Leggere per - Istituto cassiere di IC Galluzzo
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Leggere per - Istituto cassiere di IC Galluzzo
- Ma ho pensato poi anche che il legame sentimentale col passato prepara e aiuta l'intelligenza storica, condizione di ogni vero avanzamento civile e soprattutto assai ingentilisce gli animi; e mi è sembrato che ai nostri giorni non sia da spregiare nessuna forza, pur modesta e umile, che concorra a tal fine (Storie e leggende napoletane) Benedetto Croce giugno 1915 Pierina Ferrara Scardigli C'era una volta una scrittrice di nome Pierina. A lei piaceva molto scrivere libri e rileggerli molte volte. Con il tempo diventava sempre più famosa e scriveva ancora più libri, tanti che non aveva più spazio in casa per tenerli.Così Pierina comprò una stanza con molti scaffali per tenere i suoi libri. Ma dopo qualche mese anche la stanza era già piena. Decise allora di chiedere ai custodi della scuola Acciaiuoli di Firenze se potevano liberarle due stanze per farci la biblioteca della scuola con i suoi libri da far leggere a tutti i bambini. I custodi furono entusiasti della sua idea perché la scuola non aveva mai avuto una biblioteca. Anche le maestre erano contente perché i bambini leggevano poco ed erano costretti a leggere sempre i libri a casa. Appena la biblioteca aprì, i bambini andarono subito a prendere i libri in prestito e scoprirono che erano bellissimi perché erano emozionanti e avventurosi. Da quando aprì la biblioteca i bambini iniziarono a leggere tantissimo, alcuni addirittura un libro al giorno. Si sparse subito la voce che Pierina era bravissima come scrittrice e diventò molto famosa perché i suoi libri iniziarono a venire venduti nelle librerie di tutt'Italia. classe IV A Pierina Ferrara Scardigli Pierina aveva capelli biondi, occhi azzurri, si metteva scarpe da ginnastica e si vestiva tutta sportiva. Era simpatica e aveva un carattere allegro. Viveva con un cane che si chiamava Artù, Pierina ci teneva tanto al suo cane perché era speciale per lei. Pierina Ferrara aveva venti anni ed era appassionata di libri d'avventura. Quando dovette andare a lavorare, andò in una scuola che si chiamava Acciaiuoli, e le dettero una vecchia classe dove ci poteva fare tutto quello che voleva. Pierina non sapeva cosa farsene, ci pensava giorno e notte, alla fine voleva fare una biblioteca per bambini e maestre. Comprò tanti libri per bambini e li mise in ordine sugli scaffali. Quando la scuola fissò una cena, invitarono anche Pierina. In quella sera conobbe un suo collega e si innamorarono. Il giorno dopo la preside andò a vedere la nuova biblioteca di Pierina, si meravigliò perché era bellissima, chiese quale fosse il nome della biblioteca e lei non aveva la minima idea. Allora la preside disse che si poteva chiamare: “La biblioteca di Pierina Ferrara” e Pierina ne fu felice. Con il suo collega si sposarono e il suo cognome diventò Ferrara Scardigli. Pierina morì molto vecchia, a 103 anni d'infarto. classe IV A Pierina Ferrara Scardigli Pierina viveva in una fattoria con un gatto che le stava molto simpatico: Fifì. Lei era giovane e bella, aveva i capelli neri e ondulati, gli occhi erano verde chiaro con qualche macchia marrone; le guance erano rosee e la bocca rossa e piccola come una rosellina. Lei amava stare nei prati pieni di fiori e leggere i libri che suo padre le regalava a ogni festa perché lui era scrittore. I libri che le piacevano di più erano quelli in cui i protagonisti erano degli animali. Quando ebbe venti anni era bellissima e si sposò con un uomo molto simpatico. Due anni dopo nacquero due gemelli: un maschio e una femmina. Li chiamarono Nina e Riccardo. Dopo altri due anni nacque Marta, una femminuccia. Pierina era talmente appassionata di libri che decise di scriverli e regalarli alle scuole in modo che anche loro imparassero a leggere e a divertirsi a scriverli; anche la nostra scuola fa parte di questo progetto. Pierina visse fino a novantadue anni ma poi morì; Nina, Riccardo e Marta furono molto tristi ma poi ebbero anche loro dei figli. classe IV A “Chi era Pierina?” Tanto tempo fa, a Firenze, viveva una ragazza di nome Pierina. Aveva i capelli castani e gli occhi marroni. Era magra e di media statura. Aveva anche una grande passione per i libri. Pierina aveva una casa non molto grande perché la sua famiglia non poteva permettersene una più ampia; nonostante ciò viveva una vita felice con i suoi genitori. Suo padre lavorava nella biblioteca della scuola Niccolò Acciaiuoli ma guadagnava poco. La mamma faceva la maestra nella scuola di un piccolo paese sulle colline. Un giorno la mamma perse il suo lavoro perché nella sua scuola non c'erano abbastanza bambini e doveva essere chiusa. La famiglia rischiava di diventare molto povera e Pierina se ne accorse molto presto. Allora decise di scrivere qualche piccolo racconto per bambini e di donarlo alla biblioteca del padre in modo che tutti i bambini potessero leggerli. Il padre fu molto contento e le chiese di scrivere racconti più lunghi e complessi. I bambini iniziarono a leggere i suoi racconti ed a parlarne con amici e parenti. Dopo un po' di tempo Pierina e la biblioteca della scuola Acciaiuoli diventarono famosi in tutta Italia. Tante persone andarono alla biblioteca della scuola per leggere i racconti di Pierina. Fra le tante persone che andarono in biblioteca ci fu anche un direttore di una casa editrice che, interessato ai racconti di Pierina decise di pubblicarli e stamparli. In questo modo dopo poco tempo Pierina riuscì a far diventare ricca e famosa la sua famiglia. E' così che la biblioteca della scuola Niccolò Acciaiuoli venne dedicata a Pierina Ferrara Scardigli. classe IV B “Chi era Pierina?” Pierina è una ragazza di 10 anni. Ha i capelli marroni, gli occhi celesti ed è alta e abbastanza magra. Pierina è una ragazza che ama i libri ma i suoi genitori non capiscono perché abbia tanta passione per la lettura. Per questo, a volte, scappa di casa per andare nella biblioteca della scuola Niccolò Acciaiuoli. Un giorno Pierina, come al solito, andò in biblioteca per leggere un libro intitolato “La storia dei libri”. Il libro si trovava nell'ultimo scaffale del settore C. Cercò in tutti i modi di prenderlo, tanto che alla fine tanti libri le caddero sulla testa. Il libro parlava di una ragazza che leggeva di continuo, anche i libri che aveva già letto. Quando tornò a casa il babbo e la mamma la sgridarono dicendole: “Perché sei scappata di nuovo per andare nella biblioteca della scuola?”. Pierina ascoltò i rimproveri ma poi corse in camera sua. Lesse per tutta la notte e finì il libro. Il giorno dopo tornò in biblioteca ma vide che era chiusa perché la bibliotecaria doveva riordinare gli scaffali e rimettere i libri fuori posto. Pierina, sapendo che biblioteca era stata chiusa anche un po' per colpa sua, pensò di andare ad aiutare a rimettere in ordine, sperando che la biblioteca aprisse di nuovo al più presto possibile. Il giorno dopo andò dalla direttrice della scuola e le chiese se poteva aiutare la bibliotecaria a rimettere a posto. All'inizio la direttrice era indecisa ma Pierina riuscì a convincerla. Per un mese, dopo la scuola, senza dire niente a nessuno, lavorò nella biblioteca della scuola con la bibliotecaria. Quando il lavoro fu finito Pierina tornò a casa e raccontò tutto ai suoi genitori. Dopo aver ascoltato il racconto capirono che la passione di Pierina doveva essere forte e, pian piano, iniziarono anche loro a leggere i libri che avevano in casa. Quando la biblioteca riaprì Pierina ed i suoi genitori andarono a vedere la biblioteca riordinata e presero un libro da leggere tutti insieme. Da allora iniziarono a leggere ogni giorno ed in poco tempo lessero tantissimi libri. La proprietaria della scuola, per ringraziare Pierina del suo aiuto, decise di dare alla biblioteca il suo nome: “Pierina F. Scardigli”. classe IV B “Chi era Pierina?” A Firenze viveva una ragazza di nome Pierina. Aveva gli occhi blu, i capelli biondi, indossava abiti sportivi e dedicava la maggior parte del suo temo libero alla lettura dei suoi libri preferiti, spesso anche di notte. I libri che le piacevano più di tutti erano quelli realistici, che parlavano di scuole e biblioteche. Frequentava la scuola lontano da casa sua. Un giorno, finita la scuola, tornò a casa e durante il viaggio in autobus iniziò a scrivere un racconto che parlava di una biblioteca magistrale immaginaria. Arrivata alla sua fermata Pierina scese, dimenticandosi il racconto … E quando se ne accorse, era troppo tardi: l'autobus era ripartito! Corse dietro l'autobus ma non lo raggiunse e allora si incamminò verso casa. Per la strada vide un edificio che sembrava abbandonato e, incuriosita, sbirciò attraverso le finestre. Non vide nessuno e così spinse il portone socchiuso ed entrò. Alle pareti c'erano scaffali con libri di ogni genere: era una biblioteca! Dopo aver sfogliato alcuni libri ne scelse uno e lo portò via con sé. A casa raccontò quello che le era accaduto ai suoi genitori e chiese loro se conoscessero il proprietario di quella biblioteca. I genitori non ne sapevano niente e perciò Pierina fece una ricerca sulla biblioteca. Scoprì che apparteneva alla scuola N. Acciaiuoli. Il giorno dopo andò dal Preside e gli chiese perché avesse chiuso la biblioteca. Il preside le rispose che la biblioteca era stata chiusa perché non c'erano persone disposte a lavorarci e Pierina decise all'istante di offrirsi come volontaria e di lavorarci nel suo tempo libero. Il Preside accettò la proposta di Pierina e decise di dare il suo nome alla biblioteca, che da allora si chiamò: “B. Magistrale Pierina Ferrrara Scardigli”. classe IV B Chi era Pierina? Chi era Pierina? Questa è la giusta domanda. Ora vi dico subito chi era Pierina. Perina fin da quando era nata aveva sempre odiato la scuola, ma più della scuola la cosa che odiava di più al mondo erano i libri, odiava leggere. Un giorno però a Pierina smise di funzionare la TV, il tablet e il telefono. Oddio! Che cosa poteva fare? Veloce come un razzo andò da sua madre a chiederle che cosa poteva fare. La mamma rispose che poteva, anzi doveva!, provare a leggere un libro. Subito Pierina rifiutò ma quando le mise sott'occhio un bel libro nuovo Pierina incominciò a leggere, a leggere …, nella sua testa c'era un turbinare di idee. Pierina si innamorò subito dei libri: al diavolo la televisione e il tablet! Pierina ora voleva soli i libri! Finito il libro, ne lesse un 'altro, un altro ancora, fino a finire tutti i tomi di casa. Nel tempo cominciò a comprare libri e la casa iniziò a diventare piena, ogni angolo di casa aveva minimo un libro. La casa col passare del tempo diventò talmente piena che, un giorno di primavera, Pierina dopo la scuola andò a casa, aprì la porta e tutti i libri iniziarono a cascare, a rotolare come dei sassi fino a sommergerla. Proprio in quel momento arrivò la sua amica Sara che la aiuto subito a togliere tutti quei libri. Pierina rifletté un attimo, tutti quei libri dove li avrebbe potuti mettere? Un posto per libri dove si può condividerli! E … Aspetta un posto c'è: la biblioteca! Così decise di regalare tutti i suoi libri alla biblioteca della scuola, che per ringraziarla, prese il suo nome. Da quel giorno Pierina visse felice in compagnia di infiniti libri PRESI IN PRESTITO. classe V A Chi era Pierina? Pierina era una bambina buona e gentile, con i capelli neri e ricci. La sua mamma faceva la bibliotecaria in una scuola, il suo babbo lavorava all'estero. Un giorno Pierina con la sua mamma decisero di andare a visitare la nonna passando dalla spiaggia. Durante il cammino Pierina schiacciò qualcosa. Cosa poteva nascondersi sotto la sabbia? Pierina rimase stupita perché trovare un libro con la copertina di pelle e con una scrittura d'oro non è una cosa che capita spesso. Visto che intorno non c'era un'anima viva, lo raccolse e lesse il titolo scritto a caratteri cubitali le SCOPERTE DEL MONDO. Quando arrivò dalla nonna, andò in una stanza a leggere. A lei non piacevano tanto i libri ma quello le sembrava diverso, conteneva tutte le informazioni su tutti gli esseri viventi e non viventi, come i minerali. Leggeva appassionatamente e tranquilla il suo libro imparando tante cose nuove. Ci mise un giorno per finirlo, trecentocinquanta pagine, senza pranzare né cenare. Chiese alla mamma se c'erano altri libri come quello; la mamma rimase stupita per la domanda fatta e le rispose di sì. La mattina seguente la portò dove lavorava lei, in biblioteca e le mostrò tutti i libri. Pierina era strabiliata e iniziò a leggere pian piano tutti i libri! Sapeva quasi tutto quello che si poteva conoscere e decise di diventare l'aiutante della mamma: sapeva dare dei consigli ottimi su quale libro scegliere. Un giorno dei bambini di quarta elementare andarono nella biblioteca e cominciarono a fare domande a Pierina su questo e quest'altro libro. Lei rispondeva senza difficoltà, tanto che alla fine i bambini le chiesero come poteva sapere tutto. “Leggendo i libri!” rispose con un bel sorriso! I bambini erano felici di sapere che a leggere si impara molto! Tra loro però c'era una bambina che sembrava annoiata e continuava a ripetere che i libri proprio non li capiva! Allora Pierina si avvicinò e le mostrò un libro speciale, in segreto, con la copertina in pelle e il titolo d'oro! Sì, era proprio il primo libro di Pierina!! La bambina lo lesse e lo custodì gelosamente. Così Pierina fece appassionare alla lettura tutti i bambini, sempre più curiosi di coprire nuove avventure e nuovi misteri. E quando quella biblioteca fu dedicata a Pierina, tutti gli alunni risposero con un applauso! classe V A Chi era Pierina? Una sera d'estate Pierina, una bellissima ragazza nel fiore della sua età incontrò a Boboli, durante una passeggiata serale, Niccolò, un nobile ragazzo proveniente dalla ricca famiglia degli Acciaiuoli. Fu amore a prima vista. Dopo tre anni che stavano insieme, si sposarono. Erano molto felici insieme, ma la loro felicità non poté durare a lungo. Una gelida sera d'inverno Pierina mentre stava tornando a casa dalla mensa dei poveri fu sorpresa da un gelido acquazzone che le provocò un tremendo raffreddore. Quella sera suo marito era seriamente preoccupato per lo stato della sua salute. L'indomani venne chiamato il medico e la diagnosi fu presto fatta: si era ammalata di scarlattina! In quel periodo la villa era tutto in subbuglio: infermieri e servi correvano da una parte all'altra della casa per procurare ciò che serviva alla malata. Pierina passava le giornate a guardare melanconica fuori dalla finestra e tutte le volte che un servo entrava nella sua stanza trovava un motivo per sgridarlo visto che si annoiava a morte. Un giorno un'infermiera spazientita dai suoi capricci le disse con un tono di voce arrabbiato: “ma perché non prova a leggere, signora?!”. Pierina era un po' stupita dal tono con cui le si era rivolta Gea (l'infermiera), ma accettò comunque la proposta e iniziò a leggere con : Piccole donne. Le piacque moltissimo immedesimarsi in Beth e la vivacità di Jo. Alla fine le era piaciuto così tanto che volle subito un altro tomo da leggere. Andò avanti così per un po'. Ogni volta che finiva un manoscritto ne prendeva subito un altro. In questo modo il tempo passò veloce e lei non si ricordava neanche che era malata mentre leggeva. Quando fu completamente guarita decise di scrivere un libro, si chiuse in camera e restò li per giorni. Quando uscì aveva in mano un fascicolo di fogli e un sorriso raggiante stampato sulla faccia. Il libro venne pubblicato ed ebbe molto successo. Ne scrisse molto altri e presto diventò una scrittrice molto conosciuta. Il marito felice le fece costruire una biblioteca con anche i suoi scritti. Oggi la biblioteca esiste ancora ed è proprio quella della nostra scuola. classe V A