La bici condivisaè contagiosa
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La bici condivisaè contagiosa
Esperienze Novembre 2007 www.ruoteperaria.it 21 ■ sharing La bici condivisa è contagiosa Il sistema di noleggio diventa una realtà anche nel nostro Paese F ornire opportunità di movimento a impatto zero. Invogliare i cittadini a fare più moto. Riscoprire il piacere di pedalare. Riuscire a raggiungere il posto di lavoro senza lo stress del parcheggio o la spesa della benzina. Il bike sharing è questo e molto altro. Se ne sono accorte le amministrazioni locali che hanno accolto e realizzato l’idea. Un’opportunità che all’estero è stata sfruttata anche dalle metropoli (si veda l’esempio di Parigi), ma che in Italia è ancora riservata a comuni medio-piccoli. Il vento sta cambiando e lo dimostra l’attenzione che anche le Regioni stanno prestando alle biciclette come mezzo di locomozione attuale, anzi attualissimo, soprattutto per la bassa percentuale di emissioni: lo 0%. Il provvedimento più i fondi Il ministero dell’Ambiente promuove l’uso della bicicletta con un finanziamento da più di 16 milioni di euro. Di questa somma, 15 milioni di euro fanno parte del “Fondo triennale per la mobilità sostenibile” e hanno l’obiettivo di sensibilizzare e invogliare i cittadini all’uso delle due ruote ecologiche, sia come mezzo di trasporto, sia come parte di un percorso cittadino da sviluppare attraverso gli spostamenti intermodali che associano alla bici anche i bus e i parcheggi di scambio. Inoltre il Ministero ha messo a disposizione altri 1,25 milioni di euro per finanziare i progetti di bike sharing presentati da alcune amministrazioni locali. consistente a livello regionale è quello del Piemonte che ha stanziato 2,6 milioni di euro. Il fondo consentirà ai Comuni di realizzare un proprio sistema di noleggio bici con un contributo da parte della Regione del 50%. L’obiettivo, come dichiara la stessa amministrazione regionale, è di copiare le esperienze di alcune città europee come Lione e Barcellona, o di realtà già attive, come Vercelli e Savigliano. Ma il traguardo a lungo termine è quello di creare un sistema di mobilità sostenibile, integrato perfet- ■ BICINCITTA’ D. M. i ciclonauti L’Italia delle due ruote unisce l’utile al dilettevole E’ Bari la nuova roccaforte del progetto verde Bicincittà, il sistema di bike sharing che ormai conta 15 città associate, «ha precorso i tempi a dimostrazione pratica che andare in bici piace ai cittadini e soddisfa un’esigenza latente. La risposta che hanno avuto le amministrazioni locali che si sono dotate del sistema ci dice che la strada è quella giusta», spiega Gianluca Pin, direttore commerciale del progetto. Uno dei fiori all’occhiello di Bicincittà è legato a Bari, «una città del sud, dove la cultura della bicicletta è quasi inesistente, dove non sono ancora disponibili, ma lo saranno a breve, le strutture di mobilità ciclabile. Una località dove, però, abbiamo avuto la cartina tornasole del successo della mobilità sulle due ruote verdi - spiega Pin - Oggi, che ancora non esiste la pista ciclabile (disponibile dal prossimo anno e che attraverserà la città da un capo all’altro garantendo un percorso sicuro), anche in carenza di queste condizioni Bari ha risposto come non ci aspettavamo: le tessere per l’utilizzo delle bici condivise sono andate esaurite nell’arco di una settimana. Una grande tamente nel trasporto pubblico, non solo in chiave turistica, ma anche e soprattutto per gli spostamenti giornalieri dei cittadini. Per rendere ancora più facile il noleggio la Regione sta pensando di lasciare gratuitamente le bici per le prime due ore di uti- lizzo e di inserire il noleggio nel sistema di bigliettazione unica regionale. I cittadini potranno, così, accedere al servizio attraverso carte ricaricabili e automatiche. Un’altra importante realtà che ha lanciato il sasso nello stagno della mobilità sostenibile è Roma. Il progetto di bike sharing, come ha annunciato il sindaco Walter Veltroni, sarà uno dei prossimi obiettivi dell’amministrazione. Dal Comune fanno sapere che attualmente sono allo studio diverse alternative, ma la cosa certa è che il progetto sarà realizzato. Intanto il metodo spopola: Bari è l’ultima arrivata, prima di lei Prato (60 bici) e Alba (40 bici). Nel capoluogo pugliese sono a disposizione 45 biciclette che è possibile noleggiare dalle 7.00 alle 22.00 con un abbonamento annuale da 10 euro. risposta alla quale seguirà sicuramente un ampliamento del servizio. Chissà cosa capiterà quando Bari si doterà delle strutture per la mobilità ciclabile». Intanto nel resto d’Italia sono state completate le reti di bike sharing «in cinque delle sette città della provincia di Cuneo (Cuneo, Bra, Savigliano, Alba e Fossano), le sette sorelle, abbiamo completato un microsistema che permetterà di utilizzare la tessera per prendere in affitto la bici presso le rastrelliere di tutto il comprensorio». «Altre città molto importanti entreranno nel progetto - annuncia Pin - altri capoluoghi di Regione si stanno muovendo per dotarsi del sistema di bici condivise. Il bike sharing sta diventando un modo per spostarsi nei centri urbani in maniera semplice, immediata, comoda. Inoltre a livello ecologico è l’unico mezzo a reale impatto zero, con nessuna conseguenza negativa per l’ambiente. È la scelta più azzeccata, che sta diventando un’abitudine per tutti i cittadini». D. M. I Ciclonauti, realtà romana di appassionati, ha aperto da meno di due mesi la nuova “Ciclofficina centrale”, una piccola isola per i ciclisti della città dove poter riparare o recuperare gratuitamente una bicicletta usata (lasciando una sottoscrizione volontaria). Un luogo di ritrovo e di condivisione, in via Baccina 36/38, Rione Monti, dove parlare di biciclette, conoscere persone che si spostano quotidianamente sulle due ruote e organizzare iniziative per una maggiore diffusione dell’uso di un mezzo tanto affascinante quanto efficiente. Da questo mese è stato inaugurato anche uno spazio di book crossing, perché la cultura della bicicletta passa anche attraverso i libri. I soci hanno accesso a un laboratorio multimediale e all’archivio di tutte le informazioni raccolte sulla mobilità ciclabile a Roma. UN CONTRIBUTO PER L’AMBIENTE CODICE FISCALE 07422091004