Alla scoperta del Tadelakt. Viaggio studio alle fornaci da calce

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Alla scoperta del Tadelakt. Viaggio studio alle fornaci da calce
FORUM ITALIANO CALCE News - 2/10 - Febbraio 2010
Newsletter dell’Associazione Forum Italiano Calce - www.forumcalce.it – [email protected]
Alla scoperta del Tadelakt. Viaggio studio alle fornaci da calce di Marrakech Forum Italiano Calce News 2/10 La calce non conosce confini e spinge i suoi estimatori alla ricerca delle sue origini, anche le più lontane! L’Associazione Forum Italiano Calce organizza nei giorni 5-­‐8 marzo 2010 un viaggio studio a Marrakech alla scoperta delle fornaci dove si produce l’unica calce adatta alla realizzazione del Tadelakt, il celebre (e purtroppo sempre più ‘maldestramente’ imitato) intonaco marocchino. Cos’è il Tadelakt Il Tadelakt é una tecnica d'intonacatura antica, utilizzata in origine per impermeabilizzare le cisterne per la conservazione dell’acqua potabile, e poi nei rivestimenti di ambienti umidi come gli hammam e le fontane. Le sue straordinarie doti di impermeabilità sono paragonabili, se non superiori, a quelle delle malte a base di cocciopesto impiegate dai Contenuto Alla scoperta del Tadelakt. Viaggio studio alle fornaci da calce di Marrakech 1 I campi sono bianchi, ma la neve non c’entra 2 Scambio Campioni 2010. Insieme nello studio delle malte storiche e da restauro. 4 Nota Informativa 6 Contatti 6 Romani per la realizzazione di acquedotti, cisterne e termae. La materia che rende unica il Tadelakt è un particolare tipo di calce idraulica, prodotta nelle vicinanze di Marrakech da artigiani berberi che tramandano di generazione in generazione i segreti della selezione della materia prima (marna) e della cottura. Il termine Tadelakt deriva dall’arabo “dellek”, cioè "impastare, schiacciare" a testimoniare il fatto che solo attraverso un’attenta lavorazione della calce, impastata con acqua senza alcuna altra aggiunta, applicata in uno solo strato e successivamente schiacciata, levigata e lucidata con l’ausilio di sapone nero, si ottengono superfici impermeabili e di grande effetto estetico che rendono unico il Tadelakt. FORUM ITALIANO CALCE News - 2/10 - Febbraio 2010
I campi sono bianchi, ma la neve non c’entra Come si svolge il viaggio studio L’arrivo a Marrakech è previsto per venerdì 5 marzo 2010. Il giorno successivo, sabato 6, visiteremo le cave e le fornaci tradizionali a legna di produzione di calce nei dintorni di Marrakech. Domenica 7 sarà dedicata alla visita ai cantieri e/o ai laboratori di Marrakech, approfittando per un giro nella sua straordinaria medina. Il ritorno è previsto per lunedì 8. Come iscriversi e partecipare Il viaggio studio è riservato ai soci del Forum Italiano Calce, per iscriversi è sufficiente compilare il modulo scaricabile on line dal sito www.forumcalce.it. Le iscrizioni e le quote di partecipazione devono pervenire entro e non oltre il 26 Febbraio 2010. La segreteria del Forum Italiano Calce fornirà tutte le indicazioni per l’acquisto dei biglietti aerei (a cura dei singoli partecipanti). La calce è nota per essere un materiale versatile e dalle mille applicazioni. Oltre che nell’edilizia e nel restauro, ambiti di cui ci occupiamo come Forum Italiano Calce, sono molti i settori industriali e produttivi (chimica, siderurgia, agricoltura, ambiente ecc.) che beneficiano delle sue straordinarie proprietà. Viaggiando per l’Italia, non è raro osservare distese di campi coperti da una coltre di colore bianco candido, anche lontano dalla stagione più fredda e quindi dalle nevicate. Non si tratterà per caso di calce? Proprio così! La calce nel consolidamento dei terreni L'impiego della calce per il trattamento dei terreni argillosi costituisce una tecnica ormai consolidata da più di trent'anni. In Italia le prime sperimentazioni risalgono agli anni ‘70 ma solamente negli ultimi 5, 6 anni la pratica della stabilizzazione a calce ha avuto un deciso impulso, con impieghi sempre crescenti per la costruzione di rilevati e terrapieni, per il ripristino di strade rurali, per la realizzazione di strati delle sottostrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali, per la bonifica dei terreni argillosi ad elevata compressibilità e suscettibilità ai fenomeni di ritiro e rigonfiamento, ecc. L'uso delle terre stabilizzate a calce produce effetti benefici sia sotto l'aspetto tecnico che 2
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sotto l'aspetto ambientale. In particolare, a riguardo dell'aspetto ambientale, il trattamento a calce può rappresentare un’opportunità, per effetto, sia del minor consumo delle risorse naturali quali ghiaie e calcari che dell'impiego di quei terreni argillosi altrimenti asportati e destinati a rifiuto. La stabilizzazione a calce è un tipico esempio di stabilizzazione chimica, nota già ad Egizi e Romani, i quali utilizzarono tale metodo nella realizzazione della via Appia. Può essere eseguita sia utilizzando calce viva che calce idrata e la differenza consiste principalmente nella quantità di materiale da utilizzare per lo svolgimento delle reazioni di miglioramento: la calce viva, data la maggiore quantità di ioni calcio disponibili per un determinato volume, consente di utilizzare ridotte quantità di materiale rispetto alla calce idrata. Viene utilizzata prevalentemente nella stabilizzazione di terreni a grana fina e medio-­‐
fina, in cui le particelle limo-­‐argillose reagiscono con gli ioni calcio ed alluminio formando composti stabili del tutto simili a quelli osservabili nei cementi, quali silicati idrati ed alluminati idrati di calcio, che tendono a rivestire le particelle di argilla dapprima in forma di gel e, successivamente, in forma cristallina . All’addizione del terreno con calce viva ed acqua ha luogo la reazione di idratazione della calce, fortemente esotermica. In seguito due differenti reazioni chimiche si sviluppano contemporaneamente, ma su scale di tempo differenti: la prima, detta di modifica, si sviluppa entro pochi giorni dallo spegnimento della calce e provoca la flocculazione dei grani limo-­‐
argillosi, con conseguente riduzione della quantità di frazione fina e della compressibilità; la seconda, detta di stabilizzazione, avviene nel lungo periodo e si esplica mediante reazioni pozzolaniche, con formazione di legami di cementazione. Lo sviluppo di tali reazioni avviene in ambiente basico, con valori che raggiungono anche pH 12.6 e si possono ritenere terminate quando si osservano consistenti riduzioni del pH stesso. Dal punto di vista meccanico, la stabilizzazione a calce provoca l’aumento della resistenza al taglio e la riduzione della compressibilità. Tali cambiamenti sono diretta conseguenza delle modifiche microstrutturali indotte dall’addizione della calce e risultano fortemente influenzate dal tempo di maturazione del composto calce-­‐terreno. La Calce in agricoltura Un’insidia per le colture agricole è spesso rappresentata dall’eccesso di acidità nei terreni, che può determinarsi nei suoli come conseguenza di vari e complessi fenomeni di acidificazione tra i quali le piogge acide. Questo nemico invisibile e silenzioso minaccia lo sviluppo delle colture agricole sensibili e perfino della vegetazione spontanea. Solo poche piante, erbacee e/o arboree, preferiscono i terreni acidi: lupino, sughera e castagno ad esempio. Più numerose sono quelle che necessitano di un’acidità non eccessiva: patata, mais, riso, melo e noce. Molte graminacee sono resistenti al terreno acido ma in sua presenza forniscono foraggio scadente perché povero di calcio e fosforo. Il frumento fornisce i migliori risultati produttivi nei terreni che presentano un’acidità 3
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minima. La bietola da zucchero e la maggior parte delle leguminose da foraggio prosperano in modo evidente in terreni non acidi, ma alcalini. La neutralizzazione del pH di un terreno si può realizzare attraverso la “calcitazione” che, in senso generico, significa somministrare della calce idrata ai terreni acidi disperdendola sulla superficie. L’utilizzo delle calce va considerato pratica agronomica corrente e gli effetti positivi delle calci sui suoli agrari sono ben documentati. Le linee tecniche di utilizzo sono fondamentalmente tre: Utilizzo come correttivo Come noto, l’acidità nei suoli agrari determina una serie di conseguenze negative, in particolare: la ridotta disponibilità di elementi nutritivi (Ca, Mg e K) e scarsa assimilabilità del fosforo; l’inibizione della microflora batterica con conseguente rallentamento dei processi di nitrificazione; l’instaurarsi di condizioni anaerobiche (cattiva strutturazione del terreno, scarsa mineralizzazione della sostanza organica) ecc. Come detto, le calci rappresentano un correttivo d’eccellenza per i terreni acidi. I dosaggi da apportare variano indicativamente tra 20-­‐40 t/ha, preventivando ripetizioni nel tempo dell’intervento in quanto il potere tampone del terreno tende a riportare il pH ai valori originari. Utilizzo come ammendante Ha l’obiettivo di migliorare le caratteristiche fisiche, chimiche, meccaniche e l’attività biologica del terreno. Risulta pertanto proponibile oltre che su terreni acidi anche in quelli neutri o debolmente alcalini, argillosi e con problemi di struttura. L’apporto dello ione calcio, in questi casi, migliora diversi importanti parametri, quali la stabilità di struttura, la lavorabilità, la capacità di ritenzione idrica. Utilizzo come fertilizzante Le quantità da calce da distribuire sono in questo caso relativamente modeste L’apporto di calce come fertilizzante può essere ripetuto ogni anno, come pratica di routine, sempre a fronte della conoscenza delle dotazioni iniziali del terreno e con riferimento alle colture previste nella rotazione. Perché i campi sono imbiancati? L’impiego della calce nel consolidamento dei terreni e in agricoltura è dunque una pratica ben ormai diffusa, che trova sempre più applicazione anche nel nostro territorio, non solo per l’efficacia riconosciuta ai processi sopra descritti ma anche e soprattutto per gli aspetti ecologici e i vantaggi ambientali che lo rendono alternativo ad altri tipi di intervento più invasivi e pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Prima di pianificare un week end sulla neve, guardate bene il calendario e la temperatura esterna, potremmo essere in estate, e il bianco che ricopre i campi intorno a voi solo preziosa, versatile e candida… calce in polvere. Scambio Campioni 2010 Insieme nello studio delle malte storiche e da restauro. Il Programma di Scambio Campioni di Malte Storiche a da Restauro prende via dal Workshop ‘Analisi di laboratorio su malte storiche a base di calce: problematiche di studio e interpretazione dei risultati’ organizzato nel novembre 2007 dal Forum Italiano Calce e ha l’obbiettivo di favorire lo scambio di informazioni e di conoscenze (in forma libera, non concorrenziale e volendo anonima) tra coloro che si occupano concretamente di analisi scientifiche di malte storiche e da restauro. Nell’anno 2008-­‐2009, il programma ha riguardato sullo studio mineralogico-­‐
petrografico di campioni di malta storiche attraverso la microscopia ottica di sezioni sottili. I risultati di questa prima fase sono stati presentanti in occasione del ConvegnoCalce09 (Genova, 3-­‐4 dicembre 2009). Il Report Finale si può consultare e scaricare sul sito internet www.forumcalce.it alla voce studi e ricerche. In generale, la prima fase ha messo in evidenza la validità del modello si scheda proposta per la conduzione dell’analisi mineralogico-­‐
petrografico e nel contempo ha fatto emergere alcune problematiche e interessanti prospettive di studio per il futuro. 4
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Descrizione generale e obbiettivi del programma Nell’anno 2010 il programma prosegue! Si è deciso di avviare una seconda fase del programma di scambio campioni, con lo scopo di indagare i problemi che riguardano la valutazione dell’aspetto microscopico dei leganti aerei e dei leganti idraulici e la determinazione, sempre tramite microscopia ottica di sezioni sottili, del rapporto legante/aggregato. Partecipare al programma è molto semplice! Ai partecipanti verranno inviate dieci sezioni sottili di malte a base di calce, confezionate ad hoc in laboratorio, la cui composizione però non verrà fornita fino al termine del programma. Unica indicazione è che per la confezione delle miscele è stata utilizzata sabbia standard normalizzata (sabbia quarzosa) Ø 2.00 mm (CEN -­‐ Normsand EN 196-­‐1), al fine di avere per tutti i campioni l’aggregato identico e come leganti proporzioni variabili di calce aerea, calce idraulica naturale e cemento tipo portland. Scopo della sperimentazione è quello di confrontare la microstruttura delle malte e cercare di ricostruire la composizione originaria della malta, in particolare valutando due parametri: natura e percentuale dei leganti utilizzati. Ogni partecipante dovrà eseguire, sui dieci campioni, indagini mineralogico-­‐petrografiche in sezione sottile, e riportare i risultati sull’apposita scheda (la stessa utilizzata della fase I), distribuita assieme ai campioni. La parte relativa alla descrizione microscopica in sezione sottile dell’aggregato (in particolare composizione, granulometria, forma e orientazione) verrà compilata una sola volta, in quanto la sabbia utilizzata per la confezione è la stessa per i 10 campioni. Come si entra nel programma Per entrare nel programma è sufficiente iscriversi o essere iscritti al Forum Italiano Calce (in regola con la quota associativa 2010); compilare il modulo allegato, versare il contributo per le spese relative alla preparazione e all’invio dei campioni. Aderire al Programma richiede poco tempo, una spesa ragionevole e offre una concreta possibilità di scambio di informazioni e di crescita per i partecipanti, con il solo vincolo del rispetto dei tempi e della modalità di trascrizioni dei risultati. I partecipanti potranno entrare in contatto tra loro, scambiarsi domande e opinioni, attraverso una mailinglist. Tempistica Dopo l’iscrizione, ciascun partecipante riceverà le 10 sezioni sottili da analizzare. Entro 3 mesi dalla consegna dei campioni, le schede dei risultati compilate dovranno essere rispedite al Coordinatore. Successivamente sarà organizzato un seminario di studi tra i partecipanti, aperto al pubblico, dal titolo “Scambiocampioni2010. Malte storiche e petrografica: insieme davanti al microscopio”. A distanza di qualche tempo, a ciascun partecipante, verrà inviato un report finale, comprensivo dei risultati ottenuti dagli altri membri del gruppo (i nomi dei partecipanti saranno resi noti ma non verrà identificato il compilatore della scheda). 5
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Attenzione il report finale verrà inviato esclusivamente ai partecipanti che avranno compilato e rispedito le schede. La presentazione pubblica dei risultati conclusivi del programma avverrà al Convegnocalce2010, in Puglia, nel dicembre 2010. Iscrizioni Le iscrizioni al programma sono aperte fino al 28 febbraio 2010. Gli interessati entro tale data dovranno fare pervenire, via mail (file PDF) o via Fax, il modulo di Iscrizione, debitamente compilato, e la ricevuta del bollettino postale di pagamento della quota di Euro 180,00 (centoottanta) che copre le spese di preparazione dei campioni, di esecuzione di dieci sezioni sottili e di spedizione delle stesse. Invio campioni Entro il 15 marzo 2010, ciascun partecipante riceverà, via posta, n. 10 sezioni sottili, di dimensioni standard (29x49 mm) dei campioni da esaminare, riportanti una sigla identificativa del campione e della singola sezione. Via mail riceverà altresì un modello di scheda tipo da adottare per la descrizione delle sezioni sottili. Esame dei campioni Tra il 15 marzo 2010 e il 15 maggio 2010, ciascun partecipante è chiamato a osservare, descrivere e fotografare le sezioni sottili, e a riportare i risultati degli esami mineralogico-­‐petrografici condotti sulla scheda appositamente predisposta e fornita. Consegna delle schede Entro e non oltre il 15 maggio 2010, le schede dovranno essere spedite al Forum Italiano Calce, in forma di file (documenti .doc o .pdf). Workshop Il 27-­‐28 maggio 2010, verrà organizzato il seminario di studi tra i partecipanti . Invio del Report Finale Il report finale, consistente in un documento dove saranno contenuti e confrontati gli esiti di tutte le osservazione fatte da ogni partecipante, un book fotografico e commenti sull’omogeneità o meno dei risultati, ed altro ancora, sarà inviato entro il 30 settembre 2010. Informazioni Coordinatore del Programma è stato designato il Dott. Roberto Bugini del CNR-­‐IVBC, Milano. Per ogni informazioni [email protected] Nota Informativa Questa Newsletter è basata sui contributi volontari dei partecipanti, non è finanziata da esterni e non è un periodico. Qualunque testo vi appaia non ha alcun tipo di cadenza predeterminata, nè predeterminabile. Non è una testata giornalistica e non esiste editore. Contatti Forum Italiano Calce Via Tosarelli, 3 -­‐ 40128 Bologna Mail: [email protected] Web: www.forumcalce.it 6