Programma di Intervento
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Programma di Intervento
Comune di Roè Volciano Comune di Villanuova sul Clisi Comune di Vobarno COMUNE DI ROÈ VOLCIANO COMUNE DI VILLANUOVA SUL CLISI COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia PROGRAMMA DI INTERVENTO “DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE: COMUNI DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO” Giugno 2011 1 SOMMARIO PARTE 1 – PRESUPPOSTI PROGETTUALI ................................................................................... 3 1. TERRITORIO, MARKETING E RUOLO DEL COMMERCIO: I DISTRETTI COME STRUMENTO DI SVILUPPO LOCALE ........................................................................................................... 3 1.1 Metodologia ........................................................................................................................ 5 1.2 Concertazione a livello locale: perché un distretto del commercio a Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno ............................................................................................. 6 2. ANALISI CONTESTO DI RIFERIMENTO ................................................................................. 8 3. CONCLUSIONI: BASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO ............................................ 32 PARTE 2 – LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO: DALLA STRATEGIA ALLA PROPOSTA DI DISTRETTO DIFFUSO DI RILEVANZA INTERCOMUNALE NEI COMUNI DI ROE’ VOLCIANO – VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO ................................................................. 33 4. GRUPPO DI INDIRIZZO ....................................................................................................... 33 5. ANALISI DEGLI ATTORI CHIAVE E COSTRUZIONE PARTENARIATO .................................... 35 5.1 Partenariato costituito ...................................................................................................... 35 6. DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DEL DISTRETTO .............................................................. 37 6.1 Indagine conoscitiva .......................................................................................................... 37 6.2 Esiti dell’indagine .............................................................................................................. 39 6.3 Fase di analisi .................................................................................................................... 47 6.4 Fase di Formulazione ........................................................................................................ 51 6.5 Quadro logico di Progetto ................................................................................................. 55 PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO ....................................................... 56 7. VISION DEL “DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE: COMUNI DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO” ................................. 56 8. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ..................................................................................... 58 9. QUADRI ECONOMICI COMPLESSIVI .................................................................................. 78 10. GOVERNANCE.................................................................................................................... 81 11. MONITORAGGIO, RISULTATI ATTESI E INDICATORI .......................................................... 83 12. CRONOPROGRAMMA........................................................................................................ 88 Giugno 2011 2 PARTE 1 – PRESUPPOSTI PROGETTUALI 1. TERRITORIO, MARKETING E RUOLO DEL COMMERCIO: I DISTRETTI COME STRUMENTO DI SVILUPPO LOCALE La letteratura di settore è alla base dell’analisi che conduce all’idea e successivamente alla richiesta di individuazione di un Distretto. Il territorio può essere interpretato come un sistema costituito da un insieme di attori e di risorse, sede di attività e di relazioni, e guidato dal sub-sistema costituito dal “sistema di governo”. Oltre che dalla dimensione spaziale, un territorio è caratterizzato anche da una dimensione temporale in considerazione del fatto che le sue componenti fondamentali (attori, risorse, attività, relazioni) si manifestano in modo dinamico 1. In quanto entità che evolve, il territorio può essere quindi considerato un “sistema vivente”2, che deve quindi creare, mantenere e rafforzare le condizioni utili per svilupparsi secondo principi di sostenibilità, con una gestione delle risorse che tenga conto sia delle necessità presenti che di quelle future. Al territorio viene riconosciuta una nuova centralità nelle dinamiche produttive: da contenitore diviene accumulatore. E’ uno spazio relazionale, complesso, unico e difficilmente imitabile3. In quest’ottica la capacità competitiva di un sistema territoriale può essere definita come quella capacità di: creare o acquisire nel proprio ambito i fattori materiali e immateriali rilevanti per realizzare nel modo migliore un definito progetto di sviluppo locale sostenibile; assicurare a tali fattori le migliori condizioni ambientali per il loro sviluppo e l’esplicitazione del potenziale positivo del territorio stesso. La capacità competitiva di un sistema territoriale è dunque la sintesi di una capacità di attrazione al suo interno delle fonti di determinate risorse e della capacità di metabolizzazione di queste risorse a vantaggio degli stessi attori che fanno parte del territorio e che con le loro azioni ne determinano l’evoluzione fisiologica. All’interno di questa prospettiva il marketing territoriale costituisce un riferimento importante per le politiche di sviluppo locale. In primo luogo dal punto di vista metodologico, in quanto i principi di orientamento dell’offerta territoriale alla soddisfazione delle aspettative della domanda, all’integrazione delle politiche territoriali con la comunicazione e alla distribuzione della sua offerta sono principi che migliorano l’efficacia delle azioni per lo sviluppo locale. 1 Matteo G. Garoli, “Il marketing territoriale” – Franco Angeli C.M. Golinelli, 2002 3 Rullani, 1999 2 Giugno 2011 3 In secondo luogo, dal punto di vista operativo nel collegare al meglio l’offerta territoriale alla sua domanda, il marketing tende ad assumere esso stesso un ruolo attivo nelle politiche di crescita locale, capace di innestare a livello locale un vero e proprio processo di sviluppo. Sulla base di questi logiche si inserisce la scelta di Regione Lombardia di attivare un processo di valorizzazione e di sviluppo del commercio sul territorio lombardo, mediante lo strumento strategico del “Distretto del Commercio” (in particolare con il “Distretti Diffusi di Rilevanza Intercomunale”), definito come “l’ambito di livello infracomunale, comunale o sovra comunale nel quale i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore di integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, per accrescerne l’attrattività , rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali”4. Tale definizione contiene gli aspetti rilevanti che rappresentano le colonne su cui intende reggersi il progetto di Distretto Diffuso tra i Comuni di Gargnano, Tignale e Valvestino. Il primo aspetto riguarda il coinvolgimento di Comuni e di Associazioni rappresentative del commercio, nel ruolo di soggetti di riferimento nella realizzazione di programmi integrati finalizzati alla valorizzazione del commercio. Il secondo aspetto attiene alla consapevolezza dei promotori che il commercio debba svolgere il ruolo di agente di integrazione di uno sviluppo più vasto del territorio capace di individuare la vocazione economica dell’area rispetto alle preferenze della società locale e di rafforzare parallelamente un processo identitario a livello di comunità. Il secondo aspetto riguarda il metodo di lavoro utilizzato nella predisposizione del Progetto e che vuole rappresentare il modus operandi del Distretto, vale a dire la condivisione tra i soggetti pubblici e privati dell’iniziativa che “essere un distretto” prima ancora di rappresentare un’entità logicamente e razionalmente definita - significa riconoscere l’interdipendenza delle proprie azioni e operare per implementare soluzioni su obiettivi di sviluppo condiviso a livello di area. L’importanza del Distretto del Commercio deve essere vista non tanto solo in funzione della capacità di agire come meccanismo di valorizzazione e di promozione del commercio locale, quanto nel rappresentare uno strumento capace di riconciliare lo sviluppo del territorio. Ed è questa la prospettiva con cui si è ideato e costruito il “Distretto del commercio dei borghi Dell’alto Lago di Garda – Sub area Gargnano, Tignale, Valvestino”. La mission del Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale è da inquadrare rapportando le iniziative commerciali ad un generale sviluppo territoriale dell’area, declinando gli obiettivi lungo due direttrici: 4 Allegato A d.g.r. 10397 del 28 ottobre 2009 «Modalità per l’individuazione degli ambiti territoriali “Distretti del commercio”. Giugno 2011 4 la prima è quella della crescita di una rete di offerta commerciale, che in talune realtà passa attraverso una vera e propria ricostituzione di un minimo di attività a servizio della popolazione residente, quale premessa per ridare un “centro” e un’identità ai comuni coinvolti e a chi ci vive; la seconda è quella legata soprattutto alla vocazione turistica dell’area, laddove il turismo a seconda della diverse situazioni locali può giocare il ruolo di moltiplicatore del commercio (area a vocazione turistica). 1.1 Metodologia Per evitare errate interpretazioni, anche all’interno del gruppo di lavoro si è inteso chiarire cosa si dovesse intendere per Programma di Intervento. Si fa pertanto riferimento ad una nozione di Programma che si distingue da quella della realizzazione di un opera o da un insieme di azioni finalizzate al raggiungimento di un obiettivo non connesso ad altre strategie o non orientato al futuro. Si è deciso di intendere il programma come l’introduzione di un miglioramento della realtà dei soggetti beneficiari in un tempo determinato ed in una prospettiva di medio-lungo periodo. A questo punto si introduce una precisazione metodologica che chiarisce il percorso seguito nella definizione del Distretto del Commercio. Le fasi operative sono state le seguenti: Concertazione a livello sovracomunale e intercomunale; Studio del contesto di riferimento; Analisi, declinata in: - analisi degli attori chiave e costruzione partenariato; - analisi dei problemi; - analisi degli obiettivi; - analisi e formulazione delle strategie; Piano delle azioni e degli interventi. Le attività sono attuate e gestite da un Gruppo di Indirizzo appositamente costituito (per la descrizione si veda al capitolo 1. della Parte 2). Giugno 2011 5 1.2 Concertazione a livello locale: perché un distretto del commercio a Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno L’idea di Distretto si inquadra in una programmazione sovracomunale tesa allo sviluppo ed alla rivitalizzazione dei principali settori economici e sociali, tra cui per l’appunto il commercio, oltre che settori integrati e trasversali, quali l’artigianato locale ed il turismo. Questi ambiti sono oggetto di un processo di concertazione a livello di Comuni del “Medio Chiese”, che è stato funzionale all’individuazione di possibili aggregazioni nell’area. Tra queste, in particolare, sono scaturite le intenzioni comuni delle Amministrazioni Pubbliche di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno, per la costituzione di un Distretto del Commercio a sostegno dei negozi di vicinato caratterizzati da fragilità della rete commerciale. I tre Comuni evidenziano alcune caratteristiche socio-economiche affini: forte antropizzazione nel capoluogo, caratterizzato da un buon livello di servizi ed un’adeguata rete distributiva; elevata numerosità di borghi-frazioni all’interno del proprio territorio comunale, interessati da fenomeni di spopolamento avvenuti negli ultimi decenni, con una progressiva contrazione dei servizi essenziali: la posta, i trasporti, la farmacia, l’edicola, ecc. e, di conseguenza, con una crisi assai acuta degli esercizi commerciali di vicinato. Il commercio in questi Comuni sta attraversando una grave crisi sia a causa della presenza della distribuzione organizzata (già a partire dalla “media”), sia per i processi di spopolamento e di disagio abitativo che si evidenziano da alcuni anni. Tale situazione non garantisce un ritorno economico sufficientemente remunerativo a quanti operano nelle località montane più disagiate. La conseguenza è la progressiva estinzione degli esercizi commerciali di vicinato che in queste aree assolvono ad una fondamentale funzione sociale, sia attraverso la fornitura di molteplici servizi sia come centri di aggregazione. In queste aree la chiusura del negozio alimentare o del punto vendita multi-merceologico, è particolarmente avvertita da una popolazione prevalentemente anziana, con poca mobilità ed autonomia. Le caratteristiche descritte in sintesi costituiscono la base per l’avvio dell’indagine approfondita del territorio e del contesto di inserimento del Distretto Diffuso del Commercio, che sono di seguito trattate. Giugno 2011 6 Il territorio dei Comuni del Distretto è evidenziato nelle illustrazioni seguenti. Il Distretto di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno è inquadrato geograficamente nell’area est della Provincia di Brescia. Giugno 2011 7 2. ANALISI CONTESTO DI RIFERIMENTO I Comuni di Roè Vociano, Villanuova sul Clisi e Vobarno sono collocati geograficamente all’interno della media Vallesabbia: il territorio è caratterizzato da una morfologia estremamente diversificata, che trova il suo indiscutibile fascino proprio in quel mutare dolce, graduale, raramente brusco e comunque sempre armonico; ne consegue una varietà e vivacità sia nella flora che nella fauna, oltre che nelle risorse minerarie. La Valle Sabbia ha avuto un ruolo significativo nel contesto del territorio provinciale: è posta infaatti nella parte orientale della Lombardia, vicino al Veneto e al Trentino, aperta verso la pianura nella zona di Gavardo, comunicante con il lago di Garda a Tormini e poi, attraverso la Valvestino con Gargnano e Tignale porta verso il Trentino ed il mondo nordico, con numerosi ed agevoli passi verso la media ed alta Valle Trompia, unita alla Valle Camonica a Crocedomini. Nello specifico si entra nella Valle Sabbia, percorrendo la strada statale che da Brescia porta verso al Lago di Garda ed il Trentino Alto Adige, con i Comuni di Serle e Paitone. Proseguendo, si percorrono i Comuni di Gavardo e Villanuova sino ai Tormini. Qui, la strada si biforca: a destra si raggiunge Salò e la sponda gardesana, a sinistra con il Comune di Roé Volciano, ha inizio la Valle Sabbia storica. La strada di fondovalle porta al Comune di Vobarno, dove il paesaggio muta rapidamente. Continuando sul lato destro della valle, sorge il Comune di Sabbio Chiese, mentre sul lato opposto, si estende la cosiddetta Conca d’Oro, che ospita i Comuni di Preseglie, Odolo, Agnosine e Bione. Poco più avanti, da Sabbio Chiese, si incontra il Comune di Barghe, da dove è possibile raggiungere il Comune di Provaglio Valle Sabbia. Procedendo verso Nord, le cime si fanno più aspre ed il paesaggio più montano. La maestosa Corna Blacca con i suoi 2006 m. di altezza domina i borghi che fan corona a Vestone, il Comune che ospita la sede della Comunità Montana. Da qui, dipartono ben quattro valli laterali segnate da altrettanti corsi d’acqua: il Savallese con il torrente di Nozza, i pendii di Pertica Alta e Pertica Bassa con i corsi del Tovere e del Degnane, ed il territorio di Treviso Bresciano, bagnato dal Gorgone. Salendo verso Lavenone, si scopre il Lago d’Idro, anticamente detto Eridio. Dal Comune di Idro si raggiungono i Comuni di Treviso Bresciano e Capovalle, mentre sulla sponda occidentale sorge il Comune di Anfo. Più a Nord si colloca Ponte Caffaro, il borgo che separa il territorio bresciano da quello trentino e dove il fiume Chiese sfocia nel lago. Qui, nella Valle del Caffaro, che ospita il centro suggestivo di Bagolino, vengono rivolti ammirazione e interesse. Giugno 2011 8 Comune di Roè Volciano – Aspetti storici Il territorio di Roè Volciano è di una singolarità unica: è contemporaneamente terra di valle, di lago e di collina. Fa parte indiscussa della bellezza naturale del Benaco, esaltata da innumerevoli poeti che evidenziano il caratteristico degradare dolce e lento delle colline in un grande anfiteatro. Il grande poeta-umanista Jacopo Bonfadio nato a Gazzane agli inizi del 1500 esalta le bellezze e le forme dei monti che circondano il lago. Così, anche altri di fama, come Bongianni Grattarolo, storico, vissuto nel 1500, autore della "Historia della Riviera di Salò", dove sono descritti paesaggi bucolici del territorio di Volciano. La storia, quindi, del comune di Roè Volciano si inserisce nel contesto piu' vario della storia del Garda e della Valsabbia. Testimonianze di insediamenti abitativi le abbiamo fin dalla preistoria assieme a ritrovamenti d'epoca romana, periodo in cui la Valsabbia segnava il confine d'Italia. In epoca feudale, dopo la dominazione longobarda, la maggior parte dei territori della Valle diventa parte di feudi ecclesiastici (sotto la giurisdizione del Vescovo, o di monasteri), e solo alcuni (es Lodrone), appartengono alla feudalita' laica. Questo aspetto e' importante perchè la giurisdizione ecclesiastica (particolarmente quella del Vescovo) non rivendica particolari controlli. Anzi, favorisce lo sviluppo del pagus (villaggio) romano alla plebs (pieve), dove la chiesa diventa il centro non solo religioso, ma anche politico ed amministrativo della comunità. In essa gli uomini non godono del diritto di libertà, ma godono di alcuni diritti di proprietà e di alcuni privilegi: eleggono i propri rappresentanti con il compito di amministrare la comunità all'interno e di rappresentarla nei rapporti con le autorità feudali (Vescovo, Priore, nobili). La pieve, dunque, che costituì la base della posteriore comunità di valle fino alla costituzione della Signoria dei Malatesta (1404), godeva di particolari diritti civili e aveva anche un esercito proprio che, tuttavia, era imposto da vincoli di vassallaggio ed i cui capi non erano scelti da consociati (gli abitanti del Comune) ma dalla nobiltà. I consociati tuttavia acquistano sempre maggiori libertà (favoriti in questo dalla difficoltà di controllo da parte delle autorità feudali dovute alla scarsità di vie di comunicazione) e potenziano sempre di più quello che poi sarà il Comune di Valle che assorbe i diritti di proprietà dell'autorità ecclesiastica. In questo modo, poco alla volta, la popolazione si sottrae ai vincoli di vassallaggio e all'impostazione delle potestà militari, le uniche che, rappresentando la nobiltà, cercavano di ostacolare l'ascesa dei consoli popolari. Autonomia amministrativa, privilegi fiscali e libertà di commercio delle ferrarezze, favoriti da difficoltà di controllo, dalla posizione di territorio di confine e rese necessarie dalla povertà del suolo, sono le caratteristiche che accompagnano la storia dei comuni della Valle. Essi, nelle travagliate vicende delle lotte tra partiti avversi nel periodo comunale e, dopo il 1385, tra signori avversi (all'epoca delle signorie), si schiereranno sempre con chi garantirà e salvaguarderà questi privilegi e questa loro autonomia. Nel 1500 inizia un periodo di difficoltà economiche, legate sia alla crisi inflazionistica internazionale provocata dall'immissione sul mercato dell'oro spagnolo, sia alle vicende politiche Giugno 2011 9 dell'Italia, su cui prevale il dominio spagnolo. Lo stato in cui versa la popolazione è documentato anche dall’ indagine svolta dal Cardinal Borromeo in visita alle parrocchie della Valle. La relazione relativa alla parrocchia di S. Pietro in Liano porta la data del 1° maggio 1580. Ormai l'autonomia mercantile che Venezia concede nel 1597 alla Valle Sabbia non basta a sostenere il commercio valligiano delle ferrarezze contro la concorrenza anche straniera. che produce merce di qualità superiore. Nel '600, a causa delle guerre che Venezia deve sostenere e delle pesti e carestie che colpiscono il suo territorio, peggiora la situazione della Valle, su cui grava la pressione fiscale della Repubblica. Nella seconda metà del '700 la situazione diviene drammatica: questa crisi è testimoniata dalle gravi carestie (1763-64 e 1775) che colpiscono le valli del Bresciano e che sfociano in gravi tumulti e assalti ai mercati. Da questa situazione la Valsabbia si solleverà solo quando, sotto il governo austriaco, tra il 1802 e il 1835, verranno costruite le maggiori arterie di collegamento della Valle, Salò e Brescia. Dopo l'unità d'Italia,la Valsabbia parteciperà al decollo industriale che sostituirà alle vecchie fucine le moderne ferriere e alla manifattura tessile i nuovi cotonifici e lanifici. La storia della Valle è ancora condizionata dalla sua posizione geografica nella prima guerra mondiale (è zona di confine e quindi zona di operazioni) e nella seconda (si trova tra la Repubblica di Salò e le vie di comunicazione col Trentino e, quindi, con la Germania). La "corte" di Volciano è menzionata nel 1107; nel XIII secolo Volciano è comune autonomo, mentre nel 1386 ha anche degli statuti propri; è quindi da ritenere che Volciano fosse un insieme di "vicinie" che con le loro "pievi" formavano una "communitas" ed il territorio posseduto un "Comune". In una carta topografica del 1574 compaiono, con una grafica diversa dall'attuale, i nomi dei nuclei abitati che componevano il comune di Volciano: Olsano, Liano, Torbiolo, Gazzani. Anche nel catastico "Da Lezze" del 1609-1610 sono riportati i nomi delle "terre" del Comune di Volciano: Volciano, Tribiol, Havon, Gazane, Lian, Ruca, Agni; mentre in una carta topografica del 1629 compare il nome di Tor di Tormei, quella che sarà successivamente la località di Tormini. La frazione di Tormini cominciò a sorgere dopo il 1884, con la costruzione della ferrovia Rezzato-Vobarno e delle tramvie Brescia-Riviera del Garda e Brescia-Vobarno. Il paese di Roè si sviluppò dopo il 1875, quando in quella località, la famiglia svizzera Hefti costruì un cotonificio, poi acquistato dalla Società De Angeli Frua. Nel 1928 Roè, data l'importanza assunta per la presenza del cotonificio, diviene capoluogo del comune, che assunse il nome di "Comune di Roè Volciano". Comune di Villanuova sul Clisi – Aspetti storici Da Villa, all’origine borgata di Gavardo. La zona fu abitata sin da epoche remotissime, come dimostra la stazione preistorica del Monte Covolo in cui furono trovati reparti del Neolitico superiore, assieme ad altri rinvenuti a livelli medi ed alti della stratificazione: ceramiche, punte di freccia ovalari e cordiformi risalenti a 2.500 anni prima di Cristo. Testimonianze galliche e romane vennero alla luce in zona Campagna, al "Bus del Bò", in Giugno 2011 10 Monte Magno (tomba romana): tutto il materiale si può ammirare al Museo del Gruppo Grotte Gavardo. L’antica strada gallica, poi romana, attraversava il Chiese a Tormini sul Ponte Pier. I più lontani insediamenti furono probabilmente sul Monte Covolo e continuarono per secoli, come attestano i resti della più antica Chiesa ancora visibili sul versante che degrada verso il Garda; si tratterebbe di S. Zenone, forse di epoca longobarda, o di poco successiva; lo si ricava dalle caratteristiche dei ruderi attribuibili al primo romanico. Altro nucleo assai remoto è quello di Valverde. Il primo documento sull’esistenza di Villanuova risale al 1253. Nel libro dei possidenti di Gavardo, che dovevano rendere ragione al Vescovo di Brescia, compare tale Garoella di Villanuova. In un documento dell’11 aprile 1496, attestante lascito di un prato, è ricordata la chiesa di S. Agata "hora chiamata S. Matteo". Giustamente il Cocca osserva: "sorprende il fatto che per un prato situato nel territorio di Villanuova, con due contraenti pure di Villanuova, la stesura dell’atto di compravendita sia avvenuta a Prandaglio. Questo può portarci a pensare che Prandaglio fosse a quel tempo più importante di Villanuova". La borgata fu capellania della pieve di Gavardo e, dagli inizi del XV secolo, aspirò al riconoscimento di parrocchia. Nel citato documento del 1496 è accertata l’esistenza della chiesetta di S. Mattesche in precedenza si chiamava S. Agata; pertanto si può ritenere che tale costruzione fosse sorta molto tempo prima. Fu S. Carlo Borromeo, il 12 novembre 1580 (ritenendo giuste le richieste della delegazione di Villanovesi che si erano recati a presentare la supplica nel convento di S. Domenico in Brescia, dove aveva la residenza come visitatore apostolico), a decretare la costituzione di una nuova parrocchia ponendola sotto la protezione di S. Matteo apostolo. L’abitato contava allora 450 anime circa. Fra gli eventi di quel secolo, drammatica l’invasione dei lanzichenecchi durante la guerra tra Carlo V e la Francia (1521-1559); comandati da Giorgio Fronsberg e diretti a Roma scesero dal Tirolo in diciottomila, più quattromila avventurieri e tremila donne al seguito, come racconta il Nassino, che nel 1527 era Vicario della Quadra di Gavardo. Passato il Chiese "assaltarono il Monte Magno"- scrive il Nassino- e scesero a Gavardo “ al desdotto de novembre il qual dì era lo giorno de lunedì de sera". Non trascurarono di razziare le abitazioni incontrate sulla propria strada, quelle di Villanuova e Prandaglio. Da oltre un secolo la borgata era entrata a far parte della Quadra di Gavardo con l’avvento della Repubblica veneta (1426). Nel 1630 la peste dimezzò la popolazione. Nella sua breve nota, il parroco del tempo, don Batta Faustini, scrisse che il primo a morir di peste fu Gio Maria Turi detto il Longo e in due anni morirono 200 tra "Huomeni et done". All’inizio del Settecento, un’altra calamità si presentò sul territorio, la presenza degli eserciti stranieri in guerra per la successione al trono di Soagna. Nel 1705, Eugenio di Savoia, al comando dei soldati tedeschi imperiali, pose il campo a Gavardo. Le popolazioni dei paesi vicini furono Giugno 2011 11 obbligate ai rifornimenti, e non poche furono le violenze compiute, soprattutto dai francesi che si scontrarono con i soldati imperiali. Seguirono anni di pace in cui fiorì l’economia. Nell’ Estimo Mercantile del 1750 risultarono funzionanti a Villanuova due fucine, ambedue di Gio Battista Usmarini di Gavardo di cui una esercitata da Baldassar Aderenti e un mulino della comunità. Nel 1771 era attivo il setificio di Carlo e Fratelli Lolli, dotato di 40 fornelli; "le filaresse" lavoravano con attenzione, producendo una seta perfetta per "finezza". Sulla fine del secolo il paese subì le conseguenze dello scontro tra l’armata napoleonica e gli austriaci. Nella battaglia del 29 luglio 1796 i francesi ebbero la peggio e, prima di ritirarsi a Salò, fecero saltare la passerella sul Chiese; Villanuova, abbandonata, fu saccheggiata dagli austriaci che sfondarono anche il campo trincerato di Bostone. Tramontato l’astro di Napoleone e passato il territorio sotto il dominio austriaco(1814), si ebbero alcuni anni di grande impegno per la comunità. Il paese, che nel 1805 era stato aggregato a Gavardo con decreto di Napoleone I, tornò nuovamente autonomo nel 1816. La vicenda risorgimentale vide la partecipazione dei Villanovesi come attesta la motivazione della medaglia commemorativa assegnata alla Municipalità di Brescia a perenne ricordo che alcuni terrazzani di Villanuova S/C presero parte attiva alla gloriosa insurrezione bresciana delle giornate del 1849, le X giornate. A Villanuova passa la Gardesana Occidentale che porta verso Brescia e Salò e l’inizio della strada di fondovalle della Valsabbia che arriva fino a Barghe, inoltre nel territorio comunale c’è la strada provinciale 116 che attraversa il paese. Fino al 1976 il paese era attraversato dalla ferrovia Rezzato-Vobarno, oggi nel territorio comunale è presente la pista ciclabile Rezzato-Salò. Comune di Vobarno – Aspetti storici Vobarno, che attualmente è il maggior centro della media Valle Sabbia, trova la sua origine probabilmente in epoca preromana come piccolo insediamento di popolazioni “reto-celtiche” raccolte sulla sponda sinistra del fiume Chiese, alla base della collina del Cingolo; lo stesso toponimo latino, “Voberna” (“vadum arenae”=guado di sabbia), si rifà, forse, ad un’età più antica. Durante il I secolo a. C. è “vicus” romano di una certa importanza, sede di legioni, che dal 43 a.C. viene a trovarsi “ai confini d‟Italia”, come attesta la famosa lapide di Publio Atinio. Numerose sono le memorie riconducibili a questo periodo: il Mommsen, localmente, raccolse nove iscrizioni, di cui due dedicate a Marte e Minerva e sette funerarie ( il cippo di L.Leuconio, veterano della XXI legione, è ancora leggibile alla base della torre campanaria). Molte, poi, le sepolture coeve, rinvenute in epoche diverse sia nel capoluogo che nelle frazioni. Giugno 2011 12 Dal V-VI d.C. Vobarno è sede della “pieve” cristiana, con giurisdizione su un vasto territorio suddiviso in quattro “decanie”: presso la pieve, dedicata a “Santa Maria assunta”, esisteva il battistero di S. Giovanni Battista, unico fonte battesimale per l’intero pievato. Essa era retta da un arciprete che, col tempo, avrebbe sommato alle funzioni ecclesiastiche quelle di autorità secolare, quale “gastaldo” vescovile. Nel Medioevo, essendo un nodo strategico di difesa territoriale tra Riviera, Valle Sabbia e Trentino, Vobarno è munito di una “rocca” e diviene centro di un’ importante “corte feudale”, che verso il X-XI secolo passa sotto la giurisdizione del Vescovo di Brescia, con l’obbligo di albergare l’Imperatore e la sua corte quando fosse stato di passaggio in questa parte dei territori lombardi. All’ombra della rocca, nel 1172, si svilupperà il più antico mercato stabile di Valle Sabbia. Il castello raggiunge la sua massima estensione fra l’ XI e il XII secolo, quando la torre superiore e i casamenti annessi, sulla cima del Cingolo, vengono circondati da una triplice cerchia di mura che scende fino alle rive del fiume Chiese. Diventa, poi, oggetto di contesa in più occasioni ed è espugnato, una prima volta, dagli Scaligeri nel 1330 e poi da Bernabò Visconti nel 1362, che, per rappresaglia, lo devasta, demolendo buona parte delle fortificazioni. Nella prima metà del 1400 è comunque ancora un “arnese da guerra” ed ospita un castellano al soldo di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, partecipando alle successive lotte fra Milano e Venezia. Verrà abbandonato e trasformato in “oratorio” solo sul finire del XV secolo, in seguito alle mutate condizioni politiche del territorio. Infatti, nel 1426 Vobarno, insieme alla Riviera di Salò di cui era entrato a far parte nel 1385, aveva fatto atto di volontaria sottomissione alla Repubblica di San Marco, e le sarebbe restato fedele sino alla fine. Nel periodo veneto diverrà la piccola capitale della “Quadra di montagna” della “Magnifica Patria” e potrà godere di varie esenzioni e benemerenze quale riconoscimento, da parte della Serenissima, degli aiuti offerti alla città di Brescia durante l’assedio di Niccolò Piccinino (1438). Il periodo di relativa tranquillità che ne segue favorisce una marcata ripresa delle attività economiche e commerciali entro il vasto scenario mercantile veneziano, ma già dal ‘500 la situazione subisce una contrazione, a causa di ricorrenti carestie e pestilenze. A ciò si aggiungono innumerevoli turbolenze, causate dagli eserciti belligeranti di Francia, Spagna e Austria, che razzieranno il territorio per tre secoli. Fra le più celebri, ricordiamo la calata dei “Lanzichenecchi” di Georg V. Frundsberg, nel 1526, attraverso la valletta della Degagna (gli stessi “lanzi” che avrebbero posto “a sacco” Roma nel 1527) e la conclusiva devastazione del 1797, ad opera delle armate napoleoniche e dei “giacobini” bresciani con un’azione punitiva contro i “controrivoluzionari” di Riviera e Valle Sabbia, difensori estremi della libertà veneziana. In quell’occasione Vobarno andò fuoco per metà: bruciarono la casa comunale, le suppellettili sacre e i banchi della nuova Parrocchiale, trasformata in stalla; andò così definitivamente perduto quanto restava degli antichi archivi religiosi e secolari. L’arciprete, don G. Catazzi e il Sindaco della Quadra, M.A. Turrini di Teglie, vennero fucilati come “ribelli” presso la “Fossa” di Salò. Giugno 2011 13 Con le successive riorganizzazioni territoriali, francese e austriaca, Vobarno entrò a far parte della Valle Sabbia: scomparve l’antico Comune di Teglie, definitivamente accorpato a quello di Vobarno nel 1810 (quello di Degagna lo sarà solo nel 1928). Anni gravi seguirono alle devastazioni, agli espropri e alle tassazioni imposte da questi governi stranieri, sicché la ripresa economica dovette attendere la seconda metà del secolo XIX per trovare una nuova prospettiva. Infatti, solo nei primi anni post-unitari sorse a Vobarno e cominciò a produrre la “Ferriera italiana” (1868), fondata da Giuseppe Ferrari con capitali di facoltose famiglie milanesi, ma questa grande struttura industriale passò presto di mano ad un altro milanese, Angelo Migliavacca (1873) e nel 1906 entrò a far parte della Società Anonima Acciaierie e Ferriere lombarde: nel 1931 diverrà “Falck”. Tutto il ‘900 vobarnese fu contraddistinto dalla presenza della grande industria, che con i suoi ritmi e le sue politiche assicurarono un certo grado di benessere all’intera zona, indirizzando lo sviluppo del paese e condizionandone, nel contempo, le dinamiche sociali. La crisi del settore siderurgico e le contrazioni del mercato, oltre alla crisi stessa del Gruppo Falck, in anni recenti determinarono la cessione dello stabilimento (1996) ad altri gruppi industriali, inducendo nuove prospettive imprenditoriali e nuove problematiche sociali. Sono presentati a seguire i profili dei Comuni del Distretto del Medio Chiese: Comune di Roè Volciano Popolazione 1861-2010 ANNO 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2010 Giugno 2011 RESIDENTI 1014 1069 1110 1670 2087 2006 2582 2889 3319 3287 3458 3560 3706 4177 4496 NOTE min max 14 Come si evince dalla tabella sopra riportare e dal grafico qui a fianco, si vede un buonissimo incremento della popolazione negli anni partendo da un minimo storico fino ad un massimo nel 2010. Bilancio Demografico Questa tabella presenta il bilancio demografico dal 2002 al 2010, negli anni presi in esame l’ aumento della popolazione ha avuto un rallentamento, aumento riscontrato invece per quanto riguarda la popolazione straniera. Il saldo naturale è variabile negli anni mentre il saldo migratorio ha avuto un picco nel 2002 per poi essere sempre positivo tranne nel 2009. Residenti per stato civile anno 2010 Stato civile Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Totale Maschi 993 1093 59 56 2201 Femmine 804 1109 75 301 2289 Totale 1797 2202 134 357 4490 Nel grafico a fianco vediamo la situzione dei residenti per stato civile, notiamo una percentuale intorno al 50 % di popolazione coniugata, dalla tabella invece possiamo vedere che le donne sono in numero maggiore rispetto agli uomini anche se di poche unità e che vi è una maggioranza di donne vedove rispetto agli uomini. Giugno 2011 15 Popolazione per età ANNO 2007 2008 2009 2010 % 0-14 anni 14.5 14.5 14.6 14.2 % 15-64 anni 65.9 65.6 65.5 65.8 +65 anni 19.6 19.8 19.9 20.0 Età media 42.3 42.5 42.5 43.1 La tabella descrive la popolazione suddivisa per età negli ultimi anni, notiamo un’età media in aumento nell’ ultimo anno rispetto a quelli precedenti. Popolazione per età anno 2010 Il grafico a fianco segnala la distribuzione di popolazione nel 2010, notiamo la prevalenza di individui trai i 15 e i 64 anni e una buona presenza di anziani. 0-14 15-64 oltre 65 Comune di Villanuova sul Clisi Popolazione 1861-2010 ANNO 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2010 Giugno 2011 RESIDENTI 648 649 1008 1385 1853 2152 2806 2839 3481 4021 4336 4349 4411 4762 5855 NOTE min max 16 Dalla tabella possiamo notare come la popolazione sia stata molto bassa negli anni dal 1861 al 1900, osserviamo poi un netto incremento di cittadini fino ad arrivare nel 2010 ad un massimo storico. Bilancio Demografico Anche negli anni dal 2002 al 2010 la popolazione è cresciuta in maniera costante e come si evince dalla tabella qui sopra riportata sia il saldo naturale che quello migratorio è sempre positivo. La popolazione straniera, come da trend nazionale è in crescita di anno in anno. Residenti per stato civile anno 2010 Stato civile Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Totale Maschi 1220 1500 62 46 2828 Femmine 992 1495 96 402 2985 Totale 2212 2995 158 448 5813 Dal grafico notiamo che la popolazione coniugata supera il 50% ed abbiamo anche in questo caso dei dati rilevanti per quanto riguarda la popolazione celibe. Popolazione per età ANNO 2007 2008 2009 2010 Giugno 2011 % 0-14 anni 14.7 15.0 14.9 14.7 % 15-64 anni 66.0 65.7 65.5 65.5 +65 anni 19.3 19.3 19.6 19.8 Età media 42.2 42.2 42.3 42.5 17 Popolazione per età anno 2010 La tabella sopra riporta segnala la popolazione suddivisa per età, notiamo una diminuzione di cittadini tra i 15 e 64 anni e un aumento degli anziani. 0-14 15-64 oltre 65 Comune di Vobarno Popolazione 1861-2010 ANNO 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2010 RESIDENTI 2581 2733 3144 3672 4561 4578 6066 6543 7566 7961 7515 7579 7479 7477 8259 NOTE min max Dal grafico si può evincere come nel corso degli anni dal 1861 al 2010, a Vobarno ci sia stato un incremento costante della popolazione a parte per dal 1961 al 1971 in cui vi è stato un calo della popolazione. Ripresosi poi negli anni successivi fino al 1981 con percentuali elevate. Giugno 2011 18 Bilancio Demografico La tabella ci fa vedere come negli anni che vanno dal 2002 al 2010 la popolazione si cresciuta sempre, lo stesso vale, guardando l’ ultima colonna della tabella, per il bilancio della popolazione straniera, cresciuta anch’ essa. Il saldo naturale è variabile negli anni mentre quello migratorio è sempre positivo con numeriche importanti. Residenti per stato civile anno 2010 Stato civile Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Totale Maschi 1803 2144 67 120 4134 Femmine 1332 2069 83 551 4035 Totale 3135 4213 150 671 8169 Nel comune di Vobarno possiamo notare una prevalenza di cittadinanza maschile in tutti gli stati civili tranne, come spesso in Italia in questi anni per la popolazione vedova. Nel grafico si può osservare una percentuale superiore al 50% di coniugati e un numero importante di celibi. Popolazione per età ANNO 2007 2008 2009 2010 Giugno 2011 % 0-14 anni 14.4 14.4 14.5 15.1 % 1564 anni 65.5 65.4 65.0 64.5 +65 anni 20.1 20.2 20.3 20.4 Età media 42.4 42.6 42.6 42.6 19 Popolazione per età anno 2010 Nel grafico qui a fianco possiamo notare come nel 2010 la popolazione di Vobarno sia prevalentemente tra i 15 e i 64 anni con un numero minori di bambini rispetto al numero di anziani. 0-14 15-64 oltre 65 Tessuto produttivo Il tessuto economico-produttivo e il tessuto imprenditoriale Lo studio della rete commerciale presente nei comuni partecipanti al progetto del distretto è basato sulla classificazione degli esercizi commerciali in base alla loro tipologia ( alimentare, non alimentare e mista) ed in base alla loro grandezza ( piccola, media ed esercizi di vicinato). Il comune di Roè Volciano è caratterizzato dalla presente di due sole grandi strutture di vendita di carattere misto, per quanto riguarda le medie strutture invece possiamo trovare 5 esercizi singoli non alimentari e 1 esercizio misto; possiamo anche segnalare che esistono 12 esercizi di vicinato alimentari e 27 non alimentari. Nel comune di Vobarno non troviamo nessuna grande struttura di vendita, si notano invece 10 esercizi singoli non alimentari e 4 misti facenti parte delle medie strutture di vendita, per quanto concerne gli esercizi di vicinato notiamo un numero importante di strutture non alimentari e una buona presenza di esercizi alimentari e misti. A Villanuova sul Clisi, si segnalano 2 esercizi non alimentari e 2 misti di grandi dimensioni, 10 esercizi singoli non alimentari e 2 singoli misti appartenenti alle medie strutture di vendita e per finire 61 esercizi di vicinato di cui 7 alimentari e 54 non alimentari. Giugno 2011 20 100 80 Roè Volciano 60 Vobarno 40 Villanuova S/c 20 0 grandi strutture vendita Medie strutture vendita esercizi di vicinato Il grafico qui sopra descrive la quantità di strutture presenti in base alla tipologia. Si nota che il comune di Vobarno ha una maggioranza di esercizi di vicinato e di medie strutture mentre è mancante di grandi strutture;il comune di Villanuova ha presenze anche se minori di tutte le tipologie di strutture come il comune di Roè Volciano. Situazioni superfici del distretto Grandi Strutture di Vendita Medie Strutture di Vendita Esercizi di Vicinato Dal grafico qui esposto vediamo come gli esercizi di vicinato nel distretto commerciale siano concludere una parte di grandi strutture di vendita presenti sul territorio dei comuni facente parte del progetto. Superfici locali in mq Giugno 2011 21 Da questa tabella possiamo invece valutare i mq totali per ogni settore, partendo dalle grandi strutture di vendita troviamo sui territori dei comuni facenti parte del distretto 1650 mq di esercizi singoli non alimentari e 10.240 mq di esercizi misti. Si notano invece 7.000 mq di strutture di centri commerciali misti. Guardando alle medie strutture di vendita possiamo osservare che sul territorio sono presenti 12.459 mq di strutture non alimentari facenti parte di esercizi singoli e 5254 di esercizi singoli misti. Nel comparto degli esercizi di vicinato possiamo notare un totale di 1696 mq di esercizi alimentari, 10810 mq di esercizi non alimentari e 1131 mq di esercizi misti. Elementi di Attrattività Il territorio del Distretto Intercomunale del commercio del Medio Chiese è una destinazione turistica d’eccezionale varietà. CHIESE E MONUMENTI SACRI Comune di Roè Volciano Da vedere: VOLCIANO si propone nella sua struttura originaria pressochè inalterato. L’ingresso del paese è segnato da due dimore signorili e, cercando pazientemente nei vicoli e nei cortili, si possono vedere portali in pietra ad arco, ballatoi in legno, logge ed altri elementi architettonici caratteristici dell’arte e dell’architettura rurale locale. TROBIOLO conserva anch’esso dimore rurali e signorili di pregio. LIANO nonostante le dimensioni limitate, Liano presenta degli esempi di architettura rurale ancora integri, con portici e logge di notevole bellezza. Particolare la casa Busi con portico e sovrastante loggetta tipica delle case signorili di Roe’ Volciano. CHIESA DELLA MADONNA DEL BRIZZO (o degli osei) Si tratta di una costruzione antica, a due piani, che era ornata di un portichetto, ora demolito. Per accedervi si devono salire due scalinate in marmo. Al primo piano è stata mantenuta la struttura dell’antico tabernacolo ornato dall’affresco della Madonna con il bambino datato 1527. In occasione della festa della Madonna del Brizzo si svolgeva una sagra con grande mangiata di polenta e osei, da qui deriva il nome di Madonna degli Osei, come viene comunemente chiamata. Giugno 2011 22 CHIESA DELLA MADONNA DEL RIO E’ posta all’incrocio tra due corsi d’acqua ed al confine tra Roè Volciano e Salò, pur appartenendo al territorio del comune di Salò. Anche questa chiesa, era un punto di riferimento per pastori e viaggiatori, che trovavano riparo sotto il suo portico. All’interno, c’è un ex voto in cui è raffigurato un carro rovesciatosi durante la discesa dal sentiero del Ruinà (quello che arriva da Bagnolo) il cui conducente “miracolato” è rappresentato sano e salvo vicino al carro. CHIESA DELLA S.S. TRINITA’ A TROBIOLO (Santuario della famiglia) In bella posizione, affiancata da due cipressi monumentali, l’elegante chiesa di Trobiolo si fa risalire alla metà del 1400. All’interno, sull’altare maggiore, sono di grande interesse la tela di Paolo Farinati, allievo di Paolo Veronese, e la statua in legno della Beata Vergine del Pianto. (Recentemente la chiesa è diventata santuario della Famiglia). CHIESA DELLA VISITAZIONE DEI TORMINI Posta sull’antica strada romana, per secoli unico collegamento tra Brescia e il lago, era originariamente una semplice Cappella votiva, ed ha sempre rappresentato un luogo di riposo per i viandanti sia presso l’attiguo ospizio che sotto il portico, ormai entrambi scomparsi. Nel XVIII secolo la santella fu allungata, chiusa e trasformata in chiesa. All’ interno due affreschi quattrocenteschi suscitano particolare interesse, uno rappresenta la vergine in trono con i santi e l’ altro ha mantenuto ben visibile la datazione 1497. LA CHIESA DELL’ASCENSIONE Situata sulla via principale, la chiesa dell’ ascensione presenta un’ unica navata, la sua origine è sicuramente antecedente al 1500. Fu una presenza importante nella storia della comunità, tanto da diventare già nel XVII secolo oggetto di vertenza per la volontà della gente di Volciano di staccarsi dalla Parrocchiale di S. Pietro. All’interno vi sono alcuni dipinti di buona fattura tra cui: la pala dell’altare laterale del Sepolcro di scuola Veneziana; la tela dell’ascensione e particolare attenzione merita anche l’altare maggiore in marmo. Sulla destra, opposta all’ingresso laterale, vi è una cappella in stile barocco, aggiunta nel ‘700. CHIESA DI SAN GIOVANNI Lungo la Via Bonfadio, a Gazzane, si affaccia la Chiesa di San Giovanni risalente al 1400 e fondata dalla famiglia Bonfadini, sempre presente nella storia di questa chiesa. Molti furono i membri di questa famiglia che esercitarono qui il loro sacerdozio, al punto che, nel 1586,ben tre Bonfadini erano in ballottaggio per concorrere alla carica di cappellano. La chiesa ospita la pala dell’Altar Maggiore, che con ogni probabilità, fu eseguita su commissione dell’insigne famiglia di Jacopo Bonfadio, infatti, in basso il dipinto reca lo stemma della famiglia stessa, onde rosse in campo bianco e le lettere F.B. Accanto alla chiesa l’attuale Casa di Riposo ricavata da un palazzo con giardino interno e portico. Giugno 2011 23 CHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI Si tratta della chiesa più antica del Comune, risale infatti ad alcuni secoli prima dell’anno mille. Situata in posizione isolata ma strategica, sulla sommità della collina, è visibile da quasi tutto il circondario. Dal sagrato e dal portico si gode di un bellissimo panorama sul golfo di Salò. L’interno ha un’unica navata scandita da pilastri, quattro altari laterali, un pulpito riccamente decorati e volta a botte affrescata. Sopra l’ingresso vi è una balconata in legno con l’organo. L’abside ha un coro ligneo ed è illuminata da due vetrate policrome con figure di santi, al centro delle quali vi è la pala di Zenon Veronese: La Madonna col Bambino e i Santi Pietro, Paolo, Caterina e Lucia. Sull’altare maggiore “la deposizione della Croce”; quest’ultima è una copia del 1904 del pittore Arturo Castelli, mentre l’originale si trova nella pinacoteca di Brescia. La facciata è caratterizzata da un protiro e due nicchie con statue con santi. CHIESA DI SAN ROCCO A LIANO Come altre Chiese del Comune di Roè Volciano anche questa era una semplice santella; significativa la pala dell’altare raffigurante la Madonna in Gloria e la cappella, presumibilmente affrescata dall’Anselmi. LA CHIESETTA DI SANT’ ADAMINO Si trova appena fuori dal paese, tra il cimitero e la chiesa di S. Rocco. Fu costruita nel 1614 da Gianfranco Dagani con sussidi del Comune e dedicata alla Madonna della Neve, è detta degli Adamino perché costruita sulle loro proprietà. Il campanile, la sagrestia, il vestibolo e la cantoria furono aggiunti successivanente, tra il 1670 e il 1680. La facciata, elegante per l’ottima proporzione tra chiesa e campanile, è una tipica costruzione seicentesca; i vuoti della porta di ingresso e delle finestre sono sormontati da tre nicchie che contribuiscono, insieme alla bifora posta in alto, a creare giochi di ombra e di luce. All’interno si trova il vestibolo con due belle colonne bianche che sostengono la cantoria e danno all’unica navata un maggior senso di movimento. Gli scalini dell’altare, in marmo bianco cristallino, sono costituiti da pietre lavorate, provenienti probabilmente da un portale. La soasa è semplice ma interessante. La cimasa racchiude il busto del padre Eterno in rilievo e faceva da cornice ad una pala che nel 1972 fu trasportata altrove perché rovinata; sotto fu scoperto l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e S. Giovanni Battista. L’affresco non è molto interessante, ne copre un altro visibile in alcune parti, chiuso entro un arco gotico. Comune di Villanuova sul Clisi Il fiume e la fabbrica Progetto per un percorso letterario dedicato agli scrittori locali del Novecento lungo la pista ciclabile risalente il fiume Chiese nei comuni di Gavardo, Villanuova S/Clisi, Roè Giugno 2011 24 Volciano e Vobarno, fra le emergenze di archeologia industriale del Lanificio di Gavardo (1889), Cotonificio di Villanuova S/Clisi (1883), Cotonificio di Roè (1882), Ferriera di Vobarno (1868) ed ex ferrovia Rezzato-Vobarno (1897). Il percorso “Il fiume e la fabbrica”, tutto su pista ciclabile segnalata e protetta dal traffico, interamente su asfalto e con minima altimetria (da un minimo di 201 mt ad un massimo di 245 mt slm), è particolarmente adatto per escursioni in bicicletta di famiglie e scolaresche. La sua lunghezza Vobarno-Sopraponte di Gavardo, è pari a 9,9 km. Il percorso prende avvio dalla zona nord del comune di Vobarno, esattamente dal piazzale antistante la biblioteca civica, ricavata dal grande salone punterie della ex Ferriera di Vobarno, in un edificio datato 1907 e sapientemente restaurato. Qui è possibile ricevere informazioni dettagliate e materiali informativi adeguati a meglio seguire il percorso. Di fronte alla biblioteca è aperto un ristorante self service. In paese sono attivi due negozi e meccanici per biciclette. L’avvio può essere segnalato con un primo cartello indicatore, recante un brano di Solitro narrante del lavoro nella ferriera. Si procede scendendo la valle e accanto al fiume lungo la pista ciclabile che, scorrendo ai piedi di una collina, raggiunge la frazione di Pompegnino. Poche centinaia di metri più a valle si incontra lo stupefacente coacervo della strada che supera su due ponti il fiume e il canale adduttore della centrale dell’ex cotonificio di Roè, il tutto superato a sua volta da due ponti in ferro della ex ferrovia Rezzato-Vobarno. Si raggiunge località Roè con negozi, bar e panificio artigianale. Ex cotonificio di Roè Volciano La pista occupa la ex linea ferroviaria per un tratto, sfilando accanto all’ex Cotonificio di Roè, il villaggio operaio col monumento e la villa padronale. Si prosegue verso Tormini dopo aver incrociato la deviazione per Salò è il lago di Garda. Qui si utilizza il vecchio ponte in ferro della ex ferrovia, con un bel panorama sul golfo di Salò e si raggiunge la ex stazione di Tormini. Si prosegue lungo la pista ciclabile sulla ex linea ferroviaria, si attraversa la strada statale (con semaforo dedicato ai ciclopedoni e si raggiunge l’ingresso del Cotonificio di Villanuova S/Clisi. Qui può essere posto un altro cartello informativo, con testi di Ravasio). Qui supermercato, bar e nel paese servizi di meccanica per biciclette. Ex cotonificio di Villanuova S/Clisi Giugno 2011 25 Si supera il ponte sul fiume Chiese nella frazione Valverde di Villanuova S/Clisi e si segue la pista che ricalca la antica strada romana (appunto detta “Via Romana”). Si attraversano prati, zone boschive a pochi metri dal fiume. Si prosegue sino a Sopraponte, zona di arrivo con il ponte sull’affluente di destra del fiume, torrente Vrenda, e il centro medievale della frazione, anche qui con testi di Bertuetti o Baruzzi. Particolarmente attenti alla narrazione di stampo naturalistico e legata al vivere sul fiume La pista prosegue verso sud sino a Gavardo e si innesta sugli itinerari ciclo pedonali del naviglio Grande Bresciano. Da vedere il restaurato mulino quattrocentesco, sempre sul fiume Chiese fra Sopraponte e il centro di Gavardo. Ex stazione ferroviaria di Gavardo sulla linea Rezzato-Vobarno Lungo il percorso, oltre alla segnaletica informativa è prevista l’istallazione di un punto sosta-ristoro in tre postazioni, nei territori di Vobarno, Roè Volciano e Villanuova S/Clisi. La disponibilità di guide ad hoc è prevista nei luoghi di partenza ed arrivo, in negozi o strutture delle località intermedie oltre naturalmente che in altre sedi, uffici ed agenzie di carattere turistico. Comune di Vobarno CHIESA DEDICATA AI SANTI CORNELIO E CIPRIANO Situata nella frazione di Teglie la chiesa è frutto di un restyling settecentesco di un tempio precedente. Sul lato a ponente è ancora in uso un portichetto ad arcatelle ioniche del ’400. L’interno, a sala unica, è impreziosito da tre altari e una nicchia con fonte battesimale, la volta, distinta in tre scomparti, è interamente affrescata con il trionfo dei santi patroni. Alle pareti si trova un affresco votivo con Madonna in trono e santi di grandi dimensioni, datato 1512 e affreschi di Gabriel Gatti, eseguiti in occasione dell’ultimo restauro della chiesa, nel 1958. Notevoli sono la pala dell’altar maggiore, del ’700, e una crocefissione di sapore settecentesco su un altare laterale. Interessante è anche la tela di S. Bartolomeo, proveniente dall’omonima chiesa di Moglia. Sopra ad un ingresso secondario è collocato l’organo a mantice, semplice ed elegante del ‘700. CHIESETTA DEI SANTI FABIANO E SEBASTIANO Situata nella frazione di Collio, la chiesa sorge nell’antico abitato in forme umili del quattrocinquecento. Anche l’interno è semplice, ma denota interventi dei secoli successivi. CHIESA DEDICATA AI SANTI GERVASIO E PROTASIO Situata in località Carvanno, edificata nel ’700 per volere della famiglia Martinengo, secondo il gusto dell’epoca, quale segno tangibile della loro presenza nel piccolo centro montano. Oltre a questa bella chiesa imponente ve ne è un’altra, più discosta e più umile con annesso Giugno 2011 26 il cimitero, è l’antica parrocchiale dedicata a San Gervasio e Protasio, splendida nella purezza del disegno tre/quattrocentesco. Fiancheggiato da un campanile coevo, con bifore sui quattro lati, all’interno l’edificio vi sono affreschi parietali del primo cinquecento. CHIESA DI S. FAUSTINO E GIOVITA In posizione deliziosamente panoramica, a mezza strada fra l’abitato e il santuario della rocca, sorge su un antico bastione, essa incorpora i resti di una vecchia cappella del ’300, trasformata nelle forme odierne nel XVI sec. E’ ad aula unica con un solo altare. Affrescata interamente nel ‘650, continuò ad essere luogo di culto fino verso il 1850, quando venne utilizzata quale lazzaretto, poi, successivamente utilizzata come ricovero per le truppe e sfollati, così da essere sconsacrata e poi ceduta a privati. Recentemente ha subito gravi deturpamenti agli affreschi. Nel 1982 l’amministrazione comunale ne ha acquisito la proprietà. CHIESA DEDICATA A SAN MARGHERITA Situata in località Carpeneda è stata edificata ex novo nel secondo dopoguerra. CHIESA DEDICATA A SAN ZENONE Si trova nella frazione di Eno e venne consacrata nel 1522. PARROCCHIALE DI SAN MARTINO Situata nella frazione di Degagna, è stata eretta in varie fasi durante il XVII secolo con il contributo delle popolazioni. Consacrata nel 1676, essa si presenta oggi a navata unica, con abside orientato verso est contenente l’altar maggiore di marmo policromo in belle forme barocche e la pala dedicata al santo patrono, con cornice lignea imponente a colonne binate, intagliata e dorata. Sui lati si aprono quattro altari minori, due per parte, anche’essi con pregevoli intarsi marmorei multicolori, il pulpito intagliato nel legno, fronteggiato dal maestoso organo con fregi e movimento ricercato, di recente restaurato ed utilizzato per concerti. All’esterno, su una lesena che delimita la facciata è scolpita, in un blocco di tufo, una faccia umana, deformata a mò di maschera, è un reperto singolare ed enigmatico, richiama alla mente rituali pagani e culti agresti pre-cristiani. PARROCCHIALE DI SAN ROCCO Chiesa votiva, edificata presso la foce del torrente Agna, ha dato il nome alla contrada omonima; eretta in linee semplici ai primi del ’500, ha forse risentito l’influsso dell’emergente cultura rinascimentale in quelle arcatelle a pilastri toscani che sorreggono il coro e nei due ingressi architravati con bella cornice in pietra. All’esterno è fiancheggiata da uno snello campanile con basamento in granito, a scarpata. Al suo interno vi sono due altari uno dedicato a S. Rocco e l’altro alla maternità di Maria Vergine. Particolarmente elegante l’altare di sinistra dove sono scomparsi due angeli artistici del ’600. Nel giugno del 1859 la Giugno 2011 27 chiesa ospitò i Garibaldini in marcia verso la Valle Sabbia. All’ interno si può trovare una pregevole tela dedicata al santo patrono. SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA ROCCA A poca distanza dalla chiesetta di San Faustino e Giovita si trova il Santuario della Madonna della Rocca, antico oratorio di San Giovanni. Sorto sui ruderi del Castello già nel XVI, adattando il mastio alle esigenze culturali, esso conteneva una pala del Farinati sull’unico l’altare e una tela con vergine e Bambino attribuita al Moretto e alla sua cerchia. Nell’immediato secondo dopoguerra il fervore popolare la restaurò e modificò ulteriormente, cambiando l’ingresso e costruendo la rampa d’accesso alla chiesa.Scomparve il quadro del Farinati danneggiato dalle imperie e recentemente anche il quadro della Vergine è stato trasferito nella parrocchiale, mentre nell’oratorio hanno trovato collocazione nove opere di artisti vobarnesi, oltre ad una statua lignea dedicata alla Madonna scolpita da artigiani della Val Gardena. SANTUARIO MADONNA DELLA NEVE Situato fra Teglie e Provaglio v.s. sorge il santuario della madonna della neve. Datato 1666, centro di solenni festività annuali. ROCCA DI VOBARNO Di questo poderoso castello, sorto a guardia della Valle del Chiese e del torrente Agna, sull’antica “via teutonica”poco o nulla rimane dell’assetto originario. Il castello era il nodo nevralgico delle strategie di difesa territoriale fra Riviera, Valsabbia e Trentino. Il castello raggiungse la sua massima estensione fra l’ XI e il XII secolo, quando la torre superiore e i casamenti annessi, sulla cima del Cingolo, vengono circondati da una triplice cerchia di mura che scendeva fino alle rive del fiume Chiese; divenne, poi oggetto di contesa in più occasioni. Espugnato una prima volta dagli Scaligeri nel 1330 e poi da Bernabò Visconti nel 1362, che, per rappresaglia, lo devastò demolendo buona parte delle fortificazioni. Nella prima metà del 1400 rimase comunque ancora un “arnese da guerra” ed ospitò un castellano al soldo di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, partecipando alle successive lotte fra Milano e Venezia: venne abbandonato e trasformato in “oratorio” solo sul finire del XV secolo, in seguito alle mutate condizioni politiche del territorio. Della sua triplice cerchia muraria, avvolgente la collina del Cingolo dell’abitato alla sommità, rimangono abbondanti tracce, alcune affioranti in più parti, altre celate dalla vegetazione. RISERVA NATURALE SORGENTE DEL FUNTANI’ La riserva si estende per circa 60 ettari in Val Degagna, pochi chilometri a monte della confluenza del torrente Agna con il fiume Chiese, in Valsabbia. Nonostante la vicinanza al centro abitato e ad una delle valli più urbanizzate nel bresciano, la riserva si trova immersa in un paesaggio ancora incontaminato e selvaggio. Giugno 2011 28 L’ istituzione della riserva è motivata dalla presenza, nelle acque di alcune sorgenti della Val Degagna, di un elevato numero di molluschi d’acqua dolce. La presenza di queste specie, legata alla composizione calcarea del substrato e alle passate vicende glaciali, è un valido indice di ottima qualità ambientale, trattandosi di specie destramente sensibili a forme di inquinamento o alterazione fisico-chimiche delle acque. Oltre a questi organismi, in effetti di difficile osservazione ad occhio nudo, in riserva è possibile ammirare ambienti estremamente diversificati, dal movimentato corso del torrente Agna ai fitti carpineti e castagneti dei versanti, dai prati magri dalle colorate e pregiate fioriture ad alberi maestosi, dagli scorci sulle formazioni geologiche di Carvanno alle vallate a vegetazione pseudo mediterranea. Non mancano elementi ben conservati di archeologia industriale, relativa agli impianti di regimazione e prelievo delle acque a scopo idroelettrico. Dal centro visitatori, allestito con acquari e pannelli didattici partono alcuni sentieri segnalati per escursioni di diversa durata e difficoltà. Attività sportive - BICI E MOUNTAIN BIKE: Strade asfaltate poco trafficate che mettono in comunicazione le frazioni dei Comuni e strade sterrate che si snodano tra i boschi costituiscono la fitta rete di sentieri percorribili in Mountain Bike. Gli ambienti intimi e caratteristici dei paesini lasciano spazio a panorami di grande fascino: bellezze naturali e tradizione si fondono regalando ambienti unici ed indimenticabili. Manifestazioni ROE’ VOLCIANO - Giornata del Volontariato” – Mostra fotografica ed intrattenimenti musicali in occasione dell’anno Europeo del volontariato presso le Scuole medie e Auditorium; - “Di Sana e Robusta Costituzione?”; - Campionato provinciale di atletica (Centro Sportivo); - Torneo Doppio Maschile Tennis “1° Memorial Fabio Franceschini” (Centro Sportivo); - Campionato individuale pesca alla trota (Località Caffaro); - Torneo Amatori Volley Vallesabbia; - Concerto estivo Banda Roè Volciano – Casa Vezzola; - Spettacolo teatrale “Non voglio mica la luna”; - Incontro di preparazione su “Il Barbiere di Siviglia”; - Spettacolo Teatrale “L’orco e il Fiume” Parco Pubblico – zona Italmark; - Opera “Il Barbiere di Siviglia” c/o Arena di Verona; Giugno 2011 29 - Festival della Chitarra “Estate a 6 corde II° edizione” – Quartetto del Buen Ayre (Chiesa Parrocchiale San Pietro); - Palio delle Contrade; - Concerto estivo Banda Roè Volciano (Piazza di Volciano); - “Musicando 2011” – Campo in sabbia (Centro Sportivo); - “Spalleggiando” (Centro Sportivo); - Raduno moto storiche con motogita a Limone; - Gara di mountain bike “Terzo Gran Premio degli Ulivi” presso il Centro Sportivo; - Serata “eno-gastronomica” – Pic-nic sotto le stelle. VILLANUOVA SUL CLISI - Mercatino dell’antiquariato; Il Veliero – 4° Country Fest (organizzato dal Comitato Feste De Paes); 1° Country Bike (organizzato dal Comitato Feste De Paes); Incontri sull’educazione per “..crescere con i figli”; Rappresentazione teatrali della compagnia Teatrale di Vobarno “Il Risveglio”; Concerto con il Gruppo Baraban (in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia); Il Teatro Poetico (presenta Wanted Garibaldi); Incontro pubblico con il fisico Antonino Zichichi); Manifestazione in Piazza di auto d’Epoca; Incontro con l’Autrice; Concerto con Charlie Chinelli (Teatro Corallo); Incontro con lo scrittore Guido Quarzo; Incontro con lo scrittore Pino Pace; Rappresentazione dell’opera Don Pasquale (Teatro Corallo); Concerto in piazza in occasione della Festa della RepubblicaM Country Fest (festa in piazza a cura dei commercianti – associazioni ed amministrazione comunale); In collaborazione con “Acque e terre festival” Ascanio Celestini in “La Fila Indiana – località Isolo); In collaborazione con “La Rosa e la spina” c/o cortile del Centro Sociale; Il Fiume e la Fabbrica – percorsi degli scrittori lombardi del 900; La compagnia di G.Onofrio presenta: Quattro serate in compagnia dei burattini c/o Piazza Donatori di Sangue; In collaborazione con “Terre di Brescia – Festival del paesaggio 2011” Giuseppe Cederna in “Il viaggiatore incantato” – località Isolo; Associazione Commercianti – Amministrazione comunale Sentieri di Gusto – Itinerario enogastronomico da Villanuova sul Clisi a Prandaglio con spettacolo musicale serale sul sagrato della parrocchiale di Berniga; Giugno 2011 30 - Festa del Fil de Fer – Tradizionale Festa in piazza organizzata dalla compagnia teatrale”Fil De Fer”; - In occasione della festività dell’Assunta Concerto in Piazza di MusicaSacra e Arie d’Opera Famose c/o Piazza Valverde; - Festa dell’Ospite; - Dopo i lunghi lavori di ristrutturazione, Inaugurazione del Santuario della Madonna della neve. Al termine delle funzioni religiose, pranzo comunitario a base di spiedo e concerto della banda civica; - Tradizionale Festa de Là del Pont – Musica – Spettacoli – Gastronomia c/o Piazza Donatori di Sangue; - In occasione dell’undicesimo anniversario del gemellaggio i cittadini di Villanuova sul Clisi ospitano gli amici di Trébeurden: cena dell’amicizia; - Piergiorgio Cinelli e Giorgio Zanetti in “I Tajacantù” c/o cortile del Centro Sociale; - In collaborazione con la farmacia c/o Teatro Corallo; - San Matteo – Festa del Patrono (il concerto in piazza della Banda Civica sarà preceduto dalla cena comunitaria lungo Via Chiesa); - Durante la stagione invernale-primaverile 2012 sarà allestita una rassegna teatrale con compagnie nazionali ed attori di grande levatura: è in corso di predisposizione, nell’arco dello stesso periodo, un calendario di incontri con illustri personalità nella campo della formazione, poesia, letteratura, musica, politica, e della società..che conta. VOBARNO - - - Giornata della memoria e Giornata del ricordo 2011; Attività di promozione della lettura con le classi 4° della Scuola Primaria di Vobarno; Cineforum “Progetto Giovani” (serie di 4 proiezioni); Celebrazione del 150° anniversario dell’Unità nazionale; 2° Rassegna classica valsabbina, dedicata al 150° dell’Unità nazionale; “Incontri letterari”, tre appuntamenti dedicati al mondo femminile; Concorso artistico/interpretativo dal titolo “La cosa più importante”, condotto con le classi 2° della Scuola Primaria di Vobarno, con premiazione dei lavori migliori prodotti da ciascuna classe e spettacolo rivolto a tutti gli alunni partecipanti; “Incontri italiani” – iniziativa composta da 3 appuntamenti di approfondimento sul tema dell’Unità italiana, con docenti universitari; “Per non perdere la bussola”, iniziativa inerente l’uso delle nuove tecnologie e l’abuso di sostanze stupefacenti, rivolta agli studenti delle Scuole Secondarie di 1° e 2° grado, promossa di concerto con gli Assessorati alla P.I. e Servizi Sociali; Visita al Museo della Croce Rossa internazionale, nel 150° dell’Unità nazionale; Visita a Santona e Torino, Palazzo e tomba di Camillo Benso di Cavour ed al Museo del Risorgimento italiano di Torino, nel 150° dell’Unità nazionale; Giugno 2011 31 - Partecipazione alla Rassegna “Acque e Terre festival 2011”, con uno spettacolo musicale della tradizione italiana; - “Cinema sotto le stelle” – set di 4 proiezioni all’aperto; - Realizzazione del progetto “Il fiume e la fabbrica” (presentata domanda di contributo a Regione Lombardia”, con realizzazione di una pubblicazione e produzione di uno spettacolo teatrale; - Presentazione di una pubblicazione, frutto di una ricerca sul periodo risorgimentale e relativo spettacolo teatrale; - Presentazione di una pubblicazione, frutto di ricerca sul periodo risorgimentale e relativo spettacolo teatrale; - 24° edizione del Premio d’arte “Vobarno, i suoi colori”; - 9° Stagione teatrale; - Festa della Madonna della Rocca. Strutture ricettive Questa zona della provincia di Brescia non è una zona altamente turistica, ma vista la vicinanza al Lago di Garda, zona amata dai turisti nord europei, si può pensare ad uno sviluppo in tal senso. Ad oggi su questi territori abbiamo una presenza limitata di strutture ricettive; si trovano infatti solo una struttura 3* a Vobarno, due strutture 3* e 3 B&B a Roè Volciano e nessuna struttura turistica a Villanuova sul Clisi. 3. CONCLUSIONI: BASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO Il requisito necessario affinché l’ambito territoriale possa definirsi “Distretto del commercio” è la presenza sul territorio di soggetti in grado di fare del commercio il fattore di integrazione e valorizzazione di tutte le risorse, e quindi, la presenza di attività economiche di tipo commerciale, para commerciale e assimilate. Infatti, se non esiste questo elemento, o le condizioni per consentirne lo sviluppo, non potrà mai essere realizzato un Distretto del commercio. I Distretti del commercio sono geneticamente il punto di arrivo di un percorso di analisi e studio delle “buone pratiche” di interventi di valorizzazione del territorio che utilizzano come strumento il commercio urbano. L’analisi dell’area considerata, con i commenti e le osservazioni rilevate (si veda il capitolo 2. Analisi contesto di riferimento), alla luce dei dati di contesto riportati, esprime alcuni aspetti dei quali una politica di riqualificazione e rivitalizzazione del commercio nel medio periodo deve necessariamente tener conto. Giugno 2011 32 PARTE 2 – LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO: DALLA STRATEGIA ALLA PROPOSTA DI DISTRETTO DIFFUSO DI RILEVANZA INTERCOMUNALE NEI COMUNI DI ROE’ VOLCIANO – VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO 4. GRUPPO DI INDIRIZZO Sin dalle fasi di concertazione a livello locale l’aggregazione dei tre Comuni si è creato un Gruppo di indirizzo, composto da: Sindaci; Assessori al commercio; Assessore al bilancio del Comune Capofila; Funzionari Ufficio Tecnico (Lavori Pubblici); Funzionari Ufficio Commercio; Segretario Comunale dell’Ente Capofila; 1 Rappresentante delle attività economiche locali. Gli elaborati e le analisi sono inoltre state diffuse presso: - ASCOM e Confesercenti (che sottoscrivono l’Accordo di Distretto); - Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia. Le tre Amministrazioni hanno lavorato per l’individuazione degli interventi pubblici strettamente connessi ed integrati che risultassero prioritari e strategici in una logica di rivitalizzazione delle attività commerciali e per la definizione dell’area di Distretto. I Comuni hanno infatti individuato le aree d’intervento e l’intervento pubblico di propria competenza anche e soprattutto in funzione delle esigenze e dei fabbisogni dei soggetti privati. Parallelamente alla fase di programmazione pubblica sono stati avviati: un processo di animazione territoriale rivolto agli operatori economici locali; contatti per la presentazione dell’idea alle associazioni imprenditoriali e di categoria presenti in ambito provinciale: in particolare Ascom Brescia, Confesercenti. Si segnala inoltre il coinvolgimento della Camera di Commercio di Brescia. Tali azioni sono state realizzate per: assicurare informazioni trasparenti a tutti i soggetti del territorio di riferimento e potenzialmente interessati (operatori economici e cittadinanza) in riferimento all’iniziativa; individuare e far emergere concreti bisogni del territorio; definire le strategie d’intervento; Giugno 2011 33 coordinare le attività e modalità operative per l’elaborazione e candidatura del Programma di Intervento. Le attività del Gruppo di indirizzo sono iniziate all’inizio del mese di gennaio 2010 e sono terminate con la presentazione delle proposte e della strategia generale a metà del mese di giugno 2011. A seguito dell’istituzione del “Distretto diffuso intercomunale del commercio”, il Gruppo di Indirizzo assumerà la struttura di Cabina di regia per la Governance del Distretto (per gli approfondimenti si rimanda allo specifico capitolo, più avanti nel presente lavoro). Gli incontri pubblici con gli operatori economici si sono svolti presso le sedi dei tre Comuni, come riportato nel prospetto seguente. Luogo Tipo d’incontro Incontro ristretto con i Comune di Roè rappresentanti delle tre Volciano Amministrazioni comunali Incontro ristretto con i Comune di Roè rappresentanti delle tre Volciano Amministrazioni comunali Incontro ristretto con i Comune di Roè rappresentanti delle tre Volciano Amministrazioni comunali Comune di Roè Incontro pubblico con operatori Volciano economici locali Comune di Villanuova sul Clisi Incontro pubblico con operatori economici locali Comune di Vobarno Incontro pubblico con operatori economici locali Ordine del Giorno Valutazione opportunità e primo esame 22/12/2011 delle possibili linee di azione Avvio Impostazione del progetto e avvio 29/12/2011 Avvio contatti con Associazioni locali no profit e indicazioni per gestione dei rapporti con le Associazioni provinciali 25/01/2011 rappresentative del settore del commercio Raccolta ed esame principali criticità ed esigenze locali, definizione del 31/01/2011 programma di lavoro Raccolta ed esame principali criticità ed esigenze locali, definizione del 01/02/2011 programma di lavoro Raccolta ed esame principali criticità ed esigenze locali, definizione del 07/02/2011 programma di lavoro Incontro con i sindaci dei 3 Comuni Comune di Roè Impostazione del progetto e avvio delle aderenti al Distretto e con il Volciano procedure concertative tra i soggetti personale tecnico Valutazione dei progetti presentati dai Comune di Roè Incontro con i sindaci dei 3 Comuni soggetti privati, raccolta proposte Volciano aderenti al Distretto migliorative Comune di Roè Incontro con i sindaci dei 3 Comuni Prima analisi dei progetti pubblici da Volciano aderenti al Distretto inserire nel progetto Incontro con i sindaci di Roè Comune di Roè Definizione degli interventi pubblici da Volciano e di Vobarno, Assessori e Volciano inserire nel progetto personale tecnico Comune di Incontro con il sindaco di Definizione degli interventi pubblici da Villanuova sul Villanuova sul Clisi ed Ass. Lavori inserire nel progetto Clisi pubblici Giugno 2011 Data 10/02/2011 10/03/2011 21/04/2011 24/05/2011 31/05/2011 34 Per quanto riguarda gli incontri pubblici con gli operatori commerciali, ai partecipanti sono stati forniti i seguenti materiali: - Scheda sintetica dell’intervento; - Scheda di manifestazione di interesse alla partecipazione; - Questionario informativo. 5. ANALISI DEGLI ATTORI CHIAVE E COSTRUZIONE PARTENARIATO Relativamente agli attori chiave sono stati presi in considerazione, oltre ai soggetti necessari per legge, altri che rispondessero alle seguenti caratteristiche: detentori di una conoscenza della realtà da modificare; interesse diretto al verificarsi del cambiamento che si intende produrre; disponibilità ad operare per favorire tale cambiamento. Tenendo in considerazione anche i diversi livelli di rilevanza per lo sviluppo del territorio dei potenziali soggetti, nonché la loro influenza (leadership morale, culturale, religiosa, ecc.) sui beneficiari finali, il gruppo di lavoro ha selezionato gli aderenti sulla base di due elementi di valutazione, ovvero il tipo di contributo sperato da parte del soggetto coinvolto ed il suo probabile interesse nel successo del programma. Tale processo di analisi ha portato alla costituzione del partenariato, descritto nel prossimo paragrafo. 5.1 Partenariato costituito Alla conclusione della fase di analisi degli attori chiave il Gruppo di Indirizzo sono stati definiti tutti i soggetti partner e firmatari dell’Accordo di Distretto, di seguito precisati. Partner obbligatori: Comune di Roè Volciano (Capofila), Comune di Villanuova sul Clisi, Comune di Vobarno; ASCOM Brescia; Confesesercenti Brescia. Altri partner firmatari dell’Accordo di Distretto: Comitato Feste De Paes; Amici del Palio; Associazione Il Sassolino; Associazione Pensionati Anziani Giugno 2011 35 Ruoli e responsabilità dei partner Comune di Roè Volciano Capofila e coordinatore del Progetto, attuatore di interventi a finalità pubblica e delle attività indicate al punto 15 “Tipologie di interventi previste all’interno di un Distretto” ed al punto 16 “Spese ammissibili” del D.d.u.o. 1 marzo 2011 - n. 1822, Approvazione del 4° bando «Distretti del Commercio» - D.g.r. 993 del 15 dicembre 2010, previste nel Distretto. Comune di Villanuova sul Clisi e Vobarno Partner del Progetto, attuatore di interventi a finalità pubblica. ASCOM Brescia e Confesesercenti Brescia Oltre a rappresentare le istanze del territorio ed a stimolare la raccolta di idee da parte degli attori privati, hanno fornito elementi fondamentali di conoscenza del settore specifico, contribuendo alla elaborazione della strategia generale. Entrambe le associazioni parteciperanno agli organismi di coordinamento del distretto, contribuendo alle attività di gestione, monitoraggio e rendicontazione della attività private. Istituto Tecnico di Istruzione Superiore di Valle Sabbia “Giacomo Perlasca”, sede di Vobarno Nonostante l’Istituto non figuri tra i firmatari dell’Accordo di Distretto, si segnala che gli alunni dell’Istituto parteciperanno al concorso per la realizzazione di un “Logo del Distretto”. L’attività potrà diffondere tra gli studenti la conoscenza del Distretto del Commercio e delle sue opportunità, stimolando un’ottica positiva che potrebbe favorire il rilancio di attività nel Distretto e ridurre nel futuro lo spopolamento delle aree. Comitato Feste De Paes, Amici del Palio, Associazione Il Sassolino, Associazione Calcio, Associazione Pensionati Anziani Queste Associazioni avranno ruolo fondamentale di supporto e/o di realizzazione degli eventi e delle manifestazioni programmate nel Distretto. Giugno 2011 36 6. DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DEL DISTRETTO La definizione della strategia è passata attraverso una fase di analisi; a conclusione di tale processo si è ottenuto il quadro degli aspetti di criticità che ostacolano lo sviluppo ed il consolidamento del sistema commerciale nell’area del Distretto. 6.1 Indagine conoscitiva In linea con l’obiettivo di creare azioni ed attività di coinvolgimento degli operatori economici nella strategia di sviluppo del Distretto, e con l’obiettivo di studiare le potenzialità commerciali della zona interessata, si è deciso di rafforzare il processo di concertazione locale tramite un’indagine conoscitiva realizzata attraverso la predisposizione di un questionario rivolto ai settori coinvolti dal progetto. Il questionario ha lo scopo di analizzare principalmente i settori del commercio e dell’ospitalità alberghiera e ristorativa, al fine di restituire sia un quadro dello stato dell’arte, con dati quantitativi relativi alle attività presenti nei Comuni del Distretto, sia dare un’idea complessiva di come viene percepita dagli operatori del settore la qualità dell’offerta commerciale. L’obiettivo è quello di mettere in evidenza i punti problematici sui quali lavorare e le opportunità sulle quali investire per fare del Distretto una zona ad alta attrattività commerciale. L’indagine ha lo scopo quindi di restituire dati sia quantitativi che qualitativi, che permettano di dare un quadro complessivo della realtà. Soggetti coinvolti Per realizzare l’indagine i tre Comuni in collaborazione con Gruppo Impresa, ha redatto un questionario articolato e differenziato per i diversi settori dell’offerta commerciale e turistica. Il questionario è stato sottoposto all’attenzione dei commercianti, degli albergatori e dei ristoratori che hanno manifestato interesse alla partecipazione all’iniziativa distrettuale. Sono stati raccolti n° 39 questionari compilati relativi a commercianti ed esercizi pubblici, un buon numero rispetto agli operatori potenzialmente interessati nell’area. Giugno 2011 37 Modalità dell’indagine Il questionario L’indagine si è avvalsa di uno strumento quale il questionario come mezzo che facilmente permette di raggiungere il maggior numero di persone, strumento efficace per ottenere dei dati statistici confrontabili. Si tratta di un questionario autocompilato, cioè dove il soggetto sottoposto alle domande può rispondere in modo autonomo. Si è utilizzato un questionario parzialmente strutturato caratterizzato dalla presenza di domande chiuse, di domande aperte e di spazi liberi per esprimere brevi note. Il questionario è costituito da: o un elenco di domande poste in successione suddivise in macro argomenti, per ciascuna delle quali sono prestabilite anche le possibili risposte. o domande aperte che hanno lo scopo di sondare le opinioni degli operatori e le problematiche emergenti. La struttura del questionario La struttura del questionario è suddivisa per macroargomenti: 1. Dati anagrafici Si è preferito mantenere in forma anonima il questionario, per permettere una maggiore libertà di risposta, specialmente in merito alle valutazioni attinenti l’attività dell’amministrazione comunale. 2. Esperienza del personale Questo campo di domande è mirato ad analizzare il livello dell’esperienza degli operatori del settore, basandosi sugli anni di lavoro nel settore attuale del gestore o proprietario e le esperienze pregresse. Inoltre si vuole indagare il numero di dipendenti del settore e l’esperienza del personale. 3. Tipologia offerta commerciale Questo gruppo di quesiti è volto a definire le principali tipologie di offerta La qualità dell’offerta viene indagata attraverso l’individuazione di punti di forza delle attività, la presenza di servizi aggiuntivi e il livello di promozione della propria attività da parte del commerciante la realizzazione di investimenti e attività congiunte. 4. Clientela e guadagni Le domande hanno lo scopo di ricostruire un quadro dell’attività nei diversi mesi dell’anno, per mappare la tipologia di clientela e il cambiamento passando dall’alta Giugno 2011 38 alla bassa stagione e quanto l’afflusso di clientela e di guadagni è cambiato negli ultimi due o tre anni. 5. Attrattività Le domande in questo macroargomento sono volte a definire il grado di attrattività commerciale dei Comuni interessati, a cominciare dalla definizione di un’identità del territorio composta dagli elementi che principalmente lo caratterizzano, le risposte raccolte saranno utili a stabilire quali degli elementi caratterizzanti rendono l’area maggiormente attrattiva e quali sono gli strumenti migliori per la promozione delle attività commerciali. In questa sezione si è data particolare attenzione a raccogliere le problematiche, i disagi e le priorità. 6. Partecipazione locale Tra gli aspetti che si è ritenuto interessante indagare, il livello di interesse alla collaborazione con l’amministrazione locale la predisposizione a partecipare a progetti di sviluppo locale. 6.2 Esiti dell’indagine L’indagine, attraverso il questionario ed alcuni contatti diretti con i commercianti, ha raccolto dati significativi soprattutto per quanto riguarda le opinioni degli operatori rispetto al livello di qualità dell’offerta commerciale, permettendo di individuare alcuni aspetti che caratterizzano il settore quali: tendenze in atto, evoluzioni e cambiamenti nei settori, pratiche di vendita o di ospitalità, consolidate o innovative, punti di forza e di debolezza. Il quadro è stato ricostruito attraverso la raccolta di un campione di risposte sul totale degli operatori dei tre Comuni interessati, rappresentativo degli operatori che hanno aderito al Distretto ma anche sufficientemente significativo rispetto al totale degli operatori dei Comuni. I dati ricavati, pur rappresentando un campione di soggetti contenuto, è comunque utile a sondare elementi di opinione generale che fanno riferimento molto probabilmente ad uno scenario omogeneo e coerente con la totalità dei soggetti che lavorano nei settori analizzati. Tipologia di offerta commerciale L’offerta commerciale si presenta caratterizzata da una percentuale maggiore di negozi alimentari di tipo tradizionale, per lo più di tipo “alimentare”. Vi è inoltre un’offerta piuttosto consistente di “artigianato”, che fa riferimento ad operatori (ad Giugno 2011 39 es. pasticcerie e fornerie) con attività prevalente di commercio (codice di attività Primaria Ateco). Tra i negozi di alimentari pochi vendono prodotti di qualità a marchio, DOP, DOC, IGP, ma anche biologici e di produzione propria. I punti di forza dell’attività sono pressoché equamente suddivisi tra il buon rapporto qualità – prezzo, il servizio e la zona di collocazione. Tra questi da segnalare il servizio alla clientela che si distingue per la particolarità di alcune pratiche che persistono ancora, come la spesa a credito, ma anche il rapporto con il commerciante di fiducia che offre una serie di piccoli servizi per il cliente come ad esempio il trasporto della spesa a casa. Elemento importante per l’offerta turistico-commerciale è il livello di innovatività. E’ stato quindi chiesto ai commercianti se recentemente hanno eseguito dei cambiamenti nella loro attività, sia nelle strutture, sia nell’offerta. Oltre il 75 % dei commercianti ha realizzato dei cambiamenti nella propria attività negli ultimi anni. La qualità dell’offerta si misura oltre che per i prodotti, i servizi e il prezzo, anche per il luogo in cui avviene la vendita, vale a dire principalmente il negozio. Il 44% dei commercianti ha eseguito soprattutto interventi di ristrutturazione, altri si sono limitati all’offerta di prodotti e servizi e una buona parte, pur non avendo eseguito alcun cambiamento, ha in previsione di farne. Altro elemento fondamentale per aumentare l’attrattività commerciale della zona, è la promozione delle attività, che viene fatta da alcuni commercianti attraverso mezzi tradizionali quali giornali e riviste o sponsorizzando eventi sportivi o culturali. Uno dei mezzi che sembra essere efficace nell’area è la stampa, che a differenza del web, meno utilizzato, viene sfruttato per la pubblicità. Per capire il livello complessivo dell’offerta commerciale nei Comuni del Distretto, è stata posta la domanda a chi vive la situazione dall’interno: il 48% è abbastanza soddisfatto, il 26% è mediamente-molto soddisfatto, mentre il 26% non è per niente soddisfatto della qualità commerciale complessiva nel Distretto (quest’ultimo, dato particolarmente significativo). Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Offerta commerciale”. Giugno 2011 40 Offerta Commerciale: Tipologia di offerta Alimentari Mini - Market Abbigliamento Artigianato Altro 33,3% 2,6% 7,7% 53,8% 2,6% Offerta Commerciale: Offre dei servizi aggiuntivi alla clientela? No, nessuno Consegne a domicilio Servizi di trasporto Shopping card/punti fedeltà Spesa a credito Altro 51,35% 21,62% 2,70% 16,22% 8,11% 0,00% 12,24% 26,53% 6,12% 32,65% 10,20% 12,24% Offerta Commerciale: Partecipa insieme ad altri operatori di settore ad iniziative di promozione del territorio? Sì 50,00% No 50,00% Giugno 2011 74,4% 25,6% Offerta Commerciale: Ha fatto investimenti recenti per migliorare la sua attività? Nessuno Ristrutturazione Nuovi prodotti Nuovi servizi Altro 23,08% 43,59% 17,95% 7,69% 7,69% Offerta Commerciale: E’ soddisfatto della qualità complessiva del centro urbano? Offerta Commerciale: Lei promuove la sua attività? se si con quali mezzi ? No Pubblicità giornali/riviste Spot Radio o TV sponsorizzazioni Sito web Altro Offerta Commerciale: Vende prodotti tipici della zona? No Sì Per niente soddisfatto Abbastanza soddisfatto Mediamente soddisfatto Molto soddisfatto Offerta Commerciale: Punti di forza Assortimento prodotti Qualità/prezzo Servizio Zona di collocazione Altro 25,64% 48,72% 20,51% 5,13% 8,6% 32,3% 29,0% 30,1% 41 Clientela e guadagni Dall’analisi dell’affluenza risulta che la stagione estiva (periodo Giugno – Settembre) registra una maggiore affluenza di clientela, rappresentata da turisti in vacanza nelle zone vicine, o di passaggio, persone residenti e famiglie. La posizione strategica dei Comuni del Distretto, tra il Lago di Garda (Salò è a pochi chilometri) e la Valle Sabbia, zona con buone frequentazioni turistiche grazie alla presenza del Lago d’Idro e di località come Anfo (rocca napoleonica d’Anfo), Bagolino. In bassa stagione si registra una clientela costituita per la maggior parte da residenti e persone di passaggio. Le maggiori zone di provenienza dei clienti sono provinciali. Da segnalare che purtroppo oltre la metà dei commercianti (56,4%) registra un cambiamento dei guadagni negli ultimi 3 anni con una tendenza al ribasso che si aggira intorno al 20%. Un ulteriore 7,7% addirittura comunica una riduzione superiore al 20%. Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Clientela e guadagni”. Clientela e guadagni: Periodi di maggiore affluenza dei clienti? Dicembre/febbraio Marzo/maggio Giugno/settembre Ottobre/novembre Clientela e Tipo di prevalente? 17,95% 20,51% 53,85% 7,69% Clientela e guadagni: Quale è la provenienza prevalente dei suoi clienti? Comune 17,14% Provincia 68,57% Altre Città 8,57% Estero 5,71% Giugno 2011 guadagni: clientela Residenti Persone di passaggio Turisti 49,06% 45,28% 5,66% Clientela e guadagni: qual è l’andamento guadagni negli ultimi 2/3 anni ? No. Nessun cambiamento Diminuzione maggiore del 20% Diminuzione inferiore al 20% Aumento superiore al 20% Aumento inferiore al 20% 20,51% 56,41% 10,26% 7,69% 5,13% 42 Attrattività e Partecipazione locale L’analisi delle risposte evidenzia come la componente paesaggistica-naturalistica (48,7%), sia ritenuta il principale punto di forza dell’area, anche in ordine alla capacità di attrarre clientela non residente. Gli operatori ritengono che il comune sia poco conosciuto (48,7%), ma facilmente raggiungibile dall’esterno, denotano una discreta segnalazione mediante cartellonistica che aiuti all’individuazione delle attività commerciali. La percezione della dotazione di infrastrutture di servizio è abbastanza negativa; tra gli interventi prioritari da realizzare si segnalano il miglioramento della viabilità e dei parcheggi (con un eloquente 61,79%), della sicurezza (12,56%), dell’illuminazione (12,69%) e dell’arredo urbano (10,3%). Emerge quindi un quadro piuttosto variegato di necessità in ambito infrastrutturale. Non sembrano attualmente necessari soltanto gli interventi che riguardano le aree verdi. Appare invece ottimo il contributo in termini di trasporto urbano, punto di partenza importante per impostare politiche di attrazione verso le aree commerciali dei Paesi interessati. Gli ambiti che si ritengono più importanti per migliorare l’attrattività della zona commerciale sono quelli degli eventi e delle manifestazioni (addirittura il 70%) seguiti attività promozionali e di marketing (19,59%). Il programma annuale di eventi e manifestazioni è gradito alla maggior parte degli operatori, circa il 69%, contro il 31% non soddisfatto. L’utilità degli eventi messi in campo dal comune è alta (60,67%) degli intervistati, abbastanza alta per il 31%. Solo l’8% esprime un giudizio negativo. Pertanto l’indicazione è quella di proseguire con la programmazione di eventi e manifestazioni, con l’obiettivo di rafforzarne l’effetto positivo, potenziando, ad esempio, la comunicazione verso l’esterno, ad oggi poco efficace per circa il 46% del campione. Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Attrattività e Partecipazione locale”. Giugno 2011 43 Attrattività: Quali sono gli elementi di attrattività del suo comune? Sport Arte e cultura Paesaggio-ambiente naturale Commercio Eventi Attrattività: E’ servita da sufficienti parcheggi nelle vicinanze? Sì No 7,69% 23,08% 48,72% 5,13% 15,38% 58,97% 41,03% Attrattività: La zona commerciale è segnalata adeguatamente Attrattività: Quanto il suo comune è conosciuto da persone non residenti? Poco Abbastanza Molto 48,72% 41,03% 10,26% Attrattività: La zona commerciale urbana è facilmente raggiungibile? Sì No 85,71% 14,29% Attrattività: Come valuta l’efficienza del trasporto pubblico per raggiungere il comune? Insufficiente Sufficiente Ottimo 1,25% 87,50% 11,25% con appositi cartelli ? No Sì 51,28% 48,72% Attrattività: E’ soddisfatto Attrattività: Se ha risposto della dotazione di infrastrutture a servizio delle attività nel paese? no, quali ritiene siano gli interventi prioritari da realizzare? Sì No Giugno 2011 41,03% 58,97% Parcheggi e viabilità Aree verdi Arredo urbano Sicurezza Illuminazione 61,79% 2,56% 10,38% 12,56% 12,69% 44 Attrattività: Come valuta Attrattività: In quali ambiti gli interventi di promozione commerciale e turistica fino ad ora realizzati? bisognerebbe investire per aumentare l’attrattività del comune? Insufficiente Sufficiente 41,82% 58,18% Attrattività: Quali ritiene siano i maggiori problemi e disagi del settore commercio e turismo? Concorrenza 69,74% Poca programmazione con gli Enti del settore di 30,26% riferimento Attrattività: Secondo lei eventi e manifestazioni sono utili motivi di attrattività commerciale e turistica? Poco 7,87% Abbastanza 31,46% Molto 60,67% Pubblicità e marketing Fiere, promozione all’estero Servizi di trasporto Eventi e manifestazioni Altro 19,59% 2,06% 3,09% 70,10% 5,15% Attrattività: Come valuta il programma di eventi e manifestazioni locali? Non soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto 28,21% 69,23% 2,56% Attrattività: Qual è il grado di comunicazione (ai residenti e all’esterno) di eventi e manifestazioni? Nullo Scarso Sufficiente Ottimo 4,40% 41,76% 49,45% 4,40% Per quanto riguarda l’ambito della partecipazione locale, quasi l’unanimità del campione (97,4%) ritiene che l’amministrazione comunale possa giocare un ruolo importante nel sostegno all’imprenditoria locale. Tra gli interventi che si ritengono più utili, al primo posto vi è la richiesta di una programmazione integrata pubblico – privato (43,85%); a seguire il sostegno all’avvio di nuove imprese (28,33%), infine sono ritenuti importanti anche gli aspetti legati alla formazione (25,26%). Giugno 2011 45 In tale contesto l’Amministrazione Comunale è quindi vista come non solo come ente locale più vicino ai cittadini, ma anche come “motore” dello sviluppo del territorio. Pertanto gli operatori ritengono che le Amministrazioni debbano: a) impegnarsi in processi di pianificazione qualitativa (urbanistica commerciale) e di governo attivo del territorio (policy) – concepito come visione strategica e complessiva dell’intero territorio comunale - nel quale possono giocare un ruolo decisivo sia lo sviluppo di progetti rivolti sul versante della vivibilità/mobilità di una particolare area (per ridurre il disagio economico e sociale) che l’innovazione tecnologica. Le risorse finanziarie debbano essere funzionali ad una competitività dei territori e non disperse su singole iniziative “settoriali” prive di un disegno strategico di fondo. b) Condividere gli obiettivi di un piano strategico comunale, con tutti gli interlocutori interessati a sviluppare la sussidiarietà e la collaborazione nel reperimento e nella gestione delle risorse finanziarie. c) Riservare ampio spazio, nell’ambito delle strategie del territorio e urbane, alla valorizzazione del centro urbano che costituisce uno dei capitoli principali, sia nella fase di valutazione delle risorse disponibili per lo sviluppo, sia nella fase di determinazione del ruolo che l’ente comune deve giocare per il raggiungimento dei più generali obiettivi strategici di sviluppo territoriale ed economico. Attrattività: Attrattività: Se si, quali Ritiene importante che l’Amministrazione comunale ponga in essere iniziative per sostenere l’imprenditoria locale? interventi secondo lei potrebbero essere più utili? Sì No Giugno 2011 97,4% 2,6% Corsi di Formazione 25,26% Agevolazioni avvio nuove 28,33% imprese Orientamento e accompagnamento 2,56% Progetti congiunti pubblico-privato 43,85% 46 6.3 Fase di analisi Analisi dei problemi Il partenariato ha avviato la fase di analisi dei problemi, ovvero il processo di raccolta, elaborazione e scelta degli elementi che, a giudizio degli attori chiave, sono collegati al settore in esame, sono realmente sperimentati nel contesto e sono fonte di insoddisfazione / frustrazione per i beneficiari finali (operatori del commercio, turismo e servizi). Tale processo ha avuto luogo in alcune sessioni di lavoro, volte a chiarire con gli stessi soggetti partecipanti il significato delle idee esposte, raggruppando quelle afferenti a problematiche simili condividendone successivamente le relazioni di causa effetto ed elaborando un ordine gerarchico condiviso di priorità anche in funzione della relativa urgenza e rilevanza. Il risultato di tale processo è rappresentato dall’albero dei problemi, rappresentato graficamente a pagina 50. A conclusione della fase di analisi si è ottenuto un quadro ampio e articolato degli aspetti di criticità che costituiscono ostacolo allo sviluppo e consolidamento del sistema commerciale dei centri urbani. Di seguito si individuano le principali criticità emerse principalmente nel corso dell’indagine (questionario) e nei confronti con gli operatori. A. Bassa competitività Le attività economiche presenti nelle aree commerciali dei tre Comuni presentano potenzialmente le caratteristiche di sistema commerciale integrato ma, alla luce delle minacce anche dello scenario generale, presentano alcuni segnali di difficoltà, in particolare: Diminuzione degli incassi e dei guadagni per gli operatori; Scarsa conoscenza da parte dei non residenti; Scarsa attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione; Elevata disomogeneità estetica; Scarsa presenza di medie superfici con assortimenti profondi dovuto alla struttura piccola dei locali. B. Limitata capacità di comunicazione e attrazione verso clienti e visitatori esterni Scarsa comunicazione d’insieme e visibilità dell’area commerciale e delle opportunità che offre; Difficoltà a seguire i cambiamenti del mercato e dei flussi; Comportamenti individualistici degli operatori; Sporadicità delle iniziative di fidelizzazione e comunicazione; Giugno 2011 47 Limitate azioni di marketing e promozione delle attività commerciali; Non elevato livello di comunicazione esterna del calendario di eventi. C. Efficienza urbana e servizi L’attrattività esercitata dalle aree a valenza commerciale e i flussi dall’esterno rendono necessario un sistema di accesso molto efficiente. Si sono evidenziate le seguenti criticità: Scarsa presenza di parcheggi; Scarsa funzionalità del sistema infrastrutturale di collegamento (ad es. marciapiedi); Non elevato grado di sicurezza (percepita) nelle aree commerciali; Scarsa organicità nell’assetto della segnaletica; Limitata qualità estetica e fruibilità di alcune aree pubbliche adiacenti agli esercizi commerciali. Analisi degli obiettivi Diretta conseguenza della costruzione dell’albero dei problemi è stata quella di trasposizione degli stessi in obiettivi da raggiungere per ridurre / eliminare / risolvere le negatività espresse. Tali obiettivi costituiscono pertanto la descrizione del miglioramento nella realtà che si intende ottenere. Si sottolinea come in questa fase non sono state prese in considerazione i processi, le azioni o gli strumenti necessari per la realizzazione del miglioramento o beneficio atteso o condizione positiva desiderata. Gli obiettivi sono stati formulati tenendo in considerazione la loro raggiungibilità in un tempo definito, la loro desiderabilità condivisa da tutti gli attori, la loro chiara formulazione come traguardi da raggiungere e non come azioni da intraprendere. Il risultato di tale attività è l’elaborazione dell’albero degli obiettivi, (rappresentato graficamente a pagina 53): Generali; Specifico; Operativi – Risultati. Giugno 2011 48 Analisi delle strategie In questa fase, sulla base della situazione analizzata in precedenza, sono state operate le scelte e gli impegni in merito ai contenuti del programma, operando una scelta precisa degli obiettivi ritenuti meritevoli di essere raggiunti. In particolare si è proceduto nell’identificazione e scelta (scoping) delle strategie, ovvero quelle connesse agli obiettivi generati da problemi urgenti e rilevanti, utilizzando una matrice che tiene in considerazione quattro criteri: 1) Impatto sull’obiettivo specifico; 2) Realizzabilità di breve periodo; 3) Minore intensità di investimenti; 4) Capacità di contribuzione con risorse proprie degli attori chiave. Le attività di questa fase hanno comportato l’identificazione di diverse aree di intervento, tra le quali sono state scelte quelle relative a: competitività, attrattività, promozione e coordinamento, accessibilità e mobilità, qualità ambiente urbano. Le attività di questa fase hanno comportato l’identificazione di diverse aree di intervento, tra le quali sono state scelte quelle relative a: Competitività; Attrattività; Sostenibilità energetica ed ambientale; Comunicazione - Marketing; Promozione – Animazione e Coordinamento; Sicurezza; Sviluppo e al sostegno dell’imprenditoria; Accessibilità e mobilità. Servizi in comune; Sono pertanto state eliminate altre possibilità in quanto non rispondenti a tutti od alcuni dei criteri precedentemente elencati. Giugno 2011 49 Albero dei Problemi Area distrettuale interessata da fenomeni di marginalità Diminuzione del valore degli immobili commerciali Riduzione servizi e socialità/aggregazione Aumento situazioni di disoccupazione Riduzione n esercizi comm., attività turistiche e dei servizi esistenti Perdita di posti di lavoro nell'area Riduzione vendite e margini per gli operatori dell'area distrettuale Limitata capacità di competere con l'offerta commerciale delle aree confinanti Insufficiente n. di visitatori nell'area Spazi urbani per il commercio non curati e non fruibili Scarsa presenza di medie superf ici con assortimenti prof ondi dovuto alla struttura piccola dei locali Giugno 2011 L'aspetto esteriore ed interno di alcuni esercizi non è gradevole / efficiente La crisi nell'economia ha ridotto i redditi delle famiglie L'area commerciale non ha visibilità all'esterno delle aree interessate Eventi e manifestazioni insuff. come richiamo e non abbastanza comunicati I residenti si spostano all'esterno o alle grandi superfici per gli acquisti di prodotti alimentari e altri I commercianti hanno difficoltà nell'interpretare i gusti e le preferenze dei consumatori I commercianti non sono coinvolti nelle iniziative promozionali e hanno comportamenti individualistici Scarsa attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione Non è sufficientemente garantita la sicurezza di beni e persone nelle ore serali I sistemi di sicurezza nelle aree commerciali sono scarsi (percezione) Il sistema viario è poco efficiente (parcheggi, marciapiedi,strade) Amm.ni Comunali poco attente alle esigenze del commercio, turismo e servizi 50 6.4 Fase di Formulazione La scelta degli Obiettivi Si è scelto di operare secondo la formulazione del Quadro Logico, così come posto a base e condizione di accesso a numerosi programmi di finanziamento promossi dall’UE e da altri organismi finanziatori (ad es.: banca mondiale, Nazioni Unite, ecc.). Il Quadro Logico è rappresentato nel prospetto riassuntivo riportato alla pagina 55, dove sono state anche indicate, in connessione con gli obiettivi specifici del programma di intervento, le macro aree di intervento individuate dalla normativa di Regione Lombardia relativa ai Distretti del Commercio. Passaggio I: Obiettivo specifico Pertanto si è proceduto nell’identificazione dell’Obiettivo specifico, ovvero il beneficio per i destinatari finali o scopo del programma. Trattandosi di un programma integrato l’obiettivo specifico dovrà essere conseguenza di tutto ciò che verrà fatto, ovvero conseguenza diretta di tutte le strategie scelte e dei benefici da esse apportate. In questo progetto l’obiettivo specifico individuato è il seguente: Incremento delle vendite e dei margini per gli operatori (settori commercio, turismo e servizi), dell’area individuata nel triennio successivo all'avvio del Distretto Passaggio II: Obiettivi generali Ad un livello più alto sono collocati gli Obiettivi generali, costituiti dai benefici o effetti che il programma contribuisce a raggiungere successivamente al raggiungimento del suo scopo, intendendo quindi un arco temporale al di là della durata del progetto. Nel caso specifico gli obiettivi generali riguardano le soluzioni ai problemi di: Mantenimento / incremento servizi e socialità / aggregazione; Mantenimento del valore degli immobili utilizzati per le attività e non; Mantenimento n° esercizi commerciali, attività turistiche e dei servizi esistenti; Occupazione e coesione sociale migliorate; Mantenimento dei posti di lavoro nelle aree; Giugno 2011 51 Passaggio III: Obiettivi operativi - Risultati Il terzo passaggio concerne l’individuazione degli Obiettivi operativi cioè quei servizi, espressi in termini di benefici, che il programma si impegna ad erogare ai beneficiari finali per consentire il raggiungimento dell’Obiettivo specifico. Nel caso in esame sono stati individuati gli Obiettivi operativi, da raggiungere nel percorso di sviluppo che costituiscono l’ossatura della strategia di intervento proposta dal presente programma. Tali obiettivi, opportunamente sintetizzati per macro - tipologia logica, sono i seguenti: 1. Miglioramento dell’aspetto esteriore e delle performance ambientali degli esercizi commerciali Il raggiungimento di tali obiettivi consente agli operatori la capacità di competere con l'offerta commerciale delle aree confinanti. 2. Migliorata visibilità dell'area commerciale dei Paesi interessati Il raggiungimento di tale obiettivo stimola l’aumento dei visitatori. 3. Migliorato stato e fruibilità degli spazi urbani per il commercio nell'area 4. Rafforzata promozione di eventi e manifestazioni nelle aree 5. Commercianti coinvolti nelle iniziative e collaborativi tra loro e con le Amministrazioni Intesa come partecipazione degli Attori alla creazione / condivisione di competenze e conoscenze per lo sviluppo del Distretto, da realizzarsi anche mediante un’efficiente sistema di governance. 6. Aumento della sicurezza per beni e persone migliorata nelle ore serali nelle aree interessate 7. Aumentata accessibilità / fruibilità del sistema viario e del parcheggi 8. Aumentata attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione Un ulteriore obiettivo: “Amministrazioni Comunali impegnate alle esigenze del commercio, turismo e servizi”, è trasversale e di sintesi rispetto agli altri e si estrinseca in prima istanza nella promozione del presente Distretto del Commercio. Giugno 2011 52 Albero degli Obiettivi Rivitalizzazione e sviluppo economico dei settori commercio, turismo e servizi Rivitalizzazione e sviluppo dei Comuni dell'area economico nei borghi e frazioni di collina e montagna dell'area Mantenimento del valore degli immobili commerciali edel non Mantenimento valore Mantenimento / incremento servizi e socialità / aggregazione Mantenimento / incremento Occupazione e coesione sociale migliorate Occupazione e coesione sociale migliorate servizi e socialità / degli immobili aggregazione commerciali e non Mantenimento n esercizi comm., attività turistiche e dei servizi esistenti Mantenimento n. esercizi comm. di vicinato e pubblici esercizi esistenti Mantenimento dei posti di lavoro nelle aree Mantenimento dei posti di lavoro nelle aree Incremento delle vendite e dei margini per gli operatori (settori commercio, turismo e servizi), dell’area nelmargini triennioper Incremento delleindividuata vendite e dei successivo all'avvio del Distretto nel i commercianti delle frazioni-borghi OBIETTIVO SPECIFICO "Distretto del commercio del Medio Chiese" OBIETTIVO SPECIFICO Distretto del commercio dei borghi dell’alto Lago di Garda – Sub area Gargnano, Tignale, Valvestino triennio successivo all'avvio del Distretto del Commercio Migliorata capacità di competere con l'offerta commerciale delle aree Migliorata capacità di competere confinanti con l'offerta commerciale delle aree urbane a lago Aumentato n. di visitatori nell'area Aumentato n. di visitatori turisti nei borghi-frazioni a monte-collina Migliorato stato e fruibilità degli spazi urbani per il Migliorato stato e fruibilità commercio nell'area degli spazi urbani per il Migliorato aspetto esteriore e performance ambientali di Miglioramento aspetto alcuni immobiliesede di attività esteriore performance ambientali di alcuni esercizi Rafforzata promozione di eventi e manifestazioni di di Rafforzata la promozione richiamo nelle aree di eventi e manifestazioni richiamo nelle aree INTERVENTI STRUTTURALI COMUNICAZIONE E INTERVENTI PER LA COMPETITIVITA' E SOSTENIBILITA' ENERGETICA MKTING QUALIFICAZIONE (Strutturale-MARKETING COMUNICAZIONE EDAmbientale-Energetica) AMBIENTALE Giugno 2011 Migliorata visibilità dell'area commerciale dei paesi Migliorata visibilità dell'area interessati commerciale nelle frazioniborghi interessati commercio nell'area Maggiore assortimento e Maggiore assortimento profondità prodotti di prodottiditipici locali (gastron., artigianato) Redditi delle famiglie colpite dalla crisi dei settori tradizionali mantenuto livelli Redditi delle famiglieacolpite sufficienti dalla crisi dei settori tradizionali mantenuto a livelli sufficienti I residenti restano nell'area per gli acquisti di I residenti nell'area prodottirestano e servizi per gli acquisti di prodotti alimentari e altri beni Migliorata capacità di rispondere ai gusti ed alle Migliorata capacità di preferenze deiaiconsumatori rispondere gusti ed alle preferenze dei consumatori Commercianti coinvolti nelle iniziative e collaborativi tra loro e Commercianti coinvolti con le nelle Amministrazioni iniziative GESTIONE DI PROMOZIONE SERVIZI IN ANIMAZIONE PROMOZIONE - ANIMAZIONE - MKTING COMUNE Attenzione ed utilizzo delle iniziative di Migliorata capacità di formazione tra singoli collaborazione operatori SVILUPPO E SOSTEGNO COORDINAMENTO ALL'IMPRENDITORIA SERVIZI IN COMUNE Sicurezza di beni e persone migliorata Sicurezza di beni e nelle ore serali nelle persone migliorata nelle aree interessate ore serali nelle aree interessate Rafforzata la presenza di sistemi dilasicurezza Rafforzata presenza di negli esercizi negli sistemi di sicurezza esercizi SICUREZZA SICUREZZA Aumentata accessibilità / fruibilità del sistema e di Aumentato viario numero del parcheggi esercizi multi-attività nelle aree Aumentata accessibilità / fruibilità del sistema viario Amm.ni Comunali impegnate alle esigenze Amm.ni Comunalidel commercio, turismo e servizi impegnate a favore del piccolo commercio ACCESSIBILITA' E ACCESSIBILITA' MOBILITA' MOBILITA' 53 La scelta degli interventi – Azioni La fase successiva all’individuazione degli obiettivi del Progetto (Quarto passaggio) è quella della scelta degli Interventi – Azioni da attuare per il raggiungimento dei benefici degli Obiettivi operativi. Tali attività costituiscono pertanto il processo per dare corpo ai servizi di cui il programma necessita. Ne consegue che la rivitalizzazione commerciale dell’area interessata dagli interventi, sia quelli a finalità pubblica che quelli a finalità privata, è diretta a: migliorare l’attrattiva estetica – architettonica ed ambientale, anche in connessione con iniziative nel settore dell’accoglienza nei locali; migliorare le condizioni infrastrutturali, in termini di fruibilità e accessibilità (strade, sistema dei parcheggi); favorire lo sviluppo di interventi per la valorizzazione e risanamento di aree, anche dal punto di vista della sicurezza; promuovere le aree commerciali dei tre Comuni, anche ricercando economie di scala fra gli operatori e con il pubblico, a livello strategico nella comunicazione di eventi / manifestazioni; favorire un potenziamento dell’accessibilità e fruibilità dell’area per il commercio, il turismo e i servizi; far maturare una prospettiva di sviluppo comune e condivisa. far sviluppare una cultura della formazione mediante la partecipazione a corsi di formazione. Giugno 2011 54 6.5 Quadro logico di Progetto Rivitalizzazione e sviluppo economico Mantenimento del OBIETTIVI GENERALI dei settori valore degli immobili A LUNGO TERMINE commercio, turismo e commerciali e non servizi dei Comuni dell'area OBIETTIVO SPECIFICO Mantenimento / incremento servizi e socialità / aggregazione Occupazione e coesione sociale migliorate Mantenimento n° Mantenimento dei esercizi comm., posti di lavoro nelle attività turistiche e aree dei servizi esistenti Incremento delle vendite e dei margini per gli operatori (settori commercio, turismo e servizi), dell’area individuata nel triennio successivo all'avvio del Distretto Migliorato aspetto esteriore e OBIETTIVI OPERATIVI performance RISULTATI ambientali di alcuni immobili sede di attività Migliorato stato e fruibilità degli spazi urbani per il commercio nell'area CONNESSIONE CON MACRO AREA DI INTERVENTO DA BANDO REGIONALE 7. INTERVENTI PER LA 1. 2. PROMOZIONE SOSTENIBILITA' COMUNICAZIONE E ANIMAZIONE ENERGETICA ED E MARKETING AMBIENTALE 3. INTERVENTI STRUTTURALI DI QUALIFICAZIONE URBANA Rafforzata promozione di eventi e manifestazioni di richiamo nelle aree Commercianti Migliorata visibilità coinvolti nelle dell'area iniziative e commerciale dei collaborativi tra loro paesi interessati e con le Amministrazioni 6. GESTIONE DI SERVIZI IN COMUNE Attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione Amm.ni Comunali Aumentata Rafforzata la impegnate alle accessibilità / presenza di sistemi esigenze del fruibilità del sistema di sicurezza negli commercio, viario e del esercizi turismo e servizi parcheggi 8. SVILUPPO E SOSTEGNO ALL'IMPRENDITORIA 5. SICUREZZA 4. ACCESSIBILITA' E MOBILITA' AZIONI - INTERVENTI (PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO) Giugno 2011 55 PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO 7. VISION DEL “DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE: COMUNI DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO” Sulla base di quanto emerso nei capitoli precedenti i Comuni di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno hanno intrapreso un ambizioso processo di riqualificazione, animazione e valorizzazione delle aree commerciali, con l’obiettivo specifico di preservare o migliorare la redditività delle attività commerciali presenti nell’area nel periodo 2011-2012, facendo del commercio il motore trainante dello sviluppo economico e sociale del territorio. Il Distretto nasce all’interno di un contesto in cui le Pubbliche Amministrazioni condividono caratteristiche del territorio e politiche di sviluppo territoriale, tra le quali la visione di sviluppo del sistema commerciale rientra. I tre comuni interessati condividono la progressiva estinzione degli esercizi commerciali, che hanno da sempre assolto una fondamentale funzione sociale, sia attraverso la fornitura di molteplici servizi sia come centri di aggregazione e quindi un progressivo abbandono della popolazione nelle aree e delle attività a valenza commerciale. Tra i Comuni dell’area le Amministrazioni di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno si sono aggregate per progettare e sviluppare interventi in un Distretto del Commercio nel quale si ritrovano declinati gli elementi caratterizzanti l’intera area: Il “Distretto del commercio del Medio Chiese”, vuole essere: Identitario In grado di saper sviluppare le tipicità locali ed un chiaro e riconoscibile modello unitario di presentazione, nella forma (pagine web, logo del Distretto) e nella sostanza (stili comuni nel servizio commerciale). Ovvero capace di riconoscere, tutelare e fare apprezzare i propri valori e caratteri distintivi anche attraverso il recupero e la promozione delle risorse esistenti dal punto di vista abitativo, insediativo, storico-architettonico, economico, sociale, culturale. Competitivo e sostenibile nel tempo In grado di dotarsi delle capacità e delle risorse per sviluppare processi di miglioramento finalizzati al raggiungimento di posizioni di eccellenza nell’area. E, nel tempo, di conseguire le economie necessarie al loro mantenimento in modo da sviluppare un un’elevata qualità della vita. Questo significa che nei Comuni del Distretto si vuole venga riconosciuta dai residenti attuali e potenziali così come dai visitatori, una superiore dotazione di risorse ambientali e volontà e capacità di conservarle. Allo stesso tempo tutto il Distretto deve essere annoverato tra le aree dove la qualità della vita Giugno 2011 56 è più elevata anche in relazione alla disponibilità e alla qualità dei servizi pubblici e privati e alla qualità delle relazioni tra persone e tra persone e istituzioni. Qualificato ed ospitale Il Distretto deve presentare condizioni di ordine ed estetica gradevole nelle strutture sfuggendo l’incuria, in modo da stimolare la frequentazione dei luoghi. Deve inoltre saper offrire elevata qualità nelle relazioni con il pubblico, sviluppando una superiore cultura del servizio commerciale, rispondendo in modo adeguato alla richiesta di attrezzature e di servizi espressa dai diversi segmenti di domanda rappresentati dai diversi tipi di fruitori (ad esempio i residenti, i visitatori – turisti). Facilmente accessibile Il Distretto dovrà esprimere condizioni di mobilità pedonale, automobilistica e ciclistica per una facile fruibilità dei clienti (residenti e turisti-visitatori). La frequentazione con qualsiasi mezzo non dovrà creare esternalità negative sulle altre funzioni dei territori che richiedono mobilità, ma anzi contribuire ad incentivare la frequentazione degli esercizi commerciali dell’area del Distretto, che sarà vissuto come sistema eccellente di accessibilità, anche per anziani (molto presenti nell’area di Distretto), ed altre fasce deboli sul piano della mobilità. Sicuro In grado di poter garantire una frequentazione sicura ai clienti, non solo all’interno degli esercizi commerciali, ma in tutta l’area del Distretto. La sicurezza dovrà essere uno degli elementi di attrazione valutati dai potenziali operatori commerciali che intendano investire nell’area. Oltre alla sicurezza delle persone nel Distretto dovrà essere garantita la sicurezza delle merci. Sostenibile dal punto di vista energetico ed ambientale Gli interventi e le azioni del Distretto dovranno garantire un basso impatto ambientale, ridotti consumi di risorse non rinnovabili e limitati carichi ambientali nelle qualificazioni delle strutture a valenza commerciale. Giugno 2011 57 8. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI COMUNICAZIONE E MARKETING DI DISTRETTO Finalità Ottenere una migliore comunicazione delle iniziative del distretto e dei suoi attori Obiettivo operativo: - Migliorare l’attrattività del territorio Contenuti Nell’ambito di tale macro area di intervento rientrano tipologie di intervento a finalità pubblica relative al coordinamento e gestione del distretto e quelle volte a favorire una ampia e diffusa conoscenza del distretto e delle sue iniziative. Nel secondo tipo di iniziative si collocano le spese relative alla creazione di una immagine coordinata ed alla creazione di un website dedicato al Distretto. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 2011 2012 Totale Pubblico 5.000 17.000 22.000 Comune di Roè Volciano 5.000 15.000 20.000 Comune di Villanuova sul Clisi 1.000 1.000 Comune di Vobarno 1.000 1.000 Totale complessivo 5.000 17.000 22.000 Contributo RL cofinanziamento 20.000 2.000 20.000 1.000 1.000 20.000 2.000 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 2011 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale Pubblico 5.000 17.000 22.000 22.000 Comune di Roè Volciano 5.000 15.000 20.000 20.000 Comune di Villanuova sul Clisi 1.000 1.000 1.000 Comune di Vobarno 1.000 1.000 1.000 Totale complessivo 5.000 17.000 22.000 22.000 - Giugno 2011 58 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Immagine coordinata di distretto con Logo e progettazione pagine web Comune di Roè Volciano Pubblico Roè Volciano 1 Comunicazione e Marketing 1.1 azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto Spese la gestione ed il coordinamento del Distretto 20.000 20.000 0 5.000 15.000 Immagine coordinata distretto con Logo e progettazione pagine web Comune di Villanuova s/c e Vobarno Pubblico Villanuova s/c e Vobarno 1 Comunicazione e Marketing 1.1 azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto Creazione LOGO e pagine Sito Web Distretto 2.000 0 0 0 2.000 Tale intervento è integralmente a carico delle amministrazioni comunali, non sono richiesti contributi a Regione Lombardia Giugno 2011 59 PROMOZIONE E ANIMAZIONE Finalità Animare e vivacizzare l’area del distretto. Obiettivi operativi: - migliorata attrattività del territorio - migliorata capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori Contenuti La macro area comprende la promozione delle attività del distretto realizzata attraverso la collocazione di pannelli informativi in punti critici dell’area (Roè Volciano e Vobarno) nonché la realizzazione di una newsletter periodica da distribuire ai cittadini, contenente informazioni aggiornate sulle attività del distretto stesso. Fanno parte di questa macro tipologia anche gli eventi che forniscono occasioni di svago e socializzazione per i cittadini e che attraggono visitatori esterni nell’area distrettuale. Eventi legati allo shopping saranno inseriti nell'ambito di iniziative culturali che si svolgono all’interno dei centri storici (Es: mostre, sfilate, concorsi). In vari periodi dell’anno sono state già programmate alcune iniziative di rilievo da realizzare all’interno del distretto. Il calendario verrà concordato in sede di tavoli di coordinamento eventualmente integrando gli eventi programmati con altri nuovi e sinergici. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 2 Promozione e Animazione 2011 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento Pubblico 22.000 51.000 73.000 12.852 60.148 Comune di Roè Volciano 1.000 5.000 6.000 1.828 4.172 Comune di Villanuova sul Clisi 20.000 41.500 61.500 10.070 51.430 Comune di Vobarno 1.000 4.500 5.500 954 4.546 Totale complessivo 22.000 51.000 73.000 12.852 60.148 Giugno 2011 60 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 2 Promozione e Animazione 2011 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale Pubblico 22.000 51.000 73.000 68.000 5.000 Comune di Roè Volciano 1.000 5.000 6.000 1.000 5.000 Comune di Villanuova sul Clisi 20.000 41.500 61.500 61.500 Comune di Vobarno 1.000 4.500 5.500 5.500 Totale complessivo 22.000 51.000 73.000 68.000 5.000 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE Giugno 2011 Cartellonistica e notiziario distrettuale Comune di Roè Volciano Pubblico Roè Volciano 2. Promozione ed animazione 2.1 Campagna di Promozione Pannelli informativi da posizionare in area distrettuale contenenti informazioni di pubblica utilità e newsletter periodica del distretto 6.000 1.828 4.172 5.000 Calendario condiviso manifestazioni distrettuale Comune di Villanuova sul Clisi Pubblico Villanuova sul Clisi 2. Promozione ed animazione 2.1 Campagna di Promozione e notiziario Mercatino dell’antiquariato, Il Veliero – 4° Country Fest (organizzato dal Comitato Feste De Paes), 1° Country Bike (organizzato dal Comitato Feste De Paes), Incontri sull’educazione per “..crescere con i figli”, Rappresentazione teatrali della compagnia Teatrale di Vobarno “Il Risveglio”, Concerto con il Gruppo Baraban (in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia), Il Teatro Poetico (presenta Wanted Garibaldi), Incontro pubblico con il fisico Antonino Zichichi), Manifestazione in Piazza di auto d’Epoca, Incontro con l’Autrice, Concerto con Charlie Chinelli (Teatro Corallo), Incontro con lo scrittore Guido Quarzo, Incontro con lo scrittore Pino 61 Pace, Rappresentazione dell’opera Don Pasquale (Teatro Corallo), Concerto in piazza in occasione della Festa della RepubblicaM, Country Fest (festa in piazza a cura dei commercianti – associazioni ed amministrazione comunale), In collaborazione con “Acque e terre festival” Ascanio Celestini in “La Fila Indiana – località Isolo), In collaborazione con “La Rosa e la spina” c/o cortile del Centro Sociale, Il Fiume e la Fabbrica – percorsi degli scrittori lombardi del 900, La compagnia di G.Onofrio presenta: Quattro serate in compagnia dei burattini c/o Piazza Donatori di Sangue, In collaborazione con “Terre di Brescia – Festival del paesaggio 2011” Giuseppe Cederna in “Il viaggiatore incantato” – località Isolo, Associazione Commercianti – Amministrazione comunale Sentieri di Gusto – Itinerario enogastronomico da Villanuova sul Clisi a Prandaglio con spettacolo musicale serale sul sagrato della parrocchiale di Berniga, Festa del Fil de Fer – Tradizionale Festa in piazza organizzata dalla compagnia teatrale”Fil De Fer”, In occasione della festività dell’Assunta Concerto in Piazza di MusicaSacra e Arie d’Opera Famose c/o Piazza Valverde, Festa dell’Ospite, Dopo i lunghi lavori di ristrutturazione, Inaugurazione del Santuario della Madonna della neve (Al termine delle funzioni religiose, pranzo comunitario a base di spiedo e concerto della banda civica), Tradizionale Festa de Là del Pont – Musica – Spettacoli – Gastronomia c/o Piazza Donatori di Sangue, In occasione dell’undicesimo anniversario del gemellaggio i cittadini di Villanuova sul Clisi ospitano gli amici di Trébeurden: cena dell’amicizia, Piergiorgio Cinelli e Giorgio Zanetti in “I Tajacantù” c/o cortile del Centro Sociale, In collaborazione con la farmacia c/o Teatro Corallo, San Matteo – Festa del Patrono (il concerto in piazza della Banda Civica sarà preceduto dalla cena comunitaria lungo Via Chiesa). Inoltre, durante la stagione invernale-primaverile 2012 sarà allestita una rassegna teatrale con compagnie nazionali ed attori di grande levatura: è in corso di predisposizione, nell’arco dello stesso periodo, un calendario di incontri con illustri personalità nella campo della formazione, poesia, letteratura, musica, politica, e della società..che conta. TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 61.500 10.070 51.430 20.000 41.500 62 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 Cartellonistica e notiziario distrettuale Comune di Vobarno Pubblico Vobarno 2. Promozione ed animazione 2.1 Campagna di Promozione Pannelli informativi da posizionare in area distrettuale contenenti informazioni di pubblica utilità e newsletter periodica del distretto 5.500 954 4.546 1.000 4.500 63 INTERVENTI STRUTTURALI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA Finalità Aumentare la competitività degli esercizi commerciali Obiettivo operativo: - Migliorata capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori Contenuti Sono compresi gli interventi finalizzati a migliorare la qualità ed il livello di gradevolezza estetica degli esercizi destinati al commercio o alle attività turistiche e delle aree destinate al commercio con interventi pubblici e privati che riguardano: - Il rifacimento di facciate, vetrine, insegne - L’acquisto di attrezzature da esterno (tende, dehors e simili) - Installazione di impiantistica multimediale (aree wi-fi ecc) - Riqualificazione di aree pubbliche. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. Privato Pubblico Comune di Roè Volciano Comune di Vobarno Totale complessivo 3 Interventi strutturali 2011 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento 69.700 216.602 286.302 104.097 182.205 50.000 250.560 300.560 85.855 214.705 20.000 70.560 90.560 34.969 55.591 30.000 180.000 210.000 50.886 159.114 119.700 467.162 586.862 189.952 396.910 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 3 Interventi strutturali 2011 2012 Privato 69.700 216.602 Pubblico 50.000 250.560 Comune di Roè Volciano 20.000 70.560 Comune di Vobarno 30.000 180.000 Totale complessivo 119.700 467.162 Giugno 2011 Totale Spese correnti Spese c/capitale 286.302 286.302 300.560 300.560 90.560 90.560 210.000 210.000 586.862 586.862 64 TITOLO Interventi strutturali di natura privata Co.Po. Di Cobelli Snc ATTUATORE Immobiliare Almara Artemia di Ghidini G. Bar Trattoria Ricomilla Bar Vino Cattivo S. Mansi & C. Snc Calzature Podavini Roberto Bar Ponte Snc Pizzeria Corona Snc Valley Restaurants Macelleria Hallal Agadir Sas Bar Pit Stop di Beatrice Forti Montini Aldo Servizio Q8 Venni Enrico Colori & Fantasia Stip Bresciana di Perlotti Gioielleria Guatta N.B Games Srl Il Quadrifoglio Bottega del Pane Sas di Piccinelli Debora e C.Silverado di Gabrielli Silvia Guido Giacomini Lab Srl Giorni Felici Snc Pensieri e Parole Il Mercato del Sapore di Baroni Matteo Bar One di Claudio Garuffini Il Gatto e La Volpe Snc Happy Dog Bianchi Erik & Stefania & C. Sas Bar Corallo di BM Women Snc Cavedaghi Giuseppe Fullcomics di Amantea & C. Caccia Pesca Vedovelli di Milva Ferremi Mo.lv. Di Gottardi & c. Snc FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO Privata Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Vobarno, 3. Interventi Strutturali 3.1 Qualificazione Estetica degli immobili attrezzature esterne DESCRIZIONE L’intervento verrà attuato da diversi commercianti e sarà incentrato sulle seguenti tipologie di lavori: - Acquisto e posa in opera nell’area esterna di pertinenza dell’esercizio di attrezzature (dehors, pedane, espositori, elementi riscaldanti) - Acquisto di elementi di arredo: tavoli, sedie, banconi, ombrelloni - Sistemazione e tinteggiatura di facciate e rifacimento di vetrine - Acquisto e posa di insegne - Acquisto e posa di illuminazione esterna Tali interventi verranno realizzati nel rispetto delle linee guida previste dalle norme tecniche di attuazione degli strumenti di programmazione vigenti. TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 e acquisto 286.302 104.097 182.205 69.700 216.602 65 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 Interventi strutturali di natura pubblica Comune di Roè Volciano Pubblica Roè Volciano 3. Interventi Strutturali 3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzata a migliorare impatto visivo e fruibilità spazi urbani Rifacimento marciapiede con eliminazione barriere architettoniche e rifacimento illuminazione pubblica via Bellini 90.560 34.969 55.591 20.000 50.560 Interventi strutturali di natura pubblica Comune di Vobarno Pubblica Vobarno 3. Interventi Strutturali 3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzata a migliorare impatto visivo e fruibilità spazi urbani Riqualificazione piazza Ferrari e marciapiedi di via Garibaldi 210.000 50.886 159.114 30.000 180.000 66 ACCESSIBILITA’ E MOBILITA’ Finalità Migliorare il concetto di mobilità urbana, anche attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti. Obiettivo operativo: - Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali. Contenuti Per quanto riguarda i soggetti privati la macro area di intervento comprende interventi destinati a migliorare l’impatto ambientale delle attività commerciali attraverso l’ acquisto di mezzi di trasporto più ecologici. Dal punto di vista degli investimenti a finalità pubblica la tipologia comprende interventi sulla struttura viaria della zona urbana che consentano di migliorare l’accessibilità e la mobilità del distretto, oltre alla realizzazione di nuovi parcheggi a servizio delle zone commerciali Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 4 Accessibilità e Mobilità 2011 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento Privato 35.500 96.600 132.100 48.024 84.076 Pubblico 33.740 180.000 213.740 39.590 174.150 Comune di Roè Volciano 3.740 10.000 13.740 5.020 8.720 Comune di Villanuova sul Clisi 30.000 170.000 200.000 34.570 165.430 Totale complessivo 69.240 276.600 345.840 87.614 258.226 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 4 Accessibilità e Mobilità 2011 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale Privato 35.500 96.600 132.100 132.100 Pubblico 33.740 180.000 213.740 213.740 Comune di Roè Volciano 3.740 10.000 13.740 13.740 Comune di Villanuova sul Clisi 30.000 170.000 200.000 200.000 Totale complessivo 69.240 276.600 345.840 345.840 Giugno 2011 67 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE Acquisto di mezzi di mobilità dolce Arcadia Snc di Carminati & C. Guido Giacomini Artemia di Ghidini G. Immobiliare Almara Bianchi Erik & Stefania & La Fioreria di C. Sas Ponchiardi Antonia Comaglio Fabrizio Pizzeria Corona Snc Servizio Q8 Venni Gioielleria Guatta Enrico Valley Restaurants Privata Roè Volciano, Villanuova s/c, Vobarno 4. Accessibilità e Mobilità 4.1 Interventi di governo flussi di accesso L’intervento prevede l’acquisto di automezzi a basso impatto ambientale funzionali all’esercizio dell’attività commerciale TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 132.100 48.024 84.076 35.500 96.600 Viabilità e parcheggi Comune di Roè Volciano Privata Roè Volciano 4. Accessibilità e Mobilità 4.1 Interventi di governo flussi di accesso Opere di miglioramento stradale rotatoria di via Marconi e realizzazione parcheggi a servizio area commerciale 13.740 5.020 8.720 3.740 10.000 68 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 Interventi di sistemazione viaria e parcheggi Comune di Villanuova sul clisi Privata Villanuova sul clisi 4. Accessibilità e Mobilità 4.1 Interventi di governo flussi di accesso Riqualificazione Piazza Roma (pavimentazione) opere di adeguamento per mercati, abbattimento barriere architettoniche, creazione nuovi parcheggi a servizio aree commerciali 200.000 34.570 165.430 30.000 170.000 69 SICUREZZA Finalità ottenere un miglioramento della sicurezza per persone, merci e immobili. Obiettivo operativo: - Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali Contenuti Si tratta di interventi pubblici e privati relativi alla installazione di sistemi di videosorveglianza che svolgano funzione di prevenzione (deterrente per azioni criminose o vandaliche) e controllo delle aree critiche. Gli interventi sono realizzati sia da soggetti privati all’esterno degli esercizi commerciali che dalle amministrazioni comunali. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. Privato Pubblico Comune di Roè Volciano Totale complessivo 5 Sicurezza 2011 12.500 5.000 5.000 17.500 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento 53.163 65.663 23.879 41.784 10.600 15.600 5.703 9.897 10.600 15.600 5.703 9.897 63.763 81.263 29.582 51.681 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). Privato Pubblico Comune di Roè Volciano Totale complessivo Giugno 2011 5 Sicurezza 2011 12.500 5.000 5.000 17.500 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale 53.163 65.663 65.663 10.600 15.600 15.600 10.600 15.600 15.600 63.763 81.263 81.263 70 TITOLO ATTUATORE Acquisto sistemi videosorveglianza e anti intrusione Immobiliare Almara Artemia di Ghidini G. Bar Ponte Snc Calzature Podavini Roberto Valley Restaurants Gioielleria Guatta Servizio Q8 Venni Enrico Il Quadrifoglio N.B Games Srl Silverado di Gabrielli Silvia Bottega del Pane Sas di Piccinelli D e C. Lab Srl Guido Giacomini Fullcomics Giorni Felici Snc Il Senso del Gusto Il Gatto e La Volpe Snc Comaglio Fabrizio Bianchi Erik & Stefania & C. Sas FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE Privata Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Vobarno 5. Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree L’intervento prevede l’acquisto di sistemi di videosorveglianza e antintrusione da parte degli operatori privati TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO 65.663 COFINANZIAMENTO 23.879 41.784 SPESA PER ANNO 2011 2012 12.500 53.163 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Giugno 2011 Interventi per la sicurezza delle aree pubbliche Comune di Roè Volciano Pubblica Roè Volciano 5. Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree Acquisto e installazione sistemi videosorveglianza esterna via Bellini 15.600 5.073 9.897 5.000 10.600 71 GESTIONE DI SERVIZI IN COMUNE Finalità Migliorare la pulizia e la salubrità degli ambienti urbani e delle aree pubbliche in generale Obiettivi operativi: - Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali - Migliorato aspetto esteriore e performance ambientali Contenuti In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici finalizzati a migliorare il livello di pulizia ed igiene dei luoghi pubblici. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 6 Gestione Servizi in comune 2011 2012 Totale Contributo RL Pubblico 1.000 3.100 4.100 Comune di Roè Volciano 600 600 Comune di Villanuova sul Clisi 1.000 2.000 3.000 Comune di Vobarno 500 500 Totale complessivo 1.000 3.100 4.100 - cofinanziamento 4.100 600 3.000 500 4.100 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 6 Gestione Servizi in comune 2011 2012 Pubblico 1.000 3.100 Comune di Roè Volciano 600 Comune di Villanuova sul Clisi 1.000 2.000 Comune di Vobarno 500 Totale complessivo 1.000 3.100 Giugno 2011 Totale Spese correnti Spese c/capitale 4.100 4.100 600 600 3.000 3.000 500 500 4.100 4.100 - 72 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE Servizi aggiuntivi di pulizia aree esterne Comune di villanuova s/c, Vobarno Pubblica Roè Volciano, Vobarno, Villanuova sul Clisi 6. Gestione servizi in comune 6.1 Servizi pulizia spazi comuni Servizi pulizia strade in occasione di manifestazioni mercati TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 e 3.500 0 3.500 1.000 2.500 Tale intervento è integralmente a carico delle Amministrazioni comunali, non sono richiesti contributi a Regione Lombardia TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Interventi per la sicurezza delle aree pubbliche Comune di Roè Volciano Pubblica Roè Volciano 5. Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree Gestione annuale sistema videosorveglianza 600 0 600 0 600 Tale intervento è integralmente a carico dell’Amministrazione Comunale, non sono richiesti contributi a Regione Lombardia Giugno 2011 73 SOSTENIBILITA’ ENERGETICA E AMBIENTALE Finalità Miglioramento salubrità, fruibilità degli spazi urbani Obiettivo operativo: - Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali - Migliorato aspetto esteriore e performance ambientali Contenuti In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici relativi alla raccolta differenziata porta a porta. Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 2011 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento Pubblico 1.000 2.000 3.000 3.000 Comune di Roè Volciano 1.000 2.000 3.000 3.000 Totale complessivo 1.000 2.000 3.000 3.000 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 2011 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale Pubblico 1.000 2.000 3.000 3.000 Comune di Roè Volciano 1.000 2.000 3.000 3.000 Totale complessivo 1.000 2.000 3.000 3.000 - Giugno 2011 74 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Raccolta differenziata Comune di Roè Volciano Pubblica Roè Volciano 7. Sostenibilità energetica ed ambientale 7.1 Investimenti per riduzione consumi, risparmio energetico, tutela ambientale Raccolta differenziata 3.000 0 3.000 1.000 2.000 Tale intervento è integralmente a carico dell’Amministrazione Comunale, non sono richiesti contributi a Regione Lombardia Giugno 2011 75 INIZIATIVE PER IL SOSTEGNO E LO SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIA Finalità Aggiornamento professionale operatori privati. Obiettivo operativo Amministrazioni comunali impegnate e visibili sul fronte del sostegno alle attività commerciali. Contenuti In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici relativi ai corsi gratuiti di visual merchandising per gli operatori del distretto Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento. 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria 2011 2012 Totale Contributo RL cofinanziamento Pubblico 1.500 1.500 1.500 Comune di Roè Volciano 500 500 500 Comune di Villanuova sul Clisi 500 500 500 Comune di Vobarno 500 500 500 Totale complessivo 1.500 1.500 1.500 Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura della spesa (spese correnti e in conto capitale). 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria 2011 2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale Pubblico 1.500 1.500 1.500 Totale complessivo 1.500 1.500 1.500 - Giugno 2011 76 TITOLO ATTUATORE FINALITA' COMUNE MACRO AREA TIPOLOGIA INTERVENTO DESCRIZIONE TOTALE INVESTIMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO COFINANZIAMENTO SPESA PER ANNO 2011 2012 Corsi di formazione per operatori commerciali Comune di Roè Volciano, Villanuova s/c, Vobarno Pubblica Roè Volciano, Villanuova s/c, vobarno 8. Iniziative per lo sviluppo ed il sostegno all’imprenditoria 8.1 corsi di formazione professionale e aggiornamento Corsi di aggiornamento professionale per vetrinisti 1.500 0 1.500 0 1.500 Tale intervento è integralmente a carico delle Amministrazioni comunali, non sono richiesti contributi a Regione Lombardia Giugno 2011 77 9. QUADRI ECONOMICI COMPLESSIVI Tab. 1 - Budget complessivo per tipologia e per anno e piano di copertura 2011 2012 Investimento Contributo RL Cofinanz. 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 5.000 17.000 22.000 20.000 2.000 2 Promozione e Animazione 22.000 51.000 73.000 12.852 60.148 3 Interventi strutturali 119.700 467.162 586.862 189.952 396.910 4 Accessibilità e Mobilità 69.240 276.600 345.840 87.614 258.226 5 Sicurezza 17.500 63.763 81.263 29.582 51.681 6 Gestione Servizi in comune 1.000 3.100 4.100 4.100 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 1.000 2.000 3.000 3.000 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria 1.500 1.500 1.500 Totale complessivo 235.440 882.125 1.117.565 340.000 777.565 Tab. 2 - Budget complessivo per intervento e per anno 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 1.1 Azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto 2 Promozione e Animazione 2.1 Campagna di Promozione 3 Interventi strutturali 3.1 Qualificazione estetica degli immobili e degli spazi destinati al commercio in sede fissa 3.3 Qualificazione e sistemaz. finalizzati a migliorare impatto visivo e fruibilità spazi urbani 4 Accessibilità e Mobilità 4.1 Interventi di governo dei flussi di accesso 5 Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree 6 Gestione Servizi in comune 6.1 Strutturazione di servizi e sistemi comuni 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 7.1 Investimenti per riduzione consumi, risparmio energetico, tutela ambientale 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria 8.1 Corsi di formazione professionale e aggiornamento Totale complessivo anno 2011 anno 2012 Investimento 5.000 17.000 22.000 5.000 17.000 22.000 22.000 51.000 73.000 22.000 51.000 73.000 119.700 467.162 586.862 69.700 216.602 286.302 50.000 250.560 300.560 69.240 276.600 345.840 69.240 276.600 345.840 17.500 63.763 81.263 17.500 63.763 81.263 1.000 3.100 4.100 1.000 3.100 4.100 1.000 2.000 3.000 1.000 2.000 3.000 1.500 1.500 1.500 1.500 235.440 882.125 1.117.565 A testimonianza dell’effetto di mobilitazione sul territorio dell’iniziativa, si mette in evidenza come il piano complessivo di intervento raggiunge una cifra di circa 1.117.565 € , con un effetto leva sul contributo massimo ottenibile (320.000,00 € + 20.000€ per le attività di coordinamento ) di 3,3 volte l’ammontare delle risorse pubbliche messe a disposizione dalla Regione Lombardia. Si evidenzia inoltre che l’amministrazione comunale ha deciso di aumentare la quota di contributo regionale destinata agli investimenti privati, trasferendo ad essi una quota di circa 16.000 € . Pertanto la ripartizione del contributo massimo regionale (al netto dei costi di coordinamento) è suddivisa tra il 45% per le iniziative a finalità pubblica (144.000 €) e 55% per iniziative a finalità privata (176.000,00 € ) Giugno 2011 78 Tab.3 - Budget complessivo per natura del soggetto e natura delle spese Valori soggetto Investimento Tot. Spese correnti Totale Spese c/capitale Privato 484.065 484.065 Pubblico 633.500 98.600 534.900 Totale complessivo 1.117.565 98.600 1.018.965 Tab.4 - Budget complessivo tipologia, soggetto e natura delle spese 1 Comunicazione e Marketing di Distretto Pubblico 2 Promozione e Animazione Pubblico 3 Interventi strutturali Privato Pubblico 4 Accessibilità e Mobilità Privato Pubblico 5 Sicurezza Privato Pubblico 6 Gestione Servizi in comune Pubblico 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale Pubblico 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria Pubblico Totale complessivo Investimento Spese correnti Spese c/capitale 22.000 22.000 22.000 22.000 73.000 68.000 5.000 73.000 68.000 5.000 586.862 586.862 286.302 286.302 300.560 300.560 345.840 345.840 132.100 132.100 213.740 213.740 81.263 81.263 65.663 65.663 15.600 15.600 4.100 4.100 4.100 4.100 3.000 3.000 3.000 3.000 1.500 1.500 1.500 1.500 1.117.565 98.600 1.018.965 Tab.5 - Budget complessivo per soggetto, anno e piano di copertura anno 2011 anno 2012 Investimento Contributo RL tot. Cofin. Privato 117.700 366.365 484.065 176.000 308.065 Pubblico 117.740 515.760 633.500 164.000 469.500 Totale complessivo 235.440 882.125 1.117.565 340.000 777.565 Si evidenzia come il cofinanziamento medio complessivo sia pari al 69,6% (777.565 su 1.117.565), nel dettaglio: Livello di cofinanziamento investimenti pubblici: 74,1% Livello di cofinanziamento investimenti pubblici: 63,6% Entrambi ampiamente superiori al 50%. Giugno 2011 79 Tab.6 - Budget complessivo per tipologia e soggetto/copertura Privato Investimento Contributo RL cofinanziamento 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 2 Promozione e Animazione 3 Interventi strutturali 4 Accessibilità e Mobilità 5 Sicurezza 6 Gestione Servizi in comune 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria Totale complessivo 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 2 Promozione e Animazione 3 Interventi strutturali 4 Accessibilità e Mobilità 5 Sicurezza 6 Gestione Servizi in comune 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria Totale complessivo 286.302 132.100 65.663 104.097 48.024 23.879 182.205 84.076 41.784 484.065 176.000 308.065 Pubblico Investimento Contributo RL cofinanziamento 22.000 20.000 2.000 73.000 12.852 60.148 300.560 85.855 214.705 213.740 39.590 174.150 15.600 5.703 9.897 4.100 4.100 3.000 3.000 1.500 1.500 633.500 164.000 469.500 Investimento Contributo RL cofinanziamento totale totale totale 1 Comunicazione e Marketing di Distretto 2 Promozione e Animazione 3 Interventi strutturali 4 Accessibilità e Mobilità 5 Sicurezza 6 Gestione Servizi in comune 7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale 8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria Totale complessivo Giugno 2011 22.000 73.000 586.862 345.840 81.263 4.100 3.000 1.500 1.117.565 20.000 12.852 189.952 87.614 29.582 340.000 2.000 60.148 396.910 258.226 51.681 4.100 3.000 1.500 777.565 80 10. GOVERNANCE Il Gruppo di Indirizzo che ha definito la promozione del presente Distretto del Commercio costituirà una struttura di riferimento per l’implementazione di uno stabile e condiviso assetto organizzativo che consenta il funzionamento del Distretto nel tempo: la Cabina di regia. Struttura La Cabina di regia convocherà i seguenti soggetti: Sindaci dei Comuni del Distretto; Manager di Distretto; Assessori al commercio / turismo (o Attività Produttive) dei Comuni del Distretto; Assessori ai Lavori pubblici dei Comuni del Distretto; Funzionario Ufficio Tecnico (uno per Comune); 1 Rappresentante ASCOM; 1 Rappresentante Confesercenti; 1 Rappresentante degli operatori privati del commercio; 1 Rappresentante soggetti no profit dell’area. Le competenze della Cabina di regia sono le seguenti: individuare in modo chiaro gli organi di governo del Distretto formato dal partenariato pubblico-privato; individuare le singole responsabilità, le modalità di delega operativa che si ritiene necessario affidare a figure professionali per la realizzazione dell’attività del Distretto. In particolare individuare un Manager di Distretto che: assumerà il ruolo di responsabile del coordinamento e dell’attuazione delle politiche commerciali e promozionali nell’area per un periodo iniziale non inferiore a due anni; definire le strategie di sviluppo economico e di qualificazione; individuare gli strumenti e le azioni più adatte alla loro attuazione; organizzare e coordinare le risorse assegnate creando un collegamento tra gli interessi di tutti i soggetti del partenariato: amministrazioni, associazioni imprenditoriali, operatori del commercio, consumatori ed altri soggetti no profit. coordinarsi con i Funzionari incaricati dei Comuni individuati all’interno degli Uffici Tecnici / Lavori Pubblici – Edilizia Privata, Commercio. Indirizzare le azioni future del Distretto cogliendo ulteriori opportunità di sviluppo attraverso una nuova progettualità e una capacità di attrazione di risorse aggiuntive; revisionare il progresso del progetto e sviluppare e implementare le azioni per correggere le deviazioni dal piano del progetto; monitorare ed assistere il Piano per il suo intero svolgimento e fino alla sua completa realizzazione; Giugno 2011 81 condividere le modalità di gestione dei rapporti con gli altri partner e beneficiari coinvolti nella realizzazione del Programma di Intervento di Distretto (ad es.: erogazioni a favore dei singoli operatori commerciali); tenere i rapporti con Regione Lombardia. La Cabina è convocata dal Presidente eletto ogni volta che si rende necessario, e comunque almeno una volta al semestre. Per lo svolgimento delle proprie attività potrà avvalersi del supporto di risorse esterne da individuare tra Professionisti altamente qualificati. Giugno 2011 82 11. MONITORAGGIO, RISULTATI ATTESI E INDICATORI L’idea forza del Programma di intervento caratterizzato da un forte legame e accomunato da una strategia di reciproca collaborazione tra i comuni, le associazioni di categoria ed i privati, è quella di finalizzare ed attivare una comune e strategica politica di sviluppo fondata prioritariamente sul potenziamento e rilancio dei settori del commercio, turismo e servizi. Il partenariato locale, attraverso un’azione integrata fra il pubblico e il privato, intende quindi raggiungere una serie di obiettivi concordati, condivisi con le associazioni di categoria e ritenuti strategici al fine di offrire una risposta concreta alle esigenze manifestate dalla popolazione locale. Gli interventi sono fortemente integrati tra loro e strutturati in modo tale che ogni progetto non incida positivamente solamente sugli interessi dei singoli, ma vada a risolvere più problematiche nello stesso tempo in un’ottica di potenziamento e valorizzazione del territorio in oggetto. Inoltre, come ricaduta indiretta, il partenariato si aspetta che le iniziative avviate nell’ambito del Distretto Diffuso possano dare nuovo impulso e stimolo anche ai soggetti privati esterni alla partnership, che potranno intraprendere altre iniziative imprenditoriali di supporto al settore del turismo, dell’artigianato locale, dell’edilizia e della ristorazione. Inoltre, l’Amministrazione Comunale è convinta che la valorizzazione dell’area individuata possa fungere da stimolo agli abitanti della zona per dare il via ad opere di manutenzione e ristrutturazione dei propri edifici, di fatto attivando un circuito virtuoso di cui possano indirettamente beneficiare anche le attività economiche. Per favorire e verificare gli obiettivi individuati all’interno del Programma di Intervento sarà attivato un apposito strumento. La Cabina di regia, infatti, ha tra le sue mansioni ed obiettivi quello di monitorare ed assistere il Piano per il suo intero svolgimento e fino alla sua completa realizzazione: saranno attivati indicatori di impatto e di risultato che, oltre a garantire un efficace ed efficiente realizzazione del programma, saranno in grado di valutare i risultati ed il grado di raggiungimento degli obiettivi preventivati. Giugno 2011 83 1.1 Monitoraggio Si tratta dell’insieme delle attività sistematiche di raccolta dati, elaborazione degli stessi e traduzione in decisioni operative in supporto alla gestione del programma di intervento. Il monitoraggio accompagnerà la gestione del programma sin dalla sua partenza e sostanzialmente si articola su due dimensioni: 1. il monitoraggio di efficienza, basato sulle attività e sulle risorse; 2. il monitoraggio di efficacia, basato sugli obiettivi individuati. Il primo tipo di monitoraggio è volto a determinare, periodo per periodo, se gli output del progetto sono stati prodotti ed erogati in accordo con le attività pianificate Il periodo di monitoraggio minimo è stato previsto a cadenza trimestrale e fornirà gli elementi necessari alla Cabina di regia per ottenere un quadro generale dell’andamento e per valutare la necessità di attuare azioni correttive. Nel dettaglio, per ogni intervento, ogni 6 mesi verranno raccolti i dati relativi a: percentuale di avanzamento delle attività sul totale; percentuale di spesa (o altro indicatore monetario) rispetto al totale; prodotti ottenuti (suscettibili di essere contati o misurati, per esempio con numeri, metri lineari, ecc ) in particolare si segnalano; o n° nuovi punti luce pubblici installati o n° riqualificazioni estetiche esercizi privati o n° installazioni multimediali private realizzate o n° interventi privati sulla sicurezza o n° telecamere videosorveglianza pubblica installate o n° pannelli informativi installati o n° piani e programmi di marketing elaborati o n° eventi e manifestazioni riferite al Distretto realizzate o n° articoli e interviste pubblicate su stampa locale e nazionale o n° medio mensile di visitatori sito o n° copie newsletter inviate previsione di avanzamento attività nel semestre successivo; previsione avanzamento spesa nel semestre successivo; eventuali criticità. La raccolta dati verrà effettuata tramite invio (fax o mail) di apposita scheda di monitoraggio da compilare a cura di ogni singolo beneficiario e restituire all’ufficio commercio del Comune che provvederà alla successiva rappresentazione dei dati aggregati per la Cabina di regia per le opportune valutazioni. Giugno 2011 84 Il secondo tipo di monitoraggio, monitoraggio di efficacia, risponde alla logica di evitare che i giudizi espressi sullo stato e sulle dinamiche dell’area commerciale urbana siano affidati ad impressioni o percezioni superficiali. La disponibilità di dati di sintesi, con diversi gradi di oggettività, consente sia di valutare l’efficacia del programma in ragione del raggiungimento dei suoi obiettivi (risultati) sia di meglio comprendere le caratteristiche e le dinamiche dell’area oggetto di intervento, nonché quali e quante variabili possono essere utilmente modificate anche nei periodi successivi al progetto. Si tratta perciò di utili supporti al processo decisionale degli eventuali organismi di gestione e consentono di esprimere corrette valutazioni sull’esito dei progetti, misurandone natura e quantità di cambiamento indotto. Gli indicatori utilizzati per la valutazione del programma di intervento del distretto diffuso riguardano tre distinti livelli: il raggiungimento degli obiettivi operativi (risultati ) il raggiungimento dell’obiettivo specifico del progetto. Il contributo al raggiungimento degli obiettivi generali di lungo periodo Indicatori di efficacia relativi agli obiettivi operativi AREE DI PARCHEGGIO A SERVIZIO DEL DISTRETTO Percentuale di variazione (rispetto inizio progetto) numero posti Indicatori auto a servizio dell’area Fine primo anno e fine progetto Periodicità Comando di Polizia locale Fonti dei dati SERVIZI PUBBLICI Indicatori Periodicità Fonti dei dati Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero di servizi pubblici presenti nell’area Annuale Amministrazione Comunale, ufficio Commercio FRUIBILITA’ E DECORO DELLE AREE PUBBLICHE Indicatori Periodicità Fonti dei dati Giugno 2011 Livello di gradimento (rispetto anno precedente) espresso da campione di popolazione Annuale Sondaggio on line sul sito istituzionale del Comune 85 ATTRATTIVITA’ Indicatori Periodicità Fonti dei dati Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero utenti servizi intrattenimento (cinema, teatro, ecc) Annuale/stagionale Amministrazione Comunale Comando di Polizia locale EVENTI E MANIFESTAZIONI Indicatori Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero eventi e manifestazioni sul territorio comunale Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero eventi e manifestazioni riferite al DISTRETTO Periodicità Annuale Fonti dei dati Amministrazione Comunale Indicatori di efficacia relativi all’obiettivo specifico del progetto ANDAMENTO DELLE VENDITE Variazione trimestrale dell’andamento delle vendite effettuata dagli Indicatori esercizi dell’area rispetto al trimestre precedente Periodicità Trimestrale, con riepilogo Annuale Camera di Commercio Fonti dei dati Associazioni commercianti Questionario di rilevazione ANDAMENTO REDDITUALE Indicatori Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) dei redditi per tipologia di esercizio Periodicità Annuale Fonti dei dati Questionario di rilevazione annuale SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI Variazione (rispetto anno precedente) del livello di gradimento per Indicatori le attività realizzate dal DISTRETTO Periodicità Annuale Questionario di rilevazione annuale, distribuito presso le scuole Fonti dei dati comunali Sondaggio on line sul sito istituzionale del comune Giugno 2011 86 Indicatori di efficacia relativi agli obiettivi generali a lungo termine OCCUPAZIONE Indicatori Periodicità Fonti dei dati Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero occupati nell’area commerciale Variazione tasso di disoccupazione nell’area commerciale Annuale Schede di rilevazione periodiche Questionario di rilevazione annuale CONSISTENZA ESERCIZI COMMERCIALI Percentuale di variazione numero esercizi commerciali per tipologia Indicatori Percentuale di variazione superfici di vendita esercizi commerciali per tipologia Periodicità Annuale Osservatorio regionale sul commercio Fonti dei dati Questionario di rilevazione annuale Giugno 2011 87 Privati Pubblico Pubblico Responsible interventi pubblici interventi pubblici Sostenibilità energetica ed ambientale Pubblico Pubblico Privati Servizi comuni Pubblico Interventi privati Privato interventi pubblici Sicurezza Acquisto mezzi a basso impatto ambientale Accessibilità e Mobilità Qualificazione e sistemazione finalizzati a migliorare impatto visivo spazi urbani Pubblico qualificazione estetica immobili privati Interventi qualificazione urbana Calendario Eventi Promozione e animazione azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto Comunicazione e Marketing di distretto Area di Intervento mar-11 mar-11 mar-11 mar-11 mar-12 dic-11 dic-11 giu-11 dic-11 Start Date dic-11 dic-11 dic-12 dic-11 dic-12 dic-12 dic-12 lug-12 dic-12 End Date 8 ott-11 7 set-11 6 ago-11 5 lug-11 4 giu-11 3 mag-11 2 apr-11 1 lug-12 giu-12 mag-12 apr-12 mar-12 feb-12 gen-12 dic-11 nov-11 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 ago-12 31/1/00 set-12 mar-11 dic-12 ott-12 mar-11 nov-12 Giugno 2011 dic-12 01/03/2011 31/12/2012 Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale del commercio del Medio Chiese: Comuni di Roè Volciano, Enter Project Range Start Date End Date Villanuova Sul Clisi e Vobarno 12. CRONOPROGRAMMA 88