondo>. Nello stand bolognese il 20% dello spazio potrà essere dadicato ad atti- Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 5 ESTERO vità promozionali e/o commerciali. Intanto La Ducati ha inaugurato proprio a Shanghai il primo store della casa motociclistica bolognese che, con questa apertura, ufficializza il proprio ingresso sul mercato cinese. Una scelta motivata dal crescente interesse nei confronti dell’eccellenza dei prodotti italiani in Cina, in par ticolare verso le moto di grossa cilindrata, motivato anche dalle nuove regole di circolazione nel grande Paese. Il padiglione bolognese. Lo spazio espositivo dedicato a Bologna è concepito per of frire un’esperienza ‘polisensoriale’. Non vive di strutture architettoniche, ma di videoambienti, allestimenti interattivi e proiezioni sensibili: vere e proprie installazioni artistiche che invadono totalmente ogni super ficie: un’immersione nella città. Lo spazio si compone di sei aree tematiche: il portico (la protezione, la facilità di fruizione), le vie (i dettagli), la torre (l’architettura medievale) la por ta (l’attitudine alla messa in relazione) la bicicletta (la ricerca, l’esplorazione), la piazza (l’aper tura, la tolleranza, l’incontro). La torre, simbolo storico della città, svetta nello spazio come segnale visivo ed elemento di riconoscimento dello stand all’interno del padiglione. La struttura è alta circa sette metri. Sui tre lati rivolti verso il pubblico sono montati schermi Lcd che proiettano immagini delle facciate delle torri bolognesi alternate a video con contenuti sulle caratteristiche EFMMBDJUUËt Ecco il vademecum per entrare in un mercato difficile LA CAMERA di commercio ha un collegamento con il desk China, un ser vizio di consulenza on-line per il mercato cinese con la consulenza del dottor Marco Tchen che ha una conoscenza diretta dell’ambiente e consente un approccio di tipo imprenditoriale. Tchen, ha studiato economia a Bologna ed è in Cina dal 2002. A Tchen chiediamo quali sono in questo momenti i settori che trovano più spazio sul mercato cinese. <I settori for ti sono rappresentati dall’edilizia e dall’automotive. Ma sono sempre in prima fila il fashion e la moda nella fascia l u s s o . I l sogno di tutti qui sono le Fer rari e le Ducati. Va b e n e a n c h e la filiera della gioielleria. In buona crescita il food con in testa il vino, ma anche questo nella fascia alta perché il consumo di vino non fa par te delle tradizioni alimentari locali>. Quali sono le dimensioni delle imprese bolognesi che ricorrono al suo aiuto? <Un paio d’anni fa c’è stata un’esplosione mediatica per il mercato cinese. Sembrava che ci fosse posto per tutti, piccole imprese comprese. Invece l’approccio a questo mercato per aziende non str utturate è quasi impossibile: si rischiano bagni di sangue. Noi facciamo una rigida selezione perché già le medie aziende hanno qualche problema. Ma abbiamo già alcune esperienze positive, specialmente nella meccanica>. I rappor ti con le banche per arrivare sul mercato cinese sono soddisfacenti o dif ficili? BOLOGNA ESPORTA DI PIÙ NONOSTANTE la leggera flessione registrata già alla fine del 2008, nei primiere mesi del 2009 il sistema imprenditoriale della provincia di Bologna sembra tenere, con un saldo tra importazioni ed esportazioni ancora positivo, pur se in deciso rallentamento rispetto al picco di un anno addietro. I cambiamenti che hanno caratterizzato l’ultimo decennio hanno portato sulla scena economica mondiale nuove potenze economiche, tra le quali i cosiddetti Paesi Bric, ovvero Brasile, Russia, India e Cina, il cui peso, a livello mondiale, si avvicina ormai a quello delle grandi economie tradizionali. E’ quindi interessante osser vare le ragioni di interscambio tra la nostra provincia e questi Paesi. In particolare, la Cina assume un ruolo fondamentale in relazione alle importazioni, poiché oltre il 73 per cento dei prodotti Bric importati dal mercato bolognese provengono da quest’ultima e, per la prima volta dopo molti trimestri, anche dal punto di vista delle esportazioni, con il 39 per cento dei prodotti destinati ai Bric che giungono sul mercato cinese, superando di oltre sei punti percentuali la Russia verso la quale la provincia di Bologna ha sempre esportato di più. In particolare, le importazioni dal mercato cinese segnano il passo, con un rallentamento del 21,7%, mentre le esportazioni accelerano del 17,5%. In buona evidenza l’interscambio dei settori di punta, legati alla meccanica di base, da sempre interlocutori privilegiati del mercato cinese in cerca di tecnologia avanzata non acquisibile internamente. La crescita delle esportazioni, a fronte di una contrazione delle importazioni, porta alla definizione di un saldo positivo (9.317.198 euro) dopo i valori negativi registrati un anno addietro. <Le banche italiane in Cina sono poche, perché ci sono regolamenti molto stretti e la valuta non è convertibile. Molte aziende lavorano con banche Usa o tedesche, già presenti da tempo>. La via delle joint venture è consigliabile? <All’inizio era indispensabile avere un par tner cinese, ma dal 2000 sono in netto calo. Società miste sono obbligatorie solo per l’auto e l’editoria>. Quali consigli può dare alle imprese che pensano alla Cina? <Prima di tutto fare una buona ricerca di mercato per i propri prodotti e tenere conto del fatto che in Cina non esiste la catena distributiva classica, ad esempio grossista e agente di commercio. Serve una rete commerciale proprietaria. Ed è molto difficile da mettere in piedi>. E per chi volesse par tecipare all’Expo 2010? <L’Expo è una grande occasione per i cinesi, ma non è una campionaria tradizionale. Un’azienda forte e già presente in Cina, può esser presente per raf forzare la conoscenza del marchio e dei prodotti, ma non credo convenga a una azienEBBMEFCVUUPt 6 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna IMPRESE Università e Mercanzia alleate per far crescere l’innovazione Successo per i bandi di Progetto Più Rapporti più stretti con gli istituti di ricerca IL TESSUTO imprenditoriale bolognese si basa su una ampia platea di piccole imprese con caratteristiche diverse: parte è inserita nella rete di fornitura delle imprese di media dimensione, parte ha produzioni autonome, di nicchia e di alta specialità, parte ancora lavora su entrambi i versanti. Ma se la sfida tecnologica globale può mettere in difficoltà le aziende più robuste e strutturate, per le piccole il problema è ancora più serio. Un piccolo imprenditore meccanico, uno di quelli che si è fatto da solo (per fortuna continuano ad essercene) produce un particolare oggetto, ma ne ha in mente un altro, magari di un settore merceologico diverso dal suo, oppure pensa a una semplificazione che potrebbe giovarsi dell’elettronica. Che fa? Pensa di rivolgersi all’università, perché Bologna ha questa grande ricchezza. Ma a chi e dove in Università? Così rinuncia e continua a combattere la sua battaglia quotidiana, pur essendo consapevole che l’innovazione gioca un ruolo fondamentale nella competizione su mercati sempre più aperti e globalizzati. Per non scoraggiare gli imprenditori che hanno idee di miglioramento e di innovazione, la Camera di commercio d’intesa con l’Università ha promosso, a partire dal 2005, il Progetto Più tra piccole imprese e Università proprio per favorire il trasferimento tecnologico tra istituti di ricerca e piccole imprese. <Questo progetto – spiega Bruno Filetti, presidente della Camera di commercio_ si propone, attraverso il rafforzamento della collaborazione tra i due enti, di valorizzare il patrimonio di competenze, risorse e sperimentazioni emergenti dal polo universitario e metterlo a disposizione delle aziende del terri- torio per sostenere l’introduzione di innovazioni tecnologiche nelle imprese. Il nostro scopo è di aiutare le piccole e le medie imprese che intendono sviluppare progetti mirati alla innovazione di prodotti o alla realizzazione di nuovi prodotti e che hanno bisogno dell’aiuto di un docente o di un ricercatore universitario specializzato nello specifico settore di attività dell’impresa e quindi in grado di sviluppare idonee linee di ricerca. Insomma, un trasferimento tecnologico ‘su misura’. Oggi, giunti al terzo bando _ continua Filetti _ con la partecipazione di quasi una cinquantina di imprese, possiamo già dire che Progetto Più ha consentito la realizzazione di progetti che mai sarebbero stati attuati senza il coinvolgimento attivo degli ambienti di ricerca, gli unici in grado di portare a significativi miglioramenti dei risultati>. I progetti vengono esaminati da una commissione composta da professori universitari e da membri della giunta della Camera di commercio. Il loro compito è quello di verificare la fattibilità economica e scientifica delle richieste delle aziende e quindi di selezionarle, ammettendole o meno ai contributi a fondo perduto. Da parte sua, l’università individua all’interno dei propri dipartimenti le professionalità più opportune per seguire le imprese nello sviluppo e nella realizzazione completa del progetto. Ma non è finita qui. Uno dei compiti principali della Camera di commercio è quello di registrare i brevetti industriali e quindi l’ente è in grado di fornire un supporto tecnico per la valutazione di possibilità di brevettare i prodotti e i servizi innovativi adatti per lo sfruttamento industriale e per la reda[JPOFEFMMBEPDVNFOUB[JPOFOFDFTTBSJBt Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 7 IMPRESE NON È FACILE presentare un identikit preciso ed esauriente delle aziende che hanno par tecipato ai tre bandi di Progetto Più. Forse una caratteristica comune alla maggior par te delle aziende c’è, ed è la gioventù. Sono infatti imprese con pochi anni di vita, molte delle quali attive nel settore dei ser vizi innovativi telematici, anche se non mancano rappresentanti dei compar ti tradizionali come la Nobili attiva da tempo nella meccanica agricola e l’Euroequipe che anche grazie ai risultati della collaborazione con l’Alma Mater ha allargato il proprio campo d’interesse dalle attrezzature per il giardinaggio alla cosmesi e ai prodotti per la salute. Di seguito diamo alcuni flash su un gr uppo significativo di imprese che hanno par tecipato al Progetto Più. La storia della Nobili Spa di Molinella, pr ovincia di Bologna, comincia infatti negli anni della ricostruzione,nel 1945, anni che vedono anche la nascita della meccanizzazione agricola moder na. La filosofia dell’azienda (nata come Of ficine Nobili Efrem-One) era ed è di puntare sulla meccanizzazione agricola associando semplicità e costi contenuti. Secondo il responsabile del settore, Matteo Montanari, Dalle macchine per l'agricoltura <la valutazione dei rapagli insetticidi biologici por ti con l’Università e la Camera di commercio è molto positiva>. (slide deliver y System) Falciasecca, ha lavorato su un proLa caratteristica e d è s t a t o b r e v e t t a t o gramma di archiviazione elettronica Il progetto (2006-2009) riguardava la creazione comune alla nella Camera di commerdei documenti collegato ai sistemi di una macchina agricola cio nel luglio del 2008. di messaggistica integrata. Anche in maggior parte in grado di realizzare la La macchina ha ottenuto questo caso, ricorda la responsabile delle aziende pacciamatura di vigneti un premio al Concorso del progetto, Ivana Da Riz <il rapporto è la gioventù e fr utteti inerbiti. <La novità tecniche all’ultima con i due enti è stato molto positivo, nuova macchina _ dice Eima del novembre 2008 non abbiamo avuto problemi di caratMontanari_ taglia l’ernel quar tiere fieristico tere burocratico e tutto è filato liscio. ba e i piccoli sarmenti bolognese. Il docente Una bella esperienza>. Selca nasce tra i filari delle colture che ha guidato la ricera Bologna nel 1978 da un’intuizione arboree e li trasferisce ca è il professor Br uno uscita da alcune ricerche che mettevain andane sotto le piante stesse. Il Marangoni>. no in evidenza gli allora innumerevoli sistema di trasferimento del mateLa società Selca, assistita nella problemi organizzativi nelle medie riale triturato è stato chiamato Sds ricerca dal professor Gabriele e grandi aziende ed enti, generati L’identikit delle aziende: piccole ma dinamiche dall’utilizzo non ottimale delle telescriventi. Selca è stata la prima azienda in Italia a progettare, produrre e commercializzare sistemi elettronici per l’automazione del ser vizio telex. L’evoluzione tecnologica ha spostato l’attività dell’azienda verso soluzioni di integrazione e controllo delle comunicazioni aziendali (telefono, fax, e-mail, postel, Sms ecc..) Waymedia, seguita dal pr ofessor Br uno Riccò, opera nel settore del mobile marketing attraverso il Bluetooth e WiFi. La piattaforma sviluppata da Waymedia permette alle marche e alle agenzie di comunicazione di distribuire contenuti multimediali interattivi sfr uttando anche le informazioni sulla localizzazione fisica dell’utente. In questo modo è possibile inviare messaggi mirati che sfruttano le informazioni, massimizzando l’ef ficacia del messaggio. <Per quanto riguarda il Progetto Più abbiamo lavorato molto bene con il Deis (Dipar timento di elettronica) _ spiega Francesco Corsi,uno dei soci e coordinatore delle vendite_siamo stati in contatto con alcuni neolaureati e il lavoro è stato molto utile per tutti noi>. La società ha anche ricevuto un premio da Almacube. Euroequipe di Crespellano ha presentato due progetti. Nel secondo, seguita dal professor Riccò, ha presentato un progetto di integrazione dell’ir rigazione con la domotica interattiva. La società di Crespellano è leader con il marchio Hidroself nell’irrigazione ed ha anche una linea di prodotti insetticidi e disinfestazione per la quale aveva par tecipato a Progetto Più. L’oggetto della ricerca erano prodotti a bassa tossicità per la lotta alla zanzara tigre. <La collaborazione con ateneo e Camera di commercio è andata talmente bene _ dice la responsabile controllo di qualità dell’azienda, Paola De Nora che abbiamo in essere rappor ti di collaborazione con giovani laureati EFMMVOJWFSTJUËCPMPHOFTFt 8 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna INNOVAZIONE Bologna è la capitale dei brevetti BOLOGNA è al centro della ‘motor valley’ emiliana. E ‘motor valley’ significa meccanica, passione e fantasia insieme coltivate da generazioni di tecnici e imprenditori per sviluppare sempre nuovi meccanismi e impianti: basta pensare al packaging e alla motoristica ed alle tante aziende, anche piccole, di componentistica raffinata e di nicchia, per capire le ragioni che fanno di Bologna la capitale italiana dei brevetti. Nei primi nove mesi di quest’anno ne sono stati depositati 657 per invenzioni industriali, 54 modelli ornamentali, 77 modelli di utilità e 1.297 marchi di imprese. Solo negli ultimi tre anni e mezzo i brevetti per invenzione industriale sono stati poco meno di 2.800, con un’incidenza rispetto al numero di imprese praticamente unica in Italia. Ma come si brevetta un’ idea, un’invenzione? Tutto il procedimento è affidato alla Camera di commercio e al suo ufficio brevetti. E’ la Camera di commercio il punto di riferimento preciso della domanda di brevetto. Attività inventiva. Un’invenzione è considerata come implicante un’attività inventiva se, per una persona esperta del ramo, non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica. versando la tassa di mantenimento in Industrialità. Un’invenzione è suscettivita fino ad un massimo di venti anni. Le bile di applicazione industriale se il suo tasse di concessione goveroggetto può essere fabbrinativa erano state abolite cato o utilizzato in qualdalla Finanziaria 2005, ma siasi genere di industria, con decreto ministeriale nel compresa quella agricola. 2007 sono state di fatto reinLiceità. L’attuazione dell’ trodotte sotto forma di diritinvenzione non deve esseSotto le due torri ti. Ma quali sono i requisiti re contraria all’ordine pubper brevettare un’invenc'è il crocevia blico o al buon costume. zione? La novità, l’attività Dal brevetto nascono diritti degli inventori inventiva, l’industrialiper il titolare, a cominciare italiani tà e la liceità. La novità. da quello fondamentale di Un’invenzione è consideraattuare l’invenzione stessa ta nuova se non è compresa e di trarne profitto. Prima nello stato della tecnica. Lo di depositare una domanda stato della tecnica è costidi registrazione di un martuito da tutto ciò che è stato chio è opportuno verificare reso accessibile al pubblico nel territorio se non ci sia già un marchio identico o dello Stato o all’estero prima del deposito TJNJMFt Nei prime nove mesi dell’anno ne sono stati depositati 657 in provincia per chi decide di tutelarsi nei riguardi delle contraffazioni. Riceve le domande, fornisce le informazioni, assiste nelle ricerche indispensabili per capire se l’idea o il marchio sono davvero nuovi ed hanno tutti i requisiti per essere tutelati. <Bologna_ conferma il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti _ è il crocevia degli inventori d’Italia. O almeno degli inventori che vogliono tutelare le proprie idee con un regolare brevetto. Le imprese bolognesi sono in Italia quelle che, anno dopo anno, confermano le più alte percentuali di brevetti: mediamente dieci ogni 1000 imprese>. La protezione dei brevetti per invenzione industriale dura quattro anni dalla data di presentazione della domanda e, a partire dal quinto anno è prorogata ogni anno È la soluzione di un problema tecnico La giurisprudenza in un volume IL TERMINE INVENZIONE viene dal latino invenire, cioè trovare. Ma per l’ufficio brevetti la definizione deve essere un’altra: eccola: < l’invenzione è una soluzione di un problema tecnico>. Possono essere oggetto di brevetto le invenzioni nuove che implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale. Non si brevettano le scoperte e le teorie scientifiche e i metodi matematici, i piani e i principi per attività intellettuali, i programmi di elaboratore, i metodi chirurgici e terapeutici, le razze animali, le nuove varietà vegetali. Queste ultime possono essere depositate e registrate secondo le apposite disposizioni, ma non come invenzioni. Il marchio è un segno distintivo che consente a un’impresa di far conoscere sul mercato i prodotti che fabbrica e commercializza e di comunicare al pubblico un messaggio complesso attraverso un’espressione sintetica, in genere una o più parole o disegno. Per ottenere la registrazione un marchio deve avere i requisiti della novità, della capacità distintiva e della liceità. Possono essere registrati anche i ‘modelli ornamentali’ e i ‘modelli d’utilità’. I primi sono creazioni atte a conferire ai prodotti industriali uno speciale ornamento grazie a particolari forme o combinazioni di linee, colori o altri elementi; i secondi sono creazioni per fornire a macchine, macchinari, utensili, strumenti, particolare efficacia o comodità di applicazione. UNA IMPORTANTE iniziativa della Camera di commercio nel campo della tutela dei brevetti riguarda la pubblicazione in volume della giurisprudenza del tribunale di Bologna in materia di proprietà industriale e intellettuale. <Dalla grande attenzione alla tutela industriale della Camera di commercio _ spiega il presidente Bruno Filetti – deriva la nostra disponibilità a tutte le esigenze connesse alla lotta alle contraffazioni: dall’apertura anche sul web, delle banche dati nazionali e internazionali di marchi, brevetti e modelli di utilità, ad una costante collaborazione sia con le imprese, sia con gli studi professionali specializzati in diritto industriale>. L’attivazione nel tribunale di Bologna della Sezione specializzata in proprietà industriale ed intellettuale e competente per l’EmiliaRomagna e le Marche, presieduta da Giuseppe Colonna, ha visto da subito la piena collaborazione con l’ente camerale. <Abbiamo voluto lavorare assieme _ dice ancora Filetti _ e ne è nata una delle prime collaborazioni in Italia fra un’istituzione locale ed una Sezione giurisdizionale. Il primo frutto di questa collaborazione è il volume ‘La tutela delle idee’ che raccoglie le massime della Sezione specializzata ed è a disposizione di tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati con noi nella lotta alla contraffazione e nella difesa dell’innovazione>. Il successo di questo primo volume ha convinto la Camera di commercio a mettere in cantiere una seconda opera sull’attività della Sezione specializzata del nostro tribunale. Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 9 INFRASTRUTTURE Fra i soci di Bologna Fiere cresce la Camera di commercio Rilevate parte delle quote dell'aumento di capitale inoptate dagli altri soci Bruno Filetti Presidente Camera di commercio Bologna Un investimento in di 2,6 milioni di euro Una scelta euro. res di responsabilità LA GIUNTA e il consiglio della Camera di commercio hanno deliberato lo stanziamento dei fondi oltre che per l’aumento di capitale di BolognaFiere, anche per l’acquisto di quote rimaste inoptate. <Con questa operazione – spiega il presidente, Bruno Filetti_ la Camera di commercio completa così il percorso che aveva indicato e sostenuto con estrema coerenza. Un percorso _ aggiunge Filetti_ che ha come unico obiettivo quello di rendere più forte e competitiva la più importante struttura economica complessiva della nostra città>. Presidente Filetti, a questo punto la Camera di commercio avrà un ruolo molto importante nella compagine azionaria, essendo diventata il primo azionista di BolognaFiere… <Non era quello il nostro obiettivo, non abbiamo fatto nessuna corsa per contare di più. Noi abbiamo semplicemente occupato degli spazi lasciati vuoti da altri soci. Abbiamo del resto sempre detto che, proprio per il ruolo che ci è dato nel mondo economico bolognese, avremmo fatto scelte di responsabilità per BolognaFiere. Lo abbiamo fatto e intendiamo farlo ancora se fosse necessario>. Quanto è costato questo intervento? <Le risorse che la Camera di commercio ha dovuto stanziare sono notevoli e non è stata certo una decisione presa cuor leggero. La somma di oltre due milioni e seicentomila euro è importante e averla messa a disposizione rappresenta una ulteriore conferma del valore che noi attribuiamo alla fiera di Bologna>. Un costo notevole per la Mercanzia… <E’ una scelta che difendiamo, sia dal punto di vista economico complessivo che da quello finanziario. La prima ragione è legata all’importanza della nostra fiera e all’attuale situazione di sofferenza e crisi del sistema fieristico nazionale. Voglio ricordare che mentre tante altre importanti società fieristiche chiudono serenamente i bilanci con passivi ripianati da contributi pubblici, BolognaFiere non ha mai avuto contribuzioni pubbliche>. E dal punto di vista finanziario? <L’aumento di capitale riservato ai soli soci prevedeva che le azioni costassero un euro ciascuna. Se consideriamo che da una recente valutazione è emerso che il valore di ogni quota è superiore ai 2,50 euro, credo che anche dal punto di vista finanziario si sia fatto un buon investimento>. L’aumento di capitale quindi non è solo un’iniezione di denaro fresco, ma un’affermazione di fiducia? <Pensiamo al Motor Show: in giro per l’Europa alcuni saloni dell’auto sono stati annullati. A Bologna, nonostante la pessima situazione, la rassegna si farà e credo che avrà successo. E vorrei sottolineare che le cinque nuove manifestazioni in programma dimostrano una vitalità che va riconosciuta e TPTUFOVUBt 10 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna SOCIETÀ Da più di 40 anni costruiamo infrastutture pubbliche per Bologna Plastico della realizzazione "Bertalia Lazzaretto" <ARRIVAI alla Finanziaria alla fine del 1995, in un momento di grande incertezza, su incarico personale del Sindaco, del presidente della Camera di commercio e di quello della Provincia. Mi chiesero di esaminare la società, anche sulla base dell’esperienza fatta in Comune e in Regione, e di decidere se valeva la pena di mantenere la società o di scioglierla: mi presi tre mesi di tempo. Feci il presidente per tre mesi poi tornai dai tre azionisti e dissi. ‘Guardate che avete tra le mani un gioiellino. Caso mai bisognerà rilanciarlo e aprire la società a settori nuovi’. Bene. Ci hanno dato credito e abbiamo incominciato ad allargare i nostri obiettivi di intervento con successo e apprezzamento dei Soci>. Seduto davanti alla sua scrivania, anche perché se fosse dietro, al suo posto naturale, sarebbe invisibile data la mole di cartelle che la ingombra, il presidente Federico Castellucci spiega cos’era e cos’è la Finanziaria Bologna Metropolitana. Presidente, come è nata l’idea della Finanziaria? <Sono convinto che sia stata un’idea lungimirante, perché si era nel 1964. E non bisogna dimenticare che il contesto politico allora era di grande centralizzazione degli enti locali. L’idea è nata dal fatto che c’era la necessità di costruire una nuova struttura fieristica. Prima la fiera era itinerante: allo Stadio, ai giardini Margherita, alla Montagnola. L’idea partì Ingresso Mambo gine azionaria della società in questi anni si è arricchita di soci particolarmente importanti. Prima l’Università, più recentemente la Regione Emilia-Romagna Montaguti Questo ha comportato e comporta un ulteriore qualificante impegno nella elaborazione e realizzazione di progetti importanti per la città. In più siamo appena stati accreLa soc cietà ditati presso la Regione Emiliaè na ata Romagna nell’elenco delle nel 19 964 strutture titolate ad emettere per costtruire attestati di certificazione energetica, quindi potremo operare la fie era anche su questo promettente settore. Del resto abbiamo costruito e gestito la centrale che dà il caldo e il freddo a tutto il Fiera District, l’abbiamo anche ristrutturata sostituendo il combustibile inquinante Btz con il metano e produciamo energia elettrica>. Quali realizzazioni sono in cantiere? Abbiamo la grande sfida del Lazzaretto, del Tecnopolo nella Manifattura tabacchi di Via Stalingrado. Si riprende così il vecchio concetto sviluppato da Kenzo Tange, con la spinta della città allo sviluppo verso nord. Nei prossimi giorni presenteremo ai nostri soci un progetto di risparmio energetico integrato che potrebbe rappresentare una grande opportunità per tutto il settore pubblico>. Come è organizzata la società? A quanto ammontano gli investiAbbiamo 26 dipendenti, quasi tutti ingegnementi della società dalla fondazione ri o tecnici con le funzioni amministrative e ad oggi? legali: quindi una struttura estremamente <Un calcolo prudenziale dal punto di snella. E una delle prime cose che dissi ai vista economico, considerando gli invesoci è che una società con le funzioni della stimenti diretti della società e tutti quelFinanziaria Bologna Metropolitana non può li che essa ha promosso e coordinato, avere un megaconsiglio d’amministrazione, ci porta a dire che l’ammontare comdove tutti i partiti hanno un consigliere. Noi plessivo degli investimenti, a valori cornon dobbiamo fare politica, ma realizzare renti, si aggira circa sui 2.500 milioni di dei progetti. Infatti il cda è di tre persone, il euro, senza considerare gli effetti indotti presidente e due consiglieri. E’ un cda che sull’economia locale. E considerando i risponde alla funzione che deve svolgere e soli costi di realizzazione, gli interventi ai propri azionisti. Sottolineo che ci siamo della società possono essere rappresenanche trovati in momenti in cui avremmo tati come un mega cantiere che occupi potuto triplicare il personale. Ma sarebbe continuativamente, per tutti i suoi quastato un errore perché avremmo perso la rant’anni di vita, circa 350 persone>. nostra flessibilità e perché quando è necesE per quanto riguarda i settori sario lavoriamo con le strutture private prenuovi? senti sul mercato. Funzioniamo benissimo < Intanto voglio ricordare che la compaDPTÖt Inter vista a Federico Castellucci presidente di Finanziaria Bologna Metropolitana di Marco dalla giunta e dal consiglio comunale: Pci, Dc e Psi capirono che era importante dare vita a una società autonoma anche se controllata. Fu un’idea lungimirante costituire una Spa pubblica, perché allora non c’era nessuna esperienza simile. E non fu un caso che il primo presidente sia stato Ferdinando Felicori con il vice Athos Bellettini> Una società solo tecnica o anche in qualche modo politica? <Certo la Finanziaria era come del resto oggi una struttura tecnica nata per costruire la struttura fieristica e poi il Fiera District, ma a monte c’era una decisione politica, una decisione lungimirante perché guardava al futuro della città e alla necessità di dotarsi di strumenti innovativi per raggiungere quegli obiettivi>. Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 11 SOCIETÀ Ieri Fiera e Manifattura Oggi il Tecnopolo e il Lazzaretto Le tappe del rinnovamento della città < L A F I N A N Z I A R I A Bologna Metropolitana è un’esperienza tutta bolognese di cui andare fieri. E’ un’esperienza che ha accompagnato e tuttora accompagna lo sviluppo dei grandi poli di sviluppo della città in un’ottica ormai metropolitana> dice Bruno Filetti, presidente della Camera di commercio, ricordando che <alla base della decisione di far nascere la società, nel lontano 1964 ci fu la scelta di un comune senso di responsabilità al servizio del ben operare per la città, scelta alla quale partecipò con convinzione la stessa Camera di commercio>. Sono ormai passati 45 anni dalla fondazione della società, nel 1964. Allora si chiamava Finanziaria Fiere e vedeva la partecipazione dell’amministrazione comunale, della Provincia e di enti economici di nomina governativa come la Camera di commercio e l’Ente Fiere. Il primo compito della società fu la realizzazione del quartiere fieristico, un’idea sostenuta dal primo presidente della società, Fernando Felicori e pienamente condivisa dal mondo economico rappresentato allora da Ernesto Stagni che già lavorava per la realizzazione dell’aeroporto e volle nella stessa area della fiera il Palazzo degli affari. Plastico progetto "Navile" L’idea di fondo, in quel momento, era lo sviluppo della città lungo la direttrice nord, ritenuta <uno dei grandi volani per l’economia bolognese> al centro delle comunicazioni stradali (compresa la tangenziale) e ferroviarie, poi completate dall’Interporto, dal Centergross e dal Centro agroalimentare. La scelta di uno strumento societario privatistico, la società per azioni, segnò una forte Fiera District innovazione, in quanto fu la prima volta che una Spa venne utilizzata da enti pubblici come strumento di sviluppo economico e sociale. Come ricordava Felicori nell’assemblea dei soci del 1967 <l’economicità e l’efficienza della gestione sono il prodotto dell’originalità della formula che consente di usare il meglio dell’imprenditorialità privata con il meglio dell’amministrazione pubblica, superando i vincoli che regolano gli enti locali>. Vincoli che durarono fino al 1997 quando la legge Bassanini codificò la possibilità per i Comuni di costituire società per azioni aventi come fine la progettazione e la realizzazione di infrastrutture e interventi di riqualificazione urbana. Accanto alle strutture fieristiche si realizzarono poi il Palazzo della cultura e dei congressi, la Galleria d’arte moderna e l’edificio dei servizi comuni. Ed è degli anni Settanta la decisione di affidare all’architetto Kenzo Tange la realizzazione del centro direzionale Fiera District. Un progetto che si completerà, anche se lontano dall’idea iniziale, nel 1984. Esauriti i propri compiti istituzionali si apre una nuova fase con la definizione,nel 1995, del nuovo assetto operativo della società che assume la denominazione odierna di Finanziaria Bologna Metropolitana con Comune, Provincia e Camera di commercio. Poco dopo entrerà, nel 1997 con una piccola quota, anche l’Alma Mater. Dal ’95 in avanti è possibile identificare una fisionomia nuova rispetto alle caratteristiche del 1964: una società che pur mantenendo la tradizionale fisionomia snella e professionale compie due atti significati. Il primo è il conferimento del complesso fieristico nella nuova società per azioni derivante dalla trasformazione di Fiere internazionali di Bologna nella nuova società BolognaFiere Spa come previsto dalla legge regionale. L’altra novità riguarda l’area di intervento con una scelta tendenzialmente metropolitana per grandi interventi. Ricordiamo l’ex Manifattura e il recupero a fini universitari delle aree Bertalia Lazzaretto (Ingegneria) e Navile (Chimica industriale, Astronomia). Ora ci sono ipotesi per il recupero delle are militari dismesse in città: un’occasione per riportare ad usi collettivi zone centrali e periferiche strategiche BODIFEBMQVOUPEJWJTUBVSCBOJTUJDPt Il fiore all’occhiello, il quartiere progettato da Kenzo Tange LA SOCIETÀ ha iniziato la sua attività con la realizzazione del primo gruppo di padiglioni espositivi della fiera di Bologna nel 1964-65. I primi dieci padiglioni sono su progetti degli architetti Benevolo, Giuralongo e Melograni. Dal 1969 al 1975 sono sorti il Palazzo della cultura e dei congressi, la Galleria comunale d’arte moderna e l’edificio servizi comuni. Dall’85 all’87 si è realizzato il Centro servizi. Negli anni ’80 nuovi padiglioni in fiera e realizzazione del Fiera district di Kenzo Tange. Lo sviluppo della fiera è continuato fino ad oggi con il padiglione 14-15 tra il 2006 e il 2008. Il Centro direzionale, il cosiddetto ‘Fiera District’ su progetto dell’urbanista Kenzo Tange si è sviluppato a partire dal 1978 con la realizzazione di numerosi edifici (Sede dell’allora Banca del Monte, edifici delle cooperazione, sedi della Regione). La superficie utile complessiva è di 94mila m quadrati. In contemporanea alla costruzione dei padiglioni fieristici si realizza l’impianto di teleriscaldamento e teleraffreddamento del quartiere. I lavori sono cominciati nel 1969 e si sono conclusi nel 1973. Lo sviluppo del quartiere ha richiesto un ampliamento (1979-83). Alla fine degli anni ’80 la centrale è stata trasformata in impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica a metano. Nell’area Gobetti-Navile la società ha realizzato la nuova sede dell’area della ricerca del Cnr (1988-1996). Nell’area adiacente l’Università affida alla Finanziaria la costruzione dei dipartimenti di Chimica, Chimica industriale e dell’Osservatorio astronomico. La Manifattura delle arti. Nel 1996 il Comune incaricò la Finanziaria del programma di risanamento del comparto dell’ex Manifattura tabacchi, un’area di circa 10 ettari nel centro storico. Il programma prevedeva il restauro dell’edificio ‘Il Castellaccio’ e delle case operaie di via Azzo Gardino, asilo nido e aree attrezzate; i laboratori del dipartimento Musica e Spettacolo dell’ateneo, la sede della Cineteca, recupero dell’ex Forno del pane come sede della galleria d’arte moderna ‘MaMbo. L’area Bertalia-Lazzaretto. Nel 1997 l’Università ha affidato alla Finanziaria la delocalizzazione di alcuni dipartimenti di Ingegneria al Lazzaretto. Si tratta dei dipartimenti di Ingegneria chimica Dicma e Dicasi oltre ad Ingegneria gestionale Cieg. In seguito la società ha avviato il trasferimento dei restanti dipartimenti di Ingegneria nel comprensorio di via Terracini su un’area di 73 ettari. 12 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna TRADIZIONI E’ MILANESE purosangue e figlio d’arte lo chef che combatte da 15 anni una guerra santa per rilanciare la cucina tradizionale bolognese. Andrea Merlini (nella foto), quarantenne animato dalla stessa passione per cibo e fornelli che lo spingeva negli anni giovanili alla grande scuola di cucina di Stresa, è lo chef del circolo Bononia, uno dei centri associativi più ‘in’ della città. Merlini non si limita a preparare piatti indimenticabili per le cene dei soci e degli invitati del circolo, ma ha avviato da tempo una meritevole iniziativa: una scuola di cucina ad altissimo livello dedicata solo ed esclusivamente alla gastronomia tradizionale bolognese. Andrea, così lo chiamano semplicemente amici ed estimatori, viene da una famiglia di ristoratori. E perché, è la prima domanda che viene in mente, non ha continuato il lavoro nelle trattorie di famiglia? <E’ quello che avrei fatto se i miei genitori non avessero avuto problemi di salute; avrei trasformato i locali secondo i miei sogni>risponde Andrea. E così la realizzazione dei suoi sogni Andrea Merlini è andato a cercarla (e a realizzarla) da un’altra parte, a Bologna che, secondo gli antichi non è che la parte più meridionale della Longobardia e quindi… <Quindi mi sono fatto le ossa nei locali migliori di Milano _ continua lo chef_ solo cinque stelle. Gallia, Marchesi, Palace, Savini. Lo chef del Savini era amico di Graziella Moneta Montanari proprietaria della Cesarina (gr uppo Insegna ai Vip di tutto il mondo la cucina Petroniana Divorato dalla passione per sfoglia e ragù Cesoia) e siccome Renzo, lo chef della Cesoia, aveva lavorato a Milano ecco che scatta la scintilla ed io mi trasferisco sotto le Due Torri>. Eccolo dunque in società con la Cesarina aprire un locale in via Albertoni. Ma già gli obiettivi di Andrea sono chiari: una cucina bolognese di altissimo livello. <A Bologna _ spiega_ la base di tutto deve essere la sfoglia, la cucina tradizionale e proprio questa consapevolezza di essere di fronte a una tradizione alta che rischia la scomparsa mi ha spinto a collaborare con l’Accademia italiana della cucina>. Ma Merlini ha anche un altro grande merito: l’insegnamento della nostra cucina. Smentendo clamorosamente il detto goetiano che chi sa fa e chi non sa insegna, Andrea ha avviato, quindici anni fa, una serie di corsi di cucina bolognese con la giornalista ed esperta statunitense Mary Beth Clark, dell’International cooking school. <Mi Proseguiamo nella pubblicazione delle ricette tipiche bolognesi depositate alla Camera di commercio dalla Accademia Italiana della Cucina, e raccolte nel volume “La Mercanzia. Storia di tortellini, tagliatelle e…”. Lasagne Verdi alla Bolognese L’Accademia Italiana della Cucina, in data 28 maggio 2003 ha decretato solennemente la ricetta delle Lasagne. Una Delegazione dell’Accademia ha poi depositato l’atto presso la Mercanzia il 4 luglio 2003. L’ACCADEMIA Italiana della Cucina, ha esaminato con attenzione tutte le ricette pubblicate sui principali testi gastronomici esistenti in Italia, ha selezionato con cura numerose ricette di tradizione familiare, tramandate di generazione in generazione nella città di Bologna e, dopo aver fatto ricorso all’esperienza ed alle conoscenze specifiche dei propri Accademici e di molti esperti in materia, per tutelare, esaltare e diffondere le “Lasagne” che, unitamente alle tagliatelle ed ai tortellini costituiscono la triade inscindibile dei grandi primi piatti bolognesi famosi in tutto il mondo, ha codificato la seguente ricetta. Mettere sul fuoco una pentola piena per tre quarti di acqua salata che bolla allegramente. Tagliare la sfoglia in rettangoli di circa cm 15 x 10 o, per chi è abile, di poco più piccoli della teglia prescelta, buttarli nell’acqua bollente e toglierli non appena venuti a galla. Dopo un veloce passaggio in acqua fredda farli asciugare su un telo pulito, bianco, di cotone o di lino. Ungere di burro il fondo della teglia e spargervi qualche cucchiaiata di ragù e besciamella. Coprirlo con i rettangoli di sfoglia necessari e stendervi sopra un sottile velo di besciamella, ragù in abbondanza, fiocchetti di burro e molto parmigiano: il tutto in uno strato il più regolare possibile, facendo attenzione che non si formino bolle d’aria (per ottenere questo, forare tre o quattro volte la pasta con uno stuzzicadenti). Continuare così per almeno 6 strati complessivi e terminare con una copertura di sfoglia sulla quale stendere un po’ di ragù amalgamato con un po’ di besciamella, qualche fiocchetto di burro ed una spolverata di parmigiano. Mettere alla fine un fiocchetto di burro in ogni angolo della teglia. Infornare poi per 25/30 minuti a circa 180 gradi in forno preriscaldato. A chi ama le lasagne un po’ croccanti, consigliamo di accendere il grill (non più di 2 minuti) per una leggera gratinatura che non crei contrasto con la morbidezza dell’interno. Per finire fare attenzione che gli strati siano molto regolari, il ragù sia abbondante, ma non eccessivo, la besciamella sia cremosa e distribuita in modo leggero. Lasciare riposare 5 minuti prima di servire. Le porzioni, nel piatto, devono risultare rigorosamente in piedi!!!.t Nota: si può arricchire il ragù classico bolognese con uova immature di gallina, che risulteranno anche di bell’effetto nella presentazione del piatto, oppure prepararlo con l’aggiunta di rigaglie di pollo e fegatini, come era in uso specialmente nel contado. creda _ assicura Merlini _ l’esperienza dei nostri corsi è entusiasmante e mi dà la stessa soddisfazione che provo nel preparare i piatti per i nostri soci del circolo; forse qualcosa di più>. Ma quanti corsi realizza in un anno? <Di solito ne facciamo otto, dieci all’anno, ma quest’anno, per colpa della crisi ne avremo fatti solo sei. Chi sono i vostri ‘discepoli’? La nostra platea è in gran par te internazionale e di fascia sociale molto alta. Ci sono perlopiù americani e, in numero crescente orientali, per lo più giapponesi>. Ma sono solo amatori o anche tecnici? <Entrambe le categorie. Ai dilettanti si affiancano spesso chef di locali a cinque stelle, come quello del Regent di Beverly Hills >. Quanto durano i corsi? <Abbiamo due linee, il corso lungo, tre giorni, quello breve due. Ai nostri studenti impostiamo un discorso di classica impronta bolognese par tendo dalle basi: brodo, ragù, la pasta fresca. A questi insegnamenti af fianchiamo corsi sull’olio d’oliva, sull’aceto, sui salumi e sui formaggi, con visite a fattorie, salumifici e caseifici nel nostro ter ritorio>. Merlini, la cucina bolognese tor nerà a regnare come un tempo? <Noi abbiamo fatto questa scommessa, ma le confesso che il panorama non è incoraggiante. Vada nelle cucine dei ristoranti bolognesi e troverà tanti extracomunitari. Magari bravi, ma del tutto ignari delle nostre radici HBTUSPOPNJDIFt INGREDIENTI (PER 8 PERSONE): Kg 1 di ragù classico bolognese; 400 gr di parmigiano-reggiano, stagionato, saporito, profumato, grattugiato al momento; salsa besciamella fatta con 100 g di farina “00”, 100 g di burro, 1 litro di latte fresco intero, sale fino e noce moscata q.b.; burro, un panetto di circa 200 g; 1 Kg di sfoglia verde fatta con 700 g di farina “00”, 3 uova fresche, 350 gr di spinaci lessati, strizzati bene e tritati; una teglia rettangolare di circa cm 25x35, alta almeno cm 6. La sfoglia deve risultare color verde chiaro e tirata non eccessivamente sottile. Inoltre tenere presente che potrebbe essere necessario utilizzare una quantità maggiore di farina in funzione del maggior grado di umidità degli spinaci. Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 13 COMMERCIO Regali, Babbo Natale si ferma a Palazzo Re Enzo FA FREDDO, fa buio presto. Si avvicina il Natale. Ed è bello, nelle giornate che sanno già di festa andare per regali e cose belle. Dal 5 all’8 dicembre prossimi la Cna bolognese ci offre l’occasione di passare un po’ di tempo a sognare nelle sale di Palazzo Re Enzo con la rassegna, ormai tradizionale di ‘Regali a Palazzo’. Pezzi unici dell’artigianato artistico, prodotti tipici dell’enogastronomia bolognese, capi di abbigliamento fashion, tutto questo e di più saranno esposti nelle splendide sale affrescate di Palazzo Re Enzo. L’iniziativa è della Cna in collaborazione con Bologna Congressi, col contributo della Camera di commercio. Con ‘Regali a Palazzo Bologna si è inserita tra le capitali del turismo natalizio italiano, replicando il successo dei mercatini di Natale delle località del nord. L’anno scorso quasi 20.000 visitatori hanno affollato le sale di Palazzo Re Enzo. Saranno un centinaio le aziende che esporranno il meglio dell’artigianato bolognese. Ceramisti, orafi, artisti della carta, scultori di statuette di presepio metteranno in mostra i loro manufatti espressamente realizzati per la rassegna natalizia. Uno degli aspetti più attraenti dell’iniziativa è dato dal fatto che molti artigiani non solo venderanno i loro prodotti, ma mostreranno la loro maestria al pubblico in laboratori all’aperto. Grande attrazione sarà il settore eno-gastronomico. Ci saranno i classici della tradizione petroniana, dalla mortadella doc al parmigiano, dal cioccolato d’autore agli insaccati dell’Appennino. Molte le opportunità per i visitatori: si potranno comprare direttamente i prodotti, ma anche prenotare una serata di gala a Palazzo Re Enzo dove a preparare i piatti saranno una decina dei migliori chef dei ristoranti cittadini. E si potrà anche acquistare una cena nei migliori ristoranti e farne un gradito dono natalizio. Non potranno mancare i burattini: sulla scena e in laboratorio dove gli artigiani mostreranno come la fanno nascere. E ancora per i più piccoli ci saranno, portati a Palazzo dall’Antoniano, i creatori dello Zecchino d’oro con spettacoli e concerti. E l’Antoniano è proprio l’associazione ospite della manifestazione alla quale andrà parte del ricavato. Grazie poi al gemellaggio degli artigiani bolognesi con quelli dell’Abruzzo saranno numerosi gli stand con prodotti tipici abruzzesi. Infine, un gruppo di artigiani acconciatori sarà a disposizione dei visitatori che vogliano rifarsi il look. Il QBHBNFOUP 6OPGGFSUBBEJTDSF[JPOFBMM"OUPOJBOPt Debutta fra i fiori il primo temporary shop SOTTO le Due Torri è arrivato il primo temporary shop. Nonostante l’altisonante definizione inglese, il temporary shop non è che un negozio a tempo. Un negozio di cui si sa già che vivrà poco, da qualche settimana a qualche mese. Poi scomparirà. Per la storia, il temporary shop nasce a Londra nel 2003. E da lì si diffonde in tutta Europa. A Milano, ad esempio, questa modalità commerciale si è diffusa rapidamente assumendo molte forme, spesso con marchi importanti che così testano i mercato. Qualcuno infatti ha detto che il temporary shop è più economico di una campagna pubblicitaria e meno costoso di un negozio tradizionale. Si tratta quindi di un canale di vendita alternativo, che punta a suscitare un effetto sorpresa, una nuova curiosità nel pubblico e a concentrare le vendite in un periodo ben definito. D’altra parte, in un contesto generale di crisi economica, questa formula commerciale può costituire un modo innovativo per presentare nuovi prodotti e ser vizi in grado di intercettare il consumatore e contrastare il calo significativo delle vendite. Va anche sottolineato che in città, in particolare in centro storico, sono molti i negozi vuoti e quindi un temporary shop può essere l’occasione per tenere aperti locali commerciali in attesa di un inse- diamento più stabile. E poiché sappiamo bene che qualche serranda abbassata in qualsiasi strada la impoverisce ed apre la via al degrado, non si può che vedere con favore il diffondersi di questo nuovo trend commerciale. Il primo locale con le caratteristiche del temporary shop è aperto da fine ottobre in via Farini 32 ed è il ‘Romanò temporary shop’ che resterà aperto fino alle Marco Piana Feste. Molto noto a Bologna, il titolare Marco Piana spiega che il problema principale per l’avvio di un negozio di questo tipo è la normativa amministrativa esistente. <Leggi che permettono il temporary shop ci sono solo nel Lazio e in Lombardia, da noi non ci sono ancora>. Come ha deciso di fare questo ‘esperimento’? <E’ stata una scelta mia perché ho trovato una posizione che mi interessava per un periodo breve>. E il problema dei permessi? <E’ la difficoltà principale. Devi chiedere tutti i permessi, sia che tu apra per tre mesi che per, ad esempio, dieci anni. Quello che stiamo chiedendo alle autorità è avere una normativa più agevolata che permetta ai commercianti di trovare lo spazio e aprire immediatamente>. Ora come funziona? <Oggi devi aspettare trenta giorni prima di aprire una attività. Così anch’io ho dovuto attendere e un mese se ne va così. Bisogna lavorare per trovare un’alternativa più rapida perché può essere un’opportunità per gli operatori commerciali. Se uno vuol fare un sondaggio su una zona commerciale della città, su un quartiere, trova uno spazio e fa una prova per tre mesi. Su questo vorremmo trovare una soluzione che possa agevolare il commercio>. E dopo Natale che farà? <Ho dovuto lasciare il locale sotto il Pavaglione e sto cercando un negozio con determinate caratteristiche. Ma visto che non l’ho ancora trovato, ho deciso di fare da ‘testa di ponte’ per l’Ascom aprendo un temporary shop. E OPOTPOPQFOUJUPt 14 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna L’EVENTO Motor Show, la sfida di oggi con la forza degli anni ruggenti Il salone nel cuore della Motor Valley di Marco Montaguti I L M OTO R S H OW ricomincia dagli anni ruggenti, quelli delle prime edizioni, dal ’77 in avanti. Allora non c’erano, come oggi, le grandi case automobilistiche. Ma il diver timento era assicurato. E pr oprio nei primi anni cominciò il passaparola: <All’appuntamento di dicembre della Fiera di Bologna bisogna esserci>. Il divertimento, per chi ama la velocità e il rombo dei motori sarà assicurato. <Siamo certi _ dice Bruno Filetti, presidente della Camera di commercio_ che l’edizione 2009 sarà un successo nonostante le assenze di gran nome. Ma dobbiamo anche riconoscere agli organizzatori, Gl Events di avere fatto una scelta coraggiosa, dobbiamo dargliene atto>. Ma sentiamo le ragioni di Giada Michetti, ad di Gl Events Italia. <Mantenere il Motor Show e farlo qui, in una terra unica dalla naturale vocazione per i motori, è una sfida che il nostro gr uppo intende vincere. Gl Events conferma ancora una volta e con gran forza, l’impegno sul territorio già dimostrato con la sottoscrizione dell’aumento di capitale di BolognaFiere Spa. Va ricordato anche _ af ferma Michetti_ che il Motor show rappresenta per la città un indotto nell’ordine dei cento milioni di euro; inoltre Bologna grazie all’attrazione che esercita all’inizio di dicembre negli appassionati di motori viene visitata e conosciuta ogni anno da migliaia di persone, le stesse che poi ne restano conquistate e scelgono poi di tornare per motivi diversi, per cultura, per shopping o per turismo>. L’ e d i z i o n e s t r a o r d i n a r i a d i quest’anno segnerà un vero e proprio ritorno alle origini, a quando, era il 1979, Bologna, pur senza la presenza di case d’auto, significava gare, esibizioni di dragster, motociclismo acrobatico, prove di rally e di go-kart, ma anche una gara fra meccanici che anticipava i pit stop Ferrari di epoca più recente. Tanti nomi storici parteciparono a quelle prime edizioni fino alla storica visita di Enzo Ferrari nel 1981 che ha consacrato il sodalizio tra Ferrari e Motor Show, sodalizio confermato anche per questa edizione. Per l’ad dei BolognaFiere, Federico Minoli <il ritor no alle origini del Motor show significa ritor nare alla passione pura per il mondo dei motori che non è solo un fatto di business. Quella di dicembre è una grande impresa che Gl Events si accinge a fare, un’impresa coraggiosa e rischiosa, ma di grande impatto sulla Fiera e TVMMBDJUUËt Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 15 L’EVENTO Un programma mozzafiato Tante le sorprese sia tra i padiglioni che sulle piste TRA I PADIGLIONI il pubblico potrà scegliere di vivere le due e quattro r uote secondo punti di vista diversi: sicurezza ed educazione stradale, ecologia e alimentazioni alter native con metano e GPL, spor t e motorismo storico. Anche in pista le sorprese saranno tantissime, a cominciar e dal mito della F1 per antonomasia, la Ferrari. Al Cavallino sarà completamente dedicata la giornata di sabato 5 dicembre con l’emozionante pitstop della sua F1 e tanti eventi che vedranno in scena le sue magnifiche Granturismo: dalle 430 del Ferrari Challenge - Trofeo Pirelli e Coppa Shell - all’attesissimo Ferrari FXX Event. Tor nerà, per la sua Schierate tutte le rosse di Maranello I biglietti, che alle casse de Motor Show costeranno 15 euro, sono già in prevendita on line al prezzo speciale ridotto di 12 euro venticinquesima edizione il 7 e l’8 dicembre, il Findomestic Memorial Bettega con numerosi protagonisti del Mondiale FIA WRC. T ra i nomi già confermati ci sono Petter Soldberg su Subar u, Marcus Gronholm su una Subar u Impresa WRC e Sébastien Ogier su Citroën. Tra le gare di vetture storiche e il Drifting ci sarà spazio anche per un debutto ad alto tasso adrenalinico: gli stuntmen di Mirabilandia, impegnati tutti i giorni del Motor Show (tranne il 5 dicembre) nello spettacolo Scuola di Polizia. Tor nando alla par te espositiva, i visitatori troveranno una sorprendente novità: iscrivendosi a Motor Show Club i titolari di un biglietto d’ingresso intero o ridotto prevendita potranno aggiudicarsi un carnet di benefit unici che comprenderà buoni carburante, sconti sull’assicurazione auto, ricariche telefoniche e il download gratuito di musica on line. I biglietti, che alle casse de Motor Show costeranno 15 euro, sono già in prevendita on line al prezzo speciale ridotto prevendita di 12 euro (+ commissioni di 0,60 euro). Tutte le info sul Motor Show e su Motor Show Club al sito www.motorshow. JUt L’anno difficile dell’auto IL 2009 È STATO segnato dalla grande crisi economica globale, una crisi scatenata da un sistema finanziario internazionale fuori da ogni regola. Il settore automobilistico si trova ora al centro di una rivoluzione (basta pensare alla capacità produttiva strutturale e alla domanda molto inferiore) destinata a riscrivere gli equilibri tra le case produttrici. In questo quadro i i Saloni internazionali sono stati messi a dura prova. Nel corso di quest’anno c’è stata la cancellazione del Salone di Londra, una edizione ridotta a Detr oit e una riduzione di spazi e di pubblico per il grande tradizionale Salone di Ginevra. L’edizione della rassegna di Barcellona, che festeggiava il novantesimo compleanno, si è salvata solo grazie all’impegno delle autorità locali che ha permesso di eliminare le spese delle case automobilistiche per la par tecipazione e l’allestimento. In Giappone il Salone di Tokio ha rischiato di essere cancellato, ma le grandi imprese motoristiche locali si sono coalizzate in difesa di un salone decisamente autarchico. Ma c’è un altro pericolo che, come ha rilevato Giada Michetti nella sua presentazione del Motor Show, si allunga minaccioso sul futuro. Ed è l’opinione diffusa tra molti manager del settore che i Saloni non siano più utili per il lancio di nuovi prodotti e che abbiano più successo le presentazioni organizzate dalle case stesse. In questo modo per l’Europa sarebbero suf ficienti il Salone di Ginevra e, ad anni alterni, Parigi e Francoforte. A livello mondiale resterebbero solo Detroit e Tokio, grazie alla forza dei giganti locali. In questo scenario scoraggiante va ricordato che l’Italia è il secondo mercato europeo dopo la Germania e, per alcuni marchi, il primo dopo il mercato interno. Se perdessimo il Motor Show saremmo di fronte al paradosso che l’Italia potrebbe diventare l’unico Paese produttore continentale senza VO4BMPOFEFMMBVUPt 16 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna SERVIZI E lentamente la consuetudine si trasforma in legge La Camera di commercio riunisce gli usi locali in un apposito registro di Francesco Baccilleri SARÀ CAPITATO a tutti di recarsi almeno una volta in una lavanderia a consegnare e poi a ritirare dei capi di abbigliamento. Dal momento in cui mettiamo piede al suo interno, si vengono a creare degli inevitabili rapporti e degli obblighi tra il committente e il gestore dell’esercizio. Il primo, ad esempio, all’atto della consegna dei capi, deve indicare il tipo di lavorazione richiesto e il secondo rilascia una ricevuta indispensabile per il ritiro della merce, con l’indicazione dei capi ricevuti in consegna. Ancora, le stirerie e le lavanderie non rispondono dell’esito della lavorazione o conser vazione dei capi già deteriorati al momento della consegna. Questo vale anche se questo deterioramento non è immediatamente visibile, ma può evidenziarsi solo dopo il lavaggio e l’esercizio, in base alla sua esperienza tecnica, può rifiutare la lavorazione richiesta quando ritenga che essa potrebbe non dare un buon esito. I capi consegnati per la lavorazione, inoltre, devono essere ritirati entro il termine massimo di trenta giorni da quello previsto per la riconsegna. La data per la riconsegna va pattuita, anche verbalmente, al momento di una dato modo di compor tarsi da par te della generalità di coloro che ne hanno interesse. Ser ve anche la sussistenza di altri requisiti: cioè che tale ripetizione si sia protratta per un periodo di tempo idoneo ad integrare una consuetudine diffusa e consolidata; che a questo elemento oggettivo della reiterazione del comportamento, si sia accompagnato l’elemento psicologico costituito dalla convinzione di osser vare, agendo in una certa maniera, una norma giuridica. Le Camere di commercio, e quella di Bologna non fa ovviamente eccezione, hanno il compito di provvedere all’accertamento degli usi locali e alla loro revisione, pubblicando poi un’apposita raccolta provinciale. Questo della consegna del capo. Dopo queruolo , si inquadra nell’ambito della sta scadenza l’esercizio ha la facoltà regolazione del mercato e si propone di applicare sul prezzo stabilito un di fornire uno strumento di garanzia supplemento del 10% per ogni mese e trasparenza che vada a vantaggio trascorso ed è responanche degli operatori ecosabile dei capi consenomici. gnati e non ritirati per il La raccolta viene periodo di sei mesi a far rivista ogni dieci anni.. A data dal termine massiBologna, infatti, sono sette mo, che è di 30 giorni, gli ambiti merceologici, Gli ambiti entro cui vanno riconseche coinvolgono diverse merceologici gnati rispetto alla data attività: borsa merci; cominteressanti pattuita. pravendita e locazione di sono sette La congerie di rapimmobili urbani; comprapor ti e obblighi pr evendita e locazione di fondi scritti in questa serie r ustici e contratti agrari; di esempi non è af fatto cereali, af fini e derivati, e regolata per legge, ma allevamento; or tofr utta; in realtà costituisce un credito e assicurazioni; uso, una consuetudine, cioè il comaltri usi (traspor ti e spedizioni, compor tamento generale e costante che mercio, ar tigianato e turismo, induviene osser vato dalla collettività in stria alimentare e non). determinate occasioni e situazioni. Ricordiamo che la raccolta completa Attenzione però, per l’esistenza di un degli usi è visionabile sul sito interuso normativo non è suf ficiente solo nate della Camera di commercio di la ripetizione unifor me e costante #PMPHOBXXXCPDBNDPNJUt 18 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 19 SERVIZI CALCOLO DEL VALORE DELLA MONETA La necessità di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di frequente nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L'esigenza di disporre di uno "strumento" adatto a tale scopo può essere soddisfatta tramite l'utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della moneta in Italia, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie dei coefficienti - elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indici che fino al 1967 si chiamavano "costo vita") della provincia di Bologna e nazionali - possono interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, più in generale, quanti si occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica. Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre aggiornare le somme in discussione. Per fare ciò basta moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all'anno che interessa. Nel caso in cui le somme così rivalutate debbano essere espresse in euro, bisogna prima effettuare la rivalutazione e poi la conversione in euro (dividendo per 1.936,27). Gli indici di settembre 2009 sono: 133,8 (Bologna) e Esempio: rivalutare ad oggi una somma di L. 800.000 del maggio '90. PASSO 1: dalla tavola di seguito riportata si trovano i coefficienti in corrispondenza di maggio '90: 1,7243 (Bologna) 1,7494 PASSO 2: si moltiplica tale coefficiente per la somma da rivalutare e si ottiene: LIRE 1.379.470 (Bologna) LIRE 1.399.501 PASSO 3: si converte tale somma in euro: EURO 712,44 (Bologna) EURO 722,78 135,4 (Italia) (Italia) (Italia) (Italia) COEFFICIENTI RIV. MONETA SETTEMBRE 2009 ANNO 1989 1990 1991 1992 1992 1993 MESE BOLOGNA gennaio 1,8746 febbraio 1,8593 marzo 1,8502 aprile 1,8397 maggio 1,8294 giugno 1,8177 luglio 1,8163 agosto 1,8134 settembre 1,8062 ottobre 1,7892 novembre 1,7808 dicembre 1,7669 gennaio 1,7509 febbraio 1,7392 marzo 1,7342 aprile 1,7292 maggio 1,7243 giugno 1,7194 luglio 1,7178 agosto 1,7081 settembre 1,7034 ottobre 1,6875 novembre 1,6766 dicembre 1,6705 gennaio 1,6463 febbraio 1,6272 marzo 1,6243 aprile 1,6185 maggio 1,6142 giugno 1,6085 luglio 1,6056 agosto 1,6000 settembre 1,5972 ottobre 1,5833 novembre 1,5710 dicembre 1,5656 gennaio 1,5443 febbraio 1,5417 marzo 1,5326 aprile 1,5262 maggio 1,5186 giugno 1,5148 luglio 1,5122 agosto 1,5110 settembre 1,5122 ottobre 1,5047 novembre 1,4961 dicembre 1,4961 gennaio 1,4846 febbraio 1,4803 ITALIA 1,8935 1,8779 1,8687 1,8565 1,8490 1,8401 1,8357 1,8327 1,8239 1,8066 1,7995 1,7910 1,7799 1,7679 1,7611 1,7544 1,7494 1,7428 1,7362 1,7248 1,7151 1,7008 1,6899 1,6837 1,6715 1,6564 1,6519 1,6445 1,6387 1,6300 1,6271 1,6228 1,6156 1,6030 1,5919 1,5877 1,5755 1,5714 1,5647 1,5581 1,5502 1,5450 1,5424 1,5411 1,5359 1,5270 1,5181 1,5156 1,5102 1,5043 ANNO 1994 1995 1996 1997 1997 MESE BOLOGNA marzo 1,4760 aprile 1,4717 maggio 1,4646 giugno 1,4589 luglio 1,4534 agosto 1,4506 settembre 1,4478 ottobre 1,4396 novembre 1,4368 dicembre 1,4355 gennaio 1,4274 febbraio 1,4233 marzo 1,4207 aprile 1,4167 maggio 1,4114 giugno 1,4075 luglio 1,4062 agosto 1,4049 settembre 1,4010 ottobre 1,3933 novembre 1,3907 dicembre 1,3882 gennaio 1,3844 febbraio 1,3608 marzo 1,3523 aprile 1,3463 maggio 1,3392 giugno 1,3333 luglio 1,3333 agosto 1,3321 settembre 1,3275 ottobre 1,3217 novembre 1,3137 dicembre 1,3114 gennaio 1,3066 febbraio 1,3028 marzo 1,2990 aprile 1,2903 maggio 1,2853 giugno 1,2853 luglio 1,2865 agosto 1,2865 settembre 1,2743 ottobre 1,2719 novembre 1,2694 dicembre 1,2731 gennaio 1,2694 febbraio 1,2694 marzo 1,2694 aprile 1,2658 ITALIA 1,5014 1,4956 1,4898 1,4826 1,4770 1,4756 1,4742 1,4644 1,4575 1,4575 1,4493 1,4439 1,4411 1,4371 1,4318 1,4292 1,4252 1,4226 1,4186 1,4109 1,4057 1,4006 1,3956 1,3843 1,3733 1,3660 1,3576 1,3504 1,3493 1,3446 1,3411 1,3341 1,3261 1,3238 1,3223 1,3184 1,3146 1,3069 1,3019 1,2994 1,3019 1,3007 1,2969 1,2957 1,2920 1,2908 1,2883 1,2871 1,2858 1,2846 ANNO 1998 1999 2000 2001 MESE BOLOGNA maggio 1,2635 giugno 1,2635 luglio 1,2635 agosto 1,2635 settembre 1,2623 ottobre 1,2563 novembre 1,2540 dicembre 1,2540 gennaio 1,2493 febbraio 1,2412 marzo 1,2412 aprile 1,2400 maggio 1,2377 giugno 1,2332 luglio 1,2332 agosto 1,2332 settembre 1,2309 ottobre 1,2320 novembre 1,2287 dicembre 1,2287 gennaio 1,2275 febbraio 1,2230 marzo 1,2208 aprile 1,2175 maggio 1,2153 giugno 1,2142 luglio 1,2131 agosto 1,2131 settembre 1,2098 ottobre 1,2054 novembre 1,2043 dicembre 1,2032 gennaio 1,2022 febbraio 1,1968 marzo 1,1946 aprile 1,1925 maggio 1,1883 giugno 1,1851 luglio 1,1830 agosto 1,1830 settembre 1,1809 ottobre 1,1778 novembre 1,1727 dicembre 1,1716 gennaio 1,1655 febbraio 1,1625 marzo 1,1625 aprile 1,1605 maggio 1,1544 giugno 1,1534 ITALIA 1,2810 1,2810 1,2810 1,2810 1,2786 1,2750 1,2714 1,2714 1,2678 1,2642 1,2642 1,2619 1,2595 1,2584 1,2584 1,2572 1,2560 1,2537 1,2525 1,2525 1,2514 1,2491 1,2468 1,2422 1,2399 1,2399 1,2377 1,2377 1,2343 1,2320 1,2276 1,2264 1,2253 1,2198 1,2165 1,2154 1,2122 1,2079 1,2057 1,2057 1,2036 1,2004 1,1951 1,1940 1,1888 1,1846 1,1836 1,1794 1,1764 1,1743 ANNO MESE BOLOGNA luglio 1,1544 agosto 1,1544 settembre 1,1534 ottobre 1,1475 2001 novembre 1,1455 dicembre 1,1455 2002 gennaio 1,1397 febbraio 1,1329 marzo 1,1339 aprile 1,1301 maggio 1,1263 giugno 1,1272 luglio 1,1263 agosto 1,1253 settembre 1,1244 ottobre 1,1206 ANNO MESE BOLOGNA novembre 1,1197 dicembre 1,1197 2003 gennaio 1,1150 febbraio 1,1141 marzo 1,1122 aprile 1,1085 maggio 1,1076 giugno 1,1049 luglio 1,1040 agosto 1,1031 settembre 1,0994 ottobre 1,1012 novembre 1,0985 dicembre 1,0985 2004 gennaio 1,0949 febbraio 1,0940 marzo 1,0931 aprile 1,0905 maggio 1,0896 giugno 1,0878 luglio 1,0869 agosto 1,0843 settembre 1,0852 ottobre 1,0869 novembre 1,0852 dicembre 1,0852 2005 gennaio 1,0852 febbraio 1,0816 marzo 1,0799 aprile 1,0764 maggio 1,0747 giugno 1,0747 luglio 1,0713 ITALIA 1,1743 1,1743 1,1733 1,1703 1,1682 1,1672 1,1622 1,1583 1,1553 1,1523 1,1504 1,1484 1,1475 1,1455 1,1436 1,1407 ITALIA 1,1378 1,1369 1,1321 1,1302 1,1265 1,1246 1,1237 1,1227 1,1199 1,1181 1,1153 1,1144 1,1117 1,1117 1,1098 1,1062 1,1053 1,1026 1,1008 1,0981 1,0972 1,0955 1,0955 1,0955 1,0928 1,0928 1,0928 1,0893 1,0876 1,0841 1,0823 1,0806 1,0780 ANNO 2006 2007 2008 2009 MESE BOLOGNA agosto 1,0695 settembre 1,0704 ottobre 1,0678 novembre 1,0670 dicembre 1,0653 gennaio 1,0627 febbraio 1,0585 marzo 1,0577 aprile 1,0544 maggio 1,0535 giugno 1,0527 luglio 1,0494 agosto 1,0461 settembre 1,0494 ottobre 1,0486 novembre 1,0478 dicembre 1,0453 gennaio 1,0445 febbraio 1,0421 marzo 1,0404 aprile 1,0388 maggio 1,0356 giugno 1,0332 luglio 1,0300 agosto 1,0300 settembre 1,0316 ottobre 1,0269 novembre 1,0237 dicembre 1,0190 gennaio 1,0167 febbraio 1,0152 marzo 1,0106 aprile 1,0083 maggio 1,0030 giugno 0,9993 luglio 0,9933 agosto 0,9933 settembre 0,9963 ottobre 0,9970 novembre 1,0000 dicembre 1,0000 gennaio 1,0053 febbraio 1,0038 marzo 1,0045 aprile 0,9993 maggio 0,9955 giugno 0,9963 luglio 1,0000 agosto 0,9978 settembre 1,0000 ITALIA 1,0763 1,0755 1,0738 1,0738 1,0721 1,0695 1,0670 1,0653 1,0628 1,0595 1,0586 1,0562 1,0545 1,0545 1,0562 1,0553 1,0545 1,0537 1,0512 1,0496 1,0480 1,0448 1,0423 1,0399 1,0383 1,0383 1,0352 1,0312 1,0273 1,0242 1,0219 1,0165 1,0142 1,0089 1,0045 1,0000 0,9993 1,0015 1,0015 1,0052 1,0067 1,0089 1,0067 1,0067 1,0045 1,0022 1,0007 1,0007 0,9971 1,0000 20 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 21 SERVIZI Comune di Bologna al top nei servizi e nelle contravvenzioni TRASPARENZA, ef ficienza. Due termini che è difficile misurare e tradurre in termini pratici. Soprattutto quando si applicano ai bilanci pubblici. Ci ha provato la Fondazione Civicum (“Cittadini e istituzioni insieme per un stato più ef ficiente”) in uno studio realizzato con il contributo della Camera di commercio di Bologna, da Legacoop e Unindustria. L’indagine ha pr eso in esame il bilancio consolidato dell’anno 2007 del Comune di Bologna, che è stato messo a confronto con quello di altre città. L’obiettivo è rendere i freddi numeri di bilancio significativi, utili per rispondere a domande lecite: se vivessi in un’altra città sarei tassato di più? avrei più o meno ser vizi? Qual’e il costo della macchina comunale? E’ efficiente? LE ENTRATE Le entrate del Comune ammontano a circa 600 milioni di euro. Mediamente Lo studio della Fondazione Civicum presentato da Legacoop e Unindustria con il contributo della Camera di commercio si tratta di 1600 euro per abitante. Provengono da tasse e tributi, dai trasferimenti dello Stato e dalle Regioni, dai ser vizi a pagamento. T re leve dalle quali emerge che: t .FEJBNFOUF J CPMPHOFTJ TPOP più tassati che nel resto d’Italia: 718 euro per abitante rispetto ai 558 della media nazionale. t 1PTTPOP DPOUBSF TV NFOP USBTGFSJmenti dallo Stato: 303 euro per abitante rispetto ad una media di 465 euro, con il risultato che Bologna è fra i comuni italiani che ricevono di meno; t *M $PNVOF IB VOB DBQBDJUË EJ gestione dei beni e ser vizi che è tra le migliori in Italia. Con una caratteristica peculiare: è il terzo comune per contravvenzioni, ma in classifica ha davanti due città decisamente turisti- in cultura. Con valori in questi settori molto più alti della media nazionale: t *M EFMMB TQFTB DPSSFOUF Ò EFTUJnato al sociale: la spesa procapite è così di 294 euro per abitante rispetto ad una media di 220 euro. Poco che come Roma e Firenze. meno della metà di queste risorse è destinato ad assistenza e beneficienza. Un quadr o che r ende le entrate Complessivamente 50 milioni vengono comunali sbilanciate: dedicati ai più bisognosi. il valore modesto dei Par ticolare è l’attenzione trasferimenti da par te per gli asili nido con 97€ dello Stato viene comper abitante rispetto ad una pensato da una imposimedia di 64 euro/abitante. zione fiscale fra le più t -JTUS V[JPOF BTTPSCF Il 22% alte. Strada però obbliJM EFMMB TQFTB DPS SFOdella spesa gata se si vuole mante: circa 70 milioni di euro, destinato tenere l’attuale livello destinati a asili nido (ha il al sociale di ser vizio, perchè le maggior numero di posti tarif fe sono già supedisponibili rispetto ai bamriori rispetto alla media bini da zero a tre anni), nazionale. spende più della media per scuole materne, assistenza, traspor to, refezione scolaLE SPESE stica e istruzione secondaria superioIl Comune investe soprattutto nel re; sociale, nell’istruzione, in sicurezza e t -B UFS[B GVO[JPOF QFS DVJ #PMPHOB ha una spesa corrente superiore alla NFEJB Ò MB QPMJ[JB MPDBMF DIF BTTPSCFDJSDBJMEFMMFFOUSBUFDPNVnali, con 97 euro per abitante rispetto ad una media italiana di 71 euro (82 euro nei Comuni dimensioni comparabili, 79 euro nei comuni del Nord Italia). t *OGJOFJONVTFJCJCMJPUFDIFFUFBUSJ Bologna spende mediamente 75 euro per abitante rispetto ad una media italiana di soli 45 euro. Dove invece Bologna è sotto rispetto ai dati medi nazionali è nelle funzioni territorio e ambiente, (con una spesa procapite di 231 euro per abitante rispetto ad una media nazionale di 248 euro) e nella viabilità, con una spesa media di 76 euro/abitante rispetto a 129 euro/abitante nel resto d’Italia. La circolazione stradale e i ser vizi connessi sono la voce su cui il Comune spende 19 milioni di euro all’anno, mentre sono significativamente inferiori le spese per illuminazione e traspor ti pubblici locali (rispettivamente 17 euro per abitante e 9 euro). Per tenere in moto la macchina comunale mediamente la spesa è di 130 milioni di euro all’anno, pari a 350 euro/abitante: si tratta di una JODJEFO[B EFM BMMJOFBUB SJTQFUUP B RVFMMB OB[JPOBMF NPMUP MPOUBOB da Comuni come Palermo che sono BM5VUUBWJBTFJM$PNVOFSJVTDJTse a allineare tale incidenza ai valori NJOJNJ SJMFWBUJ QPUSFCCF PUUFOFre risparmi per 25 milioni di euro che potrebbero essere dedicati ai ser vizi per i cittadini. Infine un ultimo dato: il patrimonio del Comune è ben bilanciato: Bologna è fra le città italiane meno JOEFCJUBUFt 22 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna SERVIZI Vuoi aprire e ampliare la tua impresa? Tutto quello che si deve sapere e fare per una nuova attività o per rilevare una già esistente. Studi e ricerche di mercato, informazioni su fornitori e soci 1 INIZIA A FARTI DELLE DOMANDE t -FEPNBOEFEBQPSTJQSJNBEJJOJ[JBSFTPOP EBWWFSP UBOUF /PO EFWPOP OFDFTTBSJBNFOUF NFUUFSFJOEJTDVTTJPOFMBWPHMJBEJQSPWBSDJNB ÒGPOEBNFOUBMFQPSTFMFFDFSDBSFJMQJáQPTTJCJMF SJTQPTUFWBMJEFQSPGFTTJPOBMJTJODFSFFDIJBSF ALLA CAMERA DI COMMERCIO È POSSIBILE: t 3JWPMHFSTJBMTFSWJ[JP(FOFTJo(FOFSB[JPOF /VPWB*NQSFTB -BTVBGVO[JPOFÒDPNFRVFMMBEJVOBCVTTPMBPSJFOUBSF 3JDFWF UVUUJ HMJ BTQJSBOUJ JNQSFOEJUPSJ HSBUVJUBNFOUF JO JODPOUSJ SJTFSWBUJ F JOEJWJEVBMJ 0HOJ JEFB EJ JNQSFTB WJFOF BGGSPOUBUB DPNF VOBSFBMUËVOJDBOFMMBBUUJWJUËNBBODIFQFSMF QFSTPOFDIFTJNFUUPOPJOHJPDP *GVO[JPOBSJEJ(FOFTJGBOOPJOOBO[JUVUUPEPNBOEFJODIFTFUUPSFTJEFTJEFSBPQFSBSFJODIF[POB EFMCPMPHOFTFDPODIFEJNFOTJPOFRVBMJQPTTPOP FTTFSFJSFBMJFQPUFO[JBMJDPODPSSFOUJDIFUFNQJ DJTJÒEBUJQFSQBSUJSFTJÒJOHSBEPEJDPODJMJBSFJ UFNQJEJWJUBDPORVFMMJEJMBWPSP 2VJOEJ t JMMVTUSBOP MF DBSBUUFSJTUJDIF EFMMF GPSNF TPDJFUBSJF QFS VOB TDFMUB PDVMBUB EB QBSUF EFMMhBTQJSBOUFJNQSFOEJUPSF t JOEJDBOP HMJ JODFOUJWJ EJTQPOJCJMJ QFS MhJOWFTUJNFOUP DIF DJ TJ BDDJOHF B GBSF OPO TPMP RVFMMJPGGFSUJEBMMB$BNFSBEJDPNNFSDJP t JOEJDBOPHMJBEFNQJNFOUJBNNJOJTUSBUJWJEB TFHVJSFQFSMhBWWJPEFMMhJNQSFTB 4PUUPQPOHPOPBODIFEVFUFTUEJBVUPWBMVUB[JPOFQFSBJVUBSFMBTQJSBOUFJNQSFOEJUPSFBDBQJSF TFIBMFJEFFDIJBSFDJSDBDPTBWVPMEJSFFTTFSF HFTUJSFJOQSPQSJPVOBUUJWJUËFTVMMFDPOPTDFO[B GJOBO[JBSJFEJCBTFDIFTPOPJOEJTQFOTBCJMJ 'PSOJTDPOP JOGPSNB[JPOJ TVMMB SFUF EJ DPOUBUUJ DIF QPTTPOP FTTFSF VUJMJ B DIJ WVPMF QBSUJSF MF JTUJUV[JPOJ DIF FSPHBOP GPOEJ MF PSHBOJ[[B[JPOJ JNQSFOEJUPSJBMJ J TJUJ JOUFSOFU QJá BGGJEBCJMJVUJMJFBHHJPSOBUJ Per fissare un appuntamento telefonare al 051/6093.485-513, mail [email protected] 2 AVVIARE UNA NUOVA ATTIVITA’ O RILEVARNE UNA CHE GIA’ ESISTE? ALLA CAMERA DI COMMERCIO È POSSIBILE: t 3JWPMHFSTJBMTFSWJ[JP*ODPOUSFSFUF -B$BNFSBEJDPNNFSDJPNFUUFBEJTQPTJ[JPOF VOB CBODB EBUJ BMMB RVBMF QPTTPOP JTDSJWFSTJJNQSFOEJUPSJTFOJPSDIFWPHMJPOP DFEFSF MB QSPQSJB BUUJWJUË F JNQSFOEJUPSJ KVOJPSDIFTPOPJODFSDBEJVOJNQSFTBEB QPSUBSFBWBOUJ & VOJEFB EFMMB $BNFSB EJ DPNNFSDJP EJ #PMPHOB DIF MIB TWJMVQQBUB DPO MB HSBOEFDPMMBCPSB[JPOFEFMMFPSHBOJ[[B[JPOJ JNQSFOEJUPSJBMJEFMMBQSPWJODJB 4JSJWPMHFJOQBSUJDPMBSFBMTFUUPSFEFMMF QJDDPMFFNFEJFJNQSFTF (BSBOUJTDF NBTTJNB SJTFSWBUF[[B EFJ EBUJFEFMMFUSBUUBUJWF 4JUSBUUBEJVOFTQFSJFO[BOBUBBQBMB[[P EFMMB.FSDBO[JBDIFPSBÒEJWFOUBUBNPEFMMP BEPUUBUP EB UVUUP JM TJTUFNB DBNFSBMF JUBMJBOP Per informazioni: www.bo.camcom. it, telefono 051/6093.485-513, mail [email protected] Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 23 SERVIZI 3 STUDIA IL MERCATO ALLA CAMERA DI COMMERCIO È POSSIBILE: t $IJFEFSFTUVEJFBOBMJTJTUBUJTUJDIF 4VMTFUUPSFEJBUUJWJUËFDPOPNJDBOFMRVBMFTJJOUFOEFPQFSBSFTVJNFSDBUJTUSBOJFSJEJJOUFSFTTFTVMMBOEBNFOUPFDPOPNJDPDPOHJVOUVSBMFTVMMF DBSBUUFSJTUJDIF TUSVUUVSBMJ EFMMFDPOPNJB CPMPHOFTF F JUBMJBOB TVM DPTUP EFMMBWJUBTVJEBUJEJBQFSUVSBDIJVTVSBEFMMFJNQSFTFTVMMJNQSFOEJUPSJB OPODPNVOJUBSJB5VUUJHMJTUVEJEFMMVGGJDJPTUBUJTUJDBEFMMB$BNFSBEJDPNNFSDJPTPOPQVCCMJDBUJTVXXXCPDBNDPNJUUFMFGPOP NBJMTUBUJTUJDB!CPDBNDPNJU t $IJFEFSFEJQPUFO[JBMJDPODPSSFOUJGPSOJUPSJQBSUOFS 7FOHPOPFTUSBUUJEJSFUUBNFOUFEBM3FHJTUSPEFMMF*NQSFTFRVJOEJTPOP JOGPSNB[JPOJBGGJEBCJMJBHHJPSOBUF -BSJDFSDBÒUBOUPQJáVUJMFRVBOUPQJáTJIBOOPMFJEFFDIJBSFTVDPTBTJ TUBDFSDBOEPFTVJQBSBNFUSJEBVUJMJ[[BSFOFMMBSJDFSDB *M DPTUP QFS EJSJUUJ EJ TFHSFUFSJB Ò QSPQPS[JPOBMF BM OVNFSP EJ SFDPSE FTUSBUUJ &QPTTJCJMFTFMF[JPOBSFTJOHPMFBUUJWJUËEJMPDBMJ[[B[JPOFEJJNQSFTBBHFOEPBODIFDPOUFNQPSBOFBNFOUFTVMMFTFHVFOUJWBSJBCJMJ RICERCA SULLE IMPRESE t UJQPEJMPDBMJ[[B[JPOFTFEFPVOJUËMPDBMF t BMCPBSUJHJBOPOPOBSUJHJBOP t OBUVSBHJVSJEJDBEFMMhJNQSFTB t MPDBMJ[[B[JPOFHFPHSBGJDBEFMMBTFEFVOJUËMPDBMF t DPEJDFBWWJBNFOUPQPTUBMFEFMMBTFEFVOJUËMPDBMF t BUUJWJUË*45"5EFMMBTFEFVOJUËMPDBMF t JNQPSUBO[BEFMMhBUUJWJUË*45"5QSJNBSJBTFDPOEBSJB DMBTTFEJBEEFUUJ t DMBTTFEJDBQJUBMF t DMBTTFEJWBMPSFEFMMBQSPEV[JPOF t QFSJPEP EJ BQFSUVSB DIJVTVSB BQFSUVSB EJ QSPDFEVSBDPODPSTVBMF t SJDFSDBQFSQBSPMBDIJBWFTVMMBEFTDSJ[JPOFBUUJWJUË t TF[JPOF3*EJBQQBSUFOFO[B t TUBUPEFMMhJNQSFTBBUUJWBJOBUUJWBTPTQFTBDFTTBUB t QSPDFEVSFDPODPSTVBMJ Ricerca sulle persone .FEJBOUFMBSJDFSDBTVMMFQFSTPOFÒQPTTJCJMFEFGJOJSF VO GJMUSP QFS TFMF[JPOBSF MF QFSTPOF EJ JOUFSFTTF -BTUFTTBQFSTPOBQVÛDPNQBSJSFQJáWPMUFTFSJDPQSF QJáDBSJDIFOFMMBTUFTTBJNQSFTBPJOJNQSFTFEJWFSTF PQQVSFTFÒTPDJPEJQJáJNQSFTF La selezione avviene agendo sulle seguenti variabili: t MVPHPEJOBTDJUB t MVPHPEJSFTJEFO[B t DMBTTFEJFUË t HFOFSFNBTDIJMFGFNNJOJMF t DBSJDB CHIEDERE INFORMAZIONI SUI POTENZIALI FORNITORI/SOCI t 5VUUFMFJNQSFTFTPOPJTDSJUUFBMMB$BNFSBEJDPNNFSDJP 4J USBUUB EJ VO TJTUFNB DIF HBSBOUJTDF VOB USBTQBSFO[B OFMMF JOGPSNB[JPOJ FDPOPNJDIF QSBUJDBNFOUFVOJDPBMNPOEP$POTFOUFJOGBUUJBDIJVORVF USBNJUFVOBTFNQMJDFSJDIJFTUBEJBWFSFJOGPSNB[JPOJ BHHJPSOBUF F BGGJEBCJMJ TV UVUUF MF PMUSF NJMJPOJ EJ JNQSFTFJUBMJBOFFTVMMFJNQSFTFEFJQBFTJFVSPQFJ BEFSFOUJ BMM&VSPQFBO #VTJOFTT 3FHJTUFS DPMMFHBOEPTJBMTJUPXXXSFHJTUSPJNQSFTFJU & TVG GJDJFOUF DIJFEFSF VOB 7JTVSB P VO $FSUJGJDBUP 1FS7*463"TJOUFOEFVOBEFTDSJ[JPOFBHHJPSOBUB EFMMJNQSFTBJOPHHFUUPFEÒSJMBTDJBUBJODBSUBMJCFSB TFO[BWBMPSFEJDFSUJGJDB[JPOF-BWJTVSBQVÛFTTFSF 03%*/"3*" DPOUJFOF MB EFTDSJ[JPOF BHHJPSOBUB BOBMJUJDBEFMMJNQSFTBPTPHHFUUP3&"JOPHHFUUP 4503*$"DPOUJFOFMFTUFTTFJOGPSNB[JPOJEFMMPSEJOBSJBDPOMBHHJVOUBEJUVUUFMFOPUJ[JFSJHVBSEBOUJMFNPEJGJDIFEFOVODJBUFEBMMBEBUBEFMMB DPTUJUV[JPOF "44&55*13013*&5"3*SJHVBSEBMFTPDJFUËEJDBQJUBMJGBUUBFDDF[JPOFQFSMFTPDJFUËRVPUBUFJOCPSTBFQFSMFTPDJFUËDPPQFSBUJWFFDPOUJFOF MBEFTDSJ[JPOFEFMMBTVEEJWJTJPOFEFMDBQJUBMFTPDJBMFEFMMFSFMBUJWFRVPUF PB[JPOJFEFJMPSPQPTTFTTPSJOPODIÏMFMFODPEFJUSBTGFSJNFOUJJOUFSWFOVUJJOVODFSUPJOUFSWBMMPUFNQPSBMF %* %&104*50 DPOUJFOF JOGPSNB[JPOJ TVMMBWWFOVUB QSFTFOUB[JPOF F QSPUPDPMMB[JPOF JO VOB DFSUB EBUB F QFS JM SFHJTUSP EFMMF JNQSFTF EJ #PMPHOBEFHMJBUUJEPNBOEFEFOVODFEJVOBDFSUBJNQSFTBOPOBODPSB FWBTJ 3&(*4530%*55&DPOUJFOFMFJOGPSNB[JPOJEJVOBEJUUBDIFTJÒDBODFMMBUBQSJNBEFMMFOUSBUBJOWJHPSFEFM3FHJTUSP*NQSFTFPDIFOPOIB SFHPMBSJ[[BUPMJTDSJ[JPOFBM3FHJTUSP*NQSFTFTUFTTP 1FS$&35*'*$"50TJOUFOEFJMEPDVNFOUPDIFDFSUJGJDBMJTDSJ[JPOF EFMMJNQSFTBBM3FHJTUSP*NQSFTFP3&"SFQFSUPSJPFDPOPNJDPBNNJOJTUSBUJWP Ò GJSNBUP EBMMJNQJFHBUP BEEFUUP F QVÛ FTTFSF FNFTTP JO CPMMPPJODBSUBTFNQMJDFTFDPOEPMVUJMJ[[P*MDFSUJGJDBUPIBWBMPSFMFHBMF FWBMJEJUËEJTFJNFTJEBMMBEBUBEJSJMBTDJP1VÛFTTFSF %**4$3*;*0/&ÒVODFSUJGJDBUPDPNQMFUPDPOUFOFOUFMBEFTDSJ[JPOF BHHJPSOBUBBOBMJUJDBEFMMJNQSFTB %* *4$3*;*0/& "##3&7*"50 DPOUJFOF TPMUBOUP J /VNFSJ EJ JTDSJ[JPOF MB %FOPNJOB[JPOF JM $PEJDF 'JTDBMF MB 'PSNB (JVSJEJDB MB 4FEFMBEBUBEJ$PTUJUV[JPOFJM$BQJUBMF4PDJBMFÒSJMBTDJBCJMFTPMPQFSMF 4PDJFUËJTDSJUUFOFMMBTF[JPOFPSEJOBSJB 4503*$0DPOUJFOFJEBUJEFMDFSUJGJDBUP"OBHSBGJDPDPOMBHHJVOUBEJ UVUUFMFOPUJ[JFSJHVBSEBOUJMFNPEJGJDIFEFOVODJBUFEBMMBEBUBEJDPTUJUV[JPOF "44&55* 13013*&5"3* SJHVBSEB MF TPDJFUË EJ DBQJUBMJ GBUUB FDDF[JPOFQFSMFTPDJFUËRVPUBUFJOCPSTBFQFSMFTPDJFUË DPPQFSBUJWF F DPOUJFOF MB EFTDSJ[JPOF EFMMB TVEEJWJTJPOFEFMDBQJUBMFTPDJBMFEFMMFSFMBUJWFRVPUFPB[JPOJFEFJMPSPQPTTFTTPSJOPODIÏMFMFODPEFJUSBTGFSJNFOUJJOUFSWFOVUJJOVODFSUPJOUFSWBMMPUFNQPSBMF %*%&104*50BUUFTUBMBWWFOVUBQSFTFOUB[JPOF F QSPUPDPMMB[JPOF JO VOB DFSUB EBUB F QFS JM SFHJTUSP EFMMF JNQSFTF EJ #PMPHOB EFHMJ BUUJEPNBOEF EFOVODFEJVOBDFSUBJNQSFTBOPOBODPSBFWBTJ %* /0/ *4$3*;*0/& DPOUJFOF MBUUFTUB[JPOF DIFVOJNQSFTBOPOÒJTDSJUUBBM3FHJTUSP*NQSFTFEJ #PMPHOB %* 105&3* 1&340/"-* DPOUJFOF J EBUJ EFM $FSUJGJDBUP "CCSFWJBUP DPO J QPUFSJ BUUSJCVJUJ BE BNNJOJTUSBUPSJ QSPDVSBUPSJ EJSFUUPSJ HFOFSBMJ F BE PHOJBMUSPTPHHFUUPBDVJMJNQSFTBIBDPOGFSJUPQBSUJDPMBSJQPUFSJ $0/ 4$&-5" DPOUJFOF TPMBNFOUF VOB QBSUF EFJEBUJDPOUFOVUJJOVODFSUJGJDBUPBOBHSBGJDPPWWFSP DPOTFOUF EJ FTDMVEFSF JOGPSNB[JPOJ OPO FTTFO[JBMJ VOJUËMPDBMJEJSFUUPSJUFDOJDJFDD %* 40$*&5" 40((&55" "% "55*7*5" %* %*3&;*0/& & $003%*/".&/50 SJQPSUB MFMFODPEFMMFTPDJFUËDIFFTFSDJUBOPBUUJWJUËEJEJSF[JPOFF DPPSEJOBNFOUPTVMMhJNQSFTBJOTFHVJUPBMMhFTFDV[JPOFEFMMBQVCCMJDJUËQSFWJTUBEBMMhBSUJDPMPCJTDD .0%&--0 %*$)*"3";*0/& 4045*565*7" %&-$&35*'*$"503*SJQPSUBUVUUJJEBUJDPOUFOVUJOFMDFSUJGJDBUPEhJTDSJ[JPOFEFMMhJNQSFTBOFMMBGPSNB EJ EJDIJBSB[JPOF TPTUJUVUJWB EJ DFSUJGJDB[JPOF FY BSU %13 "/5*."'*"DPOUJFOFJEBUJEJVODFSUJGJDBUPEJ JTDSJ[JPOF JOUFHSBUP EFMMB EJDJUVSB BOUJNBGJB *M DFSUJGJDBUP QVÛ FTTFSF SJMBTDJBUP TPMP QFS MF JNQSFTF JO SFHPMBDPMQBHBNFOUPEFMEJSJUUPBOOVBMF " SJDIJFTUB Ò QPTTJCJMF JOTFSJSF JO DPEB BE PHOJ DFSUJGJDBUP EJ JNQSFTF JTDSJUUF BM 3FHJTUSP *NQSFTF EJ #PMPHOB VOB EJDIJBSB[JPOF DIF BUUFTUB MBTTFO[B EJ QSPDFEVSFDPODPSTVBMJTJBHFOFSJDBDIFQFSHMJVMUJNJ DJORVFBOOJt 24 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna SERVIZI Contributi della Camera di commercio per i quali presentare domanda entro il 31 dicembre 2009 GIOVANI IMPRENDITORI: 4J USBUUB JO QBSUJDPMBSF EJ BJVUJ QFS MBDDFTTP BM DSFEJUP DIF DPOTFOUPOP EJ SJEVSSFJMDPTUPEFHMJJOUFSFTTJ Con l’intervento della Camera di commercio l’abbattimento del tasso di JOUFSFTTF Ò EFM DIF TBMF BM QFS MF JNQSFTF GFNNJOJMJ *M DPOUSJCVUP DPNQSFOEF BODIF J DPTUJ TPTUFOVUJ QFS spese di avviamento e per il personale. Per informazioni: www.bo.camcom.it CONTRIBUTI PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI Investire, innovare, cambiare. *NQFSBUJWJ DIF TQFTTP QBTTBOP QFS JM EJGGJDJMF WBMJDP EJ HSPTTJ JOWFTUJNFOUJ F MB SJDIJFTUB EJ JOHFOUJ GJOBO[JBNFOUJ & QFS RVFTUP DIF MB $BNFSB EJ DPNNFSDJP NFUUF B EJTQPTJ[JPOF VOB MJOFB EJ DPOUSJCVUJ JO DPOUP JOUFSFTTJ TQFDJGJDB QFS HMJ JOWFTUJNFOUJ JO JNQJBOUJ NBD- Aiuti per l'accesso al credito, per investire all'estero. Tutte le operazioni che possono utilizzare le risorse camerali DIJOBSJBVUPNF[[JFBVUPWFJDPMJB[JFOEBMJ -BCCBUUJNFOUP NJOJNP Ò EFM DPO NBHHJPSB[JPOJ B GBWPSF EFMMF JNQSFTF GFNNJOJMJ 1FS GBSF EPNBOEB QFS RVFTUJ DPOUSJCVUJ Ò OFDFTTBSJP FTTFSF VOB QJDcola o media impresa della provincia di #PMPHOB F FTTFSF JO SFHPMB DPO JM QBHBNFOUPEFMEJSJUUPBOOVBMF1FSJOGPSNBzioni: www.bo.camcom.it AIUTI IN CONTO INTERESSI PER ACCESSO ORDINARIO AL CREDITO OVPWFPQFSVTBSFTUSVNFOUJBHHJPSOBUJ *OWFTUJSF JO VO 1BFTF FTUFSP " UVUUF RVFTUF FTJHFO[F MB $BNFSB EJ DPNNFSDJP WJFOF JODPOUSP DPO DPOUSJCVUJ OBUJ QFSBHFWPMBSFMBDDFTTPBMDSFEJUP Tre le condizioni per accedere: essere imprese piccole o medie, essere boloHOFTJ FTTFSF JO SFHPMB DPO JM QBHBNFOUP EFM EJSJUUP BOOVBMF EJ JTDSJ[JPOF BMMB Camera di commercio. 'SB MF TQFTF DIF QPTTPOP CFOFGJDJBSF EFM DPOUSJCVUP BDRVJTUP P MFBTJOH EJ 3JOFHP[JBSF JM EFCJUP F DBNCJBSF J QJBOJ CFOJ TUSVNFOUBMJ BUUSF[[BUVSF JNQJBOUJ EJSJFOUSP'BSGSPOUFBQSPCMFNJEJMJRVJ- HFOFSJDJ BSSFEJ BODIF VTBUJ QBSUFDJEJUË %FDJEFSF EJ GBSF VO OVPWP JOWF- QB[JPOJ FE BDRVJTJ[JPOJ EJ SBNJ EB[JFOstimento. Cambiare per proporre cose EB BDRVJTUP BSFF FEJGJDBCJMJ BDRVJTUP scorte, operazioni di capitalizzazione ed operazioni di internazionalizzazione; t"DRVJTUPPMFBTJOHDPOQBUUPEJBDRVJTUP EFJ MPDBMJ B[JFOEBMJ P MPSP SJTUSVUUVrazione; t -JRVJEJUË F SJTUS VUUVSB[JPOF EFMMB finanza aziendale. 1FS MF JNQSFTF BUUJWF OFMMB QSPEV[JPne primaria in agricoltura l’attenzione della Camera di commercio è per investimenti mirati a: t DPTUSV[JPOFBDRVJTJ[JPOFPJMNJHMJPramento di beni immobili; t MBDRVJTUP P JM MFBTJOH DPO QBUUP EJ BDRVJTUP EJ NBDDIJOF F BUUSF[[BUVSF DPNQSFTJ J QSPHSBNNJ JOGPSNBUJDJ GJOP BE VO NBTTJNP EFM MPSP WBMPSF EJ NFScato; t MFTQFTFHFOFSBMJDPMMFHBUFBHMJJOWFTUJNFOUJEJDVJBJQVOUJQSFDFEFOUJDPNF POPSBSJEJBSDIJUFUUJJOHFHOFSJFDPOTVMFOUJ TUVEJ EJ GBUUJCJMJUË BDRVJTJ[JPOF EJ CSFWFUUJFMJDFO[Ft Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 25 SERVIZI La Pubblica Amministrazione verso l’efficienza e la trasparenza NON C’È DUBBIO DIF OFHMJ VMUJNJ Un decreto legilativo per misurare BOOJMB1VCCMJDB"NNJOJTUSB[JPOFÒTUBUB le performaces degli organismi pubblici JOUFSFTTBUB EB NPMUJ DBNCJBNFOUJ DIF statali e locali IBOOPBWWJBUPRVFMQSPDFTTPEJBWWJDJOBNFOUP BMMF FTJHFO[F EFJ DJUUBEJOJ EFMMF di Luigi Litardi JNQSFTFFEFMMFDPNVOJUËTVDVJTJEFWF CBTBSF JM DPSSFUUP SBQQPSUP GSB MB UVUFMB SFFDPNFQPUFSWBMVUBSFTFMBTVBBUUJWJUË "NNJOJTUSB[JPOF BEPUUJ NFUPEJ F TUSVEFHMJ JOUFSFTTJ QBSUJDPMBSJ DPO RVFMMJ DPMNFOUJ JO HSBEP EJ NJTVSBSF WBMVUBSF F Ò TUBUB DPFSFOUF BHMJ PCCJFUUJWJ F RVBOUP MFUUJWJ F HFOFSBMJ QSPQSJ EFMMB GVO[JPOF QSFNJBSF MF QFSGPSNBODF JOEJWJEVBMF F RVFTUJTJBOPTUBUJQFSTFHVJUJ QVCCMJDB " RVFTUP TDPQP WJFOF QSFWJTUP VO RVFMMBPSHBOJ[[BUJWBTFDPOEPDSJUFSJDPSSono stati così intrapresi processi di SFMBUJ BMMF FTJHFO[F EFMMVUFOUF PWWFSP QFSDPSTP EJ DPNVOJDB[JPOF BUUSBWFSTP semplificazione, snellimento, informaMJTUJUV[JPOF EJ VO BQQPTJUB TF[JPOF GBDJMBMMFGGJDBDJBEFMMJOUFSWFOUPQVCCMJDP UJ[[B[JPOF DIF IBOOP HFUUBUP MF CBTJ QFS 2VFTUB FTJHFO[B EJ SFOEJDPOUB[JPOF NFOUF BDDFTTJCJMF F DPOTVMUBCJMF OFM TJUP JM NJHMJPSBNFOUP EFMMFGGJDJFO[B F EFMMB EFMMB[JPOF BNNJOJTUSBUJWB QSFTVQQPOF XFC JTUJUV[JPOBMF EJ DJBTDVOB 1VCCMJDB USBTQBSFO[B /POPTUBOUF DJÛ UVUUBWJB QFSÛ VOBUUFOUB GBTF EJ JOEJWJEVB[JPOF "NNJOJTUSB[JPOF EPWF QVCCMJDBSF JM MB TUSBEB EB QFSDPSSFSF Ò BODPSB MVOHB 1SPHSBNNB USJFOOBMF QFS MB USBTQBSFO[B EFHMJ PCJFUUJWJ DIF TJ JOUFOEFSË QFSTFHVJF UPSUVPTB F WBSJBNFOUF EJGGFSFO[JBUB F MJOUFHSJUË FE JM TVP TUBUP EJ BUUVB[JPOF SFBDVJEPWSËFTTFSFBGGJBODBUPJMQSPDFTTFDPOEP DIF SJHVBSEJ MB DIF DPTUJUVJTDF MB CBTF JOGPSNBUJWB QFS TP EJ EFGJOJ[JPOF EFJ SJTVMQVCCMJDB "NNJOJTUSB[JPOF FDDFMMFO[B SJHVBSEP BHMJ BTQFUUJ EFMMPStati attesi in termini di valo$FOUSBMF .JOJTUFSJ F &OUJ SJGJTTBOEPQFSDJBTDVOPEJ HBOJ[[B[JPOFEFHMJJOEJDBUPSJSFMBUJWJBHMJ 1VCCMJDJ /B[JPOBMJ PWWFBOEBNFOUJ HFTUJPOBMJ BMMVUJMJ[[P EFMMF essi l’indicatore idoneo alla SP RVFMMB QFSJGFSJDB &OUJ SJTPSTF QFS JM SBHHJVOHJNFOUP EFMMF GVOWBMVUB[JPOF 5FSSJUPSJBMJFE&OUJ1VCCMJDJ -B QSPHSBNNB[JPOF [JPOJJTUJUV[JPOBMJFEFJSJTVMUBUJEFMMBUUJWJUË Un percorso BWBMFO[BMPDBMF EPWSË SJHVBSEBSF JM NFEJP EJNJTVSB[JPOFEFMMFQFSGPSNBODF*MRVBvirtuoso già in *M %FDSFUP -FHJTMBUJWP QFSJPEP USJFOOJP F EPWSË ESP JOGPSNBUJWP TJ DPNQMFUFSË DPO VOB GPS UFNFOUF WPMVUP EBM QPJ FTTFS F DPOJVHBUB TFSJF EJ JOGPSNB[JPOJ SJHVBSEBOUJ J QSFNJ attività alla .JOJTUSP #SVOFUUB SFDFOBOOVBMNFOUF OFJ EFUUBHMJ FSPHBUJBMQFSTPOBMFQFSJMQFSTFHVJNFOUP mercanzia UFNFOUF WBSBUP QVOUB EFHMJ PCCJFUUJWJ MB DPNQPTJ[JPOF EFHMJ con obbiettivi rilevanti, coeBUUSBWFSTP MJOUSPEV[JPOF PSHBOJTNJ JOEJQFOEFOUJ EJ WBMVUB[JPOF SFOUJBMMBNJTTJPOFJTUJUV[JPEJ NFDDBOJTNJ EJ WBMVUBOBMFEFMM"NNJOJTUSB[JPOF EFJ DVSSJDVMB EFHMJ BNNJOJTUSBUPSJ EFJ [JPOF F NJTVSB[JPOF EFMMF FBJCJTPHOJEFMMBDPMMFUUJWJUË EJSJHFOUJ F EFJ RVBESJ EFMMF SFUSJCV[JPOJ QFSGPSNBODF EFMMF TUSVUUVEFJEJSJHFOUJOPODIÏEFHMJJODBSJDIJDPOdi riferimento ed ovviamenSF 1VCCMJDIF B NJHMJPSBSF UF NJTVSBCJMJ JO SFMB[JPOF GFSJUJ B EJQFOEFOUJ QVCCMJDJ F B TPHHFUUJ MB RVBMJUË EFJ TFSWJ[J PGGFSUJ EBOEP BMMB privati. all’arco temporale della loro realizzazioDPMMFUUJWJUË MB QPTTJCJMJUË EJ BWFSF DPOUP 5VUUP RVFTUP OPO SBQQSFTFOUB VOB ne. EFMMBUUJWJUËTWPMUBFEFMHSBEPEJSBHHJVO "GGJODIÏ TJ SFBMJ[[J JM QSJODJQJP EFMMB OPWJUË BTTPMVUB QFS MB $BNFSB EJ DPNHJNFOUPEFHMJPCCJFUUJWJTUSBUFHJDJQSFEFUSBTQBSFO[B EFMMBUUJWJUË QVCCMJDB QBSF NFSDJPEJ#PMPHOBDIFEBEJWFSTJBOOJIB UFSNJOBUJJOTFEFEJQSPHSBNNB[JPOF FWJEFOUF DIF JM DJUUBEJOP EFCCB FTTFSF JOUSBQSFTPVOQFSDPSTPEJNJHMJPSBNFOUP 1FS MBUUVB[JPOF EFMMB OPSNB TBSË JO UBM TFOTP TUSVUUVSBOEP OFMMBNCJUP posto nelle condizioni di poter conoscere OFDFTTBSJP DIF DJBTDVOB 1VCCMJDB EFMMB QSPHSBNNB[JPOF QMVSJFOOBMF F EJ DPTB M"NNJOJTUSB[JPOF JOUFOEF SFBMJ[[B- FTFSDJ[JP VO TJTUFNB CBTBUP TVMMBUUSJCV[JPOF EJ PCCJFUUJWJ TUSBUFHJDJ BM NBOBHFNFOU BJ SFTQPOTBCJMJ EJ BSFB F B UVUUB MB TUSVUUVSB PSHBOJ[[BUJWB DPO MB QSFEFUFSNJOB[JPOF EFJ QBSBNFUSJ QFS MB WBMVUB[JPOF EFMMF QFSGPSNBODF TJOHPMF F EJ HSVQQP BM GJOF EFMMBUUSJCV[JPOF EFMMF SJTPSTF MFHBUFBJSJTVMUBUJSBHHJVOUJ %B RVFTUBOOP QPJ Ò TUBUP JOUSPEPUUP VO TJTUFNB EJ WBMVUB[JPOF EFMMBUUJWJUË DPNQMFTTJWBEFMM&OUFCBTBUPTVMMBCBMBODF TDPSFDBSE FE VO TJTUFNB EJ SFQPSUJOH BOOVBMFEJUVUUJHMJPVUQVUDBNFSBMJWPMUP BODIFBNPOJUPSBSFOFMUFNQPMBOEBNFOUPEFJDPTUJQFSVOJUËEJQSPEPUUP -JOTJFNFEJRVFTUJTUSVNFOUJÒTUBUP FE Ò EJ GPOEBNFOUBMF JNQPSUBO[B QFS HMJ BNNJOJTUSBUPSJ BM GJOF EJ QPUFS WBMVUBSF la rispondenza fra l’indirizzo politico e la DPODSFUBEFDMJOB[JPOFEFMMBUUJWJUËPQFSBUJWBFDPOTFOUFBMMBDPMMFUUJWJUËFDPOPNJDB BDVJTVSJWPMHFMB$BNFSBEJDPNNFSDJP BODIF BUUSBWFSTP VOP TUSVUUVSBUP TJTUFNB EJ SJMFWB[JPOF EFM HSBEJNFOUP EFJ TFSWJ[J DVTUPNFS TBUJTGBDUJPO EJ QPUFS BWFSF DPOUPEFMMB[JPOFQPTUBJOFTTFSFFTFRVFsta risponde alle aspettative delle imprese del territorio. 4VMMB CBTF EFMMFTQFSJFO[B NBUVSBUB in tal senso dalla Camera di commerDJP EJ #PMPHOB MB DPODSFUB BUUVB[JPOF EFMMF OVPWF NPEBMJUË EJ WBMVUB[JPOF EFMMF QFS GPSNBODF EFMMB 1VCCMJDB "NNJOJTUSB[JPOF QSFWJTUB EBM i%FDSFUP #SVOFUUBw Ò TFO[B EVCCJP PSJFOUBUB B DPOTFOUJSFBM1BFTFEJEPUBSTJEJVOPSHBOJ[[B[JPOF QJá NPEFSOB DIF HMJ GBDDJB SFDVQFSBSF RVFMMFGGJDJFO[B OFDFTTBSJB B DPOUSJCVJSF BMMB QSPTQFSJUË F TWJMVQQP TPDJPFDPOPNJDPEFMMBDPMMFUUJWJUËt 26 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna NEWS Operazione “Bologna pulita” Stiamo ripristinando il decoro di Palazzo della Mercanzia ANCHE LA CAMERA di commercio aderisce al progetto lanciato dal Comune per una Bologna pulita e accogliente. Come primo passo si è deciso di ripulire da scritte, graffiti e gomme da masticare stampate sul pavimento, la grande loggia della Mercanzia. <E’ un intervento molto delicato _ spiega il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti_ e per questo abbiamo affidato i lavori a un’impresa che ha contatti stabili con la Soprintendenza>. La loggia negli ultimi tempi era diventata punto di ritrovo per gruppi di giovani, ma ultimamente, ricorda Filetti <c’è stato un crescendo di imbrattamenti. Così, per scoraggiare futuri vandali, faremo installare una serie di telecamere. Un spesa che avremmo preferito evitare, destinandola ad altre finalità>. Il costo dell’inter vento, così come le future manutenzioni, saranno a totale carico dell’ente camerale. Il presidente parla di un <vero e proprio sfregio a uno degli edifici simbolo della nostra città> e chiede la collaborazione delle istituzioni per dare di nuovo decoro a uno degli angoli più suggestivi e preziosi del DFOUSPTUPSJDPt Telecom Italia aderisce al servizio di Conciliazione TELECOM ITALIA ha aderito al servizio di conciliazione della Camera di commercio di Bologna per assicurare alla clientela una soluzione rapida, efficace ed a costi ridotti ai disservizi lamentati e non risolti in fase di reclamo. Nel caso di disservizi la prima cosa da fare è rivolgersi al servizio di gestione della clientela di Telecom. Se il problema non si risolve la Camera di commercio è a disposizione: il servizio contatterà direttamente Telecom per fissare l'incontro di conciliazione. Fino alla fine dell'anno la conciliazione è completamente gratuita per tutti i consumatori e per tutte le controversie che si risolveranno entro marzo. Per informazioni: www.bo.camcom.it o telefonare al numero 051/6093.329-849 Periodico della Camera di Commercio di Bologna Novembre 2009 27 NEWS L’impresa si merita un premio E’ QUESTA la convinzione della Camera di commercio di Bologna che Domenica 24 gennaio conferirà a duecento imprese bolognesi il “Premio per l’impegno imprenditoriale e il progresso economico”. L’appuntamento è in mattinata alla Sala Europa di Palazzo dei Congressi in una cerimonia che verrà sfilare sul palco dell’Europauditorium una gran par te della storia economica bolognese. Il Presidente, Bruno Filetti, consegnerà i diplomi di benemerenza alle imprese individuali che possono vantare più di 40 anni di attività ininterrotta e le società di capitali attive da più di 60 anni. I riconoscimenti andranno alle imprese che hanno aderito al bando pubblico che piazza della mercanzia ha aper to in estate. Tante le domande per venute che sono state vagliate dagli uffici della Camera di commercio che le hanno verificate incrociandole con le risultanze del Registro Imprese. E’ stata poi la Giunta camerale a dare il via libera all’elenco dei premiati. <Nella nostra storia recente non c’è mai stato tanto bisogno di portare alla luce le esperienze bolognesi come in questo momento> è la convinzione del Presidente Filetti. <Premiare chi ha avuto tanta tenacia nel continuare un’attività nei decenni è un atto dovuto. E’ proprio la continuità nelle dif ficoltà e l’impegno che vogliamo far emergere”. Quella capacità di andare avanti nonostante tutto, grazie alla propria famiglia, ai dipendenti che negli anni ne diventano par te integrante, ai manager che con la valigia in mano por tano in giro le capacità di Bologna nel mondo anche in tempi così dif ficili come questi>. CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLOGNA Camera dell’Economia ’IMPRESA SI MERITA UN PREMIO PREMIO PER L’IMPEGNO IMPRENDITORIALE ED IL PROGRESSO ECONOMICO Traduttori ed interpreti E DISPONIBILE sul sito della camera di commercio www. bo.camcom.it nella sezione albi, ruoli, elenchi e registri l'elenco completo dei traduttori ed interpreti iscritti al ruolo dei periti e degli esperti della provincia di Bologna con l’indicazione dei relativi recapiti e indirizzi. Prezziario opere edili E’ DISPONIBILE on-line il listino dei “Prezzi Informativi delle Opere Edili a Bologna” - 1° semestre 2009. Il listino viene pubblicato gratuitamente sul sito della Camera di commercio all’indirizzo www. bo.camcom.it e riporta l’andamento medio dei prezzi inerenti la realizzazione di un edificio ad uso di civile abitazione. Il volume cartaceo è disponibile in vendita presso l'Ufficio Prezzi in piazza Costituzione n. 8 a Bologna - tel. 051/6093.298 Elenco autorizzato degli spedizionieri PUBBLICATO on-line sul sito www.bo.camcom.it l’elenco autorizzato degli spedizionieri. E' spedizioniere l’impresa che svolge “abitualmente attività di spedizione per terra, per mare e per aria, obbligandosi di provvedere in proprio nome o in nome del committente ed in ogni caso per conto del committente, alla stipulazione del contratto di trasporto col vettore, al compimento della spedizione ed alle operazioni accessorie”. Per informazioni tel. 051.6093.278 e-mail [email protected] sito internet: www.bo.camcom.it Debuttano all'aeroporto e in fiera i due nuovi desk informazioni CON L’ATTIVAZIONE a tempo di record dei due punti informa- tivi alla Fiera e all’aeroporto Marconi, la Camera di commercio sta contribuendo al miglioramento dei servizi di accoglienza della città. L’iniziativa è nata dalla collaborazione, con l’ente camerale, di Aeroporto, BolognaFiere e la società Bologna Congressi. <Abbiano fatto una scelta precisa _ sottolinea il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti _di grande importanza, con la quale integriamo quattro istituzioni in un sistema che riguarda due punti accesso strategici per la città e per le sue significative strutture economiche. Una scelta _ precisa Filetti_ fatta dalla Mercanzia nell’ottica della propria missione, che è quella di contribuire allo sviluppo economico della città. In buona sostanza cerchiamo di integrare i punti di eccellenza cittadini, creando un modello informativo che potrà essere riprodotto e, spero presto, in altre aree cittadine e con altre istituzioni>. Nelle foto, sotto il punto informativo in Fiera e quello al Marconi 28 Novembre 2008 Periodico della Camera di Commercio di Bologna NEWS Luminarie Ruolo periti ed esperti I PERITI e gli esperti, iscritti nel Ruolo, esplicano funzioni di carattere prevalentemente pratico, con esclusione di quelle attività professionali per le quali sussistono albi regolati da apposite disposizioni. Il Ruolo è distinto in categorie e subcategorie comprendenti funzioni, merci e manufatti, in relazione alle singole attività economiche di produzione e di servizi che si svolgono nella provincia. E’ possibile consultare il ruolo aggiornato su www.bo.camcom.it. Per informazioni tel. 051.6093.278 e-mail [email protected] Iscriviti alla Newsletter LA NEWSLETTER della Camera di commercio di Bologna è uno strumento di informazione sempre più vicino alle esigenze delle imprese. E’ la “rivista elettronica” che viene inviata gratuitamente agli iscritti con frequenza quindicinale al fine di segnalare le news relative ai servizi , ai contributi, ai seminari proposti dall’ente camerale. Al momento sono più di 12.000 i lettori che la ricevono e che con attenzione seguono le iniziative proposte. Un indicatore dell’indice di lettura è riscontrabile nelle iscrizioni ai seminari che dopo l’invio della newsletter aumentano in modo significativo . Iscriversi è semplice collegandosi al sito della Camera di commercio www. bo.camcom.it. Centomila euro per gli inventori imolesi UN PREMIO per sostenere gli inventori che decidono di intraprendere la strada della brevettazione. L'iniziativa, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, in collaborazione con Innovami, si è aperta il 19 febbraio 2009, e mette in palio centomila euro da destinare agli inventori, ossia agli aventi diritto alla brevettazione. Possono partecipare al Premio IPR - Intellectual Property Right - le persone fisiche, imprese artigiane o micro, piccole e medie imprese con fatturato non superiore ai 50 milioni di euro. Spazio anche alle Fondazioni di ricerca. Il valore dei singoli riconoscimenti potrà andare dai 2mila agli 8mila euro, a seconda dei risultati conseguiti. Una cifra in grado di coprire - mediamente - almeno il 50% delle spese per la brevettazione. IL Premio si rivolge ai settori tecnologici d'eccellenza attivi sul territorio, dalla meccanica alla meccatronica, dall'elettronica all'agroindustria. Due i vincoli per accedere al bando. Primo, la sede legale dell'impresa, che deve trovarsi in uno dei 19 Comuni del circondario imolese, o in quelli a esso limitrofi. Quindi il tipo d'invenzione: sono ammesse al Premio le "invenzioni industriali" e i "modelli di utilità", mentre restano escluse forme varie di tutela e valorizzazione del patrimonio commerciale quali marchi e simili. Ultima condizione, avere avviato il processo di brevettazione dopo il primo gennaio 2008, o dimostrare che il procedimento era in corso in tale data. Il bando rimarrà aperto fino al 30 aprile 2010, e comunque fino a esaurimento dello stanziamento. La terza e ultima scadenza intermedia a parità di altre condizioni le domande presentate per prime hanno la precedenza - è fissata al prossimo 28 febbraio. Per informazioni: http://www.innovami.it/servizi-ipr/premio-ipr.aspx ANCHE QUEST’ANNO con il contributo della Camera di commercio si rinnova il bellissimo scenario della cascata di luce dalla Torre Asinelli e l’atmosfera unica delle strade arricchite dalle luminarie natalizie. Come da tradizione il centro storico sarà reso più accogliente da tutte le iniziative che rientrano nel progetto “Città della Luce” realizzato da Ascom con il sostegno di piazza della Mercanzia. Tante le iniziative in città ed in provincia per un ricco programma di feste di strada, eventi per cittadini e turisti e visite guidate attraverso percorsi culturali, storici e di shopping. Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 29 SERVIZI La Camera di commercio propone due nuovi servizi gratuiti per le imprese di Irene Maroni Commercio, e ciò garantisce elevati livelli LA CAMERA di Commercio di Bologna di sicurezza. I dati possono essere richiaoffre alle piccole e medie imprese la mati in qualsiasi momento, e la periodicità nuova gamma di servizi IM+: si tratta di del salvataggio è adattata alle GestiRete e ArchivieRete, esigenze dell’impresa e può due software semplici e essere effettuata anche ogni gratuiti, pensati per risolvegiorno. Con Gestirete, invece, re i problemi collegati alla è possibile monitorare la progestione dei clienti o alla pria attività per rilevare nuove archiviazione sicura dei propossibilità di business da propri dati informatici. In partiDue software porre alla propria clientela, colare, Archivierete risolve utili a gestire tenendo traccia di accordi, il problema, condiviso da e archiviare vendite, o attività pianificate molte aziende, di garantire con i clienti, come le camla memorizzazione sicura pagne promozionali. Il tutto e duratura dei dati, elimiviene monitorato e visualizzanando tutti i rischi di intruto attraverso grafici e tabelle sioni o perdite accidentali, che il sistema genera in autosenza dover suppor tare matico, riepilogative dei dati enormi costi di gestione e dell’attività. Ovviamente, le informazioni manutenzione. L’archiviazione è sicura e potranno essere caricate e consultate da inviolabile, perché effettuata con le stesse più postazioni di lavoro contemporaneamisure utilizzate per i dati delle Camere di mente. Entrambi i programmi sono tagliati perfettamente sulle necessità di piccole e medie imprese e sono allo stesso tempo semplici da utilizzare, realizzati con una grafica chiara e in italiano, e sono adatti anche a chi non è abituato a gestire la propria attività mediante software. Per scaricarli gratuitamente è sufficiente colle- garsi all’indirizzo www.bo.camcom.it. Con una procedura facile e guidata in pochi minuti le due applicazioni saranno disponibili e pienamente operative. L’affidabilità e la sicurezza di GestiRete e ArchivieRete sono garantite da Infocamere, la società di informatica delle Camere di commercio JUBMJBOFt 30 Novembre 2009 Periodico della Camera di commercio di Bologna EXPORT COMMERCIO ESTERO NEWS Le opportunità commerciali pubblicate in queste pagine sono reperibili anche all’interno del sito Internet: www.bo.camcom.it (all’interno di Servizi e iniziative per l’internazionalizzazione “Offerte e proposte commerciali dall’estero”). La Camera di commercio di Bologna, nel divulgare le informazioni contenute in questa sezione, non si assume alcuna responsabilità in merito all’affidabilità degli offerenti ed invita le imprese alla dovuta e consueta cautela nell’eventualità di contatti. NOTIZIE DALL’UFFICIO PROMOZIONE ESTERA NUOVA GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEI CERTIFICATI DI ORIGINE Con nota del 26/08/2009 il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione ha diramato la guida per il rilascio dei certificati di origine delle merci da parte delle Camere di commercio. La nuova guida, predisposta d’intesa con Unioncamere ha lo scopo di contemperare le esigenze del commercio internazionale con quello di controllo sull’origine dei prodotti. La guida è stata pubblicata sul sito internet del Ministero: http.//www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/Guida.pdf Ulteriori informazioni possono essere richieste via e-mail all’Ufficio Promozione Estera: [email protected] CONVALIDA ANNUALE ITALIANCOM Le imprese titolari del codice meccanografico sono tenute a con- Per contattare l’ufficio: Ufficio Promozione Estera - Palazzo Affari Piazza Costituzione, 8 – 40128 Bologna (BO) e-mail:[email protected] tel.: +39.051.6093202 – 287 – fax: +39.051.6093211 - www.bo.camcom.it Al fine di garantire la qualità del servizio reso agli utenti che si recano a sportello, le informazioni telefoniche non sono garantite durante l'apertura al pubblico degli sportelli Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15 lunedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.30 fermare annualmente la propria posizione di operatore con l’estero, aggiornando i dati dichiarati. Il termine entro il quale l’impresa deve presentare alla Camera di commercio l’istanza di convalida della propria posizione è stabilito al 31 dicembre dell’anno successivo a quello del rilascio o della precedente convalida. Pertanto, le imprese titolari del codice meccanografico e che risultano essere operatori abituali con l’estero, dovranno aggiornare la loro posizione con la convalida annuale, compilando il modulo italiancom –domanda/ convalida, o inviando la convalida telematica utilizzando il sistema Telemaco. Il modulo di convalida e la guida per la presentazione della richiesta telematica sono disponibili sul sito www.bo.camcom.it (sezione “Atti e certificati per l’estero). I diritti di segreteria sono pari a ` 3,00 per la convalida annuale effettuata entro la scadenza, mentre sono pari a `6,00 per la convalida effettuata dopo la scadenza annuale prevista (`3,00 di diritti di segreteria per ogni anno arretrato). La Camera di commercio sospenderà il rilascio di attestazioni di operatore con l’estero alle imprese che nell’arco di ventiquattro mesi non abbiano effettuato operazioni con l’estero ovvero non abbiano confermato annualmente la loro qualità di operatori abituali con l’estero. Periodico della Camera di commercio di Bologna Novembre 2009 31 EXPORT PROGRAMMA PROMOZIONALE ESTERO 2009 EMIRATI ARABI Nel corso del 2009 la Camera di commercio di Bologna organizza e promuove iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle imprese. E’ disponibile sul sito: www.bo.camcom.it (selezionare la voce “Servizi e iniziative per l’internazionalizzazione “) il programma dettagliato 2009. Abu Dhabi - Desk Emirati Arabi (c/o Promos Italia) Responsabile: dott. Cesare Maraglio Tel.: +971 2 4952783 - Fax: + 971 2 6740066 Indirizzo: Bin Arar Tower, Najda Street PO Box: 112358 Abu Dhabi, UAE e-mail: [email protected] sito internet della struttura ospitante: www.promositaly.com ELENCO DEI DESK E CENTRI SERVIZI CAMERALI ALL’ESTERO ASIA La Camera di commercio di Bologna partecipa ad una serie di progetti annuali o pluriennali volti a favorire l’internazionalizzazione delle imprese bolognesi. Grazie a questi progetti, sono stati creati degli uffici operativi in alcuni paesi esteri di particolare interesse, presso strutture affidabili e consolidate. Le imprese bolognesi possono rivolgersi a questi uffici per ottenere gratuitamente informazioni sul mercato di interesse, liste di partner, fiere, ecc… In caso di visita nei paesi, questi centri possono essere di appoggio per la ricerca di interpreti o per mettere a disposizione salette per riunioni o incontri. I desk su cui le imprese bolognesi possono contare per l’anno 2009 sono i seguenti: EUROPA Russia - Desk Emilia-Romagna (c/o Promos Mosca) Responsabile: Marina Kuvshinova Referenti operative : Anna Khvasta e-mail: [email protected] Karine Mirzoyants e-mail: [email protected] Tel. +7.495.6662268 - fax +7.495.6662269 Skype: promosru sito internet della struttura ospitante: www.promos-milano.ru Indirizzo: Moscow 115114, Ul. Letnikovskaya 10, Building 2 - 8th floor Cina – Shanghai - Servizio di consulenza on-line per il mercato cinese Responsabile: dott. Marco Tchen - e-mail: [email protected] SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE E L’INNOVAZIONE: ENTERPRISE EUROPE NETWORK La Camera di commercio di Bologna offre alle imprese un servizio gratuito di diffusione di annunci di cooperazione internazionale tramite il Business Cooperation Database, ovvero la banca dati della rete Enterprise Europe Network, che contiene profili di imprese interessate alla cooperazione internazionale. La Camera di commercio di Bologna partecipa alla rete Enterprise Europe Network nell’ambito del consorzio Interregionale SIMPLER attraverso l’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna. Tutti gli uffici che sono parte della Enterprise Europe Network accedono al Business Cooperation Database, e lo utilizzano per la ricerca partner per conto dei rispettivi clienti, e per la compilazione di newsletter contenenti opportunità d’affari e di cooperazione, che vengono poi diffuse nelle rispettive aree geografiche di riferimento. L’Enterprise Europe Network si estende su oltre 40 paesi. Le imprese che lo desiderano, possono quindi diffondere il proprio profilo e la propria richiesta/offerta di cooperazione in tutta Europa e gratuitamente, semplicemente chiedendo di essere inseriti in questo database. Le informazioni sul servizio possono essere richieste all’indirizzo: [email protected] AMERICA Stati Uniti-New York- Desk Bologna (c/o The Italy-America Chamber of Commerce of NY) Responsabile: dott. Federico Tozzi Tel.:+1 212 459 0044 - Fax: +1 212 459 0090 e-mail: [email protected] sito internet della struttura ospitante: www.italchamber.org Indirizzo: 730 Fifth Avenue, Suite 600 - New York, NY 10019 Messico -Città del Messico -Desk Italia-Messico Responsabile: dott.ssa Annalisa Villa Tel.: +52 55 52822506 int. 102 – Fax : +52 55 52822500 Indirizzo: c/o Camera di Commercio italiana in Messico, Mazaryk 490, ottavo piano, Colonia Polanco 11550 e-mail: [email protected] Sito internet della struttura ospitante: www.camaraitaliana.com.mx EUROTRANS-BIO: 5 MILIONI PER L'INNOVAZIONE BIOTECH Si è aperto il 1° ottobre 2009 il quinto bando EUROTRANS-BIO per il co-finanziamento di progetti trasnazionali di innovazione tecnologica nel settore delle biotecnologie. L'Italia partecipa al bando con il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Istituto per la Promozione Industriale (IPI). Le risorse messe a disposizione dei partecipanti italiani sono pari a 5 milioni di euro, a valere sul Fondo rotativo per l'Innovazione Tecnologica (FIT - Legge 46/82), gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il bando si rivolge alle piccole e medie imprese, che possono presentare progetti anche insieme a grandi imprese, università e istituti di ricerca. I progetti vanno presentati entro il 1° febbraio 2010. P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i : h t t p : / / w w w. r i d i t t . i t / p a g e . asp?page=bando_etb_5thcall