INDAGINE GEOBOTANICA SULLE SCARPATE DI TERRAZZO
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INDAGINE GEOBOTANICA SULLE SCARPATE DI TERRAZZO
INDAGINE GEOBOTANICA SULLE SCARPATE DI TERRAZZO DELLA VALLE DEL FIUME ADDA Giada Pochetti e Ferri Andrea Prof.ssa Anelli Laura RINGRAZIAMENTI • Si ringrazia tutto il personale Parco Adda Sud e in modo particolare la GEV Elena Santi per la pazienza e per l’aiuto della stesura del presente progetto. PARTE PRIMA 1. Introduzione 1.1 Localizzazione dell’area 1.2 Geomorfologia 1.3 Storia 2. Flora 2.1 Elenco floristico: forme biologiche + tipo corologico 3. Vegetazione 3.1 Materiale e metodi 3.2 Raccolta dati 3.3 Esposizione dei risultati 3.4 Commento 4. Dati stazionali 5. Conclusioni prima parte PARTE SECONDA: IDEA PROGETTUALE AREA DEMANIALE 1. Inquadramento ambientale 2. Dati raccolti 3. Bozza di progetto di valorizzazione: aspetto naturalistico + aspetto commerciale Oggetto: VEGETAZIONE CHE RICOPRE LE SCARPATE DI TERRAZZO DELLA VALLE FLUVALE DEL FIUME ADDA Area d’indagine: * Province di Lodi e Cremona * Comuni: Camairago, Cavacurta, Maleo, Formigara, Pizzighettone, Crotta d’Adda Estensione dell’area d’indagine: circa 10 Km di scarpata su entrambe le sponde del fiume GEOMORFOLOGIA: ERA PERIODO QUATERNARIO C E N O Z O I C O Olocene M.A. Da 1.6 a oggi Fasi glaciali e interglaciali sottoposero Alpi e Appennini a forti erosioni trasportando i detriti al mare fino a riempimento della depressione e formazione della pianura Da 65 a 1.6 L’attuale P.P. era ancora sede di un golfo alpino: il Mare Padano Pleistocene NEOGENE Pliocene Miocene PALEOGENE Oligocene Eocene Paleocene GENESI DEI TERRAZZI FLUVIALI Il territorio del Parco Adda Sud si sviluppa sul versante pedealpino della pianura a cavallo del solco vallivo inciso in epoca post-glaciale dal Fiume Adda sul P.G.T. Inizio dell’Olocene: prima incisione del P.G.T. SOLCO VALLIVO = SCARPATA Piano Generale Terrazzato P.G.T. Orlo superiore Scarpata Orlo inferiore Fondovalle LE SCARPATE COLLEGANO IL FONDOVALLE CON IL P.G.T.: elemento geomorfologico ancora ben presente per lunghi tratti della Pianura Lodigiana e Cremonese caratterizzata da una presenza scarsa ma significativa di flora e vegetazione di apprezzabile valore naturalistico STORIA Gli Etruschi furono i primi a curare l’arginatura del Fiume e il libero corso delle acque Sec. XIII e XIV territorio conteso tra Milanesi, Piacentini e Cremonesi Plinio decanta queste terre per grano, miglio, lino, vino e abbondanza di ogni genere Ciotoli calcarei usati per formare la calce, gli altri per lastricare e fare opere di difesa Dal sec.XI al XVIII i vescovi di Lodi erano investiti dell’autorità di cavar l’oro dalle sabbie dell’Adda FLORA Acer campestre Acer pseudoplatanus Ailanthus altissima Ajuga reptans Albizzia julibrissin Alnus glutinosa Alnus viridis Amaranthus retroflexus Amorpha fruticosa ArctiumAristolochia clematitis Artemisia vulgaris Arum maculatum Ballotta nigra Broussonetia papyrifera Bryonia dioica Campanula Celtis australis Centaurea jacea Chelidonium majus Chenopodium album Cistus Clematis vitalba Clinopodium vulgare Convolvulus arvensis Cornus sanguinea Corylus avellana Crataegus monogyna Dryopteris Equisetum telemateja Erigeron annuus Euonymus europaeus Euphorbia cyparissias Euphorbia lathyris Fagus selvatica Ficus carica Fragaria vesca Fraxinus excelsior Galeopsis bifida Galium aparine Geranium molle Gleditsia triacanthos Hedera helix Hibiscus syriacus Humulus lupulus Hypericum perforatum Juglans regia Kerria japonica Knautia arvensis Lamium purpureum Lemna minor Licheni Lilium bulbiferum Lunaria Lysimachia nummularia Lythrum salicaria Morus nigra Muschio Myosotis sylvatica Ornithogalum umbellatum Oxalis fontana Parietaria officinalis Phragmites australis Physalis alkekengi Phytolacca americana Plantago major Platanus Polygonum mite Polygonum multiflorum Populus canescens Populus Populus alba Populus nigra Prunus avium Prunus cerasus Prunus laurocerasus Prunus padus Prunus spinosa Pyracantha coccinea Quercus robur Ranunculus acris Rhamnus catharticus Robinia pseudacacia Rubus caesius Rumex crispus SalixSalix alba Sambucus nigra Saponaria officinalis Silene vulgaris Sonchus arvensis Sorbus aucuparia Stellaria nemorum SorbusTamus communis Taraxacum officinale Tilia Trifolium pratense Trifolium rebens Ulmus minor Urtica dioica Verbascum thapsus Veronica persica Viburnum opulus Vitis vinifera TOT 105 SPECIE FORME BIOLOGICHE FORME BIOLOGiCHE FANEROFITE: circa la metà; sono alberi, arbusti maggiori, epifite; le gemme sono particolarmente esposte ai rigori del clima (Morus nigra, Ulmus minor, Corylus avellana) EMICRIPTOFITE: un terzo; sono erbacee perrenni e bienni (Artemisia vulgaris, Hypericum perforatum) GEOFITE e TEROFITE: un quinto; le prime sono piante erbacee perenni con rizomi, bulbi, tuberi (Aristolochia clematitis); le seconde sono annuali che al termine della stagione muoiono (Chenopodium album) ELOFITE e IDROFITE : solo il 2%; geofite parzialmente emerse le prime (Phragmites australis) e acquatiche le seconde (Lemna minor) CAMEFITE: non rinvenute; sono arbusti di piccole dimensioni: suffrutici e erbacee perenne che nella stagione critica mantengono integra la porzione epigea 45 40 35 30 n° 25 20 15 10 5 0 Camefite (CH) Elof ite (HE) Emicriptof ite (H) Fanerofite (P) Form e biologiche Geofite (G) Idrofite (I) Terofite (T) TIPI COROLOGICI TIPI COROLOGICI EUROASIATICHE: circa la metà; distribuite a cavallo tra l’Europa e l’Asia (Acer campestre, Fagus sylvatica) 50 45 SUBCOSMOPOLITE: un decimo; in quasi tutte le zone del mondo ma con lacune importanti (Plantago major) 40 35 BOREALI NORDICHE: meno di un decimo; (Equisetum telemateja) AVVENTIZIE: meno di un decimo; (Ailanthus altissima, Robinia pseudacacia) EURIMEDITERRANEE: poche unità; areale concentrato sulle coste mediterranee ma che si prolunga verso nord e verso sud (Celtis australis) COSMOPOLITE: poche unità; in tutte le zone del mondo (Geranium molle) 30 n° 25 20 15 10 5 Tipi corologici Avventizie (98) Cosmop.(95) Subcosmop.(94) Boreali-Nordiche (8) Orof.S-Europ.(7) Atlant.(6) Euroasiat.(5) Medit.Mont.(4) Eurimedit.(3) 0 Stenomedit.(2) MEDITERRANEE – MONTANE: pochissime; specie con areale concentrato alle coste mediterranee (Ficus carica) Endemiche (1) TOT SPECIE CENSITE: 105 Numero più che accettabile considerato: - l’ambiente indagato - ridotto sviluppo dell’ambiente - modalità di censimento FLORA FORME BIOLOGICHE Netta dominanza di Fanerofite: in accordo con la modalità di individuazione della vegetazione naturale delle scarpate, prevalentemente basata sulla presenza di boschetti. Assenza di Camefite: indice di forte condizionamento antropico Emicriptofite: si accordano con il clima generale della Pianura Padana che le vede dominanti in tutti gli ambienti propri della Pianura TIPI COROLOGICI Eurasiatiche e Cosmopolite sono in netta dominanza La componente esotica, per lo meno come numero di specie, è abbastanza ridotta VEGETAZIONE MATERIALI • • • • Carte geomorfologiche in scala 1:25.000 Carte IGM 1:10.000 Carte Tecniche Regionali 1:25.000 Scheda di rilevamento METODI • Percorso analizzato a piedi • I vari tratti sono stati evidenziati sulle carte con vari colori: - verde: veg. Spontanea - giallo: aree antropizzate - tratt.giallo: incerta scarpate - blu: scarpata Serio morto Scheda n°:……………………………………………………….. Data…………………………………………………………… Località……………………………………………………………… Comune……………………………………………………… Posizione: - PGT Dimensioni m2:………………………………………… - SCARPATA ………………………………………… - BASE SCARPATA ………………………………………… Con acqua Senza acqua STRATO A Copertura (%)………………………………………Altezza (m)……………………………………………… Specie………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… STRATO B Copertura (%)………………………………………Altezza (m)……………………………………………… Specie………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… STRATO C Copertura (%)………………………………………Altezza (m)……………………………………………… Specie………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… STRATO D Copertura (%)………………………………………Altezza (m)……………………………………………… Specie………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… Note:………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Schizzi:…………………………………………………………………………………………………………………………………………… Foto:………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Campioni raccolti:…………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Connessione con corridoi biologici:……………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… RISULTATI DELL’INDAGINE A) PERCENTUALE DELLA SARPATA A CONFIGURAZIONE NATURALE % scarpata a conf. naturale SPONDA DX: su 11,8 Km percorsi 5,38 sono a copertura naturale (45,59%) 100 90 SPONDA SX: su 10,8 Km percorsi 4,17 sono a copertura naturale (38,61%) 80 70 TOTALE: su 22,6 Km percorsi 9,55 sono a copertura naturale (42,26%) % 60 50 Più della metà del tratto di scarpata analizzata è sotto il controllo antropico (giardini, orti, coltivi, soggetta a livellamenti) In sponda dx il disturbo antropico si limita in prossimità dei centri abitati In sponda sx la scarpata è molto sporca e costeggiata sul fondovalle da strada asfaltata; parecchi tratti soggetti a disboscamentto 40 30 20 10 0 Sponda DESTRA Sponda SINISTRA Scarpata a conf. naturale TOTALE B) COPERTURA PER TIPO DOMINANTE Grado di Esotism o per cope rtura dom inante Tra i tratti a configurazione naturale prevalgono: Robinia pseudoacacia Ailanthus altissima Acer campestre Broussonetia papyrifera Quercus robur 100 90 80 70 % 60 Avventizie 50 euroasiatiche 40 30 20 10 0 Quercus robur Acer campestre Ailanthus altissima Specie Broussonetia papyrifera Robinia pseudoacacia Le prime tre sono FANEROFITE AVVENTIZIE e predominano nettamente sulle FANEROFITE EURASIATICHE C) PRESENZA DI ACQUA SPONDA DX: più di un terzo è caratterizzata da acqua presente per la maggior parte per tutto l’arco dell’anno SPONDA SX: più dell’80% presenta ambienti umidi CONCLUSIONI • • • Tot. Rilievi eseguiti: 57 N° medio di specie per rilievo: 11,6 (8,2 < 15,5) Specie più frequenti: A: Robinia pseudooacacia B: Sambucus nigra C: Phytolacca americana, Sambucus nigra, Ailanthus altissima D: Aristolochia clematitis, Parietaria officinalis, Rubus caesius, Chelidonium majus, Urtica dioica • La vegetazione si presenta costantemente in quattro strati; pochi I tratti in cui la componente legnosa è assente Gli alberi raggiungono mediamente altezze poco superiori alla decina di metri Le coperture dello strato erboreo sono attorno al 40/50% in accordo con il dato medio di copertura dei residui boschi planiziali. Lo strato arbustivo è modesto in altitudine ma costante Lo strato erbaceo ha coperture elevate soprattutto quando cala l’ombreggiatura da parte degli alberi soprastanti • • • • ALTEZZE MEDIE PER LOCALITA' COPERTURA % MEDIA PER LOCALITA' 22 100 20 90 18 80 16 70 14 60 12 A A B B C C 50 D D 10 40 8 30 6 20 4 2 10 0 Camair ago Maleo C.na C.na S.Fr anc esco Campolandr one For migar a Loc a l i t à Fer ie Regona Pi zzighet t one 0 Camai r ago C.na S.Fr ancesco Mal eo C.na Campol andr one For mi gar a Loc a l i t à Fer i e Regona Pi zzi ghettone CONCLUSIONI PRIMA PARTE UNICI SISTEMI CHE NELLA PIANURA PADANA CONSERVANO - UNA DISCRETA BIODIVERSITA’ - UNA ACCETTABILE STRUTTURA = SCARPATE DI TERRAZZO PROGRAMMI DI RINATURAZIONE Es: BOZZA DI PROGETTO AREA DEMANIALE -Finalità estetiche -Finalità naturalistiche Tot appezzamento: 19.25.00 ha Industriali: 1.45.00 ha Verde agricolo: 17.80.00 ha con obbligo di tutela ambientale 2 178.000 m caratterizzati da: TERRAZZAMENTO NATURALE FONTANILI 3 ROGGE (Montanara Rigoletta, Molina, Roggione) STORIA DELL’AREA DEMANIALE • 1300 /1400: la C.na Folla si chiamava Fontana Murata da una bella fonte cinta da muratura, che sgorgava ai piedi dell’alta ripa • 1820 circa: viene chiamata col nome attuale per una fabbrica di carta in cui il tipografo lodigiano G.B.Orcesi vi teneva una macchina per macinare il composto per l’inchiostro da stampa. FLORA Acer campestreAcer negandoAcer pseudoplatanusAchillea millefoliumAesculus hippocastanumAilanthus altissimaAjuga reptansAlnus glutinosaArtemisia vulgarisBroussonetia papyriferaBryonia dioicaBuxus semperviverensCarpinus betulusCeltis australisCentaurea nigrescensChelidonium majusChrysosplenium alternifoliumClematis vitalbaConvolvulus arvensisCornus masCornus sanguineaCorylus avellanaCotoneasterCrataegus monogyna Equisetum telmatejaErigeron annuusFicus caricaGalium aparineGalium mollugo Geranium molleHedera helixHibiscus syriacusJuglans regia Juniperus communisLamium purpureumLemna minorLigustrum vulgareMespilus germanicaMorus albaMorus nigra Ornithogalum umbellatumParietaria officinalisPhysalis alkekengiPhytolacca americanaPlatanus hybridaPlatanus orientalisPopulusPrunus aviumPupulus albaPyrus pirasaterQuercus petraeaQuercus pubescensRanunculus acrisRanunculus auricomusRhamnus catharticusRibes alpinumRibes nigrumRibes uva crispaRobinia pseudacaciaRubus caesiusSalix albaSambucus nigraSenecio vulgarisSilene vulgarisSolanum nigrumSorbus torminalisStellaria nemorumSorbus ariaSympytum officinaleTamus communisTaraxacum officinaleTaxus baccataTiliaUlmus minorUrtica dioicaValeriana officinalisVeronica persicaViburnum lantanaViburnum opulusVitis vinifera TOT 80 SPECIE A) FORME BIOLOGICHE FORME BIOLOGICHE "L'ERBOLARIO" 50 FANEROFITE: sono più della metà (gen. Acer, Hedera helix) 45 40 EMICRIPTOFITE: un quinto (Galium mollugo) 35 n° 30 TEROFITE e GEOFITE: sempre un quinto (Senecio vulgaris e Ornithogallum umbellatum) IDROFITE: solo Lemna minor 25 20 15 ELOFITE e CAMEFITE: non rinvenute 10 5 0 Terofite (T) Elofite (HE) Idrofite (I) Geofite (G) Emictiprofite (H) Form e biologiche Camefite (CH) Fanerofite (P) B) TIPI COROLOGICI TIPI COROLOGICI "L'ERBOLARIO" EURASIATICHE: poco meno della metà; ( Cornus mas, Corylus avellana) BOREALI NORDICHE: un ottavo; (Artemisia vulgaris, Equisetum telmateja) EURIMEDITERRANEE: poco meno di un ottavo; (Celtis australis) AVVENTIZIE: poco più del 7% (Ailanthus altissima, Broussonetia papyrifera) SUBCOSMOPOLITE: circa il 5% (Convolvulus vulgare) ATLANTICHE: 2 esemplari (Ligustrum vulgare) MEDITERRANEE – MONTANE: 1 esemplare (Ficus carica) 40 35 30 20 15 10 5 Tipi corologici Avventizie (98) Cosmop.(95) Subcosmop.(94) Boreali-Nordiche (8) Orof.S-Europ.(7) Atlant.(6) Euroasiat.(5) Medit.Mont.(4) Eurimedit.(3) Stenomedit.(2) 0 Endemiche (1) n° 25 VEGETAZIONE MATERIALI + METODI sono gli stessi utilizzati per analizzare la scarpata TOT RILIEVI: 10 N° MEDIO SPECIE PER RILIEVO: 17.2 (contro gli 11,6 (8,2 < 15,5) della scarpata) SPECIE PIU’ FREQUENTI: A: Robinia pseudoacacia B: Sambucus nigra, Viburnum lantana C: nessuna specie dominante D: Hedera helix – Chelidonium majus COPERTURA PER TIPO DOMINANTE: Robinia Pseudoacacia + Quercus pubescens (in un solo rilievo) ALTEZZE "L'ERBOLARIO" 24 ALTEZZE 22 20 St. A: subisce continue variazioni 18 16 St. B e C: variazioni entro intervalli minori rispetto A A B 12 C D St. D: omogeneo 10 8 6 4 2 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Rilie vi COPERTURA % "L'ERBOLARIO" 100 90 COPERTURA % 80 Domina quasi sempre lo strato D, toccando anche valori del 100% 70 60 A % H (m e tr i) 14 B 50 C D 40 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 Rilie vi 7 8 9 10 estensione n° medio specie vegetazione AREA DEMANIALE CAMAIRAGO - CAVACURTA ½ Km 2 Km 17.2 12.6 A: 11,5 m – 34% A: 14.25 m – 52.1 % B: 2.1 m – 32 % B: 2 m – 46,6 % C: 0.9 m – 27.15 % C: 0.83 m – 24.16 % D: 0.15 m – 61 % D: 0.20 m – 56.25 % BOZZA DI PROGETTO DI VALORIZZAZIONE UOMO NATURA RISPETTO RECIPROCO EQUILIBRIO psicofisico Immagini usate per rappresentare la NATURA: - FIORE = natura sfidata e dominata bellezza affascinate ma effimera - ALBERO = foresta = natura selvaggia non contaminata ARMONIA della crescita DISLOCAZIONE GEOGRAFICA FAVOREVOLE 1) Periferia di Lodi : senza problemi di traffico + facilmente raggiungibile 2) A circa 35 Km da Milano, sinonimo di caos, stress, inquinamento… 3) Poco esposta a esondazioni dell’Adda 4) Isolata dalla Via Emilia e circondata solo da campi FONDOVALLE (prato incolto falciato 4 volte l’anno) P.G.T. (prato incolto falciato 4 volte l’anno; piccolo frutteto) Area antistante la C.na Folla (oiccolo orto) SCARPATA (ricoperta da vegetazione) C.NA FOLLA (ristrutturazione) CANCELLO D’INGRESSO ROGGIA MOLINA (vegetazione naturale) STRADA STERRATA D’ACCESSO ALL’AREA CAPANNONI VIA EMILIA Azzurro: acqua Rosa: fontanili L’area può essere divisa in 3 sezioni: A – Entrata B – Fondovalle C – P.G.T. A – ENTRATA: * PUNTO DI PASSAGGIO DA UN MONDO FRENITICO A UNO DI EQUILIBRIO E ARMONIA Serra a forma di geode Sentiero LAGHETTO: ninfee, nannufari, lenticchie d’acqua AIUOLE: fioriture si susseguono da inizio primavera fino all’autunno SPALLIERA: vite silvestre SERRA: coltivazione sperimentale dI essenze esotiche usate per i prodotti cosmetici Spalliera con rampicante Siepe + aiuole Laghetto B – FONDOVALLE: area particolarmente ricca di acqua Area a marcita Filare di ontani Ontaneto BOSCHETTO: prolungare lo strato vegetazionale già presente sulla sacrpata, incrementando la percentuale delle specie autoctone MARCITA A RACCOLTA Sponde dei canali caratterizzati da fioriture tipiche degli ambienti umidi Illuminazione di piante e cespugli: tenue e omogenea con luci incassate nel piano di calpestio del prato Area di sosta Fontana Panchine Ponticelli di legno Boschetto Illuminazione del sentiero: incassate lateralmente a circa 30 cm da terra C – P.G.T.: dove antico e moderno si intrecciano Sentiero alla base della scarpata AIUOLE: coltivazione sperimentale delle specie usate Es: “IL GIARDINO DELLO SPIRITO” con timo, salvia, rosmarino, lavanda… Sentiero che taglia la scarpata “IL GIARDINO DELLA BELLEZZA” con amamelide, cetriolo, bardana… COLTURE ANTICHE: riprendono le colture tipiche del Lodigiano (1600/1800): frumento, segale, avena, legumi, miglio, fanico, melica, riso bianco, risone, vessa, maraschi e lino. Aiuole sperimentali Colture antiche