Legainf-10-2015 - Legacoop
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Legainf-10-2015 - Legacoop
Visita il sito www.legacoop.coop Anno I - n.10 del 16 ottobre 2015 Primo piano Dal 3 al 6 novembre a Cooperambiente le eccellenze sostenibili della cooperazione L’esposizione a Rimini in contemporanea con Ecomondo. Ecco come accedere gratuitamente a pagina 2-5 Legacoop Fon.Coop Pubblicati gli Avviso Cultura e Turismo 31 Standard Incontro con il MinistroFranceschini e 32 Complessi La delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e Turismo, nel riconoscere al Ministro l’importanza del lavoro avviato per assicurare nuova centralità alla Cultura per lo sviluppo del Paese, ha ricordato il valore e la dimensione quantitativa e qualitativa della presenza della cooperazione culturale e turistica in ogni regione italiana (1.600 cooperative associate, con oltre 73.000 soci e... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 15 ottobre 2015 alle ore 14:15 Territori Veneto Sei cooperative premiate per lotta alla tratta di esseri umani Il Consiglio di Amministra- Sono Il Cerchio e Iniziative zione di Fon.Coop, nella riu- venete di Venezia, Lunga nione del 6 ottobre... Marcia, Controvento e Obiettivo Verde di Mestre e Progetto Quid di Verona le sei cooperative di Legacoop Veneto premiate in occasione del seminario “#laFIMIV voro #diritti #sviluppo Assemblea sociale”, un “laboratorio” sul tema della prevenzione Nazionale e del contrasto della tratta e 2015 di altre forme di grave sfrutSi è svolta mercoledì 14 tamento lavorativo tenutosi ottobre, a Roma presso la a Marghera il 13 e 14 ottobre scorsi, e promosso... sede Legacoop... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio leggi Cooperfidi Italia Il Consorzio garantisce 182 milioni, promosso da Bankitalia Osservatorio SWG Cresce la Nec, l’economia cooperativa e comunitaria Promosso a pieni voti. È il giudizio che la Banca d’Italia ha espresso a favore di Cooperfidi al termine della verifica durata due mesi sul consorzio fidi costituito nel 2009 dalle tre centrali cooperative che aderiscono all’Alleanza delle Cooperative. Cooperfidi Italia conta su una base sociale di oltre 3.500 cooperative; a fine 2014 aveva prestato la propria garanzia in 500 concessioni di credito per un totale di oltre... Delusi dal capitalismo, frustrati dalle promesse non mantenute di benessere e facilità, esasperati dalla ricerca senza freno del profitto e dal mito dei mercati che si autoregolano, gli italiani hanno iniziato a cercare strade alternative. Siamo ai primi passi di una nuova fase. L’universo economico post crisi non manda in scena solo la ripresa dei consumi, ma porta alla luce un bricolage di modi di fare economia... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Dal 3 al 6 novembre a Cooperambiente le eccellenze sostenibili della cooperazione L’esposizione a Rimini in contemporanea con Ecomondo. Ecco come accedere gratuitamente È partita come ogni anno l’organizzazione di COOPERAMBIENTE 2015, che si terrà a Rimini dal 3 al 6 novembre durante la Fiera ECOMONDO.Anche quest’anno Legacoop, per l’ottava volta, animerà nel PADIGLIONE B5, uno spazio incontri e convegni, dove verranno presentate e promosse le eccellenze cooperative in campo ambientale, energetico e della sostenibilità. Quest’anno Cooperambiente si svolgerà alla vigilia della Conferenza di Parigi sul clima e a pochi giorni alla chiusura dell’EXPO dedicato al cibo e alla sostenibilità. Sarà quindi un importante occasione per verificare, nell’ambito di Ecomondo, che è la più grande Fiera italiana sullo sviluppo sostenibile, le politiche di Legacoop in materia ambientale. Per fare questo è, come sempre, necessario il concorso e la collaborazione di tutti. Ne parleremo nella giornata di Kick off di Cooperambiente 2015. Per ottenere il tuo biglietto gratuito e visitare l’edizione 2015 di Cooperambiente vai alla pagina della biglietteria cliccando qui di seguito ed inserisci il codice F5CPA nella finestra. Una volta effettuata la registrazione potrai stampare subito il biglietto cartaceo da presentare all’ingresso della Fiera. Riceverai anche una mail con la copia del biglietto e le istruzione per utilizzare il proprio smartphone per accedere con un biglietto elettronico. Il biglietto comprende accesso gratuito alla fiera per due giorni. Per saperne di più, scaricare la brochure e rimanere informati: www.legacoop.coop/cooperambiente/ RIMINI Ecomondo, tutti i numeri dell’Expo della sostenibilità Se l’hanno chiamata l’Expo della sostenibilità un motivo c’è.Anzi ben più di uno: sono i numeri che caratterizzano Ecomondo, la fiera nel cui ambito si svolge anche quest’anno Cooperambiente. Avviata quando parlare di sostenibilità pareva ancora un vezzo per pochi, si è affermata nel corso delle edizioni come il punto di riferimento per una delle sfide divenute nel frattempo fondamentali per il futuro dell’economia e del pianeta. I numeri parlano, per l’edizione 2014. di 1.200 aziende partecipanti, 350 buyer esteri e 1.200 relatori in 132 convegni. I visitatori? Oltre 100mila, con 9.500 partecipanti ai convegni e 500 giornalisti accreditati che hanno prodotto tra l’altro 332 articoli, 48 servizi televisivi e 19 radiofonici oltre a 889 uscite sul web. I contatti su Facebook sono stati oltre 350mila. Tra i visitatori il 41% è attivo nell’ambito dei servizi, il 27% dell’industria. E lo sono a livelli alti: il 44% sono decision maker. E il 39% proviene da Paesi stranieri extra UE. continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 3 >> Cultura e Turismo CULTURA E TURISMO >> Servizi ed Utilities Incontro con il Ministro Franceschini >> Reggio Emilia La delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e Turismo, nel riconoscere al Ministro l’importanza del lavoro avviato per assicurare nuova centralità alla Cultura per lo sviluppo del Paese, ha ricordato il valore e la dimensione quantitativa e qualitativa della presenza della cooperazione culturale e turistica in ogni regione italiana (1.600 cooperative associate, con oltre 73.000 soci e 17.000 addetti per un bilancio aggregato di circa 1.200 milioni di euro): una cooperazione che contribuisce a mantenere vivo e a dare valore, attraverso un tessuto imprenditoriale diffuso, allo straordinario Patrimonio Culturale del Paese. Durante l’incontro, svolto il 13 ottobre, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura e Turismo nello spirito di voler contribuire ad uno sviluppo del Paese che parta dal “valore” cultura ha chiesto al Ministro l’avvio di un confronto su alcune tematiche di particolare rilevanza per la cooperazione e per la crescita del settore.Tra i temi affrontati: l’importanza del ruolo di coordinamento delle politiche del settore da parte del Mibact; la ricerca di nuovi modelli virtuosi nel rapporto tra pubblico e privato; il valore del lavoro nella cultura e le opportunità per la promozione di nuove imprese; la tutela della specificità del comparto dei Beni Culturali nelle Gare Consip; il ripensamento critico dei criteri utilizzati nell’assegnazione dei contributi nella riforma del Fus, in particolare nel settore musicale; la necessaria distinzione tra lavoro professionale e volontariato; l’obbiettivo di favorire con idee e progetti la crescita e qualificazione della domanda culturale anche attraverso piani di sviluppo territoriale integrati tra pubblico e privato che vedano nella cooperazione il soggetto in grado di coniugare grandi e piccole strutture e coprire l’intera filiera che va dalla progettazione alla fruizione turistica; l’urgenza di collegare nelle linee di progettazione la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale; l’elaborazione di elementi specifici riferiti ai Beni Culturali nella riforma del Codice dei contratti; la richiesta al Mibact di favorire le politiche di internazionalizzazione delle imprese e di promuovere insieme al si- >> Pesca >> Ferrara >> Stop False Cooperative Primo piano ACI Legacoop Settori stema Paese le competenze e le capacità italiane nel comparto a livello europeo e internazionale. Il Ministro ha ricordato ed apprezzato il ruolo che la cooperazione culturale riveste in Italia e nel prendere nota e riservarsi di approfondire le proposte presentate , anche con il necessario la contributo di analisi degli Uffici del Ministero, ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare all’iniziativa che nelle prossime settimane l’Alleanza delle Cooperative Cultura e Turismo intende promuovere per affermare la volontà della cooperazione di essere protagonista in una fondamentale stagione di investimento, valorizzazione e rilancio della cultura come elemento trainante di nuovo sviluppo. SERVIZI ED UTILITIES FabrizioBolzoninuovocoordinatore e portavoce del Coordinamento Il coordinamento settoriale del comparto della cooperazione di servizi - aderente a “Federlavoro e servizi Confcooperative”, “Legacoop Servizi” e “Agci Servizi”- ha dato vita già da alcuni anni al coordinamento su alcuni aspetti dell’attività associativa, sottoscrivendo un protocollo di intesa, così come successo in altri ambiti di attività delle rispettive confederazioni, sia sul piano settoriale che nei territori regionali. Ciò in coerenza con il processo di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che nel 2017 dovrebbe portare ad una unica organizzazione tra le tre centrali storiche della cooperazione italiana – Concooperative, Legacoop e Agci. Territori Imprese Sondaggio 4 Il 7 ottobre si è riunito l’esecutivo di “Aci Servizi ed Utilities”, che ha compiuto un esame della situazione generale dell’attività e ha proceduto, in ottica di rotazione, a designare quale coordinatore e portavoce Fabrizio Bolzoni, Presidente di Legacoop Servizi. La proposta è stata avanzata dal coordinatore uscente, Massimo Stronati – Presidente di Federlavoro e servizi Confcooperative – e da Giovanni Gianesini – Presidente di Agci Servizi. Fabrizio Bolzoni, nel ringraziare i colleghi per l’indicazione e Massimo Stronati come primo portavoce, ha sottolineato il periodo di lavoro intenso che attende il coordinamento, impegnandosi innanzitutto per la definizione di un primo quadro organico dei dati relativi alle tre organizzazioni e, cogliendo una indicazione di Stronati, per la convocazione di una prima assemblea unitaria delle cooperative. PESCA Legge di Stabilità, incontro con senatrice Bertuzzi Imu ittica e rifinanziamento della Cigs pesca per il 2016 sono stati temi al centro dell’incontro odierno che il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative ha avuto con la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo del Pd in Commissione agricoltura del Sentato, in vista dell’approvazione della legge di stabilità. “Bene l’attenzione che è stata rivolta alle richieste del comparto. Ci auguriamo che quePrimo piano ACI sta attenzione venga tradotta in provvedimenti concreti all’interno della manovra in costruzione” commenta l’Alleanza. L’Alleanza ha chiesto che, come ipotizzato per l’agricoltura, venga abolito il pagamento dell’Imu per i capannoni e beni strumentali delle cooperative di pesca.Attenzione è stata posta sulla necessità di prevedere, nella manovra finanziaria, un finanziamento adeguato per sostenere la cassa integrazione per il settore anche per il prossimo anno. E sulle somme che le imprese ittiche di Chioggia e Venezia devono restituire, in merito alle riduzioni o agli sgravi contributivi giudicati incompatibili dall’Unione europea, l’Alleanza ha chiesto una norma che ricalcoli gli interessi applicati alle somme da rimborsare, con possibili eventuali rateizzazioni. Sul programma triennale è stata discussa l’ipotesi di una proroga annuale del piano 2013-2015. REGGIO EMILIA Presentato ad Expo il progetto “City of Cooperation” Il progetto City of Cooperation, realizzato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia (Agci, Legacoop e Confcooperative), è stato presentato il 9 ottobre ad Expo 2015, nella piazzetta dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della settimana ad Expo del Comune di Reggio Emilia, iniziata proprio il 9 ottobre, che vuole presentare le sue eccellenze, fra tradizione classica e innovazione, con eventi, opportunità di incontro e percorsi del progetto ‘WE A-RE \ Reggio Emilia per Expo 2015 : si tratta di una presenza che qualifica la città e il suo territorio, Legacoop Settori in particolare con le eccellenze del sistema agroalimentare, ma anche di innovazioni come le proposte del Food Innovation Program: In un programma come questo non poteva mancare la cooperazione reggiana, che con City of Cooperation ha realizzato un progetto finalizzato proprio a collocare le sue eccellenze in un contesto internazionale. La giornata è stata intensa, ed è iniziata con il saluto di Luca Bosi, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia. Bosi ha spiegato il significato della presenza ad Expo: quello di rappresentare la cooperazione reggiana in un contesto internazionale di grande respiro. “Vogliamo esprimere - ha detto Bosi - il senso di innovazione della forma di impresa cooperativa e di prospettiva verso il futuro. City of Cooperation ha anche l’obiettivo di mettere in rete la nostra migliore cooperazione con il tessuto economico internazionale. Il nostro auspicio è quello che nascano opportunità vere per le nostre cooperative: dal necessario radicamento provinciale e nazionale è necessario che riescano a sviluppare un rapporto sempre più intenso con i mercati internazionali, come peraltro già diverse importanti cooperative reggiane sono riuscite a fare”. Nel corso della giornata è stato presentata l’esperienza del Food Innovation Program, che proprio a Reggio Emilia sta sviluppando progetti innovativi nel settore dell’alimentazione. Sono poi intervenuti per presentare le attività e i progetti delle loro cooperative e imprese Giuseppe Begani di Car Server (Gruppo Ccfs), leader nel settore del noleggio di flotte aziendali e gestione della mobilità alle imprese, Sandra Raffaini di Coopbox, importante azienda del Gruppo Ccpl attiva nel packaging alimentare e nei sistemi di confezionamento per alimenti freschi, Francesca Benelli della cooperativa sociale il Bettolino, che produce basilico e altre piante aromatiche per la Grande Distribuzione e per aziende alimentari, Alberto Bassoli, della storica Cooperativa Ortolani, che associa imprenditori e cooperative agricole e commercializza prodotti freschi e cotti al forno e Roberto Salsi di Sacabus, cooperativa che opera nel settore dell’autonoleggio e del trasporto persone. Territori Imprese Sondaggio 5 Tutta la giornata è stata accompagnata dalla musica del progetto “Sprecosistem” della cooperativa sociale Lunezia, un gruppo musicale che usa strumenti realizzati con oggetti riciclati, e dalle esibizioni dei danzatori di Let’s Dance. Il progetto City of Cooperation, realizzato con la collaborazione dell’Associazione culturale Ics, ha visto l’adesione di 70 cooperative: stato pensato come canale comunicativo in vista di Expo 2015. Ha visto la realizzazione di diverse iniziative, tra cui una mostra sulla cooperazione reggiana a Spazio Gerra e di un portale web come vetrina di singole cooperative. FERRARA due giorni fa, a sostenere insieme a diversi assessori, rappresentanti sindacali e delle associazioni imprenditoriali emiliano-romagnole, la campagna di raccolta firme «a tutela le migliaia di cooperative che operano nel rispetto delle leggi e dei lavoratori, garantendo su tutto il territorio nazionale posti di lavoro regolari». Per questo Aci invita «tutti i cittadini a firmare la proposta di legge entro fine ottobre nelle sedi di Legacoop Ferrara e Confcooperative Ferrara». STOP FALSE COOPERATIVE InEmiliaRomagnafirmanoilGovernatoreedirappresentantisindacali Contro le “colleghe” disoneste “Ringraziamo i carabinieri per aver smascherato l’ennesima truffa operata da chi utilizza lo strumento della cooperativa in modo illecito e fittizio per perpetrare, a danno della comunità, azioni illegali”. Così Aci di Ferrara (Alleanza Cooperative Italiane) commenta la scoperta della truffa da 230 milioni ai danni dell’Inps attraverso finte assunzioni e finti licenziamenti per poter ottenere i sussidi di disoccupazione. «Queste società sono riconducibili al fenomeno delle false cooperative, contro cui l’Aci sta mettendo in campo, da diversi mesi, azioni di contrasto, nello specifico la campagna di raccolta firme Stop False Cooperative, per introdurre una legge che garantisca controlli più severi, tutelando così cittadini e imprese». Era stato proprio il presidente della Regione Stefano Bonaccini, Primo piano ACI Le firme di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, degli assessori regionali Palma Costi, Simona Caselli, Massimo Mezzetti; dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Colla, Graziani, Zignani, di rappresentanti delle associazioni imprenditoriali della regione si sono aggiunte oggi a quelle degli oltre 20.000 cittadini emilianoromagnoli che nelle scorse settimane hanno sottoscritto la proposta di legge popolare promossa dall’Alleanza delle Coope- Legacoop Settori rative Italiane per contrastare il fenomeno delle false cooperative. «Le adesioni del 9 ottobre – ha commentato il presidente di Alleanza cooperative italianeEmilia-Romagna, Giovanni Monti – sono estremamente significative perché evidenziano che il diffondersi di false cooperative non è un problema solo per noi, ma una questione sociale e economica di grande rilevanza che richiede l’impegno e la volontà di tutti». «Queste imprese – ha ricordato il copresidente di Alleanza cooperative italianeEmilia-Romagna, Francesco Milza – inquinano il mercato offrendosi a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente: pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. Una situazione che non è tollerabile». «I controlli nei confronti delle cooperative non aderenti alle associazioni nazionali di rappresentanza – sottolinea il copresidente di Alleanza cooperative italiane Emilia-Romagna Massimo Mota – sono rari per scarsità di fondi e di organici, basti pensare infatti che nel 2015 la legge finanziaria ha tagliato al MISE il 90% delle risorse destinate all’attività di vigilanza sulle cooperative. Il risultato sarà che circa 50.000 cooperative non aderenti ad alcuna centrale potrebbero non essere soggette alle verifiche previste dalla normativa». «Ci auguriamo – ha concluso Monti – che una volta giunta in Parlamento la proposta di legge possa venire presa in esame e giungere a una rapida approvazione: è interesse di tutte le persone e di tutte le imprese che agiscono correttamente che lo si faccia». Territori Imprese Sondaggio Legacoop 6 . >> Fon.Coop FON.COOP Pubblicati gli Avviso 31 Standard e 32 Complessi Il Consiglio di Amministrazione di Fon.Coop, nella riunione del 6 ottobre, ha deliberato la pubblicazione dei due Avvisi del Fondo di Rotazione che completano la programmazione annuale 2015. Dall’inizio dell’anno sono stati stanziati oltre 20 milioni di euro sul canale di finanziamento dedicato alle Pmi e microimprese. “La risposta delle nostre aderenti agli Avvisi pubblicati in primavera è stata eccellente ed hanno partecipato tante piccole cooperative e numerosi organismi dell’economia sociale – ha dichiarato Andrea Fora presidente del Fondo. “Ci aspettiamo un successo analogo per gli Avvisi odierni e per il 2016 ci impegniamo definire una programmazione che consenta alle nostre imprese di organizzare nell’arco dell’anno l’attivazione delle attività formative necessarie alla propria competitività ed alla crescita professionale dei propri lavoratori e soci”. Primo piano ACI Legacoop Settori L’Avviso 31 Standard stanzia 5.092.500€ ed è dedicato ad imprese che, avendo già definito il proprio fabbisogno, presentano piani su qualsiasi tematica con percorsi prontamente realizzabili. Il caricamento dei formulari on line sulla piattaforma GIFCOOP sarà attivo dal 18/11/2015 e il termine ultimo per la validazione dei pani è fissato alle ore 16:00 del 28/01/2016. L’Avviso 32 Complessi stanzia 4.074.000€ per piani formativi che finanziano attività che ripercorrono tutte le fasi del ciclo formativo, dall’analisi dei fabbisogni alla diffusione dei risultati. Il caricamento dei formulari on line sulla piattaforma GIFCOOP sarà attivo dal 25/11/2015. Il termine ultimo per la validazione è fissato alle ore 16:00 del 04/02/2016. Eventuali chiarimenti e informazioni relative agli Avvisi possono essere richiesti al numero Verde 800 912 429 oppure inviando una mail a [email protected] Territori Imprese Sondaggio Settori >> Fimiv 7 FIMIV Assemblea Nazionale 2015 Si è svolta mercoledì 14 ottobre, a Roma presso la sede Legacoop Nazionale, l’Assemblea Nazionale della Fimiv (Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria) dal titolo “Welfare contrattuale di comunità: prospettive e proposte del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano”. Filo conduttore della discussione assembleare è stato il tema della sussidiarietà, in un ambito - quello della protezione della salute e dei servizi sanitari - nel quale l’azione pubblica viene integrata e supportata da forme di solidarietà organizzata, quali il Mutuo Soccorso, in grado di fornire una risposta, sussidiaria e solidaristica, ai bisogni inevasi. Dopo un lungo periodo di ridimensionamento, dovuto alla affermazione dello Stato sociale, la realtà del Mutuo Soccorso, oggi, è nuovamente vitale e diffusa in tutto il territorio nazionale e svolge attività solidali verso i propri soci nelle diverse modalità sviluppate nel corso della sua lunga vita. Quelle previste dall’art. 1 della legge 3818/1886, quindi in ambito previdenziale, socio-assistenziale e sociosanitario, e quelle educative e culturali, come consentito dall’art. 2 della legge di riferimento per le società di mutuo soccorso. Legge di cui la Fimiv, dopo oltre 120 anni dalla sua istituzione, ha ottenuto l’aggiornamento. Come ha dichiarato Massimo Piermattei, Vice-presidente del Consorzio Mutue Sanitarie Mu.Sa, nel corso del suo intervento “Il nostro ruolo non deve essere un ruolo duplicativo. Dobbiamo essere in grado di interpretare i bisogni della collettività, per svolgere un vero ruolo integrativo. Come le mutue si astengono dall’attività assicurativa, le assicurazioni dovrebbero astenersi dall’attività assistenziale”. Ha introdotto e coordinato i lavori assembleari il Presidente Fimiv, Placido Putzolu. Nell’ambito dell’Assemblea è stato presentato, dagli autori Stefano Maggi (docente Primo piano ACI Legacoop Settori Università di Siena e Presidente Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità) e Carlo De Pietro (Cergas Bocconi), il volume “Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano” (Il Mulino, 2015), che analizza il settore della mutualità integrativa, i suoi valori storici, la sua funzione sociale e il suo posizionamento nel mercato attuale. Ai lavori assembleari hanno partecipato anche Stefano Zamagni, economista; Valerio Ceffa, Direttore Insieme Salute; Paola Menetti, Presidente Legacoopsociali; Luc Roger, relazioni internazionali Harmonie Mutuelle; Ermanno Sacchetto, Presidente Coordinamento Soms Piemonte e Barbara Payra, laboratorio “Percorsi di Secondo Welfare” Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi”. Il Sen. Maurizio Sacconi, Presidente della Commissione Lavoro del Senato, è intervenuto durante l’assemblea per sottolineare che “Vanno promossi momenti di incontro tra domanda ed offerta perché c’è necessità di integrare alcuni servizi per specifici bisogni. Sanità, previdenza e long term care non sono concetti separati e vanno affrontati in maniera flessibile”. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Legacoop, Mauro Lusetti “La biodiversità del mercato va preservata, non dobbiamo demonizzare le imprese private ma neanche omologarci a loro. Come cooperative e come mutue abbiamo la nostra ragione d’essere nella capacità di cambiare il mercato”. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto VENETO Sei cooperative Legacoop premiate per l’impegno nella lotta alla tratta di esseri umani >> Emilia Romagna >> Emilia Romagna >> Romagna Sono Il Cerchio e Iniziative venete di Venezia, Lunga Marcia, Controvento e Obiettivo Verde di Mestre e Progetto Quid di Verona le sei cooperative di Legacoop Veneto premiate in occasione del seminario “#lavoro #diritti #sviluppo sociale”, un “laboratorio” sul tema della prevenzione e del contrasto della tratta e di altre forme di grave sfruttamento lavorativo tenutosi a Marghera il 13 e 14 ottobre scorsi, e promosso dal Servizio Promozione inclusione sociale Unità operativa complessa Protezione sociale e umanitaria del Comune di Venezia. L’evento, in avvicinamento alla Giornata europea contro la tratta di esseri umani (18 ottobre), è stato l’occasione per un bilancio dell’attività del programma di assistenza e integrazione sociale per le vittime di tratta nel territorio regionale, di cui appunto il Comune di Venezia è capofila, che vede tra i partner anche Legacoop Veneto. L’obiettivo principale del programma è il reinserimento sociale delle persone vittime di sfruttamento, in particolare sessuale o lavorativo. «Il riconoscimento alle cooperative testimonia l’impegno di Legacoop Veneto che da quasi dieci anni partecipa al progetto, con una ventina di coop (sociali di tipo B e di servizi) coinvolte in totale, e propone alle persone vittime di tratta, a cui è rivolto il programma, percorsi individualizzati di formazione, sfociati spesso in veri e propri contratti di lavoro;ancora una voltala cooperazione si impegna in prima fila per la legalità e il rispetto dei diritti umani» commenta Nicola Comunello responsabile del Settore servizi e relazioni industriali di Legacoop Veneto, chiamato a testimoniare, in una tavola rotonda, il coinvolgimento dell’associazione. Presente in sala anche la vicepresidente Emilia Carlucci. Il programma di assistenza e integrazione sociale per le persone vittime di tratta, che intende favorire l’emersione del fenomeno, garantire la protezione e l’assistenza delle vittime, e collaborare alla lotta alla criminalità organizzata, vanta un’ampia rete di soggetti partner tra cui figurano enti locali, forze dell’ordine, direzioni del lavoro, Procura e Pre- >> Toscana >> Umbria >> Bolzano >> Savona >> Reggio Emilia >> Ferrara Primo piano 8 ACI Legacoop Settori fettura, nonché gli attori del privato sociale. Le persone prese in carico sono minori dai 16 ai 18 anni o adulti, di diverso sesso e nazionalità, segnalati al capofila del programma tramite un lavoro di rete tra i dispositivi anti tratta. Negli ultimi due anni e mezzo 465 le “emersioni”, in seguito alle quali oltre 200 persone vittime di tratta sono state prese in carico dal sistema antitratta veneto e coinvolte in programmi di assistenza e integrazione sociale, quindi anche in percorsi di formazione. Grazie all’importante collaborazione di Legacoop Veneto, dell’Ente bilaterale per il Turismo della Provincia di Venezia, e di recente anche di Cia-Confederazione italiana agricoltori di Venezia, nonché di altre realtà del privato sociale, sono 90 le imprese coinvolte dal 2014 ad oggi per formazione e tirocini che hanno portato all’inserimento lavorativo di 50 persone, per lo più nei settori della cooperazione sociale, della ristorazione, e del turismo. EMILIA ROMAGNA Cooperative agroalimentari in missione in Sud Corea Parte oggi la delegazione di rappresentanti dell’agroindustria cooperativa emiliano-romagnola per la International Agricultural Exibition (IAE) – manifestazione fieristica che si svolge nella Provincia dello Jeollanam-do (Corea del Sud), in programma dal 15 al 19 Ottobre 2015. Le imprese coinvolte sono: Coop Italia Food, il Consorzio Parmareggio, La Lanterna di Diogene (acetaia, cooperativa sociale e presidio Slow Food), Gruppo Cevico e C.M.A. Solierese Società Agricola. Durante la missione la delegazione istituzionale, formata da Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Territori Imprese Sondaggio Territori 9 Roberta Trovarelli, responsabile di Progetti e relazioni internazionali e da Gianluca Verasani, direttore di Legacoop Modena, incontrerà il governatore della provincia di Jeollanam-do, Nak Yon Lee, il presidente della federazione Namdo-Cooperatives, Kim Hwa-Jin, e il sindaco di Seoul, Park Won Soon. «L’obiettivo della missione è supportare le azioni commerciali delle cooperative cominciando dalle eccellenze dei prodotti agroalimentari della nostra regione e, soprattutto, esportare il modello cooperativo emilianoromagnolo che è stato adottato come benchmark di sviluppo di nuove cooperative per il territorio della Repubblica di Corea – ha spiegato il presidente Monti –. Con questa prima missione si cominciano a concretizzare gli obiettivi di collaborazione siglati lo scorso maggio fra Legacoop Emilia-Romagna e la federazione Namdo-Cooperatives della Provincia di Jeollanam-do». Le imprese parteciperanno alla fiera con l’esposizione di prodotti agroalimentari, incontreranno buyers provenienti da Corea, USA, India e Tailandia e parteciperanno ai seminari tematici. In programma anche uno show cooking a cura di Giovanni Cuocci della Cooperativa La Lanterna di Diogene che si svolgerà il 16 ottobre alle 17 e al quale sono invitati i buyers della gdo coreana e opinion leader locali. Verranno preparati alcuni piatti utilizzando i prodotti del nostro territorio (aceto balsamico, parmigiano reggiano, pasta, conserve, vino) insieme a verdure fresche del luogo e a prodotti della tradizione agroalimentare coreana per creare un mix di sapori che rappresentino la fusione delle due culture gastronomiche. EMILIA ROMAGNA Visioni cooperative e food economy, strumenti europei per l’innovazione e l’internazionalizzazione La food economy e i principali strumenti europei a sostegno dello sviluppo, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle imprese del comparto agroalimentare saranno al centro del workshop che si terrà dalle 9.30 alle 13 di martedì 27 ottobre Primo piano ACI TOSCANA La società cooperativa. Profili giuridici ed economico-aziendali presso la Sala C della Torre Legacoop in viale Aldo Moro 16 a Bologna. L’iniziativa, che rientra nell’ambito di Visioni Cooperative - VICOO, programma di attività promosse da Legacoop Bologna per i 70 anni dalla fondazione, è copromossa con Legacoop Agroalimentare Nord Italia in collaborazione con Innovacoop. Per informazioni e iscrizioni: [email protected] ROMAGNA Il presidente della Regione alla Raviplast per #cominciailfuturo Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sarà il protagonista del secondo incontro del ciclo di incontri “Dove comincia il futuro”, organizzato da Generazioni e Legacoop Romagna. Dopo la serata con Poletti al Teatro Socjale di Piangipane, l’appuntamento è il 16 ottobre alle 18,30 in un altro dei luoghi di riferimento del movimento cooperativo romagnolo: la Raviplast di Ravenna, cooperativa creata dai lavoratori dell’industria plastica Pansac dopo la crisi dell’attività aziendale. Prima di Bonaccini porterà i saluti il presidente di Raviplast, Alessandro Micelli. Introduce i lavori il responsabile di Generazioni Romagna,Rudy Gatta. Modera il giornalista Alberto Mazzotti, della cooperativa Aleph. A novembre (il 9, ma la data è ancora da definire) la rassegna si sposterà alla Fruttagel di Alfonsine, con il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. Gli incontri sono aperti al pubblico, per partecipare è gradita conferma alla segreteria organizzativa: tel. 0544 509512 –[email protected]. L’hashtag per intervenire sui social network è #cominciailfuturo. Legacoop Settori Il 22 ottobre Legacoop presenterà il volume: “La società cooperativa. Profili giuridici ed economico-aziendali”, Collana Casi & Strumenti Eutekne. Il seminario si terrà presso la Sala Cis Firenze Meeting Via Fiume 7 Ore 9,30-13 L’iniziativa è rivolta a quadri e dirigenti amministrativi e legali, ai consulenti, ai revisori, agli amministratori e ai sindaci delle imprese cooperative. La partecipazione al Seminario è gratuita. Evento Valido ai fini della Formazione Professionale Continua del Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Il Volume “La Società cooperativa. Profili giuridici ed economico-aziendali”, pubblicato nella Collana “Casi e Strumenti” edita da Eutekne, casa editrice per l’aggiornamento professionale dei dottori commercialisti, nasce dall’esigenza di raccogliere in un unico manuale i vari profili disciplinari in materia di società cooperative, allo scopo di fornire al lettore gli strumenti conoscitivi necessari per la gestione (e il controllo sulla gestione) dell’impresa cooperativa. All’interno del Volume vengono trattati aspetti giuridici, economico-aziendali, e profili identitari: - la storia del movimento cooperativo, italiano e internazionale; - i valori e principi dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, che caratterizzano la socialità e l’identità cooperativa; - la parte normativa in materia di società cooperative e di società di mutuo soccorso: regole del diritto societario, orientamenti interpretativi, e quesiti giuridici più frequenti nell’operatività di impresa; - la vigilanza amministrativa sulle società cooperative, con l’analisi delle finalità e dell’oggetto delle ispezioni, e le possibili problematiche; - il bilancio d’esercizio: particolarità del prospetto di bilancio e dei relativi allegati, e la diversa chiave di lettura dell’analisi di bilancio delle società cooperative; - la fiscalità dell’impresa cooperativa; - la rendicontazione sociale: standard e linee guida per la redazione del bilancio Territori Imprese Sondaggio Territori 10 sociale della società cooperativa; - infine, lo statuto: una guida ragionata per accompagnare la redazione e l’interpretazione dello statuto sociale. La Casa Editrice Eutekne sarà presente con un proprio spazio al seminario. Programma Presiede: Roberto Negrini, Presidente Legacoop Toscana Intervengono: Avv. Roberto Genco, Direttore legale e contratti Coopfond spa Avv. Mauro Iengo, Resp. Ufficio legislativo e fiscale Legacoop Nazionale Dott. Giancarlo Allione, (Dottore Commercialista, Centro Studi Eutekne) Prof. Luca Bagnoli, Docente di Amministrazione della cooperazione e del non profit presso l’Università di Firenze Dott.ssa Serena Bitossi, Resp. Ufficio giuridico societario e fiscale Legacoop Toscana UMBRIA Evento “Discovering Alto Orvietano” Sabato 10 e domenica 11 Ottobre 2015a Fabro si è svolto l’evento “Discovering Alto Orvietano”, fortemente voluto dal Comune di Fabro e dal Sindaco Maurizio Terzino per fare il punto sul livello di consapevolezza dei limiti ma anche del valore e delle potenzialità del territorio dell’Alto Orvietano da Primo piano ACI parte degli attori che su questo territorio hanno potere d’intervento. “Anche con questa iniziativa, come con la Mostra del Tartufo di Fabro ed il sostegno all’istituto, la nostra amministrazione ribadisce l’impegno verso il rilancio del territorio attraverso la valorizzazione delle eccellenze agricole e della crescita di nuove professionalità locali”. “Forte e reale è la disponibilità a mettersi in gioco da parte della Regione Umbria” afferma il Dott. Giuliano Polenzani,esperto di PSR, “essendo la nuova programmazione del PSR 2014-2020 pensata per favorire progetti e politiche locali delle zone più disagiate dell’Umbria e per implementare su questi distretti l’utilizzo delle nuove tecnologie”. L’evento ha ricevuto il plauso di tutti i convenuti e in modo particolare di Luciano Martelloni della Camera di Commercio di Terni che ha messo l’accento su quali vantaggi possa portare alla comunità abbandonare la competizione e fare sistema servendo così l’assist, subito raccolto, a Lorenzo Mariani, Segr, Generale di ConfCooperative, che hasottolineato come la cooperazione e la possibilità di riunirsi in cooperative agricole possa costituire per i giovani un importante strumento di realizzazione ed affermazione. Forti e reali sono anche l’entusiasmo e la tenacia del professor Cipolla e della dottoressa Amori dell’IPAA – Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Bruno Marchino” di Fabro, che insieme ai loro studenti strutturano e realizzano progetti che partono direttamente dal territorio, anzi, dalla terra, con la volontà di trasformarla per valorizzarla: l’iniziativa ‘All’orto…te ce porto’ è un concreto esempio di sviluppo agricolo locale che valorizza sia le professionalità che si stanno formando grazie all’istituto sia la tradizione del territorio. Stanno emergendo anche collaborazioni con agricoltori locali che metteranno a disposizione terreni inutilizzati per attività di ricerca, innovazione e sperimentazione dell’IPAA. Un buon esempio di impegno comune e di cooperazione dal basso. Impegno riconosciuto ed messo in evidenza anche dal Prof. Anselmi, dell’Università della Tuscia, che ha sottolineato l’importanza dell’ Istituto Agrario in un territorio a Legacoop Settori forte vocazione agricola come quello dell’Alto Orvietano, con l’importante missione di formare nel settore dell’agricoltura e dell’ambiente professionalità a servizio della comunità. Sul “mancato sviluppo di capacità imprenditoriali”, sull’assenza cioè di un reale sostegno all’idee che potrebbero creare innovazione e ricchezza anche nelle imprese agricole si è inserito l’intervento di Alessio Fioretti del GAL. E se da una parte questa è una innegabile verità, dall’altra la risposta è già in atto e viene da una giovane donna, Clelia Cini dei Giovani Imprenditori della Confederazione Italiana Agricoltori, che fa Impresa in agricoltura da anni e che questa Impresa (in ogni senso!) la porta avanti nonostante le molte difficoltà infrastrutturali e finanziarie; e la risposta viene anche da un’altra giovane donna, Alessia Dorillo del Parco tecnologico 3A, la cui mission è proprio quella di poter garantire ai giovani un sostegno per poter passare dall’idea d’impresa alla realizzazione stessa dell’Impresa. Nella nuova Impresa agricola passato e il presente non si combattono, l’agricoltura 2.0 parte comunque dalla terra. Ne è un esempio il drone,soggetto ed oggetto del video proiettato durante il convegno: il drone è una tecnologia innovativa che trova nell’agricoltura uno dei suoi maggiori impieghi; è a servizio dell’agricoltore, lo aiuta ad ottimizzare risorse e tempi e a migliorare le prestazioni della propria impresa. Il confronto sulle nuove tecnologie e sulle nuove modalità di fare impresa in agricoltura, è stato accompagnato nei due giorni dell’evento dalle degustazioni dei prodotti tipici, offerte ai presenti dai più importanti produttori locali, e dalle escursioni in bici, a cavallo e a piedi lungo i sentieri dell’Alto orvietano, consentendo ai presenti e appassionati di immergersi, letteralmente, nella grande potenzialità turistica del territorio. “ Sostenere le giovani generazioni, nella loro formazione e nella loro preparazione al mondo del lavoro, - conclude Sanni Mezzasoma vice presidente del Consorzio ITACA-alternando conoscenze didattiche ad esperienze fattive sul campo, consente di rimettere in movimento un patrimonio agricolo che è stato per troppo tempo pe- Territori Imprese Sondaggio Territori 11 nalizzato. L’agricoltura deve essere rivista come asset strategico che insieme alla valorizzazione dei prodotti locali, ai servizi innovativi e ad un artigianato di qualità possa creare quello sviluppo tanto atteso e che ora non possiamo permetterci di lasciarci sfuggire. La sfida è aperta e con queste iniziative dove mettiamo insieme giovani, opportunità, passione, ricerca e cura e cultura del territorio siamo sicuri di dare vita ad una rivoluzione culturale che parte dal territorio per riflettersi in una nuova società globale”. BOLZANO Cooperatori di Berlino in visita a Legacoopbund La scorsa settimana si è tenuto a Bolzano un incontro tra i rappresentanti delle cooperative edilizie di Berlino e l’associazione di rappresentanza Legacoopbund. Attraverso lo scambio di esperienze è stato possibile elaborare nuovi concetti per l’abitare cooperativo. L’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei nuclei familiari composti da una sola persona e gli alti costi dell’affitto sono solo alcune delle sfide che la nostra provincia dovrà affrontare nei prossimi anni. Sarà dunque importante trovare nuove soluzioni abitative per rispondere alle attuali necessità dei cittadini. “La forma tradizionale della cooperativa edilizia, la quale si dedica unicamente alla costruzione della casa, in futuro troverà nuovi sbocchi e verrà reinterpretata per essere in grado di soddisfare nuove richieste abitative. Vorremmo esaminare queste nuove possibilità per adattarle e applicarle anche nella nostra provincia”, ha affermato il Presidente di Legacoopbund Heini Grandi durante l’incontro con i rappresentanti delle cooperative edilizie berlinesi. La delegazione tedesca, composta da soci dell’associazione “Genossenschaftsforum Primo piano ACI e. V.“ – un’istituzione di ricerca che riunisce più di trenta cooperative edilizie di Berlino – ha condiviso la sua esperienza con i rappresentanti di Legacoopbund e ha così anche potuto conoscere la cooperazione altoatesina. Il tema delle cooperative edilizie e delle nuove forme dell’abitare è stato ulteriormente approfondito nell’ambito di un incontro con la professoressa Susanne Elsen della Libera Università di Bolzano. Nel settore dell’edilizia abitativa la Germania è un passo avanti rispetto all’Alto Adige. Mentre in Alto Adige le cooperative edilizie vengono sciolte dopo la consegna degli alloggi ai soci, in Germania queste cooperative continuano ad esistere, essendo sostanzialmente delle cooperative di affitto. Ciò significa che la cooperativa non solo acquista o costruisce le abitazioni, ma le gestisce e le dà in affitto ai propri soci. Questa forma cooperativa consente quindi di portare avanti lo spirito cooperativo anche oltre il mero acquisto di una casa, offrendo agli abitanti e soci ulteriori servizi e sviluppando dei veri e propri sistemi di vicinato. Nell’ambito della visita in Alto Adige, che è stata organizzata dalla cooperativa di ricerca e innovazione sociale “Sophia”, la delegazione germanica ha anche potuto conoscere le particolarità delle cooperative sociali in Italia. I rappresentanti del “Genossenschaftsforum” hanno fatto visita alla cooperativa sociale “Albatros” di Merano. Hanno inoltre visitato il cantiere della cooperativa “Dorfwiese” a Varna e i quartieri “Druso Est” e “Casanova” a Bolzano. Lo scambio di esperienze è stato proficuo per tutte le parti coinvolte, che hanno raccolto spunti e idee per futuri progetti dell’abitare cooperativo. Savona. I primi tre appuntamenti – i laboratori “senior” – sono rivolti a giovani con un’idea imprenditoriale, persone senza occupazione e a tutti coloro che vogliono approfondire alcuni aspetti della cooperazione. Sede degli incontri, con orario 16,30 – 18,30, è il Campus universitario di Savona (Palazzina Lagorio, aula 122). Giovedì 15 sarà affrontato il tema dei valori della cooperazione, mentre giovedì 29 ottobre saranno ascoltate le testimonianze di imprenditori del mondo cooperativo e non, raccolte dall’Ufficio Trasferimento tecnologico dell’Università di Genova. Giovedì 12 novembre il terzo appuntamento, sul tema “L’impresa possibile, le idee e la loro fattibilità”, sarà incentrato su simulazioni di business plan. La seconda parte dei laboratori avrà come sede lo Sportello Cooperativo aperto presso la Camera di Commercio di Savona ed è rivolto a studenti e docenti. Gli incontri, di impatto pratico, si svolgeranno tra le 15,30 e le 17 di giovedì 19 e 26 novembre e di giovedì 3 dicembre. Attraverso una simulazione cooperativa (coopergame) sarà possibile testare la validità e la sostenibilità tecnica ed economica di una buona idea portata in discussione. Si tratta di un servizio innovativo di “scouting” di impresa, offerto dallo Sportello cooperativo camerale e rivolto a far emergere le idee imprenditoriali suscettibili di tradursi in progetti concreti e realizzabili. Lo Sportello è anche in grado di assistere le nuove imprese cooperative e svolge un’attività di consulenza sui valori della cooperazione e sull’organizzazione delle imprese cooperative. Per partecipare agli incontri è necessario prenotarsi inviando una mail a [email protected] SAVONA Sei incontri per imparare a mettersi in cooperativa Con due cicli di incontri che si esauriranno a inizio dicembre, riprendono da giovedì 15 ottobre i laboratori dell’autoimprenditorialità organizzati da Legacoop Liguria e Confcooperative Savona, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, Camera di Commercio di Savona, Cgil Sol, Cisl e Uil Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 12 REGGIO EMILIA Premiati i progetti di Bellacoopia Ricerca Sono stati presentati l’8 ottobre nella Sala Valdo Magnani di Legacoop i progetti realizzati nell’ambito di Bellacoopia Ricerca 2014-2015, il concorso di Legacoop Reggio Emilia rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado per favorire lo studio e la conoscenza del pensiero e delle pratiche relative alla solidarietà cooperativa nel nostro territorio. Dopo il saluto di Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, ha presentato i progetti Daniela Cervi, responsabile di Bellacoopia. Ha portato il suo saluto anche il direttore del Consorzio Bonifica dell’Emilia Centrale Domenico Turrazza, il cui ente collabora da tempo ad alcune delle ricerche realizzate dalle scuole. Sono poi intervenuti Lucio Levrini, coordinatore scientifico di Bellacoopia Ricerca, e Maria Teresa Rabitti, docente di Didattica della Storia all’Università di Bolzano. Presenti all’iniziativa gli insegnanti delle classi che hanno partecipato al progetto, i tutor e diversi amministratori dei Comuni dove hanno sede le scuole: il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, di Novellara Elena Carletti, il vicesindaco di Brescello Isabella Mazza, l’assessore alla scuola di Castelnovo Sotto Carla Guatteri. Presente anche il visepresidente di Legacoop Emilia Ovest Luca Bosi. Sono otto le scuole che hanno partecipato: la “Antonio Panizzi” di Brescello, “Il Tricolore”, di Carpineti, l’”Enzo Comparoni”di Bagnolo in Piano, la“G.B. Toschi “, Viano,Regnano e Baiso, la “Marconi” di Castelnovo Sotto“, la “Fontanesi” di Reggio Emilia, la “Lelio Orsi” di Novellara e la “Nizolio” di Boretto. Tutte hanno presentato ricerche storiche di grande interesse sul territorio e sulla cooperazione. Le due ricerche che hanno vinto a pari merito sono “Presente storico” realizzata dalla 2.a D di Castelnovo Sotto (insegnante Stefania Debbi), e “Una comunità, una chiesa, due patroni” della 3.a B di Boretto (insegnante Ivan Cantoni). La prima è una ricerca realizzata con la collaborazione di Primo piano ACI esperti in geostoria, archeologia e tecnici della Bonifica. Il lavoro parte dallo studio della tecnica romana di centuriazione del territorio, per poi individuarne le tracce nel territorio comunale di Castelnovo Sotto. I ragazzi sono quindi andati alla ricerca di cardini e decumani utilizzando prima carte storiche poi effettuando sopralluoghi diretti, provando anche le misurazioni con l’utilizzo della “groma”. Il risultato è un’analisi storica molto approfondita che si conclude con il tentativo di valorizzazione del territorio attraverso l’ideazione di itinerari turistici da percorrere in bicicletta (con il logo Castelcentour). La seconda è un percorso alla scoperta della Basilica Minore San Marco di Boretto come centro intorno al quale si è costruito nei secoli un singolare rapporto fra parroci e sindaci, fra istituzione civile e religiosa, fra San Marco, patrono ecclesiastico e parrocchiale, e Sant’Antonio, patrono civico e “istituzionale” di Boretto. L’analisi si è sviluppata su 5 filoni, su cui i gruppi di lavoro si sono concentrati per approfondimenti mirati: la Chiesa e le sue vicissitudini nel tempo, San Marco e la sua vita, Sant’Antonio da Padova, la figura di Don Angelo Dosi, i lavori di restauro dell’edificio. Le altre ricerche hanno riguardato la figura di Antonio Panizzi, realizzata dalle classi classe 1.a A, 1.a B, 2.a A, 2.a B,3.a A e 3.a B (insegnate Raffaella Minelli) della Panizzi di Brescello, il territorio dell’alta valle del Tresinaro, delle classi 1.a A, 1.a B, 2.a A, 2.b B,3.a A e 3.a B (insegnanti Ermanio Beretti e Brunella Mailli) della scuola di Carpineti. Sempre al Tresinaro è dedicata la ricerca delle classi 1.a A, 2.a, 3.a C, e 2.a D (insegnante Elena Ferrari) delle scuole di Baiso, Viano e Regnano. La Legacoop Settori 2.a B del Kennedy di Reggio Emilia (insegnante Cristiana Davolio) ha realizzato una ricerca sul Centro 3 C Salute, poliambulatorio cooperativo; alla cooperativa di abitazione indivisa Abicoop di Novellara si è rivolto il lavoro del Laboratorio pomeridiano della Scuola “Orsi” di Novellara (insegnante Eva Lucenti), mentre le classi 2.a A, 2.a B, 2.a C, 2.a D e 2.a E di Bagnolo in Piano (insegnante Grazia Luisa Porzio) ha realizzato un progetto per realizzare una cooperativa del riuso e del design. Queste sono le motivazioni della Giuria, presieduta da Maria Teresa Rabitti: il lavoro della scuola di Boretto è una ricerca con progettazione ben articolata, condotta con una metodologia precisa e innovativa che si struttura con lavori cooperativi di gruppo e giunge ad una produzione finale condivisa. La ricerca è motivata da una problematizzazione iniziale che attraverso l’analisi precisa di documenti di varia natura: d’archivio, cartografici e pittorici, che dialogano tra loro, perviene ad una spiegazione corretta e ben articolata. L’argomento affrontato dalla scuola di Castelnovo Sotto è interessante per l’attualità del problema relativo all’uso corretto del territorio, ricostruisce la storia e la struttura dell’antica centuriazione romana e ne analizza le trasformazioni avvenute nel tempo. L’aspetto laboratoriale e il coinvolgimento diretto degli allievi si manifesta nell’assiduo lavoro di interpretazione della carte e nella costruzione di una groma per la suddivisione geometrica del terreno. Lo strumento costruito dagli allievi consente una sperimentazione diretta sul campo a verifica delle conoscenze acquisite. Territori Imprese Sondaggio Territori 13 FERRARA Dal 16 al 18 ottobre torna “La Notte Rossa” Dopo il successo dello scorso anno, il 16/17/18 ottobre torna La Notte Rossa, l’iniziativa proposta da ARCI per sottolineare e rilanciare l’importanza sociale e culturale delle Case del Popolo. L’iniziativa è sostenuta anche, tra i diversi partner, da Legacoop Ferrara, Camelot, Cooperativa Case del Popolo, Altra Qualità. La Notte Rossa, giunta alla sua terza edizione, è una manifestazione nazionale che non solo riconosce il ruolo storico delle case del popolo, ma vuole anche valorizzarlo nel presente per farlo rivivere e apprezzare dalle nuove generazioni. Una sorta di “passaggio del testimone”, che vede i giovani protagonisti di una tre giorni in cui parlare di diritti e nuovi bisogni, affiancando alla sto- Primo piano ACI ria un rinnovato impegno. Moltissime le iniziative promosse sul territorio della provincia di Ferrara il 16-17-18 ottobre da Case del Popolo e Circoli. Nello specifico: a Copparo, in via Mazzini 4, venerdì 16 ottobre alle ore 18:00 Iniziativa di Libera in collaborazione con Coop. altraQualità: “Partigiani oggi” Percorsi di legalità e resistenza alla malavita organizzata. Legacoop Settori La storia di Antonio Picascia e della Cleprin, azienda modello sotto il tiro della camorra del Casertano. A seguire aperitivo equo e solidale. al Barakko di Bondeno, gestito dalla cooperativa Coop@ via Enrico Fermi 40 Sabato 17 e domenica 18 ottobre Festa della birra “Oktober Fest 2015” Il programma completo della “NOTTE ROSSA” 2015 in provincia di Ferrara Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Cooperfidi Italia 14 COOPERFIDI ITALIA >> Conscoop Forlì Il consorzio che garantisce 182 milioni, promosso da Bankitalia >> CIR food Promosso a pieni voti. È il giudizio che la Banca d’Italia ha espresso a favore di Cooperfidi al termine della verifica durata due mesi sul consorzio fidi costituito nel 2009 dalle tre centrali cooperative che aderiscono all’Alleanza delle Cooperative. Cooperfidi Italia conta su una base sociale di oltre 3.500 cooperative; a fine 2014 aveva prestato la propria garanzia in 500 concessioni di credito per un totale di oltre 182 milioni. Nell’ottobre 2011 Cooperfidi Italia ha conseguito l’iscrizione nell’Elenco speciale di cui al vecchio articolo 107 del Testo Unico Bancario e ha completato la riorganizzazione societaria, con particolare riferimento ai presidi del rischio di credito e all’attività di controllo per renderla adeguata alla normativa di Banca d’Italia. Inoltre, è autorizzato dal MISE a certificare il merito di credito delle PMI ai fini dell’accesso al Fondo di Garanzia ex L. 662/96. Cooperfidi Italia può erogare garanzie a valere su finanziamenti bancari di qualsiasi natura (comprese le fideiussioni bancarie a favore di terzi ed escluse le operazioni di leasing e di factoring pro soluto); fideiussioni commerciali (ad esempio fideiussioni richieste per contratto di fornitura o prestazione servizi, oppure del contratto di locazione) e fideiussioni a favore di enti pubblici (le richieste saranno esaminate caso per caso). Garantisce la massima celerità nella risposta alle richieste di garanzia: dal momento della consegna della documentazione completa i tempi per l’esito della pratica possono variare tra un minimo di 5 giorni e un massimo di 20 giorni, a seconda dell’importo e della complessità della richiesta. Il costo della garanzia è distinto per tipologia di forma tecnica e per classe di merito. Per info www.cooperfidiitalia.it . >> AppTaxi >> Granarolo >> Cooperativa Scalvenzi >> Unicoop Firenze >> Manutencoop >> Cooperativa l’Uomo e il Legno >> Briganti di Cerreto e Valle dei Cavalieri >> Valle del Marro >> Unicoop Firenze >> Coop Terre Joniche-Libera Terra >> Tangram >> Coopselios >> Giovani in Vita >> Coop Nuovi Trasporti >> Comitato Addiopizzo CONSCOOP FORLÌ Ricostruirà il Teatro Comunale dell’Aquila Sarà il Consorzio delle Cooperative di Produzione e Lavoro Conscoop di Forlì a ricostruire Primo piano ACI Legacoop Settori il Teatro comunale dell’Aquila, seriamente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009. La conclusione è prevista in un periodo di 2 anni per un importo di oltre 7 milioni di euro. La consegna dei lavori avverrà il 15 ottobre. Il Consorzio ha assegnato i lavori alla cooperativa L’Internazionale di Bari, la stessa che su incarico di Conscoop effettuò il ripristino del Teatro Petruzzelli. “Pur con grandi sacrifici - dice il presidente di Conscoop, Mauro Pasolini - continuiamo ad essere un punto di riferimento per le nostre cooperative. Credo sia un segnale inequivocabile rispetto al fatto che il mondo delle imprese forlivesi è ancora in grado di esprimere livelli tecnologici e qualitativi di primo piano”. Intitolato a San Ferdinando, il Teatro fu edificato nel 1854 su progetto di Luigi Catalani e inaugurato nel1872 con l’attuale platea a ferro di cavallo. Dal 1963 è sede del Teatro Stabile d’Abruzzo. Di particolare pregio è la Sala Rossa, situata al primo piano ed adibita a foyer, impreziosita da Carlo Patrignani, allievo di Teofilo Patini. Durante il terremoto il teatro ha subito il ribaltamento della facciata e il crollo pressoché totale della volta in foglio della Sala Rossa, nonché danni alle volte degli ambienti minori ai lati. Punto di riferimento della vita culturale della città dell’Aquila, il Teatro Comunale non è solo un bene monumentale, di valore storico-artistico, ma uno spazio dedicato allo spettacolo dal vivo. Così, accanto alla prioritaria esigenza di adeguamento sismico, l’intervento di recupero è nella sostanza un progetto di conservazione dell’architettura, nel rispetto degli elementi caratterizzanti dell’edificio, che risponda anche alle esigenze di migliorie funzionali richieste dall’Ente gestore, il Teatro stabile d’Abruzzo. La “macchina teatrale” viene dunque sottoposta a revisione, per rispondere sia alla imperativa necessità di adeguarne l’utilizzo alle normative vigenti che alla capacità produttiva del teatro stesso. La previsione di laboratori, sala prove, spazi per tecnici ed artisti, depositi per i materiali di scena, si mette in relazione nel progetto con la necessità di un aumento dei posti a miglior visibilità, la richiesta di ripristinare l’originaria vocazione lirica della sala, con un accurato perfezionamento anche dell’acustica, lo studio di un nuovo sistema platea, la revisione della tecnologia di scena, la volontà di garantire un Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità complessiva degli spazi dell’edificio, sia per le maestranze che per il pubblico, per restituire alla città uno spazio sicuro e un teatro rispondente alla contemporaneità. APPTAXI Presentato a Milano il network italiano dei taxi AppTaxi è il soggetto di riferimento nazionale per il settore dei taxi, sia per i rapporti con le istituzioni, sia per i servizi gli utenti. AppTaxi è il consorzio costituito dalle principali centrali Radiotaxi italiane, presentato il 12 ottobre a Milano nel corso di una conferenza stampa. AppTaxi, anche grazie alla omonima app utilizzabile in tutta Italia su dispositivi iOS e Android, è lo strumento che consentirà di superare la frammentazione esistente nel settore, con l’obiettivo da un lato di innalzare gli standard di qualità del servizio, rendendoli omogenei in tutto il Paese, dall’altro di semplificare l’accesso al servizio da parte degli utenti che hanno a disposizione uno strumento operativo nelle principali aree metropolitane per prenotare il taxi e un sistema di pagamento uniforme: gli aderenti ad AppTaxi, oltre al contante, accettano i diversi e più diffusi strumenti di pagamento elettronico (carte di credito e Bancomat e in futuro Bit Coin). AppTaxi è anche lo strumento che consentirà l’integrazione delle centrali Radiotaxi italiane con più grandi reti europee. In questa ottica rientra l’avvio di trattative del consorzio con il network europeo Get-a-Taxi. L’applicazione appTaxi, disponibile su Google Play e Apple Store e su www.apptaxi.it, è complementare rispetto ad altre App sviluppate negli anni scorsi dalle singole centrali aderenti al consorzio, che continueranno ad essere funzionanti. Primo piano ACI “Abbiamo creato AppTaxi per fare innovazione nel sistema e per accompagnare le nostre società nel futuro del trasporto persone non di linea – ha commentato il presidente di AppTaxi, Emilio Boccalini, nel corso della conferenza stampa di presentazione del consorzio–Vogliamo un sistema più organizzato, in grado di dare maggiore qualità agli utenti, con sinergie europee e non antitetico alle cosiddette applicazioni di sharing economy. AppTaxi, inoltre, vuole essere protagonista della creazione di una grande rete europea, attraverso un roaming tra applicazioni esistenti in Europa, con un processo di coinvolgimento diretto degli operatori, non calato dall’alto come invece stanno facendo alcuni grandi gruppi internazionali”. AppTaxi associa 16 centrali Radiotaxi italiane, alle quali aderiscono 4.500 tassisti, che sviluppano un fatturato (dati 2014) di 27,6 milioni di euro, dei quali 20,8 milioni transati con pagamenti elettronici e circa 12 milioni generati da clienti abbonati ad una delle centrali aderenti. Obiettivo del consorzio AppTaxi è anche quello di creare le condizioni per innalzare gli standard di qualità del servizio. Per raggiungere l’obiettivo,AppTaxi ha già stipulato convenzioni conGecom, per la fornitura di sistemi di sicurezza mentre è in via di definizione un protocollo con Master Card per il pagamento delle corse direttamente in App; altri accordi sono stati stipulati con Toyota, per agevolazioni per l’acquisto delle auto riservate agli associati alle centrali aderenti al consorzio, e Banca Popolare di Novara, per la gestione dei flussi finanziari. Aderiscono ad AppTaxi: Consorzio Radiotaxi Veneto-Regione Veneto, Samarcanda-Roma, Taxiblu-Milano, Cotabo-Bologna, Socota-Firenze, Cotas-Siena, Cotamo-Modena, CotarArezzo, Rossoblu-Cagliari. CIR FOOD Cibo etico per difendersi dalle infiltrazioni mafiose Il “Cibo giusto”, esente dalle contaminazioni di una “mafia liquida” che si infiltra ovunque, è stato al centro della tavola rotonda dal titolo “La filiera della legalità”, tenutasi il 12 ottobre a Expo, nella CIR Vip Lounge. Legacoop Settori Insieme a Chiara Nasi - Presidente CIR food - hanno preso parte al dibattito il Magistrato Gian Carlo Caselli; il Vicepresidente UNISG Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Silvio Barbero; il Responsabile Relazioni Istituzionali Novamont, Andrea Di Stefano; e il Presidente della cooperativa Libera Terra, Alessandro Leo. Ad introdurre e moderare il convegno è stato il giornalista Luca Ponzi, il quale ha subito richiamato l’attenzione degli ospiti sull’attuale natura dell’organizzazione criminale mafiosa: “Si tratta di un sistema che ha ormai una natura imprenditoriale, con un giro di affari di 220 miliardi di euro. Anche l’agroalimentare e la ristorazione non sono esenti da questo fenomeno. Basti pensare che, per quel che riguarda quest’ultimo settore, sono ben 5.000 le imprese in odore di mafia”. Osservazione subito ripresa dall’intervento del Magistrato Gian Carlo Caselli, secondo il quale: “Oggi la mafia è liquida, si infiltra ovunque, anche e soprattutto nell’agroalimentare: un settore che ha grande appeal per l’organizzazione criminale. Il motivo? La grande ricchezza generata annualmente dall’Italian Food”. “Se la mafia è liquida, bisogna anzitutto tappare i buchi in cui si infiltra”, sostiene Alessandro Leo, presidente della cooperativa Libera Terra, realtà che coltiva terre confiscate alla mafia per farle rinascere in un circuito virtuoso grazie al lavoro di giovani agricoltori. “Attraverso i beni confiscati alla mafia” ha proseguito Leo “stiamo riuscendo a creare delle realtà che producono cibo giusto. Il nostro lavoro non è solo coltivare la terra ma anche i diritti dei lavoratori, tutelando i consumatori e valorizzando l’identità dei luoghi. Vogliamo far scoprire la nostra filiera, che racconta storie di etica e legalità”. Contaminazione criminale in fase di produzione alimentare, ma non solo. Anche altri stadi della filiera, come quello della ristorazione, non vengono risparmiati da questo flagello. Lo conferma Chiara Nasi. “l’Illegalità - ha dichiarato infatti la presidente di CIR food - trova spesso terreno fertile nel nostro settore, favorita anche dalle gare al massimo ribasso e dai capitolati blindati. Questi meccanismi non fanno altro che pre- Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 presieduta dallo stesso Caselli - che verrà presentato al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Un testo che si compone di 49 articoli e punta ad “aggiornare in modo radicale un quadro normativo ormai obsoleto e inadeguato” e che introduce una serie di nuovi reati tra cui quello di “agropirateria”, nuova figura criminosa che punisce la vendita di prodotti alimentari contraffatti. stare il fianco a fenomeni come l’evasione fiscale, il ricorso al lavoro nero e – ultima, ma non meno importante – la corruzione. A volte abbiamo l’impressione di poter lavorare solo su una parte del mercato, perché il resto è occupato da chi opera al di fuori delle regole”. “Inoltre” aggiunge Nasi “non dobbiamo dimenticare il tema delle frodi alimentari: un’ulteriore piaga per il settore della ristorazione, che impone ulteriori controlli e attenzioni negli approvvigionamenti”. Proprio per questo bisogna dare un valore etico ai prodotti e alle aziende. Su quest’aspetto verte l’intervento di Silvio Barbero, che sottolinea come “Il cibo di qualità è solo il cibo etico e trasparente. È dunque importante educare i consumatori e far capire loro che una produzione rispettosa del territorio e della sua storia, che impiega lavoratori regolarmente assunti, incide inevitabilmente sul costo di un prodotto. Il valore del cibo non è solo nel suo prezzo, perché oggi qualità significa anche legalità e rispetto delle norme che ne regolamentano la produzione e distribuzione”. “Se cibo di qualità è cibo etico, inoltre, ha senso premiare le aziende che producono secondo un’etica e far uscire dal mercato quelle che non lo fanno. Creare, in sostanza, un sistema di norme ad hoc che faccia sì che il libero mercato sia un mercato libero” conclude Barbero. Una posizione che trova d’accordo Gian Carlo Caselli, il quale sostiene che ad un sistema normativo ben pensato è necessario affiancare un sistema sanzionatorio che scoraggi la violazione delle norme, perché “anche le migliori leggi hanno bisogno di controlli e processi che ne garantiscono l’applicazione”. È questa la ratio seguita per la stesura del testo della riforma dei reati agroalimentari, elaborato dalla Commissione ministeriale Primo piano ACI GRANAROLO Acquisisce 25% di European Foods COOPERATIVA SCALVENZI Il Gruppo Granarolo, maggior operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, ha finalizzato un’operazione di acquisizione che porterà la sua controllata Granarolo International a detenere una partecipazione pari al 25% di European Foods, primario importatore e distributore di prodotti alimentari italiani in Nuova Zelanda che oggi fattura oltre 6 milioni di euro. L’operazione prevede inoltre un’opzione di acquisto di un’ulteriore quota del 26%, da esercitarsi entro 12-18 mesi, che potrebbe consentire a Granarolo International di detenere una partecipazione pari al 51% del capitale di European Foods. ( European Foods e’ un primario importatoredistributore di prodotti alimentari italiani in Nuova Zelanda, con sede ad Auckland, che distribuisce prodotti Made in Italy sia sul canale retail, sia sul canale foodservice. Attraverso l’operazione, Granarolo intende accedere al mercato neo zelandese per poter distribuire la gamma prodotti tra cui, in particolare, quelli caseari quali parmigiano reggiano, grana padano e pecorino. Il mercato dei formaggi italiani in Nuova Zelanda vale oltre 5 milioni di euro mentre complessivamente in Oceania vale circa 33 milioni di euro di cui oltre il 50% costituito da parmigiano reggiano e grana padano. “La Nuova Zelanda e’ un paese molto interessante, un mercato in solida crescita con consumatori che hanno elevata capacità di spesa e predilezione per i prodotti Made in Italy di qualità“, ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo che prosegue: “L’operazione consentirà inoltre di poter ampliare il nostro raggio di azione anche al- Legacoop Settori l’Australia cosi’ come ai paesi del Sud est asiatico con i quali la Nuova Zelanda vanta accordi di libero scambio”. L’operazione si inserisce nel piano strategico 2012-2016 che, attraverso un percorso di internazionalizzazione, ha l’obiettivo di raggiungere il 40% dei ricavi realizzato sui mercati esteri. L’attesa da European Foods e’ il raddoppio di fatturato entro il 2018. Fonte http://www.agi.it/economia/notizie/alimenta re_granarolo_acquisisce_25_di_european_foods-201510131032-eco-rt10038 Presentato ad EXPO lo scooter elettrico ME “La sfida per la mobilità sostenibile: buone pratiche a confronto” il tema dell’incontro promosso dall’Alleanza Cooperative Italiane della Lombardia martedì 13 ottobre ad Expo Milano 2015 all’interno degli spazi della Cascina Triulza – Padiglione della Società Civile. Sulle sfide che devono affrontare le città e le persone decise a cambiare comportamenti e stili di vita all’insegna del rispetto per l’ambiente si sono confrontati Pierfrancesco Maran (Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia del Comune di Milano), Felice Romeo (Consigliere Fondazione Triulza), Maurizio Ottolini (Presidente Alleanza Cooperative Italiane della Lombardia) e Luca Bernareggi (Presidente Legacoop Lombardia). Ha moderato l’incontro Maria Berrini, Amministratore Unico di AMAT Agenzia Mobilità Ambiente Territorio Comune Milano. L’incontro ha permesso di confrontare buone pratiche e mostrare iniziative concrete di mobilità green. Tra queste il progetto lombardo Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 del nuovo scooter elettrico ME nato dall’alleanza tra la Cooperativa Scalvenzi, tra i primi casi di workers buyout in Italia, e un polo di aziende bresciane nei settori ingegneria, design e comunicazione (ME Group). Un’idea che unisce stile e ricerca tecnologica in un veicolo leggero e robusto, progettato e prodotto interamente in Italia. ”Un progetto innovativo, futuristico e soprattutto bello”, questo il commento di Diego Cigolini, Presidente della Cooperativa Scalvenzi, con core business nel settore igiene ambientale.“Lo spirito cooperativistico è in questo progetto “ – spiega Cigolini – “anche con l’idea di aprire una quota del 20 % a investitori esterni attraverso una pratica di azionariato diffuso”. A sottolineare l’innovazione è il Presidente di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi che riconosce alla cooperativa Scalvenzi il merito di aver “scommesso su una diversificazione di prodotto, andando oltre i progetti tradizionali”. L’attenzione verso l’ambiente e la sensibilità per le tematiche di mobilità sostenibile sono state messe in luce dall’intervento di Maurizio Ottolini, Presidente Alleanza Cooperative Italiane della Lombardia, che ha sottolineato anche l’importanza rappresentata da Cascina Triulza come luogo di economia sociale e attenta. “Ci stiamo occupando di una tecnologia del presente, guardando al futuro”, il commento dell’Assessore Pierfrancesco Maran rispetto alle buone pratiche in tema di sostenibilità ambientale, concordando sulla necessità di “avviare un cambio di mentalità che porti le persone a familiarizzare con i mezzi elettrici e a riconquistare il valore del silenzio”. A chiudere la presentazione un test drive dello scooter elettrico ME, nel cortile di Cascina Triulza, senza far rumore. Per informazioni: http://www.scooterelettrico.me/en/ UNICOOP FIRENZE Dona100mila€all’Accademiadella Crusca per le attività di ricerca della lingua italiana e chiarire i dubbi che quotidianamente si pone chi scrive ma anche chi parla, cioè tutti noi. Ci saranno inoltre eventi estemporanei nei supermercati: maxi cruciverba, giochi, incontri ravvicinati con i padri della lingua italiana del Trecento. Anche il calendario 2016 di Unicoop Firenze sarà dedicato a questa storica istituzione e saranno messe in piedi ulteriori iniziative dedicate ai soci per sostenerla. Fra i vari eventi in programma per finanziare l’Accademia: cene a tema in 13 località, in collaborazione con istituti alberghieri toscani, in cui esperti della Crusca spiegheranno l’evoluzione della lingua e risponderanno alla curiosità della gente. A completare l’accostamento fra “lingua e cibo” saranno organizzati incontri con le imprese fornitrici di Unicoop Firenze, in cui linguisti ed esperti dialogheranno con il mondo produttivo. Scopo dell’Accademia è “separare il fior di farina (la buona lingua) dalla crusca”, così i “cruscanti” definirono la loro azione tra il 1582 e la fine del secolo e così nacque un’istituzione che è arrivata ai tempi nostri come la più autorevole nella definizione, nella tutela e nella promozione della lingua italiana. È sbagliato, però, pensare alla Crusca come un’istituzione chiusa, con personale dedito a studi fini a se stessi. In realtà l’azione dell’Accademia entra nel vivo della comunicazione linguistica, nelle relazioni sociali e culturali della società italiana. Nelle stanze della Villa medicea di Castello presso Firenze, sede dell’Accademia dai primi anni settanta, si esaminano testi, giornali, si ascoltano trasmissioni, si risponde alle domande che pervengono da internet o dal telefono. Insomma un’attività intensa, che dà risultati interessanti e alla portata di tutti. In momenti come questi di attenzione alla spesa pubblica con i finanziamenti statali sempre più scarsi, non è solo di soldi che ha bisogno un’istituzione come l’Accademia, ma di ribadire il suo ruolo e la sua utilità civile e cultu- Centonila euro all’Accademia della Crusca per finanziare le attività di ricerca. Esperti e ricercatori dell’Accademia entreranno nelle Bibliocoop (i 30 centri di prestito libri) e nei centri commerciali per spiegare l’evoluzione Primo piano ACI Legacoop Settori rale. Questo l’intento di Unicoop Firenze con le parole del presidente del Consiglio di sorveglianza, Daniela Mori: «Quello che offriamo all’Accademia della Crusca è un rapporto “a tu per tu” con la gente, con i cittadini e i nostri soci. Un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è affatto una questione d’accademia, ma un luogo dove si creano i valori che più ci stanno a cuore: identità e cittadinanza». «L’aiuto di Unicoop Firenze alla Crusca è arrivato nel pieno della nostra crisi finanziaria – dichiara Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia -, ma presto abbiamo visto che questa era anche l’occasione per un salto di qualità. Ci si offriva il modo di avvicinarci a un pubblico più vasto, come ai tempi della sottoscrizione popolare lanciata nel 1990 dal presidente dell’Accademia Giovanni Nencioni e dal giornalista Indro Montanelli. Le crisi, a volte producono combinazioni nuove, opportunità da non perdere». MANUTENCOOP Riceve il Financial Energy Efficency Award Manutencoop Facility Management premiata agli “Energy Efficency Awards” per la categoria “Financial” con il progetto di riqualificazione dei sistemi di produzione di energia dell’Azienda Ospedaliera Policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. Gli “Energy Efficiency Awards”, quest’anno alla prima edizione, sono assegnati da CESEF, Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica a tre interventi di Efficienza Energetica di particolare importanza Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 nel panorama nazionale per le categorie “Project”, “Strategic” e “Financial”. Il premio è stato assegnato a Manutencoop, in qualità di capogruppo del raggruppamento di imprese (di cui fanno parte anche Siram S.p.A. e Sinloc) che ha realizzato il progetto, “per aver attivato con successo - così recita la motivazione - un’operazione di finanza strutturata attraverso l’emissione di un Project Bond”. L’intervento di riqualificazione in corso all’ospedale Sant’Orsola è, infatti, realizzato in regime di project financing per un valore complessivo di 41 milioni di euro e finanziato per 32 milioni attraverso un project bond emesso da Progetto ISOM S.p.A., la società di progetto costituita dai soci dell’RTI, Manutencoop, Siram e Sinloc. Il Project Bond è stato integralmente sottoscritto dal Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica (EEEF), una innovativa partnership pubblico privato nata per finanziare esclusivamente interventi di efficienza energetica e rappresenta il primo esempio in Italia di “obbligazioni di progetto”. Il progetto finanziato prevede la costruzione di una nuova centrale di tri-generazione e la realizzazione di una nuova rete di distribuzione di riscaldamento e raffreddamento che consentirà un risparmio di energia primaria pari a 4.863 tep annui con una riduzione del 27% dei consumi attuali del Policlinico. I premi sono stati assegnati, attraverso votazione segreta, da una giuria composta dai Partner del CESEF e da alcuni membri dei Comitati della rivista “Management delle Utilities e delle Infrastrutture”. I riconoscimenti, consegnati a Milano in occasione del Workshop CESEF 2015, hanno lo scopo di valorizzare al meglio le best practice nazionali del settore, con l’auspicio di portare a sistema i migliori progetti e le migliori strategie e di aiutare lo sviluppo del mercato dell’Efficienza Energetica. COOPERATIVA L’UOMO E IL LEGNO passione – dice il presidente, Enzo Vanacore – di impegno, di lotta per affermare il diritto alla dignità di tutti attraverso il lavoro. Un diritto che si sostanzia nella possibilità concreta di stare bene, di avere una proficua vita di relazione, di intraprendere percorsi di emancipazione e di autonomia secondo le proprie potenzialità”. Venti anni che la Cooperativa ha deciso di festeggiare con un convegno, ‘L’uomo e il lavoro: lotta a disagio e riscatto sociale. 20 anni di cooperazione’, che si è svolto presso la sala Nugnes del Comune di Napoli e una festa presso la propria sede a Scampia.Tanti gli amici che hanno voluto testimoniare come il lavoro e non lo svantaggio ha rappresentato, in questi anni, la cifra stessa dell’impegno quotidiano dei soci che hanno fortemente creduto nella possibilità che tutti siano in possesso delle risorse per superare i momenti di particolare difficoltà, attraverso l’inserimento in un contesto professionale solidale e attento alla persona. “Abbiamo promosso questo incontro – aggiunge Vanacore – per riflettere e confrontarci sull’identità, i valori e la cultura della cooperazione sociale a Napoli e nel nostro Paese. Guardando avanti vediamo una strada difficile, ma siamo certi che la cooperazione sociale possa ancora dare un significativo contributo allo sviluppo, umano, prima ancora che economico, del Paese”. Molti gli interventi, a sottolineare l’impegno a favore del benessere e la crescita della persona, che nel tempo ha trovato i più diversi canali di espressione e di attuazione. Mario Catalano, presidente di Legacoop Campania, sottolinea come “la cooperazione sociale rappresenta una frontiera avanzata dell’impegno sociale e L’Uomo e il Legno è un esempio di come l’investimento nel welfare si ripaga da solo nel lavoro di recupero, reinserimento sociale e lavorativo e di prevenzione”. Amalia Romano, de La casa dei diritti, nel ricordare le tante lotte intraprese assieme alla Cooperativa, “che considera, come noi, la rete una 20 anni di cooperazione Venti anni fa nasceva la Cooperativa sociale L’Uomo e il Legno per promuovere l’integrazione attraverso l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate. “Venti anni di Primo piano ACI Legacoop Settori precondizione per la riuscita di ogni lavoro di reale cambiamento sociale”, ricorda anche l’importanza di tenere sempre presente, come L’Uomo e il Legno, che il lavoro è un diritto e senza lavoro non ci sono diritti, ne’ sociali, ne’ culturali. Carlo Falcone, presidente della Cooperativa Arte Musica e Caffè, che si occupa di salute mentale e gestisce la bottega ‘Sfizzicariello’ a Napoli e organizza servizio di catering, ricorda come proprio grazie alla fiducia che Vanacore ha riposto in loro quando erano all’inizio delle proprie attività si sono lanciati nella loro straordinaria avventura. “Reciprocità e solidarietà – dice Falcone – sono atti concreti per L’Uomo e il Legno”, e riguardo al punto sulla cooperazione sociale, aggiunge: “Occorre immaginare percorsi di cambiamento, in maniera orizzontale”. Sergio D’Angelo, direttore Gruppo Gesco, oltre a fare gli auguri alla Cooperativa, riflette su come “la 328 ha disatteso le aspettative” e sulla necessità “di scongiurare gli stessi rischi e costruire migliori prospettive”. Sottolinea la disattenzione da parte delle istituzioni, “tanto che si può parlare di scomparsa del welfare” e di come il disinvestimento da parte dello Stato non fa risparmiare e di come la spesa aumenta, al contrario, e di come così, a poco a poco, passi più facilmente l’idea di restrizione dei diritti. In questo quadro, la cooperazione sociale deve continuare a cambiare, secondo D’Angelo, per trasformare la società”. BRIGANTI DI CERRETO E VALLE DEI CAVALIERI DalloSwazilandperunconfrontofra esperienze di turismo di comunità Una delegazione dello Swaziland ha visitato nei giorni scorsi Cerreto Alpi e Succiso e incontrato dirigenti e soci delle cooperative di comunità i Briganti di Cerreto e Valle dei Cavalieri. I tre Swazi rivestono ruoli dirigenti nel progetto Ecolobombo, finalizzato alla messa a sistema di parchi e aree protette contigue appartenenti allo Swaziland, al Mozambico e al Sud Africa. In particolare si occupano dello Shewula Mountain Camp, un vasto territorio (2650 ettari) in cui viene proposto il turismo di comunità, con offerta Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 di alloggio, ristorazione con cucina tipica locale, artigianato, musica e danza, trekking, escursioni in mountain bike, bird watching e osservazione degli animali, incontri con la popolazione, fra cui il Sangoma, guaritore, che predice il futuro. Gli utili della gestione turistica sono destinati all’assistenza ai bambini rimasti orfani per la morte per Aids dei loro genitori. La delegazione, al termine di un seminario che si è tenuto a Bologna nella sede di Legacoop, con la partecipazione di Oreste Torri e di Davide Tronconi per le cooperative Valle dei Cavalieri e Briganti di Cerreto, alcuni tour operator di turismo responsabile interessati alla collaborazione, l’ong Cospe capofila del progetto e rappresentanti dell’Università di Bologna, hanno raggiunto l’Appennino Reggiano per visitare le cooperative di comunità locali, scambiare esperienze, verificare la possibilità di ulteriori collaborazioni future. Accompagnati da Maurizio Davolio, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (Aitr), i tre Swazi hanno visitato Cerreto Alpi, il metato già in avvio di funzione per l’essicazione delle castagne, il rifugio, gli appartamenti per l’ospitalità ai turisti, ed hanno pernottato nel Mulino di Cerreto Alpi. La sera, dopo la cena al rifugio, hanno ascoltato i racconti di Celio Tronconi, che ha donato loro il suo diario pubblicato di recente, con tante piacevoli storie di pastorizia e di esperienze della sua lunga vita. Il sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi si è unito al gruppo al metato ed ha illustrato la realtà del suo Comune. A Succiso la delegazione ha visitato l’agriturismo della Valle dei Cavalieri e l’allevamento delle pecore e l’anesso caseificio. E’ seguito il pranzo a base di prodotti tipici, funghi, ricotta e pecorino di produzione aziendale. Il presidente Primo piano ACI Dario Torri ha raccontato la storia della cooperativa, i progressi, i risultati, le esperienze compiute negli anni nel rapporto con il territorio e con la sua popolazione. Spettacolare la vista del foliage al Passo della Scalucchia,con l’Appennino apparso nello splendore dei suoi colori autunnali. La visita ha avuto grande successo: i dirigenti Swazi hanno espresso grande apprezzamento, e soprattutto hanno rilevato la straordinaria concentrazione di elementi di attrazione e di possibile attività in un territorio, dal loro punto di vista, molto ristretto. La collaborazione continuerà nell’ambito del progetto gestito da Cospe con la collaborazione di Aitr. ma anche frutto di tante fatiche che le mafie aggravano con furti, danneggiamenti, intimidazioni. L’inverno scorso la cooperativa ha subito il furto di arance e di parte dell’impianto di irrigazione in un terreno confiscato, e a maggio il taglio di un centinaio di piante giovani su un uliveto, rinato dopo un devastante incendio doloso che aveva distrutto gli alberi secolari. «L’auspicio è che la nuova campagna “Il buon raccolto” - si augura Domenico Fazzari - raggiunga il più alto numero di consumatori, tra singoli, gruppi, associazioni. Ognuno può essere al fianco di chi lotta per produrre frutti di legalità, garantendo una qualità diversa alla vita di tutti». VALLE DEL MARRO UNICOOP FIRENZE Il “buon” raccolto di arance e clementine Dai primi di Novembre riparte la campagna “Il buon raccolto”, per la commercializzazione delle clementine e delle arance provenienti dai terreni confiscati alla ‘ndrangheta. Quest’anno il raccolto della Valle del Marro – Libera Terra sarà ancora più abbondante. I frutti “buoni e giusti” potranno essere ordinati in eleganti scatole di cartone da 8 kg, con un ordine minimo di 1 pallet da 48 cassette. «Anche con le scelte di consumo si può lanciare un forte segnale di lotta alle mafie»– spiega il presidente Domenico Fazzari – «L’acquisto delle clementine e delle arance è un gesto che sostiene la buona economia sulle terre riscattate». Negli ultimi anni, la cooperativa di Libera che opera nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, ha arricchito il proprio paniere dei prodotti tipici. Dopo i peperoncini piccanti, le melanzane, l’olio extra-vergine d’oliva, sono arrivati gli splendidi e gustosi agrumi: dono di una terra fertile, particolarmente vocata, Legacoop Settori I dipendenti sul palco in un musical Macellaio, salumiere, pesciaiolo. Ma anche capo reparto, direttore, vigilante. E persino i clienti, con i banchi del supermercato come ambientazione. Sono i protagonisti di “Coop mia!”, lo spettacolo dei dipendenti di Unicoop Firenze, il cui ricavato andrà a sostegno dei progetti della Fondazione Il Cuore si scioglie e che ha debuttato domenica 11 ottobre, al teatro Puccini di Firenze. Una commedia musicale per la regia di Antonella Lombardo e la sceneggiatura di Stefano Silvestri. Sul palco sono salite persone che non hanno mai recitato, cantato, ballato, e che in due anni di lavoro hanno messo su lo spettacolo, guidati da professionisti del settore, nel loro tempo libero. L’ambientazione è alla “cooppina” del Galluzzo: una dimensione da “bottega”, fra clienti rompiscatole e dipendenti ognuno con la propria storia, che rischia di essere soppiantata dai giganti del commercio: gli ipermercati. Alla fine sono i valori a spuntarla, ma lo spettacolo risulta godibile, fra il grottesco e l’ironico rappresentato da personaggi stralunati, come il capo reparto che ha soltanto Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 due miti: Rocky Balboa e Turiddo Campaini, da oltre 40 anni presidente di Unicoop Firenze. La messa in scena fila via liscia e regala risate in abbondanza, in una rappresentazione che intreccia il chiacchiericcio popolare con gli ideali (ma anche i luoghi comuni) sulla catena di supermercati e ciò che la lega al mondo della sinistra. l’uso degli ibridi e alla manipolazione genetica. A tutti poi è stato offerto un buffet con prodotti biologici preparato dai soci di Terre joniche – Libera terra. Tra i tanti ospiti alla Cepa anche molti cani, alcuni dei quali in cerca di adozione. Insomma una vera semina per il futuro e non solo semina materiale. COOP TERRE JONICHE-LIBERA TERRA Si semina il futuro sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta Seminare il futuro, tornando ai metodi tradizionali di semina e di utilizzo di colture naturali, biologiche. Anche quest’anno, per la quarta l’iniziativa si è svolta a Isola di Capo Rizzuto, grazie alla cooperativa Terre Joniche –Libera Terra. Lo scopo è quello di ripetere un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo: quello della semina a mano. L’iniziativa, promossa da EcorNaturaSì, a Isola di Capo Rizzuto ha avuto una location particolare, la località Cepa (Strada Provinciale 47), sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta e affidati in gestione alla cooperativa “Terre Joniche –Libera Terra” nel 2012 dall’Amministrazione guidata da Carolina Girasole. Ad accogliere i tanti partecipanti, famiglie, bambini, cittadini appassionati e curiosi, c’erano i membri della cooperativa con il presidente Raffaella Conci che ha letto il messaggio di benvenuto e i motivi della giornata dedicati alle colture biologiche. Una giornata che è servita per trascorrere del tempo in compagnia, all’insegna del bio appunto, a difesa della biodiversità, del rispetto per la terra e della tutela dell’ambiente. Tutti i partecipanti hanno collaborato alla semina a mano di grano biologico, proveniente da un processo di selezione che rinuncia alPrimo piano ACI TANGRAM Comune di San Benedetto del Tronto, Vincenzo Marini Marini, presidente Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, Laura D’Ignazio, dirigente scolastico Isc Centro San Benedetto del Tronto. COOPSELIOS Riceve il premio “Grande Impresa Responsabile” La cooperativa inaugura “Spazio Tangram” Dare spazio alle idee. E’ questa la natura dello “Spazio Tangram” della cooperativa sociale Tangram di San Benedetto del Tronto (Ap), che sarà inaugurato sabato 17 ottobre, alle 16.30, in via Colle Ameno 1. Venerdì 16 ottobre, alle 18.15, si svolgerà invece la tavola rotonda “Istituzioni e terzo settore a confronto” per presentare questo progetto cui interverrà il presidente di Legacoop Marche, Franco Alleruzzo. “Diamo spazio alle storie – così la cooperativa descrive “Spazio Tangram” – Offriamo opportunità di incontro e di apprendimento. Il nostro obiettivo è far crescere la comunità, proporre occasioni di attivazione per i cittadini, mettere a disposizione dei bambini uno spazio dove potersi esprimere, dove crescere in armonia e serenità. Questo è il futuro che immaginiamo, così abbiamo iniziato a costruirlo”. Alla tavola rotonda “Istituzioni e terzo settore a confronto”, insieme al presidente Alleruzzo, interverranno Francesco Ciarrocchi, presidente Tangram, il deputato Luciano Agostini, Anna Casini, vicepresidente Regione Marche, Margherita Sorge, assessore alle Politiche sociali del Legacoop Settori Una realtà reggiana di rilievo locale e nazionale in ambito sociale ed assistenziale, la cooperativa Coopselios, si è aggiudicata il premio Unioncamere “Grande Impresa Responsabile” ed è stata premiata ufficialmente in occasione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale il 7 ottobre, assicurandosi anche un cortometraggio promozionale sulla sua attività, di 6 minuti, realizzato da Sky Reteconomy. Alla premiazione era presente, in rappresentanza della giunta della Camera di Commercio di Reggio, Lorenzo Giberti, all’interno dell’organismo camerale delegato ad innovazione, ricerca e formazione. L’iniziativa “Premio Impresa Responsabile” è stata lanciata per la prima volta quest’anno a livello nazionale da Unioncamere, in collaborazione con Terzocanale e con il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, con il contributo delle Camere di Commercio, per valorizzare l’impegno delle imprese che sanno conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali ed ambientali, creare mo- Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 delli di sviluppo sostenibile, facilitare il dialogo tra attori della filiera nel rispetto della trasparenza e della legalità. Coopselios si è distinta sin dal 1984 per questo impegno su più fronti, sviluppando la propria attività in ambiti assistenziali modulati secondo le differenti necessità dell’utenza, dagli anziani al settore infanzia, dal settore disabili alle problematiche giovanili, con una strategia aziendale che, pur con la crescita dimensionale della propria struttura avvenuta negli anni, ha sempre posto innanzi a tutto i principi di responsabilità sociale d’impresa, l’impegno per la trasparenza e la legalità, il rispetto per l’ambiente, la qualità delle condizioni di lavoro e la centralità delle risorse umane, nonché la trasparenza nei rapporti con il mercato ed il coinvolgimento della comunità. GIOVANI IN VITA Il comune di Cinquefrondi sostiene la Cooperativa L’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi è convinta che “la rinascita culturale della città passa dai principi di legalità e dal rifiuto totale delle mafie. Ha più volte espresso la sua vicinanza ad associazioni, cooperative e cittadini che subiscono atti intimidatori, rimanendo sempre al loro fianco”. Questa mattina si è svolto, presso il palazzo comunale, un incontro tra l’Amministrazione a guida Conia e la Cooperativa “Giovani in vita” di Luppino. La Cooperativa nata nel 2003, ha cercato di porsi due obbiettivi, quello di creare lavoro per i giovani a rischio e quello di ottenere prodotti al massimo della qualità, opera su terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta. Nonostante le innumerevoli minacce ricevute, continuano a fare il loro lavoro con passione e dedizione. Con l’incontro di oggi, questa Amministrazione, vuole rinnovare la sua vicinanza a chi da anni si batte per i diritti della legalità collaborando in maniera seria ed efficiente, dando, anche, la disponibilità di spazi comunali utili per le loro attività ed inoltre l’Amministrazione ha collaborato con la Cooperativa per recuperare dei mezzi utili alle attività. Primo piano ACI COOP NUOVI TRASPORTI Festeggiamenti per i 30 anni di attività Giunge al suo trentesimo compleanno la cooperativa Nuovi Trasporti di Fontane di Villorba (Treviso), impresa che opera nel settore della logistica e dei trasporti per conto terzi. Domenica 18 ottobre dalle ore 11 a Signoressa di Trevignano (via Risorgimento 35) l’importante traguardo sarà celebrato con un momento di festa che vedrà riuniti i soci, insieme alle loro famiglie, i clienti e i fornitori. Accanto al presidente della Nuovi Trasporti Paolo Sbeghen, interverrà Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto. Sarà l’occasione per ripercorrere tre decenni di storia e di attività, anche attraverso le voci di alcuni dei soci fondatori. La cooperativa nasce grazie a un accordo sindacale, proprio il 18 ottobre 1985, dalla scelta di ex dipendenti della Domenichelli, allora in una fase di ristrutturazione che faceva prevedere tagli di filiali e personale: i lavoratori decidono così di unirsi per salvare posti di lavoro, competenze maturate e mercato conquistato sul territorio. Nel dettaglio, l’azienda si occupa di gestione di magazzini, logistica, trasporti (con un parco veicoli ben fornito e variegato) e deposito (dal ricevimento all’imballaggio fino alla spedizione della merce). All’interno dell’impresa opera, in un ciclo lavorativo continuo di 24 ore, un gruppo di professionisti in grado di gestire magazzini di importanti corrieri nazionali; a supportarli/con il supporto di sistemi informatici moderni e sofisticati, che consentono di gestire con grande efficienza la tracciabilità delle merci di entrata e uscita. Comitato Addiopizzo a cui aderisce la Cooperativa Addio Pizzo Travel, che ha come mission “una nuova frontiera del viaggiare responsabile: il turismo pizzo-free, a sostegno di chi ha detto no alla mafia”. «Lo stato d’animo è quello di un movimento incredulo, sorpreso ed emozionato– dice Marannano – ma convinto che da oggi ha un motivo e una responsabilità in più per proseguire quello che è stato fatto in questi anni. Non è assolutamente un punto di arrivo, anzi è un riconoscimento che ci deve spingere a fare di più e meglio. Il riconoscimento va ad Addiopizzo, un movimento collettivo che opera da più di 10 anni sul territorio e di cui mi onoro di far parte assieme a tante altre persone che da tempo dedicano passione e sacrifici per una battaglia difficile». Un ulteriore successo in undici anni di attività che vogliamo condividere con ciascuno di voi che ci avete seguito e sostenuto sin dal primo giorno. Non più eroi solitari ma un intero popolo contro la mafia, solo così potremo superare definitivamente il cancro mafioso. Ecco perché vogliamo dedicare a voi questo ennesimo successo, alle migliaia di consumatori critici, ai tantissimi simpatizzanti in ogni angolo d’Italia e ai mille commercianti pizzofree della rete Addiopizzo. COMITATO ADDIOPIZZO Il presidente Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «Per il vivace impegno a favore della legalità e l’intensa opera di sensibilizzazione portata avanti anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie». È questo il riconoscimento per Daniele Marannano, da due anni presidente del Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 22 OSSERVATORIO SWG Cresce la Nec, l’economia cooperativa e comunitaria Delusi dal capitalismo, frustrati dalle promesse non mantenute di benessere e facilità, esasperati dalla ricerca senza freno del profitto e dal mito dei mercati che si autoregolano, gli italiani hanno iniziato a cercare strade alternative. Siamo ai primi passi di una nuova fase. L’universo economico post crisi non manda in scena solo la ripresa dei consumi, ma porta alla luce un bricolage di modi di fare economia e impresa. Prende forma, nella società reale, un nuovo pezzo di mercato, una nuova economia cooperativa, comunitaria, collaborativa e della condivisione: la Nec. Si tratta di una dimensione che salda diverse esperienze (nuove e storiche): dall’economia cooperativa (che da sola vale il 7-8% del Pil), a quella civile, dal ritorno a stili legati al riuso e al non-spreco, alle micro-produzioni locali e comunitarie, passando per la vorticosa crescita delle esperienze della sharing economy (sono state censite 111 piattaforme attive nel 2015) e per la corsa delle nuove forme di web imprenditorialità. La Nec è un bricolage economico pragmatico (non una teorizzazione)sospinto dalla necessità di risparmiare, dal bisogno di rispondere alle necessità inevase dal mercato (o proposte a caro prezzo), dall’urgenza di trovare una risposta “umanistica” al tema del fare business oggi. La nuova economia cooperativa e comunitaria non è “anti”, non segna la “fine del capitalismo”, ma persegue il pluralismo del mercato e, al contempo, cerca di instillarvi i valori di sostenibilità (ambientale e sociale), di sobrietà e senso del giusto; ma cerca anche di limitare le pulsioni sprecone e profittatrici; di unire fiducia e vicinanza; di saldare esperienzialità e trasparenza, ricerca del profitto e attenzione alle persone. Gli italiani, ad esempio, sono attratti dalle piattaforme sharing (Uber, BlaBlaCar, Airbnb ecc.) e sono entusiasti delle possibilità che offrono, ma, al contempo, sono dubbiosi sul modello d’impresa cui protendono. Per il 60%, infatti, lo spirito sharing imporrebbe un modello cooperativo, non una S.p.a. o una Srl. Un modello che consenta ai fruitori di partecipare alle scelte e alla distribuzione dei benefici. La condivisione, come si suol dire, deve essere su tutto… NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggicawisu un campioninazionali di 1.000 italiani eseguititra il 28 e il 30settembre 2015. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio