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NON BULL-ARTI DI ME ATTIVITÀ EDUCATIVE SUL CYBERBULLISMO PER LE SCUOLE MEDIE Il progetto “Non Bull-arti di Me” ha realizzato laboratori nelle classi di istituti di primo e secondo grado di Torino e Provincia. Il percorso è stato organizzato in modo interattivo allo scopo di offrire a ragazzi e ragazze la possibilità di confrontarsi in merito al fenomeno del cyberbullismo e allo stesso tempo conoscere il potenziale comunicativo del social network, stimolando la partecipazione attiva e la creatività degli studenti. I nostri percorsi sono suddivisi in tre incontri. In ciascun modulo le attività vengono scelte e gestite dai formatori a seconda delle classi e dei ragazzi che di volta in volta sono stati coinvolti, cercando di andare incontro alle loro esigenze. PRIMO INCONTRO Il primo incontro è dedicato soprattutto alla conoscenza tra ragazzi e formatori e alla creazione di un clima di collaborazione e di confronto, utile a introdurre il tema del cyberbullismo e a capire quale sia il livello di conoscenza del gruppo sul tema proposto. Di seguito riassumiamo alcune delle attività proposte alle classi: 1) GIOCO DEL GOMITOLO, per rappresentare la rete e far riflettere i ragazzi sull'importanza di distinguere vita reale e vita virtuale; 2) CACCIA AL TESORO UMANA; 3) DOMINO; 4) CRUCIVERBA; In linea generale l'obiettivo di queste attività è quello di “rompere il ghiaccio” facendo capire ai ragazzi quale sia il significato di “educazione non formale” e permettere una conoscenza intima e personale. Successivamente si propone ai ragazzi una serie di attività più incentrate sul tema del cyberbullismo, per permettere ai formatori di comprendere il grado di conoscenza e consapevolezza posseduta a riguardo. A tal proposito sono proposte attività che permettono a ragazzi e formatori di confrontarsi sul tema avviando una serie di discussioni incentrate sui diversi aspetti del fenomeno: 1) GIOCO DEGLI SCHIERAMENTI I, per comprendere quanto i ragazzi conoscono il mondo dei social media; 2) GIOCO DEGLI SCHIERAMENTI II, per comprendere l'importante differenza tra bullismocyberbullismo-scherzo-reato. L'attività e le discussioni sorte permettono ai ragazzi di comprendere le caratteristiche del cyberbullismo e definire meglio il fenomeno. SECONDO E TERZO INCONTRO Il secondo e il terzo incontro sono incentrati su temi diversi quali la responsabilità, la diversità, l'identità e l'autostima. referenti progetto: Ilaria Zomer, Paola Camisani mail: [email protected] tel: +39 011532824 Quanto al tema della diversità le attività proposte sono: 1) GIOCO DEI PUNTINI 2) GIOCO DELLE IMMAGINI NASCOSTE IMMAGINI CHE INGANNANO LA MENTE, più incentrato sulla diversità dei punti di vista e delle opinioni delle persone; Il tema della responsabilità è stato sviluppato nelle seguenti attività: 1) GIOCO DELLA CELLULA E DEL VIRUS; 2) GIOCO BOMBA-SCUDO-DIAMANTE (o GIOCO VIRUS-ANTIVIRUS-CELLULA); 3) GIOCO DEL SOFFITTO e GIOCO DEL BASTONE, imporanti anche per una riflessione sulla cooperazione e il tema del capro espiatorio. Per incentivare i ragazzi a riflettere sul tema dell'identità: 1) GIOCO DEL FOGLIO DIVISO IN TRE (come sono-come vorrei essere-come mi vedono gli altri) 2) GIOCO DEL VERO E DEL FALSO, perchè i ragazzi comprendano l'importanza di diffidare da quanto viene scritto sui social, che molto spesso si discosta dalla realtà; 3) GIOCO DELLE ETICHETTE, per una riflessione più approfondita sul tema del ruolo e degli stereotipi; In ultimo, il tema dell'autostima è stato affrontato proponendo ai ragazzi il. 1) GIOCO DELL'AUTORITRATTO, che da l'opportunità ad ognuno di scoprire le qualità positive che possiede attraverso gli occhi degli altri. Altre attività sono: - FACEBULL, che propone una versione reale del social network facebook, attribuendo ai ragazzi ruoli specifici e ben strutturati, permettendo di far sorgere anche nella simulazione tutte le dinamiche che possono svilupparsi in facebook o in qualciasi altro social network. - GIOCO DELL'ESCALATION: induce a riflettere sulla difficoltà di interpretare parole scritte, e della mimica facciale o dei gesti che aiutano a comprendere meglio il significato delle parole. Gesti e parole vengono interpretati in modo diverso e ripetuti in modo diverso, causando spesso incomprensioni. - INTERPRETAZIONE TEATRALE DI SITUAZIONI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO, con successiva discussione e riflessione in merito a quanto accaduto e ai ruoli interpretati dai ragazzi. - VIDEO; - GIOCO DELLE EMOTICONS, nel quale i ragazzi, attraverso l'uso delle “faccine” (o “emoticons” appunto), possono rappresentare una situazione di cyberbullismo e comprendere la differenza tra parlare face to face o tramite social. referenti progetto: Ilaria Zomer, Paola Camisani mail: [email protected] tel: +39 011532824