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Novembre 2009 - XLVII
Periodico della Camera di commercio di Bologna
www.bo.camcom.it
SHANGHAI
2010
Per Bologna
un’occasione
da non
perdere
Editoriale
SI ACCENDONO le luci di Natale. Ogni anno
dicembre porta bilanci. Induce a tirare le somme
e, quanto più possibile, a guardare avanti, fare
progetti. Questo è un Natale particolare. In
cui la crisi si tocca con mano: nelle case, negli
uffici, nei capannoni, nei negozi. Le percentuali
precedute da un segno meno non sono numeri
da leggere e passare poi ad altro. Sono la nostra
vita di tutti i giorni. Improntata sempre più a
valori che nel recente passato parevano austeri,
come la prudenza. Ma forte è anche la voglia, la
determinazione di provarci, di affrontare il futuro
di Bruno Filetti Presidente Camera di commercio Bologna
e le difficoltà con nuovi strumenti. Crescono le
aziende individuali. Queste provengono spesso
dalla porta di chi si trova fuori dal lavoro, di chi è
giovane, di chi è nato lontano da qui. E si trova ora
in un mare in cui non ha mai nuotato. E cerca spazi
di mercato in cui lavorare. Spazi che sono soggetti
ad una competizione impegnativa. Si tratta di inizi,
pensieri, preoccupazioni e speranze che, come la
neve quando cade, non fanno rumore. Questo è
un Natale che mette in luce anche i legami fra i
piccoli imprenditori e i lori dipendenti. Rapporti
che hanno consentito a tanti di riconoscersi in un
volto e non sentirsi solo un numero a bilancio. E’
dalla centralità delle persone, dalla loro motivazione
a giocarsi come imprenditori, a difendere i propri
collaboratori, a ragionare con investimenti,
formazione e aperture internazionali, che questa
comunità sta seminando per il prossimo futuro.
La Camera di commercio sta accompagnando chi si
impegna a lavorare. Su diversi fronti e con l’urgenza
delle reali necessità indifferibili. Fiera, Aeroporto,
attrazione turistica e di intelligenze, contributi,
semplificazione, informazioni ed investendoci tutto
DPODPOWJO[JPOFt
ALL’INTERNO
FBM. Da 10 anni
costruiamo
infrastrutture
per la città
pag. 10
Motor Show, la sfida
di oggi con la forza
degli anni ruggenti
pag. 14
Mercanzia e
l’Ateneo alleati
per l’innovazione
pag. 6
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
3
LO STAFF
DATI STATISTICI
SOMMARIO
Provincia di Bologna. 2° trimestre 2009
Periodico della Camera di Commercio
Industria Artigianato e Agricoltura
DIREZIONE E REDAZIONE
CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA
Piazza della Mercanzia n. 4
40125 Bologna
Tel. 051/6093.454
Fax 051/6093.475
[email protected]
Direttore Editoriale
Bruno Filetti
Direttore Responsabile
Luigi Litardi
Vice Direttore
Patrizia Zini
Redazione
Francesco Baccilieri
Hanno collaborato
Irene Maroni, Marco Montaguti,
Ignazio Terlizzi, Maria Angela Venturi
Fonte: Unioncamere – Sondaggio congiunturale
Elaborazione: Ufficio Statistica Camera di Commercio di Bologna
Variazione percentuale
Settore manifatturiero
produzione fatturato
Totale industria manifatturiera
-15,6
-9,3
Alimentare
-1,0
-1,1
Sistema moda
-15,9
-19,8
Tessile
-16,4
-20,2
Abbigliamento
-14,7
-18,3
Calzature
-16,1
-20,2
Carta-editoria
-15,7
-18,7
Chimica, gomma, plastica
-12,0
-15,3
totale metalmeccanica
-12,7
-15,8
Metalli
-17,6
-21,9
Macchine ed apparecchi
-9,1
-11,2
meccanici
Elettricità elettronica
-8,8
-11,3
Meccanica di precisione
-10,4
-12,9
Altro manifatturiera
-13,6
-16,9
ordini esportazioni
-14,0
-17,4
-1,1
-17,7
-18,3
-16,4
-17,9
-17,5
-13,4
-14,1
-19,6
-10,1
-0,7
-10,6
-10,9
-9,8
-10,7
-10,5
-8,0
-8,5
-11,7
-6,1
-9,8
-11,6
-15,2
-5,9
-6,9
-9,1
Settore manifatturiero
Variazione percentuale sullo stesso trimestre
Shanghai Expo 2010
La ripresa parte da oriente
4
Università e Mercanzia
alleate per far crescere
l’innovazione
6
L’identikit delle aziende:
piccole ma dinamiche
7
Bologna
è la capitale dei brevetti
8
Fra i soci di Bologna
Fiere cresce la Camera di
commercio
9
Da più di 40 anni
costruiamo infrastutture
pubbliche per Bologna
10
Insegna ai vip di tutto il
mondo la cucina Petroniana
12
Regali, Babbo Natale si
ferma a Palazzo Re Enzo
13
Debutta fra i fiori il primo
temporary shop
13
Fotografie
Meridiana Immagini, Gianni Schicchi
Motor Show, la sfida di oggi
con la forza degli anni
ruggenti
14
Segreteria di Redazione
Maria Angela Venturi
E lentamente la
consuetudine si trasforma
in legge
16
Stampa
CANTELLI ROTOWEB - Via Saliceto 22/F
40013 Castel Maggiore (BO)
Tel: 051.632.80.11
Fax: 051.632.80.90
Coefficienti riv. moneta
settembre 2009
19
Registrazione al Tribunale di Bologna
n. 2820 del 23/12/58
Pubblicità inferiore al 45%
Spedizione in abbonamento postale
Art.2, comma 20/b, legge 662/96
Comune di Bologna
al top nei servizi
e nelle contravvenzioni
21
Provincia di Bologna. 1° semestre 2009
Bologna Economica viene inviata
in omaggio a tutte le imprese
della Provincia di Bologna iscritte
al Registro delle Imprese,
organizzazioni di categoria, banche,
autorità cittadine, amministrazioni
locali, Ambasciate,
Camere di commercio
Delle opinioni manifestate
negli scritto sono responsabili
gli autori, dei quali la direzione
intende rispettare la piena libertà
di giudizio
Questo periodico
è associato alla
Unione Stampa
Periodica Italiana
Fonte: Coeweb – Istat
Elaborazione: Ufficio Statistica Camera di Commercio di Bologna
dati in euro
Bologna
import
2.450.357.339
export
4.063.545.316
Emilia Romagna
11.413.679.259
18.020.921.860
Italia
145.989.504.970
141.826.017.289
Numero imprese attive a Bologna al 14 novembre 2009: 88.333
saldo
1.613.187.977
6.607.242.601
-4.163.487.681
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22
Contributi della Camera
di commercio per i quali
presentare domanda entro
il 31 dicembre 2009
24
La Pubblica
Amministrazione verso
l’efficienza e la trasparenza
25
Notizie in breve
26
La Camera di commercio
propone due nuovi servizi
gratuiti per le imprese
29
Commercio estero news
30
4
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
ESTERO
SHANGHAI EXPO 2010
La ripresa parte da oriente
ALLA FINE di quest’anno, anno
della grande crisi mondiale, il Pil
cinese sarà intor no al 9 per cento.
A Shanghai, tra sei mesi, si aprirà
un’Expo universale con numeri astronomici. Una città ridisegnata da opere
pubbliche gigantesche, una presenza
prevista di settanta milioni di visitatori. Bastano queste due notizie per
capire che esserci, in quella sintesi
del mondo, sarà comunque importante. E Bologna ci sarà. La Cina, del
resto, è la terza economia del mondo
e rappresenta il 6 per cento dell’economia mondiale ed è quindi indispensabile per il nostro tessuto produttivo confrontarsi con le possibilità
di essere presenti su quell’immenso
mercato.L’esposizione universale di
Shanghai, dedicata al tema ‘Better
city, better life’ (città migliore, vita
migliore’, si terrà dal primo maggio
al 31 ottobre dell’anno prossimo. A
Bologna, selezionata tra le 59 città
internazionali dichiarate ‘modello di
pratiche virtuose’ è ‘success stories’
Dal primo maggio alla fine di ottobre
aprirà l'esposizione universale
dedicata allo sviluppo delle metropoli
"Better city, Better life"
di Marco Montaguti
c'è stato assegnato, a titolo gratuito,
uno spazio di circa 400 metri quadrati
nell’area ‘Ubpa’ (Urban best practices
area).
Il World Expo 2010 sarà l’occasione
per esplorare il potenziale non solo di
Bologna, ma delle città del XXI secolo,
un momento significativo alla scoperta dell’evoluzione dei centri urbani
e del concetto di civilizzazione del
pianeta. Per 184 giorni Shanghai sarà
un polo d’attrazione per scoprire cosa
sta cambiando all’interno delle città:
l’esposizione universale metterà infat-
ti a confronto esperienze diverse di
sviluppo, conoscenze avanzate sull’urbanistica e nuovi approcci all’habitat
umano (stili di vita innovativi, nuove
condizioni di lavoro) per incoraggiare
e promuovere uno sviluppo sostenibile
tra differenti comunità. Si tratta quindi
di un’opportunità importante per fare
conoscere Bologna agli oltre 70 milioni di visitatori attesi.
<Il tema della qualità della vita in
generale e all’interno delle aree urbane in particolare_ spiega Bruno Filetti,
presidente della Camera di commer-
cio_ è stato in qualche modo sottovalutato e trascurato negli ultimi anni,
a tutto favore degli aspetti più legati
allo sviluppo all’interno di quel gran
sommovimento che è stata la globalizzazione. E non mi sembra un caso
che, proprio nel momento in cui si
comincia a vedere qualche spiraglio di
uscita dalla crisi – dice ancora Filetti
_ l’attenzione dei grandi Paesi si stia
dif fondendo, grazie forse anche alle
riflessioni alle quali ci ha costretto
una crisi epocale, sul fatto che non
possiamo più pensare alla crescita
come ad un elemento che si risolve
solo nell’economia, ma a uno sviluppo
dove convivono fattori finora trascurati (cultura, educazione, par tecipazione, confronto civile) e altrettanto vitali. E’ proprio quello che dovrà andare in scena sul grande palcoscenico
di Shanghai dove la nostra Bologna
potrà raccontare la sua esperienza,
una esperienza unica al mondo>.
Nello stand bolognese il 20% dello
spazio potrà essere dadicato ad atti-
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
5
ESTERO
vità promozionali e/o commerciali.
Intanto La Ducati ha inaugurato proprio a Shanghai il primo store della
casa motociclistica bolognese che, con
questa apertura, ufficializza il proprio
ingresso sul mercato cinese.
Una scelta motivata dal crescente interesse nei confronti dell’eccellenza dei
prodotti italiani in Cina, in par ticolare verso le moto di grossa cilindrata,
motivato anche dalle nuove regole di
circolazione nel grande Paese.
Il padiglione bolognese. Lo spazio espositivo dedicato a Bologna è
concepito per of frire un’esperienza
‘polisensoriale’. Non vive di strutture
architettoniche, ma di videoambienti, allestimenti interattivi e proiezioni
sensibili: vere e proprie installazioni artistiche che invadono totalmente
ogni super ficie: un’immersione nella
città. Lo spazio si compone di sei aree
tematiche: il portico (la protezione, la
facilità di fruizione), le vie (i dettagli),
la torre (l’architettura medievale) la
por ta (l’attitudine alla messa in relazione) la bicicletta (la ricerca, l’esplorazione), la piazza (l’aper tura, la tolleranza, l’incontro). La torre, simbolo
storico della città, svetta nello spazio
come segnale visivo ed elemento di
riconoscimento dello stand all’interno
del padiglione. La struttura è alta circa
sette metri. Sui tre lati rivolti verso il
pubblico sono montati schermi Lcd
che proiettano immagini delle facciate
delle torri bolognesi alternate a video
con contenuti sulle caratteristiche
EFMMBDJUUËt
Ecco il vademecum per
entrare in un mercato difficile
LA CAMERA di commercio ha un
collegamento con il desk China, un
ser vizio di consulenza on-line per il
mercato cinese con la consulenza del
dottor Marco Tchen che ha una conoscenza diretta dell’ambiente e consente un approccio di tipo imprenditoriale. Tchen, ha studiato economia
a Bologna ed è in Cina dal 2002.
A Tchen chiediamo quali sono
in questo momenti i settori che
trovano più spazio sul mercato
cinese.
<I settori for ti sono rappresentati
dall’edilizia e dall’automotive. Ma
sono sempre in prima fila il fashion
e la moda nella fascia l u s s o . I l
sogno di tutti qui
sono le Fer rari
e le Ducati.
Va b e n e
a n c h e
la filiera
della gioielleria. In
buona crescita il food
con in testa il vino,
ma anche questo nella
fascia alta perché il consumo
di vino non fa par te delle tradizioni
alimentari locali>.
Quali sono le dimensioni delle
imprese bolognesi che ricorrono
al suo aiuto?
<Un paio d’anni fa c’è stata un’esplosione mediatica per il mercato cinese.
Sembrava che ci fosse posto per tutti,
piccole imprese comprese.
Invece l’approccio a questo mercato
per aziende non str utturate è quasi
impossibile: si rischiano bagni di sangue.
Noi facciamo una rigida selezione perché già le medie aziende hanno qualche problema. Ma abbiamo già alcune
esperienze positive, specialmente nella
meccanica>.
I rappor ti con le banche per
arrivare sul mercato cinese sono
soddisfacenti o dif ficili?
BOLOGNA ESPORTA DI PIÙ
NONOSTANTE la leggera flessione registrata già alla fine del 2008, nei primiere mesi del 2009 il sistema imprenditoriale della provincia di Bologna
sembra tenere, con un saldo tra importazioni ed esportazioni ancora positivo, pur se in deciso rallentamento rispetto al picco di un anno addietro.
I cambiamenti che hanno caratterizzato l’ultimo decennio hanno portato
sulla scena economica mondiale nuove potenze economiche, tra le quali
i cosiddetti Paesi Bric, ovvero Brasile, Russia, India e Cina, il cui peso, a
livello mondiale, si avvicina ormai a quello delle grandi economie tradizionali. E’ quindi interessante osser vare le ragioni di interscambio tra la
nostra provincia e questi Paesi. In particolare, la Cina assume un ruolo
fondamentale in relazione alle importazioni, poiché oltre il 73 per cento dei
prodotti Bric importati dal mercato bolognese provengono
da quest’ultima e, per la prima volta dopo molti trimestri,
anche dal punto di vista delle esportazioni, con il 39 per
cento dei prodotti destinati ai Bric che giungono sul mercato cinese, superando di oltre sei punti percentuali la Russia
verso la quale la provincia di Bologna ha sempre esportato di
più. In particolare, le importazioni dal mercato cinese segnano
il passo, con un rallentamento del 21,7%, mentre le esportazioni
accelerano del 17,5%. In buona evidenza l’interscambio dei settori di punta, legati alla meccanica di base, da sempre interlocutori privilegiati del mercato cinese in cerca di tecnologia avanzata non acquisibile internamente. La crescita delle esportazioni, a fronte di una contrazione delle importazioni, porta alla
definizione di un saldo positivo (9.317.198 euro) dopo i valori
negativi registrati un anno addietro.
<Le banche italiane in Cina sono
poche, perché ci sono regolamenti
molto stretti e la valuta non è convertibile. Molte aziende lavorano con banche Usa o tedesche, già presenti da
tempo>.
La via delle joint venture è consigliabile?
<All’inizio era indispensabile avere un
par tner cinese, ma dal 2000 sono in
netto calo. Società miste sono obbligatorie solo per l’auto e l’editoria>.
Quali consigli può dare alle
imprese che pensano alla Cina?
<Prima di tutto fare una buona ricerca
di mercato per i propri prodotti e tenere
conto del fatto che in Cina non esiste la
catena distributiva classica, ad esempio
grossista e agente di commercio. Serve
una rete commerciale proprietaria. Ed è
molto difficile da mettere in piedi>.
E per chi volesse par tecipare
all’Expo 2010?
<L’Expo è una grande occasione
per i cinesi, ma non è una campionaria tradizionale. Un’azienda forte
e già presente in Cina, può esser
presente per raf forzare la conoscenza del marchio e dei prodotti,
ma non credo convenga a una azienEBBMEFCVUUPt
6
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
IMPRESE
Università e Mercanzia alleate
per far crescere l’innovazione
Successo per i bandi di Progetto Più
Rapporti più
stretti con gli
istituti di ricerca
IL TESSUTO imprenditoriale bolognese si
basa su una ampia platea di piccole imprese
con caratteristiche diverse: parte è inserita
nella rete di fornitura delle imprese di media
dimensione, parte ha produzioni autonome,
di nicchia e di alta specialità, parte ancora
lavora su entrambi i versanti. Ma se la sfida
tecnologica globale può mettere in difficoltà
le aziende più robuste e strutturate, per le piccole il problema è ancora più serio. Un piccolo
imprenditore meccanico, uno di quelli che si è
fatto da solo (per fortuna continuano ad essercene) produce un particolare oggetto, ma
ne ha in mente un altro, magari di un settore
merceologico diverso dal suo, oppure pensa
a una semplificazione che potrebbe giovarsi
dell’elettronica. Che fa? Pensa di rivolgersi
all’università, perché Bologna ha questa grande ricchezza. Ma a chi e dove in Università?
Così rinuncia e continua a combattere la sua
battaglia quotidiana, pur essendo consapevole
che l’innovazione gioca un ruolo fondamentale nella competizione su mercati sempre più
aperti e globalizzati.
Per non scoraggiare gli imprenditori che
hanno idee di miglioramento e di innovazione,
la Camera di commercio d’intesa con l’Università ha promosso, a partire dal 2005, il
Progetto Più tra piccole imprese e Università
proprio per favorire il trasferimento tecnologico tra istituti di ricerca e piccole imprese. <Questo progetto – spiega Bruno Filetti,
presidente della Camera di commercio_ si
propone, attraverso il rafforzamento della
collaborazione tra i due enti, di valorizzare
il patrimonio di competenze, risorse e sperimentazioni emergenti dal polo universitario e
metterlo a disposizione delle aziende del terri-
torio per sostenere l’introduzione di innovazioni tecnologiche nelle imprese. Il nostro scopo
è di aiutare le piccole e le medie imprese che
intendono sviluppare progetti mirati alla innovazione di prodotti o alla realizzazione di nuovi
prodotti e che hanno bisogno dell’aiuto di
un docente o di un ricercatore universitario
specializzato nello specifico settore di attività
dell’impresa e quindi in grado di sviluppare
idonee linee di ricerca. Insomma, un trasferimento tecnologico ‘su misura’. Oggi, giunti al
terzo bando _ continua Filetti _ con la partecipazione di quasi una cinquantina di imprese, possiamo già dire che Progetto Più ha
consentito la realizzazione di progetti che mai
sarebbero stati attuati senza il coinvolgimento
attivo degli ambienti di ricerca, gli unici in
grado di portare a significativi miglioramenti
dei risultati>.
I progetti vengono esaminati da una commissione composta da professori universitari
e da membri della giunta della Camera di
commercio. Il loro compito è quello di verificare la fattibilità economica e scientifica delle
richieste delle aziende e quindi di selezionarle, ammettendole o meno ai contributi a fondo
perduto. Da parte sua, l’università individua
all’interno dei propri dipartimenti le professionalità più opportune per seguire le imprese
nello sviluppo e nella realizzazione completa
del progetto. Ma non è finita qui. Uno dei
compiti principali della Camera di commercio
è quello di registrare i brevetti industriali e
quindi l’ente è in grado di fornire un supporto
tecnico per la valutazione di possibilità di brevettare i prodotti e i servizi innovativi adatti
per lo sfruttamento industriale e per la reda[JPOFEFMMBEPDVNFOUB[JPOFOFDFTTBSJBt
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
7
IMPRESE
NON È FACILE presentare un
identikit preciso ed esauriente delle
aziende che hanno par tecipato ai
tre bandi di Progetto Più. Forse una
caratteristica comune alla maggior
par te delle aziende c’è, ed è la gioventù. Sono infatti imprese con pochi
anni di vita, molte delle quali attive
nel settore dei ser vizi innovativi telematici, anche se non mancano rappresentanti dei compar ti tradizionali
come la Nobili attiva da tempo nella
meccanica agricola e l’Euroequipe
che anche grazie ai risultati della
collaborazione con l’Alma Mater ha
allargato il proprio campo d’interesse
dalle attrezzature per il giardinaggio
alla cosmesi e ai prodotti per la salute. Di seguito diamo alcuni flash su
un gr uppo significativo di imprese
che hanno par tecipato al Progetto
Più.
La storia della Nobili Spa di
Molinella, pr ovincia di Bologna,
comincia infatti negli anni della
ricostruzione,nel 1945, anni che vedono anche la nascita della meccanizzazione agricola moder na. La filosofia dell’azienda (nata come Of ficine
Nobili Efrem-One) era ed è di puntare sulla meccanizzazione agricola
associando semplicità e costi contenuti. Secondo il responsabile del settore, Matteo Montanari,
Dalle macchine per l'agricoltura
<la valutazione dei rapagli insetticidi biologici
por ti con l’Università e
la Camera di commercio è molto positiva>.
(slide deliver y System)
Falciasecca, ha lavorato su un proLa caratteristica e d è s t a t o b r e v e t t a t o gramma di archiviazione elettronica
Il progetto (2006-2009)
riguardava la creazione
comune alla
nella Camera di commerdei documenti collegato ai sistemi
di una macchina agricola
cio nel luglio del 2008.
di messaggistica integrata. Anche in
maggior parte
in grado di realizzare la
La macchina ha ottenuto
questo caso, ricorda la responsabile
delle aziende
pacciamatura di vigneti
un premio al Concorso
del progetto, Ivana Da Riz <il rapporto
è la gioventù
e fr utteti inerbiti. <La
novità tecniche all’ultima
con i due enti è stato molto positivo,
nuova macchina _ dice
Eima del novembre 2008
non abbiamo avuto problemi di caratMontanari_ taglia l’ernel quar tiere fieristico
tere burocratico e tutto è filato liscio.
ba e i piccoli sarmenti
bolognese. Il docente
Una bella esperienza>. Selca nasce
tra i filari delle colture
che ha guidato la ricera Bologna nel 1978 da un’intuizione
arboree e li trasferisce
ca è il professor Br uno
uscita da alcune ricerche che mettevain andane sotto le piante stesse. Il
Marangoni>.
no in evidenza gli allora innumerevoli
sistema di trasferimento del mateLa società Selca, assistita nella
problemi organizzativi nelle medie
riale triturato è stato chiamato Sds
ricerca dal professor Gabriele
e grandi aziende ed enti, generati
L’identikit delle
aziende: piccole
ma dinamiche
dall’utilizzo non ottimale delle telescriventi. Selca è stata la prima azienda in Italia a progettare, produrre e
commercializzare sistemi elettronici
per l’automazione del ser vizio telex.
L’evoluzione tecnologica ha spostato
l’attività dell’azienda verso soluzioni di integrazione e controllo delle
comunicazioni aziendali (telefono, fax,
e-mail, postel, Sms ecc..)
Waymedia, seguita dal pr ofessor Br uno Riccò, opera nel settore
del mobile marketing attraverso il
Bluetooth e WiFi. La piattaforma sviluppata da Waymedia permette alle
marche e alle agenzie di comunicazione di distribuire contenuti multimediali interattivi sfr uttando anche
le informazioni sulla localizzazione
fisica dell’utente. In questo modo
è possibile inviare messaggi mirati
che sfruttano le informazioni, massimizzando l’ef ficacia del messaggio.
<Per quanto riguarda il Progetto Più
abbiamo lavorato molto bene con il
Deis (Dipar timento di elettronica) _
spiega Francesco Corsi,uno dei soci
e coordinatore delle vendite_siamo
stati in contatto con alcuni neolaureati e il lavoro è stato molto utile
per tutti noi>. La società ha anche
ricevuto un premio da Almacube.
Euroequipe di Crespellano ha presentato due progetti. Nel secondo,
seguita dal professor Riccò, ha presentato un progetto di integrazione dell’ir rigazione con la domotica
interattiva. La società di Crespellano
è leader con il marchio Hidroself
nell’irrigazione ed ha anche una linea
di prodotti insetticidi e disinfestazione per la quale aveva par tecipato a
Progetto Più. L’oggetto della ricerca
erano prodotti a bassa tossicità per
la lotta alla zanzara tigre. <La collaborazione con ateneo e Camera di
commercio è andata talmente bene
_ dice la responsabile controllo di
qualità dell’azienda, Paola De Nora
che abbiamo in essere rappor ti di
collaborazione con giovani laureati
EFMMVOJWFSTJUËCPMPHOFTFt
8
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
INNOVAZIONE
Bologna
è la capitale dei brevetti
BOLOGNA è al centro della ‘motor
valley’ emiliana. E ‘motor valley’ significa
meccanica, passione e fantasia insieme coltivate da generazioni di tecnici
e imprenditori per sviluppare sempre
nuovi meccanismi e impianti: basta pensare al packaging e alla motoristica ed
alle tante aziende, anche piccole, di componentistica raffinata e di nicchia, per
capire le ragioni che fanno di Bologna
la capitale italiana dei brevetti. Nei primi
nove mesi di quest’anno ne sono stati
depositati 657 per invenzioni industriali,
54 modelli ornamentali, 77 modelli di utilità e 1.297 marchi di imprese. Solo negli
ultimi tre anni e mezzo i brevetti per
invenzione industriale sono stati poco
meno di 2.800, con un’incidenza rispetto
al numero di imprese praticamente unica
in Italia.
Ma come si brevetta un’ idea, un’invenzione? Tutto il procedimento è affidato alla Camera di commercio e al suo
ufficio brevetti. E’ la Camera di commercio il punto di riferimento preciso
della domanda di brevetto. Attività inventiva. Un’invenzione è considerata come
implicante un’attività inventiva se, per
una persona esperta del ramo, non risulta
in modo evidente dallo stato della tecnica.
versando la tassa di mantenimento in
Industrialità. Un’invenzione è suscettivita fino ad un massimo di venti anni. Le
bile di applicazione industriale se il suo
tasse di concessione goveroggetto può essere fabbrinativa erano state abolite
cato o utilizzato in qualdalla Finanziaria 2005, ma
siasi genere di industria,
con decreto ministeriale nel
compresa quella agricola.
2007 sono state di fatto reinLiceità. L’attuazione dell’
trodotte sotto forma di diritinvenzione non deve esseSotto
le
due
torri
ti. Ma quali sono i requisiti
re contraria all’ordine pubper brevettare un’invenc'è il crocevia
blico o al buon costume.
zione? La novità, l’attività
Dal brevetto nascono diritti
degli inventori
inventiva, l’industrialiper il titolare, a cominciare
italiani
tà e la liceità. La novità.
da quello fondamentale di
Un’invenzione è consideraattuare l’invenzione stessa
ta nuova se non è compresa
e di trarne profitto. Prima
nello stato della tecnica. Lo
di depositare una domanda
stato della tecnica è costidi registrazione di un martuito da tutto ciò che è stato
chio è opportuno verificare
reso accessibile al pubblico nel territorio
se non ci sia già un marchio identico o
dello Stato o all’estero prima del deposito
TJNJMFt
Nei prime nove mesi dell’anno
ne sono stati depositati 657
in provincia per chi decide di tutelarsi
nei riguardi delle contraffazioni. Riceve
le domande, fornisce le informazioni,
assiste nelle ricerche indispensabili per
capire se l’idea o il marchio sono davvero
nuovi ed hanno tutti i requisiti per essere
tutelati.
<Bologna_ conferma il presidente della Camera di commercio, Bruno
Filetti _ è il crocevia degli inventori d’Italia. O almeno degli inventori che vogliono
tutelare le proprie idee con un regolare
brevetto. Le imprese bolognesi sono in
Italia quelle che, anno dopo anno, confermano le più alte percentuali di brevetti:
mediamente dieci ogni 1000 imprese>.
La protezione dei brevetti per invenzione
industriale dura quattro anni dalla data di
presentazione della domanda e, a partire
dal quinto anno è prorogata ogni anno
È la soluzione di un problema tecnico
La giurisprudenza in un volume
IL TERMINE INVENZIONE viene dal latino invenire, cioè trovare. Ma
per l’ufficio brevetti la definizione deve essere un’altra: eccola: < l’invenzione è
una soluzione di un problema tecnico>. Possono essere oggetto di brevetto le
invenzioni nuove che implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale. Non si brevettano le scoperte e le teorie scientifiche e i
metodi matematici, i piani e i principi per attività intellettuali, i programmi di
elaboratore, i metodi chirurgici e terapeutici, le razze animali, le nuove varietà
vegetali. Queste ultime possono essere depositate e registrate secondo le apposite disposizioni, ma non come invenzioni.
Il marchio è un segno distintivo che consente a un’impresa di far conoscere sul mercato i prodotti che fabbrica e commercializza e di comunicare
al pubblico un messaggio complesso attraverso un’espressione sintetica,
in genere una o più parole o disegno. Per ottenere la registrazione un
marchio deve avere i requisiti della novità, della capacità distintiva e della
liceità.
Possono essere registrati anche i ‘modelli ornamentali’ e i ‘modelli d’utilità’.
I primi sono creazioni atte a conferire ai prodotti industriali uno speciale ornamento grazie a particolari forme o combinazioni di linee, colori o altri elementi;
i secondi sono creazioni per fornire a macchine, macchinari, utensili, strumenti,
particolare efficacia o comodità di applicazione.
UNA IMPORTANTE iniziativa della Camera di commercio nel campo della
tutela dei brevetti riguarda la pubblicazione in volume della giurisprudenza del
tribunale di Bologna in materia di proprietà industriale e intellettuale. <Dalla
grande attenzione alla tutela industriale della Camera di commercio _ spiega
il presidente Bruno Filetti – deriva la nostra disponibilità a tutte le esigenze
connesse alla lotta alle contraffazioni: dall’apertura anche sul web, delle banche
dati nazionali e internazionali di marchi, brevetti e modelli di utilità, ad una
costante collaborazione sia con le imprese, sia con gli studi professionali specializzati in diritto industriale>. L’attivazione nel tribunale di Bologna della Sezione
specializzata in proprietà industriale ed intellettuale e competente per l’EmiliaRomagna e le Marche, presieduta da Giuseppe Colonna, ha visto da subito la
piena collaborazione con l’ente camerale. <Abbiamo voluto lavorare assieme
_ dice ancora Filetti _ e ne è nata una delle prime collaborazioni in Italia fra
un’istituzione locale ed una Sezione giurisdizionale. Il primo frutto di questa
collaborazione è il volume ‘La tutela delle idee’ che raccoglie le massime della
Sezione specializzata ed è a disposizione di tutti coloro che, a vario titolo, sono
impegnati con noi nella lotta alla contraffazione e nella difesa dell’innovazione>.
Il successo di questo primo volume ha convinto la Camera di commercio a mettere in cantiere una seconda opera sull’attività della Sezione specializzata del
nostro tribunale.
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
9
INFRASTRUTTURE
Fra i soci di Bologna Fiere
cresce la Camera
di commercio
Rilevate parte delle quote dell'aumento di capitale inoptate dagli altri soci
Bruno Filetti
Presidente Camera
di commercio
Bologna
Un investimento
in
di 2,6 milioni di
euro Una scelta
euro.
res
di responsabilità
LA GIUNTA e il consiglio della Camera
di commercio hanno deliberato lo stanziamento dei fondi oltre che per l’aumento di capitale di BolognaFiere, anche per
l’acquisto di quote rimaste inoptate.
<Con questa operazione – spiega il presidente, Bruno Filetti_ la Camera di commercio
completa così il percorso che aveva indicato e
sostenuto con estrema coerenza. Un percorso
_ aggiunge Filetti_ che ha come unico obiettivo quello di rendere più forte e competitiva la
più importante struttura economica complessiva della nostra città>.
Presidente Filetti, a questo punto
la Camera di commercio avrà un ruolo
molto importante nella compagine azionaria, essendo diventata il primo azionista di BolognaFiere…
<Non era quello il nostro obiettivo, non abbiamo fatto nessuna corsa per contare di più.
Noi abbiamo semplicemente occupato degli
spazi lasciati vuoti da altri soci. Abbiamo del
resto sempre detto che, proprio per il ruolo
che ci è dato nel mondo economico bolognese, avremmo fatto scelte di responsabilità per
BolognaFiere. Lo abbiamo fatto e intendiamo farlo ancora se fosse necessario>.
Quanto è costato questo intervento?
<Le risorse che la Camera di commercio ha
dovuto stanziare sono notevoli e non è stata
certo una decisione presa cuor leggero. La
somma di oltre due milioni e seicentomila
euro è importante e averla messa a disposizione rappresenta una ulteriore conferma
del valore che noi attribuiamo alla fiera di
Bologna>.
Un costo notevole per la
Mercanzia…
<E’ una scelta che difendiamo, sia dal punto
di vista economico complessivo che da
quello finanziario. La prima ragione è legata
all’importanza della nostra fiera e all’attuale situazione di sofferenza e crisi del sistema fieristico nazionale. Voglio ricordare
che mentre tante altre importanti società
fieristiche chiudono serenamente i bilanci
con passivi ripianati da contributi pubblici,
BolognaFiere non ha mai avuto contribuzioni pubbliche>.
E dal punto di vista finanziario?
<L’aumento di capitale riservato ai soli soci
prevedeva che le azioni costassero un euro
ciascuna. Se consideriamo che da una recente valutazione è emerso che il valore di ogni
quota è superiore ai 2,50 euro, credo che
anche dal punto di vista finanziario si sia fatto
un buon investimento>.
L’aumento di capitale quindi non è
solo un’iniezione di denaro fresco, ma
un’affermazione di fiducia?
<Pensiamo al Motor Show: in giro per
l’Europa alcuni saloni dell’auto sono stati
annullati. A Bologna, nonostante la pessima
situazione, la rassegna si farà e credo che
avrà successo. E vorrei sottolineare che le
cinque nuove manifestazioni in programma
dimostrano una vitalità che va riconosciuta e
TPTUFOVUBt
10
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
SOCIETÀ
Da più di 40 anni costruiamo
infrastutture pubbliche per Bologna
Plastico della realizzazione "Bertalia Lazzaretto"
<ARRIVAI alla Finanziaria alla fine del
1995, in un momento di grande incertezza, su incarico personale del Sindaco, del
presidente della Camera di commercio
e di quello della Provincia. Mi chiesero di esaminare la società, anche sulla
base dell’esperienza fatta in Comune e
in Regione, e di decidere se valeva la
pena di mantenere la società o di scioglierla: mi presi tre mesi di tempo. Feci
il presidente per tre mesi poi tornai dai
tre azionisti e dissi. ‘Guardate che avete
tra le mani un gioiellino. Caso mai bisognerà rilanciarlo e aprire la società a settori nuovi’. Bene. Ci hanno dato credito
e abbiamo incominciato ad allargare i
nostri obiettivi di intervento con successo e apprezzamento dei Soci>. Seduto
davanti alla sua scrivania, anche perché
se fosse dietro, al suo posto naturale,
sarebbe invisibile data la mole di cartelle
che la ingombra, il presidente Federico
Castellucci spiega cos’era e cos’è la
Finanziaria Bologna Metropolitana.
Presidente, come è nata l’idea
della Finanziaria?
<Sono convinto che sia stata un’idea
lungimirante, perché si era nel 1964. E
non bisogna dimenticare che il contesto
politico allora era di grande centralizzazione degli enti locali. L’idea è nata dal
fatto che c’era la necessità di costruire
una nuova struttura fieristica. Prima la
fiera era itinerante: allo Stadio, ai giardini
Margherita, alla Montagnola. L’idea partì
Ingresso Mambo
gine azionaria della società in questi anni
si è arricchita di soci particolarmente
importanti. Prima l’Università, più recentemente la Regione Emilia-Romagna
Montaguti
Questo ha comportato e comporta un ulteriore qualificante
impegno nella elaborazione e
realizzazione di progetti importanti per la città.
In più siamo appena stati accreLa soc
cietà
ditati presso la Regione Emiliaè na
ata
Romagna nell’elenco delle
nel 19
964
strutture titolate ad emettere
per costtruire
attestati di certificazione energetica, quindi potremo operare
la fie
era
anche su questo promettente
settore. Del resto abbiamo
costruito e gestito la centrale che dà il caldo e il freddo a
tutto il Fiera District, l’abbiamo
anche ristrutturata sostituendo il combustibile inquinante Btz con il metano e produciamo energia elettrica>.
Quali realizzazioni sono in cantiere?
Abbiamo la grande sfida del Lazzaretto, del
Tecnopolo nella Manifattura tabacchi di
Via Stalingrado. Si riprende così il vecchio
concetto sviluppato da Kenzo Tange, con
la spinta della città allo sviluppo verso nord.
Nei prossimi giorni presenteremo ai nostri
soci un progetto di risparmio energetico
integrato che potrebbe rappresentare una
grande opportunità per tutto il settore pubblico>.
Come è organizzata la società?
A quanto ammontano gli investiAbbiamo 26 dipendenti, quasi tutti ingegnementi della società dalla fondazione
ri o tecnici con le funzioni amministrative e
ad oggi?
legali: quindi una struttura estremamente
<Un calcolo prudenziale dal punto di
snella. E una delle prime cose che dissi ai
vista economico, considerando gli invesoci è che una società con le funzioni della
stimenti diretti della società e tutti quelFinanziaria Bologna Metropolitana non può
li che essa ha promosso e coordinato,
avere un megaconsiglio d’amministrazione,
ci porta a dire che l’ammontare comdove tutti i partiti hanno un consigliere. Noi
plessivo degli investimenti, a valori cornon dobbiamo fare politica, ma realizzare
renti, si aggira circa sui 2.500 milioni di
dei progetti. Infatti il cda è di tre persone, il
euro, senza considerare gli effetti indotti
presidente e due consiglieri. E’ un cda che
sull’economia locale. E considerando i
risponde alla funzione che deve svolgere e
soli costi di realizzazione, gli interventi
ai propri azionisti. Sottolineo che ci siamo
della società possono essere rappresenanche trovati in momenti in cui avremmo
tati come un mega cantiere che occupi
potuto triplicare il personale. Ma sarebbe
continuativamente, per tutti i suoi quastato un errore perché avremmo perso la
rant’anni di vita, circa 350 persone>.
nostra flessibilità e perché quando è necesE per quanto riguarda i settori
sario lavoriamo con le strutture private prenuovi?
senti sul mercato. Funzioniamo benissimo
< Intanto voglio ricordare che la compaDPTÖt
Inter vista a Federico Castellucci presidente
di Finanziaria Bologna Metropolitana
di Marco
dalla giunta e dal consiglio comunale:
Pci, Dc e Psi capirono che era importante
dare vita a una società autonoma anche
se controllata. Fu un’idea lungimirante
costituire una Spa pubblica, perché allora
non c’era nessuna esperienza simile. E
non fu un caso che il primo presidente
sia stato Ferdinando Felicori con il vice
Athos Bellettini>
Una società solo tecnica o anche
in qualche modo politica?
<Certo la Finanziaria era come del resto
oggi una struttura tecnica nata per
costruire la struttura fieristica e poi il
Fiera District, ma a monte c’era una decisione politica, una decisione lungimirante perché guardava al futuro della città
e alla necessità di dotarsi di strumenti
innovativi per raggiungere quegli obiettivi>.
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
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SOCIETÀ
Ieri Fiera e Manifattura
Oggi il Tecnopolo e il Lazzaretto
Le tappe
del rinnovamento
della città
< L A F I N A N Z I A R I A Bologna
Metropolitana è un’esperienza tutta bolognese di cui andare fieri. E’ un’esperienza che
ha accompagnato e tuttora accompagna lo
sviluppo dei grandi poli di sviluppo della città
in un’ottica ormai metropolitana> dice Bruno
Filetti, presidente della Camera di commercio, ricordando che <alla base della decisione
di far nascere la società, nel lontano 1964 ci fu
la scelta di un comune senso di responsabilità
al servizio del ben operare per la città, scelta
alla quale partecipò con convinzione la stessa
Camera di commercio>.
Sono ormai passati 45 anni dalla fondazione
della società, nel 1964. Allora si chiamava
Finanziaria Fiere e vedeva la partecipazione dell’amministrazione comunale, della
Provincia e di enti economici di nomina
governativa come la Camera di commercio e
l’Ente Fiere. Il primo compito della società fu
la realizzazione del quartiere fieristico, un’idea
sostenuta dal primo presidente della società,
Fernando Felicori e pienamente condivisa
dal mondo economico rappresentato allora da
Ernesto Stagni che già lavorava per la realizzazione dell’aeroporto e volle nella stessa area
della fiera il Palazzo degli affari.
Plastico progetto "Navile"
L’idea di fondo, in quel momento, era lo
sviluppo della città lungo la direttrice nord,
ritenuta <uno dei grandi volani per l’economia bolognese> al centro delle comunicazioni stradali (compresa la tangenziale) e ferroviarie, poi completate dall’Interporto, dal
Centergross e dal Centro agroalimentare.
La scelta di uno strumento societario privatistico, la società per azioni, segnò una forte
Fiera District
innovazione, in quanto fu la prima volta che
una Spa venne utilizzata da enti pubblici come
strumento di sviluppo economico e sociale. Come ricordava Felicori nell’assemblea
dei soci del 1967 <l’economicità e l’efficienza
della gestione sono il prodotto dell’originalità
della formula che consente di usare il meglio
dell’imprenditorialità privata con il meglio
dell’amministrazione pubblica, superando i
vincoli che regolano gli enti locali>. Vincoli
che durarono fino al 1997 quando la legge
Bassanini codificò la possibilità per i Comuni
di costituire società per azioni aventi come
fine la progettazione e la realizzazione di infrastrutture e interventi di riqualificazione urbana.
Accanto alle strutture fieristiche si realizzarono poi il Palazzo della cultura e dei congressi, la Galleria d’arte moderna e l’edificio
dei servizi comuni. Ed è degli anni Settanta
la decisione di affidare all’architetto Kenzo
Tange la realizzazione del centro direzionale
Fiera District. Un progetto che si completerà, anche se lontano dall’idea iniziale, nel
1984. Esauriti i propri compiti istituzionali si
apre una nuova fase con la definizione,nel
1995, del nuovo assetto operativo della società che assume la denominazione odierna
di Finanziaria Bologna Metropolitana con
Comune, Provincia e Camera di commercio.
Poco dopo entrerà, nel 1997 con una piccola
quota, anche l’Alma Mater.
Dal ’95 in avanti è possibile identificare
una fisionomia nuova rispetto alle caratteristiche del 1964: una società che pur mantenendo la tradizionale fisionomia snella e professionale compie due atti significati. Il primo è
il conferimento del complesso fieristico nella
nuova società per azioni derivante dalla trasformazione di Fiere internazionali di Bologna
nella nuova società BolognaFiere Spa come
previsto dalla legge regionale. L’altra novità
riguarda l’area di intervento con una scelta
tendenzialmente metropolitana per grandi
interventi. Ricordiamo l’ex Manifattura e il
recupero a fini universitari delle aree Bertalia
Lazzaretto (Ingegneria) e Navile (Chimica
industriale, Astronomia). Ora ci sono ipotesi
per il recupero delle are militari dismesse in
città: un’occasione per riportare ad usi collettivi zone centrali e periferiche strategiche
BODIFEBMQVOUPEJWJTUBVSCBOJTUJDPt
Il fiore all’occhiello, il quartiere progettato da Kenzo Tange
LA SOCIETÀ ha iniziato la sua attività con la realizzazione del primo gruppo di padiglioni espositivi della fiera
di Bologna nel 1964-65. I primi dieci padiglioni sono su
progetti degli architetti Benevolo, Giuralongo e Melograni.
Dal 1969 al 1975 sono sorti il Palazzo della cultura e dei
congressi, la Galleria comunale d’arte moderna e l’edificio
servizi comuni. Dall’85 all’87 si è realizzato il Centro servizi. Negli anni ’80 nuovi padiglioni in fiera e realizzazione
del Fiera district di Kenzo Tange. Lo sviluppo della fiera è
continuato fino ad oggi con il padiglione 14-15 tra il 2006 e
il 2008.
Il Centro direzionale, il cosiddetto ‘Fiera District’ su progetto dell’urbanista Kenzo Tange si è sviluppato a partire
dal 1978 con la realizzazione di numerosi edifici (Sede
dell’allora Banca del Monte, edifici delle cooperazione,
sedi della Regione). La superficie utile complessiva è di
94mila m quadrati.
In contemporanea alla costruzione dei padiglioni fieristici
si realizza l’impianto di teleriscaldamento e teleraffreddamento del quartiere. I lavori sono cominciati nel 1969
e si sono conclusi nel 1973. Lo sviluppo del quartiere ha
richiesto un ampliamento (1979-83). Alla fine degli anni
’80 la centrale è stata trasformata in impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica a metano.
Nell’area Gobetti-Navile la società ha realizzato la nuova
sede dell’area della ricerca del Cnr (1988-1996). Nell’area
adiacente l’Università affida alla Finanziaria la costruzione
dei dipartimenti di Chimica, Chimica industriale e dell’Osservatorio astronomico.
La Manifattura delle arti. Nel 1996 il Comune incaricò la
Finanziaria del programma di risanamento del comparto
dell’ex Manifattura tabacchi, un’area di circa 10 ettari
nel centro storico. Il programma prevedeva il restauro
dell’edificio ‘Il Castellaccio’ e delle case operaie di via
Azzo Gardino, asilo nido e aree attrezzate; i laboratori del
dipartimento Musica e Spettacolo dell’ateneo, la sede della
Cineteca, recupero dell’ex Forno del pane come sede della
galleria d’arte moderna ‘MaMbo.
L’area Bertalia-Lazzaretto. Nel 1997 l’Università ha affidato
alla Finanziaria la delocalizzazione di alcuni dipartimenti
di Ingegneria al Lazzaretto. Si tratta dei dipartimenti di
Ingegneria chimica Dicma e Dicasi oltre ad Ingegneria
gestionale Cieg. In seguito la società ha avviato il trasferimento dei restanti dipartimenti di Ingegneria nel comprensorio di via Terracini su un’area di 73 ettari.
12
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
TRADIZIONI
E’ MILANESE purosangue e figlio
d’arte lo chef che combatte da 15 anni
una guerra santa per rilanciare la cucina tradizionale bolognese. Andrea
Merlini (nella foto), quarantenne animato dalla stessa passione per cibo e
fornelli che lo spingeva negli anni giovanili alla grande scuola di cucina di
Stresa, è lo chef del circolo Bononia,
uno dei centri associativi più ‘in’ della
città. Merlini non si limita a preparare
piatti indimenticabili per le cene dei
soci e degli invitati del circolo, ma ha
avviato da tempo una meritevole iniziativa: una scuola di cucina ad altissimo
livello dedicata solo ed esclusivamente
alla gastronomia tradizionale bolognese. Andrea, così lo chiamano semplicemente amici ed estimatori, viene da
una famiglia di ristoratori. E perché, è
la prima domanda che viene in mente,
non ha continuato il lavoro nelle trattorie di famiglia? <E’ quello che avrei
fatto se i miei genitori non avessero
avuto problemi di salute; avrei trasformato i locali secondo i miei sogni>risponde Andrea. E così la realizzazione dei suoi sogni Andrea Merlini è
andato a cercarla (e a realizzarla) da
un’altra parte, a Bologna che, secondo
gli antichi non è che la parte più meridionale della Longobardia e quindi…
<Quindi mi sono fatto le ossa nei locali
migliori di Milano _ continua lo chef_
solo cinque stelle. Gallia, Marchesi,
Palace, Savini. Lo chef del Savini era
amico di Graziella Moneta Montanari
proprietaria della Cesarina (gr uppo
Insegna ai Vip
di tutto il mondo la
cucina Petroniana
Divorato dalla passione per sfoglia e ragù
Cesoia) e siccome Renzo, lo chef della
Cesoia, aveva lavorato a Milano ecco
che scatta la scintilla ed io mi trasferisco sotto le Due Torri>. Eccolo dunque
in società con la Cesarina aprire un
locale in via Albertoni. Ma già gli obiettivi di Andrea sono chiari: una cucina bolognese di altissimo livello. <A
Bologna _ spiega_ la base di tutto deve
essere la sfoglia, la cucina tradizionale
e proprio questa consapevolezza di
essere di fronte a una tradizione alta
che rischia la scomparsa mi ha spinto
a collaborare con l’Accademia italiana
della cucina>.
Ma Merlini ha anche un altro grande merito: l’insegnamento della nostra
cucina. Smentendo clamorosamente
il detto goetiano che chi sa fa e chi
non sa insegna, Andrea ha avviato,
quindici anni fa, una serie di corsi di
cucina bolognese con la giornalista ed
esperta statunitense Mary Beth Clark,
dell’International cooking school. <Mi
Proseguiamo nella pubblicazione delle ricette tipiche bolognesi depositate
alla Camera di commercio dalla Accademia Italiana della Cucina,
e raccolte nel volume “La Mercanzia. Storia di tortellini, tagliatelle e…”.
Lasagne Verdi alla Bolognese
L’Accademia Italiana della Cucina, in data 28 maggio 2003 ha decretato
solennemente la ricetta delle Lasagne. Una Delegazione dell’Accademia
ha poi depositato l’atto presso la Mercanzia il 4 luglio 2003.
L’ACCADEMIA Italiana della Cucina, ha esaminato con attenzione tutte le ricette pubblicate sui principali testi gastronomici esistenti in Italia, ha selezionato con cura numerose ricette di tradizione familiare, tramandate di generazione in generazione nella città di
Bologna e, dopo aver fatto ricorso all’esperienza ed alle conoscenze
specifiche dei propri Accademici e di molti esperti in materia, per
tutelare, esaltare e diffondere le “Lasagne” che, unitamente alle
tagliatelle ed ai tortellini costituiscono la triade inscindibile dei
grandi primi piatti bolognesi famosi in tutto il mondo, ha codificato
la seguente ricetta.
Mettere sul fuoco una pentola piena per tre quarti di acqua salata
che bolla allegramente. Tagliare la sfoglia in rettangoli di circa cm
15 x 10 o, per chi è abile, di poco più piccoli della teglia prescelta,
buttarli nell’acqua bollente e toglierli non appena venuti a galla.
Dopo un veloce passaggio in acqua fredda farli asciugare su un
telo pulito, bianco, di cotone o di lino. Ungere di burro il fondo
della teglia e spargervi qualche cucchiaiata di ragù e besciamella.
Coprirlo con i rettangoli di sfoglia necessari e stendervi sopra un
sottile velo di besciamella, ragù in abbondanza, fiocchetti di burro
e molto parmigiano: il tutto in uno strato il più regolare possibile,
facendo attenzione che non si formino bolle d’aria (per ottenere
questo, forare tre o quattro volte la pasta con uno stuzzicadenti).
Continuare così per almeno 6 strati complessivi e terminare con
una copertura di sfoglia sulla quale stendere un po’ di ragù amalgamato con un po’ di besciamella, qualche fiocchetto di burro ed una
spolverata di parmigiano. Mettere alla fine un fiocchetto di burro in
ogni angolo della teglia. Infornare poi per 25/30 minuti a circa 180
gradi in forno preriscaldato. A chi ama le lasagne un po’ croccanti,
consigliamo di accendere il grill (non più di 2 minuti) per una leggera gratinatura che non crei contrasto con la morbidezza dell’interno. Per finire fare attenzione che gli strati siano molto regolari, il
ragù sia abbondante, ma non eccessivo, la besciamella sia cremosa
e distribuita in modo leggero. Lasciare riposare 5 minuti prima di
servire. Le porzioni, nel piatto, devono risultare rigorosamente in
piedi!!!.t
Nota: si può arricchire il ragù classico bolognese con uova immature di gallina, che risulteranno anche di bell’effetto nella presentazione del piatto, oppure prepararlo con l’aggiunta di rigaglie di pollo
e fegatini, come era in uso specialmente nel contado.
creda _ assicura Merlini _ l’esperienza
dei nostri corsi è entusiasmante e mi
dà la stessa soddisfazione che provo
nel preparare i piatti per i nostri soci
del circolo; forse qualcosa di più>. Ma
quanti corsi realizza in un anno? <Di
solito ne facciamo otto, dieci all’anno,
ma quest’anno, per colpa della crisi ne
avremo fatti solo sei.
Chi sono i vostri ‘discepoli’? La nostra
platea è in gran par te internazionale
e di fascia sociale molto alta. Ci sono
perlopiù americani e, in numero crescente orientali, per lo più giapponesi>.
Ma sono solo amatori o anche tecnici?
<Entrambe le categorie. Ai dilettanti si
affiancano spesso chef di locali a cinque stelle, come quello del Regent di
Beverly Hills >. Quanto durano i corsi?
<Abbiamo due linee, il corso lungo, tre
giorni, quello breve due.
Ai nostri studenti impostiamo un
discorso di classica impronta bolognese par tendo dalle basi: brodo,
ragù, la pasta fresca. A questi insegnamenti af fianchiamo corsi sull’olio
d’oliva, sull’aceto, sui salumi e sui
formaggi, con visite a fattorie, salumifici e caseifici nel nostro ter ritorio>. Merlini, la cucina bolognese
tor nerà a regnare come un tempo?
<Noi abbiamo fatto questa scommessa, ma le confesso che il panorama
non è incoraggiante. Vada nelle cucine dei ristoranti bolognesi e troverà
tanti extracomunitari. Magari bravi,
ma del tutto ignari delle nostre radici
HBTUSPOPNJDIFt
INGREDIENTI
(PER 8 PERSONE):
Kg 1 di ragù classico bolognese;
400 gr di parmigiano-reggiano,
stagionato, saporito, profumato,
grattugiato al momento; salsa
besciamella fatta con 100 g di
farina “00”, 100 g di burro, 1
litro di latte fresco intero, sale
fino e noce moscata q.b.; burro,
un panetto di circa 200 g; 1 Kg
di sfoglia verde fatta con 700 g
di farina “00”, 3 uova fresche,
350 gr di spinaci lessati, strizzati
bene e tritati; una teglia rettangolare di circa cm 25x35, alta
almeno cm 6.
La sfoglia deve risultare color
verde chiaro e tirata non eccessivamente sottile. Inoltre tenere
presente che potrebbe essere
necessario utilizzare una quantità maggiore di farina in funzione
del maggior grado di umidità
degli spinaci.
Periodico della Camera di commercio di Bologna
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13
COMMERCIO
Regali, Babbo Natale
si ferma a Palazzo Re Enzo
FA FREDDO, fa buio presto. Si avvicina il Natale. Ed è bello, nelle giornate che
sanno già di festa andare per regali e cose belle. Dal 5 all’8 dicembre prossimi la Cna
bolognese ci offre l’occasione di passare un po’ di tempo a sognare nelle sale di Palazzo
Re Enzo con la rassegna, ormai tradizionale di ‘Regali a Palazzo’. Pezzi unici dell’artigianato artistico, prodotti tipici dell’enogastronomia bolognese, capi di abbigliamento
fashion, tutto questo e di più saranno esposti nelle splendide sale affrescate di Palazzo
Re Enzo. L’iniziativa è della Cna in collaborazione con Bologna Congressi, col contributo della Camera di commercio. Con ‘Regali a Palazzo Bologna si è inserita tra le capitali
del turismo natalizio italiano, replicando il successo dei mercatini di Natale delle località del nord. L’anno scorso quasi 20.000 visitatori hanno affollato le sale di Palazzo Re
Enzo. Saranno un centinaio le aziende che esporranno il meglio dell’artigianato bolognese. Ceramisti, orafi, artisti della carta, scultori di statuette di presepio metteranno
in mostra i loro manufatti espressamente realizzati per la rassegna natalizia. Uno degli
aspetti più attraenti dell’iniziativa è dato dal fatto che molti artigiani non solo venderanno i loro prodotti, ma mostreranno la loro maestria al pubblico in laboratori all’aperto.
Grande attrazione sarà il settore eno-gastronomico. Ci saranno i classici della
tradizione petroniana, dalla mortadella doc al parmigiano, dal cioccolato d’autore agli
insaccati dell’Appennino. Molte le opportunità per i visitatori: si potranno comprare
direttamente i prodotti, ma anche prenotare una serata di gala a Palazzo Re Enzo dove
a preparare i piatti saranno una decina dei migliori chef dei ristoranti cittadini. E si potrà
anche acquistare una cena nei migliori ristoranti e farne un gradito dono natalizio. Non
potranno mancare i burattini: sulla scena e in laboratorio dove gli artigiani mostreranno
come la fanno nascere. E ancora per i più piccoli ci saranno, portati a Palazzo dall’Antoniano, i creatori dello Zecchino d’oro con spettacoli e concerti.
E l’Antoniano è proprio l’associazione ospite della manifestazione alla quale andrà
parte del ricavato. Grazie poi al gemellaggio degli artigiani bolognesi con quelli
dell’Abruzzo saranno numerosi gli stand con prodotti tipici abruzzesi. Infine, un gruppo
di artigiani acconciatori sarà a disposizione dei visitatori che vogliano rifarsi il look. Il
QBHBNFOUP 6OPGGFSUBBEJTDSF[JPOFBMM"OUPOJBOPt
Debutta fra i fiori il primo
temporary shop
SOTTO le Due Torri è arrivato il primo
temporary shop. Nonostante l’altisonante definizione inglese, il temporary shop
non è che un negozio a tempo. Un negozio di cui si sa già che vivrà poco, da
qualche settimana a qualche mese. Poi
scomparirà. Per la storia, il temporary
shop nasce a Londra nel 2003. E da lì si
diffonde in tutta Europa. A Milano, ad
esempio, questa modalità commerciale si
è diffusa rapidamente assumendo molte
forme, spesso con marchi importanti
che così testano i mercato. Qualcuno
infatti ha detto che il temporary shop è
più economico di una campagna pubblicitaria e meno costoso di un negozio tradizionale. Si tratta quindi di un canale di
vendita alternativo, che punta a suscitare
un effetto sorpresa, una nuova curiosità
nel pubblico e a concentrare le vendite in un periodo ben definito. D’altra
parte, in un contesto generale di crisi
economica, questa formula commerciale
può costituire un modo innovativo per
presentare nuovi prodotti e ser vizi in
grado di intercettare il consumatore e
contrastare il calo significativo delle vendite. Va anche sottolineato che in città, in
particolare in centro storico, sono molti i
negozi vuoti e quindi un temporary shop
può essere l’occasione per tenere aperti
locali commerciali in attesa di un inse-
diamento più stabile. E poiché sappiamo
bene che qualche serranda abbassata in
qualsiasi strada la impoverisce ed apre
la via al degrado, non si può che vedere
con favore il diffondersi di questo nuovo
trend commerciale.
Il primo locale con le caratteristiche del
temporary shop è aperto da fine ottobre
in via Farini 32 ed è il ‘Romanò temporary shop’ che resterà aperto fino alle
Marco Piana
Feste. Molto noto a Bologna, il titolare Marco Piana spiega che il problema
principale per l’avvio di un negozio di
questo tipo è la normativa amministrativa esistente. <Leggi che permettono il
temporary shop ci sono solo nel Lazio e
in Lombardia, da noi non ci sono ancora>.
Come ha deciso di fare questo
‘esperimento’?
<E’ stata una scelta mia perché ho trovato una posizione che mi interessava per
un periodo breve>.
E il problema dei permessi?
<E’ la difficoltà principale. Devi chiedere
tutti i permessi, sia che tu apra per tre
mesi che per, ad esempio, dieci anni.
Quello che stiamo chiedendo alle autorità è avere una normativa più agevolata
che permetta ai commercianti di trovare
lo spazio e aprire immediatamente>.
Ora come funziona?
<Oggi devi aspettare trenta giorni prima
di aprire una attività. Così anch’io ho
dovuto attendere e un mese se ne va
così. Bisogna lavorare per trovare un’alternativa più rapida perché può essere
un’opportunità per gli operatori commerciali. Se uno vuol fare un sondaggio
su una zona commerciale della città, su
un quartiere, trova uno spazio e fa una
prova per tre mesi. Su questo vorremmo
trovare una soluzione che possa agevolare il commercio>.
E dopo Natale che farà?
<Ho dovuto lasciare il locale sotto il
Pavaglione e sto cercando un negozio
con determinate caratteristiche. Ma
visto che non l’ho ancora trovato, ho
deciso di fare da ‘testa di ponte’ per
l’Ascom aprendo un temporary shop. E
OPOTPOPQFOUJUPt
14
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
L’EVENTO
Motor Show, la sfida di oggi con
la forza degli anni ruggenti
Il salone nel cuore
della Motor Valley
di Marco Montaguti
I L M OTO R S H OW ricomincia
dagli anni ruggenti, quelli delle prime
edizioni, dal ’77 in avanti. Allora non
c’erano, come oggi, le grandi case
automobilistiche. Ma il diver timento era assicurato. E pr oprio nei
primi anni cominciò il passaparola:
<All’appuntamento di dicembre della
Fiera di Bologna bisogna esserci>. Il
divertimento, per chi ama la velocità
e il rombo dei motori sarà assicurato. <Siamo certi _ dice Bruno Filetti,
presidente della Camera di commercio_ che l’edizione 2009 sarà un successo nonostante le assenze di gran
nome. Ma dobbiamo anche riconoscere agli organizzatori, Gl Events
di avere fatto una scelta coraggiosa,
dobbiamo dargliene atto>. Ma sentiamo le ragioni di Giada Michetti, ad di
Gl Events Italia. <Mantenere il Motor
Show e farlo qui, in una terra unica
dalla naturale vocazione per i motori, è una sfida che il nostro gr uppo
intende vincere. Gl Events conferma
ancora una volta e con gran forza,
l’impegno sul territorio già dimostrato con la sottoscrizione dell’aumento
di capitale di BolognaFiere Spa. Va
ricordato anche _ af ferma Michetti_
che il Motor show rappresenta per la
città un indotto nell’ordine dei cento
milioni di euro; inoltre Bologna grazie
all’attrazione che esercita all’inizio di
dicembre negli appassionati di motori
viene visitata e conosciuta ogni anno
da migliaia di persone, le stesse che
poi ne restano conquistate e scelgono
poi di tornare per motivi diversi, per
cultura, per shopping o per turismo>.
L’ e d i z i o n e s t r a o r d i n a r i a d i
quest’anno segnerà un vero e proprio
ritorno alle origini, a quando, era il
1979, Bologna, pur senza la presenza di case d’auto, significava gare,
esibizioni di dragster, motociclismo
acrobatico, prove di rally e di go-kart,
ma anche una gara fra meccanici che
anticipava i pit stop Ferrari di epoca
più recente. Tanti nomi storici parteciparono a quelle prime edizioni fino
alla storica visita di Enzo Ferrari nel
1981 che ha consacrato il sodalizio tra
Ferrari e Motor Show, sodalizio confermato anche per questa edizione.
Per l’ad dei BolognaFiere, Federico
Minoli <il ritor no alle origini del
Motor show significa ritor nare alla
passione pura per il mondo dei motori
che non è solo un fatto di business.
Quella di dicembre è una grande
impresa che Gl Events si accinge a
fare, un’impresa coraggiosa e rischiosa, ma di grande impatto sulla Fiera e
TVMMBDJUUËt
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
15
L’EVENTO
Un programma mozzafiato
Tante le sorprese sia tra
i padiglioni che sulle piste
TRA I PADIGLIONI il pubblico potrà scegliere di vivere le due
e quattro r uote secondo punti di
vista diversi: sicurezza ed educazione stradale, ecologia e alimentazioni alter native con metano e
GPL, spor t e motorismo storico.
Anche in pista le sorprese saranno tantissime, a cominciar e dal
mito della F1 per antonomasia, la
Ferrari. Al Cavallino sarà completamente dedicata la giornata di sabato
5 dicembre con l’emozionante pitstop della sua F1 e tanti eventi che
vedranno in scena le sue magnifiche Granturismo: dalle 430 del
Ferrari Challenge - Trofeo Pirelli e
Coppa Shell - all’attesissimo Ferrari
FXX Event. Tor nerà, per la sua
Schierate tutte le rosse di Maranello
I biglietti, che
alle casse
de Motor Show
costeranno
15 euro, sono già
in prevendita on line
al prezzo speciale
ridotto di 12 euro
venticinquesima edizione il 7 e l’8
dicembre, il Findomestic Memorial
Bettega con numerosi protagonisti del Mondiale FIA WRC. T ra i
nomi già confermati ci sono Petter
Soldberg su Subar u, Marcus
Gronholm su una Subar u Impresa
WRC e Sébastien Ogier su Citroën.
Tra le gare di vetture storiche e il
Drifting ci sarà spazio anche per un
debutto ad alto tasso adrenalinico:
gli stuntmen di Mirabilandia, impegnati tutti i giorni del Motor Show
(tranne il 5 dicembre) nello spettacolo Scuola di Polizia.
Tor nando alla par te espositiva,
i visitatori troveranno una sorprendente novità: iscrivendosi a Motor
Show Club i titolari di un biglietto
d’ingresso intero o ridotto prevendita potranno aggiudicarsi un carnet
di benefit unici che comprenderà
buoni carburante, sconti sull’assicurazione auto, ricariche telefoniche
e il download gratuito di musica on
line.
I biglietti, che alle casse de Motor
Show costeranno 15 euro, sono già
in prevendita on line al prezzo speciale ridotto prevendita di 12 euro
(+ commissioni di 0,60 euro). Tutte
le info sul Motor Show e su Motor
Show Club al sito www.motorshow.
JUt
L’anno difficile dell’auto
IL 2009 È STATO segnato dalla
grande crisi economica globale, una
crisi scatenata da un sistema finanziario internazionale fuori da ogni regola. Il settore automobilistico si trova
ora al centro di una rivoluzione (basta
pensare alla capacità produttiva strutturale e alla domanda molto inferiore) destinata a riscrivere gli equilibri
tra le case produttrici. In questo quadro i i Saloni internazionali sono stati
messi a dura prova.
Nel corso di quest’anno c’è stata
la cancellazione del Salone di Londra,
una edizione ridotta a Detr oit e
una riduzione di spazi e di pubblico per il grande tradizionale Salone
di Ginevra. L’edizione della rassegna di Barcellona, che festeggiava il
novantesimo compleanno, si è salvata
solo grazie all’impegno delle autorità
locali che ha permesso di eliminare
le spese delle case automobilistiche
per la par tecipazione e l’allestimento. In Giappone il Salone di Tokio ha
rischiato di essere cancellato, ma le
grandi imprese motoristiche locali si
sono coalizzate in difesa di un salone
decisamente autarchico. Ma c’è un
altro pericolo che, come ha rilevato Giada Michetti nella sua presentazione del Motor Show, si allunga
minaccioso sul futuro. Ed è l’opinione
diffusa tra molti manager del settore
che i Saloni non siano più utili per il
lancio di nuovi prodotti e che abbiano
più successo le presentazioni organizzate dalle case stesse. In questo modo
per l’Europa sarebbero suf ficienti il
Salone di Ginevra e, ad anni alterni,
Parigi e Francoforte. A livello mondiale resterebbero solo Detroit e Tokio,
grazie alla forza dei giganti locali.
In questo scenario scoraggiante va
ricordato che l’Italia è il secondo mercato europeo dopo la Germania e, per
alcuni marchi, il primo dopo il mercato interno. Se perdessimo il Motor
Show saremmo di fronte al paradosso
che l’Italia potrebbe diventare l’unico
Paese produttore continentale senza
VO4BMPOFEFMMBVUPt
16
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
SERVIZI
E lentamente la consuetudine
si trasforma in legge
La Camera di
commercio riunisce
gli usi locali in un
apposito registro
di Francesco Baccilleri
SARÀ CAPITATO a tutti di recarsi
almeno una volta in una lavanderia a
consegnare e poi a ritirare dei capi di
abbigliamento. Dal momento in cui
mettiamo piede al suo interno, si vengono a creare degli inevitabili rapporti e degli obblighi tra il committente
e il gestore dell’esercizio. Il primo,
ad esempio, all’atto della consegna
dei capi, deve indicare il tipo di lavorazione richiesto e il secondo rilascia
una ricevuta indispensabile per il ritiro della merce, con l’indicazione dei
capi ricevuti in consegna. Ancora, le
stirerie e le lavanderie non rispondono dell’esito della lavorazione o conser vazione dei capi già deteriorati al
momento della consegna. Questo vale
anche se questo deterioramento non
è immediatamente visibile, ma può
evidenziarsi solo dopo il lavaggio e
l’esercizio, in base alla sua esperienza tecnica, può rifiutare la lavorazione richiesta quando ritenga che essa
potrebbe non dare un buon esito. I
capi consegnati per la lavorazione,
inoltre, devono essere ritirati entro
il termine massimo di trenta giorni
da quello previsto per la riconsegna.
La data per la riconsegna va pattuita, anche verbalmente, al momento
di una dato modo di compor tarsi da
par te della generalità di coloro che
ne hanno interesse. Ser ve anche la
sussistenza di altri requisiti: cioè che
tale ripetizione si sia protratta per un
periodo di tempo idoneo ad integrare
una consuetudine diffusa e consolidata; che a questo elemento oggettivo
della reiterazione del comportamento,
si sia accompagnato l’elemento psicologico costituito dalla convinzione di
osser vare, agendo in una certa maniera, una norma giuridica.
Le Camere di commercio, e quella di
Bologna non fa ovviamente eccezione, hanno il compito di provvedere
all’accertamento degli usi locali e alla
loro revisione, pubblicando poi un’apposita raccolta provinciale. Questo
della consegna del capo. Dopo queruolo , si inquadra nell’ambito della
sta scadenza l’esercizio ha la facoltà
regolazione del mercato e si propone
di applicare sul prezzo stabilito un
di fornire uno strumento di garanzia
supplemento del 10% per ogni mese
e trasparenza che vada a vantaggio
trascorso ed è responanche degli operatori ecosabile dei capi consenomici.
gnati e non ritirati per il
La raccolta viene
periodo di sei mesi a far
rivista ogni dieci anni.. A
data dal termine massiBologna, infatti, sono sette
mo, che è di 30 giorni,
gli ambiti merceologici,
Gli ambiti
entro cui vanno riconseche coinvolgono diverse
merceologici
gnati rispetto alla data
attività: borsa merci; cominteressanti
pattuita.
pravendita e locazione di
sono sette
La congerie di rapimmobili urbani; comprapor ti e obblighi pr evendita e locazione di fondi
scritti in questa serie
r ustici e contratti agrari;
di esempi non è af fatto
cereali, af fini e derivati, e
regolata per legge, ma
allevamento; or tofr utta;
in realtà costituisce un
credito e assicurazioni;
uso, una consuetudine, cioè il comaltri usi (traspor ti e spedizioni, compor tamento generale e costante che
mercio, ar tigianato e turismo, induviene osser vato dalla collettività in
stria alimentare e non).
determinate occasioni e situazioni.
Ricordiamo che la raccolta completa
Attenzione però, per l’esistenza di un
degli usi è visionabile sul sito interuso normativo non è suf ficiente solo
nate della Camera di commercio di
la ripetizione unifor me e costante
#PMPHOBXXXCPDBNDPNJUt
18
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
19
SERVIZI
CALCOLO DEL VALORE DELLA MONETA
La necessità di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre
di frequente nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo.
L'esigenza di disporre di uno "strumento" adatto a tale scopo può essere
soddisfatta tramite l'utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della moneta
in Italia, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie dei
coefficienti - elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie
di operai ed impiegati (indici che fino al 1967 si chiamavano "costo vita")
della provincia di Bologna e nazionali - possono interessare magistrati,
avvocati, periti estimatori e, più in generale, quanti si occupano di
contratti e controversie giudiziarie in materia economica.
Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti,
occorre aggiornare le somme in discussione. Per fare ciò basta
moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e
all'anno che interessa.
Nel caso in cui le somme così rivalutate debbano essere espresse in euro,
bisogna prima effettuare la rivalutazione e poi la conversione in euro
(dividendo per 1.936,27).
Gli indici di
settembre 2009
sono:
133,8 (Bologna) e
Esempio: rivalutare ad oggi una somma di L. 800.000 del maggio '90.
PASSO 1: dalla tavola di seguito riportata si trovano i coefficienti in corrispondenza di maggio '90:
1,7243 (Bologna)
1,7494
PASSO 2: si moltiplica tale coefficiente per la somma da rivalutare e si ottiene:
LIRE
1.379.470 (Bologna) LIRE 1.399.501
PASSO 3: si converte tale somma in euro:
EURO 712,44 (Bologna) EURO
722,78
135,4 (Italia)
(Italia)
(Italia)
(Italia)
COEFFICIENTI RIV. MONETA SETTEMBRE 2009
ANNO
1989
1990
1991
1992
1992
1993
MESE BOLOGNA
gennaio 1,8746
febbraio 1,8593
marzo 1,8502
aprile 1,8397
maggio 1,8294
giugno 1,8177
luglio 1,8163
agosto 1,8134
settembre 1,8062
ottobre 1,7892
novembre 1,7808
dicembre 1,7669
gennaio 1,7509
febbraio 1,7392
marzo 1,7342
aprile 1,7292
maggio 1,7243
giugno 1,7194
luglio 1,7178
agosto 1,7081
settembre 1,7034
ottobre 1,6875
novembre 1,6766
dicembre 1,6705
gennaio 1,6463
febbraio 1,6272
marzo 1,6243
aprile 1,6185
maggio 1,6142
giugno 1,6085
luglio 1,6056
agosto 1,6000
settembre 1,5972
ottobre 1,5833
novembre 1,5710
dicembre 1,5656
gennaio 1,5443
febbraio 1,5417
marzo 1,5326
aprile 1,5262
maggio 1,5186
giugno 1,5148
luglio 1,5122
agosto 1,5110
settembre 1,5122
ottobre 1,5047
novembre 1,4961
dicembre 1,4961
gennaio 1,4846
febbraio 1,4803
ITALIA
1,8935
1,8779
1,8687
1,8565
1,8490
1,8401
1,8357
1,8327
1,8239
1,8066
1,7995
1,7910
1,7799
1,7679
1,7611
1,7544
1,7494
1,7428
1,7362
1,7248
1,7151
1,7008
1,6899
1,6837
1,6715
1,6564
1,6519
1,6445
1,6387
1,6300
1,6271
1,6228
1,6156
1,6030
1,5919
1,5877
1,5755
1,5714
1,5647
1,5581
1,5502
1,5450
1,5424
1,5411
1,5359
1,5270
1,5181
1,5156
1,5102
1,5043
ANNO
1994
1995
1996
1997
1997
MESE BOLOGNA
marzo 1,4760
aprile 1,4717
maggio 1,4646
giugno 1,4589
luglio 1,4534
agosto 1,4506
settembre 1,4478
ottobre 1,4396
novembre 1,4368
dicembre 1,4355
gennaio 1,4274
febbraio 1,4233
marzo 1,4207
aprile 1,4167
maggio 1,4114
giugno 1,4075
luglio 1,4062
agosto 1,4049
settembre 1,4010
ottobre 1,3933
novembre 1,3907
dicembre 1,3882
gennaio 1,3844
febbraio 1,3608
marzo 1,3523
aprile 1,3463
maggio 1,3392
giugno 1,3333
luglio 1,3333
agosto 1,3321
settembre 1,3275
ottobre 1,3217
novembre 1,3137
dicembre 1,3114
gennaio 1,3066
febbraio 1,3028
marzo 1,2990
aprile 1,2903
maggio 1,2853
giugno 1,2853
luglio 1,2865
agosto 1,2865
settembre 1,2743
ottobre 1,2719
novembre 1,2694
dicembre 1,2731
gennaio 1,2694
febbraio 1,2694
marzo 1,2694
aprile 1,2658
ITALIA
1,5014
1,4956
1,4898
1,4826
1,4770
1,4756
1,4742
1,4644
1,4575
1,4575
1,4493
1,4439
1,4411
1,4371
1,4318
1,4292
1,4252
1,4226
1,4186
1,4109
1,4057
1,4006
1,3956
1,3843
1,3733
1,3660
1,3576
1,3504
1,3493
1,3446
1,3411
1,3341
1,3261
1,3238
1,3223
1,3184
1,3146
1,3069
1,3019
1,2994
1,3019
1,3007
1,2969
1,2957
1,2920
1,2908
1,2883
1,2871
1,2858
1,2846
ANNO
1998
1999
2000
2001
MESE BOLOGNA
maggio 1,2635
giugno 1,2635
luglio 1,2635
agosto 1,2635
settembre 1,2623
ottobre 1,2563
novembre 1,2540
dicembre 1,2540
gennaio 1,2493
febbraio 1,2412
marzo 1,2412
aprile 1,2400
maggio 1,2377
giugno 1,2332
luglio 1,2332
agosto 1,2332
settembre 1,2309
ottobre 1,2320
novembre 1,2287
dicembre 1,2287
gennaio 1,2275
febbraio 1,2230
marzo 1,2208
aprile 1,2175
maggio 1,2153
giugno 1,2142
luglio 1,2131
agosto 1,2131
settembre 1,2098
ottobre 1,2054
novembre 1,2043
dicembre 1,2032
gennaio 1,2022
febbraio 1,1968
marzo 1,1946
aprile 1,1925
maggio 1,1883
giugno 1,1851
luglio 1,1830
agosto 1,1830
settembre 1,1809
ottobre 1,1778
novembre 1,1727
dicembre 1,1716
gennaio 1,1655
febbraio 1,1625
marzo 1,1625
aprile 1,1605
maggio 1,1544
giugno 1,1534
ITALIA
1,2810
1,2810
1,2810
1,2810
1,2786
1,2750
1,2714
1,2714
1,2678
1,2642
1,2642
1,2619
1,2595
1,2584
1,2584
1,2572
1,2560
1,2537
1,2525
1,2525
1,2514
1,2491
1,2468
1,2422
1,2399
1,2399
1,2377
1,2377
1,2343
1,2320
1,2276
1,2264
1,2253
1,2198
1,2165
1,2154
1,2122
1,2079
1,2057
1,2057
1,2036
1,2004
1,1951
1,1940
1,1888
1,1846
1,1836
1,1794
1,1764
1,1743
ANNO
MESE BOLOGNA
luglio 1,1544
agosto 1,1544
settembre 1,1534
ottobre 1,1475
2001 novembre 1,1455
dicembre 1,1455
2002
gennaio 1,1397
febbraio 1,1329
marzo 1,1339
aprile 1,1301
maggio 1,1263
giugno 1,1272
luglio 1,1263
agosto 1,1253
settembre 1,1244
ottobre 1,1206
ANNO MESE BOLOGNA
novembre 1,1197
dicembre 1,1197
2003
gennaio 1,1150
febbraio 1,1141
marzo 1,1122
aprile 1,1085
maggio 1,1076
giugno 1,1049
luglio 1,1040
agosto 1,1031
settembre 1,0994
ottobre 1,1012
novembre 1,0985
dicembre 1,0985
2004
gennaio 1,0949
febbraio 1,0940
marzo 1,0931
aprile 1,0905
maggio 1,0896
giugno 1,0878
luglio 1,0869
agosto 1,0843
settembre 1,0852
ottobre 1,0869
novembre 1,0852
dicembre 1,0852
2005
gennaio 1,0852
febbraio 1,0816
marzo 1,0799
aprile 1,0764
maggio 1,0747
giugno 1,0747
luglio 1,0713
ITALIA
1,1743
1,1743
1,1733
1,1703
1,1682
1,1672
1,1622
1,1583
1,1553
1,1523
1,1504
1,1484
1,1475
1,1455
1,1436
1,1407
ITALIA
1,1378
1,1369
1,1321
1,1302
1,1265
1,1246
1,1237
1,1227
1,1199
1,1181
1,1153
1,1144
1,1117
1,1117
1,1098
1,1062
1,1053
1,1026
1,1008
1,0981
1,0972
1,0955
1,0955
1,0955
1,0928
1,0928
1,0928
1,0893
1,0876
1,0841
1,0823
1,0806
1,0780
ANNO
2006
2007
2008
2009
MESE BOLOGNA
agosto 1,0695
settembre 1,0704
ottobre 1,0678
novembre 1,0670
dicembre 1,0653
gennaio 1,0627
febbraio 1,0585
marzo 1,0577
aprile 1,0544
maggio 1,0535
giugno 1,0527
luglio 1,0494
agosto 1,0461
settembre 1,0494
ottobre 1,0486
novembre 1,0478
dicembre 1,0453
gennaio 1,0445
febbraio 1,0421
marzo 1,0404
aprile 1,0388
maggio 1,0356
giugno 1,0332
luglio 1,0300
agosto 1,0300
settembre 1,0316
ottobre 1,0269
novembre 1,0237
dicembre 1,0190
gennaio 1,0167
febbraio 1,0152
marzo 1,0106
aprile 1,0083
maggio 1,0030
giugno 0,9993
luglio 0,9933
agosto 0,9933
settembre 0,9963
ottobre 0,9970
novembre 1,0000
dicembre 1,0000
gennaio 1,0053
febbraio 1,0038
marzo 1,0045
aprile 0,9993
maggio 0,9955
giugno 0,9963
luglio 1,0000
agosto 0,9978
settembre 1,0000
ITALIA
1,0763
1,0755
1,0738
1,0738
1,0721
1,0695
1,0670
1,0653
1,0628
1,0595
1,0586
1,0562
1,0545
1,0545
1,0562
1,0553
1,0545
1,0537
1,0512
1,0496
1,0480
1,0448
1,0423
1,0399
1,0383
1,0383
1,0352
1,0312
1,0273
1,0242
1,0219
1,0165
1,0142
1,0089
1,0045
1,0000
0,9993
1,0015
1,0015
1,0052
1,0067
1,0089
1,0067
1,0067
1,0045
1,0022
1,0007
1,0007
0,9971
1,0000
20
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
21
SERVIZI
Comune di Bologna al top nei servizi
e nelle contravvenzioni
TRASPARENZA, ef ficienza. Due
termini che è difficile misurare e tradurre in termini pratici. Soprattutto
quando si applicano ai bilanci pubblici. Ci ha provato la Fondazione
Civicum (“Cittadini e istituzioni insieme per un stato più ef ficiente”) in
uno studio realizzato con il contributo della Camera di commercio di
Bologna, da Legacoop e Unindustria.
L’indagine ha pr eso in esame il
bilancio consolidato dell’anno 2007
del Comune di Bologna, che è stato
messo a confronto con quello di altre
città.
L’obiettivo è rendere i freddi numeri di bilancio significativi, utili per
rispondere a domande lecite: se vivessi in un’altra città sarei tassato di più?
avrei più o meno ser vizi? Qual’e il
costo della macchina comunale? E’
efficiente?
LE ENTRATE
Le entrate del Comune ammontano a
circa 600 milioni di euro. Mediamente
Lo studio della Fondazione Civicum
presentato da Legacoop e Unindustria
con il contributo della Camera di commercio
si tratta di 1600 euro per abitante.
Provengono da tasse e tributi, dai trasferimenti dello Stato e dalle Regioni,
dai ser vizi a pagamento. T re leve
dalle quali emerge che:
t .FEJBNFOUF J CPMPHOFTJ TPOP
più tassati che nel resto d’Italia: 718
euro per abitante rispetto ai 558 della
media nazionale.
t 1PTTPOP DPOUBSF TV NFOP USBTGFSJmenti dallo Stato: 303 euro per abitante rispetto ad una media di 465 euro,
con il risultato che Bologna è fra i
comuni italiani che ricevono di meno;
t *M $PNVOF IB VOB DBQBDJUË EJ
gestione dei beni e ser vizi che è tra
le migliori in Italia. Con una caratteristica peculiare: è il terzo comune per
contravvenzioni, ma in classifica ha
davanti due città decisamente turisti-
in cultura. Con valori in questi settori
molto più alti della media nazionale:
t *M EFMMB TQFTB DPSSFOUF Ò EFTUJnato al sociale: la spesa procapite è
così di 294 euro per abitante rispetto ad una media di 220 euro. Poco
che come Roma e Firenze.
meno della metà di queste risorse è
destinato ad assistenza e beneficienza.
Un quadr o che r ende le entrate
Complessivamente 50 milioni vengono
comunali sbilanciate:
dedicati ai più bisognosi.
il valore modesto dei
Par ticolare è l’attenzione
trasferimenti da par te
per gli asili nido con 97€
dello Stato viene comper abitante rispetto ad una
pensato da una imposimedia di 64 euro/abitante.
zione fiscale fra le più
t -JTUS V[JPOF BTTPSCF
Il 22%
alte. Strada però obbliJM EFMMB TQFTB DPS SFOdella spesa
gata se si vuole mante: circa 70 milioni di euro,
destinato
tenere l’attuale livello
destinati a asili nido (ha il
al sociale
di ser vizio, perchè le
maggior numero di posti
tarif fe sono già supedisponibili rispetto ai bamriori rispetto alla media
bini da zero a tre anni),
nazionale.
spende più della media per
scuole materne, assistenza,
traspor to, refezione scolaLE SPESE
stica e istruzione secondaria superioIl Comune investe soprattutto nel
re;
sociale, nell’istruzione, in sicurezza e
t -B UFS[B GVO[JPOF QFS DVJ #PMPHOB
ha una spesa corrente superiore alla
NFEJB Ò MB QPMJ[JB MPDBMF DIF
BTTPSCFDJSDBJMEFMMFFOUSBUFDPNVnali, con 97 euro per abitante rispetto
ad una media italiana di 71 euro (82
euro nei Comuni dimensioni comparabili, 79 euro nei comuni del Nord
Italia).
t *OGJOFJONVTFJCJCMJPUFDIFFUFBUSJ
Bologna spende mediamente 75 euro
per abitante rispetto ad una media italiana di soli 45 euro.
Dove invece Bologna è sotto rispetto ai dati medi nazionali è nelle funzioni territorio e ambiente, (con una
spesa procapite di 231 euro per abitante rispetto ad una media nazionale di 248 euro) e nella viabilità, con
una spesa media di 76 euro/abitante rispetto a 129 euro/abitante nel
resto d’Italia. La circolazione stradale
e i ser vizi connessi sono la voce su
cui il Comune spende 19 milioni di
euro all’anno, mentre sono significativamente inferiori le spese per illuminazione e traspor ti pubblici locali
(rispettivamente 17 euro per abitante
e 9 euro). Per tenere in moto la macchina comunale mediamente la spesa
è di 130 milioni di euro all’anno, pari
a 350 euro/abitante: si tratta di una
JODJEFO[B EFM BMMJOFBUB SJTQFUUP B
RVFMMB OB[JPOBMF NPMUP MPOUBOB
da Comuni come Palermo che sono
BM5VUUBWJBTFJM$PNVOFSJVTDJTse a allineare tale incidenza ai valori
NJOJNJ SJMFWBUJ QPUSFCCF PUUFOFre risparmi per 25 milioni di euro che
potrebbero essere dedicati ai ser vizi
per i cittadini. Infine un ultimo dato: il
patrimonio del Comune è ben bilanciato: Bologna è fra le città italiane meno
JOEFCJUBUFt
22
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
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ÒGPOEBNFOUBMFQPSTFMFFDFSDBSFJMQJáQPTTJCJMF
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t 3JWPMHFSTJBMTFSWJ[JP(FOFTJo(FOFSB[JPOF
/VPWB*NQSFTB
-BTVBGVO[JPOFÒDPNFRVFMMBEJVOBCVTTPMBPSJFOUBSF
3JDFWF UVUUJ HMJ BTQJSBOUJ JNQSFOEJUPSJ HSBUVJUBNFOUF JO JODPOUSJ SJTFSWBUJ F JOEJWJEVBMJ
0HOJ JEFB EJ JNQSFTB WJFOF BGGSPOUBUB DPNF
VOBSFBMUËVOJDBOFMMBBUUJWJUËNBBODIFQFSMF
QFSTPOFDIFTJNFUUPOPJOHJPDP
*GVO[JPOBSJEJ(FOFTJGBOOPJOOBO[JUVUUPEPNBOEFJODIFTFUUPSFTJEFTJEFSBPQFSBSFJODIF[POB
EFMCPMPHOFTFDPODIFEJNFOTJPOFRVBMJQPTTPOP
FTTFSFJSFBMJFQPUFO[JBMJDPODPSSFOUJDIFUFNQJ
DJTJÒEBUJQFSQBSUJSFTJÒJOHSBEPEJDPODJMJBSFJ
UFNQJEJWJUBDPORVFMMJEJMBWPSP
2VJOEJ
t JMMVTUSBOP MF DBSBUUFSJTUJDIF EFMMF GPSNF
TPDJFUBSJF QFS VOB TDFMUB PDVMBUB EB QBSUF
EFMMhBTQJSBOUFJNQSFOEJUPSF
t JOEJDBOP HMJ JODFOUJWJ EJTQPOJCJMJ QFS MhJOWFTUJNFOUP DIF DJ TJ BDDJOHF B GBSF OPO TPMP
RVFMMJPGGFSUJEBMMB$BNFSBEJDPNNFSDJP
t JOEJDBOPHMJBEFNQJNFOUJBNNJOJTUSBUJWJEB
TFHVJSFQFSMhBWWJPEFMMhJNQSFTB
4PUUPQPOHPOPBODIFEVFUFTUEJBVUPWBMVUB[JPOFQFSBJVUBSFMBTQJSBOUFJNQSFOEJUPSFBDBQJSF
TFIBMFJEFFDIJBSFDJSDBDPTBWVPMEJSFFTTFSF
HFTUJSFJOQSPQSJPVOBUUJWJUËFTVMMFDPOPTDFO[B
GJOBO[JBSJFEJCBTFDIFTPOPJOEJTQFOTBCJMJ
'PSOJTDPOP JOGPSNB[JPOJ TVMMB SFUF EJ DPOUBUUJ DIF QPTTPOP FTTFSF VUJMJ B DIJ WVPMF QBSUJSF MF JTUJUV[JPOJ DIF FSPHBOP GPOEJ MF PSHBOJ[[B[JPOJ JNQSFOEJUPSJBMJ J TJUJ JOUFSOFU QJá
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-B$BNFSBEJDPNNFSDJPNFUUFBEJTQPTJ[JPOF VOB CBODB EBUJ BMMB RVBMF QPTTPOP
JTDSJWFSTJJNQSFOEJUPSJTFOJPSDIFWPHMJPOP
DFEFSF MB QSPQSJB BUUJWJUË F JNQSFOEJUPSJ
KVOJPSDIFTPOPJODFSDBEJVOJNQSFTBEB
QPSUBSFBWBOUJ
& VOJEFB EFMMB $BNFSB EJ DPNNFSDJP EJ #PMPHOB DIF MIB TWJMVQQBUB DPO MB
HSBOEFDPMMBCPSB[JPOFEFMMFPSHBOJ[[B[JPOJ
JNQSFOEJUPSJBMJEFMMBQSPWJODJB
4JSJWPMHFJOQBSUJDPMBSFBMTFUUPSFEFMMF
QJDDPMFFNFEJFJNQSFTF
(BSBOUJTDF NBTTJNB SJTFSWBUF[[B EFJ
EBUJFEFMMFUSBUUBUJWF
4JUSBUUBEJVOFTQFSJFO[BOBUBBQBMB[[P
EFMMB.FSDBO[JBDIFPSBÒEJWFOUBUBNPEFMMP BEPUUBUP EB UVUUP JM TJTUFNB DBNFSBMF
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Novembre 2009
23
SERVIZI
3 STUDIA IL MERCATO
ALLA CAMERA DI COMMERCIO È POSSIBILE:
t $IJFEFSFTUVEJFBOBMJTJTUBUJTUJDIF
4VMTFUUPSFEJBUUJWJUËFDPOPNJDBOFMRVBMFTJJOUFOEFPQFSBSFTVJNFSDBUJTUSBOJFSJEJJOUFSFTTFTVMMBOEBNFOUPFDPOPNJDPDPOHJVOUVSBMFTVMMF
DBSBUUFSJTUJDIF TUSVUUVSBMJ EFMMFDPOPNJB CPMPHOFTF F JUBMJBOB TVM DPTUP
EFMMBWJUBTVJEBUJEJBQFSUVSBDIJVTVSBEFMMFJNQSFTFTVMMJNQSFOEJUPSJB
OPODPNVOJUBSJB5VUUJHMJTUVEJEFMMVGGJDJPTUBUJTUJDBEFMMB$BNFSBEJDPNNFSDJPTPOPQVCCMJDBUJTVXXXCPDBNDPNJUUFMFGPOP
NBJMTUBUJTUJDB!CPDBNDPNJU
t $IJFEFSFEJQPUFO[JBMJDPODPSSFOUJGPSOJUPSJQBSUOFS
7FOHPOPFTUSBUUJEJSFUUBNFOUFEBM3FHJTUSPEFMMF*NQSFTFRVJOEJTPOP
JOGPSNB[JPOJBGGJEBCJMJBHHJPSOBUF
-BSJDFSDBÒUBOUPQJáVUJMFRVBOUPQJáTJIBOOPMFJEFFDIJBSFTVDPTBTJ
TUBDFSDBOEPFTVJQBSBNFUSJEBVUJMJ[[BSFOFMMBSJDFSDB
*M DPTUP QFS EJSJUUJ EJ TFHSFUFSJB Ò QSPQPS[JPOBMF BM OVNFSP EJ SFDPSE
FTUSBUUJ
&QPTTJCJMFTFMF[JPOBSFTJOHPMFBUUJWJUËEJMPDBMJ[[B[JPOFEJJNQSFTBBHFOEPBODIFDPOUFNQPSBOFBNFOUFTVMMFTFHVFOUJWBSJBCJMJ
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t BUUJWJUË*45"5EFMMBTFEFVOJUËMPDBMF
t JNQPSUBO[BEFMMhBUUJWJUË*45"5QSJNBSJBTFDPOEBSJB
DMBTTFEJBEEFUUJ
t DMBTTFEJDBQJUBMF
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t TF[JPOF3*EJBQQBSUFOFO[B
t TUBUPEFMMhJNQSFTBBUUJWBJOBUUJWBTPTQFTBDFTTBUB
t QSPDFEVSFDPODPSTVBMJ
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PQQVSFTFÒTPDJPEJQJáJNQSFTF
La selezione avviene agendo
sulle seguenti variabili: t MVPHPEJOBTDJUB
t MVPHPEJSFTJEFO[B
t DMBTTFEJFUË
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t 5VUUFMFJNQSFTFTPOPJTDSJUUFBMMB$BNFSBEJDPNNFSDJP 4J USBUUB EJ VO TJTUFNB DIF HBSBOUJTDF VOB
USBTQBSFO[B OFMMF JOGPSNB[JPOJ FDPOPNJDIF QSBUJDBNFOUFVOJDPBMNPOEP$POTFOUFJOGBUUJBDIJVORVF
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JNQSFTFJUBMJBOFFTVMMFJNQSFTFEFJQBFTJFVSPQFJ BEFSFOUJ BMM&VSPQFBO #VTJOFTT 3FHJTUFS DPMMFHBOEPTJBMTJUPXXXSFHJTUSPJNQSFTFJU
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$FSUJGJDBUP
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4503*$"DPOUJFOFMFTUFTTFJOGPSNB[JPOJEFMMPSEJOBSJBDPOMBHHJVOUBEJUVUUFMFOPUJ[JFSJHVBSEBOUJMFNPEJGJDIFEFOVODJBUFEBMMBEBUBEFMMB
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"44&55*13013*&5"3*SJHVBSEBMFTPDJFUËEJDBQJUBMJGBUUBFDDF[JPOFQFSMFTPDJFUËRVPUBUFJOCPSTBFQFSMFTPDJFUËDPPQFSBUJWFFDPOUJFOF
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PB[JPOJFEFJMPSPQPTTFTTPSJOPODIÏMFMFODPEFJUSBTGFSJNFOUJJOUFSWFOVUJJOVODFSUPJOUFSWBMMPUFNQPSBMF
%* %&104*50 DPOUJFOF JOGPSNB[JPOJ TVMMBWWFOVUB QSFTFOUB[JPOF
F QSPUPDPMMB[JPOF JO VOB DFSUB EBUB F QFS JM SFHJTUSP EFMMF JNQSFTF EJ
#PMPHOBEFHMJBUUJEPNBOEFEFOVODFEJVOBDFSUBJNQSFTBOPOBODPSB
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3&(*4530%*55&DPOUJFOFMFJOGPSNB[JPOJEJVOBEJUUBDIFTJÒDBODFMMBUBQSJNBEFMMFOUSBUBJOWJHPSFEFM3FHJTUSP*NQSFTFPDIFOPOIB
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1FS$&35*'*$"50TJOUFOEFJMEPDVNFOUPDIFDFSUJGJDBMJTDSJ[JPOF
EFMMJNQSFTBBM3FHJTUSP*NQSFTFP3&"SFQFSUPSJPFDPOPNJDPBNNJOJTUSBUJWP
Ò GJSNBUP EBMMJNQJFHBUP BEEFUUP F QVÛ FTTFSF FNFTTP JO
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UVUUFMFOPUJ[JFSJHVBSEBOUJMFNPEJGJDIFEFOVODJBUFEBMMBEBUBEJDPTUJUV[JPOF
"44&55* 13013*&5"3* SJHVBSEB MF TPDJFUË EJ DBQJUBMJ GBUUB FDDF[JPOFQFSMFTPDJFUËRVPUBUFJOCPSTBFQFSMFTPDJFUË
DPPQFSBUJWF F DPOUJFOF MB EFTDSJ[JPOF EFMMB TVEEJWJTJPOFEFMDBQJUBMFTPDJBMFEFMMFSFMBUJWFRVPUFPB[JPOJFEFJMPSPQPTTFTTPSJOPODIÏMFMFODPEFJUSBTGFSJNFOUJJOUFSWFOVUJJOVODFSUPJOUFSWBMMPUFNQPSBMF
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F QSPUPDPMMB[JPOF JO VOB DFSUB EBUB F QFS JM SFHJTUSP EFMMF JNQSFTF EJ #PMPHOB EFHMJ BUUJEPNBOEF
EFOVODFEJVOBDFSUBJNQSFTBOPOBODPSBFWBTJ
%* /0/ *4$3*;*0/& DPOUJFOF MBUUFTUB[JPOF
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#PMPHOB
%* 105&3* 1&340/"-* DPOUJFOF J EBUJ EFM
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BNNJOJTUSBUPSJ QSPDVSBUPSJ EJSFUUPSJ HFOFSBMJ F BE
PHOJBMUSPTPHHFUUPBDVJMJNQSFTBIBDPOGFSJUPQBSUJDPMBSJQPUFSJ
$0/ 4$&-5" DPOUJFOF TPMBNFOUF VOB QBSUF
EFJEBUJDPOUFOVUJJOVODFSUJGJDBUPBOBHSBGJDPPWWFSP
DPOTFOUF EJ FTDMVEFSF JOGPSNB[JPOJ OPO FTTFO[JBMJ
VOJUËMPDBMJEJSFUUPSJUFDOJDJFDD
%* 40$*&5" 40((&55" "% "55*7*5" %*
%*3&;*0/& & $003%*/".&/50 SJQPSUB MFMFODPEFMMFTPDJFUËDIFFTFSDJUBOPBUUJWJUËEJEJSF[JPOFF
DPPSEJOBNFOUPTVMMhJNQSFTBJOTFHVJUPBMMhFTFDV[JPOFEFMMBQVCCMJDJUËQSFWJTUBEBMMhBSUJDPMPCJTDD
.0%&--0 %*$)*"3";*0/& 4045*565*7"
%&-$&35*'*$"503*SJQPSUBUVUUJJEBUJDPOUFOVUJOFMDFSUJGJDBUPEhJTDSJ[JPOFEFMMhJNQSFTBOFMMBGPSNB
EJ EJDIJBSB[JPOF TPTUJUVUJWB EJ DFSUJGJDB[JPOF FY BSU
%13
"/5*."'*"DPOUJFOFJEBUJEJVODFSUJGJDBUPEJ
JTDSJ[JPOF JOUFHSBUP EFMMB EJDJUVSB BOUJNBGJB *M DFSUJGJDBUP QVÛ FTTFSF SJMBTDJBUP TPMP QFS MF JNQSFTF JO
SFHPMBDPMQBHBNFOUPEFMEJSJUUPBOOVBMF
" SJDIJFTUB Ò QPTTJCJMF JOTFSJSF JO DPEB BE PHOJ DFSUJGJDBUP EJ JNQSFTF JTDSJUUF BM 3FHJTUSP *NQSFTF EJ
#PMPHOB VOB EJDIJBSB[JPOF DIF BUUFTUB MBTTFO[B EJ
QSPDFEVSFDPODPSTVBMJTJBHFOFSJDBDIFQFSHMJVMUJNJ
DJORVFBOOJt
24
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
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commercio per i quali presentare
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QFS RVFTUP DIF MB $BNFSB EJ DPNNFSDJP NFUUF B EJTQPTJ[JPOF VOB MJOFB EJ
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imprese piccole o medie, essere boloHOFTJ FTTFSF JO SFHPMB DPO JM QBHBNFOUP EFM EJSJUUP BOOVBMF EJ JTDSJ[JPOF BMMB
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'SB MF TQFTF DIF QPTTPOP CFOFGJDJBSF
EFM DPOUSJCVUP BDRVJTUP P MFBTJOH EJ
3JOFHP[JBSF JM EFCJUP F DBNCJBSF J QJBOJ CFOJ TUSVNFOUBMJ BUUSF[[BUVSF JNQJBOUJ
EJSJFOUSP'BSGSPOUFBQSPCMFNJEJMJRVJ- HFOFSJDJ BSSFEJ BODIF VTBUJ QBSUFDJEJUË %FDJEFSF EJ GBSF VO OVPWP JOWF- QB[JPOJ FE BDRVJTJ[JPOJ EJ SBNJ EB[JFOstimento. Cambiare per proporre cose EB BDRVJTUP BSFF FEJGJDBCJMJ BDRVJTUP
scorte, operazioni di capitalizzazione ed
operazioni di internazionalizzazione;
t"DRVJTUPPMFBTJOHDPOQBUUPEJBDRVJTUP EFJ MPDBMJ B[JFOEBMJ P MPSP SJTUSVUUVrazione;
t -JRVJEJUË F SJTUS VUUVSB[JPOF EFMMB
finanza aziendale.
1FS MF JNQSFTF BUUJWF OFMMB QSPEV[JPne primaria in agricoltura l’attenzione
della Camera di commercio è per investimenti mirati a:
t DPTUSV[JPOFBDRVJTJ[JPOFPJMNJHMJPramento di beni immobili;
t MBDRVJTUP P JM MFBTJOH DPO QBUUP EJ
BDRVJTUP EJ NBDDIJOF F BUUSF[[BUVSF
DPNQSFTJ J QSPHSBNNJ JOGPSNBUJDJ GJOP
BE VO NBTTJNP EFM MPSP WBMPSF EJ NFScato;
t MFTQFTFHFOFSBMJDPMMFHBUFBHMJJOWFTUJNFOUJEJDVJBJQVOUJQSFDFEFOUJDPNF
POPSBSJEJBSDIJUFUUJJOHFHOFSJFDPOTVMFOUJ TUVEJ EJ GBUUJCJMJUË BDRVJTJ[JPOF EJ
CSFWFUUJFMJDFO[Ft
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Novembre 2009
25
SERVIZI
La Pubblica Amministrazione
verso l’efficienza e la trasparenza
NON C’È DUBBIO DIF OFHMJ VMUJNJ
Un decreto legilativo per misurare
BOOJMB1VCCMJDB"NNJOJTUSB[JPOFÒTUBUB
le
performaces
degli organismi pubblici
JOUFSFTTBUB EB NPMUJ DBNCJBNFOUJ DIF
statali e locali
IBOOPBWWJBUPRVFMQSPDFTTPEJBWWJDJOBNFOUP BMMF FTJHFO[F EFJ DJUUBEJOJ EFMMF
di Luigi Litardi
JNQSFTFFEFMMFDPNVOJUËTVDVJTJEFWF
CBTBSF JM DPSSFUUP SBQQPSUP GSB MB UVUFMB
SFFDPNFQPUFSWBMVUBSFTFMBTVBBUUJWJUË
"NNJOJTUSB[JPOF BEPUUJ NFUPEJ F TUSVEFHMJ JOUFSFTTJ QBSUJDPMBSJ DPO RVFMMJ DPMNFOUJ JO HSBEP EJ NJTVSBSF WBMVUBSF F Ò TUBUB DPFSFOUF BHMJ PCCJFUUJWJ F RVBOUP
MFUUJWJ F HFOFSBMJ QSPQSJ EFMMB GVO[JPOF
QSFNJBSF MF QFSGPSNBODF JOEJWJEVBMF F RVFTUJTJBOPTUBUJQFSTFHVJUJ
QVCCMJDB
" RVFTUP TDPQP WJFOF QSFWJTUP VO
RVFMMBPSHBOJ[[BUJWBTFDPOEPDSJUFSJDPSSono stati così intrapresi processi di
SFMBUJ BMMF FTJHFO[F EFMMVUFOUF PWWFSP QFSDPSTP EJ DPNVOJDB[JPOF BUUSBWFSTP
semplificazione, snellimento, informaMJTUJUV[JPOF EJ VO BQQPTJUB TF[JPOF GBDJMBMMFGGJDBDJBEFMMJOUFSWFOUPQVCCMJDP
UJ[[B[JPOF DIF IBOOP HFUUBUP MF CBTJ QFS
2VFTUB FTJHFO[B EJ SFOEJDPOUB[JPOF NFOUF BDDFTTJCJMF F DPOTVMUBCJMF OFM TJUP
JM NJHMJPSBNFOUP EFMMFGGJDJFO[B F EFMMB
EFMMB[JPOF BNNJOJTUSBUJWB QSFTVQQPOF XFC JTUJUV[JPOBMF EJ DJBTDVOB 1VCCMJDB
USBTQBSFO[B /POPTUBOUF DJÛ UVUUBWJB
QFSÛ VOBUUFOUB GBTF EJ JOEJWJEVB[JPOF "NNJOJTUSB[JPOF EPWF QVCCMJDBSF JM
MB TUSBEB EB QFSDPSSFSF Ò BODPSB MVOHB
1SPHSBNNB USJFOOBMF QFS MB USBTQBSFO[B
EFHMJ PCJFUUJWJ DIF TJ JOUFOEFSË QFSTFHVJF UPSUVPTB F WBSJBNFOUF EJGGFSFO[JBUB
F MJOUFHSJUË FE JM TVP TUBUP EJ BUUVB[JPOF
SFBDVJEPWSËFTTFSFBGGJBODBUPJMQSPDFTTFDPOEP DIF SJHVBSEJ MB
DIF DPTUJUVJTDF MB CBTF JOGPSNBUJWB QFS
TP EJ EFGJOJ[JPOF EFJ SJTVMQVCCMJDB "NNJOJTUSB[JPOF
FDDFMMFO[B SJHVBSEP BHMJ BTQFUUJ EFMMPStati attesi in termini di valo$FOUSBMF .JOJTUFSJ F &OUJ
SJGJTTBOEPQFSDJBTDVOPEJ HBOJ[[B[JPOFEFHMJJOEJDBUPSJSFMBUJWJBHMJ
1VCCMJDJ /B[JPOBMJ
PWWFBOEBNFOUJ HFTUJPOBMJ BMMVUJMJ[[P EFMMF
essi l’indicatore idoneo alla
SP RVFMMB QFSJGFSJDB &OUJ
SJTPSTF QFS JM SBHHJVOHJNFOUP EFMMF GVOWBMVUB[JPOF
5FSSJUPSJBMJFE&OUJ1VCCMJDJ
-B QSPHSBNNB[JPOF [JPOJJTUJUV[JPOBMJFEFJSJTVMUBUJEFMMBUUJWJUË
Un percorso
BWBMFO[BMPDBMF
EPWSË SJHVBSEBSF JM NFEJP EJNJTVSB[JPOFEFMMFQFSGPSNBODF*MRVBvirtuoso già in
*M %FDSFUP -FHJTMBUJWP
QFSJPEP USJFOOJP
F EPWSË ESP JOGPSNBUJWP TJ DPNQMFUFSË DPO VOB
GPS UFNFOUF WPMVUP EBM
QPJ FTTFS F DPOJVHBUB TFSJF EJ JOGPSNB[JPOJ SJHVBSEBOUJ J QSFNJ
attività alla
.JOJTUSP #SVOFUUB SFDFOBOOVBMNFOUF OFJ EFUUBHMJ FSPHBUJBMQFSTPOBMFQFSJMQFSTFHVJNFOUP
mercanzia
UFNFOUF WBSBUP QVOUB
EFHMJ PCCJFUUJWJ MB DPNQPTJ[JPOF EFHMJ
con obbiettivi rilevanti, coeBUUSBWFSTP MJOUSPEV[JPOF
PSHBOJTNJ JOEJQFOEFOUJ EJ WBMVUB[JPOF
SFOUJBMMBNJTTJPOFJTUJUV[JPEJ NFDDBOJTNJ EJ WBMVUBOBMFEFMM"NNJOJTUSB[JPOF EFJ DVSSJDVMB EFHMJ BNNJOJTUSBUPSJ EFJ
[JPOF F NJTVSB[JPOF EFMMF
FBJCJTPHOJEFMMBDPMMFUUJWJUË EJSJHFOUJ F EFJ RVBESJ EFMMF SFUSJCV[JPOJ
QFSGPSNBODF EFMMF TUSVUUVEFJEJSJHFOUJOPODIÏEFHMJJODBSJDIJDPOdi riferimento ed ovviamenSF 1VCCMJDIF B NJHMJPSBSF
UF NJTVSBCJMJ JO SFMB[JPOF GFSJUJ B EJQFOEFOUJ QVCCMJDJ F B TPHHFUUJ
MB RVBMJUË EFJ TFSWJ[J PGGFSUJ EBOEP BMMB
privati.
all’arco temporale della loro realizzazioDPMMFUUJWJUË MB QPTTJCJMJUË EJ BWFSF DPOUP
5VUUP RVFTUP OPO SBQQSFTFOUB VOB
ne.
EFMMBUUJWJUËTWPMUBFEFMHSBEPEJSBHHJVO "GGJODIÏ TJ SFBMJ[[J JM QSJODJQJP EFMMB OPWJUË BTTPMVUB QFS MB $BNFSB EJ DPNHJNFOUPEFHMJPCCJFUUJWJTUSBUFHJDJQSFEFUSBTQBSFO[B EFMMBUUJWJUË QVCCMJDB QBSF NFSDJPEJ#PMPHOBDIFEBEJWFSTJBOOJIB
UFSNJOBUJJOTFEFEJQSPHSBNNB[JPOF
FWJEFOUF DIF JM DJUUBEJOP EFCCB FTTFSF JOUSBQSFTPVOQFSDPSTPEJNJHMJPSBNFOUP
1FS MBUUVB[JPOF EFMMB OPSNB TBSË
JO UBM TFOTP TUSVUUVSBOEP OFMMBNCJUP
posto nelle condizioni di poter conoscere
OFDFTTBSJP DIF DJBTDVOB 1VCCMJDB
EFMMB QSPHSBNNB[JPOF QMVSJFOOBMF F EJ
DPTB M"NNJOJTUSB[JPOF JOUFOEF SFBMJ[[B-
FTFSDJ[JP VO TJTUFNB CBTBUP TVMMBUUSJCV[JPOF EJ PCCJFUUJWJ TUSBUFHJDJ BM NBOBHFNFOU BJ SFTQPOTBCJMJ EJ BSFB F B UVUUB MB
TUSVUUVSB PSHBOJ[[BUJWB DPO MB QSFEFUFSNJOB[JPOF EFJ QBSBNFUSJ QFS MB WBMVUB[JPOF EFMMF QFSGPSNBODF TJOHPMF F EJ HSVQQP BM GJOF EFMMBUUSJCV[JPOF EFMMF SJTPSTF
MFHBUFBJSJTVMUBUJSBHHJVOUJ
%B RVFTUBOOP QPJ Ò TUBUP JOUSPEPUUP VO TJTUFNB EJ WBMVUB[JPOF EFMMBUUJWJUË
DPNQMFTTJWBEFMM&OUFCBTBUPTVMMBCBMBODF TDPSFDBSE FE VO TJTUFNB EJ SFQPSUJOH
BOOVBMFEJUVUUJHMJPVUQVUDBNFSBMJWPMUP
BODIFBNPOJUPSBSFOFMUFNQPMBOEBNFOUPEFJDPTUJQFSVOJUËEJQSPEPUUP
-JOTJFNFEJRVFTUJTUSVNFOUJÒTUBUP
FE Ò EJ GPOEBNFOUBMF JNQPSUBO[B QFS HMJ
BNNJOJTUSBUPSJ BM GJOF EJ QPUFS WBMVUBSF
la rispondenza fra l’indirizzo politico e la
DPODSFUBEFDMJOB[JPOFEFMMBUUJWJUËPQFSBUJWBFDPOTFOUFBMMBDPMMFUUJWJUËFDPOPNJDB
BDVJTVSJWPMHFMB$BNFSBEJDPNNFSDJP
BODIF BUUSBWFSTP VOP TUSVUUVSBUP TJTUFNB
EJ SJMFWB[JPOF EFM HSBEJNFOUP EFJ TFSWJ[J
DVTUPNFS TBUJTGBDUJPO
EJ QPUFS BWFSF
DPOUPEFMMB[JPOFQPTUBJOFTTFSFFTFRVFsta risponde alle aspettative delle imprese del territorio.
4VMMB CBTF EFMMFTQFSJFO[B NBUVSBUB
in tal senso dalla Camera di commerDJP EJ #PMPHOB MB DPODSFUB BUUVB[JPOF
EFMMF OVPWF NPEBMJUË EJ WBMVUB[JPOF EFMMF QFS GPSNBODF EFMMB 1VCCMJDB
"NNJOJTUSB[JPOF QSFWJTUB EBM i%FDSFUP
#SVOFUUBw Ò TFO[B EVCCJP PSJFOUBUB B
DPOTFOUJSFBM1BFTFEJEPUBSTJEJVOPSHBOJ[[B[JPOF QJá NPEFSOB DIF HMJ GBDDJB
SFDVQFSBSF RVFMMFGGJDJFO[B OFDFTTBSJB
B DPOUSJCVJSF BMMB QSPTQFSJUË F TWJMVQQP
TPDJPFDPOPNJDPEFMMBDPMMFUUJWJUËt
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Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
NEWS
Operazione
“Bologna
pulita”
Stiamo ripristinando il decoro
di Palazzo della Mercanzia
ANCHE LA CAMERA di commercio
aderisce al progetto lanciato dal Comune
per una Bologna pulita e accogliente.
Come primo passo si è deciso di ripulire
da scritte, graffiti e gomme da masticare
stampate sul pavimento, la grande loggia della Mercanzia. <E’ un intervento
molto delicato _ spiega il presidente della
Camera di commercio, Bruno Filetti_
e per questo abbiamo affidato i lavori a
un’impresa che ha contatti stabili con
la Soprintendenza>. La loggia negli ultimi tempi era diventata punto di ritrovo
per gruppi di giovani, ma ultimamente,
ricorda Filetti <c’è stato un crescendo
di imbrattamenti. Così, per scoraggiare
futuri vandali, faremo installare una serie
di telecamere. Un spesa che avremmo
preferito evitare, destinandola ad altre
finalità>. Il costo dell’inter vento, così
come le future manutenzioni, saranno a
totale carico dell’ente camerale. Il presidente parla di un <vero e proprio sfregio
a uno degli edifici simbolo della nostra
città> e chiede la collaborazione delle istituzioni per dare di nuovo decoro a uno
degli angoli più suggestivi e preziosi del
DFOUSPTUPSJDPt
Telecom Italia aderisce
al servizio di Conciliazione
TELECOM ITALIA ha aderito al servizio di conciliazione della
Camera di commercio di Bologna per assicurare alla clientela una
soluzione rapida, efficace ed a costi ridotti ai disservizi lamentati e non
risolti in fase di reclamo. Nel caso di disservizi la prima cosa da fare è
rivolgersi al servizio di gestione della clientela di Telecom. Se il problema non si risolve la Camera di commercio è a disposizione: il servizio
contatterà direttamente Telecom per fissare l'incontro di conciliazione.
Fino alla fine dell'anno la conciliazione è completamente gratuita per
tutti i consumatori e per tutte le controversie che si risolveranno entro
marzo.
Per informazioni: www.bo.camcom.it
o telefonare al numero 051/6093.329-849
Periodico della Camera di Commercio di Bologna
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27
NEWS
L’impresa si merita un premio
E’ QUESTA la convinzione della Camera di commercio di Bologna
che Domenica 24 gennaio conferirà a duecento imprese bolognesi il
“Premio per l’impegno imprenditoriale e il progresso economico”.
L’appuntamento è in mattinata alla Sala Europa di Palazzo dei
Congressi in una cerimonia che verrà sfilare sul palco dell’Europauditorium una gran par te della storia economica bolognese. Il
Presidente, Bruno Filetti, consegnerà i diplomi di benemerenza alle
imprese individuali che possono vantare più di 40 anni di attività ininterrotta e le società di capitali attive da più di 60 anni.
I riconoscimenti andranno alle imprese che hanno aderito al bando
pubblico che piazza della mercanzia ha aper to in estate. Tante le
domande per venute che sono state vagliate dagli uffici della Camera
di commercio che le hanno verificate incrociandole con le risultanze del Registro Imprese. E’ stata poi la Giunta camerale a dare il via
libera all’elenco dei premiati.
<Nella nostra storia recente non c’è mai stato tanto bisogno di portare alla luce le esperienze bolognesi come in questo momento> è
la convinzione del Presidente Filetti. <Premiare chi ha avuto tanta
tenacia nel continuare un’attività nei decenni è un atto dovuto. E’
proprio la continuità nelle dif ficoltà e l’impegno che vogliamo far
emergere”.
Quella capacità di andare avanti nonostante tutto, grazie alla propria famiglia, ai dipendenti che negli anni ne diventano par te integrante, ai manager che con la valigia in mano por tano in giro le
capacità di Bologna nel mondo anche in tempi così dif ficili come
questi>.
CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E
AGRICOLTURA DI BOLOGNA
Camera dell’Economia
’IMPRESA
SI MERITA
UN PREMIO
PREMIO PER L’IMPEGNO IMPRENDITORIALE
ED IL PROGRESSO ECONOMICO
Traduttori ed interpreti
E DISPONIBILE sul sito della camera di commercio www.
bo.camcom.it nella sezione albi, ruoli, elenchi e registri l'elenco
completo dei traduttori ed interpreti iscritti al ruolo dei periti e
degli esperti della provincia di Bologna con l’indicazione dei relativi recapiti e indirizzi.
Prezziario opere edili
E’ DISPONIBILE on-line il listino dei “Prezzi Informativi delle
Opere Edili a Bologna” - 1° semestre 2009. Il listino viene pubblicato
gratuitamente sul sito della Camera di commercio all’indirizzo www.
bo.camcom.it e riporta l’andamento medio dei prezzi inerenti la realizzazione di un edificio ad uso di civile abitazione. Il volume cartaceo
è disponibile in vendita presso l'Ufficio Prezzi in piazza Costituzione
n. 8 a Bologna - tel. 051/6093.298
Elenco autorizzato
degli spedizionieri
PUBBLICATO on-line sul sito www.bo.camcom.it l’elenco autorizzato
degli spedizionieri. E' spedizioniere l’impresa che svolge “abitualmente
attività di spedizione per terra, per mare e per aria, obbligandosi di provvedere in proprio nome o in nome del committente ed in ogni caso per
conto del committente, alla stipulazione del contratto di trasporto col vettore, al compimento della spedizione ed alle operazioni accessorie”. Per
informazioni tel. 051.6093.278 e-mail [email protected]
sito internet: www.bo.camcom.it
Debuttano all'aeroporto e in fiera
i due nuovi desk informazioni
CON L’ATTIVAZIONE a tempo di record dei due punti informa-
tivi alla Fiera e all’aeroporto Marconi, la Camera di commercio
sta contribuendo al miglioramento dei servizi di accoglienza della
città. L’iniziativa è nata dalla collaborazione, con l’ente camerale, di
Aeroporto, BolognaFiere e la società Bologna Congressi. <Abbiano
fatto una scelta precisa _ sottolinea il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti _di grande importanza, con la quale integriamo
quattro istituzioni in un sistema che riguarda due punti accesso strategici per la città e per le sue significative strutture economiche. Una
scelta _ precisa Filetti_ fatta dalla Mercanzia nell’ottica della propria
missione, che è quella di contribuire allo sviluppo economico della
città. In buona sostanza cerchiamo di integrare i punti di eccellenza
cittadini, creando un modello informativo che potrà essere riprodotto
e, spero presto, in altre aree cittadine e con altre istituzioni>.
Nelle foto, sotto il punto informativo in Fiera e quello al Marconi
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Periodico della Camera di Commercio di Bologna
NEWS
Luminarie
Ruolo periti ed esperti
I PERITI e gli esperti, iscritti nel Ruolo, esplicano funzioni di carattere prevalentemente pratico, con esclusione di quelle attività professionali per le quali
sussistono albi regolati da apposite disposizioni. Il Ruolo è distinto in categorie e
subcategorie comprendenti funzioni, merci e manufatti, in relazione alle singole
attività economiche di produzione e di servizi che si svolgono nella provincia. E’
possibile consultare il ruolo aggiornato su www.bo.camcom.it. Per informazioni tel. 051.6093.278 e-mail [email protected]
Iscriviti alla Newsletter
LA NEWSLETTER della Camera di commercio di Bologna è uno strumento di informazione sempre più vicino alle esigenze delle imprese.
E’ la “rivista elettronica” che viene inviata gratuitamente agli iscritti con frequenza quindicinale al fine di segnalare le news relative ai servizi , ai contributi, ai seminari proposti dall’ente camerale. Al momento sono più di 12.000
i lettori che la ricevono e che con attenzione seguono le iniziative proposte.
Un indicatore dell’indice di lettura è riscontrabile nelle iscrizioni ai seminari
che dopo l’invio della newsletter aumentano in modo significativo .
Iscriversi è semplice collegandosi al sito della Camera di commercio www.
bo.camcom.it.
Centomila euro
per gli inventori imolesi
UN PREMIO per sostenere gli inventori che decidono di intraprendere
la strada della brevettazione.
L'iniziativa, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, in
collaborazione con Innovami, si è aperta il 19 febbraio 2009, e mette in
palio centomila euro da destinare agli inventori, ossia agli aventi diritto
alla brevettazione.
Possono partecipare al Premio IPR - Intellectual Property Right - le persone fisiche, imprese artigiane o micro, piccole e medie imprese con
fatturato non superiore ai 50 milioni di euro. Spazio anche alle Fondazioni
di ricerca. Il valore dei singoli riconoscimenti potrà andare dai 2mila agli
8mila euro, a seconda dei risultati conseguiti. Una cifra in grado di coprire
- mediamente - almeno il 50% delle spese per la brevettazione. IL Premio si
rivolge ai settori tecnologici d'eccellenza attivi sul territorio, dalla meccanica alla meccatronica, dall'elettronica all'agroindustria. Due i vincoli per
accedere al bando. Primo, la sede legale dell'impresa, che deve trovarsi
in uno dei 19 Comuni del circondario imolese, o in quelli a esso limitrofi.
Quindi il tipo d'invenzione: sono ammesse al Premio le "invenzioni industriali" e i "modelli di utilità", mentre restano escluse forme varie di tutela
e valorizzazione del patrimonio commerciale quali marchi e simili. Ultima
condizione, avere avviato il processo di brevettazione dopo il primo gennaio 2008, o dimostrare che il procedimento era in corso in tale data. Il
bando rimarrà aperto fino al 30 aprile 2010, e comunque fino a esaurimento dello stanziamento. La terza e ultima scadenza intermedia a parità di
altre condizioni le domande presentate per prime hanno la precedenza - è
fissata al prossimo 28 febbraio.
Per informazioni: http://www.innovami.it/servizi-ipr/premio-ipr.aspx
ANCHE QUEST’ANNO con il contributo della Camera di commercio si rinnova il bellissimo scenario della cascata di luce dalla Torre
Asinelli e l’atmosfera unica delle strade arricchite dalle luminarie
natalizie.
Come da tradizione il centro storico sarà reso più accogliente da
tutte le iniziative che rientrano nel progetto “Città della Luce” realizzato da Ascom con il sostegno di piazza della Mercanzia.
Tante le iniziative in città ed in provincia per un ricco programma
di feste di strada, eventi per cittadini e turisti e visite guidate attraverso percorsi culturali, storici e di shopping.
Periodico della Camera di commercio di Bologna
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SERVIZI
La Camera di commercio propone
due nuovi servizi gratuiti per le imprese
di Irene Maroni
Commercio, e ciò garantisce elevati livelli
LA CAMERA di Commercio di Bologna
di sicurezza. I dati possono essere richiaoffre alle piccole e medie imprese la
mati in qualsiasi momento, e la periodicità
nuova gamma di servizi IM+: si tratta di
del salvataggio è adattata alle
GestiRete e ArchivieRete,
esigenze dell’impresa e può
due software semplici e
essere effettuata anche ogni
gratuiti, pensati per risolvegiorno. Con Gestirete, invece,
re i problemi collegati alla
è possibile monitorare la progestione dei clienti o alla
pria attività per rilevare nuove
archiviazione sicura dei propossibilità di business da propri dati informatici. In partiDue
software
porre alla propria clientela,
colare, Archivierete risolve
utili
a
gestire
tenendo traccia di accordi,
il problema, condiviso da
e archiviare
vendite, o attività pianificate
molte aziende, di garantire
con i clienti, come le camla memorizzazione sicura
pagne promozionali. Il tutto
e duratura dei dati, elimiviene monitorato e visualizzanando tutti i rischi di intruto attraverso grafici e tabelle
sioni o perdite accidentali,
che il sistema genera in autosenza dover suppor tare
matico, riepilogative dei dati
enormi costi di gestione e
dell’attività. Ovviamente, le informazioni
manutenzione. L’archiviazione è sicura e
potranno essere caricate e consultate da
inviolabile, perché effettuata con le stesse
più postazioni di lavoro contemporaneamisure utilizzate per i dati delle Camere di
mente. Entrambi i programmi sono tagliati
perfettamente sulle necessità di piccole e
medie imprese e sono allo stesso tempo
semplici da utilizzare, realizzati con una
grafica chiara e in italiano, e sono adatti
anche a chi non è abituato a gestire la
propria attività mediante software. Per scaricarli gratuitamente è sufficiente colle-
garsi all’indirizzo www.bo.camcom.it. Con
una procedura facile e guidata in pochi
minuti le due applicazioni saranno disponibili e pienamente operative. L’affidabilità
e la sicurezza di GestiRete e ArchivieRete
sono garantite da Infocamere, la società
di informatica delle Camere di commercio
JUBMJBOFt
30
Novembre 2009
Periodico della Camera di commercio di Bologna
EXPORT
COMMERCIO ESTERO NEWS
Le opportunità commerciali pubblicate in queste pagine sono
reperibili anche all’interno del sito Internet: www.bo.camcom.it
(all’interno di Servizi e iniziative per l’internazionalizzazione
“Offerte e proposte commerciali dall’estero”).
La Camera di commercio di Bologna, nel divulgare
le informazioni contenute in questa sezione, non si assume
alcuna responsabilità in merito all’affidabilità degli offerenti
ed invita le imprese alla dovuta e consueta
cautela nell’eventualità di contatti.
NOTIZIE DALL’UFFICIO
PROMOZIONE ESTERA
NUOVA GUIDA PER LA COMPILAZIONE
DEI CERTIFICATI DI ORIGINE
Con nota del 26/08/2009 il Ministero dello Sviluppo Economico –
Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione ha diramato la guida
per il rilascio dei certificati di origine delle merci da parte delle Camere
di commercio. La nuova guida, predisposta d’intesa con Unioncamere ha
lo scopo di contemperare le esigenze del commercio internazionale con
quello di controllo sull’origine dei prodotti.
La guida è stata pubblicata sul sito internet del Ministero: http.//www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/Guida.pdf
Ulteriori informazioni possono essere richieste via e-mail all’Ufficio
Promozione Estera:
[email protected]
CONVALIDA ANNUALE ITALIANCOM
Le imprese titolari del codice meccanografico sono tenute a con-
Per contattare l’ufficio: Ufficio Promozione Estera - Palazzo Affari
Piazza Costituzione, 8 – 40128 Bologna (BO)
e-mail:[email protected]
tel.: +39.051.6093202 – 287 – fax: +39.051.6093211 - www.bo.camcom.it
Al fine di garantire la qualità del servizio reso agli utenti che si recano
a sportello, le informazioni telefoniche non sono garantite durante
l'apertura al pubblico degli sportelli
Orari di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15
lunedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.30
fermare annualmente la propria posizione di operatore con l’estero,
aggiornando i dati dichiarati. Il termine entro il quale l’impresa deve
presentare alla Camera di commercio l’istanza di convalida della
propria posizione è stabilito al 31 dicembre dell’anno successivo a
quello del rilascio o della precedente convalida. Pertanto, le imprese
titolari del codice meccanografico e che risultano essere operatori
abituali con l’estero, dovranno aggiornare la loro posizione con la
convalida annuale, compilando il modulo italiancom –domanda/
convalida, o inviando la convalida telematica utilizzando il sistema
Telemaco. Il modulo di convalida e la guida per la presentazione
della richiesta telematica sono disponibili sul sito www.bo.camcom.it
(sezione “Atti e certificati per l’estero).
I diritti di segreteria sono pari a ` 3,00 per la convalida annuale
effettuata entro la scadenza, mentre sono pari a `6,00 per la convalida effettuata dopo la scadenza annuale prevista (`3,00 di diritti di
segreteria per ogni anno arretrato).
La Camera di commercio sospenderà il rilascio di attestazioni di
operatore con l’estero alle imprese che nell’arco di ventiquattro mesi
non abbiano effettuato operazioni con l’estero ovvero non abbiano
confermato annualmente la loro qualità di operatori abituali con
l’estero.
Periodico della Camera di commercio di Bologna
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EXPORT
PROGRAMMA
PROMOZIONALE ESTERO 2009
EMIRATI ARABI
Nel corso del 2009 la Camera di commercio di Bologna organizza e promuove iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle imprese. E’
disponibile sul sito: www.bo.camcom.it (selezionare la voce “Servizi e iniziative per l’internazionalizzazione “) il programma dettagliato 2009.
Abu Dhabi - Desk Emirati Arabi (c/o Promos Italia)
Responsabile: dott. Cesare Maraglio
Tel.: +971 2 4952783 - Fax: + 971 2 6740066
Indirizzo: Bin Arar Tower, Najda Street
PO Box: 112358 Abu Dhabi, UAE
e-mail: [email protected]
sito internet della struttura ospitante: www.promositaly.com
ELENCO DEI DESK E CENTRI
SERVIZI CAMERALI ALL’ESTERO
ASIA
La Camera di commercio di Bologna partecipa ad una serie di progetti
annuali o pluriennali volti a favorire l’internazionalizzazione delle imprese
bolognesi.
Grazie a questi progetti, sono stati creati degli uffici operativi in alcuni
paesi esteri di particolare interesse, presso strutture affidabili e consolidate.
Le imprese bolognesi possono rivolgersi a questi uffici per ottenere gratuitamente informazioni sul mercato di interesse, liste di partner, fiere, ecc…
In caso di visita nei paesi, questi centri possono essere di appoggio per
la ricerca di interpreti o per mettere a disposizione salette per riunioni o
incontri.
I desk su cui le imprese bolognesi possono contare per l’anno 2009 sono i
seguenti:
EUROPA
Russia - Desk Emilia-Romagna (c/o Promos Mosca)
Responsabile: Marina Kuvshinova
Referenti operative : Anna Khvasta
e-mail: [email protected]
Karine Mirzoyants
e-mail: [email protected]
Tel. +7.495.6662268 - fax +7.495.6662269
Skype: promosru
sito internet della struttura ospitante: www.promos-milano.ru
Indirizzo: Moscow 115114, Ul. Letnikovskaya 10, Building 2 - 8th floor
Cina – Shanghai - Servizio di consulenza on-line per il mercato cinese
Responsabile: dott. Marco Tchen - e-mail: [email protected]
SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
E L’INNOVAZIONE:
ENTERPRISE EUROPE NETWORK
La Camera di commercio di Bologna offre alle imprese un servizio gratuito
di diffusione di annunci di cooperazione internazionale tramite il Business
Cooperation Database, ovvero la banca dati della rete Enterprise Europe
Network, che contiene profili di imprese interessate alla cooperazione
internazionale.
La Camera di commercio di Bologna partecipa alla rete Enterprise Europe
Network nell’ambito del consorzio Interregionale SIMPLER attraverso
l’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna.
Tutti gli uffici che sono parte della Enterprise Europe Network accedono
al Business Cooperation Database, e lo utilizzano per la ricerca partner
per conto dei rispettivi clienti, e per la compilazione di newsletter contenenti opportunità d’affari e di cooperazione, che vengono poi diffuse nelle
rispettive aree geografiche di riferimento.
L’Enterprise Europe Network si estende su oltre 40 paesi.
Le imprese che lo desiderano, possono quindi diffondere il proprio profilo
e la propria richiesta/offerta di cooperazione in tutta Europa e gratuitamente, semplicemente chiedendo di essere inseriti in questo database.
Le informazioni sul servizio possono essere richieste all’indirizzo: [email protected]
AMERICA
Stati Uniti-New York- Desk Bologna (c/o The Italy-America Chamber of
Commerce of NY)
Responsabile: dott. Federico Tozzi
Tel.:+1 212 459 0044 - Fax: +1 212 459 0090
e-mail: [email protected]
sito internet della struttura ospitante: www.italchamber.org
Indirizzo: 730 Fifth Avenue, Suite 600 - New York, NY 10019
Messico -Città del Messico -Desk Italia-Messico
Responsabile: dott.ssa Annalisa Villa
Tel.: +52 55 52822506 int. 102 – Fax : +52 55 52822500
Indirizzo: c/o Camera di Commercio italiana in Messico, Mazaryk 490,
ottavo piano, Colonia Polanco 11550
e-mail: [email protected]
Sito internet della struttura ospitante: www.camaraitaliana.com.mx
EUROTRANS-BIO:
5 MILIONI PER L'INNOVAZIONE BIOTECH
Si è aperto il 1° ottobre 2009 il quinto bando EUROTRANS-BIO per
il co-finanziamento di progetti trasnazionali di innovazione tecnologica nel settore delle biotecnologie. L'Italia partecipa al bando con
il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Istituto per la Promozione
Industriale (IPI). Le risorse messe a disposizione dei partecipanti
italiani sono pari a 5 milioni di euro, a valere sul Fondo rotativo per
l'Innovazione Tecnologica (FIT - Legge 46/82), gestito dal Ministero
dello Sviluppo Economico. Il bando si rivolge alle piccole e medie
imprese, che possono presentare progetti anche insieme a grandi
imprese, università e istituti di ricerca. I progetti vanno presentati
entro il 1° febbraio 2010.
P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i : h t t p : / / w w w. r i d i t t . i t / p a g e .
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