Serve l`Agenzia del turismo

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Serve l`Agenzia del turismo
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Corriere del Trentino Mercoledì 29 Maggio 2013
TN
Economia
In cinque anni
alle Apt
100 milioni
Dal 2008 al 2012, la Provincia ha concesso alle Apt
finanziamenti pari a 100 milioni di euro. Lo rende
noto l'assessore Mellarini rispondendo a
un'interrogazione del consigliere Pdl Giorgio Leonardi.
Assemblea Ieri gli albergatori riuniti a Riva. Libardi: «Meno fisco e burocrazia». Mellarini d’accordo
Dalla tabella risulta un progressivo calo della spesa,
passata dai 21.630.000 euro del 2008 ai 17.600.000
dell'anno scorso. Nel 2012 il sostegno più cospicuo è
andato all'Apt Valle di Fassa con 1.995.829 euro.
Tunnel Ieri incontro a Roma
«L’ok di Piazza Dante
al tesoretto di A22
Asat: sbagliata la fusione del marketing in Trentino sviluppo adesso è più vicino»
«Serve l’Agenzia del turismo»
RIVA DEL GARDA — La fusione fra Trentino marketing e Trentino sviluppo è un errore. «Crediamo si debba tornare indietro,
costruendo una specifica Agenzia per il turismo. In Trentino sviluppo il turismo ha scarsa visibilità». Questo uno degli argomenti cardine che Luca Libardi, presidente dell’Asat, ieri ha affrontato
nel corso dell’assemblea degli albergatori, ospitata al Palacongressi di Riva del Garda. Nel dibattito successivo focus sulla necessità di deregulation, processo
che secondo l’assessore Tiziano
Mellarini è già iniziato. Temi caldi anche l’abbassamento del carico fiscale e la promozione da rivedere.
La relazione
Gli operatori del turismo hanno bisogno di accrescere la consapevolezza del loro valore, per
questo Libardi ha tracciato le dimensioni del comparto in Trentino. Anche se c’è un pericoloso
sentimento anti-turistico, il Pil
generato dal settore è pari a 2,52
miliardi, pari al 15,6% del totale
provinciale, che si colloca fra il
26 e il 28% se si considera l’indotto. Il valore aggiunto nel 2011 è
stato di 1,08 miliardi, superiore
a costruzioni (1,079) e al settore
metalmeccanico (915 milioni).
Gli addetti diretti sono 11.000,
che sommati a quelli indiretti arrivano a 31.000. «Gli ospiti portano valuta pregiata da fuori, mentre i servizi degli alberghi vengono acquistati sul territorio. In altri casi, come gli artigiani, si produce e si vende nel territorio, è
una partita di giro» ha aggiunto
Libardi.
Vista l’importanza la politica
punti dunque sul turismo, sia
con la fornitura di risorse, sia
con l’allentamento della pressione burocratica, in Trentino forse
più pesante che altrove. E faccia
di tutto anche per ridurre il cari-
Palacongressi Il dibattito fra Tiziano Mellarini, Enrico Franco, Umberto Martini e Luca Libardi (Rensi)
co fiscale, che visto nel suo complesso arriva al 68,3%, dato che
colloca l’Italia in cima alla classifica europea. «Su questa partita
della fiscalità locale chiediamo
che si attivi un confronto sistematico fra Provincia, Comuni e
categorie. Ruolo di cui si potrebbe occupare il moribondo Coordinamento imprenditori», ha
detto il presidente, ora alla guida
della struttura obtorto collo. Temi caldi sono poi l’accesso al credito, oltre alla necessità di «un
fondo immobiliare e/o di strumenti di private equity, che
avrebbero bisogno del supporto
provinciale».
Se l’occupazione dei posti letto è al 33,2%, molto sotto la media dell’arco alpino al 38%, e la
redditività è in calo, occorre darsi degli obiettivi di politica turistica, rivolgendosi di più all’estero. Per quanto riguarda le Apt gli
albergatori chiedono che anche
Panorama
Semestrale di Mittel in rosso
Perdita consolidata di 9 milioni
Manca «l’effetto Moncler»
Nel primo semestre dell’esercizio ottobre 2012-settembre
2013 il gruppo Mittel spa ha realizzato una perdita
consolidata di 9,2 milioni di euro rispetto ad un utile
consolidato di 13,7 milioni nel corrispondente periodo del
precedente esercizio, che beneficiava per circa 19 milioni
della cessione dell'8,51% di Moncler srl. Il patrimonio netto di
pertinenza del Gruppo è cresciuto 343,1 milioni rispetto ai
342 milioni del 30 settembre 2012, principalmente a causa
dell'adeguamento ai valori di mercato della partecipazione
nella società quotata Sorin spa. Il patrimonio netto
complessivo è cresciuto a 399,6 milioni (397,5 milioni al 30
settembre 2012). La posizione finanziaria netta consolidata,
diminuita a 176,3 milioni negativi, mostra un miglioramento
di Euro 20,5 milioni rispetto al 30 settembre 2012. La
capogruppo Mittel spa registra nel semestre una perdita di 8
milioni, contro l’utile di 18,6 dell’anno scorso, quando
anch’essa beneficiava della cessione Moncler.
Bim Adige, canone a più 9,5%. Si è svolta ieri pomeriggio
l'assemblea generale del Consorzio dei Comuni del Bacino
Imbrifero Montano dell'Adige, che comprende 129 comuni
comuni che insistono sui fiumi Adige, Noce e Avisio.
L'assemblea ha approvato all'unanimità il consuntivo 2012,
che prevede entrate derivanti dai sovracanoni pari a 7,4
milioni di euro (+9,5%).
Bort, allarme Pmi. «La voce delle Pmi è stata per troppo
tempo inascoltata e rischia di esserlo ancora oggi. Abbiamo il
dovere di fare da cassa di risonanza». Lo ha detto Gianni Bort,
presidente dell’Unione, intervenuto ieri a «ImPresa diretta
con il territorio», appuntamento organizzato a Mestre
nell'ambito del Roadshow di Confcommercio.
le altre categorie contribuiscano
come fanno loro. Sbagliato l’accorpamento di Trentino marketing in Trentino sviluppo, con il
problema della governance,
«che vede il nostro mondo escluso o coinvolto in via del tutto subordinata nel comitato di indirizzo».
Un passaggio ha riguardato
anche l’Ente bilaterale del turismo, «che non esprime a sufficienza le sue potenzialità. Riteniamo poi che la costituzione di
un ente unico del terziario non
sia nell’interesse né dei lavoratori, né delle aziende del turismo».
Il dibattito
Stimolato dal direttore del
Corriere del Trentino, Enrico
Franco, l’assessore Mellarini ha
dovuto rispondere alle questioni
poste da Libardi. Innanzitutto
sulla deregulation, più annunciata che attuata: «Questa legislatu-
ra ha iniziato la semplificazione
burocratica, ad esempio intervenendo del settore dele risorse forestali». Magari ancora non sono molte le applicazioni, «ma
dobbiamo anche tenere conto
delle direttive Ue». Libardi allora
ha colto la palla al balzo: «La Ue
però chiede anche di ridurre del
25% i costi della burocrazia: mi
pare che quando riguardano il
vostro mondo le direttive non le
rispettiate, quando invece toccano le Pmi invece siate subito
pronti ad applicarle».
Il docente Umberto Martini è
intervenuto sul tema della promozione e sulla proposta di attivare un’Agenzia per il turismo:
«Il punto è che occorrono organizzazioni capaci di "vendere" il
territorio. Senza paura. L’ente
pubblico lo fa? No. Servono magari organizzazioni che vadano
oltre i confini territoriali e siano
in grado di fare marketing in sen-
so stretto». Mellarini allora ha risposto prima di tutto annunciano che la divisione turistica di
Trentino sviluppo si chiamerà
«Trentino turismo», che il pubblico si deve occupare più di promozione che di vendita di «pacchetti», attività per cui serve una
«professionalità adeguata». Magari sarebbe tempo anche di ridurre la frammentazione, 14 Apt
più le Pro Loco sono troppe. «È
il momento di scelte forti» ha
detto l’assessore, ma onestamente è un annuncio che viene ripetuto da anni. Proseguendo Martini ha parlato anche del dovere
«di fare seguire alle promesse
del marketing servizi per l’ospite
all’altezza». È poi arrivato il tema
delle alleanze, indispensabili secondo il docente. «Va bene lavorare insieme — ha ribattuto Libardi —, ma serve un obiettivo
chiaro. Noi invece ci vergogniamo di migliorare le nostre performance. Perché in Francia i musei sono macchine da guerra e in
Italia creano solo buchi finanziari?»
Grande assente in assemblea
il presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca, ora anche senatore, che però ha mandato un saluto via video: «Tenteremo di rendere deducibile
l’Imu dal reddito delle imprese,
passaggio che permetterebbe
uno sgravio del 30%. Inoltre ci
batteremo contro il divieto di pagare cash somme oltre i mille euro». Il tema era già stato affrontato da Libardi e dal sottosegretario Walter Ferrazza: il guaio è
che, al fine di combattere l’evasione si finisce per gravare sulle
spalle solo di una categoria, perché gli italiani, per poter continuare pagare le vacanze in contanti, preferiscono andare all’estero. Facendo crollare il turismo interno italiano.
TRENTO — Incontro positivo ieri a Roma sulle tratte d’accesso
in territorio trentino per il tunnel del Brennero. In sostanza i tecnici trentini hanno ricevuto le rassicurazioni che volevano, fatto fondamentale perché anche il Trentino dia l’assenso all’utilizzo dei
550 milioni del tesoretto di A22 per contribuire alla realizzazione
del tunnel. Soddisfatto il commissario Mauro Fabris: «Sono convinto che dopo l’incontro di oggi siamo arrivati all’atto finale».
Lunedì scorso la Ue aveva negato la proroga della concessione
ad Autobrennero e la Corte dei conti aveva respinto la delibera Cipe che finanziava il secondo lotto costruttivo del tunnel di base
perché non c’era certezza sull’utilizzo del fondo ferrovia di Autobrennero in quanto Trento non lo permetteva. Ieri si è svolta la
prima riunione del tavolo tecnico fra Ministero e Provincia di Trento proprio per trovare una soluzione.
La Provincia di Bolzano aveva già dato l’assenso per l’utilizzo
del tesoretto, passaggio che prevede il conferimento in conto capitale del fondo alla holding Tfb, che controlla la partecipazione italiana nella Bbt Se.
Trento invece condizionava l’intesa a tre passaggi: la verifica con la Ue per la proroga,
che ormai ha dato esito negativo; l’istituzione di un tavolo
tecnico e la verifica degli impegni del governo sulle tratte
d’accesso a Trento e Rovereto.
Ieri sono stati affrontati questi
ultimi due punti: «De Col e
Scalet si sono detti soddisfatti
delle tempistiche sul lotto 3
(Trento e Rovereto) e ne riferiranno in giunta. Ora, stando
alla delibera di Trento, dovrebbe scattare l’assenso all’utilizzo del fondo. Hanno ricevuto
Commissario Mauro Fabris
le risposte che volevano».
«Come commissario ovviamente sono soddisfatto di questo
passaggio, anche se il percorso è ancora lungo — prosegue Fabris
—. Il Ministero ha già scritto ad Autobrennero chiedendo di predisporre un nuovo piano finanziario che preveda l’utilizzo del fondo». Il piano finanziario del 2011, infatti, ratificato da cda e assemblea, aveva portato il governo ad emettere il decreto per l’utilizzo
del fondo. La delibera Cipe di febbraio 2013 non è entrata in operatività a causa della mancanza dell’ok da parte della Corte dei conti,
a sua volta non arrivato per l’opposizione di Trento. Fra i due piani
di investimento del fondo è cambiato il quadro economico e ora il
piano prescriverà di conferire il fondo in conto capitale totalmente
in Tfb, mentre in precedenza una parte era assegnata alle tratte
d’accesso. Oggi è prevista la riunione del pre-Cipe per lo spacchettamento della delibera da 638 milioni per il secondo lotto Bb, di
cui 300 milioni dalla legge di stabilità statale e 338 dal fondo di
A22.
Enrico Orfano
E. O.
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Centro studi La società ha dato lavoro a 130 giovani ricercatori. Pacher: «Collaboriamo sull’occupazione»
Euricse inizia a camminare da sola
Convegno per i primi cinque anni. Da attività proprie 800.000 euro
TRENTO — Euricse cammina
sempre più sulle proprie gambe. Nel 2012 ha infatti introitato
oltre 800.000 euro da attività
proprie, cifra quasi eguale al contributo erogato dalla Provincia.
Nell'anno della cooperazione sono aumentate le commissioni di
ricerche e convegni dedicati.
Il «Consiglio di indirizzo dell'Istituto di ricerca europeo sulle
imprese cooperative e sociali»,
nato a Trento nel 2008, si è infatti riunito ieri confrontandosi sul
bilancio del primo quinquennio. Euricse viene oggi finanziato dai contributi provinciali sulla ricerca, dalle proprie attività e
infine da un fondo di dotazione
sottoscritto dai soci fondatori. Il
presidente Carlo Borzaga evidenzia un trend positivo: «Siamo
partiti nel 2008 con zero euro di
entrate proprie, divenuti
200.000 dopo un anno e 800.000
nel 2012, grazie anche ai molti
convegni e ricerche commissionatici nell'anno internazionale
della cooperazione. Anche nel
2013 puntiamo a ottenere
800.000 euro per le nostre attività». Riccardo Bodini, coordinatore Euricse, riscontra: «I proventi
per le nostre attività sono aumentati di 200.000 euro dal
2011». Il budget utilizzato da Euricse nel 2012 (raggiungendo
programmaticamente il pareggio di bilancio) corrisponde
complessivamente a 1.993.895
euro, cifra in linea con gli altri
mese. Già una decina di cooperative avrebbe
aderito a Ue.coop, invogliata dalla promessa
di Coldiretti di occuparsi degli aspetti più
commerciali e di protezione dei prodotti
locali rispetto a quanto arriva dall’estero. Ma
Ue.coop non si limiterà a queste funzioni:
sarà in tutto e per tutto una centrale
cooperativa come Federcoop e le farà
concorrenza, come ha confermato Calliari.
C’è chi fa notare che Coldiretti non è in
grado di muoversi autonomamente da
quanto prescrive Roma. Quindi anche se non
vuole, deve fare campagna acquisti per
Ue.coop.
se ha sviluppato così 30 progetti, tra italiani e internazionali,
più di 160 pubblicazioni scientifiche, 2 riviste, 65 working paper e 10 conferenze scientifiche.
Sul piano della formazione ha
dato lavoro a 130 giovani ricercatori (provenienti da 35 diversi
Paesi), finanziato 10 dottorandi
e organizzato corsi per dirigenti
cooperativi con 131 iscritti. Il
master dedicato alla gestione
delle imprese sociali ha riscosso
l'adesione di 70 studenti, 62 dei
quali hanno avuto esperienze di
stage, l'86% trovando lavoro in
un impresa cooperativa o sociale. Il centro ha intessuto inoltre
una rete di partnership internazionali, con l'International Cooperative Alliance, e il Movement
Desjardes (banche cooperative
degli Usa). Alberto Pacher, presidente della Provincia, assicura
continuità all'istituzione, su cui
conta di appoggiarsi per affrontare il problema della disoccupazione: «Stiamo tessendo iniziative a sostegno del sistema trentino, fortemente centrate sul tema dell'occupazione giovanile».
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Daniele Sottoriva
anni. Il 43% di questo è stato garantito dalla Provincia (con circa 850 mila euro), il 41% (circa
820 mila euro) sono proventi
per attività di ricerca, supporto
e valorizzazione, promozione e
consulenza, formazione ed altre
attività. Il restante 13%, 265 mila
euro, corrisponde alla quota che
il fondo per la gestione delle attività mette annualmente a disposizione, salvo ricorsi straordinari. Oltre al bilancio economico ci
sono i risultati delle attività, che
fotografano storia e presente delle imprese non di capitale. Euric-
Coldiretti
«Ue.coop», Federazione guardinga
TRENTO — Per ora la Federazione della
cooperazione trentina non intende esprimere
una posizione ufficiale in merito alla nascita
di «Ue.coop» anche in Trentino. Nelle scorse
settimane si sono svolti numerosi incontri
con la Coldiretti presieduta da Gabriele
Calliari e probabilmente altri ce ne saranno
in futuro. Il motivo che ha suggerito a via
Segantini di procedere con cautela è proprio
la storica collaborazione che ha sempre
avuto con Coldiretti, in molti casi con la
sovrapposizione di ruoli. Sul Corriere del
Trentino di ieri la notizia dell’arrivo in
provincia della nuova centrale cooperativa
approvata a livello ministeriale dall’inizio del
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