ANNO 2014 - ASL Milano
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ANNO 2014 - ASL Milano
1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO ASL MILANO Piano Integrato Aziendale della Prevenzione Veterinaria (PIAPV) ANNO 2014 2 Il Piano è stato redatto secondo gli orientamenti dettati dal Reg. CE 882/04 nel convincimento che per raggiungere obiettivi di ampio respiro siano necessari integrazione e coordinamento tra tutti i soggetti interessati (istituzioni, Enti Pubblici e privati). Il documento individua, in base al livello di rischio, gli obiettivi strategici aziendali in materia di sanità Veterinaria e di sicurezza alimentare. Accanto a questi obiettivi di natura sanitaria il Piano si prefigge di definire azioni concrete a supporto delle attività economiche del settore e di sviluppo della competitività delle filiere agroalimentari nonché azioni di semplificazione degli adempimenti amministrativi. La garanzia della sicurezza alimentare passa attraverso l’analisi ed il controllo di tutti gli aspetti della catena di produzione alimentare che sono considerati come un unico processo, in quanto ciascun elemento presenta un potenziale impatto sulla sicurezza degli alimenti. Obiettivi fondamentali del presente Piano sono anche : - l’aggiornamento e l’applicazione di Standard operativi che rendano uniforme le modalità di controllo ufficiale, conformandole al principio di trasparenza dell’azione e dei risultati; - il presidio, 24 ore su 24, del sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi in modo da poter intervenire tempestivamente per impedire che alimenti e mangimi non sicuri rimangano sul mercato e possano costituire un rischio per i consumatori. La verifica del raggiungimento degli obiettivi e l’attuazione del controllo ufficiale in modo uniforme sarà effettuata attraverso monitoraggi interni a ciascun servizio/distretto ed anche mediante audit interni ai sensi del Reg. Ce 882/04 finalizzati a valutare l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza dei controlli ufficiali. Inoltre a seguito delle risultanze scaturite nel corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO Veterinaria Regione Lombardia il 6 e 7 agosto 2013, in considerazioni delle conclusioni dell’audit e delle raccomandazioni emerse, il Dipartimento ha trasmesso il Piano di Azione alla UO Veterinaria contenente le azioni correttive ricomprese nel presente PIAPV anno 2014. In particolare sono stati affrontati e perfezionati, nella redazione del PIAPV anno 2014, i seguenti punti: • • • • • riformulazione della pressione ispettiva negli stabilimenti Riconosciuti ai sensi Regolamento (CE) 853/2004; monitoraggio della distribuzione temporale dei controlli negli stabilimenti Riconosciuti; gestione non conformità non risolte; correlazione del Piano Campionamenti alle problematiche sanitarie rilevate rendendolo statisticamente più significativo; dare puntuale applicazione alle procedure previste per i controlli relativi al settore zootecnico. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario garantirà la partecipazione del personale dipendente alle iniziative formative che Regione Lombardia attiverà nel corso del 2014, secondo le indicazioni che verranno fornite. A livello locale è stato predisposto un Piano Formativo Aziendale (PAF) volto a soddisfare le esigenze formative del personale dipendente garantendo continuità formativa in materia di applicazione del Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali al fine di perseguire una sempre maggiore uniformità dei controlli ufficiali. 3 PAF 2014 – EVENTI FORMATIVI DIPARTIMENTO VETERINARIO TITOLO TIPOLOGIA DESTINATARI APPLICAZIONE PRATICA STANDARD FUNZIONAMENTO REGIONALI CORSO IDENTIFICAZIONE DELLE SPECIE ITTICHE FINALIZZATA ALL’ATTIVITÀ ISPETTIVA CORSO ATTIVITA’ DI CONTROLLO DA PARTE DEI TPALL PRESSO LE IMPRESE ALIMENTARI SETTORE ITTICO COME SVILUPPARE LA CAPACITÀ DI LAVORARE IN GRUPPO: DEI TECNICI DELLA PREVENZIONE (2^ SESSIONE) – DEGLI OAZ – DELLE SSss TERRITORIALI CORSO TPALL DIPARTIMENTO E DISTRETTI VETERINARI CORSO DIRIGENTI VETERINARI - TPALL DIPARTIMENTO E DISTRETTI VETERINARI - OAZ SANITA’ PUBBLICA VET. INCONTRI DI AGGIORNAMENTO ANNO 2014 CONVEGNO DIRIGENTI VETERINARI - TPALL DIPARTIMENTO E DISTRETTI VETERINARI DIRIGENTI VETERINARI – DIRIGENTI SIAN – TPALL DIPARTIMENTO E DISTRETTI VETERINARI – TPALL SIAN DIRIGENTI VETERINARI 4 Elementi caratterizzanti il piano N. STANDARD 1 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEL DOCUMENTO 2 ANALISI DI CONTESTO 3 TECNICHE DI CONTROLLO 4 CAMPO DI APPLICAZIONE 5 SISTEMI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE DESCRIZIONE STANDARD Definizione di responsabilità ed autorità in relazione a predisposizione, validazione approvazione e revisione del documento di programmazione ELEMENTI MISURABILI EV.1 Evidenza nel documento di programmazione della matrice delle responsabilità. EV.2 Atti della Organizzazione con evidenza dell’approvazione del documento EV.1 Descrizione della “Analisi di contesto” territoriale sulla base delle informazioni desunte dal Descrizione del fabbisogno del Piano Triennale della Prevenzione territorio di riferimento Veterinaria (Titolo 2) e/o altri dati ritenuti di interesse per la programmazione della attività di prevenzione; EV.2 Descrizione personale Risorse - Indicazione risorse umane assegnato suddiviso per e strutturali disponibili categoria professionale ; definizione livelli di conoscenza/ competenza richiesti EV.3 Descrizione risorse strutturali da utilizzarsi per la realizzazione del piano Definizione e descrizione sintetica EV.1 Tecniche di controllo delle modalità di controllo ufficiale utilizzate (audit, ispezione, utilizzate campionamento) EV.1 Descrizione degli obiettivi generali (obiettivi operativi regionali) e specifici aziendali; (Elencazione degli obiettivi cogenti e motivazione degli obiettivi specifici aziendali coerenti con Il Piano regionale Titolo 6) EV.2 Evidenza delle modalità di attribuzione della Pianificazione delle attività di categorizzazione del rischio. controllo ufficiale sul territorio EV.3 Descrizione attività da sottoporre a controllo suddivise per macrocategorie/unità operative e numero di controlli programmati nel periodo di riferimento con evidenza di coerenza tra frequenza dei controlli prevista e livello di rischio attribuito. EV.1 Descrizione di un cruscotto di indicatori e frequenza di Definizione strumenti e modalità di rilevazione del dato monitoraggio del Piano EV.2 Evidenza di un’attività di controllo interno 5 6 7 EV.1 Descrizione responsabilità ed autorità per la gestione dei provvedimenti amministrativi /sanzionatori PROCEDURE AMMINISTRATIVE Gestione atti amministrativi connessi alla attività di controllo ufficiale FINANZIAMENTI SPECIFICI Rendicontazione economica del EV.1 Quote di finanziamenti piano (Fondi funzioni non tariffabili; specifici vincolati utilizzati per il D.Lgs 194/2008; Sanzioni) piano. Descrizione delle attività Le attività di Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto degli Alimenti di Origine Animale (IPTC) del Dipartimento di Prevenzione Veterinario e dei Distretti Veterinari sono schematizzate in accordo con la tabella di rendicontazione mensile alla SC Controllo di gestione, accompagnate dal riferimento al Sistema documentale Qualità. Nel corso dell’ultimo biennio sono state adeguate, agli standard di organizzazione e funzionamento contenuti nel “Manuale operativo delle Autorità Competenti Locali” della Regione Lombardia, le PSp e le IOSp di competenza del Dipartimento Veterinario. Controllo ufficiale attività registrate (ispezione) P Controllo ufficiale attività registrate (livello 1) – MENSE Ospedali e RSA P Controllo ufficiale attività Riconosciute (ispezione - audit) P Controllo ufficiale attività Riconosciute / Macelli (ispezione - audit) P Controllo ufficiale attività Riconosciute / Mercati all’Ingrosso (ispezione – audit -campionamenti) P Campionamenti P Certificazioni sanitarie export Paesi Terzi NP Controllo a seguito presentazione SCIA NP Provvedimenti amministrativi - sanitari - giudiziari NP NP NP NP Vigilanza e controllo sui prodotti alimentari di origine animale oggetto di scambi comunitari e di importazione da paesi terzi (UVAC e PIF) interventi per Allerta Interventi per STIA Segnalazioni cittadini NP P: attività programmata PSp Controlli Alimenti – IOSp Vigilanza Integrata PSp Controlli Alimenti – IOSp Vigilanza Integrata PSp Controlli Alimenti – IOSP Riconoscimento PSp Controlli Alimenti – IOSP Riconoscimento PSp Controlli Alimenti – IOSP Riconoscimento – IOSp Campionamenti PSp Controlli Alimenti – IOSp Campionamenti PSp Controlli Alimenti – IOSP Riconoscimento PSp Controlli Alimenti – IOSP Registrazione PSp Controlli Alimenti – IOSP Sequestri – IOSP UID PSp Controlli Alimenti e PSP Movimentazioni PSp Allerta – IOSP Allerta – IOSp PD PSp STIA – IOSp STIA – IOSp PD PSp Controlli Alimenti 6 NP attività non programmata Le Procedure relative ai controlli ufficiali della sicurezza alimentare sono integrate con la SC Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche e la SC Igiene degli Alimenti e Nutrizione Le attività di Sanità Animale del Dipartimento Veterinario sono schematizzate in accordo con la tabella di rendicontazione mensile alla SC Controllo di gestione, accompagnate dal riferimento al Sistema documentale Qualità. Nella colonna SS coinvolte vengono indicate sia le SS direttamente afferenti alla SC SaAn, che le SS distrettuali e in staff al Dipartimento, che operano in SaAn, come da indicazioni ricevute durante l’audit di prima parte 2011. PSp e IOSp SS coinvolte P/NP ATTIVITA’ SVOLTE PSp Controlli SS Bonifiche Adempimenti, accertamenti, controlli inerenti malattie SaAn sanitarie e soggette e non soggette a profilassi di stato o ad PSp SS SaAn accertamenti previsti da specifiche normative Risanamento Distrettuali Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria bovini TBC, P BRU, LEB, IBR, ParaTBC. Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria oviP caprini BRU Piani di profilassi/monitoraggio: Salmonellosi avicola verifica P piani di autocontrollo Piani di profilassi/monitoraggio: Influenza aviare misure di biosicurezza e prelievi in allevamenti commerciali P Piani di profilassi/monitoraggio: Malattia Vescicolare del suino, Aujeszky, Peste Suina accreditamento aziende P riproduttori e prelievi in allevamenti commerciali Piani di profilassi/monitoraggio: Anemia infettiva equina: controlli sierologici sugli equidi che si movimentano per manifestazioni ippico sportive, di età superiore ai 6 mesi P presenti nelle aziende registrate. NP Vigilanza e controllo sugli animali oggetto di scambi comunitari e gli animali importati da paesi terzi P Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica agricola dell'UE (PAC) PSp Controlli SA SS Anagrafi e SS SaAn Distrettuali PSp Controlli SA IOSp PD SS Anagrafi e SS SaAn Distrettuali IOSp Anagrafe canina SS Anagrafi SS SaAn SA Distrettuali SS PVCS Anagrafi zootecniche P P P P Anagrafe bovina, ovicaprina e tracciabilità Controlli negli impianti ippici: aggiornamento anagrafe aziendale e anagrafe regionale: visita annuale presso una percentuale di centri ippici, rilevamento degli equidi presenti, verifica passaporti e cap. IX, aggiornamento consistenze in Banca dati regionale. Vigilanza su concentramenti animali anche temporanei: Ippodromo galoppo Vigilanza e controllo inerente la segnalazione d’animali morti P NP Controllo BSE-TSE: monitoraggio delle encefalopatie spongiformi in allevamenti ovicaprini e bovini da riproduzione(controlli negli allevamenti bovini effettuati da SC IAPZ) Esecuzione di prelievi per test BSE – TSE per bovini ed ovicaprini deceduti in allevamento Gestione anagrafe canina e identificazione con microchip NP 7 NP NP NP NP NP NP NP PSp Animali in ambito urbano Gestione inconvenienti igienici IOSp Inconvenienti Igienici PSP Gestione Gestione dei cani e gatti ricoverati presso il Presidio Presidio Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile Sanitario Veterinario convenzionato Canile Sanitario Attività dei Veterinari presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile sanitario convenzionato Attività degli Operatori Addetti alla Zooprofilassi presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario PSp Pareri, attestazioni, nulla osta, autorizzazioni e certificazioni movimentazioni con e senza sopralluogo pet Rilascio certificati per movimentazioni e passaporti per cani, gatti furetti PSp profilassi Tutela degli animali da affezione e prevenzione del antirabbica randagismo SS PVCS SS SaAn DN SS SaAn Distrettuali SS SaAn Distrettuali SS PVCS Profilassi della rabbia: osservazione degli animali morsicatori P Richieste di sopralluogo in colonie feline per sterilizzazione e numero sterilizzazioni effettuate Vigilanza sulle Strutture Sanitarie Veterinarie e di detenzione PSp Controlli SA animali P Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie P Vigilanza su negozi animali, pensioni, canili, gattili NP SS SaAn Distrettuali SS SaAn Distrettuali Le attività di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche del Dipartimento Veterinario sono le seguenti: PSp e IOSp P/NP ATTIVITA’ SVOLTE PSp controllo I.V. 1 P Controllo sulle aziende di produzione di latte e sul latte crudo PSp controllo I.V. 2 P Controllo sull’alimentazione animale PSp controllo I.V. 3 P Controllo sul farmaco veterinario PSp controllo I.V. 4 P Controllo sul benessere animale PSp controllo I.V. 5 P Controllo sulla sperimentazione animale PSp controllo I.V. 6 P Controllo su arti e professioni veterinarie, strutture veterinarie Controllo sui sottoprodotti di o. a. non destinati al consumo PSp controllo I.V. 7 P umano PSp controllo I.V. 8 P Controllo sulla riproduzione animale PSp Controlli Alimenti 9 P Controllo sugli impianti della filiera lattiero-casearia IOSp Vigilanza Integrata IOSP Riconoscimento PSp Controlli Alimenti 10 P Piani di campionamento IOSp Campionamenti PSp Controlli Alimenti 11 NP Certificazioni sanitarie export Paesi Terzi IOSP Riconoscimento PSp Controlli Alimenti 12 NP Controllo a seguito presentazione SCIA IOSP Registrazione PSp Controlli Alimenti IOSP Sequestri 13 NP Provvedimenti amministrativi - sanitari - giudiziari IOSP UID Vigilanza e controllo sui prodotti alimentari di origine animale PSp Controlli Alimenti 14 NP oggetto di scambi comunitari e di importazione da paesi terzi PSP Movimentazioni (UVAC e PIF) 8 15 NP interventi per Allerta 16 NP Interventi per STIA 17 NP Segnalazioni cittadini 18 NP Rilascio di autorizzazioni- pareri PSp Allerta IOSP Allerta PSp STIA IOSp STIA PSp Controlli Alimenti PSp controllo I.V. PSp autorizzazioni vet. IOSp registrazione SSV IOSp Aut.vet.farmaco Le attività di cui ai punti 9-10 vengono svolte in collaborazione con la S.C. Igiene Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto degli Alimenti di O. A. (IPTC), le attività di cui al punto 4 e 6 vengono svolte in collaborazione con la SC Sanità Animale (SaAn). modulistica La modulistica da utilizzare per l’esecuzione delle attività è in parte presente nell’elenco documenti e scaricabile dalle Cartelle Q:\Qualità ASL\Documenti\Documenti di Struttura\Dip. PREV VETERINARIO. Elementi caratterizzanti il piano 1. Tenuta sotto controllo del documento: La responsabilità per la programmazione e per la verifica è in capo alla Direzione della SC IPTC (Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto degli Alimenti di Origine Animale), alla Direzione della SC IAPZ (Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche), alla Direzione della SC SaAn (Sanità Animale). La programmazione 2014 è il proseguimento di quanto stabilito nel Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari in applicazione del PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE VETERINARIA 2012 – 2014. 2. Analisi di contesto Il territorio di competenza di questa Azienda Sanitaria è costituito dai Comuni di Milano, Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni. Per il settore della Sicurezza Alimentare gli impianti più rappresentativi sono quelli afferenti al settore della ristorazione collettiva, seguiti dagli esercizi di vicinato con vendita di alimenti ed attività di vendita ambulante di alimenti presso i mercati settimanali scoperti. Il territorio fortemente urbanizzato è sede di pochi allevamenti da reddito, in Comune di Milano le zone agricole libere da insediamenti abitativi o industriali sono principalmente due, una a Sud e una a Ovest della città. Nella prima, Zone civiche 5 e 6, delimitata da via San Dionigi e via Buccinasco, sono situate alcune Cascine dove sono allevati animali da reddito e nei cui terreni di pertinenza sono coltivati riso, mais, orzo, foraggi. Sono qui 2 allevamenti di bovini da latte e altri 7 allevamenti bovini, per un totale di 9 aziende con circa 600 capi presenti su un totale di circa 900 capi. Nelle Zone 7 e 8 è situata l’altra zona agricola cittadina, con i restanti allevamenti bovini e l’Ippodromo Galoppo, attorno al quale ci sono molte scuderie esterne collegate, che ospitano la maggioranza degli equidi della città. I 6 Comuni dell’hinterland sono anch’essi molto urbanizzati e sede di pochi allevamenti da reddito. In Comune di Sesto San Giovanni è presente un Sito di Interesse Nazionale (SIN), che è stato oggetto di controlli mediante campionamenti di uova di galline rurali nel corso del 2012. Nel 2013 il monitoraggio inerente il SIN Bovisa Gasometri non ha interessato allevamenti rurali di competenza territoriale di ASL Milano. I Siti d’interesse nazionale (SIN) sono aree contaminate del territorio, definite in relazione alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, all’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico. Il SIN di Sesto San Giovanni comprende un territorio di circa 255 ha e 9 include interamente le aree occupate a partire dal 1906 dall’attività dagli stabilimenti siderurgici della Società Falck (dismessa nel 1995) e una parte delle aree dismesse della Breda e della Marelli. Il sito Bovisa Gasometri è localizzato nella parte Nord Ovest di Milano, fin dal 1908 l’area è stata interessata da processi produttivi, quali la distillazione del carbonfossile e la produzione di gas naturale manifatturato. L’impianto Bovisa ha fornito gas alla città di Milano per il periodo dal 1908 al 1991; i gasometri, cessarono la loro attività nel luglio 1994. L’area è parzialmente dismessa, attualmente assegnata dal Comune di Milano all’AEM, che conserva l’attività di distribuzione del metano e gestisce le officine, i magazzini e la nuova stazione di riduzione di pressione del metano. Il Piano nazionale di controllo dei SIN applicato anche in Lombardia è nella fase di analisi dei risultati ottenuti dai campionamneti sulle varie matrici. Le Aziende della Provincia di Milano stanno divulgando ai cittadini, tramite materiale prodotto da UO Vet regionale e i propri siti web, le buone pratiche di allevamento rurale di avicoli e le corrette modalità di conduzione di orti familiari, da applicarsi soprattutto nelle zone in cui si esiste un possibile rischio. Nella tabella seguente vengono riportati i dati relativi al territorio di competenza, il numero delle strutture presenti è storicizzato alla data di estrazione, 12/12/2013, la situazione aggiornata può essere verificata sull’applicativo regionale di riferimento SIVIAN. Categoria Tipologia impianto APISTICI - Produzione miele 2 AVICOLI - Ornamentali 6 AVICOLI - Produzione carne 3 59 3125 BOVIDI - Produzione carne rossa 7 BOVIDI - Riproduzione latte crudo 1 BOVIDI - Riproduzione latte trasformazione 1 BOVIDI - Riproduzione linea vacca - vitello 16 BOVIDI - Riproduzione riproduttori (manze) TOTALE CAPI BOVIDI 1 879 CUNICOLI - Autoconsumo CUNICOLI - Produzione carne TOTALE CAPI CUNICOLI EQUIDI - Amatoriale 13 3 264 35 EQUIDI - Circolo Ippico 2 EQUIDI - Da lavoro 3 EQUIDI - Produzione carne 3 EQUIDI - Scuderia EQUIDI - Sportivo TOTALE CAPI EQUIDI 15 108 1339 OVI-CAPRINI - Da carne 53 OVI-CAPRINI - Da lana TOTALE CAPI OVICAPRINI 1 1308 SUIDI - Ingrasso - finissaggio Detenzione di animali 54 AVICOLI - Galline uova da consumo AVICOLI - Rurale TOTALE CAPI AVICOLI Allevamenti COMBACIA CON DPCS 2014 N. impianti 1 SUIDI - Ingrasso Familiare (Autoconsumo) 15 SUIDI - Riproduzione - ciclo chiuso TOTALE CAPI SUIDI 1 39 Canili rifugio 1 Canili sanitari 1 Giardini zoologici e parchi 1 Grossisti di animali vivi (pesci ornamentali roditori ecc.) 2 Ippodromi Negozi per la vendita di animali Pensioni Stalle di sosta 1069 Riconosciuti 1069 Registrati Sperimentazione Toelettature 1069 Riconosciuti - Sezione I - Magazzinaggio di sottoprodotti di o.a.(art.24(1)(i)) - Categoria 3 1069 Registrati - Sezione IX - Lavorazione di sottoprodotti di origine animale o prodotti derivati per scopi diversi dall'alimentazione degli animali Categoria 1 1069 Registrati - Sezione X - Uso in deroga di sottoprodotti/prodotti derivati (art.17) - Categoria 1 Trasporto conto terzi Trasporto conto terzi Trasporto animali 100 27 1 123 1 1 1 1069 Registrati - Sezione XIII - Altro - Categoria 2 2 1069 Registrati - Sezione XIII - Altro - Categoria 3 Impianto di allevamento di animali per la sperimentazione D.LGS. 116/1992 Impianto fornitore di animali per la sperimentazione D.LGS 116/1992 Impianto utilizzatore di animali per la sperimentazione D.LGS. 116/1992 3 Ambulatorio veterinario Strutture veterinarie 10 1 10 1 37 169 Clinica o casa di cura veterinaria 34 Laboratorio veterinario di analisi 5 Medico veterinario senza struttura veterinaria 105 Ospedale veterinario 1 Studio veterinario 2 Studio veterinario associato 2 Trasporto prodotti deperibili Trasporto prodotti non deperibili Trasporto di animali vivi su viaggi lunghii (>8 ore) Trasporto di animali vivi su viaggi brevi (<8 ore) 96 8 6 28 183 Riconosciuti - Commercio di additivi (a) 47 183 Riconosciuti - Commercio di additivi senza possesso fisico (a) 183 Riconosciuti - Commercio mangimi 8 183 Riconosciuti - Commercio di premiscele (b) 46 183 Riconosciuti - Commercio di premiscele senza possesso fisico (b) 5 183 Registrati 183 Registrati - Altro 3 183 Registrati - Coltivazione prodotti destinabili alimentazione zootecnica 65 183 Registrati - Commercio all'ingrosso e al dettaglio di prodotti agricoli e zootecnici, mangimi, prodotti di origine minerale e chimico industriali, etc. 29 183 Registrati - Commercio ingrosso/dettaglio additivi e premiscele all. IV capo 1 e 2 possesso fisico e/o giuridico 5 183 Registrati - Essiccazione granaglie 17 183 Registrati - Macinazione e brillatura (mulini) 8 11 183 Registrati - Stoccaggio granaglie 16 183 Registrati - Trasportatori per conto terzi di additivi, premiscele, materie prime, mangimi Medicinale Farmacie Parafarmacie Grossisti autorizzati alla vendita diretta Grossisti di medicinali veterinari (ART.66 DLVO 193/2006) Officine di produzione 2 497 60 1 10 1 Salute animale, igiene urbana veterinaria e delle produzioni zootecniche In un’area fortemente antropizzata quale il territorio di Asl Milano risultano particolarmente rilevanti le seguenti attività: Anagrafe canina e movimentazioni pet: le prestazioni relative all’Anagrafe degli animali da affezione possono essere ottenute anche presso i Veterinari liberi professionisti, ma le richieste agli sportelli dei Centri di Sanità Pubblica dei Distretti Veterinari restano numericamente elevate. Lotta al randagismo: i Canili/Gattili sanitari (Presidio Veterinario Canile Sanitario di Milano e Canile Sanitario convenzionato per i 6 comuni dell’hinterland) ospitano cani vaganti, affidati dalla forza pubblica o sequestrati. Tutela della salute umana e dell'equilibrio tra uomo, animale, ambiente: si tratta di sterilizzazioni di gatti di colonia e cani ricoverati presso il PVCS, osservazioni di animali morsicatori e gestione degli inconvenienti igienici. • Anagrafe zootecnica e controllo delle malattie: l’attività consiste nell’aggiornamento continuo delle anagrafiche capocapo di bovini e ovicaprini e per partita di suidi e avicoli tramite la registrazione delle movimentazioni in entrata e uscita negli insediamenti zootecnici presenti in SIVIAN. Su questi animali vengono effettuati i piani di monitoraggio e controllo delle malattie, meglio dettagliate nel capitolo dedicato. • Valutazione del benessere animale: il settore riveste particolare importanza sia per la spiccata sensibilità della cittadinanza sia per il costante rilievo che viene dato dai mass media. I controlli vengono effettuati sia sugli animali da affezione che da reddito. Oltre all’attività programmata presso allevamenti, centri ippici negozi per la vendita di animali vengono effettuati anche interventi a seguito di segnalazioni per presunto maltrattamento, la rilevanza penale del reato di maltrattamento rende lo svolgimento di tali pratiche spesso particolarmente delicato e complesso. Inoltre sul territorio di competenza sono presenti un rilevante numero di stabilimenti utilizzatori/allevatori ( privati, annessi ad istituti di ricerca o ad istituti universitari) anche di notevoli dimensioni e con rilevanza nazionale ed internazionale. • Controllo su arti e professioni veterinarie: il numero di attività (ambulatori, cliniche veterinarie ecc..) presenti a tutt’oggi in 213 unità sul territorio dell’ASL, e trattasi sostanzialmente di strutture veterinarie che operano nel settore degli animali d’affezione, delle quali annualmente ne vengono controllate più di un terzo. Nel corso del 2013 in seguito ad un controllo congiunto coi Nas si è dovuto procedere alla sospensione temporanea di un’attività. Nonostante quello citato possa essere considerato un caso isolato, non è infrequente il riscontro di problematiche specie in caso di strutture in essere da parecchi anni. • Controllo sul farmaco veterinario: la vigilanza oltre che sugli allevamenti di animali da reddito viene svolta su una decina di depositi all’ingrosso presenti sul territorio di 12 competenza. Altro settore di attività sul territorio di competenza è quello relativo ai concentramenti di equini sportivi/da diporto presenti presso l’ippodromo o centri ippici. • Controllo sui Sottoprodotti di Origine Animale: L’attività di vigilanza e controllo sui sottoprodotti di origine animale (S.O.A.) verte sul rispetto del Regolamento CE 1069/2009 e S.M.E.I. recante le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano e relative norme applicative. A fronte di un esiguo numero di ditte Riconosciute/registrate rivestono una certa importanza i controlli sulla “filiera” , dal controllo sul corretto smaltimento delle carcasse di animali rinvenuti morti sul suolo pubblico, delle carcasse di animali da compagnia o da reddito, a quello sulla gestione dei sottoprodotti derivanti dagli scarti di lavorazione che nel territorio di nostra competenza vengono prodotti principalmente dalla grande distribuzione. In merito alle ditte registrate si tratta soprattutto di lavorazione o magazzinaggio di sottoprodotti per la successiva commercializzazione; risulta quindi di un certo rilievo la verifica sui materiali se provenienti da importazione e la certificazione su quelli esportati. • Vigilanza sull’alimentazione animale: tale attività è caratterizzata da un esigua presenza di allevamenti e di stabilimenti di produzione di mangimi e additivi ma da una discreta presenza di attività registrate o riconosciute ai sensi del Regolamento 183/2005 che, seppur presenti come intermediari che non detengono prodotto, movimentano spesso notevoli quantità di merce proveniente da tutto il mondo quali cargo etc.. Vengono inoltre effettuati i campioni assegnati dalla Regione per il PRAA (piano regionale alimentazione animale) in quanto una corretta alimentazione degli animali rappresenta il presupposto di produzioni di alimenti di origine animale salubri. Sicurezza alimentare – Tutela della salute dei consumatori Il territorio dell’ASL Milano è caratterizzato da una forte presenza di attività di commercializzazione/distribuzione specie al dettaglio, mentre il settore produttivo in ambito alimentare è poco rappresentativo. Risultano particolarmente rilevanti le seguenti attività: • Controllo negli impianti riconosciuti ai sensi del Reg. 853/2004: Tale tipologia di impianti pur rivestendo notevole importanza, anche per la presenza di “mercati all’Ingrosso” di interesse regionale e nazionale, non rappresenta l’attività di vigilanza principale vista la predominanza numerica degli esercizi registrati. MERCATI ALL’INGROSSO PRESENTI NEL POLO ANNONARIO E QUANTITATIVI COMMERCIALIZZATI MERCATO ITTICO 70977q (2013) MERCATO AVICUNICOLO 36700q (2013) • Controllo sulle attività di somministrazione: Il controllo in tale ambito viene svolto in collaborazione con la S.C. IgAN e assorbe più di un terzo dell’attività ispettiva del Dipartimento Veterinario negli stabilimenti registrati ai sensi del Reg. 852/2004. • Controllo sulle attività di commercializzazione al dettaglio: Il territorio urbano è caratterizzato dalla presenza di numerosi punti di intervento rappresentati da esercizi di vicinato in sede fissa e ambulante e attività di commercializzazione alimenti nella media e grande distribuzione organizzata. Notevole interesse rivestono i sempre più numerosi “esercizi etnici” di vendita e somministrazione alimenti. 13 • Attività di campionamento: L’Asl Milano sulla scorta di dati scientifici, degli esiti dei monitoraggi pregressi, delle tipologie produttive presenti e sulla scorta delle prevalenze regionali pubblicate nel documento “ relazione attività Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare 2010 – 2012”, pianifica l’attività di campionamento. Vengono inoltre attuati piani specifici Nazionali e/o Regionali. Livelli essenziali di assistenza (LEA) L’analisi degli indicatori di attività per livelli essenziali di assistenza rappresenta per la Sanità Pubblica Veterinaria un valido ed efficiente sistema di monitoraggio dell’attività svolta nel corso di almeno gli ultimi 5 anni, dei risultati raggiunti e nel contempo rappresenta un utile strumento per la definizione della programmazione dell’attività. Si illustrano, di seguito, gli indicatori analizzati e ritenuti più significativi: CAMPIONI: campioni eseguiti numero campioni eseguiti numero campioni programmati Nel corso dell’anno 2013 l’attività di campionamento si è mantenuta costante, rispetto al 2012. Nel 2013 si è proseguito il piano di Sorveglianza regionale nei confronti di Salmonella spp. in prodotti a base di carne. Per il 2014 è prevedibile un trend sostanzialmente costante in termini di numerosità delle matrici alimentari campionate assicurando per quanto possibile un approccio epidemiologico alla scelta della tipologia del campione e del parametro analitico. CAMPIONI: campioni irregolari numero campioni con esito sfavorevole numero campioni eseguiti 14 La percentuale di campioni irregolari si è attestata, nel corso del 2013, attorno al 6%, registrando un sensibile incremento rispetto all’anno precedente. Le positività sono principalmente riferite al riscontro di Istamina in prodotti della pesca, parametri microbiologici non conformi in molluschi bivalvi vivi e riscontro di additivi non autorizzati o in concentrazioni superiori ai limiti in preparazioni a base di carne e in carni macinate. STIA – sospetta tossinfezione alimentare Stia con partecipazione Veterinaria STIA totali I dati in prospetto si riferiscono, per la quasi totalità, a segnalazioni di sospetta Malattia DA Alimenti (MDA) per intossicazione da istamina, pervenute al Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione e dallo stesso trasmesse, per competenza, al Dipartimento Veterinario. Nel corso del 2013 il DPV è intervenuto congiuntamente con SC IAN nella gestione di episodi tossinfettivi nel settore della ristorazione pubblica che hanno coinvolto un significativo numero di utenti. 15 ALLERTA ALIMENTI E MANGIMI Allerta con partecipazione Veterinaria Allerta totali La percentuale delle Allerta Alimentari di competenza veterinaria si mantiene pressoché costante attestandosi sopra il 50%. Il numero di “Allerta Alimentari” ha subito un sensibile progressivo aumento numerico dal 2006 ad oggi. Si presume che tale incremento sia dovuto al potenziamento dei piani di monitoraggio nei confronti di determinati agenti patogeni, alla sempre maggiore responsabilità dell'Operatore del Settore Alimentare che trasmette le non conformità rilevate alla Autorità Sanitaria Competente ed alla cresciuta sensibilità del consumatore medio che effettua direttamente segnalazioni di anomalie riscontrate nell’alimento in fase di commercializzazione od utilizzo domestico. Non ultimo l'utilizzo del nuovo applicativo regionale in uso dal 2008 ha permesso una più agevole ed efficace trasmissione delle notifiche e dei flussi informativi in modo capillare ed in tempo reale. SICUREZZA ALIMENTI ORIGINE numero controlli eseguiti ANIMALE: strutture controllate numero attività controllate Con l’adozione del Piano Integrato dei Controlli si è proceduto a pianificare l’attività di programmazione analizzando il livello di rischio afferente alle varie tipologie di strutture sottoposte a controllo, considerando la natura dei rischi, definendo le macro attività economiche sulla base della graduazione del rischio effettivo e individuando aree di attività integrate. Ciò ha permesso di razionalizzare l’attività aumentando il livello di copertura, incrementando l’attività ispettiva anche negli esercizi di somministrazione e diminuendo la pressione ispettiva presso il singolo punto d’intervento su base annua, evitando i ritorni per attività programmata nelle strutture a rischio basso e medio-basso. 16 SICUREZZA ALIMENTI ORIGINE ANIMALE: strutture non conformi numero attività non conformi numero attività controllate Rispetto all’anno precedente non si evidenziano scostamenti statisticamente significativi delle irregolarità riscontrate in relazione ai controlli effettuati. Nel settore delle attività registrate rimane comunque elevata l’incidenza delle non conformità, riguardanti l’applicazione del sistema dell’autocontrollo – HACCP. Tale evidenza è ancora più significativa per gli esercizi a carattere “etnico”. Nel corso del 2013 sono proseguiti in modo rilevante i controlli nel settore della ristorazione pubblica (oltre 1000 interventi) a fronte dei quali è corrisposto un elevato numero di non conformità riscontrate. Tali non conformità sono principalmente da ascriversi ad una non corretta predisposizione e applicazione del sistema Autocontrollo - HACCP. Sono state inoltre riscontrate numerose non conformità per carenze igienico-sanitarie delle strutture e per inadeguate modalità di conservazione degli alimenti; pertanto anche per il 2014 si intende mantenere elevato il livello di attenzione su queste realtà. Nelle attività “etniche” si sono riscontrati alimenti con etichettatura non rispondente ai dettami delle norme comunitarie, con sistemi di tracciabilità dei prodotti spesso insufficienti. Conseguentemente anche in tale ambito continueranno i controlli sulla provenienza degli alimenti e la loro tracciabilità. Nel corso del 2013 è proseguito uno specifico progetto, attivato nel 2012, volto al controllo dei prodotti ittici in fase di vendita al dettaglio e somministrazione. L’elevato numero di non conformità riscontrate e la prevalenza del prodotto ittico quale causa di sospetta tossinfezione alimentare (MDA) impongono il mantenimento di tale iniziativa anche per il 2014. 17 SICUREZZA ALIMENTI ORIGINE ANIMALE: strutture sanzionate Numero attività sanzionate numero attività non conformi L'andamento delle attività riscontrate non conformi si mantiene costante, mentre si riscontra una diminuzione delle sanzioni per una maggiore incidenza di atti prescrittivi. I provvedimenti sanzionatori sono connessi soprattutto all’attività di controllo e vigilanza presso gli esercizi di ristorazione, etnici e Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che si categorizzeranno con un livello di rischio maggiore e di conseguenza una maggiore pressione ispettiva. Anagrafe animali da affezione e movimentazioni pet: sono da anni le prestazioni più richieste dall'utenza del territorio, sono infatti presenti sul territorio un numero cospicuo di animali da affezione. Alla data di compilazione di queste note (05.12.2013) sono iscritti all’Anagrafe degli Animali d’Affezione 89.346 cani, 12.726 gatti (si ricorda che l’anagrafe felina non è obbligatoria) e 58 furetti. Le attività sono erogate presso i 5 Centri di Sanità Pubblica Veterinaria e si tratta di identificazioni con microchip, iscrizioni di animali già identificati provenienti da altre Regioni/Stati, variazioni di proprietà o di stato, registrazione delle vaccinazioni antirabbiche. E’ notevole anche la domanda di passaporti e certificazioni per movimentazioni internazionali, (circa 3.400 prestazioni nel 2013), sempre più numerose sono le persone che viaggiano con i propri animali al seguito. Le prestazioni di front office soddisfano talora anche le richieste di utenti provenienti da altre Asl della Provincia. Durante l’anno 2013 sono state erogate 12.000 prestazioni. Pur essendo prestazioni non programmabili è molto probabile che il trend illustrato nel grafico si mantenga costante anche nel 2014. 18 Anagrafe animali da affezione e movimentazioni pet numero prestazioni erogate Lotta al randagismo: i canili sanitari (Presidio Veterinario Canile Sanitario di Milano e Canile Sanitario convenzionato per i 6 Comuni dell’hinterland) provvedono alla lotta al randagismo mediante la cattura dei cani vaganti, il ricovero di cani affidati dalla forza pubblica o sequestrati o in osservazione perché morsicatori. Vengono anche ricoverati gatti di colonia da sottoporre a sterilizzazione, in osservazione perché morsicatori, affidati dalla forza pubblica o sequestrati o rinvenuti abbandonati e/o in condizioni di salute critiche. La popolazione è particolarmente sensibile al benessere dei cani e gatti e quindi sono garantite prestazioni specialistiche in applicazione delle competenze istituzionali. Presso le sedi dei CSPV distrettuali vengono sterilizzati i gatti di colonia, la degenza dei quali viene effettuata da Enti e privati. Durante l’anno sono stati ricoverati 1250 animali (cani 500 e gatti 750). Ogni animale ricoverato viene visitato e compilata una scheda clinica, che riporta anche le eventuali terapie effettuate. Pur se il dato totale è stabile in questi ultimi 3 anni, si conferma un progressivo aumento dei gatti ricoverati rispetto ai cani, che risultano in flessione. Lotta al randagismo numero cani e gatti entrati nei Canili Sanitari 19 Tutela della salute umana e dell'equilibrio tra uomo, animale, ambiente: il controllo delle popolazioni di animali sinantropi si esplica mediante censimento delle colonie feline e sterilizzazioni dei gatti di colonia. Dal 2011 si provvede anche all’identificazione con microchip dei gatti di colonia sterilizzati e al loro inserimento nell’applicativo Anagrafe degli animali da affezione della Regione Lombardia, per consentirne la “tracciabilità”. Vengono inoltre sterilizzati i cani che, secondo una valutazione clinico comportamentale, permangono presso il canile sanitario oltre i 10 giorni. Nell’ambito della profilassi antirabbica, per cani che hanno provocato gravi lesioni a persone o a altri animali, attraverso l’osservazione degli animali morsicatori/morsicati, vengono redatte le schede di valutazione della potenziale pericolosità, consentendo così una migliore ed omogenea gestione del livello del rischio. Durante il 2013 sono stati sterilizzati in totale 1140 animali (1050 gatti e 90 cani) e sono stati sottoposti a osservazione 790 animali. Tutte le prestazioni raccolte in questo indicatore, pur essendo non programmabili, sono abbastanza stabili negli anni in considerazione. Tutela della salute umana e dell’equilibrio tra uomo, animali e ambiente numero interventi di sterilizzazione gatti colonie, cani Canili Sanitari, osservazione morsicatori Anagrafe zootecnica e controllo delle malattie: questo dato è in progressiva costante contrazione, per la diminuzione degli allevamenti da animali da reddito e la modifica della periodicità dei controlli stabilita dalla Regione Lombardia, portata prima da annuali a biennali e ora a quadriennali, per il riconoscimento da parte dell’Unione Europea delle qualifiche di indennità da TBC, Brucellosi bovina e ovicaprina. Vengono effettuati, in attuazione delle normative vigenti, i piani di monitoraggio e controllo delle malattie in bovini, ovicaprini, equidi, avicoli e suidi. In Banca Dati Regionale (BDR) vengono registrati i controlli eseguiti e le movimentazioni di animali, al fine di garantire la loro tracciabilità. La Banca Dati Nazionale ha ricevuto il riconoscimento di piena operatività da parte dell’UE. In Comune di Milano le zone agricole libere da insediamenti abitativi o industriali sono principalmente due, una a Sud e una a Ovest. Nella prima, Zone civiche 5 e 6, delimitata da via San Dionigi e via Buccinasco, ma soprattutto tra via Ripamonti e via dei Missaglia, sono situate alcune Aziende agricole dove sono allevati animali da reddito e nei cui terreni di pertinenza sono coltivati riso, mais, orzo, foraggi. Sono qui 2 allevamenti di bovini da latte e altri 7 allevamenti bovini, con circa 600 capi presenti su un totale di circa 900. Nelle Zone 7 e 8 è situata l’altra zona agricola, con i restanti allevamenti di bovini e l’Ippodromo del Galoppo che raccoglie, insieme alle scuderie esterne collegate, molti dei 1200 circa equidi della città. Sono state erogate 1900 prestazioni nel 2013. Nel corso del 2014 si continuerà ad effettuare i controlli previsti dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, che sono costituiti da prelievi di 20 sangue, feci e intradermoreazione tubercolinica, oltre che da controlli documentali e di identità. Anagrafe zootecnica e controllo delle malattie numero inserimenti eventi in Bana Dati >Regionale Zootecnica e controli effettuati su animali da reddito Valutazione del benessere animale: il settore riveste particolare importanza per la crescente sensibilità della cittadinanza nei confronti del tema “benessere animale “ anche a causa del costante rilievo che viene dato dai mass media a tale argomento. I controlli sugli animali da affezione e da reddito vengono effettuati, sia a seguito di segnalazioni per presunto maltrattamento, che per attività programmata presso: allevamenti, centri ippici, negozi per la vendita di animali. La possibile rilevanza penale del reato di maltrattamento rende delicato e complesso lo svolgimento di tali pratiche. Da un’analisi dell’andamento delle attività’ di controllo si evidenzia un aumento negli anni delle prescrizioni a seguito di: 1) intensificazione dell’attività di controllo dovuta alle segnalazioni pervenute; 2) problematiche circa le modalità di detenzione di animali. Le segnalazioni di sospetto maltrattamento pervengono spesso da enti zoofili ed associazioni sempre più sensibili alla tematica del benessere animale. Nel 2013 è stato messo a punto un file access per la registrazione degli interventi di maltrattamento/sospetto avvelenamento; sono pervenute 53 segnalazioni complessive che hanno richiesto l’effettuazione di 59 interventi, di cui 36 per sospetto maltrattamento e 24 per bocconi/esche. Di tali interventi: per i casi di maltrattamento in 3 casi si è provveduto ad inoltrare denuncia all’autorità giudiziaria ed in 6 casi sono state impartite prescrizioni, per i sospetti avvelenamenti/esche, solo in 2 casi si è evidenziata positività: 1 per presenza di dicumarinici nell’esca ritrovata e l’Istituto zooprofilattico ha inoltrato segnalazione all’autorità giudiziaria, nel secondo presenza di ami da pesca in bocconi, la segnalazione all’A.G. è stata effettuata dalla Polizia Locale. Sperimentazione animale: sul territorio di competenza sono presenti un rilevante numero di stabilimenti utilizzatori/allevatori, alcuni di notevoli dimensioni e anche di rilevanza nazionale ed internazionale. Trattasi di stabilimenti annessi ad istituti di ricerca, ad istituti clinici o a strutture universitarie. Nel corso del 2013 sono stati eseguiti complessivamente 200 (previsioni 2013) interventi complessivi riguardanti il benessere animale (animali da reddito, da compagnia e sperimentazione animale), comprensivi di interventi programmati e non programmati. 21 Benessere animale: animali da reddito e animali d'affezione numero prescrizioni effettuate numero interventi effettuati Le non conformità rilevate non sono in genere gravi ma la grande attenzione dei mas media e del pubblico in genere sull'argomento inducono a prestare particolare attenzione. Controllo sul farmaco veterinario e sull’alimentazione animale: La normativa comunitaria in tema di sicurezza alimentare sottolinea l’importanza del controllo di filiera che deve essere basato su un approccio completo e integrato sull’intera catena alimentare, dall’alimento per l’animale all’alimento per l’uomo. La farmacosorveglianza, sul territorio di competenza, riguarda prevalentemente animali non destinati alle produzioni alimentari, mentre, per quanto riguarda il settore mangimi, si deve rilevare una discreta presenza di produttori primari ed un numero in tendenziale crescita di intermediari di mangimi e/o additivi destinati ad animali da reddito. Gli insediamenti presenti sul territorio sono prevalentemente costituiti da Strutture Sanitarie Veterinarie che si occupano di animali da affezione (213), sono inoltre presenti in numero rilevante Veterinari liberi professionisti che operano senza avere una struttura vera e propria di appoggio per lo svolgimento dell’attività professionale ma che sono dotati di autorizzazione alla detenzione di una scorta di farmaci (105). I controlli sulla filiera dell’alimentazione animale non solo assicurano la salute ed il benessere animale, ma indirettamente anche quella umana (from feed to food ). Per il settore mangimi è di fondamentale importanza anche la verifica della corretta applicazione delle procedure di rintracciabilità dei prodotti. Per il 2013 sono stati effettuati 190 (previsioni 2013)interventi relativi al controllo su farmaci e mangimi. 22 Utilizzo del farmaco veterinario e alimentazione animale numero prescrizioni effettuate numero interventi effettuati Nonostante la normativa sia presente ormai da anni, data l'estrema complessità della stessa si rende necessario l'intervento prescrittivo spesso semplicemente per chiarire la normativa e migliorare l'applicazione della stessa. Sanzioni 2012 L’andamento del numero globale delle sanzioni emesse dal D.P.Ve. nel settore della sicurezza alimentare è andato via via aumentando nel corso degli ultimi anni così come illustrato nel grafico sopra riportato. Analizzando più da vicino i dati espressi nel grafico si può notare che il primo incremento realmente consistente si è verificato nel corso del 2008. Il numero dei Sommari Processi Verbali si è poi mantenuto pressoché costantemente elevato, se non incrementato, nel corso degli anni successivi. Questo incremento è da ascriversi al fatto che, a seguito dell’applicazione del Piano Integrato, il D.P.Ve. ha esteso la propria attività anche agli esercizi di somministrazione, tipologie (bar, ristoranti) dove risulta essere maggiore l’incidenza delle non conformità sanzionate. Se si osserva infatti la distribuzione delle sanzioni contestate nel corso del 2012 nelle varie tipologie di esercizio, 23 200 180 160 140 RISTORANTI 120 BAR SUPERMERCATI 100 MACELLERIE 80 GASTRONOMIE 60 DEPOSITI 40 AMBULANTI ALTRO 20 0 RI BA ST R OR AN TI SU P A A M GA DE AC PO MBU LT R ST ER EL O RO LA S M NT ER LER NO ITI I IE CA MI E TI si può notare una maggiore incidenza di sanzioni elevate nel comparto della somministrazione; sia a carico dei ristoranti che dei bar. In questo settore il DPVe è intervenuto in modo consistente, a differenza degli altri DPV lombardi per i quali l’intervento negli esercizi di somministrazione costituisce attività marginale. Si è inoltre riscontrato, sempre partendo dall’esame delle sanzioni elevate nel corso dell’anno 2012, 29% ETNICI NON ETNICI 71% che circa il 30% delle stesse è stato contestato in esercizi così detti “etnici” nonostante che gli stessi, secondo l’attuale censimento, rappresentino solo il 5% di tutti gli esercizi presenti in ASL Milano. Pertanto il Dipartimento Veterinario nel redigere la propria programmazione dedicherà particolare attenzione agli impianti di somministrazione ed agli esercizi “etnici”. 24 Risorse assegnate Risorse umane e strumentali Dotazione organica: 78 • Veterinari 34 ( di cui 3 in comando presso altro Ente) • Tecnici della prevenzione 18 di cui 3 con Posizione organizzativa; • Operatori Addetti alla Zooprofilassi 8 • Operatori Tecnici 4 • Amministrativi 14 Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario mette in atto dei sistemi volti a: 1. Determinare la competenza necessaria per il personale che svolge attività che influenzano la conformità ai requisiti del prodotto/servizio con particolare riferimento al personale sanitario utilizzato nell’attività di controllo ufficiale; 2. Fornire formazione – addestramento o intraprendere altre azioni per acquisire la necessaria competenza; 3. Valutare l’efficacia delle azioni intraprese; 4. Assicurare che il proprio personale sia consapevole della rilevanza e dell’importanza delle sue attività e di come esse contribuiscano a conseguire gli obiettivi; 5. Mantenere appropriate registrazioni dell’istruzione, della formazione-addestramento, delle abilità e dell’esperienza del personale; Annualmente da parte di ASL Milano viene redatto un Piano Aziendale Formativo nel quale trova spazio l’attività formativa prevista per il Dipartimento di prevenzione Veterinario. La redazione del medesimo passa attraverso l’individuazione e raccolta dei fabbisogni formativi sia dell’organizzazione che degli individui in cui essi operano. Altra fase di particolare rilevanza è rappresentata dalla valutazione di efficacia degli eventi erogati che ha lo scopo di individuare i cambiamenti avvenuti nelle competenze e nelle performance dei partecipanti a seguito dell’intervento formativo, in modo da garantire coerenza tra piani di formazione e piani strategici e rispondenza tra obiettivi e prestazioni. Di quanto sopra viene fornita evidenza attraverso questionari e tabelle di ricaduta. Dotazione strutturale e strumentale: • Il Dipartimento Veterinario articolato in due Distretti trova allocazione in 5 sedi “Centri di Sanità Pubblica Veterinaria” dotati di ambulatorio veterinario di cui 4 attrezzati per lo svolgimento di attività chirurgica; • Un presidio Canile Sanitario dotato di ambulatorio veterinario attrezzato per lo svolgimento di attività chirurgica; • Un Presidio Mercati Generali; • Auto di servizio • Termometri certificati • Macchine fotografiche • Camere climatiche fisse e portatili • Apparecchiature informatiche 3. tecniche di controllo Le attività, metodi e tecniche di controllo ufficiale ai sensi dell’art. 10 del Regolamento 882/2004/CE, standardizzate in Regione Lombardia tramite il Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali, sono state recepite a livello aziendale con Delibera 787 del 29.6.11 e mediante pubblicazione della PG Sicurezza Alimentare in data 30.12.2011 (integrata e condivisa con la SC Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione Medica) riguardante le seguenti procedure di Sistema: audit, ispezione, campionamento e certificazione ufficiale. Nel corso del biennio 2012-2013 sono state revisionate le Procedure Specifiche di Processo e le Istruzioni Operative in applicazione delle procedure speciali contenute nel Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali. Le modalità di controllo ufficiale utilizzate, come precisato anche nella PG Sicurezza Alimentare, sono descritte e documentate nelle relative Procedure Specifiche ed Istruzioni Operative. • L’ispezione è l’attività di controllo ufficiale tipica dell’attività programmata e non programmata atta ad esaminare ed osservare direttamente in modo indipendente e • • • • 25 documentato i diversi aspetti e requisiti dell’attività soggette a controllo, verificandone la conformità (valutazione della loro presenza ed adeguatezza) ai requisiti normativi o standard affinché non sussistano condizioni di rischio per la salute. L’intervento sarà eseguito da almeno n. 2 ispettori (TdP – Dirigente Veterinario) nei casi di: complessità tecnica e/o strumentale dell’intervento necessità di un intervento congiunto ed integrato, comportante professionalità di diverse strutture organizzative della ASL situazioni socialmente rilevanti o con presenza di criticità dovute a possibili tensioni nei rapporti con le parti dimensioni dell’insediamento o del luogo o della complessità dei processi produttivi necessità di accertamenti strumentali o atti di polizia giudiziaria. In particolare le tipologie di attività da controllare da parte del gruppo di Ispezione sono, nel settore della sicurezza alimentare, la ristorazione pubblica (ristoranti) e le attività etniche con criticità storiche, nel settore della farmacosorveglianza e nel caso di verifiche nel settore del benessere animali. L’audit specifico per IAPZ e IPTC è eseguito 1 volta/anno in ciascun impianto Riconosciuto ex Reg. Ce 853/2004, ed in generale a discrezione del Servizio o Distretto su strutture Riconosciute ai sensi del Reg. Ce 183/05 e Reg. Ce 1069/09, in strutture registrate e/o in caso di sopralluoghi congiunti con personale di altre aree operative. Ha l’obiettivo di verificare le dimensioni gestionali ed organizzative e la capacità dell’impresa di mantenersi sotto controllo, previa pianificazione annuale e preavviso alla ditta sottoposta a verifica. Potrebbero essere inoltre previsti audit in caso di interventi congiunti tra i diversi servizi Il campionamento è programmato tramite i piani di controllo delle tre aree o eseguito al fine di approfondimenti di tipo analitico. La certificazione ufficiale concerne la documentazione relativa alla conformità alle norme in materia di mangimi, di alimenti, di salute e benessere degli animali, rilasciata dai veterinari ufficiali. 4. campo di applicazione Gli obiettivi generali previsti dalla Regione Lombardia sono esplicitati nelle Regole di esercizio socio sanitario 2014 ( DGR X/1185 del 20.12.2013) “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2014” (di concerto con l’assessore Cantù) cui è affidato il compito di indirizzare l’utilizzo delle risorse verso il raggiungimento degli obiettivi definiti dalla programmazione nazionale e regionale. Gli obiettivi di gestione previsti per i Dipartimenti Veterinari sono: 1 Obiettivi Programmazione delle attività di prevenzione veterinaria Descrizione 1. Predisposizione e attuazione del Piano Integrato Aziendale della Prevenzione Veterinaria (PIAPV) delle ASL anno 2014, al fine di migliorare l’efficacia e l’appropriatezza del Controllo Ufficiale entro il 28.02.2014. Il documento dovrà essere redatto: - in conformità al documento “ Standard di funzionamento delle Aziende Sanitarie Locali”; - in attuazione del Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria (PRPV 20122014); - in conformità alle indicazioni Regionali in materia di Formazione; 2. Predisposizione di un programma di audit interni ai DPV entro il 31/01/2014 e sua attuazione entro il 31/12/2014, gestito dalle strutture complesse 26 Dipartimentali e Distrettuali, finalizzato a verificare - ai sensi del Reg. (CE) 882/04: - l’appropriatezza, l’efficacia, l’efficienza e l’uniformità dei controlli ufficiali, - il corretto andamento delle performance rispetto agli obiettivi regionali e aziendali. 2 Piani dei controlli per Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria 3 Interventi per il miglioramento di qualità ed appropriatezza in ambito veterinario. 4 Interventi per il miglioramento dell’efficienza 5 Semplificazione degli adempimenti a carico degli operatori del settore Veterinario e assolvimento dei debiti informativi 6 Verso Expo 2015 1. Programma regionale dei controlli sulla filiera agroalimentare con l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza e qualità alimentari secondo i criteri stabiliti dal PIAPV; 2. Piano di controllo sulle aziende zootecniche in coordinamento con l’organismo pagatore regionale teso alla verifica del rispetto dei criteri stabiliti per l’adesione alle misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale (Reg. Ce 73/2009 condizionalità); 3. Programmazione ed attuazione del controllo ufficiale sulla base della categorizzazione del rischio assicurando una efficiente allocazione delle risorse garantendo al contempo il raggiungimento dei risultati previsti in termini di sicurezza e integrità alimentare. La Standardizzazione delle attività di controllo in ambito di prevenzione veterinaria è punto indispensabile al fine del miglioramento dell’appropriatezza e della qualità degli interventi. Le modalità di controllo ufficiale omogenee dovranno essere conformi al principio di trasparenza dell’azione e dei risultati del controllo, secondo procedure ed istruzioni codificate nel rispetto di quanto stabilito dal Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dovrà farsi parte attiva al fine di : - applicare i modelli operativi scaturiti e condivisi a livello di tavolo regionale al fine di prevenire la duplicazione di attività ; - ricevere le comunicazioni inerenti le attività di controllo ufficiale svolte e le eventuali azioni successive adottate nel rispetto delle prerogative proprie di ciascuna Autorità e secondo le indicazioni che la U.O. Veterinaria Regionale fornirà sullo specifico argomento; - per quanto di competenza, collaborare con tutti gli attori del sistema e condividere gli esiti dei controlli ufficiali svolti, i pertinenti risultati e le azioni adottate. 1) Si darà applicazione a quanto previsto dalle disposizioni regionali in materia ed in particolare per gli adempimenti in materia di autocontrollo, per la documentazione relativa al trasporto dei bovini e per la certificazione delle materie prime impiegate per i prodotti alimentari a base di latte destinati all’export verso i paesi terzi; 2) Si implementerà l’utilizzo dei Sistemi Informativi disponibili e dei relativi applicativi attivati dalla U.O. Veterinaria al fine di permettere la raccolta e la rielaborazione dei dati necessari e sufficienti in maniera automatica nel rispetto del timing pubblicato e disponibile nell’applicativo Sivian L’attività progettuale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria si concretizzerà nei seguenti ambiti: - Valorizzazione dei prodotti alimentari italiani di origine animale secondo le indicazioni Regionali che verranno fornite; - Miglioramento dell’informazione relativa ai contenuti e le proprietà degli alimenti e diffusione della conoscenza dei processi di produzione secondo le indicazioni regionali che verranno fornite; - Intensificazione e razionalizzazione dell’attività di controllo per la sicurezza alimentare in vista dell’evento Expo 2015 27 Gli obiettivi operativi di seguito descritti raggruppati in base alle aree di competenza, costituiscono la prosecuzione di programmi che vengono annualmente attuati sulle basi di specifiche norme nazionali e comunitarie; in aggiunta a questi, sulla base dei principi di selezione sopra richiamati sono stati individuati degli obiettivi regionali di nuova formulazione. AREA: IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE in attuazione delle indicazioni regionali 1. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di macellazione/sezionamento. 2. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di lavorazione carni macinate, preparazioni di carni. 3. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di trasformazione di prodotti a base di carne. 4. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di prodotti della pesca. 5. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di uova e derivati. 6. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di confezionamento e depositi 7. Attuazione dei controlli negli stabilimenti registrati 8. Attuazione dei controlli nella commercializzazione al dettaglio e all’ingrosso 9. Attuazione dei controlli nel trasporto degli alimenti di o.a. 10. Attuazione dei controlli nella ristorazione pubblica e collettiva 28 AREA : Sicurezza Alimentare Obiettivi operativi a valenza regionale: Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Piano di controllo della gestione del materiale a rischio specifico Riferimento piano specifico Applicativo informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Piano Nazionale per la Ricerca dei residui negli animali e alcuni prodotti di origine animale Riferimento piano specifico 2013 a cura del Ministero della Salute e indicazioni regionali Applicativo informatico del Ministero della Salute (NSIS/PNR) Applicativo informatico regionale “Gestione NC PNR” Attività effettuata/Attività programmata Preaccettazione: N° conf. preaccettati x 100/N° conf. totali > 85 Congruità dei provvedimenti presi a seguito di risconto di non conformità Attività EXTRA-PIANO Regione Lombardia per la ricerca dei residui negli animali e alcuni prodotti di origine animale Riferimento piano specifico Applicativo informatico del Ministero della Salute (NSIS/PNR) Applicativo informatico regionale “Gestione NC PNR” Attività effettuata/Attività programmata Preaccettazione: N° conf. preaccettati x 100/N° conf. totali > 85 Congruità dei provvedimenti presi a seguito di risconto di non conformità Piano monitoraggio MSU e abbattimento in allevamento Riferimento piano specifico Contenute nel piano Indicatori contenuti nel piano Descrizione Monitoraggio della radioattività ambientale Dettagli dell'attività Riferimento piano specifico di ARPA Lombardia modalità rendicontazione/reporting Contenute nel piano modalità di verifica (indicatori) Attività effettuata/Attività programmata 29 OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014 TITOLO: DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA SEMPLIFICAZIONE DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE OBIETTIVI: - Assicurare la diffusione di una cultura dell’autocontrollo come elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare indicati dalla legge Alimentare; - Fornire gli strumenti per una applicazione capillare dei principi dell’autocontrollo che tenga conto dei reali pericoli e rischi connessi con le diverse attività di produzione, trasformazione, commercio degli alimenti nonché della loro pratica realizzazione; - Garantire una adeguata diffusione delle linee di indirizzo per la semplificazione dell’applicazione delle procedure basate sui principi HACCP nelle microimprese del settore alimentare attraverso incontri con le associazioni di categoria e con le figure che operano a supporto delle imprese del settore alimentare; ATTIVITA’ Descrizione la predisposizione e il mantenimento di adeguate procedure di autocontrollo da parte delle imprese alimentari, soprattutto quelle di piccole o piccolissime dimensioni, viene spesso vista come un inutile a gravoso adempimento puramente formale. È necessario pertanto diffondere una cultura dell’autocontrollo che, partendo dall’analisi degli effettivi bisogni e dei mezzi più idonei per fare loro fronte, porti a una più estesa comprensione dei sistemi e delle procedure su cui si basano i sistemi di autocontrollo e alla loro effettiva applicazione nelle industrie alimentari anche di piccole o piccolissime dimensioni DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ Diffusione delle linee di Organizzazione di incontri a livello locale che vedano la partecipazione indirizzo delle associazioni di categoria, delle figure operanti a supporto delle microimprese e, laddove ritenuto necessario, di alcune imprese maggiormente significative presenti sul territorio di competenza. Nel corso di tali incontri saranno presentate le linee guida e gli aspetti pratici della loro applicazione e verranno date risposte ai quesiti in materia di applicazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale metodi e tecniche • Incontri e gruppi di discussione • Gli incontri devono essere programmati in coordinamento con i soggetti interessati in modo da garantire la massima fruibilità delle informazioni fornite modalità Gli incontri programmati e attuati a livello locale, devono essere rendicontazione rendicontati indicando data e luogo dell’incontro, elenco e qualifiche dei relatori e dei partecipanti, oltre a eventuali osservazioni o problemi emersi in sede di dibattito. La relazione deve essere inoltrata alla UO Veterinaria entro il 15/1/15 modalità verifica Indicatore: • organizzazione e svolgimento di almeno un incontro per ciascun distretto veterinario del territorio di competenza o, laddove l’ASL on sia organizzata in distretti veterinari, di almeno un incontro per la presentazione delle linee guida LABORATORIO 30 IZSLER • Eventuale partecipazione in qualità di esperti di supporto agli incontri La declinazione a livello locale verrà effettuata in ottemperanza alle indicazioni regionali. Sono previsti due incontri di divulgazione delle linee di indirizzo oggetto del presente obiettivo. TITOLO: VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI, DELLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG (CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE ALIMENTARI OBIETTIVI: − verificare le corrette operatività in fase di pianificazione ed esecuzione dei campionamenti nell’ambito delle procedure di autocontrollo basate sul modello HACCP da parte delle industrie alimentari che vi siano tenute ai sensi dei Reg. (CE) n. 852/4, 853/04 e 2073/05. − Verificare l’adozione delle opportune misure a seguito dell’ottenimento di risultati non conformi o insoddisfacenti da parte dell’industria alimentare − Verificare l’attendibilità del dato analitico nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari Descrizione Verifica del rispetto delle modalità applicative dei criteri microbiologici relativi ai prodotti alimentari ATTIVITA’ la verifica delle procedure attuate nell’ambito dei sistemi di autocontrollo basati sul modello HACCP può, tra l’altro, venire condotta mediante attività di campionamento e analisi sia delle materie prime, sia dei semilavorati e dei prodotti finiti (art 1 e 3.1, Reg CE n. 2073/05). L’attività di campionamento e analisi non va quindi considerata come fine a sé stessa, ma nell’ambito di un approccio complessivo che abbia al centro tutti i processi sotto il controllo dell’OSA interessato. L’attività di controllo ufficiale deve quindi essere ugualmente rivolta sia alle attività di “gestione” dei processi, sia alla di verifica condotta mediante campionamento e analisi. E’ necessario quindi che l’Autorità competente predisponga e attui un piano di campionamento e analisi, nel rispetto dei pertinenti criteri definiti dalla normativa vigente, al fine di verificare i diversi aspetti meglio definiti negli obiettivi di cui sopra. Tale piano deve coinvolgere gli stabilimenti alimentari, così come definite dal Reg. (CE) n. 852/04, presenti sul territorio di competenza che, ai sensi dell’art. 4 e 5 del Reg. 852/04, sono tenuti a predisporre e attuare misure igieniche specifiche per il rispetto dei criteri microbiologici relativi ai prodotti alimentari DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ la verifica del rispetto dei criteri microbiologici stabiliti dai diversi regolamenti CE (853/04, 854/04, 2073/05 e s. m. e i.) rientra tra le attività “ordinarie” del controllo ufficiale. La verifica deve quindi riguardare: o il rispetto delle frequenze di campionamento e analisi previste o, laddove la normativa non preveda specifiche frequenze, le giustificazioni alla base delle frequenze di campionamento e analisi stabilite e condotte o le modalità di campionamento e invio dei campioni al laboratorio o la conformità formale del laboratorio (accreditamento delle prove, iscrizione nel registro regionale, rispetto dei metodi previsti o, laddove siano stati applicati metodi alternativi, delle condizioni sulla cui base possono essere impiegati tali metodi, modalità di redazione e completezza dei rapporti di prova) 31 Campionamento e analisi frequenza (o criteri per stabilire frequenza) dei controlli metodi e tecniche Azioni successive al rilievo di risultati non conformi modalità rendicontazione e feedback modalità verifica IZSLER o le modalità di registrazione e valutazione dei risultati delle prove di laboratorio con particolare riguardo all’esame degli andamenti o le azioni successive al riscontro di risultati non conformi o insoddisfacenti a fianco dei controlli di cui al punto precedente è necessario che l’Autorità competente che esegue i controlli ufficiali sugli stabilimenti completi le verifiche mediante l’esecuzione di alcuni campioni ufficiali per l’analisi nel rispetto dei criteri stabiliti dalle norme di riferimento Il numero minimo di imprese del settore alimentare da sottoporre a controllo mediante campionamento e analisi , la numerosità dei campioni e la natura delle analisi da condurre sono definite nel piano specifico • Attività di ispezione e auditing al fine di verificare le attività condotte dall’OSA e i risultati pertinenti • Prelievo e analisi dei campioni con modalità che garantiscano il diritto alla difesa ai sensi dell’art. 11 del Reg. (CE) n. 882/04 • Analisi dei risultati delle attività di cui al punto precedente anche alla luce di quanto verificato da parte dell’OSA • in caso di riscontro di mancata o inadeguata applicazione delle disposizioni di cui al Reg. (CE) n. 2073/2005, adozione dei provvedimenti previsti dall’art. 54 Reg (CE) n. 882/2004 • In caso di risultati non conformi ai criteri di sicurezza devono essere attivate le procedure di ritiro e/o richiamo dal mercati di cui all’art. 19 del Reg. (CE) n. 178/02 • nel caso in cui tutta la partita oggetto di campionamento e analisi fosse sotto il controllo dell’OSA, è applicabile quanto previsto dall’art. 7, comma 2 del Reg. (CE) n. 2073/05 • nel caso in cui l’analisi comparativa tra i risultati ottenuti dall’OSA e quelli rinvenienti dall’attività di controllo ufficiale evidenziasse significativi scostamenti, deve essere condotta una valutazione approfondita sulle diverse attività condotte sia dallo stabilimento, sia dal laboratorio di analisi, anche avvalendosi del supporto tecnico del personale dell’IZSLER • L’attività di controllo deve essere effettuata e rendicontata in SIVI con le modalità definite nel piano Indicatore: • attuazione del piano di controllo nel rispetto dei criteri sopra stabiliti per quanto riguarda la numerosità e la natura dei campioni e delle analisi LABORATORIO • personale dell’IZSLER potrà partecipare in qualità di esperto all’attività di controllo • esecuzione delle analisi sui campioni La declinazione a livello locale verrà effettuata in ottemperanza alle indicazioni regionali, in attesa di ulteriori specifiche dalla U.O. Veterinaria per quanto riguarda la tipologia di filiera da prendere in considerazione, la numerosità e la tipologia di matrice di campionamento, il parametro analitico da ricercare e la modalità di rendicontazione. 32 OBIETTIVI OPERATIVI A VALENZA AZIENDALE : INDAGINE SUL LIVELLO DI FORMAZIONE DEGLI OSA Obiettivo: il progetto è orami giunto al terzo anno di attività. Scopo del progetto è quello di raccogliere, mediante la somministrazione di un questionario specifico per ogni tipologia coinvolta, i dati necessari per una corretta definizione dei livelli di formazione ed addestramento degli operatori del settore alimentare dopo l’abolizione dell’obbligo di formazione . Descrizione: Piano Aziendale di indagine circa il livello di formazione degli OSA. Categorizzazione degli eventi: I controlli (180) verranno espletati nel corso dell’anno solare secondo quanto riportato nel presente piano. Luogo e momento del controllo: somministrazione del questionario contestualmente all’attività di vigilanza ed ispezione sul territorio; Metodi e tecniche:l’indagine è mirata su sei (6) tipologie di OSA Modalità di rendicontazione e feed –back: Sistema informativo veterinario integrato (SIVIAN); Elaborazione dei dati raccolti attraverso un applicativo dedicato. Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1 MANGIA SICURO A MILANO 2014 OBIETTIVO: Il presente Progetto ha lo scopo di proseguire l’attività di controllo sulla ristorazione pubblica nel territorio del Comune di Milano già espletata negli anni 2009 - 2013 per mantenere alto il livello di tutela della Salute pubblica proseguendo l’attività di collaborazione e coordinamento con altre Autorità di Controllo. DESCRIZIONE: Piano Aziendale Mangia Sicuro a Milano Categorizzazione degli eventi: i controlli (172) verranno espletati nel corso dell’anno solare secondo quanto riportato nel piano. Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano. Metodi e tecniche: L’attività di vigilanza privilegerà gli esercizi di somministrazione ed in particolare ristoranti tradizionali, etnici, fast food, mense e alberghi con attività di ristorazione. L’attività potrà riguardare, in caso di segnalazioni/reclami da parte dell’Utenza, di Enti, ecc. anche esercizi di produzione e vendita di alimenti. Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1 CONTROLLO DEI PRODOTTI ITTICI Obiettivo: il progetto prosegue anche per l’anno in corso ed è giunto al terzo anno. Scopo del progetto è quello di uniformare la metodologia del sopralluogo e dell’ispezione fra tutti gli operatori del Dipartimento, in modo tale da poter creare una linea di intenti e di operatività che possa essere 33 traccia di un lavoro più globale, con lo scopo di aumentare la sicurezza alimentare di questa particolare tipologia di prodotto di Origine Animale. Descrizione: Piano Aziendale controllo dei prodotti ittici. Categorizzazione degli eventi: i controlli (180) saranno espletati nel corso dell’anno solare e riguarderanno l’attività di vendita prodotti ittici freschi in sede fissa ed ambulante, ristorazione con somministrazione di pesce crudo, sushi bar e supermercati con reparto pescheria. Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano. Metodi e tecniche: equipe formata: da un Dirigente Veterinario con la funzione di referente/organizzatore e da un Dirigente Veterinario ed un Tpall che sul territorio svolgeranno l’attività ispettiva. Almeno un sopralluogo per equipe dovrà essere assicurato con il Veterinario referente/organizzatore del progetto. Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN, con verifica della possibilità dell’adozione dell’attributo “pesce crudo” al fine di poterne ottenere una reportistica specifica. Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1 CONTROLLO NEL SETTORE “ETNICO” Obiettivi: Il progetto nasce dalla necessità di rendere più puntuale la vigilanza nell’ambito dell’import export in Milano che rappresenta un punto nodale per l’importazione delle merci. L’importazione di prodotti alimentari prevalentemente da paesi extra UE, nel contesto mondiale di liberalizzazione del commercio internazionale, creano notevoli problemi di controllo ufficiale sia in fase di distribuzione che di ritiro degli alimenti in seguito ad “allerta alimentari”. Non da ultimo l’approssimarsi dell’evento a valenza internazionale “EXPO 2015” che ha come tema caratterizzante “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e che prevede l’afflusso di ingenti quantitativi di merci “non convenzionali” anche ad uso alimentare nonché la previsione di milioni di visitatori, richiede un particolare ed attento intervento nello specifico settore al fine di garantire un livello elevato di Sicurezza Alimentare. AL fine di formare il personale di vigilanza sulle tematiche specifiche e perseguire l’uniformità del controllo sono previsti incontri ad hoc. Descrizione: Piano Aziendale Progetto Etnici 2014 Categorizzazione degli eventi: i controlli (75) saranno espletati nel corso dell’anno solare Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano Metodi e tecniche: Esercizi di produzione e vendita al dettaglio e all’ingrosso di alimenti, con particolare attenzione anche ai laboratori artigianali di produzione. Esercizi che commercializzano alimenti, oggetto di segnalazioni/reclami da parte dell’Utenza, di Enti, ecc.; Esercizi mini-market etnici che commercializzano alimenti; Modalità di rendicontazione e feed-back: rendicontazione dei sopralluoghi in SIVIAN e contestuale trasmissione di copia del verbale di ispezione al referente del progetto, che attuerà il monitoraggio di competenza, inerente l’esecuzione del numero dei controlli programmati e le modalità di esecuzione dei medesimi. Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1 34 CONTROLLI INTEGRATI CON NAS MILANO Obiettivi: Il progetto, considerati i buoni risultati degli anni precedenti, viene riproposto anche per l’anno 2014 con lo scopo di incrementare ulteriormente l’efficacia degli interventi integrati. Descrizione: Piano Aziendale controlli integrati Nas 2014. Categorizzazione degli eventi: i controlli previsti (10) saranno espletati nel corso dell’anno solare. Luogo e momento del controllo: Sulla base di segnalazioni da parte della cittadinanza o criticità riscontrate nell’espletamento dell’attività ordinaria. Metodi e tecniche: controlli effettuati da equipe formata da personale afferente al dipartimento veterinario e da Carabinieri del nucleo CC Nas Milano. Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN. Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1. CONTROLLO TEMPERATURE Obiettivi: Verifica delle temperature degli alimenti da mantenere in regime di temperatura controllata. Le tipologie di impianto da sottoporre a controllo e la metodologia di verifica saranno oggetto di specifica comunicazione diramata entro marzo 2014. Descrizione: Piano Aziendale controlli temperature 2014. Categorizzazione degli eventi:i controlli previsti (100) saranno espletati nel periodo aprile – ottobre. Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano. Metodi e tecniche: controlli effettuati da equipe formata da personale afferente al Dipartimento Veterinario. Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN. Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1. PROGETTO EXPO 2015 Nel corso del 2014 è prevista inoltre l’attuazione di un apposito piano “Expo 2015” secondo le indicazioni che perverranno dalla U.O. Veterinaria Regionale alla quale sarà sottoposto per la preventiva validazione. 35 METODOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO Al fine di raggiungere i migliori risultati in ambito di prevenzione veterinaria gli standard operativi sono lo strumento funzionale atto a garantire omogeneità e standardizzazione dei processi produttivi e dei controlli. In questa logica proseguirà il percorso di applicazione degli Standard Operativi contenuti nel Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali al fine di raggiungere la conformità con i nuovi standard europei, di garantire che le fasi dell’attività produttiva siano coerenti con i requisiti prefissati e di salvaguardare l’equivalenza dei controlli locali con i requisiti richiesti dai Paesi esteri al fine di assicurare la possibilità di esportazione dei prodotti agro alimentari. Tenuto conto della situazione epidemiologica Regionale, delle indicazioni provenienti dall’Unione Europea (E.U., 2007), del Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 e del Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria 2012-2014, sono stati definiti alcuni i obiettivi generali di prevenzione: 1. Assicurare un livello elevato di salute animale attraverso la riduzione dei rischi biologici e chimici per gli animali e per l’uomo, garantendo in tal modo la sicurezza degli alimenti di origine animale 2. Migliorare la salute degli animali da reddito e la sicurezza alimentare attraverso la riduzione della frequenza delle malattie, aumentando la sostenibilità degli allevamenti a livello economico e sociale 3. Favorire la crescita economica e la competitività delle produzioni 4. Promuovere le buone pratiche di allevamento e il benessere degli animali, minimizzando l’impatto ambientale al fine di favorire uno sviluppo sostenibile Il rispetto del principio di efficacia ha portato allo sviluppo di un approccio volto ad una maggiore efficienza, alla misurazione delle performances e dei risultati e, non ultimo, ad un miglioramento della qualità dei servizi. Per queste finalità è necessario: 1. Sviluppare ed applicare un modello operativo per definire gli obiettivi generali di Sanità Pubblica Veterinaria e rispondere alle istanze provenienti dal territorio riguardanti la Sicurezza Alimentare e la Sanità Animale 2. Definire degli strumenti operativi, inclusi i modelli di graduazione del rischio, per un’efficiente ed efficace azione che porti a risultati misurabili e ad un positivo impatto di sviluppo del settore produttivo agroalimentare 3. Definire indicatori che permettano una valutazione delle diverse fasi del processo operativo e di indici che possano valutare oggettivamente le performances dei processi messi in atto. In questa prospettiva le score card, associate ed adattate ad una realtà territoriale e contingente, rappresentano lo strumento adottato per l'oggettiva valutazione delle priorità di intervento. Lo sviluppo di un programma con obiettivi chiari, definiti e misurabili non può prescindere da una valutazione corretta ed oggettiva dei bisogni, dei problemi e delle domande di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Infatti, solo con una corretta valutazione di tali bisogni, problemi e domande è possibile identificare, all’interno del contesto appropriato, le priorità, gli obiettivi e quindi i processi che possono portare a dei risultati con un positivo impatto per il sistema produttivo e per i consumatori. La definizione delle priorità di intervento non può prescindere da una valutazione oggettiva delle informazioni epidemiologiche relative alle diverse patologie, al rischio di tossinfezioni alimentari e alle contaminazioni chimico/fisiche. A questo fine è stato adottato uno strumento che, grazie alle conoscenze di esperti per ciascuna specifica problematica Igienico-Sanitaria ed ai dati scientifici disponibili, permette di valutare i diversi fattori di rischio e l’impatto della specifica problematica sul sistema veterinario, zootecnico e agro-alimentare lombardo e, più in generale, sulla Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare. L’Unione Europea ha stabilito che i controlli ufficiali siano condotti in base ad una valutazione dei rischi. Il regolamento (CE) n. 882/04 specifica che tra le informazioni che gli Stati membri devono includere nei propri piani di controllo pluriennali, rientrano quelle in merito alla “categorizzazione del rischio delle attività interessante”. Con “graduazione” o “categorizzazione” del rischio (“Risk categorization”) si indica il modello di classificazione degli stabilimenti, definiti ai sensi dell’articolo 2.1, lettera c) del Reg. 852/04, in 36 categorie di rischio basate, tra l’altro, sul tipo di alimento prodotto, trasformato e/o distribuito, sul tipo di attività svolta, sulle caratteristiche del processo attuato, sulle caratteristiche dell’impianto, sulle modalità di gestione dei processi, sul profilo del consumatore destinatario dei prodotti e sulle modalità di utilizzo dell’alimento, al fine di allocare le risorse per la conduzione dei controlli ufficiali. La graduazione del rischio costituisce pertanto uno degli strumenti fondamentali nell’organizzazione dei controlli ufficiali nell’ambito dei piani integrati di controllo al fine della definizione delle priorità e dell’allocazione delle risorse. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario in sintonia con il Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria 2012-2014 si propone di sviluppare ed applicare un modello di graduazione del rischio con obiettivi chiari e definiti, che tenga conto dei principi stabiliti dalla normativa vigente e che si traduca in azioni mirate, trasparenti e verificabili in tutte le fasi, applicabile ai diversi settori della sicurezza alimentare, del benessere e salute degli animali, in modo da assicurare un approccio uniforme e coerente. In conformità a quanto indicato dalla Circolare H1.2011.0037249 viene qui sinteticamente richiamata la metodologia adottata per la programmazione dell’attività di prevenzione e controllo. Lo strumento adottato, Scorecard, ha lo scopo di classificare i punti di intervento e le malattie di interesse veterinario e di identificare gli eventuali punti critici legati sia al controllo dei punti di intervento e delle malattie, sia alle conseguenze socio/economiche riconducibili alla presenza negli impianti di non conformità o al manifestarsi di malattie. La scorecard si compone di una serie di domande principali, a loro volta scomposte in una serie di domande più semplici. A ciascuna domanda semplice viene attribuito un punteggio da 1 a 5, al valore 1 corrisponde la situazione più favorevole, mentre al 5 corrisponde il livello di maggiore problematicità. Inoltre, ciascuna domanda principale viene “pesata” in funzione di un coefficiente che tiene conto della sua importanza relativa in relazione ai differenti aspetti sotto riportati: • Rilevanza patologia • Agente • Settore di controllo • Impatto socio-economico • Impatto sulla salute pubblica • Impatto sugli scambi commerciali • Benessere animale • Strumenti di controllo La somma dei punteggi delle domande principali costituisce il punteggio totale attribuito all’aspetto sotto esame. Punteggi elevati corrispondono a criticità elevate. Inoltre, lo scostamento percentuale del punteggio ottenuto, per ciascun aspetto, rispetto al punteggio massimo ottenibile permette di identificare le aree di relativa maggiore criticità. Minore è lo scostamento percentuale e maggiore è la criticità relativa. PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI SICUREZZA ALIMENTARE Il Dipartimento Veterinario – SC IPTC ha adottato come strumento per la valutazione del rischio le Scorecard, previste dal PRPV 2012/2014 per ogni singolo stabilimento o categorie di impianti, con lo scopo di classificare i punti di intervento e le malattie di interesse veterinario e di identificare gli eventuali punti critici legati sia al controllo dei punti di intervento e delle malattie, sia alle conseguenze socio/economiche riconducibili alla presenza negli impianti di non conformità o al manifestarsi di malattie. Stabilimenti riconosciuti La Direzione della SC IPTC ha raccolto le scorecard riportanti il punteggio per ogni singolo impianto riconosciuto, compilate dal veterinario incaricato del controllo ufficiale presso lo stabilimento. Suddividendo pertanto l’insieme degli stabilimenti in 4 categorie di rischio secondo la distribuzione rappresentata nella tabella sottostante: LIVELLO DI RISCHIO BASSO MEDIO BASSO MEDIO ALTO ALTO RANGE SCORE CARD 100 → 150 151 → 200 200 → 250 N STABILIMENTI 6 20 12 37 ALTO 250 → 300 2 Gli stabilimenti riconosciuti sono stati raggruppati in categorie omogenee per livello di rischio per le seguenti priorità in ordine di rischio decrescente: • 1 trasformazione di alimenti mediante applicazione di uno o più trattamenti; • 2 attività di macellazione • 3 attività di manipolazione degli alimenti incluse quelle necessarie alla loro porzionatura, taglio, preparazione in assenza di trattamenti (sezionamenti, laboratori di preparazione e riconfezionamento) • 4 stoccaggio di alimenti senza alcuna manipolazione oltre a quanto strettamente necessario per la loro movimentazione (centri di raccolta, depositi) La distribuzione all’interno di ogni macrocategoria ha evidenziato l’attribuzione di 4 livelli di rischio (4 Basso – 3 Medio Basso – 2 medio alto – 1 Alto) con la definizione della frequenza dei controlli ufficiali /anno in base alla risorse disponibili così come sotto riportato: 1 . STABILIMENTI RICONOSCIUTI MACROCATEGORIA TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI MACROCATEGORIA ATTIVITA’ DI MACELLAZIONE n. interventi/struttura anno 5 11 n. interventi/struttura anno 2 8 MACROCATEGORIA ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI INCLUSE QUELLE NECESSARIE ALLA LORO PORZIONATURA, TAGLIO, PREPARAZIONE IN ASSENZA DI TRATTAMENTI n. interventi/struttura anno MACROCATEGORIA STOCCAGGIO DI ALIMENTI SENZA ALCUNA MANIèPOLAZIONE OLTRE A QUANTO STRETTAMENTE NECESSARIO PER LA LORO MOVIMENTAZIONE n. interventi/struttura anno 3 1 9 6 Il Livello di rischio assegnato al singolo stabilimento riconosciuto è gestito dalle SC IPTC e SC IAPZ. INSERIMENTO DATI IN SIVIAN: in applicazione della PG Sicurezza Alimentare, della PSP controlli ufficiali alimenti di origine animale rev. 03, per consentire la rendicontazione delle ispezioni e dei relativi dati il controllo deve essere inserito in SIVIAN entro 15 giorni dall’effettuazione. Inoltre si forniscono le evidenze/procedure da privilegiare nei controlli ufficiali, assicurandone la rendicontazione nelle ispezioni effettuate durante l’anno: - igiene degli alimenti/stato conservazione - controllo temperature - Procedure sanificazione non SSOP - SSOP Preoperative - SSOP Operative - manutenzione impianti/attrezzature - controllo animali indesiderati - marchiatura/etichettatura prodotti - Sistema di tracciabilità: stabilimenti trasformazione - controllo MSR (macelli – sezionamenti carni) - Gestione sottoprodotti o.a. - Analisi dei pericoli (HA): per la valutazione del piano di autocontrollo - Gestione CCP 38 - Sistema di ritiro prodotti dal mercato: per verifica gestione sistema allerta in particolare Gli audit devono avere come obiettivo la verifica della gestione delle procedure da parte della ditta, in particolare per quelle procedure che hanno evidenziato delle Non Conformità nel corso di controlli precedenti o a fronte di esiti analitici sfavorevoli, con validazione del piano di autocontrollo. Il Team Leader dell’audit, individuato dal Direttore della SC IPTC, è un Veterinario diverso da quello incaricato dei controlli presso l’impianto riconosciuto. Presso gli impianti che esportano verso Paesi Terzi sarà inoltre eseguita la supervisione con redazione del verbale di ispezione Ministeriale che accerta il mantenimento dei requisiti per l’export. Macello - Documentazione Il veterinario ufficiale deputato al controllo ufficiale ai sensi del Reg. 854/04/CE Attività Ispettiva presso i Macelli – Allegato I Carni Fresche, presso l’impianto di macellazione deve documentare i seguenti compiti ispettivi: 1 informazioni sulla catena alimentare 2 Benessere degli animali 3 Ispezione ante e post mortem 4 materiali specifici a rischio e altri sottoprodotti di origine animale Elenco stabilimenti Riconosciuti - Definitivo 2014 - ASL di MILANO 1. TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI TRATTAMENTI DENOMINAZIONE IMPIANTO TIPOLOGIA IMPIANTO PUNTEGGIO N. CAT. RISCHIO SCORE-CARD ITERVENTI/ANNO TRE AMIS Cusano Milanino – Via Zucchi 39/A PRODOTTI di Gastronomia e paste alimentari e Prodotti della Pesca trasformati 210,01 2 9 IT Q6T85 ITTICA PRODOTTI ITTICI CARLA' ex Commissionaria Ittica di Carlà Giuseppe Impianto Trasformazione e Deposito prodotti della pesca 183,32 3 7 Impianti di produzione di prodotti a base di latte 178,33 3 7 Impianti di Produzione di prodotti a base di latte industriale 173,37 3 7 PRODOTTI a Base di Carne 170 3 7 Impianto Trasformazione Prodotti Base Carne/ Prodotti ittici 161,65 3 7 Via Lombroso 95 IT X396V PECK SPA Via Spadari n.9 Milano IT 03/24 2 CE DIBENEDETTO IL DESSERT SRL Cologno Monzese-Via Volontari del Sangue 50 IT 03/1777 ROSTITALIA SRL Cologno Monzese – Via S. Maria 77 IT 9-1404L CS VACUUM Via Sbodio 24 IT R1E4S 39 GELATERIA CORTINOVIS Impianti di produzione di prodotti a base di latte industriale 160,01 3 7 PRODOTTI a Base di Carne 146,68 4 5 IT 03/1387 Impianti di produzione di prodotti a base di latte non industriale. 141,68 4 5 CASEIFICIO MICCOLI SAS di Miccoli Roberto Impianti di produzione di prodotti a base di latte Via Stendhal 47 Formaggi-Yogurth 133,34 4 5 Impianti di produzione di prodotti a base di latte 120,01 4 5 RANGE 100 → 150 151 → 200 200 → 250 250 → 300 N. INTERVENTI 5 7 9 11 N. IMPIANTI 4 6 1 0 TOT INTERVENTI 20 42 9 0 Cinisello Balsamo via Ciajkovskij 35 IT 03/684 PASTIFICIO FB SRL Cinisello Balsamo – Via Vittorio Veneto 16 IT 9-433L CREAM GARDEN S.n.C. Via B.Quaranta 3 Milano IT B5D88 GECO S.r.l. Via Marghera 51 Milano IT 03/1711 LIVELLO DI RISCHIO BASSO MEDIO BASSO MEDIO ALTO ALTO ALTO 2. ATTIVITA’ DI MACELLAZIONE DENOMINAZIONE IMPIANTO TIPOLOGIA IMPIANTO GRILLO DELLA BERTA EGLE MACELLO Bresso – Via F. Baracca 21 Carni di Ungulati IT W5B1L < 1000 UGB PUNTEGGIO SCORECARD 158 CAT. N. RISCHIO ITERVENTI/ANNO 3 4 LIVELLO DI RISCHIO BASSO MEDIO BASSO MEDIO ALTO ALTO ALTO RANGE 100 → 150 151 → 200 200 → 250 250 → 300 N. INTERVENTI 2 4 6 8 40 N. IMPIANTI TOT INTERVENTI 0 0 1 4 0 0 0 0 3. ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI (Sezionamento – Lab. Preparazione e riconfezionamento) DENOMINAZIONE IMPIANTO TIPOLOGIA IMPIANTO DE AMICIS Spa SEZIONAMENTO Carni Di Ungulati E Carni Avicole Via Montecuccoli 29 Carni Macinate IT 1061 S Deposito Prodotti Ittici PUNTEGGIO SCORE-CARD CAT. RISCHIO N. ITERVENTI/ANNO 250 1 9 238,35 2 7 238,32 2 7 233,35 2 7 219,99 2 7 215,01 2 7 Confezionamento Prodotti a Base di Carne INDUSTRIALE EUROPESCA Spa PRODOTTI ITTICI Via Sammartini 72-82 Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) IT 860 F.LLI PAGANI Spa Impianto Trasformazione stomaci, intestini, Via Ennio 20 (Altri Prodotti a Base di Carne) IT 1448 LOA GI.MAR Sas PRODOTTI ITTICI Via D.Siculo 30 Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) IT 2151 ADC SRL ex ADICI SAS PRODOTTI ITTICI Cinisello Balsamo – Via Segantini 33/B Deposito frigorifero IT 2084 Voltura dal 03/10/13 METRO ITALIA CASH & CARRY SPA SEZIONAMENTO Carni di Ungulati Cinisello Balsamo – Via Gozzano 19 Non Industriale (Medio piccolo) IT S9V3Y PRODOTTI ITTICI Impianto Produzione/Lavorazione Prodotti Ittici 41 TURATI CARNI SNC Cusano Milanino–Via Italia10 SEZIONAMENTO Carni di Ungulati IT 864S INDUSTRIALE Medio piccolo ACE SRL PRODOTTI ITTICI Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Via Lombroso 53 IT M545D CARNI NOBILI Srl 213,35 2 7 213 2 7 205,02 2 7 199,99 3 5 196,65 3 5 193,33 3 5 191,68 3 5 188,34 3 5 186,65 3 5 186,65 3 5 183,32 3 5 Prodotti Ittici) SEZIONAMENTO Carni di Ungulati Via Bovisasca 38 -Milano Carni Macinate IT 1739 S INDUSTRIALE COMMISSIONARIA ITTICA POLI Srl PRODOTTI ITTICI Via Lombroso 95 Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) IT 2290 I.P.I. PRODOTTI ITTICI Via Lombroso 95 Impianto Prodotti Pesca SM IT G2E6E GALLO SAS SEZIONAMENTO Carni Avicole Cinisello Balsamo – Via Ariosto 31 Medio piccolo IT 787S LA.CO. CARNI SAS SEZIONAMENTO Carni di Ungulati Cusano Milanino – Via Isonzo 16 INDUSTRIALE Medio piccolo IT 2057S SIMONE CARNI SRL Cinisello Balsamo – Via B. Colleoni 12 SEZIONAMENTO Carni di Ungulati IT 1623S Medio piccolo MANNO MILANO Srl PRODOTTI ITTICI Via Lombroso 95 Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) IT B9T3Q ITTICA MILANO SRL PRODOTTI ITTICI V.le Lombroso 95 Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT E6F2D Condizionato 11/10/13 MICUCCI E BALZARI Srl PRODOTTI ITTICI V.le Lombroso 95 Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) 42 IT 2293 MAZARA FISH-SEA FOOD SRL Via Lombroso 95 IT W1Y1F PRODOTTI ITTICI Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione Prodotti Ittici) GARBIN RAFFAELE Srl PRODOTTI ITTICI Via Lombroso 95 Impianto Lavorazione Prodotti Ittici 183,32 3 5 173,32 3 5 173,32 3 5 169,65 3 5 168,34 3 5 130 4 3 130 4 3 130 4 3 N.IMPIANTI 3 13 8 1 TOT INTERVENTI 9 65 56 9 IT 2291 DE.VI.MAR Srl PRODOTTI ITTICI Impianto Deposito Frigorifero (e Lavorazione V.le Lombroso 95 Prodotti Ittici) IT P4N3P FOODCOMM SRL PRODOTTI ITTICI Via Lombroso 95 Deposito prodotti della pesca e Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT E0076 GS SPA PRODOTTI ITTICI Via Liguria 73 Cologno Monzese Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT Y7T4D Definitivo 02/10/13 COPROMAR SRL PRODOTTI ITTICI V.le Lombroso 95 Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT U1D4Q Condizionato 07/11/13 FRESCO PESCE SRL PRODOTTI ITTICI V.le Lombroso 95 Deposito Frigorifero e Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT G0Z2G Condizionato 23/12/13 ADC s.r.l. PRODOTTI ITTICI Via Segantini, 31/b Cinisello Balsamo Deposito Frigorifero e Impianto Lavorazione Prodotti Ittici IT LIVELLO DI RISCHIO BASSO MEDIO BASSO MEDIO ALTO ALTO ALTO RANGE 100 → 150 151 → 200 200 → 250 250 → 300 N. INTERVENTI 3 5 7 9 43 4. DEPOSITI (Stoccaggio di alimenti senza alcuna manipolazione) PUNTEGGIO S.CARD LIVELLO RISCHIO N. INTERVENTI 281,68 1 6 DEPOSITO Frigorifero Prodotti Ittici e Frazionamento 181,66 2 2 CENTRO IMBALLAGGIO UOVA 166,65 2 2 CENTRO IMBALLAGGIO UOVA 153,32 2 2 RANGE 100 → 150 151 → 200 200 → 250 250 → 300 N. INTERVENTI 1 2 4 6 N. IMPIANTI 0 3 0 1 TOT INTERVENTI 0 6 0 6 DENOMINAZIONE TIPOLOGIA IMPIANTO COMAVICOLA Spa DEPOSITO Frigorifero Via Piranesi 6 Carni e Prodotti Ittici IT 1696 F ZHU SRL Via Pelizza da Volpedo n. 7 Cinisello Balsamo H2V5K F.LLI LOVATI Piazza Della Chiesa 10 Sesto San Giovanni M4V3Z F.LLI BERTA snc Via Manin 350/16 Sesto San Giovanni Y566K LIVELLO DI RISCHIO BASSO MEDIO BASSO MEDIO ALTO ALTO ALTO ATTIVITA’ PRESSO I MERCATI ALL’INGROSSO A completamento di quanto sopra esposto si riporta l’attività non ricompresa nelle precedenti tabelle effettuata presso i Mercati all’Ingrosso: 5.MERCATI ALL'INGROSSO RAGIONE SOCIALE TIPOLOGIA ATTIVITA’ Punteggio Livello n. Score di interventi card Rischio 44 SO.GE.M.I. IT 0966F SO.GE.M.I. IT 2136 Mercato Avicunicolo all’Ingrosso 281,67 2 50 Mercato Ittico all’Ingrosso 290 1 120 e presso i Macelli per attività ispettiva ante e post mortem: ATTIVITA' DI MACELLAZIONE n. macelli n. interventi previsti 1 50 Stabilimenti registrati: Nel corso del 2013 sono state compilate le scorecard relativamente ai dati riferiti ai criteri di “natura dell’attività” e “natura degli alimenti” nelle categorie maggiormente rappresentate nel nostro territorio come da tabelle allegate che tengono in considerazione la numerosità di ogni singola categoria: dimensione popolazione campione <=20 16 21-25 20 26-29 22 30-39 28 40-54 35 55-74 42 75-99 49 100-149 59 150-199 65 200-299 73 300-499 81 500-999 88 1000-30000 96 45 Declinando sulla base della numerosità delle categorie delle strutture registrate si ottengono i seguenti valori di rappresentatività: MACROCATEGORIE REGISTRATI Distributori automatici di alimenti Dettaglio Distributore automatico di latte crudo Deposito di alimenti, bar, tavola Refettorio fredda, refettorio (senza preparazione pasti) Bar, tavola fredda Laboratorio di produzione annesso a spaccio agricolo Negozio di vicinato Negozio di prossimità - superette e supermercati, Ristoranti, trattorie, selfservice, agriturismi, mense e altre attività di preparazione pasti < 100 coperti/die Unità n. score present card i previste 6 106 5469 5 Azienda agrituristica con somministrazione pasti 1 Laboratorio di produzione e vendita miele 0 Vendita di alimenti surgelati 4 vendita su aree pubbliche Laboratorio di produzione e vendita di prodotti a base di latte Mensa di altre comunità Negozio commercializzazione al dettaglio alimenti vari e carni 96 1876** 96 4 (#) 27 2766** 96 466** 41 1263 96 Laboratorio di produzione e vendita di gelati 455 41 Mensa aziendale 716 * Mensa scolastica (con preparazione) < 100 230 * Macelleria e/o polleria/ pescheria 533 96 Superette o supermercato 566 96 13 13 37 * Deposito registrato Laboratorio di produzione di prodotti gastronomici/rosticceria Ipermercati Ipermercati Ristoranti, trattorie, selfservice, agriturismi, mense e altre Centro cottura/catering < 500 pasti attività di preparazione pasti compresi tra 100 e 500 coperti/die Mensa scolastica (con preparazione) > 100 pasti Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.) 58 * 4580 * 46 Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo Ristorazione collettiva Attività di produzione > 500 pasti/die Centro cottura/catering > 500 pasti • • 95 * 30 * *strutture di competenza mista con SC IgAN alla tabella della quale si rimanda per la consistenza della tipologia **dato comprensivo vendita frutta/verdura ed altri generi alimentari I risultati ottenuti dalla media dei valori delle singole score card, suddivise per tipologia relativamente ai dati riferiti alla “natura dell’attività” ed alla “natura dell’alimento”, assemblati con i dati di storicità della globalità della tipologia hanno però destato alcune perplessità interpretative ed applicative. L’analisi dei risultati è ancora in corso per valutare principalmente: • l’appropriatezza dell’allocazione delle singole strutture nelle varie tipologie; • l’omogeneità dei criteri utilizzati dai singoli operatori che hanno partecipato al progetto nell’attribuire i punteggi; • la globalità del sistema. In attesa di un riesame del processo, eventualmente integrato da un’ulteriore fase sperimentale, si è ritenuto opportuno procedere alla programmazione dell’attività ispettiva per il 2014 in modo analogo allo scorso biennio, impiegando quindi il criterio di “dimensione” che prevede 5 raggruppamenti in “macrocategorie” e il criterio di storicità derivante dai risultati dell’attività di controllo ufficiale (presi in esame i dati di “Non Conformità” della categoria riferiti al triennio precedente) che permettono di stratificare ulteriormente ogni classe di dimensione in 5 sottoclassi. Considerando solamente i dati relativi alle “non conformità” regolarmente registrate in SIVIAN ed utilizzando i criteri espressi nel PRPV 2012 – 2014 si ottengono le valutazioni riportate nella tabella sottostante: MACROCATEGORIE REGISTRATI Distributori automatici di alimenti Deposito di alimenti, bar, tavola fredda, refettorio (senza preparazione pasti) Negozio di vicinato Negozio di prossimità - superette e supermercati, Ristoranti, trattorie, selfservice, agriturismi, mense e altre attività di preparazione pasti < 100 coperti/die Unità presenti 6 126 coeff. Storicità 2014 1 Refettorio 244 2 Bar Laboratorio di produzione annesso a spaccio agricolo 5474 3 6 1 1 1 6 2143 3 3 8 3 39 2 117 2 477 2 1071 3 Dettaglio Distributore automatico di latte crudo Distributori automatici di alimenti e bevande Azienda agrituristica con somministrazione pasti Vendita di alimenti surgelati vendita su aree pubbliche Laboratorio di produzione e vendita di prodotti a base di latte Mensa di altre comunità Negozio commercializzazione al dettaglio alimenti e carni Deposito registrato Laboratorio di produzione di prodotti gastronomici/rosticceria 47 Laboratorio di produzione e vendita di gelati Mensa aziendale Mensa scolastica (con preparazione) < 100 Macelleria e/o polleria/ pescheria Superette o supermercato Erboristeria Negozio commercializzazione al dettaglio frutta e verdura Negozio commercializzazione al dettaglio pane e prodotti da forno Negozio commercializzazione al dettaglio prodotti alimentari vari Negozio vendita materiali destinati al contatto con alimenti Laboratorio di produzione e vendita di pane Laboratorio di produzione e vendita di pasta fresca Laboratorio di produzione e vendita di pizza da asporto Laboratorio di produzione e vendita di prodotti pasticceria Laboratorio di produzione altri prodotti alimentari Ipermercati Ristoranti, trattorie, Ipermercati selfservice, agriturismi, mense e Centro cottura/catering < 500 pasti altre attività di preparazione pasti compresi tra 100 e 500 Mensa scolastica (con preparazione) > 100 pasti coperti/die Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.) Ristorazione collettiva Attività di produzione > 500 Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo pasti/die Centro cottura/catering > 500 pasti 452 3 1077 296 522 583 40 2 2 3 3 352 168 3135 2 11 555 29 436 446 51 13 58 2 2 109 2 4642 3 107 2 49 2 L’attribuzione alla quarta e quinta classe di storicità è in funzione al riscontro di non conformità gravi che comportano o la chiusura dell’impianto, anche temporanea, o l’apertura di un procedimento penale. Nel 2013 i procedimenti penali scaturiti in seguito all’attività di vigilanza hanno osservato una distribuzione per tipologia d’impianto espressa nella tabella sottostante: PROVVEDIMENTI PENALI ANNO 2013 TIPOLOGIA IMPIANTO RISTORANTI SUPERETTE/SUPERMERCATO GASTRONOMIA MACELLERIA N. PROVVEDIMENTI 6 5 1 2 Eccezion fatta per la tipologia “impianti di ristorazione” tutti i provvedimenti penali e di chiusura d’attività sono stati riscontrati in esercizi definiti nell’applicativo SIVIAN con 48 l’attributo “etnico”. In considerazione inoltre di quanto già relazionato in precedenza circa le sanzioni amministrative si è ritenuto di programmare l’attività per il 2014 impiegando una differente pressione ispettiva per le strutture definite “etniche” nell’ambito della medesima tipologia d’impianto attribuendo a queste tipologie d’impianto una doppia classificazione per “storicità” (3-5). La pressione ispettiva per le singole tipologie d’impianto, modulata secondo i criteri di “dimensione” e di “storicità”, viene rappresentata nella seguente tabella: classe di dimensione 1 2 3 4 5 percentuale di copertura indicativa 1% al 15 % 10% al 50% 30% al 90% 45% al 100% 100% al 300% Livello di rischio 4 4 3 2 1 La programmazione dell’attività, nel corso del 2014, non potrà non tener conto dell’approssimarsi di Expo 2015 che impone un adattamento ad hoc della distribuzione dei controlli. Sono state individuate tipologie ritenute strategicamente rilevanti da presidiare con particolare attenzione. Ciò potrà comportare uno scostamento della distribuzione degli interventi dalle percentuali di copertura individuate a sfavore delle altre tipologie d’impianto (ristorazione collettiva aziendale e scolastica, negozi despecializzati, …). TIPOLOGIE IMPIANTO RITENUTE STRATEGICHE AI FINI PROGETTO EXPO 2015 RISTORAZIONE (alberghiera e non) GASTRONOMIE BAR SUPERETTE/SUPERMERCATO DEPOSITI REGISTRATI (che commercializzano prodotti etnici) Rappresentazione grafica dei controlli negli stabilimenti registrati programmati dal DPV – anno 2014 49 RISTORANTI BAR GASTRONOMIE SUPERMERCATI ALTRE TIPOL. In considerazione della peculiarità dell’evento EXPO 2015 la programmazione dell’attività è stata pienamente condivisa con il DPM garantendo la numerosità degli interventi così come sotto riportato. PROGRAMMAZIONE INTERVENTI STABILIMENTI REGISTRATI contesto aggiornato al 04.12.2013 MACROCATEGORIE REGISTRATI Dettaglio Distributore automatico di latte crudo Distributori automatici di Distributori automatici di alimenti e alimenti bevande Deposito di alimenti, bar, Refettorio tavola fredda, refettorio (senza preparazione pasti) Bar Negozio di vicinato Laboratorio di produzione annesso a spaccio Negozio di prossimità agricolo superette e supermercati, Azienda agrituristica con somministrazione Ristoranti, trattorie, pasti selfservice, agriturismi, Vendita di alimenti surgelati mense e altre attività di vendita su aree pubbliche preparazione pasti < 100 Laboratorio di produzione e vendita di coperti/die prodotti a base di latte Mensa di altre comunità Negozio commercializzazione al dettaglio alimenti e carni Deposito registrato Laboratorio di produzione di prodotti gastronomici/rosticceria Laboratorio di produzione e vendita di gelati Mensa aziendale Mensa scolastica (con preparazione) < 100 Macelleria e/o polleria/ pescheria Superette o supermercato Unità present i 6 coeff. Storicit à 1 n. n. controll controll i SIAN i 1 126 244 2 5474 3 250 6 1 2 1 1 6 2143 3 3 2 215 13 3 19 39 2 12 117 2 35 4 477 2 60 5 1071 3-5 250 340 462 3 144 1077 296 522 583 2 2 3-5 3-5 50 20 280 470 10 500 50 Erboristeria Negozio commercializzazione al dettaglio frutta e verdura Negozio commercializzazione al dettaglio pane e prodotti da forno Negozio commercializzazione al dettaglio prodotti alimentari vari Negozio vendita materiali destinati al contatto con alimenti Laboratorio di produzione e vendita di pane Laboratorio di produzione e vendita di pasta fresca Laboratorio di produzione e vendita di pizza da asporto Laboratorio di produzione e vendita di prodotti pasticceria Laboratorio di produzione altri prodotti alimentari Ipermercati Ristoranti, Ipermercati trattorie, selfservice, Centro cottura/catering < 500 pasti agriturismi, mense e altre Mensa scolastica (con preparazione) > 100 attività di preparazione pasti pasti compresi tra 100 e 500 coperti/die Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.) Ristorazione collettiva Attività di produzione > Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo 500 pasti/die Centro cottura/catering > 500 pasti • • 40 352 168 3135 2 180 13 58 2 2 13 4 109 2 4642 5 1150 785 107 2 40 67 49 2 15 34 11 555 29 436 446 51 *dato comprensivo vendita frutta/verdura ed altri generi alimentari non di competenza. ** frequenza ispettiva condizionata da piani o progetti specifici Per alcune macrocategorie a competenza mista SC Ig AN e DpPVe non è stato possibile rispettare il rapporto: livello di rischio attribuito/grado di copertura. Nella macrocategoria “ristorazione pubblica” la numerosità dei punti di intervento risulta sovrastimata per errori di duplicazione anagrafica, categoria nella quale il DpPVe garantisce 1150 interventi. La metodologia di controllo ufficiale negli impianti registrati è principalmente rappresentata dall’ispezione. Le ispezioni saranno eseguite di norma da due ispettori. In tali strutture, compatibilmente con le inderogabili esigenze organizzative locali, non potrà essere eseguita l’attività ispettiva programmata dallo stesso team ispettivo dell’anno precedente. Al fine di favorire l’integrazione tra il personale ispettivo e l’uniformità di intervento e di gestione delle non conformità verrà promossa l’alternanza nella formazione dei componenti il team ispettivo, garantendo, salvo inderogabili esigenze di servizio, avvallate dal Direttore di Distretto di competenza, che non più del 50% degli interventi programmati, per l’anno 2014, per singolo ispettore siano eseguiti dalla medesima coppia. Gli audit verranno eseguiti eventualmente, solo in caso di non conformità rilevanti. La modulistica da utilizzare è presente nella cartella “Qualità” Area Veterinaria. Le Direzioni dei Distretti Veterinari provvederanno, di comune accordo, alla ripartizione delle ispezioni e audit pianificati per il territorio complessivo della ASL, con la ripartizione dei controlli tra Dirigenti Veterinari e TdP Come per gli anni precedenti verrà impiegata la funzione di “Programmazione individuale” presente nell’applicativo SIVIAN. Per le tipologie sotto riportate si forniscono i seguenti indirizzi operativi: MACELLERIE – POLLERIE/PESCHERIA SUPERMERCATI – MINIMARKET 51 NEGOZIO COMMERCIALIZZAZIONE AL DETTAGLIO PRODOTTI ALIMENTARI VARI NEGOZIO COMMERCIALIZZAZIONE AL DETTAGLIO ALIMENTI E CARNI DEPOSITI REGISTRATI dovranno di norma essere verificate tutte le attività con “attributo” etnico (in particolare macelleriepollerie-pescherie-minimarket-gastronomie e depositi), rispettando la programmazione relativa alla tipologia di attività. Per la tipologia “Pescheria” dovrà essere garantito il controllo, da parte di un componente (veterinario Ufficiale) del progetto ittico, di tutte le attività censite. Si rammenta che i controlli non programmati nei ristoranti/bar (allerta- STIA– CC NAS – Polizia Annonaria ecc) devono essere comunicati al Responsabile della Ss IAOA del Distretto competente per territorio, per successivo inoltro alla SC IgAN. INSERIMENTO DATI IN SIVIAN: in applicazione alla PG Sicurezza Alimentare, PSP Controlli ufficiali alimenti di origine animale rev. 03, e per garantire la rendicontazione dei dati si rammenta che l’ispezione deve essere inserita in SIVIAN entro 15 giorni dall’effettuazione. Al fine di migliorare l’incisività dei controlli si forniscono le indicazioni relative alle procedure/evidenze che devono essere di norma verificate nel corso di ciascuna ispezione e delle quali si dovrà trovare adeguata/dettagliata evidenza sia nel verbale di ispezione che nell’applicativo SIVIAN : - igiene degli alimenti/stato conservazione - manutenzione impianti/attrezzature - marchiatura/etichettatura prodotti - sistema di tracciabilità: ristorazione collettiva in particolare - gestione sottoprodotti o.a. (macellerie/pescherie – market con reparto macelleria/pescheria) - Analisi dei pericoli. CAMPIONAMENTI: La numerosità dei campionamenti presso il mercato ittico all’ingrosso è giustificata dal ruolo fondamentale che svolge nella filiera della commercializzazione dei prodotti ittici. CAMPIONAMENTI presso Mercati all’Ingrosso MERCATO ITTICO 125 MERCATO AVICUNICOLO 12 CAMPIONAMENTI in Stabilimenti Riconosciuti Matrice Molluschi crostacei congelati preparazioni a base pesce Carni Prodotti a base di carne N. campioni di 14 campioni 6 campioni Ricerche - Ricerca e dosaggio solfiti - Additivi - Microbiologico - Additivi - Microbiologico Presso gli stabilimenti registrati la programmazione del numero di campionamenti e la loro distribuzione ha tenuto conto delle non conformità riscontrate nei campionamenti del 2013 e delle indicazioni emerse nella relazione attività Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare 2010 2012. Il dettaglio puntuale della distribuzione dei campionamenti con la definizione del parametro di ricerca troverà piena applicazione in seguito alla declinazione del piano regionale per la verifica dei requisiti microbiologici previsti dal Reg. 2073/2005. 52 CAMPIONAMENTI in Stabilimenti Registrati Tipologia d’esercizio Macelleria, esercizio qualsiasi tipo Matrice N. campioni di Prep. a base i carne e carni macinate Grande distribuzione organizzata e vendita su aree Crostacei pubbliche simili e Preparazioni di Macelleria con cottura carni – carne cotti o gastronomia esercizi di pronti a ristorazione cuocere Qualsiasi tipo di esercizio (in Pesce fresco casi di sospetto) tonno fresco o in scatola Preparazioni pronte alla somministraRISTORAZIONE/BAR zione in vetrine di mantenimento TOT. Campioni Ricerche 10 Antiossidanti (solfiti, ascorbati, nitrati..) 15 Ricerca e dosaggio Solfiti 10 Batteriologica Completa (con listeria) 8 10 esclusione istamina Ricerca clostridium perfringens , bacillus cereus e stafilococchi coagulasi positivi 53 Per i campionamenti relativi alla filiera latte si rimanda alla tabella inserita nella parte relativa al Servizio di Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche 53 SANITA’ ANIMALE L’attività della SC Sanità Animale è ricompresa nei seguenti processi descritti tramite le Procedure Specifiche di processo e le Istruzioni Operative Specifiche di processo, la normativa di riferimento è contenuta nel MOD 02 \\Aslmilano.it\dati\Qualità ASL\Elenchi doc struttura\Dip. PREVENZIONE VETERINARIO\SC Sanità Animale: 1. Attività di controllo delle malattie soggette e non soggette a piani comprese le anagrafi degli animali da reddito – PSp Controlli SA 2. Risanamento allevamenti bovini ed ovi caprini - PSp dedicata 3. Profilassi Antirabbica - PSp dedicata completata da • 2. a) IOSp Rilascio passaporti e certificazioni animali da affezione • 2 b) IOSp Anagrafe Canina • 2 c) IOSp Accreditamento Veterinari 4. Gestione sanitaria del PVCS - PSp dedicata 5. Movimentazione animali - PSp Movimentazioni 6. Gestione problemi legati alla presenza di animali in ambito urbano - PSp dedicata • 5 a) IOSp Inconvenienti Igienici • 5 b) IOSp Gestione Colonie Feline • 5 c) IOSp Sorveglianza Zoonosi Per la SC SaAn, a differenza di IAPZ e IPTC, la percentuale di attività programmata è molto inferiore alle prestazioni non programmabili erogate su richiesta dei privati, sia nell’ambito degli animali da reddito, che soprattutto per gli animali da compagnia, come appare evidente dalla lettura dei LEA, con i relativi grafici di andamento negli ultimi anni. Personale dell’area assicura le aperture di front office, nelle 5 sedi, dal lunedì al venerdì, con grande impegno di tempo e risorse collegate, l’attività ha infatti risvolti amministrativi che si proiettano anche nelle ore di chiusura al pubblico. In questa sede si tratterà di ambedue le categorie di attività, programmata e non programmabile. Le attività che verranno effettuate nel 2014, individuate nell’ambito dell’applicazione delle indicazioni espresse da normative nazionali e regionali e dalla Delibera regionale delle Regole di esercizio socio sanitario 2013 (DGR n. 1185/2013 “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2014” saranno correlate alle sopra riportate PSp e IOSp. Elenco delle attività di controllo ufficiale riferite a Piani Nazionali e Regionali soggette a verifica dell’applicazione, secondo le tipologie degli allevamenti del territorio e a successiva pianificazione aziendale annuale per le specie presenti. AREA: SANITA’ ANIMALE Attività di controllo ufficiale – piani nazionali di sorveglianza e controllo 1. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Tubercolosi bovina 2. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Brucellosi bovina 3. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Leucosi bovina enzootica 4. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della BRC ovi-caprina 5. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Blue Tongue 6. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Malattia vescicolare del suino 7. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Malattia di Aujeszky 8. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Peste Suina Classica 9. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Influenza Aviaria 10. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della West Nile Disease 11. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Anemia Infettiva Equina 12. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Arterite Virale Equina 54 13. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della BSE 14. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Scrapie 15. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei Gallus gallus riproduttori 16. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nelle galline ovaiole 17. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei broiler 18. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei tacchini 19. Accreditamento degli allevamenti suini nei confronti della Trichinella 20. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione dei bovini 21. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli ovi-caprini 22. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione dei suini 23. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli equidi 24. Piano nazionale di sorveglianza malattie e mortalità delle api Attività di controllo ufficiale – piani regionali 1. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Rinotracheite Infettiva Bovina 2. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Agalassia contagiosa ovi-caprina 3. Sorveglianza sullo spostamento degli animali per ragioni di pascolo 4. Verifica delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini 5. Verifica delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli 6. Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica 7. Piano regionale di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla scrapie 8. Piano di controllo sull’Anagrafe degli animali da affezione 9. Piano di controllo sulle strutture di detenzione degli animali da affezione I numeri dei sopralluoghi/attività da effettuare sono stati stabiliti estraendo i dati dalle fonti anagrafiche disponibili (Anagrafe Animali da Affezione, Sistema Informativo Veterinario Integrato SIVIAN) alla data di inizio di redazione del testo dei programmi. Sono ovviamente possibili incrementi o diminuzioni delle strutture presenti nelle anagrafi, dato dinamico non storicizzato. La rendicontazione verrà estratta dalle banche dati disponibili. In applicazione alla PG Sicurezza Alimentare e per garantire la rendicontazione dei dati si rammenta che i sopralluoghi devono essere inseriti in SIVIAN entro 15 giorni dall’effettuazione Resta inteso che il raggiungimento di alcuni dei punti elencati, così come il corretto e dignitoso espletamento di tutte le attività istituzionali, sono condizionati dalla disponibilità dei materiali/interventi richiesti in passato o che verranno richiesti nel corso dell’anno. Gli obiettivi si intendono, salvo diverse indicazioni specifiche, su base annuale (rendicontazione entro il 31.01.2015) con verifica semestrale dello stato di attuazione. 55 Dati estratti da SIVIAN in data 12.12.2013 Categoria Tipologia impianto APISTICI Produzione miele N. SaAn n. prestazioni progr da erogare 2014 1 Attività svolta Anagrafe impianti 54 Anagrafe consistenze, Influenza Aviare, Biosicurezza, Salmonellosi AVICOLI TOTALE CAPI AVICOLI 9 70 3125 Anagrafe singoli capi, TBC. BRC, LEB, 26 TSE, PARA TBC BOVIDI TOTALE CAPI BOVIDI Allevamenti CUNICOLI TOTALE CAPI CUNICOLI 26 879 16 Anagrafe consistenze 264 Anagrafe infettiva EQUIDI TOTALE CAPI EQUIDI OVI-CAPRINI TOTALE CAPI OVICAPRINI 4 consistenze, Anemia 60 166 1339 Anagrafe singoli capi, BRC, TSE 26 4 all. hanno sede legale MI, ma animali in altri territori quindi 48 all 52 controllabili. 1308 Anagrafe consistenze, MVS, Morbo 6 di Aujeszky, Biosicurezza SUIDI 17 TOTALE CAPI SUIDI 39 Anagrafe, verifica del rispetto dei 2 requisiti previsti dalla normativa (R.R. n. 2/2008) Detenzione di animali Canili rifugio 1 Canili sanitari Giardini zoologici e parchi (acquario) Grossisti di animali vivi (pesci ornamentali roditori ecc.) 1 Ippodromi 1 Negozi per la vendita di animali Pensioni 1 1 1 2 2 1 Anagrafe, verifica del rispetto dei 23 requisiti previsti dalla normativa (R.R. n. 2/2008) , SC IAPZ benessere aa, 100 vigilanza sull’alimentazione aa Anagrafe, verifica del rispetto dei 12 requisiti previsti dalla normativa (R.R. 27 n. 2/2008), 56 Anagrafe movimentazioni. Stalle di sosta Strutture veterinarie e controlli 1 1 Ambulatorio veterinario Clinica o casa di cura veterinaria Laboratorio veterinario di analisi Ospedale veterinario SCSaAn per tutte le SSV verifica del rispetto delle procedure di registrazione dei cani in anagrafe 10 169 6 34 0 5 1 1 0 Studio veterinario 2 Studio veterinario associato 2 Medico veterinario senza struttura veterinaria 105 0 0 Si aggiunge una tabella che mostra la numerosità degli animali d’affezione e l’alto numero di prestazioni erogate nel 2013, con la precisazione che i numeri corrispondono a cani e gatti iscritti all’Anagrafe degli animali da affezione, sono molti di più i presenti sul territorio, si rammenta che l’anagrafe felina non è obbligatoria. I dati sono stati estratti dall’Anagrafe regionale degli Animali da affezione il 17.012.014, da notare la differenza con il dato estratto il 05.12.2013 utilizzato per la compilazione del Documento Programmatico DPCS riportato nel LEA Anagrafe canina: 89.346 cani, 12.726 gatti e 58 furetti. 90.335 Totale cani iscritti in anagrafe regionale 12.934 Totale gatti iscritti in anagrafe regionale 60 Totale furetti iscritti in anagrafe regionale Attività svolte nel 2013 per prevenire il randagismo (sterilizzazione gatti di colonia e cani 12.353 canili, morsicature, sopralluoghi colonie gatti, inconvenienti igienici e anagrafe animali da affezione) Sopralluoghi programmati 2014 tipologie apistici avicoli bovidi cunicoli equidi caprini suidi canili negozi pensioni asili strutture zoofile e vari (in SIV 29) stalla sosta SSV STRUTTURE con attività programmata N. DN DS 1 1 0 9 4 5 26 4 60 26 6 3 23 15 2 45 22 1 0 6 11 2 15 4 5 2 17 13 5 7 1 17 1 Da suddividere distrettualmente 0 57 Analisi del rischio La scelta delle malattie da affrontare è stata effettuata in base al fatto che la malattia rientrasse in una o più delle seguenti categorie: - Malattia considerata nella Normativa Europea cogente - Malattie comprese nel Regolamento di Polizia Veterinaria - Malattia considerata nella Normativa Regionale cogente - Malattia presente nel quadro di contesto Regionale della Sanità Pubblica Veterinaria 2010 OBIETTIVI OPERATIVI REGIONALI - ANNO 2014 Gli obiettivi operativi definiti a livello regionale per l’anno 2014 di seguito descritti costituiscono la prosecuzione di programmi che vengono annualmente attuati sulla base di specifiche norme nazionali e comunitarie; in aggiunta a questi sono stati individuati degli obiettivi regionali di nuova formulazione. Obiettivi operativi regionali definiti dalle norme a valenza nazionale: Descrizione Bonifica sanitaria degli allevamenti bovini Dettagli dell'attività: D.D.U.O. 97/2011, mod. da D.D.G.S n. 12274/2012 modalità Applicativo Informatico Regionale rendicontazione/reporting modalità di verifica Attività effettuata/Attività programmata (indicatori) Registrazione controlli e qualifica sanitaria in BDR Descrizione Bonifica sanitaria degli allevamenti ovicaprini Dettagli dell'attività D.D.U.O. n.99/2011 modalità Applicativo Informatico Regionale rendicontazione/reporting modalità di verifica Attività effettuata/Attività programmata (indicatori) Registrazione controlli e qualifica sanitaria in BDR Descrizione Blue Tongue Dettagli dell'attività nota Ministero della Salute DGSA n.18 del 28 febbraio 2007 e smi; nota Regione Lombardia H1.2011.24829 del 12/08/2011 modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata BSE D.M. 7 gennaio 2000 e s.m.i. Applicativo Informatico Regionale Campioni effettuati/campioni da effettuare Sorveglianza EST ovicaprine Nota H1.2011.8646 del 22/03/2011, salvo diversa ripartizione annuale dei campioni da parte del Ministero della Salute. Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Malattia vescicolare del suino D.D.U.O. n. 5923/2009 Applicativo Informatico Regionale 58 rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Attività effettuata/Attività programmata Registrazione qualifica sanitaria in BDR Malattia di Aujeszky D.M. 1 aprile 1997; DM 30/12/2010 e smi Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Registrazione qualifica sanitaria in BDR Influenza aviaria D.D.U.O. 3009/2011 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Salmonellosi avicoli: riproduttori (Gallus gallus), ovaiole, broiler e tacchini Piani nazionali trasmessi dal Min. Sal. con nota DGSAF 254/P dell’8/01/2013 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata West Nile Disease Piano nazionale; nota Regione Lombardia H1.2013.23747 del 14/08/2013 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Registrazione in BDR equidi sentinella Anemia Infettiva degli Equidi nota Regione Lombardia H1.2012.31898 del 6 novembre 2012 - O.M. 6 agosto 2010 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Arterite Virale Equina O.M. 13 gennaio 1994 e smi Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Piano Nazionale di Sorveglianza malattie e Mortalità delle Api Nota MdS 16233-P del 06/09/2012 Decisione 2012/362/UE del 4 luglio 2012 Nota RL H1.2012.26530 13/09/2012 Applicativo Informatico Regionale (in attivazione) Attività effettuata/Attività programmata Obiettivi operativi regionali definiti dalle norme a valenza europea: Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali Descrizione BOVINI in allevamento 59 Dettagli dell'attività Reg.(CE) 1034/2010 del 15.11.2010, circolare MdS DGSA 21492 del 01.12.2010 (almeno 3% aziende; lo stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione) Nota MdS DGSA 17009 del 29.09.2011 – Nuove check list modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Criteri selezione allevamenti controllati Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali BOVINI al macello Dettagli dell'attività Reg.(CE) 1082/2003 del 26.06.2003, Nota MdS n. 31659 del 18.10.2004 modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali OVI-CAPRINI Dettagli dell'attività Reg.(CE) 1033/2010 del 15.11.2010; circolare Min Sal DGSA del 01/12/2010 (almeno il 3% delle aziende e almeno il 5% dei capi; lo stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione;10% impianti di macellazione) Nota MdS DGSA 17009 del 29.09.2011 – Nuove check list modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Criteri selezione allevamenti controllati Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali SUINI Dettagli dell'attività Dir. 2008/71 del 15/07/20008; D.lvo 26/10/2010 (almeno l’ 1 % delle aziende; lo stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione) modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali EQUINI Dettagli dell'attività D.M. 29/12/2009, Art. 14; circolare DGSA.II/14396 del 23/11/2007 (almeno il 5 % delle aziende; lo stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione) modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Obiettivi operativi a valenza regionale: 60 Descrizione Dettagli dell'attività Biosicurezza allevamenti suini DDUO n. 5923/2009; almeno un controllo annuale in tutti gli allevamenti da riproduzione e negli allevamenti da ingrasso ritenuti più a rischio modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività Applicativo Informatico Regionale modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell’attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Attività effettuata/Attività programmata Biosicurezza allevamenti avicoli D.D.U.O 3009/2011: almeno un controllo annuale: tutti gli svezzatori e commercianti avicoli nella ex area di vaccinazione e monitoraggio intensivo: tutti gli allevamenti avicoli intensivi, nel restante territorio regionale tutti gli allevamenti avicoli intensivi di tacchini e lunga vita (riproduttori ed ovaiole Gli svezzatori/commercianti accreditati al commercio extraregionale o autorizzati a partecipare a fiere/mostre/mercati devono essere sottoposti a verifica almeno due volte all’anno. Inoltre: negli allevamenti avicoli di nuova costituzione/ ampliamenti produttivi, autorizzati in deroga rispetto alle distanze minime previste dal DDUO 3009/2011 verifica conformità al progetto autorizzato Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Sorveglianza sullo spostamento degli animali per ragioni di pascolo D.D.U.O. n.101/2011 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Rinotracheite Infettiva del Bovino D.D.S. 5080/2007 e smi Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Registrazione qualifica sanitaria in BDR Agalassia contagiosa degli ovi-caprini D.D.U.O. n. 10971/2010 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Riproduzione animale D.D.G.S. n.446/2009 Applicativo Informatico Regionale Attività effettuata/Attività programmata Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica DDG n.11358 del 5 dicembre 2012 Applicativo Informatico Regionale Controlli effettuati/controlli programmati e attività di formazione Descrizione 61 Piano regionale di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla scrapie Dettagli dell’attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione Dettagli dell'attività modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Descrizione DDUO n. 6306 del 16 luglio 2012 Registrazione e reportistica disponibile in BDR Dettagli dell'attività R.r. n. 2/2008 - nota Regione Lombardia prot.n.H1.2011.001149 del 14/01/2011 Tabella specificamente predisposta modalità rendicontazione/reporting modalità di verifica (indicatori) Controlli sulle aziende aderenti Piano di controllo sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione D.D.G.S. n.15742 del 29/12/2008 Tabella specificamente predisposta Attività effettuata/Attività programmata Piano di controllo sulle strutture di detenzione degli animali d’affezione n. strutture controllate/n. strutture controllabili OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE- ANNO 2014 AREA : SANITA’ ANIMALE TITOLO: D.D.G.S. 6845 del 18 luglio 2013 “ PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA” e nota H1.2013.31886 del 18/11/2013 OBIETTIVI: - definire i criteri per le attestazioni sanitarie (certificazioni) necessarie per il commercio del latte e dei prodotti derivati, ai fini dell’export; - raccogliere dati statistici sull’incidenza di casi clinici di paratubercolosi e sulla diffusione dell’infezione da Mycobacterium avium paratuberculosis nel patrimonio bovino; - fornire agli allevatori strumenti per prevenire e controllare l’infezione da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nei propri allevamenti. Descrizione categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di ATTIVITA’ Il Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della Paratubercolosi, che, anche in assenza di forme cliniche di malattia, determina rilevanti danni economici diretti negli allevamenti bovini e comporta la limitazione del commercio dei prodotti a base di latte destinati alle esportazioni, è finalizzato a: rendere obbligatoria la segnalazione dei casi clinici nei bovini per l’adozione dei provvedimenti conseguenti; fornire agli allevatori idonei strumenti per prevenire e limitare la diffusione dell’infezione negli allevamenti; definire i criteri per rilasciare le attestazioni sanitarie (certificazioni) degli allevamenti, ai fini del commercio del latte e dei prodotti derivati; monitorare la diffusione dell’infezione nel patrimonio bovino della Lombardia DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ • tutti i sospetti clinici di paratubercolosi devono essere segnalati all’ASL, che, in caso di conferma adotta i provvedimenti conseguenti; 62 applicazione delle categorie di rischio frequenza (o criteri per stabilire frequenza) luogo e momento del controllo metodi e tecniche modalità rendicontazione e feedback modalità verifica • tutte le aziende che richiedono la certificazione sanitaria, ai fini dell’export del latte e dei prodotti derivati, devono rispettare i requisiti ed essere sottoposte ai controlli, a seconda della rispettiva qualifica sanitaria Controlli sanitari differenziati, in relazione allo stato sanitario dell’allevamento e, su richiesta del proprietario, al livello di certificazione acquisito o che si intende acquisire In allevamento: controlli annuali per il mantenimento o rilascio qualifiche sanitarie. In allevamento e macello: controlli per approfondimenti diagnostici, in caso di sospetto clinico Visita clinica, esame anatomo-patologico, prove diagnostiche di laboratorio Registrazione in BDR/BDN dell’adesione al piano e della qualifica sanitaria Indicatori: allevamenti aderenti e qualifiche sanitarie in BDR/BDN IZSLER LABORATORIO esecuzione delle analisi sui campioni TITOLO: PIANO REGIONALE DI ACCREDITAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI SUINI NEI CONFRONTI DELLA MALATTIA DI AUJESZKY OBIETTIVI: - accreditare tutte le province nei confronti della malattia di Aujeszky; - garantire agli allevamenti suini le condizioni sanitarie per la libera commercializzazione degli animali Descrizione categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio ATTIVITA’ Considerata l’importanza economica del settore suinicolo lombardo e le limitazioni che la malattia può determinare alla movimentazione degli animali e dei loro prodotti, con conseguenti danni economici, Regione Lombardia intende perseguire entro il 2015 l’accreditamento di tutte le province nei confronti della malattia di Aujeszky. Gli allevamenti che non risulteranno accreditati al 1 gennaio 2016 non potranno movimentare i suini. DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ La/e ASL presenta/no alla UO Veterinaria, entro il 30 gennaio del 2014, per l’approvazione, un piano di attività per l’accreditamento delle province entro il 2015, con programmazione dei termini entro cui conseguire: l’accreditamento di tutti gli allevamenti da riproduzione la conoscenza dello stato sanitario degli allevamenti da ingrasso, anche mediante controlli al macello l’accreditamento degli allevamenti, diversi da quelli da riproduzione, che risultano sieronegativi l’accreditamento di tutti i rimanenti allevamenti suini Sono altresì da intensificare i controlli tesi a verificare la corretta attuazione del piano vaccinale negli allevamenti suini sieropositivi frequenza (o criteri per stabilire frequenza) Frequenza e numerosità campionaria in relazione a tipologia, consistenza e stato sanitario dell’allevamento, secondo le disposizioni nazionali (D.M. 1° aprile 1997 e s.m.i.) luogo e momento del controllo In allevamento: controlli per il mantenimento o rilascio qualifiche sanitarie. In macello: controlli su gli allevamenti da ingrasso 63 metodi e tecniche Ispezioni in allevamento, campionamenti modalità rendicontazione e feedback L’attività di controllo deve essere registrata impiegando le funzionalità del sistema informativo veterinario, secondo le modalità previste dal Piano modalità verifica Indicatori: prevalenza infezione, numero di allevamenti accreditati rispetto a quelli programmati; corretta e puntale registrazione/ aggiornamento della qualifica sanitaria in BDR/BDN IZSLER LABORATORIO esecuzione delle analisi sui campioni TITOLO: DEMATERIALIZZAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI DELLA SPECIE BOVINA: PROGETTO SPERIMENTALE OBIETTIVO: dematerializzare gli adempimenti amministrativi per la movimentazione dei capi bovini ATTIVITA’ Il progetto sperimentale definisce le modalità operative per l’utilizzo Descrizione della dichiarazione di provenienza e destinazione (Mod. IV) informatizzata e la conseguente abolizione del passaporto bovino, comunque garantendo la tracciabilità degli animali lungo l’intera filiera. Popolazione interessata Adesione DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ Il progetto si applica, in via sperimentale, ai soli capi nati in regione Lombardia o introdotti da vita da Paesi Terzi, che sono movimentati sul territorio regionale. Tuttavia, previ accordi bilaterali, può essere esteso anche alle movimentazioni con le altre regioni italiane. Sono escluse dal progetto le movimentazioni verso Paesi Comunitari e/o Paesi Terzi. Sono principalmente coinvolti gli allevatori attualmente accreditati e abilitati all’utilizzo della Banca dati Regionale per le registrazioni anagrafiche L’adesione da parte degli allevatori alle modalità sperimentali è su base volontaria metodi e tecniche attività formativa destinata ad allevatori accreditati e ad allevatori abilitati in merito all’utilizzo degli strumenti informatici dedicati, agli enti delegati e attività divulgativa finalizzata all’abilitazione di nuovi utenti modalità rendicontazione e feedback Relazione sull’attività formativa Utilizzo del modello IV elaborato direttamente in BDR da parte degli allevatori modalità verifica Attività di formazione rivolta agli operatori del settore Incremento degli allevatori abilitati che utilizzano il modello IV elaborato direttamente in BDR, in assenza di passaporto TITOLO: PROGETTO PER LA CREAZIONE DI NUCLEI DI SELEZIONE GENETICA PER LA RESISTENZA ALLA SCRAPIE OBIETTIVO: incentivare l’adesione al piano di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla scrapie attraverso la creazione di nuclei di selezione che consentano di produrre capi resistenti in presenza di buoni profili morfologici e riproduttivi e in condizioni di consanguineità contenuta ATTIVITA’ Descrizione Popolazione interessata 64 Il progetto prevede la creazione di nuclei di selezione alimentati in via prioritaria da allevamenti aderenti al piano di selezione genetica, nei quali effettuare selezione in linea maschile e femminile attraverso schemi di selezione mirati che tengano conto degli aspetti morfologico produttivi DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ Il progetto coinvolge progressivamente, su base di adesione volontaria: • allevamenti aderenti al piano di selezione genetica • allevamenti con riproduttori resistenti, in esito dell’attività di monitoraggio obbligatorio condotta ai sensi del DDUO n.6306 del 16 luglio 2012 Azioni Individuazione degli allevamenti per la creazione dei nuclei di selezione predisposizione degli schemi di selezione attività formativa/divulgativa test di genotipizzazione Le modalità di selezione verranno individuate dai DPV, in accordo con l’allevatore, per tramite dei veterinari responsabili del Piano di selezione genetica, individuati con DDUO n.6306 del 16 luglio 2012. Modalità di selezione IZSLER e Istituto Spallanzani avranno ruolo di organi tecnico scientifici consultivi per la definizione dello schema di selezione. metodi e tecniche modalità rendicontazione e feedback modalità verifica IZSLER assistenza tecnica (supporto operativo per la gestione dei capi e dei campioni; consulenza scientifica per la pianificazione e gestione dello schema di selezione allo scopo di selezionare capi resistenti con caratteristiche morfologiche, produttive e riproduttive soddisfacenti) selezione in linea maschile e femminile (test di genotipizzazione) attività di formazione Relazione di attività; nuclei di selezione Incremento numero di capi semi resistenti e resistenti LABORATORIO Analisi di genotipizzazione OBIETTIVI REGIONALI MULTIDISCIPLINARI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014 TITOLO: CONDIZIONALITA’ – ATTIVITA’ DI CONTROLLO 2014 OBIETTIVI: Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica agricola dell'UE (PAC) Descrizione categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle ATTIVITA’ controlli sulle aziende zootecniche aderenti al regime di pagamento unico - ai sensi del Reg. (CE) 73/2009, alle misure previste dal programma di sviluppo rurale di cui al Reg. (CE) 1698/2005 e ai programmi di cui al Reg. (CE) 1234/2007 DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ Il campione di condizionalità fornito dalla U.O. Veterinaria con apposita nota comprende: - Campione casuale individuato dalla UO Veterinaria - Campione a rischio selezionato da ciascuna Asl nel rispetto delle 65 categorie di rischio frequenza (o criteri per stabilire frequenza) luogo e momento del controllo metodi e tecniche modalità rendicontazione e feedback modalità verifica quote assegnate dalla UO Veterinaria per il raggiungimento delle percentuali di controllo proprie della condizionalità e in base a criteri di rischio definiti dalle norme di settore di sanità pubblica veterinaria L’attività di controllo per la condizionalità rientra nell’attività programmata dei DPV. Effettuazione del 100% dei controlli entro 31 dicembre 2014 Aziende zootecniche beneficiarie di aiuti comunitari facenti parte del campione di condizionalità SIV Documenti regionali – condizionalità 2014 • registrazione negli applicativi informatici • relazione inerente i risultati della supervisione e l’ attività formativa interna • Trasmissione con cadenza trimestrale della documentazione relativa ai controlli con esito di non conformità Attività delle ASL oggetto di verifica da parte della UO veterinaria (controlli di 1° livello): • Attività di supervisione • Attività effettuata/Attività programmata Attività della UO veterinaria oggetto di verifica da parte di OPRL (controlli di 2° livello): • Definizione e trasmissione del campione di condizionalità • Controllo documentale a campione descrizione delle attività Nel 2013 la SC IAPZ ha compilato, condividendole con la SC SaAn, le score card per la graduazione del rischio in allevamenti relativamente a benessere animale, farmacosorveglianza, alimentazione e biosicurezza, di conseguenza si è prodotta una tabella che evidenzia gli allevamenti con punteggio decrescente. Di concerto con la SC IAPZ, si è stabilito di aggiornare la valutazione nel 2014 per gli allevamenti con punteggio superiore a 300 punti, considerati maggiormente a rischio sotto i profili elencati sopra. I. Adempimenti, accertamenti, controlli inerenti malattie soggette e non soggette a profilassi di stato o ad accertamenti previsti da specifiche normative In Q:\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\SANITA’ ANIMALE è presente il file pdf con l’elenco dei piani di Sanità Animale, contenente i collegamenti ipertestuali con i vari documenti normativi citati. I.a) Piani di profilassi/monitoraggio: (IBR), ParaTBC. Bonifica sanitaria bovini TBC, BRU, LEB, Rinotracheite infettiva Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Risanamento allevamenti bovini e ovicaprini. Novità 2014 il Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della Paratubercolosi, che definisce i criteri per le attestazioni sanitarie (necessarie per il commercio del latte e dei prodotti derivati, ai fini dell’export) L’obiettivo di questa attività è l’esecuzione dei prelievi di sangue e latte per le verifiche sierologiche inerenti Brucellosi, Leucosi Bovina Enzootica e Rinotracheite Infettiva e prove di intradermoreazione con tubercolina sugli allevamenti da riproduzione bovini. Seguendo le norme regionali, l’attività è stata programmata in modo tale da controllare per TBC ogni anno il 50% degli allevamenti, in accordo con le norme comunitarie, per l’ottimo livello sanitario raggiunto, mentre dal 2013 per DDGS 12274/2012 solo il 25% degli allevamenti andrà controllato annualmente per Brucellosi e per Leucosi Bovina Enzootica. Il Centro Provinciale per la Bonifica Sanitaria, finanziato dalla Regione tramite Fondi Funzione vincolati, gestirà anche per l’anno 2014 l’attività di bonifica sanitaria delle Province di Milano e Monza Brianza, eseguita nelle 3 ASL della Provincia di Milano e nell’ASL di Monza Brianza, 66 provvedendo all’implementazione del Database di registrazione dell’attività, alla trasmissione ai singoli allevatori degli attestati di stalla Ufficialmente Indenne dalle malattie sopra elencate, indispensabili per la commercializzazione di carne, latte e animali vivi e all’elaborazione delle relazioni di attività e dei preventivi e consuntivi di spesa. In accordo con uno degli obiettivi operativi regionali tutta l’attività deve essere gestita e inserita nella Banca Dati Regionale (BDR), entro 15 giorni dall’emissione del Rapporto di Prova dell’IZSLER, sia come bonifica che come aggiornamento delle qualifiche. Il rispetto della tempestività di quest’attività verrò monitorata da personale della SC SaAn, con le modalità dettagliate nel capitolo dedicato ai sistemi di monitoraggio e misurazione. Programmazione delle attività Tubercolosi, Brucellosi Bovina, LEB, IBR: le intradermoreazioni, negli animali di età superiore alle sei settimane, ed i prelievi di sangue, negli animali di età superiore ai 24 mesi, per i controlli sierologici andranno effettuati per Brucellosi e per Leucosi sul 25% degli allevamenti da riproduzione. I prelievi di latte andranno invece effettuati in modo tale da controllare ogni anno il 100% degli allevamenti da latte solo per Brucellosi e Rinotracheite infettiva. Negli allevamenti in cui è autorizzata la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore, (un solo allevamento in Comune di Milano) i controlli sierologici e l’intradermoreazione tubercolinica devono essere effettuati con cadenza annuale e deve essere effettuato un controllo semestrale sul latte di massa per Brucellosi e IBR. Nel 2014 sono da sottoporre a controllo: per TBC DS 146MI008/1 DS 146MI015/2 DN 146MI036/3 DN 146MI037/1 DN 146MI055/6 tbc BOSSI F.LLI E QUATTRI CARLA ARIOLI CUGINI S.S BONISSONI MAURIZIO CAMPI CARLO GRASSI GIOVANNI brc leb 2014 01/06/12 31/08/12 10/11/12 27/01/12 16/01/12 01/06/12 31/08/12 10/11/12 27/01/12 16/01/12 01/06/12 31/08/12 10/11/12 27/01/12 16/01/12 TBC TBC TBC TBC TBC Per TBC e BRC, l’allevamento che produce latte crudo DS FALAPPI ANDREA E 146MI012/1 NAZZARENO 28/10/13 28/10/13 09/11/11 TBC BRC Per TBC, BRC, LEB DS 146MI005/1 MEREGALLI CARLO 27/11/12 27/11/12 29/11/10 TUTTO DN 146MI123/1 MANENTI MASSIMO 01/01/13 01/01/13 01/01/13 TUTTO Quest’ultimo è un allevamento aperto nel 2013, accreditato induttivamente. Modulistica da utilizzare: Accompagnatoria e Modello 2/33 stampati dalla BDR. http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/3003 preaccettazione campioni I.b.) Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria ovi- caprini BRU Descrizione L’obiettivo è l’esecuzione dei prelievi di sangue per le verifiche sierologiche inerenti la Brucellosi, sugli animali di età superiore a 6 mesi, negli gli allevamenti ovicaprini. Secondo le norme regionali l’attività è programmata in modo tale da controllare ogni anno il 50% degli allevamenti. Dovranno essere controllati per Brucella ovis (epididimite contagiosa) gli ovini maschi in compravendita, se di età superiore a sei mesi. Gli allevamenti che movimentano animali devono essere controllati all’interno dei due anni precedenti la movimentazione. Verranno sottoposti a controllo i caprini allevati nella stessa struttura con bovini, tramite inoculazione intradermica con tubercolina, con le stesse modalità e scadenze della bonifica dei bovini. 67 L’elenco allevamenti da controllare nel 2014 è nella cartella Q:\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\SANITA' ANIMALE e anche di seguito riportato: AZIENDA SOTTOC OD. DENOMINAZIONE TIPOLOGIA DISTRET TO DATA CONTROLLO NUM.CAPI 077MI002 4 C.I. LA CAMILLA Da carne DN CINISELLO BALSAMO 30/10/2012 12 077MI009 3 CLUB IPPICO PARCO NORD Da carne DN CINISELLO BALSAMO 28/06/2012 8 081MI005 2 COOPERATIVA LOTTA Da carne DN COLOGNO MONZESE 22/03/2012 3 146MI037 2 CAMPI CARLO Da carne DN MILANO 03/04/2012 11 146MI037 3 CAMPI CARLO Da carne DN MILANO 03/04/2012 13 146MI060 4 Da carne DN MILANO 07/05/2012 48 146MI060 5 Da carne DN MILANO 07/05/2012 29 146MI096 1 SBROZZERI SERGIO Da carne DN MILANO 13/12/2012 18 146MI104 1 Da carne DS MILANO 09/06/2011 6 146MI106 3 Da carne DN MILANO 23/04/2012 11 146MI113 8 Da carne DN MILANO 17/04/2012 9 146MI113 12 Da carne DN MILANO 17/04/2012 7 146MI114 6 Da carne DN MILANO 01/01/2012 1 146MI125 1 Da carne DN MILANO 05/07/2012 1 146MI133 2 ELBAZ GIL Da carne DN MILANO 03/05/2012 3 146MI133 1 ELBAZ GIL Da carne DN MILANO 03/05/2012 8 146MI149 4 RUSSO PIETRO Da carne DN MILANO 08/11/2012 15 146MI149 3 RUSSO PIETRO Da carne DN MILANO 08/11/2012 0 146MI208 1 Da carne DN MILANO 22/08/2012 1 146MI208 2 Da carne DN MILANO 22/08/2012 1 146MI211 1 Da carne DS MILANO 29/08/2012 1 146MI217 1 Da carne DS MILANO 03/12/2012 1 146MI217 3 FROIO ROSARIO Da carne DS MILANO 03/12/2012 4 209MI002 5 AZIENDA AGRICOLA EDILMARELLI Da carne DN SESTO SAN GIOVANNI 07/11/2012 50 209MI002 6 AZIENDA AGRICOLA EDILMARELLI Da carne DN SESTO SAN GIOVANNI 07/11/2012 58 209MI006 3 SARTOR GRAZIANO Da carne DN SESTO SAN GIOVANNI 20/02/2012 5 TALLARICO ANTONIO TALLARICO ANTONIO COLOMBO ROBERTO CIRCOLO LAGO DEI CIGNI CASCINA CALDERA SOCIETA AGRICOLA CASCINA CALDERA SOCIETA AGRICOLA OSPEDALE NIGUARDA CA GRANDA SCUOLA RINNOVATA PIZZIGONI ONORANZE FUNEBRI TURATI SRL TURATI ONORANZE FUNEBRI CASANOVA GIANLUIGI TRINCHERA GIOVANNI DN: 22 ALLEVAMENTI DS: 4 ALLEVAMENTI Modulistica da utilizzare: Accompagnatoria e Modello 2/33 stampato dalla BDR COMUNE 68 http://www.vetinweb.it/cm_siv/?q=node/3007 preaccettazione campioni I.c) Piani di profilassi/monitoraggio: Salmonellosi avicola profilassi diretta e piano di monitoraggio Descrizione I piani nazionali di controllo della salmonellosi, approvati con Decisione Comunitaria 2012/761/UE prevedono l’applicazione di misure di profilassi diretta con l’obiettivo di migliorare le condizioni igienico-sanitarie degli allevamenti e quindi prevenire l’ingresso dell’infezione (Salmonella Enteritidis e Typhimurium). Programmazione delle attività E’ previsto un intervento all’anno (concomitante con l’analogo controllo previsto dal Piano influenza aviaria) per la verifica delle norme igieniche (biosicurezza), l’approvazione da parte dell’ASL del piano di autocontrollo dell’allevatore e la verifica dell’attuazione dello stesso, tramite inserimento nel sito dedicato del Ministero della Salute, all’interno del portale https://www.vetinfo.sanita.it/. I prelievi in autocontrollo devono essere effettuati almeno ogni 15 settimane. Gli interventi devono essere effettuati negli allevamenti che detengono galline che producono uova da consumo con più di 250 capi. Codice Sottocodic Aziendal ASL e e A.S.L. DI 146MI013 5 MILANO A.S.L. DI 146MI110 1 MILANO Distretto Comun Proprietario e MILANO MILANO UBERTONE GIUSEPPE CITTÁ MILANO MONASTERO DI MILANO CITTÁ CHIARAVALLE Tipologia Galline uova da consumo Galline uova da consumo Capi 280 330 Modulistica da utilizzare Lo schema di verifica della biosicurezza negli avicoli è l’ allegato 3 dell’DDUO 3009/2011 contente il piano in argomento, visibile nel file pdf presente in, Q:\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014. I.d.) Piani di profilassi/monitoraggio: Influenza aviare misure di biosicurezza e prelievi in allevamenti commerciali Descrizione L’attuale normativa regionale è il DDUO 3009/11, riferita a norma nazionale prorogata con O.M.13/12/2012; nella realtà della ASL di Milano si applicano di massima le seguenti indicazioni: Quaglie da uova: prelievo sierologico in allevamento con cadenza semestrale. Struzzi: prelievo sierologico in allevamento o al macello di almeno 5 animali con frequenza semestrale, tenendo presente che per gli allevamenti all’aperto, il periodo di maggior rischio, collegato ai flussi migratori, è quello primavera-autunno. Deve essere cura del Veterinario competente sull’allevamento indicare sul Mod. 4 la necessità di sottoporre a prelievo sierologico gli animali inviati al macello precisando inoltre il n° di animali da prelevare; Allevamenti da riproduzione e di ovaiole: prelievo sierologico in allevamento di almeno 5 animali per capannone (10 nel caso in cui l’allevamento fosse costituito da un unico capannone) con cadenza quadrimestrale; Allevamenti rurali: nell’ambito della sorveglianza, particolare attenzione deve essere riservata agli allevamenti rurali tipo agriturismo che effettuano un “commercio” locale e in cui sono presenti anche anatidi. Infatti tali allevamenti, per le loro caratteristiche di allevamento all’aperto, spesso in vicinanza di corsi d’acqua e di semi-intensività, sono maggiormente soggetti a nuove introduzioni virali e pertanto devono essere sottoposti con cadenza bimestrale ad un prelievo di pool di feci per 69 la ricerca virale. Particolare attenzione deve essere rivolta agli allevamenti rurali situati in aree a maggior rischio sanitario. Programmazione dell’attività Dovranno essere effettuati i piani profilassi e prelievi in allevamenti commerciali. Su SIVIAN sono indicati gli allevamenti da sottoporre a prelievo: http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/190 Modulistica da utilizzare: http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/3003 preaccettazione campioni I.e) Piani di profilassi/monitoraggio e biosicurezza: Malattia Vescicolare del suino, Aujeszky, Peste Suina - accreditamento aziende riproduttori e prelievi in allevamenti commerciali Descrizione L’obiettivo del presente punto è l’applicazione delle indicazioni espresse da normative nazionali e regionali, relative alla Malattia Vescicolare del Suino e alla Malattia di Aujeszky e di sorveglianza della Peste Suina Classica negli allevamenti da ingrasso con più di 5 capi e negli allevamenti da riproduzione. Gli allevamenti da ingrasso possono introdurre unicamente capi provenienti da allevamenti accreditati, e di tale qualifica deve essere fatta menzione sul certificato di provenienza (mod 4) rilasciato dalla ASL competente per territorio. La Regione Lombardia ha emanato il D.D.U.O. N° 10784 del 17/11/2011 "Piano di controllo della malattia Aujeszky in Regione Lombardia: verifica attuazione del piano vaccinale" al fine di verificare l’effettuazione della vaccinazione in quanto si è verificato un aumento della siero prevalenza (> 46%) rispetto alla siero prevalenza degli allevamenti riscontrata sul territorio nazionale. Programmazione dell’attività I suini saranno sottoposti a prelievi ematici con le frequenze indicate dalle normative utilizzando la preaccettazione campioni presente in SIVIAN. In tale occasione sarà anche effettuata la compilazione della check list biosicurezza, allegato 4.1 DDUO 5923/2009 Su SIVIAN sono indicati gli allevamenti da sottoporre a prelievo. Inoltre in accordo con la DDUO N° 10784 del 17/11/2011, deve essere testato un allevamento da riproduzione presente, codice aziendale 146MI201/2. In applicazione del DDUO 10784/2011 Piano regionale di controllo della malattia di Aujeszky – debiti informativi - è prevista l’individuazione del Veterinario ASL Referente piano, del Veterinario LP responsabile del Piano e la registrazione delle vaccinazione effettuate in BDR ex Mod. 12 (vedere gli allegati del decreto). Modulistica da utilizzare http://www.vetinweb.it/cm_siv/?q=node/3007 preaccettazione campioni http://www.vetinweb.it/cm_siv/sites/default/files/OBIETTIVI%20OPERATIVI%20REGIONALI%202013_IPERT ESTO_0.pdf. I.f) Piani di profilassi/monitoraggio: Anemia infettiva equina: controlli sierologici sugli equidi che si movimentano per manifestazioni ippico sportive, di età superiore ai 6 mesi presenti nelle aziende registrate. Descrizione La normativa in vigore in Lombardia rende obbligatorio il controllo sierologico dell’anemia infettiva equina (test di Coggins) su tutti gli equidi superiori ai 6 mesi di età che vengono movimentati per la partecipazione a manifestazioni ippico sportive, con scadenza biennale. Programmazione dell’attività In attesa di una nuova norma nazionale, alla data odierna per gli equidi non soggetti a movimentazioni il controllo è abolito. I costi del campionamento, comprese le prove diagnostiche sono interamente a carico dei proprietari, che dovranno versare l’importo (€ 1,81) al Dipartimento Veterinario insieme al costo del prelievo e del sopralluogo (A38.05 + A38.04 + A55.01). 70 Indicatore PER TUTTI I 6 SOPRARIPORTATI CAPITOLI: N° allevamenti controllati / N° allevamenti da controllare valore atteso 100% N° prelievi eseguiti /N° prelievi da effettuare valore atteso 100% La verifica della completezza dell’attività svolta può essere effettuata tramite SIVIAN in report piani di Sanità Animale http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/190 II. Anagrafi zootecniche II.a.) Anagrafe bovina, ovi caprina e tracciabilità Descrizione Le anagrafi degli allevamenti zootecnici sono requisito indispensabile per poter garantire una corretta rintracciabilità della filiera carne e per eseguire tutte le verifiche relative alle movimentazioni degli animali. Per l’anno 2014 dovrà essere mantenuta l’attività di registrazione per gli allevamenti bovini effettuando, mediante un controllo annuale, una puntuale verifica sulla corrispondenza tra situazione presente in BDR, capi effettivamente presenti sul registro aziendale e in azienda; sul 3% degli allevamenti verrà effettuata anche la compilazione della prevista check list ministeriale. Per gli allevamenti ovicaprini è previsto il controllo con check list di almeno il 5% dei capi e del 3% degli allevamenti; mentre tramite puntuale verifca capo capo verranno controllati gli allevamenti oggetto di bonifica sanitaria 2014 per un totale di 26, 22 nel distretto Nord e 4 nel Distretto Sud. Programmazione delle attività Un sopralluogo all’anno negli allevamenti bovini presenti sul territorio e sugli allevamenti ovicaprini oggetto di bonifica nel 2014, finalizzato alla verifica della congruenza tra i dati presenti in anagrafe (BDR ) e la reale situazione presente in allevamento. Per la corretta esecuzione di tale verifica, è necessario eseguire la stampa dei registri di stalla da BDR. Nelle stalle da riproduzione in cui è programmato il risanamento per il 2014, tale controllo coinciderà con le stesse operazioni di risanamento, svolte tramite le funzioni dedicate dell’applicativo. Nelle aziende dove non vengono svolte operazioni di bonifica sanitaria, si provvederà ad effettuare un sopralluogo dedicato. Si ricorda che i controlli eseguiti tramite compilazione delle Check list ministeriali devono essere inseriti in BDR. Indicatori n° schede sopralluogo anagrafe => n° allevamenti bovini come da BDR. La modulistica da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti modulistica > documentazione > Check list controlli: http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController II.b.) Anagrafe suidi Descrizione Anche negli allevamenti di suidi è previsto il controllo tramite check list ministeriale di almeno l’1% delle aziende; nella realtà milanese ciò corrisponde al controllo di una sola azienda. Si ricorda che i controlli devono essere inseriti in BDR. Programmazione delle attività Un sopralluogo all’anno Indicatori Attività eseguita/ attività programmata La modulistica da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti modulistica > documentazione > Check list controlli: http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController II.c.) Controlli negli impianti ippici: aggiornamento anagrafe aziendale e anagrafe regionale: visita presso impianti ippici, rilevamento dati equidi, verifica passaporti e cap. IX 71 Descrizione Negli allevamenti di equidi è previsto il controllo tramite check list ministeriale di almeno il 5% delle scuderie, (alla data odierna almeno 9, 5% di 166), tali controlli devono essere inseriti in BDR. Il criterio di scelta delle scuderie per la compilazione delle check list non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione. Sono comunque previsti 60 sopralluoghi, presso strutture che detengono equidi, comprendendo in questo numero anche le scuderie presso le quali si effettuerà la check list. Programmazione dell’attività Durante i sopralluoghi si compileranno: check list in 9 allevamenti e in tutti scheda di vigilanza. I dati raccolti dovranno essere utilizzati per aggiornate le consistenze in BDR, con la funzione Equidi > registrazione modifica annullamento consistenza > inserimento Indicatori sopralluoghi effettuati /sopralluoghi programmati = 100% La check list da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti modulistica > documentazione > Check list controlli: http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController II.d.) Vigilanza su concentramenti animali anche temporanei: Ippodromo galoppo Descrizione Le attività sottodescritte nei punti da a) a d) integrano le attività già descritte per gli equidi e rappresentano una realtà molto importante nell’ambito della ASL di Milano. Sono inerenti a svariati argomenti accomunati dal luogo geografico (Ippodromo Galoppo) dove sono ospitate, oltre ai cavalli sportivi, caprette da compagnia. Programmazione dell’attività a) Controllo malattie infettive – durante i sopralluoghi effettuati per attività istituzionale e/o su richiesta verrà controllato lo stato sanitario degli equidi per identificare eventuali malattie infettive denunciabili ai sensi del Regolamento di Polizia Veterinaria, b) Controllo identificazione degli animali c) Controllo movimentazioni – verranno effettuate verifiche alla partenza dei cavalli in occasione della richiesta di emissione di certificazioni per la movimentazioni. d) BRC - Effettuazione operazioni risanamento per brucellosi nelle capre da compagnia che vivono coi cavalli. Indicatori Questi sopralluoghi sono compresi negli 60 totali previsti al punto 2.3 Modulistica MOD VET 01 VERBALE DI SOPRALLUOGO III Vigilanza e controllo inerente la segnalazione d’animali morti III.a.) Controllo BSE-TSE: monitoraggio delle encefalopatie spongiformi in allevamenti bovini e ovicaprini da riproduzione Descrizione L’obiettivo prioritario è la sorveglianza della popolazione bovina e ovicaprina, per verificare il rispetto delle modalità di smaltimento degli animali morti in allevamento e le tipologie di mangimi utilizzati. Programmazione delle attività Il piano MSR in SIVIAN prevede: sopralluoghi di verifica nei luoghi di rimozione MSR rispettando almeno la seguente frequenza: • un controllo nel 5 % degli allevamenti bovini - ad esclusione degli allevamenti destinati alla produzione di carni per autoconsumo - che verrà effettuato dai colleghi di IAPZ. • 72 un controllo nel 10% degli allevamenti di ovini e caprini sottoposti alle operazioni di risanamento che dovrà essere effettuato dai colleghi di SaAn. Indicatori n° verbali BSE => 5% allevamenti bovini (IAPZ) n° verbali MSR => 10% allevamenti ovicaprini sottoposti a bonifica III.b.) Esecuzione di prelievi per test BSE – TSE per bovini ed ovicaprini deceduti in allevamento Descrizione La corretta e puntuale applicazione delle procedure previste dalle vigenti normative, prevede l’effettuazione del prelievo del tronco encefalico/encefalo, su bovini di età superiore a 48 mesi ed ovi-caprini di età superiore ai 18 mesi, morti in allevamento. Durante l’orario di servizio o durante l’orario di reperibilità, il Veterinario di Sanità Animale e l’operatore tecnico, ricevuta notizia da parte dell’allevatore o della Centrale Operativa della Polizia Locale, di animali delle suddette specie e categorie morti in azienda, prima di recarsi in azienda, deve inserire i dati del decesso in BDR, per i bovini tasto Bovidi/Modelli/Verbale BSE- Aut. Trasporto animali morti, per gli ovicaprini Tasto Ovicaprini/Modelli/verbale prelievo Scrapie, stampare in quattro copie il verbale prodotto dall’applicativo e una volta in allevamento deve: a) Controllare l’identificazione dell’animale comunicata telefonicamente, mediante controllo di passaporto (nel caso di bovini) e marche auricolari; b) eseguire il campionamento con prelievo del tronco encefalico nei bovini e negli ovi-caprini, sigillando il contenitore con due etichette con codice a barre poste a metà tra contenitore e tappo in due punti diametralmente opposti; c) utilizzare, per l’inoltro degli stessi, la relativa modulistica contrassegnata con un’etichetta riportante il codice a barre; d) ritirare il passaporto dei bovini morti, annotando sul retro la data del decesso. Indicatori n° prelievi = n° bovini di età superiore a 48 mesi, ovicaprini di età superiore a 18 mesi morti in allevamento ed idonei al prelievo. Modulistica da utilizzare Verbale BSE e TSE stampato da BDR per i prelievi su bovini e ovicaprini. IV. Gestione anagrafe canina e identificazione con microchip Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Anagrafe Canina. L’attività comprende: 1) identificazione con microchip e relativa contestuale iscrizione 2) iscrizione cani già identificati 3) cambio proprietario/detentore 4) altre variazioni (relative alla figura o all’animale) o decesso dell’animale 5) cessione (trasferimento dell’animale fuori Regione) 6) gestione comunicazioni da/per fuori Regione Programmazione delle attività Queste prestazioni (da 1 a 5) vengono erogate a livello dei Centri di SPV con le modalità indicate dai Direttori dei Distretti. Il punto 6 viene gestito direttamente dalla SC SaAn e SS Anagrafi. Indicatori N° prestazioni erogate/richieste pervenute => 90% Modulistica da utilizzare Presente sul sito Anagrafe degli Animali da Affezione regionale 73 Si ricorda che è indispensabile, come previsto dal DDUO n. 15742 del 29.12.2008, tenere agli atti la documentazione relativa all’attività (certificato registrazione passaggio proprietà, copia documento di identificazione di chi cede il cane e di chi lo acquisisce). V. Gestione inconvenienti igienici Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Gestione Inconvenienti igienici. Quelli che vengono definiti “inconvenienti igienici” e cioè tutte le situazioni in cui la presenza di animali determina direttamente o indirettamente reclami scritti da parte di utenti rappresentano una importante attività distrettuale. Lo scopo dell’intervento di Operatori di Sanità Pubblica Veterinaria che operano nell’area di Sanità Animale è quello di indirizzare gli utenti a comportamenti corretti per la salvaguardia della salute pubblica, della salute degli animali e del loro benessere. La complessità sopra evidenziata rende necessario l’intervento di altri Enti, quali: Comuni, SC Igiene Pubblica, Dipartimento ASSI e in seguito a questo coinvolgimento si è ritenuto opportuno istituire un tavolo tecnico nell’ambito del quale sono state stabilite modalità di azione congiunta e canali comunicativi condivisi. Programmazione delle attività L’obiettivo è l’esecuzione dei sopralluoghi nei casi nei quali è ravvisabile un pericolo per la salute pubblica oppure per le prestazioni regolarmente pagate secondo la voce tariffaria A45.01. Gli interventi eseguiti dovranno essere registrate sugli appositi file inconvenienti igienici disponibili in cartella condivisa Sanità Animale. Indicatori: n° sopralluoghi effettuati = >n° richieste interventi pervenuti Modulistica da utilizzare: MOD.VET.191 SCHEDA I.I. PICCIONI MOD.VET.192 SCHEDA COLONIA GATTI MOD.VET.01 VERBALE DI SOPRALLUOGO VI. Gestione dei cani e gatti ricoverati presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile Sanitario convenzionato VI.a.) Attività dei Veterinari presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile Sanitario convenzionato Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Gestione Sanitaria del Canile Nell’ambito della prevenzione del randagismo è importante la restituzione/cessione di cani correttamente identificati, in condizioni di salute adeguate e soprattutto per gli animali ceduti, previa adeguata valutazione del comportamento e se programmato dal Responsabile del PVCS, dopo intervento di sterilizzazione. Programmazione delle attività Gli obiettivi per il presente punto sono: controllo dell’identificazione e dell’iscrizione all’anagrafe dei cani ricoverati, verifica dello stato di salute e messa in atto degli interventi profilattici e terapeutici necessari; fornire indicazioni di base sul carattere del cane e quindi garantire la restituzione/adozione di cani in stato di salute adeguato e con temperamento adatto alla collocazione richiesta. I dati relativi a tutti i cani visitati dovranno essere riportati sulla scheda clinica, compilando l’apposito file di Excel (per PVCS), e aggiornando l’AAA. Si ricorda di registrare in AAA anche l’esecuzione della vaccinazione antirabbica e l’avvenuta sterilizzazione. Per i cani ricoverati da più di 10 giorni, ai sensi della legge regionale 30.12.2009, n. 33 art. 112 il Veterinario Responsabile Sanitario della struttura autorizzerà l’esecuzione degli interventi al fine del controllo delle nascite e dei comportamenti indesiderati. I cani pronti per il trasferimento in canile rifugio vengono segnalati con mail all’UTA Gatti: è ormai frequente il ricovero oltre che di gatti affidati anche di gatti “rinvenuti” sul territorio. 74 Su questi soggetti, oltre a provvedere alla sterilizzazione e all’identificazione con microchip se necessario, effettuare la visita clinica utilizzando la scheda MOD VET 54, le terapie e le profilassi indispensabili per il trasferimento al rifugio. I gatti pronti per il trasferimento in canile rifugio vengono segnalati con mail all’UTA Indicatori: N° schede cliniche/MOD VET 53 e 54 => 95% cani e gatti visitabili prima della eventuale restituzione al legittimo proprietario. Modulistica da utilizzare: MOD.VET 53 SCHEDA CLINICA CANE MOD.VET 54 SCHEDA CLINICA GATTO VI.b.) Attività degli OAZ presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Gestione Sanitaria del Canile. Programmazione delle attività Tutti i cani ricoverati devono essere iscritti all’anagrafe canina di norma all’atto della visita. I passaggi successivi (restituzioni al proprietario, cessioni a nuovo proprietario, trasferimenti al canile rifugio, decessi) devono essere registrati dagli OAZ in turno presso il PVCS. Per la restituzione e cessione la registrazione dovrà avvenire al momento stesso dell’evento, in modo tale da consegnare all’utente assieme agli altri documenti anche il certificato e comunque, come per tutte le altre movimentazioni, entro i 2 giorni dall’evento. La segnalazione degli animali persi e trovati (bacheca) raduna tutte le segnalazioni pervenute via mail, telefonicamente, via fax , via posta e compilate sul posto; se gli animali sono identificate tramite microchip devono essere inserite in AAA le altre conservate agli atti in appositi faldoni e messe a disposizione del pubblico. Per i cani affidati è necessario far compilare all’utente il questionario pre adozione. Per i cani resi è necessario far compilare il questionario cani resi. Indicatori: n. di cani iscritti = >95% cani ricoverati n. variazioni effettuate => 95% n. variazioni da effettuare Modulistica da utilizzare Presente sul sito Anagrafe degli Animali da Affezione regionale VII. Pareri, attestazioni, nulla osta, autorizzazioni e certificazioni con e senza sopralluogo VII.a) Rilascio passaporti per cani, gatti, furetti e certificazioni di espatrio Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp rilascio passaporti e certificazioni animali da affezione. Il Regolamento 998/2003 CE prevede che i cani, gatti e furetti che espatriano debbano essere dotati di passaporto rilasciato dalle ASL. Prima del rilascio è indispensabile verificare in AAA la scheda anagrafica dell’animale e i dati del proprietario e provvedere all’eventuale aggiornamento se necessario (ricordarsi di inserire la mail se disponibile). Si ricorda che è disponibile in AAA il certificato di espatrio. Si ricorda che per coloro che si recano in paesi extra CE è prescritto il rilascio del certificato in 5 lingue ed è indispensabile suggerire all’utente di verificare altre eventuali esigenze del Paese di destinazione e ricordare la necessità del test anticorpale per i Paesi terzi non armonizzati. 75 Programmazione delle attività: i passaporti vengono rilasciati su appuntamento negli orari di apertura al pubblico dei CSPV o in regime di urgenza (tariffazione apposita) su richiesta dell’utenza. E’ possibile su richiesta anche il rilascio presso il domicilio del proprietario (tariffazione apposita A 27.07 € 36.68). Totale interventi da effettuare = si ritiene che possano essere richiesti circa 2400 passaporti. Si prevede inoltre il rilascio di circa 500certificati di espatrio. Indicatori N° passaporti/ certificati rilasciati = N° passaporti/ certificati rilasciati richiesti Modulistica da utilizzare Passaporti forniti dalla Regione e certificati stampabili dall’AAA MOD.VET 287 CERTIFICATO ESPATRIO 5 LINGUE cani/gatti non residenti in Lombardia solo per i VIII. Tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo VIII.a.) Profilassi della rabbia: Osservazione degli animali morsicatori Descrizione Programmazione delle attività La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Profilassi Antirabbica. Gli obiettivi per il presente punto sono: l’osservazione degli animali con le modalità previste dalla PSp profilassi antirabbica, l’informazione dell’utente sulle modalità di trasmissione della rabbia, la compilazione completa e corretta delle schede osservazione, l’inserimento nel sito Anagrafe Animali da Affezione di tutti gli animali osservati, utilizzando la funzione Morsicatura cane, gatto, furetto se identificati e utilizzando la funzione “altre morsicature” per la registrazione degli animali NON identificati con microchip, per i cani non provvisti di chip deceduti a seguito di aggressione e mandati all’Istituto Zooprofilattico di Brescia, per i cani identificati con microchip ma non iscritti all’AAA perché residenti in altra Regione o Stato. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla raccolta di informazioni riguardanti eventuali viaggi in Paesi a rischio dei proprietari degli animali in osservazione; si suggerisce, per un aggiornamento costante delle informazioni in merito all’epidemiologia della rabbia, di consultare il sito http://www.who-rabies-bulletin.org/.. Si ricorda di compilare, se ritenuto necessario, la scheda di valutazione del rischio presente in ACR. L’emanazione dell’ordinanza cane a rischio potenziale elevato deve essere registrata nell’apposito settore dell’AAA. Indicatori N° segnalazioni pervenute / N° pratiche concluse >= 90% Modulistica da utilizzare: vedi PSp VIII.b.) Richieste di sopralluogo in colonie feline per sterilizzazione e sterilizzazioni effettuate. Descrizione La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Gestione Colonie Feline. Il censimento e sterilizzazione di colonie feline è storicamente una delle attività di maggiore rilievo per la Sanità Animale di Milano. Programmazione delle attività L’obiettivo è l’esecuzione dei sopralluoghi richiesti e degli interventi di sterilizzazione programmati presso i CSPV, presso il PVCS e la sede di Mondo Gatto. Le colonie, i sopralluoghi e gli interventi eseguiti dovranno essere registrati in AAA. 76 Totale sopralluoghi/sterilizzazioni da effettuare: si prevede che possano essere richiesti circa 100 sopralluoghi e 1000 sterilizzazioni. Indicatori N° sopralluoghi-sterilizzazioni effettuate /N° sopralluoghi-sterilizzazioni effettuabili = 100% Modulistica da utilizzare: vedi IOSp. IX. Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie e di detenzione animali IX.a.) Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie Descrizione Questo processo è compreso nella PSp Controlli SA. L’obiettivo è il controllo delle corrette modalità di iscrizione e identificazione dei cani, registrazione della vaccinazione antirabbica, all’anagrafe degli animali da affezione regionale e la verifica/miglioramento delle conoscenze dei Veterinari Libero Professionisti in merito a zoonosi e movimentazione di cani e gatti. A questo proposito si richiama lo specifico obiettivo regionale “Piano di controllo sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione” che prevede che le strutture da sottoporre a controllo siano individuate in relazione a modalità di inserimento dei dati non conformi alle procedure indicate nella DDGS 15742/2008, al numero di forzature di chip inserite, oltre a eventuali necessità contingenti. Dettagli sull’attività dei Veterinari liberi professionisti accreditati sono visibili in AAA, sotto la funzione Reportistica> analisi attività veterinari LL PP. E’ opportuna una verifica su SIVIAN preventiva al sopralluogo che permetta di verificare i controlli già effettuati. Programmazione delle attività (17 SSV) I veterinari che effettueranno il sopralluogo nelle strutture dovranno provvedere alla verifica delle corrette modalità di iscrizione ed identificazione cani, della conoscenza da parte dei colleghi delle indicazioni per la movimentazione degli animali da affezione e delle modalità di segnalazione delle zoonosi. Gli interventi effettuati dovranno essere registrati sulla scheda di sopralluogo e in SIVIAN, entro 15 giorni dall’effettuazione del controllo. Per la verifica delle corrette modalità di gestione dell’AAA è necessario prima del sopralluogo scaricare la situazione presente in Banca dati a priori dal sito dell’AAA> Consultazione>banca dati a priori, utilizzando il codice fiscale del veterinario come chiave di ricerca. Eventuali problematiche riscontrate inerenti l’area di IAPZ devono essere prontamente segnalate. La suddivisione dell’attività tra i due Distretti sarà stabilita successivamente. Indicatori sopralluoghi programmati/sopralluoghi effettuati = 100% Modulistica da utilizzare: MOD VET 265 VIGILANZA SaAn AMBULATORI IX.b.) Vigilanza sul negozi animali, pensioni, canili, gattili Descrizione Questo processo è compreso nella PSp Controlli SA. L’obiettivo è la profilassi delle zoonosi e di altre malattie degli animali (in special modo cani e gatti ma anche tartarughe, pesci ornamentali ecc.) detenuti nelle strutture sopraelencate, il controllo della corretta gestione dell’anagrafe canina e della movimentazione di animali. A questo proposito si richiama anche lo specifico obiettivo regionale “Piano di controllo sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione” e il contenuto del file programmazione individuale presente su \\Aslmilano.it\dati\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\PROGRAMMAZIONE 2014\SA. Il Piano Regionale prevede che il personale del Dipartimento Veterinario effettui almeno un controllo annuale nelle strutture destinate alla commercializzazione di cani o gatti e presso almeno il 30% delle altre strutture autorizzate alla detenzione di animali da affezione. Inoltre prevede almeno 2 controlli annuali sui Canili Rifugio. 77 Programmazione delle attività (23 negozi e 12 pensioni asili strutture zoofile 2 canili) E’ necessario porre particolare attenzione all’età dei cuccioli soprattutto di quelli provenienti da scambi intracomunitari o importazioni, alla presenza sul passaporto della prescritta vaccinazione antirabbica e controllare la congruità (segnalamento, presenza del microchip ecc) dei passaporti. Indispensabile disporre di un lettore per verificare l’effettiva identificazione dei cani e gatti presenti. L’Operatore di Sanità Pubblica che effettua il sopralluogo controllerà la corretta registrazione sul registro di carico e scarico dei dati riferiti ai cani di cui sopra (data di ingresso, razza, sesso, età, n. di microchip, data di vendita). Al fine di verificare la corretta gestione dell’anagrafe è opportuno prima del sopralluogo stampare l’elenco dei cani intestati alla struttura dal sito AAA ed effettuare, durante il sopralluogo, la verifica con il registro di carico e scarico. Presso il canile rifugio sono previsti 2 sopralluoghi. Indicatori sopralluoghi programmati/sopralluoghi effettuati = 100% con priorità a canile rifugio, canili, gattili, pensioni, negozi registrati UVAC e che vendono cani e gatti. Modulistica da utilizzare MOD VET 44 SCHEDA NEGOZI ANIMALI Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Si ritiene utile informare che gli obiettivi operativi regionali anno 2014 sono tutti consultabili su SIVIAN al seguente indirizzo: http://www.sivian.it/cm_siv/sites/default/files/OBIETTIVI%20OPERATIVI%20REGIONALI%202014_IPERTEST O.pdf In particolare quelli di interesse per l’area IAPZ sono i seguenti: 1) PROGRAMMA REGIONALE DI VIGILANZA E CONTROLLO SULLA ALIMENTAZIONE ANIMALE - ANNO 2014 (PRAA 2014) (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI) 2) PIANO REGIONALE FARMACOSORVEGLIANZA 2014 (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI) 3) PIANO NAZIONALE RESIDUI RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ANIMALI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE PROGRAMMAZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNO 2014. (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI) 4) PIANO REGIONALE BENESSERE ANIMALE 2014 (PRBA 2014) A. BENESSERE ANIMALI DA REDDITO E DA AFFEZIONE (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI) B. SPERIMENTAZIONE ANIMALE 2013 (REFERENTE DOTT.SSA AURELI) 78 5) STABILIMENTI RICONOSCIUTI/REGISTRATI PER SOTTOPRODOTTI - LINEE GUIDA REGIONALI PER IL CONTROLLO UFFICIALE SUGLI IMPIANTI RICONOSCIUTI E REGISTRATI AI SENSI DEI REG. CE N. 1069/2009 E REG. UE N.142/2011. (REFERENTE DOTT. SCHIAVINI) 6) PIANO DI CONTROLLO DELLA GESTIONE DEL MATERIALE SPECIFICO A RISCHIO (M.S.R.) REGIONE LOMBARDIA ANNO 2014 (REFERENTE DOTT. MONTI) 7) PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI CONTROLLI – SETTORE RIPRODUZIONE ANIMALE - ANNO 2014 (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI) 8) PACCHETTO LATTE 2014 COMPRENSIVO DI PIANO DI CONTROLLO AFLATOSSINE . (REFERENTE DOTT.SSA MORICI) 9) PIANO REGIONALE SORVEGLIANZA SULLA PROGRAMMA DI VERIFICA DELLA QUALITÀ MICROBIOLOGICA DEL LATTE E DELL’EFFICACIA DEI PROCESSI DI TRATTAMENTO TERMICO DEL LATTE DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE 2013-2015 (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI) 10) CONTROLLI UFFICIALI NEGLI IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE LATTE RICONOSCIUTI/REGISTRATI DELLA REGIONE LOMBARDIA. (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI) 11) PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A BASE DI LATTE : DALLA PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI) 12) CONDIZIONALITA’ (REFERENTE DOTT.SSA BONVICINI) 1) Vigilanza e controllo sulle aziende di produzione di latte e sul latte crudo I controlli presso le aziende autorizzate alla produzione del latte crudo o alimentare vertono sulla verifica della corretta applicazione del REGOLAMENTO (CE) 854/2004 allo scopo di un innalzamento del livello igienico sanitario di tutta la filiera produttiva lattiero-casearia, garantendo la salubrità delle produzioni e quindi la tutela del consumatore. Le modalità di controllo devono tenere conto, oltre che delle PSp aziendali, delle indicazioni regionali contenute nel Pacchetto Latte 2014 disponibile in SIVI. Per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli allevamenti ispezionati. Azienda 1 2 Eredi FALAPPI ERCOLI E. & Figli Anagrafe aziende registrate Cod. Indirizzo allevamento Via Dudovich 1 Via Manduria 69 146 MI 012 146 MI 014 n. registrazione 5 7 Programmazione dell’attività Considerando l’esiguo numero delle aziende presenti vengono programmati i seguenti interventi: a) n. 1 sopralluogo annuo nelle aziende che producono latte (tot. 2), per quanto riguarda le modalità di svolgimento si invita a far riferimento al Pacchetto Latte 2014 (comprensivo di sottopiani vedi ad es. Procedure operative rischio aflatossine). 79 b) n. 3 sopralluoghi nelle aziende che producono latte crudo per la vendita diretta (146MI012) ((tot. 3) di cui 1 effettuato con fini formativi secondo indirizzo regionale c) n. 1 sopralluogo a seguito di ogni segnalazione di non conformità per carica batterica o cellule somatiche o di positività per sostanze inibenti. CAMPIONAMENTI Vedi piano latte crudo (prevista preaccettazione) e piano aflatossine. Totale sopralluoghi programmati = 5 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° aziende autorizzate > = 1 2) Vigilanza e controllo sull’alimentazione animale La normativa comunitaria in tema di sicurezza alimentare sottolinea l’importanza del controllo di filiera che deve essere basato su un approccio completo e integrato sull’intera catena alimentare dall’alimento per l’animale all’alimento per l’uomo. I controlli 2014 sono finalizzati a: verificare la rispondenza ai requisiti, previsti dalla vigente normativa in materia di alimenti per animali e di ogni altra sostanza impiegata per la produzione di alimenti per animali o nell’alimentazione degli animali. Assicurare i controlli sulla filiera dell’alimentazione animale anche in funzione degli effetti dell’alimentazione sullo stato di salute e del benessere animale. Verificare la corretta applicazione delle procedure di rintracciabilità dei prodotti. I controlli saranno caratterizzati dall’attività di vigilanza e campionamento presso gli impianti di produzione/commercializzazione di mangimi e presso allevamenti dove vengono allevati animali le cui produzioni sono destinate all’alimentazione umana. L’entrata in vigore del Il Regolamento 183/2005 ha ampliato le competenze del Dipartimento Veterinario estendendone la vigilanza agli operatori del settore dei mangimi in tutte le fasi, a partire dalla produzione primaria. Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza ANAGRAFE DELLE IMPRESE DEL SETTORE DEI MANGIMI Risulta necessario provvede a: il costante aggiornamento degli elenchi previsti dal Reg. (CE) n. 183/2005, - la trasmissione degli elenchi aggiornati delle imprese del settore di mangimi registrate ai sensi del Reg. (CE) n. 183/2005 alla U.O. Veterinaria entro il 31 maggio ed 30 novembre 2014 L’anagrafe degli allevamenti è presente nel sistema informatico Regionale, i riconosciuti sono presenti anche in SIVIAN e devono essere costantemente aggiornati. Per gli impianti registrati dal 2013 è possibile l’inserimento in SIVIAN: si richiede pertanto di provvedere ad inserire/aggiornare gli impianti ove viene svolto il sopralluogo (anche ai fini della rendicontazione) o in caso di nuova apertura cessazione, per l’aggiornamento completo dell’anagrafe si attendono ulteriori istruzioni regionali. L’anagrafe degli impianti registrati/riconosciuti ai sensi del Regolamento 183/2005 è disponibile nella cartella censimento cittadino seguendo il percorso: Dipartimento Veterinariocensimento cittadino-AREA B-C- 183 Riconoscimenti, 183 Registrati, si rammenta inoltre l’obbligo dell’invio in regione degli elenchi registrati, risulta pertanto indispensabile segnalare al Presidio IV/ segreteria qualsiasi variazione per l’aggiornamento del file sopracitato. E’ attivo in SIVI il programma relativo alla gestione dei numeri di riconoscimento rispettivamente ai sensi del reg. n. 183/2005 e di registrazione ai sensi del n. 767/2009, pertanto tutte le richieste riguardanti i riconosciuti (nuove attività, modifiche, cessazioni) dovranno essere effettuate tramite SIVI. 80 VIGILANZA E CONTROLLO L’esecuzione del controllo comporta la compilazione del verbale di ispezione e, di norma, della check list e copia di tali documenti, sottoscritti dai partecipanti al controllo saranno lasciati all’operatore del settore dei mangimi. In merito alle check list, qualora richiesta dall’utente, potrà essere inviata in un tempo successivo tramite posta, fax mail. In attesa della applicazione delle nuove modalità di definizione del rischio previste dal Piano regionale della prevenzione veterinaria 2012-2014, anche per il 2014 vengono tenute in considerazione le indicazioni relative al numero minimo di ispezioni da eseguire di seguito elencate ove presenti. Si invita a fare riferimento anche alle tabelle di programmazione ove nel foglio riferito al Reg. 183/2005 sono stati inserite le ispezioni programmate. Una ispezione l’anno presso: stabilimenti di produzione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), b), c) del Reg. (CE) n. 183/2005; • impianti di produzione di mangimi medicati e prodotti intermedi; • stabilimenti di produzione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), b), c) del Reg. (CE) n. 183/2005; • aziende zootecniche che producono mangimi medicati per autoconsumo; • imprese di produzione di cui all’articolo 5, comma 2, del Reg. (CE) n. 183/2005; • laboratori di analisi per autocontrollo aziendale o autorizzati all’esecuzione di analisi per conto terzi; • stabilimenti di produzione di alimenti per animali da compagnia; una ispezione ogni due anni presso: • stabilimenti di commercializzazione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), e b) del Reg. (CE) n. 183/2005; • impianti di distribuzione di mangimi medicati e prodotti intermedi; • imprese di commercializzazione di cui all’articolo 5, comma 2, del Reg. (CE) n. 183/2005. Per le imprese di cui all’art. 5, comma 1, del Reg. (CE) n. 183/2005, dato l’elevato numero dei produttori primari, le ispezioni devono essere programmate ed effettuate, in base al livello di rischio e alle risorse dipartimentali disponibili; nel corso dell’effettuazione dei sopralluoghi si richiede di prestare particolare attenzione alla gestione del rischio aflatossine, ove pertinente. Programmazione dell’attività a) Programmazione ed effettuazione di controlli ed attività previsti dal PRAA anno 2014; b) n. 15 sopralluoghi presso aziende dove vengono allevati bovini, ovi-caprini; vengono esclusi dall’attività di controllo gli allevamenti per autoconsumo; c) Aggiornamento in continuo degli impianti registrati/riconosciuti ai sensi del Regolamento 183/2005; d) n. 1 sopralluogo in 35 impianti registrati ove necessario, a verificare anche il sistema rintracciabilità ; e) n. 1 sopralluogo in 15 impianti riconosciuti ove necessario, a verificare anche il sistema rintracciabilità; Totale sopralluoghi programmati = 65 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1 81 3) Vigilanza e controllo sul farmaco veterinario L’attività di vigilanza e controllo sul farmaco veterinario è caratterizzata : Farmaco-sorveglianza effettuata su commercializzazione, distribuzione e utilizzazione del farmaco veterinario, sulla conformità formale e sostanziale delle ricette inviate ai Distretti Veterinari di questa A.S.L., sul corretto utilizzo del farmaco; Farmaco-vigilanza, attuata a seguito di segnalazioni di reazioni avverse a medicinali veterinari Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza 1) Anagrafe degli allevamenti L’anagrafe degli allevamenti è presente nel sistema informatico Regionale, ed è di fondamentale importanza mantenere aggiornati i campi “scorta farmaci” e “ autoconsumo ”. 2) Anagrafe operatori autorizzati ai sensi artt 66-70 D.Lvo 193/06 (ex artt 31-32 del D.lvo 119/92) Oltre a SIVIAN è presente un file in censimento cittadino. 3) Anagrafe operatori autorizzati ai sensi dell’art. 80 D.lvo 193/06 (ex art. 34 del D.lvo 119/92) Oltre al Sistema informatico regionale è presente un file in censimento cittadino. 4) Anagrafe veterinari l.p. autorizzati alla detenzione scorta zooiatrica ai sensi dell’art. 85 D.lvo 193/06 Presenti in SIVIAN: voce “Medico Veterinario senza struttura”. INDICAZIONI REGIONALI D.Lgs. 193/2006 CATEGORIE A B C D E grossisti e depositari di medicinali veterinari vendita diretta ditte produttrici di medicinali veterinari fabbricanti di premiscele vendita diretta (art 70) ambulatori / cliniche I medici veterinari autorizzati a detenere scorte allevamenti bovini allevamenti suini allevamenti di equidi L allevamenti ittici M allevamenti avicoli (rurali) N allevamenti cunicoli F G H N. IMPIANTI ATTIVI N. CONTROLLI PROGRAMM ATI 10 10 1 1 fissare la frequenza 1 1 fissare la frequenza Non Presenti FREQUENZE DEI CONTROLLI annuale annuale Norma di riferimento art. 68, c. 3 art. 73 art.71, c. 3 Annuale (se presenti scorte e/o registro trattamenti) art. 80, c. 3 art. 79, c. 3 213 80 Annuale art. 80, c. 3 105 10 Annuale annuale DPA: annuale annuale art. 79, c. 3 art. 79, c. 3 art. 79, c. 3 art. 79, c. 3 25 1 2 Non Presenti annuale art. 79, c. 3 17 (14 + 3 scorte) Di cui almeno 10 bovini 2 ovaiole 1 eq. da carne annuale art. 79, c. 3 12 Solo per autoconsu mo O allevamenti ovi-caprini annuale P ippodromi, maneggi, scuderie DPA: annuale Q canili / gattili/ pensioni apiari R S T U altre specie animali (Stabulariacquario) farmacie parafarmacie art. 79, c. 3 art. 79, c. 3 fissare la frequenza fissare la frequenza DPA: annuale art. 79, c. 3 fissare la frequenza fissare la frequenza 1 162 2 40 82 1 18 (15+3 scorta) 1 3 31 (30 stabulari + 1 scorta) 10 In merito alle frequenze di vigilanza, ove non sono state rispettate le frequenze indicate dalla U.O. regionale si è tenuto conto del fatto che si tratta di punti di intervento ove si movimenta solamente farmaco destinato ad animali da compagnia o di piccoli allevamenti . Nel campione identificato prioritariamente devono essere inseriti: 2) gli allevamenti che hanno richiesto l’inserimento nelle liste export produzione latte ( al momento non risultanti) 3) gli allevamenti autorizzati a detenere scorte 4) gli allevamenti dove nel 2013 sono state rilevate non conformità Le aree da sottoporre a controllo negli allevamenti devono soprattutto riguardare: • l’uso appropriato dei farmaci veterinari • l’identificazione degli animali trattati • la registrazione dei dati intesa come : inizio/fine dei trattamenti, rispetto tempi di sospen-sione , informazioni sulla catena alimentare • utilizzo dell’alimentazione medicata Per quanto riguarda la graduazione del rischio relativamente all’impiego del farmaco veterinario il Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria 2012-2014 propone la possibilità di categorizzare il rischio per macrocategorie. Tale approccio è obiettivo del triennio 2012-2014. La programmazione 2014 tiene conto della valutazione del rischio sino ad ora attribuita. Per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli allevamenti ispezionati. Programmazione dell’attività a) aggiornamento anagrafi: si riportano a fine paragrafo le indicazioni regionali. b) Esecuzione delle attività previste nella programmazione del PNR anno 2014 di competenza della SC IAPZ; c) n. 1 sopralluogo annuo presso il 100% delle strutture (allevamenti , scuderie, ecc.) autorizzate ai sensi dell’art. 80 D.lvo 193/06 alla detenzione scorta farmaci (7 vedi foglio scorte farmaci impianti in tabella programmazione); d) n. 15 ispezioni presso scuderie che non detengono scorte di farmaci, intervento effettuato, ove possibile, contestualmente alla verifica del benessere animale; e) n. 15 sopralluoghi presso allevamenti dove vengono allevati animali da reddito (non per autoconsumo); f) n. 1 sopralluogo annuo presso il 100 % di depositi e/o grossisti di medicinali veterinari e officine di produzione(autorizzati ai sensi del dell’art.66/70 D.lvo 193/06)(n. 11 strutture + 1 officina produzione) anche in caso di strutture non attive; g) n. 10 controlli presso farmacie che vendono prodotti veterinari; h) n. 80 controlli presso strutture sanitarie veterinarie, in concomitanza con il controllo sulla struttura; i) n. 30 controlli presso stabilimenti utilizzatori, in concomitanza con i controllo sul benessere animale; j) N. 10 controlli presso veterinari l. p. autorizzati alla detenzione di scorta zooiatrica ai sensi dell’art. 85 D.lvo 193/06; k) N.1 controlli presso canili/gattili. l) N. 3 controlli presso apicoltori eventualmente in collaborazione con il Servizio di Sanità Animale. Si ritiene indispensabile precisare che i prelievi PNR effettuati in allevamenti per la ricerca di molecole per le quali è consentito l’utilizzo vanno sempre effettuati contestualmente ad un 83 intervento di FARMACOSORVEGLIANZA, risulta quindi indispensabile che il Veterinario IV referente per zona prenda accordi specifici con i TdP. L’esito del sopralluogo deve essere sempre documentato nel verbale di prelievo o nel foglio allegato in particolare si richiede di segnare la data dell’ultimo trattamento, barrare e controfirmare la prima riga vuota del registro se compilato in ordine cronologico (eventualmente fare foto del registro e sul verbale di sopralluogo segnare acquisite foto registro trattamenti pag. n. ….. nel caso di compilazione per singolo farmaco). Nella tabella campionamenti PNR 2014 i prelievi di cui sopra sono evidenziati in giallo, vengono comunque di seguito riportati Gruppo Molecola Materiale Categoria animale antibiotici acido nalidixico, acido oxolinico, amoxicillina, ampicillina, ciprofloxacin, clortetraciclina, cloxacillina, danafloxacina, dicloxacillina, difloxacin, doxiciclina, enoxacin, latte vaccino enrofloxacin, flumequina, marbofloxacina, nafcillina, norfloxacin, ossitetraciclina, oxacillina, penicillina G, sarafloxacina, tetraciclina Vacca latte avermectine abamectina , doramectina , eprinomectina , ivermectina , moxidectina Vacca latte latte vaccino Allevamento Risulta sempre necessario provvedere all’aggiornamento degli impianti in SIVIAN, a tal fine si forniscono alcune indicazioni: Per quanto riguarda l’attività di vendita all’ingrosso di medicinali veterinari occorre distinguere: − tipologia “grossisti autorizzati alla vendita diretta “ impianti in possesso di autorizzazione per svolgere la vendita diretta di medicinali veterinari − tipologia “grossisti di medicinali veterinari” impianti che sono autorizzati esclusivamente a svolgere la vendita all’ingrosso di medicinali veterinari − tipologia “vendita al dettaglio e all'ingrosso di medicinali veterinari di cui all'art. 90, D.Lgs. 193/2006” (art. 90, D.Lgs. 193/2006 La vendita al dettaglio e all'ingrosso dei medicinali veterinari ad azione antiparassitaria e disinfestante per uso esterno, nonché dei medicinali veterinari destinati ad essere utilizzati esclusivamente per i pesci di acquario, gli uccelli da gabbia e da voliera, i piccioni viaggiatori, gli animali da terrario, i furetti, i conigli da compagnia ed i piccoli roditori, può essere effettuata anche negli esercizi commerciali rientranti nella relativa tabella merceologica purché non sia previsto obbligo di prescrizione medico-veterinaria.) − Tipologia “medici veterinari senza struttura” detentori di scorte zooiatriche. Totale ispezioni programmate = 184 Reporting attività Per il 2014 è da fare esclusivamente con SIVIAN, come previsto negli obiettivi regionali. Si rammenta che i controlli saranno considerati utili per il piano farmacosorveglianza solo qualora sarà inserito come “motivo del controllo” la voce “attuazione programma”. I DATI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ SVOLTA NELL’ANNO 2014 SARANNO ESTRATTI DA SIVIAN IN DATA 31.01.2015 A CURA DELLA U.O. VETERINARIA. Per quanto riguarda gli allevamenti durante la riunione tenutasi in Regione in data 16.01.13 è stato stabilito di inserire in SIVIAN il sopralluogo di farmacosorveglianza solo per la specie più rilevante presente in allevamento, specificando in ogni caso nelle conclusioni che l’intervento ha riguardato tutte le specie da reddito presenti. 84 Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N°sopralluoghi programmati >= 0,98 N° prescrizioni 2013/ N°sopralluoghi effettuati 2013 > = N°prescrizioni 2014/ N°sopralluoghi effettuati 20134 4) Vigilanza e controllo sul benessere animale Il benessere animale delle specie da allevamento è al centro dell’attenzione della Comunità Europea, attenzione che si è resa evidente nella stesura del Regolamento CE 882/2004 relativamente ai controlli ufficiali da effettuare al fine di verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di benessere degli animali; la salute e il benessere degli animali da reddito, inseriti nel circuito alimentare, sono fattori importanti che contribuiscono alla qualità e alla sicurezza degli alimenti nonché alla prevenzione della diffusione delle zoonosi e delle antropozoonosi. Nel territorio del comune di Milano riveste una notevole importanza il settore degli animali da compagnia: è prevista una attività di verifica dei requisiti strutturali e delle condizioni di benessere degli animali. Si rammenta che dal 1-1-12 è vietato l’allevamento di galline ovaiole in gabbie non modificate. Priorità da tenere in considerazione in fase di programmazione : - allevamenti con non conformità aperte - tipologie di allevamenti con elevate non conformità pregresse - galline ovaiole (PRIVILEGIARE: ALLEVAMENTI NON CONTROLLATI NEL 2013, ALLEVAMENTI RISTRUTTURATI, ALLEVAMENTI CHE ESEGUONO LA MUTA) • • Inoltre le indicazioni di priorità fornite dal Servizio sono le seguenti: rivedere gli allevamenti con punteggio di Score Card superiore a 300 (file visionabile in cartella IAPZ- Archivio-2013- score card 2013- SCORE CARD ALLEVAMENTI-SCORECARDall2013.xls) allevamenti non visti nel 2013. CONDIZIONALITA’ Come per l’anno 2013, i controlli eseguiti per la verifica del rispetto degli atti della condizionalità (atti C16, C17 e C18) saranno eseguiti nel corso di tutto l’anno e saranno disgiunti dai controlli operati dai funzionari provinciali. I risultati dei controlli eseguiti nell’ambito del PRBA 2014 avranno valenza anche per la verifica del rispetto degli atti della condizionalità. INTERVENTI ASSEGNATI DALLA REGIONE Specie Galline ovaiole Cavalli produzione carne Categoria di >350 capi >10 capi rischio per tipologia Tot. 4 2 1 Bovini >50 capi 1 Si rammenta che per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli allevamenti ispezionati. 4.1) Controlli sul benessere animale presso gli allevamenti e presso le strutture che detengono animali Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza Le anagrafi delle attività soggette a vigilanza sono disponibili nelle banche dati regionali. 85 Programmazione dell’attività a) n. 20 sopralluoghi in diversi allevamenti dove vengono allevati animali da reddito, come da tabella programmazione annuale 2014, tenendo conto delle indicazioni minime previste dalla Regione. b) N. 15 sopralluoghi presso concentramenti di equini sportivi/da diporto, di norma, con un numero di animali superiore a 5. c) n. 80 sopralluoghi in diversi esercizi dove vengono venduti/detenuti animali dando la precedenza alle strutture non visitate nell’anno precedente coordinando gli interventi con il Servizio Sa.An.. d) n. 6 sopralluoghi presso il Parco Canile/Gattile rifugio del Comune di Milano. e) N. 2 sopralluoghi, 1 presso il canile sanitario convenzionato con i 6 comuni del CSPV Polo Nord, ed 1 presso il PVCS di Milano. f) N. 2 sopralluoghi benessere macellazione . Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 1 N° prescrizioni 2013/ N° sopralluoghi effettuati 2013 >= N° prescrizioni 2014/ N° sopralluoghi effettuati 2014. 4.2) Controlli sul benessere animale durante il trasporto Il trasporto rappresenta sempre per gli animali una fonte di stress ed è spesso causa di notevoli problemi, soprattutto per quanto riguarda gli animali da allevamento, per i quali eventuali lesioni, oltre ad essere in contrasto con la vigente normativa sul benessere e colpire l’attuale sensibilità dell’opinione pubblica, possono interferire con la qualità e salubrità dei prodotti destinati all’alimentazione umana, con danni economici e pericoli sanitari facilmente intuibili. Per il rilascio o il rinnovo delle autorizzazioni, è necessario acquisire il numero di autorizzazione univoco che identificherà ciascun trasportatore che deve essere rilasciato attraverso l’ apposito applicativo residente in BDR , iI suddetto applicativo consente di costituire l'anagrafe regionale dei trasportatori Tipo 1 e 2 e dei mezzi omologati, ed inoltre di stampare sia le autorizzazioni dei trasportatori che i certificati di omologazione dei mezzi di trasporto. Per quanto riguarda le autocertificazioni relative agli automezzi per trasporti sotto le 8 ore e per trasporti non commerciali e idoneità al trasporto permane l’obbligo di aggiornare il file anagrafico presente in censimento cittadini diviso in fogli divisi secondo le varie tipologie (percorso \\aslmilano.it\dati\Dipartimento Veterinario\Censimento Cittadino\AREA A C reg.1 2005.xls) Punti critici da sottoporre a controllo Sul territorio di competenza sono presenti 1 macello e l’ ippodromo del galoppo ove avviene una discreta movimentazione di animali sia in ambito nazionale che internazionale. Per quanto riguarda il macello si tratta di una struttura in cui vengono macellati prevalentemente ovicaprini, risulta inoltre annesso ad un allevamento dello stesso proprietario per cui gli animali non arrivano direttamente al macello ma presso l’allevamento ove soggiornano e vengono poi macellati un po’ per volta. Per il 2014 si provvederà ad organizzare un corso per abilitazione di conducenti/guardiani. Come richiesto dalla regione si procederà in particolare all’approfondimento dei seguenti argomenti: • Giornali di viaggio: verifica della conformità, modalità di raccolta, ecc. • Applicazioni delle sanzioni previste dal D.Lgs. 25 luglio 2007, n. 151 - Disposizioni sanziona-torie per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate. • Idoneità degli animali al trasporto Programmazione dell’attività a) n. 5 controlli a campione presso l’Ippodromo Milanese; b) n. 1 controlli a campione presso il macello e/o l’allevamento annesso. c) n. 6 controlli, per verificare l’autocertificazione degli automezzi . 86 Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati / N° sopralluoghi programmati = 1 Totale sopralluoghi (4.1 + 4.2) programmati = 137 Reporting attività L’attività di controllo in materia di benessere animale in allevamento svolta nell’anno 2014 sarà rendicontata esclusivamente attraverso SIVIAN. In particolare per la rendicontazione dei controlli da effettuarsi presso l’unico macello attivo si richiede di attenersi alle modalità specificate sul PRBA 2014 paragrafo “registrazione attività di controllo”. Quanto sopra anche per dare attuazione alle raccomandazioni scaturite nel corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO Veterinaria Regione Lombardia il 6 e 7 agosto 2013. Per il resto si invita a far riferimento al foglio Modalità di rendicontazione in tabella PROGRAMMAZIONE IAPZ 2014. 5) Vigilanza e controllo sulla Sperimentazione animale L’attività di controllo e vigilanza deve essere attuata per verificare il rispetto di quanto previsto dal D.lvo 116/92. Tale attività è caratterizzata da: Verifica del benessere animale e di quant’altro previsto dal Dlgs. 116/92 presso gli impianti autorizzati quali stabilimenti utilizzatori, allevatori e fornitori; Verifica del corretto utilizzo del farmaco presso gli impianti utilizzatori; Verifica del corretto smaltimento delle carcasse degli animali. Per il 2014, dovranno essere ispezionati 1 volta l’anno tutti gli impianti (anche quelli al momento non attivi ma con autorizzazione in essere) per la verifica del mantenimento dei requisiti minimi,. CATEGORIE A Stabilimenti di allevamento B Stabilimenti fornitori C Stabilimenti di allevamento/fornitori D Stabilimenti utilizzatori Stabilimenti utilizzatori di cani, gatti E e/o primati non umani FREQUENZE MINIME DEI CONTROLLI N. IMPIANTI ATTIVI annuale annuale annuale annuale 10 1 N. CONTROLLI PROGRAMM ATI 10 1 37 37 semestrale 0 0 Per il 2014 si propone di mettere a punto una Score card specifica per la vigilanza su questo tipo di attività. Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza E’ disponibile in SIVIAN ed è necessario tenerla costantemente aggiornata, qualora non attivo si richiede di inserire nelle note tale specifica. Programmazione dell’attività a) n° 37 sopralluoghi presso gli stabilimenti utilizzatori; b) n° 10 sopralluoghi presso gli stabilimenti allevatori; c) n° 1 sopralluogo, presso l’unico stabilimento fornitore presente sul territorio di competenza; d) verifica di tutti i progetti di ricerca pervenuti . 87 Totale sopralluoghi programmati = 48 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 1 N° prescrizioni 2013/ N° sopralluoghi effettuati 2013 >= N°prescrizioni 2014/ N°sopralluoghi effettuati 2014 6) Vigilanza e controllo su arti e professioni veterinarie, strutture veterinarie L’attività di vigilanza e controllo presso le strutture sanitarie viene attuata al fine di verificare: Appropriatezza della struttura e mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali secondo quanto previsto dal DDUO 13.04.2005, n. 5403 . Contestualmente si provvederà a verificare anche la: • corretta gestione del farmaco veterinario (farmaco-sorveglianza e farmaco-vigilanza); • corretta gestione dello smaltimento delle spoglie animali. Il DDUO citato prevede che le AASSLL effettuino la vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie con cadenza almeno triennale, è quindi previsto che vengano sottoposte a vigilanza per lo meno un terzo delle strutture presenti sul territorio di competenza dando, ovviamente, la precedenza alle strutture non visitate nei 2 anni precedenti oppure strutture presso le quali nel 2013 sono state riscontrate non conformità rilevanti. Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza E’ disponibile in SIVIAN. Programmazione dell’attività a) n. 1 sopralluogo annuale su almeno 33% circa delle strutture veterinarie presenti sul territorio di competenza, dando la priorità a quelle non controllate durante i 2 anni precedenti o con precedenti di non conformità, per un totale di 80 sopralluoghi. b) aggiornamento anagrafe. Totale sopralluoghi programmati = 80 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45 Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati > =1 7) Vigilanza e controllo sui sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano 88 L’attività di vigilanza e controllo dovrà verificare il rispetto dei Regolamenti CE 1069/2009 e 142/2011 recanti le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano. Al fine di evitare rischi che tali prodotti potrebbero comportare per la salute pubblica o per la salute degli animali, l’attività di verifica della corretta gestione dei sottoprodotti di origine animale deve riguardare tutta la catena: raccolta, trasporto magazzinaggio, manipolazione trasformazione, uso o eliminazione. In tale attività rientrano i controlli previsti dal Piano Regionale di controllo sulla gestione del MSR; tale piano prevede una serie di controlli e verifiche sulla corretta eliminazione del MSR (materiale di categoria 1) dalla catena alimentare, sia umana, sia animale. Sono previsti interventi di vigilanza e controllo sul corretto smaltimento delle carcasse di animali rinvenuti morti sul suolo pubblico e delle carcasse di animali da compagnia e da reddito di proprietà. Tale attività viene svolta nel corso dei sopralluoghi già programmati per le seguenti attività: allevamenti di bovini, strutture sanitarie veterinarie, stabilimenti utilizzatori/produttori. In particolare, presso gli allevamenti bovini, verrà svolto il “Piano regionale di controllo della gestione del MSR” In merito a questi accertamenti si verificherà: • la corretta segnalazione dei capi morti in allevamento; • il corretto smaltimento degli animali morti; • il rispetto delle modalità e dei tempi di restituzione dei documenti di accompagnamento. Anche nel corso del 2014 proseguirà il controllo della gestione dei sottoprodotti nella grande distribuzione. Programmazione dell’attività a) Nel territorio di competenza sono presenti 7 impianti registrati ed 1 impianto riconosciuto (di transito), per tali impianti nel 2013 è stata compilata la score card regionale per la valutazione del rischio , che comunque dovrà essere compilata per singolo impianto anche per il 2014. Si riportano nella tabella sottostante i risultati ottenuti e la conseguente frequenza di controlli: SCORE CARD 1069 1 REGISTRATO 2 REGISTRATO 3 REGISTRATO UNIMI ANATOMIA CEDES SAS ROMAGNONI 4 REGISTRATO 5 REGISTRATO 6 RICONOSCIUTO ESPERIS SENTINEL LIPITALIA 7 REGISTRATO 8 REGISTRATO totale ITALFARMACO BIOLIFE punteggi puntegg n sopr.2014 n sopr.2013 o 2013 io 2012 157 1 253 2 160 1 180 1 167 1 167 1 non 173 1 pres. 210 2 233 2 220 4 283 4 non 220 2 pres. 250 2 250 2 14 Per l’impianto Riconosciuto viene mantenuta la frequenza minima a suo tempo stabilita dalla Regione. Per i registrati sono stati previsti 2 interventi annuali in caso di punteggio superiore a 200, ed uno per i rimanenti, in quanto non essendo ancora prevista una categorizzazione del rischio completa per tutte le sottocategorie di attività IAPZ, a livello sperimentale si ritenuto di diversificare le frequenze secondo quanto sopra descritto. b) Verifiche della gestione dei sottoprodotto o.a. presso grande distribuzione, n. 5 interventi, effettuati contestualmente ad un intervento di vigilanza sui derivati del latte. Inoltre sono stati previsti i seguenti interventi che saranno svolti in concomitanza ad altre attività di vigilanza: c) Controllo MSR in allevamenti bovini, n. 9 interventi su allevamenti bovini o bovini/ovicaprini (gli interventi sugli allevamenti ovicaprini verranno svolti dal servizio Sa.An.); d) Verifiche presso Strutture Sanitarie Veterinarie, n. 70 interventi; e) Verifiche presso Stabilimenti utilizzatori, n. 30 interventi; 89 Totale sopralluoghi programmati = 128 Reporting attività Per i riconosciuti ed i registrati gli interventi devono essere obbligatoriamente inseriti in SIVIAN, Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati> =0,98 8) Vigilanza e controllo sulla riproduzione animale La realtà territoriale dell’ ASL di Milano non comprende stazioni di monta, impianti per l’inseminazione artificiale, centri di produzione di seme e recapiti; l’attività di vigilanza verrà quindi attuata esclusivamente presso gli allevamenti bovini dove viene praticata la riproduzione animale. I controlli presso gli allevamenti dovranno verificare il rispetto della normativa ed in particolare del Decreto Politiche Agricole 403/2000 “Approvazione del nuovo regolamento di esecuzione della legge 15.01.1991 - Disciplina della riproduzione animale” ed in particolare: • Controllo delle abilitazioni degli operatori che praticano attività di inseminazione artificiale (veterinari e operatori laici) a seguito di richiesta di iscrizione nell’apposito elenco regionale da parte degli interessati • Verifica della regolare compilazione dei certificati di intervento fecondativo e la relativa trasmissione all’APA territorialmente competente • Controllo delle regolari abilitazioni degli operatori che praticano attività di impianto embrionale (veterinari) a seguito di richiesta di iscrizione nell’apposito elenco regionale da parte degli interessati. • Verifica della regolare compilazione dei certificati di impianto embrionale e la relativa trasmissione all’APA territorialmente competente • Verifica della corretta conservazione di materiale seminale/embrioni in allevamento. • Avvenuta comunicazione alla Regione, con recapiti dell’allevatore, in caso di necessità di distruzione di materiale seminale/embrioni conservati in allevamento. Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza Le anagrafi delle attività soggette a vigilanza sono disponibili nelle banche dati regionali. Programmazione dell’attività Il Piano regionale integrato dei controlli – Settore riproduzione animale – Anno 2014 prevede che vengano viste il 2% delle aziende ove si pratica l’intervento fecondativo ed il 10% degli operatori autorizzati (laici e/o veterinari) tali controlli verranno effettuati congiuntamente ad operatori della Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca, sono quindi previsti: a) N. 3 sopralluoghi presso gli allevamenti bovini dove viene attuata la riproduzione animale su 25 censiti. b) N. 3 interventi presso operatori che praticano attività di inseminazione artificiale su circa 15 censiti. Totale sopralluoghi programmati da effettuare = 6 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1 90 9) Vigilanza e controllo sugli impianti della filiera lattiero-casearia Gli accertamenti presso le strutture che trattano prodotti a base di latte non sono finalizzati solo al controllo del prodotto finito e degli ambienti in cui avviene la lavorazione, ma anche al processo di lavorazione, alla corretta analisi dei rischi, dei punti critici ed alle procedure di monitoraggio e verifica. Obiettivi Regionali di nuova formulazione per il 2014 sono: 1. VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI, DELLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG (CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE ALIMENTARI 2. DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA SEMPLIFICAZIONE DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE Durante gli interventi ispettivi sarà indispensabile prestare particolare attenzione a verificare il rispetto dei criteri microbiologici stabiliti dai diversi regolamenti CE (853/04, 854/04, 2073/05 e s. m. e i.) ed in particolare: o il rispetto delle frequenze di campionamento e analisi previste o, laddove la normativa non preveda specifiche frequenze, le giustificazioni alla base delle frequenze di campionamento e analisi stabilite e condotte o le modalità di campionamento e invio dei campioni al laboratorio o la conformità formale del laboratorio (accreditamento delle prove, iscrizione nel registro regionale, rispetto dei metodi previsti o, laddove siano stati applicati metodi alternativi, delle condizioni sulla cui base possono essere impiegati tali metodi, modalità di redazione e completezza dei rapporti di prova) o le modalità di registrazione e valutazione dei risultati delle prove di laboratorio con particolare riguardo all’esame degli andamenti o le azioni successive al riscontro di risultati non conformi o insoddisfacenti La declinazione a livello locale dell’obiettivo n. 2 verrà effettuata in ottemperanza alle indicazioni regionali. Sono previsti due incontri di divulgazione delle linee di indirizzo oggetto del presente obiettivo Gli operatori dovranno inoltre informate gli OSA circa le NUOVE LINEE DI INDIRIZZO IN TEMA DI SEMPLIFICAZIONE DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE. Per gli impianti riconosciuti si è provveduto a calcolare la frequenza di intervento congiuntamente alla S.C. IPTC in base al punteggio della Score Card calcolata per singolo impianto, degli interventi annuali previsti almeno uno deve essere un audit effettuato con la S.C. IAPZ. Si rammenta che nel corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO Veterinaria Regione Lombardia il 6 e 7 agosto 2013, è stato richiesto di prestare più attenzione alla distribuzione temporale dei controlli negli stabilimenti Riconosciuti. 1. TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI TRATTAMENTI DENOMINAZIONE IMPIANTO PECK SPA Via Spadari n.9 Milano TIPOLOGIA IMPIANTO PUNTEGGIO CAT. RISCHIO SCORE-CARD N. INTERVENTI/ANN O Impianti di produzione di prodotti a base di latte 178,33 3 7 Impianti di Produzione di prodotti a base di latte industriale 173,37 3 7 Impianti di produzione di prodotti a base di latte 160,01 3 7 IT 03/24 2 CE DIBENEDETTO IL DESSERT SRL Cologno Monzese-Via Volontari del Sangue 50 IT 03/1777 GELATERIA CORTINOVIS Cinisello Balsamo 91 industriale via Ciajkovskij 35 IT 03/684 CREAM GARDEN S.n.C. IT 03/1387 Impianti di produzione di prodotti a base di latte non industriale. CASEIFICIO MICCOLI SAS di Miccoli Roberto Impianti di produzione di prodotti a base di latte Via Stendhal 47 Formaggi-Yogurth Via B.Quaranta 3 Milano 141,68 4 5 133,34 4 5 120,01 4 5 IT B5D88 Impianti di produzione di prodotti a base di latte GECO S.r.l. Via Marghera 51 Milano IT 03/1711 Anche per gli impianti registrati si è provveduto al calcolo del rischio e quindi della frequenza di ispezioni in collaborazione con la S.C. IPTC alla cui trattazione si rimanda. Per le attività registrate, per l’anno 2014, sono previste solo ispezioni, eventuali audit potranno essere concordati con il Direttore di SC IAPZ in caso di situazioni problematiche. Un caso particolare è rappresentato dai Laboratori di produzione e vendita di prodotti a base di latte, ed in modo specifico per la produzione di mozzarelle, per i quali nell’anno 2013 la compilazione delle score card e l’esecuzione di 2 controlli per il “piano pastorizzazione” ha confermato trattarsi di attività che meritano una particolare attenzione, cosa per altro resa possibile visto l’esiguo numero di impianti presenti. Nella tabella sotto riportata sono specificati gli interventi previsti. SCORE CARD LAB LATTE 2013 punteggi o n. soprall. 187 3 1 FIOR DI LATTE MAC MAHON, 12 MILANO 2 CASEIFICIO I TRULLI di PALMISANO ANTONIO VARESINA 39 MILANO 153 3 Tolstoi 53 MILANO 160 3 BENACO 1 MILANO 200 4 3 4 YALTA srl LUCANIA FOOD SRL 5 MASTRO CASARO Cesare Da Sesto n.1 SESTO SAN GIOVANNI 6 OROBIANCO SRL SAN GREGORIO 25 MILANO 140 3 attività nuova non ci sono dati storici 3 attività nuova non ci sono dati storici 19 TOTALE Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza ANAGRAFE IMPIANTI : è disponibile in SIVIAN. Programmazione dell’attività Per il dettaglio dell’attività programmata si rimanda al quanto indicato nel capitola “Sicurezza Alimentare” si riporta in ogni caso un sunto di quanto programmato: c) N. 36 sopralluoghi presso gli impianti riconosciuti dei quali almeno un audit. d) N. 140 interventi presso laboratori per la produzione di gelati, dei quali 72 eseguiti dai veterinari ufficiali. Dovrà essere data la precedenza agli impianti non ispezionati da più tempo o con non conformità di rilievo nel 2013. 92 e) N. 15 interventi presso le rivendite di latticini ambulanti presenti presso i mercati settimanali, anche in questo caso dando la precedenza alle attività non viste da più tempo. f) N. 19 interventi presso laboratori registrati per la produzione di mozzarelle, con particolare riferimento alla valutazione degli esami eseguiti in autocontrollo ai sensi del reg. CE 2073/ g) N. 6 interventi presso distributori automatici di latte crudo con rilievo T° erogazione, che verranno effettuati dai TdP tenendo presenti le seguenti modalità operative: o temperature corrette tra +0°C e +4 o fino a +6°C dovrà essere richiesto l’immediato intervento dell’OSA al fine della regolarizzazione della situazione; o in caso di temperature al di sopra dei +6°C si dovrà disporre il blocco immediato dell’erogazione del latte fino all’avvenuto ripristino della temperatura e la destinazione del latte presente ad usi diversi dal consumo umano, Si dovrà provvedere inoltre alla verifica della corrispondenza della temperatura del latte con quanto indicato dal termometro a lettura esterna presente presso ciascun erogatore e in caso di significative differenze tra le due temperature si dovrà procedere ad una verifica delle procedure di autocontrollo relativamente alla taratura del termometro installato nell’erogatore ed alla verifica della presenza corrette informazioni per il consumatore. h) N. 5 interventi presso supermercati SOA. per Vendita latticini in contemporanea con controllo Totale sopralluoghi programmati da effettuare = 154 Reporting attività Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ Parametro e risultato atteso Verifica al 31/12/14 N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1 10) Piani di campionamento degli alimenti destinati all’alimentazione animale e dei prodotti lattierocaseari I piani di campionamento rispondono ad esigenze di sorveglianza mirate a monitorare l’incidenza di non conformità in determinate matrici: la programmazione annuale dei campionamenti è basata su principi statistici ed epidemiologici. L’attività di campionamento viene effettuata dai TPALL. I piani PNR, PRAA e i piani regionali di nuova formulazione sono disponibili in dettaglio su SIVIAN. Piano alimenti: nel 2013 sono stati eseguiti 10 campioni su gelato in fase di produzione mediante la ricerca di germi indicatori di igiene di processo (Enterobacteriaceae – Staphylococcus aureus), di questi 3 sono risultati positivi per enterobatteriacee. Anche i 2 campioni eseguiti per il piano pastorizzazione presso i laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di mozzarelle sono risultati non conformi, Si è quindi stabilito per il 2014 di continuare con i campionamenti di gelato e di effettuare campioni di prodotto finito presso i laboratori di prodotti a base di latte. Il Piano Regionale di nuova formulazione VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI, DELLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG (CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE ALIMENTARI prevede che l’Autorità competente che esegue i controlli ufficiali sugli stabilimenti completi le verifiche mediante l’esecuzione di alcuni campioni ufficiali per l’analisi nel rispetto dei criteri stabiliti dalle norme di riferimento, tali verifiche verranno quindi eseguite contestualmente ai campioni previsti per il piano alimenti. Tali controlli affiancheranno le ispezioni effettuate presso gli OSA e fungeranno da verifica dei controlli svolti direttamente dagli OSA. 93 Anche il piano regionale PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A BASE DI LATTE : DALLA PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE, verrà eseguito contestualmente ai campioni previsti per il piano alimenti. Programmazione dell’attività a) b) c) d) Piano di monitoraggio radio-contaminazione anno 2014 secondo indicazioni ARPA (n.24); PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) – 2014 (n.45); PNR (Piano nazionale Residui) – 2014 (n.11); Piano Alimenti IAPZ: verifica caratteristiche microbiologiche del gelato in fase di produzione mediante la ricerca di germi indicatori di igiene di processo (Enterobacteriaceae – Staphylococcus aureus solo per prodotti che contengono panna) dando la preferenza a strutture che non prevedono controlli analitici nel proprio piano di autocontrollo o dove sono stati riscontrati problemi igienici gestionali, per un totale di 20 campioni (4 per CSPV) che, considerato il numero di attività censite (452) può essere considerato un campione statisticamente significativo. Presso laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di mozzarelle N. 7 campioni. (1 per impianto) (n.27). Tipologia impianto n. campioni matrice laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di gelato 20 campioni (4 per CSPV) ricerche laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di mozzarelle 7 campioni (1 per impianto) germi indicatori di igiene di processo (Enterobacteriaceae Staphylococcus aureus solo per prodotti che contengono panna) Enterobatteriacee Mozzarella/ E. coli ricotta Staphylococcus aureus Listeria m. Gelato in fase di produzione e) Il piano di campionamento ufficiale sulla PRODUZIONE DI LATTE CRUDO DESTINATO ALLA VENDITA AL CONSUMATORE FINALE, (tot. 7 campioni) sono previsti: • un campione dal tank aziendale, una volta l’anno, con la ricerca di tutti i parametri sia di igiene di processo che di sicurezza alimentare rappresentati nelle tabelle n° 1 e n°2, compresi cellule somatiche,carica batterica,grasso,proteine,lattosio e inibenti (tot. N.1 campione) • erogatori: un campione all’anno con ricerca dei parametri igiene di processo ( escludendo le cellule somatiche, la carica batterica e le aflatossine) e i parametri di sicurezza alimentare rappresentati nelle tabelle n°1 e n° 2 (tot. 6 campioni). tab.1 IGIENE DI PROCESSO Cellule somatiche LIMITE ACCETTABILITA METODICA UTILIZZATA DAL LABORATORIO ACCREDITATO NOTE Metodo optofluorometrico Media geometrica mobile calcolata su di un periodo di tre mesi con almeno un prelievo al mese Media geometrica mobile calcolata per un periodo di due mesi con almeno due prelievi al mese 300.000/ml Tenore in germi a 30° 25.000 /mi Enterobacteriacee 3.000 ufc/ml Escherichia coli 500 ufc/ ml Staphylococcus aureus 200 ufc in 1 ml (§) MP ISO 21528 – 2:2004 o metodica accreditata MP ISO 16649 - 2:2011 o metodica accreditata MP ISO 6888- 94 coagulasi + 2:1999/Amd1:2003 o metodica accreditata Tab.2 SICUREZZA ALIMENTARE Listeria monocytogenes Salmonella spp. Campylobacter termotolleranti E.coli VTEC (*) Enterotossina stafilococcica Streptococcus agalactiae Residui di sostanze inibenti LIMITE ACCETTABILITA METODICA UTILIZZATA DAL LABORATORIO ACCREDITATO Assente in 25 ml Assente in 25 ml PCR Metodo accreditato Assente in 25 ml Assente in 25 ml Assente Reg CE 2073/2005 15/11/2005 GU CE L338 22/12/2005 + Reg CE 1441/2007 05/12/2007 GU CE L322 07/12/2007 Assente Metodo accreditato Allegato I Reg (Ce) Metodo accreditato 37/2010 <30 ppt (limite di Aflatossina M1 Metodo accreditato attenzione) (*) vedi legenda interpretazione E. coli VTEC in PCR (§) il laboratorio effettua in caso di superamento del limite, anche la ricerca dell’enterotossina stafilococcica “I campioni devono essere conferiti al laboratorio dell’IZSLER entro 24 ore dal prelievo e devono essere sottoposti ad analisi da parte del laboratorio competente entro 24 ore dal conferimento, comunque entro 48 ore dal prelievo” I campioni ufficiali di latte crudo è necessario che siano conferiti in tre contenitori di cui uno contenente il conservante. Di questi tre uno è destinato alla ricerca aflatossina m1 . La pianificazione dei campioni dovrà essere effettuata in accordo con le locali Sezioni dell’Istituto Zooprofilattico. Una diversa frequenza dei controlli ufficiali potrà essere prevista nel caso di disponibilità degli esiti delle analisi effettuate in autocontrollo in Ars-alimentaria f) piano aflatossine (n. 1campione) in considerazione del fatto che per il 2013 non si sono riscontate grosse criticità nella produzione del mais si ritiene utile che il campione assegnato venga effettuato nel secondo semestre (entro il 30 settembre). 1 Azienda Indirizzo II semestre Eredi FALAPPI Via Dudovich 1 Agosto/settembre. OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE g) Piano verifica, mediante campionamento e analisi, delle modalità di applicazione del REG (CE) n. 2073/05 e succ. mod. e integraz. Presso le industrie alimentari. Piano di sorveglianza sulla presenza di coli VTEC in prodotti a base di latte: dalla produzione primaria alla trasformazione (verranno date indicazioni entro il primo trimestre a seguito di ulteriori indicazioni operative da parte di R.L.); h) PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A BASE DI LATTE : DALLA PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE, (tot. 4 campioni su prodotti con stagionatura inferiore a 60 gg) verrà eseguito contestualmente ai campioni previsti per il piano alimenti. i) Programma di verifica della qualità microbiologica del latte e dell'efficacia dei processi di trattamento termico del latte destinato alla caseificazione 2013 – 2015 (verranno date indicazioni entro il primo trimestre a seguito di ulteriori indicazioni operative da parte di R.L.). 95 La ripartizione campionamenti da effettuare è riportata nelle tabelle inserite nella cartella informatica campionamenti 2014 Reporting attività Imputazione dell’attività in SIVIAN ove possibile e inserimento dei dati nelle specifiche tabelle in rete percorso: Dipartimento Veterinario-Campionamenti. Per il PNR e per il piano Latte Crudo è obbligatoria la preaccettazione in SIVIAN. Parametro e risultato atteso Verifica al 30/06/14 N° campionamenti effettuati/ N° campionamenti programmati >= 0,40 Verifica al 31/12/14 N° campionamenti effettuati/ N° campionamenti programmati > = 1 OBIETTIVI REGIONALI MULTIDISCIPLINARI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014 TITOLO: CONDIZIONALITA’ – ATTIVITA’ DI CONTROLLO 2014 OBIETTIVI: Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica agricola dell'UE (PAC) Sono previsti controlli sulle aziende zootecniche aderenti al regime di pagamento unico - ai sensi del Reg. (CE) 73/2009, alle misure previste dal programma di sviluppo rurale di cui al Reg. (CE) 1698/2005 e ai programmi di cui al Reg. (CE) 1234/2007 Il campione di condizionalità verrà fornito dalla U.O. Veterinaria con apposita nota e verrà estratto tra le Aziende zootecniche beneficiarie di aiuti comunitari. Effettuazione del 100% dei controlli entro 31 dicembre 2014 Reporting attività Registrazione negli applicativi informatici. Si informa inoltre che in intranet, cartella IAPZ, ARCHIVIO è stata creata una sottocartella condizionalità ove è stato salvato il manuale operativo per i controlli condizionalità 2012, e dove si provvederà ad inserire eventuali ulteriori documenti. Titolo: Rilascio della certificazione per le aziende produzione latte destinato alla prodotti a base di latte export paesi terzi. produzione di Obiettivo: Semplificare adempimenti amministrativi , garantendo i requisiti richiesti per il latte destinato alla produzione di prodotti a base di latte destinati all’export. Sul territorio di competenza non sono presenti impianti di produzione primaria ma, al momento, solo un laboratorio che esporta prodotti a base di latte in paesi terzi ove si provvederà a verificare la documentazione utile alla certificazione per l’esportazione dei prodotti. Attività congiunta con altre articolazioni aziendali o altri Enti Questo Dipartimento ha da tempo integrato la sua attività con le altre articolazioni aziendali e le Autorità Competenti che costituiscono il sistema sanitario lombardo, tramite convenzioni e progetti mirati, dettagliati di seguito: I sopralluoghi congiunti generalmente effettuati sotto forma di audit, saranno concordati di volta in volta dai veterinari delle diverse aree a seconda delle necessità. Qualora dovessero essere assegnati dei sopralluoghi per la condizionalità saranno obbligatoriamente effettuati congiuntamente tra IAPZ e SaAn. Collaborazione con altri Enti: 96 1. Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, Sezione Diagnostica di Milano: anche per l’anno 2014, anche se le Regole di Sistema non lo prevedono esplicitamente, sono programmati 4 interventi congiunti, per tutte le aree del Dipartimento a seconda delle necessità, con completa disponibilità fornita da IZSLER ad effettuare altri interventi che si rendessero necessari durante l’attività annuale. 2. Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina Veterinaria: dai primi anni ‘90 esiste una Convenzione formalizzata con UNIMI, che ha portato a una costante presenza di tirocinanti e tesisti presso le strutture ambulatoriali della SC SaAn, la collaborazione consente inoltre l’accesso alle specializzazione ai cani e gatti Cliniche Universitarie per prestazioni di alta ricoverati presso il Canile Sanitario. Vengono inoltre effettuati tirocini nel settore della Sicurezza Alimentare. Nel corso del 2013 hanno avuto accesso all’Ospedale per Piccoli Animali della Facoltà di Medicina veterinaria cani e gatti rinvenuti politraumatizzati. 3. Comune di Milano Polizia Locale - settore Annonaria Commerciale: è in essere da alcuni anni un progetto condiviso denominato “Mangia sicuro a Milano” come dettagliato nell’apposito capitolo. 4. NAS : confermata anche per il 2014 collaborazione con sopralluoghi su richiesta e in caso di indagini di particolare delicatezza. 5. Associazione Commercianti Animali Domestici: verrà effettuato un convegno inerente aggiornamento/formazione dei commercianti nel delicato settore degli acquari e degli animali esotici. 6. Ordine dei Medici Veterinari di Milano e Provincia: attiva collaborazione nella trasmissione di informazioni ai Veterinari Liberi Professionisti in materia di zoonosi, anagrafi e profilassi della rabbia. 7. Ebiter – Camera di Commercio Milano: organizzazione di almeno un evento formativo/informativo per comunicazione agli stakeholder degli obiettivi del presente Piano e dei risultati conseguiti. 8. Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca: controlli congiunti nell’ambito della riproduzione animale programmati annualmente su aziende e operatori laici e veterinari, 9. Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca – Settore faunistico: le azioni previste dal Piano di controllo della fauna selvatica sono state intraprese insieme ad ASL Provincia di Milano 1 e Milano 2, tramite la collaborazione con Guardie Venatorie Provinciali e con Guardie Venatorie Volontarie. EVENTI PROGRAMMATI CON COINVOLGIMENTO DI STAKE-HOLDER – anno 2014 Nel corso dell’anno 2014 sono programmate, a cura del Dipartimento Veterinario, iniziative che coinvolgeranno diverse tipologie di soggetti portatori di interessi, comprese le collaborazioni sopracitate al paragrafo “Collaborazione con altri Enti”. Il prospetto che segue illustra le iniziative in previsione. AREA DI INTERESSE SOGGETTI COINVOLTI TITOLO DELL’EVENTO 97 SICUREZZA ALIMENTARE E TUTELA DEL CONSUMATORE SICUREZZA ALIMENTARE E TUTELA DEL CONSUMATORE SICUREZZA ALIMENTARE E TUTELA DEL CONSUMATORE SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA SANITA’ ANIMALE E IGIENE URBANA VETERINARIA Utenti che accedono al sito ASL di Milano Aggiornamento contenuto sito WEB aziendale e inserimento novità 2014. Associazioni di categoria OSA Analisi dati attività di controllo svolta nell'anno 2013 ed illustrazione Programmazione anno 2014 Associazioni di categoria OSA Diffusione delle «Linee di indirizzo per la semplificazione dell’applicazione del sistema HACCP nelle microimprese del settore alimentare» contenute nella Dgr 20 dicembre 2013, n. X/1105. Aggiornamento contenuto prevenzione randagismo 2013 e novità su movimentazioni pets Utenti che accedono al sito ASL di Milano Servizi SaAn ASL MI1, MI2, MB, UO Vet Regione Lombardia, IZSLER Milano, Associazione Provinciale Allevatori Milano e Lodi, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti e Cciaa, Confagricoltura Milano e Lodi, Ordine Medici Veterinari di Milano, Assessorato Agricoltura e Parchi Provincia di Milano Soci Cooperativa Allevatori Province di Milano e Lodi (CAMI) Servizio SaAn, ASL Lodi, Commissione Interprovinciale Milano e Monza Brianza per la bonifica sanitaria 2014, in cui verrà illustrato e discusso il rendiconto economico e di attività 2013 a consuntivo e la previsione 2014. Soci Associazione Provinciale Allevatori di Milano e Lodi (APA) Servizio SaAn, ASL Lodi, Assemblea annuale con dibattito. SC IAPZ, ACAD, commercianti acquari-pesci e rettili Pesci tropicali , rettili e anfibi : dalla normativa alle nozioni fondamentali per una corretta gestione conducenti e guardiani che effettuano trasporti di animali vivi CORSO DI FORMAZIONE PER CONDUCENTI E GUARDIANI PER TRASPORTO ANIMALI VIVI proprietari di cani, in particolare afferenti ai 6 Comuni Nord di ASL Milano giornata del microchip, presenza alla festa di primavera del Parco Nord Milano, con postazioni per la microchippatura e per l'iscrizione in AAA + materiali informativi Assemblea annuale con dibattito. 5. sistemi di monitoraggio e misurazione In applicazione del Controllo di Gestione Aziendale è assicurata una rendicontazione trimestrale con dettaglio mensile alla SC Controllo di Gestione tramite raccolta dati a livello distrettuale e trasmissione alla SS Gestione Attività Programmazione Monitoraggio e Rendicontazione controlli. Il responsabile della S.s. Gestione attività Programmazione e rendicontazione controlli gestisce i dati di rendicontazione, con monitoraggio dell’andamento dei controlli effettuati come previsto nella programmazione, e informa la Direzione dei Servizi e dei Distretti. 98 Dal 2013, il monitoraggio del piano viene attuato valutando indicatori sia di tipo quantitativo che di tipo qualitativo, a differenza di quanto attuato negli anni precedenti e secondo quanto suggerito negli esiti degli audit aziendale e regionale. Le modalità di monitoraggio del piano sono definite nel presente documento ed all’interno delle singole PSp e IOSp. Per quanto riguarda le verifiche di tipo qualitativo (supervisione) si prevede un monitoraggio di verifica su una percentuale significativa di verbali di ispezione/documentazione di controlli ufficiali con l’obiettivo di verificare che la descrizione delle evidenze/risultanze/conclusioni siano rispettose delle procedure aziendali, del Manuale Operativo dell’Autorità Competente Locale e della normativa di riferimento, assicurando uniformità, efficacia ed appropriatezza. Inoltre la verifica prevede il confronto tra la descrizione del verbale di controllo ufficiale e l’inserimento dati in SIVIAN. La responsabilità di verifica funzionale nelle sedi territoriali compete al Resp. Ss di Area; il Direttore di Distretto Veterinario/Resp. CSPV durante l’attività di siglatura e verifica formale dei verbali di ispezione/documentazione dei controlli ufficiali segnala al Resp. Ss di Area le eventuali criticità tecnico-funzionali rilevate che, se ritenuto necessario, saranno valutate con il Direttore di SC di Area. I Direttori delle SC durante l’attività di firma dei provvedimenti amministrativi di competenza valutano la documentazione presentata. Le verifiche della documentazione saranno condotte seguendo uno schema unico condiviso a livello Dipartimentale. Per la SC IPTC si prevede il monitoraggio da parte delle Ss Igiene Alimenti O.A./Direttore SC IPTC di 150 documenti di controllo ufficiale cosi ripartiti: 30 al direttore di SC IPTC, 60 per ogni responsabile di SS Igiene Alimenti di O.A.. E’ inoltre previsto il monitoraggio dei verbali redatti nell’attuazione dei singoli progetti ad opera dei referenti (15 progetto ittico, 15 progetto Etnici, 15 Progetto Mangia Sicuro).Il referente locale per la qualità del Servizio procederà alla verifica di congruità al Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali di almeno 15 verbali. Il Direttore della SC IPTC effettuerà n. 10 interventi di supervisione/audit con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della realtà territoriale e verificare la reale applicazione di quanto espresso nel presente Piano, in affiancamento al personale dirigente veterinario distrettuale. Per la SC SaAn si prevede il monitoraggio da parte del Direttore della SC SA del 5% delle pratiche di morsicatura concluse e del 10% delle pratiche relative agli inconvenienti igienici, come previsto rispettivamente dalla PSp Profilassi della rabbia e dalla IOSp Inconvenienti igienici. Come azione correttiva alla RAC 5 del rapporto di audit della UO Veterinaria regionale 24/2013 del 6-7/08/2013, la SC monitorerà l’inserimento in BDR dell’attività di bonifica sanitaria e l’aggiornamento delle qualifiche con l’ausilio dei report dei conferimenti inviati da IZSLER. Le evidenze verranno inserite in apposita colonna della tabella Bonifica_2014 contenuta in Q:\Dipartimento Veterinario\Campionamenti\2014\SANITA' ANIMALE e gli eventuali mancati inserimenti saranno riportati nel registro delle non conformità. Il 5 % dei verbali relativi all’attività programmata verrà verificato dalla SC e le evidenze inserite in file Excel comune per le 3 Aree. Infine si prevede la partecipazione da parte del personale della SC SaAn ad attività ispettiva distrettuale, affiancando i veterinari afferenti funzionalmente alla SC SaAn (strutture di detenzione animali, strutture sanitarie veterinarie, allevamenti) nella misura di 5 sopralluoghi suddivisi tra i due distretti. Per la SC IAPZ si prevede la verifica da parte del Direttore della SC IAPZ di tutti gli atti ordinatori ed autorizzativi con registrazione e compilazione di apposito file di excel. Inoltre, in collaborazione con il presidio IV, verranno valutati 50 verbali di sopralluogo programmati (superiore al 5% dei controlli programmati) e n. 20 verbali di sopralluogo non programmati. Le 2 strutture semplici eseguiranno il controllo di 35 verbali di sopralluogo complessivi (14 Distretto Sud e 21 Distretto Nord) riferiti solamente ad attività programmata. Tali controlli verteranno sia sul corretto inserimento in SIVIAN (quando possibile), sia sulla corretta redazione del verbale di sopralluogo stesso. Inoltre il responsabile della SC IAPZ effettuerà n. 5 audit/supervisione per la verifica dell’uniformità, efficacia ed appropriatezza nell’esecuzione degli interventi da parte del veterinario ufficiale, e 2 audit (uno per distretto) sulle modalità di gestione della certificazione ufficiale. Per i Direttori delle SC del Distretto Veterinario Nord e Sud sono previsti n. 5 interventi di supervisione finalizzati all’approfondimento della conoscenza della realtà territoriale ed alla verifica della reale applicazione di quanto espresso nel presente Piano. Ai Direttori di Distretto è richiesta la verifica trimestrale della gestione delle Non conformità rilevate durante i controlli ufficiali e inserite in SIVI, che verrà fornita dal Dipartimento. 99 Campionamenti: le P.O. dei Tecnici della prevenzione provvederanno alla verifica di 10 verbali ciascuno di campionamento utilizzando un unico file di Excel di rendicontazione PROGRAMMA DI AUDIT INTERNI DI SISTEMA ANNO 2014 In applicazione delle Regole di Sistema Regionali “ Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l’ esercizio 2014” e nel rispetto dell’art. 4(6) del Regolamento n. 882/04/CE e della Decisione 677/2006/CE si pianifica l’esecuzione di due audit interni al Dipartimento Veterinario da eseguirsi entro il 31.12.2014 e gestiti dalle Strutture Complesse Dipartimentali e Distrettuali. Gli audit avranno l’obbiettivo di verificare le corrette modalità di programmazione in ottemperanza a quanto previsto dal Piano della Prevenzione Veterinaria della Regione Lombardia 2012-2014 ed in particolare la sua corretta applicazione territoriale. A livello Distrettuale l’audit verterà sulla verifica delle modalità di monitoraggio dell’attività erogata in termini di frequenza, distribuzione, efficacia ed efficienza . Il Gruppo di audit è costituito dai Direttori delle Strutture Complesse Dipartimentali e Distrettuali, formati sulla metodica e tecnica di audit ai sensi del Regolamento (CE) 882/04 mediante corso regionale, coadiuvati dai Referenti Qualità specificatamente formati sulla norma ISO 19011/2012. Il Piano di Audit, comunicato ai Distretti veterinari, ha come obiettivo la valutazione dei seguenti processi: 1. Modalità di pianificazione dei controlli ufficiali nel Distretto; 2. assegnazione al personale delle attività di controllo (programmazione individuale); 3. monitoraggio dell’esecuzione dei controlli ufficiali nel rispetto delle procedure redatte in conformità alle indicazioni contenute nel Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali; 4. rendicontazione dei controlli ufficiali. Il campo di applicazione è determinato sulla base delle caratteristiche territoriali dei Distretti e delle specifiche attività presenti. I criteri sono definiti in applicazione della normativa regionale e nazionale nonché delle procedure e indicazioni aziendali . Obiettivo degli audit interni è la verifica dell’uniformità, efficacia, efficienza, appropriatezza e congruità dell’esecuzione e dei risultati dei controlli ufficiali effettuati presso i Distretti, compresa la registrazione (documentale e nell’applicativo informatico SIVIAN), con verifica della corretta attuazione della programmazione a livello territoriale. Il Rapporto di audit contenente le evidenze raccolte, le risultanze scaturite e le relative conclusioni, valuta i punti di forza, di miglioramento e le debolezze del Distretto, prevedendo nelle risultanze le eventuali Raccomandazioni. Il Distretto Veterinario auditato comunicherà al Dipartimento il Piano di azione per la risoluzione delle eventuali raccomandazioni, per un giudizio circa l’efficacia dello stesso. Nello spirito del miglioramento continuo il Dipartimento di Prevenzione Veterinario valuterà le criticità emerse e le raccomandazioni scaturite al fine di operare le opportune azioni correttive/preventive di competenza. Nel corso del 2013 a fronte di due Audit interni, il Dipartimento di Prevenzione Veterinario ha emanato due atti di indirizzo riguardanti i seguenti specifici argomenti: - tempistica inserimento in SIVIAN dei controlli ufficiali; - verifica e monitoraggio dei controlli ufficiali; - gestione delle non conformità non risolte (in SIVIAN) con previsione della progressività dei provvedimento a carico dell’OSA/OSM; - certificazione ufficiale. 6. procedure amministrative La gestione atti amministrativi connessi alle attività di controllo viene descritta dalle Procedure Aziendali PSp Sanzioni Amministrative e IOSp gestione sanzioni amministrative Area Veterinaria. 7. finanziamenti specifici Nell’ambito dei finanziamenti che la DG Sanità regionale dispone annualmente per la remunerazione delle funzioni non tariffabili, in sede di contrattazione con la Direzione Generale sarà definita la quota da destinare alla attivazione di progetti a valenza locale. 100 Per l’anno in corso verranno definiti progetti innovativi appropriati al territorio di competenza che saranno sottoposti all’approvazione della Direzione Aziendale. Questi specifici progetti saranno oggetto di apposita deliberazione. Nel corso dell’anno è prevista l’attivazione di progetti collegati alla manifestazione EXPO 2015. Si valuterà la possibilità di utilizzare proventi derivanti dall’applicazione del D.lgs 194/08 e dalle Sanzioni derivanti dall’applicazione del controllo ufficiale per implementare l’attività di controllo.