I nove profili dei Ministri

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I nove profili dei Ministri
MAURIZIO SACCONI
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali attualmente in carica
- dal 9 maggio 2008, nel quarto governo Berlusconi.
Fra il 1992 e il 2006 è sottosegretario al Ministero del Tesoro nei governi Goria,
De Mita e nel sesto e settimo governo Andreotti, per la riforma delle normative
relative agli intermediari bancari e al mercato mobiliare; sottosegretario alla
Funzione Pubblica nel primo governo Amato; sottosegretario al Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali nel secondo e nel terzo governo Berlusconi (20012006).
1950
1979
1980
1983
1987
1992
1994
1995
2001
2006
2007
Nasce a Conegliano Veneto (Treviso) e si laurea in Giurisprudenza.
È eletto per la prima volta deputato nelle file del Partito Socialista Italiano. Nel PSI
fa parte della corrente di Gianni De Michelis e diviene a metà anni '80 vicepresidente
del gruppo socialista alla Camera.
E’ presidente nazionale della Lega Ambiente.
È relatore della legge finanziaria, in qualità di membro della Commissione Bilanci; e
lo sarà anche nel 1984 e nel 1987.
Diviene sottosegretario al Ministero del Tesoro, dove rimane ininterrottamente fino
al 1994, durante i governi Goria, De Mita e nel sesto governo Andreotti.
In qualità di sottosegretario al Tesoro, cura la riforma delle amministrazioni
pubbliche e del pubblico impiego.
In dissenso da destra col segretario del PSI Ottaviano Del Turco, è tra i fondatori
della Federazione Socialista Italiana. Poche settimane dopo lo scioglimento del PSI,
Sacconi fonda Sinistra Liberale (poi Sinistra delle Libertà).
Ricopre la carica di branch office director presso l'OIL Organizzazione
Internazionale del Lavoro di Ginevra, agenzia specializzata delle Nazioni Unite, fino
al 2001.
Nel 2001 aderisce a Forza Italia e torna al governo da sottosegretario al Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, carica che ricopre fino al 2006.
E’ eletto al Senato capogruppo in Commissione Lavoro per Forza Italia, durante il
secondo governo Prodi.
E’ componente del Comitato Direttivo di Forza Italia.
L'8 maggio 2008 è nominato Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Ma il 13
dicembre 2009, nasce il Ministero della Salute, sotto la guida di Ferruccio Fazio. Il Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Salute, dunque, sono ora due dicasteri distinti.
Tra i suoi numerosi saggi, si ricordano i più recenti: “La società attiva. Manifesto per le nuove
sicurezze” (con Michele Tiraboschi e Paolo Reboani, 2004) e “Un futuro da precari? Il lavoro dei
giovani tra rassegnazione e opportunità” (con Michele Tiraboschi, 2006).
E’ presidente dell'Associazione “Amici di Marco Biagi”.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
VINCENZO SCOTTI
4 volte ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dall’11 marzo 1978 al 4 agosto 1979, nel quarto e quinto governo
Andreotti;
- dal 4 agosto 1979 al 4 aprile 1980, nel primo governo Cossiga;
- dall’1 dicembre 1982 al 4 agosto 1983, nel quinto governo Fanfani.
Fra il 1982 e il 1992 è ministro delle Politiche Comunitarie nei governi Cossiga e
Forlani, dei Beni Culturali e Ambientali nel governo Spadolini, della Protezione
Civile nel governo Craxi, dell’Interno in due governi Andreotti, degli Esteri nel
governo Amato.
Attualmente è sottosegretario al Ministero degli Esteri del governo Berlusconi.
1933
1954
1955
1968
1976
1983
1984
1989
1991
Nasce a Napoli.
E’ responsabile del Centro di Ricerca della CIS.
Si laurea all'Università di Roma La Sapienza con una tesi su Economia dello
Sviluppo e Regioni Arretrate.
Viene eletto deputato per la DC ed entra a far parte della Commissione Finanze.
E’sottosegretario al Bilancio nel III governo Andreotti.
In qualità di ministro del Lavoro nel quinto governo Fanfani, conclude il primo
accordo fra sindacati, Governo e Confindustria, noto come "Accordo Scotti".
Viene eletto sindaco di Napoli.
E’ capogruppo DC alla Camera.
In qualità di ministro degli Interni, con il decreto-legge 345/91, istituisce la
Direzione Investigativa Antimafia. Nel periodo del suo Dicastero, vengono
promulgate le leggi più importanti contro l'organizzazione mafiosa.
Sempre presente sulla scena politica italiana, con importanti incarichi, a partire dal 1968, è oggi
presidente della Link Campus University, sede italiana dell'Università di Malta. Dal 12 maggio 2008
è sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
GIANNI DE MICHELIS
2 volte ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 4 agosto 1983 al 1 agosto 1986, nel primo governo Craxi;
- dal 1 agosto 1986 al 17 aprile 1987, nel secondo governo Craxi.
Fra il 1980 e il 1992 è ministro delle Partecipazioni Statali nei governi Cossiga e
Forlani e poi ancora nei governi Spadolini e Fanfani, vice-presidente del Consiglio
nel governo De Mita, ministro degli Esteri nel VI e nel VII governo Andreotti.
1940
1969
1969
1989
1990
Nasce a Venezia, dove si laurea in Chimica Industriale.
E’ assessore all’Urbanistica del Comune di Venezia.
E’ responsabile nazionale dell’organizzazione del partito socialista.
E’ ministro degli Esteri del sesto governo Andreotti, quando cade il muro di Berlino
e parte il processo di unificazione tedesca, che definisce “la pietra angolare sulla
quale costruire il nuovo edificio di un’Europa unita”.
Mentre è ancora ministro degli Esteri, i Capi di Stato e di Governo, a Roma per la
conclusione del semestre di presidenza italiana, decidono di dar vita - nonostante la
crisi internazionale dovuta all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq e
all’imminente guerra del Golfo - a due Conferenze intergovernative sull’Unione
Politica e sull’Unione economica monetaria, che portano, il 7 febbraio 1992, alla
firma del Trattato di Maastricht e alla nascita dell’Unione europea.
De Michelis si definisce, allo stesso tempo, anti-comunista ed anti-democristiano. Discepolo di
Riccardo Lombardi, nel 1980 decide di sostenere la segreteria di Bettino Craxi, distaccandosi dalla
corrente della sinistra lombardiana guidata da Claudio Signorile.
Nel 1997, tre anni dopo lo scioglimento del PSI, fonda un partito denominato Partito Socialista, di
cui diventa segretario.
Nel 2001 è fondatore del Nuovo PSI, insieme a Bobo Craxi, figlio di Bettino, partito che nasce in
polemica con la sinistra italiana e che sceglie di confluire nella Casa delle Libertà. De Michelis è
segretario nazionale per 6 anni.
Eletto deputato del Parlamento europeo nel 2004, per la lista "Socialisti Uniti per l'Europa", non
aderisce a gruppi parlamentari europei, in attesa che venga accolta la sua richiesta, a nome del
Nuovo PSI, di essere accolto nel Gruppo del Partito del Socialismo Europeo.
A Strasburgo, è membro della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia; della
Commissione giuridica; della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa; della Delegazione per
le relazioni con la Repubblica popolare cinese; della Delegazione all'Assemblea parlamentare
Euromediterranea.
Alle elezioni politiche del 2006, viene eletto deputato nazionale per la lista congiunta con la
Democrazia Cristiana per le Autonomie. Ma abbandona l'incarico rimane al Parlamento europeo.
Nel marzo del 2009, in vista delle elezioni europee ed amministrative, la Direzione Nazionale del
Partito Socialista decide l'adesione alla lista elettorale Sinistra e Libertà ma De Michelis si dichiara
contrario.
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ministri profili
RINO FORMICA
2 volte ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 28 luglio 1987 al 13 aprile 1988, nel primo governo Goria;
- dal 13 aprile 1988 al 22 luglio 1989, nel primo governo De Mita.
Fra il 1980 e il 1982 è ministro dei Trasporti nel secondo governo Cossiga e
ministro delle Finanze nel primo e secondo governo Spadolini.
1927
1979
1983
1987
Nasce a Bari, dove si laurea in Scienze Economiche e Commerciali.
E’ eletto senatore del PSI nell’ottava legislatura.
E’ eletto alla Camera dei Deputati e nominato membro della giunta per il
regolamento, poi della VI Commissione Finanza e Tesoro, della Commissione
d’Inchiesta sulla loggia massonica P2 e della Commissione Parlamentare per i servizi
di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato.
E’ nuovamente eletto alla Camera dei Deputati e viene nominato membro della XI
Commissione Lavoro.
Membro di rilievo del Partito Socialista Italiano durante la segreteria di Bettino Craxi, è uno dei
punti di riferimento dell'organizzazione dei quadri del PSI, pur mantenendo sempre una spiccata
autonomia intellettuale.
Nel 2003 fa nascere insieme ad altri ex dirigenti del PSI un nuovo movimento politico chiamato
Socialismo è Libertà, che, collocandosi nel centro-sinistra, rifiuta accordi tanto con il Nuovo PSI
quanto con lo SDI di Enrico Boselli.
Lontano dalla Rosa nel Pugno e fortemente contrario al coinvolgimento dei socialisti nel Partito
Democratico, attualmente Rino Formica è presidente del movimento Socialismo è Libertà e ha
aderito al Partito Socialista.
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ministri profili
FRANCO MARINI
Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 12 aprile 1991 al 24 aprile 1992, nel settimo governo Andreotti.
E’ presente in parlamento dal 1992, quando risulta il primo degli eletti della DC a
livello nazionale; nel 2006 viene eletto presidente del Senato.
1933
1950
1965
1979
1985
1991
1992
1997
1999
2002
2006
Nasce a San Pio delle Camere (L’Aquila).
Giovanissimo, si iscrive alla DC ed è attivo nell’Azione cattolica e nelle ACLI.
Durante gli studi universitari (si laureerà in giurisprudenza), comincia a lavorare in
un ufficio contratti e vertenze della CISL.
Allievo di Giulio Pastore, è segretario generale aggiunto della Federazione dei
Dipendenti Pubblici, nel sindacato della CISL.
E’ segretario generale aggiunto della CISL.
Viene eletto segretario nazionale della CISL.
Passa direttamente dal sindacato al governo, in qualità di ministro del Lavoro.
Viene candidato dalla DC nelle elezioni politiche e ricopre il ruolo di responsabile
organizzativo.
Viene eletto segretario del Partito Popolare Italiano.
E’ eletto al parlamento Europeo; lascia la segreteria del Partito Popolare a favore di
Pierluigi Castagnetti.
E’ responsabile organizzativo della Margherita.
E’ eletto presidente del Senato.
Il 21 febbraio del 2007, dopo le dimissioni del governo guidato da Romano Prodi, è indicato come
possibile nuovo Presidente del Consiglio di un probabile governo tecnico. E il 30 gennaio 2008 il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli conferisce l’incarico di verificare la possibilità
di una riforma della legge elettorale e di un governo, per le decisioni più urgenti.
Conclude il mandato di presidente di Palazzo Madama il 28 aprile 2008, con l'elezione del suo
successore, Renato Schifani.
Marini partecipa alla fondazione del Partito Democratico ed attualmente è il principale referente
della corrente dei Popolari, di matrice democristiana e cristiano sociale. Alle elezioni primarie del
2009 ha sostenuto la candidatura di Dario Franceschini.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
TIZIANO TREU
2 volte ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 17 gennaio 1995 al 17 maggio 1996, nel governo Dini;
- dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998 nel governo Prodi.
Fra il 1992 e il 2006 è membro della Commissione di garanzia sul diritto di
sciopero, assessore esterno nella giunta civica del comune di Milano con
responsabilità di affari istituzionali, educazione, economia del lavoro e problemi
sociali, poi ministro dei Trasporti e della Navigazione nel primo governo
D’Alema, membro della XI Commissione permanente (Lavoro e Previdenza
Sociale), membro della Commissione di Controllo Enti Gestori Previdenza
Assistenza.
Attualmente è vice-presidente della XI Commissione Permanente (Lavoro e
Previdenza Sociale).
1939
1961
1962
1968
1971
1973
1986
1990
2001
2006
2008
Nasce a Vicenza.
Si laurea in Giurisprudenza all’Università di Milano e, fino al 1968, è assistente nel
corso di Diritto del Lavoro nella stessa università.
Harkness Fellow alla Cornell University, Industrial and Labor Relations School ed
alla University of Chicago Law Schoo1, fino al 1964.
E’ libero docente in Diritto del Lavoro e incaricato di Diritto del Lavoro
nell’Università di Pavia (Facoltà di Giurisprudenza) e nell’Università Cattolica
(Facoltà di Economia).
Professore di ruolo di Diritto del Lavoro nell’Università di Pavia (Facoltà di
Giurisprudenza), fino al 1988, e incaricato della stessa disciplina nell’Università
Cattolica.
Visiting professor all’Università Nazionale di Mogadiscio e, l’anno successivo,
visiting scholar alla Sophia University di Tokyo.
Professore alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parigi.
E’ membro della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, fino al ’92.
E’ eletto al Senato della Repubblica.
Viene rieletto al Senato della Repubblica per la Margherita .
Riconfermato al Senato della Repubblica nelle file del PD.
Da sempre vicino alle aree democratico-riformiste del Partito Socialista Italiano, ha tenuto una
stretta collaborazione con il sindacato (in particolare la Cisl) e anche con diverse associazioni
internazionali di diritto del lavoro Il suo nome è legato al cosiddetto "Pacchetto Treu" da cui trae
origine la legge 196/97 ("Norme in materia di promozione dell'occupazione"). Con questa legge il
lavoro interinale e altre forme contrattuali di lavoro atipico entrano a far parte dell'ordinamento
italiano del lavoro.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
CESARE SALVI
2 volte ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 22 dicembre 1999 al 25 aprile 2000, nel secondo governo
D’Alema;
- dal 25 aprile 2000 all’11 giugno 2001 nel secondo governo Amato.
Fra il 1980 e il 2008 è vice-presidente della Commissione Affari Costituzionali,
presidente del Gruppo Parlamentare dei DS, vice-presidente del Senato e poi
presidente della Commissione Giustizia.
1948
1971
1979
1984
1990
1992
2006
2007
2008
2009
2010
Nasce a Lecce e si laurea in Giurisprudenza a Roma.
Aderisce al Partito Comunista Italiano.
E’ professore ordinario di Diritto Civile presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell'Università di Perugia.
E’ visiting scholar presso la Yale Law School.
E’ membro della segreteria del PCI.
E’ eletto al Senato della Repubblica ininterrottamente fino al 2008.
E’ presidente della Commissione Giustizia durante il secondo governo Prodi.
Già leader della sinistra interna dei DS (ha dato vita all’Associazione “Socialismo
2000”), fonda il movimento “Sinistra democratica”. E dei senatori del gruppo di
Sinistra Democratica diventa presidente.
Torna a fare il docente universitario a tempo pieno.
Fa confluire “Socialismo 2000” all'interno dell'alleanza chiamata Lista Comunista e
Anticapitalista. Dà vita, con PdCI e Rifondazione Comunista, alla Federazione della
Sinistra, in cui entra a far parte dell’organismo di coordinamento nazionale.
Succede a Paolo Ferrero come portavoce nazionale della Federazione della Sinistra.
Contrario da sempre alla nascita del Partito Democratico, insieme a Fabio Mussi porta la sua
corrente verso la separazione dai DS e, nel 2007, fonda “Sinistra Democratica”. Nel ruolo di
presidente del gruppo dei senatori di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, interviene
sulle politiche del lavoro e sulla questione delle intercettazioni nel procedimento penale, difendendo
comunque l'operato dei pubblici ministeri.
Numerose le sue pubblicazioni. Si ricordano “Le immissioni industriali” (1979), “Il danno
extracontrattuale” (1985), “Il contenuto del diritto di proprietà” (1994); “La responsabilità civile”
(1999), “La cosa rossa” (2000), “Il costo della democrazia” (con Massimo Villone, 2005).
Come ministro del Lavoro nei governi D’Alema e Amato, ottiene l’approvazione del Parlamento
per la riforma del part-time, sul trasferimento d’azienda; per l’attuazione delle direttive europee in
materia di orario di lavoro, Portano la sua firma la legge sulla protezione del danno biologico e sul
riconoscimento dei lavori usuranti, ai fini della riduzione dell’età pensionabile, nel 2000.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
ROBERTO MARONI
2 volte ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
- Dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005, nel secondo governo
Berlusconi;
- dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006 nel terzo governo Berlusconi.
Fra il 1992 e il 2010 è presidente del gruppo parlamentare della Lega Nord,
assessore comunale del Comune di Varese, ministro dell’Interno e vice-presidente
del Consiglio nel primo governo Berlusconi, membro della Commissione Affari
Esteri. Dal 7 maggio 2008 è ministro dell’Interno del governo Berlusconi.
1955
1971
1990
1992
1994
2001
2006
2008
Nasce a Varese e si laurea in Giurisprudenza.
Inizia la sua esperienza politica, militando in un gruppo marxista-leninista di Varese
e poi fino al 1979 è nel movimento d'estrema sinistra Democrazia Proletaria.
Incontra Umberto Bossi, aderisce alla Lega Lombarda e ne viene eletto segretario
provinciale per Varese, contribuendo all'organizzazione sul territorio fino alla nascita
della Lega Nord. Nello stesso periodo è consigliere comunale per la lega al Comune
di Varese.
E’ eletto deputato alla Camera e presidente del gruppo parlamentare leghista. Entra
nel Consiglio Federale della Lega e diviene assessore nella Giunta Comunale di
Varese.
E’ministro dell’Interno e vice-presidente del Consiglio nel primo governo
Berlusconi, fino al 1995.
Lavora, nella nuova coalizione della Casa della Libertà, come delegato leghista al
programma per le elezioni politiche del 2001, nelle quali viene rieletto deputato alla
Camera, nel collegio uninominale di Varese.
È rieletto deputato nel elezioni politiche del 2006 per le liste della Lega nella
circoscrizione Lombardia 2. Nella XV legislatura (2006-2008) è membro della
Commissione Affari Esteri, durante il governo Prodi, e della Giunta delle Elezioni. È
capogruppo della Lega Nord Padania alla Camera.
E’ ministro dell’interno dell’attuale governo Berlusconi.
Tra le norme volute da Maroni in qualità di Ministro del Lavoro, il discusso "Scalone", che innalza
l'età pensionabile dai 57 ai 60 anni, (entrato in vigore nel 2008) e il "superbonus", che consente, ai
lavoratori che ne hanno usufruito, di continuare a lavorare, accumulando contributi che andranno ad
aggiungersi alla pensione.
Il 20 maggio 2008 fa approvare dal Consiglio dei Miniatri, il primo “Decreto sicurezza”. Il secondo
“Decreto sicurezza” diventa legge il 22 aprile 2009 e prevede un inasprimento delle pene per i reati
di violenza sessuale, di pedofilia e sfruttamento della prostituzione minorile, e anche per il turismo
sessuale.
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili
CESARE DAMIANO
Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
- dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008, nel secondo governo Prodi.
Dopo una lunga attività sindacale, entra alla Camera dei Deputati nel 2006. Nel
2008 è vice-ministro del Lavoro nel “governo ombra” della sinistra, nel 2010 è
responsabile dell’Unità Aziende in crisi del PD.
1948
1968
1970
1974
1976
1980
1991
1998
2000
2001
2006
2009
2010
Nasce a Cuneo.
Inizia la sua attività lavorativa, come impiegato nella sede centrale della Società RivSkf a Torino.
Si iscrive alla Fiom-Cgil e viene eletto rappresentante sindacale aziendale.
E’ funzionario sindacale presso la 5^ lega Fiom-Cgil di Mirafiori.
Entra a far parte della Segreteria della Fiom-Cgil di Torino, con la responsabilità
delle politiche della formazione nella struttura della Fiom-Cgil di Torino.
E’ segretario generale della Fiom-Cgil del Piemonte.
E’ eletto alla segreteria generale della Camera del Lavoro di Torino e poi segretario
nazionale aggiunto della Fiom-Cgil.
Inizia una intensa attività didattica in varie facoltà universitarie italiane (fino al 2006)
sui temi del lavoro, della previdenza e della formazione.
E’ eletto segretario generale della Cgil del Veneto.
E’ responsabile del Dipartimento Lavoro e Professioni della Segreteria generale DS.
Entra alla Camera dei Deputati (eletto per il Collegio Piemonte).
E’ responsabile del Dipartimento Lavoro del PD.
Viene nominato dalla segretria del PD responsabile dell’”Unità Aziendale in crisi”
Negli anni che vanno dal 1991 al 2000 fa parte delle delegazioni impegnate nelle trattative per il
rinnovo dei contratti nazionali del 1973, 1983, 1986. Segue direttamente, come responsabile delle
politiche contrattuali della Fiom–Cgil nazionale, tre rinnovi del contratto nazionale di lavoro dei
metalmeccanici (1994, 1996-1997 e 1998-1999) e gestisce le vertenze nazionali del gruppo Olivetti,
nel 1992, e Fiat, nel 1996. Cura la costituzione del primo Fondo Pensione Complementare dei
lavoratori metalmeccanici.
Tiene numerosi corsi in varie università italiane sui temi del lavoro, della previdenza e della
formazione.
Moltissimi i saggi e i libri sul movimento sindacale di cui è autore.
Il suo nome è legato all'attuazione della riforma della previdenza complementare (riforma del TFR).
I ministri del lavoro raccontano l’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni
ministri profili