Presentazione di PowerPoint - Istituto Nazionale di Urbanistica
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Presentazione di PowerPoint - Istituto Nazionale di Urbanistica
VI RUN Rassegna Urbanistica Nazionale Sviluppo rurale e pianificazione territoriale Multifunzionalità agricola e pianificazione territoriale: il ruolo delle reti ecologiche e dell’agricivismo Matera, 2 marzo 2010 Bruna Paderni Gualtiero Agazzani, Matteo Gualmini, Marta Guidi, Antonio Guidotti, Maria Giulia Messori, Enrico Notari, Roberto Ori, Cristina Zoboli Provincia di Modena PTCP2009: UN PERCORSO PARTECIPATO AMBITI TEMATICI Comuni ed Enti locali 50 Altri Enti Pubblici 24 Associazioni economiche, categoria e sindacali 20 Associazioni sociali, culturali, sportive 5 Associazioni ambientaliste 6 •Qualità della vita urbana Università, altri Centri di ricerca e Mondo • Competitività dei Sistemi Imprese della Scuola e Territori locali Ordini e collegi professionali • Qualità della vita nei piccoli centri Persone interessate (via Forum on-line) TOTALE e nel territorio rurale • Coesione sociale • Qualità ambientale e sicurezza del territorio 8 7 120 IL CONTESTO NORMATIVO Il PTCP costituisce strumento di pianificazione di riferimento per l’attuazione delle disposizioni delle norme contenute nelle: -L.R. 202000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” -L.R. 7/2004 Titolo I “Norme in materia di conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche di cui alle Direttive 92/43/CEE (Habitat) e 79/409/CEE (Uccelli) inerenti la “Rete Natura 2000”; -L.R. 6/2005 “Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle Aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000”; - L.R. n. 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in EmiliaRomagna”, IL PTCP2009, NEL TERRITORIO RURALE, PERSEGUE: -Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio rurale; -Sviluppo rurale sostenibile; -Coordinamento e coerenza delle politiche territoriali, infrastrutturali ed ambientale con gli obiettivi del PRIP; -Miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica del territorio rurale; -Mantenimento di condizioni di equilibrio idrogeologico e idraulico; -Meccanismi perequativi per favorire il ripristino del territorio agricolo (es. demolizione incongrui); -Promozione attività produttive integrative (es. FER, agriturismo). LA L.R.20/2000 ED IL TERRITORIO RURALE -Ambiti di valore naturale ed ambientale; -Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico; -Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola; -Ambiti agricoli periurbani sono definiti, ai sensi dell’art. A-20 della. L.R. 20/2000, le parti del territorio provinciale ai margini dei sistemi insediativi urbani, che svolgono o possono svolgere funzioni di mitigazione ambientale e di integrazione funzionale tra sistema urbano e sistema produttivo agricolo Art. A-20 Ambiti agricoli periurbani “[…] Il PSC, sulla base delle indicazioni del PTCP, individua gli ambiti agricoli periurbani e ne definisce, obiettivi, prestazioni attese ed interventi ammessi […]“. IL PTCP2009 ED IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO AGRICOLO Carta 4 Assetto strutturale del sistema insediativo e del territorio rurale AMBITI AGRICOLI PERIURBANI Favorire una una nuova agricoltura con attività integrative del reddito agrario: fattorie didattiche, orti urbani, terapia con animali, agriturismi, agricoltura sostenibile, agricivismo, forestazione urbana, imprenditoria femminile AMBITI AGRICOLI PERIURBANI – art. 72 PTCP – Tav. 1.2 RIDURRE IL CONSUMO DI NUOVO TERRITORIO CONTENERE L’ESPANSIONE Non più del 3-5% di territorio urbanizzabile a fini abitativi Perseguire un saldo nullo per le nuove previsioni produttive FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO TERRITORIALE URBANIZZATO PIÙ RIQUALIFICAZIONE MENO ESPANSIONE RIDURRE I RISCHI IDROLOGICI SOSTENIBILITÀ DEGLI INSEDIAMENTI RISPETTO ALLA CRITICITÀ IDRAULICA ART.11 delle Norme di Attuazione del PTCP 2009 nel TERRITORIO RURALE DI PIANURA, all’interno del limite delle aree soggette a criticità idraulica, l’adozione di nuovi sistemi di drenaggio superficiale che riducano sensibilmente il volume specifico d’invaso, modificando quindi i regimi idraulici, è subordinata ALL’ATTUAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL’INVARIANZA IDRAULICA, consistenti nella realizzazione di un volume d’invaso compensativo, il cui calcolo sia fornito sulla base di un’idonea documentazione RIDURRE I RISCHI IDROLOGICI TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E VALORIZZAZIONE DEGLI ECOSISTEMI Le reti ecologiche Rete Natura 2000 Il sistema delle aree naturali protette I Siti di Rete natura 2000 (SIC/ZPS) e le Aree protette costituiscono i NODI della rete ecologica COS’È UNA RETE ECOLOGICA L’insieme degli spazi naturali e seminaturali e degli elementi del territorio che ne assicurano la connessione, consentendo il rifugio e la diffusione delle specie selvatiche animali e vegetali. COME È FATTA UNA RETE ECOLOGICA Nodo Corridoio primario Corridoio secondario ( Direzioni di collegamento) Area di appoggio LA RETE ECOLOGICA DELLA PIANURA MODENESE per il sostegno della biodiversità e della qualità ambientale e paesaggistica GLI ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA NEL PTCP2009 Nodi, corridoi e varchi Connettivo ecologico CARTA 1.2 TUTELA DELLE RISORSE NATURALI, FORESTALI E DELLA BIODIVERSITÀ DEL TERRITORIO CONNETTIVO ECOLOGICO DIFFUSO rappresenta le parti di territorio generalmente rurale all’interno delle quali deve essere conservato il carattere di ruralità ed incrementato il gradiente di permeabilità biologica ai fini dell’interscambio dei flussi biologici particolarmente tra pianura e sistema collinare-montano. I Comuni, nell’ambito della formazione del PSC, possono precisare la perimetrazione di tali aree sulla base dei criteri sopra richiamati e della proposta riportata nella Carta 1.2 VARCHI ECOLOGICI nelle zone in cui l’edificazione corre il rischio di assumere il carattere di continuità, i varchi ecologici costituiscono le porzioni residuali di territorio non urbanizzato da preservare. I varchi ecologici possono essere interessati dalla presenza di corridoi ecologici o da direzioni di collegamento ecologico, ovvero dalla presenza di elementi naturali diffusi nei quali è opportuno promuovere a livello locale lo sviluppo di unità funzionali della rete ecologica. I Comuni, nell’ambito della formazione del PSC, possono precisare la perimetrazione dei varchi sulla base dei criteri sopra richiamati e della proposta riportata nella Carta 1.2. VARCHI ECOLOGICI Nei Varchi deve essere esclusa qualunque saldatura rispetto alle discontinuità residue tra territori urbanizzati; Nei Varchi che ospitano corridoi ecologici o direzioni di collegamento non possono essere previsti ambiti per nuovi insediamenti, né nuovi ambiti specializzati per attività produttive. I varchi possono costituire ambiti territoriali privilegiati per l’applicazione di indici perequativi finalizzati all’acquisizione pubblica dei relativi territori, al fine di escludere anche per il futuro l’ipotesi di un loro utilizzo nel processo di urbanizzazione. Gli strumenti urbanistici definiscono puntualmente e tutelano le discontinuità ed i varchi: tutela/separazione dell’ambiente urbano da infrastrutture; tutela di visuali verso paesaggi non urbani significativi; conferma/salvaguardia di delimitazioni fra ambiente urbano e ambiente non urbano; scansioni fra abitato e abitato, utili alla conservazione delle reciproche identità. Progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Comuni di Fiorano Modenese, Castelnuovo Rangone VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI VARCHI DI PIANURA – COLLINA COME ELEMENTI POLIVALENTI E STRUTTURANTI DEL PAESAGGIO PERIURBANO DELLA – CITTA’ DELLE CERAMICHE Progetto finalizzato a definire nuovi ruoli e funzioni per gli ambiti periurbani dei comuni “ceramici” nell’ottica della riduzione di consumo del suolo e implementazione del senso di appartenenza ed identità. CONTRATTO DI FIUME/PAESAGGIO MEDIO PANARO Progetto partecipato: associazioni volontaristiche presenti sul territorio, Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna, Comuni di Vignola, Spilamberto, Savignano sul Panaro RAPPORTO PIANO REGIONALE DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 E MISURE Misura 323 TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO RURALE Sottomisura 2 – Realizzazione delle misure specifiche di conservazione e dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 della Regione Emilia Romagna Le attività previste possono comportare l’adeguamento degli strumenti di pianificazione esistenti, in particolar modo dei Piani Territoriali dei Parchi e dei PTCP. PROGRAMMA RURALE INTEGRATO PROVINCIALE DI MODENA Contiene criteri di priorità per l’assegnazione dei benefici: 1) Aree agricole ad alto valore naturalistico: Aree Protette definite dalla LR 6/2005 ovvero Aree Parco e preparco, Riserve naturali, Siti della Rete Natura 2000 e fasce fluviali di rispetto dei corsi d’acqua art. 17 del PTCP, Rete Ecologica provinciale nel momento in cui la Provincia provvederà a definirla, e Area Vulnerabile ai nitrati come previsto dal PSR. Costituiscono gli elementi più fragili e di eccellenza naturalistica e ambientale del territorio e pertanto sono degne della massima attenzione; Approvato con Delibera Giunta Regionale n. 2177 del 27/ 12/ 2007 http://www.territorio.provincia.modena.it