La SIRENETTA

Transcript

La SIRENETTA
La SIRENETTA
Tutti noi conosciamo la romantica storia della Sirenetta tramandata in disegni e
animazioni dalla Walt Disney; se qualcuno ha letto la fiaba nella sua veste tradizionale,
scritta dalla penna di Hans Christian Andersen nel 1837, riconoscerà il carattere
stupendamente drammatico di questo amore impossibile, tanto desiderato da poter
sacrificare tutta se stessa pur di regalare la felicità alla persona amata.
Era un anno di inizio secolo, il 1909, quando Carl Jacobsen, il grande mecenate e patrono
della birra danese, la Carlsberg-Tuborg, assistette ammaliato al balletto “La Sirenetta” di
Hans Beck musicato da Fini Henriques. Fu così commosso dalle emozioni ricevute che
decise di commissionare ad uno scultore danese, Edvard Eriksen, una statua della
Sirenetta (Lille Havfrue in danese) per rendere più grazioso il porto di Copenaghen.
Come modella venne scelta la bella ballerina Ellen Price, ma quando realizzò che una
sua scultura nuda sarebbe stata esposta agli occhi di tutti in uno dei posti più affollati
della città, si rifiutò di continuare la posa per l’opera, e lo scultore ripiegò su sua moglie
Eline Eriksen, dall’altrettanto longilinea figura, per il completamento dell’artistica
creazione.
Il momento della storia che Eriksen decise di immortalare è l’esatto istante della
metamorfosi, mentre la lunga coda della sirena lascia il posto a due gambe di ragazza
ansiosa di camminare nel mondo degli umani…
La Sirenetta è seduta su un piccolo scoglio e guarda verso est (guarda la bella Svezia ed
è triste di essere ancorata su un sasso danese, sostengono tronfi gli svedesi), piccina nel
suo vestito di bronzo che purtroppo ha attirato le marachelle e gli atti di vero vandalismo
di alcuni personaggi in cerca di sfoghi notturni.
Dopo esser riuscita a passare indenne le guerre mondiali è stata bersaglio dell’ira puritana
di qualcuno che nel 1961 le dipinse un paio di mutandine e un reggiseno, per essere poi
ricoperta di vernice rossa qualche anno dopo e trucidamente decapitata nel 1964.
Restaurata da amorevoli mani in breve tempo, a metà degli anni Settanta fu
nuovamente colpita dalla vernice rossa, e in seguito le fu amputato un braccio. Negli
anni Novanta altre due decapitazioni le complicarono l’esistenza, e i sommozzatori non
riuscivano più a ritrovarle la testa. Fortunatamente qualche giorno dopo fu restituita e la
piccola sirena venne curata.
L’ultima delle violenze subite è molto recente: l’11 settembre del 2003 fu spinta in acqua,
cadde dal suo scoglio e si procurò alcune ferite, fortunatamente rimarginate con savi
tocchi di arte scultorea…
Viene da chiedersi quale sia il motivo di tanto accanimento per un’innocente Sirenetta,
una delle poche statue al mondo che non può essere presa come bersaglio politico o
storico, il semplice emblema della poesia delle fiabe danesi…
La favola originale di Handersen
La Sirenetta vive sul fondo del mare con suo padre il Re del Mare, sua nonna, e cinque
sorelle maggiori. A quindici anni, secondo la tradizione delle sirene, le viene concesso di
nuotare fino alla superficie per guardare il mondo sopra il mare. La Sirenetta ha così
modo di vedere una nave comandata da un bellissimo principe, di cui s'innamora...
La nave viene travolta da una terribile tempesta, ma la Sirenetta riesce a salvare il
principe e portarlo in salvo su una spiaggia vicino a un tempio; il principe ha perso
conoscenza e non ha modo di vederla.
La Sirenetta passa i giorni che seguono sospirando e sognando del principe, e
desiderando di avere un'anima e una vita eterna come gli esseri umani; il suo destino di
sirena, infatti, è quello di dissolversi in schiuma marina.
Alla fine decide di recarsi della strega del Mare, che le vende una pozione che le
consentirà di avere le gambe come gli umani, in cambio della voce, così le taglia la
lingua; inoltre camminare sarà come essere trapassata dai coltelli.
Però se il principe s'innamorerà di lei e la sposerà, la Sirenetta otterrà un'anima; se sposerà
un'altra, al sorgere del sole del giorno dopo le nozze la Sirenetta morirà di crepacuore
trasformandosi in schiuma di mare.
La Sirenetta beve la pozione e incontra il principe, che è attratto dalla bellezza e dalla
grazia della fanciulla. La Sirenetta purtroppo non può parlare, e l'affetto del principe per
lei non si trasforma in vero amore.
Un giorno il principe si reca in un regno vicino in cerca di una moglie. Si scopre che la
figlia del re di quel regno è la ragazza che aveva trovato il principe sulla spiaggia dopo il
naufragio. Il principe si ricorda di lei come di colei che l'aveva salvato, se ne innamora e
presto le nozze vengono annunciate.
La Sirenetta è disperata. Quando giunge la notte di nozze, le sue sorelle le consegnano
un pugnale magico che hanno comprato per lei dalla Strega del Mare in cambio dei loro
capelli. Se la Sirenetta, con quel pugnale, ucciderà il principe e bagnerà i propri piedi col
sangue del medesimo, potrà sopravvivere e tornare ad essere una sirena. La Sirenetta si
rifiuta di farlo e al sorgere del sole si lancia in mare, dissolvendosi in schiuma di mare.
La sua bontà viene però premiata; anziché morire, la Sirenetta diventa una figlia dell'aria,
un essere invisibile, con la promessa di ottenere un'anima e volare in Paradiso dopo 300
anni di buone azioni. Ma per ogni bambino buono che riuscirà a trovare le verrà
risparmiato un anno di attesa; per ogni bambino cattivo invece piangerà, e aggiungerà
un giorno per ogni lacrima.
Presentazione:
mi chiamo MATILDE ZAMPA, e ho scelto LA SIRENETTA perché da piccola
guardavo sempre il film della Disney perché mi affascinava la storia di questo
amore travagliato.
A cura di: MATILDE ZAMPA
2b