Le politiche di prevenzione riduzione
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Le politiche di prevenzione riduzione
SEMINARIO La produzione dei rifiuti, le politiche di prevenzione e riduzione, le raccolte differenziate 20 dicembre 2007 – OPR Provincia di Ferrara Iniziative di riduzione e raccolta differenziata in Europa ed in Italia dott. Raphael Rossi [email protected] dott. Attilio Tornavacca [email protected] [email protected] Obiettivi EU La prevenzione e riduzione dei rifiuti è uno dei temi prioritari del VI programma d’azione ambientale dell’UE. I target specifici da raggiungere sono: ridurre la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento finale del 20% circa entro il 2010 rispetto ai valori del 2000 e del 50% circa entro il 2050; ridurre il volume di rifiuti pericolosi prodotti del 20% circa entro il 2010 rispetto ai valori del 2000 e del 50% circa entro il 2020. Anche l’ultima Direttiva europea sui rifiuti (12/2006) all’art. stabilisce che “adottano le misure appropriate per promuovere, in primo luogo, la prevenzione o la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti” Andamento della produzione di imballaggi in Europa Italia Francia Crescita Danimarca Austria Gran Bretagna Stabilizzazione o lieve contrazione Germania Olanda Diminuzione da anni Secondo l’OCSE, nella valutazione delle strategie di prevenzione dei rifiuti si dovrebbero impiegare almeno i seguenti cinque criteri: Efficacia ambientale: elementi della valutazione di efficacia ambientale possono essere i cambiamenti nella qualità ambientale, la riduzione del rischio per la salute, l’efficienza d’uso delle risorse. Efficienza economica: elementi della valutazione dell’efficienza economica possono essere i diversi impatti sull’economia (prezzi, occupazione, utili, competitività, crescita) così come gli impatti sul commercio e sulla competitività internazionale. Progresso nell’innovazione: misura l’entità del contributo all’innovazione tecnologica e gestionale attesa dall’impiego dello strumento. Questa “efficienza dinamica” è essenziale per accrescere l’efficacia ambientale e l’efficienza economica. Accettabilità politica: misura l’entità del gradimento e dell’accettabilità politica dello strumento proposto. Componenti di questa valutazione possono essere la partecipazione pubblica, la trasparenza, l’equità sociale, la conformità con gli accordi internazionali. Semplicità amministrativa: elementi di valutazione della semplicità amministrativa possono essere l’integrabilità con politiche di altri settori, semplicità e flessibilità delle operazioni, efficacia e conformità, costi associati con il monitoraggio, le licenze, l’esecuzione. Impatti sui costi e caratteristiche dovrebbero essere considerati sia per le entità governative che per quelle private. Strumenti regolativi e di indirizzo 1 Normativi (tasse, tariffe e sanzioni rendono reale l’obbligo) 1.1 Divieti di commercializzare alcuni tipi di imballaggi 1.2 Obbligo di quote di riuso imballaggi (particolarmente bevande) 1.3 Quote di riciclaggio e recupero 1.4 Divieti di commercializzare imballaggi a perdere 1.5 Tributo per smaltimento rifiuti 2 Economici 2.1 Tassazione imballaggi 2.2 Depositi obbligatori 2.3 Contributi al riciclaggio – Tariffe e tasse sul conferimento 2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT) 2.5 Incentivi e aiuti all’industria per la minimizzazione dei rifiuti 3 Sociali, Volontari, Informativi) 3.1 Ecolabel 3.2 Green purchasing (acquisti verdi) 3.3 Accordi volontari 3.4 Informazione, comunicazione, formazione Strumenti regolativi e di indirizzo 1. Normativi (tasse, tariffe e sanzioni rendono reale l’obbligo) 1.1 Divieti di commercializzare alcuni tipi di imballaggi 1.2 Obbligo quote di riuso imballaggi (particolarmente bevande) Germania: obbligo di una quota minima (72%) di distribuzione delle bevande in imballaggi riutilizzabili. Nel 1997 e 1998 si scende sotto tale quota quindi istituzione di un deposito obbligatorio su gli imballaggi a perdere in metallo e plastica (PET) di 0,25€ 1.3 Quote di riciclaggio e recupero (legge ronchi) 1.4 Divieti di commercializzare imballaggi a perdere Danimarca 1989 divieto di commercializzare bevande gassate e birra in imballaggi a perdere e sistemi a rendere che devono essere approvati dall’agenzia - Contenzioso Portogallo 1998 divieto impiego imballaggi a perdere - Contenzioso 1.5 Tributo per smaltimento rifiuti Ecotassa istituita ex art 3 della legge 549/95 (finanziaria 1996) poi legato con il decreto legge 22/1997 al mancato raggiungimento degli obiettivi di rd - Regione Veneto dal 2002 applica diverse quote di pagamento dell’ecotassa inversamente proporzionali ai livelli di RD raggiunta da ciascun comune - Regione Piemonte L.R. 24/2002 sanzione comunale per chi non raggiunge l’obiettivo del 35% di RD parametrata però anche sulle quantità assolute - Regione Lombardia L.R. 26/2003 non raggiungimento provoca una tassa addizionale ripartita sui comuni inversamente al loro livello di RD - Provincia di Cremona – aumento del costo di smaltimenti (discarica e inceneritori) in funzione delle quantità procapite di produzione rifiuti - Provincia di Varese – a partire dal 2004 per ogni comune ha legato l’aumento o la riduzione del tributo provinciale alla crescita o alla contrazione della produzione di rifiuti. - Provincia di Mantova 2002 tassazione differenziale per i comuni in funzione dei livelli di rd raggiunti e della riduzione di rifiuti prodotti Strumenti regolativi e di indirizzo 2 Strumenti economici 2.1 Tassazione imballaggi Danimarca dal 1978 tassazione contenitori bevande e dal 1998 tassazione tutti gli imballaggi – la tassa è funzione del volume contenuto ed è basata sugli studi “LCA” sul ciclo di vita dei diversi materiali – Forte incentivo al riutilizzo da momento che un contenitore riutilizzabile paga una sola volta la tassa Finlandia – tassa sugli alcolici : imballaggi riutilizzabili per i quali sia previsto un deposito : esenzione imballaggi posti in un circuito di recupero : 0,17€/litro altri non indirizzati al recupero 0,69 €/litro Norvegia: - tassati tutti gli imballaggi non riutilizzabili ma c’è una sovratassa che parte se si scende sotto il 95% di imballaggi immessi al consumo ritirati per riuso o riciclaggio Efficace: - se sufficientemente elevata (almeno il livello del prezzo di un nuovo imballaggio dello stesso tipo, almeno 0,2 €/litro) - se di semplice gestione dal punto di vista amministrativo Strumenti regolativi e di indirizzo 2 Strumenti economici 2.2 Depositi obbligatori Previsti dalla legislazione di quei paesi che hanno tassato gli imballaggi a perdere. (Danimarca Finlandia Norvegia) Germania e Svezia il deposito obbligatorio si applica anche a tipi di imballaggio tradizionalmente a perdere – disincentivante Rendere obbligatorio il deposito equivale ad una forma di tassazione sugli imballaggi a perdere ed una esenzione su quelli riutilizzabi. Si tratta niente meno che reintrodurre pratiche già adottate nel passato 2 Strumenti economici 2.3 Contributi al riciclaggio – Tariffe e tasse sul conferimento D.Lgs. “Ronchi”: contributo CONAI sugli imballaggi Filiera Produttori di imballaggio Acciaio Alluminio Carta/cartone Legno Plastica Vetro CO.NA.I R.D. Comuni Acciaio Alluminio Carta Cartone Legno Plastica Vetro Contributo ambientale Lire/kg 30 100 30 5 140 10 Corrispettivo CONAI importo massimo Lire/kg 127 374 25 160 21 417 60 Strumenti regolativi e di indirizzo 2 Strumenti economici 2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT pay-as-you-throw) In alcuni contesti italiani cosi come in diversi paesi europei così come richiesto dalla normativa si sono introdotti meccanismi che svincolassero il corrispettivo del servizio dall’idea di tassa trasformandola in tariffa ed in tariffa puntuale cioè direttamente collegata alla effettiva produzione di rifiuti indifferenziati RU totale procapite in funzione delle percentuali di RD e delle tipologie dei circuiti di raccolta del RU residuo ed umido 900,00 y = 1435,3x 2 - 202,71x + 577,29 R2 = 0,1152 850,00 800,00 RU procapite (kg/ab/a) 750,00 700,00 umido&residuo CS umido&residuo PP 650,00 Poli. (umido&residuo PP) 600,00 Poli. (umido&residuo CS) 550,00 500,00 y = -211,37x 2 - 195,73x + 631,98 R2 = 0,6893 450,00 400,00 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% RD (%) 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 2 Strumenti economici 2.4 Tariffe di conferimento puntuali (PAYT pay-as-you-throw) Produzione RU residui nel Consorzio Priula (TV2) nel 2002 produzione procapite e sistema di raccolta 327 350 kg/ab*anno 300 250 200 153 150 100 64 50 domiciliare e Tariffa puntuale domiciliare modello gestionale stradale 3. Sociali, Volontari, Informativi 3.1 Marchio Ecolabel Segno distintivo rivolto al consumatore per identificare particolari caratteristiche ambientali. Il tipo I indica che i criteri sono verificati da terzi, il tipo II che sono autocertificati. - L’International Standard Organisation (ISO) ha definito tre etichette ambientali: ISO 14021 (1999), 14024 (1999) e 14025 (2000). - Blaue Angel (angelo blu) marchio ambientale tedesco diffuso anche all’estero, - White Swan (cigno bianco) paesi scandinavi - Picchio Verde - Provincia di Bolzano: marchio di qualità agli esercizi commerciali o esercizi turistici 3. Sociali, Volontari, Informativi 3.2 Green purchasing - Settore privato “Green marketing” GB: Sainsbury – capitolato impegni ambientali Tesco – intese con associazioni ambientaliste per monitorare azioni sui carburanti Mark & Spencer – smaltimento imballaggi ecocapitolati con i fornitori - Settore pubblico – GPP “Green public procurement” Promossa da molti anni dall’OCSE Applicata negli USA direttiva Clinton “Federal acquisition, recycling and waste prevention” Manuale ANPA “Manuale delle caratteristiche dei prodotti ambientalmente preferibili da utilizzare nelle procedure di acquisto delle pubbliche amministrazioni ott. 2000” 3. Sociali, Volontari, Informativi 3.2 Green purchasing Decreto 203/2003 che obbligherà gli uffici, gli enti pubblici e le società a prevalente capitale pubblico, a coprire almeno il 30%del loro fabbisogno annuale con manufatti e beni realizzati con materiale riciclato Normativa regionale per i gpp L.P. Provincia Autonoma di Trento L.R. Regione Basilicata n.25/1993 L.R Regione Lazio n.27/1998 L.R Regione Lazio n.26/2003 L.R Regione Liguria n.18/1999 L.R Regione Umbria n.21/1998 L.R Regione Valle d’Aosta n.46/1991 L.R Regione Liguria n.18/1999 L.R Regione Veneto n.3/2000 L.R Regione Umbria n.24/2001 L.R Regione Lazio delib C.R.112 del 10/07/02 3. Sociali, Volontari, Informativi 3.3 Accordi volontari Cioè protocolli di intesa volontari tra Pubbliche amministrazioni, privati, produttori o commercianti, singoli o associati, ed eventualmente rappresentanti di interessi sociali o economici per raggiungere alcuni obiettivi Es. Comune e Provincia di Firenze con Unicoop cofesercenti consorzio distribuzione bevande ADAT e McDonald’s per ridurre: - distribuzione bevande in erogatore - shoppers biodegradabili - sostituzione del polistirolo con materiali degradabili Germania Strategie e azioni: Europa “Il miglior rifiuto: il rifiuto che non viene prodotto” Wolfgang Sacks (Wuppertal Institute per il clima, l’ambiente e l’energia) “Al Wuppertal Institut diciamo che ciascun oggetto porta con sé uno “zaino ecologico”, che comprende l’impatto ambientale provocato durante tutto il suo ciclo di vita, dalla culla (produzione) alla tomba (smaltimento). Wolgang Sachs Dalla prefazione al volume “Da rifiuti a risorse” a cura di Attilio Tornavacca e Michele Boato (1997) Germania Strategie e azioni: Europa La tariffazione a Berlino (RD 40 % nel 2006) Tariffe standard per contenitori raccolta indifferenziata Organico Ritiro € / trimestre 60 Litri 14 – giorni 15,95 120 Litri 7 - giorni 14 – giorni 32,40 16,20 240 Litri 7 - giorni 14 - giorni 34,90 17,45 Strategie e azioni: Europa Germania La tariffazione a Berlino (RD 40 % nel 2006) Andamento della produzione dei Rifiuti urbani a Berlino 2000000 1500000 1000000 500000 0 T/anno RU riciclati 1999 2000 2001 2002 2003 2004 665.000 681.700 665.000 629.900 599.800 561.000 1.050.000 986.700 1.008.600 -6,02% -5,89% -1,08% T/anno RU non riciclati 1.269.000 Riduzione in % 1.199.200 1.116.000 -2,82% -5,61% Austria Strategie e azioni: Europa Vienna Lavastoviglie mobile Austria Vienna Strategie e azioni: Europa Promozione del riuso e della riparazione degli oggetti Al “48er-Basar” si trovano vari articoli che invece di venire gettati vengono recuperati, aggiustati e rivenduti a basso costo. Si possono trovare vestiti, libri, articoli per la cucina eapparecchi elettrici come anche la mobili. Gran Bretagna Strategie e azioni: Europa Raccolta differenziata degli alberi di Natale nelle prime due settimane del nuovo anno. A gennaio 2005 furono raccolte decine di migliaia di alberi. Prevenzione dei Rifiuti – Pannolini – progetto che promuove i pannolini riutilizzabili in cotone offrendo un rimborso di 51 sterline oppure 30 £ – alcune lavanderie locali offrono il servizio di raccolta pannolini e lavaggio ai più alti standard igienici ad un costo simile all’acquisto di pannolini usa e getta L’Agenda 21 locale ha promosso azioni volte a uno sviluppo sostenibile aiutando i progetti ambientali su scala locale, coinvolgendo sia le autorità che i gruppi locali della Comunità, così come le scuole e le ONG ambientali. Quasi il 75% dei progetti sono stati relativi al recupero e valorizzazione dei rifiuti più una serie di programmi di incentivazione alla sensibilizzazione dei cittadini rispetto alla gestione dei rifiuti. La TESCO (Azienda leader nel campo della grande distribuzione) ha recentemente annunciato che imporrà ai propri fornitori di mettere in evidenza sui loro prodotti il valore dell’impatto degli stessi sulle emissioni climalteranti (Sole 24 Ore del 10/10/2007) Irlanda Dublino Strategie e azioni: Europa Abitanti 1.223.000 RD 47 % Un recente studio di REPAK (il Consorzio irlandese per il riciclo degli imballaggi, analogo al nostro CONAI) ha rivelato che il sistema di tariffazione volumetrica fa risparmiare le famiglie e le fa riciclare di più. Lo studio di Repak rivela che, nonostante il governo irlandese abbia stabilito che a partire dal 2005 sia obbligatorio il passaggio al sistema di tariffazione volumetrico, per ora solo il 28% della popolazione irlandese è stata coinvolta da tali nuovi sistemi di tariffazione. Sacchetto standard da 80 litri Ogni sett. 2006 Ogni due sett. 2006 Ogni tre sett. 2006 1 sacchetto € 137.80 € 68.90 € 45.93 2 sacchetti € 275.60 € 137.80 € 91.86 Tipologia bidone Tariffa di noleggio Tariffa a svuotamento Standard (240 litri) € 84.00 per anno € 5.25 Piccolo (140 litri) € 68.25 per anno € 3.15 Tipologia bidone svuot. settimanale ogni due settimane ogni tre settimane Standard (240 litri) € 357.00 € 220.00 € 173.00 Piccolo (140 litri) € 232.00 € 150.00 € 122.00 Svizzera Zurigo Strategie e azioni: Europa Abitanti totali 365.000 % RD 32,6 % Produzione RU + RD kg abitante / anno caratteristiche edifici abitativi Edifici monofamiliari 6 % Edifici plurifamiliari 94 % Prod. procapite di RU 427 kg/ab/annui Caratteristiche degli Züri-Sacks per la raccolta del rifiuto indifferenziato a Zurigo Belgio Bruxelles Strategie e azioni: Europa La diminuzione della gran quantità di pubblicità nelle cassette delle lettere è uno degli obietti prioritari per la Riduzione dei rifiuti. Un autoadesivo da apporsi sulle cassette delle lettere per esprimere il rifiuto di pubblicità è distribuito agli abitanti, ha permesso di ridurre la diffusione degli stampati gratuiti del 50%; tale autoadesivo è riconosciuto dalle società di distribuzione. Con l’introduzione del divieto di pubblicità anonima in cassetta si ottiene la mancata produzione di 30-40 kg/famiglia per anno. Francia Strategie e azioni: Europa LILLE - Ressourceries Nella foto: una delle tre ressourceries di Lille che ha ricevuto il premio “Sfida-giovani” ed il premio dello sviluppo duraturo 2005 (Défi-jeunes et le prix du développement durable) Il Comune di Lille ha realizzato varie Ressourceries che ha affiancato alle precedenti Déchèteries dove si recuperano gli oggetti danneggiati, li si ripara per poi rivenderli. Qui si valorizzano fino all’85% dei rifiuti che vengono consegnati: sono stati trattati 65 tonnellate di rifiuti. Il progetto viene condotto in accordo con il Belgio (Interreg III-A) dai 5 comuni francesi partner (Lille-LommeHellemmes, Leers et Wattrelos), 39.500 persone e 258 associazioni sono state coinvolte nel 2005 grazie ai 11.344 opuscoli informativi, sono state organizzate conferenzedibattiti e punti distributivi presso le grandi distribuzioni. L'obiettivo prioritario di queste azioni di sensibilizzazione è di indurre il consumatore a comperare prodotti che generano meno rifiuti di imballaggi. Il partenariato con le grandi distribuzioni si è consolidato tramite l’utilizzo di etichette d'informazione allo scopo di segnalare i prodotti che generano meno rifiuti d'imballaggio. Una valutazione qualitativa e quantitativa di quest'operazione è stata effettuata nei magazzini per misurare le eventuali modifiche di comportamento d'acquisto dei consumatori. Francia Strategie e azioni: Europa In Francia (dicembre 2003), la Carrefour ha avviato la vendita a basso costo di borse riutilizzabili per la spesa che vengono sostituite gratuitamente nel caso si dovessero rompere. L’utilizzo dello shopper viene incentivato attraverso il riconoscimento di punti premio per ogni spesa effettuata utilizzando tale busta. In Italia la medesima iniziativa è stata avviata presso gli ipermercati Carrefour di Torino e provincia, a un costo della borsa di 1 €. Si pensi che il consumo di shoppers in Italia è pari a 7,3 kg/ab*anno. Trentino Alto Adige e Veneto Strategie e azioni: Italia MILLEBOLLE POINT E’ il marchio scelto dagli imprenditori del Nordest che hanno importato dal Nordeuropea questa tecnologia. In Trentino, oltre che a Lavis, i Millebolle Point sono attivi a Trento, Rovereto, Predazzo, Ponte Arche, Coredo, Storo e Malè. Il peso medio di un flacone in plastica per detergenza domestica varia, a seconda dei formati, da 60 g a 70 g circa. (Fonte Conai). La quantità media di detergenti liquidi venduti in un anno da un ipermercato (di oltre 10.000 mq di superficie) si stima in circa 3 milioni di litri si può stimare che un punto vendita contribuisca mediamente ogni anno alla formazione di circa 200 tonnellate di rifiuto costituito da flaconi per detergenti. Regione Piemonte Strategie e azioni: Italia Vendita di detersivi alla spina Strategie e azioni: Italia Regione Piemonte Vendita di detersivi alla spina PRIMI RISULTATI Venduto 7 gennaio 2007 29 aprile 2007 3 settembre 2007 14.863 litri 55.442 litri 106.226 litri Flaconi riutilizzati 2.935 (20%) Benefici ambientali Riutilizzo di 53.404 flaconi 21.771 (39%) 53.404 (50%) Mancata produzione di rifiuti di imballaggio 3,2 t di HDPE e 1,79 t di cartone buon tasso di fedeltà del cliente buona accettazione del progetto Questa iniziativa ha ottenuto il Premio Regionando 2007 nell’ambito dell’ultima edizione del Forum P.A. Strategie e azioni: Italia Adottato da varie regioni Avviato dalla Regione Lombardia VENDITA SFUSA DI GENERI ALIMENTARI Vendita diretta di latte crudo mediante distributori automatici. Gli allevatori offrono direttamente al consumatore il latte appena munto con caratteristiche nutritive impareggiabili ed attentamente filtrato in imballaggi riutilizzabili ed a un prezzo molto conveniente. http://www.milkmaps.com/index.php Si evidenzia quella del latte crudo non è solo un iniziativa “packaging free” ma anche un esempio applicato della cosiddetta filiera corta (il produttore si rivolge al consumatore finale azzerando quasi totalmente il distributore). Strategie e azioni: Italia Ecopoint CRAI Oulx (TO) Con la modalità self-service, attraverso i pratici dispenser, si acquista solo ciò che serve nella quantità che serve. Nelle prime 14 settimane nell’Eco Point sono state venduti 3.200 Kg. di prodotti sfusi (pasta, cereali, frutta Secca e caramelle) con un risparmio di 14.500 confezioni. Provincia di Cremona Strategie e azioni: Italia RIDUZIONE DEGLI IMBALLAGGI Il Settore Ambiente della Provincia di Cremona in collaborazione con i supermercati Coop Lombardia e GS ha realizzato "Okkio all'imballo!", una campagna di informazione per la riduzione dei rifiuti da imballaggio e l'incremento dei contenitori riutilizzabili o in materiali di recupero che intende promuovere presso le catene della distribuzione commerciale e i loro consumatori un impegno ambientale concreto e consapevole. Regione Sicilia Strategie e azioni: Italia INTRODUZIONE DI CONTENITORI/VASCHETTE PER ALIMENTI IN MATERIALE BIODEGRADABILE Palermo: Ekofoam®, il vassoio espanso completamente biodegradabile Universal Imballaggi ha completato lo sviluppo di Ekofoam®, una nuova generazione di vaschette biodegradabili e compostabili, destinate al confezionamento di prodotti alimentari freschi quali ortofrutta e verdura. Nello stabilimento di Universal a Palermo è stata avviata la produzione industriale di un nuovo vassoio espanso biodegradabile per alimenti freschi mediante la trasformazione di un biopolimero ottenuto da fonti rinnovabili e appartenente alla famiglia MATER-BI® della società Novamont di Novara (certificato secondo le norme EN 13432 dall'ente europeo di certificazione DIN CERTCO). Strategie e azioni: Italia Comune di Firenze PLA-NO-PLAstica L’iniziativa è finalizzata a promuovere l’utilizzo di materiali innovativi compostabili,per la precisione bioplastiche in PLA (acido polilattico di origine vegetale), al posto delle classiche plastiche usa e getta da polimeri di origine petrolifera L’attività di promozione è svolta a vari livelli: grande distribuzione, commercianti pubblica amministrazione, scuole, cittadini, attraverso iniziative di comunicazione,materiali informativi, brochure, organizzazione di convegni. Provincia di Parma Strategie e azioni: Italia Strategie e azioni: Italia LEGAMBIENTE TURISMO PICCOLI ALBERGHI DI QUALITA’ La riscoperta del valore della tutela del territorio, dei paesaggi, della cultura, delle tradizioni e della storia dei popoli, si sposa con la necessità ormai riconosciuta in tutta l'Europa, di avere occasioni, strutture e luoghi, nei quali la qualità ambientale viene percepita come un plus per tutelare l'ambiente adottando comportamenti responsabili. www.legambienteturismo.it Gli alberghi "consigliati per l'impegno in difesa dell'ambiente" sono segnalati dall'esposizione del logo di Legambiente sia nell'hotel, che sulle pagine a loro dedicate sul sito del consorzio e sul proprio sito dell'albergo. Inoltre, in ogni camera o in una apposita zona informativa, sono presenti locandine in quattro lingue che riportano il decalogo degli hotel aderenti al progetto. Per i clienti degli alberghi è a disposizione una cartolina dove possono esprimere il loro gradimento dell'iniziativa e valutarne l'attuazione da parte della struttura che li ha ospitati. Le località nelle quali sono presenti strutture ricettive e turistiche aderenti a Legambiente Turismo: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Toscana, Veneto, Umbria. Legambiente Turismo è socio fondatore dell'associazione VISIT (www.visit21.org). Si tratta di un network europeo che promuove le iniziative volontarie di sostenibilità nel turismo e riunisce le principali e più qualificate "ecolabel" d'Europa con oltre 1.700 strutture ricettive e turistiche di Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Groenlandia, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera. Strategie e azioni: Italia PROVINCIA DI RIMINI La Provincia di Rimini nell’ambito del Progetto LIFE MED-COAST “Strategie e strumenti per un turismo sostenibile nelle aree costiere del Mediterraneo”, in partnership con Federalberghi, Municipalità di Calvià (Mallorca) e Istituto di Ricerche Ambiente Italia, ha intrapreso specifiche azioni rivolte agli albergatori e finalizzate al miglioramento delle loro performance ambientali. Una di queste azioni ha riguardato i loro acquisti per cui, a seguito di una sperimentazione su un campione di alberghi, è stata realizzata una specifica Linea Guida a loro rivolta dal titolo “Acquisti ecologici per gli alberghi. Linee guida, criteri e consigli per la scelta dei prodotti da utilizzare negli hotel”. www.turismosostenibile.provincia.rimini.it ARPA TOSCANA Arpa toscana nel 2006 ha pubblicato un manuale orientato agli agriturismo per far conoscere loro le caratteristiche e le potenzialità dell’Ecolabel attribuibile ai servizi turistici. Questo manuale molto operativo si nasce come una guida semplice per gli operatori interessati ad ottenere, anche attraverso canali agevolati poiché finanziati, il rispetto di determinati parametri che permetterebbero di conseguire l’Ecolabel. Il tema dei rifiuti è ivi trattato in un apposito capitolo individuando le azioni adottabili. Strategie e azioni: Italia Regione Piemonte – Comunità Montana Alta Langa Il progetto punta anche sulla convenienza economica dell’iniziativa tenendo conto che una famiglia italiana spende in media 280 euro/anno per l’acquisto dell’acqua minerale in bottiglie a perdere. Un addizionatore di CO2 costa invece circa 120 € (ammortizzato in 6 anni per un costo di 20 €/anno) e le ricariche costano circa 100 €/anno per un costo totale di 120 euro anno Si consideri che per il trasporto dell’acqua minerale vengono generate 350.000 tonnellate di CO2 che si sommano alle 700.000 tonnellate di CO2 per produrre le bottiglie per un totale di oltre 1 milione di tonnellate di CO2 per consumare acqua in bottiglia di qualità discutibile Strategie e azioni: Italia Provincia di Varese Comune di Firenze Anche il Comune di Firenze e la Provincia di Varese stanno promuovendo l’uso del acqua potabile con guide ed iniziative per consapevolizzare i cittadini sulla qualitò dell’acqua e sui risparmi che si possono conseguire. Strategie e azioni: Italia Regione Piemonte Amiat Torino Amiat ha affidato l'incarico al Banco Alimentare del Piemonte e della Valle d'Aosta, quale Onlus in grado di garantire un servizio quotidiano e affidabile in questo ambito. Gli enti assistenziali torinesi che usufruiscono di questo importante servizio sono la Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, le suore del Sacro Cuore vincenziane, la chiesa di San Antonio da Padova e la parrocchia di S. Luca. 11.260 kg di pane 18.330 kg di Da gennaio a giugno 2005 prodotti 7.070 kg di frutta Strategie e azioni: Italia www.lastminutemarket.org Il Progetto, nato da un lavoro d’équipe docenti-studenti dell’Università di Bologna, è riuscito ad attivare un sistema virtuoso che recupera gli “scarti” facendoli arrivare direttamente sulla tavola dei più bisognosi, mettendo in relazione a livello territoriale diversi “attori” e creando una rete locale di solidarietà. Bisogna infatti considerare che da un ipermercato di circa 10 mila metri quadri si producono circa 170 tonnellate di invenduto alimentare (60% ortofrutta, 9% carne 12% scatolame, 6% latticini e 13% pane e pasticceria) all’anno cioè 10 TIR di prodotti. L’ipermercato spende circa 30.000 euro all’anno per smaltire questi prodotti mentre il loro valore commerciale risulta pari a circa 800.000 euro e potrebbe servire a sfamare 3-400 famiglie di indigenti (colazione pranzo e cena). Strategie e azioni: Italia Il progetto è stato avviato per la prima volta con la collaborazione di Coop Adriatica, che lo ha messo in pratica nel 2003, in via sperimentale, all’ipercoop Centro Nova di Villanova di Castenaso (Bo). Successivamente Coop Adriatica ha esteso ad altri punti vendita il progetto che ora è gestito direttamente dai Soci volontari e dai lavoratori grazie al sistema ideato e messo a punto da Last Minute Market. La Cooperativa Carpe Cibum offre un servizio di consulenza a tutti gli interlocutori (imprese, pubblica amministrazione, ecc) interessati ad affrontare la problematica dello spreco alimentare, e non solo, trasformando tale spreco in risorse (sociali, ambientali ed economiche). Strategie e azioni: Italia Il progetto è stato adottato e promosso dalle amministrazioni della Regione SARDEGNA, Regione SICILIA, Provincia di BOLOGNA e dai Comuni di MODENA, FERRARA (COOP Adriatica) BOLOGNA (E.Leclerc-Conad), VERONA, EMPOLI, FIORENZUOLA D'ARDA, SESTO CALENDE, In Piemonte in particolare dal febbraio 2006 è attivo un progetto sperimentale Last Minute Market promosso dal Comune di Settimo Torinese, dalla Provincia di Torino, dall' ASL 7. Lo sviluppo del progetto è coordinato da una cabina di regia costituita oltre che dai promotori sopraccitati da: - Carpe Cibum soc. coop., Bologna; - Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie dell'Università di Bologna; - Dipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia di Torino; - Facoltà di Agraria dell'Università di Torino; - C.I.S.S.P.. La donazione dei prodotti è attiva dal luglio 2006 e ad oggi comprende 4 attività commerciali e 2 centri di accoglienza beneficiari. Strategie e azioni: Italia Con il progetto “Last Minute Book: il libro della solidarietà”, dal febbraio 2004 ad oggi sono stati inviati circa 50.000 libri in Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Cuba e sono stati coinvolti 8 editori, le Biblioteche Universitarie e Comunali, la Cineteca del Comune di Bologna, nonchè gli stessi privati cittadini. Data la natura delle problematiche che la raccolta e l’invio dei libri all’estero comporta, è stato attualmente concordato un Protocollo d’Intesa che oltre all’Università di Bologna coinvolge la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri (MAE), la Società DHL e l’Associazione Italiana Editori (A.I.E.). Verranno inviati e distribuiti libri a favore di una serie di enti e associazioni no profit italiane operanti all’estero laddove esistano rilevanti presenze di comunità italiane o di origine italiana (Americhe, Australia, Europa e Sud Africa). A livello nazionale, dal 2004 il Last Minute Book è partner attivo nell’organizzazione di “Ad alta voce” manifestazione di Coop Adriatica che unisce cultura, solidarietà e letture ad alta voce di noti scrittori in luoghi insoliti di Bologna, Venezia e Cesena -: in un gazebo appositamente predisposto, quest’anno sono stati raccolti circa 1600 volumi, tutti donati dai cittadini bolognesi e consegnati durante una “cena della solidarietà” a 3 case famiglia del Comune di Bologna, all’Istituto Penale minorile del Pratello e alla Casa Circondariale della Dozza. Da settembre 2005, lo staff di Last Minute Book supporta l’iniziativa “Giralibro” attiva nella Città di Ferrara e finalizzata alla creazione di piccole biblioteche all’interno di ambulatori di pediatria. Harvest L’intera filiera produttiva e distributiva dei prodotti agro-alimentari risulta essere caratterizzata dal fenomeno dei surplus. Anche in agricoltura il fenomeno delle sovrapproduzioni esiste e coinvolge in maniera particolare il settore dell’ortofrutta. Non esistono dati precisi in materia ma, ogni anno, una quota certamente non irrilevante della produzione non viene raccolta. Il fenomeno della non raccolta delle produzioni avviene perché incontrano una domanda di mercato inferiore rispetto all’offerta. Più in generale, comunque, il produttore non ha interesse a raccogliere se il prezzo di vendita della produzione non lo ripaga a sufficienza, e sempre più ultimamente, accade che tale prezzo non gli permetta neanche di coprire i costi della raccolta. Tali produzioni sono così destinate a marcire letteralmente in campo, costituendo uno spreco inammissibile di alimenti dall’alto profilo nutrizionale. Last Minute Harvest, ha il compito di incrociare l’offerta e la domanda potenziale dei prodotti ortofrutticoli non venduti e che rimarrebbero a marcire in campo. Tali beni possono costituire una risorsa per le Onlus che offrono assistenza ai disagiati e un vantaggio per gli agricoltori i quali oltre ad offrire il loro prodotto a qualcuno che ne ha bisogno, possono ridurre il rischio di incorrere in patologie causate dal marciume delle produzioni rimaste in campo. Al momento un primo prototipo progettuale si sta realizzando in Provincia di Bologna grazie all’interessamento della Provincia, attraverso l’assessorato all’Agricoltura. Riepilogo esempi di riduzione dei rifiuti 1 - CUTTING PAPER: Minimizzazione dei consumi cartacei negli uffici 2 - GPP - ACQUISTI VERDI: finalizzati alla prevenzione nel campo dei rifiuti 3 - ECOFESTE -ECOMENSE: Gestione sostenibile di feste, sagre e mense pubbliche e private 4 - NEGOZIO SOSTENIBILE : Promozione vendita di prodotti sfusi, riutilizzabili, biodegradabili 5 - AUTOCOMPOSTAGGIO: Supporto al compostaggio domestico, aree di compostaggio verde 6 - LAST FOOD: Recupero e redistribuzione delle merci invendute o non consumate 7 - ECO-IMBALLI : Utilizzo di imballaggi riutilizzabili (pallet, cassette ortofrutticole) nell’industria e nel commercio 8 - ECO-SCAMBI: Incontro tra domanda e offerta di servizi di riparazione, scambio e vendita di articoli usati, noleggio attrezzature e servizi di ricarica 9 - ECOFISCALITA dalla tassa alla tariffa puntuale commisurata all’effettiva produzione di rifiuti 12 - INFORMAZIONE, formazione e comunicazione continua 10 - TURISMO SOSTENIBILE : adozione prevenzione e recupero nelle strutture turistiche 11 - AZIENDA RESPONSABILE : accordi volontari con le imprese industriali e di servizi per adozione di pratiche di prevenzione 12- ECOVOLONTARI: Coinvolgimento diretto della cittadinanza in azioni di sensibilizzazione Principio della responsabilità estesa del produttore strumenti esistenti oggi in Italia Produttori di imballaggi Produttori di materie prime Produttori di merci Distributori all’ingrosso Commercianti al minuto Utenti e Consumatori Pubbliche amministrazioni Sistema Conai Buon Samaritano Strumenti di persuasione Tariffa puntuale Green Public Procurement Iniziative regionali AMBITO Offerta di prodotti o servizi Distretti industriali e turistici AZIONE STRUTTURE COINVOLTE Erogazione di finanziamenti, attraverso bando pubblico, tesi ad attuare, perfezionare o favorire lo sviluppo e la promozione del sistema eco-efficiente Regione Toscana Creazione di un premio regionale e di una conseguente strategia di comunicazione e marketing per la diffusione dei suoi risultati Regione Toscana Creazione di una unità di ricerca e sviluppo, costituita da designer e tecnici ambientali, in grado di supportare l’implementazione di processi di produzione di beni e servizi a basso impatto ambientale. Regione Lombardia Introduzione di uno sgravio dell’Irap per le imprese che producono beni o servizi che rispondono a eco-criteri di prevenzione o introduzione di facilitazioni nell’ottenimento di permessi e/o autorizzazioni burocratico-amministrative Regione Umbria Regione Toscana Elaborazione di una analisi sui distretti regionali Comuni, Ato e Province Partecipazione e coinvolgimento di attività ricettive per turisti su aree turisticamente sviluppate e mature al fine di far perseguire loro azioni di prevenzione. Rimini Arpa Toscana Strumenti già adottati a livello regionale AMBITO AZIONE SOGGETTI COINVOLTI Rapporto tra Regione e GDO Spinta alla diffusione e quindi valorizzazione e sostegno di sistemi di vendita alla spina di prodotti Regione Piemonte SMA-Auchan Finiper Coop Crai Rapporto tra Regione e GDO Accordo con le principali catene della Grande Distribuzione presenti in Regione al fine di istituire circuiti virtuosi di recupero cibo invenduto ancora edibile e quindi utilizzabile per alimentazione umana o animale Regione Lombardia Rapporto tra Province e GDO Costituzione di un tavolo tecnicopolitico regionale che veda presenti le principali catene della grande Distribuzione presenti in Regione per valutare i loro attuali comportamenti di scelta Provincia autonoma di Trento Iniziative per favorire la prevenzione AZIONE STRUTTURE COINVOLTE Introduzione di efficaci stimoli e sostegni per il Green Public Procurement (GPP) Provincia di Roma Provincia Autonoma di Trento Emanazione di bandi, annuali o biennali, finalizzati a finanziare azioni di prevenzione Regione Toscana Formazione per Enti locali Provincia di Roma Accordi volontari per le grandi utenze (es. ASL e ospedali, Posta, Scuole di vario ordine e grado, Università, Ministeri, Esercito, Università, Arma dei carabinieri, ecc) Comune di Roma, Comune di Torre Boldone (BG) La Regione Toscana sia nel 2002 che nel 2004 ha erogato finanziamenti a copertura totale della spesa, tramite bando pubblico, al fine di stimolare le imprese private ad attuare programmi che intervengono sul processo produttivo di un bene o sull’utilizzo di determinati beni con l’obiettivo di generare meno rifiuto. Il bando del 2002 per i privati, quindi per le imprese, prevedeva una spesa di mezzo milione di euro, quello del 2004 di un milione di euro. La regione Toscana nel 2004 ha istituito il Premio Toscana Ecoefficiente teso a valorizzare le iniziative private (ed anche pubbliche) per la minore produzione di rifiuto. Esempio: progetto per la Città di Trento Servizi/Gruppi di lavoro Attività condotte Direzione generale e Segreteria generale Organizzazione di un sistema condiviso di monitoraggio dell’attuazione del Green Public Procurement (sia per i bandi che per il GPP vero e proprio) che permetta di verificarne la diffusione e l’utilizzo all’interno delle procedure del Comune di Trento. Ambiente, Patrimonio e Sistemi informativi Stesura di un elenco di criteri ambientali per la riduzione degli impatti ambientali connessi con l’acquisto di alcuni prodotti del Comune di Trento: servizi di pulizie, cancellerie, stampanti PC e toner. Queste informazioni saranno la base per la stesura degli appalti. Contratti e appalti Individuazione delle procedure di acquisto dei prodotti/servizi e integrazione di criteri ambientali per gli appalti del Comune di Trento. Si propongono i seguenti ambiti: 1.servizi di pulizia 2.fotocopiatrici 3.carta per copie 4.cancelleria 5.PC, stampanti e monitor Cultura e turismo Promozione e sostegno degli “Acquisti Verdi” nelle strutture ricettive. Sportello imprese e i cittadini 1.Sviluppo di azioni di sensibilizzazione delle imprese e dei cittadini a favore di modelli di produzione e consumo equi e sostenibili. 2.Promozione e premialità per l'adozione, da parte delle imprese, di sistemi di gestione ambientale (es. EMAS, ISO 14001), di sistemi di gestione della responsabilità sociale (es. SA8000) e/o di sistemi di etichettatura ecologica dei prodotti/servizi (es. Ecolabel europeo e dichiarazioni ambientali di prodotto). Attività adottabili dalle amministrazioni locali Adozione della tariffazione puntuale tende a disincentivare la produzione dei RU. La domiciliarizzazione del servizio di raccolta (condizione imprescindibile della corretta tariffazione del servizio) consente inoltre di responsabilizzare gli utenti nella fase di conferimento con favorevoli interazione quali-quantitative sul miglioramento della qualità dei materiali conferiti; Promozione e l’incentivazione tariffaria del compostaggio domestico, attraverso l’organizzazione di specifichi corsi e servizi di assistenza tecnica nelle zone dove tale attività risulta possibile; Realizzazione di Ecocentri per la rivendita e riparazione degli oggetti. Presso tali centri possono essere attuati momenti i aggregazione sociale (mostre, corsi di bricolage ecc.) per promuovere il: restauro; riparazione e reimmissione sul mercato dell’usato; smontaggio e messa in sicurezza del bene non recuperabile; recupero e commercializzazione di componenti ecc; Definizione di accordi di programma con le associazioni dei ristoratori, dei gestori di pubblici esercizi, dei commercianti e della grande distribuzione, per promuovere la riduzione degli imballaggi superflui e la sostituzione degli imballaggi a perdere con imballaggi a rendere, utilizzando protocolli di comportamento concordati e premiando i comportamenti virtuosi con un marchio di qualità ambientale assegnato da un apposito comitato, marchio che potrà essere utilizzato come strumento promozionale e tradursi anche in beneficio finanziario attraverso uno sconto sulla tariffa; Produzione (o meglio intercettazione) procapite a livello regionale (2001-2005) Fonte: Rapporto APAT L’assimilazione estensiva in Emilia Romagna Vantaggi Svantaggi Assimilando rifiuti facilmente differenziabili si possono contabilizzare come RD La produzione procapite cosi come la percentuale di RD assumono un valore sfalsato rispetto al reale Obbliga le aziende ad aderire al servizio dei soggetti gestori, anche quando i servizi richiesti ai gestori non sono sufficienti Non incita comportamenti virtuosi nelle aziende, né riduzione, né raccolta differenziata. Non vi è infatti incentivo economico al comportamento corretto Aumento della base imponibile L’aumento della base imponibile in alcuni casi non compensa gli aumenti di costo legati allo smaltimento dei rifiuti intercettati (non vi è controllo) Permette di far rientrare nella gestione pubblica grandi quantità di rifiuti assimilabili (non pericolosi) che potrebbero essere smaltiti anche non correttamente Nell’effettuarsi con grandi contenitori e senza forme di controllo rischia di vedersi ricettacolo da parte delle aziende di conferimenti di rifiuti impropri (es inerti) o pericolosi Livelli di produzione totale dei RU relativi alle Aziende dello Studio FA Media 615 kg/ab.anno Impresa n° Sistema Caso 13 CS per residuo Caso 8 CS per residuo Caso 15 CS per residuo Caso 13 CS per residuo* Caso 8 CS per residuo Caso 2 CS per residuo* Caso 3 CS per residuo Caso 1 CS per residuo Caso 2 CS per residuo Caso 2 CS per residuo* Caso 19 CS per residuo* Caso 3 CS per residuo* Caso 18 PP per residuo Caso 10 PP per residuo Caso 5 PP per residuo Caso 7 PP per residuo Caso 1 PP per residuo Caso 14 PP per residuo Caso 11 PP per residuo Caso 12 PP per residuo Caso 6 PP per residuo Caso 16 PP per residuo Caso 5 PP per residuo * con esclusione del centro storico RU totale kg/ab.anno 725 723 718 663 656 630 608 551 544 542 490 535 539 526 524 521 496 471 456 449 443 402 352 Adozione di cont. da 2400-3200 lt SI SI SI SI SI SI SI SI SI, adozione parziale SI SI, adozione parziale SI, adozione parziale NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO Media 470 kg/ab.anno Effetti dell’utilizzo di contenitori di maggior dimensioni AGEVOLAZIONE CONFERIMENTI IMPROPRI ED AUMENTO DEI COSTI E DELLA INTERCETTAZIONE DEI RIFIUTI SEMPRE MAGGIORE NECESSITA’ DI AUMENTO DEL NUMERO DI CONTENITORI PER EVITARE L’ABBANDONO ALL’ESTERNO UTILIZZO DI CONTENITORI DI SEMPRE MAGGIORE DIMENSIONE AUMENTO DELL’UTILIZZO DI IMBALLAGGI NELLA GDO ED IMPOSSIBILITA’ ALL’UTILIZZO DI VUOTI A RENDERE PARTECIPAZIONE RIDOTTA ALLA R.D. A CAUSA DELLA MANCATA RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI UTENTI E DELLA IMPOSSIBILITA’DI CONTROLLO IMPOSSIBILITA’ DI APPLICAZIONE DELLA TARIFFA PUNTUALE SUI VOLUMI DI RIFIUTI CONFERITI Principi della raccolta domiciliare integrata Personale addetto alla raccolta Produttore separazione Controllo rifiuto Raccolta conferito Feedback Responsabilità del produttore Alta qualità del rifiuto raccolto Î effettivo recupero dei rifiuti separati Elevato grado di intercettazione Î ristrutturazione complessiva del sistema di raccolta Î economie di scala Effetti della personalizzazione del servizio di raccolta RU RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI UTENTI E POSSIBILITA’DI CONTROLLO POSSIBILITA’ DI APPLICAZIONE DELLA TARIFFA PUNTUALE SUI VOLUMI DI RIFIUTI CONFERITI POSSIBILITA’ DI RIDUZIONE DELLA PRESENZA DI IMBALLAGGI INUTILI NEI RIFIUTI URBANI PERSONALIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E INDIFFERENZIATA COMPETIZIONE VIRTUOSA GDO NELLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI PER ACCONTENTARE LE RICHIESTE DEI CLIENTI INCENIVAZIONE ECONOMICA AL MINOR CONFERIMENTO DI RIFIUTI La riduzione dei rifiuti: conclusione Il risultato atteso è l’avvio di un percorso “consapevole” di miglioramento della qualità dell’ambiente e dello sviluppo, dove ad azioni promosse dalla Regione, si affiancano azioni e programmi avviati su base volontaria da attori sociali ed economici, secondo principi di cooperazione e di integrazione. La Regione, gli enti locali, l’ATO, la Provincia, i Comuni sono chiaramente i soggetti primi che devono condividere quest’urgenza del fare. Gli strumenti a nostra disposizione sono molti e passano da investimenti diretti dei comuni, dal coinvolgimento della grande distribuzione (vendita prodotti alla spina), al coinvolgimento delle cooperative sociali e da una grande partecipazione della cittadinanza che, su questi temi, deve essere informata, formata, educata, alla necessità di comportamenti più sostenibili e per acquisti che producano meno rifiuti. GRAZIE DELL’ATTENZIONE!!