Concerto Milano Classica 26 e 27 febbraio 2012

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Concerto Milano Classica 26 e 27 febbraio 2012
domenica 26 febbraio, ore 11.00
lunedì 27 febbraio, ore 20.30
Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia
MUSICA E POESIA: MARINA CVETAEVA
DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ (1906-1975)
Sei poesie di Marina Cvetaeva op. 143 (1973)
Sinfonia da camera op. 110a (Quartetto n. 8 op. 110) (1960)
Oksana Lazareva contralto
Sergeij Galaktionov violino e direzione
Orchestra da camera Milano Classica
In collaborazione con Milano Classica orchestra da camera
I Soci della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia”, della Camera di
Commercio Italo-Russa e dell'Associazione Italia-Russia potranno godere di una tariffa
convenzionata di Eur. 10,00 per il concerto del 26 febbraio e di Eur. 5,00 per il concerto del 27
febbraio.
Informazioni:
www.milanoclassica.it
www.fondazione-italiarussia.it
La XX stagione orchestrale di Milano Classica riprende nel nome di un autore, Dmitrij Šostakovič,
che ha segnato la storia musicale europea del Novecento.
Diretta per l’occasione da Sergej Galaktionov, nella doppia veste di direttore e violinista,
l’Orchestra affronterà innanzitutto l’Ottavo Quartetto del compositore di Pietroburgo, trascritto per
archi, con il titolo di Sinfonia da camera, da Rudolf Baršaj, pagina dedicata «alla memoria delle
vittime del fascismo e della guerra», articolata in cinque movimenti entro i quali ricorre un motto
ricavato dalle lettere iniziali del nome e del cognome del compositore (D, S, C, H), che guida
l’ascoltatore lungo una serie ampia di autocitazioni.
Risalgono alla stagione più estrema della vita di Šostakovič le Sei poesie di Marina Cvetaeva,
datate 1973, proposte nell’interpretazione di Oksana Lazareva. Anch’esse appartenenti alla tarda
produzione dell’autore, le Sei poesie di Marina Cvetaeva prevedono una sorta di amplificazione
della declamazione vocale, grazieall’apporto dell’orchestra. Ad essa è affidato un ruolo timbrico
molto particolare.
Cristalline, incandescenti, scurissime, continuamente cangianti, le sonorità orchestrali informano la
pagina con la loro presenza, già a partire dalla serie dodecafonica, posta in apertura del lavoro, e
sino alla trenodia in memoria della poetessa Anna Akhmatova che lo conclude, poggiando su un
tappeto sonoro di accordi legati degli archi tra rintocchi di campane.
OKSANA LAZAREVA, nata a Tomsk (Siberia), dopo aver studiato presso l’Università Statale
delle Arti Teatrali con il regista del Teatro Bolschoi Boris Pokrowsky, si diploma brillantemente in
Direzione di coro e subito dopo in Canto, prima presso il Conservatorio Tchaikovsky a Mosca con
Elena Obraszova, poi presso il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona sotto la guida di Gianni
Mastino. Dopo il debutto nella carriera operistica, avvenuto nel 1994, con il ruolo di Olga
nell’opera “Eugenio Onegin” di Tchaikowsky, è stata Duniasha nella “Fidanzata dello Zar” di
Rimskj-Korsakov e Varvara in “Non solo amore” di Scedrin. Ha ricoperto di seguito i ruoli di
Mamma Lucia nella “Cavalleria Rusticana” di Mascagni e di Giovanna nel “Rigoletto” di Verdi,
nonché i ruoli da protagonista di Fidalma nel “Matrimonio segreto” di Cimarosa, di Maddalena nel
“Rigoletto” di Verdi e nel ruolo eponimo nella “Carmen” di Bizet, realizzando una grande tournée
in Francia tra il 2001 e il 2002. Affianca alla sua brillante carriera operistica un approfondito studio
del repertorio cameristico russo (Rachmaninov, Tchaikowsky, Rimski-Korsakov, Mussorgsky,
Shostakovich) ed europeo (Schubert, Schumann, Brahms, Wagner, Debussy, de Falla ) insieme alle
frequentissime incursioni nella musica sacra (Pergolesi, Vivaldi, Mozart, Beethoven, Bruckner) che
la portano a cantare nella Sala Grande e nella Sala Rachmaninov di Mosca, a Londra per l’Istituto
Italiano di Cultura, in Austria per l’Osterfestival, a Roma per il festival Europa, a Verona per la
Fondazione Arena di Verona, a Milano per l’Accademia del Teatro alla Scala, in Francia nei teatri
di Parigi, Bearritz, Cognac, Perigueux, Niort, in Belgio al Palais des Beaux-arts di Charleroi, in
Spagna all’Auditorium del Conservatorio di Tarragona e nella cattedrale di El Vendrell, in Tunisia
nei Conservatori di Tunisi e Sousse, oltre che nelle maggiori città italiane. Imporrtante la sua
attenzione per gli autori di fine XX secolo con i quali collabora come protagonista in “Cambio” di
D’Amico, “Notturno” di Manucci, “Messer Lievesogno” di Galante e “Videogames” di Lenzi.
Dall’aprile 2006 può annoverare fra i suoi ruoli di punta Azucena ne “Il Trovatore” di G.Verdi e
Ulrica ne “Il ballo in maschera” sempre di Verdi con l’Orchestra Filarmonica di Milano al Teatro
Smeraldo. Nel 2007-2008 ha partecipato alle produzioni di “Artisti senza frontiere” di Bolzano
negli spettacoli teatrali “Emma” e “Mathilde” sotto la guida della regista australiana Tanya Denny.
Dal 2007 si esibisce costantemente per il Festival milanese “Liederiadi” (unica stagione italiana di
Lieder) con cicli di Schumann, Brahms, Mussorgsky, Tchaikowsky. Nel febbraio del 2010
partecipa e vince il Festival internazionale “Canto russo nel mondo”. Contemporaneamente alla sua
brillante carriera solistica, Oksana Lazareva intraprende dal 2001 anche una costante attività come
regista di spettacoli musico-teatrali come: “Coristrum” (2001), “Nozze di Figaro” (2003), “Donne
del bel canto” (2007), “Flauto magico” (2008), “Quadri di vita spagnola” (2009), “Quando la
seduzione è donna”(2009).
SERGEIJ GALAKTIONOV, nato nel 1970 in Russia, ha iniziato lo studio del violino a soli
quattro anni frequentando la Central Special Music School del Conservatorio di Mosca. Prosegue lo
studio al Conservatorio Superiore di Mosca con Andrei Korsakov, diplomandosi nel 1994 in qualità
di solista. Nel 1996, sempre presso il Conservatorio di Mosca, compie il tirocinio didattico,
conseguendo il titolo di Dottore in musica.
È solista della Filarmonica di Mosca e membro della Mahler Chamber Orchestra, primo violino
stabile del Teatro Regio di Torino e insegna al Conservatorio di Torino. Come primo violino,
collabora anche con la Filarmonica della Scala, con la Russian National Orchestra, con l’Orchestra
Sinfonica di Gran Canaria, l’Orchestra Real di Sevilla, la Melbourne Simphony Orchestra,
l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia.
Svolge un’intensa attività come solista collaborando con artisti del calibro di Vladimir Ponkin,
Claudio Abbado, Michail Pletnev, Gianandrea Noseda, Alexander Rudin, Vladimir Jurowsky,
Bruno Aprea, Mario Perusso, Giuliano Carmignola.
Vincitore del Concorso Internazionale Viotti (Valsesia Musica 2000), suona un violino Giorgio
Serafino (Venezia 1748) della Fondazione Pro Canale di Milano.
Nel 2005 è stato insignito del “Premio Protagonisti nella Musica”.