La incontinenza fecale
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La incontinenza fecale
L’incontinenza fecale UO Gastroenterologia 2 – Referente Dott. G. Basilisco L’incontinenza fecale è un sintomo altamente invalidante e spesso nascosto dai pazienti. L’incontinenza fecale è caratterizzata dalla perdita incontrollata di feci in individui di età maggiore di 4 anni. Le conseguenze psicosociali dell’incontinenza fecale sono gravi ed includono la perdita dell’autostima, l’isolamento sociale e l’ansia che si possano verificare episodi incontrollati. La fisiopatologia dell’incontinenza fecale è più di frequente multi fattoriale e include alterazioni neuromuscolari dello sfintere anale, del transito colico, del pavimento pelvico e della compliance e sensibilità rettale. Presso la Fondazione sono disponibili tutte le tecniche diagnostiche utili ad escludere le cause secondarie di incontinenza fecale e a definire i meccanismi fisiopatologici coinvolti. In particolare è disponibile l’ecografia transanale per lo studio dell’integrità strutturale dello sfintere esterno, la manometria anorettale per lo studio della funzione dell’ anoretto, la risonanza magnetica e la defeco grafia per lo studio dell’anatomia del pavimento pelvico e l’elettromiografia per lo studio dell’innervazione dello sfintere esterno-puborettale. La terapia si basa nella maggioranza dei casi sulla normalizzazione del transito colico e della forma delle feci, con una dieta adeguata e l’eventuale uso della loperamide, e su una ginnastica rieducativa della muscolatura dell’ano e del pavimento pelvico. In casi più rari e selezionati è possibile ricorrere a tecniche di svuotamento programmato del retto o, in ambito di ricerca, a tecniche chirurgiche o di neuro modulazione dell’innervazione estrinseca del colon e del pavimento pelvico.