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may giugno 2012:Layout 1 25-05-2012 8:21 Pagina 73 NOTIZIE DAL MONDO Dal Michigan - L’importanza della fibra da foraggio Dal Minnesota - Uno studio analizza le tecniche di alimentazione di precisione Nella razione, la fibra da foraggio gioca un ruolo importante, dice Mike Allen, nutrizionista alla Michigan State University. Il foraggio riduce la velocità con cui mangiano le vacche, evitando così che scelgano il cibo. “Questo è importante in tante situazioni, ma lo è in particolare nella stabulazione in gruppo, dove lo spazio alla mangiatoia è limitato.” Inoltre, la fibra da foraggio è estremamente importante per la formazione del tappeto ruminale. “Il tappeto del rumine cattura le piccole particelle di cibo, incrementando la digeribilità e l’indice di conversione degli alimenti in latte,” continua Allen. Aumenta inoltre il volume degli alimenti in fase di digestione: “Una maggiore massa da digerire risulta vantaggiosa poiché riduce il rischio di dislocazioni dell’abomaso (DA), acidosi, o abbassamento del pH ruminale (in quanto agisce da tampone),” dice Allen. “Con l’aumento del pH, osserviamo una maggiore digeribilità della fibra e una ridotta depressione del tenore di grasso nel latte,” ha riferito il dottor Allen durante un recente seminario online organizzato dalla rivista Dairy Herd Management. Una maggiore massa nel rumine aumenta il pH in tre modi diversi: 1) stimolando la miscelazione e l’assorbimento degli acidi da parte del rumine, 2) agendo direttamente da tampone e 3) favorendo la masticazione e il flusso salivare. Tuttavia, il rovescio della medaglia è che una dieta più riempitiva può limitare l’assunzione di cibo, con una conseguente diminuzione della produzione di latte. Nel corso del seminario online, Allen ha presentato alcuni dati che dimostrano come, aumentando le concentrazioni di fibra neutro detersa (NDF), diminuisca la quantità di cibo ingerito. Ecco perché Allen, nelle diete con un’alta percentuale di foraggio, incoraggia l’utilizzo di foraggi con concentrazioni di NDF più basse. Questi dati mostrano anche che la produzione di latte nelle vacche ad alta produzione risponde positivamente a foraggi con minori concentrazioni di NDF. Questa risposta è correlata al livello di produzione del latte, afferma Allen: se le produzioni aumentano, la risposta sarà maggiore. Il livello di NDF nel foraggio è molto importante per stabilire come rispondono le vacche alla dieta. “È disponibile una nuova e più accessibile tecnologia che permette agli allevatori di migliorare l’accuratezza e la precisione dell’alimentazione,” afferma Noah Litherland, assistente di Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione animale presso l’Università del Minnesota. “La precisione nel sistema di alimentazione della vacca da latte è un concetto che permette agli allevatori di tener conto delle variabili quotidiane che si verificano in azienda.” Di recente, Litherland e i suoi colleghi hanno analizzato l’accuratezza di una nuova tecnologia di alimentazione di precisione che, attraverso uno spettrofotometro NIR, esamina i singoli ingredienti e aggiusta la quantità di sostanza secca mentre la razione viene miscelata. Essi hanno poi confrontato questa tecnologia con l’adeguamento settimanale della sostanza secca, utilizzando l’essiccazione a forno (controllo). Secondo i risultati riportati in occasione dell’incontro dell’American Dairy Science Association, a Des Moines, Iowa, la tecnologia NIR, nota anche come IRM (Intelligent Ration Monitoring), è risultata altrettanto efficace nel mantenere la consistenza della razione unica (unifeed) rispetto ai metodi tradizionali di essiccazione a forno. Non è stata rilevata alcuna differenza per sostanza secca, amido, proteina grezza e fibra acida detersa o neutra detersa tra i due gruppi controllati, così come non sono state riscontrate differenze nel consumo di sostanza secca, nel latte corretto a grasso, nella produzione di grasso totale e percentuale, e nell’efficienza alimentare. Tuttavia, nel trattamento IRM le proteine del latte erano più alte. La conclusione è stata che le vacche alimentate con una razione basata sulla tecnologia IRM, si comportavano proprio come quelle alimentate con una razione preparata attraverso i tradizionali metodi di essiccazione in forno. Dalla Cornell (New York) - Una nuova varietà di erba medica potrebbe fornire un grande vantaggio all’industria da latte Grazie a una nuova varietà di erba medica che sarà messa in commercio dai produttori di piante di fama internazionale della Cornell, gli allevatori po73 may giugno 2012:Layout 1 25-05-2012 8:21 Pagina 74 ExDairyPress Maggio/Giugno 2012 NOTIZIE DAL MONDO 74 trebbero registrare un incremento della produzione di latte. La nuova varietà, N-R-Gee, è altamente digeribile e si è adattata bene alla situazione del Nord-Est degli Stati Uniti, e secondo Julie Hansen, ricercatore sulla coltivazione e la genetica delle piante, potrebbe portare ad un aumento della produzione di latte fino a 1,5 Kg in più al giorno, rispetto allo standard del settore. Tutto ciò si tradurrebbe in $181 in più a vacca, se consideriamo 305 giorni di lattazione l’anno e un guadagno di $18 per 45 Kg di latte. In un’azienda di 113 vacche, cioè la dimensione media di un’azienda nello stato di New York, il guadagno potrebbe essere di $20.000 in più all’anno. Il segreto della medica N-R-Gee è una minore percentuale di fibra non digeribile che riempie la pancia dell’animale ma poi viene espulsa come rifiuto, e una maggiore percentuale di carboidrati e di pectina, che le vacche possono convertire in latte. Con meno fibra ad occupare spazio in tutti quegli stomaci, le vacche possono mangiare quantità maggiori di erba medica di alta qualità e produrre più latte. “Più ingestione e più digeribilità: pensiamo che queste due cose insieme avranno un impatto piuttosto significativo per l’industria da latte,” afferma Hansen. La medica N-R-Gee ha già superato un test su agnelli di 3 mesi effettuato presso la Cornell Sheep Farm. Gli agnelli, a differenza delle vacche, possono essere alimentati con erba medica pura, così il test sugli agnelli ha evitato gli effetti contradditori causati dalla presenza di altri mangimi. Con l’aiuto di Deb Cherney, professore associato di Scienze Animali, un gruppo di selezionatori di piante ha misurato per sei settimane l’ingestione di cibo negli agnelli, l’aumento medio di peso e l’efficienza alimentare. Dopo il successo di questa prova sugli agnelli, i ricercatori hanno usato un’equazione di previsione per estrapolare gli effetti sulle vacche da latte, considerando la dieta secca di una vacca composta per metà da erba medica. Oltre alla sua potenziale ottima resa, la medica NR-Gee è stata selezionata per la sua resistenza a molteplici malattie problematiche nel Nord-Est, come la verticillosi batterica, la fusariosi, l’antracosi, ecc. Nell’erba medica, la resistenza alle malattie è particolarmente importante, dato che rimane nel campo tutto l’anno e per molti anni. Dal 1963, l’università Cornell ha scoperto 21 varietà di erba medica da utilizzare nel Nord-Est del Paese. La varietà N-R-Gee è stata autorizzata dal Cornell Center for Technology Enterprise and Commercialization ed è commercializzata da Seedway, LLC. Dall’Ontario - Una vacca canadese rivendica il record mondiale di produzione lifetime Nel 2011, Gillette E. Smurf è stata riconosciuta come la prima vacca canadese ad aver prodotto più di 200.000 kg di latte, e oggi ha stabilito il nuovo record mondiale. Gillette Emperor Smurf ha avuto una produzione lifetime di 216.893 kg di latte al 3,6% di grasso e 3,1% di proteine, completando quest’impresa a 14 anni e 1 mese. Smurf, che è una figlia di Rocky-Vu Emperor, un Blackstar fratello della famosa Rocky-Vu Rotate Exctasy Ebony EX-94, è stata allevata dalla Ferme Gillette, di Embrun, vicino a Ottawa, la capitale del Canada. Dice Louis Patenaude, della Ferme Gillette Inc.: “Smurf ha realizzato nove lattazioni Superior, ripagando bene le nostre attenzioni: abbiamo calcolato che con il latte pagato 70 centesimi al litro ci ha fatto incassare $160.000, e altri ancora ne arriveranno.” È una vacca sana, con ottimi arti e piedi, che non ha mai avuto mastiti o problemi riproduttivi. Nelle sue prime sei lattazioni la media dell’intervallo di parto è stata di appena 12,3 mesi. È stata valutata VG-88 in ottava lattazione, a un mese dal suo 12° compleanno. Considerando che si tratta di una vacca vecchia, con una sola ovaia, per le ultime tre gravidanze le abbiamo impiantato un solo embrione . Chissà, forse Smurf entrerà nel Guinness dei Primati!” Ecco le lattazioni delle vacche più produttive di tutti i tempi: Gillette Smurf 216.893 kg Tacoma My-Word 214.053 kg Maciel #289 211.025 kg Rohes Roxy 208.656 kg Dalla Louisiana - Promemoria per la razione nella stagione calda Durante la stagione calda, è fondamentale scegliere una razione di alta qualità che ci permetta di ottimizzare l’ingestione di cibo. “Le razioni della stagione calda devono fornire tutta l’energia, le proteine e i minerali necessari alla vacca, contenuti in un “pacchetto” più piccolo rispetto alle razioni standard,” ricorda Jerry Don Ward, nutrizionista presso il Louisiana State University AgCenter. “Allo stesso tempo, queste razioni devono anche fornire abbastanza fibra efficace, in grado di mantenere la salute del rumine.” A tale scopo, ricorda di utilizzare le seguenti strategie: • Somministrare i foraggi e i concentrati di migliore qualità. • Fate attenzione all’utilizzo di sottoprodotti (polpa may giugno 2012:Layout 1 25-05-2012 8:21 Pagina 75 NOTIZIE DAL MONDO di barbabietola, gusci di semi di cotone, ecc…) come fonte di fibra supplementare. Anche se questi alimenti sono ricchi di fibra chimica, contribuiscono molto poco all’apporto della fibra “masticabile”che consente di mantenere la salute del rumine. • Aumentate alcuni minerali nella dieta, come sodio, potassio e magnesio. • Offrite cibo più di frequente. • Assicuratevi che sia disponibile cibo fresco quando le vacche escono dalla sala di mungitura. Al mattino presto, la temperatura esterna e quella corporea della vacca sono ai minimi giornalieri, quindi sarebbe il momento perfetto per dar da mangiare ai vostri animali. Dal Mondo - Brusco aumento del prezzo della soia Negli ultimi mesi le quotazioni della soia hanno registrato un incremento superiore a quelle dell’oro, con un’accelerata vicina al 25% dall’inizio del 2012. In questi giorni è stato raggiunto uno dei livelli massimi registrati negli ultimi cinque anni dal Chicago Board of Trade, punto di riferimento del mercato a livello internazionale, con un prezzo di circa 14,9 dollari a bushel (42 centesimi al chilo) per le consegne a luglio. Il deciso rincaro della soia è dovuto al calo dell’offerta sul mercato: gli Stati Uniti, che sono fra i maggiori produttori a livello globale, hanno già preannunciato che, per il raccolto in arrivo, si aspettano i livelli più bassi dal 1965, anno in cui sono iniziate le misurazioni. La Coldiretti ha subito lanciato segnali d’allarme, dichiarando che tale rialzo causerà una nuova ondata di inflazione a livello mondiale, per l’aumento delle quotazioni della soia utilizzata come biocarburante, per l’alimentazione umana ma soprattutto per quella degli animali, fra cui i bovini da latte e da carne. Disgraziatamente le quotazioni dei prodotti agricoli non sono condizionati solo dall’andamento dei raccolti ma anche dai movimenti di capitale che si spostano facilmente dai mercati finanziari a quelli dell’oro, senza trascurare anche i mercati delle materie prime come grano, mais e soia. Manovre finanziarie di questo tipo stanno influenzando i prezzi delle materie prime agricole provocando una grande volatilità, impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l’allevamento in molti paesi, poiché soia e mais sono due componenti fondamentali dell’alimentazione degli animali in stalla per la produzione di latte e carne. Dall’Illinois - La gestione dell’allevamento su YouTube! INDICE INSERZIONISTI ABS Italia Agroteam Cortal Extrasoy Cosapam Crivellaro Servizi Deathec Ecolab ED&F MAN pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 2 22 37-44/80 76-79 72 8 30 21 Fiera Bergamo Filiera AQ Genesi Project J-Service Nutristar Pro Tech Raggio di Sole Sivam-Milkline pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 20 18 59 64 12 6 50 55 ExDairyPress Maggio/Giugno 2012 Una notizia fantastica… ma purtroppo solo per chi “mastica” di inglese! Alcuni professori dell’Università dell’Illinois (tra cui il famoso Mike Hutjens che i lettori di EXdairpRESS conoscono molto bene) hanno deciso di mettere su YouTube un bel po’ di materiale didattico a disposizione degli allevatori. Al momento ci sono già le presentazioni dei seminari tenuti sul web (Dairy Extension Webinar), quelle dell’Illinois Dairy Summit 2012 ed altro ancora. Alcuni titoli: “Come aumentare l’ingestione di foraggio”, “Strategie per ingravidare le vacche”, “Gestione della rimonta”… Ma la cosa ancora più eccezionale è che ci sono anche alcuni filmati in lingua araba! Cliccate su “Video” e compariranno tutti i video caricati (28 ad oggi) compresi quelli in arabo. Se ci si inscrive, si riceve automaticamente l’avviso quando vengono aggiunti nuovi video. L’indirizzo è: http://www.youtube.com/uiucansci 75