Giugno 2009 - Sorrentoedintorni

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Giugno 2009 - Sorrentoedintorni
Questo Mese
SALUTE & BENESSERE
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Filo diretto con i nostri esperti
Il ministero del Welfare vara le linee guida per salute orale
Strategie utili per togliere il pannolino con l’arrivo dell’estate
Cosmoceutici: cosa significa questa parola
Impazienza e ostilità nemici del cuore
Allattare al seno
Duro il sonno nelle notti di mezza estate
Lesioni cutanee
La rieducazione tubarica
La carenza di magnesio rende stanchi e nervosi
ALIMENTAZIONE
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Fragole o ciliegie? Questo è il (gustoso) problema
Vuoi dimagrire davvero? 4 cose da non fare mai
Per sconfiggere l’insonnia basta scegliere gli alimenti giusti
L’ananas fa bene, ecco perchè
Gli omega 3 fanno bene al corpo e all’umore
VARIE
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Nell’amicizie si preferisce chi ci somiglia, In amore siamo attratti dagli opposti
Ristrutturiamo
Scelte... di testa!
La notte bianca a Piano di Sorrento
Terminologie, definizioni e intenzioni sul tema dell’handicaps
I proprietari e le vaccinazioni dei cani
Salve a tutti
La responsabilità del locatore per le violazioni del regolamento condominiale
Il profumo di un sogno
L’angolo della Poesia
La qualità del benessere nella scelta della casa
Se sei interessato/a ad apparire in copertina,
contattaci al numero di telefono: 081.5342167
da un’idea di Daniele Fiorile
Periodico di attualità a diffusione gratuita
In copertina: Laura Esposito, 26 anni, di C.mare di Stabia
fotografata presso il Marina Grande di Sorrento
da: Umberto Astarita - Sorrento - Tel. 081.8072954
100% FITNESS MAGAZINE
Anno III – Numero 6 - Giugno 2009
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NEWS
> SCOPERTE
> SCIENZA
> ALIMENTAZIONE
> SALUTE
> CURIOSITA’
FOSFORO, DOVE SI TROVA, A CHI FA BENE E A CHI NO
Non solo pesce per fare il pieno di fosforo. Nell’elenco degli alimenti e delle bevande ricchi di questa sostanza,
infatti, troviamo formaggi, panna, legumi e soia, ma anche
cioccolato, noci, birra e Coca Cola.
Consigliati alla maggior parte delle persone sane, questi cibi
devono invece essere evitati dai pazienti in dialisi che non
devono però rinunciare a un’alimentazione completa ed
equilibrata. Per queste persone anziché ridurre la quantità
di carne e pesce, è sufficiente eliminare dalla tavola frattaglie
e crostacei e fare attenzione a cereali e formaggi.
Il fosforo è presente, in grandi quantità, infine, nel fegato e nelle salsicce di fegato, nelle uova, nelle sardine, nel tonno e in crusca, orzo, pane integrale, latte,
yogurt e gelati.
CHI HA UNA VITA SOCIALE ATTIVA
INVECCHIA MEGLIO
Un contesto stimolante riduce del 50% i rischi di
avere problemi di memoria, uno dei principali indici
di anzianità
Vivere in un contesto sociale attivo aiuta
l’anziano a invecchiare meglio. E’ la tesi di una
ricerca realizzata dalla statunitense Harvard School of Public Health e pubblicata sulla rivista “American Journal of Public Health”. Secondo gli autori
dello studio, le persone anziane socialmente attive hanno meno possibilità di avere problemi
di memoria rispetto alle altre e, dunque, vivono
meglio. Uno dei principali indici di invecchiamento
è proprio la perdita della memoria, che incide negativamente sulla qualità della vita delle persone
meno giovani.
La vita sociale riduce del 50% le possibilità di avere deficit di memoria, rispetto ai coetanei meno
integrati socialmente. “L’integrazione aiuta le persone anziane a mantenere la mente più attiva e
le dispone meglio nei confronti degli altri”, hanno
spiegato i ricercatori. “Ci auguriamo che questo
studio aiuti a capire l’importanza dell’ambiente sociale di riferimento degli anziani e a promuovere
interventi finalizzati ad una sempre maggiore integrazione dei meno giovani”.
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100% Fitness Magazine
IL BUONUMORE NELLA NEOMAMMA
RENDE IL LATTE PIÙ SANO
Secondo una ricerca giapponese, allegria e serenità aumenterebbero la
produzione di melatonina
Dedicato alle mamme fresche di parto: cercate di restare allegre e serene più. Sono arrivati a questa conclusione i ricercatori dell’ospedale Moriguchi Keijinkai di Osaka, in Giappone. Il dottor
Hajime Kimata ha reclutato un gruppo di mamme di neonati affetti
da eczema e ha fatto loro visualizzare un film di Charlie Chaplin o in
alternativa le previsioni del tempo. I risultati hanno dimostrato che
i bambini allattati da mamme che avevano riso molto alle gesta di
Charlot, mostravano una riduzione dei sintomi dell’eczema, al contrario degli altri. L’ipotesi suggerita dagli autori dello studio è che, attraverso l’allattamento, le neomamme di buon umore siano in grado
di trasferire al bambino un maggior quantitativo di melatonina, con
effetti benefici sulla salute del piccolo.
SE TI ARRABBI, GUARISCI PIÙ LENTAMENTE
Arrabbiarsi fa male alla salute molto di più di quanto si pensi.
A confermarlo è una ricerca americana, secondo cui saper
tenere a bada la rabbia ha un notevole impatto persino sulla
capacità di riprendersi dopo un intervento chirurgico. Lo
studio, realizzato dall’università dell’Ohio, ha messo a confronto, su un centinaio di soggetti, la rispettiva capacità di
controllare la rabbia e la velocità che impiegava una piccola
lesione della pelle a guarire.
Negli individui più collerici la lesione ci metteva fino al qua-
SE IL BAMBINO
NON DORME ABBASTANZA
DIVENTA “CATTIVO”
Servono almeno otto ore di sonno per evitare che diventi irrequieto, aggressivo e
iperattivo
Una buona notte di sonno è in grado
di ridurre iperattività e aggressività
nei bambini. E’ la conclusione di uno
studio finlandese condotto su 280 bambini di sette e otto anni pubblicato sulla
rivista “Pediatrics”: la mancanza di sonno,
nei bambini, non si manifesta con stanchezza o sonnolenza, ma li rende “cattivi”.
Tra i bambini presi in esame, quelli che
dormivano meno di otto ore a notte
erano i più agitati: secondo gli esperti,
una quantità di sonno adeguata sarebbe
in grado di ridurre i sintomi dell’ADHD
(deficit di attenzione e iperattività).
NEWS
> SCOPERTE
druplo del tempo a guarire, rispetto ai colleghi più “accomodanti”.
Ai pazienti del campione è stato anche richiesto di riempire
un questionario per stabilire in quali modi usavano esprimere la rabbia, se si tenevano tutto dentro oppure se reagivano verbalmente con veemenza. Quelli che prendevano
fuoco più facilmente mostravano livelli più elevati di
cortisolo, l’ormone dello stress, ed erano anche quelli
che impiegavano più tempo a guarire.
SEI SENTIMENTALE?
IL TUO CERVELLO È PIÙ SVILUPPATO
Le persone sono emotive non per educazione o stili di vita, ma per le dimensioni di
due particolari aree cerebrali
Chi é sentimentale, socievole, ma anche amante del sesso e della cioccolata, deve tutto questo non alle abitudini o all’educazione, ma a una
specifica area del cervello. Secondo uno studio condotto alla Cambridge
university, pubblicato nell’European journal of Neuroscience, le persone più
sentimentali tendono ad avere più tessuto cerebrale nella fascia esterna del
cervello appena sopra gli occhi e in un’altra area piantata proprio al centro del
cervello. Queste zone sono le stesse che ci permettono di gustare il cioccolato
e il sesso, e secondo gli esperti la scoperta potrebbe anche portare a nuovi approfondimenti sui disturbi psichiatrici legati alle difficoltà di interazione sociale,
come ad esempio l’autismo o la schizofrenia.
Lo studio ha coinvolto 41 uomini sani, e quelli che in base a un questionario
risultavano dal carattere più spiccatamente emotivo e socievole sono risultati
avere più materia grigia in due aree del cervello, la corteccia orbitofrontale e
il corpo striato.
Non è chiaro, spiegano i ricercatori, se gli uomini sono nati con queste differenze cerebrali o se le regioni del cervello in questione sono cresciute in
risposta ad esperienze personali.
> SCIENZA
> ALIMENTAZIONE
> SALUTE
> CURIOSITA’
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NEWS
> SCOPERTE
> SCIENZA
> ALIMENTAZIONE
> SALUTE
> CURIOSITA’
IL CELLULARE ACCORCIA IL SONNO
Parlare a lungo prima di andare a letto rende più faticoso addormentarsi e fa svegliare
prima. Pensateci bene, prima di concedervi la prossima chiacchierata al cellulare
all’ora di andare a letto. Perché rischiate di avere molte più difficoltà ad addormentarvi. E di riaprire gli occhi ben prima della sveglia.
Stando ai risultati di una ricerca realizzata in parallelo dai ricercatori svedesi dell’università di Uppsala e da quelli americani della Wayne University del Michigan, le
radiazioni dei telefonini disturbano in modo significativo il sonno. Chi passa molto
tempo al cellulare prima di addormentarsi, a lungo andare potrebbe soffrire di depressione, mancanza di concentrazione e subire cambiamenti di
personalità. La ricerca, finanziata dalle stesse compagnie della telefonia mobile,
è stata condotta utilizzando come cavie un campione di 35 uomini e 36 donne.
L’impatto negativo si verificherebbe soprattutto sulle fasi del sonno profondo, impedendo al corpo un pieno recupero dal logorio quotidiano della vita.
Sembrano tener sveglio l’organismo, impedendo una riduzione dei livelli di stress.
QUESTE VITAMINE SONO VERI SALVAVITA
Proteggono da infarti, ictus, diabete e obesità. Ma ancora troppi italiani non ne assumono abbastanza attraverso il cibo
Le vitamine sono dei salvavita perché proteggerebbero da infarti, ictus e malattie come diabete e obesità,
ma sono sempre di più quelli che soffrono di gravi carenze. É l’allarme lanciato dagli esperti che si sono riuniti a
Roma per il XIV Simposio internazionale di Vitaminologia. Secondo Alberto Fidanza, Fisiologo dell’Università La Sapienza
di Roma, ‘’studi internazionali evidenziano che, se assunte in giuste dosi, determinate vitamine hanno un’azione fondamentale contro molte patologie. Spesso però gli stili di vita e l’alimentazione sembrano dimenticarsi dell’importanza di
questi elementi’’.
La funzione protettiva sarebbe svolta a livello di organi vitali come il cuore, il cervello, il fegato, il sistema endocrino e la
cute. ‘’La vitamina C, l’acido pantotenico e l’acido nicotinico - ha spiegato Fidanza - proteggono ad esempio l’apparato
cardiovascolare dall’accumulo di colesterolo e di grassi nel sangue. La vitamina E, con la C e il Beta carotene, é un fondamentale scudo contro i radicali liberi, coinvolti nella degenerazione di cellule e tessuti’’.
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100% Fitness Magazine
TUMORE AL COLON, ECCO LE REGOLE DELLA PREVENZIONE
Meno alcol e carne rossa, più frutta e verdura, tanto sport: così il rischio scende del 31%
negli uomini e del 18% nelle donne
Se la popolazione adottasse uno stile di vita più sano, si avrebbe subito un netto
calo dei casi di cancro del colon-retto. È quanto emerge da uno studio condotto dal
Cancer Research Centre for Epidemiology di Londra e pubblicato su “European Journal
of Cancer Prevention”. La ricerca ha misurato l’impatto di ciascuno di questi comportamenti sani sul rischio di ammalarsi: bere meno alcol, mangiare meno carne rossa e
più frutta e verdura, svolgere più attività fisica, mantenere il peso forma.
Se gli uomini riducessero il consumo di carne rossa a 80 g al giorno, l’incidenza del cancro
del colon-retto scenderebbe del 13,7% entro il 2024. Per le donne il calo sarebbe meno
evidente, perché comunque già ora mangiano meno carne di manzo.
Consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno ridurrebbe l’incidenza di questi
tumori del 6,6% per gli uomini e del 5,6% nelle donne. Riuscire a dimagrire per avvicinarsi al peso forma ridurrebbe l’incidenza dell’8,1% per gli uomini e del 6,9% per le
donne. Aumentare l’attività fisica a 30 minuti cinque volte a settimana farebbe scendere
il rischio del 2,4% per gli uomini e del 2,7% per le donne, mentre limitare il consumo di
alcol a due-tre bicchieri al giorno ridurrebbe il rischio del 5,3% negli uomini e dell’1,4%
nelle donne. Se poi si fosse così virtuosi da raggiungere tutti questi obiettivi più un buon
peso forma, il rischio diminuirebbe del 31,5% negli uomini e del 18,4% nelle donne.
PROPOLI, UNA MINIERA DI ANTIOSSIDANTI
Tra i prodotti delle api è quello che contiene più sostanze
capaci di rallentare l’invecchiamento delle cellule
I prodotti delle api sono considerati da tutti un toccasana,
ma in quanto a contenuto di antiossidanti il più ricco
è il propoli, seguito dal polline, mentre la pappa reale non sembra avere alcun effetto contro l’invecchiamento delle cellule. Lo dimostra una nuova ricerca giapponese. Tanto il propoli quanto il polline e la pappa reale
sono molto usati dalla medicina alternativa e tradizionale e
anche come supplementi ad alto contenuto nutrizionale.
La dottoressa Yoshimi Nakajima della Gifu Pharmaceutical
University e i colleghi hanno condotto una serie di test per
misurare il potere antiossidante delle tre sostanze e dei
composti che contengono. I risultati sono pubblicati online
NEWS
> SCOPERTE
> SCIENZA
dalla rivista “BMC Complementary and Alternative
Medicine”. Gli antiossidanti sono preziosi perché combattono lo stress ossidativo, il danno causato ai tessuti del
corpo dai prodotti di scarto del metabolismo. In pratica,
raccolgono le scorie e ripuliscono le cellule.
Il team giapponese ha perciò misurato la capacità di propoli, polline e pappa reale di agire da “spazzini” dell’organismo
e ha scoperto che l’estratto del propoli verde del Brasile
aveva gli effetti maggiori.
Anche un estratto del polline prodotto da due specie d’api
spagnole aveva effetti antiossidanti, ma con un decimo circa
della potenza rispetto al propoli. La pappa reale, invece,
raccolta da api della valle dello Yangtze in Cina, non aveva
alcuna proprietà antiossidante.
> ALIMENTAZIONE
> SALUTE
> CURIOSITA’
100% Fitness Magazine
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MIO FIGLIO
GLI ANTIBIOTICI DANNO STANCHEZZA
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E’ come se si accusassero i pompieri dei danni provocati
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Gli antibiotici possono essere mal tollerati
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dei prodotti.
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100% Fitness Magazine
IL CAFFÈ FA MALE ALLA SALUTE
Consumato in grandi quantità, il caffè può
provocare irritazioni gastriche, rendere irritabili
e aumentare la pressione arteriosa; questo
però solo in certi individui. Al di là delle proprietà
eccitanti, il caffè sembra avere un effetto positivo
sulla salute, grazie alla caffeina ma anche agli
antiossidanti che contiene.
Ridurrebbe infatti il rischio di cirrosi epatica, di
cancro al colon, di morbo di Parkinson, di calcoli
biliari e di alcuni tipi di diabete. Se la caffeina fosse
cosi nociva, non sarebbe utilizzata tra le componenti di
alcuni medicinali contro il mal di testa e le allergie.
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Anche se il sonnambulismo è
un fenomeno ancora molto
misterioso, gli scienziati hanno
dimostrato che svegliare in
sonnambulo non è nocivo per
la salute e non vi è il rischio che
gli venga una crisi cardiaca o un
malore. Probabilmente l’idea è nata
dal fatto che i sonnambuli sono a
volte aggressivi al risveglio.
Il rischio è quindi più per quelli che li
riportano alla coscienza che per loro.
Il comportamento corretto è quello
di riaccompagnare con calma il
sonnambulo a letto lasciandolo nelle
braccia di Morfeo.
100% Fitness Magazine
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Salute &
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Linee guida p
di Vittorio Milanese
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Ripropongo in questo articolo “le linee
guida per la promozione della salute
orale e la prevenzione delle patologie
orali in età evolutiva” che il Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha per
la prima volta pubblicato.
Obiettivo del documento, spiegano dal Ministero, è
off rire a ginecologi, pediatri, neonatologi, odontoiatri,
igienisti, igienisti dentali indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione di carie, gengiviti e parodontiti, stomatiti, problemi ortopedici dei mascellari nei
bambini da zero a quattordici anni. Le Linee Guida
devono essere considerate un insostituibile strumento
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100% Fitness Magazine
Odontoiatra
per aff rontare con efficacia il momento preventivo.
In sintesi le raccomandazioni per la prevenzione della
varie patologie orali.
Prevenzione della carie
dalla nascita all’adolescenza
- La fluoroprofilassi deve essere consigliata per tutti
i soggetti in età evolutiva che vivono in aree con
acqua a basso contenuto di fluoro (<0,6 ppm).
- La fluoroprofilassi può iniziare dal terzo mese di
gravidanza con la somministrazione alla madre di I
mg/die.
- Fluoroprofilassi 0-6 mesi: è possibile somministrare 0.25 mg/die o continuare la somministrazione
S
di I mg/die alla madre che allatta.
- La fluoroprofilassi raggiunge la massima efficacia dopo
l’eruzione dei denti.
- La somministrazione di fluoro per via sistemica è raccomandata per tutti i soggetti dai 6 mesi ai 3 anni e
costituisce l’unica forma di somministrazione.
- La somministrazione di fluoro per via topica attraverso l’uso di paste dentifrice a basso contenuto di fluoro
(500 ppm) è raccomandata dai 3 ai 6 anni, due volte
al giorno. Dopo i 6 anni, l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro due volte al giorno
è di fondamentale importanza nella prevenzione della
carie e può costituire l’unica forma di somministrazione.
- Le sigillature sono indicate per tutti i bambini.
- La loro efficacia nel prevenire la carie è massima se
vengono applicate nei 2 anni successivi all’eruzione e
la loro integrità va controllata ogni 6-12 mesi.
- L’uso del succhiotto edulcorato e l’uso non nutrizionale del biberon contenente bevande zuccherine devono
essere assolutamente proscritti.
- L’assunzione di bevande e cibi contenenti carboidrati
semplici è sconsigliata fuori dai pasti.
Prevenzione delle gengiviti
dalla nascita all’adolescenza
- Il corretto spazzolamento dei denti, almeno due volte
al giorno, previene la gengivite; esiste evidenza scientifica che le corrette abitudini di igiene orale vadano
acquisite durante l’infanzia, per poi essere rafforzate
durante l’adolescenza.
- L’igiene orale per i bambini da O a 3 anni deve essere
demandata ai genitori. Prima della eruzione dei denti,
dopo la poppata, si devono pulire le gengive con una
garzina umida. Dall’eruzione del primo dente deciduo,
i denti vanno accuratamente puliti con garza o dito di
gomma. L’utilizzo dello spazzolino va iniziato il prima
alute & Benessere
P E D I AT R I A
possibile per far prendere confidenza al bambino con
lo stesso.
- L’igiene orale per i bambini da 4 a 5 anni deve essere
praticata sotto la supervisione dei genitori, con spazzolino morbido a testina piccola, utilizzando possibilmente la tecnica “a rullo”.
- L’uso del filo interdentale in età evolutiva non è consigliato. Il suo utilizzo è ammesso dal termine della
permuta e comunque necessita di un apprendimento
specifico e di una buona manualità.
- Nei soggetti che non riescono a controllare, con l’igiene orale personale, l’infiammazione gengivale e nei
soggetti a rischio è indicata l’igiene orale professionale
almeno 1 -2 volte all’anno.
Prevenzione delle patologie delle mucose
orali dalla nascita all’adolescenza
- In caso di pazienti affetti da malattie sistemiche che
comportino un coinvolgimento diretto delle mucose
orali o conseguente a terapia della patologia primaria,
si raccomandano un adeguato controllo dietetico/farmacologico, l’incremento della motivazione all’igiene
orale personale con coinvolgimento forte di genitori e
personale di supporto, controlli periodici da un odontoiatra pediatrico e/o dall’igienista dentale.
- I pazienti sottoposti a terapia inalatoria steroidea devono sciacquare la bocca con acqua dopo ogni trattamento.
- Nei bambini con disabilità si raccomanda di incrementare l’igiene orale domiciliare con il coinvolgimento
consapevole dei genitori e del personale di supporto,
unitamente a controlli periodici regolari dall’odontoiatra pediatrico e/o dall’igienista dentale.
- Per i pazienti oncologici è raccomandata la consulenza
dell’odontoiatra pediatrico prima, durante e dopo la
terapia.
- Quando una lesione ulcerativa o bianca non regredisce
dopo terapia o rimozione di cause locali o reattive e
dopo un attento monitoraggio di 14 giorni, inviare il
paziente all’odontoiatra pediatrico/stomatologo.
Prevenzione delle malocclusioni
dalla nascita all’adolescenza
- Incentivare l’allattamento al seno, al fine di favorire un
corretto sviluppo dei mascellari.
- Adottare misure atte a disincentivare la suzione non
nutritiva dopo i 2 anni, per interromperla entro l’anno
successivo.
- I bambini con respirazione prevalentemente orale e
mascellare superiore contratto traggono beneficio da
espansione ortopedica del mascellare.
- Monitorare i pazienti con postura bassa ed anteriore
della lingua, al fine di prevenire il morso aperto dentoalveolare ed eccessiva crescita mandibolare.
100% Fitness Magazine
23
S
alute & Benessere
di Giuliana Apreda
Psicologa - Psicoterapeuta della Famiglia
PSICOLOGIA
Strategie utili per
togliere il pannolino
con l’arrivo dell’estate!
Q
ual è l’età giusta per togliere il pannolino?
E’ una domanda che tutte le mamme si
pongono e che rivolgono generalmente al
pediatra.
Di solito si tende ad individuare un’età in cui il bambino
può iniziare l’educazione al vasino nello specifico tra il
secondo e il terzo compleanno. In realtà il momento per
togliere i pannolino non va valutato solo guardando l’età
anagrafica...
Ci sono una serie di segnali che possono indicare il momento sensibile in cui il bambino è pronto per fare questo
passo.
Possedere la competenza per andare da solo in bagno
significa per il bambino essere in grado di svolgere un
insieme di azioni abbastanza complesse: il bambino deve
sapere la differenza tra asciutto e bagnato e tra sporco
e pulito, deve avere un certo controllo della vescica per
trattenere fisiologicamente, allo stesso tempo dovrebbe
avere la capacità motoria per raggiungere il bagno e saper
comunicare agli altri il suo bisogno.
Le capacità che deve avere il bambino sono quindi di
tipo motorio, sociale, cognitivo, emotivo e linguistico.
Un percorso non semplice per il nostro piccolo. E’ per
questo che il momento per togliere il pannolino è un momento delicato, il bambino non va forzato, né tanto meno
punito, è un percorso graduale per cui sia il genitore che il
bambino dovranno essere pronti e preparati.
Come in tutte le tappe di crescita è essenziale che bambino e genitore (o chi si occupa del bambino) abbiano
un buon grado di comunicazione. Anche se piccolissimo
può capire anche dal tono della voce ciò che vogliamo
comunicargli. E solo interagendo, parlando e osservando
il nostro bambino potremmo capire insieme a lui il suo
grado di prontezza.
Se il tuo bambino ha quasi un anno oppure l’ha appena
superato, si può iniziare a pensare ad alcune strategie per
il suo “svezzamento da pannolino”.
Sono delle semplici cose che getteranno le basi per la sua
futura indipendenza dal pannolino, ecco qualche esempio:
- Durante il cambio del pannolino, narrare il processo
per insegnare al bambino le parole e il significato delle funzioni collegate a fare i bisogni, cose come pipi e
popò. Includere anche alcune parole che si useranno
24
100% Fitness Magazine
durante il processo di cambio come bagnato, asciutto,
pulire e lavare.
- Se il genitore si senti a suo agio si può portare il bambino con se quando si va in bagno e spiegare quello
che si sta facendo. E’ utile dirgli che quando diventerà
grande anche lui farà la pipì e la cacca nel water o vasino anziché nel pannolino. Lasciare tirare lo scarico
se desidera farlo.
- Aiutare il bambino ad identificare cosa sta succedendo quando bagna o fa la cacca nel pannolino. Dire
“ora stai facendo la cacca”. Fargli vedere mentre lo
pulisci e tiri lo sciacquone.
- Cominciare a dargli semplici istruzioni e ad aiutalo a
seguirle. Per esempio dirgli di prendere un giocattolo
da un’altra stanza o mettere un cucchiaino nella lavastoviglie.
- Incoraggiare il bambino a fare le cose da solo: infilare
le calze, i pantaloni, mettere il bicchiere sul lavandino
o prendere un libro.
Queste elencate solo solo alcune delle strategie che possono facilitare l’abbandono del pannolino. Ciascun genitore conosce bene il proprio figlio e quindi potrà pensare
ed applicare altre cose in base alla personalità del proprio
bambino.
S
alute & Benessere
di Giuseppe De Simone
FARMACIA
Farmacia Elifani - Meta
www.farmaciaelifani.it
Cosmeceutici:
cosa significa questa parola
Sempre più spesso nei messaggi promozionali o in articoli di giornale capita di
imbattersi nella parola cosmeceutico, soprattutto in relazione ad un cosmetico
innovativo ed esclusivo. Ma cosa significa questo termine?
L
a parola cosmeceutico è formata
dall’unione di due termini: cosmetico e
farmaceutico. Per legge un cosmetico è
“un prodotto o una sostanza, diversa da
un medicinale, destinato ad essere applicato sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero
e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni), oppure
sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo
o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto,
correggere gli odori corporei, proteggerli o preservarli in
buone condizioni. I prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutiche né possono vantare attività terapeutiche”.
Un cosmetico che abbia contemporaneamente anche
l’attività “di un farmaco” è perciò in contraddizione con
ciò che dice la legge e non può essere commercializzato.
Non esistendo una definizione precisa e riconosciuta di
cosmeceutico, si è nel tempo diffusa la convinzione che
si tratti di un cosmetico “più attivo”, qualcosa di meno di
un farmaco ma di più di un cosmetico. Di fatto le ditte produttrici di cosmetici utilizzano il termine cosmeceutico soprattutto per indicare che il proprio prodotto
cosmetico, pur non potendosi assimilare ad un farmaco,
contiene dei principi attivi in grado di passare attraverso l’epidermide e di agire in profondità, oppure che si
tratta di un prodotto che rappresenta la massima evoluzione del cosmetico, utilizzabile nel pieno rispetto della
pelle e ben tollerato. Quali siano però gli ingredienti e
le formulazioni in grado di conferire ad un cosmetico
lo status di cosmeceutico non è possibile dirlo. A volte,
un prodotto cosmetico viene promosso a cosmeceutico
semplicemente per il fatto di contenere delle sostanze
che sono presenti anche in prodotti farmaceutici come
ad esempio piccole quantità di retinolo (o vitamina A)
o di escina (sostanza estratta dall’ippocastano persente
in prodotti utilizzati come venotonici, ossia per la circolazione venosa) o di caffeina (contenuta nei prodotti ad
azione lipolitica, ossia per la cellulite).
Nel farmaco quella sostanza sarà somministrata probabilmente in un modo diverso rispetto al cosmetico (es.
per bocca) e a dosi tali da poter ottenere un effetto curativo in una ben definita malattia.
26
100% Fitness Magazine
Orientarsi in questi concetti, perciò, è tutt’altro che semplice. E’ auspicabile che un po’ di chiarezza possa venire
da un regolamento comunitario, che entrerà in vigore nel
corso dell’ anno corrente, anche se solo nel 2013 troverà piena applicazione. Questo regolamento prevede che
etichetta e pubblicità di tutti i prodotti cosmetici non
contengano frasi, denominazioni, marchi, immagini o
altri simboli, figurativi o meno, che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o funzioni che non possiedono. Queste direttive sono finalizzate soprattutto ad evitare che possano essere commercializzati come cosmetici
prodotti contenenti sostanze con un’azione farmacologica simile a quella dei farmaci (COSMECEUTICI)
senza che vengano espletate le procedure di registrazione (da parte del Ministero della Salute), di prescrizione (da parte del medico/farmacista) e distribuzione (in
farmacia e/o altri canali autorizzati), previste invece per
i farmaci, abbassando quindi il livello di sicurezza per i
consumatori.
Quando si deve scegliere un prodotto cosmetico, oltre a
leggere i messaggi informativi e/o promozionali proposti
dalle ditte produttrici, è bene comunque affidarsi a persone esperte e tener presente che:
* né un cosmetico, né un “cosmeceutico” possono curare una malattia della pelle, degli annessi cutanei (es.
capelli, unghie) o delle mucose;
* molte persone soff rono di semplici inestetismi quali
“cellulite”,”macchie brune” della pelle, ecc... che non
possono essere considerati una malattia e possono
trovare miglioramento dall’impiego di cosmetici appositamente formulati;
* non esistono cosmetici o cosmeceutici che “non provocano alcun problema”: pur essendo caratterizzati da
un elevato grado di sicurezza, esiste sempre la possibilità che una persona sia allergica ad un componente
e possa sviluppare reazioni allergiche o irritative, anche se il prodotto è definito “ipoallergenico”.
In Farmacia il Cosmetico è garantito da Aziende Specializzate e dal consiglio professionale del Farmacista.
Rivolgiti al Tuo Farmacista con fiducia.
S
alute & Benessere
Impazienza e ostilità
nemici del cuore
Questi sentimenti aumentano il rischio di ipertensione
I
mpazienza e ostilità sono nemici
acerrimi
della
salute del cuore
perché promuovono l’ipertensione
minacciando a lungo termine la nostra salute.
Lo rivela uno studio apparso sulla
rivista The Journal of the American
Medical Association, basato sul lavoro di esperti della Northwestern
University Feinberg School of Medicine di Chicago, dell’università di
Pittsburgh, dell’università dell’Alabama presso Birmingham, e del
Birmingham Veterans Affairs Medical Center.
Questi lati caratteriali aumentano
il rischio di sviluppare la malattia
già anni prima che essa compaia, in
pratica essere ostili e impazienti da
giovani con gli anni potrebbe significare autocondannarsi alla malattia.
Inoltre, più è forte questo atteggiamento caratteriale più
ù aumenta il
rischio.
Il nostro è stato uno studio
udio prospettico, racconta il coordinatore
dinatore delle
ricerche Lijing Yan, cioè abbiamo
arruolato i partecipanti
anti quando
erano ancora giovani, tra i 18 e i
30 anni, poi a distanzaa di tempo li
ù volte, sia per
abbiamo esaminati più
arametri fisici,
quel che riguarda i parametri
sia per alcuni fattori psicologici e
sociali.
he più da
Così abbiamo visto che
umere
giovani si tende ad assumere
ù
certi atteggiamenti più
è alta da anziani la
probabilità di avere ipertensione.
30
100% Fitness Magazine
In particolare, precisa l’esperto, abbiamo coinvolto 3.308 persone di
diverse etnie, delle quali il 15% è divenuto iperteso tra i 33 e i 45 anni.
I parametri psicologici misurati con
dei test sono stati l’impazienza e
l’urgenza di tempo, l’ostilità, la grinta nel lottare per raggiungere dei risultati e la competitività, la depressione, l’ansia. L’esigenza di tempo
e l’impazienza sono state misurate
con una scala da 0 a 3-4 ed è emerso
che le persone che da giovani davano il massimo del punteggio avevano un rischio di ammalarsi negli
anni a venire dell’84%, quelle con
punteggio 2 del 47%.
L’ostilità, invece, è stata misurata su
una scala da 0 a 50 e le persone divise in 4 gruppi in base al punteggio.
Il gruppo col punteggio maggiore
aveva un rischio di ammalarsi negli
anni seguenti dell’84%, il gruppo
successivo del 38% più alto rispetto
al primo gruppo, quello col punteggio più basso da 0 a 12,5. Invece,
rileva lo scienziato, gli altri fattori
psicologici esaminati non hanno
mostrato
avere
un
peso
rilevante nell’innescare l’ipertensione.
Questa è
una malattia in aumento, ricorda
Yan, che compare quando le misure
della pressione del sangue sistolica
e diastolica (cioè quando il cuore è
in fase di contrazione e pompa fuori
dalle sue cavità il sangue e quando
invece si dilata e riempie) superano
rispettivamente i 120 e gli 80 millimetri di mercurio.
La prevalenza della malattia aumenta con l’età, infatti se è solo il
3% degli individui tra 18 e 24 anni a
soff rirne, la quota dei malati sale al
70% tra chi ha 75 anni. Non è ancora
chiaro quale sia il meccanismo biologico che lega impazienza e ostilità
all’ipertensione, ma gli autori dello
studio pensano che in condizioni di
stress il sistema nervoso simpatico
si attivi provocando ripercussioni
su vasi e cuore. Il restringimento dei
vasi potrebbe essere una conseguenza di ciò che poi a sua volta provoca
l’ipertensione.
S
Allattare al seno
alute & Benessere
P E D I AT R A
Il
latte materno rappresenta la migliore
alimentazione per il bambino ed è una
scelta importante per la sua salute. La
stragrande maggioranza delle donne, se
lo desidera, può allattare, ma spesso ansia, senso di inadeguatezza, eccessiva preoccupazione per la crescita in
peso del neonato, cattiva interpretazione del suo pianto, influenza dei familiari, le “smontano”. Il corpo della
mamma è pronto fin dalla gravidanza, e il meccanismo
fisiologico alla base della produzione del latte è in fondo
semplice: il seno produce latte se viene stimolato dalla
suzione del bambino.
Poiché “il buongiorno si vede dal mattino”, ecco cinque
piccoli consigli per cominciare bene:
1- attaccare presto il bambino al seno: subito dopo il
parto o appena possibile;
2- attaccarlo frequentemente: di giorno e di notte seguendo le sue richieste, tutte le volte che lo desidera
e per il tempo che vuole;
3- allattare esclusivamente: solo latte materno senza
aggiunta di altri latti o liquidi(anche ciucci o biberon vanno evitati perché all’inizio dell’allattamento
possono confondere il bambino);
4- allattare comodamente: mantenere a lungo la posizione può stancare, mamma e bambino devono
sempre stare comodi;
5- assicurarsi che il bambino si attacchi bene: fin dalle
prime poppate è importante controllare la “qualità” dell’ancoraggio al seno senza preoccuparsi delle
“quantità” di latte; la montata latteaarriverà dopo
3-4 giorni o anche più tardi. Il bambino è attaccato bene quando la bocca è ben aperta, gran parte dell’areola(non il solo capezzolo!) è in bocca, il
labbro inferiore è rovesciato in fuori con la lingua
appoggiata al seno, il mento è vicino al seno e le
guance gonfie.
Posizioni per allattare. Durante la poppata la
mamma può adottare diverse posizioni e scegliere quelle
più confortevoli. Dopo un cesareo o quando il perineo fa
male, come spesso accade nei primi giorni dopo il parto,
è meglio rimanere sdraiate sul fianco.
In ogni caso è la posizione più riposante e, durante la
notte, sarà sempre la più comoda perché si può allattare
senza doversi alzare. La posizione seduta prevede che la
schiena sia ben appoggiata e diritta e che i piedi siano
32
100% Fitness Magazine
di Carlo Alfaro
Pediatra
poggiati per terra. Oltre alla mamma, anche il bambino
deve essere comodo e ben sostenuto per le spalle, con il
corpo in asse girato verso quello della mamma, il collo lievemente esteso e la bocca diretta verso il capezzolo. Può
essere utile sostenere il seno con la mano a C e stimolare
l’apertura della bocca sfiorandola con il capezzolo.
Il bambino non va forzato ad attaccarsi. Un
attacco corretto non fa male e protegge da quelle piccole
lesioni del capezzolo chiamate ragadi. Nei primi giorni
è normale che il neonato voglia succhiare molto spesso. Altre volte il piccolo può sembrare disinteressato: in
questi casi è utile ogni 3-4 ore prenderlo in braccio ed
off rirgli stimoli ed occasioni per succhiare, esempio spogliarlo. In attesa della montata lattea, il bambino succhia
le preziose gocce di colostro: alimento ricco di anticorpi,
proteine e vitamine.
I bambini normalmente perdono peso nelle prime giornate di vita: poi con gradualità iniziano ad alimentarsi ed
a crescere. Gli orari del pasto non sono rigidi, è meglio
nutrire il piccolo a richiesta. Mediamente il bambino si
attacca al seno con intervalli di 2-4 ore. Ma non esiste
una “regola”: tutto è molto variabile ed individuale! Il
bambino si alimenta quando e quanto vuole!
Sebbene amici e parenti desiderino partecipare questo
lieto momento, il neonato e la mamma hanno bisogno di
tranquillità e protezione, dunque le visite devono essere
limitate e brevi.
Igiene del seno: è sufficiente lavare con acqua areola e capezzolo e mantenerli asciutti nell’intervallo tra
i pasti. Il controllo dell’allattamento può essere fatto
indirettamente in base alla soddisfazione del bambino
dopo ogni poppata ed alla verifica settimanale della crescita (nei primi tre mesi oltre 150 gr.). Si può valutare
se il bambino assume abbastanza latte anche contando il
numero di pannolini bagnati di pipì: normalmente sono
da 5 a 7 nelle 24 ore. Quando tutto è regolare la doppia
pesata non serve.
L’analisi del latte materno non ha senso. Il latte della
mamma è sempre l’alimento più completo, sicuro e digeribile.
Un bambino allattato al seno non ha bisogno di altri
alimenti o bevande, compresa l’acqua, fino al momento
dello svezzamento, cioè fino al 6º mese.
La “spremitura” del latte è una pratica utile se si prevede
una breve separazione dal bambino,
come quando si riprende il lavoro.
Esistono tiralatte elettrici e manuali, entrambi validi. Il latte materno
può essere conservato a temperatura
ambiente (circa 25º) per 6-8 ore, in
frigorifero per 72 ore ed in congelatore per 3 mesi. Il latte va scongelato a temperatura ambiente o a
bagnomaria.
Nei primi mesi la digestione è ancora immatura, quindi rigurgiti e
digestione lenta e laboriosa, coliche
e difficoltà evacuatoria sono normali, non vuol dire che il latte non
vada bene. Il ritmo intestinale del
bambino può essere molto variabile
(da una scarica ad ogni pasto ad una
ogni 5-7 giorni). Le feci del bambino allattato al seno sono di solito
gialle e semiliquide, ma asoetto e
consistenza possono variare grandemente. Non prestate eccessiva
attenzione alle evacuazioni dei neonati: lasciamoli liberi di scaricarsi
come gli pare!
La dieta della mamma deve essere
normale, senza esagerazioni, ma anche senza troppe limitazioni, il più
possibile ricca e variata. È giusto
che l’assunzione di liquidi sia più
abbondante. La nicotina, la caffeina
e l’alcool vengono secreti nel latte
materno in quantità variabile, quindi devono essere evitati. Per i farma-
ci è bene consigliarsi con il Medico.
In conclusione, fate il possibile per
allattare al seno il vostro bambino,
ma se non sarà possibile non vi
scoraggiate, le cure e l’affetto della
mamma saranno sempre la sua più
grande risorsa.
100% Fitness Magazine
33
S
alute & Benessere
Duro il sonno nelle notti
di mezza estate...
L’afa, le giornate più lunghe, qualche stravizio di troppo a tavola.
Ecco perché in questo periodo dormiamo di meno (e peggio)
E
all’improvviso,
dormire diventa più difficile.
Complici il gran caldo,
le giornate più lunghe, le
abitudini alimentari, il sonno estivo
è un disturbo sempre più diffuso. E
non soltanto per gli oltre 12 milioni
di italiani che, secondo l’Associazione italiana di medicina del sonno,
soff rono abitualmente di problemi
collegati all’insonnia.
Un problema comune
D’estate, a chiunque può accadere di
faticare più del solito ad addormentarsi. L’imputato numero uno, ovviamente, è l’afa: quando dormiamo,
la temperatura del corpo scende di
circa un grado e mezzo. Con il caldo
la discesa avviene più lentamente,
quindi ci addormentiamo più tardi.
Ma non c’è solo il caldo a rendere
complicate le nottate estive. L’aumentare delle ore di luce, durante
la giornata, influisce sul rapporto
veglia-sonno.
Nel cervello c’è una zona detta ipotalamo, una sorta di orologio biologico all’interno del quale si trova la
ghiandola pineale. Più si allungano
le giornate, meno melatonina (l’ormone che facilita il sonno) secerne
questa ghiandola. Risultato: dormiamo di meno.
Quanto conta la tavola
Non basta. Soprattutto quando siamo in vacanza, alcune regole di igiene del sonno non vengono rispettate. Usciamo di più la sera e facciamo
le ore piccole. Inoltre, spostiamo in
avanti le lancette dell’orologio per
34
100% Fitness Magazine
l’ora di cena e ci lasciamo andare più
del solito a tavola: la digestione si
allunga e diventa meno facile, tutti
fattori che complicano il sonno.
Come rimediare? Facendo pasti
più leggeri e ricchi di carboidrati.
Mantenendo orari stabili, quando
si va a dormire e quando ci si sveglia, magari rinunciando al pisolino
pomeridiano. E andare a letto solo
quando si è davvero stanchi. Altrimenti, meglio fare una passeggiata
o guardare un po’ di Tv.
Ma non è un dramma
L’importante è accettare questi piccoli disagi di stagione senza allarmarsi troppo. Anche perché il sonno
pue essere un fatto soggettivo, persino ereditario: ci sono intere famiglie
di dormiglioni e altre che dormono
pochissimo. Le ore di sonno necessarie variano da persona a persona.
E poi non è solo una questione di
quantità, ma anche di qualità del
sonno. L’uomo ha bisogno di una
parte di sonno profondo, che restaura i neuroni, e di una con attivita di sogno, che scarica le tensioni
accumulate nella giornata. A seconda dell’eta, inoltre, cambiano le esigenze: i bambini di solito dormono
a lungo e non si svegliano mai nel
cuore della notte. Un anziano, invece, tende a dormire di meno e a
svegliarsi ripetutamente.
Questo a prescindere dall’arrivo
dell’estate. E un adulto? In media
dorme 8 ore, ma nei casi più fortunati bastano anche 5 ore. In fondo, è
insonne solo chi si lamenta di dormire poco.
S
Lesioni cutanee
alute & Benessere
di Monica Ioviero
Podologa
PODOLOGIA
Per poter trattare le lesioni cutanee è necessario
fare un cenno all’ anatomia e alla fisiologia della cute.
Anatomia della cute
Sono due le pricipali parti che caratterizzano la cute, ovvero, l’epidermide e il derma e due sono anche i diversi
tipi di tessuto di cui ciascuno strato è costituito, ognuno
con funzioni diverse.
L’epidermide rappresenta lo strato esterno della cute;
esso è sottile e avascolare, si rigenera normalmente ogni
4-6 settimane e ha come funzioni pricipali quelle di
conservare l’integrità e fungere da barriera. Più in particolare, essa è formata da cinque sottostrati di cellule
epidermiche: lo strato corneo (il più esterno), lo strato
lucido, lo strato granuloso, lo strato spinoso e lo strato
germinativo o strato delle cellule basali (il più interno).
Lo strato germinativo unisce l’epidermide allo strato più
spesso della cute, il derma.
La funzione del derma è quella di fornire alla cute la forza, il sangue è l’ossigeno ed è proprio qui che si trovano
vasi sanguigni, follicoli piliferi, vasi linfatici, ghiandole
sebacee e ghiandole sudoripare. Il derma è costituito da
fibroblasti, collagene e fibre elastiche. I fibroblasti sono
responsabili della formazione del collagene (sostanza
fondamentale) e della elastina. Il collagene conferisce
forza alla cute, e l’elastina elasticità. Spessi fasci di collagene uniscono il derma al tessuto sottocutaneo ed alle
strutture sottostanti (fasce, muscoli ed ossa).
II tessuto sottocutaneo è costituito da tessuto adiposo e
di Mariarosaria D’Esposito
Logopedista
La rieducazione
tubarica
S
i parla di riabilitazione tubarica in relazione ad un trattamento logopedico curativo e preventivo, volto al potenziamento
della ventilazione della tuba in soggetti affetti da otite
sieromucosa.
La buona funzionalità dell’orecchio medio è assicurata
dalla corretta attività della tuba di Eustachio, unica via
di comunicazione tra la cassa timpanica e l’ambiente
esterno.
La tuba esplica numerose fondamentali funzioni:
- consente il drenaggio del muco
- impedisce ai rumori corporei (battito cardiaco, deglutizione, respiro ecc)di andare a battere direttamente sul timpano
36
100% Fitness Magazine
S
connettivo e da vasi sanguigni più grandi, da nervi e da
vasi linfatici. Lo spessore del derma e del tessuto sottocutaneo varia da persona a persona e nelle varie parti
del corpo.
Fisiologia della cute
La cute (organo più vasto del corpo e che rappresenta
all’incirca il 10% del peso corporeo) è esposta quotidianamente ad attacchi fisici e meccanici che a volte potrebbero produrre conseguenze fisiche permanenti.
La cute ha essenzialmente funzione di protezione (in
quanto funge da barriera fisica nei confronti di microrganismi ed altri corpi estranei, proteggendoci dalle infezioni e salvaguardandoci da un’eccessiva perdita di liquidi), di trasmettere una sensazione (infatti le terminazioni
nervose e della cute permettono di sentire il dolore, la
pressione, il caldo ed il freddo), di termoregolazione (la
cute regola la temperatura corporea attraverso la circolazione e la sudorazione), di escrezione (favorendo la
- ha funzione di protezione immunologia
- consente il ricambio dell’aria
all’interno dell’orecchio medio e assicura il mantenimento della stessa pressione aerea
sulle due facce della membrana
timpanica
Molti atti volontari ed automatici
(deglutizione, masticazione, sbadiglio e starnuto) determinano l’apertura della tuba e quindi la ventilazione della cassa timpanica.
I bambini risultano più predisposti,
per struttura anatomica e condizione immunologia, a disfunzionalità tubarica che si manifesta con la
comparsa di otite, generalmente recidivante. L’accumulo di versamento
sieromucoso nella cavità dell’orecchio medio ostacola la vibrazione
della membrana timpanica e, di
conseguenza, la fedele trasmissione
di stimoli sonori provocando una
perdita uditiva solitamente inferiore
ai 40dB. Tale condizione, soprattutto se protratta, può compromettere,
in età evolutiva, la normale acquisizione del linguaggio.
alute & Benessere
LOGOPEDIA
termoregolazione eliminando i prodotti di rifiuto, come
per esempio gli elettroliti e l’acqua), metabolica ( l’esposizione della cute alla luce solare favorisce la sintesi della
vitamina D che attiva il metabolismo di minerali come
il calcio ed il fosfato rivestendo quindi un ruolo importante nella formazione delle ossa) ed estetica (la pelle
riveste un ruolo importante anche in ambito cosmetico,
comunicativo ed estetico).
Le lesioni superficiali, come ad esempio il comune taglio
da foglio oppure una sbucciatura al ginocchio, di solito
cicatrizzano nell’arco di qualche giorno e senza nessuna complicazione. Mentre al contrario, le lesioni gravi
e croniche possono presentare complicanze e quindi richiedere cure interdisciplinari a lungo termine e specifici
protocolli che tratteremo più dettagliatamente nel prossimo articolo.
La strategia riabilitativa utilizzata
per la rieducazione tubarica prevede
un intervento non invasivo volto a
ripristinare, mediante specifici esercizi, un buon funzionamento della
tuba e quindi dell’orecchio medio.
Vengono, inoltre, indicate regole
d’igiene nasale da apprendere e rispettare per tenere sempre il naso
libero.
Nella pulizia nasale il paziente potrà
ricorrere alle diverse tecniche:
- tecnica della pistola: chiusura di
una narice con il pollice, lasciando libera l’altra; forte soffio nasale. Si ripete l’operazione con la
seconda narice.
- tecnica del drago: emissione di
soffio molto forte da entrambe le
narici
- tecnica del toro: profonda inspirazione nasale allargando bene le
ali del naso ed espirazione orale.
100% Fitness Magazine
37
S
alute & Benessere
La carenza di magnesio
rende stanchi e nervosi
Spesso vengono sottostimate le carenze legate a questo minerale
S
tanchezza mattutina, sbadigli a ripetizione e irascibilità non sono solo
colpa del cambio di stagione. Medici
ed esperti di nutrizione, invece, puntano il dito sulla
carenza di magnesio.
“Il magnesio - spiega Ovidio Brignoli vicepresidente
nazionale della Società italiana di medicina generale
(Simg)- è un minerale prezioso, fondamentale per
l’attività di tutte le cellule, per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e dei muscoli,
compreso il cuore. E la sua carenza è spesso sottostimata e non viene aff rontata. Almeno in Italia, dove
non sempre viene citato dalle tabelle di composizione degli alimenti dell’Istituto italiano di nutrizione,
come invece si fa correttamente con altri sali minerali come calcio e potassio”.
Gli italiani hanno una dieta “troppo povera di ma-
38
100% Fitness Magazine
gnesio - continua Brignoli – circa 260 mg al giorno
rispetto ai 420 consigliati”.
Correggere la propria alimentazione con cibi più
ricchi di magnesio, può rappresentare un modo per
rimediare alla stanchezza e irascibilità. Per esempio
“il frumento integrale, spinaci, carciofi e bieta - spiega Anna Arnoldi, docente di Chimica degli alimenti
all’università di Milano - e altri vegetali ‘molto verdi’.
Perché il magnesio è un costituente della clorofilla”.
Ma utili sono anche i legumi, mentre la carne e i
latticini ne contengono meno. Molto bene la frutta
secca, con anacardi, nocciole, pistacchi e noci.
“In caso la stanchezza persista nonostante il cambio
di alimentazione - prosegue Brignoli - allora meglio
consultare il proprio medico di famiglia”. Sarà lui a
decidere se sottoporre lo “stanco cronico” a una terapia a base di magnesio.
E
N
O
I
Z
A
T
N
E
M
ALI
Fragole
o ciliegie?
Questo è il
(gustoso) problema
Depurative e salvacuore, dietetiche
e capaci di dare lo sprint giusto.
Tanta acqua, pochissime calorie.
E l’organismo ringrazia
P
rotagoniste
della frutta di
primavera, fragole e ciliegie
hanno tutto quello che serve
per essere considerate amiche
della linea, del palato e della
salute: tante vitamine, una
buona dose di sali minerali,
acqua.
E proprietà benefiche per
l’organismo a non finire. Insomma, se volete dimagrire
senza perdere il gusto, disintossicarvi senza faticare,
aiutare il vostro corpo ad affrontare al meglio la fatidica
prova bikini, sono quello che
fa per voi. In un ideale scontro
al vertice tra fragole e ciliegie,
chi vincerebbe? Il verdetto è
tutto da scrivere…
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100% Fitness Magazine
ALIMENTAZIONE
FRAGOLE:
antietà, salvacuore
e amiche della bilancia
Tra i frutti in assoluto più ricchi di vitamina C (che le rende ottime per la
prevenzione dell’influenza stagionale e dei raff reddori, ma anche ottimi
aiuti per garantirsi un’abbronzatura
da favola), le fragole sono perfette
per essere inserite in qualunque dieta:
costituite al 90% di acqua, apportano
pochissime calorie (ancora meno delle ciliegie: solo 30 ogni 100 g) e non contengono
grassi saturi, colesterolo o sodio.
Le proprietà benefiche per l’organismo sono le più varie:
sono in grado di proteggere il colon; una sostanza (l’acido ellagico) che contengono quando sono molto fresche
ha addirittura proprietà antitumore; apportano anche
una buona dose di calcio, indispensabile per prevenire
l’osteoporosi e rispondere alla naturale esigenza di questo
minerale da parte dell’organismo.
CILIEGIE:
spezza-fame ideale, ok per depurarsi
Studi recenti hanno dimostrato come le ciliegie aiutino
l’organismo a ridurre l’infiammazione delle articolazioni
e a contrastare l’insorgenza dell’artrite reumatoide. Per
non dire delle proprietà benefiche per la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie: ottime contro trigliceridi e
colesterolo, contengono poco sodio e riducono quindi i
Ma soprattutto, la fragola è un potente antietà: grazie
alla notevole quantità di antiossidanti, può contribuire a
rallentare il tempo che passa, contrastando la produzione
di radicali liberi. Certo, nei soggetti più sensibili – o già
allergici – possono accentuare reazioni: sotto forma di
allergie “crociate”, vale a dire alimentari abbinate ad allergie ai pollini (in particolare a quelli delle betulacee).
rischi di crisi cardiache e ipertensione. E ancora: grazie
agli antociani, sostanze che appartengono alla famiglia
dei flavonoidi, hanno anche un effetto antidolorifico.
Il momento migliore per mangiare le ciliegie? A metà
mattina o nel pomeriggio, come ottimi spezza-fame
o ingredienti versatili per ricette sempre nuove. Essendo ricche di potassio – un sale minerale che fa bene ai
muscoli perché contrasta i cali di energia e la stanchezza
p
p
psicofisica – aiutano a ripartire
alla ggrande.
La quantità ideale è 150 g circa (p
(pari a una ventina di
ciliegie): se si esagera, la glicemia sale (sono ricche di
zuccheri) e si rischiano fastidiosi gonfiori addominali perché gli zuccheri fermentano prima
p
nello stomaco
e poi nell’intestino. Ecco perché è sempre meglio non
mangiarle subito dopo il pasto.
Altre proprietà delle ciliegie? Contribuiscono
Con
a tenere
pulite le arterie, regolarizzano l’inte
l’intestino, contrastano la
formazione di radicali liberi
libe (le scorie prodotte
naturalmente dal nostro
n
organismo) e
rallentano quindi
quin l’invecchiamento.
Sono anche depurative, disintossicanti e an
antisettiche.
E la notevole
notev quantità di acqua
che contengono
conte
– l’86% – ne
fa un ottim
ottimo diuretico naturale. Poche calorie (38 per 100
g), sono p
perfette anche per chi
è a dieta.
100% Fitness Magazine
1
43
ALIMENTAZIONE
Vuoi dimagrire davvero?
4 cose da non fare mai
Seguire una dieta è già faticoso. Non complicare le cose
seguendo indicazioni sbagliate, falsi miti e luoghi comuni…
V
i suonano familiari luoghi comuni come
questi: “Mai mangiare subito prima di
andare a letto”, “se vuoi dimagrire in
fretta, salta un pasto”, “mangia sempre alla stessa ora,
se vuoi perdere peso”? Sembrano regole lapalissiane
e veritiere.
Invece sono in parte mezze verità, in parte falsi miti,
molto più spesso teorie prive di fondamento: più nocive che benefiche.
Cerchiamo di capire allora quali “false verità” evitare
se si vuole dimagrire davvero, in fretta e bene.
Mangiare la sera NON fa ingrassare
Quel che fa guadagnare peso non è il momento in cui si consuma un pasto, ma il totale delle calorie che si consumano durante l’arco della giornata. Non conta assolutamente a che ora assumete quelle calorie. Va fatta, però,
una precisazione: a fine giornata la stanchezza potrebbe far vacillare la vostra determinazione a seguire la dieta
e potreste essere indotti a consumare alimenti più calorici che in altri momenti della giornata. Insomma: tenete
d’occhio calorie e porzioni, ma sentitevi liberi di mangiare quando volete.
Rispettare per forza gli orari non è così determinante
Attenersi a orari precisi per i pasti può aiutare a controllarsi, ma forzarsi a mangiare se non si ha fame rende più
difficile la dieta. Se siete costretti a mangiare a una determinata ora, come per esempio accade per la pausa pranzo
in ufficio, ritagliatevi qualche spazio tutto per voi, in modo da poter avere il giusto relax durante la giornata, e
mangiate solo quando è il vostro stomaco a richiederlo. In sostanza: mangiate quando avete fame e non quando
lo dice l’orologio.
Saltare un pasto NON aiuta a dimagrire. Tutt’altro...
Se salterete un pasto nella speranza di vedere scendere l’ago della bilancia, aspettatevi un’amara sorpresa: arriverete affamati al pasto successivo e mangerete più del consentito. Non solo, saltare i pasti porta a un abbassamento
del metabolismoche vi farà bruciare meno calorie. Insomma, è inutile. Attenetevi ai cinque pasti consigliati dal
dietologo (colazione, pranzo, cena più merenda e spuntino).
Le calorie non sono affatto tutte uguali
Per raggiungere le 1.400 calorie previste dalla vostra dieta, non fa differenza, per esempio, quanto formaggio
mangiate. Quello che conta davvero sono gli alimenti che più danno un senso di sazietà, oltre che esser più ricchi
di alcuni nutrienti. Per fare un esempio: 100 calorie di una mela valgono di più delle 100 calorie di una fetta di
pane bianco. Per sentirvi sazi, quindi, consumate cibi ricchi di fibre e acqua come la frutta e le verdure.
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100% Fitness Magazine
ALIMENTAZIONE
Per sconfiggere l’insonnia
basta scegliere gli alimenti giusti
La sera vanno aboliti i cibi con troppo sodio e conservanti.
Q
uando cadere tra le
braccia di Morfeo
diventa difficile, basta
scegliere quegli alimenti in grado
di favorire il sonno. Secondo l’Associazione italiana di medicina del
sonno (Aism), sono 12 milioni gli
italiani che soff rono di disturbi del
sonno, all’origine anche di depressione, stanchezza diurna e pessima
qualità della vita. D’altra parte, l’insonnia è considerata un’autentica
malattia sociale che influisce non
poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che amplifica anche
altre malattie indotte dallo stato di
ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, patologie della cute e delle
mucose. Inoltre, chi ha il vizio, fuma
di più, sul lavoro si diventa meno
propositivi e nella guida aumentano i pericoli di incidenti indotti dai
colpi di sonno.
Per favorire il sonno basta scegliere
gli alimenti giusti. A stilare la classifica dei cibi “buoni” e di quelli “cattivi” è la Coldiretti, che ha raccolto
in un vademecum le indicazioni dei
medici dell’Aims.
L’alimentazione, secondo la ricerca,
46
100% Fitness Magazine
è in stretto rapporto con il sonno.
Infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non
sazi, ma lo stesso accade nei casi di
eccessi alimentari, in particolare con
cibi pesanti o con sostanze eccitanti.
Se è universalmente noto che vanno evitati la sera cioccolato, cacao,
caffè e tè per la presenza di sostanze stimolanti, oltre ai superalcolici
che inducono un sonno di pessima
qualità, meno noti sono gli effetti di
altre sostanze contenute nei cibi generalmente consumati a cena.
La sera è fondamentale evitare cibi
con sodio in eccesso. Per cui vanno
banditi alimenti con curry, pepe,
paprika e sale in abbondanza, ma
anche patatine in sacchetto, salatini
e piatti nei quali sia stato utilizzato
dado da cucina. Anche gli alimenti
in scatola, per l’eccesso di sodio e
conservanti, sono da abolire.
Esistono invece cibi che aiutano a
rilassarsi: innanzitutto pasta, riso,
orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano,
che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benesse-
re e il neurotrasmettitore cerebrale
che stimola il rilassamento. Bene
nella dieta serale anche semi oleosi,
legumi, uova bollite, carne, pesce e
formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti
con zuccheri semplici, come la frutta dolce di stagione.
Tra le verdure, al primo posto c’è la
lattuga, seguita da radicchio rosso,
cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il
sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Infine, un bicchiere di latte caldo
prima di andare a letto diminuisce
l’acidità gastrica, che può interrompere il sonno, e fa entrare in circolo
durante la digestione elementi che
favoriscono una buona dormita per
via di sostanze, presenti anche in
formaggi freschi e yogurt, che sono
in grado di attenuare insonnia e
nervosismo. Ma, in chiusura di serata, anche un buon dolcetto ricco
di carboidrati semplici ha un’azione
antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano
un’atmosfera di relax e di piacere in
grado di distendere la mente.
ALIMENTAZIONE
L’ananas fa bene,
ecco perché
Anticellulite, amico del cuore e delle gambe, rallenta
l’invecchiamento. E sì, aiuta anche a digerire...
T
ra i tanti frutti tropicali che sono ormai
frequenti sulle nostre tavole (il kiwi e la
papaya, ma anche il mango), l’ananas è
forse quello che è diventato più familiare di tutti.
Ci sembra quasi di conoscerlo da sempre, per quanto
siamo abituati a vederlo, gustarlo e utilizzarlo in cucina.
I nutrizionisti ne fanno un punto di riferimento anche
nelle diete più rigorose. Le sue mille proprietà salutari
e benefiche dal punto di vista alimentare lo rendono un
alimento da inserire in uno stile di vita”virtuoso”.
Può aiutare a digerire
Il primo punto a favore dell’ananas si chiama bromelina.
E’ un’enzima fondamentale per metabolizzare le proteine:
ciò significa, ad esempio, che al termine di un pasto molto abbondante a base di carne, una fetta di questo frutto
può contribuire ad accelerare la
digestione.
Attenzione, però:
di qui a dire che
l’ananas “faccia
digerire” - tipica
leggenda metropolitana della
tavola - ce ne
passa.
48
100% Fitness Magazine
Il segreto di una corretta assimilazione dei cibi sta piuttosto nel non esagerare con le quantità e con i condimenti.
Amico delle gambe, nemico della cellulite
L’ananas ha poche calorie (solo 40 in 100 g) e molto
potassio (perfetto per contrastare la ritenzione idrica): è
perfetto quindi per combattere al meglio gli inestetismi
come la cellulite e la pelle “a buccia d’arancia”.
Non solo: essendo costituito per l’86% di acqua, è un ottimo diuretico; un’azione che, combinata con quella degli
enzimi dagli effetti anticongestionanti, risulta ideale contro la sensazione di pesantezza delle gambe.
Rallenta l’invecchiamento
Tante vitamine A e C, sali minerali (tra cui calcio, fosforo e ferro) e altre sostanze benefiche lo rendono un
validissimo antietà: l’ananas contrasta la formazion
formazione
di sostanze cancerogene nell’organismo e l’invecl’invec
chiamento delle cellule. Infine, come tanti altr
altri
cibi, è amico del cuore: oltre a contribuire a
rendere più fluido il sangue, riducendo cos
così
il rischio di trombosi.
ALIMENTAZIONE
Gli Omega 3 fanno bene
al corpo e all’umore
Ai già noti effetti salvacuore e antinfiammatori, si aggiungono ora i benefici
sullo stato d’animo e sull’atteggiamento mentale
A
bbiamo
imparato, in questi ultimi
anni, quanto siano
importanti gli ormai famosi “Omega 3”, i cosiddetti
grassi buoni dalle mille funzioni
benefiche per l’organismo. Ma
ora nuovi studi scientifici ce ne
svela un’altra proprietà inattesa:
alte quantità di questi acidi grassi essenziali si sono dimostrate in
grado di influire sull’umore. In che
modo? Aumentando il volume
di zone del cervello collegate alla
gestione delle emozioni, che nelle
persone depresse o con disturbi
del comportamento risultano invece ridotte. Lo dimostrano alcune
sperimentazioni effettuate all’università di Pittsburgh (Usa), appena
presentate durante il meeting annuale dell’American Psychosomatic Society, che si è tenuto a Budapest (Ungheria).
Che cosa sono. Ma cosa sono esattamente gli Omega 3? Quali benefici forniscono all’organismo? E
soprattutto, dove si trovano? Procediamo con ordine. Gli Omega
50
100% Fitness Magazine
3 sono una famiglia di acidi grassi
polinsaturi di cui fanno parte l’acido eicosapentaenoico (che nelle
etichette alimentari compare con
la sigla EPA) e l’acido docosaenoico (sigla: DHA). Si tratta di acidi
grassi essenziali, cioè che il nostro
organismo non produce da solo,
ma che devono essere introdotti
con l’alimentazione. Attenzione,
però, a non commettere l’errore di
considerarle sostanze “dietetiche”,
perché il loro apporto calorico è
uguale a quello degli altri grassi.
Perché fanno bene. Gli Omega
3 si sono meritati l’appellativo di
grassi “buoni”. Ecco il motivo: i
grassi polinsaturi, a differenza di
quelli saturi, aiutano a stabilizzare
il livello di colesterolo nel sangue e
talvolta ad abbassarlo.
Ma non solo. Recenti studi hanno
dimostrato che l’assunzione regolare di Omega 3 previene i disturbi
cardiovascolari, combatte l’ipertensione, è utile nella terapia dell’artrite e di altri problemi infiammatori, viene considerata un valido
supporto nella cura della psoriasi
e di altre patologie cutanee. Senza
contare gli effetti positivi sulla microcircolazione (utile per cellulite
ed edemi) e sulla risposta immunitaria e antinfiammatoria in caso di
ferite e infezioni.
Dove si trovano, quanto assumerne. Per sfruttare al meglio i
benefici degli Omega 3, il trucco
è semplice: basta consumare dalle
due alle tre porzioni settimanali
di pesce, in particolare sgombro,
salmone, merluzzo, pesce spada,
tonno, trota, sardina e aringa, (possibilmente cotto al vapore o alla
griglia), e mangiare spesso anche
cereali, noci, e legumi.
Esistono, inoltre, in commercio
degli alimenti a cui gli acidi grassi polinsaturi sono stati aggiunti
come supplemento alla composizione originaria. Ne sono un esempio il latte arricchito in Omega 3
o le uova addizionate della stessa
sostanza. L’importante è leggere
sempre con attenzione l’etichetta
che deve riportare l’esatta composizione del cibo, comprese le integrazioni.
’
A
T
E
I
SOC
NELLE AMICIZIE
si preferisce chi ci somiglia,
IN AMORE
siamo attratti dagli opposti
R
ivoluzionando la regola che vige in amore per cui gli opposti
si attraggono, viceversa, la somiglianza fisica sembra sia fonte di
attrazione tra individui dello stesso
sesso.
“Le persone - spiegano gli psicologi Lisa DeBruine della McMaster
University di Hamilton (Canada)
- tendono a scegliere le amicizie in
base alla rassomiglianza dei volti
con se stessi o con i propri familiari. Questa regola non funziona
nella scelta dei partner: si ‘inceppa’
grazie a un blocco psicologico, evitando l’incesto”.
Lo stesso meccanismo che ci fa
scegliere gli amici tra chi ci ricorda,
ricorda la psicologa, ci suggerisce
inconsciamente anche di chi possiamo fidarci di più. La preferenza
per un Dna simile al nostro, spiegano gli psicologi, risiederebbe nella
scelta di un “prodotto” che conosciamo e di cui si può fidare.
Contrariamente, al momento di
scegliere il partner, non si opta per
il simile, ma per il diverso.
E questo garantisce una selezione
genetica sempre nuova e mette al
riparo da possibili malattie ereditarie.
Questi risultati derivano da esperi-
54
100% Fitness Magazine
menti compiuti su oltre 100 individui per metà maschi e per metà
femmine. La scoperta è giunta dopo
aver sottoposto a un campione di
uomini e donne diverse immagini
di volti di persone dello stesso sesso, corrette con un programma al
computer affinché alcune assomigliassero al campione stesso.
“Tutti si sentivano maggiormente
ben disposti nei confronti dei visi
che più richiamavano i propri connotati”.
Perché in qualche modo quella
somiglianza è come uno specchio
di una qualche parentela, sia pure
remota.
E aiutarsi tra parenti, sostiene la
psicologa, fa comodo, perché aumenta la probabilità individuale
di tramandare la propria eredità
genetica.
Al contrario, meglio che il partner
non sia nostro parente, onde evitare
che alla prole siano trasmessi i nostri difetti genetici.
SOCIETÀ
di Giuliano Mazzola
Pitturazioni Giuliano
RISTRUTTURIAMO
S
i usa dire che la casa sia lo specchio della
propria personalità.
Ristrutturare la propria casa, mantenendola sempre accogliente e confortevole, vuol dire investire il proprio denaro affinché il nostro immobile diventi
sempre più prezioso nel tempo.
Ma in molti casi problemi, come ristrettezze economiche, o mancanza di tempo obbligano a non aff rontare
lavori per molti anni causando così gravi deperimenti.
Pertanto, mi permetto di consigliare i lavori da eseguire
dividendoli in due fasce, quelli necessari o urgenti, per
garantirsi un’adeguata e sicura convivenza in casa e quelli
utili per vivere meglio.
RIPARAZIONI URGENTI:
• Murature e opere in cemento armato gravemente danneggiate, fessurate o slegate
• Eventuale rifacimento o trasformazione dei solai di
legno
• Putrescenza secca, umidità risalente, infiltrazioni d’acqua
• Muri di contenimento instabili e pericolanti
• Perdite impianti idrici e fognari
• Impianto elettrico pericoloso non a norma
• Infiltrazione dei tetti o lastrici solari
• In casi di presenza di muffa si eseguono una disinfestazione e pitturazione con appositi prodotti
• Manutenzione infissi in legno e opere in ferro
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100% Fitness Magazine
MODIFICHE UTILI:
• Costruzione o demolizione di pareti divisorie
• Controsoffitti in cartongesso per ottenere isolamento
termico
• Realizzazione o chiusura di vani porte e finestre
• Tinteggiatura di pareti e i soffitti per cambiare colore
• Sostituzione infissi e bussole
• Sostituzione di pavimenti e rivestimenti
Quest’ultime modifiche, servono per avere un’abitazione
più inerente alle proprie esigenze, oppure semplicemente per cambiare l’aspetto estetico. Spesso, per rendere la
propria abitazione più graziosa e ospitale non occorre
spendere tanti soldi, a volte basta solo cambiare il pavimento e imbiancare con diverso colore ottenendo così
ottimi risultati. Per riuscire in quest’impresa è necessario
fare appello alla propria fantasia e improvvisarsi decoratori, ma soprattutto sfruttare quello che già si ha, senza
perdersi in chissà quanti progetti.
Infine, aggiungo, non rammaricatevi mai di spendere soldi nel vostro immobile di proprietà, perché è come sempre il miglior investimento esistente.
di Lena Di Gregorio
SOCIETÀ
Evolution Hair
Scelte...
di testa!
P
lasmabili come nessun’altra parte del corpo, i capelli incidono sul viso molto più
del trucco: possono mimetizzare le piccole imperfezioni o mettere in risalto i punti di fascino,
ammorbidire i tratti o renderli più decisi, esprimere una
femminilità dolce e romantica o aggressiva. Non solo,
permettono anche di barare sugli anni. Un colore indovinato, un taglio a regola d’arte e qualche semplice accorgimento nello styling, infatti, possono variare in positivo la
percezione dell’età.
Basta lasciare mano libera all’hair stylist.
Corto ultrafemminile
No alla nuca rasata e ai volumi maxi o mini.
Il taglio ideale gioca sull’irregolarità, con ciocche di
lunghezze diverse, sfilate
al centro della testa dove
tendono ad appiattirsi. Poi
si può scegliere due tipi di
styling: appena mosso ma
lineare, un po’ bon ton, oppure spiritoso con ciuffetti
sparati alla Sharon Stone.
Sì al caschetto spettinato
Le linee molto grafiche
e squadrate alla Louise
Brooks danno carattere al viso, ma possono
indurire i lineamenti.
Invece dona a tutte ed
è molto attuale l’ultima
versione con frangia
o ciuffo e punte arrotondate, ma soprattutto spettinato a regola
d’arte.
Lunghi… ma non troppo
Con frange lunghe da
una parte, sexy e provocatorie, oppure lisce e
semplici fino sugli occhi, lisci o mossi i capelli
lunghi hanno sempre il
loro fascino.
Per le over 40, meglio
puntare sulle medie
lunghezze, non oltre le
spalle, ideali i tagli leggermente degradè che
consentono di guadagnare volume soprattutto attorno al viso.
58
100% Fitness Magazine
Il carrè…
Il taglio deve essere destrutturato e versatile, in modo da
adattarlo alla forma del viso.
Per renderlo frizzante, la lunghezza ideale è a livello della
bocca, ma se la zona del collo
tende a cedere i capelli vanno
lasciati un po’ più lunghi, fino
ad accarezzare la mandibola.
Di grande tendenza il carrè
corto ma non troppo, perfetto per chi ha un viso ovale e
grandi occhi. Sfoggiato ultimamente da Hilary Blasi, è corto e pari dietro, con
ciocche più lunghe e sfilate
davanti e la riga laterale che
va a dare un tocco di sensualità al viso. Ottima occasione
per togliere un po’ di doppie
punte e valorizzare la femminilità.
Queste sono solo alcune delle tendenze attuali, l’importante è che l’hair stylist adatti sempre il taglio scelto sul
vostro viso valorizzando tratti e cercando di nascondere i
difetti.
di Antonino Iaccarino
SOCIETÀ
presidente Ascom Piano di Sorrento
La NOTTE BIANCA
a Piano di Sorrento
COME E’ NATA QUESTA MANIFESTAZIONE?
Questa manifestazione è nata dalla volontà di noi tutti di creare un qualcosa di importante per Piano di
Sorrento non soltanto dal punto di vista commerciale
ma anche e soprattutto dal punto di vista turistico e
folcroristico e questa manifestazione vuole anche rappresentare il punto di partenza per tante e nuove iniziative future attraverso un associazione sempre più
dinamica e compatta;
COME SI E’ RIUSCITI AD ORGANIZZARE UNA
MANIFESTAZIONE COSI’ IMPORTANTE
IN COSI’ POCO TEMPO?
Prima di tutto attraverso il vasto consenso di tutti i
commercianti di Piano di Sorrento, da questo è seguito un meccanismo organizzativo che ha coinvolto vari
commercianti che insieme a me e ai vari assessorati
comunali è riuscito ad organizzare in così breve tempo
questa splendida manifestazione.
IN CHE MODO HA CONTRIBUITO
IL COMUNE?
Il comune ci è stato vicino sin dal primo momento e
continua a sostenerci in tutte le nostre nuove iniziative. Anzi colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale per la sua immensa disponibilità
QUANTI ARTISTI CONTA
LA MANIFESTAZIONE?
con la collaborazione Della Satori comunicazioni ci
saranno circa 70 artisti di strada itineranti tra maghi, clown, mimi, spettacoli completi con fuoco, body
painting a questi poi bisogna aggiungere gli innumerevoli spettacoli musicali, come il concerto dei Non
Solo Gospel, gruppi di strada che propongono musica jazz tradizionale e con la collaborazione della Pro
Loco, la tipica posteggia napoletana e anche un vasto
gruppo di di tammorre in più ci saranno i sbandieratori di Sessa Aurunca per poi arrivare a mezzanotte con
il concerto di Amici 2009.
QUALI SONO I VANTAGGI PER I CLIENTI CHE
VI PARTECIPERANNO?
Ci saranno diverse attivita’ commerciali che unicamente per quella sera effetturanno degli sconti speciali, mentre altre attività effettueranno degli omaggi a
tutti coloro che acquisteranno presso il proprio punto
vendita.
COME MAI LA SCELTA DI CONTATTARE
60
100% Fitness Magazine
UN GRUPPO IMPORTANTE
COME QUELLO DI AMICI?
Si e’ arrivati a contattare il gruppo di Amici, per dare
un forte segnale a questa manifestazione, considerando che in altre piazze hanno avuto un grosso riscontro
di pubblico soprattutto di giovani.
QUALE SARA’ IL RUOLO DEL TRENINO?
L’idea del trenino è nato dall’intento di creare relativamente a questa manifestazione una sorta di circuito
non soltanto locale ma anche turistico con l’auspicio
di uno sviluppo anche dal punto di vista turistico di
Piano di Sorrento, questo trenino sarà disponibile gratuitamente dalle 20 alle 24 per tutti i turisti che alloggeranno nelle strutture alberghiere di Piano e anche
di Sant’Agnello.
E’ VERO CHE LA CIRCUMVESUVIANA SARA’
DISPONIBILE FINO A TARDA SERATA?
Sul momento la circum sarà disponibile con l’ultima
corsa all’ 1:37, c’è da dire però che stiamo cercando
di avere due corse ulteriori per le 2:30 e le 3:00 per il
tratto Sorrento-C.mare e grazie soprattutto all’ aiuto
dell’ assessore Pasquale D’Aniello siamo sicuri di riuscire nell’intento.
CI SARANNO MOLTE AREE PEDONALI?
Tutto il centro di Piano sarà zona pedonale a partire
dalle 19 circa.
Tutto il corso italia, parte di Via Bagnulo, Piazza Cota,
Via Casa Rosa, Via San Michele, parte di Via delle
Rose, parte di Piazza della Repubblica.
QUANTI COMMERCIANTI HANNO ADERITO
A QUESTA MANIFESTAZIONE?
Sono piu’ di 130 i commercianti aderenti e saranno
riconoscibili dalla vetrofonia esposta all’esterno del
negozio ovvero una stella con la scritta... IO SI’....
SE IN COSI’ POCO TEMPO SIETE RIUSCITI
AD ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE
COSI’ IMPORTANTE COSA ORGANIZZERETE
PER L’ANNO PROSSIMO?
Il mio augurio è che questa manifestazione sia il viatico per una serie di iniziative future attraverso l’aiuto
di persone dinamiche e volenterose per cui non dovrò
più dire cosa si organizzerà tra un anno ma cosa si
organizzerà tra un mese o tra due ma tutto ciò sarà
possibile solo se ci sarà la collaborazione da parte di
tutte le forze commerciali di piano.
di Paolo e Vincenzo
SOCIETÀ
TERMINOLOGIE, DEFINIZIONI
E INTENZIONI SUL TEMA
DELL’HANDICAPS
F
Fin dai tempi abbastanza remoti e più precisamente da quando la società ha cominciato a prendere coscienza sul tema della
diversabilità che ci si è preoccupati di coniare dei terminini più possibilmente appropriati su quello
che è il glossario che compone il vasto mondo dell’handicap. Ma occorre fare una precisazione e come ci suggerisce
il grande pensatore francese M. Foucault nel suo saggio “
LE PAROLE E LE COSE “ che qualsiasi tipo di definizione cela sempre uno o più significati, in alcuni casi le
parole diventano arbitrarie e grette specialmente quando
pretendono di soddisfare quel giusto valore semantico delle
cose. Tenendo presente quest’anticipazione diventa legittimo fare una dettagliata analisi sulle terminologie usate nel
descrivere o spiegare argomentazioni e situazioni sulla diversabilità. Il termine più frequente e forse il più pronunciato nel linguaggio comune ma che troviamo anche in molti
testi ufficiali di neurologia, è “Handicaps “, a parte l’origine
anglosassone di questa parola apparentemente esaustiva ,
si rivela invece un termine fortemente limitativo, quando
sentiamo dire di una persona che è andicappata è come se
volessimo dargli un equivocabile etichettatura per contraddistinguerla dalla persona sana e quindi da noi stessi che la
pronunciamo. Ma noi ci domandiamo esiste un essere umano che non nascondi una qualsiasi forma anche se lieve di
Handicap ? Il secondo vocabolo molto in voga soprattutto
adoperato nel linguaggio quotidiano è “ disabile “ ,è questo
un termine a nostro avviso assolutamente inappropriato e
che va a ledere anche la dignità morale dell’individuo, come
infatti se approfondiamo il significato di questa parola ,
tutti gli esseri umani risulterebbero disabili poiché nessuno su questa terra è completamente abile, anzi saremmo
contenti di conoscere qualche esempio di abilità assoluta.
Proseguendo nella nostra rassegna troviamo questa volta
una vera e propria espressione che è “soggetto con deficit “
, dove deficit sostituirebbe la parola stupidità. Ma per rendere la frase meno offensiva si è pensato appunto di usare
il termine più elegante di deficit, a tal fine di non scatenare
nessuna suscettibilità. Questo è a nostro parere un esempio
dove si rasenta la meschineria più acuta e la risposta per
l’abbattimento di questo termine negletto ci sopraggiunge
da quelle stesse persone considerate decifitarie, la quale invece hanno dato più di una volta dimostrazione di rara e
invidiabile intelligenza .
La parola “ invalidi “ la troviamo come si può ben ricordare
non solo sui contrassegni che rilasciano gli enti comunali ai
62
100% Fitness Magazine
fini del parcheggio sulle strisce gialle , ma anche su tutti gli
stampati presenti nei presidi per la riabilitazione e negli uffici dove si svolgono le pratiche per l’invalidità civile. D’altro canto non ci si poteva aspettare di meglio, e gli inventori,
di questo termine avranno fatto uno sforzo intellettivo di
notevole impegno prima di stamparlo sui vari moduli.
Tutto ciò non fa altro che contribuire a diffondere quella
cultura della negatività e dei pregiudizi che da troppi anni
si continua a perpetrare verso quelle persone considerate
erroneamente invalide.
Una delle terminologie assai curiose e che la riscontriamo
frequentemente negli ambienti con un substrato culturale
molto basso è “ infelice “ si vuole significare con questa parola quella persona che è nata con un determinato problema
fisico o comunque che lo abbia acquisito negli anni. Noi ci
complimentiamo con l’artefice che ha voluto immettere nel
glossario quest’aggettivo poiché anche lui ad un certo punto
della vita si è trasformato da persona felice a persona infelice. La selva degli sproloqui è vasta , se solo ricordiamo la
parola “ menomato “ che nelle intenzioni del suo inventore
vuole significare inferiore, oppure il termine “ mongoloide
“ usato nel lessico giovanile , quando si vuole offendere in
questo caso non la persona con problemi ma quella normodotata, cosi si prende in prestito questa espressione come
voler significare “ stai attento perché tu persona normale
se ti comporti da mongoloide ti si può confondere con i
disabili veri “. Ma l’ultima novità in materia è stata coniata
6 anni fa, quando qualche signore con l’apporto delle istituzioni ha pensato di non far incollerire nessuno e di adoperare l’espressione tra l’altro molto forbita di “ diversamente
abile “ oggi questa definizione è la più usata, la più accettata
da vasti strati di società , essa è diventata l’espressione ufficiale. Secondo il nostro punto di vista questa è un ulteriore etichettatura, un modo approssimativo all’apparenza
innocuo di risoluzione di questo spinoso problema, consigliamo come alternativa più accettabile il semplice termine
di persona , che poi tale persona abbia delle problematiche
fisiche o psicofisiche , non spetta a nessuna realtà istituzionale o culturale forgiare delle terminologie o affibiare delle
definizioni. Semmai invitiamo tali stesse realtà interessate
a questo tema affinché si adoperino per un fattivo lavoro
di costruttiva collaborazione considerando definitivamente che tutti coloro che hanno avuto un qualsiasi problema
sono solo ed esclusivamente essere umani.
Un grande ringraziamento
I TANTAVOGLIA DI VIVERE.
Animali
I proprietari e
le vaccinazioni dei cani
Uno dei compiti del buon proprietario di cane
è provvedere alle vaccinazioni.
C
erchiamo di capire a che serve vaccinare,
perché e come farlo, attraverso le domande
che i padroni dei cani quotidianamente ci
rivolgono.
1- Dottoressa, da qualche giorno il mio cane non
sta bene, posso vaccinarlo?
Si vaccinano solo animali in salute e sverminati; il
vaccino, qualunque esso sia, non è una medicina da
adoperare quando si è malati, ma è uno strumento
di profilassi che per “funzionare bene” necessita di un
sistema immunitario competente, dunque di un animale sano. Ogni cane prima di essere vaccinato deve
essere accuratamente visitato dal veterinario, unica
figura professionale in grado di esprimere giudizi
sullo stato di salute di un cane, e solo se da questo
controllo risulta tutto nella norma si può procedere
alla vaccinazione. Dunque NON C’E’ VACCINO
SENZA VISITA!
2- Mi hanno regalato un cucciolo di 40 giorni,
quando posso cominciare a vaccinarlo?
L’età in cui cominciare le vaccinazioni è variabile a
seconda del protocollo vaccinale che il veterinario decide di utilizzare e dal tipo di vaccino che somministra (spenti o attenuati). In linea generale è bene non
iniziare a vaccinare prima dei 60 giorni, per evitare
l’interferenza dell’immunità che induce il vaccino
con l’immunità passiva di origine materna (durante
la gravidanza e successivamente col colostro la madre
dona ai cuccioli un corredo di anticorpi che li proteggeranno nelle prime settimane di vita dalle principali
malattie infettive).
Anche se esistono in commercio vaccini speciali (dotati di una carica antigenica maggiore) che possono
essere somministrati a cuccioli anche di 40-45 giorni
(i Puppy). In più, mai vaccinare animali appena presi! Soprattutto se raccolti per strada o comprati nei
negozi. Diamogli il tempo di abituarsi a noi, alla nostra casa, e, purtroppo, anche di manifestare eventuali
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malattie che portano in incubazione..
3- Vorrei vaccinare il mio cane al più presto, sa,
dottoressa, ho un bambino piccolo in casa!
I vaccini che normalmente si utilizzano proteggono
nei confronti delle malattie animali che poco hanno
a che fare con quelle umane (se si escludono zoonosi
come la Leptospirosi e la Rabbia!), dunque è sbagliato pensare di vaccinare un cane per proteggere
la salute dei bambini . Vaccinare il proprio cane è un
gesto utile e necessario per preservare la sua salute ma
non la nostra!
4- Ho vaccinato il mio cane quand’era cucciolo,
ma ora è grande, non ha più bisogno dei vaccini,
vero?
Ai giovani cuccioli si somministrano due dosi di vaccino per ciascuna malattia per la quale si vuole coprire: alla prima dose deve seguire il richiamo da far
capitare entro un mese dalla prima dose per dare il
cosiddetto “effetto booster”, ovvero il massimo della
produzione anticorpale che il sistema immunitario
può produrre. Un richiamo annuale di solito è sufficiente per ricordare al sistema immunitario che non
5- Ma se vaccino tutti gli anni il mio cane lo proteggo da tutte le malattie?
Le case farmaceutiche producono vaccini sempre più
sofisticati e sicuri, ma solo per alcune malattie gravi
che possono colpire i nostri amici e che sono:
Gastroenterite infettiva: malattia molto grave nei
cuccioli, si manifesta con febbre, abbattimento, vomito, diarrea profusa e spesso emorragica. Si trasmette
facilmente attraverso il contatto con animali malati
o attraverso l’ambiente dove hanno soggiornato animali malati (attenzione a non portare troppo in giro
cuccioli non completamente vaccinati!)
Cimurro: è una malattia molto complessa e grave che
può colpire giovani ma anche adulti, i segni clinici
caratterizzano l’interessamento di diversi apparati e
sono: febbre, tosse, occhi cisposi, diarrea, vomito, crisi
epilettiche, atassia, paresi, paralisi, mioclonie (i cosiddetti tic), ipercheratosi (ispessimento) dei cuscinetti
plantari e del tartufo.
Epatite infettiva del cane: provoca sintomi clinici vaghi come febbre, abbattimento, ittero.
Leptospirosi: è una malattia a diffusione mondiale
che può colpire molte specie animali (uomo, ratto,
cane) si trasmette attraverso il contatto diretto con
urine di animali malati o attraverso l’ambiente contaminato, provoca grave interessamento epatico (con
ittero) e renale (insufficienza renale acuta o cronica)
Rabbia: è una malattia estremamente grave che può
colpire molte specie animali compreso l’uomo. Si
trasmette attraverso il morso di un animale malato,
da qui il virus, veicolato dalla saliva, migra al sistema
nervoso e determina un’encefalite. Due sono le possibili varianti cliniche: forma furiosa in cui si riconoscono ipersensibilità, vocalizzazioni anormali, alterazioni del comportamento sessuale, atteggiamento
di attaccare/morsicare qualsiasi cosa e la forma muta
in cui prevale letargia, disfonia, disfagia, debolezza.
Entrambe le forma conducono a morte per paralisi
progressiva della muscolatura fino all’interessamento
dei muscoli respiratori. E l’unica malattia per la quale
è obbligatorio vaccinare i nostri cani. Noi campani, che fortunatamente viviamo in zona indenne da
rabbia, l’obbligo di vaccinare c’è nel momento in cui
decidiamo di viaggiare col cane fuori regione; in tal
caso la vaccinazione va praticata un mese prima di
partire.
Animali
deve smettere di produrre quegli anticorpi.
La gastro-enterite infettiva, il cimurro sono malattie
più frequenti nel cucciolo piuttosto che nell’adulto,
ma la leptospirosi, l’epatite e lo stesso cimurro possono tranquillamente manifestarsi anche in soggetti
adulti e con conseguenze molto gravi per il cane.
6- Quale sarà il vaccino del futuro?
Noi speriamo vivamente che il vaccino del futuro sarà
quello in grado di proteggere i nostri cani dalla leishmaniosi: malattia grave, spesso mortale, frequentissima nelle nostre zone e purtroppo trasmissibile
all’uomo.
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Animali
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Salve a tutti
S
alve a tutti, allora, iniziamo col dire che sono
biondo, molto biondo,
fisico atletico, occhi scuri,
un certo fascino, …. coda vaporosa,
insomma sono un Golden Retriever,
mi chiamo Dusk, vivo con la mia
bipede Claudia a Piano di Sorrento,
ed ho quasi un anno e mezzo.
Fin da quando avevo tre mesi la mia
bipede (i bipedi sono quelli aaalti, i
distributori di premietti ambulanti),
mi porta in un posto bellissimo, lei
lo chiama “campetto”.
Come dicevo, è un gran bel posto: ci
sono milioooni di odori nuovi ogni
volta, e quelli che la bipede chiama
“istruttori”, si insomma, quelli vestiti di arancione, che sono veramente
dei tipi simpatici, che però sanno come farsi rispettare
anche dai tipetti testardi come me. Quando andiamo
al campetto c’è poi un’altra cosa davvero divertente:
io e la bipede facciamo tante cose insieme, impariamo esercizi nuovi, giochiamo persino,e mi premiano
pure con dei pezzetti di wurstel buonissimi! Io naturalmente sono sempre stato un allievo modello, mentre la bipede all’inizio era veramente una frana, quasi
mi metteva in imbarazzo, ma poi col tempo, dopo che
abbiamo seguito il corso “puppy”insieme a tanti altri
cucciolotti, e poi la classe dell’obbedienza di base, devo
dire che è migliorata, ed oggi siamo molto più affiatati; andiamo al campo un paio di volte a settimana e
con gli istruttori Tommaso, Costantino, Anja e Laura
facciamo tante cose divertentissime: ho persino saltato
dentro i cerchi,sono passato nel “tunnel” che all’inizio mi faceva tanta paura, faccio la “passerella” come
un atleta, e naturalmente, quando mi va di eseguirli,
conosco benissimo tutti i comandi di base, più un sacco di “giochetti” che mi ha insegnato la bipede a casa,
seguendo i consigli degli istruttori. Una delle cose più
belle poi sono i complimenti che ricevo ogni volta che
100% Fitness Magazine
di Claudia Cappiello
eseguo bene un comando o un
particolare esercizio, mi fanno
sentire davvero importante per
la mia bipede, più sicuro di me
stesso, e mi aiutano a superare
le mie paure, ed anche lei, la bipede, da quando frequentiamo
l’associazione “Canis Sapiens”,
è molto più fiduciosa nelle sue
capacità, ha imparato molte
cose nuove, sia sui cani che sugli umani, dice sempre che non
avrebbe mai pensato che “lavorare” con un cane le sarebbe
piaciuto tanto, finché… non ha
provato!
E adesso quando è ora di andare al “campetto” è quasi più
contenta ed ansiosa di me! (E
lei non
no riceve
i
nemmeno un premietto.. mah…i bipedi!)
Ma ora veniamo a noi, e parliamo della principale ragione che fa del campo un luogo meraviglioso: le mie
amiche cagnoline! Innanzitutto c’è Ambra, che oltre
ad essere bionda, dolce e molto socievole,è un vero fenomeno! In agility è una scheggia, conosce tantissimi
comandi ed esercizi, impara in pochissimo tempo, ed è
sempre attenta al suo padrone Tommaso! Poi c’è Lira,
una mora tutta d’un pezzo che non prende molto bene
le mie galanterie ma si scioglie per uno sguardo della
sua Anja, con la quale è davvero affiatata! Ci sono poi
le figlie di Ambra, Asia e Naja, mie compagne di corse
e giochi sull’erba del campetto, che muovono i primi
passi per eguagliare in bravura la mamma. Oltre a loro,
durante i corsi ho potuto conoscere tanti altri cani di
razze diverse, pastori tedeschi come la mia compagna
di giochi, la dolce Angie, rottweiler, boxer, alaskan malamute e tanti altri!
Insomma, avrete capito perché vi consiglio di convincere i vostri bipedi ad informarsi sull’associazione “Canis Sapiens”.
SOCIETÀ
di Daniela Alviani
Avvocato
Cell. 338.2581049
La responsabilità del locatore
per le violazioni del regolamento
condominiale
N
ell’articolo di questo mese aff rontiamo
la problematica sul se sussista o meno la
responsabilità del locatore di un immobile, facente parte di uno stabile condominiale, nel caso in cui il conduttore si renda autore di
una violazione del regolamento condominiale.
Secondo un costante indirizzo giurisprudenziale, la risposta sarebbe affermativa.
Ciò discenderebbe dalla operatività nei confronti di
tutti – e quindi anche nei confronti del conduttore delle norme regolamentari condominiali che disciplinano l’uso e il godimento sia delle parti comuni, sia
delle parti in proprietà esclusiva dei singoli condomini.
A tal proposito la Corte di Cassazione ha più volte
affermato che il condomino, siccome principale destinatario delle norme regolamentari, si pone nei confronti della collettività condominiale non solo come
responsabile delle violazioni di quelle norme da lui
personalmente commesse, ma anche come responsabile delle violazioni delle stesse norme poste in essere
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100% Fitness Magazine
del conduttore del suo bene, se ed in quanto agevolate
da sua culpa in eligendo e da sua culpa in vigilando o,
comunque, dall’omissione di tutto quanto sia esigibile
da lui locatore.
In ragione di ciò, qualora il proprietario di un immobile ubicato in un condominio e locato ad un terzo,
il quale ultimo con il proprio comportamento abbia
posto in essere una violazione regolamentare condominiale, venga convenuto in un giudizio per le violazione commesse dal proprio inquilino, dovrà allegare
e dimostrare – pena la possibile declaratoria della di
lui civile responsabilità – di essersi attivato al riguardo,
adottando un comportamento non inerte e comunque
impeditivo, per quanto ragionevolmente possibile, della infrazione commessa.
Sul piano processuale, quindi, in simili fattispecie di
violazioni, bene sarà incardinata dal condominio una
lite nei confronti del condomino – locatore, pur rimanendo sempre in capo al condominio medesimo la facoltà di convenire in giudizio direttamente l’inquilino
autore della violazione regolamentare.
SOCIETÀ
di Maria Gargiulo
IL PROFUMO
DI UN SOGNO
T
utto è iniziato un anno fa... Un po’per
gioco, un po’per voglia di farlo. Ho sempre amato scrivere ma mai avrei pensato
di riuscire a terminare un intero libro.
Cercavo argomenti,immaginavo storie ma niente mi
risultava convincente, d’effetto. Poi guardando in tv,un
programma che tutti considerano trash, ma chissà perché
fa il boom di ascolti, mi è scattato qualcosa dentro. Bastava una canzone, un gesto d’affetto, una candela accesa,un
panorama mozzafiato a farmi emozionare.
Avevo la pelle d’oca e mi sentivo anche un po’ sciocca
ad emozionarmi per cosi poco. Poi ho realizzato. Non
so se ci sia qualcosa di vero, se è pura finzione, so che
se guardato con occhio critico,dalla giusta prospettiva,
senza prenderlo troppo sul serio, un programma come
“uomini e donne” ti fa emozionare davvero. Ognuno di
noi sogna di vivere una favola, una storia d’amore che ti
lasci qualcosa dentro, qualcosa di magico. Tutti hanno
bisogno d’amore, di essere coccolati, di avere un punto
fermo a cui rivolgersi quando si è in difficoltà, a cui potersi affidare senza avere paura di restarne delusi. L’essere umano è incompleto se non da’, ne riceve amore. Ho
fatto un’ indagine su internet e mi sono resa conto di
quanto le persone investano sui sentimenti. Molti si affezionano alle storie nate in tv, ci credono, le criticano, le
confrontano alle proprie. Cosi mi sono decisa a scrivere
un romanzo ispirato a “uomini e donne”.
Ho immaginato come potesse essere la vita degli ipotetici protagonisti, mi sono divertita creando situazioni
immaginarie e surreali.
Leggendolo mi sono emozionata e ho provato a inviarlo
a varie case editrici per scrittori emergenti, senza troppe aspettative. Invece dopo un po’ ho ricevuto la risposta positiva:avrebbero pubblicato il mio libro! Non mi
sembrava possibile! Ora non sto qui ad elencare i motivi
del perché comprarlo perché non m’importa di vendere
chissà quante copie. Vorrei soltanto incuriosire voi lettori, entrare nei vostri cuori, elaborare le vostre emozioni
più nascoste attraverso le pagine del mio libro. Si tratta di
una storia d’amore d’altri tempi, una sorta di fiaba a lieto
fine, nata in tv, con scenari immaginari e testi di canzoni.
E come in ogni romanzo non mancheranno i colpi di
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100% Fitness Magazine
scena. Lo consiglio a chi come me ha un costante bisogno d’amore,di conferme,di certezze. Lo dedico a chi è
innamorato, a chi è rimasto deluso dall’amore, a chi crede
che “uomini e donne” sia un programma inguardabile,
a tutti quelli che hanno bisogno di un po’ di magia, di
fantasia, di speranza.
Concludo mandando un messaggio a tutti: “Credete nei
vostri sogni,niente paura.., seguite la vostra stella... prima
o poi qualcosa accadrà!!”.
Disponibile presso:
Libreria “Tasso” - Sorrento.
Libreria “La Capsa” - Sorrento.
Libreria “Aversa” - Sant’Agnello.
Libreria “L’indice” - Piano di Sorrento.
Vendita on-line: www.kimerik.it
di Salvatore Spinelli
SOCIETÀ
L’Angolo della Poesia
D
opo una pausa in cui abbiamo trattato argomenti diversi, questo mese
torniamo a proporre l’amenità della
favola la cui morale fa riflettere e insegna qualcosa anche ai grandi.
Nel futuro non mancherà l’occasione per pro-
porre argomenti di altro genere intervallandoli
ancora con la favola, secondo me, sempre gradita. Mi è grata l’occasione per esprimere un
sincero ringraziamento ai lettori di questa rivista che incontrandomi mi manifestano il loro
apprezzamento. Grazie di cuore!
I DUE GALLI E L’AQUILA
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In una periferica masseria
due galli vivevan in armonia,
andavan d’amore e d’accordo
e il litigio, un vago ricordo.
Umiliato e pieno di vergogna
il perdente per evitar la gogna
un pò malconcio e a fatica
scomparve in men che non si dica.
Ma un giorno al far della mattina
leggiadra arriva una gallina
che comincia a muoversi sinuosa
e si mette a fare la smorfiosa.
Il vincitor fiero della vittoria
avea diritto alla sua gloria
e là, superbo e in pieno
piieen
noo giorno
giioorn
r no
il suo trofeo mostròò tutt’intorno.
tut
uttt’’iin
nttoorn
rno.
o.
O amore, di cosa tu non sei capace!
Tra i due non vi fu più pace,
ognun voleva mettersi in mostra
in una vacua, insulsa giostra.
L’altro pianse, pianse
an
nssee ddii do
ddolore
olo
lore
lore
re
d’aver perso l’oggetto
cuore
ettttoo del
del
el ccu
uor
ore
ma per la sconfittaa ch
chiara
netta
hia
iara
ra e n
eettttaa
lui già meditava llaa ve
v
vendetta.
endet
ndet
nd
etta
etta
ta.
Per conquistar quella preda, ecco,
ognuno affilava il suo becco,
cercava un sicuro punto a terra
in vista di una futura guerra.
E non dovette attender
en
ndder
er molto
mol
olto
lto
to
perchè qualcuno gli
li diede
ddiied
ede ascolto,
aassco
colt
lto,
lto,
o,
l’altro sulla cima del
deell ttetto
eettto
etto
to ssalì
aallì
e col suo trofeo, altero,
terroo, si
te
tero
si esibì.
essiibbìì.
Nel villaggio il fatto si diffuse,
in tutti la curiosità s’accese
e in molti andarono a vedere
cosa là stava per accadere.
Mentre cantava a pperdifi
erddiifiat
er
aato
to
per lui stava decidendo
den
de
nddo
do iill ffato,
aatto,
o,
un feroce avvoltoioo lo
lo sentì
seen
ntì
tì
e come folgore con ll’unghie
’uun
ngghhiie lo
lo gghermì.
hheeerm
rmì.
rm
ì.
La corda ormai era troppo tesa
e in breve cominciò la contesa,
cruenta e feroce fu la pugna
che al solo pensier quasi ripugna.
Fu effimera la sua vittoria
vit
itttooori
ria
ri
e ancor più breve la
la sua
sua
ua gloria:
glo
lorriia:
a:
spesso la fortuna agl’insolenti
gll’’in
inso
sole
olent
lent
le
nti
riserva questi negativi
aattiv
ivi eev
eventi.
veen
n
nti
ttiii..
100% Fitness Magazine
SOCIETÀ
di Paola d’Esposito
La qualità del benessere
nella scelta della casa
P
arliamo tutti oggi di “qualità” della vita, dei
prodotti, degli alimenti, delle persone, tutte
cose da cui trarre un beneficio per poter fare
scelte importanti come quella di comprare la casa, e tutto
ciò che ci rappresenta.
Ritrovare una propria energia e’ fondamentale per il nostro equilibrio, ricaricarsi da tutto quello che viene dalla
terra, e crearsi l’idea che lo “spirito” o l’atmosfera di un
luogo abbia degli effetti positivi sul proprio benessere.
Infatti allestendo gli ambienti dove viviamo e lavoriamo con piante ed acquari ci aiuta a trovare l’atmosfera
naturale da dove poi proveniamo. E’ l’arte di progettare e comprare la propria casa per favorire il successo, la
ricchezza e la felicità. Così la scelta della casa diventa
un lunga ricerca nell’abbinamento al nostro essere, ed a
qualcosa che ci spinge verso particolari condizioni naturali ed ambientali.
Uno studio da parte mia che richiede una lunga atten-
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100% Fitness Magazine
zione nella scelta degli immobili, ma anche del settore
tecnico-ambientale e psicologico, ed economico dell’acquirente, tutto per dare un maggior rispetto alla vita che
oggi e’ sempre più stressata per un contatto misero con
la natura. Se solo immaginiamo al ritorno in una casa
con terrazzi sul mare, o un giardinetto che ci fa rinascere, l’acquario che ci fa sognare e quella veduta sul Golfo,
tutte emozioni che ci migliorano ci tranquillizzano e ci
rasserenano. E’ stato, inoltre, ampiamente dimostrato attraverso studi recentissimi che circondarsi di una zona
verde aiuta ad eliminare l’ansia e lo stress, abbassare la
pressione, migliorare l’umore e i rapporti con gli altri.
Infatti esiste una trasmissione di sensazioni tra l’uomo
ed elementi naturali come il mare il cielo la terra ed il
vento. Il giardino per indurre alla riflessione, la calma, il
silenzio, può diventare un luogo ideale per scaricare stress
e tensioni. Grazie ad una giusta scelta, la casa può migliorare positivamente la vita.