Europei di Budapest Pizzetti di bronzo nei 1500

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Europei di Budapest Pizzetti di bronzo nei 1500
Europei di Budapest
Pizzetti di bronzo nei 1500
L'azzurro, già argento negli 800 a Eindhoven 2008, conquista la prima
medaglia internazionale della carriera in una gara olimpica e infrange il muro
dei 15'. Ancora quarto Colbertaldo, come a Budapest 2006 e Roma 2009
mercoledì 11 agosto 2010
foto di Giorgio Perottino /
Deepbluemedia.eu
BUDAPEST - Da Eindhoven a Budapest. Cambia gara, ma non podio. Samuel Pizzetti
conquista la medaglia di bronzo nei 1500 stile libero, infrangendo per la prima volta il muro
dei 15' in 14'59"76 (3'56"77 ai 400, 7'58"19 agli 800, 11'59"90 ai 1200, chiusura in 30"16 e
30"38), diventando il terzo performer italiano all time e alimentando il nostro medagliere alla
30esima edizione degli Europei dopo il bronzo di Fabio Scozzoli nei 100 rana.
Sembrava lecito sperare nella doppietta dopo le eliminatorie; invece Federico Colbertaldo è
finito quarto in 15'06"92 (3'56"21, 7'58"84, 12'03"29) senza cambiare passo. Azione
perfettamente riuscita al francese Sebastien Rouault, unico finalista a nuotare le ultime cinque
vasche sotto ai 30 secondi, che torna sul podio di Budapest dopo l'argento di quattro anni fa:
oro in 14'55"17 (3'57"03, 7'58"35, 11'59"91) contro il 14'56"90 di Pal Joensen (3'54"94,
7'55"63, 11'57"67), che conquista la prima medaglia internazionale del nuoto per le Isole Far
Oer.
Per l'Italia si tratta dell'ottava medaglia nei 1500 agli Europei, la quarta del dopo guerra, con
l'oro in 14'58"65 e l'argento di Emiliano Brembilla a Siviglia 1997 ed Helsinki 2000 e l'argento
di Christian Minotti a Berlino 2002. "Campioni dai quali ho solo da imparare e tanto - afferma il
23enne di Casalpusterlengo, tesserato per Carabinieri e Nuotatori Milanesi e seguito da Arng
Ginter - Questo bronzo rappresenta un'importante conferma personale dopo l'argento negli
800 di Eindhoven alla prima finale internazionale. Quella medaglia ha reso illimitati i miei
orizzonti mentali e mi ha stimolato a lavorare per realizzare sogni che sembravano impossibili,
come abbattere il muro sacro dei 15 minuti".
Una medaglia conquistata con tanto carattere, dopo che l'aggressività iniziale di Joensen e la
progressione di Rouault gli avevano scombussolato i piani tattici. "Volevo condurre una gara
nell'ombra e poi attaccare agli 800 metri - continua Pizzetti, che dopo aver abbandonato gli
studi per preparare le Olimpiadi, quest'anno si è diplomato all'istituto tecnico-meccanico Probabilmente così avrei limato qualcosa al tempo finale, ma avrei anche rischiato di non
riprendere più Joansen e Rouault e di andare sotto ritmo. Posso ritenermi soddisfatto; l'unico
cruccio è che nella parte finale di gara vedevo Joansen vicino, sembrava a un metro, ho
provato a cambiare tecnica, a forzare con le gambe, era lì ma non sono riuscito a riprenderlo".
Samuel Pizzetti si considera "un ragazzo semplice, che vive di nuoto", conserva tutti i soldi
per comprare una casa nel lodigiano, segue i motori, soprattutto Velentino Rossi, e dedica più
tempo possibile alla fidanzata Federica, studentessa di architettura. In casa il sesso forte è in
minoranza, con papà Ermanno deve affrontare mamma Antonella e tre sorelle: "Ci si diverte
sempre e ho imparato presto ad essere responsabile e paziente". Il prossimo obiettivo sono
gli 800. Giovedì mattina le eliminatorie; venerdì le finali con il desiderio di bissare il podio di
due anni fa. "La speranza è quella, ce la metterò tutta e spero che mi aiuti anche l'entusiasmo
per questo bronzo tanto significativo". E allora subito dopo i 1500 eccolo a nuotare 1600 metri
per smaltire l'acido lattico, mangiare un panino con la marmellata e bere una coca cola.
"Perché è importante assimilare carboidrati, zuccheri e caffeina". Ora una sana dormita e poi
di nuovo sui blocchi con Federico Colbertaldo, che purtroppo ....................................................