Sicurezza in casa

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Sicurezza in casa
LESIONI MENSOLE SOVRACCARICHE
A seconda dei materiali scelti per realizzarle, le mensole e i relativi sostegni devono rispondere ad
alcune caratteristiche, che variano in relazione allo spessore e alla lunghezza del ripiano. Le mensole
devono essere fissate in sicurezza con tasselli di ancoraggio o con staffe a L. E’ bene mantenere in ordine libri e oggetti, non sovraccaricando le mensole e rispettando le indicazioni contenute nelle schede
tecniche allegate alle confezioni.
La caduta di tutta la mensola o di alcuni libri, specie se particolarmente pesanti, può determinare contusioni su parti del corpo colpite e/o trauma cranico. Quest’ultimo può causare danni immediati (primari) o
tardivi (secondari) conseguenti a ridotta ossigenazione cerebrale o allo sviluppo di ematomi intracranici.
L’intervento di primo soccorso nel trauma cranico è mirato a limitare i danni secondari. Solo nei traumi
di minima entità (assenza di ferite alla testa, di sanguinamento dall’orecchio o dal naso, di sintomi associati quali vomito, cefalea, alterazioni della coscienza o altri disturbi neurologici) la valutazione può
essere effettuata dai genitori. In tutti gli altri casi sarà il medico che, in relazione alla dinamica dell’incidente, ai sintomi riferiti e all’obiettività, valuterà la necessità di una semplice osservazione clinica per
alcune ore o l’opportunità di eseguire esami radiologici. Nei bambini inferiori ai due anni, l’atteggiamento del medico dovrà essere sempre improntato alla massima prudenza. Nei traumi cranici maggiori,
specie se si sospetta un danno associato della colonna, è inoltre importante che il bambino venga
spostato solo da personale esperto, per evitare danni neurologici di più importante entità.
INCENDIO
In casa il pericolo incendio può derivare da molte cause: l’impianto elettrico, l’impianto termico a gas, le
sostanze infiammabili, le fiamme libere, l’arredamento. I rischi derivanti da tali cause possono essere
oltre l’incendio, l’esplosione, lo scoppio dei contenitori che possono incendiarsi, il corto circuito e il sovraccarico di corrente, con conseguenze quali ustioni, intossicazioni, avvelenamenti, soffocamento, ecc.
Diventa allora di basilare importanza la prevenzione basata sull’attenzione quotidiana, affinchè nessun
incendio si verifichi. La prevenzione deve essere attuata con semplici regole comportamentali quali:…
• Prima di accendere un apparecchio elettrico, informarsi sull’uso corretto leggendo le istruzioni. Prestare attenzione alle misure di sicurezza indicate. Gli apparecchi elettrici vanno collocati a debita
distanza dai materiali infiammabili (tende, tappezzeria, ecc) e, se rimangono inutilizzati per lunghi
periodi, è consigliabile spegnerli completamente.
• Conservare i prodotti combustibili d’uso domestico (alcool, trielina, ecc.) lontano da fonti di calore e
fuori dalla portata dei bambini.
• Non lasciare mai incustoditi i fornelli accesi. I manici lunghi di tegami e pentole vanno rivolti sempre
verso la parete e mai verso l’esterno. Finito di cucinare, chiudere il rubinetto del gas. Tenere lontano
dai fornelli i materiali infiammabili. Non versare mai acqua nell’olio bollente.
• Non avvicinarsi ai fornelli o al caminetto con indumenti svolazzanti e di tessuto sintetico e infiammabile (come vestaglie di nylon). Attenzione anche ai capelli lunghi sciolti.
• In presenza di caminetto: dotare il caminetto di un buon sistema di aspirazione e pulire periodicamente la canna fumaria; utilizzare il parascintille e non lasciare mai incustodite le braci durante la notte.
• Non schermare la luce con carta o stracci; in commercio esistono appositi dispositivi di regolazione.
• Staccare la spina e il cavo dell’antenna TV durante i temporali e le assenze prolungate.
• Non posizionare la televisione vicino ad arredi combustibili ed evitare di incassarla dentro un mobile
che ne comprometta la corretta ventilazione.
• Non lasciare mai incustodito il ferro da stiro acceso e dopo l’uso staccare subito la spina.
• Ricordare che la moquette è più sicura e igienica se è rasata e di materiale non infiammabile, specie
se c’è un caminetto.
• Fare attenzione alle candele, soprattutto se in casa vi sono bambini.
• Fare attenzione nel maneggiare cavi elettrici e spine. Verificare che siano in buone condizioni. Il
surriscaldamento di spine o cavi indica che sono sovraccarichi o difettosi.
• E’ consigliabile avere in casa un estintore portatile (polvere, anidride carbonica, schiuma) sempre
efficiente, periodicamente verificato e manutenzionato.
• E’ consigliabile dotarsi di un rilevatore d’incendio inseribile in una normale presa di corrente.
• In garage auto, moto, taniche di carburante, di olio possono rappresentare una fonte di rischio di
incendio. Quindi, non fare lavori che provocano scintille, non travasare liquidi infiammabili in presenza di fonti di calore e in caso di versamento asciugare ed allontanare i residui. I contenitori di liquido
infiammabile devono essere del tipo stagno e riposti in armadi non accessibili ai bambini. Non fumare
o utilizzare fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili..
INCENDIO
In caso dI un IncendIo In casa occorre:
In caso di un incendio in casa occorre:
• mantenere la calma;
• se l’incendio è appena iniziato, cercare di spegnerlo, altrimenti con le correnti d’aria crescerà in fretta
(NB: non usare mai l’acqua per spegnere incendi in prossimità di macchine o elementi in tensione)
Se l’incendio è di vaste proporzioni, non bisogna improvvisarsi “pompiere”, ma:
• chiamare i Vigili del Fuoco componendo il 115 e dare più informazioni possibili;
• se è possibile agire in sicurezza chiudere il gas e staccare la corrente;
• dare l’allarme e verificare che tutti gli occupanti dell’appartamento siano all’esterno;
• uscire subito di casa chiudendo tutte le porte (non a chiave);
• usare sempre le scale e non l’ascensore;
• avvisare i vicini del pericolo;
• andare in un luogo sicuro;
Se si è impossibilitati ad uscire dall’appartamento:
• coprirsi con una coperta bagnata
• possibilmente sigillare con coperte o stracci bagnati ogni fessura per evitare che il fumo entri nel locale;
• portarsi lontano dall’incendio, in prossimità di un balcone o di una finestra, attirando l’attenzione dei
soccorritori;
• se il fumo è nella stanza, bagnare un fazzoletto e respirare attraverso di esso, così da filtrare l’aria;
inoltre tenersi bassi, perché il fumo tende a salire;
• se gli abiti bruciano, gettarsi a terra, coprendosi la faccia con le mani, e rotolarsi sempre in terra perché
il fumo e le fiamme vanno verso l’alto, avvolgendosi con una coperta o tappeto per soffocare le fiamme;
• se si rimane ustionati, raffreddare la parte interessata con acqua fredda (in casi gravi recarsi immediatamente al pronto soccorso);
• attendere i Vigili del Fuoco nel luogo più sicuro od in prossimità di una finestra.
CADUTE E SCIVOLAMENTI
Numerose sono le situazioni e gli oggetti che in casa possono dare adito a cadute, come ad esempio
la presenza di tappeti, pedane, pavimenti bagnati e scivolosi e la presenza di cavi liberi a terra.
I tappeti, se pur belli e preziosi, possono essere ostacolo alla sicurezza: specie gli anziani vi possono
inciampare, soprattutto se il tappeto è dotato di frange. Infatti, con l’invecchiamento si manifestano perdita di elasticità, debolezza, difficoltà di coordinamento motorio e si riduce il senso di equilibrio. Anche
le pedane nella cucina e nel bagno sono pericolose e sono, comunque, sconsigliate quando la persona
anziana ci vede poco, ma è ancora in grado di muoversi autonomamente all’interno della casa.
Tappeti e pedane devono essere dotati di rete speciale antiscivolo morbida in materiale sintetico o
di nastri antisdrucciolo con capacità di aderenza che rendono il prodotto compatibile con ogni tipo di
pavimentazione, eliminando eventuali pieghe dalla superficie del tappeto. Le reti antiscivolo o nastri
biadesivi, da applicare sotto il tappeto nella parte che aderisce al pavimento e sagomabili a misura a
seconda delle esigenze con comuni forbici, evitano che questi possano scorrere via con il risultato di
cadute a volte anche rovinose, di grandi e piccini.
In bagno occorre utilizzare tappetini antiscivolo per doccia e vasca onde evitare il rischio di caduta.
Particolare attenzione deve essere prestata durante le operazioni di pulizia della casa; infatti i pavimenti bagnati possono essere scivolosi e causare cadute.
La presenza di cavi elettrici liberi a terra può favorire la caduta, pertanto è preferibile fissare adeguatamente i cavi alla parete.
Nel cadere si possono verificare diversi eventi traumatici, quali contusioni, distorsioni, lussazioni o fratture. Per la contusione e la distorsione è sufficiente applicare ghiaccio o acqua fredda sulla parte e un eventuale bendaggio compressivo, mentre per la lussazione e la frattura è necessario un intervento medico.
ELETTROCUZIONE
L’elettrodomestico “robot” da cucina non deve essere disposto né vicino a fonti di calore (un primo rischio
può essere che il cavo di alimentazione elettrica entri in contatto con la fiamma libera: rischio corto-circuito e
incendio) né tantomeno vicino all’acqua (rischio di elettrocuzione). Verificare comunque il grado di protezione
IPXX dell’elettrodomestico, alla penetrazione dei solidi (prima X) e alla penetrazione dei liquidi (seconda X).
Maggiori sono i numeri associati alle “X” e maggiore è la resistenza del dispositivo alla penetrazione dei solidi-liquidi. Tale indicazione è rilevabile sulla targhetta apposta sul prodotto o sul manuale d’ uso dello stesso.
Il simbolo sulla targhetta o sul manuale del prodotto indica che il dispositivo è a doppio isolamento e non
è necessario il collegamento alla terra. Accertarsi infine che il cavo di alimentazione dell’elettrodomestico:
• sia integro(non privo dell’isolante: “spellato”);
• non sia sottoposto a trazione (ad esempio non togliere la spina tirando il cavo);
• non sia sottoposto a cesoia mento ovvero tranciato da cassetti e simili;
• non immergere l’elettrodomestico in acqua per la pulizia se ancora collegato alla rete elettrica;
• non rimettere in funzione l’elettrodomestico se le sue parti sono ancora bagnate- umide dopo la pulizia;
• asciugarsi le mani prima di inserire o togliere la spina;
Anche se l’impianto elettrico al servizio dell’appartamento è conforme alle disposizioni legislative in
materia di sicurezza ad esempio Decreto 22 gennaio 2008-, n. 37, (nuova 46/90), e rispetta lo stato
dell’arte in materia più recente bisogna essere prudenti. Il fatto che l’impianto sia dotato di un interruttore differenziale adeguato (salvavita), e ben coordinato con l’impianto di terra non deve indurre a
comportamenti sbagliati. Se la radio finisse nell’acqua ed il dispositivo non intervenisse (cosa possibile,
è comunque un apparecchio elettrico che si può guastare!), qualora si fosse in contatto con l’acqua,
l’elettrocuzione sarebbe certa!. Si suggerisce di verificare (dati riscontrabili dai manualetti informativi
dei costruttori) quando sostituire il dispositivo. Inoltre una piccola verifica della funzionalità del “salvavita” è attivare il pulsante di “TEST” sull’interruttore stesso. Tale prova si suggerisce di effettuarla almeno
una volta al mese. Può effettuarla chiunque.
E’ possibile utilizzare delle prese multiple, le cosiddette “ciabatte”, ma secondo le istruzioni del fabbricante.
Ovvero alimentando il numero di utenze che è determinato dal massimo assorbimento previsto dai dati elettrici
della presa multipla. Alcuni suggerimenti:
• non collegare tra loro più prese multiple;
• non inserire sulla presa multipla spine multiple;
• usare prese multiple con fusibile ed interruttore con on-of e led di accesso-spento;
Il rischio che può derivare da un cattivo utilizzo della presa multipla è un sovraccarico elettrico ed un possibile
principio di incendio.
CADUTE VERTICALI
Se in casa vi sono bambini piccoli, occorre prestare attenzione alle recinzioni e alla presenza di fioriere
nei terrazzi. I bambini per curiosità e spirito di avventura, con scarso senso del pericolo, si arrampicano facilmente; una caduta da finestre, terrazze e balconi, anche se non molto frequente, può essere
spesso letale. Non sempre le balaustre riescono a fermare i piccoli, anzi spesso aumentano la loro
curiosità tanto da spingerli a salire su sedie o sgabelli per poter osservare meglio cil mondo esterno. I
bambini possono voler osservare il mondo esterno e divenire fonte di pericolo quando lasciano cadere
in basso gli oggetti. Pertanto, non si devono mai lasciare i bambini da soli su terrazze e balconi.
Sono consigliabili balaustre con sbarre verticali non molto distanti, in modo che la testa non possa passarvi, ma che consentano al bambino di guardare. E’ suggeribile che le ringhiere vengano protette con
delle reti in plastica, da rimuovere quando il bambino sarà cresciuto e diventato responsabile. Quando
la ringhiera stessa non sia sufficientemente alta, è bene innalzarla con una rete che consentirà al bambino di giocare sul balcone o sulla terrazza senza pericolo.
Per motivi di sicurezza l’altezza MINIMA dei parapetti e delle ringhiere generalmente è fissata ad 1 metro. La dimensione massima dei vuoti deve essere fissata in modo da impedire il passaggio di oggetti.
Non dovrà passare una sfera di 10 cm di diametro (D.M. 14/06/1989 n.236).
Mobiletti da esterni, sedie e vasi spostabili devono essere evitati, perché possono essere utilizzati dal
bambino per arrampicarsi.
Inoltre sarebbe opportuno installare nella cameretta del bambino delle finestre ad anta-ribalta, per consentire il ricambio d’aria ed evitare possibili pericoli.
INTOSSICAZIONE / AVVELENAMENTO
Numerose sono le sostanze reperibili in casa che possono dare luogo ad intossicazione e avvelenamento, se inalate o ingerite o anche per semplice contatto con le mucose: detersivi per lavastoviglie,
disgorganti, igienizzanti, prodotti per la pulizia del bagno e per i pavimenti, prodotti antiruggine, candeggina, smacchiatori, anticalcare, solventi, pulitori per forni e fornelli, diluenti, alcool e farmaci.
Anche alcune piante da appartamento possono avere proprietà tossiche. Alcune hanno solo proprietà
urticante o irritante (ortica, latte di fico, dieffenbachia); altre, se ingerite, causano disturbi gastrointestinali (semi del ricino), altre ancora disturbi del ritmo cardiaco (mughetto, digitale, oleandro) o sintomi
neurologici (foglie delle patate, melanzane, pomodori, peperoni, datura, aconito). Infine, si ricorda che
i funghi devono essere consumati solo se riconosciuti da esperti. E’ necessario conoscere bene tutti gli
aspetti morfologici delle specie raccolte e, in caso di minimo dubbio, occorre portare i funghi presso i
Centri di Controllo Micologico delle ASL e farli visionare da un micologo.
Nell’intossicazione il danno è conseguente oltre che al tipo di sostanza ingerita anche ad altri fattori,
quali la quantità, la concentrazione, la solubilità, la via di penetrazione.
MIsure d’urGenZa da MeTTere In aTTo
In caso di intossicazione il fattore tempo è fondamentale e, mettendo in atto le migliori procedure, si
possono ridurre al minimo i danni modificando così la prognosi.
• Avere sempre con sé il numero di un Centro Antiveleni per poter chiedere una consulenza; interpellare comunque sempre il proprio medico curante o un Pronto Soccorso prima di prendere qualunque
iniziativa. Telefonicamente bisognerà cercare di dare più informazioni possibili riguardo all’incidente:
le modalità dell’intossicazione, il tempo trascorso, la sostanza in causa, i sintomi manifestati, l’obiettività dell’intossicato e qualsiasi altra notizia utile al medico per prendere la migliore decisione in tempi
brevi.
• Recandosi al Pronto Soccorso, portare sempre il contenitore della sostanza tossica ingerita o inalata.
• Non provocare mai il vomito senza una precisa indicazione del Centro Antiveleni: nella maggior parte
dei casi si rischia di provocare maggiori danni per inalazione (passaggio nelle vie respiratorie) della sostanza tossica o, in caso d’ingestione di caustico, per maggior azione lesiva sulla mucosa esofagea.
• Non somministrare liquidi che possono favorire il vomito o aumentare l’assorbimento di alcune sostanze tossiche, come nel caso del latte.
• Può essere utile tenere nell’armadietto dei medicinali del Carbone Attivo in Polvere, da somministrare
sempre su indicazione del Centro Antiveleni. Il carbone attivo è una polvere vegetale con alta capacità
adsorbente che, mescolata all’acqua, riduce l’assorbimento della sostanza tossi
INTOSSICAZIONE / AVVELENAMENTO
PreVenZIone In casa
• Limitare l’uso di sostanze pericolose.
• Riporre i prodotti tossici in luoghi non accessibili ai bambini.
• Durante l’uso, non lasciare mai incustodito e a portata di bambino il flacone delle sostanze pericolose.
• Non mescolare tra loro sostanze chimiche diverse.
• Non travasare i prodotti in bottiglie anonime o destinate originariamente ad altro uso.
• Non manomettere le chiusure di sicurezza dei flaconi.
• Non utilizzare i contenitori di prodotti per la pulizia come giocattoli.
• Leggere attentamente le etichette apposte sui contenitori dei prodotti.
• Tenere conto dei simboli di pericolo.
• Insegnare ai bambini a riconoscere i simboli di pericolo.
• Tenere in luogo sicuro i farmaci e controllare sempre la scadenza dei farmaci.
• Gettare i farmaci scaduti nei contenitori appositi.
• Conoscere i pericoli di alcune piante.
• Usare cautela nell’apertura di contenitori di sostanze altamente volatili, che possono indurre perdita
di sensi anche in persone adulte (cloro, ammoniaca, ecc.). Il simbolo di pericolo aiuta a riconoscere
tali sostanze.
FUMI DI SCARICO
I box auto devono essere sufficientemente areati.
Il motore dell’auto produce sempre dei gas di scarico fortemente tossici tra i quali il monossido di carbonio.
Pertanto, occorre tenere in funzione il motore per il tempo strettamente necessario all’uscita e all’entrata nel box.
Per le autovetture alimentate a gas di petrolio liquefatto (G.P.L.) e a metano attenersi alle normative
vigenti di prevenzione incendi dei vigili del fuoco.
SCALE
All’interno delle abitazioni l’altezza massima di utilizzo in condizioni di sicurezza per una scala doppia
- meglio se a gradini che a pioli, per il confort e la maggiore stabilità - non dovrebbe essere superiore
ai 2 m. Acquistandola, verificare che la scala riporti la conformità alla norma UNI EN 131, il nome del
fabbricante o di chi la commercializza. Si deve sempre ricordare di eseguire qualsiasi tipo di lavoro
sulla scala in modo sicuro, ad esempio non ci si deve sporgere, non portare materiali pesanti e/o attrezzi contemporaneamente, per non perdere la possibilità di sorreggersi. Tra le principali precauzioni
nell’uso occorre ricordare che nessun elemento della scala deve essere mancante o danneggiato, che
i gradini devono essere puliti, che devono essere inseriti i piedini o tamponi di gomma o plastica antislittamento. Prima di salire, verificare la presenza in casa di qualcuno. Inoltre, occorre fare attenzione ai
potenziali pericoli nella zona dove si posiziona la scala: non collocarla su superfici inclinate o su oggetti
che forniscano una base per guadagnare altezza e non in posizione laterale rispetto alla superficie di
lavoro, verificare che sia ben aperta e che siano inseriti i dispositivi manuali antiapertura, indossare
sempre abbigliamento adatto (senza lacci o cinture) e scarpe idonee alla stabilità (non pantofole, tacchi
alti, sandali e non salire a piedi nudi), salire sulla scala sempre frontalmente, non superare sulla scala il
peso massimo consentito, garantirsi sempre una presa sicura nel salire, scendere o posizionarsi sulla
scala, non posizionare mai un piede su un gradino e l’altro su un altro piano, non sporgersi lateralmente, non permettere ai bambini di adoperare la scala. Alla fine dell’attività è consigliabile, in particolare,
maneggiare la scala con cautela per evitare il rischio di schiacciamento delle mani o di urtare altre
persone presenti.
Molti infortuni sono dovuti alla disattenzione o all’uso improprio della scala. Non salire sulla scala se
si soffre di vertigini, si è stanchi, si hanno problemi di vista o dolori ossei e muscolari o se si è sotto
l’azione di farmaci, alcol o altre sostanze.
VETRATE
Le porte vetrate dovrebbero avere la specchiatura (utile perché illumina gli ambienti e consente di intravedere se c’è qualcuno dall’altra parte) limitata alla metà superiore oppure realizzata con vetri temperati,
stratificati o armati, così da minimizzare le conseguenze di un eventuale urto: se le lastre non fossero temperate o non fosse possibile sostituirle si consiglia di proteggerle con reticolati metallici, anche decorativi o
con pellicole adesive trasparenti che consentono di trasformare tali fragili superfici in vetri che rispondano
a norme di prevenzione. In ambiente lavorativo occorre segnalare la presenza di ogni porta o superficie a
vetri applicando un bollino rosso ad un altezza di circa 150/160 cm. Questo serve a far si che anche le superfici trasparenti siano chiaramente visibili. La rottura di un vetro rappresenta, infatti, un potenziale pericolo
poiché le schegge ed i frammenti taglienti possono provocare danni ai bambini, ma anche agli adulti. Le
“pellicole per la sicurezza” che possono essere completamente trasparenti, o anche riflettenti contro l’irraggiamento del sole, permettono di rendere il vetro antisfondamento, quindi in grado di limitare i danni normalmente provocati da rotture accidentali e possono trattenere le schegge e i frammenti del vetro rotto.
La rottura di vetrate comporta conseguenze gravi soprattutto per i bambini che spesso, correndo, le
urtano con violenza. In caso di rottura del vetro non protetto, è necessario raccogliere attentamente i
frammenti e porli negli appositi contenitori onde evitare danni agli addetti alla raccolta e smaltimento dei
rifiuti. E’, comunque, opportuno non consentire giochi in movimento vicino ai vetri.
In caso di ferita occorre arrestare il sanguinamento mediante pressione prolungata della ferita con un tampone, rimuovendo dalla ferita eventuali detriti (frammenti di vetro, schegge). Quindi, si deve detergere accuratamente la ferita utilizzando acqua corrente e sapone, applicando un disinfettante. In casi di emorragia
copiosa agli arti si deve applicare un laccio emostatico, portando il ferito al pronto soccorso, se l’emorragia
non si arresta. Nelle piccole ferite lineari e superficiali potranno essere utilizzati appositi cerotti posti perpendicolarmente alla ferita, associati o meno all’utilizzo di collanti; in tutti gli altri casi sarà il medico a valutare
l’opportunità di applicare dei punti di sutura. In relazione allo stato vaccinale del bambino e all’entità della
ferita, il medico potrà ritenere sufficiente la protezione verso il tetano oppure consigliare il da farsi.
RIBALTAMENTO TELEVISORE
In linea generale sarebbe opportuno evitare che nella cameretta ci sia un televisore, potenziale
nemico per il bambino, in quanto il tubo catodico potrebbe esplodere a causa di un colpo accidentale oppure l’apparecchio potrebbe surriscaldarsi e provocare un incendio. Inoltre, non è
opportuno che il bambino possa seguire i programmi televisivi senza alcun controllo da parte di
un adulto. Se non è possibile evitare di collocare la TV nella cameretta, occorre fare in modo che
il televisore non venga sistemato su carrello a ruote, per evitare che il bambino, trasportando o
spingendo il carrello, possa far cadere il televisore. Il televisore deve stare su mobili stabili ad una
giusta altezza. Inoltre, se sotto il televisore è collocato un videoregistratore, attenzione alle mani:
i bambini, infatti, sono irresistibilmente attratti dalle fessure per l’inserimento delle videocassetta
o dei dvd. Ad evitare sprechi di corrente e pericolo di cortocircuito, è anche opportuno spegnere il
televisore dall’apposito interruttore e non con il telecomando lasciandolo in attesa (standby). Durante un temporale occorre disinserire il cavo dell’antenna, perché un fulmine potrebbe causare
gravi danni all’apparecchio e all’impianto.
PERICOLO DI LESIONI
Gli attrezzi del bricolage (rastrelli, falcetti, motoseghe, tosaerba, tosasiepi, chiodi, martelli, giraviti, seghe, ecc.) non devono essere lasciati a portata del bambino, ma riposti in ripiani alti, dopo l’uso.
È’ opportuno mantenere l’ordine e la pulizia, utilizzando mensole e scaffali, fissati in sicurezza.
Ad evitare lesioni, in particolare ferite, non devono essere lasciati alla portata dei bambini oggetti appuntiti e taglienti.
STRANGOLAMENTO
Nastri, cordoni, lacci e funi possono trasformarsi in cappi e sono elementi di rischio specie per il bambino
che può venire strangolato nel corso di un gioco avventuroso. Pertanto è bene che un cordone da tenda
sia messo in modo da non raggiungere l’altezza della testa del bambino per evitarne lo strangolamento.
Per strangolamento si intende la compressione delle parti morbide del collo. Strangolare implica, pertanto, un’azione violenta sulle vie respiratorie, con il conseguente pericolo di lesioni irreparabili. Nei bambini
cause di strangolamento possono essere catenine intorno al collo, bavaglini, sciarpette, coprifasce con
lacci, cinte, ecc. Anche parti di imballaggio, come i sacchetti di plastica, possono comportare il rischio di
strangolamento o soffocamento.
Pertanto, eventuali corde e funi presenti in casa devono essere collocate fino ad una distanza che non
possa raggiungere la testa dei bambini (fino a 1,50 cm circa da terra).
In caso di strangolamento si deve liberare rapidamente il soggetto dai lacci o corde. Se il soggetto è incosciente, chiamare il 118 e effettuare, se si conoscono, le manovre di rianimazione cardiorespiratoria.
USTIONI
Un’ustione è, per definizione, una lesione più o meno estesa della cute e talvolta dei tessuti sottostanti, provocata da un agente termico, fisico o chimico. Numerose ed eterogenee sono quindi le
possibili cause, così come diversa è l’entità del danno da esse provocato.
In relazione all’agente eziologico, le ustioni possono essere distinte in:
• USTIONI DA CALORE: fiamme, liquidi, oggetti o gas ad elevate temperature alterano la struttura
e la funzionalità dei tessuti superficiali, fino a provocare morte cellulare, coagulazione delle proteine o carbonizzazione dei tessuti. Anche temperature eccessivamente rigide possono determinare
gravi lesioni.
• USTIONI DA SOSTANZE CHIMICHE: Provocano, in genere, gravi alterazioni che, seppur limitate
alla zona di contatto, sono piuttosto profonde.
• USTIONI DA ELETTRICITA’: sono imputabili al calore generato dalla corrente elettrica durante
il suo passaggio nel corpo, tra il punto di ingresso e quello di uscita; si tratta in genere di ustioni
apparentemente limitate ma che, nei casi più gravi, possono determinare una necrosi profonda
piuttosto estesa.
Si distinguono ustioni di:
• Primo grado con cute arrossata , possibile gonfiore e dolore.
• Secondo grado (superficiale o profondo) con comparsa di vesciche ed arrossamento intensi e
dolore forte.
• Terzo grado con interessamento degli strati più profondi della cute, talora senza presenza di dolore per lesioni delle terminazioni nervose.
MIsure d’urGenZa da MeTTere In aTTo
Di fronte ad una persona ustionata l’intervento è rivolto a limitare il più possibile il danno dei tessuti.
• Allontanare rapidamente l’infortunato dalla fonte dell’ustione e provvedere subito al raffreddamento sufficientemente prolungato della zona ustionata. Potrà anche essere applicato del ghiaccio per un tempo più breve ma interponendo un panno in modo da non provocare ulteriori danni.
• Non utilizzare rimedi empirici, quali creme, oli o altri prodotti che, impedendo la traspirazione,
ritardano il raffreddamento e possono essere responsabili di infezioni; potranno essere usate sostanze asettiche ma solo se non colorate, per non alterare la successiva valutazione del medico.
• Nelle ustioni di maggior entità, coprire l’area ustionata con un telo pulito e predisporre un trasporto celere al più vicino Pronto Soccorso.
• Nei casi più gravi, valutare lo stato di coscienza e attivare il 118.
• Non perforare le vescicole che si formano nei giorni successivi, rischiando di favorire le infezioni.
• Non esporre nei mesi successivi il bambino al sole per evitare antiestetiche discromie.
USTIONI
LA PREVENZIONE
• Non lasciare in giro fiammiferi o accendini se in casa ci sono bambini.
• Provvedere alla stabilità delle pentole poste sui fornelli
• Fare attenzione agli elettrodomestici che emanano calore (tostapane, bistecchiera, ferro da stiro,
piastra per capelli, ecc).
• Assicurarsi che le valvole delle pentole a pressione siano funzionanti, prive di incrostazioni o
ostruzioni che ne precludano il libero sfogo.
• Controllare che il getto di vapore della pentola a pressione sia indirizzato in una zona dove non
si prevede il passaggio di parti del corpo.
• Effettuare le normali operazioni di manutenzione sugli apparecchi per la preparazione del caffè
(sostituire le guarnizioni) e controllare che i fori di passaggio, anche quelli di dimensioni minori,
non siano ostruiti.
Avvertenza: le indicazioni contenute nei pop-up si rifanno alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle parti dalla stessa disciplinate.