Opportunità mercato canadese e sintesi idea progettuale

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Opportunità mercato canadese e sintesi idea progettuale
 Nuove opportunità sul mercato canadese per le produzioni agroalimentari italiane di qualità: proposta progettuale per Confindustria PU-­‐Marche
Camera di Commercio Italiana in Canada –Luglio 2015 1. LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO TARGET Il Canada scambia, tra import ed export, un ammontare totale superiore a 60 miliardi di dollari in prodotti agroalimentari, con trend costantemente in crescita. Le importazioni canadesi del Made in Italy sono stabili e la qualità dei prodotti Italiani risulta favorita ed apprezzata. La distribuzione provinciale delle importazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy vede generalmente una maggiore recettività del Quebec, dell’Ontario, della British Columbia e dell’Alberta. Tra i prodotti italiani più apprezzati dal consumatore canadese troviamo l’olio extra vergine di oliva (di cui l’Italia è leader incontrastato di mercato), pasta, prodotti da forno, trasformati vegetali e preparati di frutta, formaggi e latticini, vino. Il consumatore canadese è sempre più consapevole dei benefici di una dieta sana ed equilibrata. Di conseguenza, negli ultimi anni si sta sviluppando une rete di distribuzione e vendita di prodotti naturali e biologici (es: reparti specializzati in prodotti naturali e senza glutine nei supermercati). Nel mercato canadese sono presenti caratteristiche ‘facilitanti’ della distribuzione alimentare. Dei 61.6 miliardi di dollari spesi nel settore alimentare in Canada, una quota pari a 83.9% viene spesa in negozi alimentari (piccola distribuzione specializzata) e solo il 10% si rivolge alla grande distribuzione: tali valori sono nettamente invertiti per quanto riguarda gli Stati Uniti ed offrono un indubbio canale di accesso privilegiato per i prodotti agroalimentari di nicchia. Prodotti di salumeria Gli import totali sui prodotti di salumeria italiani, più di 15,7 ml CAD, sono aumentati di quasi 93% nel corso degli anni 4 anni. Nel 2014, l’Italia si è posizionata al secondo posto nella classifica con una quota di mercato di 4,6% sul totale degli import canadesi, dopo gli Stati Uniti ( 94% quota di mercato in 2014) e davanti la Spagna (0,4% quota di mercato). Pasta L’import totale di pasta è aumentato nel corso degli anni. Sulle importazioni finali si è passati da 362 milioni CAD nel 2010 a 452 milioni CAD nel 2014. Nel 2014, l’Italia si è posizionata al secondo posto dopo gli Stati Uniti, con ben 54 milioni CAD. La quota di mercato dell’Italia è del 12% sul totale dell’ import canadese. Olio d’oliva L’Italia, con i suoi 109.5 mln CAD in 2014, si conferma il maggiore esportatore di olio, con una quota di mercato del 69%, davanti la Grecia (9,7% quota di mercato) e alla Spagna (6,7% quota di mercato). Dal 2012, il mercato dell’olio d’oliva è in forte espansione in Canada (+14% rispetto al 2012). Aceto Con un fatturato di oltre 18 mln CAD, l’Italia è il primo esportatore di aceto in Canada e rappresenta una quota del 46%. Al secondo posto gli Stati Uniti che detengono una quota di mercato del 35%. È un mercato in forte crescita (+ 19% nel 2013). Formaggi L’importazione di formaggi Made in Italy in Canada rimane abbastanza stabile nel corso degli ultimi cinque anni (59 mln CAD nel 2013), occupando il secondo posto nella graduatoria dei paesi esportatori verso il Canada subito dopo gli Stati Uniti. La quota di mercato dell’Italia rappresenta circa il 20,9% sul totale dell’ import canadese. 2 | P a g e Prodotti biologici La salute, la forma fisica e i problemi legati allo stress sono al centro delle preoccupazioni dei consumatori canadesi che, grazie ad un maggiore accesso alle informazioni, sono sempre più coscienti di quello che acquistano (e, in questo caso, mangiano). Le preoccupazioni in termini di salute e prevenzione delle malattie si traducono in una maggiore attenzione alle proprietà nutrizionali e alla composizione degli alimenti. Allo stesso tempo, i consumatori sono più coscienti riguardo a tematiche quali l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, gli additivi alimentari e gli OGM. Di conseguenza, il consumatore canadese è sempre più consapevole dei benefici di una dieta sana ed equilibrata. La domanda crescente all’interno di questo mercato di nicchia costituisce quindi un’ottima opportunità per i prodotti ricchi di nutrienti naturali, alimenti funzionali innovativi e ingredienti sani certificati, e in particolare, i prodotti biologici. L’UE e il Canada hanno siglato un accordo di mutua equivalenza per i prodotti biologici, in base al quale i prodotti certificati secondo regolamento europeo vengono riconosciuti come equivalenti al regolamento canadese, facilitando di conseguenza le procedure di import-­‐export tra le due aree. Unione Europea e Canada hanno siglato un accordo di libero scambio – CETA. L’accordo è attualmente in fase di ratifica e l’entrata in vigore è prevista nel corso del 2016. L’agroalimentare è tra i settori che più beneficeranno dell’accordo e tra gli operatori canadesi (importatori, broker, buyer) crescente è la domanda di nuovi prodotti di specialità con cui arricchire i rispettivi portfolii prodotti all’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio. 2. I SERVIZI DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN CANADA -‐‑‒ CCIC La CCIC assiste l’impresa in ogni singola fase del processo di internazionalizzazione: (i) valutazione potenzialità e selezione paniere di prodotti da introdurre sul mercato; (ii) match making e selezione buyer/importatore e assistenza alla formalizzazione accordo commerciale; (iii) market test e merchandising – in collaborazione con buyer/importatore e rete negozi di specialità e boutique alimentari; (iv) atelier e sessioni di education per canale HoReCa. 3 | P a g e 3. PROPOSTA PROGETTUALE PER CONFINDUSTRIA PU -‐‑‒ MARCHE Il documento descrive due proposte di servizi strettamente correlate: a) un’attività formativa personalizzata sulle caratteristiche ed opportunità dell’offerta agroalimentare del territorio marchigiano; b) l’attivazione di un percorso di match making con operatori canadesi interessati ad integrare il proprio portfolio, con produzioni ‘Made in Marche’. ATTIVITÀ 1: WORKSHOP: NUOVE OPPORTUNITÀ SUL MERCATO CANADESE PER LE PRODUZIONI AGROALIMENTARI ‘MADE IN MARCHE’ Descrizione di sintesi Le opportunità di integrazione e scambio tra Italia e Canada sono crescenti e ancora non completamente sfruttate e la prossima entrata in vigore dell’accordo di libero scambio UE-­‐Canada – CETA – costituirà un indubbio acceleratore agli scambi commerciali tra le due aree-­‐mercato. Il trattato CETA avrà effetti particolarmente rilevanti per le filiere agroalimentari. Il workshop proposto alterna a sessioni più propriamente informative, approfondimenti per i diversi comparti del settore, testimonianze dirette di operatori (video) e sessioni di check up per l’autovalutazione delle potenzialità della propria azienda e la definizione di un piano di internazionalizzazione in Canada. Tra i temi affrontati: caratteristiche del mercato, sistema distributivo, posizionamento delle produzioni Made in Italy, pricing, etichettatura, impatto del CETA nelle diverse filiere, contrattualizzazione accordi di rappresentanza e distribuzione, gestione rapporti con i partner commerciali, comunicazione efficace con partner commerciali canadesi, strategie e strumenti per accesso e progressivo radicamento sul mercato, come valutare le potenzialità della propria azienda per il mercato canadese. Le aziende partecipanti potranno altresì: •
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beneficiare di informazioni aggiuntive e personalizzate successive al workshop – Questions and Answers -­‐ attraverso il workshop desk attivo presso la Camera di Commercio Italiana in Canada. Essere segnalate ai buyer/distributori/importatori del network della Camera di Commercio italiana in Canada. Durata: 4 ore Costo: 3.000 euro – IVA non applicabile. Il costo non include viaggio e soggiorno speaker (spostamenti interni Italia) 4 | P a g e ATTIVITÀ 2: FACILITAZIONE MATCH MAKING CON OPERATORI CANADESI Descrizione di sintesi La CCIC identifica, tra le aziende partecipanti al workshop, quelle a maggiori potenzialità. Le aziende selezionate sono presentate agli operatori canadesi interessati ad integrare il proprio portfolio prodotti con produzioni ‘Made in Marche’. E’ raccolto il feedback degli operatori e, su questa base, definite agende personalizzate per le aziende marchigiane. L’attività di b2b può svolgersi: -­‐
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a distanza, via skype, con l’assistenza costante di personale esperto della CCIC. In questo caso, l’azienda dovrà assicurare la spedizione di una campionatura direttamente, attraverso missione commerciale. In entrambi i casi l’azienda beneficia di briefing preparatorio, assistenza tecnico – specialistica nel corso del b2b, follow up ed assistenza alla definizione accordo commerciale. Costo: da definire in funzione numero aziende partecipanti e opzione organizzativa selezionata (b2b telematico o missione commerciale) 5 | P a g e