Dispense corso Primo soccorso | ed. 2013

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Dispense corso Primo soccorso | ed. 2013
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Sistema Interno di Gestione delle Emergenze (S.I.G.Em.)
CORSO DI FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO
| ed. 2013
dott. Pierluigi ESPOSITO |i.p. Doris PICCO
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AMBIENT
SERVIZI
INTEGRATI DI
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
DISPENSE
Servizi Integrati di prevenzione e protezione
D6/2013
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Corso di formazione Primo Soccorso | ed. 2013
Università degli Studi di Udine
ISTRUZIONE TEORICA E PRATICA PER
L’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PRIMO
INTERVENTO INTERNO E PER L’ATTIVAZIONE
DEGLI INTERVENTI DI PRONTO SOCCORSO
modulo A
Esposito PL, Picco D
Ministero della Salute
Decreto 15 luglio 2003 n. 388:
Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in
attuazione dell’art. 15, comma 3, del decreto legislativo 19 sett. 1994, n.
626, e successive modificazioni. GU n. 27 del 3-2-2004 e successive
modifiche
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Gruppo A:
I) Aziende o unità produttive con attività industriali, soggette
all'obbligo di dichiarazione o notifica, centrali termoelettriche,
impianti e laboratori nucleari, aziende estrattive ed altre attività
minerarie, lavori in sotterraneo, aziende per la fabbricazione di
esplosivi, polveri e munizioni;
II) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori
appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice
infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, quali
desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al triennio
precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno. Le
predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale;
III) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo
indeterminato del comparto dell'agricoltura.
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Gruppo B: aziende o unità produttive con
tre o più lavoratori che non rientrano nel
gruppo A.
Gruppo C: aziende o unità produttive con
meno di tre lavoratori che non rientrano
nel gruppo A.
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Modulo A
Allertare il sistema di soccorso subito!
– Cause e circostanze dell’infortunio
– Coscienza
– Comunicare in maniera chiara e precisa al
118 e al
proprio responsabile
Servizio di emergenza
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MESSAGGIO DI CHIAMATA DEL PRONTO
SOCCORSO
Qui ........(nome impresa, luogo dell’incidente-via, stabile,
piano, stanza, vie di accesso)
Chiediamo il vostro intervento per il soccorso di
........................(indicare il numero degli infortunati)
Gli stessi presentano ............(descrivere brevemente di
quali emergenza si tratta: ustioni, asfissia, altro)
Gli infortunati sono .........(coscienti, incoscienti)
NON RIAGGANCIARE
Attendere il messaggio di ricevuto da parte dell’operatore
all’altro capo, il quale può porre domande necessarie per
inviare gli esatti mezzi di soccorso ed il personale idoneo
INVIARE UNA PERSONA AD ACCOGLIERE I SOCCORSI
(all’entrata dello stabile, al piano e nella stanza)
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Modulo A
Cosa è successo?
Quando?
Dove?
Vede la vittima?
È cosciente?
Respira?
Ha dolore?
Sanguina?
È sudato?
Malattie preesistenti?
Assume farmaci?
Ha ingerito, inalato tossici?
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Anni?
Come?
Dove?
Quali?
Quali?
Quali?
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Modulo A
Scena dell’infortunio
– Raccolta delle informazioni
– Previsioni dei pericoli evidenti e di quelli
probabili
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Nozioni di anatomia dell’apparato
circolatorio e respiratorio
Apparato cardiovascolare: il cuore e i vasi sanguigni
che fanno circolare il sangue, portano l’ossigeno e le
sostanze nutritive alle cellule del corpo, rimuovendo nel
contempo sostanze di rifiuto e anidride carbonica.
Apparato respiratorio: consente lo scambio di aria
necessario per assumere ossigeno ed espellere anidride
carbonica. L’ossigeno entra nella circolazione nello
stesso modo con quale l’anidride carbonica viene
rimossa ed espulsa nell’atmosfera.
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SISTEMA ARTERIOSO E VENOSO
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Apparato cardio respiratorio
In caso di arresto respiratorio l’attività
cardiaca dura ancora circa 4 - 6 minuti!
Il cervello dopo circa 3 minuti di carenza di
ossigeno riporta danni irreversibili!
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Accertamento delle condizioni
psicofisiche del lavoratore infortunato
– Stato di coscienza (risponde alle domande o
agli stimoli ? Stretta di mano, scuotere le
spalle “stai bene?” …) se non risponde 
CHIAMATA AL 118  MASSAGGIO
CARDIACO
– Ipotermia va sempre considerato VIVO fino a
riportarlo lentamente a T° corporea (37°)
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Sostenimento delle funzioni vitali
– Coscienza
– Posizionamento dell’infortunato
– Massaggio cardiaco esterno
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ABCDE
AIRWAYS: vie respiratorie. Controllare la
pevietà delle vie respiratorie (corpi estranei,
denti rotti, cibo, sangue …)
BREATHING: respirazione. Controllare se
respira e se ci sono problemi che
compromettono la respirazione (traumi
penetranti il torace …)
CIRCULATION: circolazione. Controllare se
batte il cuore, se vi sono emorragie importanti
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ABCDE
DISABILITY: incapacità funzionale. Deficit
neurologici. Valutare il livello di coscienza
(si sveglia? Risponde alle domande?
Muove gli arti?). Nei traumi gravi non
muovere il collo.
ESPOSIZIONE: esposizione. Se
necessario spogliare il soggetto (tagliare
vestiti) per identificare lesioni nascoste.
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Sostenimento delle funzioni vitali
Posiziona il corpo su un piano rigido,
allineamento capo, arti, tronco
Coscienza?  si o no
SI Coscienza  Respira  posizione
laterale di sicurezza
NO Coscienza  NO Respiro  iniziare
massaggio cardiaco esterno
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MASSAGGIO CARDIACO
Piano rigido!!!
Poggia il palmo (parte dura) della mano
sullo sterno tra le linee mamillari (muscolo
del seno no il seno vero e proprio)
Poggia l’altra mano e solleva le dita
Comprimi lo sterno abbassandolo di 5 cm
sfruttando il peso del corpo, con braccia
estese
Effettua 30 compressioni
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Tecniche di autoprotezione del
personale addetto al soccorso
Mascherine
Guanti
Pocket-mask
Dita pollice indice ad anello sulla bocca della
vittima (tossici industriali assunti per bocca)
Staccare corrente elettrica!
Areare locali con gas tossici ed individuare le
fonti!
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Incosciente che respira
MAI mettere un incosciente seduto!
MAI lasciare un incosciente supino!
MAI dar da bere ad un incosciente!
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
NB: se si sospetta trauma della colonna lasciare
supino, non estendere il capo, limitarsi ad
estrarre la lingua con un fazzoletto ed
eventualmente iniziare la respirazione artificiale
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MASSAGGIO CARDIACO
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POSIZIONE
LATERALE DI
SICUREZZA
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MANOVRA
DI HEIMLICH
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Riconoscimento e limiti del primo
soccorso
– Lipotimia, sincope, shock
– Edema polmonare acuto
– Crisi asmatica grave
– Dolore acuto cardiaco
– Crisi convulsive
– Emorragie esterne traumatiche e
tamponamento emorragico
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Lipotimia e sincope
Sintomi che precedono la sincope!
– Senso di debolezza, nausea, testa vuota,
offuscamento visivo, pallore, sudorazione,
fischi nelle orecchie …
Sincope: perdita di coscienza transitoria
secondaria a flusso cerebrale ridotto
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Cause di sincope
Alterazioni del tono vascolare o del
volume plasmatico
Alterazioni cardiovascolari
Malattie cerebro-vascolari
Possono simulare una sincope: cause
metaboliche (ipoglicemia, ipossiemia,
anemia), psicogene, convulsioni
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Convulsioni
Effetto di scarica neuronale
– Parziali (fenomeni motori, sensoriali, psico
motori non associati a perdita di coscienza)
– Generalizzate (con pedita di coscienza)
SEGNI: Spasmi, crisi tonico-cloniche, cianosi,
morso della lingua, salivazione, perdita di
urine e feci, urlo “strozzato” …
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Convulsioni
Trauma cranico
Infezione del SNC
Iperpiressia (colpo di calore)
Farmaci o tossici (alcol, canfora, cocaina,
piombo, pentilenetetrazolo, picrotossina,
stricnina)
Disturbi metabolici (iperglicemia,
ipersodiemia, ipoglicemia, iposodiemia …)
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Sincope e Convulsioni
Sincope
Pallore
Convulsioni
Cianosi
Lipotimia
Anche senza sintomi
premonitori
Incoscienza per poco tempo Incoscienza anche > ai 5
(secondi)
minuti
Rare lesioni da caduta
Frequenti lesioni da caduta,
incontinenza
Rapida ripresa
Lenta ripresa con cefalea,
sonnolenza, confusione
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Shock
Stato di grave deficit di perfusione dei
tessuti
– Ipotensione PA massima < di 90 mmHg
– Tachicardia
– Aumento della frequenza respiratoria
– Pallore
– Agitazione o sonnolenza
– Polsi deboli
– Estremità fredde e sudate
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Cause dello shock
Emorragie, traumi gravi, ustioni estese
Vomito e diarrea
Cuore: es. infarto
Infezioni (shock settico)
Sostanza tossiche
Allergie (shock anafilattico, sostanze
estranee, farmaci, punture di insetto …)
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Segni di shock
Irrequietezza, panico, emorragie, vomito
Confusione, progressiva perdita di coscienza
POLSO: rapido e debole
RESPIRO: superficiale e rapido
PRESSIONE: bassa, 90/60 o meno
CUTE: fredda, pallida, sudata
VISO: pallido, labbra bluastre
RICAMBIO CAPILLARE: lento. Premo un’
unghia e vedo quanto tempo ci mette per
diventare da bianca a rosa
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Shock
Rimuovere ogni causa
Slacciare quello che stringe
Arti inferiori sollevati (posizione anti-shock)
Coprire ma non troppo
NON somministrare alcolici, caffè né altri
stimolanti
NON applicare fonti di calore
TRAUMI CRANICI O SPINALI: orizzontali
oppure come si trova in attesa dei soccorsi
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Edema polmonare acuto
Edema polmonare acuto: Aumento rapido
di liquido nei polmoni
Segni: il paziente suda, respira male, è
tachicardico, talvolta cianotico (blu),
rumore tipo gorgoglio quando respira
 schiuma biancastra dalla bocca
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Edema polmonare acuto
Cause
– Cardiache: es. infarto, scompenso cardiaco
– Infezioni polmonari
– Inalazione tossici (fumo, fosgene …)
– Aspirazione vomito
– Lesioni polmonari da calore o radiazioni
– Elevate altitudini
– Farmaci (eroina …)
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Crisi asmatica
Ostruzione delle basse vie aeree a diversi stimoli
Respiro affannoso (sibili, fischi), cianosi, tachicardia
– Allergia (pollini, o altre sostanze nell’aria …,
alimentari)
– Sforzo fisico
– Esposizione al freddo
– Infezioni
– Farmaci (aspirina, beta-bloccanti …)
Allontanare il soggetto dall’agente scatenante!
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Dolore acuto cardiaco
Senso di oppressione retrosternale, costrizione,
(“sento un peso in mezzo al petto, mi senso
stringere qui”), possibile irradiazione al braccio
sinistro e destro, al collo, alla spalla …
Ma anche epigastrico “alla bocca dello stomaco”,
specie negli anziani
–
–
–
–
Sotto sforzo
Dopo i pasti
In seguito ad emozioni
Spontaneo
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Emorragie esterne traumatiche e
tamponamento emorragico
Arteriose: il sangue schizza a zampilli
Venose: il sangue cola con flusso lento e
continuo (rosso + scuro)
Miste
Gravissime (arteriose): carotide, succlavia,
ascellare, brachiale, femorale …
Compressione tra il cuore e la ferita!
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Emorragie esterne traumatiche e
tamponamento emorragico
Laccio emostatico arterioso IN CASI
ESTREMI
–
–
–
–
–
Compressione manuale non efficace
Molti feriti
Più Arti amputati
Fratture esposte ove non si riesce con mani
NECESSARIO In caso di schiacciamento di un arto,
mettere il laccio a monte prima di togliere il peso
Non > 15 minuti! Dopo 15 min. si allenta e poi
si riprende
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Otorragia, rinorragia ed epistassi
OTORRAGIA sangue dall’orecchio
RINORRAGIA sangue dal naso
Di solito DOPO TRAUMA CRANICO o spontanee  NON
TAMPONARE, MUOVERE L MENO POSSIBILE
L’INFORTUNATO
EPISTASSI: comune “sangue di naso”: testa
inclinata in avanti, comprimere la narice che
sanguina (circa 10 - 15 min), assicurarsi che
NON prenda anticoagulanti se si aumentare il
tempo di compressione delle narici
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