ANNO 2014 - ASL Milano

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ANNO 2014 - ASL Milano
1
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO
ASL MILANO
Piano Integrato Aziendale della Prevenzione Veterinaria
(PIAPV)
ANNO 2014
2
Il Piano è stato redatto secondo gli orientamenti dettati dal Reg. CE 882/04 nel convincimento che
per raggiungere obiettivi di ampio respiro siano necessari integrazione e coordinamento tra tutti i
soggetti interessati (istituzioni, Enti Pubblici e privati).
Il documento individua, in base al livello di rischio, gli obiettivi strategici aziendali in materia di sanità
Veterinaria e di sicurezza alimentare. Accanto a questi obiettivi di natura sanitaria il Piano si prefigge
di definire azioni concrete a supporto delle attività economiche del settore e di sviluppo della
competitività delle filiere agroalimentari nonché azioni di semplificazione degli adempimenti
amministrativi.
La garanzia della sicurezza alimentare passa attraverso l’analisi ed il controllo di tutti gli aspetti della
catena di produzione alimentare che sono considerati come un unico processo, in quanto ciascun
elemento presenta un potenziale impatto sulla sicurezza degli alimenti.
Obiettivi fondamentali del presente Piano sono anche :
- l’aggiornamento e l’applicazione di Standard operativi che rendano uniforme le modalità di
controllo ufficiale, conformandole al principio di trasparenza dell’azione e dei risultati;
- il presidio, 24 ore su 24, del sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi in modo da poter
intervenire tempestivamente per impedire che alimenti e mangimi non sicuri rimangano sul
mercato e possano costituire un rischio per i consumatori.
La verifica del raggiungimento degli obiettivi e l’attuazione del controllo ufficiale in modo uniforme
sarà effettuata attraverso monitoraggi interni a ciascun servizio/distretto ed anche mediante audit
interni ai sensi del Reg. Ce 882/04 finalizzati a valutare l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza dei
controlli ufficiali.
Inoltre a seguito delle risultanze scaturite nel corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO
Veterinaria Regione Lombardia il 6 e 7 agosto 2013, in considerazioni delle conclusioni dell’audit e
delle raccomandazioni emerse, il Dipartimento ha trasmesso il Piano di Azione alla UO Veterinaria
contenente le azioni correttive ricomprese nel presente PIAPV anno 2014.
In particolare sono stati affrontati e perfezionati, nella redazione del PIAPV anno 2014, i seguenti
punti:
•
•
•
•
•
riformulazione della pressione ispettiva negli stabilimenti Riconosciuti ai sensi Regolamento
(CE) 853/2004;
monitoraggio della distribuzione temporale dei controlli negli stabilimenti Riconosciuti;
gestione non conformità non risolte;
correlazione del Piano Campionamenti alle problematiche sanitarie rilevate rendendolo
statisticamente più significativo;
dare puntuale applicazione alle procedure previste per i controlli relativi al settore
zootecnico.
Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario garantirà la partecipazione del personale dipendente alle
iniziative formative che Regione Lombardia attiverà nel corso del 2014, secondo le indicazioni che
verranno fornite. A livello locale è stato predisposto un Piano Formativo Aziendale (PAF) volto a
soddisfare le esigenze formative del personale dipendente garantendo continuità formativa in
materia di applicazione del Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali al fine di
perseguire una sempre maggiore uniformità dei controlli ufficiali.
3
PAF 2014 – EVENTI FORMATIVI DIPARTIMENTO VETERINARIO
TITOLO
TIPOLOGIA
DESTINATARI
APPLICAZIONE PRATICA
STANDARD FUNZIONAMENTO
REGIONALI
CORSO
IDENTIFICAZIONE DELLE SPECIE
ITTICHE FINALIZZATA
ALL’ATTIVITÀ ISPETTIVA
CORSO
ATTIVITA’ DI CONTROLLO DA
PARTE DEI TPALL PRESSO LE
IMPRESE ALIMENTARI SETTORE
ITTICO
COME SVILUPPARE LA
CAPACITÀ DI LAVORARE IN
GRUPPO: DEI TECNICI DELLA
PREVENZIONE (2^ SESSIONE) –
DEGLI OAZ – DELLE SSss
TERRITORIALI
CORSO
TPALL DIPARTIMENTO E
DISTRETTI VETERINARI
CORSO
DIRIGENTI VETERINARI - TPALL
DIPARTIMENTO E DISTRETTI
VETERINARI - OAZ
SANITA’ PUBBLICA VET. INCONTRI DI
AGGIORNAMENTO ANNO 2014
CONVEGNO
DIRIGENTI VETERINARI - TPALL
DIPARTIMENTO E DISTRETTI
VETERINARI
DIRIGENTI VETERINARI –
DIRIGENTI SIAN – TPALL
DIPARTIMENTO E DISTRETTI
VETERINARI – TPALL SIAN
DIRIGENTI VETERINARI
4
Elementi caratterizzanti il piano
N.
STANDARD
1
TENUTA SOTTO
CONTROLLO DEL
DOCUMENTO
2
ANALISI DI CONTESTO
3
TECNICHE DI
CONTROLLO
4
CAMPO DI
APPLICAZIONE
5
SISTEMI DI
MONITORAGGIO E
MISURAZIONE
DESCRIZIONE STANDARD
Definizione di responsabilità ed
autorità in relazione a
predisposizione, validazione
approvazione e revisione del
documento di programmazione
ELEMENTI MISURABILI
EV.1 Evidenza nel documento di
programmazione della matrice
delle responsabilità.
EV.2 Atti della Organizzazione con
evidenza dell’approvazione del
documento
EV.1 Descrizione della “Analisi di
contesto” territoriale sulla base
delle informazioni desunte dal
Descrizione del fabbisogno del
Piano Triennale della Prevenzione
territorio di riferimento
Veterinaria (Titolo 2) e/o altri dati
ritenuti di interesse per la
programmazione della attività di
prevenzione;
EV.2 Descrizione personale
Risorse - Indicazione risorse umane assegnato suddiviso per
e strutturali disponibili
categoria professionale ;
definizione livelli di conoscenza/
competenza richiesti
EV.3 Descrizione risorse strutturali
da utilizzarsi per la realizzazione
del piano
Definizione e descrizione sintetica
EV.1 Tecniche di controllo
delle modalità di controllo ufficiale utilizzate (audit, ispezione,
utilizzate
campionamento)
EV.1 Descrizione degli obiettivi
generali (obiettivi operativi
regionali) e specifici aziendali;
(Elencazione degli obiettivi
cogenti e motivazione degli
obiettivi specifici aziendali
coerenti con Il Piano regionale Titolo 6)
EV.2 Evidenza delle modalità di
attribuzione della
Pianificazione delle attività di
categorizzazione del rischio.
controllo ufficiale sul territorio
EV.3 Descrizione attività da
sottoporre a controllo suddivise
per macrocategorie/unità
operative e numero di controlli
programmati nel periodo di
riferimento con evidenza di
coerenza tra frequenza dei
controlli prevista e livello di
rischio attribuito.
EV.1 Descrizione di un cruscotto
di indicatori e frequenza di
Definizione strumenti e modalità di
rilevazione del dato
monitoraggio del Piano
EV.2 Evidenza di un’attività di
controllo interno
5
6
7
EV.1 Descrizione responsabilità
ed autorità per la gestione dei
provvedimenti amministrativi
/sanzionatori
PROCEDURE
AMMINISTRATIVE
Gestione atti amministrativi
connessi alla attività di controllo
ufficiale
FINANZIAMENTI
SPECIFICI
Rendicontazione economica del
EV.1 Quote di finanziamenti
piano (Fondi funzioni non tariffabili; specifici vincolati utilizzati per il
D.Lgs 194/2008; Sanzioni)
piano.
Descrizione delle attività
Le attività di Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e
Trasporto degli Alimenti di Origine Animale (IPTC) del Dipartimento di Prevenzione Veterinario e dei
Distretti Veterinari sono schematizzate in accordo con la tabella di rendicontazione mensile alla SC
Controllo di gestione, accompagnate dal riferimento al Sistema documentale Qualità. Nel corso
dell’ultimo biennio sono state adeguate, agli standard di organizzazione e funzionamento contenuti
nel “Manuale operativo delle Autorità Competenti Locali” della Regione Lombardia, le PSp e le IOSp
di competenza del Dipartimento Veterinario.
Controllo ufficiale attività registrate (ispezione)
P
Controllo ufficiale attività registrate (livello 1) – MENSE Ospedali e RSA
P
Controllo ufficiale attività Riconosciute (ispezione - audit)
P
Controllo ufficiale attività Riconosciute / Macelli (ispezione - audit)
P
Controllo ufficiale attività Riconosciute / Mercati all’Ingrosso (ispezione –
audit -campionamenti)
P
Campionamenti
P
Certificazioni sanitarie export Paesi Terzi
NP
Controllo a seguito presentazione SCIA
NP
Provvedimenti amministrativi - sanitari - giudiziari
NP
NP
NP
NP
Vigilanza e controllo sui prodotti alimentari di origine animale oggetto di
scambi comunitari e di importazione da paesi terzi (UVAC e PIF)
interventi per Allerta
Interventi per STIA
Segnalazioni cittadini
NP
P: attività programmata
PSp Controlli
Alimenti – IOSp
Vigilanza Integrata
PSp Controlli
Alimenti – IOSp
Vigilanza Integrata
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Riconoscimento
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Riconoscimento
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Riconoscimento –
IOSp
Campionamenti
PSp Controlli
Alimenti – IOSp
Campionamenti
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Riconoscimento
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Registrazione
PSp Controlli
Alimenti – IOSP
Sequestri – IOSP
UID
PSp Controlli
Alimenti e PSP
Movimentazioni
PSp Allerta – IOSP
Allerta – IOSp PD
PSp STIA – IOSp
STIA – IOSp PD
PSp Controlli
Alimenti
6
NP attività non programmata
Le Procedure relative ai controlli ufficiali della sicurezza alimentare sono integrate con la SC Igiene
Allevamenti e Produzioni Zootecniche e la SC Igiene degli Alimenti e Nutrizione
Le attività di Sanità Animale del Dipartimento Veterinario sono schematizzate in accordo con la
tabella di rendicontazione mensile alla SC Controllo di gestione, accompagnate dal riferimento al
Sistema documentale Qualità. Nella colonna SS coinvolte vengono indicate sia le SS direttamente
afferenti alla SC SaAn, che le SS distrettuali e in staff al Dipartimento, che operano in SaAn, come da
indicazioni ricevute durante l’audit di prima parte 2011.
PSp e IOSp
SS coinvolte
P/NP ATTIVITA’ SVOLTE
PSp Controlli
SS Bonifiche
Adempimenti, accertamenti, controlli inerenti malattie
SaAn
sanitarie e
soggette e non soggette a profilassi di stato o ad
PSp
SS SaAn
accertamenti previsti da specifiche normative
Risanamento
Distrettuali
Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria bovini TBC,
P
BRU, LEB, IBR, ParaTBC.
Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria oviP
caprini BRU
Piani di profilassi/monitoraggio: Salmonellosi avicola verifica
P
piani di autocontrollo
Piani di profilassi/monitoraggio: Influenza aviare misure di
biosicurezza e prelievi in allevamenti commerciali
P
Piani di profilassi/monitoraggio: Malattia Vescicolare del
suino, Aujeszky, Peste Suina accreditamento aziende
P
riproduttori e prelievi in allevamenti commerciali
Piani di profilassi/monitoraggio: Anemia infettiva equina:
controlli sierologici sugli equidi che si movimentano per
manifestazioni ippico sportive, di età superiore ai 6 mesi
P
presenti nelle aziende registrate.
NP
Vigilanza e controllo sugli animali oggetto di scambi
comunitari e gli animali importati da paesi terzi
P
Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al
fine di gestire gli adempimenti di competenza in materia di
"condizionalità", come previsto dalla vigente politica
agricola dell'UE (PAC)
PSp Controlli SA
SS Anagrafi e
SS SaAn
Distrettuali
PSp Controlli SA
IOSp PD
SS Anagrafi e
SS SaAn
Distrettuali
IOSp Anagrafe
canina
SS Anagrafi SS
SaAn SA
Distrettuali SS
PVCS
Anagrafi zootecniche
P
P
P
P
Anagrafe bovina, ovicaprina e tracciabilità
Controlli negli impianti ippici: aggiornamento anagrafe
aziendale e anagrafe regionale: visita annuale presso una
percentuale di centri ippici, rilevamento degli equidi
presenti, verifica passaporti e cap. IX, aggiornamento
consistenze in Banca dati regionale.
Vigilanza su concentramenti animali anche temporanei:
Ippodromo galoppo
Vigilanza e controllo inerente la segnalazione d’animali morti
P
NP
Controllo BSE-TSE: monitoraggio delle encefalopatie
spongiformi in allevamenti ovicaprini e bovini da
riproduzione(controlli negli allevamenti bovini effettuati da
SC IAPZ)
Esecuzione di prelievi per test BSE – TSE per bovini ed
ovicaprini deceduti in allevamento
Gestione anagrafe canina e identificazione con microchip
NP
7
NP
NP
NP
NP
NP
NP
NP
PSp Animali in
ambito urbano
Gestione inconvenienti igienici
IOSp
Inconvenienti
Igienici
PSP
Gestione
Gestione dei cani e gatti ricoverati presso il Presidio
Presidio
Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile Sanitario
Veterinario
convenzionato
Canile Sanitario
Attività dei Veterinari presso il Presidio Veterinario Canile
Sanitario e presso il Canile sanitario convenzionato
Attività degli Operatori Addetti alla Zooprofilassi presso il
Presidio Veterinario Canile Sanitario
PSp
Pareri, attestazioni, nulla osta, autorizzazioni e certificazioni
movimentazioni
con e senza sopralluogo
pet
Rilascio certificati per movimentazioni e passaporti per cani,
gatti furetti
PSp profilassi
Tutela degli animali da affezione e prevenzione del
antirabbica
randagismo
SS PVCS
SS SaAn DN
SS SaAn
Distrettuali
SS SaAn
Distrettuali
SS PVCS
Profilassi della rabbia: osservazione degli animali morsicatori
P
Richieste di sopralluogo in colonie feline per sterilizzazione e
numero sterilizzazioni effettuate
Vigilanza sulle Strutture Sanitarie Veterinarie e di detenzione
PSp Controlli SA
animali
P
Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie
P
Vigilanza su negozi animali, pensioni, canili, gattili
NP
SS SaAn
Distrettuali
SS SaAn
Distrettuali
Le attività di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche del Dipartimento Veterinario
sono le seguenti:
PSp e IOSp
P/NP ATTIVITA’ SVOLTE
PSp controllo I.V.
1
P
Controllo sulle aziende di produzione di latte e sul latte crudo
PSp
controllo I.V.
2
P
Controllo sull’alimentazione animale
PSp controllo I.V.
3
P
Controllo sul farmaco veterinario
PSp controllo I.V.
4
P
Controllo sul benessere animale
PSp controllo I.V.
5
P
Controllo sulla sperimentazione animale
PSp controllo I.V.
6
P
Controllo su arti e professioni veterinarie, strutture veterinarie
Controllo sui sottoprodotti di o. a. non destinati al consumo
PSp controllo I.V.
7
P
umano
PSp controllo I.V.
8
P
Controllo sulla riproduzione animale
PSp Controlli Alimenti
9
P
Controllo sugli impianti della filiera lattiero-casearia
IOSp Vigilanza Integrata
IOSP Riconoscimento
PSp Controlli Alimenti
10
P
Piani di campionamento
IOSp Campionamenti
PSp Controlli Alimenti
11 NP Certificazioni sanitarie export Paesi Terzi
IOSP Riconoscimento
PSp Controlli Alimenti
12 NP Controllo a seguito presentazione SCIA
IOSP Registrazione
PSp Controlli Alimenti
IOSP Sequestri
13 NP Provvedimenti amministrativi - sanitari - giudiziari
IOSP UID
Vigilanza e controllo sui prodotti alimentari di origine animale
PSp Controlli Alimenti
14 NP oggetto di scambi comunitari e di importazione da paesi terzi
PSP Movimentazioni
(UVAC e PIF)
8
15
NP
interventi per Allerta
16
NP
Interventi per STIA
17
NP
Segnalazioni cittadini
18
NP
Rilascio di autorizzazioni- pareri
PSp Allerta
IOSP Allerta
PSp STIA
IOSp STIA
PSp Controlli Alimenti
PSp controllo I.V.
PSp autorizzazioni vet.
IOSp registrazione SSV
IOSp Aut.vet.farmaco
Le attività di cui ai punti 9-10 vengono svolte in collaborazione con la S.C. Igiene Produzione,
Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto degli Alimenti di O. A. (IPTC), le
attività di cui al punto 4 e 6 vengono svolte in collaborazione con la SC Sanità Animale (SaAn).
modulistica
La modulistica da utilizzare per l’esecuzione delle attività è in parte presente nell’elenco documenti
e scaricabile dalle Cartelle Q:\Qualità ASL\Documenti\Documenti di Struttura\Dip. PREV
VETERINARIO.
Elementi caratterizzanti il piano
1.
Tenuta sotto controllo del documento:
La responsabilità per la programmazione e per la verifica è in capo alla Direzione della SC
IPTC (Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto
degli Alimenti di Origine Animale), alla Direzione della SC IAPZ (Igiene degli Allevamenti e delle
Produzioni Zootecniche), alla Direzione della SC SaAn (Sanità Animale). La programmazione 2014 è il
proseguimento di quanto stabilito nel Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi
Sanitari e Socio Sanitari in applicazione del PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE VETERINARIA
2012 – 2014.
2.
Analisi di contesto
Il territorio di competenza di questa Azienda Sanitaria è costituito dai Comuni di Milano, Bresso,
Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni. Per il settore
della Sicurezza Alimentare gli impianti più rappresentativi sono quelli afferenti al settore della
ristorazione collettiva, seguiti dagli esercizi di vicinato con vendita di alimenti ed attività di vendita
ambulante di alimenti presso i mercati settimanali scoperti.
Il territorio fortemente urbanizzato è sede di pochi allevamenti da reddito, in Comune di Milano le
zone agricole libere da insediamenti abitativi o industriali sono principalmente due, una a Sud e una
a Ovest della città. Nella prima, Zone civiche 5 e 6, delimitata da via San Dionigi e via Buccinasco,
sono situate alcune Cascine dove sono allevati animali da reddito e nei cui terreni di pertinenza
sono coltivati riso, mais, orzo, foraggi. Sono qui 2 allevamenti di bovini da latte e altri 7 allevamenti
bovini, per un totale di 9 aziende con circa 600 capi presenti su un totale di circa 900 capi.
Nelle Zone 7 e 8 è situata l’altra zona agricola cittadina, con i restanti allevamenti bovini e
l’Ippodromo Galoppo, attorno al quale ci sono molte scuderie esterne collegate, che ospitano la
maggioranza degli equidi della città.
I 6 Comuni dell’hinterland sono anch’essi molto urbanizzati e sede di pochi allevamenti da reddito.
In Comune di Sesto San Giovanni è presente un Sito di Interesse Nazionale (SIN), che è stato oggetto
di controlli mediante campionamenti di uova di galline rurali nel corso del 2012. Nel 2013 il
monitoraggio inerente il SIN Bovisa Gasometri non ha interessato allevamenti rurali di competenza
territoriale di ASL Milano.
I Siti d’interesse nazionale (SIN) sono aree contaminate del territorio, definite in relazione alle
quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, all’impatto sull'ambiente circostante in termini di
rischio sanitario ed ecologico. Il SIN di Sesto San Giovanni comprende un territorio di circa 255 ha e
9
include interamente le aree occupate a partire dal 1906 dall’attività dagli stabilimenti siderurgici
della Società Falck (dismessa nel 1995) e una parte delle aree dismesse della Breda e della Marelli. Il
sito Bovisa Gasometri è localizzato nella parte Nord Ovest di Milano, fin dal 1908 l’area è stata
interessata da processi produttivi, quali la distillazione del carbonfossile e la produzione di gas
naturale manifatturato. L’impianto Bovisa ha fornito gas alla città di Milano per il periodo dal 1908 al
1991; i gasometri, cessarono la loro attività nel luglio 1994. L’area è parzialmente dismessa,
attualmente assegnata dal Comune di Milano all’AEM, che conserva l’attività di distribuzione del
metano e gestisce le officine, i magazzini e la nuova stazione di riduzione di pressione del metano. Il
Piano nazionale di controllo dei SIN applicato anche in Lombardia è nella fase di analisi dei risultati
ottenuti dai campionamneti sulle varie matrici. Le Aziende della Provincia di Milano stanno
divulgando ai cittadini, tramite materiale prodotto da UO Vet regionale e i propri siti web, le buone
pratiche di allevamento rurale di avicoli e le corrette modalità di conduzione di orti familiari, da
applicarsi soprattutto nelle zone in cui si esiste un possibile rischio.
Nella tabella seguente vengono riportati i dati relativi al territorio di competenza, il numero delle
strutture presenti è storicizzato alla data di estrazione, 12/12/2013, la situazione aggiornata può
essere verificata sull’applicativo regionale di riferimento SIVIAN.
Categoria
Tipologia impianto
APISTICI - Produzione miele
2
AVICOLI - Ornamentali
6
AVICOLI - Produzione carne
3
59
3125
BOVIDI - Produzione carne rossa
7
BOVIDI - Riproduzione latte crudo
1
BOVIDI - Riproduzione latte trasformazione
1
BOVIDI - Riproduzione linea vacca - vitello
16
BOVIDI - Riproduzione riproduttori (manze)
TOTALE CAPI BOVIDI
1
879
CUNICOLI - Autoconsumo
CUNICOLI - Produzione carne
TOTALE CAPI CUNICOLI
EQUIDI - Amatoriale
13
3
264
35
EQUIDI - Circolo Ippico
2
EQUIDI - Da lavoro
3
EQUIDI - Produzione carne
3
EQUIDI - Scuderia
EQUIDI - Sportivo
TOTALE CAPI EQUIDI
15
108
1339
OVI-CAPRINI - Da carne
53
OVI-CAPRINI - Da lana
TOTALE CAPI OVICAPRINI
1
1308
SUIDI - Ingrasso - finissaggio
Detenzione di animali
54
AVICOLI - Galline uova da consumo
AVICOLI - Rurale
TOTALE CAPI AVICOLI
Allevamenti
COMBACIA CON DPCS 2014
N.
impianti
1
SUIDI - Ingrasso Familiare (Autoconsumo)
15
SUIDI - Riproduzione - ciclo chiuso
TOTALE CAPI SUIDI
1
39
Canili rifugio
1
Canili sanitari
1
Giardini zoologici e parchi
1
Grossisti di animali vivi (pesci ornamentali roditori ecc.)
2
Ippodromi
Negozi per la vendita di animali
Pensioni
Stalle di sosta
1069 Riconosciuti
1069 Registrati
Sperimentazione
Toelettature
1069 Riconosciuti - Sezione I - Magazzinaggio di
sottoprodotti di o.a.(art.24(1)(i)) - Categoria 3
1069 Registrati - Sezione IX - Lavorazione di
sottoprodotti di origine animale o prodotti derivati per
scopi diversi dall'alimentazione degli animali Categoria 1
1069 Registrati - Sezione X - Uso in deroga di
sottoprodotti/prodotti derivati (art.17) - Categoria 1
Trasporto conto terzi
Trasporto conto terzi
Trasporto animali
100
27
1
123
1
1
1
1069 Registrati - Sezione XIII - Altro - Categoria 2
2
1069 Registrati - Sezione XIII - Altro - Categoria 3
Impianto di allevamento di animali per la
sperimentazione D.LGS. 116/1992
Impianto fornitore di animali per la sperimentazione
D.LGS 116/1992
Impianto utilizzatore di animali per la sperimentazione
D.LGS. 116/1992
3
Ambulatorio veterinario
Strutture veterinarie
10
1
10
1
37
169
Clinica o casa di cura veterinaria
34
Laboratorio veterinario di analisi
5
Medico veterinario senza struttura veterinaria
105
Ospedale veterinario
1
Studio veterinario
2
Studio veterinario associato
2
Trasporto prodotti deperibili
Trasporto prodotti non deperibili
Trasporto di animali vivi su viaggi lunghii (>8 ore)
Trasporto di animali vivi su viaggi brevi (<8 ore)
96
8
6
28
183 Riconosciuti - Commercio di additivi (a)
47
183 Riconosciuti - Commercio di additivi senza possesso fisico
(a)
183 Riconosciuti - Commercio
mangimi
8
183 Riconosciuti - Commercio di premiscele (b)
46
183 Riconosciuti - Commercio di premiscele senza possesso
fisico (b)
5
183 Registrati
183 Registrati - Altro
3
183 Registrati - Coltivazione prodotti destinabili
alimentazione zootecnica
65
183 Registrati - Commercio all'ingrosso e al dettaglio di
prodotti agricoli e zootecnici, mangimi, prodotti di origine
minerale e chimico industriali, etc.
29
183 Registrati - Commercio ingrosso/dettaglio additivi e
premiscele all. IV capo 1 e 2 possesso fisico e/o giuridico
5
183 Registrati - Essiccazione granaglie
17
183 Registrati - Macinazione e brillatura (mulini)
8
11
183 Registrati - Stoccaggio granaglie
16
183 Registrati - Trasportatori per conto terzi di additivi,
premiscele, materie prime, mangimi
Medicinale
Farmacie
Parafarmacie
Grossisti autorizzati alla vendita diretta
Grossisti di medicinali veterinari (ART.66 DLVO 193/2006)
Officine di produzione
2
497
60
1
10
1
Salute animale, igiene urbana veterinaria e delle produzioni zootecniche
In un’area fortemente antropizzata quale il territorio di Asl Milano risultano particolarmente rilevanti
le seguenti attività:
Anagrafe canina e movimentazioni pet: le prestazioni relative all’Anagrafe degli animali da
affezione possono essere ottenute anche presso i Veterinari liberi professionisti, ma le richieste
agli sportelli dei Centri di Sanità Pubblica dei Distretti Veterinari restano numericamente
elevate.
Lotta al randagismo: i Canili/Gattili sanitari (Presidio Veterinario Canile Sanitario di Milano e
Canile Sanitario convenzionato per i 6 comuni dell’hinterland) ospitano cani vaganti, affidati
dalla forza pubblica o sequestrati.
Tutela della salute umana e dell'equilibrio tra uomo, animale, ambiente: si tratta di
sterilizzazioni di gatti di colonia e cani ricoverati presso il PVCS, osservazioni di animali
morsicatori e gestione degli inconvenienti igienici.
• Anagrafe zootecnica e controllo delle malattie: l’attività consiste nell’aggiornamento
continuo delle anagrafiche capocapo di bovini e ovicaprini e per partita di suidi e avicoli
tramite la registrazione delle movimentazioni in entrata e uscita negli insediamenti zootecnici
presenti in SIVIAN. Su questi animali vengono effettuati i piani di monitoraggio e controllo
delle malattie, meglio dettagliate nel capitolo dedicato.
•
Valutazione del benessere animale: il settore riveste particolare importanza sia per la
spiccata sensibilità della cittadinanza sia per il costante rilievo che viene dato dai mass
media. I controlli vengono effettuati sia sugli animali da affezione che da reddito. Oltre
all’attività programmata presso allevamenti, centri ippici negozi per la vendita di animali
vengono effettuati anche interventi a seguito di segnalazioni per presunto maltrattamento,
la rilevanza penale del reato di maltrattamento rende lo svolgimento di tali pratiche spesso
particolarmente delicato e complesso. Inoltre sul territorio di competenza sono presenti un
rilevante numero di stabilimenti utilizzatori/allevatori ( privati, annessi ad istituti di ricerca o
ad istituti universitari) anche di notevoli dimensioni e con rilevanza nazionale ed
internazionale.
•
Controllo su arti e professioni veterinarie: il numero di attività (ambulatori, cliniche veterinarie
ecc..) presenti a tutt’oggi in 213 unità sul territorio dell’ASL, e trattasi sostanzialmente di
strutture veterinarie che operano nel settore degli animali d’affezione, delle quali
annualmente ne vengono controllate più di un terzo. Nel corso del 2013 in seguito ad un
controllo congiunto coi Nas si è dovuto procedere alla sospensione temporanea di
un’attività. Nonostante quello citato possa essere considerato un caso isolato, non è
infrequente il riscontro di problematiche specie in caso di strutture in essere da parecchi
anni.
•
Controllo sul farmaco veterinario: la vigilanza oltre che sugli allevamenti di animali da
reddito viene svolta su una decina di depositi all’ingrosso presenti sul territorio di
12
competenza. Altro settore di attività sul territorio di competenza è quello relativo ai
concentramenti di equini sportivi/da diporto presenti presso l’ippodromo o centri ippici.
•
Controllo sui Sottoprodotti di Origine Animale: L’attività di vigilanza e controllo sui
sottoprodotti di origine animale (S.O.A.) verte sul rispetto del Regolamento CE 1069/2009 e
S.M.E.I. recante le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al
consumo umano e relative norme applicative. A fronte di un esiguo numero di ditte
Riconosciute/registrate rivestono una certa importanza i controlli sulla “filiera” , dal controllo
sul corretto smaltimento delle carcasse di animali rinvenuti morti sul suolo pubblico, delle
carcasse di animali da compagnia o da reddito, a quello sulla gestione dei sottoprodotti
derivanti dagli scarti di lavorazione che nel territorio di nostra competenza vengono prodotti
principalmente dalla grande distribuzione. In merito alle ditte registrate si tratta soprattutto di
lavorazione o magazzinaggio di sottoprodotti per la successiva commercializzazione; risulta
quindi di un certo rilievo la verifica sui materiali se provenienti da importazione e la
certificazione su quelli esportati.
•
Vigilanza sull’alimentazione animale: tale attività è caratterizzata da un esigua presenza di
allevamenti e di stabilimenti di produzione di mangimi e additivi ma da una discreta
presenza di attività registrate o riconosciute ai sensi del Regolamento 183/2005 che, seppur
presenti come intermediari che non detengono prodotto, movimentano spesso notevoli
quantità di merce proveniente da tutto il mondo quali cargo etc.. Vengono inoltre effettuati
i campioni assegnati dalla Regione per il PRAA (piano regionale alimentazione animale) in
quanto una corretta alimentazione degli animali rappresenta il presupposto di produzioni di
alimenti di origine animale salubri.
Sicurezza alimentare – Tutela della salute dei consumatori
Il territorio dell’ASL Milano è caratterizzato da una forte presenza di attività di
commercializzazione/distribuzione specie al dettaglio, mentre il settore produttivo in ambito
alimentare è poco rappresentativo.
Risultano particolarmente rilevanti le seguenti attività:
•
Controllo negli impianti riconosciuti ai sensi del Reg. 853/2004: Tale tipologia di impianti pur
rivestendo notevole importanza, anche per la presenza di “mercati all’Ingrosso” di interesse
regionale e nazionale, non rappresenta l’attività di vigilanza principale vista la
predominanza numerica degli esercizi registrati.
MERCATI ALL’INGROSSO PRESENTI NEL POLO ANNONARIO E QUANTITATIVI
COMMERCIALIZZATI
MERCATO ITTICO
70977q (2013)
MERCATO AVICUNICOLO
36700q (2013)
•
Controllo sulle attività di somministrazione: Il controllo in tale ambito viene svolto in
collaborazione con la S.C. IgAN e assorbe più di un terzo dell’attività ispettiva del
Dipartimento Veterinario negli stabilimenti registrati ai sensi del Reg. 852/2004.
•
Controllo sulle attività di commercializzazione al dettaglio: Il territorio urbano è caratterizzato
dalla presenza di numerosi punti di intervento rappresentati da esercizi di vicinato in sede
fissa e ambulante e attività di commercializzazione alimenti nella media e grande
distribuzione organizzata. Notevole interesse rivestono i sempre più numerosi “esercizi etnici”
di vendita e somministrazione alimenti.
13
•
Attività di campionamento: L’Asl Milano sulla scorta di dati scientifici, degli esiti dei
monitoraggi pregressi, delle tipologie produttive presenti e sulla scorta delle prevalenze
regionali
pubblicate nel documento “ relazione attività Sanità Pubblica Veterinaria e
Sicurezza Alimentare 2010 – 2012”, pianifica l’attività di campionamento. Vengono inoltre
attuati piani specifici Nazionali e/o Regionali.
Livelli essenziali di assistenza (LEA)
L’analisi degli indicatori di attività per livelli essenziali di assistenza rappresenta per la Sanità Pubblica
Veterinaria un valido ed efficiente sistema di monitoraggio dell’attività svolta nel corso di almeno gli
ultimi 5 anni, dei risultati raggiunti e nel contempo rappresenta un utile strumento per la definizione
della programmazione dell’attività.
Si illustrano, di seguito, gli indicatori analizzati e ritenuti più significativi:
CAMPIONI: campioni
eseguiti
numero campioni
eseguiti
numero campioni
programmati
Nel corso dell’anno 2013 l’attività di campionamento si è mantenuta costante, rispetto al 2012. Nel
2013 si è proseguito il piano di Sorveglianza regionale nei confronti di Salmonella spp. in prodotti a
base di carne. Per il 2014 è prevedibile un trend sostanzialmente costante in termini di numerosità
delle matrici alimentari campionate assicurando per quanto possibile un approccio
epidemiologico alla scelta della tipologia del campione e del parametro analitico.
CAMPIONI: campioni
irregolari
numero campioni
con esito sfavorevole
numero campioni
eseguiti
14
La percentuale di campioni irregolari si è attestata, nel corso del 2013, attorno al 6%, registrando un
sensibile incremento rispetto all’anno precedente. Le positività sono principalmente riferite al
riscontro di Istamina in prodotti della pesca, parametri microbiologici non conformi in molluschi
bivalvi vivi e riscontro di additivi non autorizzati o in concentrazioni superiori ai limiti in preparazioni
a base di carne e in carni macinate.
STIA – sospetta
tossinfezione alimentare
Stia con partecipazione
Veterinaria
STIA totali
I dati in prospetto si riferiscono, per la quasi totalità, a segnalazioni di sospetta Malattia DA Alimenti
(MDA) per intossicazione da istamina, pervenute al Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione e dallo
stesso trasmesse, per competenza, al Dipartimento Veterinario. Nel corso del 2013 il DPV è
intervenuto congiuntamente con SC IAN nella gestione di episodi tossinfettivi nel settore della
ristorazione pubblica che hanno coinvolto un significativo numero di utenti.
15
ALLERTA ALIMENTI
E MANGIMI
Allerta con partecipazione
Veterinaria
Allerta totali
La percentuale delle Allerta Alimentari di competenza veterinaria si mantiene pressoché costante
attestandosi sopra il 50%. Il numero di “Allerta Alimentari” ha subito un sensibile progressivo
aumento numerico dal 2006 ad oggi. Si presume che tale incremento sia dovuto al potenziamento
dei piani di monitoraggio nei confronti di determinati agenti patogeni, alla sempre maggiore
responsabilità dell'Operatore del Settore Alimentare che trasmette le non conformità rilevate alla
Autorità Sanitaria Competente ed alla cresciuta sensibilità del consumatore medio che effettua
direttamente segnalazioni di anomalie riscontrate nell’alimento in fase di commercializzazione od
utilizzo domestico. Non ultimo l'utilizzo del nuovo applicativo regionale in uso dal 2008 ha permesso
una più agevole ed efficace trasmissione delle notifiche e dei flussi informativi in modo capillare ed
in tempo reale.
SICUREZZA ALIMENTI ORIGINE
numero controlli eseguiti
ANIMALE: strutture controllate
numero attività
controllate
Con l’adozione del Piano Integrato dei Controlli si è proceduto a pianificare l’attività di
programmazione analizzando il livello di rischio afferente alle varie tipologie di strutture sottoposte a
controllo, considerando la natura dei rischi, definendo le macro attività economiche sulla base
della graduazione del rischio effettivo e individuando aree di attività integrate. Ciò ha permesso di
razionalizzare l’attività aumentando il livello di copertura, incrementando l’attività ispettiva anche
negli esercizi di somministrazione e diminuendo la pressione ispettiva presso il singolo punto
d’intervento su base annua, evitando i ritorni per attività programmata nelle strutture a rischio basso
e medio-basso.
16
SICUREZZA ALIMENTI
ORIGINE ANIMALE:
strutture non conformi
numero attività non
conformi
numero attività
controllate
Rispetto all’anno precedente non si evidenziano scostamenti statisticamente significativi delle
irregolarità riscontrate in relazione ai controlli effettuati. Nel settore delle attività registrate rimane
comunque elevata l’incidenza delle non conformità, riguardanti l’applicazione del sistema
dell’autocontrollo – HACCP. Tale evidenza è ancora più significativa per gli esercizi a carattere
“etnico”.
Nel corso del 2013 sono proseguiti in modo rilevante i controlli nel settore della ristorazione pubblica
(oltre 1000 interventi) a fronte dei quali è corrisposto un elevato numero di non conformità
riscontrate. Tali non conformità sono principalmente da ascriversi ad una non corretta
predisposizione e applicazione del sistema Autocontrollo - HACCP. Sono state inoltre riscontrate
numerose non conformità per carenze igienico-sanitarie delle strutture e per inadeguate modalità di
conservazione degli alimenti; pertanto anche per il 2014 si intende mantenere elevato il livello di
attenzione su queste realtà. Nelle attività “etniche” si sono riscontrati alimenti con etichettatura non
rispondente ai dettami delle norme comunitarie, con sistemi di tracciabilità dei prodotti spesso
insufficienti. Conseguentemente anche in tale ambito continueranno i controlli sulla provenienza
degli alimenti e la loro tracciabilità. Nel corso del 2013 è proseguito uno specifico progetto, attivato
nel 2012, volto al controllo dei prodotti ittici in fase di vendita al dettaglio e somministrazione.
L’elevato numero di non conformità riscontrate e la prevalenza del prodotto ittico quale causa di
sospetta tossinfezione alimentare (MDA) impongono il mantenimento di tale iniziativa anche per il
2014.
17
SICUREZZA ALIMENTI
ORIGINE ANIMALE:
strutture sanzionate
Numero attività
sanzionate
numero attività non
conformi
L'andamento delle attività riscontrate non conformi si mantiene costante, mentre si riscontra una
diminuzione delle sanzioni per una maggiore incidenza di atti prescrittivi.
I provvedimenti sanzionatori sono connessi soprattutto all’attività di controllo e vigilanza presso gli
esercizi di ristorazione, etnici e Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che si categorizzeranno con
un livello di rischio maggiore e di conseguenza una maggiore pressione ispettiva.
Anagrafe animali da affezione e movimentazioni pet: sono da anni le prestazioni più richieste
dall'utenza del territorio, sono infatti presenti sul territorio un numero cospicuo di animali da
affezione. Alla data di compilazione di queste note (05.12.2013) sono iscritti all’Anagrafe degli
Animali d’Affezione 89.346 cani, 12.726 gatti (si ricorda che l’anagrafe felina non è obbligatoria) e
58 furetti.
Le attività sono erogate presso i 5 Centri di Sanità Pubblica Veterinaria e si tratta di identificazioni
con microchip, iscrizioni di animali già identificati provenienti da altre Regioni/Stati, variazioni di
proprietà o di stato, registrazione delle vaccinazioni antirabbiche.
E’ notevole anche la domanda di passaporti e certificazioni per movimentazioni internazionali,
(circa 3.400 prestazioni nel 2013), sempre più numerose sono le persone che viaggiano con i
propri animali al seguito. Le prestazioni di front office soddisfano talora anche le richieste di utenti
provenienti da altre Asl della Provincia.
Durante l’anno 2013 sono state erogate 12.000 prestazioni. Pur essendo prestazioni non
programmabili è molto probabile che il trend illustrato nel grafico si mantenga costante anche
nel 2014.
18
Anagrafe animali da
affezione e
movimentazioni pet
numero prestazioni
erogate
Lotta al randagismo: i canili sanitari (Presidio Veterinario Canile Sanitario di Milano e Canile
Sanitario convenzionato per i 6 Comuni dell’hinterland) provvedono alla lotta al randagismo
mediante la cattura dei cani vaganti, il ricovero di cani affidati dalla forza pubblica o
sequestrati o in osservazione perché morsicatori. Vengono anche ricoverati gatti di colonia da
sottoporre a sterilizzazione, in osservazione perché morsicatori, affidati dalla forza pubblica o
sequestrati o rinvenuti abbandonati e/o in condizioni di salute critiche. La popolazione è
particolarmente sensibile al benessere dei cani e gatti e quindi sono garantite prestazioni
specialistiche in applicazione delle competenze istituzionali. Presso le sedi dei CSPV distrettuali
vengono sterilizzati i gatti di colonia, la degenza dei quali viene effettuata da Enti e privati.
Durante l’anno sono stati ricoverati 1250 animali (cani 500 e gatti 750). Ogni animale ricoverato
viene visitato e compilata una scheda clinica, che riporta anche le eventuali terapie
effettuate.
Pur se il dato totale è stabile in questi ultimi 3 anni, si conferma un progressivo aumento dei gatti
ricoverati rispetto ai cani, che risultano in flessione.
Lotta al randagismo
numero cani e gatti
entrati nei Canili
Sanitari
19
Tutela della salute umana e dell'equilibrio tra uomo, animale, ambiente: il controllo delle
popolazioni di animali sinantropi si esplica mediante censimento delle colonie feline e
sterilizzazioni dei gatti di colonia. Dal 2011 si provvede anche all’identificazione con microchip
dei gatti di colonia sterilizzati e al loro inserimento nell’applicativo Anagrafe degli animali da
affezione della Regione Lombardia, per consentirne la “tracciabilità”. Vengono inoltre sterilizzati i
cani che, secondo una valutazione clinico comportamentale, permangono presso il canile
sanitario oltre i 10 giorni. Nell’ambito della profilassi antirabbica, per cani che hanno provocato
gravi lesioni a persone o a altri animali, attraverso l’osservazione degli animali
morsicatori/morsicati, vengono redatte le schede di valutazione della potenziale pericolosità,
consentendo così una migliore ed omogenea gestione del livello del rischio.
Durante il 2013 sono stati sterilizzati in totale 1140 animali (1050 gatti e 90 cani) e sono stati
sottoposti a osservazione 790 animali.
Tutte le prestazioni raccolte in questo indicatore, pur essendo non programmabili, sono
abbastanza stabili negli anni in considerazione.
Tutela della salute umana
e dell’equilibrio tra uomo,
animali e ambiente
numero interventi di
sterilizzazione gatti
colonie, cani Canili
Sanitari, osservazione
morsicatori
Anagrafe zootecnica e controllo delle malattie: questo dato è in progressiva costante
contrazione, per la diminuzione degli allevamenti da animali da reddito e la modifica della
periodicità dei controlli stabilita dalla Regione Lombardia, portata prima da annuali a biennali
e ora a quadriennali, per il riconoscimento da parte dell’Unione Europea delle qualifiche di
indennità da TBC, Brucellosi bovina e ovicaprina.
Vengono effettuati, in attuazione delle normative vigenti, i piani di monitoraggio e controllo
delle malattie in bovini, ovicaprini, equidi, avicoli e suidi. In Banca Dati Regionale (BDR)
vengono registrati i controlli eseguiti e le movimentazioni di animali, al fine di garantire la loro
tracciabilità. La Banca Dati Nazionale ha ricevuto il riconoscimento di piena operatività da
parte dell’UE.
In Comune di Milano le zone agricole libere da insediamenti abitativi o industriali sono
principalmente due, una a Sud e una a Ovest.
Nella prima, Zone civiche 5 e 6, delimitata da via San Dionigi e via Buccinasco, ma soprattutto
tra via Ripamonti e via dei Missaglia, sono situate alcune Aziende agricole dove sono allevati
animali da reddito e nei cui terreni di pertinenza sono coltivati riso, mais, orzo, foraggi. Sono qui
2 allevamenti di bovini da latte e altri 7 allevamenti bovini, con circa 600 capi presenti su un
totale di circa 900.
Nelle Zone 7 e 8 è situata l’altra zona agricola, con i restanti allevamenti di bovini e
l’Ippodromo del Galoppo che raccoglie, insieme alle scuderie esterne collegate, molti dei 1200
circa equidi della città.
Sono state erogate 1900 prestazioni nel 2013. Nel corso del 2014 si continuerà ad effettuare i
controlli previsti dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, che sono costituiti da prelievi di
20
sangue, feci e intradermoreazione tubercolinica, oltre che da controlli documentali e di
identità.
Anagrafe zootecnica e
controllo delle malattie
numero inserimenti
eventi in Bana Dati
>Regionale Zootecnica
e controli effettuati su
animali da reddito
Valutazione del benessere animale: il settore riveste particolare importanza per la crescente
sensibilità della cittadinanza nei confronti del tema “benessere animale “ anche a causa del
costante rilievo che viene dato dai mass media a tale argomento.
I controlli sugli animali da affezione e da reddito vengono effettuati, sia a seguito di
segnalazioni per presunto maltrattamento, che per attività programmata presso: allevamenti,
centri ippici, negozi per la vendita di animali.
La possibile rilevanza penale del reato di maltrattamento rende delicato e complesso lo
svolgimento di tali pratiche.
Da un’analisi dell’andamento delle attività’ di controllo si evidenzia un aumento negli anni
delle prescrizioni a seguito di:
1) intensificazione dell’attività di controllo dovuta alle segnalazioni pervenute;
2) problematiche circa le modalità di detenzione di animali.
Le segnalazioni di sospetto maltrattamento pervengono spesso da enti zoofili ed associazioni
sempre più sensibili alla tematica del benessere animale.
Nel 2013 è stato messo a punto un file access per la registrazione degli interventi di
maltrattamento/sospetto avvelenamento; sono pervenute 53 segnalazioni complessive che
hanno richiesto l’effettuazione di 59 interventi, di cui 36 per sospetto maltrattamento e 24 per
bocconi/esche. Di tali interventi: per i casi di maltrattamento in 3 casi si è provveduto ad
inoltrare denuncia all’autorità giudiziaria ed in 6 casi sono state impartite prescrizioni, per i
sospetti avvelenamenti/esche, solo in 2 casi si è evidenziata positività: 1 per presenza di
dicumarinici nell’esca ritrovata e l’Istituto zooprofilattico ha inoltrato segnalazione all’autorità
giudiziaria, nel secondo presenza di ami da pesca in bocconi, la segnalazione all’A.G. è stata
effettuata dalla Polizia Locale.
Sperimentazione animale: sul territorio di competenza sono presenti un rilevante numero di
stabilimenti utilizzatori/allevatori, alcuni di notevoli dimensioni e anche di rilevanza nazionale ed
internazionale.
Trattasi di stabilimenti annessi ad istituti di ricerca, ad istituti clinici o a strutture universitarie.
Nel corso del 2013 sono stati eseguiti complessivamente 200 (previsioni 2013) interventi
complessivi riguardanti il benessere animale (animali da reddito, da compagnia e
sperimentazione animale), comprensivi di interventi programmati e non programmati.
21
Benessere animale:
animali da reddito e
animali d'affezione
numero prescrizioni
effettuate
numero interventi
effettuati
Le non conformità rilevate non sono in genere gravi ma la grande attenzione dei mas media e
del pubblico in genere sull'argomento inducono a prestare particolare attenzione.
Controllo sul farmaco veterinario e sull’alimentazione animale: La normativa comunitaria in
tema di sicurezza alimentare sottolinea l’importanza del controllo di filiera che deve essere
basato su un approccio completo e integrato sull’intera catena alimentare, dall’alimento per
l’animale all’alimento per l’uomo.
La farmacosorveglianza, sul territorio di competenza, riguarda prevalentemente animali non
destinati alle produzioni alimentari, mentre, per quanto riguarda il settore mangimi, si deve
rilevare una discreta presenza di produttori primari ed un numero in tendenziale crescita di
intermediari di mangimi e/o additivi destinati ad animali da reddito.
Gli insediamenti presenti sul territorio sono prevalentemente costituiti da Strutture Sanitarie
Veterinarie che si occupano di animali da affezione (213), sono inoltre presenti in numero
rilevante Veterinari liberi professionisti che operano senza avere una struttura vera e propria di
appoggio per lo svolgimento dell’attività professionale ma che sono dotati di autorizzazione
alla detenzione di una scorta di farmaci (105).
I controlli sulla filiera dell’alimentazione animale non solo assicurano la salute ed il benessere
animale, ma indirettamente anche quella umana (from feed to food ).
Per il settore mangimi è di fondamentale importanza anche la verifica della corretta
applicazione delle procedure di rintracciabilità dei prodotti.
Per il 2013 sono stati effettuati 190 (previsioni 2013)interventi relativi al controllo su farmaci e
mangimi.
22
Utilizzo del farmaco
veterinario e
alimentazione animale
numero prescrizioni
effettuate
numero interventi
effettuati
Nonostante la normativa sia presente ormai da anni, data l'estrema complessità della stessa si
rende necessario l'intervento prescrittivo spesso semplicemente per chiarire la normativa e
migliorare l'applicazione della stessa.
Sanzioni 2012
L’andamento del numero globale delle sanzioni emesse dal D.P.Ve. nel settore della sicurezza
alimentare è andato via via aumentando nel corso degli ultimi anni così come illustrato nel grafico
sopra riportato.
Analizzando più da vicino i dati espressi nel grafico si può notare che il primo incremento realmente
consistente si è verificato nel corso del 2008. Il numero dei Sommari Processi Verbali si è poi
mantenuto pressoché costantemente elevato, se non incrementato, nel corso degli anni successivi.
Questo incremento è da ascriversi al fatto che, a seguito dell’applicazione del Piano Integrato, il
D.P.Ve. ha esteso la propria attività anche agli esercizi di somministrazione, tipologie (bar, ristoranti)
dove risulta essere maggiore l’incidenza delle non conformità sanzionate.
Se si osserva infatti la distribuzione delle sanzioni contestate nel corso del 2012 nelle varie tipologie di
esercizio,
23
200
180
160
140
RISTORANTI
120
BAR
SUPERMERCATI
100
MACELLERIE
80
GASTRONOMIE
60
DEPOSITI
40
AMBULANTI
ALTRO
20
0
RI
BA
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CA
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E
TI
si può notare una maggiore incidenza di sanzioni elevate nel comparto della somministrazione; sia a
carico dei ristoranti che dei bar.
In questo settore il DPVe è intervenuto in modo consistente, a differenza degli altri DPV lombardi per
i quali l’intervento negli esercizi di somministrazione costituisce attività marginale.
Si è inoltre riscontrato, sempre partendo dall’esame delle sanzioni elevate nel corso dell’anno 2012,
29%
ETNICI
NON ETNICI
71%
che circa il 30% delle stesse è stato contestato in esercizi così detti “etnici” nonostante che gli stessi,
secondo l’attuale censimento, rappresentino solo il 5% di tutti gli esercizi presenti in ASL Milano.
Pertanto il Dipartimento Veterinario nel redigere la propria programmazione dedicherà particolare
attenzione agli impianti di somministrazione ed agli esercizi “etnici”.
24
Risorse assegnate
Risorse umane e strumentali
Dotazione organica: 78
• Veterinari 34 ( di cui 3 in comando presso altro Ente)
• Tecnici della prevenzione 18 di cui 3 con Posizione organizzativa;
• Operatori Addetti alla Zooprofilassi 8
• Operatori Tecnici 4
• Amministrativi 14
Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario mette in atto dei sistemi volti a:
1. Determinare la competenza necessaria per il personale che svolge attività che
influenzano la conformità ai requisiti del prodotto/servizio con particolare riferimento
al personale sanitario utilizzato nell’attività di controllo ufficiale;
2. Fornire formazione – addestramento o intraprendere altre azioni per acquisire la
necessaria competenza;
3. Valutare l’efficacia delle azioni intraprese;
4. Assicurare che il proprio personale sia consapevole della rilevanza e dell’importanza
delle sue attività e di come esse contribuiscano a conseguire gli obiettivi;
5. Mantenere appropriate registrazioni dell’istruzione, della formazione-addestramento,
delle abilità e dell’esperienza del personale;
Annualmente da parte di ASL Milano viene redatto un Piano Aziendale Formativo nel quale trova
spazio l’attività formativa prevista per il Dipartimento di prevenzione Veterinario. La redazione del
medesimo passa attraverso l’individuazione e raccolta dei fabbisogni formativi sia
dell’organizzazione che degli individui in cui essi operano. Altra fase di particolare rilevanza è
rappresentata dalla valutazione di efficacia degli eventi erogati che ha lo scopo di individuare i
cambiamenti avvenuti nelle competenze e nelle performance dei partecipanti a seguito
dell’intervento formativo, in modo da garantire coerenza tra piani di formazione e piani strategici e
rispondenza tra obiettivi e prestazioni. Di quanto sopra viene fornita evidenza attraverso questionari
e tabelle di ricaduta.
Dotazione strutturale e strumentale:
• Il Dipartimento Veterinario articolato in due Distretti trova allocazione in 5 sedi “Centri di
Sanità Pubblica Veterinaria” dotati di ambulatorio veterinario di cui 4 attrezzati per lo
svolgimento di attività chirurgica;
• Un presidio Canile Sanitario dotato di ambulatorio veterinario attrezzato per lo svolgimento
di attività chirurgica;
• Un Presidio Mercati Generali;
• Auto di servizio
• Termometri certificati
• Macchine fotografiche
• Camere climatiche fisse e portatili
• Apparecchiature informatiche
3. tecniche di controllo
Le attività, metodi e tecniche di controllo ufficiale ai sensi dell’art. 10 del Regolamento 882/2004/CE,
standardizzate in Regione Lombardia tramite il Manuale Operativo delle Autorità Competenti
Locali, sono state recepite a livello aziendale con Delibera 787 del 29.6.11 e mediante pubblicazione
della PG Sicurezza Alimentare in data 30.12.2011 (integrata e condivisa con la SC Igiene Alimenti e
Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione Medica) riguardante le seguenti procedure di Sistema:
audit, ispezione, campionamento e certificazione ufficiale. Nel corso del biennio 2012-2013 sono
state revisionate le Procedure Specifiche di Processo e le Istruzioni Operative in applicazione delle
procedure speciali contenute nel Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali.
Le modalità di controllo ufficiale utilizzate, come precisato anche nella PG Sicurezza Alimentare,
sono descritte e documentate nelle relative Procedure Specifiche ed Istruzioni Operative.
• L’ispezione è l’attività di controllo ufficiale tipica dell’attività programmata e non
programmata atta ad esaminare ed osservare direttamente in modo indipendente e
•
•
•
•
25
documentato i diversi aspetti e requisiti dell’attività soggette a controllo, verificandone la
conformità (valutazione della loro presenza ed adeguatezza) ai requisiti normativi o standard
affinché non sussistano condizioni di rischio per la salute.
L’intervento sarà eseguito da almeno n. 2 ispettori (TdP – Dirigente Veterinario) nei casi di:
complessità tecnica e/o strumentale dell’intervento
necessità di un intervento congiunto ed integrato, comportante professionalità di diverse
strutture organizzative della ASL
situazioni socialmente rilevanti o con presenza di criticità dovute a possibili tensioni nei
rapporti con le parti
dimensioni dell’insediamento o del luogo o della complessità dei processi produttivi
necessità di accertamenti strumentali o atti di polizia giudiziaria.
In particolare le tipologie di attività da controllare da parte del gruppo di Ispezione sono, nel
settore della sicurezza alimentare, la ristorazione pubblica (ristoranti) e le attività etniche con
criticità storiche, nel settore della farmacosorveglianza e nel caso di verifiche nel settore del
benessere animali.
L’audit specifico per IAPZ e IPTC è eseguito 1 volta/anno in ciascun impianto Riconosciuto ex
Reg. Ce 853/2004, ed in generale a discrezione del Servizio o Distretto su strutture
Riconosciute ai sensi del Reg. Ce 183/05 e Reg. Ce 1069/09, in strutture registrate e/o in caso
di sopralluoghi congiunti con personale di altre aree operative. Ha l’obiettivo di verificare le
dimensioni gestionali ed organizzative e la capacità dell’impresa di mantenersi sotto
controllo, previa pianificazione annuale e preavviso alla ditta sottoposta a verifica.
Potrebbero essere inoltre previsti audit in caso di interventi congiunti tra i diversi servizi
Il campionamento è programmato tramite i piani di controllo delle tre aree o eseguito al
fine di approfondimenti di tipo analitico.
La certificazione ufficiale concerne la documentazione relativa alla conformità alle norme in
materia di mangimi, di alimenti, di salute e benessere degli animali, rilasciata dai veterinari
ufficiali.
4. campo di applicazione
Gli obiettivi generali previsti dalla Regione Lombardia sono esplicitati nelle Regole di esercizio socio
sanitario 2014 ( DGR X/1185 del 20.12.2013) “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio socio
sanitario regionale per l’esercizio 2014” (di concerto con l’assessore Cantù) cui è affidato il compito
di indirizzare l’utilizzo delle risorse verso il raggiungimento degli obiettivi definiti dalla
programmazione nazionale e regionale. Gli obiettivi di gestione previsti per i Dipartimenti Veterinari
sono:
1
Obiettivi
Programmazione
delle attività di
prevenzione
veterinaria
Descrizione
1. Predisposizione e attuazione del Piano Integrato Aziendale della
Prevenzione Veterinaria (PIAPV) delle ASL anno 2014, al fine di migliorare
l’efficacia e l’appropriatezza del Controllo Ufficiale entro il 28.02.2014. Il
documento dovrà essere redatto:
- in conformità al documento “ Standard di funzionamento delle Aziende
Sanitarie Locali”;
- in attuazione del Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria (PRPV 20122014);
- in conformità alle indicazioni Regionali in materia di Formazione;
2. Predisposizione di un programma di audit interni ai DPV entro il 31/01/2014 e
sua attuazione entro il 31/12/2014, gestito dalle strutture complesse
26
Dipartimentali e Distrettuali, finalizzato a verificare - ai sensi
del Reg. (CE) 882/04:
- l’appropriatezza, l’efficacia, l’efficienza e l’uniformità dei controlli ufficiali,
- il corretto andamento delle performance rispetto agli obiettivi regionali e
aziendali.
2
Piani dei
controlli per
Sicurezza
Alimentare e
Sanità Pubblica
Veterinaria
3
Interventi per il
miglioramento di
qualità ed
appropriatezza
in ambito
veterinario.
4
Interventi per il
miglioramento
dell’efficienza
5
Semplificazione
degli
adempimenti a
carico degli
operatori del
settore
Veterinario e
assolvimento dei
debiti informativi
6
Verso Expo 2015
1. Programma regionale dei controlli sulla filiera agroalimentare con
l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza e qualità alimentari secondo i
criteri stabiliti dal PIAPV;
2. Piano di controllo sulle aziende zootecniche in coordinamento con
l’organismo pagatore regionale teso alla verifica del rispetto dei criteri stabiliti
per l’adesione alle misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale (Reg. Ce
73/2009 condizionalità);
3. Programmazione ed attuazione del controllo ufficiale sulla base della
categorizzazione del rischio assicurando una efficiente allocazione delle
risorse garantendo al contempo il raggiungimento dei risultati previsti in
termini di sicurezza e integrità alimentare.
La Standardizzazione delle attività di controllo in ambito di prevenzione
veterinaria è punto indispensabile al fine del miglioramento
dell’appropriatezza e della qualità degli interventi. Le modalità di controllo
ufficiale omogenee dovranno essere conformi al principio di trasparenza
dell’azione e dei risultati del controllo, secondo procedure ed istruzioni
codificate nel rispetto di quanto stabilito dal Manuale Operativo delle
Autorità Competenti Locali.
Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dovrà farsi parte attiva al fine di :
- applicare i modelli operativi scaturiti e condivisi a livello di tavolo regionale
al fine di prevenire la duplicazione di attività ;
- ricevere le comunicazioni inerenti le attività di controllo ufficiale svolte e le
eventuali azioni successive adottate nel rispetto delle prerogative proprie di
ciascuna Autorità e secondo le indicazioni che la U.O. Veterinaria Regionale
fornirà sullo specifico argomento;
- per quanto di competenza, collaborare con tutti gli attori del sistema e
condividere gli esiti dei controlli ufficiali svolti, i pertinenti risultati e le azioni
adottate.
1) Si darà applicazione a quanto previsto dalle disposizioni regionali in
materia ed in particolare per gli adempimenti in materia di autocontrollo, per
la documentazione relativa al trasporto dei bovini e per la certificazione delle
materie prime impiegate per i prodotti alimentari a base di latte destinati
all’export verso i paesi terzi;
2) Si implementerà l’utilizzo dei Sistemi Informativi disponibili e dei relativi
applicativi attivati dalla U.O. Veterinaria al fine di permettere la raccolta e la
rielaborazione dei dati necessari e sufficienti in maniera automatica nel
rispetto del timing pubblicato e disponibile nell’applicativo Sivian
L’attività progettuale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria si
concretizzerà nei seguenti ambiti:
- Valorizzazione dei prodotti alimentari italiani di origine animale
secondo le indicazioni Regionali che verranno fornite;
- Miglioramento dell’informazione relativa ai contenuti e le proprietà
degli alimenti e diffusione della conoscenza dei processi di produzione
secondo le indicazioni regionali che verranno fornite;
- Intensificazione e razionalizzazione dell’attività di controllo per la
sicurezza alimentare in vista dell’evento Expo 2015
27
Gli obiettivi operativi di seguito descritti raggruppati in base alle aree di competenza, costituiscono
la prosecuzione di programmi che vengono annualmente attuati sulle basi di specifiche norme
nazionali e comunitarie; in aggiunta a questi, sulla base dei principi di selezione sopra richiamati
sono stati individuati degli obiettivi regionali di nuova formulazione.
AREA: IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE in attuazione delle indicazioni regionali
1. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di macellazione/sezionamento.
2. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di lavorazione carni macinate, preparazioni di
carni.
3. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di trasformazione di prodotti a base di carne.
4. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di prodotti della pesca.
5. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di uova e derivati.
6. Attuazione dei controlli negli stabilimenti di confezionamento e depositi
7. Attuazione dei controlli negli stabilimenti registrati
8. Attuazione dei controlli nella commercializzazione al dettaglio e all’ingrosso
9. Attuazione dei controlli nel trasporto degli alimenti di o.a.
10. Attuazione dei controlli nella ristorazione pubblica e collettiva
28
AREA : Sicurezza Alimentare
Obiettivi operativi a valenza regionale:
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Piano di controllo della gestione del materiale a rischio specifico
Riferimento piano specifico
Applicativo informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Piano Nazionale per la Ricerca dei residui negli animali e alcuni
prodotti di origine animale
Riferimento piano specifico 2013 a cura del Ministero della Salute
e indicazioni regionali
Applicativo informatico del Ministero della Salute (NSIS/PNR)
Applicativo informatico regionale “Gestione NC PNR”
Attività effettuata/Attività programmata
Preaccettazione: N° conf. preaccettati x 100/N° conf. totali > 85
Congruità dei provvedimenti presi a seguito di risconto di non
conformità
Attività EXTRA-PIANO Regione Lombardia per la ricerca dei
residui negli animali e alcuni prodotti di origine animale
Riferimento piano specifico
Applicativo informatico del Ministero della Salute (NSIS/PNR)
Applicativo informatico regionale “Gestione NC PNR”
Attività effettuata/Attività programmata
Preaccettazione: N° conf. preaccettati x 100/N° conf. totali > 85
Congruità dei provvedimenti presi a seguito di risconto di non
conformità
Piano monitoraggio MSU e abbattimento in allevamento
Riferimento piano specifico
Contenute nel piano
Indicatori contenuti nel piano
Descrizione
Monitoraggio della radioattività ambientale
Dettagli dell'attività
Riferimento piano specifico di ARPA Lombardia
modalità rendicontazione/reporting
Contenute nel piano
modalità di verifica (indicatori)
Attività effettuata/Attività programmata
29
OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014
TITOLO: DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA SEMPLIFICAZIONE
DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE
ALIMENTARE
OBIETTIVI:
- Assicurare la diffusione di una cultura dell’autocontrollo come elemento imprescindibile per
il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare indicati dalla legge Alimentare;
- Fornire gli strumenti per una applicazione capillare dei principi dell’autocontrollo che tenga
conto dei reali pericoli e rischi connessi con le diverse attività di produzione, trasformazione,
commercio degli alimenti nonché della loro pratica realizzazione;
- Garantire una adeguata diffusione delle linee di indirizzo per la semplificazione
dell’applicazione delle procedure basate sui principi HACCP nelle microimprese del settore
alimentare attraverso incontri con le associazioni di categoria e con le figure che operano a
supporto delle imprese del settore alimentare;
ATTIVITA’
Descrizione
la predisposizione e il mantenimento di adeguate procedure di
autocontrollo da parte delle imprese alimentari, soprattutto quelle
di piccole o piccolissime dimensioni, viene spesso vista come un
inutile a gravoso adempimento puramente formale.
È necessario pertanto diffondere una cultura dell’autocontrollo che,
partendo dall’analisi degli effettivi bisogni e dei mezzi più idonei per
fare loro fronte, porti a una più estesa comprensione dei sistemi e
delle procedure su cui si basano i sistemi di autocontrollo e alla loro
effettiva applicazione nelle industrie alimentari anche di piccole o
piccolissime dimensioni
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
Diffusione delle linee di Organizzazione di incontri a livello locale che vedano la partecipazione
indirizzo
delle associazioni di categoria, delle figure operanti a supporto delle
microimprese e, laddove ritenuto necessario, di alcune imprese
maggiormente significative presenti sul territorio di competenza. Nel
corso di tali incontri saranno presentate le linee guida e gli aspetti pratici
della loro applicazione e verranno date risposte ai quesiti in materia di
applicazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale
metodi e tecniche
• Incontri e gruppi di discussione
• Gli incontri devono essere programmati in coordinamento con i
soggetti interessati in modo da garantire la massima fruibilità delle
informazioni fornite
modalità
Gli incontri programmati e attuati a livello locale, devono essere
rendicontazione
rendicontati indicando data e luogo dell’incontro, elenco e qualifiche dei
relatori e dei partecipanti, oltre a eventuali osservazioni o problemi
emersi in sede di dibattito. La relazione deve essere inoltrata alla UO
Veterinaria entro il 15/1/15
modalità verifica
Indicatore:
• organizzazione e svolgimento di almeno un incontro per ciascun
distretto veterinario del territorio di competenza o, laddove l’ASL on
sia organizzata in distretti veterinari, di almeno un incontro per la
presentazione delle linee guida
LABORATORIO
30
IZSLER
•
Eventuale partecipazione in qualità di esperti di supporto agli incontri
La declinazione a livello locale verrà effettuata in ottemperanza alle indicazioni regionali.
Sono previsti due incontri di divulgazione delle linee di indirizzo oggetto del presente obiettivo.
TITOLO: VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI, DELLE MODALITÀ DI
APPLICAZIONE DEL REG (CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE
ALIMENTARI
OBIETTIVI:
− verificare le corrette operatività in fase di pianificazione ed esecuzione dei campionamenti
nell’ambito delle procedure di autocontrollo basate sul modello HACCP da parte delle industrie
alimentari che vi siano tenute ai sensi dei Reg. (CE) n. 852/4, 853/04 e 2073/05.
− Verificare l’adozione delle opportune misure a seguito dell’ottenimento di risultati non conformi o
insoddisfacenti da parte dell’industria alimentare
− Verificare l’attendibilità del dato analitico nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle
industrie alimentari
Descrizione
Verifica del rispetto
delle modalità
applicative dei criteri
microbiologici relativi
ai prodotti alimentari
ATTIVITA’
la verifica delle procedure attuate nell’ambito dei sistemi di
autocontrollo basati sul modello HACCP può, tra l’altro, venire condotta
mediante attività di campionamento e analisi sia delle materie prime, sia
dei semilavorati e dei prodotti finiti (art 1 e 3.1, Reg CE n. 2073/05).
L’attività di campionamento e analisi non va quindi considerata come
fine a sé stessa, ma nell’ambito di un approccio complessivo che abbia al
centro tutti i processi sotto il controllo dell’OSA interessato.
L’attività di controllo ufficiale deve quindi essere ugualmente rivolta sia
alle attività di “gestione” dei processi, sia alla di verifica condotta
mediante campionamento e analisi.
E’ necessario quindi che l’Autorità competente predisponga e attui un
piano di campionamento e analisi, nel rispetto dei pertinenti criteri
definiti dalla normativa vigente, al fine di verificare i diversi aspetti
meglio definiti negli obiettivi di cui sopra. Tale piano deve coinvolgere gli
stabilimenti alimentari, così come definite dal Reg. (CE) n. 852/04,
presenti sul territorio di competenza che, ai sensi dell’art. 4 e 5 del Reg.
852/04, sono tenuti a predisporre e attuare misure igieniche specifiche
per il rispetto dei criteri microbiologici relativi ai prodotti alimentari
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
la verifica del rispetto dei criteri microbiologici stabiliti dai diversi
regolamenti CE (853/04, 854/04, 2073/05 e s. m. e i.) rientra tra le attività
“ordinarie” del controllo ufficiale. La verifica deve quindi riguardare:
o il rispetto delle frequenze di campionamento e analisi previste o,
laddove la normativa non preveda specifiche frequenze, le
giustificazioni alla base delle frequenze di campionamento e analisi
stabilite e condotte
o le modalità di campionamento e invio dei campioni al laboratorio
o la conformità formale del laboratorio (accreditamento delle prove,
iscrizione nel registro regionale, rispetto dei metodi previsti o, laddove
siano stati applicati metodi alternativi, delle condizioni sulla cui base
possono essere impiegati tali metodi, modalità di redazione e
completezza dei rapporti di prova)
31
Campionamento e
analisi
frequenza
(o criteri per stabilire
frequenza) dei controlli
metodi e tecniche
Azioni successive al
rilievo di risultati non
conformi
modalità
rendicontazione e
feedback
modalità verifica
IZSLER
o le modalità di registrazione e valutazione dei risultati delle prove di
laboratorio con particolare riguardo all’esame degli andamenti
o le azioni successive al riscontro di risultati non conformi o
insoddisfacenti
a fianco dei controlli di cui al punto precedente è necessario che l’Autorità
competente che esegue i controlli ufficiali sugli stabilimenti completi le
verifiche mediante l’esecuzione di alcuni campioni ufficiali per l’analisi nel
rispetto dei criteri stabiliti dalle norme di riferimento
Il numero minimo di imprese del settore alimentare da sottoporre a
controllo mediante campionamento e analisi , la numerosità dei campioni
e la natura delle analisi da condurre sono definite nel piano specifico
• Attività di ispezione e auditing al fine di verificare le attività condotte
dall’OSA e i risultati pertinenti
• Prelievo e analisi dei campioni con modalità che garantiscano il diritto
alla difesa ai sensi dell’art. 11 del Reg. (CE) n. 882/04
• Analisi dei risultati delle attività di cui al punto precedente anche alla
luce di quanto verificato da parte dell’OSA
• in caso di riscontro di mancata o inadeguata applicazione delle
disposizioni di cui al Reg. (CE) n. 2073/2005, adozione dei
provvedimenti previsti dall’art. 54 Reg (CE) n. 882/2004
• In caso di risultati non conformi ai criteri di sicurezza devono essere
attivate le procedure di ritiro e/o richiamo dal mercati di cui all’art. 19
del Reg. (CE) n. 178/02
• nel caso in cui tutta la partita oggetto di campionamento e analisi fosse
sotto il controllo dell’OSA, è applicabile quanto previsto dall’art. 7,
comma 2 del Reg. (CE) n. 2073/05
• nel caso in cui l’analisi comparativa tra i risultati ottenuti dall’OSA e
quelli rinvenienti dall’attività di controllo ufficiale evidenziasse
significativi scostamenti, deve essere condotta una valutazione
approfondita sulle diverse attività condotte sia dallo stabilimento, sia dal
laboratorio di analisi, anche avvalendosi del supporto tecnico del
personale dell’IZSLER
• L’attività di controllo deve essere effettuata e rendicontata in SIVI con le
modalità definite nel piano
Indicatore:
• attuazione del piano di controllo nel rispetto dei criteri sopra stabiliti per
quanto riguarda la numerosità e la natura dei campioni e delle analisi
LABORATORIO
• personale dell’IZSLER potrà partecipare in qualità di esperto all’attività
di controllo
• esecuzione delle analisi sui campioni
La declinazione a livello locale verrà effettuata in ottemperanza alle indicazioni regionali, in attesa
di ulteriori specifiche dalla U.O. Veterinaria per quanto riguarda la tipologia di filiera da prendere in
considerazione, la numerosità e la tipologia di matrice di campionamento, il parametro analitico da
ricercare e la modalità di rendicontazione.
32
OBIETTIVI OPERATIVI A VALENZA AZIENDALE :
INDAGINE SUL LIVELLO DI FORMAZIONE DEGLI OSA
Obiettivo: il progetto è orami giunto al terzo anno di attività. Scopo del progetto è quello di
raccogliere, mediante la somministrazione di un questionario specifico per ogni tipologia coinvolta, i
dati necessari per una corretta definizione dei livelli di formazione ed addestramento degli operatori
del settore alimentare dopo l’abolizione dell’obbligo di formazione .
Descrizione: Piano Aziendale di indagine circa il livello di formazione degli OSA.
Categorizzazione degli eventi: I controlli (180) verranno espletati nel corso dell’anno solare secondo
quanto riportato nel presente piano.
Luogo e momento del controllo: somministrazione del questionario contestualmente all’attività di
vigilanza ed ispezione sul territorio;
Metodi e tecniche:l’indagine è mirata su sei (6) tipologie di OSA
Modalità di rendicontazione e feed –back: Sistema informativo veterinario integrato (SIVIAN);
Elaborazione dei dati raccolti attraverso un applicativo dedicato.
Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1
MANGIA SICURO A MILANO 2014
OBIETTIVO: Il presente Progetto ha lo scopo di proseguire l’attività di controllo sulla ristorazione
pubblica nel territorio del Comune di Milano già espletata negli anni 2009 - 2013 per mantenere alto
il livello di tutela della Salute pubblica proseguendo l’attività di collaborazione e coordinamento
con altre Autorità di Controllo.
DESCRIZIONE: Piano Aziendale Mangia Sicuro a Milano
Categorizzazione degli eventi: i controlli (172) verranno espletati nel corso dell’anno solare secondo
quanto riportato nel piano.
Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano.
Metodi e tecniche: L’attività di vigilanza privilegerà gli esercizi di somministrazione ed in particolare
ristoranti tradizionali, etnici, fast food, mense e alberghi con attività di ristorazione.
L’attività potrà riguardare, in caso di segnalazioni/reclami da parte dell’Utenza, di Enti, ecc. anche
esercizi di produzione e vendita di alimenti.
Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN
Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1
CONTROLLO DEI PRODOTTI ITTICI
Obiettivo: il progetto prosegue anche per l’anno in corso ed è giunto al terzo anno. Scopo del
progetto è quello di uniformare la metodologia del sopralluogo e dell’ispezione fra tutti gli operatori
del Dipartimento, in modo tale da poter creare una linea di intenti e di operatività che possa essere
33
traccia di un lavoro più globale, con lo scopo di aumentare la sicurezza alimentare di questa
particolare tipologia di prodotto di Origine Animale.
Descrizione: Piano Aziendale controllo dei prodotti ittici.
Categorizzazione degli eventi: i controlli (180) saranno espletati nel corso dell’anno solare e
riguarderanno l’attività di vendita prodotti ittici freschi in sede fissa ed ambulante, ristorazione con
somministrazione di pesce crudo, sushi bar e supermercati con reparto pescheria.
Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano.
Metodi e tecniche: equipe formata: da un Dirigente Veterinario con la funzione di
referente/organizzatore e da un Dirigente Veterinario ed un Tpall che sul territorio svolgeranno
l’attività ispettiva. Almeno un sopralluogo per equipe dovrà essere assicurato con il Veterinario
referente/organizzatore del progetto.
Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN,
con verifica della possibilità dell’adozione dell’attributo “pesce crudo” al fine di poterne ottenere
una reportistica specifica.
Modalità di verifica: attività effettuata/attività programmata ≥ 1
CONTROLLO NEL SETTORE “ETNICO”
Obiettivi: Il progetto nasce dalla necessità di rendere più puntuale la vigilanza nell’ambito
dell’import export in Milano che rappresenta un punto nodale per l’importazione delle merci.
L’importazione di prodotti alimentari prevalentemente da paesi extra UE, nel contesto mondiale di
liberalizzazione del commercio internazionale, creano notevoli problemi di controllo ufficiale sia in
fase di distribuzione che di ritiro degli alimenti in seguito ad “allerta alimentari”. Non da ultimo
l’approssimarsi dell’evento a valenza internazionale “EXPO 2015” che ha come tema caratterizzante
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e che prevede l’afflusso di ingenti quantitativi di merci “non
convenzionali” anche ad uso alimentare nonché la previsione di milioni di visitatori, richiede un
particolare ed attento intervento nello specifico settore al fine di garantire un livello elevato di
Sicurezza Alimentare.
AL fine di formare il personale di vigilanza sulle tematiche specifiche e perseguire l’uniformità del
controllo sono previsti incontri ad hoc.
Descrizione: Piano Aziendale Progetto Etnici 2014
Categorizzazione degli eventi: i controlli (75) saranno espletati nel corso dell’anno solare
Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano
Metodi e tecniche: Esercizi di produzione e vendita al dettaglio e all’ingrosso di alimenti, con
particolare attenzione anche ai laboratori artigianali di produzione.
Esercizi che commercializzano alimenti, oggetto di segnalazioni/reclami da parte dell’Utenza, di Enti,
ecc.;
Esercizi mini-market etnici che commercializzano alimenti;
Modalità di rendicontazione e feed-back: rendicontazione dei sopralluoghi in SIVIAN e contestuale
trasmissione di copia del verbale di ispezione al referente del progetto, che attuerà il monitoraggio
di competenza, inerente l’esecuzione del numero dei controlli programmati e le modalità di
esecuzione dei medesimi.
Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1
34
CONTROLLI INTEGRATI CON NAS MILANO
Obiettivi: Il progetto, considerati i buoni risultati degli anni precedenti, viene riproposto anche per
l’anno 2014 con lo scopo di incrementare ulteriormente l’efficacia degli interventi
integrati.
Descrizione: Piano Aziendale controlli integrati Nas 2014.
Categorizzazione degli eventi: i controlli previsti (10) saranno espletati nel corso dell’anno solare.
Luogo e momento del controllo: Sulla base di segnalazioni da parte della cittadinanza o criticità
riscontrate nell’espletamento dell’attività ordinaria.
Metodi e tecniche: controlli effettuati da equipe formata da personale afferente al dipartimento
veterinario e da Carabinieri del nucleo CC Nas Milano.
Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN.
Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1.
CONTROLLO TEMPERATURE
Obiettivi: Verifica delle temperature degli alimenti da mantenere in regime di temperatura
controllata.
Le tipologie di impianto da sottoporre a controllo e la metodologia di verifica saranno
oggetto di specifica comunicazione diramata entro marzo 2014.
Descrizione: Piano Aziendale controlli temperature 2014.
Categorizzazione degli eventi:i controlli previsti (100) saranno espletati nel periodo aprile – ottobre.
Luogo e momento del controllo: attuazione programma nelle attività individuate dal piano.
Metodi e tecniche: controlli effettuati da equipe formata da personale afferente al Dipartimento
Veterinario.
Modalità di rendicontazione e feed-back: redazione verbali di sopralluogo ed inserimento in SIVIAN.
Modalità di verifica attività effettuata/attività programmata ≥ 1.
PROGETTO EXPO 2015
Nel corso del 2014 è prevista inoltre l’attuazione di un apposito piano “Expo 2015” secondo le
indicazioni che perverranno dalla U.O. Veterinaria Regionale alla quale sarà sottoposto per la
preventiva validazione.
35
METODOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Al fine di raggiungere i migliori risultati in ambito di prevenzione veterinaria gli standard operativi
sono lo strumento funzionale atto a garantire omogeneità e standardizzazione dei processi
produttivi e dei controlli.
In questa logica proseguirà il percorso di applicazione degli Standard Operativi contenuti nel
Manuale Operativo delle Autorità Competenti Locali al fine di raggiungere la conformità con i
nuovi standard europei, di garantire che le fasi dell’attività produttiva siano coerenti con i requisiti
prefissati e di salvaguardare l’equivalenza dei controlli locali con i requisiti richiesti dai Paesi esteri al
fine di assicurare la possibilità di esportazione dei prodotti agro alimentari.
Tenuto conto della situazione epidemiologica Regionale, delle indicazioni provenienti dall’Unione
Europea (E.U., 2007), del Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 e del Piano Regionale della
Prevenzione Veterinaria 2012-2014, sono stati definiti alcuni i obiettivi generali di prevenzione:
1. Assicurare un livello elevato di salute animale attraverso la riduzione dei rischi biologici e
chimici per gli animali e per l’uomo, garantendo in tal modo la sicurezza degli alimenti di
origine animale
2. Migliorare la salute degli animali da reddito e la sicurezza alimentare attraverso la riduzione
della frequenza delle malattie, aumentando la sostenibilità degli allevamenti a livello
economico e sociale
3. Favorire la crescita economica e la competitività delle produzioni
4. Promuovere le buone pratiche di allevamento e il benessere degli animali, minimizzando
l’impatto ambientale al fine di favorire uno sviluppo sostenibile
Il rispetto del principio di efficacia ha portato allo sviluppo di un approccio volto ad una maggiore
efficienza, alla misurazione delle performances e dei risultati e, non ultimo, ad un miglioramento
della qualità dei servizi. Per queste finalità è necessario:
1. Sviluppare ed applicare un modello operativo per definire gli obiettivi generali di Sanità
Pubblica Veterinaria e rispondere alle istanze provenienti dal territorio riguardanti la Sicurezza
Alimentare e la Sanità Animale
2. Definire degli strumenti operativi, inclusi i modelli di graduazione del rischio, per un’efficiente
ed efficace azione che porti a risultati misurabili e ad un positivo impatto di sviluppo del
settore produttivo agroalimentare
3. Definire indicatori che permettano una valutazione delle diverse fasi del processo operativo
e di indici che possano valutare oggettivamente le performances dei processi messi in atto.
In questa prospettiva le score card, associate ed adattate ad una realtà territoriale e contingente,
rappresentano lo strumento adottato per l'oggettiva valutazione delle priorità di intervento.
Lo sviluppo di un programma con obiettivi chiari, definiti e misurabili non può prescindere da una
valutazione corretta ed oggettiva dei bisogni, dei problemi e delle domande di tutti i soggetti a
vario titolo coinvolti. Infatti, solo con una corretta valutazione di tali bisogni, problemi e domande è
possibile identificare, all’interno del contesto appropriato, le priorità, gli obiettivi e quindi i processi
che possono portare a dei risultati con un positivo impatto per il sistema produttivo e per i
consumatori.
La definizione delle priorità di intervento non può prescindere da una valutazione oggettiva delle
informazioni epidemiologiche relative alle diverse patologie, al rischio di tossinfezioni alimentari e
alle contaminazioni chimico/fisiche. A questo fine è stato adottato uno strumento che, grazie alle
conoscenze di esperti per ciascuna specifica problematica Igienico-Sanitaria ed ai dati scientifici
disponibili, permette di valutare i diversi fattori di rischio e l’impatto della specifica problematica sul
sistema veterinario, zootecnico e agro-alimentare lombardo e, più in generale, sulla Sanità Pubblica
e la Sicurezza Alimentare. L’Unione Europea ha stabilito che i controlli ufficiali siano condotti in base
ad una valutazione dei rischi. Il regolamento (CE) n. 882/04 specifica che tra le informazioni che gli
Stati membri devono includere nei propri piani di controllo pluriennali, rientrano quelle in merito alla
“categorizzazione del rischio delle attività interessante”.
Con “graduazione” o “categorizzazione” del rischio (“Risk categorization”) si indica il modello di
classificazione degli stabilimenti, definiti ai sensi dell’articolo 2.1, lettera c) del Reg. 852/04, in
36
categorie di rischio basate, tra l’altro, sul tipo di alimento prodotto, trasformato e/o distribuito, sul
tipo di attività svolta, sulle caratteristiche del processo attuato, sulle caratteristiche dell’impianto,
sulle modalità di gestione dei processi, sul profilo del consumatore destinatario dei prodotti e sulle
modalità di utilizzo dell’alimento, al fine di allocare le risorse per la conduzione dei controlli ufficiali.
La graduazione del rischio costituisce pertanto uno degli strumenti fondamentali nell’organizzazione
dei controlli ufficiali nell’ambito dei piani integrati di controllo al fine della definizione delle priorità e
dell’allocazione delle risorse. Il Dipartimento di Prevenzione Veterinario in sintonia con il Piano
Regionale della Prevenzione Veterinaria 2012-2014 si propone di sviluppare ed applicare un modello
di graduazione del rischio con obiettivi chiari e definiti, che tenga conto dei principi stabiliti dalla
normativa vigente e che si traduca in azioni mirate, trasparenti e verificabili in tutte le fasi,
applicabile ai diversi settori della sicurezza alimentare, del benessere e salute degli animali, in modo
da assicurare un approccio uniforme e coerente.
In conformità a quanto indicato dalla Circolare H1.2011.0037249 viene qui sinteticamente
richiamata la metodologia adottata per la programmazione dell’attività di prevenzione e controllo.
Lo strumento adottato, Scorecard, ha lo scopo di classificare i punti di intervento e le malattie di
interesse veterinario e di identificare gli eventuali punti critici legati sia al controllo dei punti di
intervento e delle malattie, sia alle conseguenze socio/economiche riconducibili alla presenza negli
impianti di non conformità o al manifestarsi di malattie.
La scorecard si compone di una serie di domande principali, a loro volta scomposte in una serie di
domande più semplici. A ciascuna domanda semplice viene attribuito un punteggio da 1 a 5, al
valore 1 corrisponde la situazione più favorevole, mentre al 5 corrisponde il livello di maggiore
problematicità.
Inoltre, ciascuna domanda principale viene “pesata” in funzione di un coefficiente che tiene conto
della sua importanza relativa in relazione ai differenti aspetti sotto riportati:
• Rilevanza patologia
• Agente
• Settore di controllo
• Impatto socio-economico
• Impatto sulla salute pubblica
• Impatto sugli scambi commerciali
• Benessere animale
• Strumenti di controllo
La somma dei punteggi delle domande principali costituisce il punteggio totale attribuito all’aspetto
sotto esame. Punteggi elevati corrispondono a criticità elevate. Inoltre, lo scostamento percentuale
del punteggio ottenuto, per ciascun aspetto, rispetto al punteggio massimo ottenibile permette di
identificare le aree di relativa maggiore criticità. Minore è lo scostamento percentuale e maggiore è
la criticità relativa.
PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI SICUREZZA ALIMENTARE
Il Dipartimento Veterinario – SC IPTC ha adottato come strumento per la valutazione del rischio le
Scorecard, previste dal PRPV 2012/2014 per ogni singolo stabilimento o categorie di impianti, con lo
scopo di classificare i punti di intervento e le malattie di interesse veterinario e di identificare gli
eventuali punti critici legati sia al controllo dei punti di intervento e delle malattie, sia alle
conseguenze socio/economiche riconducibili alla presenza negli impianti di non conformità o al
manifestarsi di malattie.
Stabilimenti riconosciuti
La Direzione della SC IPTC ha raccolto le scorecard riportanti il punteggio per ogni singolo impianto
riconosciuto, compilate dal veterinario incaricato del controllo ufficiale presso lo stabilimento.
Suddividendo pertanto l’insieme degli stabilimenti in 4 categorie di rischio secondo la distribuzione
rappresentata nella tabella sottostante:
LIVELLO DI RISCHIO
BASSO
MEDIO BASSO
MEDIO ALTO ALTO
RANGE SCORE CARD
100 → 150
151 → 200
200 → 250
N STABILIMENTI
6
20
12
37
ALTO
250 → 300
2
Gli stabilimenti riconosciuti sono stati raggruppati in categorie omogenee per livello di rischio per le
seguenti priorità in ordine di rischio decrescente:
• 1 trasformazione di alimenti mediante applicazione di uno o più trattamenti;
• 2 attività di macellazione
• 3 attività di manipolazione degli alimenti incluse quelle necessarie alla loro porzionatura,
taglio, preparazione in assenza di trattamenti (sezionamenti, laboratori di preparazione e
riconfezionamento)
• 4 stoccaggio di alimenti senza alcuna manipolazione oltre a quanto strettamente necessario
per la loro movimentazione (centri di raccolta, depositi)
La distribuzione all’interno di ogni macrocategoria ha evidenziato l’attribuzione di 4 livelli di rischio (4
Basso – 3 Medio Basso – 2 medio alto – 1 Alto) con la definizione della frequenza dei controlli ufficiali
/anno in base alla risorse disponibili così come sotto riportato:
1 . STABILIMENTI RICONOSCIUTI
MACROCATEGORIA
TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE
APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI
MACROCATEGORIA
ATTIVITA’ DI MACELLAZIONE
n. interventi/struttura anno
5
11
n. interventi/struttura anno
2
8
MACROCATEGORIA
ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI
INCLUSE QUELLE NECESSARIE ALLA LORO
PORZIONATURA, TAGLIO, PREPARAZIONE IN
ASSENZA DI TRATTAMENTI
n. interventi/struttura anno
MACROCATEGORIA
STOCCAGGIO DI ALIMENTI SENZA ALCUNA
MANIèPOLAZIONE OLTRE A QUANTO
STRETTAMENTE NECESSARIO PER LA LORO
MOVIMENTAZIONE
n. interventi/struttura anno
3
1
9
6
Il Livello di rischio assegnato al singolo stabilimento riconosciuto è gestito dalle SC IPTC e SC IAPZ.
INSERIMENTO DATI IN SIVIAN:
in applicazione della PG Sicurezza Alimentare, della PSP controlli ufficiali alimenti di origine animale
rev. 03, per consentire la rendicontazione delle ispezioni e dei relativi dati il controllo deve essere
inserito in SIVIAN entro 15 giorni dall’effettuazione. Inoltre si forniscono le evidenze/procedure da
privilegiare nei controlli ufficiali, assicurandone la rendicontazione nelle ispezioni effettuate durante
l’anno:
- igiene degli alimenti/stato conservazione
- controllo temperature
- Procedure sanificazione non SSOP
- SSOP Preoperative
- SSOP Operative
- manutenzione impianti/attrezzature
- controllo animali indesiderati
- marchiatura/etichettatura prodotti
- Sistema di tracciabilità: stabilimenti trasformazione
- controllo MSR (macelli – sezionamenti carni)
- Gestione sottoprodotti o.a.
- Analisi dei pericoli (HA): per la valutazione del piano di autocontrollo
- Gestione CCP
38
- Sistema di ritiro prodotti dal mercato: per verifica gestione sistema allerta in particolare
Gli audit devono avere come obiettivo la verifica della gestione delle procedure da parte della
ditta, in particolare per quelle procedure che hanno evidenziato delle Non Conformità nel corso di
controlli precedenti o a fronte di esiti analitici sfavorevoli, con validazione del piano di
autocontrollo.
Il Team Leader dell’audit, individuato dal Direttore della SC IPTC, è un Veterinario diverso da quello
incaricato dei controlli presso l’impianto riconosciuto.
Presso gli impianti che esportano verso Paesi Terzi sarà inoltre eseguita la supervisione con redazione
del verbale di ispezione Ministeriale che accerta il mantenimento dei requisiti per l’export.
Macello - Documentazione
Il veterinario ufficiale deputato al controllo ufficiale ai sensi del Reg. 854/04/CE Attività Ispettiva
presso i Macelli – Allegato I Carni Fresche, presso l’impianto di macellazione deve documentare i
seguenti compiti ispettivi:
1 informazioni sulla catena alimentare
2 Benessere degli animali
3 Ispezione ante e post mortem
4 materiali specifici a rischio e altri sottoprodotti di origine animale
Elenco stabilimenti Riconosciuti - Definitivo 2014 - ASL di MILANO
1. TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI
TRATTAMENTI
DENOMINAZIONE
IMPIANTO
TIPOLOGIA IMPIANTO
PUNTEGGIO
N.
CAT. RISCHIO
SCORE-CARD
ITERVENTI/ANNO
TRE AMIS
Cusano Milanino – Via
Zucchi 39/A
PRODOTTI di Gastronomia
e paste alimentari e Prodotti
della Pesca trasformati
210,01
2
9
IT Q6T85
ITTICA
PRODOTTI ITTICI
CARLA' ex Commissionaria
Ittica di Carlà Giuseppe
Impianto Trasformazione e
Deposito prodotti della
pesca
183,32
3
7
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
178,33
3
7
Impianti di Produzione di
prodotti a base di latte
industriale
173,37
3
7
PRODOTTI a Base di Carne
170
3
7
Impianto Trasformazione
Prodotti Base Carne/
Prodotti ittici
161,65
3
7
Via Lombroso 95
IT X396V
PECK SPA
Via Spadari n.9 Milano
IT 03/24 2 CE
DIBENEDETTO IL DESSERT SRL
Cologno Monzese-Via
Volontari del Sangue 50
IT 03/1777
ROSTITALIA SRL
Cologno Monzese – Via S.
Maria 77
IT 9-1404L
CS VACUUM
Via Sbodio 24
IT R1E4S
39
GELATERIA CORTINOVIS
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
industriale
160,01
3
7
PRODOTTI a Base di Carne
146,68
4
5
IT 03/1387
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte non
industriale.
141,68
4
5
CASEIFICIO MICCOLI SAS di
Miccoli Roberto
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
Via Stendhal 47
Formaggi-Yogurth
133,34
4
5
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
120,01
4
5
RANGE
100 → 150
151 → 200
200 → 250
250 → 300
N.
INTERVENTI
5
7
9
11
N. IMPIANTI
4
6
1
0
TOT INTERVENTI
20
42
9
0
Cinisello Balsamo
via Ciajkovskij 35
IT 03/684
PASTIFICIO FB SRL Cinisello
Balsamo – Via Vittorio
Veneto 16
IT 9-433L
CREAM GARDEN S.n.C.
Via B.Quaranta 3 Milano
IT B5D88
GECO S.r.l.
Via Marghera 51 Milano
IT 03/1711
LIVELLO DI RISCHIO
BASSO
MEDIO BASSO
MEDIO ALTO ALTO
ALTO
2. ATTIVITA’ DI MACELLAZIONE
DENOMINAZIONE IMPIANTO
TIPOLOGIA
IMPIANTO
GRILLO DELLA BERTA EGLE
MACELLO
Bresso – Via F. Baracca 21
Carni di
Ungulati
IT W5B1L
< 1000 UGB
PUNTEGGIO
SCORECARD
158
CAT.
N.
RISCHIO ITERVENTI/ANNO
3
4
LIVELLO DI RISCHIO
BASSO
MEDIO BASSO
MEDIO ALTO ALTO
ALTO
RANGE
100 → 150
151 → 200
200 → 250
250 → 300
N.
INTERVENTI
2
4
6
8
40
N.
IMPIANTI TOT INTERVENTI
0
0
1
4
0
0
0
0
3. ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI
(Sezionamento – Lab. Preparazione e riconfezionamento)
DENOMINAZIONE IMPIANTO
TIPOLOGIA IMPIANTO
DE AMICIS Spa
SEZIONAMENTO Carni Di
Ungulati E Carni Avicole
Via Montecuccoli 29
Carni Macinate
IT 1061 S
Deposito Prodotti Ittici
PUNTEGGIO
SCORE-CARD
CAT.
RISCHIO
N.
ITERVENTI/ANNO
250
1
9
238,35
2
7
238,32
2
7
233,35
2
7
219,99
2
7
215,01
2
7
Confezionamento Prodotti
a Base di Carne
INDUSTRIALE
EUROPESCA Spa
PRODOTTI ITTICI
Via Sammartini 72-82
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
IT 860
F.LLI PAGANI Spa
Impianto Trasformazione
stomaci, intestini,
Via Ennio 20
(Altri Prodotti a Base di
Carne)
IT 1448 LOA
GI.MAR Sas
PRODOTTI ITTICI
Via D.Siculo 30
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
IT 2151
ADC SRL ex ADICI SAS
PRODOTTI ITTICI
Cinisello Balsamo – Via Segantini
33/B
Deposito frigorifero
IT 2084
Voltura dal 03/10/13
METRO ITALIA CASH & CARRY
SPA
SEZIONAMENTO Carni di
Ungulati
Cinisello Balsamo – Via Gozzano
19
Non Industriale (Medio
piccolo)
IT S9V3Y
PRODOTTI ITTICI
Impianto
Produzione/Lavorazione
Prodotti Ittici
41
TURATI CARNI SNC Cusano
Milanino–Via Italia10
SEZIONAMENTO Carni di
Ungulati
IT 864S
INDUSTRIALE Medio
piccolo
ACE SRL
PRODOTTI ITTICI
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Via Lombroso 53
IT M545D
CARNI NOBILI Srl
213,35
2
7
213
2
7
205,02
2
7
199,99
3
5
196,65
3
5
193,33
3
5
191,68
3
5
188,34
3
5
186,65
3
5
186,65
3
5
183,32
3
5
Prodotti Ittici)
SEZIONAMENTO Carni di
Ungulati
Via Bovisasca 38 -Milano
Carni Macinate
IT 1739 S
INDUSTRIALE
COMMISSIONARIA ITTICA POLI Srl
PRODOTTI ITTICI
Via Lombroso 95
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
IT 2290
I.P.I.
PRODOTTI ITTICI
Via Lombroso 95
Impianto Prodotti Pesca
SM
IT G2E6E
GALLO SAS
SEZIONAMENTO Carni
Avicole
Cinisello Balsamo – Via Ariosto 31
Medio piccolo
IT 787S
LA.CO. CARNI SAS
SEZIONAMENTO Carni di
Ungulati
Cusano Milanino – Via Isonzo 16
INDUSTRIALE Medio
piccolo
IT 2057S
SIMONE CARNI SRL Cinisello
Balsamo – Via B. Colleoni 12
SEZIONAMENTO Carni di
Ungulati
IT 1623S
Medio piccolo
MANNO MILANO Srl
PRODOTTI ITTICI
Via Lombroso 95
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
IT B9T3Q
ITTICA MILANO SRL
PRODOTTI ITTICI
V.le Lombroso 95
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
IT E6F2D
Condizionato 11/10/13
MICUCCI E BALZARI Srl
PRODOTTI ITTICI
V.le Lombroso 95
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
42
IT 2293
MAZARA FISH-SEA FOOD SRL
Via Lombroso 95
IT W1Y1F
PRODOTTI ITTICI
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
Prodotti Ittici)
GARBIN RAFFAELE Srl
PRODOTTI ITTICI
Via Lombroso 95
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
183,32
3
5
173,32
3
5
173,32
3
5
169,65
3
5
168,34
3
5
130
4
3
130
4
3
130
4
3
N.IMPIANTI
3
13
8
1
TOT INTERVENTI
9
65
56
9
IT 2291
DE.VI.MAR Srl
PRODOTTI ITTICI
Impianto Deposito
Frigorifero (e Lavorazione
V.le Lombroso 95
Prodotti Ittici)
IT P4N3P
FOODCOMM SRL
PRODOTTI ITTICI
Via Lombroso 95
Deposito prodotti della
pesca e Impianto
Lavorazione Prodotti Ittici
IT E0076
GS SPA
PRODOTTI ITTICI
Via Liguria 73 Cologno Monzese
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
IT Y7T4D
Definitivo 02/10/13
COPROMAR SRL
PRODOTTI ITTICI
V.le Lombroso 95
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
IT U1D4Q
Condizionato 07/11/13
FRESCO PESCE SRL
PRODOTTI ITTICI
V.le Lombroso 95
Deposito Frigorifero e
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
IT G0Z2G
Condizionato 23/12/13
ADC s.r.l.
PRODOTTI ITTICI
Via Segantini, 31/b
Cinisello Balsamo
Deposito Frigorifero e
Impianto Lavorazione
Prodotti Ittici
IT
LIVELLO DI RISCHIO
BASSO
MEDIO BASSO
MEDIO ALTO ALTO
ALTO
RANGE
100 → 150
151 → 200
200 → 250
250 → 300
N. INTERVENTI
3
5
7
9
43
4. DEPOSITI (Stoccaggio di alimenti senza alcuna manipolazione)
PUNTEGGIO
S.CARD
LIVELLO
RISCHIO
N. INTERVENTI
281,68
1
6
DEPOSITO Frigorifero
Prodotti Ittici e
Frazionamento
181,66
2
2
CENTRO IMBALLAGGIO
UOVA
166,65
2
2
CENTRO IMBALLAGGIO
UOVA
153,32
2
2
RANGE
100 → 150
151 → 200
200 → 250
250 → 300
N.
INTERVENTI
1
2
4
6
N. IMPIANTI
0
3
0
1
TOT
INTERVENTI
0
6
0
6
DENOMINAZIONE
TIPOLOGIA IMPIANTO
COMAVICOLA Spa
DEPOSITO Frigorifero
Via Piranesi 6
Carni e Prodotti Ittici
IT 1696 F
ZHU SRL
Via Pelizza da Volpedo n. 7 Cinisello
Balsamo
H2V5K
F.LLI LOVATI
Piazza Della Chiesa 10
Sesto San Giovanni
M4V3Z
F.LLI BERTA snc
Via Manin 350/16
Sesto San Giovanni
Y566K
LIVELLO DI RISCHIO
BASSO
MEDIO BASSO
MEDIO ALTO ALTO
ALTO
ATTIVITA’ PRESSO I MERCATI ALL’INGROSSO
A completamento di quanto sopra esposto si riporta l’attività non ricompresa nelle
precedenti tabelle effettuata presso i Mercati all’Ingrosso:
5.MERCATI ALL'INGROSSO
RAGIONE SOCIALE
TIPOLOGIA ATTIVITA’
Punteggio Livello
n.
Score
di
interventi
card
Rischio
44
SO.GE.M.I.
IT 0966F
SO.GE.M.I.
IT 2136
Mercato Avicunicolo all’Ingrosso
281,67
2
50
Mercato Ittico all’Ingrosso
290
1
120
e presso i Macelli per attività ispettiva ante e post mortem:
ATTIVITA' DI MACELLAZIONE
n. macelli
n. interventi previsti
1
50
Stabilimenti registrati:
Nel corso del 2013 sono state compilate le scorecard relativamente ai dati riferiti ai criteri di “natura
dell’attività” e “natura degli alimenti” nelle categorie maggiormente rappresentate nel nostro
territorio come da tabelle allegate che tengono in considerazione la numerosità di ogni singola
categoria:
dimensione popolazione
campione
<=20
16
21-25
20
26-29
22
30-39
28
40-54
35
55-74
42
75-99
49
100-149
59
150-199
65
200-299
73
300-499
81
500-999
88
1000-30000
96
45
Declinando sulla base della numerosità delle categorie delle strutture registrate si ottengono i
seguenti valori di rappresentatività:
MACROCATEGORIE
REGISTRATI
Distributori automatici di alimenti
Dettaglio
Distributore automatico di latte crudo
Deposito di alimenti, bar, tavola
Refettorio
fredda, refettorio (senza preparazione
pasti)
Bar, tavola fredda
Laboratorio di produzione annesso a spaccio
agricolo
Negozio di vicinato Negozio di
prossimità - superette e
supermercati, Ristoranti, trattorie,
selfservice, agriturismi, mense e altre
attività di preparazione pasti < 100
coperti/die
Unità n. score
present
card
i
previste
6
106
5469
5
Azienda agrituristica con somministrazione pasti
1
Laboratorio di produzione e vendita miele
0
Vendita di alimenti surgelati
4
vendita su aree pubbliche
Laboratorio di produzione e vendita di prodotti a
base di latte
Mensa di altre comunità
Negozio commercializzazione al dettaglio alimenti
vari e carni
96
1876**
96
4 (#)
27
2766**
96
466**
41
1263
96
Laboratorio di produzione e vendita di gelati
455
41
Mensa aziendale
716
*
Mensa scolastica (con preparazione) < 100
230
*
Macelleria e/o polleria/ pescheria
533
96
Superette o supermercato
566
96
13
13
37
*
Deposito registrato
Laboratorio di produzione di prodotti
gastronomici/rosticceria
Ipermercati
Ipermercati Ristoranti, trattorie,
selfservice, agriturismi, mense e altre Centro cottura/catering < 500 pasti
attività di preparazione pasti
compresi tra 100 e 500 coperti/die Mensa scolastica (con preparazione) > 100 pasti
Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.)
58
*
4580
*
46
Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo
Ristorazione collettiva
Attività di produzione > 500 pasti/die
Centro cottura/catering > 500 pasti
•
•
95
*
30
*
*strutture di competenza mista con SC IgAN alla tabella della quale si rimanda per la
consistenza della tipologia
**dato comprensivo vendita frutta/verdura ed altri generi alimentari
I risultati ottenuti dalla media dei valori delle singole score card, suddivise per tipologia
relativamente ai dati riferiti alla “natura dell’attività” ed alla “natura dell’alimento”,
assemblati con i dati di storicità della globalità della tipologia hanno però destato alcune
perplessità interpretative ed applicative.
L’analisi dei risultati è ancora in corso per valutare principalmente:
• l’appropriatezza dell’allocazione delle singole strutture nelle varie tipologie;
• l’omogeneità dei criteri utilizzati dai singoli operatori che hanno partecipato al
progetto nell’attribuire i punteggi;
• la globalità del sistema.
In attesa di un riesame del processo, eventualmente integrato da un’ulteriore fase
sperimentale, si è ritenuto opportuno procedere alla programmazione dell’attività ispettiva
per il 2014 in modo analogo allo scorso biennio, impiegando quindi il criterio di
“dimensione” che prevede 5 raggruppamenti in “macrocategorie” e il criterio di storicità
derivante dai risultati dell’attività di controllo ufficiale (presi in esame i dati di “Non
Conformità” della categoria riferiti al triennio precedente) che permettono di stratificare
ulteriormente ogni classe di dimensione in 5 sottoclassi.
Considerando solamente i dati relativi alle “non conformità” regolarmente registrate in
SIVIAN ed utilizzando i criteri espressi nel PRPV 2012 – 2014 si ottengono le valutazioni
riportate nella tabella sottostante:
MACROCATEGORIE
REGISTRATI
Distributori automatici di
alimenti
Deposito di alimenti, bar, tavola
fredda, refettorio (senza
preparazione pasti)
Negozio di vicinato Negozio di
prossimità - superette e
supermercati, Ristoranti,
trattorie, selfservice, agriturismi,
mense e altre attività di
preparazione pasti < 100
coperti/die
Unità
presenti
6
126
coeff. Storicità
2014
1
Refettorio
244
2
Bar
Laboratorio di produzione annesso a spaccio
agricolo
5474
3
6
1
1
1
6
2143
3
3
8
3
39
2
117
2
477
2
1071
3
Dettaglio
Distributore automatico di latte crudo
Distributori automatici di alimenti e bevande
Azienda agrituristica con somministrazione pasti
Vendita di alimenti surgelati
vendita su aree pubbliche
Laboratorio di produzione e vendita di prodotti a
base di latte
Mensa di altre comunità
Negozio commercializzazione al dettaglio alimenti
e carni
Deposito registrato
Laboratorio di produzione di prodotti
gastronomici/rosticceria
47
Laboratorio di produzione e vendita di gelati
Mensa aziendale
Mensa scolastica (con preparazione) < 100
Macelleria e/o polleria/ pescheria
Superette o supermercato
Erboristeria
Negozio commercializzazione al dettaglio frutta e
verdura
Negozio commercializzazione al dettaglio pane e
prodotti da forno
Negozio commercializzazione al dettaglio prodotti
alimentari vari
Negozio vendita materiali destinati al contatto
con alimenti
Laboratorio di produzione e vendita di pane
Laboratorio di produzione e vendita di pasta
fresca
Laboratorio di produzione e vendita di pizza da
asporto
Laboratorio di produzione e vendita di
prodotti pasticceria
Laboratorio di produzione altri prodotti
alimentari
Ipermercati Ristoranti, trattorie, Ipermercati
selfservice, agriturismi, mense e Centro cottura/catering < 500 pasti
altre attività di preparazione
pasti compresi tra 100 e 500
Mensa scolastica (con preparazione) > 100 pasti
coperti/die
Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.)
Ristorazione collettiva
Attività di produzione > 500
Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo
pasti/die
Centro cottura/catering > 500 pasti
452
3
1077
296
522
583
40
2
2
3
3
352
168
3135
2
11
555
29
436
446
51
13
58
2
2
109
2
4642
3
107
2
49
2
L’attribuzione alla quarta e quinta classe di storicità è in funzione al riscontro di non
conformità gravi che comportano o la chiusura dell’impianto, anche temporanea, o
l’apertura di un procedimento penale.
Nel 2013 i procedimenti penali scaturiti in seguito all’attività di vigilanza hanno osservato
una distribuzione per tipologia d’impianto espressa nella tabella sottostante:
PROVVEDIMENTI PENALI ANNO 2013
TIPOLOGIA IMPIANTO
RISTORANTI
SUPERETTE/SUPERMERCATO
GASTRONOMIA
MACELLERIA
N. PROVVEDIMENTI
6
5
1
2
Eccezion fatta per la tipologia “impianti di ristorazione” tutti i provvedimenti penali e di
chiusura d’attività sono stati riscontrati in esercizi definiti nell’applicativo SIVIAN con
48
l’attributo “etnico”. In considerazione inoltre di quanto già relazionato in precedenza circa
le sanzioni amministrative si è ritenuto di programmare l’attività per il 2014 impiegando una
differente pressione ispettiva per le strutture definite “etniche” nell’ambito della medesima
tipologia d’impianto attribuendo a queste tipologie d’impianto una doppia classificazione
per “storicità” (3-5).
La pressione ispettiva per le singole tipologie d’impianto, modulata secondo i criteri di
“dimensione” e di “storicità”, viene rappresentata nella seguente tabella:
classe di dimensione
1
2
3
4
5
percentuale di copertura indicativa
1% al 15 %
10% al 50%
30% al 90%
45% al 100%
100% al 300%
Livello di rischio
4
4
3
2
1
La programmazione dell’attività, nel corso del 2014, non potrà non tener conto
dell’approssimarsi di Expo 2015 che impone un adattamento ad hoc della distribuzione dei
controlli.
Sono state individuate tipologie ritenute strategicamente rilevanti da presidiare con
particolare attenzione.
Ciò potrà comportare uno scostamento della distribuzione degli interventi dalle percentuali
di copertura individuate a sfavore delle altre tipologie d’impianto (ristorazione collettiva
aziendale e scolastica, negozi despecializzati, …).
TIPOLOGIE IMPIANTO RITENUTE STRATEGICHE AI FINI PROGETTO EXPO 2015
RISTORAZIONE (alberghiera e non)
GASTRONOMIE
BAR
SUPERETTE/SUPERMERCATO
DEPOSITI REGISTRATI (che commercializzano prodotti etnici)
Rappresentazione grafica dei controlli negli stabilimenti registrati programmati dal DPV –
anno 2014
49
RISTORANTI
BAR
GASTRONOMIE
SUPERMERCATI
ALTRE TIPOL.
In considerazione della peculiarità dell’evento EXPO 2015 la programmazione dell’attività
è stata pienamente condivisa con il DPM garantendo la numerosità degli interventi così
come sotto riportato.
PROGRAMMAZIONE INTERVENTI STABILIMENTI REGISTRATI contesto aggiornato al 04.12.2013
MACROCATEGORIE
REGISTRATI
Dettaglio
Distributore automatico di latte crudo
Distributori automatici di
Distributori
automatici di alimenti e
alimenti
bevande
Deposito di alimenti, bar,
Refettorio
tavola fredda, refettorio
(senza preparazione pasti) Bar
Negozio di vicinato
Laboratorio di produzione annesso a spaccio
Negozio di prossimità agricolo
superette e supermercati, Azienda agrituristica con somministrazione
Ristoranti, trattorie,
pasti
selfservice, agriturismi, Vendita di alimenti surgelati
mense e altre attività di vendita su aree pubbliche
preparazione pasti < 100 Laboratorio di produzione e vendita di
coperti/die
prodotti a base di latte
Mensa di altre comunità
Negozio commercializzazione al dettaglio
alimenti e carni
Deposito registrato
Laboratorio di produzione di prodotti
gastronomici/rosticceria
Laboratorio di produzione e vendita di gelati
Mensa aziendale
Mensa scolastica (con preparazione) < 100
Macelleria e/o polleria/ pescheria
Superette o supermercato
Unità
present
i
6
coeff.
Storicit
à
1
n.
n.
controll controll
i SIAN
i
1
126
244
2
5474
3
250
6
1
2
1
1
6
2143
3
3
2
215
13
3
19
39
2
12
117
2
35
4
477
2
60
5
1071
3-5
250
340
462
3
144
1077
296
522
583
2
2
3-5
3-5
50
20
280
470
10
500
50
Erboristeria
Negozio commercializzazione al dettaglio
frutta e verdura
Negozio commercializzazione al dettaglio pane
e prodotti da forno
Negozio commercializzazione al dettaglio
prodotti alimentari vari
Negozio vendita materiali destinati al contatto
con alimenti
Laboratorio di produzione e vendita di pane
Laboratorio di produzione e vendita di pasta
fresca
Laboratorio di produzione e vendita di pizza
da asporto
Laboratorio di produzione e vendita di
prodotti pasticceria
Laboratorio di produzione altri prodotti
alimentari
Ipermercati Ristoranti,
Ipermercati
trattorie, selfservice,
Centro cottura/catering < 500 pasti
agriturismi, mense e altre Mensa scolastica (con preparazione) > 100
attività di preparazione pasti
pasti compresi tra 100 e
500 coperti/die
Ristorante, trattoria, pizzeria (ecc.)
Ristorazione collettiva
Attività di produzione > Mensa ospedaliera, di casa di cura e di riposo
500 pasti/die
Centro cottura/catering > 500 pasti
•
•
40
352
168
3135
2
180
13
58
2
2
13
4
109
2
4642
5
1150
785
107
2
40
67
49
2
15
34
11
555
29
436
446
51
*dato comprensivo vendita frutta/verdura ed altri generi alimentari non di competenza.
** frequenza ispettiva condizionata da piani o progetti specifici
Per alcune macrocategorie a competenza mista SC Ig AN e DpPVe non è stato possibile rispettare il
rapporto: livello di rischio attribuito/grado di copertura. Nella macrocategoria “ristorazione
pubblica” la numerosità dei punti di intervento risulta sovrastimata per errori di duplicazione
anagrafica, categoria nella quale il DpPVe garantisce 1150 interventi.
La metodologia di controllo ufficiale negli impianti registrati è principalmente rappresentata
dall’ispezione.
Le ispezioni saranno eseguite di norma da due ispettori. In tali strutture, compatibilmente con le
inderogabili esigenze organizzative locali, non potrà essere eseguita l’attività ispettiva programmata
dallo stesso team ispettivo dell’anno precedente.
Al fine di favorire l’integrazione tra il personale ispettivo e l’uniformità di intervento e di gestione
delle non conformità verrà promossa l’alternanza nella formazione dei componenti il team ispettivo,
garantendo, salvo inderogabili esigenze di servizio, avvallate dal Direttore di Distretto di
competenza, che non più del 50% degli interventi programmati, per l’anno 2014, per singolo
ispettore siano eseguiti dalla medesima coppia.
Gli audit verranno eseguiti eventualmente, solo in caso di non conformità rilevanti.
La modulistica da utilizzare è presente nella cartella “Qualità” Area Veterinaria.
Le Direzioni dei Distretti Veterinari provvederanno, di comune accordo, alla ripartizione delle
ispezioni e audit pianificati per il territorio complessivo della ASL, con la ripartizione dei controlli tra
Dirigenti Veterinari e TdP
Come per gli anni precedenti verrà impiegata la funzione di “Programmazione individuale”
presente nell’applicativo SIVIAN.
Per le tipologie sotto riportate si forniscono i seguenti indirizzi operativi:
MACELLERIE – POLLERIE/PESCHERIA
SUPERMERCATI – MINIMARKET
51
NEGOZIO COMMERCIALIZZAZIONE AL DETTAGLIO PRODOTTI ALIMENTARI VARI
NEGOZIO COMMERCIALIZZAZIONE AL DETTAGLIO ALIMENTI E CARNI
DEPOSITI REGISTRATI
dovranno di norma essere verificate tutte le attività con “attributo” etnico (in particolare macelleriepollerie-pescherie-minimarket-gastronomie e depositi), rispettando la programmazione relativa alla
tipologia di attività.
Per la tipologia “Pescheria” dovrà essere garantito il controllo, da parte di un componente
(veterinario Ufficiale) del progetto ittico, di tutte le attività censite.
Si rammenta che i controlli non programmati nei ristoranti/bar (allerta- STIA– CC NAS – Polizia
Annonaria ecc) devono essere comunicati al Responsabile della Ss IAOA del Distretto competente
per territorio, per successivo inoltro alla SC IgAN.
INSERIMENTO DATI IN SIVIAN:
in applicazione alla PG Sicurezza Alimentare, PSP Controlli ufficiali alimenti di origine animale rev. 03,
e per garantire la rendicontazione dei dati si rammenta che l’ispezione deve essere inserita in SIVIAN
entro 15 giorni dall’effettuazione.
Al fine di migliorare l’incisività dei controlli si forniscono le indicazioni relative alle
procedure/evidenze che devono essere di norma verificate nel corso di ciascuna ispezione e delle
quali si dovrà trovare adeguata/dettagliata evidenza sia nel verbale di ispezione che
nell’applicativo SIVIAN :
- igiene degli alimenti/stato conservazione
- manutenzione impianti/attrezzature
- marchiatura/etichettatura prodotti
- sistema di tracciabilità: ristorazione collettiva in particolare
- gestione sottoprodotti o.a. (macellerie/pescherie – market con reparto macelleria/pescheria)
- Analisi dei pericoli.
CAMPIONAMENTI:
La numerosità dei campionamenti presso il mercato ittico all’ingrosso è giustificata dal ruolo
fondamentale che svolge nella filiera della commercializzazione dei prodotti ittici.
CAMPIONAMENTI presso Mercati all’Ingrosso
MERCATO ITTICO
125
MERCATO AVICUNICOLO
12
CAMPIONAMENTI in Stabilimenti Riconosciuti
Matrice
Molluschi
crostacei congelati
preparazioni a base
pesce
Carni
Prodotti a base di carne
N. campioni
di
14 campioni
6 campioni
Ricerche
- Ricerca e dosaggio solfiti
- Additivi
- Microbiologico
- Additivi
- Microbiologico
Presso gli stabilimenti registrati la programmazione del numero di campionamenti e la loro
distribuzione ha tenuto conto delle non conformità riscontrate nei campionamenti del 2013 e delle
indicazioni emerse nella relazione attività Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare 2010 2012.
Il dettaglio puntuale della distribuzione dei campionamenti con la definizione del parametro di
ricerca troverà piena applicazione in seguito alla declinazione del piano regionale per la verifica
dei requisiti microbiologici previsti dal Reg. 2073/2005.
52
CAMPIONAMENTI in Stabilimenti Registrati
Tipologia d’esercizio
Macelleria,
esercizio
qualsiasi
tipo
Matrice
N. campioni
di Prep. a base i
carne e carni
macinate
Grande
distribuzione
organizzata e vendita su aree Crostacei
pubbliche
simili
e
Preparazioni di
Macelleria con cottura carni –
carne cotti o
gastronomia
esercizi
di
pronti
a
ristorazione
cuocere
Qualsiasi tipo di esercizio (in Pesce
fresco
casi di sospetto)
tonno fresco o
in scatola
Preparazioni
pronte
alla
somministraRISTORAZIONE/BAR
zione in vetrine
di
mantenimento
TOT. Campioni
Ricerche
10
Antiossidanti
(solfiti, ascorbati, nitrati..)
15
Ricerca e dosaggio Solfiti
10
Batteriologica
Completa (con
listeria)
8
10
esclusione
istamina
Ricerca
clostridium
perfringens , bacillus cereus e
stafilococchi
coagulasi
positivi
53
Per i campionamenti relativi alla filiera latte si rimanda alla tabella inserita nella parte
relativa al Servizio di Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche
53
SANITA’ ANIMALE
L’attività della SC Sanità Animale è ricompresa nei seguenti processi descritti tramite le Procedure
Specifiche di processo e le Istruzioni Operative Specifiche di processo, la normativa di riferimento è
contenuta nel MOD 02 \\Aslmilano.it\dati\Qualità ASL\Elenchi doc struttura\Dip. PREVENZIONE
VETERINARIO\SC Sanità Animale:
1. Attività di controllo delle malattie soggette e non soggette a piani comprese le anagrafi
degli animali da reddito – PSp Controlli SA
2. Risanamento allevamenti bovini ed ovi caprini - PSp dedicata
3. Profilassi Antirabbica - PSp dedicata completata da
•
2. a) IOSp Rilascio passaporti e certificazioni animali da affezione
•
2 b) IOSp Anagrafe Canina
•
2 c) IOSp Accreditamento Veterinari
4. Gestione sanitaria del PVCS - PSp dedicata
5. Movimentazione animali - PSp Movimentazioni
6. Gestione problemi legati alla presenza di animali in ambito urbano - PSp dedicata
• 5 a) IOSp Inconvenienti Igienici
• 5 b) IOSp Gestione Colonie Feline
• 5 c) IOSp Sorveglianza Zoonosi
Per la SC SaAn, a differenza di IAPZ e IPTC, la percentuale di attività programmata è molto inferiore
alle prestazioni non programmabili erogate su richiesta dei privati, sia nell’ambito degli animali da
reddito, che soprattutto per gli animali da compagnia, come appare evidente dalla lettura dei LEA,
con i relativi grafici di andamento negli ultimi anni. Personale dell’area assicura le aperture di front
office, nelle 5 sedi, dal lunedì al venerdì, con grande impegno di tempo e risorse collegate, l’attività
ha infatti risvolti amministrativi che si proiettano anche nelle ore di chiusura al pubblico. In questa
sede si tratterà di ambedue le categorie di attività, programmata e non programmabile.
Le attività che verranno effettuate nel 2014, individuate nell’ambito dell’applicazione delle
indicazioni espresse da normative nazionali e regionali e dalla Delibera regionale delle Regole di
esercizio socio sanitario 2013 (DGR n. 1185/2013 “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio
socio sanitario regionale per l’esercizio 2014” saranno correlate alle sopra riportate PSp e IOSp.
Elenco delle attività di controllo ufficiale riferite a Piani Nazionali e Regionali soggette a verifica
dell’applicazione, secondo le tipologie degli allevamenti del territorio e a successiva pianificazione
aziendale annuale per le specie presenti.
AREA: SANITA’ ANIMALE
Attività di controllo ufficiale – piani nazionali di sorveglianza e controllo
1. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Tubercolosi bovina
2. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Brucellosi bovina
3. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Leucosi bovina enzootica
4. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della BRC ovi-caprina
5. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Blue Tongue
6. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Malattia vescicolare del suino
7. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Malattia di Aujeszky
8. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Peste Suina Classica
9. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Influenza Aviaria
10. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della West Nile Disease
11. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Anemia Infettiva Equina
12. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Arterite Virale Equina
54
13. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della BSE
14. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Scrapie
15. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei Gallus gallus
riproduttori
16. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nelle galline ovaiole
17. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei broiler
18. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Salmonellosi nei tacchini
19. Accreditamento degli allevamenti suini nei confronti della Trichinella
20. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione dei bovini
21. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli ovi-caprini
22. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione dei suini
23. Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli equidi
24. Piano nazionale di sorveglianza malattie e mortalità delle api
Attività di controllo ufficiale – piani regionali
1. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Rinotracheite Infettiva Bovina
2. Piano di sorveglianza e controllo nei confronti della Agalassia contagiosa ovi-caprina
3. Sorveglianza sullo spostamento degli animali per ragioni di pascolo
4. Verifica delle misure di biosicurezza negli allevamenti suini
5. Verifica delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli
6. Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica
7. Piano regionale di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla scrapie
8. Piano di controllo sull’Anagrafe degli animali da affezione
9. Piano di controllo sulle strutture di detenzione degli animali da affezione
I numeri dei sopralluoghi/attività da effettuare sono stati stabiliti estraendo i dati dalle fonti
anagrafiche disponibili (Anagrafe Animali da Affezione, Sistema Informativo Veterinario Integrato SIVIAN) alla data di inizio di redazione del testo dei programmi. Sono ovviamente possibili
incrementi o diminuzioni delle strutture presenti nelle anagrafi, dato dinamico non storicizzato.
La rendicontazione verrà estratta dalle banche dati disponibili.
In applicazione alla PG Sicurezza Alimentare e per garantire la rendicontazione dei dati si rammenta
che i sopralluoghi devono essere inseriti in SIVIAN entro 15 giorni dall’effettuazione
Resta inteso che il raggiungimento di alcuni dei punti elencati, così come il corretto e dignitoso
espletamento di tutte le attività istituzionali, sono condizionati dalla disponibilità dei
materiali/interventi richiesti in passato o che verranno richiesti nel corso dell’anno.
Gli obiettivi si intendono, salvo diverse indicazioni specifiche, su base annuale (rendicontazione
entro il 31.01.2015) con verifica semestrale dello stato di attuazione.
55
Dati estratti da SIVIAN in data 12.12.2013
Categoria
Tipologia
impianto
APISTICI Produzione miele
N.
SaAn n.
prestazioni
progr da
erogare
2014
1
Attività svolta
Anagrafe impianti
54
Anagrafe consistenze, Influenza
Aviare, Biosicurezza, Salmonellosi
AVICOLI
TOTALE CAPI
AVICOLI
9
70
3125
Anagrafe singoli capi, TBC. BRC, LEB, 26
TSE, PARA TBC
BOVIDI
TOTALE CAPI
BOVIDI
Allevamenti
CUNICOLI
TOTALE CAPI
CUNICOLI
26
879
16
Anagrafe consistenze
264
Anagrafe
infettiva
EQUIDI
TOTALE CAPI
EQUIDI
OVI-CAPRINI
TOTALE CAPI
OVICAPRINI
4
consistenze,
Anemia 60
166
1339
Anagrafe singoli capi, BRC, TSE
26
4 all. hanno sede legale MI, ma
animali in altri territori quindi 48 all
52 controllabili.
1308
Anagrafe consistenze, MVS, Morbo 6
di Aujeszky, Biosicurezza
SUIDI
17
TOTALE CAPI SUIDI
39
Anagrafe, verifica del rispetto dei
2
requisiti previsti dalla normativa (R.R.
n. 2/2008)
Detenzione di
animali
Canili rifugio
1
Canili sanitari
Giardini zoologici e
parchi (acquario)
Grossisti di animali
vivi (pesci
ornamentali
roditori ecc.)
1
Ippodromi
1
Negozi per la
vendita di animali
Pensioni
1
1
1
2
2
1
Anagrafe, verifica del rispetto dei 23
requisiti previsti dalla normativa (R.R.
n. 2/2008) , SC IAPZ benessere aa,
100 vigilanza sull’alimentazione aa
Anagrafe, verifica del rispetto dei 12
requisiti previsti dalla normativa (R.R.
27 n. 2/2008),
56
Anagrafe
movimentazioni.
Stalle di sosta
Strutture
veterinarie
e
controlli 1
1
Ambulatorio
veterinario
Clinica o casa di
cura veterinaria
Laboratorio
veterinario di
analisi
Ospedale
veterinario
SCSaAn per tutte le SSV verifica del
rispetto delle procedure di
registrazione dei cani in anagrafe
10
169
6
34
0
5
1
1
0
Studio veterinario 2
Studio veterinario
associato
2
Medico veterinario
senza struttura
veterinaria
105
0
0
Si aggiunge una tabella che mostra la numerosità degli animali d’affezione e l’alto numero di
prestazioni erogate nel 2013, con la precisazione che i numeri corrispondono a cani e gatti iscritti
all’Anagrafe degli animali da affezione, sono molti di più i presenti sul territorio, si rammenta che
l’anagrafe felina non è obbligatoria. I dati sono stati estratti dall’Anagrafe regionale degli Animali
da affezione il 17.012.014, da notare la differenza con il dato estratto il 05.12.2013 utilizzato per la
compilazione del Documento Programmatico DPCS riportato nel LEA Anagrafe canina: 89.346 cani,
12.726 gatti e 58 furetti.
90.335
Totale cani iscritti in anagrafe regionale
12.934
Totale gatti iscritti in anagrafe regionale
60
Totale furetti iscritti in anagrafe regionale
Attività svolte nel 2013 per prevenire il randagismo (sterilizzazione gatti di colonia e cani
12.353
canili, morsicature, sopralluoghi colonie gatti, inconvenienti igienici e anagrafe animali
da affezione)
Sopralluoghi
programmati 2014
tipologie
apistici
avicoli
bovidi
cunicoli
equidi
caprini
suidi
canili
negozi
pensioni asili
strutture zoofile e
vari (in SIV 29)
stalla sosta
SSV
STRUTTURE con attività
programmata
N.
DN
DS
1
1
0
9
4
5
26
4
60
26
6
3
23
15
2
45
22
1
0
6
11
2
15
4
5
2
17
13
5
7
1
17
1
Da suddividere
distrettualmente
0
57
Analisi del rischio
La scelta delle malattie da affrontare è stata effettuata in base al fatto che la malattia
rientrasse in una o più delle seguenti categorie:
- Malattia considerata nella Normativa Europea cogente
- Malattie comprese nel Regolamento di Polizia Veterinaria
- Malattia considerata nella Normativa Regionale cogente
- Malattia presente nel quadro di contesto Regionale della Sanità Pubblica Veterinaria 2010
OBIETTIVI OPERATIVI REGIONALI - ANNO 2014
Gli obiettivi operativi definiti a livello regionale per l’anno 2014 di seguito descritti costituiscono la
prosecuzione di programmi che vengono annualmente attuati sulla base di specifiche norme
nazionali e comunitarie; in aggiunta a questi sono stati individuati degli obiettivi regionali di nuova
formulazione.
Obiettivi operativi regionali definiti dalle norme a valenza nazionale:
Descrizione
Bonifica sanitaria degli allevamenti bovini
Dettagli dell'attività:
D.D.U.O. 97/2011, mod. da D.D.G.S n. 12274/2012
modalità
Applicativo Informatico Regionale
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
Attività effettuata/Attività programmata
(indicatori)
Registrazione controlli e qualifica sanitaria in BDR
Descrizione
Bonifica sanitaria degli allevamenti ovicaprini
Dettagli dell'attività
D.D.U.O. n.99/2011
modalità
Applicativo Informatico Regionale
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
Attività effettuata/Attività programmata
(indicatori)
Registrazione controlli e qualifica sanitaria in BDR
Descrizione
Blue Tongue
Dettagli dell'attività
nota Ministero della Salute DGSA n.18 del 28 febbraio 2007 e smi;
nota Regione Lombardia H1.2011.24829 del 12/08/2011
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
BSE
D.M. 7 gennaio 2000 e s.m.i.
Applicativo Informatico Regionale
Campioni effettuati/campioni da effettuare
Sorveglianza EST ovicaprine
Nota H1.2011.8646 del 22/03/2011, salvo diversa ripartizione annuale
dei campioni da parte del Ministero della Salute.
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Malattia vescicolare del suino
D.D.U.O. n. 5923/2009
Applicativo Informatico Regionale
58
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Attività effettuata/Attività programmata
Registrazione qualifica sanitaria in BDR
Malattia di Aujeszky
D.M. 1 aprile 1997; DM 30/12/2010 e smi
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Registrazione qualifica sanitaria in BDR
Influenza aviaria
D.D.U.O. 3009/2011
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Salmonellosi avicoli: riproduttori (Gallus gallus), ovaiole, broiler e
tacchini
Piani nazionali trasmessi dal Min. Sal. con nota DGSAF 254/P
dell’8/01/2013
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
West Nile Disease
Piano nazionale; nota Regione Lombardia H1.2013.23747 del
14/08/2013
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Registrazione in BDR equidi sentinella
Anemia Infettiva degli Equidi
nota Regione Lombardia H1.2012.31898 del 6 novembre 2012 - O.M.
6 agosto 2010
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Arterite Virale Equina
O.M. 13 gennaio 1994 e smi
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Piano Nazionale di Sorveglianza malattie e Mortalità delle Api
Nota MdS 16233-P del 06/09/2012
Decisione 2012/362/UE del 4 luglio 2012
Nota RL H1.2012.26530 13/09/2012
Applicativo Informatico Regionale (in attivazione)
Attività effettuata/Attività programmata
Obiettivi operativi regionali definiti dalle norme a valenza europea:
Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali
Descrizione
BOVINI in allevamento
59
Dettagli dell'attività
Reg.(CE) 1034/2010 del 15.11.2010, circolare MdS DGSA 21492 del
01.12.2010 (almeno 3% aziende; lo stesso motivo di selezione delle
aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85%
del totale dei motivi di selezione)
Nota MdS DGSA 17009 del 29.09.2011 – Nuove check list
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Criteri selezione allevamenti controllati
Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali
BOVINI al macello
Dettagli dell'attività
Reg.(CE) 1082/2003 del 26.06.2003, Nota MdS n. 31659 del 18.10.2004
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali
OVI-CAPRINI
Dettagli dell'attività
Reg.(CE) 1033/2010 del 15.11.2010; circolare Min Sal DGSA del
01/12/2010 (almeno il 3% delle aziende e almeno il 5% dei capi; lo
stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a controllo non
deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di selezione;10%
impianti di macellazione)
Nota MdS DGSA 17009 del 29.09.2011 – Nuove check list
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Criteri selezione allevamenti controllati
Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali
SUINI
Dettagli dell'attività
Dir. 2008/71 del 15/07/20008; D.lvo 26/10/2010 (almeno l’ 1 % delle
aziende; lo stesso motivo di selezione delle aziende da sottoporre a
controllo non deve essere superiore all’85% del totale dei motivi di
selezione)
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Controlli nel sistema di identificazione e registrazione degli animali
EQUINI
Dettagli dell'attività
D.M. 29/12/2009, Art. 14; circolare DGSA.II/14396 del 23/11/2007
(almeno il 5 % delle aziende; lo stesso motivo di selezione delle
aziende da sottoporre a controllo non deve essere superiore all’85%
del totale dei motivi di selezione)
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Obiettivi operativi a valenza regionale:
60
Descrizione
Dettagli dell'attività
Biosicurezza allevamenti suini
DDUO n. 5923/2009; almeno un controllo annuale in tutti gli
allevamenti da riproduzione e negli allevamenti da ingrasso ritenuti
più a rischio
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
Applicativo Informatico Regionale
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell’attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Attività effettuata/Attività programmata
Biosicurezza allevamenti avicoli
D.D.U.O 3009/2011: almeno un controllo annuale:
 tutti gli svezzatori e commercianti avicoli
 nella ex area di vaccinazione e monitoraggio intensivo: tutti gli
allevamenti avicoli intensivi,
 nel restante territorio regionale tutti gli allevamenti avicoli intensivi di
tacchini e lunga vita (riproduttori ed ovaiole
Gli svezzatori/commercianti accreditati al commercio extraregionale
o autorizzati a partecipare a fiere/mostre/mercati devono essere
sottoposti a verifica almeno due volte all’anno.
Inoltre:
negli allevamenti avicoli di nuova costituzione/ ampliamenti
produttivi, autorizzati in deroga rispetto alle distanze minime previste
dal DDUO 3009/2011 verifica conformità al progetto autorizzato
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Sorveglianza sullo spostamento degli animali per ragioni di
pascolo
D.D.U.O. n.101/2011
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Rinotracheite Infettiva del Bovino
D.D.S. 5080/2007 e smi
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Registrazione qualifica sanitaria in BDR
Agalassia contagiosa degli ovi-caprini
D.D.U.O. n. 10971/2010
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Riproduzione animale
D.D.G.S. n.446/2009
Applicativo Informatico Regionale
Attività effettuata/Attività programmata
Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna
selvatica
DDG n.11358 del 5 dicembre 2012
Applicativo Informatico Regionale
Controlli effettuati/controlli programmati e attività di formazione
Descrizione
61
Piano regionale di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla
scrapie
Dettagli dell’attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
Dettagli dell'attività
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Descrizione
DDUO n. 6306 del 16 luglio 2012
Registrazione e reportistica disponibile in BDR
Dettagli dell'attività
R.r. n. 2/2008 - nota Regione Lombardia prot.n.H1.2011.001149 del
14/01/2011
Tabella specificamente predisposta
modalità
rendicontazione/reporting
modalità di verifica
(indicatori)
Controlli sulle aziende aderenti
Piano di controllo sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione
D.D.G.S. n.15742 del 29/12/2008
Tabella specificamente predisposta
Attività effettuata/Attività programmata
Piano di controllo sulle strutture di detenzione degli animali d’affezione
n. strutture controllate/n. strutture controllabili
OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE- ANNO 2014
AREA : SANITA’ ANIMALE
TITOLO: D.D.G.S. 6845 del 18 luglio 2013 “ PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E CERTIFICAZIONE NEI
CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA” e nota H1.2013.31886 del 18/11/2013
OBIETTIVI:
- definire i criteri per le attestazioni sanitarie (certificazioni) necessarie per il commercio del
latte e dei prodotti derivati, ai fini dell’export;
- raccogliere dati statistici sull’incidenza di casi clinici di paratubercolosi e sulla diffusione
dell’infezione da Mycobacterium avium paratuberculosis nel patrimonio bovino;
- fornire agli allevatori strumenti per prevenire e controllare l’infezione da Mycobacterium
avium subsp. paratuberculosis nei propri allevamenti.
Descrizione
categorizzazione degli
eventuali rischi e
modalità di
ATTIVITA’
Il Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della
Paratubercolosi, che, anche in assenza di forme cliniche di malattia,
determina rilevanti danni economici diretti negli allevamenti bovini e
comporta la limitazione del commercio dei prodotti a base di latte
destinati alle esportazioni, è finalizzato a:
rendere obbligatoria la segnalazione dei casi clinici nei bovini per
l’adozione dei provvedimenti conseguenti;
fornire agli allevatori idonei strumenti per prevenire e limitare la
diffusione dell’infezione negli allevamenti;
definire i criteri per rilasciare le attestazioni sanitarie (certificazioni)
degli allevamenti, ai fini del commercio del latte e dei prodotti
derivati;
monitorare la diffusione dell’infezione nel patrimonio bovino della
Lombardia
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
• tutti i sospetti clinici di paratubercolosi devono essere segnalati
all’ASL, che, in caso di conferma adotta i provvedimenti
conseguenti;
62
applicazione delle
categorie di rischio
frequenza
(o criteri per stabilire
frequenza)
luogo e momento del
controllo
metodi e tecniche
modalità
rendicontazione e
feedback
modalità verifica
• tutte le aziende che richiedono la certificazione sanitaria, ai fini
dell’export del latte e dei prodotti derivati, devono rispettare i
requisiti ed essere sottoposte ai controlli, a seconda della rispettiva
qualifica sanitaria
Controlli sanitari differenziati, in relazione allo stato sanitario
dell’allevamento e, su richiesta del proprietario, al livello di
certificazione acquisito o che si intende acquisire
In allevamento: controlli annuali per il mantenimento o rilascio
qualifiche sanitarie.
In allevamento e macello: controlli per approfondimenti diagnostici,
in caso di sospetto clinico
Visita clinica, esame anatomo-patologico, prove diagnostiche di
laboratorio
Registrazione in BDR/BDN dell’adesione al piano e della qualifica
sanitaria
Indicatori: allevamenti aderenti e qualifiche sanitarie in BDR/BDN
IZSLER
LABORATORIO
esecuzione delle analisi sui campioni
TITOLO: PIANO REGIONALE DI ACCREDITAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI SUINI NEI CONFRONTI DELLA
MALATTIA DI AUJESZKY
OBIETTIVI:
- accreditare tutte le province nei confronti della malattia di Aujeszky;
- garantire agli allevamenti suini le condizioni sanitarie per la libera commercializzazione
degli animali
Descrizione
categorizzazione degli
eventuali rischi e
modalità di
applicazione delle
categorie di rischio
ATTIVITA’
Considerata l’importanza economica del settore suinicolo
lombardo e le limitazioni che la malattia può determinare alla
movimentazione degli animali e dei loro prodotti, con conseguenti
danni economici, Regione Lombardia intende perseguire entro il
2015 l’accreditamento di tutte le province nei confronti della
malattia di Aujeszky. Gli allevamenti che non risulteranno
accreditati al 1 gennaio 2016 non potranno movimentare i suini.
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
La/e ASL presenta/no alla UO Veterinaria, entro il 30 gennaio del 2014,
per l’approvazione, un piano di attività per l’accreditamento delle
province entro il 2015, con programmazione dei termini entro cui
conseguire:
l’accreditamento di tutti gli allevamenti da riproduzione
la conoscenza dello stato sanitario degli allevamenti da ingrasso,
anche mediante controlli al macello
l’accreditamento degli allevamenti, diversi da quelli da
riproduzione, che risultano sieronegativi
l’accreditamento di tutti i rimanenti allevamenti suini
Sono altresì da intensificare i controlli tesi a verificare la corretta
attuazione del piano vaccinale negli allevamenti suini sieropositivi
frequenza
(o criteri per stabilire
frequenza)
Frequenza e numerosità campionaria in relazione a tipologia,
consistenza e stato sanitario dell’allevamento, secondo le disposizioni
nazionali (D.M. 1° aprile 1997 e s.m.i.)
luogo e momento del
controllo
In allevamento: controlli per il mantenimento o rilascio qualifiche
sanitarie.
In macello: controlli su gli allevamenti da ingrasso
63
metodi e tecniche
Ispezioni in allevamento, campionamenti
modalità
rendicontazione e
feedback
L’attività di controllo deve essere registrata
impiegando
le
funzionalità del sistema informativo veterinario, secondo le modalità
previste dal Piano
modalità verifica
Indicatori: prevalenza infezione, numero di allevamenti accreditati
rispetto a quelli programmati; corretta e puntale registrazione/
aggiornamento della qualifica sanitaria in BDR/BDN
IZSLER
LABORATORIO
esecuzione delle analisi sui campioni
TITOLO: DEMATERIALIZZAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER LA MOVIMENTAZIONE DEGLI
ANIMALI DELLA SPECIE BOVINA: PROGETTO SPERIMENTALE
OBIETTIVO: dematerializzare gli adempimenti amministrativi per la movimentazione dei capi bovini
ATTIVITA’
Il progetto sperimentale definisce le modalità operative per l’utilizzo
Descrizione
della dichiarazione di provenienza e destinazione (Mod. IV)
informatizzata e la conseguente abolizione del passaporto bovino,
comunque garantendo la tracciabilità degli animali lungo l’intera
filiera.
Popolazione interessata
Adesione
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
Il progetto si applica, in via sperimentale, ai soli capi nati in regione
Lombardia o introdotti da vita da Paesi Terzi, che sono movimentati sul
territorio regionale. Tuttavia, previ accordi bilaterali, può essere esteso
anche alle movimentazioni con le altre regioni italiane. Sono escluse
dal progetto le movimentazioni verso Paesi Comunitari e/o Paesi Terzi.
Sono principalmente coinvolti gli allevatori attualmente accreditati e
abilitati all’utilizzo della Banca dati Regionale per le registrazioni
anagrafiche
L’adesione da parte degli allevatori alle modalità sperimentali è su
base volontaria
metodi e tecniche
attività formativa destinata ad allevatori accreditati e ad allevatori
abilitati in merito all’utilizzo degli strumenti informatici dedicati, agli enti
delegati e attività divulgativa finalizzata all’abilitazione di nuovi utenti
modalità
rendicontazione e
feedback
Relazione sull’attività formativa
Utilizzo del modello IV elaborato direttamente in BDR da parte degli
allevatori
modalità verifica
Attività di formazione rivolta agli operatori del settore
Incremento degli allevatori abilitati che utilizzano il modello IV
elaborato direttamente in BDR, in assenza di passaporto
TITOLO: PROGETTO PER LA CREAZIONE DI NUCLEI DI SELEZIONE GENETICA PER LA RESISTENZA ALLA
SCRAPIE
OBIETTIVO: incentivare l’adesione al piano di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla
scrapie attraverso la creazione di nuclei di selezione che consentano di produrre capi
resistenti in presenza di buoni profili morfologici e riproduttivi e in condizioni di
consanguineità contenuta
ATTIVITA’
Descrizione
Popolazione
interessata
64
Il progetto prevede la creazione di nuclei di selezione alimentati in via
prioritaria da allevamenti aderenti al piano di selezione genetica, nei
quali effettuare selezione in linea maschile e femminile attraverso schemi
di selezione mirati che tengano conto degli aspetti morfologico produttivi
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
Il progetto coinvolge progressivamente, su base di adesione volontaria:
• allevamenti aderenti al piano di selezione genetica
• allevamenti con riproduttori resistenti, in esito dell’attività di
monitoraggio obbligatorio condotta ai sensi del DDUO n.6306 del
16 luglio 2012
Azioni
Individuazione degli allevamenti per la creazione dei nuclei di
selezione
predisposizione degli schemi di selezione
attività formativa/divulgativa
test di genotipizzazione
Le modalità di selezione verranno individuate dai DPV, in accordo con
l’allevatore, per tramite dei veterinari responsabili del Piano di selezione
genetica, individuati con DDUO n.6306 del 16 luglio 2012.
Modalità di selezione
IZSLER e Istituto Spallanzani avranno ruolo di organi tecnico scientifici
consultivi per la definizione dello schema di selezione.
metodi e tecniche
modalità
rendicontazione e
feedback
modalità verifica
IZSLER
assistenza tecnica (supporto operativo per la gestione dei capi e dei
campioni; consulenza scientifica per la pianificazione e gestione dello
schema di selezione allo scopo di selezionare capi resistenti con
caratteristiche morfologiche, produttive e riproduttive soddisfacenti)
selezione in linea maschile e femminile (test di genotipizzazione)
attività di formazione
Relazione di attività; nuclei di selezione
Incremento numero di capi semi resistenti e resistenti
LABORATORIO
Analisi di genotipizzazione
OBIETTIVI REGIONALI MULTIDISCIPLINARI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014
TITOLO: CONDIZIONALITA’ – ATTIVITA’ DI CONTROLLO 2014
OBIETTIVI: Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al fine di gestire gli adempimenti
di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica
agricola dell'UE (PAC)
Descrizione
categorizzazione degli
eventuali rischi e
modalità di
applicazione delle
ATTIVITA’
controlli sulle aziende zootecniche aderenti al regime di pagamento
unico - ai sensi del Reg. (CE) 73/2009, alle misure previste dal
programma di sviluppo rurale di cui al Reg. (CE) 1698/2005 e ai
programmi di cui al Reg. (CE) 1234/2007
DETTAGLI DELL'ATTIVITÀ
Il campione di condizionalità fornito dalla U.O. Veterinaria con
apposita nota comprende:
- Campione casuale individuato dalla UO Veterinaria
- Campione a rischio selezionato da ciascuna Asl nel rispetto delle
65
categorie di rischio
frequenza
(o criteri per stabilire
frequenza)
luogo e momento del
controllo
metodi e tecniche
modalità
rendicontazione e
feedback
modalità verifica
quote assegnate dalla UO Veterinaria per il raggiungimento delle
percentuali di controllo proprie della condizionalità e in base a
criteri di rischio definiti dalle norme di settore di sanità pubblica
veterinaria
L’attività di controllo per la condizionalità rientra nell’attività
programmata dei DPV.
Effettuazione del 100% dei controlli entro 31 dicembre 2014
Aziende zootecniche beneficiarie di aiuti comunitari facenti parte
del campione di condizionalità
SIV Documenti regionali – condizionalità 2014
• registrazione negli applicativi informatici
• relazione inerente i risultati della supervisione e l’ attività
formativa interna
• Trasmissione con cadenza trimestrale della documentazione
relativa ai controlli con esito di non conformità
Attività delle ASL oggetto di verifica da parte della UO veterinaria
(controlli di 1° livello):
• Attività di supervisione
• Attività effettuata/Attività programmata
Attività della UO veterinaria oggetto di verifica da parte di OPRL
(controlli di 2° livello):
• Definizione e trasmissione del campione di condizionalità
• Controllo documentale a campione
descrizione delle attività
Nel 2013 la SC IAPZ ha compilato, condividendole con la SC SaAn, le score card per la graduazione
del rischio in allevamenti relativamente a benessere animale, farmacosorveglianza, alimentazione e
biosicurezza, di conseguenza si è prodotta una tabella che evidenzia gli allevamenti con punteggio
decrescente. Di concerto con la SC IAPZ, si è stabilito di aggiornare la valutazione nel 2014 per gli
allevamenti con punteggio superiore a 300 punti, considerati maggiormente a rischio sotto i profili
elencati sopra.
I. Adempimenti, accertamenti, controlli inerenti malattie soggette e non soggette
a profilassi di stato o ad accertamenti previsti da specifiche normative
In Q:\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\SANITA’ ANIMALE è presente il file pdf con
l’elenco dei piani di Sanità Animale, contenente i collegamenti ipertestuali con i vari documenti
normativi citati.
I.a) Piani di profilassi/monitoraggio:
(IBR), ParaTBC.
Bonifica sanitaria bovini TBC, BRU, LEB, Rinotracheite infettiva
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Risanamento allevamenti bovini e
ovicaprini. Novità 2014 il Piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della
Paratubercolosi, che definisce i criteri per le attestazioni sanitarie (necessarie per il commercio del
latte e dei prodotti derivati, ai fini dell’export)
L’obiettivo di questa attività è l’esecuzione dei prelievi di sangue e latte per le verifiche
sierologiche inerenti Brucellosi, Leucosi Bovina Enzootica e Rinotracheite Infettiva e prove di
intradermoreazione con tubercolina sugli allevamenti da riproduzione bovini. Seguendo le norme
regionali, l’attività è stata programmata in modo tale da controllare per TBC ogni anno il 50% degli
allevamenti, in accordo con le norme comunitarie, per l’ottimo livello sanitario raggiunto, mentre
dal 2013 per DDGS 12274/2012 solo il 25% degli allevamenti andrà controllato annualmente per
Brucellosi e per Leucosi Bovina Enzootica.
Il Centro Provinciale per la Bonifica Sanitaria, finanziato dalla Regione tramite Fondi
Funzione vincolati, gestirà anche per l’anno 2014 l’attività di bonifica sanitaria delle Province di
Milano e Monza Brianza, eseguita nelle 3 ASL della Provincia di Milano e nell’ASL di Monza Brianza,
66
provvedendo all’implementazione del Database di registrazione dell’attività, alla trasmissione ai
singoli allevatori degli attestati di stalla Ufficialmente Indenne dalle malattie sopra elencate,
indispensabili per la commercializzazione di carne, latte e animali vivi e all’elaborazione delle
relazioni di attività e dei preventivi e consuntivi di spesa.
In accordo con uno degli obiettivi operativi regionali tutta l’attività deve essere gestita e
inserita nella Banca Dati Regionale (BDR), entro 15 giorni dall’emissione del Rapporto di Prova
dell’IZSLER, sia come bonifica che come aggiornamento delle qualifiche. Il rispetto della
tempestività di quest’attività verrò monitorata da personale della SC SaAn, con le modalità
dettagliate nel capitolo dedicato ai sistemi di monitoraggio e misurazione.
Programmazione delle attività
Tubercolosi, Brucellosi Bovina, LEB, IBR: le intradermoreazioni, negli animali di età superiore alle sei
settimane, ed i prelievi di sangue, negli animali di età superiore ai 24 mesi, per i controlli sierologici
andranno effettuati per Brucellosi e per Leucosi sul 25% degli allevamenti da riproduzione. I prelievi
di latte andranno invece effettuati in modo tale da controllare ogni anno il 100% degli allevamenti
da latte solo per Brucellosi e Rinotracheite infettiva.
Negli allevamenti in cui è autorizzata la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al
consumatore, (un solo allevamento in Comune di Milano) i controlli sierologici e
l’intradermoreazione tubercolinica devono essere effettuati con cadenza annuale e deve essere
effettuato un controllo semestrale sul latte di massa per Brucellosi e IBR.
Nel 2014 sono da sottoporre a controllo:
per TBC
DS
146MI008/1
DS 146MI015/2
DN 146MI036/3
DN 146MI037/1
DN 146MI055/6
tbc
BOSSI F.LLI E QUATTRI
CARLA
ARIOLI CUGINI S.S
BONISSONI MAURIZIO
CAMPI CARLO
GRASSI GIOVANNI
brc
leb
2014
01/06/12
31/08/12
10/11/12
27/01/12
16/01/12
01/06/12
31/08/12
10/11/12
27/01/12
16/01/12
01/06/12
31/08/12
10/11/12
27/01/12
16/01/12
TBC
TBC
TBC
TBC
TBC
Per TBC e BRC, l’allevamento che produce latte crudo
DS
FALAPPI ANDREA E
146MI012/1 NAZZARENO
28/10/13
28/10/13
09/11/11 TBC BRC
Per TBC, BRC, LEB
DS 146MI005/1 MEREGALLI CARLO
27/11/12 27/11/12
29/11/10 TUTTO
DN 146MI123/1 MANENTI MASSIMO
01/01/13 01/01/13
01/01/13 TUTTO
Quest’ultimo è un allevamento aperto nel 2013, accreditato induttivamente.
Modulistica da utilizzare:
Accompagnatoria e Modello 2/33 stampati dalla BDR.
http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/3003 preaccettazione campioni
I.b.) Piani di profilassi/monitoraggio: Bonifica sanitaria ovi- caprini BRU
Descrizione
L’obiettivo è l’esecuzione dei prelievi di sangue per le verifiche sierologiche inerenti la Brucellosi,
sugli animali di età superiore a 6 mesi, negli gli allevamenti ovicaprini. Secondo le norme regionali
l’attività è programmata in modo tale da controllare ogni anno il 50% degli allevamenti. Dovranno
essere controllati per Brucella ovis (epididimite contagiosa) gli ovini maschi in compravendita, se di
età superiore a sei mesi. Gli allevamenti che movimentano animali devono essere controllati
all’interno dei due anni precedenti la movimentazione.
Verranno sottoposti a controllo i caprini allevati nella stessa struttura con bovini, tramite inoculazione
intradermica con tubercolina, con le stesse modalità e scadenze della bonifica dei bovini.
67
L’elenco allevamenti da controllare nel 2014 è nella cartella
Q:\Dipartimento
Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\SANITA' ANIMALE e anche di seguito riportato:
AZIENDA
SOTTOC
OD.
DENOMINAZIONE
TIPOLOGIA
DISTRET
TO
DATA
CONTROLLO
NUM.CAPI
077MI002
4
C.I. LA CAMILLA
Da carne
DN
CINISELLO
BALSAMO
30/10/2012
12
077MI009
3
CLUB IPPICO
PARCO NORD
Da carne
DN
CINISELLO
BALSAMO
28/06/2012
8
081MI005
2
COOPERATIVA
LOTTA
Da carne
DN
COLOGNO
MONZESE
22/03/2012
3
146MI037
2
CAMPI CARLO
Da carne
DN
MILANO
03/04/2012
11
146MI037
3
CAMPI CARLO
Da carne
DN
MILANO
03/04/2012
13
146MI060
4
Da carne
DN
MILANO
07/05/2012
48
146MI060
5
Da carne
DN
MILANO
07/05/2012
29
146MI096
1
SBROZZERI SERGIO Da carne
DN
MILANO
13/12/2012
18
146MI104
1
Da carne
DS
MILANO
09/06/2011
6
146MI106
3
Da carne
DN
MILANO
23/04/2012
11
146MI113
8
Da carne
DN
MILANO
17/04/2012
9
146MI113
12
Da carne
DN
MILANO
17/04/2012
7
146MI114
6
Da carne
DN
MILANO
01/01/2012
1
146MI125
1
Da carne
DN
MILANO
05/07/2012
1
146MI133
2
ELBAZ GIL
Da carne
DN
MILANO
03/05/2012
3
146MI133
1
ELBAZ GIL
Da carne
DN
MILANO
03/05/2012
8
146MI149
4
RUSSO PIETRO
Da carne
DN
MILANO
08/11/2012
15
146MI149
3
RUSSO PIETRO
Da carne
DN
MILANO
08/11/2012
0
146MI208
1
Da carne
DN
MILANO
22/08/2012
1
146MI208
2
Da carne
DN
MILANO
22/08/2012
1
146MI211
1
Da carne
DS
MILANO
29/08/2012
1
146MI217
1
Da carne
DS
MILANO
03/12/2012
1
146MI217
3
FROIO ROSARIO
Da carne
DS
MILANO
03/12/2012
4
209MI002
5
AZIENDA
AGRICOLA
EDILMARELLI
Da carne
DN
SESTO SAN
GIOVANNI
07/11/2012
50
209MI002
6
AZIENDA
AGRICOLA
EDILMARELLI
Da carne
DN
SESTO SAN
GIOVANNI
07/11/2012
58
209MI006
3
SARTOR
GRAZIANO
Da carne
DN
SESTO SAN
GIOVANNI
20/02/2012
5
TALLARICO
ANTONIO
TALLARICO
ANTONIO
COLOMBO
ROBERTO
CIRCOLO LAGO
DEI CIGNI
CASCINA
CALDERA
SOCIETA
AGRICOLA
CASCINA
CALDERA
SOCIETA
AGRICOLA
OSPEDALE
NIGUARDA CA
GRANDA
SCUOLA
RINNOVATA
PIZZIGONI
ONORANZE
FUNEBRI TURATI
SRL
TURATI ONORANZE
FUNEBRI
CASANOVA
GIANLUIGI
TRINCHERA
GIOVANNI
DN: 22 ALLEVAMENTI
DS: 4 ALLEVAMENTI
Modulistica da utilizzare:
Accompagnatoria e Modello 2/33 stampato dalla BDR
COMUNE
68
http://www.vetinweb.it/cm_siv/?q=node/3007 preaccettazione campioni
I.c) Piani di profilassi/monitoraggio: Salmonellosi avicola profilassi diretta e piano di monitoraggio
Descrizione
I piani nazionali di controllo della salmonellosi, approvati con Decisione Comunitaria 2012/761/UE
prevedono l’applicazione di misure di profilassi diretta con l’obiettivo di migliorare le condizioni
igienico-sanitarie degli allevamenti e quindi prevenire l’ingresso dell’infezione (Salmonella Enteritidis
e Typhimurium).
Programmazione delle attività
E’ previsto un intervento all’anno (concomitante con l’analogo controllo previsto dal Piano
influenza aviaria) per la verifica delle norme igieniche (biosicurezza), l’approvazione da parte
dell’ASL del piano di autocontrollo dell’allevatore e la verifica dell’attuazione dello stesso, tramite
inserimento nel sito dedicato del Ministero della Salute, all’interno del portale
https://www.vetinfo.sanita.it/.
I prelievi in autocontrollo devono essere effettuati almeno ogni 15 settimane. Gli interventi devono
essere effettuati negli allevamenti che detengono galline che producono uova da consumo con
più di 250 capi.
Codice
Sottocodic
Aziendal
ASL
e
e
A.S.L. DI
146MI013 5
MILANO
A.S.L. DI
146MI110 1
MILANO
Distretto
Comun
Proprietario
e
MILANO
MILANO UBERTONE GIUSEPPE
CITTÁ
MILANO
MONASTERO DI
MILANO
CITTÁ
CHIARAVALLE
Tipologia
Galline uova da
consumo
Galline uova da
consumo
Capi
280
330
Modulistica da utilizzare
Lo schema di verifica della biosicurezza negli avicoli è l’ allegato 3 dell’DDUO 3009/2011 contente il
piano in argomento, visibile nel file pdf presente in, Q:\Dipartimento Veterinario\Programmi
Obiettivi\2014.
I.d.) Piani di profilassi/monitoraggio: Influenza aviare misure di biosicurezza e prelievi in allevamenti
commerciali
Descrizione
L’attuale normativa regionale è il DDUO 3009/11, riferita a norma nazionale prorogata con
O.M.13/12/2012; nella realtà della ASL di Milano si applicano di massima le seguenti indicazioni:
Quaglie da uova: prelievo sierologico in allevamento con cadenza semestrale.
Struzzi: prelievo sierologico in allevamento o al macello di almeno 5 animali con frequenza
semestrale, tenendo presente che per gli allevamenti all’aperto, il periodo di maggior rischio,
collegato ai flussi migratori, è quello primavera-autunno. Deve essere cura del Veterinario
competente sull’allevamento indicare sul Mod. 4 la necessità di sottoporre a prelievo sierologico gli
animali inviati al macello precisando inoltre il n° di animali da prelevare;
Allevamenti da riproduzione e di ovaiole: prelievo sierologico in allevamento di almeno 5 animali
per capannone (10 nel caso in cui l’allevamento fosse costituito da un unico capannone) con
cadenza quadrimestrale;
Allevamenti rurali: nell’ambito della sorveglianza, particolare attenzione deve essere riservata agli
allevamenti rurali tipo agriturismo che effettuano un “commercio” locale e in cui sono presenti
anche anatidi. Infatti tali allevamenti, per le loro caratteristiche di allevamento all’aperto, spesso in
vicinanza di corsi d’acqua e di semi-intensività, sono maggiormente soggetti a nuove introduzioni
virali e pertanto devono essere sottoposti con cadenza bimestrale ad un prelievo di pool di feci per
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la ricerca virale. Particolare attenzione deve essere rivolta agli allevamenti rurali situati in aree a
maggior rischio sanitario.
Programmazione dell’attività
Dovranno essere effettuati i piani profilassi e prelievi in allevamenti commerciali.
Su SIVIAN sono indicati gli allevamenti da sottoporre a prelievo:
http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/190
Modulistica da utilizzare:
http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/3003 preaccettazione campioni
I.e) Piani di profilassi/monitoraggio e biosicurezza: Malattia Vescicolare del suino, Aujeszky, Peste
Suina - accreditamento aziende riproduttori e prelievi in allevamenti commerciali
Descrizione
L’obiettivo del presente punto è l’applicazione delle indicazioni espresse da normative nazionali e
regionali, relative alla Malattia Vescicolare del Suino e alla Malattia di Aujeszky e di sorveglianza
della Peste Suina Classica negli allevamenti da ingrasso con più di 5 capi e negli allevamenti da
riproduzione. Gli allevamenti da ingrasso possono introdurre unicamente capi provenienti da
allevamenti accreditati, e di tale qualifica deve essere fatta menzione sul certificato di provenienza
(mod 4) rilasciato dalla ASL competente per territorio.
La Regione Lombardia ha emanato il D.D.U.O. N° 10784 del 17/11/2011 "Piano di controllo della
malattia Aujeszky in Regione Lombardia: verifica attuazione del piano vaccinale" al fine di verificare
l’effettuazione della vaccinazione in quanto si è verificato un aumento della siero prevalenza (>
46%) rispetto alla siero prevalenza degli allevamenti riscontrata sul territorio nazionale.
Programmazione dell’attività
I suini saranno sottoposti a prelievi ematici con le frequenze indicate dalle normative utilizzando la
preaccettazione campioni presente in SIVIAN. In tale occasione sarà anche effettuata la
compilazione della check list biosicurezza, allegato 4.1 DDUO 5923/2009
Su SIVIAN sono indicati gli allevamenti da sottoporre a prelievo.
Inoltre in accordo con la DDUO N° 10784 del 17/11/2011, deve essere testato un allevamento da
riproduzione presente, codice aziendale 146MI201/2.
In applicazione del DDUO 10784/2011 Piano regionale di controllo della malattia di Aujeszky – debiti
informativi - è prevista l’individuazione del Veterinario ASL Referente piano, del Veterinario LP
responsabile del Piano e la registrazione delle vaccinazione effettuate in BDR ex Mod. 12 (vedere gli
allegati del decreto).
Modulistica da utilizzare
http://www.vetinweb.it/cm_siv/?q=node/3007 preaccettazione campioni
http://www.vetinweb.it/cm_siv/sites/default/files/OBIETTIVI%20OPERATIVI%20REGIONALI%202013_IPERT
ESTO_0.pdf.
I.f) Piani di profilassi/monitoraggio: Anemia infettiva equina: controlli sierologici sugli equidi che si
movimentano per manifestazioni ippico sportive, di età superiore ai 6 mesi presenti nelle aziende
registrate.
Descrizione
La normativa in vigore in Lombardia rende obbligatorio il controllo sierologico dell’anemia infettiva
equina (test di Coggins) su tutti gli equidi superiori ai 6 mesi di età che vengono movimentati per la
partecipazione a manifestazioni ippico sportive, con scadenza biennale.
Programmazione dell’attività
In attesa di una nuova norma nazionale, alla data odierna per gli equidi non soggetti a
movimentazioni il controllo è abolito. I costi del campionamento, comprese le prove diagnostiche
sono interamente a carico dei proprietari, che dovranno versare l’importo (€ 1,81) al Dipartimento
Veterinario insieme al costo del prelievo e del sopralluogo (A38.05 + A38.04 + A55.01).
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Indicatore PER TUTTI I 6 SOPRARIPORTATI CAPITOLI:
N° allevamenti controllati / N° allevamenti da controllare valore atteso 100%
N° prelievi eseguiti /N° prelievi da effettuare valore atteso 100%
La verifica della completezza dell’attività svolta può essere effettuata tramite SIVIAN in report piani
di Sanità Animale
http://www.sivian.it/sivian/sivian_mi/cm_sivian/?q=node/190
II. Anagrafi zootecniche
II.a.) Anagrafe bovina, ovi caprina e tracciabilità
Descrizione
Le anagrafi degli allevamenti zootecnici sono requisito indispensabile per poter garantire una
corretta rintracciabilità della filiera carne e per eseguire tutte le verifiche relative alle
movimentazioni degli animali.
Per l’anno 2014 dovrà essere mantenuta l’attività di registrazione per gli allevamenti bovini
effettuando, mediante un controllo annuale, una puntuale verifica sulla corrispondenza tra
situazione presente in BDR, capi effettivamente presenti sul registro aziendale e in azienda; sul 3%
degli allevamenti verrà effettuata anche la compilazione della prevista check list ministeriale.
Per gli allevamenti ovicaprini è previsto il controllo con check list di almeno il 5% dei capi e del 3%
degli allevamenti; mentre tramite puntuale verifca capo capo verranno controllati gli allevamenti
oggetto di bonifica sanitaria 2014 per un totale di 26, 22 nel distretto Nord e 4 nel Distretto Sud.
Programmazione delle attività
Un sopralluogo all’anno negli allevamenti bovini presenti sul territorio e sugli allevamenti ovicaprini
oggetto di bonifica nel 2014, finalizzato alla verifica della congruenza tra i dati presenti in anagrafe
(BDR ) e la reale situazione presente in allevamento. Per la corretta esecuzione di tale verifica, è
necessario eseguire la stampa dei registri di stalla da BDR.
Nelle stalle da riproduzione in cui è programmato il risanamento per il 2014, tale controllo coinciderà
con le stesse operazioni di risanamento, svolte tramite le funzioni dedicate dell’applicativo. Nelle
aziende dove non vengono svolte operazioni di bonifica sanitaria, si provvederà ad effettuare un
sopralluogo dedicato. Si ricorda che i controlli eseguiti tramite compilazione delle Check list
ministeriali devono essere inseriti in BDR.
Indicatori
n° schede sopralluogo anagrafe => n° allevamenti bovini come da BDR.
La modulistica da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti
modulistica > documentazione > Check list controlli:
http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController
II.b.) Anagrafe suidi
Descrizione
Anche negli allevamenti di suidi è previsto il controllo tramite check list ministeriale di almeno l’1%
delle aziende; nella realtà milanese ciò corrisponde al controllo di una sola azienda.
Si ricorda che i controlli devono essere inseriti in BDR.
Programmazione delle attività
Un sopralluogo all’anno
Indicatori
Attività eseguita/ attività programmata
La modulistica da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti
modulistica > documentazione > Check list controlli:
http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController
II.c.) Controlli negli impianti ippici: aggiornamento anagrafe aziendale e anagrafe regionale: visita
presso impianti ippici, rilevamento dati equidi, verifica passaporti e cap. IX
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Descrizione
Negli allevamenti di equidi è previsto il controllo tramite check list ministeriale di almeno il 5% delle
scuderie, (alla data odierna almeno 9, 5% di 166), tali controlli devono essere inseriti in BDR. Il criterio
di scelta delle scuderie per la compilazione delle check list non deve essere superiore all’85% del
totale dei motivi di selezione. Sono comunque previsti 60 sopralluoghi, presso strutture che
detengono equidi, comprendendo in questo numero anche le scuderie presso le quali si effettuerà
la check list.
Programmazione dell’attività
Durante i sopralluoghi si compileranno:
check list in 9 allevamenti e in tutti scheda di vigilanza.
I dati raccolti dovranno essere utilizzati per aggiornate le consistenze in BDR, con la funzione Equidi
> registrazione modifica annullamento consistenza > inserimento
Indicatori
sopralluoghi effettuati /sopralluoghi programmati = 100%
La check list da utilizzare durante i sopralluoghi è presente in Banca dati regionale > Documenti
modulistica > documentazione > Check list controlli:
http://veterinaria.lispa.it/vete/com.li.dc.aec.pl.FrontController
II.d.) Vigilanza su concentramenti animali anche temporanei: Ippodromo galoppo
Descrizione
Le attività sottodescritte nei punti da a) a d) integrano le attività già descritte per gli equidi e
rappresentano una realtà molto importante nell’ambito della ASL di Milano. Sono inerenti a svariati
argomenti accomunati dal luogo geografico (Ippodromo Galoppo) dove sono ospitate, oltre ai
cavalli sportivi, caprette da compagnia.
Programmazione dell’attività
a) Controllo malattie infettive – durante i sopralluoghi effettuati per attività istituzionale e/o su
richiesta verrà controllato lo stato sanitario degli equidi per identificare eventuali malattie infettive
denunciabili ai sensi del Regolamento di Polizia Veterinaria,
b) Controllo identificazione degli animali
c) Controllo movimentazioni – verranno effettuate verifiche alla partenza dei cavalli in occasione
della richiesta di emissione di certificazioni per la movimentazioni.
d) BRC - Effettuazione operazioni risanamento per brucellosi nelle capre da compagnia che vivono
coi cavalli.
Indicatori
Questi sopralluoghi sono compresi negli 60 totali previsti al punto 2.3
Modulistica
MOD VET 01 VERBALE DI SOPRALLUOGO
III Vigilanza e controllo inerente la segnalazione d’animali morti
III.a.) Controllo BSE-TSE: monitoraggio delle encefalopatie spongiformi in allevamenti bovini e
ovicaprini da riproduzione
Descrizione
L’obiettivo prioritario è la sorveglianza della popolazione bovina e ovicaprina, per verificare il
rispetto delle modalità di smaltimento degli animali morti in allevamento e le tipologie di mangimi
utilizzati.
Programmazione delle attività
Il piano MSR in SIVIAN prevede:
sopralluoghi di verifica nei luoghi di rimozione MSR rispettando almeno la seguente frequenza:
• un controllo nel 5 % degli allevamenti bovini - ad esclusione degli allevamenti destinati alla
produzione di carni per autoconsumo - che verrà effettuato dai colleghi di IAPZ.
•
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un controllo nel 10% degli allevamenti di ovini e caprini sottoposti alle operazioni di
risanamento che dovrà essere effettuato dai colleghi di SaAn.
Indicatori
n° verbali BSE => 5% allevamenti bovini (IAPZ)
n° verbali MSR => 10% allevamenti ovicaprini sottoposti a bonifica
III.b.) Esecuzione di prelievi per test BSE – TSE per bovini ed ovicaprini deceduti in allevamento
Descrizione
La corretta e puntuale applicazione delle procedure previste dalle vigenti normative, prevede
l’effettuazione del prelievo del tronco encefalico/encefalo, su bovini di età superiore a 48 mesi ed
ovi-caprini di età superiore ai 18 mesi, morti in allevamento.
Durante l’orario di servizio o durante l’orario di reperibilità, il Veterinario di Sanità Animale e
l’operatore tecnico, ricevuta notizia da parte dell’allevatore o della Centrale Operativa della Polizia
Locale, di animali delle suddette specie e categorie morti in azienda, prima di recarsi in azienda,
deve inserire i dati del decesso in BDR, per i bovini tasto Bovidi/Modelli/Verbale BSE- Aut. Trasporto
animali morti, per gli ovicaprini Tasto Ovicaprini/Modelli/verbale prelievo Scrapie, stampare in
quattro copie il verbale prodotto dall’applicativo e una volta in allevamento deve:
a) Controllare l’identificazione dell’animale comunicata telefonicamente, mediante controllo di
passaporto (nel caso di bovini) e marche auricolari;
b) eseguire il campionamento con prelievo del tronco encefalico nei bovini e negli ovi-caprini,
sigillando il contenitore con due etichette con codice a barre poste a metà tra contenitore e
tappo in due punti diametralmente opposti;
c) utilizzare, per l’inoltro degli stessi, la relativa modulistica contrassegnata con un’etichetta
riportante il codice a barre;
d) ritirare il passaporto dei bovini morti, annotando sul retro la data del decesso.
Indicatori
n° prelievi = n° bovini di età superiore a 48 mesi, ovicaprini di età superiore a 18 mesi morti in
allevamento ed idonei al prelievo.
Modulistica da utilizzare
Verbale BSE e TSE stampato da BDR per i prelievi su bovini e ovicaprini.
IV. Gestione anagrafe canina e identificazione con microchip
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Anagrafe Canina.
L’attività comprende:
1) identificazione con microchip e relativa contestuale iscrizione
2) iscrizione cani già identificati
3) cambio proprietario/detentore
4) altre variazioni (relative alla figura o all’animale) o decesso dell’animale
5) cessione (trasferimento dell’animale fuori Regione)
6) gestione comunicazioni da/per fuori Regione
Programmazione delle attività
Queste prestazioni (da 1 a 5) vengono erogate a livello dei Centri di SPV con le modalità indicate
dai Direttori dei Distretti.
Il punto 6 viene gestito direttamente dalla SC SaAn e SS Anagrafi.
Indicatori
N° prestazioni erogate/richieste pervenute => 90%
Modulistica da utilizzare
Presente sul sito Anagrafe degli Animali da Affezione regionale
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Si ricorda che è indispensabile, come previsto dal DDUO n. 15742 del 29.12.2008, tenere agli atti la
documentazione relativa all’attività (certificato registrazione passaggio proprietà, copia
documento di identificazione di chi cede il cane e di chi lo acquisisce).
V. Gestione inconvenienti igienici
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Gestione Inconvenienti igienici.
Quelli che vengono definiti “inconvenienti igienici” e cioè tutte le situazioni in cui la
presenza di animali determina direttamente o indirettamente reclami scritti da parte di utenti
rappresentano una importante attività distrettuale.
Lo scopo dell’intervento di Operatori di Sanità Pubblica Veterinaria che operano nell’area
di Sanità Animale è quello di indirizzare gli utenti a comportamenti corretti per la salvaguardia della
salute pubblica, della salute degli animali e del loro benessere.
La complessità sopra evidenziata rende necessario l’intervento di altri Enti, quali: Comuni,
SC Igiene Pubblica, Dipartimento ASSI e in seguito a questo coinvolgimento si è ritenuto opportuno
istituire un tavolo tecnico nell’ambito del quale sono state stabilite modalità di azione congiunta e
canali comunicativi condivisi.
Programmazione delle attività
L’obiettivo è l’esecuzione dei sopralluoghi nei casi nei quali è ravvisabile un pericolo per la
salute pubblica oppure per le prestazioni regolarmente pagate secondo la voce tariffaria A45.01.
Gli interventi eseguiti dovranno essere registrate sugli appositi file inconvenienti igienici disponibili in
cartella condivisa Sanità Animale.
Indicatori: n° sopralluoghi effettuati = >n° richieste interventi pervenuti
Modulistica da utilizzare:
MOD.VET.191 SCHEDA I.I. PICCIONI
MOD.VET.192 SCHEDA COLONIA GATTI
MOD.VET.01
VERBALE DI SOPRALLUOGO
VI. Gestione dei cani e gatti ricoverati presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario
e presso il Canile Sanitario convenzionato
VI.a.) Attività dei Veterinari presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario e presso il Canile Sanitario
convenzionato
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Gestione Sanitaria del Canile
Nell’ambito della prevenzione del randagismo è importante la restituzione/cessione di cani
correttamente identificati, in condizioni di salute adeguate e soprattutto per gli animali ceduti,
previa adeguata valutazione del comportamento e se programmato dal Responsabile del PVCS,
dopo intervento di sterilizzazione.
Programmazione delle attività
Gli obiettivi per il presente punto sono: controllo dell’identificazione e dell’iscrizione all’anagrafe dei
cani ricoverati, verifica dello stato di salute e messa in atto degli interventi profilattici e terapeutici
necessari; fornire indicazioni di base sul carattere del cane e quindi garantire la
restituzione/adozione di cani in stato di salute adeguato e con temperamento adatto alla
collocazione richiesta.
I dati relativi a tutti i cani visitati dovranno essere riportati sulla scheda clinica, compilando
l’apposito file di Excel (per PVCS), e aggiornando l’AAA. Si ricorda di registrare in AAA anche
l’esecuzione della vaccinazione antirabbica e l’avvenuta sterilizzazione.
Per i cani ricoverati da più di 10 giorni, ai sensi della legge regionale 30.12.2009, n. 33 art. 112 il
Veterinario Responsabile Sanitario della struttura autorizzerà l’esecuzione degli interventi al fine del
controllo delle nascite e dei comportamenti indesiderati. I cani pronti per il trasferimento in canile
rifugio vengono segnalati con mail all’UTA
Gatti: è ormai frequente il ricovero oltre che di gatti affidati anche di gatti “rinvenuti” sul territorio.
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Su questi soggetti, oltre a provvedere alla sterilizzazione e all’identificazione con microchip se
necessario, effettuare la visita clinica utilizzando la scheda MOD VET 54, le terapie e le profilassi
indispensabili per il trasferimento al rifugio. I gatti pronti per il trasferimento in canile rifugio vengono
segnalati con mail all’UTA
Indicatori: N° schede cliniche/MOD VET 53 e 54 => 95% cani e gatti visitabili prima della eventuale
restituzione al legittimo proprietario.
Modulistica da utilizzare:
MOD.VET 53
SCHEDA CLINICA CANE
MOD.VET 54
SCHEDA CLINICA GATTO
VI.b.) Attività degli OAZ presso il Presidio Veterinario Canile Sanitario
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Gestione Sanitaria del Canile.
Programmazione delle attività
Tutti i cani ricoverati devono essere iscritti all’anagrafe canina di norma all’atto della visita. I
passaggi successivi (restituzioni al proprietario, cessioni a nuovo proprietario, trasferimenti al canile
rifugio, decessi) devono essere registrati dagli OAZ in turno presso il PVCS. Per la restituzione e
cessione la registrazione dovrà avvenire al momento stesso dell’evento, in modo tale da
consegnare all’utente assieme agli altri documenti anche il certificato e comunque, come per tutte
le altre movimentazioni, entro i 2 giorni dall’evento.
La segnalazione degli animali persi e trovati (bacheca) raduna tutte le segnalazioni pervenute via
mail, telefonicamente, via fax , via posta e compilate sul posto; se gli animali sono identificate
tramite microchip devono essere inserite in AAA le altre conservate agli atti in appositi faldoni e
messe a disposizione del pubblico.
Per i cani affidati è necessario far compilare all’utente il questionario pre adozione.
Per i cani resi è necessario far compilare il questionario cani resi.
Indicatori:
n. di cani iscritti = >95% cani ricoverati
n. variazioni effettuate => 95% n. variazioni da effettuare
Modulistica da utilizzare
Presente sul sito Anagrafe degli Animali da Affezione regionale
VII. Pareri, attestazioni, nulla osta, autorizzazioni e certificazioni con e senza
sopralluogo
VII.a) Rilascio passaporti per cani, gatti, furetti e certificazioni di espatrio
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp rilascio passaporti e certificazioni animali da
affezione.
Il Regolamento 998/2003 CE prevede che i cani, gatti e furetti che espatriano debbano essere
dotati di passaporto rilasciato dalle ASL. Prima del rilascio è indispensabile verificare in AAA la
scheda anagrafica dell’animale e i dati del proprietario e provvedere all’eventuale aggiornamento
se necessario (ricordarsi di inserire la mail se disponibile). Si ricorda che è disponibile in AAA il
certificato di espatrio.
Si ricorda che per coloro che si recano in paesi extra CE è prescritto il rilascio del certificato in 5
lingue ed è indispensabile suggerire all’utente di verificare altre eventuali esigenze del Paese di
destinazione e ricordare la necessità del test anticorpale per i Paesi terzi non armonizzati.
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Programmazione delle attività: i passaporti vengono rilasciati su appuntamento negli orari di
apertura al pubblico dei CSPV o in regime di urgenza (tariffazione apposita) su richiesta dell’utenza.
E’ possibile su richiesta anche il rilascio presso il domicilio del proprietario (tariffazione apposita A
27.07 € 36.68).
Totale interventi da effettuare = si ritiene che possano essere richiesti circa 2400 passaporti.
Si prevede inoltre il rilascio di circa 500certificati di espatrio.
Indicatori
N° passaporti/ certificati rilasciati = N° passaporti/ certificati rilasciati richiesti
Modulistica da utilizzare
Passaporti forniti dalla Regione e certificati stampabili dall’AAA
MOD.VET 287
CERTIFICATO ESPATRIO 5 LINGUE
cani/gatti non residenti in Lombardia
solo
per
i
VIII. Tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo
VIII.a.) Profilassi della rabbia: Osservazione degli animali morsicatori
Descrizione
Programmazione delle attività
La descrizione delle attività è contenuta nella PSp Profilassi Antirabbica.
Gli obiettivi per il presente punto sono: l’osservazione degli animali con le modalità previste dalla
PSp profilassi antirabbica, l’informazione dell’utente sulle modalità di trasmissione della rabbia, la
compilazione completa e corretta delle schede osservazione, l’inserimento nel sito Anagrafe Animali
da Affezione di tutti gli animali osservati, utilizzando la funzione Morsicatura cane, gatto, furetto se
identificati e utilizzando la funzione “altre morsicature” per la registrazione degli animali NON
identificati con microchip, per i cani non provvisti di chip deceduti a seguito di aggressione e
mandati all’Istituto Zooprofilattico di Brescia, per i cani identificati con microchip ma non iscritti
all’AAA perché residenti in altra Regione o Stato.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla raccolta di informazioni riguardanti eventuali viaggi
in Paesi a rischio dei proprietari degli animali in osservazione; si suggerisce, per un aggiornamento
costante delle informazioni in merito all’epidemiologia della rabbia, di consultare il sito
http://www.who-rabies-bulletin.org/..
Si ricorda di compilare, se ritenuto necessario, la scheda di valutazione del rischio presente in ACR.
L’emanazione dell’ordinanza cane a rischio potenziale elevato deve essere registrata nell’apposito
settore dell’AAA.
Indicatori
N° segnalazioni pervenute / N° pratiche concluse >= 90%
Modulistica da utilizzare: vedi PSp
VIII.b.) Richieste di sopralluogo in colonie feline per sterilizzazione e sterilizzazioni effettuate.
Descrizione
La descrizione delle attività è contenuta nella IOSp Gestione Colonie Feline. Il censimento e
sterilizzazione di colonie feline è storicamente una delle attività di maggiore rilievo per la Sanità
Animale di Milano.
Programmazione delle attività
L’obiettivo è l’esecuzione dei sopralluoghi richiesti e degli interventi di sterilizzazione programmati
presso i CSPV, presso il PVCS e la sede di Mondo Gatto.
Le colonie, i sopralluoghi e gli interventi eseguiti dovranno essere registrati in AAA.
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Totale sopralluoghi/sterilizzazioni da effettuare: si prevede che possano essere richiesti circa 100
sopralluoghi e 1000 sterilizzazioni.
Indicatori
N° sopralluoghi-sterilizzazioni effettuate /N° sopralluoghi-sterilizzazioni effettuabili = 100%
Modulistica da utilizzare: vedi IOSp.
IX. Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie e di detenzione animali
IX.a.) Vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie
Descrizione
Questo processo è compreso nella PSp Controlli SA. L’obiettivo è il controllo delle corrette modalità
di iscrizione e identificazione dei cani, registrazione della vaccinazione antirabbica, all’anagrafe
degli animali da affezione regionale e la verifica/miglioramento delle conoscenze dei Veterinari
Libero Professionisti in merito a zoonosi e movimentazione di cani e gatti. A questo proposito si
richiama lo specifico obiettivo regionale “Piano di controllo sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione”
che prevede che le strutture da sottoporre a controllo siano individuate in relazione a modalità di
inserimento dei dati non conformi alle procedure indicate nella DDGS 15742/2008, al numero di
forzature di chip inserite, oltre a eventuali necessità contingenti. Dettagli sull’attività dei Veterinari
liberi professionisti accreditati sono visibili in AAA, sotto la funzione Reportistica> analisi attività
veterinari LL PP.
E’ opportuna una verifica su SIVIAN preventiva al sopralluogo che permetta di verificare i controlli
già effettuati.
Programmazione delle attività (17 SSV)
I veterinari che effettueranno il sopralluogo nelle strutture dovranno provvedere alla verifica delle
corrette modalità di iscrizione ed identificazione cani, della conoscenza da parte dei colleghi delle
indicazioni per la movimentazione degli animali da affezione e delle modalità di segnalazione delle
zoonosi. Gli interventi effettuati dovranno essere registrati sulla scheda di sopralluogo e in SIVIAN,
entro 15 giorni dall’effettuazione del controllo.
Per la verifica delle corrette modalità di gestione dell’AAA è necessario prima del sopralluogo
scaricare la situazione presente in Banca dati a priori dal sito dell’AAA> Consultazione>banca dati
a priori, utilizzando il codice fiscale del veterinario come chiave di ricerca.
Eventuali problematiche riscontrate inerenti l’area di IAPZ devono essere prontamente segnalate.
La suddivisione dell’attività tra i due Distretti sarà stabilita successivamente.
Indicatori sopralluoghi programmati/sopralluoghi effettuati = 100%
Modulistica da utilizzare:
MOD VET 265 VIGILANZA SaAn AMBULATORI
IX.b.) Vigilanza sul negozi animali, pensioni, canili, gattili
Descrizione
Questo processo è compreso nella PSp Controlli SA.
L’obiettivo è la profilassi delle zoonosi e di altre malattie degli animali (in special modo cani e gatti
ma anche tartarughe, pesci ornamentali ecc.) detenuti nelle strutture sopraelencate, il controllo
della corretta gestione dell’anagrafe canina e della movimentazione di animali.
A questo proposito si richiama anche lo specifico obiettivo regionale “Piano di controllo
sull’Anagrafe degli Animali d’Affezione” e il contenuto del file programmazione individuale presente
su \\Aslmilano.it\dati\Dipartimento Veterinario\Programmi Obiettivi\2014\PROGRAMMAZIONE
2014\SA.
Il Piano Regionale prevede che il personale del Dipartimento Veterinario effettui almeno un
controllo annuale nelle strutture destinate alla commercializzazione di cani o gatti e presso almeno il
30% delle altre strutture autorizzate alla detenzione di animali da affezione. Inoltre prevede almeno 2
controlli annuali sui Canili Rifugio.
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Programmazione delle attività (23 negozi e 12 pensioni asili strutture zoofile 2 canili)
E’ necessario porre particolare attenzione all’età dei cuccioli soprattutto di quelli provenienti da
scambi intracomunitari o importazioni, alla presenza sul passaporto della prescritta vaccinazione
antirabbica e controllare la congruità (segnalamento, presenza del microchip ecc) dei passaporti.
Indispensabile disporre di un lettore per verificare l’effettiva identificazione dei cani e gatti presenti.
L’Operatore di Sanità Pubblica che effettua il sopralluogo controllerà la corretta registrazione sul
registro di carico e scarico dei dati riferiti ai cani di cui sopra (data di ingresso, razza, sesso, età, n. di
microchip, data di vendita).
Al fine di verificare la corretta gestione dell’anagrafe è opportuno prima del sopralluogo stampare
l’elenco dei cani intestati alla struttura dal sito AAA ed effettuare, durante il sopralluogo, la verifica
con il registro di carico e scarico.
Presso il canile rifugio sono previsti 2 sopralluoghi.
Indicatori
sopralluoghi programmati/sopralluoghi effettuati = 100% con priorità a canile rifugio, canili, gattili,
pensioni, negozi registrati UVAC e che vendono cani e gatti.
Modulistica da utilizzare
MOD VET 44 SCHEDA NEGOZI ANIMALI
Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche
Si ritiene utile informare che gli obiettivi operativi regionali anno 2014 sono tutti consultabili su SIVIAN
al seguente indirizzo:
http://www.sivian.it/cm_siv/sites/default/files/OBIETTIVI%20OPERATIVI%20REGIONALI%202014_IPERTEST
O.pdf
In particolare quelli di interesse per l’area IAPZ sono i seguenti:
1) PROGRAMMA REGIONALE DI VIGILANZA E CONTROLLO SULLA ALIMENTAZIONE ANIMALE - ANNO
2014 (PRAA 2014) (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI)
2) PIANO REGIONALE FARMACOSORVEGLIANZA 2014 (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI)
3) PIANO NAZIONALE RESIDUI RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ANIMALI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE
ANIMALE PROGRAMMAZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNO 2014. (REFERENTE DOTT.SSA
SCHIAVINI)
4) PIANO REGIONALE BENESSERE ANIMALE 2014 (PRBA 2014)
A. BENESSERE ANIMALI DA REDDITO E DA AFFEZIONE (REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI)
B. SPERIMENTAZIONE ANIMALE 2013 (REFERENTE DOTT.SSA AURELI)
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5) STABILIMENTI RICONOSCIUTI/REGISTRATI PER SOTTOPRODOTTI - LINEE GUIDA REGIONALI PER IL
CONTROLLO UFFICIALE SUGLI IMPIANTI RICONOSCIUTI E REGISTRATI AI SENSI DEI REG. CE N.
1069/2009 E REG. UE N.142/2011. (REFERENTE DOTT. SCHIAVINI)
6) PIANO DI CONTROLLO DELLA GESTIONE DEL MATERIALE SPECIFICO A RISCHIO (M.S.R.) REGIONE
LOMBARDIA ANNO 2014 (REFERENTE DOTT. MONTI)
7) PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI CONTROLLI – SETTORE RIPRODUZIONE ANIMALE - ANNO 2014
(REFERENTE DOTT.SSA SCHIAVINI)
8) PACCHETTO LATTE 2014 COMPRENSIVO DI PIANO DI CONTROLLO AFLATOSSINE . (REFERENTE
DOTT.SSA MORICI)
9) PIANO REGIONALE SORVEGLIANZA SULLA PROGRAMMA DI VERIFICA DELLA QUALITÀ
MICROBIOLOGICA DEL LATTE E DELL’EFFICACIA DEI PROCESSI DI TRATTAMENTO TERMICO DEL LATTE
DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE 2013-2015 (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI)
10) CONTROLLI UFFICIALI NEGLI IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE LATTE RICONOSCIUTI/REGISTRATI DELLA
REGIONE LOMBARDIA. (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI)
11) PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A BASE DI LATTE : DALLA
PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE (REFERENTE DOTT.SSA MANGINI)
12) CONDIZIONALITA’ (REFERENTE DOTT.SSA BONVICINI)
1) Vigilanza e controllo sulle aziende di produzione di latte e sul latte crudo
I controlli presso le aziende autorizzate alla produzione del latte crudo o alimentare vertono
sulla verifica della corretta applicazione del REGOLAMENTO (CE) 854/2004 allo scopo di un
innalzamento del livello igienico sanitario di tutta la filiera produttiva lattiero-casearia, garantendo
la salubrità delle produzioni e quindi la tutela del consumatore.
Le modalità di controllo devono tenere conto, oltre che delle PSp aziendali, delle indicazioni
regionali contenute nel Pacchetto Latte 2014 disponibile in SIVI.
Per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli allevamenti ispezionati.
Azienda
1
2
Eredi FALAPPI
ERCOLI E. & Figli
Anagrafe aziende registrate
Cod.
Indirizzo
allevamento
Via Dudovich 1
Via Manduria 69
146 MI 012
146 MI 014
n.
registrazione
5
7
Programmazione dell’attività
Considerando l’esiguo numero delle aziende presenti vengono programmati i seguenti
interventi:
a) n. 1 sopralluogo annuo nelle aziende che producono latte (tot. 2), per quanto riguarda le
modalità di svolgimento si invita a far riferimento al Pacchetto Latte 2014 (comprensivo di
sottopiani vedi ad es. Procedure operative rischio aflatossine).
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b) n. 3 sopralluoghi nelle aziende che producono latte crudo per la vendita diretta (146MI012) ((tot.
3) di cui 1 effettuato con fini formativi secondo indirizzo regionale
c) n. 1 sopralluogo a seguito di ogni segnalazione di non conformità per carica batterica o cellule
somatiche o di positività per sostanze inibenti.
CAMPIONAMENTI
Vedi piano latte crudo (prevista preaccettazione) e piano aflatossine.
Totale sopralluoghi programmati = 5
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° aziende autorizzate > = 1
2) Vigilanza e controllo sull’alimentazione animale
La normativa comunitaria in tema di sicurezza alimentare sottolinea l’importanza del controllo
di filiera che deve essere basato su un approccio completo e integrato sull’intera catena
alimentare dall’alimento per l’animale all’alimento per l’uomo. I controlli 2014 sono finalizzati a:
verificare la rispondenza ai requisiti, previsti dalla vigente normativa in materia di alimenti per
animali e di ogni altra sostanza impiegata per la produzione di alimenti per animali o
nell’alimentazione degli animali.
Assicurare i controlli sulla filiera dell’alimentazione animale anche in funzione degli effetti
dell’alimentazione sullo stato di salute e del benessere animale.
Verificare la corretta applicazione delle procedure di rintracciabilità dei prodotti.
I controlli saranno caratterizzati dall’attività di vigilanza e campionamento presso gli impianti di
produzione/commercializzazione di mangimi e presso allevamenti dove vengono allevati animali le
cui produzioni sono destinate all’alimentazione umana.
L’entrata in vigore del Il Regolamento 183/2005 ha ampliato le competenze del Dipartimento
Veterinario estendendone la vigilanza agli operatori del settore dei mangimi in tutte le fasi, a partire
dalla produzione primaria.
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
ANAGRAFE DELLE IMPRESE DEL SETTORE DEI MANGIMI
Risulta necessario provvede a:
il costante aggiornamento degli elenchi previsti dal Reg. (CE) n. 183/2005,
- la trasmissione degli elenchi aggiornati delle imprese del settore di mangimi registrate ai sensi
del Reg. (CE) n. 183/2005 alla U.O. Veterinaria entro il 31 maggio ed 30 novembre 2014
L’anagrafe degli allevamenti è presente nel sistema informatico Regionale, i riconosciuti sono
presenti anche in SIVIAN e devono essere costantemente aggiornati.
Per gli impianti registrati dal 2013 è possibile l’inserimento in SIVIAN: si richiede pertanto di
provvedere ad inserire/aggiornare gli impianti ove viene svolto il sopralluogo (anche ai fini della
rendicontazione) o in caso di nuova apertura cessazione, per l’aggiornamento completo
dell’anagrafe si attendono ulteriori istruzioni regionali.
L’anagrafe degli impianti registrati/riconosciuti ai sensi del Regolamento 183/2005 è
disponibile nella cartella censimento cittadino seguendo il percorso: Dipartimento Veterinariocensimento cittadino-AREA B-C- 183 Riconoscimenti, 183 Registrati, si rammenta inoltre l’obbligo
dell’invio in regione degli elenchi registrati, risulta pertanto indispensabile segnalare al Presidio IV/
segreteria qualsiasi variazione per l’aggiornamento del file sopracitato.
E’ attivo in SIVI il programma relativo alla gestione dei numeri di riconoscimento
rispettivamente ai sensi del reg. n. 183/2005 e di registrazione ai sensi del n. 767/2009, pertanto tutte
le richieste riguardanti i riconosciuti (nuove attività, modifiche, cessazioni) dovranno essere
effettuate tramite SIVI.
80
VIGILANZA E CONTROLLO
L’esecuzione del controllo comporta la compilazione del verbale di ispezione e, di norma,
della check list e copia di tali documenti, sottoscritti dai partecipanti al controllo saranno lasciati
all’operatore del settore dei mangimi. In merito alle check list, qualora richiesta dall’utente, potrà
essere inviata in un tempo successivo tramite posta, fax mail.
In attesa della applicazione delle nuove modalità di definizione del rischio previste dal Piano
regionale della prevenzione veterinaria 2012-2014, anche per il 2014 vengono tenute in
considerazione le indicazioni relative al numero minimo di ispezioni da eseguire di seguito elencate
ove presenti.
Si invita a fare riferimento anche alle tabelle di programmazione ove nel foglio riferito al Reg.
183/2005 sono stati inserite le ispezioni programmate.
Una ispezione l’anno presso:
stabilimenti di produzione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), b), c) del Reg. (CE) n.
183/2005;
• impianti di produzione di mangimi medicati e prodotti intermedi;
• stabilimenti di produzione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), b), c) del Reg. (CE) n.
183/2005;
• aziende zootecniche che producono mangimi medicati per autoconsumo;
• imprese di produzione di cui all’articolo 5, comma 2, del Reg. (CE) n. 183/2005;
• laboratori di analisi per autocontrollo aziendale o autorizzati all’esecuzione di analisi per
conto terzi;
• stabilimenti di produzione di alimenti per animali da compagnia;
una ispezione ogni due anni presso:
• stabilimenti di commercializzazione di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), e b) del Reg.
(CE) n. 183/2005;
• impianti di distribuzione di mangimi medicati e prodotti intermedi;
• imprese di commercializzazione di cui all’articolo 5, comma 2, del Reg. (CE) n. 183/2005.
Per le imprese di cui all’art. 5, comma 1, del Reg. (CE) n. 183/2005, dato l’elevato numero dei
produttori primari, le ispezioni devono essere programmate ed effettuate, in base al livello di rischio
e alle risorse dipartimentali disponibili; nel corso dell’effettuazione dei sopralluoghi si richiede di
prestare particolare attenzione alla gestione del rischio aflatossine, ove pertinente.
Programmazione dell’attività
a) Programmazione ed effettuazione di controlli ed attività previsti dal PRAA anno 2014;
b) n. 15 sopralluoghi presso aziende dove vengono allevati bovini, ovi-caprini; vengono esclusi
dall’attività di controllo gli allevamenti per autoconsumo;
c) Aggiornamento in continuo degli impianti registrati/riconosciuti ai sensi del Regolamento
183/2005;
d) n. 1 sopralluogo in 35 impianti registrati ove necessario, a verificare anche il sistema
rintracciabilità ;
e) n. 1 sopralluogo in 15 impianti riconosciuti ove necessario, a verificare anche il sistema
rintracciabilità;
Totale sopralluoghi programmati = 65
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1
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3) Vigilanza e controllo sul farmaco veterinario
L’attività di vigilanza e controllo sul farmaco veterinario è caratterizzata :
Farmaco-sorveglianza effettuata su commercializzazione, distribuzione e utilizzazione del
farmaco veterinario, sulla conformità formale e sostanziale delle ricette inviate ai Distretti
Veterinari di questa A.S.L., sul corretto utilizzo del farmaco;
Farmaco-vigilanza, attuata a seguito di segnalazioni di reazioni avverse a medicinali veterinari
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
1) Anagrafe degli allevamenti
L’anagrafe degli allevamenti è presente nel sistema informatico Regionale, ed è di
fondamentale importanza mantenere aggiornati i campi “scorta farmaci” e “ autoconsumo ”.
2) Anagrafe operatori autorizzati ai sensi artt 66-70 D.Lvo 193/06 (ex artt 31-32 del D.lvo 119/92)
Oltre a SIVIAN è presente un file in censimento cittadino.
3) Anagrafe operatori autorizzati ai sensi dell’art. 80 D.lvo 193/06 (ex art. 34 del D.lvo 119/92)
Oltre al Sistema informatico regionale è presente un file in censimento cittadino.
4) Anagrafe veterinari l.p. autorizzati alla detenzione scorta zooiatrica ai sensi dell’art. 85 D.lvo
193/06
Presenti in SIVIAN: voce “Medico Veterinario senza struttura”.
INDICAZIONI REGIONALI
D.Lgs. 193/2006
CATEGORIE
A
B
C
D
E
grossisti e depositari di medicinali
veterinari
vendita diretta
ditte produttrici di medicinali
veterinari
fabbricanti di premiscele vendita
diretta (art 70)
ambulatori / cliniche
I
medici veterinari autorizzati a
detenere scorte
allevamenti bovini
allevamenti suini
allevamenti di equidi
L
allevamenti ittici
M
allevamenti avicoli (rurali)
N
allevamenti cunicoli
F
G
H
N.
IMPIANTI
ATTIVI
N.
CONTROLLI
PROGRAMM
ATI
10
10
1
1
fissare la frequenza
1
1
fissare la frequenza
Non
Presenti
FREQUENZE DEI
CONTROLLI
annuale
annuale
Norma di
riferimento
art. 68, c. 3
art. 73
art.71, c. 3
Annuale
(se presenti
scorte e/o
registro
trattamenti)
art. 80, c. 3
art. 79, c. 3
213
80
Annuale
art. 80, c. 3
105
10
Annuale
annuale
DPA: annuale
annuale
art. 79, c. 3
art. 79, c. 3
art. 79, c. 3
art. 79, c. 3
25
1
2
Non
Presenti
annuale
art. 79, c. 3
17 (14 + 3
scorte)
Di cui
almeno 10
bovini 2
ovaiole 1 eq.
da carne
annuale
art. 79, c. 3
12
Solo per
autoconsu
mo
O
allevamenti ovi-caprini
annuale
P
ippodromi, maneggi, scuderie
DPA: annuale
Q
canili / gattili/ pensioni
apiari
R
S
T
U
altre specie animali (Stabulariacquario)
farmacie
parafarmacie
art. 79, c. 3
art. 79, c. 3
fissare la frequenza
fissare la frequenza
DPA: annuale
art. 79, c. 3
fissare la frequenza
fissare la frequenza
1
162
2
40
82
1
18 (15+3
scorta)
1
3
31 (30
stabulari + 1
scorta)
10
In merito alle frequenze di vigilanza, ove non sono state rispettate le frequenze indicate dalla U.O.
regionale si è tenuto conto del fatto che si tratta di punti di intervento ove si movimenta solamente
farmaco destinato ad animali da compagnia o di piccoli allevamenti .
Nel campione identificato prioritariamente devono essere inseriti:
2) gli allevamenti che hanno richiesto l’inserimento nelle liste export produzione latte ( al momento
non risultanti)
3) gli allevamenti autorizzati a detenere scorte
4) gli allevamenti dove nel 2013 sono state rilevate non conformità
Le aree da sottoporre a controllo negli allevamenti devono soprattutto riguardare:
• l’uso appropriato dei farmaci veterinari
• l’identificazione degli animali trattati
• la registrazione dei dati intesa come : inizio/fine dei trattamenti, rispetto tempi di sospen-sione ,
informazioni sulla catena alimentare
• utilizzo dell’alimentazione medicata
Per quanto riguarda la graduazione del rischio relativamente all’impiego del farmaco veterinario il
Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria 2012-2014 propone la possibilità di categorizzare il
rischio per macrocategorie. Tale approccio è obiettivo del triennio 2012-2014. La programmazione
2014 tiene conto della valutazione del rischio sino ad ora attribuita.
Per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli allevamenti ispezionati.
Programmazione dell’attività
a) aggiornamento anagrafi: si riportano a fine paragrafo le indicazioni regionali.
b) Esecuzione delle attività previste nella programmazione del PNR anno 2014 di competenza della
SC IAPZ;
c) n. 1 sopralluogo annuo presso il 100% delle strutture (allevamenti , scuderie, ecc.) autorizzate ai
sensi dell’art. 80 D.lvo 193/06 alla detenzione scorta farmaci (7 vedi foglio scorte farmaci impianti
in tabella programmazione);
d) n. 15 ispezioni presso scuderie che non detengono scorte di farmaci, intervento effettuato, ove
possibile, contestualmente alla verifica del benessere animale;
e) n. 15 sopralluoghi presso allevamenti dove vengono allevati animali da reddito (non per
autoconsumo);
f) n. 1 sopralluogo annuo presso il 100 % di depositi e/o grossisti di medicinali veterinari e officine di
produzione(autorizzati ai sensi del dell’art.66/70 D.lvo 193/06)(n. 11 strutture + 1 officina
produzione) anche in caso di strutture non attive;
g) n. 10 controlli presso farmacie che vendono prodotti veterinari;
h) n. 80 controlli presso strutture sanitarie veterinarie, in concomitanza con il controllo sulla struttura;
i) n. 30 controlli presso stabilimenti utilizzatori, in concomitanza con i controllo sul benessere
animale;
j) N. 10 controlli presso veterinari l. p. autorizzati alla detenzione di scorta zooiatrica ai sensi
dell’art. 85 D.lvo 193/06;
k) N.1 controlli presso canili/gattili.
l) N. 3 controlli presso apicoltori eventualmente in collaborazione con il Servizio di Sanità Animale.
Si ritiene indispensabile precisare che i prelievi PNR effettuati in allevamenti per la ricerca di
molecole per le quali è consentito l’utilizzo vanno sempre effettuati contestualmente ad un
83
intervento di FARMACOSORVEGLIANZA, risulta quindi indispensabile che il Veterinario IV referente per
zona prenda accordi specifici con i TdP.
L’esito del sopralluogo deve essere sempre documentato nel verbale di prelievo o nel foglio allegato
in particolare si richiede di segnare la data dell’ultimo trattamento, barrare e controfirmare la prima
riga vuota del registro se compilato in ordine cronologico (eventualmente fare foto del registro e sul
verbale di sopralluogo segnare acquisite foto registro trattamenti pag. n. ….. nel caso di
compilazione per singolo farmaco).
Nella tabella campionamenti PNR 2014 i prelievi di cui sopra sono evidenziati in giallo, vengono
comunque di seguito riportati
Gruppo
Molecola
Materiale
Categoria
animale
antibiotici
acido nalidixico, acido
oxolinico, amoxicillina,
ampicillina, ciprofloxacin,
clortetraciclina, cloxacillina,
danafloxacina, dicloxacillina,
difloxacin, doxiciclina, enoxacin, latte vaccino
enrofloxacin, flumequina,
marbofloxacina, nafcillina,
norfloxacin, ossitetraciclina,
oxacillina, penicillina G,
sarafloxacina, tetraciclina
Vacca latte
avermectine
abamectina , doramectina ,
eprinomectina , ivermectina ,
moxidectina
Vacca latte
latte vaccino
Allevamento
Risulta sempre necessario provvedere all’aggiornamento degli impianti in SIVIAN, a tal fine si
forniscono alcune indicazioni:
Per quanto riguarda l’attività di vendita all’ingrosso di medicinali veterinari occorre distinguere:
− tipologia “grossisti autorizzati alla vendita diretta “ impianti in possesso di autorizzazione per
svolgere la vendita diretta di medicinali veterinari
− tipologia “grossisti di medicinali veterinari” impianti che sono autorizzati esclusivamente a
svolgere la vendita all’ingrosso di medicinali veterinari
− tipologia “vendita al dettaglio e all'ingrosso di medicinali veterinari di cui all'art. 90, D.Lgs.
193/2006” (art. 90, D.Lgs. 193/2006 La vendita al dettaglio e all'ingrosso dei medicinali
veterinari ad azione antiparassitaria e disinfestante per uso esterno, nonché dei medicinali
veterinari destinati ad essere utilizzati esclusivamente per i pesci di acquario, gli uccelli da
gabbia e da voliera, i piccioni viaggiatori, gli animali da terrario, i furetti, i conigli da
compagnia ed i piccoli roditori, può essere effettuata anche negli esercizi commerciali
rientranti nella relativa tabella merceologica purché non sia previsto obbligo di prescrizione
medico-veterinaria.)
− Tipologia “medici veterinari senza struttura” detentori di scorte zooiatriche.
Totale ispezioni programmate = 184
Reporting attività
Per il 2014 è da fare esclusivamente con SIVIAN, come previsto negli obiettivi regionali.
Si rammenta che i controlli saranno considerati utili per il piano farmacosorveglianza solo qualora
sarà inserito come “motivo del controllo” la voce “attuazione programma”.
I DATI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ SVOLTA NELL’ANNO 2014 SARANNO ESTRATTI DA SIVIAN IN DATA 31.01.2015
A CURA DELLA U.O. VETERINARIA.
Per quanto riguarda gli allevamenti durante la riunione tenutasi in Regione in data 16.01.13 è stato
stabilito di inserire in SIVIAN il sopralluogo di farmacosorveglianza solo per la specie più rilevante
presente in allevamento, specificando in ogni caso nelle conclusioni che l’intervento ha riguardato
tutte le specie da reddito presenti.
84
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N°sopralluoghi programmati >= 0,98
N° prescrizioni 2013/ N°sopralluoghi effettuati 2013 > =
N°prescrizioni 2014/ N°sopralluoghi effettuati 20134
4) Vigilanza e controllo sul benessere animale
Il benessere animale delle specie da allevamento è al centro dell’attenzione della Comunità
Europea, attenzione che si è resa evidente nella stesura del Regolamento CE 882/2004
relativamente ai controlli ufficiali da effettuare al fine di verificare la conformità alla normativa in
materia di mangimi e di benessere degli animali; la salute e il benessere degli animali da reddito,
inseriti nel circuito alimentare, sono fattori importanti che contribuiscono alla qualità e alla sicurezza
degli alimenti nonché alla prevenzione della diffusione delle zoonosi e delle antropozoonosi.
Nel territorio del comune di Milano riveste una notevole importanza il settore degli animali da
compagnia: è prevista una attività di verifica dei requisiti strutturali e delle condizioni di benessere
degli animali.
Si rammenta che dal 1-1-12 è vietato l’allevamento di galline ovaiole in gabbie non
modificate.
Priorità da tenere in considerazione in fase di programmazione :
- allevamenti con non conformità aperte
- tipologie di allevamenti con elevate non conformità pregresse
- galline ovaiole (PRIVILEGIARE: ALLEVAMENTI NON CONTROLLATI NEL 2013, ALLEVAMENTI
RISTRUTTURATI, ALLEVAMENTI CHE ESEGUONO LA MUTA)
•
•
Inoltre le indicazioni di priorità fornite dal Servizio sono le seguenti:
rivedere gli allevamenti con punteggio di Score Card superiore a 300 (file visionabile in cartella
IAPZ- Archivio-2013- score card 2013- SCORE CARD ALLEVAMENTI-SCORECARDall2013.xls)
allevamenti non visti nel 2013.
CONDIZIONALITA’
Come per l’anno 2013, i controlli eseguiti per la verifica del rispetto degli atti della condizionalità (atti
C16, C17 e C18) saranno eseguiti nel corso di tutto l’anno e saranno disgiunti dai controlli operati dai
funzionari provinciali.
I risultati dei controlli eseguiti nell’ambito del PRBA 2014 avranno valenza anche per la verifica del
rispetto degli atti della condizionalità.
INTERVENTI ASSEGNATI DALLA REGIONE
Specie
Galline ovaiole
Cavalli produzione
carne
Categoria di
>350 capi
>10 capi
rischio per
tipologia
Tot. 4
2
1
Bovini
>50 capi
1
Si rammenta che per il 2014 si deve procedere alla compilazione della score card per tutti gli
allevamenti ispezionati.
4.1) Controlli sul benessere animale presso gli allevamenti e presso le strutture che detengono
animali
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
Le anagrafi delle attività soggette a vigilanza sono disponibili nelle banche dati regionali.
85
Programmazione dell’attività
a) n. 20 sopralluoghi in diversi allevamenti dove vengono allevati animali da reddito, come da
tabella programmazione annuale 2014, tenendo conto delle indicazioni minime previste dalla
Regione.
b) N. 15 sopralluoghi presso concentramenti di equini sportivi/da diporto, di norma, con un numero
di animali superiore a 5.
c) n. 80 sopralluoghi in diversi esercizi dove vengono venduti/detenuti animali dando la
precedenza alle strutture non visitate nell’anno precedente coordinando gli interventi con il
Servizio Sa.An..
d) n. 6 sopralluoghi presso il Parco Canile/Gattile rifugio del Comune di Milano.
e) N. 2 sopralluoghi, 1 presso il canile sanitario convenzionato con i 6 comuni del CSPV Polo Nord,
ed 1 presso il PVCS di Milano.
f) N. 2 sopralluoghi benessere macellazione .
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 1
N° prescrizioni 2013/ N° sopralluoghi effettuati 2013 >= N° prescrizioni 2014/ N° sopralluoghi effettuati
2014.
4.2) Controlli sul benessere animale durante il trasporto
Il trasporto rappresenta sempre per gli animali una fonte di stress ed è spesso causa di
notevoli problemi, soprattutto per quanto riguarda gli animali da allevamento, per i quali eventuali
lesioni, oltre ad essere in contrasto con la vigente normativa sul benessere e colpire l’attuale
sensibilità dell’opinione pubblica, possono interferire con la qualità e salubrità dei prodotti destinati
all’alimentazione umana, con danni economici e pericoli sanitari facilmente intuibili.
Per il rilascio o il rinnovo delle autorizzazioni, è necessario acquisire il numero di autorizzazione
univoco che identificherà ciascun trasportatore che deve essere rilasciato attraverso l’ apposito
applicativo residente in BDR , iI suddetto applicativo consente di costituire l'anagrafe regionale dei
trasportatori Tipo 1 e 2 e dei mezzi omologati, ed inoltre di stampare sia le autorizzazioni dei
trasportatori che i certificati di omologazione dei mezzi di trasporto.
Per quanto riguarda le autocertificazioni relative agli automezzi per trasporti sotto le 8 ore e per
trasporti non commerciali e idoneità al trasporto permane l’obbligo di aggiornare il file anagrafico
presente in censimento cittadini diviso in fogli divisi secondo le varie tipologie (percorso
\\aslmilano.it\dati\Dipartimento Veterinario\Censimento Cittadino\AREA A C reg.1 2005.xls)
Punti critici da sottoporre a controllo
Sul territorio di competenza sono presenti 1 macello e l’ ippodromo del galoppo ove avviene una
discreta movimentazione di animali sia in ambito nazionale che internazionale.
Per quanto riguarda il macello si tratta di una struttura in cui vengono macellati prevalentemente
ovicaprini, risulta inoltre annesso ad un allevamento dello stesso proprietario per cui gli animali non
arrivano direttamente al macello ma presso l’allevamento ove soggiornano e vengono poi
macellati un po’ per volta.
Per il 2014 si provvederà ad organizzare un corso per abilitazione di conducenti/guardiani.
Come richiesto dalla regione si procederà in particolare all’approfondimento dei seguenti argomenti:
• Giornali di viaggio: verifica della conformità, modalità di raccolta, ecc.
• Applicazioni delle sanzioni previste dal D.Lgs. 25 luglio 2007, n. 151 - Disposizioni sanziona-torie per
la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante
il trasporto e le operazioni correlate.
• Idoneità degli animali al trasporto
Programmazione dell’attività
a) n. 5 controlli a campione presso l’Ippodromo Milanese;
b) n. 1 controlli a campione presso il macello e/o l’allevamento annesso.
c) n. 6 controlli, per verificare l’autocertificazione degli automezzi .
86
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati / N° sopralluoghi programmati = 1
Totale sopralluoghi (4.1 + 4.2) programmati = 137
Reporting attività
L’attività di controllo in materia di benessere animale in allevamento svolta nell’anno 2014 sarà
rendicontata esclusivamente attraverso SIVIAN.
In particolare per la rendicontazione dei controlli da effettuarsi presso l’unico macello attivo
si richiede di attenersi alle modalità specificate sul PRBA 2014 paragrafo “registrazione attività
di controllo”. Quanto sopra anche per dare attuazione alle raccomandazioni scaturite nel
corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO Veterinaria Regione Lombardia il 6 e 7 agosto
2013.
Per il resto si invita a far riferimento al foglio Modalità di rendicontazione in tabella
PROGRAMMAZIONE IAPZ 2014.
5) Vigilanza e controllo sulla Sperimentazione animale
L’attività di controllo e vigilanza deve essere attuata per verificare il rispetto di quanto previsto
dal D.lvo 116/92. Tale attività è caratterizzata da:
Verifica del benessere animale e di quant’altro previsto dal Dlgs. 116/92 presso gli impianti autorizzati
quali stabilimenti utilizzatori, allevatori e fornitori;
Verifica del corretto utilizzo del farmaco presso gli impianti utilizzatori;
Verifica del corretto smaltimento delle carcasse degli animali.
Per il 2014, dovranno essere ispezionati 1 volta l’anno tutti gli impianti (anche quelli al momento non
attivi ma con autorizzazione in essere) per la verifica del mantenimento dei requisiti minimi,.
CATEGORIE
A
Stabilimenti di allevamento
B
Stabilimenti fornitori
C Stabilimenti di allevamento/fornitori
D
Stabilimenti utilizzatori
Stabilimenti utilizzatori di cani, gatti
E
e/o primati non umani
FREQUENZE
MINIME DEI
CONTROLLI
N.
IMPIANTI
ATTIVI
annuale
annuale
annuale
annuale
10
1
N.
CONTROLLI
PROGRAMM
ATI
10
1
37
37
semestrale
0
0
Per il 2014 si propone di mettere a punto una Score card specifica per la vigilanza su questo tipo di
attività.
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
E’ disponibile in SIVIAN ed è necessario tenerla costantemente aggiornata, qualora non attivo si
richiede di inserire nelle note tale specifica.
Programmazione dell’attività
a) n° 37 sopralluoghi presso gli stabilimenti utilizzatori;
b) n° 10 sopralluoghi presso gli stabilimenti allevatori;
c) n° 1 sopralluogo, presso l’unico stabilimento fornitore presente sul territorio di competenza;
d) verifica di tutti i progetti di ricerca pervenuti .
87
Totale sopralluoghi programmati = 48
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 1
N° prescrizioni 2013/ N° sopralluoghi effettuati 2013 >=
N°prescrizioni 2014/ N°sopralluoghi effettuati 2014
6) Vigilanza e controllo su arti e professioni veterinarie, strutture veterinarie
L’attività di vigilanza e controllo presso le strutture sanitarie viene attuata al fine di verificare:
Appropriatezza della struttura e mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali secondo quanto
previsto dal DDUO 13.04.2005, n. 5403 .
Contestualmente si provvederà a verificare anche la:
• corretta gestione del farmaco veterinario (farmaco-sorveglianza e farmaco-vigilanza);
• corretta gestione dello smaltimento delle spoglie animali.
Il DDUO citato prevede che le AASSLL effettuino la vigilanza sulle strutture sanitarie veterinarie con
cadenza almeno triennale, è quindi previsto che vengano sottoposte a vigilanza per lo meno un
terzo delle strutture presenti sul territorio di competenza dando, ovviamente, la precedenza alle
strutture non visitate nei 2 anni precedenti oppure strutture presso le quali nel 2013 sono state
riscontrate non conformità rilevanti.
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
E’ disponibile in SIVIAN.
Programmazione dell’attività
a) n. 1 sopralluogo annuale su almeno 33% circa delle strutture veterinarie presenti sul territorio di
competenza, dando la priorità a quelle non controllate durante i 2 anni precedenti o con
precedenti di non conformità, per un totale di 80 sopralluoghi.
b) aggiornamento anagrafe.
Totale sopralluoghi programmati = 80
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >= 0,45
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati > =1
7) Vigilanza e controllo sui sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano
88
L’attività di vigilanza e controllo dovrà verificare il rispetto dei Regolamenti CE 1069/2009 e
142/2011 recanti le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al
consumo umano.
Al fine di evitare rischi che tali prodotti potrebbero comportare per la salute pubblica o per
la salute degli animali, l’attività di verifica della corretta gestione dei sottoprodotti di origine animale
deve riguardare tutta la catena:
raccolta, trasporto magazzinaggio, manipolazione
trasformazione, uso o eliminazione.
In tale attività rientrano i controlli previsti dal Piano Regionale di controllo sulla gestione del
MSR; tale piano prevede una serie di controlli e verifiche sulla corretta eliminazione del MSR
(materiale di categoria 1) dalla catena alimentare, sia umana, sia animale.
Sono previsti interventi di vigilanza e controllo sul corretto smaltimento delle carcasse di
animali rinvenuti morti sul suolo pubblico e delle carcasse di animali da compagnia e da reddito di
proprietà. Tale attività viene svolta nel corso dei sopralluoghi già programmati per le seguenti
attività: allevamenti di bovini, strutture sanitarie veterinarie, stabilimenti utilizzatori/produttori.
In particolare, presso gli allevamenti bovini, verrà svolto il “Piano regionale di controllo della
gestione del MSR”
In merito a questi accertamenti si verificherà:
• la corretta segnalazione dei capi morti in allevamento;
• il corretto smaltimento degli animali morti;
• il rispetto delle modalità e dei tempi di restituzione dei documenti di accompagnamento.
Anche nel corso del 2014 proseguirà il controllo della gestione dei sottoprodotti nella grande
distribuzione.
Programmazione dell’attività
a) Nel territorio di competenza sono presenti 7 impianti registrati ed 1 impianto riconosciuto (di
transito), per tali impianti nel 2013 è stata compilata la score card regionale per la valutazione
del rischio , che comunque dovrà essere compilata per singolo impianto anche per il 2014. Si
riportano nella tabella sottostante i risultati ottenuti e la conseguente frequenza di controlli:
SCORE CARD 1069
1 REGISTRATO
2 REGISTRATO
3 REGISTRATO
UNIMI ANATOMIA
CEDES SAS
ROMAGNONI
4 REGISTRATO
5 REGISTRATO
6 RICONOSCIUTO
ESPERIS
SENTINEL
LIPITALIA
7 REGISTRATO
8 REGISTRATO
totale
ITALFARMACO
BIOLIFE
punteggi
puntegg
n sopr.2014
n sopr.2013
o 2013
io 2012
157
1
253
2
160
1
180
1
167
1
167
1
non
173
1 pres.
210
2
233
2
220
4
283
4
non
220
2 pres.
250
2
250
2
14
Per l’impianto Riconosciuto viene mantenuta la frequenza minima a suo tempo stabilita dalla
Regione.
Per i registrati sono stati previsti 2 interventi annuali in caso di punteggio superiore a 200, ed uno per i
rimanenti, in quanto non essendo ancora prevista una categorizzazione del rischio completa per
tutte le sottocategorie di attività IAPZ, a livello sperimentale si ritenuto di diversificare le frequenze
secondo quanto sopra descritto.
b) Verifiche della gestione dei sottoprodotto o.a. presso grande distribuzione, n. 5 interventi,
effettuati contestualmente ad un intervento di vigilanza sui derivati del latte.
Inoltre sono stati previsti i seguenti interventi che saranno svolti in concomitanza ad altre attività di
vigilanza:
c) Controllo MSR in allevamenti bovini, n. 9 interventi su allevamenti bovini o bovini/ovicaprini (gli
interventi sugli allevamenti ovicaprini verranno svolti dal servizio Sa.An.);
d) Verifiche presso Strutture Sanitarie Veterinarie, n. 70 interventi;
e) Verifiche presso Stabilimenti utilizzatori, n. 30 interventi;
89
Totale sopralluoghi programmati = 128
Reporting attività
Per i riconosciuti ed i registrati gli interventi devono essere obbligatoriamente inseriti in SIVIAN,
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati> =0,98
8) Vigilanza e controllo sulla riproduzione animale
La realtà territoriale dell’ ASL di Milano non comprende stazioni di monta, impianti per
l’inseminazione artificiale, centri di produzione di seme e recapiti; l’attività di vigilanza verrà quindi
attuata esclusivamente presso gli allevamenti bovini dove viene praticata la riproduzione animale.
I controlli presso gli allevamenti dovranno verificare il rispetto della normativa ed in
particolare del Decreto Politiche Agricole 403/2000 “Approvazione del nuovo regolamento di
esecuzione della legge 15.01.1991 - Disciplina della riproduzione animale” ed in particolare:
• Controllo delle abilitazioni degli operatori che praticano attività di inseminazione artificiale
(veterinari e operatori laici) a seguito di richiesta di iscrizione nell’apposito elenco regionale da
parte degli interessati
• Verifica della regolare compilazione dei certificati di intervento fecondativo e la relativa
trasmissione all’APA territorialmente competente
• Controllo delle regolari abilitazioni degli operatori che praticano attività di impianto embrionale
(veterinari) a seguito di richiesta di iscrizione nell’apposito elenco regionale da parte degli
interessati.
• Verifica della regolare compilazione dei certificati di impianto embrionale e la relativa
trasmissione all’APA territorialmente competente
• Verifica della corretta conservazione di materiale seminale/embrioni in allevamento.
• Avvenuta comunicazione alla Regione, con recapiti dell’allevatore, in caso di necessità di
distruzione di materiale seminale/embrioni conservati in allevamento.
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
Le anagrafi delle attività soggette a vigilanza sono disponibili nelle banche dati regionali.
Programmazione dell’attività
Il Piano regionale integrato dei controlli – Settore riproduzione animale – Anno 2014 prevede
che vengano viste il 2% delle aziende ove si pratica l’intervento fecondativo ed il 10% degli
operatori autorizzati (laici e/o veterinari) tali controlli verranno effettuati congiuntamente ad
operatori della Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca, sono quindi
previsti:
a) N. 3 sopralluoghi presso gli allevamenti bovini dove viene attuata la riproduzione animale
su 25 censiti.
b) N. 3 interventi presso operatori che praticano attività di inseminazione artificiale su circa 15
censiti.
Totale sopralluoghi programmati da effettuare = 6
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1
90
9) Vigilanza e controllo sugli impianti della filiera lattiero-casearia
Gli accertamenti presso le strutture che trattano prodotti a base di latte non sono finalizzati
solo al controllo del prodotto finito e degli ambienti in cui avviene la lavorazione, ma anche al
processo di lavorazione, alla corretta analisi dei rischi, dei punti critici ed alle procedure di
monitoraggio e verifica.
Obiettivi Regionali di nuova formulazione per il 2014 sono:
1. VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI, DELLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG
(CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE ALIMENTARI
2. DIFFUSIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA SEMPLIFICAZIONE DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA
HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE ALIMENTARE
Durante gli interventi ispettivi sarà indispensabile prestare particolare attenzione a
verificare il rispetto dei criteri microbiologici stabiliti dai diversi regolamenti CE (853/04, 854/04,
2073/05 e s. m. e i.) ed in particolare:
o il rispetto delle frequenze di campionamento e analisi previste o, laddove la normativa non
preveda specifiche frequenze, le giustificazioni alla base delle frequenze di campionamento e
analisi stabilite e condotte
o le modalità di campionamento e invio dei campioni al laboratorio
o la conformità formale del laboratorio (accreditamento delle prove, iscrizione nel registro
regionale, rispetto dei metodi previsti o, laddove siano stati applicati metodi alternativi, delle
condizioni sulla cui base possono essere impiegati tali metodi, modalità di redazione e
completezza dei rapporti di prova)
o le modalità di registrazione e valutazione dei risultati delle prove di laboratorio con particolare
riguardo all’esame degli andamenti
o le azioni successive al riscontro di risultati non conformi o insoddisfacenti
La declinazione a livello locale dell’obiettivo n. 2 verrà effettuata in ottemperanza alle
indicazioni regionali.
Sono previsti due incontri di divulgazione delle linee di indirizzo oggetto del presente
obiettivo
Gli operatori dovranno inoltre informate gli OSA circa le NUOVE LINEE DI INDIRIZZO IN TEMA
DI SEMPLIFICAZIONE DELL’APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP NELLE MICROIMPRESE DEL SETTORE
ALIMENTARE.
Per gli impianti riconosciuti si è provveduto a calcolare la frequenza di intervento
congiuntamente alla S.C. IPTC in base al punteggio della Score Card calcolata per singolo
impianto, degli interventi annuali previsti almeno uno deve essere un audit effettuato con la S.C.
IAPZ.
Si rammenta che nel corso dell’Audit di sistema effettuato dalla UO Veterinaria Regione
Lombardia il 6 e 7 agosto 2013, è stato richiesto di prestare più attenzione alla distribuzione
temporale dei controlli negli stabilimenti Riconosciuti.
1. TRASFORMAZIONE DI ALIMENTI MEDIANTE APPLICAZIONE DI UNO O PIU’ TRATTAMENTI
TRATTAMENTI
DENOMINAZIONE
IMPIANTO
PECK SPA
Via Spadari n.9 Milano
TIPOLOGIA IMPIANTO
PUNTEGGIO
CAT. RISCHIO
SCORE-CARD
N.
INTERVENTI/ANN
O
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
178,33
3
7
Impianti di Produzione di
prodotti a base di latte
industriale
173,37
3
7
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
160,01
3
7
IT 03/24 2 CE
DIBENEDETTO IL DESSERT SRL
Cologno Monzese-Via
Volontari del Sangue 50
IT 03/1777
GELATERIA CORTINOVIS
Cinisello Balsamo
91
industriale
via Ciajkovskij 35
IT 03/684
CREAM GARDEN S.n.C.
IT 03/1387
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte non
industriale.
CASEIFICIO MICCOLI SAS
di Miccoli Roberto
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
Via Stendhal 47
Formaggi-Yogurth
Via B.Quaranta 3 Milano
141,68
4
5
133,34
4
5
120,01
4
5
IT B5D88
Impianti di produzione di
prodotti a base di latte
GECO S.r.l.
Via Marghera 51 Milano
IT 03/1711
Anche per gli impianti registrati si è provveduto al calcolo del rischio e quindi della frequenza
di ispezioni in collaborazione con la S.C. IPTC alla cui trattazione si rimanda.
Per le attività registrate, per l’anno 2014, sono previste solo ispezioni, eventuali audit potranno
essere concordati con il Direttore di SC IAPZ in caso di situazioni problematiche.
Un caso particolare è rappresentato dai Laboratori di produzione e vendita di prodotti a
base di latte, ed in modo specifico per la produzione di mozzarelle, per i quali nell’anno 2013 la
compilazione delle score card e l’esecuzione di 2 controlli per il “piano pastorizzazione” ha
confermato trattarsi di attività che meritano una particolare attenzione, cosa per altro resa possibile
visto l’esiguo numero di impianti presenti.
Nella tabella sotto riportata sono specificati gli interventi previsti.
SCORE CARD LAB LATTE 2013
punteggi
o
n. soprall.
187
3
1
FIOR DI LATTE
MAC MAHON, 12
MILANO
2
CASEIFICIO I
TRULLI di
PALMISANO
ANTONIO
VARESINA 39
MILANO
153
3
Tolstoi 53 MILANO
160
3
BENACO 1 MILANO
200
4
3
4
YALTA srl
LUCANIA FOOD
SRL
5
MASTRO CASARO
Cesare Da Sesto
n.1 SESTO SAN
GIOVANNI
6
OROBIANCO SRL
SAN GREGORIO 25
MILANO
140
3
attività nuova non
ci sono dati storici
3
attività nuova non
ci sono dati storici
19
TOTALE
Anagrafe impianti soggetti ad attività di vigilanza
ANAGRAFE IMPIANTI : è disponibile in SIVIAN.
Programmazione dell’attività
Per il dettaglio dell’attività programmata si rimanda al quanto indicato nel capitola “Sicurezza
Alimentare” si riporta in ogni caso un sunto di quanto programmato:
c) N. 36 sopralluoghi presso gli impianti riconosciuti dei quali almeno un audit.
d) N. 140 interventi presso laboratori per la produzione di gelati, dei quali 72 eseguiti dai
veterinari ufficiali. Dovrà essere data la precedenza agli impianti non ispezionati da più
tempo o con non conformità di rilievo nel 2013.
92
e) N. 15 interventi presso le rivendite di latticini ambulanti presenti presso i mercati settimanali,
anche in questo caso dando la precedenza alle attività non viste da più tempo.
f) N. 19 interventi presso laboratori registrati per la produzione di mozzarelle, con particolare
riferimento alla valutazione degli esami eseguiti in autocontrollo ai sensi del reg. CE 2073/
g) N. 6 interventi presso distributori automatici di latte crudo con rilievo T° erogazione, che
verranno effettuati dai TdP tenendo presenti le seguenti modalità operative:
o temperature corrette tra +0°C e +4
o fino a +6°C dovrà essere richiesto l’immediato intervento dell’OSA al fine della
regolarizzazione della situazione;
o in caso di temperature al di sopra dei +6°C si dovrà disporre il blocco immediato
dell’erogazione del latte fino all’avvenuto ripristino della temperatura e la destinazione del latte
presente ad usi diversi dal consumo umano,
Si dovrà provvedere inoltre alla verifica della corrispondenza della temperatura del latte con
quanto indicato dal termometro a lettura esterna presente presso ciascun erogatore e in caso di
significative differenze tra le due temperature si dovrà procedere ad una verifica delle procedure di
autocontrollo relativamente alla taratura del termometro installato nell’erogatore ed alla verifica
della presenza corrette informazioni per il consumatore.
h) N. 5 interventi presso supermercati
SOA.
per Vendita latticini in contemporanea con controllo
Totale sopralluoghi programmati da effettuare = 154
Reporting attività
Vedere tabella Modalità di rendicontazione presente nella cartella di rete Dipartimento
Veterinario/Programmi Obiettivi/2014/IAPZ
Parametro e risultato atteso
Verifica al 31/12/14
N° sopralluoghi effettuati/ N° sopralluoghi programmati >=1
10) Piani di campionamento degli alimenti destinati all’alimentazione animale e dei prodotti lattierocaseari
I piani di campionamento rispondono ad esigenze di sorveglianza mirate a monitorare
l’incidenza di non conformità in determinate matrici: la programmazione annuale dei
campionamenti è basata su principi statistici ed epidemiologici.
L’attività di campionamento viene effettuata dai TPALL.
I piani PNR, PRAA e i piani regionali di nuova formulazione sono disponibili in dettaglio su
SIVIAN.
Piano alimenti: nel 2013 sono stati eseguiti 10 campioni su gelato in fase di produzione
mediante la ricerca di germi indicatori di igiene di processo (Enterobacteriaceae – Staphylococcus
aureus), di questi 3 sono risultati positivi per enterobatteriacee. Anche i 2 campioni eseguiti per il
piano pastorizzazione presso i laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di mozzarelle sono
risultati non conformi, Si è quindi stabilito per il 2014 di continuare con i campionamenti di gelato e
di effettuare campioni di prodotto finito presso i laboratori di prodotti a base di latte.
Il Piano Regionale di nuova formulazione VERIFICA, MEDIANTE CAMPIONAMENTO E ANALISI,
DELLE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL REG (CE) N. 2073/05 E S. M. E I. PRESSO LE INDUSTRIE
ALIMENTARI prevede che l’Autorità competente che esegue i controlli ufficiali sugli stabilimenti
completi le verifiche mediante l’esecuzione di alcuni campioni ufficiali per l’analisi nel rispetto dei
criteri stabiliti dalle norme di riferimento, tali verifiche verranno quindi eseguite contestualmente ai
campioni previsti per il piano alimenti. Tali controlli affiancheranno le ispezioni effettuate presso gli
OSA e fungeranno da verifica dei controlli svolti direttamente dagli OSA.
93
Anche il piano regionale PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A
BASE DI LATTE : DALLA PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE, verrà eseguito
contestualmente ai campioni previsti per il piano alimenti.
Programmazione dell’attività
a)
b)
c)
d)
Piano di monitoraggio radio-contaminazione anno 2014 secondo indicazioni ARPA (n.24);
PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) – 2014 (n.45);
PNR (Piano nazionale Residui) – 2014 (n.11);
Piano Alimenti IAPZ: verifica caratteristiche microbiologiche del gelato in fase di produzione
mediante la ricerca di germi indicatori di igiene di processo (Enterobacteriaceae –
Staphylococcus aureus solo per prodotti che contengono panna) dando la preferenza a
strutture che non prevedono controlli analitici nel proprio piano di autocontrollo o dove sono
stati riscontrati problemi igienici gestionali, per un totale di 20 campioni (4 per CSPV) che,
considerato il numero di attività censite (452) può essere considerato un campione
statisticamente significativo.
Presso laboratori registrati/riconosciuti per la produzione di
mozzarelle N. 7 campioni. (1 per impianto) (n.27).
Tipologia impianto
n. campioni
matrice
laboratori
registrati/riconosciuti per
la produzione di gelato
20 campioni (4
per CSPV)
ricerche
laboratori
registrati/riconosciuti per
la produzione di
mozzarelle
7 campioni (1
per impianto)
germi indicatori di igiene di
processo (Enterobacteriaceae
Staphylococcus aureus solo per
prodotti che contengono panna)
Enterobatteriacee
Mozzarella/
E. coli
ricotta
Staphylococcus aureus
Listeria m.
Gelato in
fase di
produzione
e) Il piano di campionamento ufficiale sulla PRODUZIONE DI LATTE CRUDO DESTINATO ALLA VENDITA
AL CONSUMATORE FINALE, (tot. 7 campioni) sono previsti:
• un campione dal tank aziendale, una volta l’anno, con la ricerca di tutti i parametri sia di igiene
di processo che di sicurezza alimentare rappresentati nelle tabelle n° 1 e n°2, compresi cellule
somatiche,carica batterica,grasso,proteine,lattosio e inibenti (tot. N.1 campione)
• erogatori: un campione all’anno con ricerca dei parametri igiene di processo ( escludendo le
cellule somatiche, la carica batterica e le aflatossine) e i parametri di sicurezza alimentare
rappresentati nelle tabelle n°1 e n° 2 (tot. 6 campioni).
tab.1
IGIENE
DI PROCESSO
Cellule somatiche
LIMITE
ACCETTABILITA
METODICA UTILIZZATA
DAL LABORATORIO
ACCREDITATO
NOTE
Metodo
optofluorometrico
Media geometrica
mobile calcolata su di
un periodo di tre mesi
con almeno un
prelievo al mese
Media geometrica
mobile calcolata per
un periodo di due mesi
con almeno due
prelievi al mese
300.000/ml
Tenore in germi a 30°
25.000 /mi
Enterobacteriacee
3.000 ufc/ml
Escherichia coli
500 ufc/ ml
Staphylococcus aureus
200 ufc in 1 ml (§)
MP ISO 21528 – 2:2004
o metodica
accreditata
MP ISO 16649 - 2:2011 o
metodica accreditata
MP ISO 6888-
94
coagulasi +
2:1999/Amd1:2003 o
metodica accreditata
Tab.2
SICUREZZA ALIMENTARE
Listeria
monocytogenes
Salmonella spp.
Campylobacter
termotolleranti
E.coli VTEC (*)
Enterotossina
stafilococcica
Streptococcus
agalactiae
Residui di sostanze
inibenti
LIMITE
ACCETTABILITA
METODICA UTILIZZATA DAL LABORATORIO
ACCREDITATO
Assente in 25 ml
Assente in 25 ml
PCR Metodo accreditato
Assente in 25 ml
Assente in 25 ml
Assente
Reg CE 2073/2005 15/11/2005 GU CE L338
22/12/2005 + Reg CE 1441/2007 05/12/2007
GU CE L322 07/12/2007
Assente
Metodo accreditato
Allegato I Reg (Ce)
Metodo accreditato
37/2010
<30 ppt (limite di
Aflatossina M1
Metodo accreditato
attenzione)
(*) vedi legenda interpretazione E. coli VTEC in PCR
(§) il laboratorio effettua in caso di superamento del limite, anche la ricerca dell’enterotossina
stafilococcica
“I campioni devono essere conferiti al laboratorio dell’IZSLER entro 24 ore dal prelievo e
devono essere sottoposti ad analisi da parte del laboratorio competente entro 24 ore dal
conferimento, comunque entro 48 ore dal prelievo”
I campioni ufficiali di latte crudo è necessario che siano conferiti in tre contenitori di cui uno
contenente il conservante. Di questi tre uno è destinato alla ricerca aflatossina m1 .
La pianificazione dei campioni dovrà essere effettuata in accordo con le locali Sezioni
dell’Istituto Zooprofilattico.
Una diversa frequenza dei controlli ufficiali potrà essere prevista nel caso di disponibilità degli
esiti delle analisi effettuate in autocontrollo in Ars-alimentaria
f)
piano aflatossine (n. 1campione) in considerazione del fatto che per il 2013 non si sono
riscontate grosse criticità nella produzione del mais si ritiene utile che il campione assegnato
venga effettuato nel secondo semestre (entro il 30 settembre).
1
Azienda
Indirizzo
II semestre
Eredi FALAPPI
Via Dudovich 1
Agosto/settembre.
OBIETTIVI REGIONALI DI NUOVA FORMULAZIONE
g) Piano verifica, mediante campionamento e analisi, delle modalità di applicazione del REG (CE)
n. 2073/05 e succ. mod. e integraz. Presso le industrie alimentari. Piano di sorveglianza sulla
presenza di coli VTEC in prodotti a base di latte: dalla produzione primaria alla trasformazione
(verranno date indicazioni entro il primo trimestre a seguito di ulteriori indicazioni operative da
parte di R.L.);
h) PIANO DI SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI E COLI VTEC IN PRODOTTI A BASE DI LATTE : DALLA
PRODUZIONE PRIMARIA ALLA TRASFORMAZIONE, (tot. 4 campioni su prodotti con stagionatura
inferiore a 60 gg) verrà eseguito contestualmente ai campioni previsti per il piano alimenti.
i)
Programma di verifica della qualità microbiologica del latte e dell'efficacia dei processi di
trattamento termico del latte destinato alla caseificazione 2013 – 2015 (verranno date indicazioni
entro il primo trimestre a seguito di ulteriori indicazioni operative da parte di R.L.).
95
La ripartizione campionamenti da effettuare è riportata nelle tabelle inserite nella
cartella informatica campionamenti 2014
Reporting attività
Imputazione dell’attività in SIVIAN ove possibile e inserimento dei dati nelle specifiche tabelle in rete
percorso: Dipartimento Veterinario-Campionamenti.
Per il PNR e per il piano Latte Crudo è obbligatoria la preaccettazione in SIVIAN.
Parametro e risultato atteso
Verifica al 30/06/14
N° campionamenti effettuati/ N° campionamenti programmati >= 0,40
Verifica al 31/12/14
N° campionamenti effettuati/ N° campionamenti programmati > = 1
OBIETTIVI REGIONALI MULTIDISCIPLINARI DI NUOVA FORMULAZIONE - ANNO 2014
TITOLO: CONDIZIONALITA’ – ATTIVITA’ DI CONTROLLO 2014
OBIETTIVI: Attuazione del protocollo di intesa con OPR Lombardia al fine di gestire gli
adempimenti di competenza in materia di "condizionalità", come previsto dalla vigente politica
agricola dell'UE (PAC)
Sono previsti controlli sulle aziende zootecniche aderenti al regime di pagamento unico - ai
sensi del Reg. (CE) 73/2009, alle misure previste dal programma di sviluppo rurale di cui al Reg. (CE)
1698/2005 e ai programmi di cui al Reg. (CE) 1234/2007
Il campione di condizionalità verrà fornito dalla U.O. Veterinaria con apposita nota e verrà
estratto tra le Aziende zootecniche beneficiarie di aiuti comunitari. Effettuazione del 100% dei
controlli entro 31 dicembre 2014
Reporting attività
Registrazione negli applicativi informatici.
Si informa inoltre che in intranet, cartella IAPZ, ARCHIVIO è stata creata una sottocartella
condizionalità ove è stato salvato il manuale operativo per i controlli condizionalità 2012, e dove si
provvederà ad inserire eventuali ulteriori documenti.
Titolo: Rilascio della certificazione per le aziende produzione latte destinato alla
prodotti a base di latte export paesi terzi.
produzione di
Obiettivo: Semplificare adempimenti amministrativi , garantendo i requisiti richiesti per il latte
destinato alla produzione di prodotti a base di latte destinati all’export.
Sul territorio di competenza non sono presenti impianti di produzione primaria ma, al momento,
solo un laboratorio che esporta prodotti a base di latte in paesi terzi ove si provvederà a verificare
la documentazione utile alla certificazione per l’esportazione dei prodotti.
Attività congiunta con altre articolazioni aziendali o altri Enti
Questo Dipartimento ha da tempo integrato la sua attività con le altre articolazioni aziendali e le
Autorità Competenti che costituiscono il sistema sanitario lombardo, tramite convenzioni e progetti
mirati, dettagliati di seguito:
I sopralluoghi congiunti generalmente effettuati sotto forma di audit, saranno concordati di volta in
volta dai veterinari delle diverse aree a seconda delle necessità. Qualora dovessero essere
assegnati dei sopralluoghi per la condizionalità saranno obbligatoriamente effettuati
congiuntamente tra IAPZ e SaAn.
Collaborazione con altri Enti:
96
1. Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, Sezione Diagnostica di
Milano: anche per l’anno 2014, anche se le Regole di Sistema non lo prevedono
esplicitamente, sono programmati 4 interventi congiunti, per tutte le aree del
Dipartimento a seconda delle necessità, con completa disponibilità fornita da IZSLER ad
effettuare altri interventi che si rendessero necessari durante l’attività annuale.
2. Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina Veterinaria: dai primi anni ‘90 esiste
una Convenzione formalizzata con UNIMI, che ha portato a una costante presenza di
tirocinanti e tesisti presso le strutture ambulatoriali della SC SaAn, la collaborazione
consente
inoltre
l’accesso
alle
specializzazione ai cani e gatti
Cliniche
Universitarie
per
prestazioni
di
alta
ricoverati presso il Canile Sanitario. Vengono inoltre
effettuati tirocini nel settore della Sicurezza Alimentare. Nel corso del 2013 hanno avuto
accesso all’Ospedale per Piccoli Animali della Facoltà di Medicina veterinaria cani e
gatti rinvenuti politraumatizzati.
3. Comune di Milano Polizia Locale - settore Annonaria Commerciale: è in essere da alcuni
anni un progetto condiviso denominato “Mangia sicuro a Milano” come dettagliato
nell’apposito capitolo.
4. NAS : confermata anche per il 2014 collaborazione con sopralluoghi su richiesta e in caso
di indagini di particolare delicatezza.
5. Associazione Commercianti Animali Domestici:
verrà effettuato un convegno inerente
aggiornamento/formazione dei commercianti nel delicato settore degli acquari e degli
animali esotici.
6. Ordine dei Medici Veterinari di Milano e Provincia: attiva collaborazione nella trasmissione
di informazioni ai Veterinari Liberi Professionisti in materia di zoonosi, anagrafi e profilassi
della rabbia.
7. Ebiter – Camera di Commercio Milano: organizzazione di almeno un evento
formativo/informativo per comunicazione agli stakeholder degli obiettivi del presente
Piano e dei risultati conseguiti.
8.
Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca: controlli congiunti
nell’ambito della riproduzione animale programmati annualmente su aziende e
operatori laici e veterinari,
9.
Provincia di Milano – Assessorato Agricoltura parchi, Caccia e Pesca – Settore faunistico:
le azioni previste dal Piano di controllo della fauna selvatica sono state intraprese
insieme ad ASL Provincia di Milano 1 e Milano 2, tramite la collaborazione con Guardie
Venatorie Provinciali e con Guardie Venatorie Volontarie.
EVENTI PROGRAMMATI CON COINVOLGIMENTO DI STAKE-HOLDER – anno 2014
Nel corso dell’anno 2014 sono programmate, a cura del Dipartimento Veterinario, iniziative che
coinvolgeranno diverse tipologie di soggetti portatori di interessi, comprese le collaborazioni
sopracitate al paragrafo “Collaborazione con altri Enti”.
Il prospetto che segue illustra le iniziative in previsione.
AREA DI INTERESSE
SOGGETTI COINVOLTI
TITOLO DELL’EVENTO
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SICUREZZA
ALIMENTARE
E
TUTELA DEL
CONSUMATORE
SICUREZZA
ALIMENTARE
E
TUTELA DEL
CONSUMATORE
SICUREZZA
ALIMENTARE
E
TUTELA DEL
CONSUMATORE
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
SANITA’ ANIMALE
E
IGIENE URBANA
VETERINARIA
Utenti che accedono al sito ASL di
Milano
Aggiornamento contenuto sito WEB
aziendale e inserimento novità 2014.
Associazioni di categoria OSA
Analisi dati attività di controllo svolta
nell'anno 2013 ed illustrazione
Programmazione anno 2014
Associazioni di categoria OSA
Diffusione delle «Linee di indirizzo per la
semplificazione dell’applicazione del
sistema HACCP nelle microimprese del
settore alimentare» contenute nella Dgr
20 dicembre 2013, n. X/1105.
Aggiornamento contenuto prevenzione
randagismo 2013 e novità su
movimentazioni pets
Utenti che accedono al sito ASL di
Milano
Servizi SaAn ASL MI1, MI2, MB, UO
Vet Regione Lombardia, IZSLER
Milano, Associazione Provinciale
Allevatori Milano e Lodi,
Federazione Provinciale Coltivatori
Diretti e Cciaa, Confagricoltura
Milano e Lodi, Ordine Medici
Veterinari di Milano, Assessorato
Agricoltura e Parchi Provincia di
Milano
Soci Cooperativa Allevatori
Province di Milano e Lodi (CAMI)
Servizio SaAn, ASL Lodi,
Commissione Interprovinciale Milano e
Monza Brianza per la bonifica sanitaria
2014, in cui verrà illustrato e discusso il
rendiconto economico e di attività 2013
a consuntivo e la previsione 2014.
Soci Associazione Provinciale
Allevatori di Milano e Lodi (APA)
Servizio SaAn, ASL Lodi,
Assemblea annuale con dibattito.
SC IAPZ, ACAD, commercianti
acquari-pesci e rettili
Pesci tropicali , rettili e anfibi : dalla
normativa alle nozioni fondamentali per
una corretta gestione
conducenti e guardiani che
effettuano trasporti di animali vivi
CORSO DI FORMAZIONE
PER CONDUCENTI E GUARDIANI PER
TRASPORTO ANIMALI VIVI
proprietari di cani, in particolare
afferenti ai 6 Comuni Nord di ASL
Milano
giornata del microchip, presenza alla
festa di primavera del Parco Nord
Milano, con postazioni per la
microchippatura e per l'iscrizione in AAA
+ materiali informativi
Assemblea annuale con dibattito.
5. sistemi di monitoraggio e misurazione
In applicazione del Controllo di Gestione Aziendale è assicurata una rendicontazione trimestrale
con dettaglio mensile alla SC Controllo di Gestione tramite raccolta dati a livello distrettuale e
trasmissione alla SS Gestione Attività Programmazione Monitoraggio e Rendicontazione controlli.
Il responsabile della S.s. Gestione attività Programmazione e rendicontazione controlli gestisce i dati
di rendicontazione, con monitoraggio dell’andamento dei controlli effettuati come previsto nella
programmazione, e informa la Direzione dei Servizi e dei Distretti.
98
Dal 2013, il monitoraggio del piano viene attuato valutando indicatori sia di tipo quantitativo che di
tipo qualitativo, a differenza di quanto attuato negli anni precedenti e secondo quanto suggerito
negli esiti degli audit aziendale e regionale.
Le modalità di monitoraggio del piano sono definite nel presente documento ed all’interno delle
singole PSp e IOSp.
Per quanto riguarda le verifiche di tipo qualitativo (supervisione) si prevede un monitoraggio di
verifica su una percentuale significativa di verbali di ispezione/documentazione di controlli ufficiali
con l’obiettivo di verificare che la descrizione delle evidenze/risultanze/conclusioni siano rispettose
delle procedure aziendali, del Manuale Operativo dell’Autorità Competente Locale e della
normativa di riferimento, assicurando uniformità, efficacia ed appropriatezza. Inoltre la verifica
prevede il confronto tra la descrizione del verbale di controllo ufficiale e l’inserimento dati in SIVIAN.
La responsabilità di verifica funzionale nelle sedi territoriali compete al Resp. Ss di Area; il Direttore di
Distretto Veterinario/Resp. CSPV durante l’attività di siglatura e verifica formale dei verbali di
ispezione/documentazione dei controlli ufficiali segnala al Resp. Ss di Area le eventuali criticità
tecnico-funzionali rilevate che, se ritenuto necessario, saranno valutate con il Direttore di SC di
Area.
I Direttori delle SC durante l’attività di firma dei provvedimenti amministrativi di competenza
valutano la documentazione presentata.
Le verifiche della documentazione saranno condotte seguendo uno schema unico condiviso a
livello Dipartimentale.
Per la SC IPTC si prevede il monitoraggio da parte delle Ss Igiene Alimenti O.A./Direttore SC IPTC di
150 documenti di controllo ufficiale cosi ripartiti: 30 al direttore di SC IPTC, 60 per ogni responsabile di
SS Igiene Alimenti di O.A.. E’ inoltre previsto il monitoraggio dei verbali redatti nell’attuazione dei
singoli progetti ad opera dei referenti (15 progetto ittico, 15 progetto Etnici, 15 Progetto Mangia
Sicuro).Il referente locale per la qualità del Servizio procederà alla verifica di congruità al Manuale
Operativo delle Autorità Competenti Locali di almeno 15 verbali.
Il Direttore della SC IPTC effettuerà n. 10 interventi di supervisione/audit con l’obiettivo di
approfondire la conoscenza della realtà territoriale e verificare la reale applicazione di quanto
espresso nel presente Piano, in affiancamento al personale dirigente veterinario distrettuale.
Per la SC SaAn si prevede il monitoraggio da parte del Direttore della SC SA del 5% delle pratiche
di morsicatura concluse e del 10% delle pratiche relative agli inconvenienti igienici, come previsto
rispettivamente dalla PSp Profilassi della rabbia e dalla IOSp Inconvenienti igienici.
Come azione correttiva alla RAC 5 del rapporto di audit della UO Veterinaria regionale 24/2013 del
6-7/08/2013, la SC monitorerà l’inserimento in BDR dell’attività di bonifica sanitaria e
l’aggiornamento delle qualifiche con l’ausilio dei report dei conferimenti inviati da IZSLER. Le
evidenze verranno inserite in apposita colonna della tabella Bonifica_2014 contenuta in
Q:\Dipartimento Veterinario\Campionamenti\2014\SANITA' ANIMALE e gli eventuali mancati
inserimenti saranno riportati nel registro delle non conformità.
Il 5 % dei verbali relativi all’attività programmata verrà verificato dalla SC e le evidenze inserite in file
Excel comune per le 3 Aree.
Infine si prevede la partecipazione da parte del personale della SC SaAn ad attività ispettiva
distrettuale, affiancando i veterinari afferenti funzionalmente alla SC SaAn (strutture di detenzione
animali, strutture sanitarie veterinarie, allevamenti) nella misura di 5 sopralluoghi suddivisi tra i due
distretti.
Per la SC IAPZ si prevede la verifica da parte del Direttore della SC IAPZ di tutti gli atti ordinatori ed
autorizzativi con registrazione e compilazione di apposito file di excel. Inoltre, in collaborazione con
il presidio IV, verranno valutati 50 verbali di sopralluogo programmati (superiore al 5% dei controlli
programmati) e n. 20 verbali di sopralluogo non programmati. Le 2 strutture semplici eseguiranno il
controllo di 35 verbali di sopralluogo complessivi (14 Distretto Sud e 21 Distretto Nord) riferiti
solamente ad attività programmata. Tali controlli verteranno sia sul corretto inserimento in SIVIAN
(quando possibile), sia sulla corretta redazione del verbale di sopralluogo stesso.
Inoltre il responsabile della SC IAPZ effettuerà n. 5 audit/supervisione per la verifica dell’uniformità,
efficacia ed appropriatezza nell’esecuzione degli interventi da parte del veterinario ufficiale, e 2
audit (uno per distretto) sulle modalità di gestione della certificazione ufficiale.
Per i Direttori delle SC del Distretto Veterinario Nord e Sud sono previsti n. 5 interventi di
supervisione
finalizzati all’approfondimento della conoscenza della realtà territoriale ed alla
verifica della reale applicazione di quanto espresso nel presente Piano.
Ai Direttori di Distretto è richiesta la verifica trimestrale della gestione delle Non conformità rilevate
durante i controlli ufficiali e inserite in SIVI, che verrà fornita dal Dipartimento.
99
Campionamenti: le P.O. dei Tecnici della prevenzione provvederanno alla verifica di 10 verbali
ciascuno di campionamento utilizzando un unico file di Excel di rendicontazione
PROGRAMMA DI AUDIT INTERNI DI SISTEMA ANNO 2014
In applicazione delle Regole di Sistema Regionali “ Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio
Socio Sanitario Regionale per l’ esercizio 2014” e nel rispetto dell’art. 4(6) del Regolamento n.
882/04/CE e della Decisione 677/2006/CE si pianifica l’esecuzione di due audit interni al Dipartimento
Veterinario da eseguirsi entro il 31.12.2014 e gestiti dalle Strutture Complesse Dipartimentali e
Distrettuali. Gli audit avranno l’obbiettivo di verificare le corrette modalità di programmazione in
ottemperanza a quanto previsto dal Piano della Prevenzione Veterinaria della Regione Lombardia
2012-2014 ed in particolare la sua corretta applicazione territoriale.
A livello Distrettuale l’audit verterà sulla verifica delle modalità di monitoraggio dell’attività erogata
in termini di frequenza, distribuzione, efficacia ed efficienza .
Il Gruppo di audit è costituito dai Direttori delle Strutture Complesse Dipartimentali e Distrettuali,
formati sulla metodica e tecnica di audit ai sensi del Regolamento (CE) 882/04 mediante corso
regionale, coadiuvati dai Referenti Qualità specificatamente formati sulla norma ISO 19011/2012.
Il Piano di Audit, comunicato ai Distretti veterinari, ha come obiettivo la valutazione dei seguenti
processi:
1. Modalità di pianificazione dei controlli ufficiali nel Distretto;
2. assegnazione al personale delle attività di controllo (programmazione individuale);
3. monitoraggio dell’esecuzione dei controlli ufficiali nel rispetto delle procedure redatte in
conformità alle indicazioni contenute nel Manuale Operativo delle Autorità Competenti
Locali;
4. rendicontazione dei controlli ufficiali.
Il campo di applicazione è determinato sulla base delle caratteristiche territoriali dei Distretti e delle
specifiche attività presenti.
I criteri sono definiti in applicazione della normativa regionale e nazionale nonché delle procedure
e indicazioni aziendali .
Obiettivo degli audit interni è la verifica dell’uniformità, efficacia, efficienza, appropriatezza e
congruità dell’esecuzione e dei risultati dei controlli ufficiali effettuati presso i Distretti, compresa la
registrazione (documentale e nell’applicativo informatico SIVIAN), con verifica della corretta
attuazione della programmazione a livello territoriale.
Il Rapporto di audit contenente le evidenze raccolte, le risultanze scaturite e le relative conclusioni,
valuta i punti di forza, di miglioramento e le debolezze del Distretto, prevedendo nelle risultanze le
eventuali Raccomandazioni. Il Distretto Veterinario auditato comunicherà al Dipartimento il Piano di
azione per la risoluzione delle eventuali raccomandazioni, per un giudizio circa l’efficacia dello
stesso.
Nello spirito del miglioramento continuo il Dipartimento di Prevenzione Veterinario valuterà le
criticità emerse e le raccomandazioni scaturite al fine di operare le opportune azioni
correttive/preventive di competenza. Nel corso del 2013 a fronte di due Audit interni, il Dipartimento
di Prevenzione Veterinario ha emanato due atti di indirizzo riguardanti i seguenti specifici
argomenti:
- tempistica inserimento in SIVIAN dei controlli ufficiali;
- verifica e monitoraggio dei controlli ufficiali;
- gestione delle non conformità non risolte (in SIVIAN) con previsione della progressività dei
provvedimento a carico dell’OSA/OSM;
- certificazione ufficiale.
6. procedure amministrative
La gestione atti amministrativi connessi alle attività di controllo viene descritta dalle Procedure
Aziendali PSp Sanzioni Amministrative e IOSp gestione sanzioni amministrative Area Veterinaria.
7. finanziamenti specifici
Nell’ambito dei finanziamenti che la DG Sanità regionale dispone annualmente per la
remunerazione delle funzioni non tariffabili, in sede di contrattazione con la Direzione Generale
sarà definita la quota da destinare alla attivazione di progetti a valenza locale.
100
Per l’anno in corso verranno definiti progetti innovativi appropriati al territorio di competenza
che saranno sottoposti all’approvazione della Direzione Aziendale. Questi specifici progetti
saranno oggetto di apposita deliberazione.
Nel corso dell’anno è prevista l’attivazione di progetti collegati alla manifestazione EXPO 2015.
Si valuterà la possibilità di utilizzare proventi derivanti dall’applicazione del D.lgs 194/08 e dalle
Sanzioni derivanti dall’applicazione del controllo ufficiale per implementare l’attività di controllo.