centro di riferimento oncologico

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AVIANO
CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO
ISTITUTO NAZIONALE TUMORI – AVIANO
ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DI DIRITTO PUBBLICO (D.I. 31/07/90)
Via Franco Gallini 2 – 33081 AVIANO (PN) – Italy – C.F-P.I. 00623340932 – Tel. 0434-659111 – Fax: 0434-652182
Aviano, 26 novembre 2010
COMUNICATO STAMPA
I risultati degli ultimi anni di ricerca nel campo dell’oncologia degli anziani sono stati presentati
oggi, 26 novembre, ad Aviano nell’ambito del Convegno Nazionale del Gruppo Italiano di
Oncologia Geriatrica (GIOGer, di cui è presidente la Dr.ssa Lucia Fratino del Dipartimento di
Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano) dal titolo “La Riduzione delle
disparità all’accesso alle terapia innovative. Modelli di intervento per la cura dei pazienti
oncologici in età geriatrica”. Il convegno ha fornito un importante aggiornamento completo
sulle strategie di prevenzione, diagnosi precoce e terapie per i pazienti anziani, in riferimento
soprattutto alle terapie innovative per la cura dei linfomi, il trapianto di midollo e l’impiego di
farmaci biologici a bersaglio molecolare.
Al convegno sono presenti importanti relatori italiani e stranieri - quali il Prof. Jean Pierre DROZ
(Lione, Francia), il Prof. Luigi FERRUCCI (Baltimora, USA), la Prof.ssa Silvia FRANCESCHI (Lione,
Francia), il prof. Silvio MONFARDINI (Milano).
Circa la metà di tutti i tumori si verificano nei pazienti anziani. Mentre la mortalità nei pazienti
adulti e giovani è diminuita negli ultimi decenni, così non è avvenuto nei pazienti anziani,
soprattutto a causa di una ridotta efficacia terapeutica e una scarsa attività di prevenzione e
di diagnosi precoce. La prevenzione e la diagnosi precoce sono molto più consigliate ed
applicate nei giovani e negli adulti, quando il rischio oncologico è più basso, rispetto agli
anziani dove invece tale rischio è notevolmente più alto. Oggi coloro che hanno 70 e 80 anni e
sono in buone condizioni hanno in media rispettivamente 18 e 11 anni da vivere se sono uomini
e 21 e 13 anni se sono donne, un numero di anni molto superiore a quello che ci si immagina,
anche tra i medici. Coloro che nascono oggi hanno una spettanza di vita che si avvicina ai 100
anni e pertanto il segmento della popolazione italiana che è più rapidamente in crescita è
quella con un’età superiore agli 85 anni, con un numero di centenari e ultracentenari più che
triplicato negli ultimi anni. Un luogo comune da sfatare è che i tumori siano meno aggressivi
negli anziani rispetto ai giovani, per es. le leucemie acute sono nettamente più aggressive negli
anziani, e la prognosi dipende soprattutto dal tipo istologico, dallo stadio e dalle terapie
efficaci a disposizione, che nell’anziano sono comunque meno applicate rispetto all’adulto e
al giovane. Presso l’Istituto Tumori di Aviano, siamo stati i primi alla fine degli anni ’70, non solo in
Italia, a studiare e condurre ricerche sui tumori nell’anziano, nell’ambito del CNR prima (1978) e
dell’EORTC poi (1984). Abbiamo attivato una clinica apposita per i pazienti oncologici anziani,
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Via Franco Gallini 2 – 33081 AVIANO (PN) – Italy – C.F-P.I. 00623340932 – Tel. 0434-659111 – Fax: 0434-652182
una serie di ricerche sulle terapie biologiche e sul trapianto di midollo, oltre che a ricerche
biologiche sull’invecchiamento. Il nostro compito di ricercatori clinici è quello di migliorare
l’attuale situazione che vede soltanto circa 2 su 10 pazienti anziani trattati con i trattamenti
standard/ottimali a disposizione, in confronto agli 8 su 10 pazienti adulti e giovani, e di portarli
ad almeno 5 e possibilmente 8 su 10, così da diminuire la mortalità anche nei pazienti anziani. È
però necessario arrivare ad una diagnosi più precoce con programmi di screening per i tumori
della mammella e del colon, che arrivino almeno fino ai 75 anni di età. Sul versante
terapeutico, i pazienti con malattie potenzialmente guaribili come i linfomi non-Hodgkin sono
trattati nel nostro Istituto in base alla valutazione geriatrica multidimensionale, così da
permettere un trattamento personalizzato ed ottenere dei risultati comparabili con i pazienti
più giovani, così come avviene anche nei tumori della mammella, del polmone e del colon.
Infine, in tutti i paesi sviluppati, e così in Italia, la priorità N.1 dell’oncologia clinica dovrebbe
essere quella di affrontare l’emergenza dei tumori nell’anziano con i più opportuni interventi di
prevenzione, diagnosi precoce e terapia, quali quelli che stiamo conducendo nell’Istituto di
Aviano.
Dalla fine degli anni '70, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano è stato fra i primi in
Europa a promuovere la ricerca nei tumori dell'anziano. Da gennaio 2007, è attivo nell’ambito
del Dipartimento di Oncologia Medica diretta dal Prof. Umberto Tirelli, un Programma di Cure
dell’Anziano Oncologico appositamente strutturato per il paziente anziano. Il progetto
coinvolge anche il Dipartimento di Senologia per la valutazione delle pazienti anziane affette
da carcinoma della mammella ed il Dipartimento di Oncologia Molecolare e Traslazionale.
L’obiettivo principale del Programma di Oncologia Geriatria, sotto la responsabilità della Dr.ssa
Lucia Fratino geriatra oncologa e presidente in carica del Gruppo Italiano di Oncologia
Geriatria, è promuovere la diffusione di programmi di prevenzione e di cura specifici per
l’anziano -anche fragile e vulnerabile- come da indicazione del nuovo Piano Oncologico
Nazionale che pone come prioritario l’attenzione ai malati oncologici anziani.
Secondo il Prof. Tirelli, "La prevenzione e la diagnosi precoce nell'anziano vengono poco
consigliate e applicate ma il rischio oncologico è alto. Invece nei giovani, dove il rischio
oncologico è basso, sia la prevenzione che la diagnosi precoce vengono molto consigliate e
applicate. È evidente lo squilibrio, in quanto un paziente che ha settant'anni di età e che è in
buone condizioni generali, se è un uomo ha 18 anni davanti a sé e se è una donna ne ha 21,
pertanto prevenzione e diagnosi precoce possono giocare un ruolo importante. Non è mai
troppo tardi per la prevenzione in questa popolazione". E ancora: "Si calcola che solo 2 pazienti
ultrasettantenni su 10 ricevono trattamenti oncologici ottimali mentre nella popolazione sotto i
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50 anni sono otto su dieci. È necessario – avverte - come facciamo da molti anni nell'Istituto di
Aviano, attivare protocolli personalizzati per i tumori dell'anziano, per trattarli al meglio e anche
guarirli in base alle patologie oncologiche delle quali sono affetti. I farmaci biologici, dei quali
abbiamo discusso oggi, devono essere utilizzabili, quando indicati, anche nei pazienti anziani,
che non devono essere esclusi, come succede spesso ancora oggi, dai farmaci biologici
perché troppo costosi”.
Prof. Umberto Tirelli
Direttore, Dipartimento di Oncologia Medica
Istituto Nazionale Tumori - Aviano (PN)
www.umbertotirelli.it