chelsea – liverpool 0 - 1

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chelsea – liverpool 0 - 1
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REPORT
N.02 GENNAIO 2004
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
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S T U D I O S
CHELSEA – LIVERPOOL 0 - 1
A cura di Stephan Chiancone
A sorpresa il Liverpool sconfigge il Chelsea allo Stamford bridge.
DUDEK
CHELSEA - LIVERPOOL 0 – 1 (0 – 1)
CHELSEA (4-3-1-2): Cudicini; Johnson,
Gallas, Terry, Bridge; Lampard, Makelele,
Geremi; J.Cole (Gonkjaer dal 62’);
Crespo (Gudjohnsen dal 12’)), Mutu.
Allenatore: C.Ranieri
BISCAN
HYYPIA
HENCHOZ
TRAORE’
CRESPO
MUTU
HAMANN COLE
MURPHY
DIOUF
KEWELL
LIVERPOOL (4-4-1-1): Dudek;
Henchoz, Hyypia, Biscan, Traorè; Diouf,
Hamann, Murphy, Kewell; Cheyrou;
Heskey,.
Allenatore: Houllier
LAMPARD
GEREMI
MAKELELE
CHEYROU
HESKEY
Arbitro: Steve Dunn
Marcatori: 33' Cheyrou
BRIDGE
JOHNSON
TERRY
GALLAS
Note: al 87’ espulso Diouf per doppia
ammonizione.
CUDICINI
PRESENTAZIONE
Chelsea – Liverppol è, per importanza delle squadre e motivi di classifica, il match clou della prima giornata di ritorno
della Premier League. I reeds di Houllier, sono a metà graduatoria ed intendono riscattare la sconfitta subita nella partita
di andata. Il Chelsea di Ranieri ha invece 42 punti, è terzo in classifica dietro ad Arsenal e Manchester, primo, a quota
46.
LE FORMAZIONI
Ranieri deve rinunciare a Veron ma può proporre Crespo dopo l’assenza per infortunio. I blues schierano Cudicini a
difesa dei pali; Johnson, Gallas, Terry e Bridge in difesa; Makelele interdittore basso con Lampard e Geremi ai lati; in
attacco J.Cole gioca a supporto del tandem composto da Crespo e Mutu.
Il Liverpool schiera Dudek in porta, 4 difensori (da destra a sinistra, Henchoz, Hyypia, Biscan Traorè) 4 centrocampisti
(Diouf, Hamann, Murphy e Kewell), un centrocampista avanzato (Cheyrou) ed una punta di riferimento (il potente
Heskey). Anche Houllier annovera tra le proprie fila molti assenti tra cui l’ex enfant prodige Owen e Gerrard.
L’ATTEGGIAMENTO DELLE DUE SQUADRE
Il quadro tattico della partita è facilmente delineabile. Il Chelsea adotta il 4-4-2 a rombo con l’intento di destabilizzare il
classico 4-4-2 solitamente utilizzato dai reds. Per l’occasione però Houllier ha scelto di fare la gara “sul Chelsea”
adottando sistema di gioco e scalate in modo da frenare il gioco dei padroni di casa. I reds si presentano allo Stamford
Bridge con una sorta di 4-5-1. Houllier intende in questo modo togliere agli avversari le uscite basse su Makelele
(marcato a uomo da Cheyrou) e controllare il trequartista J.Cole con la scalata dal mediano sul lato debole (vedi figura
sotto).
Fig. 1
LA PRIMA FRAZIONE
La gara parte su ritmi elevati. L’atteggiamento tattico del Liverpool impedisce ai padroni di casa di elaborare trame di
gioco efficaci. La squadra di Ranieri stenta ad avvicinare la porta avversaria ed a creare i presupposti della rifinitura.
L’elevata pressione cui è sottoposto Makelele costringe spesso i difensori al rilancio lungo, facile preda dei centrali di
Houllier. Se da una parte i blues fanno fatica ad interpretare correttamente la gara, dall’altra i reds si trovano con molti
uomini sotto la linea della palla e non riescono a ripartire spesso. Le azioni pericolose da una parte e dall’altra si
contano sulle dita di una mano e per lo più, sono frutto di disattenzioni difensive piuttosto che di vere e proprie azioni
corali.
Il Liverpool ha però il merito di passare al 33’ al termine di un fulminante contropiede finalizzato da Cheyrou.
L’azione degli ospiti è tatticamente straordinaria e quanto di più moderno possa esistere per “battere la zona”.
Analizzando nei dettagli l’azione del goal partita possiamo evidenziare:
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la disposizione “in verticale” di Heskey-Cheyrou che rende difficile per i difensori in linea riuscire ad accorciare
con tempismo sull’attaccante “basso” (in questo caso Cheyrou).
La giocata “scarico e riparto” di Heskey che è, a mio modo di vedere, uno dei temi contro cui la zona fatica ancora
a trovar le opportune contromisure.
Il movimento sul lato cieco del centrale di destra avversario Gallas operato da Cheyrou.
La direzione, alle spalle della linea difensiva, della rifinitura laterale fatta da Heskey.
Fig. 2
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La somma di tutti questi fattori ha permesso a due soli giocatori, Heskey e Cheyrou, di beffare l’intera retroguardia dei
blues.
LA RIPRESA
Nel secondo tempo, con il Chels ea sotto di un goal, Ranieri ha provato a cambiare le carte in tavola. Il tecnico italiano,
vista la persistente difficoltà dei suoi nel trovare le chiavi utili a scardinare il sistema avversario ha optato per la
modifica del modulo.
Il Chelsea, con Gronkjaer subentrato a J.Cole è passato al 4-4-2 classico. Ranieri in questo modo ha deciso di puntare a
rinforzare le corsie esterne tentando di aggirare lateralmente la squadra di Houllier. Il Chelsea, per guadagnando campo,
non è riuscito però a creare con continuità i presupposti della rifinitura causa le difficoltà dei propri attaccanti nel
vincere il duello con il difensore diretto.
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Il Liverpool dal canto suo è mancato nella fase di ripartenza e la causa di ciò va principalmente ricercata nella mancanza
di giocatori rapidi ed incisivi, adatti a sviluppare situazioni di contropiede.
LE CHIAVI TECNICO-TATTICHE DELL’INCONTRO
La partita nel complesso non è stata straordinaria. Il Liverpool ha ben interpretato la fase difensiva me è apparso troppo
poco pericoloso in ripartenza, azione del goal esclusa. Il Chelsea non è invece stato capace di superare l’opposizione
difensiva avversaria. Una manovra incerta in fase di costruzione e soprattutto la mancanza di temi e giocate efficaci in
rifinitura non ha consentito alla squadra di casa di superare l’arcigna retroguardia ospite. Per concludere è utile
evidenziare come gli avanti londinesi abbiano perso il duello diretto nei confronti degli avversari per due ragioni
fondamentali:
1) la mancanza di un gioco che permettesse loro di entrare in azione in condizioni tattiche favorevoli.
2) La scarsa vena degli attaccanti stessi.
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