Le politiche di prevenzione riduzione

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Le politiche di prevenzione riduzione
SEMINARIO
La produzione dei rifiuti, le politiche di prevenzione e
riduzione, le raccolte differenziate
20 dicembre 2007 – OPR Provincia di Ferrara
Iniziative di riduzione e raccolta
differenziata in Europa ed in Italia
dott. Raphael Rossi [email protected]
dott. Attilio Tornavacca [email protected]
[email protected]
Obiettivi EU
La prevenzione e riduzione dei rifiuti è uno dei temi
prioritari del VI programma d’azione ambientale dell’UE.
I target specifici da raggiungere sono:
„
„
ridurre la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento
finale del 20% circa entro il 2010 rispetto ai valori del 2000
e del 50% circa entro il 2050;
ridurre il volume di rifiuti pericolosi prodotti del 20% circa
entro il 2010 rispetto ai valori del 2000 e del 50% circa
entro il 2020.
Anche l’ultima Direttiva europea sui rifiuti (12/2006)
all’art. stabilisce che “adottano le misure appropriate per
promuovere, in primo luogo, la prevenzione o la
riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti”
Andamento della produzione di
imballaggi in Europa
„ Italia
„ Francia
Crescita
„ Danimarca
„ Austria
„ Gran Bretagna
Stabilizzazione o lieve contrazione
„ Germania
„ Olanda
Diminuzione da anni
Secondo l’OCSE, nella valutazione delle strategie di prevenzione dei rifiuti
si dovrebbero impiegare almeno i seguenti cinque criteri:
„ Efficacia ambientale: elementi della valutazione di efficacia
ambientale possono essere i cambiamenti nella qualità ambientale,
la riduzione del rischio per la salute, l’efficienza d’uso delle risorse.
„ Efficienza economica: elementi della valutazione dell’efficienza
economica possono essere i diversi impatti sull’economia (prezzi,
occupazione, utili, competitività, crescita) così come gli impatti sul
commercio e sulla competitività internazionale.
„ Progresso nell’innovazione: misura l’entità del contributo
all’innovazione tecnologica e gestionale attesa dall’impiego dello
strumento. Questa “efficienza dinamica” è essenziale per accrescere
l’efficacia ambientale e l’efficienza economica.
„ Accettabilità politica: misura l’entità del gradimento e dell’accettabilità
politica dello strumento proposto. Componenti di questa valutazione
possono essere la partecipazione pubblica, la trasparenza, l’equità
sociale, la conformità con gli accordi internazionali.
„ Semplicità amministrativa: elementi di valutazione della semplicità
amministrativa possono essere
„ l’integrabilità con politiche di altri settori, semplicità e flessibilità delle
operazioni, efficacia e conformità, costi associati con il monitoraggio,
le licenze, l’esecuzione. Impatti sui costi e caratteristiche dovrebbero
essere considerati sia per le entità governative che per quelle
private.
Strumenti regolativi e di indirizzo
1 Normativi (tasse, tariffe e sanzioni rendono reale l’obbligo)
1.1 Divieti di commercializzare alcuni tipi di imballaggi
1.2 Obbligo di quote di riuso imballaggi (particolarmente
bevande)
1.3 Quote di riciclaggio e recupero
1.4 Divieti di commercializzare imballaggi a perdere
1.5 Tributo per smaltimento rifiuti
2 Economici
2.1 Tassazione imballaggi
2.2 Depositi obbligatori
2.3 Contributi al riciclaggio – Tariffe e tasse sul conferimento
2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT)
2.5 Incentivi e aiuti all’industria per la minimizzazione dei rifiuti
3 Sociali, Volontari, Informativi)
3.1 Ecolabel
3.2 Green purchasing (acquisti verdi)
3.3 Accordi volontari
3.4 Informazione, comunicazione, formazione
Strumenti regolativi e di indirizzo
1. Normativi (tasse, tariffe e sanzioni rendono reale l’obbligo)
1.1 Divieti di commercializzare alcuni tipi di imballaggi
1.2 Obbligo quote di riuso imballaggi (particolarmente bevande)
„
Germania: obbligo di una quota minima (72%) di distribuzione delle
bevande in imballaggi riutilizzabili. Nel 1997 e 1998 si scende sotto
tale quota quindi istituzione di un deposito obbligatorio su gli
imballaggi a perdere in metallo e plastica (PET) di 0,25€
1.3 Quote di riciclaggio e recupero (legge ronchi)
1.4 Divieti di commercializzare imballaggi a perdere
„
„
Danimarca 1989 divieto di commercializzare bevande gassate e birra
in imballaggi a perdere e sistemi a rendere che devono essere
approvati dall’agenzia - Contenzioso
Portogallo 1998 divieto impiego imballaggi a perdere - Contenzioso
1.5 Tributo per smaltimento rifiuti
Ecotassa istituita ex art 3 della legge 549/95 (finanziaria 1996) poi legato con il
decreto legge 22/1997 al mancato raggiungimento degli obiettivi di rd
- Regione Veneto dal 2002 applica diverse quote di pagamento dell’ecotassa
inversamente proporzionali ai livelli di RD raggiunta da ciascun comune
- Regione Piemonte L.R. 24/2002 sanzione comunale per chi non raggiunge
l’obiettivo del 35% di RD parametrata però anche sulle quantità assolute
- Regione Lombardia L.R. 26/2003 non raggiungimento provoca una tassa
addizionale ripartita sui comuni inversamente al loro livello di RD
- Provincia di Cremona – aumento del costo di smaltimenti (discarica e inceneritori)
in funzione delle quantità procapite di produzione rifiuti
- Provincia di Varese – a partire dal 2004 per ogni comune ha legato l’aumento o la
riduzione del tributo provinciale alla crescita o alla contrazione della produzione
di rifiuti.
- Provincia di Mantova 2002 tassazione differenziale per i comuni in funzione dei
livelli di rd raggiunti e della riduzione di rifiuti prodotti
Strumenti regolativi e di indirizzo
2 Strumenti economici
2.1 Tassazione imballaggi
„
„
„
Danimarca dal 1978 tassazione contenitori bevande e
dal 1998 tassazione tutti gli imballaggi – la tassa è funzione del volume
contenuto ed è basata sugli studi “LCA” sul ciclo di vita dei diversi materiali –
Forte incentivo al riutilizzo da momento che un contenitore riutilizzabile paga
una sola volta la tassa
Finlandia – tassa sugli alcolici :
imballaggi riutilizzabili per i quali sia previsto un deposito : esenzione
imballaggi posti in un circuito di recupero : 0,17€/litro
altri non indirizzati al recupero 0,69 €/litro
Norvegia: - tassati tutti gli imballaggi non riutilizzabili ma c’è una sovratassa
che parte se si scende sotto il 95% di imballaggi immessi al consumo ritirati
per riuso o riciclaggio
Efficace:
- se sufficientemente elevata (almeno il livello del prezzo di un nuovo
imballaggio dello stesso tipo, almeno 0,2 €/litro)
- se di semplice gestione dal punto di vista amministrativo
Strumenti regolativi e di indirizzo
2 Strumenti economici
2.2 Depositi obbligatori
„
„
Previsti dalla legislazione di quei paesi che hanno tassato gli
imballaggi a perdere. (Danimarca Finlandia Norvegia)
Germania e Svezia il deposito obbligatorio si applica anche a tipi di
imballaggio tradizionalmente a perdere – disincentivante
Rendere obbligatorio il deposito equivale ad una forma di tassazione
sugli imballaggi a perdere ed una esenzione su quelli riutilizzabi.
Si tratta niente meno che reintrodurre pratiche già adottate nel
passato
2 Strumenti economici
2.3 Contributi al riciclaggio – Tariffe e tasse sul conferimento
D.Lgs. “Ronchi”:
contributo CONAI sugli imballaggi
Filiera
Produttori di
imballaggio
Acciaio
Alluminio
Carta/cartone
Legno
Plastica
Vetro
CO.NA.I
R.D.
Comuni
Acciaio
Alluminio
Carta
Cartone
Legno
Plastica
Vetro
Contributo
ambientale
Lire/kg
30
100
30
5
140
10
Corrispettivo CONAI
importo massimo
Lire/kg
127
374
25
160
21
417
60
Strumenti regolativi e di indirizzo
2 Strumenti economici
2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT pay-as-you-throw)
In alcuni contesti italiani cosi come in diversi paesi europei così come
richiesto dalla normativa si sono introdotti meccanismi che
svincolassero il corrispettivo del servizio dall’idea di tassa
trasformandola in tariffa ed in tariffa puntuale cioè direttamente
collegata alla effettiva produzione di rifiuti indifferenziati
RU totale procapite in funzione delle percentuali di RD
e delle tipologie dei circuiti di raccolta del RU residuo ed umido
900,00
y = 1435,3x 2 - 202,71x + 577,29
R2 = 0,1152
850,00
800,00
RU procapite (kg/ab/a)
750,00
700,00
umido&residuo CS
umido&residuo PP
650,00
Poli. (umido&residuo PP)
600,00
Poli. (umido&residuo CS)
550,00
500,00
y = -211,37x 2 - 195,73x + 631,98
R2 = 0,6893
450,00
400,00
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
RD (%)
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
2 Strumenti economici
2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT pay-as-you-throw)
Produzione RU residui nel Consorzio Priula (TV2) nel 2002
produzione procapite e sistema di raccolta
327
350
kg/ab*anno
300
250
200
153
150
100
64
50
domiciliare e Tariffa
puntuale
domiciliare
modello gestionale
stradale
3. Sociali, Volontari, Informativi
3.1 Marchio Ecolabel
Segno distintivo rivolto al consumatore per identificare
particolari caratteristiche ambientali. Il tipo I indica che i
criteri sono verificati da terzi, il tipo II che sono
autocertificati.
- L’International Standard Organisation (ISO) ha definito
tre etichette ambientali: ISO 14021 (1999), 14024
(1999) e 14025 (2000).
- Blaue Angel (angelo blu) marchio ambientale tedesco
diffuso anche all’estero,
- White Swan (cigno bianco) paesi scandinavi
- Picchio Verde - Provincia di Bolzano: marchio di qualità
agli esercizi commerciali o esercizi turistici
3. Sociali, Volontari, Informativi
3.2 Green purchasing
- Settore privato “Green marketing”
GB:
Sainsbury – capitolato impegni ambientali
Tesco – intese con associazioni ambientaliste
per monitorare azioni sui carburanti
Mark & Spencer – smaltimento imballaggi
ecocapitolati con i fornitori
- Settore pubblico – GPP “Green public procurement”
Promossa da molti anni dall’OCSE
Applicata negli USA direttiva Clinton “Federal acquisition,
recycling and waste prevention”
Manuale ANPA “Manuale delle caratteristiche dei prodotti
ambientalmente preferibili da utilizzare nelle procedure di
acquisto delle pubbliche amministrazioni ott. 2000”
3. Sociali, Volontari, Informativi
3.2 Green purchasing
Decreto 203/2003 che obbligherà gli uffici, gli enti pubblici e le società a
prevalente capitale pubblico, a coprire almeno il 30%del loro fabbisogno
annuale con manufatti e beni realizzati con materiale riciclato
Normativa regionale per i gpp
„
„
„
„
„
„
„
„
„
„
„
L.P. Provincia Autonoma di Trento
L.R. Regione Basilicata n.25/1993
L.R Regione Lazio n.27/1998
L.R Regione Lazio n.26/2003
L.R Regione Liguria n.18/1999
L.R Regione Umbria n.21/1998
L.R Regione Valle d’Aosta n.46/1991
L.R Regione Liguria n.18/1999
L.R Regione Veneto n.3/2000
L.R Regione Umbria n.24/2001
L.R Regione Lazio delib C.R.112 del 10/07/02
3. Sociali, Volontari, Informativi
3.3 Accordi volontari
Cioè protocolli di intesa volontari tra Pubbliche
amministrazioni, privati, produttori o commercianti,
singoli o associati, ed eventualmente rappresentanti di
interessi sociali o economici per raggiungere alcuni
obiettivi
Es. Comune e Provincia di Firenze con Unicoop
cofesercenti consorzio distribuzione bevande ADAT e
McDonald’s per ridurre:
- distribuzione bevande in erogatore
- shoppers biodegradabili
- sostituzione del polistirolo con materiali degradabili
Germania
Strategie e azioni: Europa
“Il miglior rifiuto: il rifiuto che non viene prodotto”
Wolfgang Sacks (Wuppertal Institute per il clima, l’ambiente e l’energia)
“Al Wuppertal Institut
diciamo che ciascun
oggetto porta con sé
uno “zaino ecologico”,
che comprende
l’impatto ambientale
provocato durante
tutto il suo ciclo di
vita, dalla culla
(produzione) alla
tomba (smaltimento).
Wolgang Sachs
Dalla prefazione al volume “Da rifiuti a risorse” a cura di Attilio Tornavacca e Michele Boato (1997)
Germania
Strategie e azioni: Europa
La tariffazione a Berlino (RD 40 % nel 2006)
Tariffe standard per contenitori raccolta indifferenziata
Organico
Ritiro
€ / trimestre
60 Litri
14 – giorni
15,95
120 Litri
7 - giorni
14 – giorni
32,40
16,20
240 Litri
7 - giorni
14 - giorni
34,90
17,45
Strategie e azioni: Europa
Germania
La tariffazione a Berlino (RD 40 % nel 2006)
Andamento della produzione dei Rifiuti urbani a Berlino
2000000
1500000
1000000
500000
0
T/anno RU riciclati
1999
2000
2001
2002
2003
2004
665.000
681.700
665.000
629.900
599.800
561.000
1.050.000
986.700
1.008.600
-6,02%
-5,89%
-1,08%
T/anno RU non riciclati 1.269.000
Riduzione in %
1.199.200 1.116.000
-2,82%
-5,61%
Austria
Strategie e azioni: Europa
Vienna
Lavastoviglie mobile
Austria
Vienna
Strategie e azioni: Europa
Promozione del riuso e della riparazione degli oggetti
Al “48er-Basar” si trovano vari articoli che invece di venire gettati vengono recuperati, aggiustati e
rivenduti a basso costo. Si possono trovare vestiti, libri, articoli per la cucina eapparecchi elettrici come
anche la mobili.
Gran
Bretagna
Strategie e azioni: Europa
Raccolta differenziata degli alberi di Natale nelle prime due
settimane del nuovo anno. A gennaio 2005 furono raccolte decine di
migliaia di alberi.
Prevenzione dei Rifiuti – Pannolini
– progetto che promuove i pannolini riutilizzabili in cotone offrendo
un rimborso di 51 sterline oppure 30 £
– alcune lavanderie locali offrono il servizio di raccolta pannolini e
lavaggio ai più alti standard igienici ad un costo simile all’acquisto di
pannolini usa e getta
L’Agenda 21 locale ha promosso azioni volte a uno sviluppo sostenibile aiutando i progetti
ambientali su scala locale, coinvolgendo sia le autorità che i gruppi locali della Comunità,
così come le scuole e le ONG ambientali.
Quasi il 75% dei progetti sono stati relativi al recupero e valorizzazione dei rifiuti più una
serie di programmi di incentivazione alla sensibilizzazione dei cittadini rispetto alla
gestione dei rifiuti.
La TESCO (Azienda leader nel campo della grande distribuzione) ha recentemente
annunciato che imporrà ai propri fornitori di mettere in evidenza sui loro prodotti il
valore dell’impatto degli stessi sulle emissioni climalteranti (Sole 24 Ore del 10/10/2007)
Irlanda
Dublino
Strategie e azioni: Europa
Abitanti 1.223.000 RD 47 %
Un recente studio di REPAK (il Consorzio irlandese per il riciclo degli imballaggi,
analogo al nostro CONAI) ha rivelato che il sistema di tariffazione volumetrica fa
risparmiare le famiglie e le fa riciclare di più. Lo studio di Repak rivela che, nonostante
il governo irlandese abbia stabilito che a partire dal 2005 sia obbligatorio il passaggio
al sistema di tariffazione volumetrico, per ora solo il 28% della popolazione irlandese è
stata coinvolta da tali nuovi sistemi di tariffazione.
Sacchetto standard
da 80 litri
Ogni sett.
2006
Ogni due
sett. 2006
Ogni tre
sett. 2006
1 sacchetto
€ 137.80
€ 68.90
€ 45.93
2 sacchetti
€ 275.60
€ 137.80
€ 91.86
Tipologia bidone
Tariffa di noleggio Tariffa a svuotamento
Standard (240 litri)
€ 84.00 per anno
€ 5.25
Piccolo (140 litri)
€ 68.25 per anno
€ 3.15
Tipologia bidone
svuot.
settimanale
ogni due
settimane
ogni tre
settimane
Standard (240 litri)
€ 357.00
€ 220.00
€ 173.00
Piccolo (140 litri)
€ 232.00
€ 150.00
€ 122.00
Svizzera
Zurigo
Strategie e azioni: Europa
Abitanti totali
365.000
% RD
32,6 %
Produzione RU + RD
kg abitante / anno
caratteristiche edifici abitativi
Edifici monofamiliari 6 %
Edifici plurifamiliari 94 %
Prod. procapite di RU
427 kg/ab/annui
Caratteristiche degli Züri-Sacks per la raccolta del rifiuto
indifferenziato a Zurigo
Belgio
Bruxelles
Strategie e azioni: Europa
La diminuzione della gran quantità di
pubblicità nelle cassette delle lettere
è uno degli obietti prioritari per la
Riduzione dei rifiuti.
Un autoadesivo da apporsi sulle cassette delle lettere per
esprimere il rifiuto di pubblicità è distribuito agli abitanti, ha
permesso di ridurre la diffusione degli stampati gratuiti del 50%;
tale autoadesivo è riconosciuto dalle società di distribuzione.
Con l’introduzione del divieto di pubblicità anonima in cassetta
si ottiene la mancata produzione di 30-40 kg/famiglia per anno.
Francia
Strategie e azioni: Europa
LILLE - Ressourceries
Nella foto: una delle tre ressourceries di Lille
che ha ricevuto il premio “Sfida-giovani” ed
il premio dello sviluppo duraturo 2005
(Défi-jeunes et le prix du développement durable)
Il Comune di Lille ha realizzato varie Ressourceries che ha
affiancato alle precedenti Déchèteries dove si recuperano gli
oggetti danneggiati, li si ripara per poi rivenderli. Qui si
valorizzano fino all’85% dei rifiuti che vengono consegnati:
sono stati trattati 65 tonnellate di rifiuti.
Il progetto viene condotto in accordo con il Belgio (Interreg
III-A) dai 5 comuni francesi partner (Lille-LommeHellemmes, Leers et Wattrelos), 39.500 persone e 258
associazioni sono state coinvolte nel 2005 grazie ai 11.344
opuscoli informativi, sono state organizzate conferenzedibattiti e punti distributivi presso le grandi distribuzioni.
L'obiettivo prioritario di queste azioni di sensibilizzazione è
di indurre il consumatore a comperare prodotti che
generano meno rifiuti di imballaggi. Il partenariato con le
grandi distribuzioni si è consolidato tramite l’utilizzo di
etichette d'informazione allo scopo di segnalare i
prodotti che generano meno rifiuti d'imballaggio. Una
valutazione qualitativa e quantitativa di quest'operazione è
stata effettuata nei magazzini per misurare le eventuali
modifiche di comportamento d'acquisto dei consumatori.
Francia
Strategie e azioni: Europa
In Francia (dicembre 2003), la Carrefour ha
avviato la vendita a basso costo di borse
riutilizzabili per la spesa che vengono sostituite
gratuitamente nel caso si dovessero rompere.
L’utilizzo dello shopper viene incentivato attraverso il
riconoscimento di punti premio per ogni spesa effettuata
utilizzando tale busta.
In Italia la medesima iniziativa è stata avviata presso gli
ipermercati Carrefour di Torino e provincia, a un costo della
borsa di 1 €. Si pensi che il consumo di shoppers in Italia è pari
a 7,3 kg/ab*anno.
Trentino Alto Adige e Veneto
Strategie e azioni: Italia
MILLEBOLLE POINT
E’ il marchio scelto dagli
imprenditori del Nordest
che hanno importato dal
Nordeuropea questa
tecnologia.
In Trentino, oltre che a
Lavis, i Millebolle Point
sono attivi a Trento,
Rovereto, Predazzo,
Ponte Arche, Coredo,
Storo e Malè.
Il peso medio di un flacone in plastica per detergenza domestica varia, a seconda dei formati,
da 60 g a 70 g circa. (Fonte Conai). La quantità media di detergenti liquidi venduti in un anno
da un ipermercato (di oltre 10.000 mq di superficie) si stima in circa 3 milioni di litri si può
stimare che un punto vendita contribuisca mediamente ogni anno alla formazione di circa
200 tonnellate di rifiuto costituito da flaconi per detergenti.
Regione Piemonte
Strategie e azioni: Italia
Vendita di detersivi alla spina
Strategie e azioni: Italia
Regione Piemonte
Vendita di detersivi alla spina
PRIMI RISULTATI
Venduto
7 gennaio 2007
29 aprile 2007
3 settembre 2007
14.863 litri
55.442 litri
106.226 litri
Flaconi riutilizzati
2.935 (20%)
Benefici ambientali
Riutilizzo di 53.404 flaconi
21.771 (39%)
53.404 (50%)
Mancata produzione di rifiuti di imballaggio
3,2 t di HDPE e 1,79 t di cartone
buon tasso di fedeltà del cliente
buona accettazione del progetto
Questa iniziativa ha ottenuto il Premio Regionando 2007 nell’ambito dell’ultima edizione del Forum P.A.
Strategie e azioni: Italia
Adottato da varie regioni
Avviato dalla Regione Lombardia
VENDITA SFUSA DI GENERI ALIMENTARI
Vendita diretta di latte crudo mediante
distributori automatici. Gli allevatori offrono
direttamente al consumatore il latte appena
munto
con
caratteristiche
nutritive
impareggiabili ed attentamente filtrato in
imballaggi riutilizzabili ed a un prezzo molto
conveniente.
http://www.milkmaps.com/index.php
Si evidenzia quella del latte crudo non è solo un iniziativa “packaging free” ma
anche un esempio applicato della cosiddetta filiera corta (il produttore si rivolge
al consumatore finale azzerando quasi totalmente il distributore).
Strategie e azioni: Italia
Ecopoint CRAI Oulx (TO)
Con la modalità self-service, attraverso i pratici
dispenser, si acquista solo ciò che serve nella
quantità che serve. Nelle prime 14 settimane
nell’Eco Point sono state venduti 3.200 Kg. di
prodotti sfusi (pasta, cereali, frutta Secca e
caramelle) con un risparmio di 14.500 confezioni.
Provincia di Cremona
Strategie e azioni: Italia
RIDUZIONE DEGLI IMBALLAGGI
Il Settore Ambiente della Provincia di
Cremona in collaborazione con i
supermercati Coop Lombardia e GS
ha realizzato "Okkio all'imballo!", una
campagna di informazione per la
riduzione dei rifiuti da imballaggio e
l'incremento
dei
contenitori
riutilizzabili o in materiali di recupero
che intende promuovere presso le
catene
della
distribuzione
commerciale e i loro consumatori un
impegno ambientale concreto e
consapevole.
Regione Sicilia
Strategie e azioni: Italia
INTRODUZIONE DI CONTENITORI/VASCHETTE PER
ALIMENTI IN MATERIALE BIODEGRADABILE
Palermo: Ekofoam®, il vassoio espanso
completamente biodegradabile
Universal Imballaggi ha completato lo sviluppo di Ekofoam®, una nuova
generazione di vaschette biodegradabili e compostabili, destinate al
confezionamento di prodotti alimentari freschi quali ortofrutta e verdura.
Nello stabilimento di Universal a Palermo è stata avviata la produzione
industriale di un nuovo vassoio espanso biodegradabile per alimenti freschi
mediante la trasformazione di un biopolimero ottenuto da fonti rinnovabili e
appartenente alla famiglia MATER-BI® della società Novamont di Novara
(certificato secondo le norme EN 13432 dall'ente europeo di certificazione DIN
CERTCO).
Strategie e azioni: Italia
Comune di Firenze
PLA-NO-PLAstica
L’iniziativa è finalizzata a promuovere
l’utilizzo di materiali innovativi
compostabili,per la precisione bioplastiche in
PLA (acido polilattico di origine vegetale), al
posto delle classiche plastiche usa e getta da
polimeri di origine petrolifera
L’attività di promozione è svolta a vari livelli: grande
distribuzione, commercianti pubblica amministrazione, scuole,
cittadini, attraverso iniziative di comunicazione,materiali
informativi, brochure, organizzazione di convegni.
Provincia di Parma
Strategie e azioni: Italia
Strategie e azioni: Italia
LEGAMBIENTE TURISMO
PICCOLI ALBERGHI
DI QUALITA’
La riscoperta del valore della tutela del territorio,
dei paesaggi, della cultura, delle tradizioni e della
storia dei popoli, si sposa con la necessità ormai
riconosciuta in tutta l'Europa, di avere occasioni,
strutture e luoghi, nei quali la qualità ambientale
viene percepita come un plus per tutelare
l'ambiente adottando comportamenti responsabili.
www.legambienteturismo.it
Gli alberghi "consigliati per l'impegno in difesa dell'ambiente" sono segnalati
dall'esposizione del logo di Legambiente sia nell'hotel, che sulle pagine a loro dedicate sul
sito del consorzio e sul proprio sito dell'albergo. Inoltre, in ogni camera o in una apposita
zona informativa, sono presenti locandine in quattro lingue che riportano il decalogo degli
hotel aderenti al progetto. Per i clienti degli alberghi è a disposizione una cartolina dove
possono esprimere il loro gradimento dell'iniziativa e valutarne l'attuazione da parte della
struttura che li ha ospitati. Le località nelle quali sono presenti strutture ricettive e turistiche
aderenti a Legambiente Turismo: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli
Venezia Giulia, Marche, Toscana, Veneto, Umbria. Legambiente Turismo è socio fondatore
dell'associazione VISIT (www.visit21.org). Si tratta di un network europeo che promuove le
iniziative volontarie di sostenibilità nel turismo e riunisce le principali e più qualificate
"ecolabel" d'Europa con oltre 1.700 strutture ricettive e turistiche di Austria, Belgio,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Groenlandia, Islanda,
Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera.
Strategie e azioni: Italia
PROVINCIA DI RIMINI
La Provincia di Rimini nell’ambito del Progetto LIFE MED-COAST “Strategie e
strumenti per un turismo sostenibile nelle aree costiere del Mediterraneo”, in
partnership con Federalberghi, Municipalità di Calvià (Mallorca) e Istituto di
Ricerche Ambiente Italia, ha intrapreso specifiche azioni rivolte agli albergatori e
finalizzate al miglioramento delle loro performance ambientali.
Una di queste azioni ha riguardato i loro acquisti per cui, a seguito di una
sperimentazione su un campione di alberghi, è stata realizzata una specifica Linea
Guida a loro rivolta dal titolo “Acquisti ecologici per gli alberghi. Linee guida,
criteri e consigli per la scelta dei prodotti da utilizzare negli hotel”.
www.turismosostenibile.provincia.rimini.it
ARPA TOSCANA
Arpa toscana nel 2006 ha pubblicato un manuale orientato agli agriturismo per far
conoscere loro le caratteristiche e le potenzialità dell’Ecolabel attribuibile ai servizi
turistici. Questo manuale molto operativo si nasce come una guida semplice per gli
operatori interessati ad ottenere, anche attraverso canali agevolati poiché finanziati, il
rispetto di determinati parametri che permetterebbero di conseguire l’Ecolabel. Il tema
dei rifiuti è ivi trattato in un apposito capitolo individuando le azioni adottabili.
Strategie e azioni: Italia
Regione Piemonte – Comunità Montana Alta Langa
Il progetto punta anche sulla convenienza
economica dell’iniziativa tenendo conto
che una famiglia italiana spende in media
280 euro/anno per l’acquisto dell’acqua
minerale in bottiglie a perdere.
Un addizionatore di CO2 costa invece
circa 120 € (ammortizzato in 6 anni per un
costo di 20 €/anno) e le ricariche costano
circa 100 €/anno per un costo totale di 120
euro anno
Si consideri che per il trasporto dell’acqua
minerale vengono generate 350.000
tonnellate di CO2 che si sommano alle
700.000 tonnellate di CO2 per produrre le
bottiglie per un totale di oltre 1 milione di
tonnellate di CO2 per consumare acqua in
bottiglia di qualità discutibile
Strategie e azioni: Italia
Provincia di Varese
Comune di Firenze
Anche il Comune di Firenze e la
Provincia di Varese stanno
promuovendo l’uso del acqua potabile
con guide ed iniziative per
consapevolizzare i cittadini sulla
qualitò dell’acqua e sui risparmi che si
possono conseguire.
Strategie e azioni: Italia
Regione Piemonte
Amiat Torino
Amiat ha affidato l'incarico al Banco
Alimentare del Piemonte e della Valle
d'Aosta, quale Onlus in grado di garantire un
servizio quotidiano e affidabile in questo
ambito.
Gli enti assistenziali torinesi che usufruiscono di questo importante servizio sono la
Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, le suore del Sacro Cuore vincenziane, la
chiesa di San Antonio da Padova e la parrocchia di S. Luca.
11.260 kg di
pane
18.330 kg di
Da gennaio a giugno 2005
prodotti
7.070 kg di
frutta
Strategie e azioni: Italia
www.lastminutemarket.org
Il Progetto, nato da un lavoro d’équipe docenti-studenti dell’Università di Bologna, è riuscito ad
attivare un sistema virtuoso che recupera gli “scarti” facendoli arrivare direttamente sulla tavola
dei più bisognosi, mettendo in relazione a livello territoriale diversi “attori” e creando una rete
locale di solidarietà. Bisogna infatti considerare che da un ipermercato di circa 10 mila metri
quadri si producono circa 170 tonnellate di invenduto alimentare (60% ortofrutta, 9% carne
12% scatolame, 6% latticini e 13% pane e pasticceria) all’anno cioè 10 TIR di prodotti.
L’ipermercato spende circa 30.000 euro all’anno per smaltire questi prodotti mentre il loro
valore commerciale risulta pari a circa 800.000 euro e potrebbe servire a sfamare 3-400 famiglie
di indigenti (colazione pranzo e cena).
Strategie e azioni: Italia
Il progetto è stato avviato per la prima volta con
la collaborazione di Coop Adriatica, che lo ha
messo in pratica nel 2003, in via sperimentale,
all’ipercoop Centro Nova di Villanova di
Castenaso (Bo). Successivamente Coop
Adriatica ha esteso ad altri punti vendita il
progetto che ora è gestito direttamente dai Soci
volontari e dai lavoratori grazie al sistema
ideato e messo a punto da Last Minute Market.
La Cooperativa Carpe Cibum offre un servizio
di consulenza a tutti gli interlocutori (imprese,
pubblica amministrazione, ecc) interessati ad
affrontare la problematica dello spreco
alimentare, e non solo, trasformando tale spreco
in risorse (sociali, ambientali ed economiche).
Strategie e azioni: Italia
Il progetto è stato adottato e promosso dalle amministrazioni della Regione SARDEGNA,
Regione SICILIA, Provincia di BOLOGNA e dai Comuni di MODENA, FERRARA (COOP
Adriatica) BOLOGNA (E.Leclerc-Conad), VERONA, EMPOLI, FIORENZUOLA D'ARDA,
SESTO CALENDE,
In Piemonte in particolare dal febbraio 2006 è attivo un progetto sperimentale Last Minute
Market promosso dal Comune di Settimo Torinese, dalla Provincia di Torino, dall' ASL 7.
Lo sviluppo del progetto è coordinato da una cabina di regia costituita oltre che dai
promotori sopraccitati da:
- Carpe Cibum soc. coop., Bologna;
- Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie dell'Università di Bologna;
- Dipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia di Torino;
- Facoltà di Agraria dell'Università di Torino;
- C.I.S.S.P..
La donazione dei prodotti è attiva dal luglio 2006 e ad oggi comprende 4 attività
commerciali e 2 centri di accoglienza beneficiari.
Strategie e azioni: Italia
Con il progetto “Last Minute Book: il libro della solidarietà”, dal febbraio 2004 ad oggi sono stati inviati
circa 50.000 libri in Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Cuba e sono stati coinvolti 8 editori, le Biblioteche
Universitarie e Comunali, la Cineteca del Comune di Bologna, nonchè gli stessi privati cittadini.
Data la natura delle problematiche che la raccolta e l’invio dei libri all’estero comporta, è stato attualmente
concordato un Protocollo d’Intesa che oltre all’Università di Bologna coinvolge la Direzione Generale per gli
Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri (MAE), la Società DHL e
l’Associazione Italiana Editori (A.I.E.). Verranno inviati e distribuiti libri a favore di una serie di enti e
associazioni no profit italiane operanti all’estero laddove esistano rilevanti presenze di comunità italiane o di
origine italiana (Americhe, Australia, Europa e Sud Africa).
A livello nazionale, dal 2004 il Last Minute Book è partner attivo nell’organizzazione di “Ad alta voce” manifestazione di Coop Adriatica che unisce cultura, solidarietà e letture ad alta voce di noti scrittori in
luoghi insoliti di Bologna, Venezia e Cesena -: in un gazebo appositamente predisposto, quest’anno sono
stati raccolti circa 1600 volumi, tutti donati dai cittadini bolognesi e consegnati durante una “cena della
solidarietà” a 3 case famiglia del Comune di Bologna, all’Istituto Penale minorile del Pratello e alla Casa
Circondariale della Dozza. Da settembre 2005, lo staff di Last Minute Book supporta l’iniziativa “Giralibro”
attiva nella Città di Ferrara e finalizzata alla creazione di piccole biblioteche all’interno di ambulatori di
pediatria.
Harvest
L’intera filiera produttiva e distributiva dei prodotti agro-alimentari risulta essere
caratterizzata dal fenomeno dei surplus. Anche in agricoltura il fenomeno delle
sovrapproduzioni esiste e coinvolge in maniera particolare il settore dell’ortofrutta. Non
esistono dati precisi in materia ma, ogni anno, una quota certamente non irrilevante della
produzione non viene raccolta. Il fenomeno della non raccolta delle produzioni avviene perché
incontrano una domanda di mercato inferiore rispetto all’offerta. Più in generale, comunque, il
produttore non ha interesse a raccogliere se il prezzo di vendita della produzione non lo ripaga
a sufficienza, e sempre più ultimamente, accade che tale prezzo non gli permetta neanche di
coprire i costi della raccolta. Tali produzioni sono così destinate a marcire letteralmente in
campo, costituendo uno spreco inammissibile di alimenti dall’alto profilo nutrizionale. Last
Minute Harvest, ha il compito di incrociare l’offerta e la domanda potenziale dei prodotti
ortofrutticoli non venduti e che rimarrebbero a marcire in campo. Tali beni possono costituire
una risorsa per le Onlus che offrono assistenza ai disagiati e un vantaggio per gli agricoltori i
quali oltre ad offrire il loro prodotto a qualcuno che ne ha bisogno, possono ridurre il rischio di
incorrere in patologie causate dal marciume delle produzioni rimaste in campo.
Al momento un primo prototipo progettuale si sta realizzando in Provincia di Bologna grazie
all’interessamento della Provincia, attraverso l’assessorato all’Agricoltura.
Riepilogo esempi di riduzione dei rifiuti
1 - CUTTING PAPER: Minimizzazione dei consumi cartacei negli uffici
2 - GPP - ACQUISTI VERDI: finalizzati alla prevenzione nel campo dei rifiuti
3 - ECOFESTE -ECOMENSE: Gestione sostenibile di feste, sagre e mense pubbliche e private
4 - NEGOZIO SOSTENIBILE : Promozione vendita di prodotti sfusi, riutilizzabili,
biodegradabili
5 - AUTOCOMPOSTAGGIO: Supporto al compostaggio domestico, aree di compostaggio verde
6 - LAST FOOD: Recupero e redistribuzione delle merci invendute o non consumate
7 - ECO-IMBALLI : Utilizzo di imballaggi riutilizzabili (pallet, cassette ortofrutticole)
nell’industria e nel commercio
8 - ECO-SCAMBI: Incontro tra domanda e offerta di servizi di riparazione, scambio e vendita di
articoli usati, noleggio attrezzature e servizi di ricarica
9 - ECOFISCALITA dalla tassa alla tariffa puntuale commisurata all’effettiva produzione di rifiuti
12 - INFORMAZIONE, formazione e comunicazione continua
10 - TURISMO SOSTENIBILE : adozione prevenzione e recupero nelle strutture turistiche
11 - AZIENDA RESPONSABILE : accordi volontari con le imprese industriali e di servizi per
adozione di pratiche di prevenzione
12- ECOVOLONTARI: Coinvolgimento diretto della cittadinanza in azioni di sensibilizzazione
Principio della responsabilità estesa del
produttore strumenti esistenti oggi in Italia
„ Produttori di imballaggi
„ Produttori di materie
„
„
„
„
„
prime
Produttori di merci
Distributori all’ingrosso
Commercianti al minuto
Utenti e Consumatori
Pubbliche
amministrazioni
Sistema Conai
Buon Samaritano
Strumenti di persuasione
Tariffa puntuale
Green Public Procurement
Iniziative regionali
AMBITO
Offerta di
prodotti o
servizi
Distretti
industriali e
turistici
AZIONE
STRUTTURE
COINVOLTE
Erogazione di finanziamenti, attraverso bando pubblico, tesi ad
attuare, perfezionare o favorire lo sviluppo e la promozione del
sistema eco-efficiente
Regione Toscana
Creazione di un premio regionale e di una conseguente strategia di
comunicazione e marketing per la diffusione dei suoi risultati
Regione Toscana
Creazione di una unità di ricerca e sviluppo, costituita da designer e
tecnici ambientali, in grado di supportare l’implementazione di
processi di produzione di beni e servizi a basso impatto ambientale.
Regione Lombardia
Introduzione di uno sgravio dell’Irap per le imprese che producono
beni o servizi che rispondono a eco-criteri di prevenzione o
introduzione di facilitazioni nell’ottenimento di permessi e/o
autorizzazioni burocratico-amministrative
Regione Umbria
Regione Toscana
Elaborazione di una analisi sui distretti regionali
Comuni, Ato e Province
Partecipazione e coinvolgimento di attività ricettive per turisti su
aree turisticamente sviluppate e mature al fine di far perseguire
loro azioni di prevenzione.
Rimini
Arpa Toscana
Strumenti già adottati a livello regionale
AMBITO
AZIONE
SOGGETTI COINVOLTI
Rapporto tra Regione e GDO
Spinta alla diffusione e quindi
valorizzazione e sostegno di sistemi
di vendita alla spina di prodotti
Regione Piemonte
SMA-Auchan
Finiper
Coop
Crai
Rapporto tra Regione e GDO
Accordo con le principali catene
della Grande Distribuzione presenti
in Regione al fine di istituire circuiti
virtuosi di recupero cibo invenduto
ancora edibile e quindi utilizzabile
per alimentazione umana o animale
Regione Lombardia
Rapporto tra Province e
GDO
Costituzione di un tavolo tecnicopolitico regionale che veda presenti
le principali catene della grande
Distribuzione presenti in Regione
per valutare i loro attuali
comportamenti di scelta
Provincia autonoma di Trento
Iniziative per favorire la prevenzione
AZIONE
STRUTTURE COINVOLTE
Introduzione di efficaci stimoli e sostegni per il Green Public
Procurement (GPP)
Provincia di Roma
Provincia Autonoma di Trento
Emanazione di bandi, annuali o biennali, finalizzati a
finanziare azioni di prevenzione
Regione Toscana
Formazione per Enti locali
Provincia di Roma
Accordi volontari per le grandi utenze (es. ASL e ospedali,
Posta, Scuole di vario ordine e grado, Università, Ministeri,
Esercito, Università, Arma dei carabinieri, ecc)
Comune di Roma,
Comune di Torre Boldone (BG)
La Regione Toscana sia nel 2002 che nel 2004 ha erogato finanziamenti a copertura totale della
spesa, tramite bando pubblico, al fine di stimolare le imprese private ad attuare programmi che
intervengono sul processo produttivo di un bene o sull’utilizzo di determinati beni con
l’obiettivo di generare meno rifiuto. Il bando del 2002 per i privati, quindi per le imprese, prevedeva
una spesa di mezzo milione di euro, quello del 2004 di un milione di euro. La regione Toscana nel
2004 ha istituito il Premio Toscana Ecoefficiente teso a valorizzare le iniziative private (ed anche
pubbliche) per la minore produzione di rifiuto.
Esempio: progetto per la Città di Trento
Servizi/Gruppi di lavoro
Attività condotte
Direzione generale e Segreteria
generale
Organizzazione di un sistema condiviso di monitoraggio dell’attuazione
del Green Public Procurement (sia per i bandi che per il GPP vero e
proprio) che permetta di verificarne la diffusione e l’utilizzo all’interno
delle procedure del Comune di Trento.
Ambiente, Patrimonio e Sistemi
informativi
Stesura di un elenco di criteri ambientali per la riduzione degli impatti
ambientali connessi con l’acquisto di alcuni prodotti del Comune di
Trento: servizi di pulizie, cancellerie, stampanti PC e toner. Queste
informazioni saranno la base per la stesura degli appalti.
Contratti e appalti
Individuazione delle procedure di acquisto dei prodotti/servizi e
integrazione di criteri ambientali per gli appalti del Comune di Trento. Si
propongono i seguenti ambiti:
1.servizi di pulizia
2.fotocopiatrici
3.carta per copie
4.cancelleria
5.PC, stampanti e monitor
Cultura e turismo
Promozione e sostegno degli “Acquisti Verdi” nelle strutture ricettive.
Sportello imprese e i cittadini
1.Sviluppo di azioni di sensibilizzazione delle imprese e dei cittadini a
favore di modelli di produzione e consumo equi e sostenibili.
2.Promozione e premialità per l'adozione, da parte delle imprese, di sistemi
di gestione ambientale (es. EMAS, ISO 14001), di sistemi di gestione della
responsabilità sociale (es. SA8000) e/o di sistemi di etichettatura ecologica
dei prodotti/servizi (es. Ecolabel europeo e dichiarazioni ambientali di
prodotto).
Attività adottabili dalle amministrazioni locali
Adozione della tariffazione puntuale tende a disincentivare la produzione dei RU. La
domiciliarizzazione del servizio di raccolta (condizione imprescindibile della corretta
tariffazione del servizio) consente inoltre di responsabilizzare gli utenti nella fase di
conferimento con favorevoli interazione quali-quantitative sul miglioramento della qualità dei
materiali conferiti;
Promozione e l’incentivazione tariffaria del compostaggio domestico, attraverso
l’organizzazione di specifichi corsi e servizi di assistenza tecnica nelle zone dove tale attività
risulta possibile;
Realizzazione di Ecocentri per la rivendita e riparazione degli oggetti. Presso tali centri
possono essere attuati momenti i aggregazione sociale (mostre, corsi di bricolage ecc.) per
promuovere il: restauro; riparazione e reimmissione sul mercato dell’usato; smontaggio e messa
in sicurezza del bene non recuperabile; recupero e commercializzazione di componenti ecc;
Definizione di accordi di programma con le associazioni dei ristoratori, dei gestori di pubblici
esercizi, dei commercianti e della grande distribuzione, per promuovere la riduzione degli
imballaggi superflui e la sostituzione degli imballaggi a perdere con imballaggi a rendere,
utilizzando protocolli di comportamento concordati e premiando i comportamenti virtuosi con
un marchio di qualità ambientale assegnato da un apposito comitato, marchio che potrà essere
utilizzato come strumento promozionale e tradursi anche in beneficio finanziario attraverso
uno sconto sulla tariffa;
Produzione (o meglio intercettazione) procapite a livello regionale (2001-2005)
Fonte: Rapporto APAT
L’assimilazione estensiva in Emilia Romagna
Vantaggi
Svantaggi
Assimilando rifiuti facilmente differenziabili
si possono contabilizzare come RD
La produzione procapite cosi come la
percentuale di RD assumono un valore
sfalsato rispetto al reale
Obbliga le aziende ad aderire al servizio
dei soggetti gestori, anche quando i servizi
richiesti ai gestori non sono sufficienti
Non incita comportamenti virtuosi nelle
aziende, né riduzione, né raccolta
differenziata. Non vi è infatti incentivo
economico al comportamento corretto
Aumento della base imponibile
L’aumento della base imponibile in alcuni
casi non compensa gli aumenti di costo
legati allo smaltimento dei rifiuti intercettati
(non vi è controllo)
Permette di far rientrare nella gestione
pubblica grandi quantità di rifiuti
assimilabili (non pericolosi) che potrebbero
essere smaltiti anche non correttamente
Nell’effettuarsi con grandi contenitori e
senza forme di controllo rischia di vedersi
ricettacolo da parte delle aziende di
conferimenti di rifiuti impropri (es inerti) o
pericolosi
Livelli di produzione totale dei RU relativi alle Aziende dello Studio FA
Media 615 kg/ab.anno
Impresa n° Sistema
Caso 13 CS per residuo
Caso 8
CS per residuo
Caso 15 CS per residuo
Caso 13 CS per residuo*
Caso 8
CS per residuo
Caso 2
CS per residuo*
Caso 3
CS per residuo
Caso 1
CS per residuo
Caso 2
CS per residuo
Caso 2
CS per residuo*
Caso 19 CS per residuo*
Caso 3
CS per residuo*
Caso 18 PP per residuo
Caso 10 PP per residuo
Caso 5
PP per residuo
Caso 7
PP per residuo
Caso 1
PP per residuo
Caso 14 PP per residuo
Caso 11 PP per residuo
Caso 12 PP per residuo
Caso 6
PP per residuo
Caso 16 PP per residuo
Caso 5
PP per residuo
* con esclusione del centro storico
RU totale
kg/ab.anno
725
723
718
663
656
630
608
551
544
542
490
535
539
526
524
521
496
471
456
449
443
402
352
Adozione di cont. da
2400-3200 lt
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI, adozione parziale
SI
SI, adozione parziale
SI, adozione parziale
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Media 470 kg/ab.anno
Effetti dell’utilizzo di contenitori di maggior dimensioni
AGEVOLAZIONE
CONFERIMENTI IMPROPRI ED
AUMENTO DEI COSTI E DELLA
INTERCETTAZIONE DEI RIFIUTI
SEMPRE MAGGIORE
NECESSITA’ DI AUMENTO DEL
NUMERO DI CONTENITORI PER
EVITARE L’ABBANDONO
ALL’ESTERNO
UTILIZZO DI
CONTENITORI DI
SEMPRE MAGGIORE
DIMENSIONE
AUMENTO DELL’UTILIZZO
DI IMBALLAGGI NELLA GDO
ED IMPOSSIBILITA’
ALL’UTILIZZO DI VUOTI A
RENDERE
PARTECIPAZIONE RIDOTTA
ALLA R.D. A CAUSA DELLA
MANCATA
RESPONSABILIZZAZIONE
DEGLI UTENTI E DELLA
IMPOSSIBILITA’DI
CONTROLLO
IMPOSSIBILITA’ DI
APPLICAZIONE DELLA TARIFFA
PUNTUALE SUI VOLUMI DI
RIFIUTI CONFERITI
Principi della raccolta domiciliare integrata
Personale addetto alla raccolta
Produttore
separazione
Controllo
rifiuto
Raccolta
conferito
Feedback
Responsabilità del produttore
Alta qualità del rifiuto
raccolto Î effettivo
recupero dei rifiuti separati
Elevato grado di intercettazione Î
ristrutturazione complessiva del sistema
di raccolta Î economie di scala
Effetti della personalizzazione del servizio di raccolta RU
RESPONSABILIZZAZIONE
DEGLI UTENTI E
POSSIBILITA’DI
CONTROLLO
POSSIBILITA’ DI
APPLICAZIONE DELLA
TARIFFA PUNTUALE SUI
VOLUMI DI RIFIUTI
CONFERITI
POSSIBILITA’ DI
RIDUZIONE DELLA
PRESENZA DI
IMBALLAGGI INUTILI NEI
RIFIUTI URBANI
PERSONALIZZAZIONE
DELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA E
INDIFFERENZIATA
COMPETIZIONE
VIRTUOSA GDO NELLA
RIDUZIONE DEI RIFIUTI
PER ACCONTENTARE LE
RICHIESTE DEI CLIENTI
INCENIVAZIONE
ECONOMICA AL MINOR
CONFERIMENTO DI
RIFIUTI
La riduzione dei rifiuti: conclusione
Il risultato atteso è l’avvio di un percorso “consapevole” di miglioramento
della qualità dell’ambiente e dello sviluppo, dove ad azioni promosse dalla
Regione, si affiancano azioni e programmi avviati su base volontaria da attori
sociali ed economici, secondo principi di cooperazione e di integrazione.
La Regione, gli enti locali, l’ATO, la Provincia, i Comuni sono chiaramente i
soggetti primi che devono condividere quest’urgenza del fare.
Gli strumenti a nostra disposizione sono molti e passano da investimenti
diretti dei comuni, dal coinvolgimento della grande distribuzione (vendita
prodotti alla spina), al coinvolgimento delle cooperative sociali e da una
grande partecipazione della cittadinanza che, su questi temi, deve essere
informata, formata, educata, alla necessità di comportamenti più
sostenibili e per acquisti che producano meno rifiuti.
GRAZIE DELL’ATTENZIONE!!