B.m - Relazione antincendio - Comune di San Mauro Pascoli
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B.m - Relazione antincendio - Comune di San Mauro Pascoli
Comune di San Mauro Pascoli. Provincia Forlì - Cesena Nuovo complesso scolastico via Villagrappa PROGETTO ESECUTIVO responsabile del procedimento geom. Giovanni Ravagli Responsabile Settore Tecnico Ufficio Edilizia Privata ed Urbanistica team progettazione: arch. Tullio Zini arch. Claudia Zoboli progetto: strutture ing. Pier Luigi Cigarini ing. Andrea Morini imp. elettrici prevenzione incendi Studio PROGET p.i. Massimo Piacentini imp. meccanici ESSEBI STUDIO associato p.i. Stefano Barbieri ing. Malvezzi Carlo progetto acustico S P M Studio Professionisti Modenesi ing. Marco Spazian computi geom. Maurizio Forghieri arch. Michele Zini arch. Sara Michelini des. Sara Callioni dott. arch. Andrea Cattabriga via Archirola, 165, 41124 - Modena tel +39-059-391050 fax +39-059-394676 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] RELAZIONI TECNICHE RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO ing. Patrizia Cuoghi arch. Sebastiano Longaretti arch. Riccardo Zuliani data B.m scala gennaio 2014 - RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO Progetto ai fini della prevenzione incendi Anagrafica Compilatore: Denominazione / Ragione Sociale: PROGET STUDIO TECNICO, VIA VENTURI 70 MODENA Nominativo Compilatore: PIACENTINI P.I. MASSIMO Ordine/Collegio Provinciale: COLLEGIO DEI PERITI IND. E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DI MODENA Numero Progressivo di Iscrizione: 1782 Descrizione Attività: COMPLESSO SCOLASTICO VIA VILLAGRAPPA - SAN MAURO PASCOLI - CESENA ASILO NIDO E SCUOLA DELL'INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E PALESTRA Ubicazione Attività: Località: SAN MAURO PASCOLI Via: VIA VILLAGRAPPA Civico: 1 Altre attività a rischio specifico presenti nell’insediamento: 67.3.B Asili nido con oltre 30 persone presenti; 67.4.C Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 300 persone presenti. Rif. Pratica VV.F. N. : LA PRESENTE RELAZIONE IN VIA CAUTELATIVA PRENDE IN ESAME TUTTI GLI EDIFICI CONSIDERANDO COME REALIZZATO L’INTERO COMPLESSO SCOLASTICO 1. IDENTIFICAZIONE L’attività in oggetto è considerata: EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE Edificio di nuova immediata realizzazione: 1. SCUOLA PRIMARIA, PRIMA FASE, 5 CLASSI 1. La scuola primaria (attività 67.4.B) sarà costituita da edificio su due piani, con numero di presenze contemporanee da 140 a 150 persone L’altezza antincendio degli edifici è inferiore a 12 m. In relazione a quanto contenuto nel DPR 151. del 01/08/2011, il complesso in esame risulta soggetto al controllo dei Vigili del Fuoco. Per chiarezza, si sottopone ad esame sia l’edifico che costituisce la prima fase dei lavori, che la documentazione delle previsioni per la realizzazione dell’intero complesso. Edifici di futura realizzazione: In relazione a quanto contenuto nel DPR 151. del 01/08/2011, i futuri edifici da sottoporre al controllo dei Vigili del Fuoco saranno costituiti da: 2. SCUOLA PRIMARIA, SECONDA FASE, 5 CLASSI 3. PALESTRA 4. ASILO NIDO E SCUOLA DELL'INFANZIA. EDIFICIO INDIPENDENTE 5. MENSA AD USO SCOLASTICO. EDIFICIO SEPARATO 2. La scuola primaria della 2° fase (attività 67.4) sarà costituita da edificio su due piani adiacente ma non compartimentato rispetto all’edificio A 3. Palestra ad uso scolastico adiacente ma non compartimentato rispetto all’edificio A 4. Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia (attività 67.3) edificio separato ad un piano (terra) 5. Mensa ad uso scolastico edificio separato Edifici di futura realizzazione: Le future attività da sottoporre al controllo dei Vigili del Fuoco per le attività seguenti: 67.3.B Asili nido con oltre 30 persone presenti; 67.4.C Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 300 persone presenti.; Le scuole sono suddivise, in relazione alle presenze effettive contemporaneamente in esse prevedibili di alunni e di personale docente e non docente, nel nostro caso la classificazione sarà la seguente: scuola di tipo 2: scuole con numero di presenze contemporanee da 300 a 500 persone; Affollamento riferito all’intero edificio (A) L’altezza antincendio degli edifici è inferiore a 12 m. 2. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 CLASSIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE L’edificio in oggetto sarà classificato in funzione della relativa altezza antincendio secondo quanto indicato nella TABELLA A e precisamente: TIPO B . (*) Con un minimo di 2 scale per ogni edificio. Sulla copertura dell'edificio deve essere prevista una area per l'atterraggio ed il decollo degli elicotteri di soccorso raggiungibile da ogni scala. (**) Solo per gli elementi di suddivisione tra i compartimenti. Individuata la classificazione specifica nella tabella precedente, l’edificio in oggetto sarà provvisto delle relative caratteristiche tipologiche essenziali ai fini antincendio, in seguito riepilogate: 2.1.0 RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali sono valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite nel Decreto 9 marzo 2007, prescindendo dal tipo di materiale impiegato nella realizzazione degli elementi medesimi (calcestruzzo, laterizi, acciaio, legno massiccio, legno lamellare, elementi compositi). Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare per i vari tipi di materiali in base alla classificazione dell’edificio, sono determinati con le tabelle e con le modalità specificate nella circolare n. 91 citata, tenendo conto delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale 6 marzo 1986 (Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13 marzo 1986). Per le strutture di pertinenza delle aree a rischio specifico si applicheranno le disposizioni emanate nelle relative normative. 2.1.1 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI MATERIALI Per le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali adottati nelle parti comuni, si è fatto riferimento al decreto ministeriale 26 giugno 1984 (supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 234 del 25 agosto 1984). 2.2.0 ACCESSO ALL’AREA Per consentire l'intervento di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, l’accesso all’area dove sorge l’edificio avrà i seguenti requisiti minimi: 1. Larghezza => = m 3,50 2. Altezza libera > = m 4,00 3. Raggio di curvatura > = m 13,00 4. Pendenza delle rampe rampe < = 10% * (ton. 8 sull'asse anteriore, 12 sull'asse posteriore, passo 4 m 2.2.1 ACCOSTAMENTO AUTOSCALE L’edificio è dotato sul lato nord di uno spazio calmo aperto che non interferisce con le vie d’esodo, è in grado di ospitare 3 carrozzine per disabili ed è contiguo alla corsia di accostamento delle autoscale. 2.3 COMPARTIMENTAZIONE Gli elementi costruttivi e la suddivisione dei compartimenti dell’edificio saranno conformi a quanto indicato nella Tabella A: - la superficie complessiva della scuola primaria è di mq 1.882, la superficie della scuola primaria compresa la palestra è di mq 2.865 inferiori ai mq 6.000 previsti dalla tabella A - le superfici dei locali del primo piano servite dalle scale sono mq 1.028 diviso per n° 7 scale porta a 1.028 / 7 scale = mq 147, valore inferiore ai mq 500 previsti dalla norma definita dalla tabella A 2.4 SCALE Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala sono conformi a quanto previsto nella scheda 2.2.1. e a quanto stabilito dalla Tabella A. Le rampe della scale avranno le seguenti caratteristiche costruttive: * Saranno rettilinee; * Avranno due rampe di 12 e 11 gradini per un totale di 23 gradini * I gradini saranno a pianta rettangolare con alzata e pedata costanti rispettivamente non superiore a 17 cm e non inferiore a 30 cm e larghi almeno cm 120; * i parapetti saranno alti cm 125 con bacchette con passo che lasci uno spazio libero inferiore a cm 10, avranno corrimano per adulti, h = cm 95 e corrimano per bambini h = cm 70 La massima superficie di competenza di ogni scala è stabilita in funzione del tipo di edificio e rappresentata: La larghezza minima delle scale sarà di m 1.2 > = a m 1.05 Caratteristiche particolari dei vani scala: I vani scala saranno del tipo aperto e pertanto i filtri non sono necessari. 2.5 ASCENSORI 2.5.0 VANO CORSA Il vano corsa dell'ascensore avrà le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco del vano scala (vedi Tab. A) e sarà conforme alle specifiche disposizioni vigenti. Per l’esodo di persone con difficoltà motorie l’edificio è stato dotato, sul lato nord, di uno spazio calmo aperto che non interferisce con le vie d’esodo, è in grado di ospitare 3 carrozzine per disabili ed è contiguo alla corsia di accostamento delle autoscale. 2.6 COMUNICAZIONI Per le comunicazioni con le aree a rischio specifico saranno applicate le disposizioni emanate con le relative normative. 2.7 SCALE, ANDRONI E PASSAGGI COMUNI – REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le scale e i gradini, gli androni e i passaggi comuni saranno realizzati con materiali di classe 0 e precisamente: I materiali di rivestimento soddisferanno comunque i requisiti di reazione al fuoco stabiliti dal punto 2.7 del D.M. Int. 247/1987 e precisamente: 2.8 SEZIONAMENTICompartimentazioni In conformità a quanto richiesto dal Decreto Ministero dell'interno 26/8/1992, mentre gli edifici conteneneti l’asilo nido- scuola dell’infanzia e la mensa sono edifici separati, l’edificio che contiene la scuola primaria ( m2 1.895 ) e la palestra ( m2 975 ), di una superficie totale di m2 2.870, sarà considerato un unico compartimento ad eccezione delle zone centrale tecnologica contenenti le Unità di Trattamento Aria, che risulteranno separate e compartimentate da porte REI 60. Caratteristiche dimensionali degli edifici: Edificio 1 – P. TERRA E P. PRIMO - Scuola PRIMARIA Superficie 1.882 m2. Edificio 2 – P. TERRA – BALLATOIO - PALESTRA Superficie 983 m2. Edificio 3 – P. TERRA – Nido+Scuola infanzia (edificio separato) Superficie 975 m2. Edificio 4 – P. TERRA - MENSA (edificio separato) Superficie 316 m2. 2.9 MISURE PER L’ESODO IN CASO DI EMERGENZA Affollamento Il massimo affollamento e' stabilito dal DECRETO 26 agosto 1992 in: - Aule: 26 persone/Aula - Aree destinate a servizi: persone effettivamente presenti incrementate del 20% - Refettori e palestre: densità di affollamento pari a 0,4 persone m2. L’affollamento viene calcolato nella condizione peggiore, come se, oltre ad una occupazione piena delle aule, fossero completamente e simultaneamente occupati gli spazi per attività integrative ai diversi piani, per cui le vie di fuga che riguardano gli studenti sono calcolate per 364 presenze teoriche al posto delle 260 massime effettive. EDIFICIO 1 - Compartimento 1 Aule P.T. n.4+2 x 26 156 Aule P.1. n.6+2 x 26 208 Aree destinate a servizi. 25 25 25 25 Persone P.T. Aree destinate a servizi. Persone P.1. Persone presenti totali 414 EDIFICIO 2 Compartimento 1 Refettori e palestre 910 Ad uso esclusivo x m2 servizio PALESTRA Persone presenti -- totali 364 EDIFICIO 3 - Compartimento 1 Aule 105 Aree destinate a servizi. Max 15 Max 15 persone Persone presenti totali 120 EDIFICIO 4 Compartimento 1 Refettori e palestre 316 Ad uso esclusivo x m2 servizio MENSA Persone presenti -- totali 125 Capacità di deflusso La capacità di deflusso assunta in conformità al DECRETO 26 agosto 1992 è pari a 60, nella tabella seguente sono riportati i calcoli effettuati; EDIFICIO 1 AFFOLLAMENTO COMPARTIMENTO 1 P.1. N.MODULI MASSIMO CAPACITA’ DI DEFLUSSO 233 8 29,20 181 21 8.62 233+188=414 21 19,71 Di cui n.4 moduli su scala esterna i quali garantirebbero un capacità di deflusso pari a 58,25 1 P.T. COMPLESSIVO AL PIANO TERRA IN CONSIDERAZIONE DELL’AFFOLLAMENT O TOTALE AL PIANO PRIMO EDIFICIO 2 AFFOLLAMENTO COMPARTIMENTO N.MODULI CAPACITA’ DI MASSIMO 1 DEFLUSSO 364 10 AFFOLLAMENTO N.MODULI 36,4 EDIFICIO 3 COMPARTIMENTO CAPACITA’ CAPACITA’ DI MASSIMO 1 120 DEFLUSSO 12 10 EDIFICIO 4 N.MODULI COMPARTIMENTO CAPACITA DI AFFOLLAMENTO MASSIMO 1 125 DEFLUSSO 4 31,25 L’esodo orizzontale progressivo è garantito. Sistemi di vie d’uscita I compartimenti in cui risultano suddivise le aree sono provvisti di un sistema organizzato di vie d'uscita, dimensionato in base al massimo affollamento previsto per i singoli compartimenti in funzione della capacità di deflusso. I percorsi di esodo non presenteranno ostacoli intralci Le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel senso dell’esodo, saranno dotate di maniglione antipanico e se provviste di meccanismo di blocco in posizione aperta, quest’ultimo sarà munito di dispositivo di sblocco posto in posizione facilmente accessibile e segnalato. Lunghezza delle vie d’uscita Il percorso di esodo per raggiungere un uscita su luogo sicuro non sarà di lunghezza superiore a 60 m. Larghezza delle vie d’uscita La larghezza delle vie d’uscita non sarà mai inferiore a 2 moduli di 60 cm. La larghezza totale delle vie d’uscita è stata calcolata in funzione dell’affollamento massimo previsto al piano. Numero delle uscite Il numero delle uscite per piano dell’edificio risulta sempre superiore a due e sono in posizioni contrapposte. 3. AREE A RISCHIO SPECIFICO Oltre all’attività principale sono presenti le seguenti attività: Gli spazi a rischio specifico sono così classificati: Spazi per esercitazioni; spazi per depositi; servizi tecnologici; spazi per l’informazione e le attività parascolastiche; spazi per servizi logistici (mense, dormitori). Spazi per esercitazioni Non vi saranno spazi per esercitazioni, sperimentazioni, lavori con utilizzo di materiali particolari connessi con l’attività scolastica. Spazi per depositi Sono definiti spazi per deposito o magazzino tutti quegli ambienti destinati alla conservazione di materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi. Non saranno presenti depositi di materiali solidi combustibili. Le strutture di separazione avranno caratteristiche di resistenza al fuoco valutate secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite dal D.M. 16 febbraio 2007. Le predette strutture saranno realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno REI 60. L’accesso al deposito avverrà tramite porta REI 60 dotata di congegno di auto chiusura. Non saranno presenti depositi di materiali infiammabili liquidi e gassosi. Servizi tecnologici IMPIANTI DI PRODUZIONE CALORE La produzione di calore verrà effettuata mediante pompa di calore elettrica. elettrica IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE I gruppi frigorifero a servizio dell’edificio saranno posti in locali separati dalla struttura. Sarà presente un sistema un sistema trattamento aria la quale distribuirà aria attraverso canalizzazioni realizzate con materiali in classe 0. Il locale principale per le pompe di calore elettriche e le U.T.A. della scuola primaria sarà posto in copertura all’edificio con pareti completamente aereate realizzate con grigliato a doghe orizzontali ( grigliato “talia - orsogrill” ) e l’accesso alla scaletta di servizio sarà compartimentato con una porta di separazione con caratteristiche non inferiori REI 60. Le condotte aerotermiche saranno realizzate in materiale di classe 0 di reazione al fuoco e le tubazioni flessibili di raccordo in materiale di classe 2, queste non attraverseranno luoghi sicuri, vani scala e vani ascensore o locali che presentino pericolo di incendio, di esplosione e di scoppio. Negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio attorno alle condotte deve essere sigillato con materiale di classe 0, senza tuttavia ostacolare le dilatazioni delle stesse, inoltre saranno dotate di serrande tagliafuoco in prossimità degli attraversamenti di pareti separanti, dette serrande avranno caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a quelle del compartimento attraversato. Ogni impianto sarà dotato di un dispositivo di comando manuale, situato in un punto facilmente accessibile, per l'arresto dei ventilatori in caso d'incendio. Inoltre gli impianti saranno dotati di sistema di rivelazione di presenza di fumo all'interno delle condotte il quale arresterà i ventilatori e predisporrà la chiusura delle serrande tagliafuoco. I rilevatori saranno collegati alla centrale di controllo. L'intervento dei dispositivi, sia manuali che automatici, non deve permettere la rimessa in funzione dei ventilatori senza l'intervento manuale dell'operatore. Spazi per servizi logistici Mense E’ previsto un locale destinato alla consumazione dei pasti, la preparazione dei pasti non avverrà all’interno della struttura. lIl riscaldamento eventuale sarà fatto con piastre elettiche. Dormitori Non vi sono locali destinati all’alloggiamento ad esclusivo uso del complesso scolastico. Gli spazi dormitorio presenti nel nido-scuola dell’infanzia servono solo al riposo pomeridiano dei bambini ed oltre alla porta di ingresso sono dotati di autonoma uscita verso l’esterno. Cucine Il locale Cucina sarà ad alimentazione elettrica di conseguenza non sarà in alcun modo presente GAS all’ all’interno degli ambienti. 4. IMPIANTI ELETTRICI L'impianto elettrico sarà realizzato in conformità della Legge 1 marzo 1968, n. 186. La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui al Decreto nr. 37 del 22 gennaio 2008 e successivi regolamenti di applicazione. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici saranno realizzati e costruiti a regola d’arte. Inoltre verrà installata regolare messa a terra di tutte le parti metalliche presenti quali carpenteria metallica, tubazioni di acqua, tubazioni di gas, tubazioni di riscaldamento, parti metalliche di ascensori, ecc. Le linee principali, in partenza dal quadro di distribuzione, saranno protette da dispositivi contro le sovracorrenti. Il quadro elettrico generale relativo sarà ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio. L’edificio sarà inoltre provvisto dei seguenti impianti: ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA Sarà installato un sistema di illuminazione di sicurezza avente le seguenti caratteristiche: L'impianto d'illuminazione principale sarà integrato da uno di sicurezza con sorgente indipendente da quella ordinaria, ad inserzione automatica nonché ad interruzione breve (= < 0.5 sec.), il quale illuminerà in maniera sufficiente. Detto impianto sarà costituito da singole lampade con alimentazione autonoma e saranno installate, oltre che nei corridoi, in prossimità delle vie d'uscita, delle uscite di sicurezza, delle scale e dei filtri di comunicazione nonché al loro interno. Le lampade assicureranno una funzionalità continua per almeno 60 minuti garantendo un livello d'illuminazione non inferiore a 5 lux per le zone predisposte alle operazioni di evacuazione. Tutti i materiali, le apparecchiature, le installazioni elettriche ed elettroniche saranno realizzati e costruiti a regola d'arte. La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui al Decreto nr. 37 del 22 gennaio 2008 e successivi regolamenti di applicazione. INTERRUTTOIRE GENERALE DI EMERGENZA L’edificio sarà dotato di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permetterà di togliere tensione all’impianto elettrico dell’attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell’ingresso. IMPIANTO SEGNALAZIONE E RIVELAZIONE INCENDI I locali saranno dotati di impianto d’allarme con pulsanti d’attivazione segnalati, di impianto di rivelazione fumi, il tutto dimensionato e rispondente a quanto previsto dalla Norma 9795. IMPIANTO DI TERRA L’edificio è dotato di impianto di terra realizzato a regola d’arte. 5. IMPIANTI ANTINCENDIO Essendo l'edificio classificato di tipo B, e pertanto soggetto alla dotazione di una rete antincendio a idranti, si farà riferimento a quanto stabilito dal punto 7 del D.M. Int. 16 maggio 1987, n. 246 e precisamente: La rete di idranti sarà costituita da almeno una colonna montante collocata ciascun vano scala dell'edificio. Dalle colonne sarà derivato ad ogni piano, sia fuori terra che interrato, almeno un idrante con attacco 45 UNI 804 a disposizione per il collegamento di tubazioni flessibili o attacchi per naspo. I naspi saranno corredati di tubazione semirigida, con diametro minimo di 25 mm, e di lunghezza idonea ad assicurare l'intervento in tutte le aree del piano medesimo. I naspi saranno installati nei filtri, qualora la scala sia a prova di fumo interna. Al piede di ogni colonna montante sarà installato un idoneo attacco di mandata per autopompa. L'impianto sarà dimensionato per garantire una portata minima di 360 l/min per ogni colonna montante e, nel caso di più colonne, il funzionamento contemporaneo di due colonne. L'alimentazione idrica deve essere in grado di assicurare l'erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sfavoriti, di 120 l/min cadauno, con una pressione residua al bocchello di bar 1,5, per un tempo di almeno 60 min. L'alimentazione dell'impianto sarà caratterizzata dai seguenti elementi: ALIMENTAZIONE IDRICA Alimentazione da acquedotto in grado di garantire i requisiti di prestazione indicati al punto 7. Alimentazione senza riserva idrica. GRUPPO DI POMPAGGIO Non necessario. Le elettropompe di alimentazione della rete antincendio saranno collegate all'alimentazione elettrica dell'edificio tramite linea propria, non utilizzata per altre utenze. Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete devono essere protette dal gelo, da urti e dal fuoco. Le colonne montanti possono correre, a giorno o incassate, nei vani scale oppure in appositi alloggiamenti resistenti al fuoco REI 60. L'impianto idrico antincendio sarà costituito da: N. 1.0 colonne montanti con N. 1.0 attacchi di mandata per autopompa UNI 70, e complessivi N. 14.0 idranti a muro UNI 45 (N. 3.0 per piano), provvisti di una lancia in rame completa di bocchello in ottone avente un diametro di mm 12 e manichetta flessibile di m 20 (a norma UNI EN 671-2) collocati in apposite cassette (sporgenti e/o incassate) in lamiera zincata di colore rosso provviste di sportello in vetro trasparente facilmente frangibile aventi una larghezza non inferiore a cm 35, un'altezza di almeno cm 55 ed una profondità che consente di tenere, a sportello chiuso, manichetta e lancia permanentemente collegate. ESTINTORI Saranno installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13 A, 89 B, C di tipo approvato dal Ministero dell’interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 mq. di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano e comunque posti lungo le vie di esodo, in prossimità degli accessi e in prossimità di aree a maggior pericolo. Nei depositi sarà previsto un estintore, di tipo approvato, di capacità estinguente non inferiore a 21 A. SEGNALETICA DI SICUREZZA In conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 81/085 sarà predisposta un adeguata segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzata alla sicurezza antincendio. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO In conformità alle disposizioni alle disposizioni di Legge il titolare dell’attività dovrà seguire tutte le regole di prevenzione e sicurezza antincendi presenti nel DECRETO 26 agosto 1992. Norme di esercizio Il titolare dell’attività predisporrà un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all’efficienza degli impianti elettrici, dell’illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell’osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti dell’attività. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell’autorità competente. Piano d’emergenza Sarà predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico. Vie di uscita Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. Uscite di sicurezza L’agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza non saranno in alcun caso compromesse durante i periodi di attività della scuola, sarà verificata l’efficienza delle stese prima dell’inizio delle lezioni. Attrezzature ed impianti di sicurezza Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza. Depositi di sostanze infiammabili Il complesso non sarà dotato di locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili. Utilizzo di liquidi infiammabili Nel complesso non saranno utilizzati liquidi infiammabili. Archivi e/o depositi Negli archivi e/o depositi, i materiali saranno depositati in modo da consentire una facile ispezione, ci saranno corridoi e/o passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m. Scaffalature Le scaffalature saranno a distanza di m 0,60 dall’intradosso del solaio. Responsabile della sicurezza Il titolare dell’attività provvederà affinché nel costo della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Istruzioni da esporre In varie posizioni della struttura saranno esposte bene in vista precise istruzioni relative al comportamento del personale in caso di sinistro ed in particolare una planimetria dell'edificio per le squadre di soccorso che indicherà la posizione: - delle scale e delle vie di evacuazione; - dei mezzi e degli impianti di estinzione disponibili; - dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell'elettricità, dei sistemi di ventilazione. Il titolare dell’attività é responsabile dell’attuazione degli adeguamenti elencati nella presente relazione.