Untitled - Cannon Bono

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Untitled - Cannon Bono
Commento al Calendario Poster Cannon del 2000
(come al solito, posizionare i quattro blocchetti di testo al posto dei mesi… e guardarsi attorno. Buon giro turistico!)
Benvegnù a tuti, siori e vilani, ne la Serenissima Repùblica de Venessia. Semo nel 1287, e xé propio un dì
speciàl: el ga rivà el Sior Marco Polo! Sto fiòl d'un càn - anssi, d'un Gran Khan - el xera partì zovine, squasi
venti ani indrio, e lo gavévimo persin desmentegà! Ma forse el sarà megio continuar "in lingua": co tuti sti
foresti che ne passa per la piassa, go paura che se parlemo in venessiàn eli no ne capirà gnente!
Dunque, é una luminosa giornata del 1287, il sole splende tra il
campanile e le cupole in rame della Basilica di San Marco, sui
preziosi marmi che ne decorano le pareti (si, va bene, li
abbiamo prelevati senza chiederli in tutto l'Oriente e li
usavamo per zavorrare le navi, ma almeno adesso fanno la loro
bella figura, no?) ed é un giorno proprio speciale! Marco Polo é
tornato a Venezia: partito per l'Oriente giovinetto nel 1271 con
gli zii Niccolò e Matteo, ne ritorna uomo maturo, ricco
mercante, ambasciatore in Occidente del Qiubilai Khan,
scortato da quattro dei suoi famosi guerrieri, a bordo di una
nave (a destra, …no, più in là, dopo le colonne di San Marco e
San Tòdaro, ecco... lì) da cui una ciurma di Cinesi sta
scaricando un tesoro di animali esotici, sete, tappeti, spezie,
avorio, legni ed essenze preziose, …ed un "Milione" di storie
incredibili! Lo accoglie (al centro) il Doge Stefano attorniato
dai suoi cani, seguito dalla Dogaressa e dal consiglio dei Dieci.
Il popolo veneziano, curioso ed interessato, assiste numeroso:
chi vuol godersi lo spettacolo da posizione migliore si é
accomodato nella Loggia del Palazzo Ducale, una splendida
opera in via di completamento da cui si gode la vista di tutta la
piazza San Marco.
Il Palazzo Ducale, da cui si amministra la politica e la giustizia
della Repubblica, é stato progettato proprio bene! Per tener
fuori il freddo e l'umidità viene ricoperto di pannelli isolanti,
prodotti (qui sotto) con Poliuretano espanso iniettato dietro a
lastre di pietra pregiata: con una moderna pressa fabbricata nel
Ducato di Mantova ed una macchina per la schiuma, fatta nel
Ducato di Milano, se ne sfornano in gran quantità. Sono
proprio finiti i tempi delle belle cose fatte a mano: anche le
decorazioni del tetto adesso vengono iniettate con una pressa é roba nuova, dicono che questa venga dalla Germania - invece
che scolpirle in pietra d'Istria, come una volta. Meno male che i
lastroni del pavimento sono ancora fatti e posati a mano!
Davanti al Palazzo oggi si svolge anche il mercato. La città
consuma molto pesce, e di conseguenza molto vino: l'abuso del
primo non ci ha mai creato problemi, in quanto al secondo...
neanche! Basta farci l'abitudine: qualche …abitudinario si
dirige verso la Loggia del Palazzo per prendere in giro quelli
che vi hanno trovato posto. Frotte di forestieri invadono
periodicamente la città, alla scoperta delle sue bellezze: sarà
meglio non prenderli sottogamba, chissà che un giorno non
diventino un affare interessante…
Davanti al Palazzo più prestigioso delle Procuratìe (a destra) sotto l'occhio preoccupato dei due Procuratori - si svolge il
mercato delle teste… ma no, cosa avete capito? Si svendono le
teste di miscelazione, quelle per fare il Poliuretano! Dicono che
un certo brevetto é scaduto, le possono fare cani e porci,
bastano una scimmia col tamburo e un banditore con la tromba
per venderle! O no? In terrazza si approntano le nuove
tecnologie: con artisti del disegno e macchine di precisione si
realizzano gli stampi per i rostri delle gondole. Li stampano poi
(qui sopra) con macchine Sabaude modernissime, che non si
vede nemmeno che non sono fatti a mano! Ma sapete chi abita
nella loggia più bella delle Procuratìe (qui sopra, a destra) ?
Sono i mercanti delle schiume flessibili: le producono qui sotto
casa, in piena città (adesso possono, non inquinano più l'aria,
sapete?) e le esportano con le loro navi in tutto il Mediterraneo.
E poi piangono sempre tutti miseria! Guardate i loro contabili
come sono indaffarati a contare gli scudi d'oro, sotto al portico.
E questo é il retro della casa: vedeste il davanti, sulla piazza!
Per far fronte alla domanda, come si dice oggi, anche i
fabbricanti di gondole si sono dovuti adeguare: lo "squero"
tradizionale (ma sì, il cantiere delle gondole, qui sotto) ha
ceduto il posto alle termoformatrici. Vengono dalla terra dei
Celti, e sono proprio veloci a produrre i due gusci, che poi
vengono incollati e dipinti (a mano, fortunatamente): il
gondoliere non vede l'ora di salire a bordo e iniziare a farla
rendere. Con quello che costano… colpa della sterlina, dicono!
La vita della Repubblica nasce e si sviluppa sul mare: le navi
attraccano alla Riva di San Pentano, proprio nel cuore della
città, anche quelle delle altre famose Repubbliche marinare;
oggi sono qui in visita quelle di Pisa (in alto) e di Genova (qui
in fianco). Come in ogni banchina che si rispetti, il commercio
fiorisce: due anziani Vichinghi sono arrivati fin qui con una
caldaia navale mai usata - loro dicono che é nuova ma é un
modello lombardo di almeno tre secoli fa - e cercano di
piazzarla proprio ai Genovesi! Si illudono, poveretti!
L'armatore e l'equipaggio vengono da Chiavari, e loro non li ha
mai …imbrogliati nessuno, sapete? Piuttosto, chi ci sta
rimettendo un bel po' é quel giovane (sotto) a cui sta scappando
in laguna una moderna maschera per fare i frigoriferi che é
arrivata qui da sola via fiume: l'hanno persa cento anni fa a
Milano nel Naviglio, si é fatta il Ticino, il Po, un po' di laguna,
ed eccola qui! Ben ben ripulita sarebbe pronta a raggiungere
quella grande nuova fabbrica di frigoriferi sorta nelle terre
dell'interno. Speriamo non finisca di nuovo in acqua!
Bene, per ora basta così, il resto guardatevelo da soli e …buon
divertimento: siete a Venezia, dopo tutto. Godetevela!
Ben, siori e vilani, ve digo propio "s'ciavo" a tuti (che
voraria dir "schiavo vostro", o come che se dirà in
futuro: "ciao")! Se vedaremo l'anno che vegnarà - se nol
finise tuto prima, naturalmente! Con sti ciari de luna e
ste storie del baco del Millenio, mi no go capìo gnente!
Il Calendario Cannon 2000 é realizzato da Stefano Risso, Cannon SpA, Trezzano sul Naviglio (Mi).
Commento di Max Taverna. Tutti i diritti sono riservati. (…ma allora gli storti come saranno, estroversi?)
Per chiederne altre copie spedire un e-mail a [email protected] o un fax allo (+39) 0248451222. Poi vedremo…, dipende.
Bollo a cura di chi lo espone in pubblico. Chi taglia o copre il marchio sul poster gli verrà il cimurro e la forfora. Buon Anno 2000!