INDIRIZZI E PROCEDURE PER LA

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INDIRIZZI E PROCEDURE PER LA
INDIRIZZI E PROCEDURE PER LA
REALIZZAZIONE
DEI SERVIZI INTEGRATI PER L’APPRENDISTATO
CON RISORSE PUBBLICHE
PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE DELLE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEGLI
APPRENDISTI ASSUNTI PRESSO IMPRESE DELLA PROVINCIA DI PAVIA
(PERIODO FORMATIVO 2010-2011)
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INTRODUZIONE
Obiettivi e destinatari del Manuale
Obiettivo del manuale è fornire un supporto operativo per una corretta gestione e liquidazione delle
doti finanziate dalla Provincia di Pavia con il Catalogo Provinciale dell’offerta pubblica dei servizi
integrati per l’apprendistato periodo formativo 2010/2011. Il presente manuale è da ritenersi supporto
operativo anche per le doti a valere sul Catalogo Provinciale dell’offerta pubblica dei servizi integrati
per l’apprendistato a.f. 2008/2009 limitatamente ai punti 3.11 “Conclusione del PIP” e 3.12 “Chiusura
edizioni” e all’intero capitolo 4. “Liquidazione”.
Definizione della dote: la Dote è l’insieme delle risorse che la Regione Lombardia mette a
disposizione della persona/impresa in base a priorità definite nella programmazione e finalizzate a
sostenere la fruizione dei servizi integrati.
Compito degli operatori accreditati è quello di erogare servizi previsti dalla Dote e supportare le
persone nella definizione e accompagnamento dei loro percorsi personalizzati.
I servizi che gli operatori realizzano insieme alle persone sono formalizzati in un Piano di Intervento
Personalizzato (di seguito denominato PIP).
Il PIP descrive il percorso che la persona può realizzare con la Dote e prevede la fruizione dei servizi
concordati con l’operatore.
Il percorso personalizzato coinvolge più soggetti, quali gli operatori accreditati, l’apprendista e le
aziende.
Sintesi dei contenuti del Manuale
Il presente Manuale illustra le procedure che i soggetti coinvolti nell'
attuazione del PIP sono tenuti a
seguire per una corretta gestione e rendicontazione della dote, salvo quanto diversamente specificato
nei singoli avvisi pubblici.
Gli adempimenti che gli operatori sono tenuti a seguire sono organizzati rispetto alle diverse fasi di
attuazione della dote che sono identificate in:
1. Tipologia di attività e Servizi/ Composizione Doti
2. Presa in carico della persona e invio del Piano di intervento personalizzato;
3. Realizzazione del PIP;
4. Liquidazione.
1.
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E SERVIZI
I servizi di cui i Destinatario possono usufruire nell’ambito del proprio percorso individuale, definiti in
base alla normativa di riferimento dell’assunzione sono:
Servizi
A. Formazione esterna
competenze trasversali
B. Formazione esterna
competenze tecnico –
professionali
Azioni di gruppo, massimo 15 allievi per il riconoscimento della dote. Il
numero massimo degli apprendisti partecipanti ai moduli formativi potrà essere
integrato con ulteriori allievi (per un incremento non superiore al 40% del
numero massimo previsto): la partecipazione degli allievi “aggiuntivi” non
prevede il riconoscimento di ulteriori costi all'
organismo di formazione, tranne
nel caso di abbandono degli apprendisti titolari (nel qual caso gli allievi
subentranti acquisiscono la titolarità della dote).
o Il servizio comprende anche la certificazione finale delle competenze
acquisite nel modulo.
o Azioni di gruppo, massimo 10 allievi. Il numero massimo degli apprendisti
partecipanti ai moduli formativi potrà essere integrato con ulteriori allievi (per
un incremento non superiore al 40% del numero massimo previsto): la
partecipazione degli allievi “aggiuntivi” non prevede il riconoscimento di
ulteriori costi all'
organismo di formazione, tranne nel caso di abbandono degli
o
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apprendisti titolari (nel qual caso gli allievi subentranti acquisiscono la titolarità
della dote).
o Il servizio comprende anche la certificazione finale delle competenze
acquisite nel modulo.
C. Formazione esterna
apprendisti DDIF
D. Affiancamento
consulenziale per la
progettazione del PFI di
dettaglio e valutazione
degli apprendimenti
E. Formazione su
competenze tecnicoprofessionali in
affiancamento al tutor /
formatore aziendale
La Formazione per apprendisti minorenni dovrà essere articolata in 120
ore per le competenze di base (competenze ex D.M. 16/05/01) mentre le
restanti 120 o 160 ore potranno essere frequentate dagli stessi apprendisti in
DDIF nei servizi dedicati agli apprendisti maggiorenni di cui ai servizi indicati
al punto B). Esempio di composizione percorso in DDIF: Servizio C + Servizio
A + 2/3 moduli Servizio B );
Azioni di gruppo classe massimo 10 allievi. Il numero massimo degli apprendisti
partecipanti ai moduli formativi potrà essere integrato con ulteriori allievi (per
un incremento non superiore al 40% del numero massimo previsto): la
partecipazione degli allievi “aggiuntivi” non prevede il riconoscimento di
ulteriori costi all'
organismo di formazione, tranne nel caso di abbandono degli
apprendisti titolari (nel qual caso gli allievi subentranti acquisiscono la titolarità
della dote).
o
o
Azioni individuali massimo 3 ore/anno
Il servizio è destinato solo alle aziende che hanno dichiarato la formazione
formale integrata.
Il Piano formativo individuale di dettaglio, documento successivo ed integrativo
al Piano Formativo Individuale, indica il percorso formativo dell’apprendista.
Esso descrive nello specifico, e per tutta la durata del contratto di apprendistato,
le modalità di erogazione della formazione formale, indicandone l’articolazione.
Il Piano formativo individuale di dettaglio potrà essere integrato in relazione
all’offerta formativa e alle competenze acquisite dall’apprendista. Potrà, inoltre,
essere modificato qualora l’impresa si trovasse nella condizione di riorganizzare
o innovare i processi aziendali. Il modello di PFI di dettaglio sarà disponibile su
Sintesi nel modulo GBC Sezione documenti – Bandi.
o
o
Azioni individuali massimo 10 ore/anno
Il servizio è destinato ad aziende che hanno dichiarato la formazione formale
integrata.
La finalità del Servizio è quello di rendere la formazione degli apprendisti, con
riferimento alle competenze tecnico-professionali, più aderente alle esigenze
delle imprese, e la conseguente acquisizione di capacità formativa delle imprese
che ne sono parzialmente prive.
L’organismo di formazione supporta il formatore/Tutor aziendale (per massimo
10 ore per apprendista), durante la fase di sviluppo e svolgimento all’interno
dell’azienda dei moduli tecnico professionali.
L’organismo di formazione mantiene la responsabilità del processo formativo
nel suo complesso e nei suoi esiti, ma l’erogazione della formazione viene
attuata avvalendosi degli esperti aziendali (anziché dei propri formatori), della
sede e delle attrezzature dell’impresa.
o
Tale modalità non esclude, anzi presuppone, la presenza di un tutor formato (ex
DM 22/2000) come indicato nelle Linee di Indirizzo.
Il monte-ore di formazione formale (realizzata dai formatori aziendali,
sottoposti alla supervisione ed all’accompagnamento, per un massimo di 10 ore,
degli esperti appartenenti all’organismo di formazione) deve rispettare
comunque i vincoli previsti per legge, di cui risponde l’azienda (di norma 72
ore) e gli obiettivi declinati nel PFI.
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F. Supporto alla
certificazione delle
competenze (in caso di
formazione interna
all’azienda)
o
Azioni individuali massimo 2 ore
Il servizio è destinato ad aziende che abbiano optato per la formazione
interna.
o
Per il dettaglio delle possibili combinazioni di dote si veda l’avviso e la Tabella più sotto riportata.
COMPOSIZIONE DOTE
DESTINATARI
Apprendisti (prima annualità)
assunti ai sensi dell’art. 49 D. Lgs.
276/03 dal 01/01/2008 da imprese
che hanno dichiarato la tipologia di
formazione formale esterna
Apprendisti (prima annualità)
assunti ai sensi dell’art. 49 D. Lgs.
276/03 dal 01/01/2008 da imprese
che hanno dichiarato la tipologia di
formazione formale integrata
TIPOLOGIA
DI SERVIZIO
A. Modulo di 40 ore
trasversale
COMPOSIZIONE
DOTE
A
A+B
B. Modulo di 40 ore
tecnico professionalizzante
A. Modulo di 40 ore
trasversale
D. Affiancamento
consulenziale per la
progettazione del PFI di
dettaglio
E. Formazione tecnicoprofessionale in
affiancamento al tutor
formatore
Apprendisti assunti ai sensi dell’art.
F. Certificazione delle
49 D. Lgs. 276/03 presso imprese
che hanno dichiarato la formazione competenze
formale interna.
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NOTE
A + B + B (+B
per i percorsi da
160 ore)
A
A+D+E
D+A
E+D
F
Sono incluse tutte le
altre combinazioni
parziali. Ad esempio:
B
B+B
B+B+B
Apprendisti che devono proseguire
il percorso per apprendisti assunti ai
sensi dell’art. 16 extraobbligo e art
49 e integrata a prescindere dalla
data di assunzione.
A. Modulo trasversale
(numero ore previste dal
CCNL)
A
B. Modulo di 40 ore
tecnico professionalizzanti
A + B + B (+B
per i percorsi da
160 ore)
A. Modulo di 40 ore
Apprendisti assunti ai sensi dell’art.
trasversale
16 Legge 196/97, maggiorenni e
B. Moduli di 40 ore
minorenni (prima annualità)
tecnico professionalizzanti
A + B + B (+B
per i percorsi da
160 ore)
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Sono incluse tutte le
altre combinazioni
parziali. Ad esempio:
B
B+B
B+B+B
Per poter richiedere
una dote per le
prosecuzioni, il
Destinatario deve
aver frequentato
l’80% del percorso di
prima/seconda etc.
E’ responsabilità del
Destinatario
frequentare eventuali
ore mancanti per
l’assolvimento degli
obblighi di Legge e di
quanto previsto dal
CCNL di riferimento.
In caso di frequenza
inferiore all’80% il
Destinatario dovrà
prenotare uno o più
moduli di annualità
precedente a quella di
iscrizione al fine di
completare il
percorso.
Sono incluse tutte le
altre combinazioni
parziali. Ad esempio:
B
B+B
B+B+B
E’ possibile
richiedere i servizi
parziali solo in caso
di apprendisti con
crediti formativi.
Il reperimento
dell’utenza per gli
apprendisti è a carico
della Provincia
attraverso lettera
formale di
convocazione.
Apprendisti assunti ai sensi dell’art.
A. Modulo di 40 ore
16 Legge 196/97, minorenni per le
trasversale
sole competenze di base (prima
B. Moduli di 40 ore
annualità e prosecuzioni)
tecnico professionalizzanti
C + A + B + B
(+B per i percorsi
da 160 ore)
C. Moduli di 120 ore
competenze di base
Il reperimento
dell’utenza per gli
apprendisti è a carico
della Provincia
attraverso lettera
formale di
convocazione.
2.
PRESA IN CARICO DEL DESTINATARIO E INVIO DEL PIP
Si ricorda che l’Operatore appartenente alla rete provinciale, prima di accedere al Sistema informativo
Sintesi, per la sola compilazione del primo PIP, dovrà sottoscrivere e consegnare alla Provincia l’atto di
adesione (presente nella cartella Documenti di Avvio) che comporta l’accettazione, il rispetto e
l’applicazione delle regole oggetto delle Procedure oggetto del presente manuale.
2.1
PRESA IN CARICO DEL DESTINATARIO
La presa in carico di un apprendista da parte dell’Operatore si realizza attraverso:
o
la conoscenza del Piano formativo definito dall’azienda all’atto dell’assunzione (solo per
l’apprendistato professionalizzante ex art. 49 D. Lgs. 276/2003);
o
l’accertamento del possesso dei requisiti per essere destinatario della Dote;
o
la disponibilità dell’apprendista/azienda a partecipare alle attività richieste secondo i tempi stabiliti
in fase di predisposizione del PIP;
o
la verifica della disponibilità economica di risorse per il finanziamento dei servizi offerti.
È compito dell’Operatore individuare all’interno della propria organizzazione una persona referente nei
rapporti con l’azienda/apprendista. Il referente avrà il compito di accompagnare l’azienda/apprendista
nella fase di definizione del PIP.
2.2
PREDISPOSIZIONE DEL PIANO INDIVIDUALE PERSONALIZZATO (PIP)
Nel PIP l’Operatore dovrà inserire i soli servizi messi a catalogo dalla propria rete. Non sarà possibile
associare al PIP un modulo/servizio erogato da un operatore esterno alla rete.
Qualora l’apprendista/azienda con il quale è stato sottoscritto il PIP intendesse, per parte dei servizi
prescelti, rivolgersi ad altri operatori non appartenenti alla stessa rete/operatore singolo, dovrà
prenotare un nuovo PIP; ciò potrà avvenire solo se è stato chiuso il PIP precedentemente autorizzato.
L’operatore, prendendo in carico il beneficiario, si impegna a rispettare quanto previsto nel PIP.
Il PIP deve essere redatto attraverso l’inserimento di dati e informazioni nei campi già predisposti nel
relativo modulo PIP disponibile sul sistema Sintesi all’indirizzo
http://sintesi.formalavoro.pv.it/portale/default.aspx
La redazione del PIP consiste:
• nella verifica della correttezza dei dati caricati automaticamente dal sistema nel PIP:
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Alcuni campi del PIP saranno compilati in automatico dal sistema informativo sulla base dei dati
dichiarati dall’azienda nella comunicazione obbligatoria (COB) al momento dell’assunzione
dell’apprendista. Nell’ipotesi in cui l’Operatore riscontri delle difformità nei campi già compilati,
prima della prenotazione della dote sul sistema, è tenuto a comunicare tali anomalie all’azienda
che ha assunto l’apprendista. L’azienda dovrà accedere direttamente sul sistema Sintesi e
provvedere alla relativa modifica e/o rettifica, come previsto dalla normativa ministeriale1.
• nella verifica del possesso dei requisiti previsti dalla normativa sull’apprendistato e dai contratti
nazionali di riferimento (CCNL);
• nella definizione con l’azienda del percorso che l’apprendista deve conseguire, ovvero la
individuazione dei servizi ritenuti utili per il raggiungimento delle competenze inerenti al profilo
dichiarato al momento dell’assunzione.
Il PIP deve essere concordato e sottoscritto dall’Operatore, dall’Azienda e dall’Apprendista.
Ai fini dell’ammissibilità dell’impresa ai finanziamenti pubblici, è assolutamente vincolante, solo per
gli apprendisti assunti ai sensi dell’art. 49 D. Lgs. 276/03 (apprendistato professionalizzante), la
presenza nella Comunicazione Obbligatoria della scelta adottata dall’impresa relativamente alla
tipologia di formazione (esterna – integrata – interna).
La tipologia formativa diviene inoltre determinante per il riconoscimento delle risorse relative
alla dote richiesta. La stessa, infatti, vincola la scelta dei servizi ammissibili (vedi tabella Dote) e
la relativa corrispondenza con le priorità economiche previste nell’Avviso.
Per quanto riguarda i soli contratti sottoscritti ai sensi dell’art. 16 della L. 196/97, le
imprese/apprendisti possono accedere ai servizi/dote previo invio da parte della Provincia della lettera
di convocazione.
Per le imprese con sede legale od operativa in contesti limitrofi alla Provincia di Pavia sarà possibile
prenotare la dote per il proprio apprendista previa richiesta, tramite e-mail all’indirizzo
[email protected], di autorizzazione, espressamente motivata, agli uffici provinciali.
Nel caso di formazione interna, il sistema consentirà l’inoltro del PIP qualora venga scelto il solo
servizio di certificazione delle competenze. In presenza di altri servizi, il sistema bloccherà l’invio del
PIP.
Il PIP deve contenere i soli servizi presenti nel Catalogo dell’offerta provinciale 2010/11 ed erogati da
Operatori appartenenti alla rete validata dalla Provincia. Il sistema informativo impedisce
l’associazione nel PIP di un modulo/servizio erogato da un operatore esterno alla rete.
I servizi devono rispettare gli standard di riferimento, secondo le disposizioni regionali e provinciali di
riferimento. L'
individuazione dei servizi che compongono il PIP consente di definire il contributo
massimo che potrà essere concesso.
Per ogni apprendista può essere prenotata una sola dote; i servizi di cui è composta la dote sono fruibili
una sola volta per ogni apprendista e lo stesso servizio non può essere richiesto contemporaneamente a
più Operatori.
1
Si veda la sezione tecnico operativa del Manuale “Modifica dei dati nelle comunicazioni di assunzione con contratto di
apprendistato”.
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2.3
INVIO DEL PIANO DI INTERVENTO PERSONALIZZATO (ON LINE)
Una volta compilato il PIP, l’Operatore lo inoltra alla Provincia di Pavia tramite il sistema informativo
SINTESI. Questo darà immediato riscontro dell’avvenuta ricezione assegnando automaticamente un
numero identificativo del documento.
L’invio on line abilita sul sistema la funzione di stampa del PIP. Una volta stampato, il PIP dovrà
essere sottoscritto dall’azienda o suo delegato (in tal caso quest’ultimo dovrà presentarsi munito di
delega formale), dall’apprendista e dal legale rappresentante della Struttura formativa o suo delegato e
conservato agli atti dell’Operatore con allegate le fotocopie dei documenti di identità di ciascuno dei
firmatari ed eventuale delega alla firma per la sottoscrizione del PIP.
La Provincia si riserva di richiedere eventuali integrazioni e/o informazioni relativamente ai PIP inviati
telematicamente sul sistema. In tal caso, l’accettazione del PIP deve intendersi sospesa fino al
completamento delle informazioni/integrazioni richieste.
La Provincia procederà alla valutazione del PIP entro 30 giorni dalla presentazione da parte
dell’Operatore; quest’ultimo potrà verificarne l’esito direttamente sul sistema informativo
visualizzando lo “stato” del PIP (accettato/invalidato). In caso di PIP invalidato, la motivazione potrà
essere visualizzata cliccando sull’ID PIP.
Successivamente all’invio del PIP, qualora l’Operatore di sua iniziativa riscontrasse errori nello stesso,
può chiedere alla Provincia la relativa invalidazione senza attendere i tempi già definiti per l’istruttoria.
La richiesta dovrà essere inoltrata mediante mail all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] attribuendo a tale comunicazione il seguente oggetto: “Annullamento
PIP id. n.......”.
La Provincia provvederà all’invalidazione d’ufficio, rimettendo a disposizione le risorse prenotate.
Nel caso si verificasse la necessità di modifiche in itinere relative ai moduli, l’Operatore può richiedere
tramite e-mail la variazione alla Provincia e, alla conferma da parte di quest’ultima della avvenuta
variazione, l’operatore dovrà tempestivamente inoltrare all’Ufficio preposto il PIP modificato e
debitamente sottoscritto dalle parti.
3. REALIZZAZIONE DEL PIP
3.1
MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL PIP
Il beneficiario e gli Operatori coinvolti nell’attuazione del PIP sono tenuti al rispetto delle procedure di
gestione di seguito descritte, pena la non ammissibilità delle domande di liquidazione. L’Operatore
prescelto rappresenta l’unica interfaccia fra il beneficiario e la rete degli operatori coinvolti
nell’erogazione dei servizi. Questi si rende garante del rispetto dei contenuti e delle modalità di
fruizione concordate e sottoscritte con il beneficiario nel suo Piano di Intervento Personalizzato.
L’Operatore con il quale è stato stipulato il PIP provvede all’inserimento nel sistema SINTESI della
documentazione amministrativo-contabile (avvio delle edizioni, calendario dei servizi previsti ecc.);
inoltre, si preoccupa dell’aggiornamento tempestivo delle informazioni sullo stato di avanzamento del
PIP.
L’Operatore coinvolto nell’erogazione dei servizi è responsabile della tenuta e della conservazione
amministrativa e contabile relativa al servizio erogato al beneficiario. In particolare, l’Operatore è
responsabile della completezza e correttezza della documentazione nonché dei dati inseriti nel sistema
informativo e deve rendere disponibile tale documentazione in caso di richiesta da parte della Provincia
o di altri organismi deputati ai controlli.
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3.2
GESTIONE DEL PIP
Per la gestione del PIP nel sistema informativo SINTESI saranno previsti cinque stati: bozza,
presentato, accettato, scaduto e chiuso.
parti.
BOZZA: fino a quando il PIP non viene presentato l’Operatore potrà modificarlo in tutte le sue
PRESENTATO: con l’invio del PIP da parte dell’Operatore sarà fruibile la stampa dello stesso
per la sottoscrizione di tutti i soggetti vincolati all’accordo.
ACCETTATO: è lo stato di validazione e accettazione del PIP da parte della Provincia. A
seguito dell’accettazione l’Operatore potrà associare l’apprendista ai servizi prescelti.
CHIUSO: l’Operatore dovrà chiudere il PIP una volta terminate le attività o una volta accertato
che l’allievo non proseguirà il percorso prenotato nel PIP. Con la chiusura, la dote-apprendista sarà
riparametrata sulla base delle effettive frequenze ai corsi e rimesse in circolazione le spese.
SCADUTO: il PIP da “Accettato” passa a “Scaduto” dopo quattro mesi dalla data di attivazione
se non sono stati avviati i servizi previsti. In questo caso tutte le risorse vincolate per quella dote
vengono rimesse in circolazione.
3.3
PROCEDURE DI AVVIO DEI SERVIZI/EDIZIONI
Ai fini dell’attivazione del servizio e della predisposizione dei PIP, gli Enti erogatori dovranno avviare
sul sistema Sintesi tutte le azioni riferite ai diversi servizi approvati a Catalogo.
Ai fini dell’attivazione delle singole edizioni, l’Operatore dovrà associare l’apprendista all’edizione.
Tale associazione potrà essere effettuata solo ed esclusivamente al momento dell’avvio effettivo
dell’edizione.
L’Operatore dovrà avviare la prima edizione entro 120 giorni dall’avvenuta accettazione del PIP
da parte della Provincia. Superato tale termine, la prenotazione dei servizi e delle relative risorse
decade e queste vengono rese nuovamente disponibili.
L’Operatore dovrà chiudere il PIP, compresi gli eventuali recuperi, entro e non oltre i 12 mesi
dall’accettazione dello stesso.
I servizi previsti dalle doti richieste nel corso del 2011 dovranno comunque concludersi entro e
non oltre il 31/12/2011.
All’avvio dell’edizione, l’Operatore deve inviare on line sul portale sintesi la seguente
documentazione:
modulo della comunicazione di avvio dell’edizione
elenco allievi partecipanti
calendario
Ogni Calendario delle Attività dell’edizione deve contenere i seguenti dati identificativi:
•
•
•
•
Ente erogatore
Rete (eventuale)
Sede (di realizzazione dell’edizione)
ID operatore
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•
•
•
•
ID azione
ID edizione
ID modulo
Tipologia offerta formativa
3.4
REGISTRO E ATTI DI PROGRAMMAZIONE FORMATIVA
L’ente accreditato garantisce:
- l’utilizzo di un registro formativo e delle presenze, fascicolato con fogli non asportabili e pagine
numerate, strutturato in forma collettiva o individuale per ogni singolo allievo, in base alle
caratteristiche dell’azione formativa.
- la disponibilità e l’accessibilità per il pubblico degli atti di programmazione formativa, che
individuano l’articolazione didattico-formativa del percorso in riferimento agli obiettivi dello stesso.
Il registro formativo e delle presenze deve garantire i seguenti requisiti minimi di registrazione:
- delle presenze
- delle firme degli apprendisti
- dei contenuti di formazione erogati
- delle modalità di erogazione
- delle relative ore
- dei docenti formatori, dei tutor, degli esperti e di altre figure che intervengono nell’ambito
dell’erogazione delle azioni formative e relative firme
Il registro deve essere firmato in ogni pagina dal legale rappresentate, che ne è responsabile, prima del
suo utilizzo. Esso pertanto non deve essere preventivamente vidimato dall’ufficio provinciale.
Il registro è compilato contestualmente allo svolgimento delle attività.
Gli atti di programmazione formativa sono:
- PIP (Piano di Intervento Personalizzato)
- Calendario delle attività ed eventuali variazioni
Il registro formativo e delle presenze e gli atti di programmazione formativa costituiscono documenti
di pubblica evidenza e devono essere resi disponibili nei confronti di tutti gli aventi diritto.
E’ responsabilità dell’Operatore conservare presso la propria sede e rendere disponibili anche ai fini di
eventuali controlli da parte degli uffici competenti provinciali tutta la documentazione amministrativa e
contabile attinente all’attività svolta per 5 anni dalla data di conclusione del percorso formativo.
Sarà cura dell’ente garantire la disponibilità e l’accessibilità dei dati relativi alla documentazione,
nonché tutte le informazioni utili alle forme di monitoraggio attivate dalla Provincia.
3.5
CREAZIONE EDIZIONI
Il soggetto attuatore dei servizi in apprendistato, all’avvio di un’attività formativa di gruppo o di un
servizio individuale, è tenuto a creare e avviare sul sistema una Edizione relativa al Modulo Formativo
da erogare.
Partendo dal PIP di un apprendista da associare all’edizione da creare, cliccare sull’icona con il
simbolo di euro.
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L’inserimento di una nuova edizione prevede la compilazione obbligatoria dei seguenti campi:
-
Data Inizio
-
Data Fine
-
Numero destinatari previsti
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I campi Numero Ore e Sede Operativa sono precompilati dal sistema con i valori indicati
dall’Operatore in sede di caricamento dei Moduli Formativi.
3.6
Avvio Edizioni
L’invio della comunicazione di avvio di un’edizione prevede che all’edizione stessa sia associato
almeno 1 allievo nella sezione Allievi e sia stato allegato il calendario dell’edizione nella sezione
Allegati.
Con la selezione dell’icona
il sistema visualizza il modulo per l’inserimento degli allegati:
Il sistema richiede, per ogni allegato, l’inserimento della Denominazione (campo Note) e rende
disponibile la funzionalità di caricamento dei calendari di massima e di dettaglio dell’edizione
tramite il link Sfoglia. Una volta inserito l’allegato non è più eliminabile, ma è possibile caricare altri
allegati contenenti ad esempio versioni aggiornate del calendario attività.
E’ possibile per il soggetto attuatore predisporre l’avvio di un’edizione a partire dal quarto giorno
precedente la Data Inizio dell’edizione fino al giorno corrispondente all’inizio del corso.
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Per inviare l’avvio dell’edizione è necessario posizionarsi sull’icona di Stampa e, dopo avere verificato
la correttezza dei dati inseriti, inviare l’edizione tramite l’apposita icona in alto a destra
.
Con l’invio della comunicazione, la Data Inizio dell’edizione non sarà più modificabile, e verrà
generato in automatico un Numero Protocollo che verrà riportato sul documento di stampa.
3.7
STAMPA AVVIO EDIZIONI
Tramite l’icona di stampa
è possibile visualizzare l’anteprima della Comunicazione di Avvio
dell’edizione, che riporta tutti dati contenuti nelle sezioni Edizione, Allievi e Allegati.
L’operatore è tenuto a stampare, far firmare al Legale Rappresentante e conservare agli atti,
presso la Sede di Archiviazione/Documentazione indicata nella fase di avvio dei servizi, la seguente
documentazione, per eventuali ispezioni da parte della Provincia:
-
Comunicazione Avvio Edizione (prodotta dal sistema);
Calendario dell’edizione (il facsimile del calendario è disponibile nella cartella documenti);
Elenco Allievi (prodotto dal sistema).
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3.8
MODIFICHE DATI EDIZIONE IN ITINERE
Dalla fase di avvio dell’edizione fino alla chiusura della stessa, il soggetto attuatore può associare altri
Allievi e caricare nuove versioni del Calendario dei Servizi sul sistema; tali modifiche non vengono
recepite dalla Stampa della comunicazione di avvio, ma saranno recepite all’invio della
Comunicazione di Chiusura dell’edizione.
3.9
ACCESSO DIRETTO SCHEDA UTENTE
Selezionando l’icona
da Elenco Edizioni, l’operatore può visualizzare l’Elenco Allievi associati a
quella edizione.
Selezionando l’icona
accanto a ogni allievo è possibile accedere direttamente alla Scheda Utente
dell’allievo per inserire:
-
Conferma presenza
-
Ore Frequenza
-
Ore Recupero
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3.10 VARIAZIONI E RINUNCE
L’impresa, l’apprendista e l’Operatore si impegnano a rispettare quanto concordato e sottoscritto
all’interno del PIP, in termini di contenuti, modalità di svolgimento e risultati attesi.
Qualora le condizioni dell’apprendista si modificassero, portando alla perdita dei requisiti soggettivi di
partecipazione previsti nell’avviso, l’apprendista decade automaticamente dalla titolarità della dote
(esempi: licenziamento e/o trasformazione, malattia di lunga durata, maternità, infortunio di lunga
durata ecc……)
Nel caso di licenziamento e/o trasformazione del contratto dell’apprendista a operaio o ad altro livello,
il PIP decade e pertanto, qualora il cambiamento di stato dovesse avvenire durante l’erogazione dei
servizi, la Dote si interrompe e saranno riconosciute le ore effettivamente fruite sino alla data di
cessazione/trasformazione registrata nella COB.
L’azienda deve inviare agli Uffici preposti, tramite il portale Sintesi, entro cinque giorni, la
dichiarazione di cessazione/trasformazione. Il cambiamento di stato dell’apprendista è visibile
dall’Operatore in GBC alla voce “visualizza PIP”.
L’invio alla Provincia della suddetta dichiarazione potrebbe essere fatta dall’azienda o suo delegato per
interoperabilità; in tal caso i tempi di visibilità del cambiamento di stato dell’apprendista potrebbero
non essere immediati, pertanto si consigliano gli Operatori, all’atto della stipula del PIP, di
raccomandare all’azienda/apprendista la tempestiva comunicazione di qualsiasi modifica contrattuale
dell’apprendista e di raccomandare l’invio contestuale della rinuncia alla Dote.
L’Operatore provvederà alla chiusura tempestiva del PIP (previa registrazione nella Scheda Utente di
tutti i dati necessari) e a trasferire la rinuncia dote debitamente sottoscritta dall’apprendista/AZIENDA,
secondo il modulo disponibile nella cartella documenti sul sistema Sintesi, alla Provincia via fax al
numero 0382/597200, entro e non oltre 5 giorni dalla data della rinuncia.
3.11
CONCLUSIONE DEL PIP
Il PIP si ritiene concluso quando:
•
sono stati erogati tutti i servizi richiesti;
•
l’apprendista è stato licenziato/trasformato.
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L’Operatore procede al tempestivo inserimento, sul sistema Sintesi, delle ore frequentate
dall’apprendista in ogni Modulo Formativo/Servizio erogato fino alla conclusione di tutti i servizi
richiesti e quindi procede alla chiusura del PIP.
La chiusura dei PIP inibisce l'
aggiornamento della Scheda Utente dell’apprendista per ogni modulo
previsto e può quindi avvenire indipendentemente dalla chiusura dell’edizione.
La chiusura del PIP sul sistema è condizione necessaria per richiedere la liquidazione della Dote alla
Provincia di Pavia; soltanto successivamente il sistema visualizza il documento Dote Apprendistato
2010 (sotto illustrato) che riassume l'
importo della dote prenotato in fase di presentazione del PIP e
l'
importo eventualmente riparametrato sulla base delle Ore Frequentate dall'
allievo, applicando le
percentuali previste dall’Avviso.
Il documento sopra esposto dovrà essere sottoscritto dal Destinatario della dote ed inviato alla
Provincia. Lo stesso sostituirà la dichiarazione dei servizi ricevuti da parte dell’azienda.
3.12
CHIUSURA EDIZIONI
3.12.1 RECUPERI ORE
Nel caso in cui un apprendista, per motivate ragioni, facesse un numero di assenze tale da inficiare il
completamento del percorso, lo stesso potrà essere riconvocato in una successiva edizione di pari
caratteristiche e contenuto. In tal caso si mantiene aperta l’edizione sino al raggiungimento delle ore
complessive previste.
Quando tutti gli apprendisti hanno concluso il percorso previsto dall’edizione, il soggetto attuatore è
tenuto a chiudere l’edizione compilando la Comunicazione di Chiusura sul sistema, la quale riporterà i
dati inseriti dall’operatore in fase di avvio dell’edizione, oltre alle modifiche intervenute in itinere
(allievi, calendario attività). In sede di chiusura il sistema richiede la compilazione obbligatoria della
Data Fine dell’edizione.
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L’anteprima di stampa riporta tutti i dati a conclusione dell’edizione, selezionando l’icona
il sistema procede con la protocollazione e con la conseguente storicizzazione della Comunicazione
di Chiusura, che non sarà più modificabile.
Alla chiusura dell’edizione, l’Operatore erogatore deve indicare i titolari di dote tra gli iscritti
all’edizione (nei limiti numerici previsti dal bando). La mancata indicazione di titolarità della
dote comporta il mancato riconoscimento dei costi dell’edizione per l’allievo per il quale la
titolarità non è indicata.
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4
LIQUIDAZIONE
4.1
Condizioni di ammissibilità
L'
operatore che eroga il servizio previsto dal PIP (o il capofila in caso di Rete) inoltra alla Provincia di
Pavia la domanda di liquidazione per il rimborso dei costi associati ai servizi erogati, nel rispetto delle
seguenti condizioni di ammissibilità:
• i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono previsti nel PIP approvato;
• l'
ente che chiede il rimborso è incluso tra gli operatori inseriti nel “Catalogo provinciale
contenente l’offerta pubblica dei servizi integrati per l’apprendistato – periodo formativo
2010/2011”;
• i costi associati ai servizi sono contenuti entro i limiti delle tariffe stabilite (sono definite
nell'
Avviso Pubblico);
• la documentazione relativa ai servizi erogati è stata correttamente compilata in accordo al
presente manuale ed è conservata agli atti dell'
ente;
• i servizi inclusi nella domanda di liquidazione sono stati erogati nel rispetto della tempistica
prevista nel PIP accettato.
Nel caso in cui la domanda di liquidazione non fosse pienamente conforme ai criteri di ammissibilità,
la Provincia di Pavia potrà chiedere chiarimenti/integrazione della documentazione ovvero, nel caso i
rilievi non potessero essere superati, potrà non riconoscere l'
importo corrispondente alla condizione
non rispettata, riconducendo l'
importo della domanda di liquidazione entro condizioni di
ammissibilità.
4.2
PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE E PAGAMENTO ATTIVITÀ EROGATE DA UN SOLO OPERATORE
Per richiedere la liquidazione delle doti, l’Operatore deve provvedere alla chiusura del PIP. Alla
chiusura del PIP, il sistema genera il documento Dote Apprendistato (sostitutivo della precedente
dichiarazione dei servizi ricevuti sottoscritta da parte dell’apprendista/azienda) sul quale saranno
automaticamente caricate le informazioni dei servizi richiesti al momento della presentazione e di
quelli effettivamente erogati dall’Operatore accreditato, riportando altresì tutti i dati riferiti alla
contabilizzazione della dote medesima.
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La liquidazione relativa ai servizi previsti nel PIP viene effettuata a fronte della presentazione da parte
dell'
ente della seguente documentazione:
• elenco PIP riportante il Codice PIP, il nome e il cognome dell’apprendista, le ore erogate, il
valore economico previsto ed il valore economico eventualmente riparametrato;
• dichiarazione sostitutiva sottoscritta dal rappresentante legale dell’ente che dichiara:
che i PIP di cui all’elenco sono stati sottoscritti dall’impresa e dall’apprendista e sono
conservati presso l’ente, unitamente alle copie dei documenti di riconoscimento dei
firmatari, e/o che i PIP in originale sono stati già consegnati alla Provincia;
che i registri di frequenza e/o delle schede relative ai servizi D – E – F, conservati presso gli
uffici dell’ente, sono stati debitamente compilati in ogni parte e che i dati inseriti
corrispondono alla documentazione presentata per la richiesta della liquidazione.
La Provincia si riserva, in fase di liquidazione, di richiedere copia dei registri per eventuali
controlli;
• certificazione antimafia, se dovuto.
L’Operatore emette fattura o altro documento contabile avente effetto probatorio per l’importo
complessivo dei PIP, con la descrizione “Liquidazione PIP Apprendistato conclusi al …… come da
domanda allegata” intestata a Provincia di Pavia – Piazza Italia, 2 – 27100 Pavia C.F. 80000030181 ed
inviata/consegnata alla Provincia di Pavia.
4.3
I.V.A.
La fattura è esente IVA ai sensi dell’art. 10 DPR 633/75. Si ricorda agli enti che l’esenzione ai sensi
dell’art.10 si applica in riferimento ai servizi di formazione formale esterna. Eventuali servizi presenti
nel medesimo PIP sono da considerarsi “servizi accessori”, che ricadono nella medesima normativa di
esenzione IVA.
4.4
RIPARAMETRAZIONE
Per servizi formativi di natura collettiva, il valore complessivo riconosciuto in fase di liquidazione è
riparametrato sulla base della frequenza di ciascun modulo formativo riferito al singolo allievo come di
seguito indicato:
sino al 20% della frequenza prevista: non viene riconosciuto nessun costo;
dal 21% al 49% della frequenza prevista: riconoscimento del 50% del valore complessivo del
modulo;
dal 50% all’80% della frequenza prevista: riconoscimento dell’80% del valore complessivo del
modulo;
oltre l’80% della frequenza prevista: riconoscimento del 100% del valore complessivo del modulo.
Per servizi di natura individuale sono riconosciute, in fase di liquidazione, le ore effettivamente fruite
dalla persona.
4.5
MONITORAGGIO E CONTROLLO
La Provincia di Pavia provvederà all’istituzione di un servizio di verifica che svolga azioni di controllo,
in via autonoma o su segnalazione, sulla corretta attuazione delle attività.
La Provincia di Pavia ha la possibilità di procedere, durante l’erogazione dei servizi previsti dalla dote
o a conclusione della stessa ma antecedente alla liquidazione finale, ad effettuare le verifiche “in loco”
del servizio reso all’apprendista su base campionaria o su richiesta.
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NB: Ulteriori informazioni o eventuali modifiche nelle procedure gestionali potranno essere
comunicate durante lo svolgimento dei servizi/edizioni.
4.6
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Costituiscono elementi certificabili nell'
ambito dei percorsi in apprendistato professionalizzante
realizzati presso le Istituzioni formative accreditate del sistema di IFP regionale, unicamente le
competenze e non i loro singoli elementi costitutivi e/o i contenuti formativi (conoscenze ed abilità),
né la frequenza al percorso.
In particolare possono essere oggetto della certificazione regionale, così come definita nella parte
terza delle “Indicazioni regionali per l'
offerta formativa in materia di Istruzione e formazione
professionale” di cui alla D.G.R. n. 6563 del 13 febbraio 2008, le competenze del Quadro Regionale
degli Standard Professionali (Q.R.S.P.) adottato con D.D.U.O. n. 8486 del 30 luglio 2008. Solo in
questo caso è possibile il rilascio da parte dell'
Istituzione formativa dell'
Attestato con logo regionale,
conforme al mod. 4} allegato alle “Procedure” per l'
avvio e lo svolgimento delle attività formative dei
Soggetti Accreditati al Sistema di Istruzione e Formazione Professionale, (D.D.G. n. 9837 del 12
settembre 2008). A tale fine le Istituzioni formative devono verificare ed attuare la riconduzione delle
competenze previste dal P.F.I. a quelle dello stesso Q.R.S.P.
Nel caso di non corrispondenza delle competenze del P.F.I. a quelle del Q.R.S.P., le Istituzioni
formative possono comunque rilasciare un proprio Attestato, con format liberamente definito, senza
logo regionale; tale attestazione possiede valore di credito formativo e di evidenza documentale ai fini
dell'
acquisizione di ulteriori certificazioni di competenza del sistema regionale. Rimane ugualmente
ferma la possibilità di rilascio di attestazioni non aventi valore regionale anche per la documentazione
dell'
acquisizione di singoli elementi di competenza o della semplice frequenza al percorso.
Per ottenere l’attestato di competenza o un’attestazione comprovante gli elementi del percorso
realizzato è necessario frequentare tutte le ore previste dal servizio prenotato.
Nel caso di malattia dell’apprendista, sarà cura dell’ente prevedere giorni di recupero delle lezioni
perse.
4.7
INFORMAZIONE ANTIMAFIA
L'
operatore accreditato che eroga servizi di formazione con lo strumento dote, qualora l'
importo dei
servizi da esso forniti, sul singolo Avviso, superi la somma di € 154.937,07, è tenuto a presentare alla
Prefettura della Provincia ove è ubicata la sede legale, la richiesta per il rilascio delle Informazioni
antimafia ai sensi dell'
art. 10, comma 6, DPR 3 giugno 1998, n. 252.
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5.
GLOSSARIO
Abilità
Le abilità costituiscono una dimensione di carattere applicativo, sia che si tratti di abilità operative in
senso stretto (ad es. “uso di strumenti di officina”), sia che si tratti di abilità relazionali (ad es.
“applicare tecniche di ascolto attivo”) o di abilità cognitive (“applicare tecniche diagnostiche”). Le
abilità concernono l'
essere in grado di utilizzare specifici strumenti operativi (procedimenti, tecniche,
metodi, tecnologie, ecc.) per la realizzazione di un compito. Traducono in atto una procedura
formalizzata.
Bilancio di competenze
Per Bilancio di competenze si intende la valutazione delle caratteristiche individuali che concorrono
all’efficace presidio di una situazione lavorativa, di un’attività, compito o prestazione. Il Bilancio di
competenze si costituisce da molteplici elementi, alcuni legati alla natura del lavoro (conoscenze,
tematiche operative...), altri legati a caratteristiche individuali di utilizzo individuale del proprio sapere
(capacità` di comunicazione, motivazione e comportamenti...).
Catalogo Provinciale
Il “Catalogo provinciale contenente l’offerta pubblica dei servizi integrati per l’apprendistato periodo
formativo 2010-2011” è lo strumento che gli apprendisti e le imprese devono consultare per conoscere
e scegliere i soggetti erogatori e l’offerta dei servizi integrati, fruibili anche singolarmente. Il Catalogo
è pubblicato sul sito http://sintesi.formalavoro.pv.it.
Certificazione del Percorso Formativo
Fermo restando il riconoscimento, ai soli fini contrattuali e di legge, dell’inquadramento conseguito al
termine del contratto di apprendistato, la certificazione delle competenze acquisite in esito ai percorsi
formativi di apprendistato professionalizzante è rilasciata su richiesta dell’apprendista, da parte di
soggetti accreditati alla Sezione B) dell’Albo regionale ai sensi della L.R. 19/2007 o da soggetti
accreditati per i Servizi al lavoro ai sensi della L.R. 22/2006. A tal fine, il tutor aziendale sottoscrive
una dichiarazione delle competenze raggiunte. La certificazione attesta le competenze acquisite durante
l’intero percorso, comprensivo della formazione formale e non formale ed in riferimento al profilo
formativo ed allo standard professionale indicato nel Piano Formativo Individuale. Essa può essere
effettuata:
o in esito al percorso formativo complessivo;
o in caso di interruzione del contratto, anche precedentemente alla conclusione del percorso
formativo.
La certificazione viene formalizzata tramite il rilascio all’apprendista di specifico Attestato di
competenza.
Competenza
Per competenza si intende l’insieme delle capacità potenziali di ciascuno (di risolvere un problema e/o
di presidiare un’attività in modo efficace in un determinato contesto), portate effettivamente al miglior
compimento nelle particolari situazioni (formative e/o lavorative). Le competenze sono espressione
della persona; in esse vanno comunque comprese, quali elementi costitutivi, le conoscenze e le abilità
implicate nel loro esercizio. Le competenze, inoltre, non possono essere considerate al di fuori del
contesto di applicazione. In tal senso dimostrano “il possesso verificato delle abilità, conoscenze,
comportamenti ed altre risorse individuali che, agiti insieme, permettono alla persona di raggiungere il
risultato, attraverso l'
efficace presidio di un compito o attività complessa”.
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Conoscenze
Le conoscenze denotano l'
avvenuta acquisizione/memorizzazione di un contenuto (fatti, concetti,
regole, teorie, ecc); fanno riferimento alla padronanza mentale, formale, di per sé astratta
dall'
operatività.
Dote
La Dote apprendistato si configura come l’attribuzione all’apprendista e all’impresa di una facoltà a
richiedere la fruizione di uno o più servizi finalizzati all’assolvimento delle attività previste dalle norme
generali e dai relativi contratti di lavoro in materia di formazione in apprendistato.
Ente
È il soggetto, accreditato in Regione Lombardia, che intende erogare servizi integrati agli apprendisti
assunti, nel rispetto di quanto stabilito al punto 7) dell’Avviso per la predisposizione di un catalogo
provinciale contenente l’offerta pubblica dei servizi integrati per l’apprendistato 2010/2011 (approvato
con Deliberazione n. 95/19357 del 25/03/2010). Gli enti si possono candidare singolarmente, oppure in
reti territoriali/settoriali. Nel caso delle reti, gli enti decidono se costituire o no un’Associazione
Temporanea di Scopo.
Formazione formale
Si definisce formale la formazione:
svolta in ambiente organizzato e strutturato (un organismo di formazione, un istituto scolastico, nel
luogo di lavoro, anche in locali distinti, ecc.)
assistita da figure professionali idonee a trasferire competenze (di base, trasversali e tecnico
professionali), quali i tutor
esplicitamente progettata come apprendimento strutturato in termini di obiettivi, tempi e risorse con
esiti verificabili e certificabili;
Formazione formale esterna
Svolta all’esterno dell’azienda attraverso strutture accreditate presso la Regione Lombardia per
l’erogazione degli interventi formativi per apprendisti;
Formazione formale integrata
Nel caso in cui l’impresa, pur essendo in possesso della capacità formativa interna, ritenga necessario
integrare tale capacità attraverso il sostegno di capacità formative formali esterne all’azienda, con
particolare riferimento sia alle competenze trasversali che alle competenze tecnico professionali;
Formazione formale interna
La capacità formativa formale interna è individuata sulla base dei requisiti e criteri individuati dalla
Contrattazione collettiva Nazionale.
Modulo formativo
Per modulo si intende un’articolazione del percorso:
in grado di identificare le competenze intermedie, coerenti con gli obiettivi di esito dell’intero
percorso;
che contiene gli obiettivi specifici di apprendimento necessari all’acquisizione delle competenze
certificate;
L’insieme dei moduli permette il raggiungimento delle competenze di esito del percorso.
La struttura di ogni modulo è funzionale alla certificabilità dei risultati intermedi e finali di
apprendimento. E’ dunque uno strumento che consente la composizione e l’erogazione di un’offerta
formativa flessibile e adeguata al contesto.
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Modalità di valutazione del modulo
Descrizione delle modalità che si intendono attivare al fine di valutare le competenze acquisite al
termine del modulo.
Monitoraggio
Per monitoraggio si intende l’attività di verifica e valutazione volta a produrre una valutazione relativa
all’efficacia e all’efficienza del modello didattico/organizzativo sperimentato, funzionale alla
regolamentazione e alla riproducibilità a regime dei percorsi formativi realizzati.
Obiettivi formativi
Per obiettivi formativi si intende l’insieme degli apprendimenti e delle competenze previsti come
risultato atteso dell’intervento formativo.
Piano Formativo Individuale
È predisposto dall’azienda e forma parte integrante e sostanziale del contratto di apprendistato;
descrive il percorso formativo dell’apprendista e gli obiettivi formativi. In tale ambito viene definito
altresì l’eventuale rapporto di collaborazione tra l’impresa e l’istituzione formativa esterna, che verrà
successivamente individuata.
Piano Formativo Individuale di dettaglio
Il Piano formativo individuale di dettaglio, documento successivo ed integrativo al Piano Formativo
Individuale, indica il percorso formativo dell’apprendista. Esso descrive nello specifico, e per tutta la
durata del contratto di apprendistato, le modalità di erogazione della formazione formale, indicandone
l’articolazione. Il Piano formativo individuale di dettaglio potrà essere integrato in relazione all’offerta
formativa e alle competenze acquisite dall’apprendista. Potrà, inoltre, essere modificato qualora
l’impresa si trovasse nella condizione di riorganizzare o innovare i processi aziendali. Il modello di PFI
di dettaglio sarà disponibile su Sintesi nel modulo GBC Sezione documenti- Bandi.
PIP (Piano di Intervento Personalizzato)
Definisce i servizi individuati dall'
ente per consentire all’apprendista e all’impresa di usufruire di uno o
più servizi finalizzati all’assolvimento delle attività previste dalle norme generali e dai relativi contratti
di lavoro in materia di formazione in apprendistato. Il PIP fissa gli impegni reciproci tra i contraenti,
vincolando l'
ente ad erogarli e l’apprendista e l’impresa a rispettarli, e stabilisce i servizi integrati per
l’apprendistato.
In altri termini, il PIP è il contratto che regola l’erogazione dei servizi individuati dall’ente insieme
all’azienda e all’apprendista, finalizzati ad agevolare i processi di formazione personalizzata,
regolandone i reciproci impegni e vincolando l’ente ad accompagnare l’apprendista nell’attuazione del
percorso personalizzato e le parti nel rispettare il percorso formativo definito.
Profilo formativo
I profili formativi, definiti in standard professionali e declinati per abilità, conoscenze e relative
competenze, sono disciplinati nei diversi settori dalla Contrattazione Collettiva Nazionale di
riferimento.
Servizio A – Formazione esterna competenze trasversali
Si intende il recupero eventuale di conoscenze linguistico matematiche nonché la capacità di
comprendere l’organizzazione dell’impresa e le caratteristiche del processo produttivo, l’ambiente di
lavoro e il sistema di relazioni interne ed esterne all’azienda comprese la legislazione sul lavoro e le
misure di prevenzione e tutela della sicurezza sul luogo di lavoro (D. Lgs. 626/94). Si tratta, in pratica,
di una serie di conoscenze e capacità finalizzate a dare consapevolezza all’apprendista sul luogo di
lavoro nonché a renderlo conscio dei propri diritti e doveri all’interno dell’azienda.
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Servizio B – Formazione esterna competenze tecnico–professionali
La formazione professionalizzate è direttamente funzionale allo sviluppo professionale del lavoratore
all’interno dell’impresa e riguarda quindi le tecniche e i metodi di lavoro, la conoscenza degli strumenti
e delle tecnologie di lavoro, la conoscenza delle innovazione del settore professionale di appartenenza
relative al prodotto, al processo e al contesto lavorativo, nonché la conoscenza e l’applicazione delle
basi tecniche e scientifiche della professionalità.
Servizio C – Formazione esterna apprendisti DDIF
La Formazione per apprendisti minorenni dovrà essere articolata in 120 ore per le competenze di base
(competenze ex D.M. 16/05/01) mentre le restanti 120 o 160 ore potranno essere frequentate dagli
stessi apprendisti in DDIF nei servizi dedicati agli apprendisti maggiorenni di cui ai servizi indicati al
punto B). Esempio di composizione percorso in DDIF: Servizio C + Servizio A + 2/3 moduli Servizio
B );
Servizio D – Predisposizione del Piano Formativo Individuale di Dettaglio
Il Piano formativo individuale di dettaglio, documento successivo ed integrativo al Piano Formativo
Individuale, indica il percorso formativo dell’apprendista. Esso descrive nello specifico, e per tutta la
durata del contratto di apprendistato, le modalità di erogazione della formazione formale, indicandone
l’articolazione. Il Piano formativo individuale di dettaglio potrà essere integrato in relazione all’offerta
formativa e alle competenze acquisite dall’apprendista. Potrà, inoltre, essere modificato qualora
l’impresa si trovasse nella condizione di riorganizzare o innovare i processi aziendali. Il modello di PFI
di dettaglio sarà disponibile su Sintesi nel modulo GBC Sezione “Documenti –Bandi”.
Servizio E – Formazione su Competenze Tecnico–Professionali in Affiancamento al
Tutor/Formatore Aziendale
Il servizio è destinato ad aziende che hanno dichiarato la formazione formale integrata.
La finalità del Servizio è quella di rendere la formazione degli apprendisti, con riferimento alle
competenze tecnico-professionali, più aderente alle esigenze delle imprese, nonché consentire
conseguentemente l’acquisizione di capacità formativa da parte di imprese che ne sono parzialmente
prive.
L’organismo di formazione supporta il formatore/Tutor aziendale (per un massimo di 10 ore per
apprendista), durante la fase di sviluppo e svolgimento all’interno dell’azienda dei moduli tecnico
professionali.
L’organismo di formazione mantiene la responsabilità del processo formativo nel suo complesso e nei
suoi esiti, ma l’erogazione della formazione viene attuata avvalendosi degli esperti aziendali (anziché
dei propri formatori), della sede e delle attrezzature dell’impresa.
Tale modalità non esclude, anzi presuppone, la presenza di un tutor formato (ex DM 22/2000) come
indicato nelle Linee di Indirizzo.
Il monte-ore di formazione formale (realizzata dai formatori aziendali, sottoposti alla supervisione ed
all’accompagnamento per un massimo di 10 ore, degli esperti appartenenti all’organismo di
formazione) deve rispettare comunque i vincoli previsti per legge, di cui risponde l’azienda (di norma
72 ore) e gli obiettivi declinati nel PFI.
Servizio F – Supporto alla certificazione delle competenze (in caso di formazione interna
all’azienda)
Il servizio prevede un supporto nella sottoscrizione delle competenze acquisite da parte del tutor
aziendale, che attesti quelle acquisite durante l’intero percorso, comprensivo della formazione formale
e non formale e in riferimento al profilo formativo ed allo standard professionale indicato nel Piano
Formativo Individuale. Il tutor sarà altresì supportato nella compilazione dello specifico Attestato di
competenza che dovrà essere rilasciato all’apprendista. Il servizio è destinato ad aziende che abbiano
optato per la formazione formale interna.
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Tutor aziendale
Il Tutor aziendale deve affiancare l’apprendista durante il periodo di apprendistato, trasmettendogli le
competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative e favorendo l’integrazione della formazione
interna ed esterna all’azienda attraverso la collaborazione con la struttura di formazione esterna, al fine
di valorizzare il percorso di apprendimento in alternanza. Proprio in virtù di questo suo specifico
compito di “affiancamento” dell’apprendista, il tutor deve stabilire un’efficace collaborazione con il
referente della struttura formativa presso la quale è stato indirizzato l’apprendista per la formazione
esterna e, in particolare, sarà necessario che queste due figure si scambino informazioni e coordinino
decisioni relative al rapporto tra le competenze richieste dal ruolo professionale aziendale e i contenuti
della formazione extra-aziendale nonché per verificare il buon andamento della formazione stessa.
La modalità di formazione dei tutor aziendali è definita dal D.M. 28 febbraio 2000 e, eventualmente, da
quanto previsto dai CCNL. Verranno realizzati percorsi formativi ad hoc, per una durata non inferiore a
quella prevista dai contratti, finalizzati all’approfondimento dei compiti specifici, alla definizione e alla
gestione del Piano formativo individuale nonché al rafforzamento dei requisiti e delle funzioni previsti
dal medesimo D.M. del 28/02/2000;
Verifica del percorso formativo
Per verifica del percorso formativo si intende l’attività`di accertamento dell’efficacia dell’intervento
formativo, con particolare riferimento ai processi attuati dall’impresa e dalla struttura formativa al fine
di far acquisire all’apprendista le competenze previste nel Piano Formativo Individuale.
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