Presentazione di PowerPoint - Osservatorio sulle Imprese high

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Presentazione di PowerPoint - Osservatorio sulle Imprese high
dicembre 2005
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Osservatorio
sulle imprese high-tech
della Provincia di Lucca
Secondo Rapporto Intermedio
Dicembre 2005
Osservatorio sulle Imprese High-Tech
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Soggetto finanziatore:
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Ente di ricerca: Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Laboratorio In-SAT
Durata del progetto: luglio 2004 – marzo 2006
Gruppo di ricerca:
Prof. Andrea Piccaluga (coordinatore)
Dott.ssa Chiara Balderi
Dott.ssa Alessandra Patrono
Dott. Amedeo Primiceri
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050-883811
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In collaborazione con:
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Associazione Industriali di Lucca
Camera di Commercio di Lucca
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Lucense SCpA
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Indice dei contenuti
SEZIONE I: INTRODUZIONE
8
Finalità dell’Osservatorio
9
Obiettivi del progetto
10
Strumenti del progetto
11
Metodologia del progetto
12
SEZIONE II: LA STRUTTURA ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI LUCCA
14
Un quadro di sintesi
15
Prospettive future
29
Il ruolo dell’high-tech nella provincia di Lucca
33
Riferimenti bibliografici
38
SEZIONE III: ELABORAZIONI STATISTICHE
40
Caratteristiche generali dell’Universo di riferimento
41
Le imprese individuate dall’Osservatorio
Settori di appartenenza delle imprese individuate
42
46
Caratteristiche generali delle imprese del campione
Le imprese che hanno compilato il questionario
Settori di appartenenza delle imprese del campione
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Caratteristiche dimensionali delle imprese del campione
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Caratteristiche dimensionali delle imprese del campione
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004
Fattori alla base della scelta localizzativa
53
56
57
65
Motivazioni delle scelte localizzative delle imprese
Data di costituzione delle imprese e caratteristiche dei soci fondatori
Ingresso delle imprese sul mercato
Le caratteristiche dei soci fondatori
Le caratteristiche dei soci fondatori ancora presenti nelle imprese
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52
Le caratteristiche degli assetti proprietari
66
68
69
70
74
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Le caratteristiche degli assetti proprietari delle imprese
Le caratteristiche della struttura finanziaria delle imprese
La struttura finanziaria delle imprese
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79
Attività formative nelle imprese
83
Attività di tipo formativo per i dipendenti delle imprese
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Attività di Ricerca & Sviluppo e gestione della Proprietà Intellettuale
Attività di Ricerca & Sviluppo
Brevetti
Gestione della Proprietà Intellettuale
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La gestione dell’Innovazione nelle imprese
91
Ampliamento e/o diversificazione dell’offerta
Innovazioni di processo e/o di prodotto introdotte dalle imprese
Fonti di idee innovative e conoscenza tecnologica nelle imprese
Metodi e canali per l’introduzione di nuove tecnologie nelle imprese
Rapporti di collaborazione con centri di ricerca
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Rapporti di collaborazione con centri di ricerca
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca
Rapporti di collaborazione con altre imprese
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93
95
96
98
99
102
106
Rapporti di collaborazione con altre imprese
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione altre imprese
Rapporti di collaborazione enti di vario tipo
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110
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Rapporti di collaborazione con enti di vario tipo
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo
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Caratteristiche del mercato di sbocco delle imprese
Principali mercati di sbocco delle imprese: i settori
Principali mercati di sbocco delle imprese: le aree geografiche
Propensione esportativa delle imprese
Grado di dipendenza delle imprese dal proprio cliente principale
Grado di dipendenza delle imprese dal proprio cliente secondario
Grado di dipendenza delle imprese dai due principali clienti
Analisi della concorrenza
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Localizzazione geografica del principale concorrente aziendale
Il ruolo del Marketing nelle imprese del campione
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Canali di vendita utilizzati dalle imprese
Azioni promozionali e di comunicazione realizzate dalle imprese
Il ruolo della Funzione Commerciale nelle imprese del campione
SEZIONE IV: SCHEDE SINTETICHE DELLE IMPRESE HIGH-TECH
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Sezione I
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INTRODUZIONE
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Finalità dell’Osservatorio
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Analizzare il comparto delle imprese high-tech della Provincia di Lucca attraverso l’identificazione delle aziende
attive e l’analisi delle loro caratteristiche principali, è un’attività meritevole di essere svolta con un elevato grado di
dettaglio e di continuità nel territorio provinciale lucchese (e a livello regionale), dove, nonostante si parli spesso
delle potenzialità di alcuni settori ad elevato contenuto innovativo, sono carenti analisi che ne descrivano la reale
consistenza. Lo sviluppo dei settori high-tech, infatti, di pari passo al consolidamento di quelli a contenuto
tecnologico medio e basso, rappresenta un fattore cruciale per l’economia nazionale e sicuramente anche per
quella toscana.
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Al fine di porre rimedio a questa criticità, il Laboratorio In-SAT della Scuola Superiore Sant'Anna ha dato inizio,
nel 2001, ad un progetto di ricerca che ha come obiettivo quello di monitorare l’andamento delle imprese high-tech
della Toscana. La metodologia si basa su indagini a carattere provinciale consentendo così una precisione ed un
dettaglio non riscontrabile in altre ricerche analoghe.
Nel luglio 2004 la Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca ha deciso di finanziare un progetto dal titolo
"Osservatorio sulle imprese high-tech della provincia di Lucca“ che si poneva l’obiettivo di realizzare un primo
censimento delle imprese high-tech della provincia e la realizzazione di approfondimenti su temi specifici.
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Obiettivi del progetto
Il progetto dell’Osservatorio ha come obiettivo principale l’analisi e la valutazione dei settori e delle imprese ad
alta tecnologia della Provincia di Lucca. Per far questo, i ricercatori dell’IN-SAT LAB hanno declinato questo
obiettivo generale in quatto sotto-obiettivi:
1. Identificare e analizzare il comparto delle imprese high-tech della Provincia di Lucca.
2. Studiare le caratteristiche dei diversi settori high-tech presenti, nonché le diverse tipologie di imprese e i
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loro processi di nascita e sviluppo.
3. Monitorare l’evoluzione del settore in termini di fatturato e di addetti.
4. Valutare la competitività delle imprese dell’area e valutare ulteriori possibilità di sviluppo.
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Strumenti del progetto
™
Realizzazione di un censimento delle imprese high-tech della Provincia di Lucca.
™
Costituzione ed aggiornamento continuo di un database.
™
Raccolta sistematica delle informazioni, reperite attraverso un questionario appositamente
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predisposto.
™
Realizzazione di un sito web (www.osservatorio.sssup.it) al fine di facilitare l’interazione con
le imprese, dare visibilità al progetto, pubblicare i risultati dell’indagine e notizie nell’ambito
dell’high-tech di interesse per le imprese.
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Metodologia del progetto (1/2)
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Il gruppo di ricerca che ha curato l’indagine ha innanzitutto affrontato il problema della definizione di ciò che
si intende comprendere nella categoria high-tech. La questione è stata analizzata secondo diverse
angolazioni. La metodologia utilizzata per la classificazione delle imprese ha dovuto tener conto innanzitutto
delle caratteristiche del territorio di riferimento, nei suoi aspetti culturali, economici e produttivi, senza
tuttavia compromettere la comparabilità dei dati con altre realtà regionali o nazionali e la ripetibilità in altri
contesti. Nella classificazione sono state incluse anche strutture di servizio e sostegno di attività innovative
o imprese che, pur non svolgendo direttamente attività tali da caratterizzarsi come high-tech in senso
stretto, ne favoriscono lo sviluppo o la diffusione e hanno un forte impatto sull’occupazione locale. Al
momento della stesura del presente rapporto sono state così individuate 46 imprese high-tech, il cui
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elenco è consultabile al sito web www.osservatorio.sssup.it, nella sezione dedicata a Lucca.
Nel mese di ottobre 2005, in occasione della pubblicazione del primo rapporto, 41 delle 46 imprese sono
stata contattate con una lettera al fine di spiegare i successivi obiettivi del progetto e per l’invio del rapporto.
Inoltre, si è provveduto a sensibilizzare le aziende che ancora non avevano compilato il questionario
sull’importanza della ricerca. Queste ultime, nel mese di novembre 2005, sono state nuovamente contattate
telefonicamente al fine di ricevere un riscontro diretto sul rapporto e per poter concordare una data per la
compilazione e la restituzione del questionario.
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Metodologia del progetto (2/2)
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Sezione II
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LA STRUTTURA ECONOMICA
DELLA PROVINCIA DI LUCCA
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Un quadro di sintesi
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La struttura economica della provincia di Lucca
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Un quadro di sintesi (1/13)
La Provincia di Lucca comprende una popolazione di 373.820 persone, distribuite in 35 Comuni; 7 in Versilia, 7
nella Piana Lucchese, 5 nella Media Valle del Serchio e 16 in Garfagnana. Il territorio della provincia si
compone di quattro aree, ben distinte tra loro sia dal punto di vista geografico, sia da quello socio-economico.
La Piana lucchese è una zona di antico sviluppo. Al suo interno sono attualmente insediate importanti attività
manifatturiere (soprattutto carta, calzature e meccanica). La Versilia è una delle principali località turistiche
italiane ed inoltre è sede di due comparti industriali molto importanti: quello lapideo e quello della cantieristica
da diporto. La Valle del Serchio e la Garfagnana presentano importanti processi di industrializzazione lungo
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gran parte del fondovalle.
Nel complesso, il sistema economico provinciale lucchese è uno dei più importanti e dinamici della Toscana. Lo
confermano alcuni indicatori economici, come l’incremento complessivo delle esportazioni, che nel 2004 hanno
raggiunto il valore record di 2.852 milioni di Euro, contro i 2.771 del 2003 (+2,9%), ed il buon livello
dell’occupazione che presenta un tasso di occupazione pari al 63,5% che colloca la provincia poco al di sopra
della media regionale (63,2%).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (2/13)
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La forza di questo sistema è legata essenzialmente, sul piano strutturale, alla vivacità e varietà del sistema
economico locale. La varietà è testimoniata da:
- un’economia a vocazione produttiva polivalente: l’industria (carta, nautica da diporto, lapideo, calzature,
meccanica, metallurgia non ferrosa, chimico-farmaceutico), il turismo con le sue diverse componenti di offerta
(mare, montagna, percorsi eno-gastronomici, turismo culturale, agriturismo), l’agricoltura, la floricoltura, i prodotti
tipici, i servizi;
- una varietà di forme e di dimensioni di impresa: pur mantenendo un tessuto radicato di piccole e medie imprese
e di imprese artigiane -patrimonio fondamentale del sistema economico locale - non mancano significativi esempi
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di imprese leader medio-grandi;
- una varietà di percorsi di innovazione delle imprese;
- una varietà degli assetti proprietari, con importanti presenze sia del capitale locale che del capitale esterno.
Pur nella sua varietà, il territorio conserva marcate caratterizzazioni economiche locali (il turismo in Versilia,
l’economia rurale in Garfagnana, l’industria e i servizi nella Piana di Lucca). Lo sviluppo è sostanzialmente
trainato dal turismo e da alcuni comparti industriali guida (cartario e nautica da diporto, lapideo e calzaturiero: i
primi due che non hanno risentito della stagnazione generale dell’economia, gli ultimi più in sofferenza).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (3/13)
Andando ad analizzare il quadro macroeconomico generale della provincia possiamo notare come il Prodotto
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Interno Lordo sia cresciuto nel 2004 di soli 0,5 punti percentuali. Tale risultato è più basso del corrispondente
incremento medio nazionale (+1,2%) e regionale (+0,9%).
Variazione percentuale del PIL nel periodo 2000-2005
5
4
3,5
3,9
3
3
1,8
2
2,2
1,9
1,2
1
0,7
0,4
0,3
0
0,4
1
0,5
0,2
0,1
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0
-0,1
-1
-0,2
-2
2000
2001
2002
2003
2004
2005 (Stima)
Anni
Italia
Fonte: nostra elaborazione su dati ISTAT
Toscana
Prov. Lucca
“Sembra evidente che l’orizzonte della ripresa per l’economia provinciale, anche nel 2004, si è nuovamente
spostato in avanti. La scarsa competitività che caratterizza il sistema produttivo nazionale rispetto ai concorrenti
stranieri in termini di energia, fisco, oneri previdenziali e trasporti, ha inciso pesantemente anche sulle produzioni
provinciali malgrado il contesto internazionale nel 2004 sia notevolmente migliorato” (Assindustria, 2005).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (4/13)
dicembre 2005
Dopo la flessione del 2003 (-2,5%), la provincia di Lucca nel 2004 non è riuscita a tornare in terreno positivo,
registrando anzi una nuova contrazione della produzione industriale, nella misura del 2,6% (IRPET, 2005). Tale
dinamica rappresenta un risultato abbastanza preoccupante anche nel confronto con il resto della Toscana: le
contrazioni produttive di Lucca sono inferiori solo a quelle di Massa Carrara e di Pisa. Il dato medio regionale
evidenzia invece una diminuzione della produzione più contenuta (-0,3%)
Andamento della produzione industriale
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Variazioni % rispetto all’anno precedente
Fonte:Unioncamere Toscana – Istituto Tagliacarne
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (5/13)
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La produzione dell'industria manifatturiera è diminuita principalmente a causa dell'andamento del settore
calzaturiero (-13,2%), che ha risentito della maggiore concorrenza dei paesi a basso costo del lavoro e dell’euro
forte, del tessile (-3,3%) e del lapideo (-0,2%). Hanno sostanzialmente tenuto i settori più “strutturati” dell’economia
lucchese ovvero cartario (+1,9%) e metalmeccanico (+0,4%), mentre sono cresciuti l’alimentare(+2,8%) ed il
comparto gomma e plastica (+4,5%).
Il fatturato dell'industria manifatturiera della provincia ha raggiunto gli 8,51 miliardi di euro, con una lievissima
flessione rispetto all'anno precedente.
Fonte: Assindustria Lucca, 2005
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (6/13)
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In un contesto congiunturale particolarmente difficile il consuntivo 2004 si è chiuso con un calo dello 0,5%,
nonostante i risultati positivi di alcuni settori. Nel 2003 il fatturato aveva registrato un aumento dello 0,6%. Sul dato,
hanno inciso positivamente i risultati del settore alimentare (+0,4%), della carta (+0,7%), della gomma e plastica
(+1,8%) e della meccanica (+0,5%). Sono invece risultate in calo le vendite del calzaturiero (-15,4%), del tessile
(-2,4%) e del lapideo (-3,5%).
Risultati dei vari settori nel confronto con il 2003
Fatturato dell’industria della provincia di Lucca
Var. % rispetto all’anno precedente
Comparto
Produzione
Fatturato
12,0
Alimentare
2,80%
0,40%
10,0
Tessile abbigliamento
Cuoio calzature
Carta cartotecnica
Chimica gomma plastica
Lapideo
-3,30%
-13,20%
1,90%
2,10%
-0,20%
-2,40%
-15,40%
0,70%
1,80%
-3,50%
Metalmeccanico
Cantieristica
Manifatture diverse
0,40%
-5,30%
-2,10%
0,50%
-1,80%
-3,70%
10,3%
11,0
9,0
8,4%
8,0
6,5%
7,0
6,0
5,0
4,0
3,0
2,2%
2,0% 2,0%
2,0
1,0
1,2%
0,6%
0%
0,0
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
-0,5%
-2,0
-15%
-3,0 -2,1% -2,1%
-1,0
-4,0
Fonte: Unioncamere – Confindustria Toscana, stime Assindustria Lucca, 2004
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (7/13)
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Come accennato in precedenza, l’export rappresenta un elemento fondamentale per l’economia lucchese. Nel
2004 l’export è risultato lievemente superiore ai livelli dell’anno precedente (+2,9%), mentre l’import ha registrato
una flessione (-3,4%).
Possiamo evidenziare come il risultato è stato positivo grazie alle vendite della nautica, del settore alimentare,
delle macchine per cartiera e dei prodotti di rame. Invece, in seguito alla modesta crescita dei consumi nei paesi
dell’area europea, le esportazioni del settore cartario sono state lievemente negative.
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Nel dettaglio settoriale, due dei principali comparti dell’economia provinciale (cartario e calzaturiero) hanno
registrato saldi negativi. Le esportazioni del comparto cartario sono calate dell’1,2% (643 milioni) mentre quelle del
calzaturiero si sono fermate a 380 milioni (-14,7%). Sono risultati positivi invece i consuntivi della nautica (556
milioni pari a +13,%), delle macchine per cartiera (348 milioni +29,1%), dei prodotti in metallo (146 milioni, +30,6%)
e dell’alimentare (200 milioni, +7,6%).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (8/13)
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Ripartizione merceologica dell’esportazione provinciale, 2004
Fonte: Assindustria Lucca, 2005
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Ripartizione territoriale dell’esportazione provinciale, 2004
Fonte: Assindustria Lucca, 2005
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (9/13)
Per quanto attiene alla dinamica imprenditoriale, nel corso del 2004 al Registro della Camera di Commercio di
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Lucca si sono iscritte 3.344 nuove imprese, 151 in più rispetto a quanto verificatosi nel 2003.
La dinamica imprenditoriale nella provincia di Lucca
Fonte: IRPET, 2005
Si registra anche un lieve aumento del numero delle cessazioni rispetto al 2003 (2.540 nel 2004, 2.475 nel 2003). Il
tasso di mortalità cresce così di un decimo di punto percentuale, portandosi dal 6,8% del 2003 al 6,9% del 2004. Il
saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta perciò positivo; l’incremento netto di 804 unità durante il 2004 porta a 44.722
il numero delle imprese registrate a fine anno nella provincia di Lucca, quota che rappresenta il 10,9% del tessuto
imprenditoriale regionale. La variazione percentuale delle imprese registrate (+1,9%) risulta al di sopra al
corrispettivo dato medio regionale (+1,7%), e migliore anche rispetto alla performance provinciale del 2003
(+1,7%).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (10/13)
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Analizzando il comparto delle imprese industriali notiamo come il loro numero sia in lieve flessione, chiaro segno
delle difficoltà congiunturali che hanno caratterizzato il sistema economico provinciale nel 2004. Il numero di tali
aziende è diminuito dell’1,5% rispetto all’anno precedente, interrompendo una tendenza alla crescita della base
produttiva specificatamente industriale che proseguiva ormai da 5 anni.
Fonte: Assindustria, 2005
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (11/13)
La micro impresa, secondo la nuova definizione comunitaria, è senza dubbio la forma organizzativa più diffusa nell'industria
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manifatturiera lucchese. Le aziende industriali che occupano fino a 10 addetti sono 1.151, pari al 65% del totale della
provincia. Le piccole imprese, che occupano cioè meno di 50 addetti, sono 1.634 (93%). Includendo anche le 114 medie
aziende (da 51 a 250 dipendenti), le PMMI (Piccole, micro e medie imprese) industriali raggiungono le 1.748 unità ovvero il
99% del totale.
Fonte: Assindustria, 2005
Metalmeccanico con 460 aziende (26,1%) ed edile con 460 aziende (26,1%) sono i maggiori comparti in provincia per
numero di aziende. Seguono il lapideo con 177 (10%) ed il cartario-cartotecnico con 123 (9,3%).
Il settore cartario è quello dimensionalmente più strutturato, dato che il numero medio di addetti nel 2004 è quasi di 59 unità.
Tutti gli altri registrano valori prossimi o inferiori alle 30 unità fino al comparto edile che occupa in media 6 dipendenti, per un
totale provinciale medio di 16,5 addetti.
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (12/13)
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Nel 2004 l'ISTAT ha censito nella provincia oltre 159.000 occupati, di cui circa 94.000 uomini e quasi 66.000
donne. A questo corrisponde una stima del tasso di occupazione pari al 63,5% che colloca la provincia lucchese
poco al di sopra della media regionale (63,2%).
Tasso di disoccupazione totale per provincia
Tasso di occupazione totale per provincia
Valori %
Valori %
Fonte: ISTAT
Fonte: ISTAT
Tuttavia il tasso di disoccupazione provinciale si attesta al 5,9%, superiore alla media regionale del 5,2%, ma pur
sempre inferiore alla media italiana (8%).
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La struttura economica della provincia di Lucca
Un quadro di sintesi (13/13)
Per quanto riguarda il comparto delle imprese industriali, malgrado gli effetti di un contesto congiunturale
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decisamente non brillante, nel 2004 è proseguita la crescita dei livelli occupazionali di tali imprese, soprattutto nei
settori metalmeccanico, cartario cartotecnico e chimico plastico. Grazie al contributo di tali settori, il saldo rispetto
al 2003 è risultato in aumento. L'occupazione nell'industria lucchese è infatti cresciuta lievemente passando dai
28.108 addetti del 2003 ai 29.109 del 2004 (+3,6%). L'analisi a livello di comparti evidenzia che il saldo è stato
determinato dagli incrementi del comparto chimico plastico (+9%), del cartario cartotecnico (+16,7%) e del
metalmeccanico (+1,1%) e dalle riduzioni del lapideo (-3,5%), del tessile (-8,2%), dell’alimentare (-4,8%) e del
calzaturiero (-15,7%). Il comparto che occupa più addetti è il metalmeccanico (7.853 pari al 27% del totale) seguito
dal cartario-cartotecnico (7.543 e 25,9%). Insieme all’edile (2.945 e 10,1%), tali settori occupano circa 18.300
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dipendenti, più del 60% del settore industriale della provincia.
Occupati nei diversi settori del comparto industriale
Fonte: Assindustria, 2005
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Prospettive Future
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La struttura economica della provincia di Lucca
Prospettive future (1/3)
dicembre 2005
Nella attuale fase di stagnazione economica mondiale sono relativamente protetti dalla crisi i beni di lusso, i
prodotti ad alto contenuto immateriale (qualità e design) e quelli legati all’uso del tempo libero. La nautica, il
marmo, le stesse calzature e soprattutto il turismo sono settori locali in cui leggere positivamente queste
indicazioni. I comparti della nautica e del marmo, realizzando produzioni per mercati di nicchia, ben si inseriscono,
insieme al turismo, nelle correnti della nuova domanda di benessere di livello elevato; lo stesso comparto delle
calzature, in un sistema industriale ristrutturato e rimesso al passo con le esigenze di innovazione, potrebbe
inserirsi nelle correnti della domanda di consumo di qualità provenienti da un eventuale nuovo ciclo dell’economia.
Importanti comparti locali (il cartario e la nautica in primis) per le loro caratteristiche settoriali dovrebbero essere
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pronti a recepire istanze e sollecitazioni, anche normative, all’innovazione “di sistema”, in grado di indurre minori
consumi di risorse e di energia: il cartario per le caratteristiche di processo (alto tasso di innovazione tecnologica) e
di filiera (imprese medie e grandi, che operano sui mercati internazionali, che devono aggiungere plus ad un
prodotto indifferenziato); la nautica per il prodotto in sé (beni di lusso) e per la tipologia di cliente cui si rivolge (ceti
sociali alti), presumibilmente più attenti ai contenuti e ai valori immateriali dei prodotti che acquistano (Provincia di
Lucca, 2005).
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30
La struttura economica della provincia di Lucca
Prospettive future (2/3)
dicembre 2005
La direzione su cui puntare per il futuro non può che essere una: puntare a mercati più evoluti, con prodotti più
evoluti, in cui il “valore aggiunto percepibile” sia la qualità e l’innovazione lette nella moderna accezione, che
include anche il rispetto dell’uomo e del territorio in cui esso vive.
Pertanto l’obiettivo fondamentale, sul quale sembra opportuno concentrare gli sforzi di promozione dello sviluppo
locale, è quello di innovare il sistema locale per assicurare la tutela delle risorse territoriali in presenza di alti livelli
di competitività e di benessere.
In questa dimensione si colloca il Piano Locale di Sviluppo uno strumento promosso dalla Provincia e dalla
Camera di Commercio di Lucca per la realizzazione di obiettivi comuni da raggiungere attraverso interventi
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coordinati e per far fronte al pericolo di un declino dei tradizionali “motori di sviluppo” presenti in Lucchesia.
Questi i temi prioritari del Piano Locale di Sviluppo:
¾Mobilità;
¾Infrastrutture telematiche;
¾Polo universitario lucchese;
¾Formazione;
¾Nuova società locale per la produzione di energia;
¾Finanziamenti per il sostegno alla creazione di imprese ad alto contenuto di innovazione e di conoscenza;
¾Coordinamento della promozione all’estero delle aziende lucchesi;
¾Centri commerciali naturali
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La struttura economica della provincia di Lucca
Prospettive future (3/3)
dicembre 2005
¾Sviluppo del turismo congressuale e sportivo;
¾Programmi dei comitati di distretto;
¾Infrastrutture di servizio per l’economia;
¾Poli tecnologici;
¾Sanità;
¾Innovazione nella Pubblica Amministrazione;
¾Progetto Buone pratiche;
¾Politiche di valorizzazione dei territori montani.
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Obiettivo del piano è di sviluppare un grande processo di innovazione che coinvolga l’intero sistema socioeconomico locale e che permetta di far fronte in modo concreto, attraverso una serie di progetti da realizzare
nell’arco di 3-5 anni, la situazione di progressivo indebolimento dei tradizionali motori di sviluppo che producono la
ricchezza sulla quale, finora, si è costruito il benessere dei cittadini della provincia.
Dopo una prima fase di verifica terminata il 15 dicembre 2005, entro il 15 gennaio 2006, i vari progetti dovranno
essere presentati al “tavolo di concertazione” per essere trasformati in veri e propri accordi di programma che
impegneranno i soggetti attuatori nel quinquennio 2006-2011.
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dicembre 2005
Il ruolo dell’high-tech
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nella provincia di Lucca
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La struttura economica della provincia di Lucca
Il ruolo dell’high-tech nella provincia (1/4)
dicembre 2005
L'economia Toscana continua a risentire della crisi internazionale ma nel 2004 è cresciuta: il maggiore contributo
alla crescita dell'export proviene dalla provincia di Firenze (+9,93%), seguita da Siena (+6,31%) e Lucca (+5,19%).
In particolare a Lucca, dove i prodotti specializzati e l’high-tech incidono per il 41,3% del totale dell’export,
coesistono diverse realtà produttive caratterizzata sia da un livello tecnologico medio basso (edile, calzaturiero)
che da un alto livello tecnologico (farmaceutico, meccanico, microelettronico).
Nell’area vasta Lucca-Pisa-Livorno esiste un elevato numero di realtà industriali di tipo nuovo, strettamente legate
all’attività di R&S svolte dalle università, dal CNR e dagli altri enti di ricerca pubblica. Si tratta di imprese hightech - in alcuni casi spin-off dell’università - specializzate soprattutto nei comparti dell’informatica, della robotica e
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dell’aerospaziale, all’avanguardia a livello internazionale. Tale area rappresenta non solo un’identità geografica
rilevante ai fini commerciali ed industriali ma è un potenziale di attrattività, soprattutto per la presenza di tre
Università (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Superiore Normale) e di centri di ricerca di
livello internazionale.
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La struttura economica della provincia di Lucca
dicembre 2005
Il ruolo dell’high-tech nella provincia (2/4)
L’innovazione resta un fattore critico del comparto produttivo lucchese, anche se da più parti emerge sempre più
chiara la consapevolezza che l'innovazione tecnologica è un fattore determinante per la competitività e per la
crescita delle imprese. Secondo un rapporto di Banca Intesa e Prometeia solo il 38% delle imprese in provincia di
Lucca investe nella ricerca e l’innovazione tecnologica e solo il 16% utilizza strumenti brevettuali a livello
internazionale.
È invece evidente che solo puntando sul fattore qualità le aziende possono recuperare margini di competitività sui
mercati nazionali ed internazionali. Oggi la competitività è messa a dura prova dalla sempre maggiore capacità
penetrativa di merci prodotte nei Paesi emergenti. Ma poiché non è pensabile comprimere i costi di produzione
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abbassando i salari o derogando dall'osservanza delle norme sulla sicurezza o sulla sostenibilità ambientale l'unica
strada che resta è quella della qualità e dell’innovazione (Guerrieri, 2005).
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35
La struttura economica della provincia di Lucca
Il ruolo dell’high-tech nella provincia (3/4)
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dicembre 2005
L’high-tech nella provincia di Lucca
Settori manufatturireri e terziari ad elevato contenuto tecnologico
U.L.
'91
Δ%
U.L.
Addetti Addetti
Δ% U.L.
'01
'91
'01
Addetti
Fabbricazione di prodotti chimici di base
Fabbricazione di prodotti farmaceutici
Fabbricazione di altri prodotti chimici
Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e di sistemi informatici
Fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici
Fabbricazione di apparecchi radio-televisivi e di apparecchiature per la comunic.
Fabbricazione di apparecchi medicali, apparecchi di precisione, strumenti ottici
Telecomunicazioni
Consulenza per installazioni di elabortori elettronici
Fornitura di software e consulenza in materia infornatica
Elaborazione elettronica dati
Attività delle banche di dati
Manutenzione e riparazione per macchine per ufficio e di elaboratori elettronici
Servizi di telematica, robotica, eidomatica
Altri servizi connessi con l'informatica
Ricerca e Sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali ed ingegneria
Ricerca e Sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali ed umanistiche
Collaudi
edelaborazione
analisi tecniche
dei 2001
prodotti
Fonte:
Nostra
su dati Istat,
TOTALE
11
15
9
0
120
71
198
20
8
70
151
4
17
1
3
21
1
8
728
9
-18,2%
10
-33,3%
14
55,6%
1
143
19,2%
68
-4,2%
167 -15,7%
14
-30,0%
8
0,0%
154 120,0%
238
57,6%
2
-50,0%
29
70,6%
9
800,0%
79 2533,3%
77
266,7%
24 2300,0%
38
375,0%
1084 48,9%
208
262
170
0
727
252
762
595
20
291
454
17
48
1
15
36
6
17
3881
187
490
63
1
1154
197
773
375
32
431
756
5
66
143
155
113
19
82
5042
-10,1%
87,0%
-62,9%
58,7%
-21,8%
1,4%
-37,0%
60,0%
48,1%
66,5%
-70,6%
37,5%
14200,0%
933,3%
213,9%
216,7%
382,4%
29,9%
Fonte: nostra elaborazione su dati ISTAT, 2001
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36
La struttura economica della provincia di Lucca
Il ruolo dell’high-tech nella provincia (4/4)
Basandoci sui dati relativi all’ultimo censimento ISTAT (2001), possiamo notare come sia gli addetti che le U.L. del
dicembre 2005
settore high-tech nella provincia di Lucca siano in crescita. Il trend riguarda soprattutto le U.L. (+48,9%), ma
l’incremento è rilevante anche per gli addetti (+29,9%). Ad esempio, nel comparto “Fabbricazione altri prodotti
chimici” si registra un incremento di U.L. pari a 5, contestuale ad una diminuzione degli addetti pari a 107. Ma non in
tutti i settori è così. La provincia di Lucca infatti, rispetto ad esempio a quella di Livorno, si caratterizza per una
diminuzione del numero degli addetti meno consistente. Infatti nel settori “Fabbricazione prodotti farmaceutici” e
“Fabbricazione di apparecchi medicali, apparecchi di precisione, strumenti ottici”, nonostante un decremento delle
Unità Locali (rispettivamente –33,3% e –15,7%) si è assistito ad un incremento degli addetti (rispettivamente
dell’87% e dell’1,4%), risultato probabilmente di politiche di fusione e concentrazione che non hanno intaccato il
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numero dei dipendenti.
Altro dato su cui riflettere è rappresentato dal notevole aumento percentuale che hanno avuto gli “Altri servizi
connessi con l’informatica” (+2533,3% U.L. e +933,3% addetti) e i “Servizi di telematica, robotica, eidomatica”
(+800% U.L. e +14200% addetti). Tale impennata nei valori percentuali nel periodo 1991-2001 in queste due
categorie è giustificabile dall’esplosione del fenomeno della net-economy propagatosi dagli Usa al resto del mondo
proprio nel decennio suddetto. Anche i valori in termini numerici sono rilevanti con un +76 U. L. per gli “ Altri servizi
connessi all’informatica” ed un aumento degli addetti pari a 140 unità.
Ma probabilmente il dato più interessante è rappresentato dall’aumento nel numero degli addetti (+302) e delle
Unità Locali (+87) nel settore della “Fornitura software e consulenza in materia informatica” e dalla drastica
diminuzione sia nelle Unità Locali (-6) che negli addetti (-220) nelle “Telecomunicazioni”.
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dicembre 2005
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Riferimenti bibliografici
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38
dicembre 2005
Riferimenti bibliografici
Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca, “Aspetti strutturali dell’industria lucchese (Evoluzione negli
ultimi 3 anni)”, Lucca 2005.
Bertolucci M., “In dirittura d’arrivo il Piano Locale di Sviluppo” in“ Lucca Economia”, Notiziario per le imprese della
CCIAA di Lucca, Giugno 2005.
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IRPET, “La situazione economica della provincia di Lucca nel 2004”, Rapporto 2005.
La Nazione, Cronaca di Lucca Economia, “Più aziende ed export Imprese: luci e ombre Scarsa l'innovazione”, 10
Maggio 2005.
Provincia di Lucca, “Caratteristiche generali dell’economia provinciale”, pubblicato sul sito web:
http://www.provincia.lucca.it, Dicembre 2005.
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dicembre 2005
Sezione III
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ELABORAZIONI STATISTICHE
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dicembre 2005
Caratteristiche generali
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dell’universo di riferimento
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Le imprese individuate dall’Osservatorio (1/4)
Gli studi che hanno per oggetto l’analisi delle caratteristiche dei settori “high-tech” devono affrontare il delicato problema
dicembre 2005
della definizione di ciò che si intende comprendere in questa categoria di attività. La questione deve essere affrontata
secondo diverse angolazioni.
La prima considerazione parte dal carattere di territorialità dell’analisi svolta. Il progetto dell’Osservatorio ha come obiettivo
principale l’analisi e la valutazione dei settori e delle imprese ad alta tecnologia della provincia di Lucca e pertanto la
metodologia utilizzata per la classificazione delle imprese ha dovuto tener conto innanzitutto delle caratteristiche del
territorio di riferimento, nei suoi aspetti culturali, economici e produttivi. Così, in una prima fase, a partire da studi analoghi
condotti in riferimento alla provincia di Lucca e a conoscenze dirette della realtà produttiva locale, è stato individuato un
primo gruppo di imprese che, per l’attività svolta e per alcune caratteristiche di “alta tecnologia”, valutate anche secondo la
maggior parte dei criteri individuati in letteratura, presentavano aspetti riconducibili ad imprese high-tech. In una seconda
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fase si è scelto di ricorrere al parere degli imprenditori stessi o delle associazioni di categoria in diversa misura coinvolte in
attività innovative, cui è stata sottoposta la lista ed è stato chiesto di segnalare i nomi di altre aziende della provincia.
In definitiva, il metodo proposto dall’Osservatorio si presenta originale perché tenta di superare i limiti connessi alle consuete
procedure di classificazione dei settori e delle imprese high-tech, giungendo ad una definizione non estremamente “rigida”,
essendo basata anche su considerazioni qualitative che meglio si adattano ad un ambito in continuo mutamento come
quello dell’alta tecnologia, riuscendo tuttavia ad ottenere parametri di valutazione “rigorosi”.
Seguendo questa metodologia già collaudata in passato, sono state individuate 46 aziende high-tech operanti in diversi
comparti. La maggioranza di esse è localizzata a Lucca (17,4%) ed a Viareggio (15,2%), seguono Porcari (10,9%) e
Massarosa (8,7%). Le rimanenti unità produttive risultano distribuite nell’ambito del territorio provinciale.
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Le imprese individuate dall’Osservatorio (2/4)
Ai fini dell’individuazione delle imprese high-tech localizzate nel territorio della provincia di Lucca, l’Osservatorio ha identificato
dicembre 2005
11 categorie settoriali di interesse, oltre ad una categoria residuale (Altro), inclusiva di altre tipologie di attività non
ricomprese nei suddetti comparti, ma caratterizzate comunque da un alto contenuto tecnologico:
- Biomedicale;
- Energia e ambiente (studi di compatibilità elettromagnetica, ingegneria e ricerca in campo ambientale, progettazione e
produzione di impianti ad uso ambientale);
- Farmaceutico;
- Informatica (consulenza, soluzioni e sistemi informatici personalizzati, servizi telematici e multimediali);
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- Informatica Diffusione (produzione e distribuzione di apparecchi informatici e componenti hardware);
- Informatica Ricerca e Sviluppo (soluzioni Internet, e-commerce, sistemi informatici ad alto contenuto tecnologico);
- Meccatronica (strumentazione, meccanica di precisione, robotica, automazione industriale, progettazione e realizzazione di
prototipi);
- Microelettronica (progettazione e produzione di sistemi elettronici, chip, sensori, semiconduttori);
- Servizi per l'innovazione (attività di servizi che hanno come principale destinatario o fruitore attività high-tech);
- Telecomunicazione servizi (carrier telefonici, servizi legati alle telecomunicazioni);
- Telecomunicazioni Ricerca e Sviluppo (progettazione e produzione di apparati di radio telecomunicazione);
- Altro (Aerospaziale, Difesa, Navale, ecc.).
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Le imprese individuate dall’Osservatorio (3/4)
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dicembre 2005
n. Azie nda
1 ABB Process Solutions & Services spa
2
3
4
5
Agenzia Lucchese per l'Energia ed il Recupero delle Risorse srl
Alfa Service srl
Aliv - Healthcare Reasearch & Developm ent Spa
Altopack Srl
6 Auserpolim eri Srl
Se ttore
Informatica
Città
Porcari
Energia e Ambiente
Informatica
Biomedicale
Meccatronica
Altro
Capannori
Guamo
Forte dei Marmi
Altopascio
Castelnuov o di
Garfagnana
7
8
9
10
11
B. Baldassari Cavi S.p.A.
B&B System srl
Benetti Azim uth Spa Divisione Benetti
Caen SpA
Celli Nonwovens Spa
Altro
Altro
Altro
Meccatronica
Meccatronica
Capannori
Massarosa
Viareggio
Viareggio
Porcari
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Ceseca
Ciardella
Desys Srl
Ecol Studio Service srl
Engineering Future Srl
Europa Metalli
Eurosak
Falcon Yacht Service srl
Farm ozan srl
Fosber spa
Galli & Morelli snc
Giesse Paper Machinery Srl
Serv izi per innov azione
Altro
Informatica R&S
Altro
Meccatronica
Altro
Altro
Altro
Farmaceutico
Meccatronica
Meccatronica
Altro
Segromigno
Borgo a Mozzano
Viareggio
Bagni di Lucca
Carraia
Fornaci di Barga
Porcari
Viareggio
Guamo
Monsagrati
Lucca
Lucca
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44
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dicembre 2005
Le imprese individuate dall’Osservatorio (4/4)
n.
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
Azie nda
GTN SpA
Kedrion Spa
Lucart
Lucense Scpa
Macchine Trasform azione Carta Srl
Maior srl
Martinelli luce spa
ME.RO. Srl
Microtest srl
N.T.A Srl
Navionics spa
Officina Farm aceutica Fiorentina srl
Officina Meccanica Recard Spa
Outokum pu
Perini Fabio SpA
Perini Navi spa
Pietrasanta Pharm a Spa
Rom aco Srl Div. Zanchetta
Rotork Fluid System Srl
Siquam Srl
Space new Srl
Toscotec Spa
46 Welcom e Italia spa
Se ttore
Informatica
Farmaceutico
Altro
Serv izi per innov azione
Altro
Informatica R&S
Altro
Microelettronica
Microelettronica
Meccatronica
Altro
Farmaceutico
Meccatronica
Microelettronica
Altro
Altro
Farmaceutico
Meccatronica
Meccatronica
Informatica R&S
Informatica R&S
Meccatronica
Telecomunicazioni
Serv izi
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Città
Massarosa
Barga
Porcari
Lucca
Porcari
Lucca
Lucca
Ponte a Moriano
Altopascio
Ponte a Moriano
Massarosa
Viareggio
Villa Basilica
Fornaci di Barga
Lucca
Viareggio
Viareggio
Montecarlo
Tassignano
Lucca
Lucca
Marlia
Massarosa
45
Settori di appartenenza delle imprese individuate (n = 46)
Nell’ambito delle imprese individuate dall’Osservatorio, la Meccatronica rappresenta il settore maggiormente rappresentato
dicembre 2005
(23,9%), seguito dal Farmaceutico (8,7%) e dall’Informatica R&S (8,7%). Il 6,5% delle aziende appartiene al settore
dell’Informatica. La stessa percentuale di unità produttive opera nel comparto della Microelettronica, mentre i Servizi per
l’Innovazione ricomprendono una quota più contenuta di imprese (4,3%). Infine, i settori Biomedicale, Servizi relativi alle
Telecomunicazioni ed Energia e Ambiente rivestono una incidenza marginale (ciascuno di essi include una percentuale
pari al 2,2% delle aziende individuate). Di particolare interesse la voce Altro (34,8%), nella quale sono ricomprese aziende
appartenenti ai settori chimico, cartario, navale, delle materie plastiche, ecc.
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Settori di appartenenza delle imprese individuate
Settore
Numero
Imprese
% di
imprese
Meccatronica
Farmaceutico
Informatica R&S
Informatica
Microelettronica
Servizi per l'Innovazione
Energia e Ambiente
Biomedicale
Telecom Servizi
Altro
TOTALE IMPRESE
11
4
4
3
3
2
1
1
1
16
46
23,9%
8,7%
8,7%
6,5%
6,5%
4,3%
2,2%
2,2%
2,2%
34,8%
100,0%
Composizione percentuale delle imprese individuate
in base al settore di appartenenza
(n =46)
Meccatronica
23,9%
Altro
34,8%
Telecom
Servizi
2,2%
Biomedicale
2,2%
Farmaceutico
8,7%
Servizi per
Informatica Informatica R&S
Energia e l'Innovazione
6,5%
8,7%
Microelettronica
Ambiente
4,3%
6,5%
2,2%
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46
dicembre 2005
Caratteristiche generali
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delle imprese del campione
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47
Le imprese che hanno compilato il questionario (1/2)
dicembre 2005
Delle 46 imprese high tech individuate dall’Osservatorio (n=46),
n=46 il numero delle aziende che hanno compilato
il questionario ammonta a 20. Queste ultime rappresentano una quota pari al 43,5% dell’universo delle unità
produttive individuate e contattate. Si tratta di una tasso di risposta piuttosto elevato per una analisi di questo
tipo, nonché suscettibile di garantire un livello di significatività statistica più che accettabile.
Il gruppo delle imprese rispondenti nel suo complesso (n=20)
n=20 ha rappresentato il campione di riferimento per
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le elaborazioni statistiche riportate di seguito
kljlkjlkjlkjkljòlkj le impresehanno costituito il campione di riferimento (n=20) per le elaborazioni statistiche di
seguito riportate,
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Le imprese che hanno compilato il questionario (2/2)
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Imprese
ABB Process Solutions & Services spa
Agenzia Lucchese per l'Energia ed il Recupero delle Risorse srl
Caen SpA
Celli Nonwovens Spa
Desys Srl
Ecol Studio Service srl
Galli & M orelli snc
GTN SpA
Kedrion Spa
M acchine Trasform azione Carta Srl
M aior srl
M E.RO. Srl
M artinelli Luce
Officina M eccanica Recard Spa
Perini Fabio S.p.A.
Pietrasanta Pharm a Spa
Rom aco Srl Div. Zanchetta
Rotork Fluid System
Siquam Srl
Toscotec Spa
Settore
Città
Inform atica
Energia e Am biente
M eccatronica
M eccatronica
Inform atica R&S
Altro
M eccatronica
Inform atica
Farm aceutico
Altro
Inform atica R&S
M icroelettronica
Altro
M eccatronica
Altro
Farm aceutico
M eccatronica
M eccatronica
Inform atica R&S
M eccatronica
Porcari
Capannori
Viareggio
Porcari
Viareggio
Bagni di Lucca
Lucca
M assarosa
Barga
Porcari
Lucca
Ponte a M oriano
Lucca
Villa Basilica
Lucca
Viareggio
M ontecarlo
Tassignano
Lucca
M arlia
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49
Settori di appartenenza delle imprese del campione (n = 20)
dicembre 2005
Anche nell’ambito dell’analisi campionaria (n = 20) - come già rilevato per l’universo (n = 46) - la Meccatronica
costituisce il settore maggiormente rappresentato, interessando una percentuale pari al 35% delle imprese del
campione, seguito dall’Informatica R&S (15%), dal Farmaceutico (10%) e dall’Informatica (10%). Il 5% delle aziende
considerate appartiene invece al comparto della Microelettronica, mentre una equivalente quota di unità produttive
risulta attiva nel settore Energia e Ambiente. La voce finale Altro, nella quale risulta ricompreso il 20% delle imprese
indagate, include al proprio interno aziende appartenenti ai comparti: metalmeccanico, produzione di prodotti illuminotecnici ed erogazione di servizi consulenziali.
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Settori di appartenenza delle imprese del campione (n = 20)
Settore
M eccatronica
Inform atica R&S
Inform atica
Farm aceutico
M icroelettronica
Energia e Am biente
Altro
TOTALE IM PRESE
Numero
Imprese
% di
imprese
7
3
2
2
1
1
4
20
35,0%
15,0%
10,0%
10,0%
5,0%
5,0%
20,0%
100,0%
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50
Settori di appartenenza delle imprese del campione (n = 20)
dicembre 2005
In sostanza, la composizione in base ai settori di appartenenza del campione ricalca abbastanza fedelmente
quella che caratterizza l’universo di riferimento, se si eccettuano i settori Biomedicale, Servizi per le
telecomunicazioni e Servizi per l’innovazione, i quali non risultano rappresentati nell’ambito delle imprese
rispondenti. Tale mancanza di corrispondenza tra le due composizioni settoriali, tuttavia, non va ad inficiare il
grado di rappresentatività statistica del campione, in quanto l’incidenza di tali comparti di attività nell’ambito
dell’universo di riferimento risultava minima.
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Composizione percentuale delle imprese del campione
in base al settore di appartenenza
(n =20)
Microelettronica
5%
Energia e
Ambiente
5%
Altro
20%
Meccatronica
35%
Farmaceutico Informatica
10%
10%
Informatica R&S
15%
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dicembre 2005
Caratteristiche dimensionali
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delle imprese del campione
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Caratteristiche dimensionali delle imprese del campione (n = 20)
dicembre 2005
Quote percentuali di unità produttive, fatturato e numero di addetti delle
imprese del campione in base alla classe dimensionale (n = 20)
Classe Dimensionale
% Imprese
% Fatturato
% Addetti
da 0 a 10 addetti
da 11 a 50 addetti
da 51 a 100 addetti
101 addetti ed oltre
15,0%
50,0%
20,0%
15,0%
6,5%
16,9%
21,6%
55,0%
1,4%
14,0%
18,1%
66,5%
Nell’ambito del campione, il 75% delle imprese è costituito da unità produttive di piccole dimensioni (in cui il numero di addetti è
inferiore alle 51 unità). Nonostante la loro elevata incidenza sul numero complessivo di aziende, esse occupano appena il
15,4% degli addetti e producono il 23,4% del totale fatturato.
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In particolare, le micro-imprese (in cui il numero di addetti non supera le 10 unità) rappresentano ben il 15% delle unità
produttive considerate, pur realizzando un fatturato che costituisce una quota marginale (6,5%) del fatturato complessivo ed
impiegando appena l’1,4% del numero totale di dipendenti occupati nelle imprese del campione.
Le aziende di medie dimensioni (il cui numero di addetti risulta compreso tra le 51 e le 100 unità) costituiscono un quinto del
numero totale delle unità produttive comprese nel campione, producendo una quota di fatturato pari al 21,6% del valore totale
ed occupando il 18,1% delle risorse umane complessivamente impiegate.
Nell’ambito del campione, le aziende di grandi dimensioni (ossia con un numero di addetti superiore alle 100 unità) pur
rivestendo un peso del 15% sul numero totale di imprese, contribuiscono per 55% alla produzione del fatturato complessivo
nonché per il 66,5% all’occupazione degli addetti.
Tali tendenze risultano analoghe a quelle rilevate dall’Osservatorio sulle imprese high-tech della provincia di Pisa. .
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dicembre 2005
Caratteristiche dimensionali delle imprese del campione (n = 20)
Quote percentuali di unità produttive, fatturato e numero di addetti delle
imprese del campione in base alla classe dimensionale (n = 20)
100%
90%
80%
70%
15,0%
20,0%
55,0%
66,5%
60%
50%
40%
50,0%
21,6%
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30%
18,1%
20%
10%
16,9%
15,0%
0%
% Imprese
6,5%
14,0%
1,4%
% Fatturato
% Addetti
Classe dimensionale:
da 0 a 10 addetti
da 11 a 50 addetti
da 51 a 100 addetti
101 addetti ed oltre
NOTE: Le elaborazioni si riferiscono a dati relativi all’anno 2004
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Caratteristiche dimensionali delle imprese del campione (n = 20)
Passando a considerare la produttività per addetto in termini di fatturato, il valore medio riferito alla totalità delle imprese
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ammonta a 155.010 Euro. Con riferimento a questo parametro sono le micro-imprese a collocarsi nettamente sopra la
media (733.330 Euro), seguite dalle imprese di piccole) (186.720 Euro) e medie dimensioni (185.600 Euro). Le grandi
imprese registrano invece un rapporto fatturato/addetti relativamente basso (128.090 Euro).
Rapporto fatturato/addetti (in migliaia di Euro) delle imprese del campione
in base alla classe dimensionale (n = 20)
800
700
Migliaia di Euro
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600
500
400
733,33
Classe Dimensionale
Fatturato/addetti
da 0 a 10 addetti
da 11 a 50 addetti
da 51 a 100 addetti
101 addetti ed oltre
Totalità delle Imprese
733,33
186,72
185,6
128,09
155,01
300
200
100
186,72
185,6
da 11 a 50 addetti
da 51 a 100 addetti
128,09
155,01
(Valore riferito alla
totalità
delle imprese)
0
da 0 a 10 addetti
101 addetti ed oltre
Classi Dimensionali delle Imprese
NOTE: Le elaborazioni si riferiscono a dati relativi all’anno 2004
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Evoluzione del fatturato e dei dipendenti
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nel periodo 2000-2004
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Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004
Per valutare correttamente le dinamiche che hanno interessato il fatturato ed i dipendenti delle imprese del campione nel
periodo 2000-2004, si è provveduto in primo luogo ad analizzare l’andamento all’interno del comparto high-tech lucchese,
senza considerare le variazioni di anno in anno occorse nel numero di imprese esistenti, e solo successivamente ad
osservare tali tendenze prendendo in considerazione esclusivamente le imprese che presenti nel campione durante tutto il
quinquennio considerato, escludendo dunque dall’analisi le imprese più giovani, la cui fase di start-up potrebbe portare a
distorsioni.
Variazioni percentuali di fatturato, addetti e rapporto fatturato/addetti riferite
alla totalità delle imprese del campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
Fatturato
Addetti
Fatturato/Dipendenti
Δ%
2000/04
Δ%
2000/01
Δ%
2001/02
Δ%
2002/03
Δ%
2003/04
157,5%
13,3%
33,0%
134,5%
3,0%
21,3%
10,9%
0,2%
8,1%
5,4%
0,1%
4,6%
-6,1%
9,7%
-3,1%
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Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n = 20)
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Con riferimento alle dinamiche presentate dal fatturato e dai dipendenti di tutte le imprese del campione (n =
20), emerge come il fatturato subisca un incremento considerevole (+157,5%) nel periodo 2000-2004. Tuttavia, tale
risultato non risulta ascrivibile ad un trend di crescita lineare nel tempo, bensì ad un significativo aumento percentuale
(+134,5%) registrato nel 2001 rispetto all’anno precedente. Successivamente si rilevano ulteriori incrementi
percentuali, sebbene di portata più modesta, finché nel 2004, la variazione percentuale rispetto all’anno precedente
assume segno negativo (-6,1%).
Evoluzione del fatturato di tutte le imprese del
campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
+5,4%
300
Milioni di Euro
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350
+10,9%
250
200
+134,5%
-6,1%
+157,5%
150
100
50
0
2000
2001
2002
2003
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2004
58
dicembre 2005
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n = 20)
La dinamica relativa agli addetti appare invece più attutita. Il loro numero cresce infatti del 13,3% nei cinque
anni considerati. Nel periodo di massima crescita del fatturato, il numero di dipendenti aumenta relativamente
poco (+3%), ma nel periodo di contrazione del volume di affari complessivo, le risorse umane aumentano del
9,7%.
Evoluzione del numero di addetti di tutte le imprese
del campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
1800
+13,3%
Dipendenti
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1700
1600
+3,0%
1500
+0,2%
+0,1%
+9,7%
1400
1300
1200
1100
2000
2001
2002
2003
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2004
59
dicembre 2005
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n = 20)
Il rapporto fatturato/dipendenti presenta lo stesso trend del fatturato, sebbene i tassi percentuali di variazione
risultino inferiori, grazie all’influenza “mitigatrice” esercitata dall’andamento del numero degli addetti.
Evoluzione del rapporto fatturato/addetti di tutte le
imprese del campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
180
+4,6%
Migliaia di Euro
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170
+8,1%
160
-3,1%
150
+33,0%
140
130
+21,3%
120
110
100
2000
2001
2002
2003
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2004
60
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n=18)
dicembre 2005
Dal confronto tra le dinamiche che hanno interessato il fatturato ed i dipendenti nei due panel di imprese considerati
(n=20 e n=18), emerge come i trend relativi alle aziende presenti in tutto il periodo 2000-2004 (n=18) risultino
caratterizzati da un andamento più stabile, tendenzialmente più lineare e da variazioni più “attutite”.
attutite Tale risultato
appare fisiologico qualora si consideri che tali andamenti risultano depurati delle eventuali distorsioni che l’inclusione
di imprese in fase di start-up potrebbe comportare.
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Variazioni percentuali di fatturato, addetti e rapporto fatturato/addetti riferite
alle imprese del campione esistenti per tutto il periodo 2000-2004 (n = 18)
Fatturato
Addetti
Fatturato/Dipendenti
Δ%
2000/04
Δ%
2000/01
Δ%
2001/02
Δ%
2002/03
Δ%
2003/04
40,7%
11,5%
32,5%
18,7%
0,3%
11,4%
15,7%
-0,1%
15,9%
13,9%
-0,9%
5,9%
-10,1%
12,4%
-3,1%
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Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n=18)
dicembre 2005
Relativamente alle dinamiche presentate dal fatturato e dai dipendenti delle sole imprese presenti nel
campione nel corso dell’intero periodo 2000-2004 (n = 18), si rileva come l’incremento percentuale del fatturato
nel quinquennio in esame risulti più contenuto (+40,7%) e più uniformemente distribuito nel tempo. In particolare, la
variazione registrata nel 2004 rispetto all’anno precedente assume ancora segno negativo e rivela una maggiore
intensità (-10,1%).
350
Evoluzione del fatturato delle imprese del campione
esistenti per tutto il periodo 2000-2004 (n = 18)
Milioni di Euro
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300
250
200
+15,7%
-10,1%
+13,9%
150
100
+40,7%
+18,7%
50
0
2000
2001
2002
2003
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2004
62
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n=18)
dicembre 2005
Le dinamiche presentate dal numero degli addetti corrispondono abbastanza fedelmente a quanto
osservato per la generalità delle imprese. In particolare, negli anni 2000-2004, il loro numero aumenta
dell’11,5%, quale risultato di un andamento pressoché stazionario nel corso della prima parte del periodo
considerato e di un incremento percentuale pari al 12,4% registrato nel 2004 rispetto all’anno precedente.
Evoluzione del numero di addetti delle imprese del
campione esistenti per tutto il periodo 2000-2004 (n = 18)
1800
Dipendenti
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1700
1600
1500
1400
+0,3%
1300
1200
+11,5%
-0,1%
+12,4%
-0,9%
1100
2000
2001
2002
2003
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2004
63
Evoluzione di fatturato e dipendenti nel periodo 2000-2004 (n=18)
dicembre 2005
Anche l’andamento del rapporto fatturato/dipendenti ricalca fedelmente quello relativo alla totalità delle imprese. Nei
cinque anni considerati, la produttività per addetto in termini di fatturato subisce un incremento percentuale del 32,5%,
derivante essenzialmente dalle dinamiche estremamente positive che l’hanno caratterizzata nel periodo 2000-2002.
Nel corso dell’ultimo anno, invece, tale indicatore si presenta in contrazione (-3,1%).
Evoluzione del rapporto fatturato/addetti delle imprese del
campione esistenti per tutto il periodo 2000-2004 (n = 18)
+5,9%
170
Migliaia di Euro
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180
160
+15,9%
150
-3,1%
+32,5%
140
130
120
+11,4%
110
100
2000
2001
2002
2003
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2004
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dicembre 2005
Fattori alla base della scelta
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localizzativa delle imprese
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Motivazioni delle scelte localizzative delle imprese (n = 20)
Punteggio medio attribuito dalle imprese del campione alle diverse motivazioni che possono
essere state alla base della propria scelta localizzativa nella provincia di Lucca (n = 20)
Motivazioni alla base della scelta localizzativa
in provincia di Lucca
Punteggio
medio
Prossimità al luogo di residenza dell'imprenditore o dei soci
5,35
Disponibilità nell'area di risorse umane qualificate
4,07
Qualità ambientali
3,82
Posizione geografica sul territorio nazionale
3,46
Facilità di accesso ai mercati di sbocco e/o approvvigionamento
2,85
Prossimità ad enti di ricerca pubblici
2,73
Disponibilità di spazi industriali attrezzati
2,33
Presenza di infrastrutture di trasporto (aeroporto, ferrovie, etc…)
2,20
Presenza di programmi legislativi di sostegno (ad esempio: aree Obiettivo 2)
1,90
Dotazione di servizi alle imprese
1,80
Dotazione di servizi alle famiglie
1,80
Presenza di altre imprese high tech
1,67
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Motivazioni delle scelte localizzative delle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Nel questionario si chiedeva alle imprese di attribuire un punteggio da 1 a h (dove 1 = scarsamente rilevante; h
= estremamente rilevante) all’incidenza esercitata da una serie di fattori (cfr. tabella riportata nella pagina
precedente) ai fini della propria scelta localizzativa in provincia di Lucca.
Il punteggio medio attribuito alla criticità di ciascun elemento indica come la prossimità al luogo di residenza
dell’imprenditore o dei soci (5,35) emerga come il fattore predominante, alla base della scelta localizzativa, seguita
dalla considerazione della disponibilità nell’area di risorse umane qualificate (4,07).
Ulteriori elementi come le qualità ambientali (3,82) e la posizione geografica sul territorio nazionale (3,46) hanno
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rivestito un ruolo di primo piano.
Fattori meno decisivi, ma comunque rilevanti appaiono essere stati la facilità di accesso ai mercati di sbocco e/o
approvvigionamento (2,85), la prossimità ad enti di ricerca pubblici (2,73), la disponibilità di spazi industriali attrezzati
(2,33) e la presenza di infrastrutture di trasporto (2,20).
Gli elementi che invece hanno esercitato una incidenza scarsa o trascurabile ai fini della scelta localizzativa sono
stati l’esistenza di programmi legislativi di sostegno (1,90), la dotazione di servizi alle imprese e/o alle famiglie (1,80)
e – ultimo fra tutti – la presenza nell’area lucchese di altre imprese high tech.
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dicembre 2005
Data di costituzione delle imprese
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e caratteristiche dei soci fondatori
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Ingresso delle imprese sul mercato (n = 20)
Percentuale cumulata della costituzione delle imprese
(periodo 1950-2005)
La maggior parte delle imprese
campione
risulta
di
recente costituzione. Per il
75%
delle
considerate,
infatti,
la
costituzione è avvenuta nel
periodo
100%
aziende
1980-2005.
In
particolare è nella seconda
metà degli anni Novanta che si
rileva il maggior tasso di
Percentuale C um ulata
dicembre 2005
del
80%
60%
40%
20%
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nascita tra le imprese del
campione: quasi il 40% di esse
è stato costituito tra il 1995 ed
0%
1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005
il 2000.
Con riferimento alla natura dei soci fondatori, il 90% delle imprese del campione è stato costituito da persone fisiche.
Nell’ambito del restante 10% si rilevano casi sia di creazione da parte di un’altra impresa, appartenente allo stesso gruppo
(5%), sia di costituzione da parte di un gruppo misto di enti pubblici e privati (amministrazioni provinciali e comunali,
associazioni di categoria, CCIAA, gruppi bancari (5%).
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69
dicembre 2005
Le caratteristiche dei soci fondatori (n = 20)
Il numero medio dei soci fondatori ammonta a 2,5 unità per impresa, con un’età media al momento della
costituzione dell’azienda pari a 36 anni. Tra i fondatori, la componente femminile rappresenta il 12,1% del
totale.
L’area lucchese risulta caratterizzata da uno spirito imprenditoriale particolarmente radicato nel territorio della
provincia. Considerando infatti il luogo di provenienza dei soci fondatori, è emerso infatti come oltre il 65% di
essi siano originari della provincia stessa, mentre un ulteriore 20% proviene da altre province toscane. La quasi
totalità dei soci fondatori (87%) ha comunque origini toscane. Quote residuali di tali soggetti (4,3%) provengono
rispettivamente da città dell’Italia Centrale, dell’Italia Settentrionale, nonché da Paesi appartenenti dall’Unione
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Europea.
Luogo di provenienza dei soci fondatori (n = 20)
Luogo di
Provenienza
Provincia di Lucca
Altre province toscane
Province del Centro Italia
Province del Nord Italia
Città europee
TOTALE
Quota
Percentuale
65,2%
21,7%
4,3%
4,3%
4,3%
100,0%
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70
dicembre 2005
Le caratteristiche dei soci fondatori (n = 20)
Composizione percentuale dei soci fondatori
in base al luogo di provenienza (n = 20)
Centro Italia
4%
Nord Italia
4%
Città UE
4%
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Provincia di Lucca
65,2%
Altre province
toscane
21,7%
Con riferimento al livello di istruzione dei soci fondatori, il 50% è in possesso di laurea, nella maggior parte
dei casi (70%) conseguita presso sedi universitarie toscane. In una percentuale marginale di casi, gli studi
universitari sono stati completati presso atenei del Centro e Nord Italia.
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71
Le caratteristiche dei soci fondatori (n = 20)
dicembre 2005
Con riferimento all’occupazione antecedente alla costituzione dell’impresa, il 75% dei soci fondatori ha maturato
esperienze lavorative in altre aziende, rivestendo ruoli e posizioni diverse. Il 20% di essi aveva già svolto funzioni di
tipo imprenditoriale, assumendo la qualità di titolare dell’impresa in veste di imprenditore (5%) e di piccolo
imprenditore (15%). Per il 55% dei soci fondatori, l’esperienza maturata in altre imprese è consistita in rapporti di
lavoro dipendente, sia come impiegati (35%) che come operai (20%). Per un decimo dei soci fondatori invece, la
costituzione dell’impresa ha coinciso con la prima esperienza lavorativa.
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Precedente occupazione dei soci fondatori
rispetto alla costituzione dell’impresa (n = 20)
Occupazione
precedente
Im piegato
Operaio
Docente Universitario
Piccolo im prenditore
Nessuna
Im prenditore
TOTALE
Quota
Percentuale
35,0%
20,0%
15,0%
15,0%
10,0%
5,0%
100,0%
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72
Le caratteristiche dei soci fondatori (n = 20)
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Si rilevano inoltre casi in cui, pur non avendo maturato esperienze lavorative in altre aziende, i soci fondatori
vantano un coinvolgimento pluriennale in attività di ricerca (di base ed applicata): il 15% di essi, infatti, prima di
costituire l’azienda, lavorava come docente universitario. Il 10% delle imprese del campione sono il risultato di
processi di gemmazione di spin off dalle università.
Composizione percentuale dei soci fondatori in base all’occupazione
precedente alla costituzione dell’impresa (n = 20)
Nessuna
precedente
occupazione
10,0%
Imprenditore
5,0%
Impiegato
35,0%
Docente
Universitario
15,0%
Piccolo
Imprenditore
15,0%
Operaio
20,0%
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73
Le caratteristiche dei soci fondatori ancora presenti nelle imprese (n = 20)
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Il 65% dei soci fondatori risulta tuttora attivo nell’ambito della gestione aziendale (il loro numero medio ammonta a
1,6 unità per azienda).
Con riferimento alle principali motivazioni che li hanno originariamente spinti ad avviare l’impresa, il desiderio di
mettere in pratica un progetto e/o una idea innovativa (50%) e lo spirito imprenditoriale, la volontà di mettersi in
proprio (45%) appaiono come i fattori indicati più frequentemente. In alcuni casi, anche le buone prospettive di
reddito hanno giocato un ruolo decisivo (20%). Soltanto una quota marginale dei soci fondatori (5%) ha avviato
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l’impresa in considerazione della forte insoddisfazione nei confronti di precedenti occupazioni.
Principali motivazioni che hanno indotto i soci fondatori
alla costituzione dell’impresa (n = 20)
Principali motivazioni all'avvio
dell'attività di impresa
Desiderio di mettere in pratica un progetto, una idea innovativa
Spirito imprenditoriale, desiderio di mettersi in proprio
Individuazione di buone prospettive di reddito
Insoddisfazione nei confronti di precedenti occupazioni
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% Soci
fondatori
50,0%
45,0%
20,0%
5,0%
74
Principali motivazioni che hanno indotto i soci fondatori
alla costituzione dell’impresa (n = 20)
% Soci fondatori
Desiderio di mettere in
pratica un progetto, una
idea innovativa
Principali motivazioni
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Le caratteristiche dei soci fondatori ancora presenti nelle imprese (n = 20)
50%
Spirito imprenditoriale,
desiderio di mettersi in
proprio
45%
Individuazione di buone
prospettive di reddito
Insoddisfazione nei
confronti di precedenti
occupazioni
20%
5%
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75
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Le caratteristiche degli assetti proprietari
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76
Le caratteristiche degli assetti proprietari delle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Nel corso degli anni, la compagine proprietaria (soci e/o titolari) delle imprese del campione si è modificata, apportando
elementi di novità alla gestione aziendale.
Il numero medio dei soci (comprensivo dei soci fondatori tuttora attivi nell’ambito della gestione aziendale) ammonta a
2,2 unità. La componente femminile nella proprietà dell’azienda riveste una percentuale del 7,5%.
Il 15% delle imprese del campione rappresenta la filiale di un’azienda estera, la quale nella totalità dei casi è localizzata
in ambito europeo.
Il 25% delle unita produttive considerate risultano partecipate da parte di altre aziende. Nel 100% dei casi, la percentuale
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di partecipazione rappresenta un quota di controllo (in quanto superiore al 75%). In particolare, nei due terzi delle imprese
partecipate, la quota di controllo risulta totalitaria, mentre nel residuo 33,3% dei casi essa ammonta all’83% del capitale
sociale aziendale. Con riferimento alla localizzazione delle imprese partecipanti, il 66,7% di esse ha sede nell’ambito del
territorio provinciale, mentre il 33,3% delle aziende controllanti è di nazionalità estera (Europa).
La percentuale di imprese che hanno proprie filiali ammonta al 20% del campione. Tali sedi secondarie sono localizzate
nella generalità dei casi in ambito nazionale.
Il 20% delle aziende del campione detiene quote di partecipazione in altre unità produttive nazionali.
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dicembre 2005
Le caratteristiche della struttura
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finanziaria delle imprese
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La struttura finanziaria delle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Con riferimento alla principale fonte di finanziamento al momento della costituzione dell’azienda, il capitale
proprio (risorse personali dei soci fondatori) è stato indicato nel 72,2% dei casi.
Un ulteriore 22,2% delle imprese del campione ha invece fatto prevalentemente ricorso al debito bancario
ordinario.
Altre forme di finanziamento, quali: partecipazioni da parte di altre aziende (2,8%) e debito agevolato (2,8%)
hanno rivestito un ruolo rilevante in una quota marginale di casi.
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Principale fonte di finanziamento al momento della costituzione dell’impresa (n = 20)
Principale fonte di finanziamento al momento
della costituzione dell'azienda
Soci fondatori (risorse personali)
Debito bancario ordinario
Partecipazioni da parte di altre aziende
Ricorso al debito agevolato
TOTALE IMPRESE
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% di
Imprese
72,2%
22,2%
2,8%
2,8%
100,0%
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dicembre 2005
La struttura finanziaria delle imprese (n = 20)
Composizione percentuale delle aziende del campione in base alla principale fonte di
finanziamento utilizzata al momento della costituzione dell’impresa (n = 20)
Debito bancario
22,2%
Debito
agevolato
2,8%
Partecipazioni
da parte di altre
aziende
2,8%
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Capitale proprio
72,2%
Considerando la struttura finanziaria delle imprese del campione, è interessante notare come nel 50% di esse l’avvio
dell’attività aziendale sia stato interamente finanziato con capitale proprio, mentre il 5,6% delle aziende considerate abbiano
coperto la totalità delle spese per l’avvio d’impresa ricorrendo al debito bancario ordinario.
Se nella prima fattispecie la situazione finanziaria – seppur sana – presenta indubbiamente delle rigidità, nel secondo caso le
modalità di finanziamento hanno tenuto in scarsa considerazione la correlazione temporale che dovrebbe esistere tra attività
aziendali e relative fonti di finanziamento.
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dicembre 2005
La struttura finanziaria delle imprese (n = 20)
L’85% delle imprese del campione ha dichiarato di aver fatto ricorso ad ulteriori fonti di finanziamento nel corso degli
ultimi 3 anni.
A tal proposito, i prestiti bancari costituiscono la soluzione che è stata ricercata più frequentemente da parte delle
aziende (55%).
Il 20% delle imprese ha inoltre partecipato a progetti di ricerca, a livello sia nazionale che internazionale (UE), mentre il
15% di esse ha deciso di attingere a fondi strutturali.
Il 10% delle unità produttive indagate ha aderito a programmi pubblici di sostegno, mentre solo nel 5% dei casi si è
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proceduto ad un ampliamento della compagine proprietaria aziendale, attraverso l’ingresso di nuovi soci in azienda.
Il 15% delle imprese del campione ha invece dichiarato di non aver ricercato alcuna fonte di finanziamento nel corso
degli ultimi 3 anni.
internazionale (UE), mentre il 15% di esse ha deciso di attingere a fondi strutturali.
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La struttura finanziaria delle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Ricorso ad ulteriori forme di finanziamento nel corso degli ultimi 3 anni
da parte delle imprese del campione (n = 20)
% Imprese che vi hanno fatto ricorso negli ultimi 3 anni
Prestiti Bancari
55%
Forme di Finanziamento
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Partecipazione a Progetti di Ricerca
20%
Fondi Strutturali
15%
Programmi pubblici di sostegno
10%
Ingresso di nuovi soci 5%
Venture Capital
0%
Altro
Nessuna
20%
15%
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Attività formative nelle imprese
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Attività di tipo formativo per i dipendenti delle imprese (n = 20)
dicembre 2005
L’85% delle imprese del campione ha dichiarato di svolgere regolarmente attività di tipo formativo per i propri
dipendenti.
Nella totalità delle attività di formazione realizzate (85% delle aziende), i corsi hanno presentato contenuti di tipo
tecnico, mentre in una percentuale più contenuta delle unità produttive considerate sono stati attivati corsi di
formazione di tipo amministrativo (40%) e manageriale (30%).%) e manageriale (30%).
Percentuale di imprese che svolge regolarmente attività di tipo formativo per i propri
dipendenti, in base alla tipologia dell’attività (n = 20)
Tipo di attivià formativa
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% di imprese
85%
Tecnica
40%
Amministrativa
Manageriale
30%
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dicembre 2005
Attività di tipo formativo per i dipendenti delle imprese (n = 17)
Relativamente alle modalità di finanziamento adottate, il 64,7% delle attività di tipo formativo svolte dalle
imprese del campione sono state interamente finanziate con risorse proprie, mentre nel residuo 35,3% è stata
adottata una modalità di finanziamento mista, in cui i fondi pubblici si sono aggiunti alle risorse proprie aziendali.
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Composizione percentuale delle attività di tipo formativo
in base alla modalità di finanziamento adottata (n = 17)
Risorse
proprie
64,7%
Risorse proprie +
finanziamenti
pubblici
35,3%
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Attività di Ricerca & Sviluppo
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e gestione della proprietà intellettuale
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dicembre 2005
Attività di Ricerca & Sviluppo (n = 20)
Nell’anno 2004, gli addetti in Ricerca & Sviluppo (R&S) presenti nelle imprese del campione rappresentano il
16,2% del totale degli addetti. Tale percentuale è stata interessata da un trend di progressiva crescita nel periodo
considerato; basti a tal proposito notare come nel 2000 tale indicatore fosse pari al 13,6% del totale dei dipendenti.
La percentuale media di dipendenti in possesso di laurea in discipline scientifico-tecnologiche riferita al 2004
costituisce il 29,3% del numero totale dei dipendenti. L’entità di tale incidenza media ha raggiunto il suo valore
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massimo nel biennio 2002-2003, in cui l’indicatore ha superato il 30%.
Alcuni indicatori relativi alle attività di Ricerca & Sviluppo
svolte dalle imprese del campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
Incidenza percentuale
Addetti R&S (in % sul Totale Addetti )
Laureati in m aterie scientifico-tecnologiche (in % sul Totale Addetti)
Spese R&S (in % sul Fatturato)
R&S svolta internam ente (in % sul Totale R&S svolta)
2000
2001
2002
2003
2004
13,6%
27,2%
7,9%
80,0%
13,2%
25,2%
7,2%
70,0%
14,1%
32,0%
7,0%
70,0%
14,6%
30,9%
7,3%
70,0%
16,2%
29,3%
6,8%
70,0%
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87
Attività di Ricerca & Sviluppo (n = 20)
dicembre 2005
Le spese in R&S costituiscono in media il 6,8% del fatturato aziendale nel 2004. Nel periodo 2000-2004 esse hanno
mostrato una incidenza media lievemente in calo sul fatturato aziendale (nel 2000 esse sfioravano l’8%).
Tale dinamica può essere spiegata alla luce delle scelte di Make or Buy poste in essere dalle imprese del campione
negli anni in esame. Prendendo infatti in considerazione il dato relativo alla percentuale media di attività di R&S
svolta internamente all’azienda, si rileva come quest’ultima, pur rivestendo tuttora un ruolo preponderante (nel
2004 essa ammonta al 70%), sia stata interessata da una sensibile riduzione, verificatasi nel biennio 2000-2001. La
quota di attività di R&S affidata a terzi, ha infatti subito un incremento relativo pari al 10%, probabilmente in seguito a
valutazioni da parte delle aziende circa la convenienza tra lo svolgimento in-house di tali attività, rispetto alla loro
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esternalizzazione. È probabile che la maggiore efficienza così raggiunta abbia condotto ad un decremento
dell’incidenza di tali spese rispetto al fatturato.
Alcuni indicatori relativi alle attività di Ricerca & Sviluppo
svolte dalle imprese del campione nel periodo 2000-2004 (n = 20)
Incidenza percentuale
2000
2001
2002
2003
2004
Addetti R&S (in % sul Totale Addetti )
Laureati in m aterie scientifico-tecnologiche (in % sul Totale Addetti)
Spese R&S (in % sul Fatturato)
R&S svolta internam ente (in % sul Totale R&S svolta)
13,6%
27,2%
7,9%
80,0%
13,2%
25,2%
7,2%
70,0%
14,1%
32,0%
7,0%
70,0%
14,6%
30,9%
7,3%
70,0%
16,2%
29,3%
6,8%
70,0%
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Brevetti (n = 20)
I brevetti sono uno tra i principali indicatori della capacità innovativa delle imprese. In particolare, da uno studio sulla capacità
dicembre 2005
innovativa della Toscana nel periodo 1993–2002 dal titolo: “Valutazione delle potenzialità e delle performance dell’alta
tecnologia in Toscana attraverso l’analisi dei brevetti delle imprese e degli enti pubblici della Regione”*, emerge come la
provincia di Lucca sia seconda solo a quella di Firenze in quanto a numero assoluto di domande di brevetto
europeo.
Tra i primi 10 titolari delle domande di
brevetto europeo, compaiono ben 3 aziende
lucchesi:
Domande di Brevetto Europeo presentate da imprese toscane
nel periodo 1993-2002: un confronto interprovinciale
Provincia
Numero Domande
di Brevetto Europeo
% sul
Totale
Firenze
433
46,2%
Lucca
131
14,0%
Pisa
Prato
Arezzo
Siena
Pistoia
Livorno
M assa
Grosseto
TOTALE TOSCANA
101
70
67
61
29
22
20
4
938
10,8%
7,5%
7,1%
6,5%
3,1%
2,3%
2,1%
0,4%
100,0%
- Fabio Perini S.p.A. (4);
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- A.Celli Nonwovens S.p.A. (8);
- Macchine Trasformazione Carta S.r.l. (10).
In particolare, le tecnologie in cui la regione
ricorre maggiormente al brevetto sono:
“Trattamento di materiali, tessili e carta” ed
“Imballaggio e stampa” (in cui Lucca è
specializzata), nonché “Dispositivi elettrici,
ingegneria elettrica, energia elettrica”.
* Il progetto, in fase di attuazione, è stato realizzato con il contributo della Regione Toscana dal Laboratorio IN-SAT e dal Laboratorio LEM della
Scuola Superiore Sant’Anna, e la sua pubblicazione è prevista per la fine dell'anno 2005.
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Gestione della Proprietà Intellettuale (n = 20)
dicembre 2005
Nel corso del triennio 2001-2003, le imprese che hanno richiesto almeno un brevetto costituiscono il 35% del
campione. Tenendo conto della nazionalità dell’Ufficio Brevetti a cui tali domande sono state presentate, tale incidenza
ammonta rispettivamente a:
- 30% per l’Ufficio Italiano Brevetti;
- 15% per lo USA Patent Office (USPTO);
- 15% per l’European Patent Office (EPO).
Con riferimento allo stesso periodo, la percentuale di imprese del campione che hanno ottenuto la concessione di
almeno un brevetto ammonta al 25%. Ancora una volta, tale indicatore varia a seconda dell’Ufficio Brevetti cui la
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domanda sia stata presentata:
- 25% per l’Ufficio Italiano Brevetti;
- 15% per l’USPTO;
- 15% per l’EPO.
Il 5% delle imprese ha venduto licenze di brevetto nel corso del triennio in esame, mentre il 10% delle aziende del
campione ha acquistato licenze di brevetto (essenzialmente da società multinazionali).
Relativamente alla partecipazione a progetti europei, la percentuale di imprese del campione che vi ha preso parte negli
anni 2001-2003 - sia come primo contraente, sia come partner – ammonta al 25%.
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dicembre 2005
La gestione dell’innovazione
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nelle imprese
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Ampliamento e/o diversificazione dell’offerta (n = 20)
Durante la vita di una azienda, la gamma dei prodotti e/o servizi da essa offerti può subire modifiche più o meno sostanziali,
dicembre 2005
sia in termini di ampliamento che di diversificazione produttiva.
Le motivazioni che possono condurre a tale decisione possono derivare da:
- fattori di tipo tecnologico (sviluppo e conseguente introduzione sul mercato di tecnologie innovative);
- fattori di mercato (variazione dei gusti e dei bisogni dei consumatori; raggiungimento del livello di saturazione della
domanda);
- fattori strategici interni (modificazioni della struttura societaria, come nel caso di fusioni o acquisizioni da parte di
altre società).
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Nell’ambito del campione, la percentuale di imprese che dalla costituzione ha provveduto ad ampliare e/o diversificare la
gamma dei prodotti e servizi offerti ammonta al 95%.
Con riferimento ai motivi che le hanno condotte a porre in essere tali interventi, la necessità di adattarsi alle tendenze
manifestate dal mercato è stata indicata dal 75% delle aziende considerate, mentre lo sviluppo e la diffusione di nuove
tecnologie è stata identificata come fattore rilevante dal 50% di esse.
Da tali risultati emerge come le imprese del campione manifestino la volontà di mantenersi in linea con gli sviluppi
tecnologici che vengono progressivamente introdotti sul mercato, ma soprattutto come esse adattino il proprio portafoglio
prodotti in funzione delle esigenze del mercato, adottando un approccio orientato al consumatore.
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Innovazioni di processo e/o di prodotto introdotte dalle imprese (n = 20)
Relativamente alla percezione che le imprese del campione hanno circa la propria innovatività, il 50% di esse ha
dicembre 2005
dichiarato di ritenersi più innovativo rispetto al proprio principale concorrente mentre l’altro 50% non riscontra a tal
proposito particolari differenze rispetto al proprio maggiore competitor.
Nel periodo 2000-2004, il 95% delle aziende considerate ha introdotto innovazioni di prodotto e/o di processo, che
hanno comportato al proprio interno cambiamenti più o meno profondi ed incisivi.
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Composizione percentuale delle imprese del campione in base alla tipologia di innovazioni
di processo e/o prodotto introdotte negli anni 2000-2004 (n = 20)
Cambiamenti
organizzativi
10,0%
Nessuna
innovazione
introdotta
5,0%
Cambiamenti
tecnologici e
organizzativi
55,0%
Cambiamenti
tecnologici
30,0%
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Innovazioni di processo e/o di prodotto introdotte dalle imprese (n = 20)
dicembre 2005
In particolare, nel 55% delle imprese, tali innovazioni hanno riguardato cambiamenti dal punto di vista sia
tecnologico che organizzativo.
Il 30% delle aziende ha invece introdotto innovazioni che hanno prodotto il proprio impatto soltanto sugli
aspetti tecnologici, mentre nel 10% dei casi l’incidenza di tali interventi innovativi si è riversata essenzialmente
sugli aspetti organizzativi.
Il 5% delle imprese del campione, infine, non ha introdotto alcuna innovazione (né di processo, né di prodotto)
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negli anni considerati.
aspetti tecnologici, mentre
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Fonti di idee innovative e conoscenza tecnologica nelle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Nell’ambito dei processi innovativi posti in essere dalle aziende, si riscontra la presenza di soggetti e/o istituzioni che
rivestono un ruolo chiave, in quanto fonti di nuove idee e di conoscenza tecnologica.
Fonti di idee innovative e conoscenza tecnologica
nelle imprese del campione (n = 20)
A tal proposito, il 75% delle
imprese del campione individua
tale figura centrale nelle proprie
% di imprese
risorse interne.
75%
Risorse Interne
clienti
vengono
ritenuti
essenziali come fonti di idee
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innovative dal 50% delle aziende,
mentre sia i concorrenti che le
Università vengono citati nel 30%
dei casi.
Infine, i fornitori assumono un
Fonti di idee innovative
I
50%
Clienti
Concorrenti
30%
Università
30%
ruolo rilevante in una percentuale
marginale (10%) del campione.
Fornitori
10%
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Metodi e canali per l’introduzione di nuove tecnologie (n = 20)
dicembre 2005
Relativamente ai metodi e canali prevalentemente utilizzati per l’introduzione di nuove tecnologie nelle imprese,
l’80% delle aziende del campione ha dichiarato di ricorrere alle attività di R&S svolte internamente. La
partecipazione a progetti in collaborazione con Università è stata indicata come un metodo rilevante dal 35%
delle imprese, mentre ammonta al 10% la percentuale di esse che sceglie frequentemente quali canali per
l’introduzione di nuove tecnologie la soluzione di commissionare attività di R&S ad enti privati o di collaborare
con altre imprese nell’ambito di progetti di R&S.
Le attività di R&S commissionate ad Enti pubblici di ricerca (Epr) vengono considerate un metodo efficace per
l’introduzione di nuove tecnologie dal 5% delle unità produttive considerate.
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Infine, l’acquisto di licenze tecnologiche non risulta un canale adottato frequente-mente dalle imprese del
campione (0%).
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dicembre 2005
Metodi e canali per l’introduzione di nuove tecnologie (n = 20)
Metodi e canali per l’introduzione di nuove tecnologie
prevalentemente utilizzati nelle imprese del campione (n = 20)
% di imprese
80%
Metodi / canali utilizzati
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R&S interna
Collaborazioni con
Università
35%
R&S commissionata
ad enti privati
10%
Collaborazioni con
altre imprese
10%
R&S commissionata
ad Epr
5%
Acquisto di licenze
0%
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Rapporti di collaborazione
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con centri di ricerca
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Rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 20)
dicembre 2005
La percentuale di imprese del campione che attualmente intrattengano rapporti di collaborazione con almeno un
centro di ricerca ammonta all’85% (n = 17). In particolare, l’85% delle aziende ha relazioni con l’Università degli Studi
Pisa, che risulta tra - gli enti di ricerca – il partner scelto più frequentemente dalle imprese del campione per i propri
rapporti di collaborazione.
Sono inoltre significative le percentuali delle aziende considerate che hanno avviato relazioni con la Scuola Superiore
.
Sant’Anna (65%), con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (45%) e con la Scuola
Normale Superiore (35%), tre
centri di ricerca di eccellenza, localizzati nell’area pisana.
Quasi un terzo delle imprese del campione intrattiene inoltre rapporti con altri centri di ricerca locali (ossia localizzati
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nell’Area Vasta Pisa-Lucca-Livorno).
La quota di aziende considerate che coltivino collaborazioni con altri enti di ricerca non locali ammonta al 40% del
campione relaziam
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Rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 20)
% di Imprese
Università degli Studi di
Pisa (UniPi)
85%
Scuola Superiore
Sant'Anna (SSSA)
Centri di Ricerca
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Rapporti di collaborazione intrattenuti dalle
imprese del campione centri di ricerca (n = 20)
65%
Consiglio Nazionale
delle Ricerche (CNR)
Scuola Normale
Superiore (SNS)
Altri centri di ricerca
locali
Altri centri di ricerca non
locali
45%
35%
30%
40%
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100
Rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
dicembre 2005
Il 28,3% dei rapporti di collaborazione intrattenuti dalle imprese del campione con centri di ricerca (locali e non)
interessa l’Università degli Studi di Pisa. Anche la Scuola Superiore Sant’Anna rappresenta un ente di ricerca scelto
frequentemente dalle aziende per i propri rapporti collaborativi (21,7%). Le relazioni con il Consiglio Nazionale delle
Ricerche costituiscono il 15% del numero totale di rapporti con centri di ricerca, mentre con riferimento alla Scuola
Normale Superiore tale percentuale ammonta all’11,7%. Un ulteriore 10% delle collaborazioni interessa altri enti
localizzati nell’ambito dell’Area Vasta Pisa-Lucca-Livorno. Infine, il 15% delle relazioni collaborative avviene con
centri di ricerca non locali.
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Composizione percentuale dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca
in base alla numerosità delle relazioni intrattenute con ciascun ente (n = 17)
Altri centri di
ricerca non locali
13,3%
Altri centri di
ricerca locali
10,0%
SNS
11,7%
UniPi
28,3%
SSSA
21,7%
CNR
15,0%
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101
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
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dicembre 2005
Alcuni indicatori relativi alle caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
Centri di Ricerca
Punteggio
medio attribuito
all'intensità dei
rapporti*
UniPi
SSSA
CNR
SNS
Altri centri di ricerca locali
Altri centri di ricerca non locali
1,82
1,15
1,44
1,00
1,67
1,50
% dei
% dei rapporti
% dei rapporti % dei rapporti
rapporti
avviati per motivi
avviati per motivi con ricadute
aventi natura di ricerca e/o
commerciali** soddisfacenti**
formale**
formazione**
82,4%
69,2%
66,7%
57,4%
66,7%
50,0%
70,6%
46,2%
22,2%
28,6%
33,3%
50,0%
11,8%
23,1%
22,2%
14,3%
16,7%
0,0%
82,4%
61,5%
55,6%
42,9%
66,7%
50,0%
NOTE:
* Nel questionario si richiedeva a ciascuna impresa del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove: 1 = intensità
bassa; 2 = intensità media; 3 = intensità elevata) circa l’intensità dei rapporti di collaborazione intrattenuti con ciascun centro
di ricerca.
** La percentuale è stata calcolata sul numero totale dei rapporti di collaborazione instaurati dalla totalità delle imprese del
campione con ciascun centro di ricerca.
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102
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
dicembre 2005
Incidenza sul totale dei rapporti
100%
Centri di Ricerca:
80%
UniPi
60%
Ricadute soddisfacenti
Intensità
SSSA
40%
20%
CNR
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0%
Altri centri di
ricerca non locali
Motivi commerciali
Natura Formale
SNS
Altri centri di
ricerca locali
Finalità di ricerca e/o formazione
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103
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
Passando ad analizzare le caratteristiche dei rapporti di collaborazione intrattenuti dalle imprese del campione con centri di
ricerca (localizzati o meno nell’ambito dell’Area Vasta Pisa-Lucca-Livorno), emerge come l’Università di Pisa, oltre ad esercitare
dicembre 2005
la maggiore incidenza sul numero totale delle relazioni (28,3%), si collochi al primo posto anche rispetto a tutti gli altri parametri,
con l’eccezione della percentuale di rapporti di collaborazione avviati per motivi commerciali, rispetto alla quale l’ateneo pisano
esibisce un valore modesto (11,8%).
Abbiamo già avuto modo di analizzare e commentare in precedenza l’incidenza percentuale di ciascun centro di ricerca sul
numero totale dei rapporti intrattenuti con tale tipologia di enti da parte delle imprese del campione.
L’intensità di tali relazioni è stata calcolata chiedendo alle imprese del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove 1 =
bassa intensità, 2 = media intensità, 3 = elevata intensità) ai rapporti di collaborazione con ciascun centro di ricerca. Dal
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calcolo dei punteggi medi, emerge come le relazioni caratterizzate da una maggiore intensità e frequenza siano quelle
intrattenute con l’Università di Pisa (1,82), con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (1,44) e con la Scuola Superiore Sant’Anna
(1,15). L’intensità dei rapporti con la Scuola Normale Superiore risulta mediamente bassa (1,00). Le collaborazioni con altri
centri di ricerca appaiono invece contraddistinte da un livello di intensità abbastanza elevato, sia per gli enti localizzati
nell’ambito dell’Area Vasta Pisa-Lucca-Livorno (1,67), sia per i centri di ricerca non locali (1,50).
Relativamente alla percentuale di rapporti aventi natura formale,
formale ancora una volta l’Università di Pisa esibisce il valore maggiore
(82,4%), seguita dalla Scuola Superiore Sant’Anna (69,2%), dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (66,7%) e dalla Scuola
Normale Superiore (57,4%). Il 66,7% delle relazioni intrattenute dalle imprese del campione con altri centri di ricerca locali
assumono natura formale, mentre tale percentuale scende al 50% qualora si considerino i rapporti con altri enti di ricerca non
locali.
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104
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con centri di ricerca (n = 17)
Con riferimento alla percentuale di rapporti di collaborazione avviati dalle imprese del campione per motivi di ricerca e/o
dicembre 2005
formazione,
formazione i valori più elevati sono quelli registrati dall’Università degli Studi di Pisa (70,6%) e dalla Scuola Superiore
Sant’Anna (46,2%), mentre sia la Scuola Normale Superiore (28,6%) che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (22,2%)
presentano quote percentuali più modeste. La percentuale di relazioni con centri di ricerca locali instaurate con finalità di
ricerca e/o formazione ammonta al 33,3%, mentre lo stesso valore riferito ad altri enti di ricerca non locali raggiunge il 50% del
totale rapporti.
La Scuola Superiore Sant’Anna è il centro di ricerca che esibisce la percentuale maggiore di rapporti di collaborazione avviati
per motivi commerciali (23,1%), seguita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (22,2%). Sia la Scuola Normale Superiore
(14,3%) che l’Università di Pisa (11,8%) presentano invece valori più contenuti. Il 16,7% delle relazioni intrattenute dalle
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imprese del campione con altri enti di ricerca locali è stato avviato per motivi commerciali. Tali finalità non risultano mai essere
alla base dell’instaurazione di collaborazioni con centri di ricerca non locali (0%).
Nel questionario, si chiedeva infine alle imprese di esprimere un giudizio circa le ricadute derivanti dai rapporti di
collaborazione intrattenuti con ciascun centro di ricerca. E’ l’Università di Pisa a registrare la maggiore quota percentuale di
relazioni che abbiano generato ricadute soddisfacenti per le imprese del campione (82,4%). Anche la Scuola Superiore
Sant’Anna (61,5%) ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (55,6%) esibiscono valori elevati. Più contenuta appare invece la
percentuale relativa alla Scuola Normale Superiore (42,9%). Dal 66,7% dei rapporti instaurati con altri centri di ricerca locali
sono derivate ricadute positive per le imprese del campione, mentre il livello di soddisfazione relativo alle collaborazioni con
enti di ricerca non locali appare più basso (50%).
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105
dicembre 2005
Rapporti di collaborazione
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con altre imprese
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106
dicembre 2005
Rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 20)
La percentuale di imprese del campione che attualmente intrattengano rapporti di collaborazione con altre
imprese ammonta al 50%. In particolare, le aziende che hanno stabilito relazioni con altre imprese high-tech
locali (ovvero localizzate nel territorio della provincia di Lucca) costituiscono il 30% del campione, mentre le
collaborazioni con altre unità produttive attive in settori ad alta tecnologia ma ubicate al di fuori dell’area
lucchese (imprese high-tech non locali) interessano una percentuale pari al 50% delle aziende considerate.
Lo sviluppo di rapporti di collaborazione con altre imprese non è tuttavia avvenuto unicamente fra unità
produttive appartenenti a settori ad alta tecnologia. Si rileva infatti un consistente coinvolgimento da parte delle
imprese del campione in relazioni collaborative attivate con imprese operanti in settori “tradizionali”. Il 40% delle
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aziende intrattiene infatti rapporti di collaborazione con imprese “tradizionali” locali, mentre il 30% di esse ha
avviato relazioni con unità produttive localizzate al di fuori dell’area provinciale lucchese (imprese tradizionali
non locali).
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107
Rapporti di collaborazione intrattenuti dalle
imprese del campione altre imprese (n = 20)
% di Imprese
Collaborazioni con altre imprese
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dicembre 2005
Rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 20)
Imprese high
tech non locali
50%
Imprese
tradizionali locali
(LU)
40%
Imprese
tradizionali non
locali
Imprese high
tech locali (LU)
35%
30%
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108
Rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
dicembre 2005
I rapporti di collaborazione intrattenuti con altre imprese high tech localizzate nel territorio della provincia di Lucca
costituiscono il 19,4% del numero totale di relazioni instaurate dalle aziende del campione con altre imprese (locali e non),
mentre la percentuale di collaborazioni con altre aziende high tech non locali ammonta al 32,2%.
Anche le relazioni con imprese operanti in settori tradizionali rappresentano una quota consistente, a sottolineare l’esistenza
nell’ambito del campione esaminato di fenomeni di cross-fertilisation fra unità produttive appartenenti alle due tipologie di
settori. I rapporti di collaborazione con imprese “tradizionali” locali infatti incidono per il 25,8% sul numero totale delle relazioni
avviate, mentre nel residuo 22,6% dei casi le collaborazioni interessano imprese “tradizionali” localizzate al di fuori del
territorio provinciale.
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Composizione percentuale dei rapporti di collaborazione con altre imprese in base
alla numerosità delle relazioni intrattenute con ciascuna categoria di aziende (n = 10)
Imprese
tradizionali locali
25,8%
Imprese high tech
non locali
32,2%
Imprese
tradizionali
non locali
22,6%
Imprese high tech
locali
19,4%
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109
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
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dicembre 2005
Alcuni indicatori relativi alle caratteristiche dei rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
Altre imprese
Imprese tradizionali locali
Imprese tradizionali non locali
Imprese high tech locali
Imprese high tech non locali
Punteggio
medio attribuito
all'intensità dei
rapporti*
2,00
2,00
1,83
2,20
% dei
% dei rapporti
% dei rapporti % dei rapporti
rapporti
avviati per motivi
avviati per motivi con ricadute
aventi natura di ricerca e/o
commerciali** soddisfacenti**
formale**
formazione**
62,5%
57,1%
83,3%
70,0%
12,5%
14,3%
50,0%
20,0%
62,5%
42,9%
50,0%
60,0%
75,0%
71,4%
66,7%
90,0%
NOTE:
* Nel questionario si richiedeva a ciascuna impresa del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove: 1 = intensità
bassa; 2 = intensità media; 3 = intensità elevata) circa l’intensità dei rapporti di collaborazione intrattenuti con ciascuna
categoria di “altre imprese”.
** La percentuale è stata calcolata sul numero totale dei rapporti di collaborazione instaurati dalla totalità delle imprese del
campione con ciascuna categoria di “altre imprese”.
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110
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
dicembre 2005
Incidenza sul totale dei rapporti
100%
Altre imprese:
80%
60%
Ricadute soddisfacenti
Intensità
Imprese
tradizionali
locali
40%
Imprese
tradizionali
non locali
20%
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0%
Imprese
high tech
locali
Motivi commerciali
Natura Formale
Imprese
high tech
non locali
Finalità di ricerca e/o formazione
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111
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
dicembre 2005
Passando ad analizzare le caratteristiche dei rapporti di collaborazione intrattenuti dalle imprese del campione con altre
aziende (localizzate o meno nell’ambito del territorio della provincia di Lucca), emerge come siano le imprese appartenenti a
settori high tech a collocarsi al primo posto con riferimento a tutti i parametri considerati, con l’eccezione della percentuale di
rapporti di collaborazione avviati per motivi commerciali, rispetto alla quale sono le imprese locali operanti in settori
tradizionali ad esibire il valore più alto (62,5%).
Abbiamo già avuto modo di analizzare e commentare in precedenza l’incidenza percentuale di ciascuna categoria di imprese
sul numero totale dei rapporti intrattenuti da parte delle aziende del campione con altre unità produttive.
L’intensità di tali relazioni è stata calcolata chiedendo alle imprese del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove
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1 = bassa intensità, 2 = media intensità, 3 = elevata intensità) ai rapporti di collaborazione intrattenuti con ciascuna
categoria di aziende. Dal calcolo dei punteggi medi, emerge come le relazioni caratterizzate da una maggiore intensità e
frequenza siano quelle intrattenute con altre imprese high tech localizzate al di fuori del territorio provinciale (2,20) e con altre
aziende (locali e non) operanti in settori tradizionali (2,00). I rapporti con altre imprese high tech locali appaiono mediamente
meno intensi (1,83).
Relativamente alla percentuale di rapporti aventi natura formale,
formale sono le imprese high tech, sia locali (83,3%) che non locali
(70%) ad esibire i valori maggiori. Il 62,5% delle relazioni intrattenute dalle imprese del campione con altre aziende
“tradizionali” locali assumono natura formale, mentre tale percentuale scende al 57,1% qualora si considerino i rapporti con
altre unità produttive “tradizionali” localizzate al di fuori della provincia di Lucca.
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112
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con altre imprese (n = 10)
dicembre 2005
Con riferimento alla percentuale di rapporti di collaborazione avviati dalle aziende del campione con altre unità produttive
per motivi di ricerca e/o formazione,
formazione i valori più elevati sono quelli riferiti ad altre imprese high tech, localizzate sia in
ambito provinciale (50%) che al di fuori di esso (20%). La percentuale di relazioni con aziende “tradizionali” locali
instaurate con finalità di ricerca e/o formazione ammonta al 12,5%, mentre lo stesso valore riferito ad imprese
“tradizionali” non locali raggiunge il 14,3% del totale rapporti.
Le aziende locali operanti in settori tradizionali costituiscono la categoria di imprese che esibisce la percentuale maggiore
di rapporti di collaborazione avviati per motivi commerciali (62,5%), seguita da altre aziende ad alta tecnologia localizzate
in ambito extra-provinciale (60%). Il 50% delle relazioni intrattenute dalle imprese del campione con altre aziende high
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tech locali è stato instaurato per motivi commerciali. Tale percentuale scende al 42,9% qualora si considerino le
collaborazioni attivate con altre imprese “tradizionali” non locali.
Nel questionario, si chiedeva infine di esprimere un giudizio circa le ricadute derivanti dai rapporti di collaborazione
intrattenuti con ciascuna categoria di imprese. Sono le relazioni con altre imprese high tech non locali a registrare la
maggiore quota percentuale di collaborazioni che abbiano generato ricadute soddisfacenti per le aziende del campione
(82,4%). Anche le imprese “tradizionali”, localizzate sia nell’ambito del territorio provinciale (75%) che al di fuori di esso
(71,4%), esibiscono valori elevati, mentre il livello di soddisfazione relativo alle collaborazioni con altre aziende high tech
locali appare lievemente più basso (66,7%), ma comunque consistente.
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113
dicembre 2005
Rapporti di collaborazione
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con enti di vario tipo
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114
Rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 20)
dicembre 2005
Oltre al coinvolgimento in rapporti di collaborazione sia con altre imprese che con centri di ricerca (locali e non), una
quota estremamente alta (90%) delle imprese del campione ha instaurato relazioni collaborative con enti di vario tipo,
quali:
- istituzioni pubbliche della provincia di Lucca (enti locali, Pubbliche Amministrazioni, CCIAA, etc…);
- istituzioni finanziarie (locali e non);
- associazioni di categoria della provincia di Lucca.
In particolare, il 60% delle imprese del campione intrattiene rapporti di collaborazione con le associazioni di categoria
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locali, mentre la percentuale di aziende che abbiano attivato relazioni con istituzioni pubbliche localizzate nel territorio
provinciale ammonta al 55%.
Relativamente ai rapporti collaborativi instaurati con istituzioni finanziarie, questi ultimi interessano una quota
consistente delle imprese del campione.
A tal proposito, il 40% di esse ha avviato relazioni con istituzioni finanziarie localizzate nell’area lucchese, mentre nel
45% dei casi si rileva l’esistenza di rapporti di collaborazione con istituzioni finanziarie non locali.
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115
Rapporti di collaborazione intrattenuti dalle
imprese del campione con enti di vario tipo (n = 20)
% di Imprese
Collaborazioni con enti di vario tipo
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dicembre 2005
Rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 20)
Associazioni di
categoria locali
(LU)
60%
Istituzioni
pubbliche locali
(LU)
Istituzioni
finanziarie non
locali
Istituzioni
finanziarie locali
(LU)
55%
45%
40%
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116
Rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
dicembre 2005
Il 30% del numero totale dei rapporti di collaborazione avviati dalle imprese del campione con altre tipologie di enti
(locali e non) interessa le associazioni di categoria provinciali, mentre una quota pari al 27,5% di tali relazioni
coinvolge istituzioni pubbliche locali (quali: enti locali, PA, CCIAA, etc. dell’area lucchese).
I rapporti con istituzioni finanziarie (locali e non) costituiscono oltre il 40% del numero totale di relazioni
intrattenute. In particolare, nel 20% dei casi il partner scelto risulta localizzato nell’ambito del territorio provinciale
(istituzioni finanziarie locali), mentre le relazioni con istituzioni finanziarie non locali rappresentano il 22,5% del
numero totale di rapporti di collaborazione.
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Composizione percentuale dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo in base
alla numerosità delle relazioni intrattenute con ciascuna tipologia di ente (n = 18)
Istituzioni pubbliche
locali
27,5%
Associazioni di
categoria locali
30,0%
Istituzioni finanziarie
non locali
22,5%
Istituzioni finanziarie
locali
20,0%
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117
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
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dicembre 2005
Alcuni indicatori relativi alle caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
Enti di vario tipo
Punteggio
medio attribuito
all'intensità dei
rapporti*
Istituzioni pubbliche locali
Istituzioni finanziarie locali
Istituzioni finanziarie non locali
Associazioni di categoria locali
1,82
1,86
1,50
1,83
% dei
% dei rapporti
% dei rapporti % dei rapporti
rapporti
avviati per motivi
avviati per motivi con ricadute
aventi natura di ricerca e/o
commerciali** soddisfacenti**
formale**
formazione**
72,7%
62,5%
66,7%
91,7%
63,6%
0,0%
0,0%
66,7%
18,2%
62,5%
55,6%
16,7%
72,7%
62,5%
66,7%
75,0%
NOTE:
* Nel questionario si richiedeva a ciascuna impresa del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove: 1 = intensità
bassa; 2 = intensità media; 3 = intensità elevata) circa l’intensità dei rapporti di collaborazione intrattenuti con ciascuna
tipologia di enti.
** La percentuale è stata calcolata sul numero totale dei rapporti di collaborazione instaurati dalla totalità delle imprese del
campione con ciascuna tipologia di enti.
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Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
dicembre 2005
Incidenza sul totale dei rapporti
100%
Enti di vario tipo:
80%
60%
Ricadute soddisfacenti
Intensità
Istituzioni
pubbliche
locali
40%
Istituzioni
finanziarie
locali
20%
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0%
Istituzioni
finanziarie
non locali
Motivi commerciali
Natura Formale
Associazioni
di categoria
locali
Finalità di ricerca e/o formazione
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119
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
Passando ad analizzare le caratteristiche dei rapporti di collaborazione intrattenuti dalle imprese del campione con enti di
dicembre 2005
vario tipo (locali e non), si rileva come siano le associazioni di categoria della provincia di Lucca a collocarsi al primo posto
con riferimento alla maggioranza dei parametri considerati, con l’eccezione del livello di intensità delle relazioni intrattenute (in
corrispondenza del quale si collocano tuttavia di poco al di sotto rispetto alle istituzioni finanziarie locali, le quali esibiscono il
valore più elevato) e della percentuale di rapporti di collaborazione avviati per motivi commerciali, rispetto alla quale tali enti
registrano un valore modesto (16,7%).
Abbiamo già avuto modo di analizzare e commentare in precedenza l’incidenza percentuale di ciascuna tipologia di enti sul
numero totale dei rapporti intrattenuti con enti di vario tipo da parte delle imprese del campione.
L’intensità di tali relazioni è stata calcolata chiedendo alle imprese del campione di attribuire un punteggio da 1 a 3 (dove
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1 = bassa intensità, 2 = media intensità, 3 = elevata intensità) ai rapporti di collaborazione con ciascuna tipologia di ente.
Dal calcolo dei punteggi medi, emerge come le relazioni caratterizzate da una maggiore intensità e frequenza siano quelle
intrattenute con istituzioni finanziarie localizzate nel territorio provinciale (1,86), con le associazioni di categoria locali (1,83) e
con istituzioni pubbliche locali (1,82). I rapporti con istituzioni finanziarie extra-provinciali appaiono mediamente meno intensi
(1,50).
Relativamente alla percentuale di rapporti aventi natura formale,
formale sono le associazioni di categoria della provincia di Lucca ad
esibire il valore maggiore (91,7%), seguite dalle istituzioni pubbliche locali (72,7%). Il 62,5% delle relazioni intrattenute dalle
imprese del campione con istituzioni finanziarie locali assume natura formale, mentre tale percentuale raggiunge il 66,7%
qualora si considerino i rapporti con istituzioni finanziarie localizzate al di fuori del territorio provinciale.
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120
Caratteristiche dei rapporti di collaborazione con enti di vario tipo (n = 18)
dicembre 2005
Con riferimento alla percentuale di rapporti di collaborazione avviati dalle aziende del campione con enti di vario tipo
per motivi di ricerca e/o formazione,
formazione il valore più elevato è quello riferito alle associazioni di categoria provinciali
(66,7%). La percentuale di relazioni con istituzioni pubbliche locali instaurate con finalità di ricerca e/o formazione
ammonta al 63,6%. Nessuna delle imprese del campione ha attivato collaborazioni con istituzioni finanziarie (né locali,
né extra-provinciali) volte a perseguire tali fini.
Le istituzioni finanziarie localizzate sia nell’ambito del territorio provinciale (62,5%), che al di fuori di esso (55,6%)
costituiscono la tipologia di enti che esibisce la percentuale maggiore di rapporti di collaborazione avviati per motivi
commerciali.
commerciali Il 18,2% delle relazioni intrattenute dalle imprese del campione con istituzioni pubbliche locali è stato
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instaurato per motivi commerciali. Tale percentuale scende al 16,7% qualora si considerino le collaborazioni attivate
con le associazioni di categoria provinciali.
Nel questionario, si chiedeva infine di esprimere un giudizio circa le ricadute derivanti dai rapporti di collaborazione
intrattenuti dalle imprese de campione con ciascuna tipologia di enti. Sono le relazioni con le associazioni di categoria
della provincia di Lucca a registrare la maggiore quota percentuale di collaborazioni che abbiano generato ricadute
soddisfacenti per le aziende del campione (75%). Anche le istituzioni pubbliche locali esibiscono valori elevati (72,7%),
mentre il livello di soddisfazione relativo alle collaborazioni con istituzioni finanziarie localizzate sia in ambito
provinciale (62,5%), che extra-provinciale (66,7%) appare lievemente più basso, ma comunque consistente.
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121
dicembre 2005
Caratteristiche del mercato
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di sbocco delle imprese
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122
dicembre 2005
Principali mercati di sbocco delle imprese: i settori (n = 20)
prodotti e/o servizi offerti dalle imprese high-tech lucchesi, i
Principale settore
di sbocco
comparti indicati più frequentemente dalle imprese del campione
sono il cartario (15%) ed farmaceutico (15%), seguiti dai settori
medicale (10%) e sanitario (10%), i quali – complessivamente
considerati – rappresentano i principali mercati di sbocco per il
50% delle aziende in esame.
Il rimanente 50% del campione ha invece indicato come settore
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Principale settore di sbocco delle
imprese del campione (n = 20)
Con riferimento al principale settore di utilizzazione dei
prevalente di utilizzazione della propria offerta un’ampia gamma
di settori, quali: il calzaturiero, l’edile, le costruzioni navali, il
petrolifero, i trasporti, l’arredamento, gli imballaggi, la lavorazione
di materie plastiche. Ciascuno di essi rappresenta il principale
mercato di sbocco per una percentuale di imprese pari al 5% del
campione.
gamma
Cartario
Farmaceutico
Medicale
Sanitario
Arredamento
Calzaturiero
Edilizia
Fisica nucleare
Imballaggi
Materie plastiche
Navale
Petrolifero/gas
Trasporti
Altro
TOTALE IMPRESE
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% di
imprese
15,0%
15,0%
10,0%
10,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
5,0%
100,0%
123
dicembre 2005
Principali mercati di sbocco delle imprese: i settori (n = 20)
Composizione percentuale delle imprese del campione
in base al principale settore di sbocco (n = 20)
Navale
5%
Petrolifero
5%
Trasporti
5%
Altro
5%
Farmaceutico
15%
Cartario
15%
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Materie
plastiche
5%
Imballaggi
5%
Fisica
nucleare
5%
Edilizia
5%
Calzaturiero
5%
Arredamento
5%
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Sanitario
10%
Medicale
10%
124
Principali mercati di sbocco delle imprese: le aree geografiche (n = 20)
dicembre 2005
Con riferimento all’area geografica che rappresenta il principale mercato di sbocco per i prodotti e/o servizi delle
imprese del campione, il 70% delle aziende considerate opera prevalentemente in ambito nazionale. In particolare, per
il 10% del totale la provincia di Lucca rappresenta la principale area di destinazione della propria offerta, mentre per
un ulteriore 15% è la Toscana il principale mercato di sbocco. Il resto d’Italia costituisce l’area geografica di riferimento
per il 45% delle imprese del campione.
Il 20% delle aziende considerate opera prevalentemente in Europa, mentre per un ulteriore 10% il principale mercato
di sbocco è localizzato in ambito extra-europeo (resto del mondo).
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Composizione percentuale delle imprese del campione
in base al principale mercato di sbocco (n = 20)
Provincia
di Lucca
10,0%
Resto del Mondo
10,0%
Italia
45,0%
Toscana
15,0%
Europa
20,0%
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125
Principali mercati di sbocco delle imprese: le aree geografiche (n = 20)
dicembre 2005
Relativamente all’area geografica che rappresenta il secondo mercato di sbocco per i prodotti e/o servizi delle
imprese del campione, è l’ambito extra-europeo ad essere indicato più frequentemente (44,4%), seguito
dall’Europa (27,8%) e dall’Italia (22,2%). La Toscana costituisce la seconda area geografica di riferimento per una
percentuale modesta di aziende (5,6%), mentre l’ambito provinciale non viene mai menzionato (0%).
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Composizione percentuale delle imprese del campione
in base al principale mercato di sbocco (n = 20)
Toscana
5,6%
Italia
22,2%
Resto del Mondo
44,4%
Europa
27,8%
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126
Propensione esportativa delle imprese (n = 12)
dicembre 2005
Nel corso dell’analisi delle aree geografiche che costituiscono il principale ed il secondo mercato di sbocco per i
prodotti e/o servizi delle imprese del campione è emerso che per il 30% di esse il principale cliente è localizzato
in ambito extra-nazionale e che per il 72,2% il secondo cliente (in ordine di importanza) sia localizzato all’estero.
I dati circa la propria propensione esportativa delle imprese del campione (ossia la percentuale di fatturato
derivante dalle esportazioni) forniscono ulteriori evidenze.
Le aziende che ci hanno fornito i propri dati in proposito costituiscono il 60% del numero totale di unità produttive
comprese nel campione; dunque le elaborazioni statistiche presentate in questa sezione si riferiscono ad un
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numero di imprese più ristretto (n = 12).
La percentuale di tali aziende che nel 2004 ha dichiarato di avere esportato (a prescindere dal volume e dal
valore in Euro delle vendite all’estero), ammonta al 91,7%. Soltanto un’unità produttiva ha indicato un valore
nullo delle esportazioni.
E’ significativo notare come nella totalità delle aziende esportatrici (n = 11), la propensione esportativa superi il
10% del fatturato, mentre nel 50% di esse esportatrici l’incidenza delle esportazioni sul fatturato superi l’80%.
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127
Propensione esportativa media delle imprese (n = 11)
del totale fatturato relativo allo stesso anno. Tale incidenza delle esportazioni sulle vendite aziendali è stata
interessata nel periodo 2000-2004 da un trend di crescita tendenzialmente lineare, dell’ordine di circa nove punti
percentuali annuali e del 34,1%, considerando l’incremento occorso nel quinquennio preso in esame.
60%
Propensione esportativa media
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dicembre 2005
Nel 2004, la propensione esportativa media delle imprese esportatrici del campione (n = 11) ammonta al 55,2%
Evoluzione della propensione esportativa media nel periodo 2000-2004
nelle imprese esportatrici del campione (n = 11)
55%
+9,0%
50%
+4,3%
45%
40%
+8,1%
+9,1%
55,2%
50,7%
46,4%
44,5%
41,2%
35%
30%
2000
2001
2002
2003
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2004
128
Grado di dipendenza delle imprese dal proprio cliente principale (n = 20)
dicembre 2005
Nell’ambito del campione, la percentuale media di fatturato
riconducibile al cliente principale è pari al 49,3%. In
particolare, nell’11,1% delle imprese tale incidenza risulta
inferiore al 10% del fatturato aziendale, denotando una bassa
dipendenza di tali unità produttive dal cliente principale, in
ragione della disponibilità di una clientela estremamente
frammentata e diversificata.
Quota di fatturato riconducibile al cliente principale
delle aziende del campione (n = 20)
Quota di fatturato riconducibile
al cliente principale
Da 0% a 10%
Da 11% a 30%
Da 31% a 50%
Oltre 50%
TOTALE IM PRESE
% di imprese
11,1%
27,8%
11,1%
50,0%
100,0%
Nel 27,8% delle imprese, la quota di fatturato riconducibile al primo cliente è compresa tra l’11% ed il 30%, mentre in un
ulteriore 11,1% di casi, quest’ultima assume valori superiori al 30%, ma comunque inferiori al 50%. In questi casi, il grado
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di dipendenza dal cliente principale risulta più elevato, pur mantenendo livelli accettabili.
Infine, nel 50% delle aziende considerate, l’incidenza del cliente principale sul fatturato supera il 50%. In particolare, è
interessante notare come – sebbene nell’ambito del campione non si rilevi alcun caso di impresa monocliente (ovvero
un’impresa nella quale la totalità del fatturato conseguito deriva dalle attività di vendita nei confronti di un solo cliente) – nel
16,7% delle unità produttive considerate la quota di fatturato ascrivibile al primo cliente risulti superiore all’80%. In tali casi,
la clientela dell’impresa si presenta estremamente concentrata, determinando conseguentemente un livello
pericolosamente alto di dipendenza dell’azienda dal proprio cliente principale. In questa fattispecie di situazioni, infatti, le
sorti dell’azienda sono inscindibilmente legate a quelle del proprio principale cliente, il quale assume altresì un maggiore
potere contrattuale ai fini della determinazione delle condizioni di vendita.
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129
Grado di dipendenza delle imprese dal proprio cliente secondario (n = 20)
dicembre 2005
Nell’ambito del campione, l’incidenza media esercitata da parte del secondo cliente (in ordine di
importanza) ammonta al 18,8% del fatturato delle imprese. In oltre l’80% dei casi, tuttavia, la quota di fatturato
ascrivibile al secondo cliente risulta inferiore al 30%. In particolare, nel 41,2% delle aziende tale percentuale
assume valori inferiori al 10%, mentre essa appare compresa fra il 10% ed il 30% del fatturato in un ulteriore
41,2% dei casi. Infine nel 17,6% delle imprese l’incidenza del secondo cliente sul fatturato è compresa fra il
30% ed il 50%. In nessuna realtà aziendale considerata tale percentuale supera il 50% del fatturato.
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Quota di fatturato riconducibile al cliente secondario
delle aziende del campione (n = 20)
Quota di fatturato riconducibile
al secondo cliente
Da 0% a 10%
Da 11% a 30%
Da 31% a 50%
Oltre 50%
TOTALE IM PRESE
% di imprese
41,2%
41,2%
17,6%
0,0%
100,0%
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130
Grado di dipendenza delle imprese dai due principali clienti (n = 20)
dicembre 2005
Considerando infine la percentuale media di fatturato riconducibile ai primi due clienti (in ordine di importanza),
quest’ultima assume valori elevati (67,1%). Le imprese in cui l’incidenza dei due principali clienti non superi il 30% del
fatturato costituiscono il 22,2% del campione. In un ulteriore 16,7% tale percentuale risulta compresa tra il 30% ed il
50% del fatturato, mentre nell’11,1% dei casi, essa è compresa fra il 51% ed il 70%. Nel 50% delle aziende considerate
la quota percentuale di fatturato riconducibile ai primi due clienti supera il 70%. A tal proposito, vale la pena sottolineare
come di fatto nella totalità di quest’ultima classe di realtà produttive (>70%), l’incidenza esercitata dai due clienti
principali ammonti al 100% del fatturato. In questi casi di imprese bi-cliente (che costituiscono la metà delle realtà
indagate), il livello di dipendenza delle imprese dalla propria clientela risulta estremamente elevato, con conseguenti
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ripercussioni sul potere contrattuale rispettivamente esercitato in fase di determinazione delle condizioni di vendita.
Quota di fatturato riconducibile ai due principali clienti
delle aziende del campione (n = 20)
Quota di fatturato riconducibile
ai due principali clienti
Da 0% a 30%
Da 31% a 50%
Da 51% a 70%
Oltre 70%
TOTALE IMPRESE
% di imprese
22,2%
16,7%
11,1%
50,0%
100,0%
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dicembre 2005
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Analisi della concorrenza
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132
Localizzazione geografica del principale concorrente aziendale (n = 20)
Per il 55% delle imprese del campione, il principale concorrente è localizzato in ambito nazionale. In particolare, nel 40%
dicembre 2005
dei casi si tratta di un’azienda italiana, ubicata al di fuori della Toscana, mentre risultano più contenute le percentuali di
imprese il cui principale competitor sia rappresentato da un attore locale, situato nell’area della provincia di Lucca (5%)
oppure da un’azienda toscana, localizzata in territorio extra-provinciale (10%).
Un dato estremamente positivo è rappresentato dalla consistente percentuale (45%) delle imprese del campione il cui
concorrente principale provenga da un ambito internazionale, sia europeo (30%) che extra-europeo (15%). Attraverso i
continui stimoli generati dalla concorrenza sui mercati globali, infatti, tali imprese non solo garantiscono ai propri clienti
l’offerta di prodotti e/o servizi caratterizzati da un livello di qualità allineato rispetto ai principali standard internazionali, ma
riducono altresì il proprio grado di dipendenza dai trend che interessano l’economia locale e nazionale, congiuntamente alla
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possibilità di scoperta e penetrazione di nuove nicchie di mercato.
Composizione percentuale delle imprese del campione in base alla
localizzazione geografica del principale concorrente (n = 20)
Toscana
10%
Provincia di Lucca
5%
Italia
40%
Resto del
Mondo
15%
Europa
30%
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133
dicembre 2005
Il ruolo del marketing
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nelle imprese del campione
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134
Canali di vendita utilizzati dalle imprese (n = 20)
dicembre 2005
Nel questionario si chiedeva alle imprese del campione di indicare la composizione percentuale del mix di canali di
vendita adottati. Dal calcolo della percentuale media di utilizzo di ciascuno di essi, emerge come il ricorso al
personale addetto alla vendita costituisca in media oltre i due terzi (67,6%) dei canali di vendita impiegati, seguito
dall’utilizzo di agenti di vendita (19,3%), i quali rappresentano tuttavia una quota percentuale più contenuta. L’uso di
canali quali Internet (7,5%) ed i distributori commerciali (2,3%) riveste infine un’incidenza media marginale sulla
composizione del mix.
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Composizione percentuale del mix di canali di vendita adottati
dalle imprese del campione (n = 20)
Distributori
3,3%
Agenti di
vendita
19,3%
Internet
7,5%
Altro
2,3%
Addetti alla vendita
67,6%
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135
Canali di vendita utilizzati dalle imprese (n = 20)
dicembre 2005
In aggiunta all’esposizione di tali valori medi, è inoltre possibile effettuare qualche ulteriore considerazione circa il
canale di vendita principalmente utilizzato da parte delle imprese del campione. In particolare, infatti, si rileva
come nell’83,3% delle aziende considerate lo strumento maggiormente utilizzato sia il personale addetto alla vendita,
mentre gli agenti di vendita rappresentino il canale di vendita prevalente nell’11,1% dei casi. Internet costituisce il
principale canale di vendita per una quota di imprese pari al 5,6% del campione, mentre il ricorso a distributori o ad
altri strumenti non assume un ruolo prevalente per nessuna delle aziende considerate.
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Composizione percentuale delle imprese del campione
in base al canale di vendita principalmente utilizzato (n = 20)
Agenti di vendita
11,1%
Internet
5,6%
Addetti alla vendita
83,3%
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136
Azioni promozionali e di comunicazione realizzate dalle imprese (n = 20)
dicembre 2005
La totalità delle imprese del campione ha dichiarato di realizzare regolarmente azioni di comunicazione
finalizzate a promuovere la propria immagine e la propria offerta.
Con riferimento ai mezzi di comunicazione adottati a tal fine, il 50% delle aziende considerate ricorre ad
inserzioni pubblicitarie su riviste specializzate, nonché all’allestimento di un proprio stand e/o open house in
occasione di mostre e fiere. Internet rappresenta un altro mezzo utilizzato molto frequentemente (45%), grazie
alla possibilità che la Rete offre di realizzare un sito Web personalizzato sulle base delle caratteristiche
distintive di ciascuna unità produttiva, di interagire con il cliente attuale e potenziale tramite posta elettronica e
di aggiornarlo periodicamente circa le principali novità occorse attraverso l’erogazione di un servizio di
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newsletter.
La partecipazione a convegni e seminari, la predisposizione di materiale promozionale (brochures, cataloghi e
CD-Rom) ed il ricorso ad inserzioni pubblicitarie su riviste al pubblico vengono impiegati dal 30% delle imprese
del campione.
Infine una quota modesta di aziende ricorre alla sponsorizzazione di eventi (10%) ed all’instaurazione di
contatti telefonici con il pubblico (5%) per le proprie azioni di comunicazione.
materiale promozionale (come ad esempio: brochures, cataloghi e CD Rom) ed il ricorso ad inserzioni
pubblicitarie su riviste al pubblico vengono impiegati dal 30% delle imprese del campione
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137
Mezzi di comunicazione adottati dalle imprese del campione per le
proprie azioni promozionali e di comunicazione (n = 20)
% di imprese
Mezzi di comunicazione adottati
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dicembre 2005
Azioni promozionali e di comunicazione realizzate dalle imprese (n = 20)
Pubblicità su riviste specializzate
50%
Partecipazione a mostre e fiere
50%
Internet
45%
Convegni e seminari
30%
Brochures, cataloghi e CD Rom
30%
Pubblicità su riviste al pubblico
30%
Sponsoring di eventi
Contatti telefonici
10%
5%
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138
Il ruolo della Funzione Commerciale nelle imprese del campione (n = 20)
dicembre 2005
Il 50% delle imprese del campione ha dichiarato di realizzare regolarmente ricerche di mercato.
Nel questionario si chiedeva inoltre alle aziende di attribuire un punteggio da 1 a h (dove 1 = scarsamente rilevante;
h = estremamente rilevante) al ruolo attualmente svolto dalla propria funzione commerciale ai fini delle scelte di
sviluppo e/o modifica dei nuovi prodotti e/o servizi. Il punteggio medio attribuito alla criticità della funzione commerciale
(4,42) denota come nelle imprese del campione essa rivesta un ruolo chiave nell’ambito della determinazione di nuove
strategie. In particolare, infatti, l’80% delle aziende ha indicato tale funzione come estremamente rilevante mentre
soltanto nel 5% dei casi ad essa è stato attribuito un ruolo marginale o comunque trascurabile. In un ulteriore 10,5%
delle imprese, la funzione commerciale riveste un ruolo di media rilevanza ai fini delle scelte di ampliamento e/o
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diversificazione dell’offerta aziendale.
Composizione percentuale delle imprese del campione in base
alla rilevanza da esse attribuita alla Funzione Commerciale (n = 20)
Rilevanza
scarsa
o trascurabile
5,3%
Rilevanza
media
10,5%
Rilevanza
elevata
84,2%
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139
dicembre 2005
Sezione IV
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SCHEDE SINTETICHE
DELLE AZIENDE HIGH TECH
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140
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica
Attività:
ABB Solutions è un’azienda italiana che realizza impianti di produzione, trasporto, distribuzione, utilizzazione di
energia elettrica. In particolare nella sede di Lucca l’azienda progetta e realizza sistemi per la distribuzione e per
l’automazione nel settore della cantieristica navale (mega yachts), oltre all’erogazione di servizi di assistenza e
manutenzione per il settore cartario.
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Tra i prodotti realizzati da ABB ricordiamo ABB SAX OnBoard un pacchetto integrato per l’utilizzo a bordo, che
attraverso la televisione (accesso remoto alla rete) assicura all’utente facilities di automazione e monitoraggio,
controllo dell’illuminazione e della temperatura, sistemi di sicurezza, video on-demand e flusso di dati attraverso
Internet.
Contatto:
Via P. Mascagni, 14 – 56016 Porcari (LU)
Tel: 0583 2611 • Fax: 0583-261313
e-mail: [email protected]
Web: www.it.abb.com
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141
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Energia e Ambiente
Attività:
ALERR, Agenzia Lucchese Energia Recupero Risorse, è una società a responsabilità limitata divenuta operativa
il 1° settembre 1999 con l’approvazione del progetto costituivo da parte dell’Unione Europea nel programma
SAVE II. ALERR opera nei settori del risparmio e dell’efficienza energetica, dello sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia, del recupero risorse dai rifiuti e più in generale della tutela della salute dei cittadini, la difesa dei
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consumatori, la protezione dell’ambiente.
ALERR opera anche nel settore della Formazione Professionale e nella Cooperazione Internazionale. Le linee di
intervento di ALERR sono state tracciate nel “Piano di Impresa 2002-2004”.
Contatto:
Via dell’Isola, 22 - 55010 Lunata (LU)
Tel: 0583 962853 • Fax: 0583 436270
e-mail: [email protected]
Web: www.alerr.it
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142
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica
Attività:
Alfa Service nasce a Lucca nel 1991 da un gruppo di esperti in tema di sistemi informatici e gestionali.
Dall’unione delle loro esperienze, competenze e professionalità nasce una realtà agile, dinamica, che si è
fortemente radicata sul territorio riuscendo ad affermarsi in un mercato complesso e competitivo come quello
dell’Information Technology e della consulenza aziendale.
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L’azienda ha come mission l’analisi, la progettazione e la realizzazione di soluzioni informatiche e gestionali in
grado di rispondere esattamente alle specifiche esigenze dei clienti. Alfa Service si pone oggi come fornitore di
soluzioni informatiche globali mettendo insieme competenze tecnologiche, applicative e di business.
Contatto:
Via Sottomonte, 55060 Guamo - Capannori (LU)
Tel: 0583 403248 • Fax: 0583 403569
e-mail: [email protected]
Web: www.alfaservice.net
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143
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Altopack è una azienda di Altopascio che si occupa di confezionamento sia di alimenti che di altri prodotti non
alimentari. L’azienda, negli anni, ha attuato una strategia industriale basata sulla ricerca e l’innovazione
tecnologica. Proprio di questo si occupano un gruppo di ingegneri e tecnici specializzati, alla quale si aggiunge
una più che trentennale conoscenza del mercato nella progettazione di macchinari per le varie applicazioni nel
settore alimentare e non alimentare. Altopack opera insieme ai propri clienti fino dall’origine del progetto; ogni
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singola richiesta del cliente viene trasformata in un progetto, messo a punto con lo studio degli ingombri, i layout,
l’organizzazione degli spazi, per trovare le soluzioni migliori per ogni singola necessità, in linea con gli obiettivi
prefissati dal cliente. L'organizzazione commerciale dell’Altopack è composta da un network di agenti, i quali
provvedono ad intervenire con un’immediata risposta ad ogni richiesta proveniente dai vari paesi del mondo, sia
che si tratti di una singola macchina che di un progetto chiavi un mano. L'innovazione è la principale missione
dell’ Altopack che così intende fornire ai propri clienti idee e soluzioni sempre nuove e innovative.
Contatto:
Via Roma, 136 - 55011 Altopascio (LU)
Tel: 0583 269002 • Fax: 0583 267388
e-mail:
Web: www.altopack.com
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144
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Chimica)
Attività:
Auserpolimeri è una giovane azienda nata nel 2001, situata nella provincia di Lucca e certificata ISO 9001:2000.
Lo stabilimento è comprensivo di un impianto produttivo, di un moderno laboratorio di ricerca e sviluppo e di uffici
amministrativi.
Auserpolimeri è un’azienda che produce, con un proprio brevetto, poliolefine chimicamente modificate con
anidride maleica e i suoi derivati. I prodotti sono impiegati dall’industria delle materie plastiche come additivi; di
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seguito alcuni vantaggi d’utilizzo:
¾ Incremento della dispersione di particelle inorganiche in matrici polimeriche (miscele prive di alogeni con
ritardanti di fiamma per la produzione di cavi).
¾ Incremento dell’adesione fra polimeri e superfici metalliche (pannelli multistrato, pipe coating, ecc…).
¾ Modificatore d’impatto nella poliammide.
Contatto:
Via Renaio - 55028 Piano di Coreglia (LU)
Tel: 0583 739404 • Fax: 0583 739363
e-mail: [email protected]
Web: www.auserpolimeri.it
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145
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Cavi)
Attività:
Baldassari cavi è una importante realtà industriale che ha iniziato ad operare negli anni Sessanta. Oggi progetta
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e realizza cavi elettrici per energia, segnalamento e controllo a bassa tensione.
Contatto:
Viale Europa 118 – 55013 Lammari (LU)
Tel:0583 43521 • Fax:0583 962557
e-mail: [email protected]
Web: www.baldassaricavi.com
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146
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Elettronica)
Attività:
B&B System è specializzata nella messa in opera di quadri elettrici e consolle per imbarcazioni. L’azienda, che
ha sede a Viareggio, opera su commessa per conto dei maggiori cantieri navali nazionali ed internazionali.
Tra i prodotti di punta:
¾ Quadri di distribuzione e controllo.
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¾ Monitor touchscreen.
¾ Controllo luci.
¾ Sistemi di Telesegnale.
¾ Interfaccia comandi “NK010”.
Contatto:
Via Guado interno - 55054 Massarosa (LU)
Tel: 0584 978915 • Fax: 0565 945726
e-mail: [email protected]
Web: www.b&bsystem.com
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147
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Navale)
Attività:
Il Cantiere Benetti, fondato da Lorenzo Benetti nel 1873, si è rapidamente guadagnato una reputazione
eccellente nel mercato internazionale degli Yachts per la qualità delle sue imbarcazioni, affermandosi come uno
dei più importanti costruttori al mondo. Oggi Benetti, che fa parte del Gruppo Azimut-Benetti S.p.A., è dislocato
su tre unità produttive, rispettivamente situate a Viareggio, Fano e Livorno.
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Viareggio è la sede storica ed è oggi dedicata alla costruzione del 35/37 metri Benetti Classic e del 45 metri
Benetti Vision; nel cantiere di Fano invece, vengono realizzati il 30 metri Benetti Tradition e il nuovo 24 metri
Benetti Legend; infine, nel nuovo cantiere di Livorno, l’azienda costruisce i mega-yachts in acciaio e alluminio.
Contatto:
Via Michele Coppino, 104 - 55049 Viareggio (LU)
Tel: 0584 3821 • Fax:
e-mail: [email protected]
Web: www.benettiyachts.it
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148
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
CAEN, Costruzioni Apparecchiature Elettroniche Nucleari, è una delle più importanti spin off industriali dell’
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. L’azienda è stata fondata a Viareggio nel 1979 da un gruppo di ingegneri
tutti provenienti dall’ INFN. Core business dell’azienda è la progettazione e realizzazione di sofisticate
apparecchiature per la ricerca nel campo della fisica nucleare.
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Per rafforzare la propria presenza negli USA CAEN nel 2005 ha costituito una sede negli Stati Uniti con uffici
commerciali a New York, San Francesco e Orlando.
Oltre al settore della Fisica Nucleare, CAEN è attiva nel settore Aerospaziale, nel settore della Microelettronica e
nel RFID (Radio Frequency Identification).
Contatto:
Via Vetraia, 11 – 55049 Viareggio (LU)
Tel: 0584 388398 • Fax: 0584 388959
e-mail: [email protected]
Web: www.caen.it
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149
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
A.Celli Nonwovens è un’azienda di Porcari che opera nel settore della produzione di macchine per la
realizzazione del “tessuto non tessuto”.
Nata nel 2003 dalla scissione della Celli S.p.a., oggi rappresenta un’importante realtà industriale che, in pochi
anni, ha saputo conquistare una posizione leader sul mercato mondiale. In particolare, l’azienda è specializzata
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nella progettazione e realizzazione di macchinari (a parti di macchinari) utilizzati alla fine del processo produttivo
del nonwovens.
Attualmente l’azienda è composta da 90 dipendenti ed ha un fatturato di circa 20 milioni di euro.
Contatto:
Via Romana Ovest, 212 – 55016 Porcari(LU)
Tel: 0583 21171 • Fax: 0583 2117990
e-mail: [email protected]
Web: www.acelli.it
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150
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Servizi per l’innovazione
Attività:
Il Ceseca, Centro Servizi Calzaturiero, è una società consortile mista pubblico-privata (composta dal Comune di
Capannori, Provincia di Lucca, Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato e da piccole e medie
imprese che producono calzature, componenti e macchinari) nata nel 1984 con lo scopo di fornire servizi
avanzati alle aziende del settore calzaturiero.
Opera principalmente in tre campi di attività: internazionalizzazione, sperimentazione e trasferimento di nuove
tecnologie, formazione.
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In particolare la società:
¾ Svolge, sviluppa, valorizza e promuove la ricerca e l'innovazione, anche tramite la realizzazione di progetti
pilota, nel quadro dei programmi nazionali ed europei di ricerca.
¾ Sostiene i processi di innovazione del sistema calzaturiero, promuovendo la domanda di ricerca e di
tecnologia.
¾ Favorisce i processi di trasferimento tecnologico.
Contatto:
Via di Piaggiori Basso, 212 - 55018 Segromigno in Monte (LU)
Tel: 0583 929537 • Fax: 0583 926310
e-mail: [email protected]
Web: www.ceseca.it
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151
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Materie Plastiche)
Attività:
Ciardella dal 1980 produce film plastici per l’imballaggio industriale ed alimentare. La ricerca di nuovi prodotti,
che ha seguito di pari passo lo sviluppo delle esigenze del consumatore, è stata da sempre uno degli obiettivi
primari dell’azienda. Per questo motivo Ciardella ha investito in attrezzature teconologicamente avanzate che
consentono di realizzare film di buona qualità a ritmi competitivi.
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L’azienda dispone di 5 linee diversificate per la produzione di film poliolefinici che permettono di estrudere film
da un minimo di 10 micron ad un massimo di 180 micron.
Contatto:
Borgo a Mozzano - 55023 – Loc. Socciglia (LU)
Tel: 0583 80981 • Fax: 0583 809898
e-mail: [email protected]
Web: www.ciardella.it
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Settore di appartenenza:
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Informatica R&S
Attività:
Desys, società nata a Viareggio nel 1995 si occupa di Information Comunication Technology. Le soluzioni e i
servizi di Desys sono realizzate per promuovere lo sviluppo collaborativo dei prodotti grazie all’utilizzo di
tecnologie avanzate e all’uso intelligente di Internet. Obiettivo della società è l’integrazione dei processi
aziendali attraverso l’uso delle migliori tecnologie presenti sul mercato. Per far ciò Desys pone al centro delle
proprie attività il Ciclo di vita del prodotto - PLM: Product Lifecycle Management.
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Tutti i prodotti CAD/CAM/CAE/PLM/WEB dell’azienda costituiscono un’offerta altamente integrata. Punto di forza
è l’approccio consulenziale alla clientela che consente di proporre soluzioni personalizzate in funzione delle
strategie, delle esigenze e delle dimensioni aziendali.
Contatto:
Via Vetraia, 11 - Centro Italmaco 1 – 55049 Viareggio (LU)
Tel: 0584 389169 • Fax: 0584 398291
e-mail: [email protected]
Web: www.desys.it
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153
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Consulenza alle imprese)
Attività:
È una società di servizi, nata nel 1997 da un gruppo di tecnici operanti nei settori ambiente e sicurezza fin dal
1982. Ecol Studio Service ha sempre seguito tutta l’evoluzione delle problematiche ambientali e dell’Igiene
industriale in Italia, assistendo aziende, Enti Pubblici ed associazioni di categoria nell’applicazione delle
normative esistenti. Costituisce oggi, a più di vent’anni dalla sua costituzione, una delle realtà più avanzate nel
campo della consulenza aziendale.
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I settori operativi di Ecol Studio Service sono:
¾ Ambiente
¾ Sicurezza
¾ Qualità
¾ Formazione del personale
¾ Antincendio
Contatto:
Via – Zona Industriale Mugnano – San Filippo – 55100 Lucca
Tel:0583 464680 • Fax:0583-464687
e-mail: [email protected]
Web: www. ecolserv.com
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154
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Efaf è un’azienda lucchese che si occupa della progettazione e realizzazione di di pallettizzatori automatici e
matassatori ad asse verticale. Efaf realizza all’interno del proprio stabilimento tutti i singoli componenti per le
linee automatiche di matassatura sbobinatura e stracannatura. Dal 2004 ha ottenuto la certificazione ISO
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9001:2000.
Contatto:
Via Tazio Nuvolari, 17 55061 Carraia (LU)
Tel: 0583 981677• Fax: 0583 981678
e-mail: [email protected]
Web: www.efaf.it
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155
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Metallurgico)
Attività:
Europa Metalli S.p.A., la società industriale italiana di KME (gruppo SMI), con una produzione annua di oltre
220.000 tonnellate e quasi 1.900 addetti, è il maggior produttore italiano di prodotti intermedi in rame e leghe di
rame. Europa Metalli ha una sede principale a Firenze e 3 stabilimenti produttivi nel centro-nord di cui uno a
Fornaci di Barga. In quest’ultimo stabilimento si realizzano:
¾ Laminati in rame, ottone e leghe varie in forme di nastri, lastre e dischi impiegati principalmente in edilizia,
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nell'industria elettrica, nell'oggettistica e nelle minuterie metalliche.
¾ Leghe speciali usate anche per la produzione di nastri per monetazione.
¾ Cavi ad isolamento minerale per il trasporto dell'energia o come elementi scaldanti.
Nello stabilimento lavorano circa 900 dipendenti.
Contatto:
Via della Repubblica, 257 - 55052 Fornaci di Barga (LU)
Tel: 0583 7011• Fax: 0583 709623
e-mail:
Web: www.europametalli.it
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156
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Materie Plastiche)
Attività:
Eurosak, nata nel 1968, produce imballaggi in materia plastica. Gli impianti di Eurosak, coprono un'area
complessiva di 40.000 mq e trasformano ogni anno circa 30.000 tonnellate di polietilene per mezzo di linee di
produzione moderne ed innovative. La ricerca di nuove applicazioni nell'uso di film plastici è stato, e rimane
tuttora, uno degli obiettivi primari della società. Nel corso del 2002 l’azienda ha adeguato la certificazione alla
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normativa “VISION 2000” ed attualmente ha in corso la realizzazione delle certificazioni ambientali “ISO 14000”
ed “EMAS”.
Contatto:
Via Capannori, 138 - 55016 Porcari (LU)
Tel: 0583 2141 • Fax:0583 297755
e-mail:
Web: www.eurosak.it
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157
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Navale)
Attività:
Il cantiere navale Falcon Yachts nasce nel 1992 nella zona portuale di Viareggio. Fin da subito l’azienda si è
concentrato nell’allestimento di grandi imbarcazioni in vetroresina grazie anche alla presenza nelle zona di ditte
altamente specializzate nella realizzazione e finitura di megayachts. Oggi l’azienda, che conta 30 esemplari
all’attivo, è concentrata nella produzione di un modello di 35 metri di lunghezza destinato a diventare il modello
di punta della Falcon.
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Tutte le fasi del processo produttivo (dal progetto alla realizzazione) sono interamente realizzati all’interno del
cantiere.
Contatto:
Via Petrarca 55046 Viareggio (LU)
Tel: 0584 388027 • Fax:0584 383412
383412e-mail: [email protected]
Web: www.falconyachts.com
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158
Farmozan S.r.l.
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Farmaceutico
Attività:
Farmozan opera nel settore dei prodotti parafarmaceutici, erboristici e cosmetici. La sede operativa è a
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Capannori ma il raggio d’azione si estende in tutta la Toscana ed in Umbria.
Contatto:
Via San Pieretto, 26 - 55060 Guamo Capannori (LU)
Tel: 0583 45811 • Fax: 0583.4581220
383412e-mail: [email protected]
Web:
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159
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Fosber è un’azienda toscana con sede a Lucca e negli Usa. Concentra la sua attività nel mercato del Dry – End
della linea di trasformazione del cartone ondulato. Da circa trent’anni sul mercato, Fosber ha acquisito notevoli
competenza nel settore della produzione e trasformazione del cartone tanto da poterla definire il principale
produttore di Dry-End sia negli Usa che in Europa. Attualmente l’azienda, che si compone di circa 200 unità, ha
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filiali nel Regno Unito,Germania, Spagna, Malesia e Brasile.
Contatto:
Via Provinciale per Camaiore, 27/28 - 55060 Monsagrati (LU)
e-mail: [email protected]
Tel:0583 3891 • Fax: 0583 389205
Web: www.intranet.fosber.it
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160
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
La G&M è un’azienda nata nel 1982 specializzata nel settore della costruzione di macchine per la lavorazione
della carta, del sottovuoto (metallizzazione sottovuoto del film e dell’oggettistica) ed impianti industriali.
La Galli & Morelli, forte delle competenze acquisite, partecipa a diversi progetti internazionale come il progetto
ICARUS per la realizzazione di un modulo di 600 ton di argon liquido iper-puro, il progetto ATLAS che studia le
interazioni protone-protone ed il progetto VIRGO per la costruzione di uno interferometro a Cascina.
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L’organico è composto da 45 dipendenti che lavorano su di una superficie di circa 8.000mq.
Contatto:
Via Cristofani, 558 – 55100 Lucca
e-mail: [email protected]
Tel: 0583 954337 • Fax: 0583 955273
Web:
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161
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro
Attività:
La GIESSE PAPER MACHINERY s.r.l. opera nel settore della manutenzione e riparazione di macchine per
l'industria cartaria. Le diverse tipologie di lavori effettuati su numerosi impianti hanno contribuito a migliorare e
perfezionare la qualità degli "interventi“ e a tale scopo l'officina è stata dotata di opportuni macchinari ed
attrezzature. La disponibilità 24 ore su 24 garantisce ai clienti interventi costanti ed immediati che consentono la
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riduzione dei tempi di fermata per guasti meccanici.
Contatto:
Via Mascagni, 24 – 55016 Porcari (LU)
Tel: 0583 211163 • Fax: 0583 211108
e-mail: [email protected]
Web: www.giessepaper.com
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162
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica
Attività:
GTN nasce nel 2000 per offrire servizi integrati di consulenza, sviluppo software, realizzazione e gestione di siti
e portali web, system integration, con una particolare focalizzazione sul settore wireless. Le competenze di GTN
nello sviluppo software e nella System Integration consentono la realizzazione di soluzioni “chiavi in mano” che
aiutano le aziende a raggiungere i loro obiettivi di business in tempi straordinariamente rapidi.
Tra i servizi offerti:
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¾ Sviluppo di servizi web a pagamento e billing.
¾ Sviluppo siti di e-commerce.
¾ Sviluppo servizi SMS (Push e Pull), EMS, MMS, e WAP.
¾ Progettazione e realizzazione di archittetture cluster, scalabili e fault tolleranti.
¾ Networking e reti wi-fi.
¾ Outsourcing di servizio presso la propria Server Farm con differenti livelli di SLA.
Contatto:
Via dei Fondacci, 269 – 55054 Massarosa (LU)
Tel: 0584 43671 • Fax:0584 436700
e-mail: [email protected]
Web: www.gtn.it
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Farmaceutico
Attività:
Kedrion è un’azienda biotecnologica specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di emoderivati. Nata
nel 2001 da un processo di razionalizzazione e valorizzazione delle attività di altre aziende operanti nel settore,
Kedrion ha acquisito un patrimonio di competenze che le garantiscono un ruolo di rilievo in Europa e nel mondo
realizzando prodotti ad alto valore sociale sulla base dal proprio patrimonio consolidato di esperienza e
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competenza.
Kedrion è specializzata nella trasformazione del plasma per produrre fattori e inibitori della coagulazione,
soluzioni di albumina e immunoglobuline polivalenti e specifiche detti anche plasmaderivati. La capacità
produttiva di Kedrion supera il milione di litri all'anno di plasma lavorato.
Kedrion è, in Italia, l’azienda di riferimento del Servizio Sanitario Nazionale per la produzione di farmaci
emoderivati.
Contatto:
Loc. Ai Conti - 55020 Castelvecchio Pascoli Barga (LU)
Tel: 0583 19691• Fax: 0583 1969878
e-mail: [email protected]
Web: www.kedrion.com
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164
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (cartario)
Attività:
Il Gruppo Cartiera Lucchese nasce negli anni Cinquanta dall’ampliamento di un’impresa cartaia fondata negli
anni Trenta a Lucca.
Attualmente opera su tutti i principali mercati europei, nel settore delle carte tissue e in quello delle carte sottili
per imballaggi flessibili. La capacità produttiva è di oltre 235.000 tonnellate all’anno.
Il gruppo è leader europeo sia nel settore delle carte monolucide sottili per imballaggi flessibili, sia in quello delle
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carte tissue ecologiche. Inoltre, è leader in Italia nel settore dei prodotti tissue per il mercato Collettività (cioè tutti
i consumi al di fuori della civile abitazione). Lucart è stata la prima azienda italiana ad aver sviluppato la tecnica
della disinchiostrazione dei maceri per la produzione di carta tissue e la prima azienda al mondo a puntare sul
MaterBì come involucro biodegradabile delle confezioni.
Gli stabilimenti produttivi sono tre, per una superficie complessiva di oltre 630.000 mq, due sono in Italia,
entrambi nella provincia di Lucca, il terzo è in Francia, a Troyes nella regione dello Champagne-Ardenne.
Contatto:
Via Ciarpi, 77 - 55016 Porcari
e-mail: [email protected]
Tel: 0583 2140• Fax: 0583 299051
Web: www.lucart.it
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Servizi per l’innovazione
Attività:
LUCENSE (LUcca CENtro Servizi per l'Economia) nasce a Lucca nel 1984 con la partecipazione di soci enti
pubblici ed operatori economici, attraverso gli organismi associativi che li rappresentano. Tra i soci promotori
Associazione degli industriali di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Comune e Provincia di Lucca.
L'attività di LUCENSE, Società Consortile per Azioni no profit, è finalizzata alla promozione dello sviluppo
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economico della Provincia di Lucca, in particolare attraverso il sostegno all'innovazione e al trasferimento
tecnologico.
Contatto:
Via di Piaggia, 2 - 55100 Lucca
Tel: 0583 493616 • Fax: 0583 493617
e-mail: [email protected]
Web: www.lucense.it
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Metalmeccanico)
Attività:
La MTC è un’azienda nata nel 1995 a Porcari da un gruppo di tecnici specializzati con una lunga esperienza nel
settore della produzione di macchinari per la trasformazione del tissue. In circa dieci anni, la MTC ha venduto più
di 300 macchinari nel mondo conquistando una posizione di rilievo sul mercato internazionale. I prodotti che
l’azienda progetta e realizza sono macchinari innovatiti che consentono di ottenere dei prodotti finiti di qualità.
Tra le macchine realizzate:
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¾ Iterfogliatrici a “V” e “W” completamente automatiche o semi automatiche per produzione di asciugamani.
¾ Ribobinatrici start-stop ed automatiche per rotoli industriali.
¾ Fasciatrici per prodotti piegati.
¾ Accessori per linee di trasformazione, quali goffratori microembossing, goffratori acciaio – acciaio, goffratori
acciaio – gomma, gruppi stampa, accumulatori, ed inoltre parti di ricambio per la maggior parte delle macchine di
trasformazione e imballaggio.
Contatto:
Via di Leccio - 55016 Porcari (LU)
Tel: 0583 2157 • Fax: 0583 215757
e-mail: [email protected]
Web: www.mtcitalia.com
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica R&S
Attività:
La Maior è una realtà aziendale nata nel 1989. I soci fondatori provengono dal mondo della ricerca scientifica
universitaria e hanno sviluppato competenze nell’ambito della definizione di modelli matematici e
dell’implementazione di algoritmi risolutivi per problemi di scheduling e rostering.
Tra le aree di competenza:
¾ Ottimizzazione matematica della gestione delle risorse.
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¾ Realizzazione di turni di lavoro.
¾ Assegnamento di turni di lavoro e loro gestione.
¾ Analisi e pianificazione della mobilità.
¾ Interfacce cartografiche.
¾ Progettazione e Realizzazione di Sistemi Informativi.
¾ Progettazione e Realizzazione di interfacce e sistemi informativi sul WEB.
Contatto:
Via Viale San Donato, 512 – 55100 Lucca
Tel: 0583 419441• Fax: 0583 318576
e-mail: [email protected]
web: www.maior.it
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168
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Illuminotecnica)
Attività:
La Martinelli luce, fondata da Elio Martinelli negli anni ’50, si distingue per la realizzazione di apparecchi
illuminanti dal design fortemente innovativo sia sotto l'aspetto formale che tecnologico. Nel tempo la produzione
si è allargata anche a sistemi per il settore illuminotecnico, utilizzando la continua evoluzione delle sorgenti
luminose. Oggi realizza anche lampade con tecnologia applicata al risparmio energetico come lampade alogene
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a bassa tensione, ioduri metallici e fluorescenti T5.
Martinelli oggi è presente con varie sue lampade nei più importanti musei internazionali.
Contatto:
Via T. Bandettini, - 55100 Lucca
Tel: 0583 418315 • Fax: 0583 419003
e-mail: [email protected]
Web: www.martinelliluce. it
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169
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Microelettronica
Attività:
ME.RO è un’azienda toscana con una esperienza pluriennale nel campo della produzione di strumentazione
elettronica per il trattamento delle materie plastiche.
Nel corso del tempo la società, fondata agli inizi degli anni Sessanta, ha conquistato un ruolo rilevante nella
produzione di generatori High Frequency, dispositivi di comando elettronici ad uso industriale.
L’azienda ha intrapreso una strategia di differenziazione investendo fortemente in tecnologie avanzate, puntando
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sull’affidabilità dei prodotti e sulla sicurezza dei processi. Gli stabilimenti vantano delle performance
estremamente positive nella realizzazione di ogni tipo di materiale (pellicole plastiche e metallizzate) attualmente
impiegate dall’industria del packaging.
Contatto:
Via Balesteri, 430 – 55029 Ponte a Morciano (LU)
Tel: 0583 406060 • Fax: 0583 406050
e-mail: [email protected]
Web: www.mero.it
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170
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Microelettronica
Attività:
È un’azienda specializzata nella realizzazione di prodotti informatici per applicazioni nel campo del testing di
semiconduttori che lavora principalmente sui dispositivi a segnale misto, a energia elettrica e digitali.
Obiettivo di Microtest è la riduzione del time to market congiuntamente al miglioramento della qualità dei loro
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prodotti della propria clientela rappresentata dalle principali compagnie europee nel settore dei semiconduttori.
Contatto:
Via della Galeotta, 9/A – 55011 Altopascio (LU)
Tel:0583 269651 • Fax:0583 269631
e-mail: [email protected]
Web: www.microtest.net
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171
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
NTA dal 1989 opera nel settore elettronico ed elettrotecnico. L’azienda ha acquisito un’ampia esperienza in tutti i
settori che necessitano applicazioni elettrotecniche ed elettroniche ed in particolare ha consolidato la propria
presenza nel mondo dell’automazione industriale.
Tra i settori per i quali ha sviluppato e realizzato progetti figurano il cartario, il farmaceutico, l’alimentare, il
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nautico.L’azienda inoltre collabora con studi di progettazione meccanica per fornire ai propri clienti tutta la
documentazione tecnica necessario alla definizione dei progetti.
Contatto:
Via del Brennero, 180 – 55029 - Ponte a Morciano (LU)
Tel: 0583 577807 • Fax: 0583 577807
e-mail: [email protected]
Web: www.nta.lucca.it.
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (cartografia elettronica)
Attività:
Navionics è una azienda viareggina nata nel 1984 ad opera di un piccolo gruppo di ingegneri; è stata la prima
azienda al mondo a produrre carte elettroniche per il diporto. Da allora ha continuato a sviluppare e proporre
continue innovazioni tecnologiche nella cartografia elettronica, ed è quindi tutt’ora un leader di mercato per
qualità, copertura e valore dei propri prodotti. Le carte Navionics forniscono tutte le informazioni fondamentali per
la navigazione, quali linee batimetriche, navaids, ostruzioni, ed altre informazioni necessarie per la sicurezza. Il
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database cartografico di Navionics comprende oltre 25000 carte e piani dei porti: si tratta del più grande
database privato di questo genere, e dell'unico che utilizza l'esclusiva Tecnologia Seamless.
Oggi Navionics è un'azienda multinazionale con sedi in quattro continenti organizzata in sei diversi siti dove
vengono svolte le attività di ricerca e sviluppo, produzione, marketing e vendite, distribuzione. Il quartier generale
si trova in Italia, a Viareggio, dove si trovano inoltre gli uffici vendite che seguono i mercati di Europa, Africa, Asia
ed Oceania. Navionics USA, con sede a Wareham nel Massachusetts, segue il mercato americano.
Contatto:
Via Fondacci, 269 - 55054 Massarosa (LU)
Tel:0584-329111 • Fax: 0584-962696
e-mail: [email protected]
Web: www.navionics.com
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Farmaceutico
Attività:
La OFF nasce quasi un secolo fa (esattamente nel 1909) a Firenze, sotto il nome di Laboratorio Chimico
Toscano ma nel 1945 si trasferisce a Viareggio dove ad oggi ha ancora sede.
Negli anni l’azienda si è specializzata nella produzione di prodotti farmaceutici allargando la sua rete di vendita
al mercato nazionale ed internazionale. In particolare OFF è attiva in 21 paesi nel mondo soprattutto in Africa,
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Medio Oriente, Asia e Sud America. Per questi ultimi mercati, OFF ha sviluppato una serie di farmaci cosiddetti
“essential drugs” (generici) orientati a soddisfare al meglio le esigenze dei paesi in via di sviluppo. Dagli anni
Ottanta l’azienda prendere parte ad alcuni grandi progetti sanitari in Africa, grazie anche al crescente attivismo
della Cooperazione Italiana presso il Ministero degli Esteri, a quello di alcune ONG e di organizzazioni
internazionali come l’ONU, UNICEF, e l’UNHCR di cui OFF è fornitrice abituale.
Contatto:
Via Varignano, 12,13,14 – 55049 Viareggio (LU)
Tel: 0584 392353 • Fax:584 388374
e-mail: [email protected]
Web: www.off-biolabs.it
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Fondata nel 1962 da tre soci, Officine Meccaniche Recard è un’industria di medie dimensioni che occupa oltre
settanta persone ed ha un fatturato di più di venti milioni di Euro.
L’azienda è stata capace di mantenere la caratteristica di officina artigianale: profonda conoscenza ed abilità,
organizzazione semplificata, diretto contatto con i clienti e flessibilità permettono di fornire risposte adeguate. Il
suo core business è la progettazione e costruzione di singole macchine o impianti completi per la produzione di
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tissue, secondo le esigenze del cliente. Inoltre l’azienda progetta sia le opere murarie dell'impianto che l‘insieme
della macchina con lo scopo di creare le condizioni per raggiungere la massima efficienza di produzione.
Contatto:
Via Loc. Biecina - 55019 Villa Basilica (LU)
Tel: 0572 43067 • Fax: 0572 43011
e-mail: [email protected]
Web: www.recard.it
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Settore di appartenenza:
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Microelettronica
Attività:
Outokumpu Copper Superconductors è un’azienda finlandese leader mondiale nella produzione di
superconduttori wires e cables in NbTi e Nb3Sn. L’azienda dispone di tre stabilimenti: uno in Finlandia, uno negli
Stati Uniti ed uno a Fornaci di Barga.
La stretta collaborazione tre le tre sedi e la continua attività di R&S in collaborazione con alcune università
italiane e con i più importanti centri di ricerca ha consentito all’azienda di partecipare ad importanti progetti
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internazionali come il progetto NET/ITER, riguardante il controllo della termofusione nucleare ed il progetto LHC
in collaborazione con il CERN di Ginevra.
Inoltre Outokumpu Superconductors è leader mondiale nella produzzione di superconduttori per applicazioni nel
campo biomedicale (Risonanza Magnetica per Immagini) e nella spettroscopia chimica (Risonanza Magnetica
Nucleare).
Contatto:
Via della Repubblica, 257 - 55052 Fornaci di Barga (LU)
Tel: 0583 806270• Fax: 0583 806271
e-mail:
Web: www.outokumpucopper.com
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Metalmeccanico)
Attività:
La Fabio Perini S.p.A., produttrice leader di macchinari per la trasformazione del tissue, fu fondata nel 1965 a
Lucca. Dal 1994 fa parte del Gruppo Internazionale Körber AG. Oggi l’azienda appartiene al Tissue System, uno
dei tre settori business che, insieme a Paper System ed a Hygiene System, costituiscono la Körber PaperLink,
sempre del Gruppo Körber. La produzione della Fabio Perini S.p.A. si realizza nella progettazione e costruzione
di linee per la trasformazione di carta igienica e asciugatutto, da linee semiautomatiche ad impianti automatici;
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linee di media capacità per il segmento entry level e mercati emergenti; taglierine per la produzione di rotoli
industriali; un’ampia gamma di accessori, da goffratori e laminatori fino ai gruppi stampa; impianti per la
trasformazione di tovaglioli; linee per la trasformazione di prodotti interfogliati; ricondizionamento e
commercializzazione di impianti di trasformazione tissue di seconda mano; design e incisione di rulli destinati
alla goffratura dei prodotti tissue.
Contatto:
Via di Mugnano – 55100 Lucca
Tel: 0583 460 1 • Fax: 0583 435 543
e-mail: [email protected]
Web: www.fp.kpl.net
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Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Altro (Navale)
Attività:
Perini Navi nasce negli anni Ottanta come attività di progettazione, engineering e commercializzazione di barche a
vela di grandi dimensioni, dando inizio, di lì a 5 anni, alla produzione in proprio delle imbarcazioni.
Merito dei cantieri Perini è quello di aver “inventato” la filosofia dell’”easy sailing” che consiste nella costruzione di
velieri di grandi dimensioni gestiti con manovrabilità ottimale da un equipaggio ridotto. Tutto ciò grazie alla totale
computerizzazione delle manovre ed una serie di automazioni per l’avvolgimento e l’apertura delle vele che
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consentono di manovrare la totalità della superficie velica.
In questo caso è avvenuta una vera e propria trasposizione di tecnologie tra due settori con l’introduzione nel
settore della vela di strumenti meccanici tipici dell’industria cartaria opportunamente modificati per essere adattati
a quello navale. Grazie anche alla qualità delle imbarcazioni, al loro comfort e all’eleganza degli interni, Perini Navi
è oggi leader indiscusso dell’industria dei megasailer.
Contatto:
Via Darsena Italia, 42 – 55049 Viareggio (LU)
Tel:0584 4241 • Fax: 0584 424200
e-mail: [email protected]
Web: www.perininavi.it
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178
dicembre 2005
Settore di appartenenza:
Farmaceutico
Attività:
Pietrasanta Pharma SpA nasce nel 1986 con il preciso scopo di affermarsi quale realtà di riferimento nel
mercato della farmacia. Da subito la sua attività acquisisce una netta connotazione nel segmento della
medicazione, in cui il marchio Master Aid si afferma per la qualità e l’innovazione tecnologica.
Il know how di Pietrasanta Pharma, unica azienda ad utilizzare collanti hot melt pressure sensitive nel settore
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della medicazione, la distingue da tutte le altre aziende produttrici, permettendole di rappresentare ad oggi la più
grande realtà italiana nel mercato della medicazione in farmacia.
Pietrasanta Pharma opera esclusivamente nei canali farmacia e ospedale sull'intero territorio nazionale con una
propria rete di vendita. E' presente in molti paesi europei ed extraeuropei attraverso distributori nazionali.
Contatto:
Via S.Francesco, 67 - 55049 Viareggio (LU)
Tel: 0584 49855 • Fax: 0584 45190
e-mail: [email protected]
Web: www.pietrasantapharma.it
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179
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Da 25 anni Romaco Zanchetta progetta, costruisce ed installa macchine ed impianti per l’industria farmaceutica.
L’azienda fa parte di un complesso di 13 aziende, riunite sotto il nome Romaco, con sede centrale a Zurigo.
L’attività di Romaco Zanchetta è concentrata nel settore delle polveri farmaceutiche e la macchine sono quindi
dedicate alla granulazione ed essiccamento, al contenimento e stoccaggio di polveri, ed al lavaggio di
contenitori, fusti od altri componenti impiegati nell’industria, con l’obbiettivo di ridurre al minimo le fasi di
trasferimento del prodotto da una macchina all’altra, di eliminare le contaminazioni ambientali e dell’operatore e
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di ridurre i tempi di set-up nel passaggio da una formulazione alla successiva. Romaco Zanchetta mette a
disposizione ben tre linee di produzione.
Per quanto riguarda il mercato, l’azienda è rivolta per circa un 10% verso il mercato italiano, mentre il restante
90% verso quello estero. Il fatturato annuo di Romaco Zanchetta è di circa 10 milioni di Euro . Gli addetti della
Romaco Zanchetta sono circa 50 di cui una decina sono operai, il resto sono divisi tra reparti di acquisti, di
amministrazione, di engineering, di vendita, di post vendita e di R&S.
Contatto:
Via della Contea, 24 - 55010 S. Salvatore Montecarlo (LU)
Tel: 0583 2171• Fax: 0583 217317
e-mail: [email protected]
Web: www.romaco.com
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180
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Rotork Fluid System s.r.l è una società del gruppo multinazionale Rotork, leader mondiale nella produzione e
commercializzazione di attuatori di valvole. Fanno parte del gruppo Rotork: Rotork Gears, Rotork Jordan, Rotork
Skilmatic e Rotork Electric.
RFS si dedica da anni alla progettazione e alla produzione di attuatori pneumatici, idraulici ed elettroidraulici
nella sede di Lucca, nella sede di Rochester NY USA e nella sede di Melle (Germania) e si avvale della stretta
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collaborazione delle altre sedi Rotork Fluid System di Calgary (Canada), Toronto (Canada), Houston (Texas),
San Francisco, Leeds (UK) e Singapore, denominate “centri di eccellenza”. Rotork Fluid System è presente su
tutto il territorio mondiale con una rete capillare di vendita affidata ai 60 uffici del gruppo e a 80 agenti accreditati.
Il portafoglio clienti di Rotork Fluid System è costituito da realtà prestigiose che operano nell’industria della
produzione e del trasporto di petrolio e gas, nell’industria chimica e petrolchimica, del trattamento,
immagazzinamento e trasporto di acque e idrocarburi e in applicazioni On/Off Shore.
Contatto:
Via Del Casalino 6 Fraz. Tassignano –55012 Capannori (LU)
Tel: 0583 93061• Fax: 0583 934612
e-mail: [email protected]
Web: www.rotork.com
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181
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica R&S
Attività:
Si.Qu.Am è una società lucchese che offre servizi di consulenza innovativi volti a soddisfare le esigenze
aziendali legate ad obiettivi di miglioramento ed ottimizzazione. Mission del gruppo è quella di creare una
sinergia con il cliente per la valutazione dei processi aziendali e la successiva ottimizzazione avendo come
obiettivo la redditività aziendale e la soddisfazione di tutti gli interlocutori sociali dell’impresa. Si. Qu.Am. offre
soluzioni complete per:
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¾ La gestione della sicurezza informatica.
¾ La certificazione della qualità aziendale.
¾ La gestione della sicurezza sul lavoro.
¾ La gestione delle problematiche ambientali.
Contatto:
Viale Europa, 797/C - 55100 Lucca
Tel: 0583 317345 • Fax: 0583 318133
e-mail: [email protected]
Web: www.siquam.it
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182
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Informatica R&S
Attività:
L’offerta di Space New è dedicata ai professionisti, alle piccole, medie e grandi aziende e prende il nome di
“Web Solution”. Web Solution è l'insieme dei servizi software e internet personalizzati per ogni specifica
esigenza, offrendo consulenza e gestione completa della soluzione con la formula “chiavi in mano” per una
efficace presenza sul Web. La Space New presenta soluzioni di Hosting, Housing, Web site e Web design, siti
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realizzati con Data Base personalizzati, Graphic Design, grafica e progettazione 3D, e-commerce evoluto e
Audio/Video streaming, nonché sicurezza delle reti.
Contatto:
Via per S. Alessio, 703 loc. Folena - 55100 Lucca
Tel: 0583 330800 • Fax: 0583 341781
e-mail: [email protected]
Web: www. spacenew.it
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183
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Meccatronica
Attività:
Toscotec è un’azienda toscana fondata nel 1948 con il nome di Officine Meccaniche Toschi. Inizialmente nata
come centro servizi per imprese produttrici di carta, l’attività di Toscotec si è evoluta verso la produzione di
componenti, accessori e macchinari completi per il settore cartario. In particolare la produzione di macchine per
la produzione di carta tissue rappresenta il core business dell’azienda mentre il settore macchinari per la
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realizzazione di carta e cartoncino, sebbene marginale, sta attraversando attualmente una fase di espansione.
Oggi Toscotec impiega un totale di 130 addetti sia in Italia (Lucca) che all’estero (Usa, Cina, Uk).
Contatto:
Viale Europa 317/F – 55014 Marlia (LU)
Tel: 0583 40871 • Fax: 0586 4087800
e-mail: [email protected]
Web: www.toschi-spa.it
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184
Settore di appartenenza:
dicembre 2005
Telecomunicazione Servizi
Attività:
Welcome Italia è una società di telecomunicazioni, nata nel 1999 in seguito alla liberalizzazione del mercato, che
opera su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di diventare il partner tecnologico di riferimento per le imprese.
Grazie ad una rete di partner che garantisce un'assistenza professionale su tutto il territorio, Welcome Italia offre
soluzioni affidabili, evolute e concrete per ogni esigenza di TLC.
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Nell’ottobre 2004 Welcome Italia ha dato il via a Welcome Italia Network, un progetto che costituisce una novità
assoluta nel panorama delle telecomunicazioni con l’ambizioso obiettivo di realizzare una rete di Operatori
europea, etica e indipendente per accompagnare le piccole e medie imprese nella società dell’informazione.
Contatto:
Via di Montramito, 431/A - 55040 Massarosa (LU)
Tel: 0584 42441• Fax: 0584 4244201
e-mail: [email protected]
Web: www.welcomeitalia.it
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