Giugno 2009 - Sorrentoedintorni
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Giugno 2009 - Sorrentoedintorni
Questo Mese SALUTE & BENESSERE 22 20 22 24 26 30 32 34 36 36 38 34 Filo diretto con i nostri esperti Il ministero del Welfare vara le linee guida per salute orale Strategie utili per togliere il pannolino con l’arrivo dell’estate Cosmoceutici: cosa significa questa parola Impazienza e ostilità nemici del cuore Allattare al seno Duro il sonno nelle notti di mezza estate Lesioni cutanee La rieducazione tubarica La carenza di magnesio rende stanchi e nervosi ALIMENTAZIONE 42 44 46 48 50 Fragole o ciliegie? Questo è il (gustoso) problema Vuoi dimagrire davvero? 4 cose da non fare mai Per sconfiggere l’insonnia basta scegliere gli alimenti giusti L’ananas fa bene, ecco perchè Gli omega 3 fanno bene al corpo e all’umore VARIE 54 56 58 60 62 64 68 70 72 74 76 Nell’amicizie si preferisce chi ci somiglia, In amore siamo attratti dagli opposti Ristrutturiamo Scelte... di testa! La notte bianca a Piano di Sorrento Terminologie, definizioni e intenzioni sul tema dell’handicaps I proprietari e le vaccinazioni dei cani Salve a tutti La responsabilità del locatore per le violazioni del regolamento condominiale Il profumo di un sogno L’angolo della Poesia La qualità del benessere nella scelta della casa Se sei interessato/a ad apparire in copertina, contattaci al numero di telefono: 081.5342167 da un’idea di Daniele Fiorile Periodico di attualità a diffusione gratuita In copertina: Laura Esposito, 26 anni, di C.mare di Stabia fotografata presso il Marina Grande di Sorrento da: Umberto Astarita - Sorrento - Tel. 081.8072954 100% FITNESS MAGAZINE Anno III – Numero 6 - Giugno 2009 Supplem. a “IL MAGAZINE” (www.ilmagazine.info) Direttore Responsabile: Luigi D’Alise (www.luigidalise.it) Direttore Editoriale: Daniele Fiorile Registro della Stampa: Aut. Trib. Torre Annunziata (NA) n. 8 del 15/11/06 Sede legale, Direzione e Redazione: Corso Italia, 254 - 80065 San’Agnello (Na) Tel. 081.5342167 E-mail: [email protected] Responsabili commerciali: Alfonso Bruno - 347.3624220 Totty - 346.0984357 Pubblicità: 100% Fitness, C.so Italia 254, Sant’Agnello (NA) Tel. 081.5342167 Consulenza editoriale: AGO PRESS (www.agopress.it) Iscrizione R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione n.11903 del 22/10/05 Hanno collaborato: Vittorio Milanese, Giuliana Apreda, Giuseppe De Simone, Carlo Alfaro, Monica Ioviero, Mariarosaria D’Esposito, Giuliano Mazzola, Lena Di Gregorio, Antonino Iaccarino, Paolo e Vincenzo, Claudia Cappiello, Daniela Alviani, Maria Gargiulo, Salvatore Spinelli, Paola d’Esposito. Progetto Grafico: Maurizio Manzi - Magica 2000 Tel. 081.5341117 Meta - www.magica2000.com Tipografia: W.M.A. Print - C.mare di Stabia - Tel. 338.2053685 © Ago Press® - I testi pubblicati sono realizzati dalla redazione o forniti dai collaboratori. Segnalazioni di eventuali testi e foto protetti da copyright e/o diritto d’autore, vanno indirizzate alla redazione. La redazione non è responsabile della provenienza, della qualità e del contenuto delle inserzioni pubblicate e neppure per le conseguenze dirette ed indirette che possano derivare dalla non rispondenza di tali dati con la realtà. NEWS > SCOPERTE > SCIENZA > ALIMENTAZIONE > SALUTE > CURIOSITA’ FOSFORO, DOVE SI TROVA, A CHI FA BENE E A CHI NO Non solo pesce per fare il pieno di fosforo. Nell’elenco degli alimenti e delle bevande ricchi di questa sostanza, infatti, troviamo formaggi, panna, legumi e soia, ma anche cioccolato, noci, birra e Coca Cola. Consigliati alla maggior parte delle persone sane, questi cibi devono invece essere evitati dai pazienti in dialisi che non devono però rinunciare a un’alimentazione completa ed equilibrata. Per queste persone anziché ridurre la quantità di carne e pesce, è sufficiente eliminare dalla tavola frattaglie e crostacei e fare attenzione a cereali e formaggi. Il fosforo è presente, in grandi quantità, infine, nel fegato e nelle salsicce di fegato, nelle uova, nelle sardine, nel tonno e in crusca, orzo, pane integrale, latte, yogurt e gelati. CHI HA UNA VITA SOCIALE ATTIVA INVECCHIA MEGLIO Un contesto stimolante riduce del 50% i rischi di avere problemi di memoria, uno dei principali indici di anzianità Vivere in un contesto sociale attivo aiuta l’anziano a invecchiare meglio. E’ la tesi di una ricerca realizzata dalla statunitense Harvard School of Public Health e pubblicata sulla rivista “American Journal of Public Health”. Secondo gli autori dello studio, le persone anziane socialmente attive hanno meno possibilità di avere problemi di memoria rispetto alle altre e, dunque, vivono meglio. Uno dei principali indici di invecchiamento è proprio la perdita della memoria, che incide negativamente sulla qualità della vita delle persone meno giovani. La vita sociale riduce del 50% le possibilità di avere deficit di memoria, rispetto ai coetanei meno integrati socialmente. “L’integrazione aiuta le persone anziane a mantenere la mente più attiva e le dispone meglio nei confronti degli altri”, hanno spiegato i ricercatori. “Ci auguriamo che questo studio aiuti a capire l’importanza dell’ambiente sociale di riferimento degli anziani e a promuovere interventi finalizzati ad una sempre maggiore integrazione dei meno giovani”. 8 100% Fitness Magazine IL BUONUMORE NELLA NEOMAMMA RENDE IL LATTE PIÙ SANO Secondo una ricerca giapponese, allegria e serenità aumenterebbero la produzione di melatonina Dedicato alle mamme fresche di parto: cercate di restare allegre e serene più. Sono arrivati a questa conclusione i ricercatori dell’ospedale Moriguchi Keijinkai di Osaka, in Giappone. Il dottor Hajime Kimata ha reclutato un gruppo di mamme di neonati affetti da eczema e ha fatto loro visualizzare un film di Charlie Chaplin o in alternativa le previsioni del tempo. I risultati hanno dimostrato che i bambini allattati da mamme che avevano riso molto alle gesta di Charlot, mostravano una riduzione dei sintomi dell’eczema, al contrario degli altri. L’ipotesi suggerita dagli autori dello studio è che, attraverso l’allattamento, le neomamme di buon umore siano in grado di trasferire al bambino un maggior quantitativo di melatonina, con effetti benefici sulla salute del piccolo. SE TI ARRABBI, GUARISCI PIÙ LENTAMENTE Arrabbiarsi fa male alla salute molto di più di quanto si pensi. A confermarlo è una ricerca americana, secondo cui saper tenere a bada la rabbia ha un notevole impatto persino sulla capacità di riprendersi dopo un intervento chirurgico. Lo studio, realizzato dall’università dell’Ohio, ha messo a confronto, su un centinaio di soggetti, la rispettiva capacità di controllare la rabbia e la velocità che impiegava una piccola lesione della pelle a guarire. Negli individui più collerici la lesione ci metteva fino al qua- SE IL BAMBINO NON DORME ABBASTANZA DIVENTA “CATTIVO” Servono almeno otto ore di sonno per evitare che diventi irrequieto, aggressivo e iperattivo Una buona notte di sonno è in grado di ridurre iperattività e aggressività nei bambini. E’ la conclusione di uno studio finlandese condotto su 280 bambini di sette e otto anni pubblicato sulla rivista “Pediatrics”: la mancanza di sonno, nei bambini, non si manifesta con stanchezza o sonnolenza, ma li rende “cattivi”. Tra i bambini presi in esame, quelli che dormivano meno di otto ore a notte erano i più agitati: secondo gli esperti, una quantità di sonno adeguata sarebbe in grado di ridurre i sintomi dell’ADHD (deficit di attenzione e iperattività). NEWS > SCOPERTE druplo del tempo a guarire, rispetto ai colleghi più “accomodanti”. Ai pazienti del campione è stato anche richiesto di riempire un questionario per stabilire in quali modi usavano esprimere la rabbia, se si tenevano tutto dentro oppure se reagivano verbalmente con veemenza. Quelli che prendevano fuoco più facilmente mostravano livelli più elevati di cortisolo, l’ormone dello stress, ed erano anche quelli che impiegavano più tempo a guarire. SEI SENTIMENTALE? IL TUO CERVELLO È PIÙ SVILUPPATO Le persone sono emotive non per educazione o stili di vita, ma per le dimensioni di due particolari aree cerebrali Chi é sentimentale, socievole, ma anche amante del sesso e della cioccolata, deve tutto questo non alle abitudini o all’educazione, ma a una specifica area del cervello. Secondo uno studio condotto alla Cambridge university, pubblicato nell’European journal of Neuroscience, le persone più sentimentali tendono ad avere più tessuto cerebrale nella fascia esterna del cervello appena sopra gli occhi e in un’altra area piantata proprio al centro del cervello. Queste zone sono le stesse che ci permettono di gustare il cioccolato e il sesso, e secondo gli esperti la scoperta potrebbe anche portare a nuovi approfondimenti sui disturbi psichiatrici legati alle difficoltà di interazione sociale, come ad esempio l’autismo o la schizofrenia. Lo studio ha coinvolto 41 uomini sani, e quelli che in base a un questionario risultavano dal carattere più spiccatamente emotivo e socievole sono risultati avere più materia grigia in due aree del cervello, la corteccia orbitofrontale e il corpo striato. Non è chiaro, spiegano i ricercatori, se gli uomini sono nati con queste differenze cerebrali o se le regioni del cervello in questione sono cresciute in risposta ad esperienze personali. > SCIENZA > ALIMENTAZIONE > SALUTE > CURIOSITA’ 100% Fitness Magazine 11 NEWS > SCOPERTE > SCIENZA > ALIMENTAZIONE > SALUTE > CURIOSITA’ IL CELLULARE ACCORCIA IL SONNO Parlare a lungo prima di andare a letto rende più faticoso addormentarsi e fa svegliare prima. Pensateci bene, prima di concedervi la prossima chiacchierata al cellulare all’ora di andare a letto. Perché rischiate di avere molte più difficoltà ad addormentarvi. E di riaprire gli occhi ben prima della sveglia. Stando ai risultati di una ricerca realizzata in parallelo dai ricercatori svedesi dell’università di Uppsala e da quelli americani della Wayne University del Michigan, le radiazioni dei telefonini disturbano in modo significativo il sonno. Chi passa molto tempo al cellulare prima di addormentarsi, a lungo andare potrebbe soffrire di depressione, mancanza di concentrazione e subire cambiamenti di personalità. La ricerca, finanziata dalle stesse compagnie della telefonia mobile, è stata condotta utilizzando come cavie un campione di 35 uomini e 36 donne. L’impatto negativo si verificherebbe soprattutto sulle fasi del sonno profondo, impedendo al corpo un pieno recupero dal logorio quotidiano della vita. Sembrano tener sveglio l’organismo, impedendo una riduzione dei livelli di stress. QUESTE VITAMINE SONO VERI SALVAVITA Proteggono da infarti, ictus, diabete e obesità. Ma ancora troppi italiani non ne assumono abbastanza attraverso il cibo Le vitamine sono dei salvavita perché proteggerebbero da infarti, ictus e malattie come diabete e obesità, ma sono sempre di più quelli che soffrono di gravi carenze. É l’allarme lanciato dagli esperti che si sono riuniti a Roma per il XIV Simposio internazionale di Vitaminologia. Secondo Alberto Fidanza, Fisiologo dell’Università La Sapienza di Roma, ‘’studi internazionali evidenziano che, se assunte in giuste dosi, determinate vitamine hanno un’azione fondamentale contro molte patologie. Spesso però gli stili di vita e l’alimentazione sembrano dimenticarsi dell’importanza di questi elementi’’. La funzione protettiva sarebbe svolta a livello di organi vitali come il cuore, il cervello, il fegato, il sistema endocrino e la cute. ‘’La vitamina C, l’acido pantotenico e l’acido nicotinico - ha spiegato Fidanza - proteggono ad esempio l’apparato cardiovascolare dall’accumulo di colesterolo e di grassi nel sangue. La vitamina E, con la C e il Beta carotene, é un fondamentale scudo contro i radicali liberi, coinvolti nella degenerazione di cellule e tessuti’’. 12 100% Fitness Magazine TUMORE AL COLON, ECCO LE REGOLE DELLA PREVENZIONE Meno alcol e carne rossa, più frutta e verdura, tanto sport: così il rischio scende del 31% negli uomini e del 18% nelle donne Se la popolazione adottasse uno stile di vita più sano, si avrebbe subito un netto calo dei casi di cancro del colon-retto. È quanto emerge da uno studio condotto dal Cancer Research Centre for Epidemiology di Londra e pubblicato su “European Journal of Cancer Prevention”. La ricerca ha misurato l’impatto di ciascuno di questi comportamenti sani sul rischio di ammalarsi: bere meno alcol, mangiare meno carne rossa e più frutta e verdura, svolgere più attività fisica, mantenere il peso forma. Se gli uomini riducessero il consumo di carne rossa a 80 g al giorno, l’incidenza del cancro del colon-retto scenderebbe del 13,7% entro il 2024. Per le donne il calo sarebbe meno evidente, perché comunque già ora mangiano meno carne di manzo. Consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno ridurrebbe l’incidenza di questi tumori del 6,6% per gli uomini e del 5,6% nelle donne. Riuscire a dimagrire per avvicinarsi al peso forma ridurrebbe l’incidenza dell’8,1% per gli uomini e del 6,9% per le donne. Aumentare l’attività fisica a 30 minuti cinque volte a settimana farebbe scendere il rischio del 2,4% per gli uomini e del 2,7% per le donne, mentre limitare il consumo di alcol a due-tre bicchieri al giorno ridurrebbe il rischio del 5,3% negli uomini e dell’1,4% nelle donne. Se poi si fosse così virtuosi da raggiungere tutti questi obiettivi più un buon peso forma, il rischio diminuirebbe del 31,5% negli uomini e del 18,4% nelle donne. PROPOLI, UNA MINIERA DI ANTIOSSIDANTI Tra i prodotti delle api è quello che contiene più sostanze capaci di rallentare l’invecchiamento delle cellule I prodotti delle api sono considerati da tutti un toccasana, ma in quanto a contenuto di antiossidanti il più ricco è il propoli, seguito dal polline, mentre la pappa reale non sembra avere alcun effetto contro l’invecchiamento delle cellule. Lo dimostra una nuova ricerca giapponese. Tanto il propoli quanto il polline e la pappa reale sono molto usati dalla medicina alternativa e tradizionale e anche come supplementi ad alto contenuto nutrizionale. La dottoressa Yoshimi Nakajima della Gifu Pharmaceutical University e i colleghi hanno condotto una serie di test per misurare il potere antiossidante delle tre sostanze e dei composti che contengono. I risultati sono pubblicati online NEWS > SCOPERTE > SCIENZA dalla rivista “BMC Complementary and Alternative Medicine”. Gli antiossidanti sono preziosi perché combattono lo stress ossidativo, il danno causato ai tessuti del corpo dai prodotti di scarto del metabolismo. In pratica, raccolgono le scorie e ripuliscono le cellule. Il team giapponese ha perciò misurato la capacità di propoli, polline e pappa reale di agire da “spazzini” dell’organismo e ha scoperto che l’estratto del propoli verde del Brasile aveva gli effetti maggiori. Anche un estratto del polline prodotto da due specie d’api spagnole aveva effetti antiossidanti, ma con un decimo circa della potenza rispetto al propoli. La pappa reale, invece, raccolta da api della valle dello Yangtze in Cina, non aveva alcuna proprietà antiossidante. > ALIMENTAZIONE > SALUTE > CURIOSITA’ 100% Fitness Magazine 15 MIO FIGLIO GLI ANTIBIOTICI DANNO STANCHEZZA È GRASSOC CIO, SI SNE CRESCEND E’ come se si accusassero i pompieri dei danni provocati LLIRÀ O Gli specialisti dagli incendi. Il senso di stanchezza di cui si lamentano i in materia no n sono purtro futuro di ques pazienti che li assumono è dovuto in realtà alla malattia ppo cosi ottim ti bambini , il isti sul cui numero cr negli anni. Gli per la quale gli antibiotici es ce costantem studi hanno di ente mostrato che 6 anni rischia SONO STATI PRESCRITTI. Le infezioni in bambino è in un caso su obeso a due di riman delle cattive ab sottraggono le forze al malato perché il corpo erlo per tutta itudini alimen la vita a causa tari acquisite. di 10 anni, du spende molte energie per combattere il male. Tr a i bambini ob e su tre lo re steranno anch esi all’età che giustifican Gli antibiotici possono essere mal tollerati e da adulti. D o la sempre cr ati inquietant escente attenz alimentare. i, (diarrea, crisi allergiche, nausea), ma ione verso l’e ducazione l’affaticamento che questi effetti collaterali inducono non è una conseguenza diretta dei prodotti. Non solo gli antibiotici non provocano TUTTE LE stanchezza, ma in caso di infezioni ZANZAR batteriche gravi salvano la vita. E PUNGO NO Tutte le zan zare, masch i e femmine fanno il pie , no di energ ia consuman il nettare de do i fiori e la fr utta. Ma se maschi si ac i contentano di questa d vegetariana, ieta le femmine necessitano di sangue, n anche on la fonte di p per nutrirsi, ma per o ttenere roteine nece ssaria alla m delle uova. aturazione Quindi a pu ngere sono le signore za maggior par nza te preleva il sangue di cu ra! La dagli animal i ha bisogno i, soprattutt o dag specie si rivo lgono invece li uccelli. Solo alcune alla specie u mana. O M A I SFAT I N U M O C I H I LUOG IE LLE SCIMM ISCENDE A a nz de en L’UOMO D sc di sulla presunta arwin Questa idea l’epoca da D stata diffusa al è le o at tr dell’uomo mos che, avendo ecie (1809-1882) a la nostra sp tr i un m co he tic ris to tte cara ipotizza un immie, aveva è stata mal e le grandi sc a la sua teoria M e. un o m co antenato nno dimostrat leontologi ha pa I llo . de ta e ra rt et pa rp inte fanno i e le scimmie e da che gli uomin si sono evolut e i at im pr i de ne di stesso or , comune. un antenato delle scimmie è solo il cugino o om i. l’u no se a a M cine sono molto vi alcune di loro gli scimpanzè n co e un m co L’antenato in di anni fa! di sei milioni ù pi n no e ss vi 16 100% Fitness Magazine IL CAFFÈ FA MALE ALLA SALUTE Consumato in grandi quantità, il caffè può provocare irritazioni gastriche, rendere irritabili e aumentare la pressione arteriosa; questo però solo in certi individui. Al di là delle proprietà eccitanti, il caffè sembra avere un effetto positivo sulla salute, grazie alla caffeina ma anche agli antiossidanti che contiene. Ridurrebbe infatti il rischio di cirrosi epatica, di cancro al colon, di morbo di Parkinson, di calcoli biliari e di alcuni tipi di diabete. Se la caffeina fosse cosi nociva, non sarebbe utilizzata tra le componenti di alcuni medicinali contro il mal di testa e le allergie. PIENA TI DI LUNA NELLE NOT RVOSI. , perché è SI È PIÙ NE rsi per niente ita ag na alcun pe la Non vale enza non ha e questa cred ch o at ov pr stato i izzato i ricover fondamento. e hanno anal ch i ud a. st i en rs pi ve Ci sono di le notti di luna orso durante essioni, al pronto socc mero di aggr nu il : ro ia ch no ta I risultati parla ici non aumen li o errori med indi, da qu ra o st ic i ot nt vr de ne ci n in di. Nessu rio pe schi. ti bo es i qu de argini affatto in mannaro ai m po il lu on un (c ss le bi ne come sponsa l è senz’altro re de na e Lu al la on , zi ce ita ve In luenza grav nf L’i . a. ic ee m ar sis m sull’attività Sole) delle tre sui venti, ol in e isc ag satellite SVEGLIARE UN SONNAMBULO PUÒ FARGLI MALE Anche se il sonnambulismo è un fenomeno ancora molto misterioso, gli scienziati hanno dimostrato che svegliare in sonnambulo non è nocivo per la salute e non vi è il rischio che gli venga una crisi cardiaca o un malore. Probabilmente l’idea è nata dal fatto che i sonnambuli sono a volte aggressivi al risveglio. Il rischio è quindi più per quelli che li riportano alla coscienza che per loro. Il comportamento corretto è quello di riaccompagnare con calma il sonnambulo a letto lasciandolo nelle braccia di Morfeo. 100% Fitness Magazine 17 Salute & e r e s s e n e B le a r a v e r a f l e W l e Il Ministero d e l a r o e t u l a s r e Linee guida p di Vittorio Milanese R Ripropongo in questo articolo “le linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha per la prima volta pubblicato. Obiettivo del documento, spiegano dal Ministero, è off rire a ginecologi, pediatri, neonatologi, odontoiatri, igienisti, igienisti dentali indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione di carie, gengiviti e parodontiti, stomatiti, problemi ortopedici dei mascellari nei bambini da zero a quattordici anni. Le Linee Guida devono essere considerate un insostituibile strumento 22 100% Fitness Magazine Odontoiatra per aff rontare con efficacia il momento preventivo. In sintesi le raccomandazioni per la prevenzione della varie patologie orali. Prevenzione della carie dalla nascita all’adolescenza - La fluoroprofilassi deve essere consigliata per tutti i soggetti in età evolutiva che vivono in aree con acqua a basso contenuto di fluoro (<0,6 ppm). - La fluoroprofilassi può iniziare dal terzo mese di gravidanza con la somministrazione alla madre di I mg/die. - Fluoroprofilassi 0-6 mesi: è possibile somministrare 0.25 mg/die o continuare la somministrazione S di I mg/die alla madre che allatta. - La fluoroprofilassi raggiunge la massima efficacia dopo l’eruzione dei denti. - La somministrazione di fluoro per via sistemica è raccomandata per tutti i soggetti dai 6 mesi ai 3 anni e costituisce l’unica forma di somministrazione. - La somministrazione di fluoro per via topica attraverso l’uso di paste dentifrice a basso contenuto di fluoro (500 ppm) è raccomandata dai 3 ai 6 anni, due volte al giorno. Dopo i 6 anni, l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro due volte al giorno è di fondamentale importanza nella prevenzione della carie e può costituire l’unica forma di somministrazione. - Le sigillature sono indicate per tutti i bambini. - La loro efficacia nel prevenire la carie è massima se vengono applicate nei 2 anni successivi all’eruzione e la loro integrità va controllata ogni 6-12 mesi. - L’uso del succhiotto edulcorato e l’uso non nutrizionale del biberon contenente bevande zuccherine devono essere assolutamente proscritti. - L’assunzione di bevande e cibi contenenti carboidrati semplici è sconsigliata fuori dai pasti. Prevenzione delle gengiviti dalla nascita all’adolescenza - Il corretto spazzolamento dei denti, almeno due volte al giorno, previene la gengivite; esiste evidenza scientifica che le corrette abitudini di igiene orale vadano acquisite durante l’infanzia, per poi essere rafforzate durante l’adolescenza. - L’igiene orale per i bambini da O a 3 anni deve essere demandata ai genitori. Prima della eruzione dei denti, dopo la poppata, si devono pulire le gengive con una garzina umida. Dall’eruzione del primo dente deciduo, i denti vanno accuratamente puliti con garza o dito di gomma. L’utilizzo dello spazzolino va iniziato il prima alute & Benessere P E D I AT R I A possibile per far prendere confidenza al bambino con lo stesso. - L’igiene orale per i bambini da 4 a 5 anni deve essere praticata sotto la supervisione dei genitori, con spazzolino morbido a testina piccola, utilizzando possibilmente la tecnica “a rullo”. - L’uso del filo interdentale in età evolutiva non è consigliato. Il suo utilizzo è ammesso dal termine della permuta e comunque necessita di un apprendimento specifico e di una buona manualità. - Nei soggetti che non riescono a controllare, con l’igiene orale personale, l’infiammazione gengivale e nei soggetti a rischio è indicata l’igiene orale professionale almeno 1 -2 volte all’anno. Prevenzione delle patologie delle mucose orali dalla nascita all’adolescenza - In caso di pazienti affetti da malattie sistemiche che comportino un coinvolgimento diretto delle mucose orali o conseguente a terapia della patologia primaria, si raccomandano un adeguato controllo dietetico/farmacologico, l’incremento della motivazione all’igiene orale personale con coinvolgimento forte di genitori e personale di supporto, controlli periodici da un odontoiatra pediatrico e/o dall’igienista dentale. - I pazienti sottoposti a terapia inalatoria steroidea devono sciacquare la bocca con acqua dopo ogni trattamento. - Nei bambini con disabilità si raccomanda di incrementare l’igiene orale domiciliare con il coinvolgimento consapevole dei genitori e del personale di supporto, unitamente a controlli periodici regolari dall’odontoiatra pediatrico e/o dall’igienista dentale. - Per i pazienti oncologici è raccomandata la consulenza dell’odontoiatra pediatrico prima, durante e dopo la terapia. - Quando una lesione ulcerativa o bianca non regredisce dopo terapia o rimozione di cause locali o reattive e dopo un attento monitoraggio di 14 giorni, inviare il paziente all’odontoiatra pediatrico/stomatologo. Prevenzione delle malocclusioni dalla nascita all’adolescenza - Incentivare l’allattamento al seno, al fine di favorire un corretto sviluppo dei mascellari. - Adottare misure atte a disincentivare la suzione non nutritiva dopo i 2 anni, per interromperla entro l’anno successivo. - I bambini con respirazione prevalentemente orale e mascellare superiore contratto traggono beneficio da espansione ortopedica del mascellare. - Monitorare i pazienti con postura bassa ed anteriore della lingua, al fine di prevenire il morso aperto dentoalveolare ed eccessiva crescita mandibolare. 100% Fitness Magazine 23 S alute & Benessere di Giuliana Apreda Psicologa - Psicoterapeuta della Famiglia PSICOLOGIA Strategie utili per togliere il pannolino con l’arrivo dell’estate! Q ual è l’età giusta per togliere il pannolino? E’ una domanda che tutte le mamme si pongono e che rivolgono generalmente al pediatra. Di solito si tende ad individuare un’età in cui il bambino può iniziare l’educazione al vasino nello specifico tra il secondo e il terzo compleanno. In realtà il momento per togliere i pannolino non va valutato solo guardando l’età anagrafica... Ci sono una serie di segnali che possono indicare il momento sensibile in cui il bambino è pronto per fare questo passo. Possedere la competenza per andare da solo in bagno significa per il bambino essere in grado di svolgere un insieme di azioni abbastanza complesse: il bambino deve sapere la differenza tra asciutto e bagnato e tra sporco e pulito, deve avere un certo controllo della vescica per trattenere fisiologicamente, allo stesso tempo dovrebbe avere la capacità motoria per raggiungere il bagno e saper comunicare agli altri il suo bisogno. Le capacità che deve avere il bambino sono quindi di tipo motorio, sociale, cognitivo, emotivo e linguistico. Un percorso non semplice per il nostro piccolo. E’ per questo che il momento per togliere il pannolino è un momento delicato, il bambino non va forzato, né tanto meno punito, è un percorso graduale per cui sia il genitore che il bambino dovranno essere pronti e preparati. Come in tutte le tappe di crescita è essenziale che bambino e genitore (o chi si occupa del bambino) abbiano un buon grado di comunicazione. Anche se piccolissimo può capire anche dal tono della voce ciò che vogliamo comunicargli. E solo interagendo, parlando e osservando il nostro bambino potremmo capire insieme a lui il suo grado di prontezza. Se il tuo bambino ha quasi un anno oppure l’ha appena superato, si può iniziare a pensare ad alcune strategie per il suo “svezzamento da pannolino”. Sono delle semplici cose che getteranno le basi per la sua futura indipendenza dal pannolino, ecco qualche esempio: - Durante il cambio del pannolino, narrare il processo per insegnare al bambino le parole e il significato delle funzioni collegate a fare i bisogni, cose come pipi e popò. Includere anche alcune parole che si useranno 24 100% Fitness Magazine durante il processo di cambio come bagnato, asciutto, pulire e lavare. - Se il genitore si senti a suo agio si può portare il bambino con se quando si va in bagno e spiegare quello che si sta facendo. E’ utile dirgli che quando diventerà grande anche lui farà la pipì e la cacca nel water o vasino anziché nel pannolino. Lasciare tirare lo scarico se desidera farlo. - Aiutare il bambino ad identificare cosa sta succedendo quando bagna o fa la cacca nel pannolino. Dire “ora stai facendo la cacca”. Fargli vedere mentre lo pulisci e tiri lo sciacquone. - Cominciare a dargli semplici istruzioni e ad aiutalo a seguirle. Per esempio dirgli di prendere un giocattolo da un’altra stanza o mettere un cucchiaino nella lavastoviglie. - Incoraggiare il bambino a fare le cose da solo: infilare le calze, i pantaloni, mettere il bicchiere sul lavandino o prendere un libro. Queste elencate solo solo alcune delle strategie che possono facilitare l’abbandono del pannolino. Ciascun genitore conosce bene il proprio figlio e quindi potrà pensare ed applicare altre cose in base alla personalità del proprio bambino. S alute & Benessere di Giuseppe De Simone FARMACIA Farmacia Elifani - Meta www.farmaciaelifani.it Cosmeceutici: cosa significa questa parola Sempre più spesso nei messaggi promozionali o in articoli di giornale capita di imbattersi nella parola cosmeceutico, soprattutto in relazione ad un cosmetico innovativo ed esclusivo. Ma cosa significa questo termine? L a parola cosmeceutico è formata dall’unione di due termini: cosmetico e farmaceutico. Per legge un cosmetico è “un prodotto o una sostanza, diversa da un medicinale, destinato ad essere applicato sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni), oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o preservarli in buone condizioni. I prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutiche né possono vantare attività terapeutiche”. Un cosmetico che abbia contemporaneamente anche l’attività “di un farmaco” è perciò in contraddizione con ciò che dice la legge e non può essere commercializzato. Non esistendo una definizione precisa e riconosciuta di cosmeceutico, si è nel tempo diffusa la convinzione che si tratti di un cosmetico “più attivo”, qualcosa di meno di un farmaco ma di più di un cosmetico. Di fatto le ditte produttrici di cosmetici utilizzano il termine cosmeceutico soprattutto per indicare che il proprio prodotto cosmetico, pur non potendosi assimilare ad un farmaco, contiene dei principi attivi in grado di passare attraverso l’epidermide e di agire in profondità, oppure che si tratta di un prodotto che rappresenta la massima evoluzione del cosmetico, utilizzabile nel pieno rispetto della pelle e ben tollerato. Quali siano però gli ingredienti e le formulazioni in grado di conferire ad un cosmetico lo status di cosmeceutico non è possibile dirlo. A volte, un prodotto cosmetico viene promosso a cosmeceutico semplicemente per il fatto di contenere delle sostanze che sono presenti anche in prodotti farmaceutici come ad esempio piccole quantità di retinolo (o vitamina A) o di escina (sostanza estratta dall’ippocastano persente in prodotti utilizzati come venotonici, ossia per la circolazione venosa) o di caffeina (contenuta nei prodotti ad azione lipolitica, ossia per la cellulite). Nel farmaco quella sostanza sarà somministrata probabilmente in un modo diverso rispetto al cosmetico (es. per bocca) e a dosi tali da poter ottenere un effetto curativo in una ben definita malattia. 26 100% Fitness Magazine Orientarsi in questi concetti, perciò, è tutt’altro che semplice. E’ auspicabile che un po’ di chiarezza possa venire da un regolamento comunitario, che entrerà in vigore nel corso dell’ anno corrente, anche se solo nel 2013 troverà piena applicazione. Questo regolamento prevede che etichetta e pubblicità di tutti i prodotti cosmetici non contengano frasi, denominazioni, marchi, immagini o altri simboli, figurativi o meno, che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o funzioni che non possiedono. Queste direttive sono finalizzate soprattutto ad evitare che possano essere commercializzati come cosmetici prodotti contenenti sostanze con un’azione farmacologica simile a quella dei farmaci (COSMECEUTICI) senza che vengano espletate le procedure di registrazione (da parte del Ministero della Salute), di prescrizione (da parte del medico/farmacista) e distribuzione (in farmacia e/o altri canali autorizzati), previste invece per i farmaci, abbassando quindi il livello di sicurezza per i consumatori. Quando si deve scegliere un prodotto cosmetico, oltre a leggere i messaggi informativi e/o promozionali proposti dalle ditte produttrici, è bene comunque affidarsi a persone esperte e tener presente che: * né un cosmetico, né un “cosmeceutico” possono curare una malattia della pelle, degli annessi cutanei (es. capelli, unghie) o delle mucose; * molte persone soff rono di semplici inestetismi quali “cellulite”,”macchie brune” della pelle, ecc... che non possono essere considerati una malattia e possono trovare miglioramento dall’impiego di cosmetici appositamente formulati; * non esistono cosmetici o cosmeceutici che “non provocano alcun problema”: pur essendo caratterizzati da un elevato grado di sicurezza, esiste sempre la possibilità che una persona sia allergica ad un componente e possa sviluppare reazioni allergiche o irritative, anche se il prodotto è definito “ipoallergenico”. In Farmacia il Cosmetico è garantito da Aziende Specializzate e dal consiglio professionale del Farmacista. Rivolgiti al Tuo Farmacista con fiducia. S alute & Benessere Impazienza e ostilità nemici del cuore Questi sentimenti aumentano il rischio di ipertensione I mpazienza e ostilità sono nemici acerrimi della salute del cuore perché promuovono l’ipertensione minacciando a lungo termine la nostra salute. Lo rivela uno studio apparso sulla rivista The Journal of the American Medical Association, basato sul lavoro di esperti della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, dell’università di Pittsburgh, dell’università dell’Alabama presso Birmingham, e del Birmingham Veterans Affairs Medical Center. Questi lati caratteriali aumentano il rischio di sviluppare la malattia già anni prima che essa compaia, in pratica essere ostili e impazienti da giovani con gli anni potrebbe significare autocondannarsi alla malattia. Inoltre, più è forte questo atteggiamento caratteriale più ù aumenta il rischio. Il nostro è stato uno studio udio prospettico, racconta il coordinatore dinatore delle ricerche Lijing Yan, cioè abbiamo arruolato i partecipanti anti quando erano ancora giovani, tra i 18 e i 30 anni, poi a distanzaa di tempo li ù volte, sia per abbiamo esaminati più arametri fisici, quel che riguarda i parametri sia per alcuni fattori psicologici e sociali. he più da Così abbiamo visto che umere giovani si tende ad assumere ù certi atteggiamenti più è alta da anziani la probabilità di avere ipertensione. 30 100% Fitness Magazine In particolare, precisa l’esperto, abbiamo coinvolto 3.308 persone di diverse etnie, delle quali il 15% è divenuto iperteso tra i 33 e i 45 anni. I parametri psicologici misurati con dei test sono stati l’impazienza e l’urgenza di tempo, l’ostilità, la grinta nel lottare per raggiungere dei risultati e la competitività, la depressione, l’ansia. L’esigenza di tempo e l’impazienza sono state misurate con una scala da 0 a 3-4 ed è emerso che le persone che da giovani davano il massimo del punteggio avevano un rischio di ammalarsi negli anni a venire dell’84%, quelle con punteggio 2 del 47%. L’ostilità, invece, è stata misurata su una scala da 0 a 50 e le persone divise in 4 gruppi in base al punteggio. Il gruppo col punteggio maggiore aveva un rischio di ammalarsi negli anni seguenti dell’84%, il gruppo successivo del 38% più alto rispetto al primo gruppo, quello col punteggio più basso da 0 a 12,5. Invece, rileva lo scienziato, gli altri fattori psicologici esaminati non hanno mostrato avere un peso rilevante nell’innescare l’ipertensione. Questa è una malattia in aumento, ricorda Yan, che compare quando le misure della pressione del sangue sistolica e diastolica (cioè quando il cuore è in fase di contrazione e pompa fuori dalle sue cavità il sangue e quando invece si dilata e riempie) superano rispettivamente i 120 e gli 80 millimetri di mercurio. La prevalenza della malattia aumenta con l’età, infatti se è solo il 3% degli individui tra 18 e 24 anni a soff rirne, la quota dei malati sale al 70% tra chi ha 75 anni. Non è ancora chiaro quale sia il meccanismo biologico che lega impazienza e ostilità all’ipertensione, ma gli autori dello studio pensano che in condizioni di stress il sistema nervoso simpatico si attivi provocando ripercussioni su vasi e cuore. Il restringimento dei vasi potrebbe essere una conseguenza di ciò che poi a sua volta provoca l’ipertensione. S Allattare al seno alute & Benessere P E D I AT R A Il latte materno rappresenta la migliore alimentazione per il bambino ed è una scelta importante per la sua salute. La stragrande maggioranza delle donne, se lo desidera, può allattare, ma spesso ansia, senso di inadeguatezza, eccessiva preoccupazione per la crescita in peso del neonato, cattiva interpretazione del suo pianto, influenza dei familiari, le “smontano”. Il corpo della mamma è pronto fin dalla gravidanza, e il meccanismo fisiologico alla base della produzione del latte è in fondo semplice: il seno produce latte se viene stimolato dalla suzione del bambino. Poiché “il buongiorno si vede dal mattino”, ecco cinque piccoli consigli per cominciare bene: 1- attaccare presto il bambino al seno: subito dopo il parto o appena possibile; 2- attaccarlo frequentemente: di giorno e di notte seguendo le sue richieste, tutte le volte che lo desidera e per il tempo che vuole; 3- allattare esclusivamente: solo latte materno senza aggiunta di altri latti o liquidi(anche ciucci o biberon vanno evitati perché all’inizio dell’allattamento possono confondere il bambino); 4- allattare comodamente: mantenere a lungo la posizione può stancare, mamma e bambino devono sempre stare comodi; 5- assicurarsi che il bambino si attacchi bene: fin dalle prime poppate è importante controllare la “qualità” dell’ancoraggio al seno senza preoccuparsi delle “quantità” di latte; la montata latteaarriverà dopo 3-4 giorni o anche più tardi. Il bambino è attaccato bene quando la bocca è ben aperta, gran parte dell’areola(non il solo capezzolo!) è in bocca, il labbro inferiore è rovesciato in fuori con la lingua appoggiata al seno, il mento è vicino al seno e le guance gonfie. Posizioni per allattare. Durante la poppata la mamma può adottare diverse posizioni e scegliere quelle più confortevoli. Dopo un cesareo o quando il perineo fa male, come spesso accade nei primi giorni dopo il parto, è meglio rimanere sdraiate sul fianco. In ogni caso è la posizione più riposante e, durante la notte, sarà sempre la più comoda perché si può allattare senza doversi alzare. La posizione seduta prevede che la schiena sia ben appoggiata e diritta e che i piedi siano 32 100% Fitness Magazine di Carlo Alfaro Pediatra poggiati per terra. Oltre alla mamma, anche il bambino deve essere comodo e ben sostenuto per le spalle, con il corpo in asse girato verso quello della mamma, il collo lievemente esteso e la bocca diretta verso il capezzolo. Può essere utile sostenere il seno con la mano a C e stimolare l’apertura della bocca sfiorandola con il capezzolo. Il bambino non va forzato ad attaccarsi. Un attacco corretto non fa male e protegge da quelle piccole lesioni del capezzolo chiamate ragadi. Nei primi giorni è normale che il neonato voglia succhiare molto spesso. Altre volte il piccolo può sembrare disinteressato: in questi casi è utile ogni 3-4 ore prenderlo in braccio ed off rirgli stimoli ed occasioni per succhiare, esempio spogliarlo. In attesa della montata lattea, il bambino succhia le preziose gocce di colostro: alimento ricco di anticorpi, proteine e vitamine. I bambini normalmente perdono peso nelle prime giornate di vita: poi con gradualità iniziano ad alimentarsi ed a crescere. Gli orari del pasto non sono rigidi, è meglio nutrire il piccolo a richiesta. Mediamente il bambino si attacca al seno con intervalli di 2-4 ore. Ma non esiste una “regola”: tutto è molto variabile ed individuale! Il bambino si alimenta quando e quanto vuole! Sebbene amici e parenti desiderino partecipare questo lieto momento, il neonato e la mamma hanno bisogno di tranquillità e protezione, dunque le visite devono essere limitate e brevi. Igiene del seno: è sufficiente lavare con acqua areola e capezzolo e mantenerli asciutti nell’intervallo tra i pasti. Il controllo dell’allattamento può essere fatto indirettamente in base alla soddisfazione del bambino dopo ogni poppata ed alla verifica settimanale della crescita (nei primi tre mesi oltre 150 gr.). Si può valutare se il bambino assume abbastanza latte anche contando il numero di pannolini bagnati di pipì: normalmente sono da 5 a 7 nelle 24 ore. Quando tutto è regolare la doppia pesata non serve. L’analisi del latte materno non ha senso. Il latte della mamma è sempre l’alimento più completo, sicuro e digeribile. Un bambino allattato al seno non ha bisogno di altri alimenti o bevande, compresa l’acqua, fino al momento dello svezzamento, cioè fino al 6º mese. La “spremitura” del latte è una pratica utile se si prevede una breve separazione dal bambino, come quando si riprende il lavoro. Esistono tiralatte elettrici e manuali, entrambi validi. Il latte materno può essere conservato a temperatura ambiente (circa 25º) per 6-8 ore, in frigorifero per 72 ore ed in congelatore per 3 mesi. Il latte va scongelato a temperatura ambiente o a bagnomaria. Nei primi mesi la digestione è ancora immatura, quindi rigurgiti e digestione lenta e laboriosa, coliche e difficoltà evacuatoria sono normali, non vuol dire che il latte non vada bene. Il ritmo intestinale del bambino può essere molto variabile (da una scarica ad ogni pasto ad una ogni 5-7 giorni). Le feci del bambino allattato al seno sono di solito gialle e semiliquide, ma asoetto e consistenza possono variare grandemente. Non prestate eccessiva attenzione alle evacuazioni dei neonati: lasciamoli liberi di scaricarsi come gli pare! La dieta della mamma deve essere normale, senza esagerazioni, ma anche senza troppe limitazioni, il più possibile ricca e variata. È giusto che l’assunzione di liquidi sia più abbondante. La nicotina, la caffeina e l’alcool vengono secreti nel latte materno in quantità variabile, quindi devono essere evitati. Per i farma- ci è bene consigliarsi con il Medico. In conclusione, fate il possibile per allattare al seno il vostro bambino, ma se non sarà possibile non vi scoraggiate, le cure e l’affetto della mamma saranno sempre la sua più grande risorsa. 100% Fitness Magazine 33 S alute & Benessere Duro il sonno nelle notti di mezza estate... L’afa, le giornate più lunghe, qualche stravizio di troppo a tavola. Ecco perché in questo periodo dormiamo di meno (e peggio) E all’improvviso, dormire diventa più difficile. Complici il gran caldo, le giornate più lunghe, le abitudini alimentari, il sonno estivo è un disturbo sempre più diffuso. E non soltanto per gli oltre 12 milioni di italiani che, secondo l’Associazione italiana di medicina del sonno, soff rono abitualmente di problemi collegati all’insonnia. Un problema comune D’estate, a chiunque può accadere di faticare più del solito ad addormentarsi. L’imputato numero uno, ovviamente, è l’afa: quando dormiamo, la temperatura del corpo scende di circa un grado e mezzo. Con il caldo la discesa avviene più lentamente, quindi ci addormentiamo più tardi. Ma non c’è solo il caldo a rendere complicate le nottate estive. L’aumentare delle ore di luce, durante la giornata, influisce sul rapporto veglia-sonno. Nel cervello c’è una zona detta ipotalamo, una sorta di orologio biologico all’interno del quale si trova la ghiandola pineale. Più si allungano le giornate, meno melatonina (l’ormone che facilita il sonno) secerne questa ghiandola. Risultato: dormiamo di meno. Quanto conta la tavola Non basta. Soprattutto quando siamo in vacanza, alcune regole di igiene del sonno non vengono rispettate. Usciamo di più la sera e facciamo le ore piccole. Inoltre, spostiamo in avanti le lancette dell’orologio per 34 100% Fitness Magazine l’ora di cena e ci lasciamo andare più del solito a tavola: la digestione si allunga e diventa meno facile, tutti fattori che complicano il sonno. Come rimediare? Facendo pasti più leggeri e ricchi di carboidrati. Mantenendo orari stabili, quando si va a dormire e quando ci si sveglia, magari rinunciando al pisolino pomeridiano. E andare a letto solo quando si è davvero stanchi. Altrimenti, meglio fare una passeggiata o guardare un po’ di Tv. Ma non è un dramma L’importante è accettare questi piccoli disagi di stagione senza allarmarsi troppo. Anche perché il sonno pue essere un fatto soggettivo, persino ereditario: ci sono intere famiglie di dormiglioni e altre che dormono pochissimo. Le ore di sonno necessarie variano da persona a persona. E poi non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità del sonno. L’uomo ha bisogno di una parte di sonno profondo, che restaura i neuroni, e di una con attivita di sogno, che scarica le tensioni accumulate nella giornata. A seconda dell’eta, inoltre, cambiano le esigenze: i bambini di solito dormono a lungo e non si svegliano mai nel cuore della notte. Un anziano, invece, tende a dormire di meno e a svegliarsi ripetutamente. Questo a prescindere dall’arrivo dell’estate. E un adulto? In media dorme 8 ore, ma nei casi più fortunati bastano anche 5 ore. In fondo, è insonne solo chi si lamenta di dormire poco. S Lesioni cutanee alute & Benessere di Monica Ioviero Podologa PODOLOGIA Per poter trattare le lesioni cutanee è necessario fare un cenno all’ anatomia e alla fisiologia della cute. Anatomia della cute Sono due le pricipali parti che caratterizzano la cute, ovvero, l’epidermide e il derma e due sono anche i diversi tipi di tessuto di cui ciascuno strato è costituito, ognuno con funzioni diverse. L’epidermide rappresenta lo strato esterno della cute; esso è sottile e avascolare, si rigenera normalmente ogni 4-6 settimane e ha come funzioni pricipali quelle di conservare l’integrità e fungere da barriera. Più in particolare, essa è formata da cinque sottostrati di cellule epidermiche: lo strato corneo (il più esterno), lo strato lucido, lo strato granuloso, lo strato spinoso e lo strato germinativo o strato delle cellule basali (il più interno). Lo strato germinativo unisce l’epidermide allo strato più spesso della cute, il derma. La funzione del derma è quella di fornire alla cute la forza, il sangue è l’ossigeno ed è proprio qui che si trovano vasi sanguigni, follicoli piliferi, vasi linfatici, ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare. Il derma è costituito da fibroblasti, collagene e fibre elastiche. I fibroblasti sono responsabili della formazione del collagene (sostanza fondamentale) e della elastina. Il collagene conferisce forza alla cute, e l’elastina elasticità. Spessi fasci di collagene uniscono il derma al tessuto sottocutaneo ed alle strutture sottostanti (fasce, muscoli ed ossa). II tessuto sottocutaneo è costituito da tessuto adiposo e di Mariarosaria D’Esposito Logopedista La rieducazione tubarica S i parla di riabilitazione tubarica in relazione ad un trattamento logopedico curativo e preventivo, volto al potenziamento della ventilazione della tuba in soggetti affetti da otite sieromucosa. La buona funzionalità dell’orecchio medio è assicurata dalla corretta attività della tuba di Eustachio, unica via di comunicazione tra la cassa timpanica e l’ambiente esterno. La tuba esplica numerose fondamentali funzioni: - consente il drenaggio del muco - impedisce ai rumori corporei (battito cardiaco, deglutizione, respiro ecc)di andare a battere direttamente sul timpano 36 100% Fitness Magazine S connettivo e da vasi sanguigni più grandi, da nervi e da vasi linfatici. Lo spessore del derma e del tessuto sottocutaneo varia da persona a persona e nelle varie parti del corpo. Fisiologia della cute La cute (organo più vasto del corpo e che rappresenta all’incirca il 10% del peso corporeo) è esposta quotidianamente ad attacchi fisici e meccanici che a volte potrebbero produrre conseguenze fisiche permanenti. La cute ha essenzialmente funzione di protezione (in quanto funge da barriera fisica nei confronti di microrganismi ed altri corpi estranei, proteggendoci dalle infezioni e salvaguardandoci da un’eccessiva perdita di liquidi), di trasmettere una sensazione (infatti le terminazioni nervose e della cute permettono di sentire il dolore, la pressione, il caldo ed il freddo), di termoregolazione (la cute regola la temperatura corporea attraverso la circolazione e la sudorazione), di escrezione (favorendo la - ha funzione di protezione immunologia - consente il ricambio dell’aria all’interno dell’orecchio medio e assicura il mantenimento della stessa pressione aerea sulle due facce della membrana timpanica Molti atti volontari ed automatici (deglutizione, masticazione, sbadiglio e starnuto) determinano l’apertura della tuba e quindi la ventilazione della cassa timpanica. I bambini risultano più predisposti, per struttura anatomica e condizione immunologia, a disfunzionalità tubarica che si manifesta con la comparsa di otite, generalmente recidivante. L’accumulo di versamento sieromucoso nella cavità dell’orecchio medio ostacola la vibrazione della membrana timpanica e, di conseguenza, la fedele trasmissione di stimoli sonori provocando una perdita uditiva solitamente inferiore ai 40dB. Tale condizione, soprattutto se protratta, può compromettere, in età evolutiva, la normale acquisizione del linguaggio. alute & Benessere LOGOPEDIA termoregolazione eliminando i prodotti di rifiuto, come per esempio gli elettroliti e l’acqua), metabolica ( l’esposizione della cute alla luce solare favorisce la sintesi della vitamina D che attiva il metabolismo di minerali come il calcio ed il fosfato rivestendo quindi un ruolo importante nella formazione delle ossa) ed estetica (la pelle riveste un ruolo importante anche in ambito cosmetico, comunicativo ed estetico). Le lesioni superficiali, come ad esempio il comune taglio da foglio oppure una sbucciatura al ginocchio, di solito cicatrizzano nell’arco di qualche giorno e senza nessuna complicazione. Mentre al contrario, le lesioni gravi e croniche possono presentare complicanze e quindi richiedere cure interdisciplinari a lungo termine e specifici protocolli che tratteremo più dettagliatamente nel prossimo articolo. La strategia riabilitativa utilizzata per la rieducazione tubarica prevede un intervento non invasivo volto a ripristinare, mediante specifici esercizi, un buon funzionamento della tuba e quindi dell’orecchio medio. Vengono, inoltre, indicate regole d’igiene nasale da apprendere e rispettare per tenere sempre il naso libero. Nella pulizia nasale il paziente potrà ricorrere alle diverse tecniche: - tecnica della pistola: chiusura di una narice con il pollice, lasciando libera l’altra; forte soffio nasale. Si ripete l’operazione con la seconda narice. - tecnica del drago: emissione di soffio molto forte da entrambe le narici - tecnica del toro: profonda inspirazione nasale allargando bene le ali del naso ed espirazione orale. 100% Fitness Magazine 37 S alute & Benessere La carenza di magnesio rende stanchi e nervosi Spesso vengono sottostimate le carenze legate a questo minerale S tanchezza mattutina, sbadigli a ripetizione e irascibilità non sono solo colpa del cambio di stagione. Medici ed esperti di nutrizione, invece, puntano il dito sulla carenza di magnesio. “Il magnesio - spiega Ovidio Brignoli vicepresidente nazionale della Società italiana di medicina generale (Simg)- è un minerale prezioso, fondamentale per l’attività di tutte le cellule, per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e dei muscoli, compreso il cuore. E la sua carenza è spesso sottostimata e non viene aff rontata. Almeno in Italia, dove non sempre viene citato dalle tabelle di composizione degli alimenti dell’Istituto italiano di nutrizione, come invece si fa correttamente con altri sali minerali come calcio e potassio”. Gli italiani hanno una dieta “troppo povera di ma- 38 100% Fitness Magazine gnesio - continua Brignoli – circa 260 mg al giorno rispetto ai 420 consigliati”. Correggere la propria alimentazione con cibi più ricchi di magnesio, può rappresentare un modo per rimediare alla stanchezza e irascibilità. Per esempio “il frumento integrale, spinaci, carciofi e bieta - spiega Anna Arnoldi, docente di Chimica degli alimenti all’università di Milano - e altri vegetali ‘molto verdi’. Perché il magnesio è un costituente della clorofilla”. Ma utili sono anche i legumi, mentre la carne e i latticini ne contengono meno. Molto bene la frutta secca, con anacardi, nocciole, pistacchi e noci. “In caso la stanchezza persista nonostante il cambio di alimentazione - prosegue Brignoli - allora meglio consultare il proprio medico di famiglia”. Sarà lui a decidere se sottoporre lo “stanco cronico” a una terapia a base di magnesio. E N O I Z A T N E M ALI Fragole o ciliegie? Questo è il (gustoso) problema Depurative e salvacuore, dietetiche e capaci di dare lo sprint giusto. Tanta acqua, pochissime calorie. E l’organismo ringrazia P rotagoniste della frutta di primavera, fragole e ciliegie hanno tutto quello che serve per essere considerate amiche della linea, del palato e della salute: tante vitamine, una buona dose di sali minerali, acqua. E proprietà benefiche per l’organismo a non finire. Insomma, se volete dimagrire senza perdere il gusto, disintossicarvi senza faticare, aiutare il vostro corpo ad affrontare al meglio la fatidica prova bikini, sono quello che fa per voi. In un ideale scontro al vertice tra fragole e ciliegie, chi vincerebbe? Il verdetto è tutto da scrivere… 42 100% Fitness Magazine ALIMENTAZIONE FRAGOLE: antietà, salvacuore e amiche della bilancia Tra i frutti in assoluto più ricchi di vitamina C (che le rende ottime per la prevenzione dell’influenza stagionale e dei raff reddori, ma anche ottimi aiuti per garantirsi un’abbronzatura da favola), le fragole sono perfette per essere inserite in qualunque dieta: costituite al 90% di acqua, apportano pochissime calorie (ancora meno delle ciliegie: solo 30 ogni 100 g) e non contengono grassi saturi, colesterolo o sodio. Le proprietà benefiche per l’organismo sono le più varie: sono in grado di proteggere il colon; una sostanza (l’acido ellagico) che contengono quando sono molto fresche ha addirittura proprietà antitumore; apportano anche una buona dose di calcio, indispensabile per prevenire l’osteoporosi e rispondere alla naturale esigenza di questo minerale da parte dell’organismo. CILIEGIE: spezza-fame ideale, ok per depurarsi Studi recenti hanno dimostrato come le ciliegie aiutino l’organismo a ridurre l’infiammazione delle articolazioni e a contrastare l’insorgenza dell’artrite reumatoide. Per non dire delle proprietà benefiche per la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie: ottime contro trigliceridi e colesterolo, contengono poco sodio e riducono quindi i Ma soprattutto, la fragola è un potente antietà: grazie alla notevole quantità di antiossidanti, può contribuire a rallentare il tempo che passa, contrastando la produzione di radicali liberi. Certo, nei soggetti più sensibili – o già allergici – possono accentuare reazioni: sotto forma di allergie “crociate”, vale a dire alimentari abbinate ad allergie ai pollini (in particolare a quelli delle betulacee). rischi di crisi cardiache e ipertensione. E ancora: grazie agli antociani, sostanze che appartengono alla famiglia dei flavonoidi, hanno anche un effetto antidolorifico. Il momento migliore per mangiare le ciliegie? A metà mattina o nel pomeriggio, come ottimi spezza-fame o ingredienti versatili per ricette sempre nuove. Essendo ricche di potassio – un sale minerale che fa bene ai muscoli perché contrasta i cali di energia e la stanchezza p p psicofisica – aiutano a ripartire alla ggrande. La quantità ideale è 150 g circa (p (pari a una ventina di ciliegie): se si esagera, la glicemia sale (sono ricche di zuccheri) e si rischiano fastidiosi gonfiori addominali perché gli zuccheri fermentano prima p nello stomaco e poi nell’intestino. Ecco perché è sempre meglio non mangiarle subito dopo il pasto. Altre proprietà delle ciliegie? Contribuiscono Con a tenere pulite le arterie, regolarizzano l’inte l’intestino, contrastano la formazione di radicali liberi libe (le scorie prodotte naturalmente dal nostro n organismo) e rallentano quindi quin l’invecchiamento. Sono anche depurative, disintossicanti e an antisettiche. E la notevole notev quantità di acqua che contengono conte – l’86% – ne fa un ottim ottimo diuretico naturale. Poche calorie (38 per 100 g), sono p perfette anche per chi è a dieta. 100% Fitness Magazine 1 43 ALIMENTAZIONE Vuoi dimagrire davvero? 4 cose da non fare mai Seguire una dieta è già faticoso. Non complicare le cose seguendo indicazioni sbagliate, falsi miti e luoghi comuni… V i suonano familiari luoghi comuni come questi: “Mai mangiare subito prima di andare a letto”, “se vuoi dimagrire in fretta, salta un pasto”, “mangia sempre alla stessa ora, se vuoi perdere peso”? Sembrano regole lapalissiane e veritiere. Invece sono in parte mezze verità, in parte falsi miti, molto più spesso teorie prive di fondamento: più nocive che benefiche. Cerchiamo di capire allora quali “false verità” evitare se si vuole dimagrire davvero, in fretta e bene. Mangiare la sera NON fa ingrassare Quel che fa guadagnare peso non è il momento in cui si consuma un pasto, ma il totale delle calorie che si consumano durante l’arco della giornata. Non conta assolutamente a che ora assumete quelle calorie. Va fatta, però, una precisazione: a fine giornata la stanchezza potrebbe far vacillare la vostra determinazione a seguire la dieta e potreste essere indotti a consumare alimenti più calorici che in altri momenti della giornata. Insomma: tenete d’occhio calorie e porzioni, ma sentitevi liberi di mangiare quando volete. Rispettare per forza gli orari non è così determinante Attenersi a orari precisi per i pasti può aiutare a controllarsi, ma forzarsi a mangiare se non si ha fame rende più difficile la dieta. Se siete costretti a mangiare a una determinata ora, come per esempio accade per la pausa pranzo in ufficio, ritagliatevi qualche spazio tutto per voi, in modo da poter avere il giusto relax durante la giornata, e mangiate solo quando è il vostro stomaco a richiederlo. In sostanza: mangiate quando avete fame e non quando lo dice l’orologio. Saltare un pasto NON aiuta a dimagrire. Tutt’altro... Se salterete un pasto nella speranza di vedere scendere l’ago della bilancia, aspettatevi un’amara sorpresa: arriverete affamati al pasto successivo e mangerete più del consentito. Non solo, saltare i pasti porta a un abbassamento del metabolismoche vi farà bruciare meno calorie. Insomma, è inutile. Attenetevi ai cinque pasti consigliati dal dietologo (colazione, pranzo, cena più merenda e spuntino). Le calorie non sono affatto tutte uguali Per raggiungere le 1.400 calorie previste dalla vostra dieta, non fa differenza, per esempio, quanto formaggio mangiate. Quello che conta davvero sono gli alimenti che più danno un senso di sazietà, oltre che esser più ricchi di alcuni nutrienti. Per fare un esempio: 100 calorie di una mela valgono di più delle 100 calorie di una fetta di pane bianco. Per sentirvi sazi, quindi, consumate cibi ricchi di fibre e acqua come la frutta e le verdure. 44 100% Fitness Magazine ALIMENTAZIONE Per sconfiggere l’insonnia basta scegliere gli alimenti giusti La sera vanno aboliti i cibi con troppo sodio e conservanti. Q uando cadere tra le braccia di Morfeo diventa difficile, basta scegliere quegli alimenti in grado di favorire il sonno. Secondo l’Associazione italiana di medicina del sonno (Aism), sono 12 milioni gli italiani che soff rono di disturbi del sonno, all’origine anche di depressione, stanchezza diurna e pessima qualità della vita. D’altra parte, l’insonnia è considerata un’autentica malattia sociale che influisce non poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che amplifica anche altre malattie indotte dallo stato di ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, patologie della cute e delle mucose. Inoltre, chi ha il vizio, fuma di più, sul lavoro si diventa meno propositivi e nella guida aumentano i pericoli di incidenti indotti dai colpi di sonno. Per favorire il sonno basta scegliere gli alimenti giusti. A stilare la classifica dei cibi “buoni” e di quelli “cattivi” è la Coldiretti, che ha raccolto in un vademecum le indicazioni dei medici dell’Aims. L’alimentazione, secondo la ricerca, 46 100% Fitness Magazine è in stretto rapporto con il sonno. Infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma lo stesso accade nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. Se è universalmente noto che vanno evitati la sera cioccolato, cacao, caffè e tè per la presenza di sostanze stimolanti, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di pessima qualità, meno noti sono gli effetti di altre sostanze contenute nei cibi generalmente consumati a cena. La sera è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso. Per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche patatine in sacchetto, salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola, per l’eccesso di sodio e conservanti, sono da abolire. Esistono invece cibi che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benesse- re e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Bene nella dieta serale anche semi oleosi, legumi, uova bollite, carne, pesce e formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici, come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure, al primo posto c’è la lattuga, seguita da radicchio rosso, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Infine, un bicchiere di latte caldo prima di andare a letto diminuisce l’acidità gastrica, che può interrompere il sonno, e fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Ma, in chiusura di serata, anche un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere in grado di distendere la mente. ALIMENTAZIONE L’ananas fa bene, ecco perché Anticellulite, amico del cuore e delle gambe, rallenta l’invecchiamento. E sì, aiuta anche a digerire... T ra i tanti frutti tropicali che sono ormai frequenti sulle nostre tavole (il kiwi e la papaya, ma anche il mango), l’ananas è forse quello che è diventato più familiare di tutti. Ci sembra quasi di conoscerlo da sempre, per quanto siamo abituati a vederlo, gustarlo e utilizzarlo in cucina. I nutrizionisti ne fanno un punto di riferimento anche nelle diete più rigorose. Le sue mille proprietà salutari e benefiche dal punto di vista alimentare lo rendono un alimento da inserire in uno stile di vita”virtuoso”. Può aiutare a digerire Il primo punto a favore dell’ananas si chiama bromelina. E’ un’enzima fondamentale per metabolizzare le proteine: ciò significa, ad esempio, che al termine di un pasto molto abbondante a base di carne, una fetta di questo frutto può contribuire ad accelerare la digestione. Attenzione, però: di qui a dire che l’ananas “faccia digerire” - tipica leggenda metropolitana della tavola - ce ne passa. 48 100% Fitness Magazine Il segreto di una corretta assimilazione dei cibi sta piuttosto nel non esagerare con le quantità e con i condimenti. Amico delle gambe, nemico della cellulite L’ananas ha poche calorie (solo 40 in 100 g) e molto potassio (perfetto per contrastare la ritenzione idrica): è perfetto quindi per combattere al meglio gli inestetismi come la cellulite e la pelle “a buccia d’arancia”. Non solo: essendo costituito per l’86% di acqua, è un ottimo diuretico; un’azione che, combinata con quella degli enzimi dagli effetti anticongestionanti, risulta ideale contro la sensazione di pesantezza delle gambe. Rallenta l’invecchiamento Tante vitamine A e C, sali minerali (tra cui calcio, fosforo e ferro) e altre sostanze benefiche lo rendono un validissimo antietà: l’ananas contrasta la formazion formazione di sostanze cancerogene nell’organismo e l’invecl’invec chiamento delle cellule. Infine, come tanti altr altri cibi, è amico del cuore: oltre a contribuire a rendere più fluido il sangue, riducendo cos così il rischio di trombosi. ALIMENTAZIONE Gli Omega 3 fanno bene al corpo e all’umore Ai già noti effetti salvacuore e antinfiammatori, si aggiungono ora i benefici sullo stato d’animo e sull’atteggiamento mentale A bbiamo imparato, in questi ultimi anni, quanto siano importanti gli ormai famosi “Omega 3”, i cosiddetti grassi buoni dalle mille funzioni benefiche per l’organismo. Ma ora nuovi studi scientifici ce ne svela un’altra proprietà inattesa: alte quantità di questi acidi grassi essenziali si sono dimostrate in grado di influire sull’umore. In che modo? Aumentando il volume di zone del cervello collegate alla gestione delle emozioni, che nelle persone depresse o con disturbi del comportamento risultano invece ridotte. Lo dimostrano alcune sperimentazioni effettuate all’università di Pittsburgh (Usa), appena presentate durante il meeting annuale dell’American Psychosomatic Society, che si è tenuto a Budapest (Ungheria). Che cosa sono. Ma cosa sono esattamente gli Omega 3? Quali benefici forniscono all’organismo? E soprattutto, dove si trovano? Procediamo con ordine. Gli Omega 50 100% Fitness Magazine 3 sono una famiglia di acidi grassi polinsaturi di cui fanno parte l’acido eicosapentaenoico (che nelle etichette alimentari compare con la sigla EPA) e l’acido docosaenoico (sigla: DHA). Si tratta di acidi grassi essenziali, cioè che il nostro organismo non produce da solo, ma che devono essere introdotti con l’alimentazione. Attenzione, però, a non commettere l’errore di considerarle sostanze “dietetiche”, perché il loro apporto calorico è uguale a quello degli altri grassi. Perché fanno bene. Gli Omega 3 si sono meritati l’appellativo di grassi “buoni”. Ecco il motivo: i grassi polinsaturi, a differenza di quelli saturi, aiutano a stabilizzare il livello di colesterolo nel sangue e talvolta ad abbassarlo. Ma non solo. Recenti studi hanno dimostrato che l’assunzione regolare di Omega 3 previene i disturbi cardiovascolari, combatte l’ipertensione, è utile nella terapia dell’artrite e di altri problemi infiammatori, viene considerata un valido supporto nella cura della psoriasi e di altre patologie cutanee. Senza contare gli effetti positivi sulla microcircolazione (utile per cellulite ed edemi) e sulla risposta immunitaria e antinfiammatoria in caso di ferite e infezioni. Dove si trovano, quanto assumerne. Per sfruttare al meglio i benefici degli Omega 3, il trucco è semplice: basta consumare dalle due alle tre porzioni settimanali di pesce, in particolare sgombro, salmone, merluzzo, pesce spada, tonno, trota, sardina e aringa, (possibilmente cotto al vapore o alla griglia), e mangiare spesso anche cereali, noci, e legumi. Esistono, inoltre, in commercio degli alimenti a cui gli acidi grassi polinsaturi sono stati aggiunti come supplemento alla composizione originaria. Ne sono un esempio il latte arricchito in Omega 3 o le uova addizionate della stessa sostanza. L’importante è leggere sempre con attenzione l’etichetta che deve riportare l’esatta composizione del cibo, comprese le integrazioni. ’ A T E I SOC NELLE AMICIZIE si preferisce chi ci somiglia, IN AMORE siamo attratti dagli opposti R ivoluzionando la regola che vige in amore per cui gli opposti si attraggono, viceversa, la somiglianza fisica sembra sia fonte di attrazione tra individui dello stesso sesso. “Le persone - spiegano gli psicologi Lisa DeBruine della McMaster University di Hamilton (Canada) - tendono a scegliere le amicizie in base alla rassomiglianza dei volti con se stessi o con i propri familiari. Questa regola non funziona nella scelta dei partner: si ‘inceppa’ grazie a un blocco psicologico, evitando l’incesto”. Lo stesso meccanismo che ci fa scegliere gli amici tra chi ci ricorda, ricorda la psicologa, ci suggerisce inconsciamente anche di chi possiamo fidarci di più. La preferenza per un Dna simile al nostro, spiegano gli psicologi, risiederebbe nella scelta di un “prodotto” che conosciamo e di cui si può fidare. Contrariamente, al momento di scegliere il partner, non si opta per il simile, ma per il diverso. E questo garantisce una selezione genetica sempre nuova e mette al riparo da possibili malattie ereditarie. Questi risultati derivano da esperi- 54 100% Fitness Magazine menti compiuti su oltre 100 individui per metà maschi e per metà femmine. La scoperta è giunta dopo aver sottoposto a un campione di uomini e donne diverse immagini di volti di persone dello stesso sesso, corrette con un programma al computer affinché alcune assomigliassero al campione stesso. “Tutti si sentivano maggiormente ben disposti nei confronti dei visi che più richiamavano i propri connotati”. Perché in qualche modo quella somiglianza è come uno specchio di una qualche parentela, sia pure remota. E aiutarsi tra parenti, sostiene la psicologa, fa comodo, perché aumenta la probabilità individuale di tramandare la propria eredità genetica. Al contrario, meglio che il partner non sia nostro parente, onde evitare che alla prole siano trasmessi i nostri difetti genetici. SOCIETÀ di Giuliano Mazzola Pitturazioni Giuliano RISTRUTTURIAMO S i usa dire che la casa sia lo specchio della propria personalità. Ristrutturare la propria casa, mantenendola sempre accogliente e confortevole, vuol dire investire il proprio denaro affinché il nostro immobile diventi sempre più prezioso nel tempo. Ma in molti casi problemi, come ristrettezze economiche, o mancanza di tempo obbligano a non aff rontare lavori per molti anni causando così gravi deperimenti. Pertanto, mi permetto di consigliare i lavori da eseguire dividendoli in due fasce, quelli necessari o urgenti, per garantirsi un’adeguata e sicura convivenza in casa e quelli utili per vivere meglio. RIPARAZIONI URGENTI: • Murature e opere in cemento armato gravemente danneggiate, fessurate o slegate • Eventuale rifacimento o trasformazione dei solai di legno • Putrescenza secca, umidità risalente, infiltrazioni d’acqua • Muri di contenimento instabili e pericolanti • Perdite impianti idrici e fognari • Impianto elettrico pericoloso non a norma • Infiltrazione dei tetti o lastrici solari • In casi di presenza di muffa si eseguono una disinfestazione e pitturazione con appositi prodotti • Manutenzione infissi in legno e opere in ferro 56 100% Fitness Magazine MODIFICHE UTILI: • Costruzione o demolizione di pareti divisorie • Controsoffitti in cartongesso per ottenere isolamento termico • Realizzazione o chiusura di vani porte e finestre • Tinteggiatura di pareti e i soffitti per cambiare colore • Sostituzione infissi e bussole • Sostituzione di pavimenti e rivestimenti Quest’ultime modifiche, servono per avere un’abitazione più inerente alle proprie esigenze, oppure semplicemente per cambiare l’aspetto estetico. Spesso, per rendere la propria abitazione più graziosa e ospitale non occorre spendere tanti soldi, a volte basta solo cambiare il pavimento e imbiancare con diverso colore ottenendo così ottimi risultati. Per riuscire in quest’impresa è necessario fare appello alla propria fantasia e improvvisarsi decoratori, ma soprattutto sfruttare quello che già si ha, senza perdersi in chissà quanti progetti. Infine, aggiungo, non rammaricatevi mai di spendere soldi nel vostro immobile di proprietà, perché è come sempre il miglior investimento esistente. di Lena Di Gregorio SOCIETÀ Evolution Hair Scelte... di testa! P lasmabili come nessun’altra parte del corpo, i capelli incidono sul viso molto più del trucco: possono mimetizzare le piccole imperfezioni o mettere in risalto i punti di fascino, ammorbidire i tratti o renderli più decisi, esprimere una femminilità dolce e romantica o aggressiva. Non solo, permettono anche di barare sugli anni. Un colore indovinato, un taglio a regola d’arte e qualche semplice accorgimento nello styling, infatti, possono variare in positivo la percezione dell’età. Basta lasciare mano libera all’hair stylist. Corto ultrafemminile No alla nuca rasata e ai volumi maxi o mini. Il taglio ideale gioca sull’irregolarità, con ciocche di lunghezze diverse, sfilate al centro della testa dove tendono ad appiattirsi. Poi si può scegliere due tipi di styling: appena mosso ma lineare, un po’ bon ton, oppure spiritoso con ciuffetti sparati alla Sharon Stone. Sì al caschetto spettinato Le linee molto grafiche e squadrate alla Louise Brooks danno carattere al viso, ma possono indurire i lineamenti. Invece dona a tutte ed è molto attuale l’ultima versione con frangia o ciuffo e punte arrotondate, ma soprattutto spettinato a regola d’arte. Lunghi… ma non troppo Con frange lunghe da una parte, sexy e provocatorie, oppure lisce e semplici fino sugli occhi, lisci o mossi i capelli lunghi hanno sempre il loro fascino. Per le over 40, meglio puntare sulle medie lunghezze, non oltre le spalle, ideali i tagli leggermente degradè che consentono di guadagnare volume soprattutto attorno al viso. 58 100% Fitness Magazine Il carrè… Il taglio deve essere destrutturato e versatile, in modo da adattarlo alla forma del viso. Per renderlo frizzante, la lunghezza ideale è a livello della bocca, ma se la zona del collo tende a cedere i capelli vanno lasciati un po’ più lunghi, fino ad accarezzare la mandibola. Di grande tendenza il carrè corto ma non troppo, perfetto per chi ha un viso ovale e grandi occhi. Sfoggiato ultimamente da Hilary Blasi, è corto e pari dietro, con ciocche più lunghe e sfilate davanti e la riga laterale che va a dare un tocco di sensualità al viso. Ottima occasione per togliere un po’ di doppie punte e valorizzare la femminilità. Queste sono solo alcune delle tendenze attuali, l’importante è che l’hair stylist adatti sempre il taglio scelto sul vostro viso valorizzando tratti e cercando di nascondere i difetti. di Antonino Iaccarino SOCIETÀ presidente Ascom Piano di Sorrento La NOTTE BIANCA a Piano di Sorrento COME E’ NATA QUESTA MANIFESTAZIONE? Questa manifestazione è nata dalla volontà di noi tutti di creare un qualcosa di importante per Piano di Sorrento non soltanto dal punto di vista commerciale ma anche e soprattutto dal punto di vista turistico e folcroristico e questa manifestazione vuole anche rappresentare il punto di partenza per tante e nuove iniziative future attraverso un associazione sempre più dinamica e compatta; COME SI E’ RIUSCITI AD ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE COSI’ IMPORTANTE IN COSI’ POCO TEMPO? Prima di tutto attraverso il vasto consenso di tutti i commercianti di Piano di Sorrento, da questo è seguito un meccanismo organizzativo che ha coinvolto vari commercianti che insieme a me e ai vari assessorati comunali è riuscito ad organizzare in così breve tempo questa splendida manifestazione. IN CHE MODO HA CONTRIBUITO IL COMUNE? Il comune ci è stato vicino sin dal primo momento e continua a sostenerci in tutte le nostre nuove iniziative. Anzi colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale per la sua immensa disponibilità QUANTI ARTISTI CONTA LA MANIFESTAZIONE? con la collaborazione Della Satori comunicazioni ci saranno circa 70 artisti di strada itineranti tra maghi, clown, mimi, spettacoli completi con fuoco, body painting a questi poi bisogna aggiungere gli innumerevoli spettacoli musicali, come il concerto dei Non Solo Gospel, gruppi di strada che propongono musica jazz tradizionale e con la collaborazione della Pro Loco, la tipica posteggia napoletana e anche un vasto gruppo di di tammorre in più ci saranno i sbandieratori di Sessa Aurunca per poi arrivare a mezzanotte con il concerto di Amici 2009. QUALI SONO I VANTAGGI PER I CLIENTI CHE VI PARTECIPERANNO? Ci saranno diverse attivita’ commerciali che unicamente per quella sera effetturanno degli sconti speciali, mentre altre attività effettueranno degli omaggi a tutti coloro che acquisteranno presso il proprio punto vendita. COME MAI LA SCELTA DI CONTATTARE 60 100% Fitness Magazine UN GRUPPO IMPORTANTE COME QUELLO DI AMICI? Si e’ arrivati a contattare il gruppo di Amici, per dare un forte segnale a questa manifestazione, considerando che in altre piazze hanno avuto un grosso riscontro di pubblico soprattutto di giovani. QUALE SARA’ IL RUOLO DEL TRENINO? L’idea del trenino è nato dall’intento di creare relativamente a questa manifestazione una sorta di circuito non soltanto locale ma anche turistico con l’auspicio di uno sviluppo anche dal punto di vista turistico di Piano di Sorrento, questo trenino sarà disponibile gratuitamente dalle 20 alle 24 per tutti i turisti che alloggeranno nelle strutture alberghiere di Piano e anche di Sant’Agnello. E’ VERO CHE LA CIRCUMVESUVIANA SARA’ DISPONIBILE FINO A TARDA SERATA? Sul momento la circum sarà disponibile con l’ultima corsa all’ 1:37, c’è da dire però che stiamo cercando di avere due corse ulteriori per le 2:30 e le 3:00 per il tratto Sorrento-C.mare e grazie soprattutto all’ aiuto dell’ assessore Pasquale D’Aniello siamo sicuri di riuscire nell’intento. CI SARANNO MOLTE AREE PEDONALI? Tutto il centro di Piano sarà zona pedonale a partire dalle 19 circa. Tutto il corso italia, parte di Via Bagnulo, Piazza Cota, Via Casa Rosa, Via San Michele, parte di Via delle Rose, parte di Piazza della Repubblica. QUANTI COMMERCIANTI HANNO ADERITO A QUESTA MANIFESTAZIONE? Sono piu’ di 130 i commercianti aderenti e saranno riconoscibili dalla vetrofonia esposta all’esterno del negozio ovvero una stella con la scritta... IO SI’.... SE IN COSI’ POCO TEMPO SIETE RIUSCITI AD ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE COSI’ IMPORTANTE COSA ORGANIZZERETE PER L’ANNO PROSSIMO? Il mio augurio è che questa manifestazione sia il viatico per una serie di iniziative future attraverso l’aiuto di persone dinamiche e volenterose per cui non dovrò più dire cosa si organizzerà tra un anno ma cosa si organizzerà tra un mese o tra due ma tutto ciò sarà possibile solo se ci sarà la collaborazione da parte di tutte le forze commerciali di piano. di Paolo e Vincenzo SOCIETÀ TERMINOLOGIE, DEFINIZIONI E INTENZIONI SUL TEMA DELL’HANDICAPS F Fin dai tempi abbastanza remoti e più precisamente da quando la società ha cominciato a prendere coscienza sul tema della diversabilità che ci si è preoccupati di coniare dei terminini più possibilmente appropriati su quello che è il glossario che compone il vasto mondo dell’handicap. Ma occorre fare una precisazione e come ci suggerisce il grande pensatore francese M. Foucault nel suo saggio “ LE PAROLE E LE COSE “ che qualsiasi tipo di definizione cela sempre uno o più significati, in alcuni casi le parole diventano arbitrarie e grette specialmente quando pretendono di soddisfare quel giusto valore semantico delle cose. Tenendo presente quest’anticipazione diventa legittimo fare una dettagliata analisi sulle terminologie usate nel descrivere o spiegare argomentazioni e situazioni sulla diversabilità. Il termine più frequente e forse il più pronunciato nel linguaggio comune ma che troviamo anche in molti testi ufficiali di neurologia, è “Handicaps “, a parte l’origine anglosassone di questa parola apparentemente esaustiva , si rivela invece un termine fortemente limitativo, quando sentiamo dire di una persona che è andicappata è come se volessimo dargli un equivocabile etichettatura per contraddistinguerla dalla persona sana e quindi da noi stessi che la pronunciamo. Ma noi ci domandiamo esiste un essere umano che non nascondi una qualsiasi forma anche se lieve di Handicap ? Il secondo vocabolo molto in voga soprattutto adoperato nel linguaggio quotidiano è “ disabile “ ,è questo un termine a nostro avviso assolutamente inappropriato e che va a ledere anche la dignità morale dell’individuo, come infatti se approfondiamo il significato di questa parola , tutti gli esseri umani risulterebbero disabili poiché nessuno su questa terra è completamente abile, anzi saremmo contenti di conoscere qualche esempio di abilità assoluta. Proseguendo nella nostra rassegna troviamo questa volta una vera e propria espressione che è “soggetto con deficit “ , dove deficit sostituirebbe la parola stupidità. Ma per rendere la frase meno offensiva si è pensato appunto di usare il termine più elegante di deficit, a tal fine di non scatenare nessuna suscettibilità. Questo è a nostro parere un esempio dove si rasenta la meschineria più acuta e la risposta per l’abbattimento di questo termine negletto ci sopraggiunge da quelle stesse persone considerate decifitarie, la quale invece hanno dato più di una volta dimostrazione di rara e invidiabile intelligenza . La parola “ invalidi “ la troviamo come si può ben ricordare non solo sui contrassegni che rilasciano gli enti comunali ai 62 100% Fitness Magazine fini del parcheggio sulle strisce gialle , ma anche su tutti gli stampati presenti nei presidi per la riabilitazione e negli uffici dove si svolgono le pratiche per l’invalidità civile. D’altro canto non ci si poteva aspettare di meglio, e gli inventori, di questo termine avranno fatto uno sforzo intellettivo di notevole impegno prima di stamparlo sui vari moduli. Tutto ciò non fa altro che contribuire a diffondere quella cultura della negatività e dei pregiudizi che da troppi anni si continua a perpetrare verso quelle persone considerate erroneamente invalide. Una delle terminologie assai curiose e che la riscontriamo frequentemente negli ambienti con un substrato culturale molto basso è “ infelice “ si vuole significare con questa parola quella persona che è nata con un determinato problema fisico o comunque che lo abbia acquisito negli anni. Noi ci complimentiamo con l’artefice che ha voluto immettere nel glossario quest’aggettivo poiché anche lui ad un certo punto della vita si è trasformato da persona felice a persona infelice. La selva degli sproloqui è vasta , se solo ricordiamo la parola “ menomato “ che nelle intenzioni del suo inventore vuole significare inferiore, oppure il termine “ mongoloide “ usato nel lessico giovanile , quando si vuole offendere in questo caso non la persona con problemi ma quella normodotata, cosi si prende in prestito questa espressione come voler significare “ stai attento perché tu persona normale se ti comporti da mongoloide ti si può confondere con i disabili veri “. Ma l’ultima novità in materia è stata coniata 6 anni fa, quando qualche signore con l’apporto delle istituzioni ha pensato di non far incollerire nessuno e di adoperare l’espressione tra l’altro molto forbita di “ diversamente abile “ oggi questa definizione è la più usata, la più accettata da vasti strati di società , essa è diventata l’espressione ufficiale. Secondo il nostro punto di vista questa è un ulteriore etichettatura, un modo approssimativo all’apparenza innocuo di risoluzione di questo spinoso problema, consigliamo come alternativa più accettabile il semplice termine di persona , che poi tale persona abbia delle problematiche fisiche o psicofisiche , non spetta a nessuna realtà istituzionale o culturale forgiare delle terminologie o affibiare delle definizioni. Semmai invitiamo tali stesse realtà interessate a questo tema affinché si adoperino per un fattivo lavoro di costruttiva collaborazione considerando definitivamente che tutti coloro che hanno avuto un qualsiasi problema sono solo ed esclusivamente essere umani. Un grande ringraziamento I TANTAVOGLIA DI VIVERE. Animali I proprietari e le vaccinazioni dei cani Uno dei compiti del buon proprietario di cane è provvedere alle vaccinazioni. C erchiamo di capire a che serve vaccinare, perché e come farlo, attraverso le domande che i padroni dei cani quotidianamente ci rivolgono. 1- Dottoressa, da qualche giorno il mio cane non sta bene, posso vaccinarlo? Si vaccinano solo animali in salute e sverminati; il vaccino, qualunque esso sia, non è una medicina da adoperare quando si è malati, ma è uno strumento di profilassi che per “funzionare bene” necessita di un sistema immunitario competente, dunque di un animale sano. Ogni cane prima di essere vaccinato deve essere accuratamente visitato dal veterinario, unica figura professionale in grado di esprimere giudizi sullo stato di salute di un cane, e solo se da questo controllo risulta tutto nella norma si può procedere alla vaccinazione. Dunque NON C’E’ VACCINO SENZA VISITA! 2- Mi hanno regalato un cucciolo di 40 giorni, quando posso cominciare a vaccinarlo? L’età in cui cominciare le vaccinazioni è variabile a seconda del protocollo vaccinale che il veterinario decide di utilizzare e dal tipo di vaccino che somministra (spenti o attenuati). In linea generale è bene non iniziare a vaccinare prima dei 60 giorni, per evitare l’interferenza dell’immunità che induce il vaccino con l’immunità passiva di origine materna (durante la gravidanza e successivamente col colostro la madre dona ai cuccioli un corredo di anticorpi che li proteggeranno nelle prime settimane di vita dalle principali malattie infettive). Anche se esistono in commercio vaccini speciali (dotati di una carica antigenica maggiore) che possono essere somministrati a cuccioli anche di 40-45 giorni (i Puppy). In più, mai vaccinare animali appena presi! Soprattutto se raccolti per strada o comprati nei negozi. Diamogli il tempo di abituarsi a noi, alla nostra casa, e, purtroppo, anche di manifestare eventuali 64 100% Fitness Magazine malattie che portano in incubazione.. 3- Vorrei vaccinare il mio cane al più presto, sa, dottoressa, ho un bambino piccolo in casa! I vaccini che normalmente si utilizzano proteggono nei confronti delle malattie animali che poco hanno a che fare con quelle umane (se si escludono zoonosi come la Leptospirosi e la Rabbia!), dunque è sbagliato pensare di vaccinare un cane per proteggere la salute dei bambini . Vaccinare il proprio cane è un gesto utile e necessario per preservare la sua salute ma non la nostra! 4- Ho vaccinato il mio cane quand’era cucciolo, ma ora è grande, non ha più bisogno dei vaccini, vero? Ai giovani cuccioli si somministrano due dosi di vaccino per ciascuna malattia per la quale si vuole coprire: alla prima dose deve seguire il richiamo da far capitare entro un mese dalla prima dose per dare il cosiddetto “effetto booster”, ovvero il massimo della produzione anticorpale che il sistema immunitario può produrre. Un richiamo annuale di solito è sufficiente per ricordare al sistema immunitario che non 5- Ma se vaccino tutti gli anni il mio cane lo proteggo da tutte le malattie? Le case farmaceutiche producono vaccini sempre più sofisticati e sicuri, ma solo per alcune malattie gravi che possono colpire i nostri amici e che sono: Gastroenterite infettiva: malattia molto grave nei cuccioli, si manifesta con febbre, abbattimento, vomito, diarrea profusa e spesso emorragica. Si trasmette facilmente attraverso il contatto con animali malati o attraverso l’ambiente dove hanno soggiornato animali malati (attenzione a non portare troppo in giro cuccioli non completamente vaccinati!) Cimurro: è una malattia molto complessa e grave che può colpire giovani ma anche adulti, i segni clinici caratterizzano l’interessamento di diversi apparati e sono: febbre, tosse, occhi cisposi, diarrea, vomito, crisi epilettiche, atassia, paresi, paralisi, mioclonie (i cosiddetti tic), ipercheratosi (ispessimento) dei cuscinetti plantari e del tartufo. Epatite infettiva del cane: provoca sintomi clinici vaghi come febbre, abbattimento, ittero. Leptospirosi: è una malattia a diffusione mondiale che può colpire molte specie animali (uomo, ratto, cane) si trasmette attraverso il contatto diretto con urine di animali malati o attraverso l’ambiente contaminato, provoca grave interessamento epatico (con ittero) e renale (insufficienza renale acuta o cronica) Rabbia: è una malattia estremamente grave che può colpire molte specie animali compreso l’uomo. Si trasmette attraverso il morso di un animale malato, da qui il virus, veicolato dalla saliva, migra al sistema nervoso e determina un’encefalite. Due sono le possibili varianti cliniche: forma furiosa in cui si riconoscono ipersensibilità, vocalizzazioni anormali, alterazioni del comportamento sessuale, atteggiamento di attaccare/morsicare qualsiasi cosa e la forma muta in cui prevale letargia, disfonia, disfagia, debolezza. Entrambe le forma conducono a morte per paralisi progressiva della muscolatura fino all’interessamento dei muscoli respiratori. E l’unica malattia per la quale è obbligatorio vaccinare i nostri cani. Noi campani, che fortunatamente viviamo in zona indenne da rabbia, l’obbligo di vaccinare c’è nel momento in cui decidiamo di viaggiare col cane fuori regione; in tal caso la vaccinazione va praticata un mese prima di partire. Animali deve smettere di produrre quegli anticorpi. La gastro-enterite infettiva, il cimurro sono malattie più frequenti nel cucciolo piuttosto che nell’adulto, ma la leptospirosi, l’epatite e lo stesso cimurro possono tranquillamente manifestarsi anche in soggetti adulti e con conseguenze molto gravi per il cane. 6- Quale sarà il vaccino del futuro? Noi speriamo vivamente che il vaccino del futuro sarà quello in grado di proteggere i nostri cani dalla leishmaniosi: malattia grave, spesso mortale, frequentissima nelle nostre zone e purtroppo trasmissibile all’uomo. 100% Fitness Magazine 65 Animali 68 Salve a tutti S alve a tutti, allora, iniziamo col dire che sono biondo, molto biondo, fisico atletico, occhi scuri, un certo fascino, …. coda vaporosa, insomma sono un Golden Retriever, mi chiamo Dusk, vivo con la mia bipede Claudia a Piano di Sorrento, ed ho quasi un anno e mezzo. Fin da quando avevo tre mesi la mia bipede (i bipedi sono quelli aaalti, i distributori di premietti ambulanti), mi porta in un posto bellissimo, lei lo chiama “campetto”. Come dicevo, è un gran bel posto: ci sono milioooni di odori nuovi ogni volta, e quelli che la bipede chiama “istruttori”, si insomma, quelli vestiti di arancione, che sono veramente dei tipi simpatici, che però sanno come farsi rispettare anche dai tipetti testardi come me. Quando andiamo al campetto c’è poi un’altra cosa davvero divertente: io e la bipede facciamo tante cose insieme, impariamo esercizi nuovi, giochiamo persino,e mi premiano pure con dei pezzetti di wurstel buonissimi! Io naturalmente sono sempre stato un allievo modello, mentre la bipede all’inizio era veramente una frana, quasi mi metteva in imbarazzo, ma poi col tempo, dopo che abbiamo seguito il corso “puppy”insieme a tanti altri cucciolotti, e poi la classe dell’obbedienza di base, devo dire che è migliorata, ed oggi siamo molto più affiatati; andiamo al campo un paio di volte a settimana e con gli istruttori Tommaso, Costantino, Anja e Laura facciamo tante cose divertentissime: ho persino saltato dentro i cerchi,sono passato nel “tunnel” che all’inizio mi faceva tanta paura, faccio la “passerella” come un atleta, e naturalmente, quando mi va di eseguirli, conosco benissimo tutti i comandi di base, più un sacco di “giochetti” che mi ha insegnato la bipede a casa, seguendo i consigli degli istruttori. Una delle cose più belle poi sono i complimenti che ricevo ogni volta che 100% Fitness Magazine di Claudia Cappiello eseguo bene un comando o un particolare esercizio, mi fanno sentire davvero importante per la mia bipede, più sicuro di me stesso, e mi aiutano a superare le mie paure, ed anche lei, la bipede, da quando frequentiamo l’associazione “Canis Sapiens”, è molto più fiduciosa nelle sue capacità, ha imparato molte cose nuove, sia sui cani che sugli umani, dice sempre che non avrebbe mai pensato che “lavorare” con un cane le sarebbe piaciuto tanto, finché… non ha provato! E adesso quando è ora di andare al “campetto” è quasi più contenta ed ansiosa di me! (E lei non no riceve i nemmeno un premietto.. mah…i bipedi!) Ma ora veniamo a noi, e parliamo della principale ragione che fa del campo un luogo meraviglioso: le mie amiche cagnoline! Innanzitutto c’è Ambra, che oltre ad essere bionda, dolce e molto socievole,è un vero fenomeno! In agility è una scheggia, conosce tantissimi comandi ed esercizi, impara in pochissimo tempo, ed è sempre attenta al suo padrone Tommaso! Poi c’è Lira, una mora tutta d’un pezzo che non prende molto bene le mie galanterie ma si scioglie per uno sguardo della sua Anja, con la quale è davvero affiatata! Ci sono poi le figlie di Ambra, Asia e Naja, mie compagne di corse e giochi sull’erba del campetto, che muovono i primi passi per eguagliare in bravura la mamma. Oltre a loro, durante i corsi ho potuto conoscere tanti altri cani di razze diverse, pastori tedeschi come la mia compagna di giochi, la dolce Angie, rottweiler, boxer, alaskan malamute e tanti altri! Insomma, avrete capito perché vi consiglio di convincere i vostri bipedi ad informarsi sull’associazione “Canis Sapiens”. SOCIETÀ di Daniela Alviani Avvocato Cell. 338.2581049 La responsabilità del locatore per le violazioni del regolamento condominiale N ell’articolo di questo mese aff rontiamo la problematica sul se sussista o meno la responsabilità del locatore di un immobile, facente parte di uno stabile condominiale, nel caso in cui il conduttore si renda autore di una violazione del regolamento condominiale. Secondo un costante indirizzo giurisprudenziale, la risposta sarebbe affermativa. Ciò discenderebbe dalla operatività nei confronti di tutti – e quindi anche nei confronti del conduttore delle norme regolamentari condominiali che disciplinano l’uso e il godimento sia delle parti comuni, sia delle parti in proprietà esclusiva dei singoli condomini. A tal proposito la Corte di Cassazione ha più volte affermato che il condomino, siccome principale destinatario delle norme regolamentari, si pone nei confronti della collettività condominiale non solo come responsabile delle violazioni di quelle norme da lui personalmente commesse, ma anche come responsabile delle violazioni delle stesse norme poste in essere 70 100% Fitness Magazine del conduttore del suo bene, se ed in quanto agevolate da sua culpa in eligendo e da sua culpa in vigilando o, comunque, dall’omissione di tutto quanto sia esigibile da lui locatore. In ragione di ciò, qualora il proprietario di un immobile ubicato in un condominio e locato ad un terzo, il quale ultimo con il proprio comportamento abbia posto in essere una violazione regolamentare condominiale, venga convenuto in un giudizio per le violazione commesse dal proprio inquilino, dovrà allegare e dimostrare – pena la possibile declaratoria della di lui civile responsabilità – di essersi attivato al riguardo, adottando un comportamento non inerte e comunque impeditivo, per quanto ragionevolmente possibile, della infrazione commessa. Sul piano processuale, quindi, in simili fattispecie di violazioni, bene sarà incardinata dal condominio una lite nei confronti del condomino – locatore, pur rimanendo sempre in capo al condominio medesimo la facoltà di convenire in giudizio direttamente l’inquilino autore della violazione regolamentare. SOCIETÀ di Maria Gargiulo IL PROFUMO DI UN SOGNO T utto è iniziato un anno fa... Un po’per gioco, un po’per voglia di farlo. Ho sempre amato scrivere ma mai avrei pensato di riuscire a terminare un intero libro. Cercavo argomenti,immaginavo storie ma niente mi risultava convincente, d’effetto. Poi guardando in tv,un programma che tutti considerano trash, ma chissà perché fa il boom di ascolti, mi è scattato qualcosa dentro. Bastava una canzone, un gesto d’affetto, una candela accesa,un panorama mozzafiato a farmi emozionare. Avevo la pelle d’oca e mi sentivo anche un po’ sciocca ad emozionarmi per cosi poco. Poi ho realizzato. Non so se ci sia qualcosa di vero, se è pura finzione, so che se guardato con occhio critico,dalla giusta prospettiva, senza prenderlo troppo sul serio, un programma come “uomini e donne” ti fa emozionare davvero. Ognuno di noi sogna di vivere una favola, una storia d’amore che ti lasci qualcosa dentro, qualcosa di magico. Tutti hanno bisogno d’amore, di essere coccolati, di avere un punto fermo a cui rivolgersi quando si è in difficoltà, a cui potersi affidare senza avere paura di restarne delusi. L’essere umano è incompleto se non da’, ne riceve amore. Ho fatto un’ indagine su internet e mi sono resa conto di quanto le persone investano sui sentimenti. Molti si affezionano alle storie nate in tv, ci credono, le criticano, le confrontano alle proprie. Cosi mi sono decisa a scrivere un romanzo ispirato a “uomini e donne”. Ho immaginato come potesse essere la vita degli ipotetici protagonisti, mi sono divertita creando situazioni immaginarie e surreali. Leggendolo mi sono emozionata e ho provato a inviarlo a varie case editrici per scrittori emergenti, senza troppe aspettative. Invece dopo un po’ ho ricevuto la risposta positiva:avrebbero pubblicato il mio libro! Non mi sembrava possibile! Ora non sto qui ad elencare i motivi del perché comprarlo perché non m’importa di vendere chissà quante copie. Vorrei soltanto incuriosire voi lettori, entrare nei vostri cuori, elaborare le vostre emozioni più nascoste attraverso le pagine del mio libro. Si tratta di una storia d’amore d’altri tempi, una sorta di fiaba a lieto fine, nata in tv, con scenari immaginari e testi di canzoni. E come in ogni romanzo non mancheranno i colpi di 72 100% Fitness Magazine scena. Lo consiglio a chi come me ha un costante bisogno d’amore,di conferme,di certezze. Lo dedico a chi è innamorato, a chi è rimasto deluso dall’amore, a chi crede che “uomini e donne” sia un programma inguardabile, a tutti quelli che hanno bisogno di un po’ di magia, di fantasia, di speranza. Concludo mandando un messaggio a tutti: “Credete nei vostri sogni,niente paura.., seguite la vostra stella... prima o poi qualcosa accadrà!!”. Disponibile presso: Libreria “Tasso” - Sorrento. Libreria “La Capsa” - Sorrento. Libreria “Aversa” - Sant’Agnello. Libreria “L’indice” - Piano di Sorrento. Vendita on-line: www.kimerik.it di Salvatore Spinelli SOCIETÀ L’Angolo della Poesia D opo una pausa in cui abbiamo trattato argomenti diversi, questo mese torniamo a proporre l’amenità della favola la cui morale fa riflettere e insegna qualcosa anche ai grandi. Nel futuro non mancherà l’occasione per pro- porre argomenti di altro genere intervallandoli ancora con la favola, secondo me, sempre gradita. Mi è grata l’occasione per esprimere un sincero ringraziamento ai lettori di questa rivista che incontrandomi mi manifestano il loro apprezzamento. Grazie di cuore! I DUE GALLI E L’AQUILA 74 In una periferica masseria due galli vivevan in armonia, andavan d’amore e d’accordo e il litigio, un vago ricordo. Umiliato e pieno di vergogna il perdente per evitar la gogna un pò malconcio e a fatica scomparve in men che non si dica. Ma un giorno al far della mattina leggiadra arriva una gallina che comincia a muoversi sinuosa e si mette a fare la smorfiosa. Il vincitor fiero della vittoria avea diritto alla sua gloria e là, superbo e in pieno piieen noo giorno giioorn r no il suo trofeo mostròò tutt’intorno. tut uttt’’iin nttoorn rno. o. O amore, di cosa tu non sei capace! Tra i due non vi fu più pace, ognun voleva mettersi in mostra in una vacua, insulsa giostra. L’altro pianse, pianse an nssee ddii do ddolore olo lore lore re d’aver perso l’oggetto cuore ettttoo del del el ccu uor ore ma per la sconfittaa ch chiara netta hia iara ra e n eettttaa lui già meditava llaa ve v vendetta. endet ndet nd etta etta ta. Per conquistar quella preda, ecco, ognuno affilava il suo becco, cercava un sicuro punto a terra in vista di una futura guerra. E non dovette attender en ndder er molto mol olto lto to perchè qualcuno gli li diede ddiied ede ascolto, aassco colt lto, lto, o, l’altro sulla cima del deell ttetto eettto etto to ssalì aallì e col suo trofeo, altero, terroo, si te tero si esibì. essiibbìì. Nel villaggio il fatto si diffuse, in tutti la curiosità s’accese e in molti andarono a vedere cosa là stava per accadere. Mentre cantava a pperdifi erddiifiat er aato to per lui stava decidendo den de nddo do iill ffato, aatto, o, un feroce avvoltoioo lo lo sentì seen ntì tì e come folgore con ll’unghie ’uun ngghhiie lo lo gghermì. hheeerm rmì. rm ì. La corda ormai era troppo tesa e in breve cominciò la contesa, cruenta e feroce fu la pugna che al solo pensier quasi ripugna. Fu effimera la sua vittoria vit itttooori ria ri e ancor più breve la la sua sua ua gloria: glo lorriia: a: spesso la fortuna agl’insolenti gll’’in inso sole olent lent le nti riserva questi negativi aattiv ivi eev eventi. veen n nti ttiii.. 100% Fitness Magazine SOCIETÀ di Paola d’Esposito La qualità del benessere nella scelta della casa P arliamo tutti oggi di “qualità” della vita, dei prodotti, degli alimenti, delle persone, tutte cose da cui trarre un beneficio per poter fare scelte importanti come quella di comprare la casa, e tutto ciò che ci rappresenta. Ritrovare una propria energia e’ fondamentale per il nostro equilibrio, ricaricarsi da tutto quello che viene dalla terra, e crearsi l’idea che lo “spirito” o l’atmosfera di un luogo abbia degli effetti positivi sul proprio benessere. Infatti allestendo gli ambienti dove viviamo e lavoriamo con piante ed acquari ci aiuta a trovare l’atmosfera naturale da dove poi proveniamo. E’ l’arte di progettare e comprare la propria casa per favorire il successo, la ricchezza e la felicità. Così la scelta della casa diventa un lunga ricerca nell’abbinamento al nostro essere, ed a qualcosa che ci spinge verso particolari condizioni naturali ed ambientali. Uno studio da parte mia che richiede una lunga atten- 76 100% Fitness Magazine zione nella scelta degli immobili, ma anche del settore tecnico-ambientale e psicologico, ed economico dell’acquirente, tutto per dare un maggior rispetto alla vita che oggi e’ sempre più stressata per un contatto misero con la natura. Se solo immaginiamo al ritorno in una casa con terrazzi sul mare, o un giardinetto che ci fa rinascere, l’acquario che ci fa sognare e quella veduta sul Golfo, tutte emozioni che ci migliorano ci tranquillizzano e ci rasserenano. E’ stato, inoltre, ampiamente dimostrato attraverso studi recentissimi che circondarsi di una zona verde aiuta ad eliminare l’ansia e lo stress, abbassare la pressione, migliorare l’umore e i rapporti con gli altri. Infatti esiste una trasmissione di sensazioni tra l’uomo ed elementi naturali come il mare il cielo la terra ed il vento. Il giardino per indurre alla riflessione, la calma, il silenzio, può diventare un luogo ideale per scaricare stress e tensioni. Grazie ad una giusta scelta, la casa può migliorare positivamente la vita.