Ferragosto: festa dell` Assunta
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Ferragosto: festa dell` Assunta
A n n o X I ( X X V I ) - n ° 8 - A G O S T O 1 9 9 3 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. abbonamento postale gr. 111 - n° 144 - inf. 7 0 % "La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050* c.c.p. n" 12158010 intestato a Parrocchia S. Margherita-01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito "Silvio Pellico" s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. 826297 Il silenzio della montagna ci parla di Dio Ferragosto: festa dell'Assunta Quest'anno cade di domenica. E' una solennità tanto cara al cuore dei cristiani, come a quello dei falisci: è la festa della m a m m a salita al cielo, e dal cielo ci indica la meta finale della nostra vita. A Campo Imperatore, sul Gran Sasso, a duemila metri di quota, Giovanni Paolo II ha recitato la preghiera dell'Angelus Domini, a mezzogiorno di domenica 20 giugno, insieme con numerosissimi fedeli abruzzesi, tra cui migliaia di alpini. Carissimi Fratelli e Sorelle! E' un incontro particolare questo di oggi, nel quale ci è data l'opportunità di recitare l'Angelus nella suggestiva cornice del Gran Sasso, accanto a questa Cappella che ho a p p e n a benedetta, semplice e graziosa, incastonata com'è nel maestoso paesaggio a me ben noto e caro. Q u i il s i l e n z i o d e l l a m o n t a g n a e il c a n d o r e delle n e v i c i p a r l a n o d i Dio, e c i a d d i t a n o la v i a della c o n t e m p l a z i o n e , n o n s o l o c o m e s t r a d a m a e s t r a per fare esperienza del Mistero, ma anche quale condizione per u m a n i z z a r e la n o s t r a v i t a e i r e c i p r o c i r a p p o r t i . Si sente oggi un gran bisogno di allentare i ritmi talvolta ossessivi delle nostre giornate. Il contatto con la natura, con la sua bellezza e la sua pace, ci ritempra e ci ristora. M a mentre l'occhio spazia sulle meraviglie del cosmo, è necessario rientrare in noi stessi, nella profondità del cuore, in quel centro della nostra persona, in cui siamo a tu per tu con la nostra coscienza'. Lì Dio ci parla, e il dialogo con Lui restituisce senso alla nostra vita... Cari amici, vi siete qui radunati, preoccupandovi di assicurare al vostro incontrof estoso il respiro ossigenante della preghiera. Esso, del resto, si a m a l g a m a bene con la vostra storia e la vostra cultura, oserei dire con la vostra "spiritualità". Voi siete infatti, come "plasmati" dalla montagna, dalle sue bellezze e dalle sue asprezze, dai suoi misteri e dal suo fascino. La montagna apre i suoi segreti solo a chi ha il coraggio di sfidarla. Chiede sacrificio e allenamento. Obbliga a lasciare la sicurezza delle valli, m a offre a chi ha il coraggio dell'ascesa gli spettacoli stupendi delle cime. Essa è pertanto una realtà fortemente evocativa del c a m m i n o dello spirito, chiamato ad elevarsi dalla terra al cielo, fino all'incontro con Dio... So dell'impegno che state ponendo, con esemplare entusiasmo, soprattutto nella pastorale familiare. E' una scelta che merita un vivo incoraggiamento, in questo tempo difficile in cui sulla famiglia si accaniscono forze corrosive che ne minacciano l'unità e la serenità. E' necessario dunque che, nella società civile come nella Chiesa, per il sostegno a questa fondamentale istituzione siano investite le migliori energie. Le famiglie cristiane siano davvero lievito nella società, vivendo la loro vocazione di "chiese domestiche", ispirate profondamente dal Vangelo, ricche di preghiera, di tenerezza, di testimonianza. Carissimi Fratelli e Sorelle! Affidiamoci a Maria, che in q u e s t a Cappella è onorata col titolo suggestivo di " M a d o n n a d e l l a N e v e " , non solo appropriato per la stupenda cornice della natura circostante, ma anche fortemente evocativo del suo mistero di d o n n a del candore: la 'Iota pulchra", l'immacolata. Ella ci insegni la via della fedeltà a Cristo. Ci otteng a coraggio e fiducia. Nella Basilica di S. Margherita si è soliti celebrare anche la " G i o r n a t a p r ò S e m i n a r i o " , che significa: credere nei valori dello spirito, sentire il bisogno di guide preparate ad indicare la via del Cielo, e per questo scopo contribuire generosamente alla sopravvivenza dei nostri Seminari di Viterbo e Montefiascone, sentire il bisogno di pregare perché il Signore non ci faccia mai mancare "operai per la s u a messe". Dopo la S. Messa delle 19,30 - nella chiesa di S. Francesco - rinnoveremo la nostra dedizione a Maria, invocata sotto il nome della Quercia, patrona della nostra Diocesi, e la cui immagine si trova sul portale della chiesa. N O TA POLITICA_ La lettera alla quale vuole rispondere questa "nota "è pubblicata apag. 2 del nale. E' bene leggerla prima, per rendersi conto della polemica. In questo numero, tra le lettere ricevute, se ne pubblica una avversa a questa nota. Merita che sia letta d a tutti perché tutti tocchino con mano il livore che inquina, avvelena, guasta l'animo del cittadino che esclude ogni altra visione politica all'infuori della sua. Pura miopia e schietto egoismo. Anche noi, come tutti gli onesti gridiamo: fuori i corrotti e via i corruttori! Solo vorremmo che la Magistratura, alla quale siamo grati e nella quale esprimiamo fiducia, facesse presto a pronunciare le sentenze. L'«indizione» non è ancora c o n d a n n a e non possiamo, s e n z a processi, condannare tutto e tutti. Dalla lettera appare vivo il desiderio che la D.C. non solo non ricompaia più e n e m m e n o rinnovata o rifondata, m a appare anche più chiaro che tutti i cattolici debbano essere polverizzati e scompaiano per sempre, per sempre esclusi o banditi dalla vita pubblica e politica. L'intento di tutti gli sforzi sembra solo questo. Di tutt'altro parere sono invece i vescovi, i quali continuano a dire: - Cattolici, state uniti! - M a dove? Intanto sulla dottrina sociale della Chiesa, dottrina che è nel mondo intero la più avanzata, la più utile all'uomo, al suo bene e al bene comune. Se poi ci sarà chi d a questa dottrina gior- saprà trarre programmi moderni, attuali, reali, costui, costoro, queste istituzioni, aggregazioni, partiti, bene vengano ché i cattolici, pietre vive della società alla quale appartengono, hanno ancora qualcosa d a dire, qualcosa d a fare, fondati sopra questa loro intramontabile dottrina alla quale per divina chiamata debbono rendere testimonianza operosamente, dovendo intonare a Dio le realtà terrestri. E' un loro diritto, è un loro dovere e faranno del tutto per non lasciarsi escludere dal dare questo loro valido e prezioso aiuto. Si intende autonomamente, liberamente, responsabilmente, fuori cioè di ogni implicanza di gerarchia di chiesa. Faranno pertanto del tutto - ne siamo certi - a restare se stessi senza farsi frastornare, incantare d a q u e s t a o quest'altra Sibilla. E fuori di ogni pretesa di porsi domani alla guida; "stare nei banchi dell'opposizione", come auspica la lettera, non è vergogna, m a collaborazione. E se nel libero esercizio del suo sovrano potere democratico, il popolo italiano riserverà ai cattolici questo ruolo, bene venga questo servizio purché la democrazia viva, si rafforzi, cresca. M a "gli italiani - dice Martinazzoli torneranno a capire che le nostre ragioni più alte sono anche le loro". pag. 2 LA V O C E - n° 8 - Agosto 1993 Addirittura: Sono rimasto esterrefatto nel leggere la sua Nota Politica apparsa sul n° 7 del mensile d a Lei diretto a commento del risultato delle elezioni provinciali. Per Lei siamo ancora in piena guerra fredda con il mondo diviso in due blocchi contrapposti, il suo mi è apparso un. linguaggio distorto ed imbarazzato di chi si affanna ancora a difendere una D.C. sprofondata in una crisi irreversibile. La caduta del muro di Berlino, caro Direttore, ha provocato più danni al sedicente partito dei cattolici che al vecchio P.C.I. Lei afferma che il candidato D.C. è stato bocciato perché di vecchio stampo, lo aggiungo, non solo per questo m a anche e soprattutto perché non aveva alcun valore cristiano da proporci, si trattava di votare infatti per un divorziato, padre di quattro figli che convive "more uxorio" con una concubina. Se questi sono i campioni dal nuovo, io sto dalla parte di quelli che Lei si ostina ancora a chiamare marxisti. E la miopia che Lei attribuisce ai cattolici perché non si sono astenuti dal voto la ritorco su di Lei per il semplice motivo che oramai le ideologie, marxismo compreso, sono andate in frantumi e sono state cancellate dalla storia di questo Paese. La vecchia e logora D.C. è vissuta di rendita per mezzo secolo sull'anticomunismo e credendosi immarcescibile, ha gestito un potere arrogante, Lettera aperta esterrefatto! clientelare e truffaldino. Non è affatto casuale che lacommissione parlamentare antimafiacorrobori in pieno l'analisi dei magistrati palermitani, indicando con chiarezza il ruolo degli "andreottiani" (corrente egemone anche in Provincia di Viterbo) e quello della massoneria nel sistema di potere di "Cosa nostra". L'unità dei cattolici che la maggioranza della pubblica opinione ha sempre respinto, non si può certo esumarla oggi, quando persone oneste ed integerrime quali Segni, Orlando, Michelini, Scoppola, Ardigò, Gorrieri ed altri, non se la sentono più di convivere con gli Sbardella, i Gava, i Ciarrapico, i Pomicino, i Vitalone, i Prandini e quanti altri popolano la galassia D.C. Giulio Andreotti, l'uomo dell'oltre Tevere, il simbolo stesso della D.C. e del potere in Italia dalla fine del fascismo ad oggi (e meglio sarebbe dire dalla continuazione del fascismo sub specie democratica) ha già ricevuto la condanna morale e politica del popolo italiano, indipendentemente dal giudizio che su di lui formulerà la giustizia penale. La gente chiede a gran voce che siano cacciati e puniti tutti i politici che hanno ricevuto voti dalla mafia e che siano interdetti tutti gli affaristi, i pubblici amministratori corrotti e tutti coloro che hanno contribuito a costruire un laido consenso intorno al regime della corru- PERSONAGGIO DEL MESE All'lll.mo Sig. Sindaco di Montefiascone Eccellentissimo Sig. Sindaco, la preghiamo sentitamente affinché voglia farsi portavoce del sentimento di gratitudine che i cittadini falisci vorrebbero esprimere alla giunta d a Lei presieduta, al corpo dei Vigili Urbani, all'Assessore al traffico per la dedizione e l'impegno che hanno dimostrato e dimostrano nell'affrontare i difficili problemi del traffico del centro storico. Poche o nessuna Amministrazione nazionale potrà vantare in ben undici mesi di aver per tre volte cambiato senso di marcia ad una via. E' un record storico che potrete vantare, solo voi. Da dove nasce tutto questo interesse per Via della Croce? (con tutto quello che c'è d a fare, proprio di via della Croce ve dovete impiccià!) Ma se per puro caso sta via ve da tanto noia chiudetela, demolitela, basta che ci dite dove dovemo passà. A Voi luminari amministratori che, della politica a.vete fatto un mestiere, non ci permettiamo di dare consigli m a ricordarvi una grande invocazione indiana "Signore soprattutto insegnami la stupenda lezione che anche io di tanto in tanto per il bene della popolazione possa sbagliare". Ringrazio per l'attenzione e saluto. Grazie A Voi mi rivolgo, gentili amministratori, affinché durante l'estate vi ripariate dal sole. E' arrivata l'estate Come ogni anno il sole picchia forte e surriscalda le strane teste de sti amministratori. Che poveracci fra cartelli e cartelloni non sanno più che fa del traffico di Montefiascone. Parlo del centro storico e dintorni. C'è via della Croce che è la più travagliata forse è il nome che l'ha rovinata. Nessuno della giunta guarda il manto che dell'asfalto vi è rimasto l'incanto. Tutti si preoccupano dei segnali, un giorno si entra a destra, e uno a sinistra e il cittadino si trova nel parapiglia. Sono un abitante de sta strana via e all'Assessore mi voglio raccomandare perché la sera mi dica dove devo passare. Oh! Sindaco e Giunta che strani siete non vi vergognate del degrado del paese. Ma st'Amministrazione ha lavorato guarda al piazzale Roma che palo che ha innalzato era più bello se al posto dei sei faroni vi stavano penzolati sei... Siete bravi politici e nulla vi si può insegnare ma un consiglio vi si può dare da buoni cristiani ogni mattina un'invocazione dovreste fare pregando il Signore che vi insegni a sbagliare. Lettera e poesia firmata zione e del potere mafioso. Altro che rinnovamento, la D.C. se vuole sperare di sopravvivere in un prossimo futuro deve espiare le sue colpe dai banchi dell'opposizione. Oramai la gente è esasperata e non le concederà in tempi brevi di riciclarsi. E per concludere La prego di non importunare più i lettori con quelle arcaiche note politiche e di non difendere più di tanto gli indifendibili. Un cordiale saluto d a Marco Rossi A c c e t t i a m o per b u o n a la f i r m a , m a di M a r c o R o s s i ce ne s t a n n o t a n t i ! R i p e t i a m o : le lettere v a n n o s e m p r e firmate, a n c h e se u n o p u ò c h i e d e r e di n o n far c o n o s c e r e il p r o p r i o n o m e . GRATITUDINE! Aiuto alla Chiesa che soffre Reverendo don Agostino, è con gratitudine che Le scrivo per aver consentito di promuovere nella Sua parrocchia, domenica 20 giugno, una giornata di sensibilizzazione a favore dell'«Aiuto alla Chiesa che soffre». La ringrazio anche a nome del nostro collaboratore don Andrea Jozewowic per la cordiale accoglienza che gli è stata riservata. E' in questa occasione che abbiamo ricevuto il dono di £. 1.145.450. Informeremo di ciò la nostra sede internazionale in Germania (Koenigstein). Una volta ancora sotto i nostri occhi si rinnova il miracolo della carità cristiana che muove ciascun sostenitore dell'Opera, a far proprie, con generosità e sacrificio, le preoccupazioni dei fratelli che sono nel bisogno. La solidarietà mostrata da Lei e dalla comunità parrocchiale, sarà ricompensata dalle preghiere di chi in questo momento attende l'aiuto concreto che avete donato. Rimanendo uniti in questo vincolo di amicizia e di preghiera, La salutiamo vivamente e La preghiamo di estendere il nostro ringraziamento all'intera comunità. Responsabile filiale di Roma Gabriella Diano Al Decano Parroco della Basilica di S. Margherita Al Presidente del Comitato Festeggiamenti patronali di S. Margherita Con riferimento alla Vs. richiesta in data 25.6.1993; ho il piacere di comunicarLe'che la Giunta Municipale, nella seduta del 7.7.1993, ha concesso il patrocinio alla Festa Patronale di S. Margherita. Con lo stesso atto, si è assunta l'onere di contribuire alla spesa che il Comitato Festeggiamenti dovrà sostenere per la effettuazione dei fuochi d'artificio, mediante copertura della relativa spesa fino alla concorrenza di £. 1.500.000. Distinti saluti L'Assessore al Turismo Aldo Paolini Spettabile Comitato Festeggiamenti S. Margherita In esito alla richiesta avanzata dallo Spettabile Comitato, comunichiamo che il Consiglio di Amministrazione di questa Banca - nella seduta del22.6.1993 - ha deliberato un contributo di £. 1.500.000. L'occasione ci è gradita per porgere diali saluti. Banca Coop. Cattolica Il Direttore Generale cor- pag. LA V O C E - n° 8 - Agosto 1993 3 Vecchie foto Sinodo diocesano Il Sinodo diocesano è l'assemblea dei sacerdoti e degli altri fedeli della Chiesa particolare scelti per prestare aiuto al Vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana (can. 460)". Sarà celebrato in questo anno pastorale nella nostra diocesi (1993-1994). L'ultimo celebrato per la diocesi di Montefiascone ed Acquapendente fu nel 1958. Il testo del sinodo è un riassunto delle norme concrete allora in vigore. Tante di queste sono ormai superate e per il Concilio Vaticano Il - celebrato posteriormente - e perché oggi i tempi sono diversi d a quelli di ieri, m a tante - specialmente quelle riferentesi alla catechesi - sono ancora d'attualità, adattate naturalmente alle esigenze dell'oggi. Ebbene preghiamo lo Spirito di Dio perché illumini clero e laici, sotto la guida del Pastore della diocesi a stendere norme concrete che siano di vera utilità pastorale ed organizzativa. L'antica viabilità e lo sviluppo urbano di Montefiascone di Giancarlo Breccola Vediamo nel disegno n. 1 il posizionamento del centro abitato di Montefiascone in riferimento alla linea spartiacque tra i bacini del fiume Marta, del lago di Bolsena e del fiume Tevere, praticamente coincidente con quella di crinale principale (1). Nel disegno n. 2 il dettaglio del tracciato e i due percorsi di collegamento con il territorio; esterno al bacino del lago (quello punteggiato di fondo valle), diretto all'interno del bacino (quello tratteggiato di crinale secondario). Parzialmente definit a la situazione territoriale iniziale, cerchiamo ora di percorrere a ritroso l'evolversi dello sviluppo urbano di Montefiascone. L'ultimo importante intervento viario effettuato a Montefiascone, a parte la realizzazione delle strade e dei raccordi delle nuove zone residenziali, fu quello voluto dal Card. Aldrovandi nel 1744 quando, avutone il permesso dal Governo pontificio, fece deviare il percorso dell'esistente strad a R o m a n a rendendolo tangenziale alla Porta di Borgo e costruendo un viadotto per rendere più agevole la via. Il viadotto o ponte in questione è ancora quello che oggi separa via O reste Borghesi d a via delle Cannelle, le quali originariamente costituivano un unico tracciato. Sappiamo che precedentemente la Cassia romana lambiva la parete posteriore della basilica di S. Flaviano. Anche recentemente, nei pressi dell'ex lavatoio delle Cannelle, in occasioni di alcuni lavori di scavo, sono affiorati alcuni basoli di strada romana. Questo percorso, oggi scomparso (2), proprio all'altezza della fontana delle Cannelle si diramava vèrso Orvieto e proseguiva per Bolsena. Era dunque questo il percorso tracciato che il cardinale voleva sostituire? La risposta non è così semplice. Esisteva a Montefiascone, in quel periodo, un'altra strada, che conduceva a R o m a e quindi detta "romana". Ciò risulta chiaramente d a una descrizione dei Beni Stabili del capitolo della Cattedrale fatta il primo gennaio 1710(3): "L'Ostaria della Scaletta... posta fuori della Città in contrada Guardiano sopra la strada Romana... la detta Ostaria consisteva in una sola Casa a mano manca della strada Romana per andare a Bolseno. \ M a dal 1669 il Rev.mo Capitolo ne fece fabbricare un'altra di contro alla suddetta... et fra dette due case vi passa la strada Romana..." Di questa stazione di posta, detta anche posta Vecchia ed oggi proprietà Scoppola in via Dante Alighieri, si trovano tracce anche in documenti precedenti. Nel 1530 esisteva, in quella località, una casa rurale che nel 1672 ven- Disegno n. 2 ne ricostruita come nuova osteria d a mastro Ludovico Mezi, lo stesso capomastro che stava allora lavorando alla costruzione della cupola di S. Margherita (4). M a tornando alla nostra strada possiamo quindi dire che la via che ufficialmente portava a R o m a e che i signori Priori volevano si usasse e r a questa che d a Bolsena, transitando nei pressi della Stazione di Posta, giungeva fino alla Porta del Borgo. A questo punto sorge spontaneo chiedersi per quale percorso il viaggiatore, una volta arrivato nei pressi della Porta maggiore del paese, si sarebbe dovuto incamminare per poter proseguire verso Roma. La risposta è contenuta in alcuni documenti comunali: (5) "...Havendo la Sacra Congregazione ordinato il riattamento della Strada Romana, conforme si vede già per la volta di Viterbo perfettionata, e cammina più comodamente di prima, che passava per la traversa del Castagno. .. si voglia supplicare questo illustrissimo Vescovo (sitratta delBarbarigo), acciò si degni operare appressi li signori Superiori, chela Posta sia messa dentro la Città, e la strada passi parimente per la medesima per l'utile accidente, come si è detto". E questo è il parere a riguardo, di uno dei consiglieri: "Sono di parere che detta strada passi dentro la Città, che si procuri di mettere anche la Posta de Cavalli, Calessi, Carrozze dentro la Città in luogo comodo, perché con questo mezzo li forastieri saranno ben trattati, e porterà utile a questo Popolò in vendere de commestibili, et altro..." 1 ) Disegno tratto dalla Carta Idrografica d'Italia, Fiume Marta e Lago di Bolsena, Roma 1901. 2) Nel 1836 questa strada era ancora esistente, come risulta da un acciaio tratto da "Italie Pictoresque", Paris, disegnato da Labrouste e inciso da Sauvage. Inoltre, nel 1841, il De Angelis nel suo Comentarìo così scriveva a pag. 135: "...un (ingresso di s. Flaviano) al livello del poggio sulla grande strada romana che introduce alla Chiesa superiore...". 3) Arch. Cap. Cattedrale, Registri dei Beni del Capitolo. 4) Idem 5) Arch. Comunale, Libro delle Riformanze 1687-1693, n. 30, fogli 179 e 180, $7 dicembre 1692. (segue) pag. 4 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 V a n n o d a 97 m i l i o n i a 100 m i l a lire Il Sindaco spiega le bollette dell'acqua C S c e n d e in c a m p o p e r s o n a l m e n t e il s i n d a c o per s p i e g a r e e chiarire la s i t u a z i o n e d e l l e b o l l e t t e d i p a g a m e n t o d e l l ' a c q u a p o t a b i l e c h e a M o n t e f i a s c o n e c o s t i t u i s c o n o m o t i v o di a c c e s e p o l e m i c h e e di malc o n t e n t o per le s o m m e r i c h i e s t e . "A strillare perle bollette salate sono una esigua minoranza • e s o r d i s c e M a u r i z i o M i n c i o t t i in u n a n o t a i n v i a t a al n o s t r o g i o r n a l e - e lo dimostro cifre alla mano. Su 7.029 utenze, ben 5.277pari al 75% devono pagare il minimo, cioè il solo canone di lire 99.900 che equivale ad un consumo di 4 quintali di acqua al giorno e a 144 metri cubi all'anno. A questa cifra devono aggiungere il 9% di IVA, 350 lire al me per la legge Merli e 6.000 di aggio. Inoltre 662 utenze (9%) pagano 139.000 lire con un superconsumo di 36 metri cubi; 436 (6%) £. 213.600 con 72 me di superconsumo; 265 (4%) con 108 me in più e soltanto 389 utenti che sono pari al 5,5% han- L'AGENDA DI MALAPENNA ^ no consumato anche oltre 10 q.li di acqua al giorno e dovranno quindi far fronte a questo enorme superconsumo". Il s i n d a c o M i n c i o t t i fa n o t a r e c h e q u e s t ' u l t i m a f a s c i a di u t e n z a deve p a g a r e ben 4.000 lire al m e t r o c u b o di a c q u a c o n s u m a t a o l t r e il d o v u t o e si fa p r e s t o a r a g g i u n g e r e s o m m e di oltre u n o o d u e m i l i o n i . M i n c i o t t i ha c o n f e r m a t o la b o l l e t t a r e c o r d arrivata alla d i s c o t e c a Holl y w o o d di oltre 87 m i l i o n i di lire. "Avevano una perdita all'interno del loro impianto idrico che è s p i e g a t o il s i n d a c o - ma la lettura dei loro contadurata dei mesi-ha tori è regolare". Nel 1992 s o n o stati c o n s u m a t i a M o n t e f i a s c o n e 1.257.083 m e di a c q u a e a f r o n t e di u n a s p e s a di g e s t i o n e d i 1 miliard o e 72 m i l i o n i , l'entrata è d i 1 m i l i a r d o e 240 m i l i o n i . MALAPENNA E' f i n i t a 1 a 1 la p a r t i t a fra m e d i c i e s a c e r d o t i Per 5 m i l i o n i al g i o r n o Camici bianchi contro tonache nere Rocca dei Papi affittasi... E' finita in parità, senza gloria e senza infamia, la partita di calcio fra medici e sacerdoti disputatasi sul campo sportivo di Villa Salotti a Montefiascone. Un gol per parte anche se c'è da dire subito che i "sanitari" hanno fallito un calcio di rigore. Due sacerdoti sono dovuti uscire per infortunio... subito soccorsi dagli "avversari" in campo. Don Pino Curre ha abbandonato al 20° del primo tempo e fino allora era stato una vera spina nel fianco per la difesa in camice bianco. L'altro infortunato è stato Don Alberto Canuzzi, dimenticatosi forse troppo presto di non essere più under 40 ma... 60. Comunque sono stati novanta minuti di gioco piacevole con virtuosismi individuali degni di nota da ambo gli schieramenti. li primo gol è stato segnato dai preti con uno scatenato Don Domenico Bandini che ha letteralmente infilzato l'incolpevole Germani. Il pareggio è venuto al 12° del secondo tempo con una altrettanto bella segnatura del dottor Stefano Mocini, non per nulla specialista in medicina dello sport. Ed ecco di seguito le formazioni che si sono date battaglia senza esclusioni di colpi, ma con esclusione di gol: sacerdoti - Andrea, Fedelini, Passarella, Bandini, Frezza, Curre, Neri, Spadavecchia, Giulianelli, Trapè, Mugnaini (Canuzzi); medici - Germani, Mozzetti, Meschini, Marziali L., Minciotti, Mocini, Lozzi, Bartoleschi, Marziali R., De Simoni, Muzzi: arbitro - sig. Massimo Crescenzi; reti: Bandini al 21° del 1° tempo e Mocini al 12° della ripresa. Umberto G. Ricci Con 5 milioni, più 2 di cauzione che verranno restituiti se non si è procurato dei danni, chiunque può affittare, per un giorno, la Rocca dei Papi di Montefiascone. In teoria potrebbe farci quello che vuole anche se l'uso dell'antica fortezza papale è congeniale per feste, ricevimenti, pranzi di nozze o di lavoro, convegni e party vari. Al danaroso locatario, il C o m u n e mette a disposizione due grandi saloni di oltre 600 metri quadrati al primo piano e diverse altre sale e salette al piano terreno che possono ospitare agevolmente oltre 5 0 0 persone. L o d e v o l e i n i z i a t i v a del C o m u n e Tante novità nel traffico cittadino Campi solari alla Villa Salotti Anche per questa estate il Comune di Montefiascone ha organizzato i campi solari presso la Villa Cardinal Salotti in cui sono accolti bambini di ambo i sessi di età scolare. Vengono prelevati al mattino dagli scuolabus che li riporta a casa nel tardo pomeriggio. Si tratta di una iniziativa ormai collaudata.nel tempo e che comporta notevoli benefici sia ai piccoli "campeggiatori" che alle loro famiglie. Finita, infatti, la scuola, a molti genitori si pone il difficile problema dei figli che restano soli in casa senza alcuna vigilanza. A volte si tratta di bambini piccoli che non si possono lasciare incustoditi. Ed ecco la "scialuppa di salvataggio" offerta dai campi solari che quest'anno sono particolarmente affollati. Assistono queste frotte di vivaci bambini le ragazze delle cooperative giovanili di servizio che hanno già alle spalle una consolidata esperienza. L'ambiente poi è quanto di meglio si possa sperare: svariati ettari di parco con querce, cerri, pini e abeti secolari, un campo sportivo, freschi viali alberati ed ambienti interni con mensa e servizi della massima efficienza. Insomma una iniziativa quanto mai positiva che il Comune ha reso ormai insostituibile che assicura vacanze serene a tanti bambini e tranquillità alle loro famiglie. U.G.R. Novità nel traffico cittadino annunciate dal sindaco Minciotti che interessano il settore dei trasporti pubblici e la viabilità interna al centra di Montefiascone. Il capolinea ACOTRAL sarà spostato da piazzale Roma a via Cardinal Salotti nello slargo vicino all'edicola dei giornali. Sarà istituito il senso unico di marcia in via Dante Alighieri, trasversale interna della Statale Cassia in direzione di Bolsena. La consolare Cassia in tutto il suo tratto interno sarà poi preclusa al traffico pesante che sarà dirottato sulla circonvallazione nord che congiunge le Statali Umbro Casentinese Romagnola alla Cassia attraverso via S. Maria delle Grazie, via Cardinal Salotti. Intanto il Comune sta provvedendo alla installazione delle pensiline coperte in tutte le principali fermate delle linee urbane ed extraurbane. Sul piazzale Roma rimarrà il capolinea del servizio di trasporto pubblico urbano la cui istituzione ha sollevato non poche polemiche per la scarsità di passeggeri. A tale proposito c'è da notare che un certo incremento, in tal senso, si è avuto sulla linea per il lago di Bolsena il cui pullman è sempre affollato. Gli altri bus, quelli che collegano le frazioni al centro cittadino, viaggiano il più delle volte a vuoto. Per quanto riguarda il senso unico in via D. Alighieri, non mancano le polemiche, specie da parte dei commer- Ovviamente non rientra nel prezzo il costo del banchetto e della festa in genere, che resta a carico di chi usufruisce dei locali, m a il Comune si accolla le spese del riscaldamento invernale e dell'illuminazione interna ed esterna al monumentale complesso medievale. Per chi se lo può permettere, si tratta di uno scenario d a sogno. La Rocca papale è stata di recente restaurata al suo interno mentre proseguono i lavori per il ripristino del cortile, del ponte levatoio, degli archi e delle mura esterne. A t a : le proposito non v a sottaciuta la barbarie di aver addossato alle mura trecentesche un assurdo casotto in cemento armato per l'installazione di un anacronistico ascensore. I fortunati convitati a questi party milionari hanno anche la fortuna di poter ammirare, dall'alto della Rocca, un panor a m a meraviglioso che va dal Tirreno, all'Amiata, all'Umbria, fino ai monti Sibillini. L'aria fresca e salubre fa il resto perché una giornata alla Rocc a dei Papi di Montefiascone, resti fra i ricordi più belli. Umberto G.R. danti che prevedono un calo dei loro affari. Ma non va dimenticato il fatto che quella traversa interna della Cassia è da tempo fonte di guai per automobilisti e pedoni a causa dell'eccessivo traffico, specie pesante, e per le auto in sosta su ambo i lati. U. G. Ricci GIOIELLERIA MENICHELLI MONTEFIASCONE Concessionaria: BAUME MERCIER, EBERARD, ZENITH, SWATCH GIOIELLI DAMIANI e CREAZIONI PROPRIE ARGENTI ANTICHI- e ICONE RUSSE del 700 e 8 0 0 pag. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 N O T E DI Piccola storia della Reumatologia AGRICOLTURA I pericoli della siccità Purtroppo anche quest'anno l'agricoltura deve subire notevoli danni causati dalla siccità. Sono mesi che non piove, le riserve idriche dei campi sono esaurite ed ogni giorno di più le colture mettono in evidenza segni di sofferenza per la carenza di acqua. I cereali sono cresciuti e maturati in assenza di pioggia ed insufficiente umidità, dando un raccolto scadente di qualità e scarso di produzione; attualmente sono le viti ed gli olivi ad accusare carenza di acqua, stanno rallentando la vegetazione e c'è il rischio che venga compromesso seriamente il loro raccolto. Nel regno vegetale l'acqua è il più abbondante costituente di tutte le cellule fisiologicamente attive. Le foglie sono costituite dal 55 all'85 per cento di acqua ed alcuni frutti possono arrivare anche al 90-95 per cento di contenuto in acqua. Il legno verde contiene dal 30 al 60 per cento di acqua sotto torma di linfa grezza o elaborata in continuo movimento all'interno delle piante. L'assorbimento dell'acqua dal terreno, il trasporlo attraverso le cellule tubolari e la sua dispersione all'esterno, specialmente con la traspirazione, determinano complessivamente il bilancio idrico degli organismi vegetali. Per le sue caratteristiche, l'acqua tiene in soluzione sia i sali minerali, che verranno trasformati in sostanze organiche dallafotosintesiclorofilliana, sia gli zuccheri ed altre sostanze nutritive necessarie per le piante e per la loro fruttificazione, che l'acqua stessa trasporta nelle parti apicali dei rami per la crescita della massa vegetale, nei frutti per la loro crescita e maturazione e nelle radici come sostanze di riserva. Durante l'estate, anche con piovosità normale, le piante risentono della temperatura elevata e del solleone, le foglie tendono ad appassire durante le ore più calde del pomeriggio, per riacquistare il proprio turgore nelle ore notturne, fresche e cariche di umidità. Questo fenomeno è il cosiddetto appassimento temporaneo o transitorio, causato dalla velocità di traspirazione, necessaria alle piante per non subire scottature dal sole dardeggiale, superiore alla velocità di assorbimento dell'acqua durante il giorno. Quando la riserva di acqua nel terreno tende ad esaurirsi, subentra un altro fenomeno chiamato appassimento permanente, che viene raggiunto solo quando nel terreno si è verificata una reale deficienza di acqua e le piante non avranno possibilità di ripresa finché non aumenterà il contenuto idrico del terreno nel quale esse affondano le proprie radici. Nei terreni che si stanno prosciugando per mancanza di pioggia, l'appassimento temporaneo lentamente diventa permanente e le piante durante la notte impiegheranno sempre più ore per riacquistare turgore, con risultati sempre meno efficaci, finché non sarà più sufficiente tutta la notte per recuperare l'acqua perduta. Le piante cercheranno di difendersi chiudendo tutte le aperture delle foglie, cosiddette stomi, e tenderanno ad eliminare una parte della chioma facendo seccare le foglie più vecchie. Tenteranno di assorbire acqua dal terreno più velocemente, ma l'appassimento delle foglie rallenta il fenomeno di osmosi, per cui la velocità di traspirazione sarà sempre più alta di quella di assorbimento dell'acqua dal terreno nel quale, il contenuto idrico va sempre più diminuendo per assenza di pioggia. Il volume complessivo di acqua delle piante subirà inesorabilmente una lenta macontinua diminuzione, finché lepiante passeranno dall'appassimento permanente all'avvizzimento, che porta alla necrosi degli organi erbacei e carnosi, rendendo il fenomeno irreversibile, causando la totale caduta delle foglie, dei fiori e dei frutti e causando, infine, la morte della pianta. La terapia della malattia reumatica E' ormai accertato che la terapia della malattia reumatica si basa sull'uso principale di aspirina, penicillina e cortisonici. Ma questa semplice conclusione ha avuto un lungo travaglio storico. Innanzi tutto, come abbiamo precedentemente visto, la comprensione delle pause del reumatismo articolare acuto non è stata né breve né facile. Pertanto ancora nel 1680 il grande Sydenham curava questa malattia principalmente con i salassi, compiuti con sanguisughe, convinto di allontanare con il sangue gli umori malsani che depositandosi nelle articolazioni producevano febbre e gonfiore. La svolta terapeutica si intravede nel 1763 ad opera di un pastore protestante inglese, il rev. Edwards Stones, il quale convinto assertore della storia secondo laquale... molte malattie naturali portano in sé la loro stessa guarigione e che i rimedi non sono troppo lontani da esse..., notò che una pianta che cresceva rigogliosa in zone malsane e paludose, il salice bianco, possedeva nella propria corteccia una sostanza particolarmente amara, simile a quella che si estraeva dalla corteccia peruviana (Chinino) e come questa riusciva a calmare le febbri malariche anche quella scoperta dal reverendo doveva avere le stesse proprietà. In effetti essendo la malaria come le malattie reumatiche in genere più frequente in zone ad elevata umidità e malsane, entrambe queste sostanze dovevano essere efficaci. Così pensando somministrò la polvere di corteccia di salice a pazienti malarici e con gran stupore vide che essi traevano grande beneficio sia per la scomparsa della febbre che dei dolori. Ma affinché tale sostanza fosse impiegata nei reumatismi altri avvenimenti erano necessari. Nel 1831 Pagenstecher, farmacista di Berna, distillò da una pianta spontanea dei prati appartenente al gruppo delle rosacee e nominata regina dei prati, l'Aldeide Salicilica. Nel 1835 il tedesco Lovig manipolando chimicamente (ossidando) tale sostanza ottenne l'acido salicilico, molecola di base dell'aspirina. Nel 1860 i tedeschi Kolbe e Lutman riuscirono a sintetizzare artificialmente la molecola avviandone la produzione industriale. Sempre Kolbe con i suoi collaboratori, compiendo esperimenti su se stessi con tale sostanza ne scoprirono l'effetto analgesico ed antipiretico ed iniziarono l'applicazione nel reumatismo articolare acuto. Ma il grande Bouillaud sentenziava che questa sostanza da sola non poteva fermare l'evoluzione della malattia a livello cardiaco. In effetti bisogna attendere l'avvento della penicillina e l'intuizione del pediatra francese Grenet nel 1949 che li associò entrambi nella terapia del reumatismo ottenendo risultati strabilianti. Le porte della moderna terapia antireumatica erano aperte ed aspettavano l'ingresso trionfale dei cortisonici che avvenne qualche anno più tardi. La malattia reumatica si può considerare sconfitta ed il lavoro congiunto di medici, filosofi e reverendi premiato. Dott. Busà Angelo Cesare Medico Chirurgo Reumatologo Gimberto Lucia Paoletti in Trapè Professioni allo specchio Il Barbiere Mentre andiamo in macchina ci giunge la notizia della scomparsa repentina di Lucia Paoletti, domenica 25 luglio, mentre il giorno avanti era in gita con i coetanei del 32 a Frasassi ed alla Madonna di Loreto. Egli taglia la barba ed i capelli; è esperto di massaggi e di frizione, i suoi clienti riesce a far più belli con l'aiuto di forbici e Di notizie locali poi Lucia era il perno della famiglia sia per lo sposo Federico - che per la famiglia della figlia come lo era per il suo papà novantaseienne che veniva accudito con tanto amore. sapone! t'aggiorna nel mentre che ti liscia testa e chi fallisce, guancia: chi ruba, chi ha le corna, e così spera de buscà la mancia...! Malelingua MOSCETTI TELEVISORI ELETTRODOMESTICI LABORATORIO; RADIO TV COLOR 5 IMPIANTI ANTENNA E RICEZIONE DA SATELLITE Donna di fede ha saputo trasfonderla ai suoi familiari che ora continuerà ad assistere dal cielo, in modo diverso ma forse più efficace. Partecipiamo sinceramente al dolore dei familiari per tanto grave ed improvvisa scomparsa. FICARI IMPRESA FUNEBRE I > IMPIANTI ELETTRICI u u i v m Corso Cavour 42/42 A Succursale: VALENTANO - Piazza Diaz Tel. (0761) 826166 -823095 CONFEZIONI, ABBIGLIAMENTO, SPORTSWEAR TEL (0761) B191 HOHTHFUSCOtC (YT) FERRE"JEANS PENNESI KRIZIAUOMO GIEMME CRAVATTE MANUEL RITZ PIPO' NANI BON NUDOKRUDO INGRAM SERVIZIO ANCHE NOTTURNO - SERVIZI IN TUTTO IL MONDO LAVORI CIMITERIALI pag. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 6 Taccuino economico e tributario a cura del dr. Franco Radicati E' ormai trascorso l'ingrato periodo dedicato ai versamenti delle numerose imposte, e tra molti affanni e proroghe, ognuno è riuscito infine a presentare la propria dichiarazione dei redditi. Con gli ultimi versamenti sembra essere diminuita l'attenzione sul problema fiscale, ed in particolare sulla necessità di semplificare il sistema. Infatti, dopo i proclami di tutte le parti politiche, i titoloni dei giornali, le tirate di orecchie ai "tecnici lunari", sembra che tutti abbiano subito dimenticato le fatiche e le apprensioni causate dal modello 740, forse per preoccuparsi di altri problemi altrettanto e ancor più gravi del nostro paese. Tuttavia sta lentamente camminando in Parlamento il primo decreto predisposto dal Ministro Gallo in materia di semplificazione. Si tratta di un primo timido passo nella direzione auspicata, che non annullerebbe certo completamente le vessazioni ridicole e talvolta assurde alle quali il contribuente è datempo assoggettato da parte dei burocratifiscali; ciò nonostante, una sollecita approvazione del provvedimento dimostrerebbe se non altro che i buoni propositi di pochi giorni fa non si sono già liquefatti con il caldo estivo. E intanto gli italiani si accingono a celebrare il mese di Agosto, tradizionalmente dedicato a viaggi e ferie, con le tasche molto più leggere rispetto agli scorsi anni. Le prime stime sul prelievo fiscale del mese di giugno indicano infatti che le imposte versate quest'anno superano di ben il 47% quelle versate nello stesso periodo dello scorso anno, con riguardo al gettito complessivo. L'aumento si rileva ben più consisten- te, raggiungendo il 76,5% in più rispetto al 1992 con riferimento alla sola IRPEF. Anche per questo motivo, saranno ferie non troppo allegre quelle che ci attendono in questo mese; il paese si trova infatti in piena fase di recessione economica, come si è dimostrato dal calo generalizzato dai principali indicatori del primo trimestre - dati ISTAT sotto riportati (variazioni % rispetto al 1° trimestre 1992): Prodotto interno lordo - 0,9% Importazioni -10,7% Domanda totale interna - 2,3% Investimenti fissi -14,7% Costruzioni - 3,9% Consumi delle famiglie - 0,6% E nonostante il calo nei consumi, l'inflazione riprende a crescere, anche se di poco: in luglio si è infatti avuto un aumento del +0,4%, che porta il tasso tendenziale annuo al +4,4%. "Mal comune mezzo gaudio", recita il proverbio; ed infatti in crisi recessiva più o meno manifesta si trovano attualmente tutti i paesi Europei, ed occidentali in genere, che stanno affrontando, visti nel loro insieme,un periodo nero dal punto di vista economico. Ciò, purtroppo, contrariamente a quanto afferma il proverbio sopra citato, non può né deve consolarci: i collegamenti economici e finanziari tra i paesi industrializzati sono infatti talmente stretti che difficilmente una nazione potrà risolvere autonomamente i propri problemi (la crisi valutaria ha dimostrato!); solo quando tutto il monda occidentale avrà trovato una via d'uscita comune si potrà superare la crisi economica in atto nel nostro paese. Angolo della A eh® s e r v o n o g l i ^ aìyti 80,,, Il problema di maggiore attualità in questi giorni è quello del cosiddetto conflitto fra l'ONU, gli Stati Uniti, altri paesi che compongono la spedizione umanitaria in Somalia e l'Italia. Qualcuno ha voluto presentare questo dissidio come dovuto alla grande bontà, comprensione e umanità degli italiani da una parte ed alla durezza di cuore, alla bellicosità dell'ONU e degli USA dall'altra. Altri hanno presentato come coraggiosa e realistica la presa di posizione dell'ONU e degli USA e vile quella dell'Italia. La verità è prima di tutto che qualunque missione umanitaria può diventare una missione di guerra e chiamarla di polizia è soltanto un eufemismo. Può divenirla perché, finché bande terribili e rivali capeggiate da capì spietati e sanguinari come Aidid occupano il territorio su cui si dovrà • svolgere l'azione umanitaria, l'azione umanitaria non si può svolgere. L'ha detto per esempio Miriam Mafai, una giornalista certo non sospettabile di simpatie per gli USA, la quale ha detto che le azioni umanitarie sul territorio dove è una forte guerriglia è meglio non farle. Quindi questa vicenda della Somalia dimostra: 1) Che se si vogliono portare aiuti alle popolazioni e non ai capi banda, bisogna disarmare i capi banda; 2) che per disarmare i capi banda bisogna compiere azioni di guerra e di polizia che a questo punto sono la stessa cosa; 3) che se azioni di guerra e di polizia non si possono fare perché il mondo si scandalizza - essendo in gran parte composto di ipocriti e falsi pacifisti - allora è meglio non fare azioni umanitarie. La persona più realistica che ho sentito parlare negli ultimi tempi con coraggio e fermezza, è stato il Ministro degli Esteri della Bosnia, il quale a proposito degli aiuti umanitari ha detto le^seguenti parole: "Voi volete portare cibo e medicinali alle nostre popolazioni; ma se prima non è risolto il problema politico e militare, le fate vivere un po' più a lungo solo per farle uccidere dalle granate e dai cecchini". Lodovico Mocini Sanità Rubrica a cura di I. e P. Gianlorenzo in collaborazione con la DD.AA. e del personale 1) - L'amministratore straordinario della USL VT/1 ing. Paolo Equitani ha controfirmato le delibere di nomina dei vincitori dei concorsi interni con i quali è stato completato l'organigramma dei medici ospedalieri dei presidi di Montefiascone ed Acquapen-, dente. Cinque concorsi riservati perotto posti di aiuto ed uno riservato perii posto di veterinario di area A. j Concorso per 2 posti di Aiuto Chirurgo (Primario dr. Angelo Brinchi) 1° Ettore Santini, 2° Franco Ferri Concorso a 1 posto di Aiuto Medicina Generale (Primario dr. Francesco Rollo) 1° Remo Brenci 4) - Direzione Servizio Veterinario: Concorso per 1 posto di Veterinario coadiutore area funzionale A) (Primario dr. Paolo 2) - Ospedale di Montefiascone: Concorso interno riservato per titoli ed Burla) 1° dr. Angelo Contu esami per la copertura di 2 posti di Aiuto corresponsabile ospedaliero di Chirurgia Ge5) - La USL VT/1 ha indetto un concornerale (Primario prof. Vincenzo Pugno). so per l'assunzione di n. 4 terapisti della 1°dr. Attilio Mancini, riabilitazione da affiancare alle 10 unità già 2° dr. Giuliano Bruni Concorso per due posti Aiuto di Medici- in servizio sul territorio del comprensorio na Generale (Primario dr. Alessandro dell'unità sanitaria locale. Compagnoni). Il concorso è per soli titoli e i 4 vincito1° Giuseppe Piermattei, ri saranno assunti part'time per un anno al2° Ugo Ronchini le dipendenze del CAD (centro assistenza Concorso per un posto di Aiuto Ostetri- domiciliare) diretto dalla dr.ssa Proietti e cia e Ginecologia (Primario dr.ssa Anna dal dr. Pietro Villecco responsabile del distretto di Montefiascone. Giordano) 1°dr.Giovanni Braguti 6) - Avviso importante 3) - Ospedale di Acquapendente: per tutti quelli che a causa della loro malattia hanno già esaurito tutti e 16 i bollini di esenzione rilasciati a suo tempo dalla USL VT/1. In tale eventualità il paziente deve farsi fare un certificato dal suo medico curante che attesti che non può fare a meno delle cure continue a causa della sua malattia. Deve poi recarsi al Comune per sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di notorietà nella quale l'interessato attesti di aver esaurito tutti e 16 i bollini a suo tempo rilasciati dalla USL VT/1 e di averne bisogno di altri per proseguire la sua cura come risulta anche dal certificato redatto dal suo medico curante. Con il certificato e la dichiarazione di notorietà deve recarsi alla USL VT/1 per fare domanda dopodiché gli verranno rilasciati altri bollini di esenzione per l'acquisto di medicinali. Per sicurezza è meglio che, quando va alla USL per fare domanda, si porti con se la vecchia tessera e i tagliandi dei bollini consumati. RETTIFICA In riferimento alla nota che riguardava il Consultorio apparsa sul n° 6 di questo giornale precisiamo che il numero di telefono di detto ufficio è il seguente: 828202 pag.7LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 Omaggio alla Cupola P. Marino ci scrive dall'Africa Meglio parlare di dischi volanti Ambanza, le 11.6.1993 Cari Amici, saluti Qa va? qa va pas? tant pisi Rieccovi una lettera comune, come la fossa comune, m a non come la testa del sindaco. Totò Riinai, Santapaola, Tangentopoli, Craxi, Andreotti, Ciampi, avvisi di garanzia, percorribilità strade, Indurain, Fiorentina in... serie B... vi sento tutti i giorni come se fossi a Velletri, grazie all'allacciamento di RA11 e RAI 2 sull'ond a corta internazionale: 13 M e 25 M. Non sono più così lontano. Prima c'era un p r o g r a m m a per l'Africa la mattina e la sera; o rinunciare ad accendere la radio o sbàtterla per terra, tanto si sentiva male. Comunque non dovete pensare che se le cose vanno male d a voi io ne sia triste, anzi... mal comune... Marinazzo! Se l'Africa comincia a farti questo effetto, rientra presto al tuo Paesetto! (meno male che ho rinunciato alla rima con Marinazzo!) Eh no! se lascio l'Africa lontana e la buccia di banana, vado in Bosnia, ho voglia di sparare! Per il momento sond solo poveri pappagalli che fanno le spese del mio 'doublé canon' che non perdona. Non dovete pensare agl'innocenti pappagalletti variopinti, perché si tratta di pappagalloni brutti e cattivi, salvo in padella, infatti valgono 2 piccioni e sono colpevoli di decimare le nostre piantagioni di noix d'acajou: legittima difesa. Per ritornare alla politica, i malagasy hanno vinto la prima tappa del giro della democrazia. Hanno un nuovo presidente, il buon Zafy Albert, già chirurgo di Stefano, originario di queta regione e che non disdegna la nostra compagnia. S e n z a troppe illusioni, si tratta di un O.L. Scalfaro al di sopra di ogni sospetto contro decine, centinaiadi mazzettari e mafiosi. Quindi la strada verso il buon governo è ancora lunga. Se poi parliamo di strade qui, ò meglio stare zitti o parlare di dischi volanti. L a mia bottega funziona sempre bene. Marinooo! e la modestia? Pfui! Qui la legge della giungla è ben onorata e poi bisogna farsi coraggio. La salute non peggiora. Siamo già nell'inverno australe, è delizioso. M a la polvere! L a passata callaccia di quest'anno è stata la più micidiale, mi si erano concallate anche le p . J e g h e delle braccia e dei piedi. Il mio inossidabile vecchiardetto pianta vaniglia e avocadi a rotta di collo e io pianto papaie e... fiorii incredibile! C o m e l'Africa possa cambiare meridiani e paralleli: Marino che coltiva fiori! Dovrebbero essere crisantemi, m a per il momento non sono che splendidi hibiscus rossi e bianchi. Avevo piantato anche cactus biphidus pedunculatus spinosissimus, la troppa acqua me l'ha annegato. Sto per chiudere il mio sproloquio e quasi dimenticavo i miei ultimi malori. Ben due volte i malandrini sono entrati chez moi. Mi hanno soffiato calzoni, soldi e le tre camicie che avevo comprato all'lpervivo di Viterbo... al prezzo di due. La s e c o n d a volta, era durante la siesta. Il ladrunco(segue a pag. 8) Via Indipendenza (Penna e china di F. Tangari) Festa in cielo, festa in terra. Festa in terra specialmente a Montefiascone. Tutto il popolo falisco, in quel giorno, in ogni suo ordine, si trova in piedi per rendere fervente omaggio di culto alla sua celeste patrona. Con devota partecipazione ne venera l'insigne reliquia della sacra testa portandola solennemente in processione e celebrando in suo onore un magnifico pontificale nel suo stupendo tempio. Festa anche in cielo. La celebrano tutti i nostri patroni e protettori che, raccolti intorno alla santa, si congratulano con lei per i numerosi attestati di devozione a lei resi da ogni parte d'Europa ed insieme si congratulano per le tante belle chiese a lei dedicate, di cui la più ammirata è senz'altro questa nostra, non per altro che per la sua maestosa cupola. Anzi, soggiunge precisando S. Flaviano, non solo per la maestosa cupola, ma anche perché è l'unica cupola. Santa Margherita sorride ed invita a benedire tutti insieme la nostra fortunata cittadina, che ha tanti cari amici in cielo e tanti ammiratori in terra. Cruciani don Domenico MONTEFIASCONE - Via del Lago 17A - 17AI Tel. 824384 Sartoria Stefania RICCIO PATRIZIA di Stefania Cicoria ti offre!!! FAVOLOSI PREZZI SU TUTTA LA MERCE! FACILITAZIONI DI PAGAMENTO acquisti subito, cominci a pagare fra tre mesi TV COLOR - VIDEO - HI-FI CUCINE A GAS E METANO FRIGORIFERI - CONGELATORI - LAVATRICI PICCOLI ELETTRODOMESTICI a prezzi d'ingrosso!! 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La sig.na Antonella si è diplomata quest'anno presso l'Istituto Magistrale "S. Pietro" di Montefiascone. E' pianto e rabbia, è notte e silenzio, è gente che corre, è paura e dolore, è mafia e criminalità. Ma è vita! E' amore e dolcezza, è musica e poesia, è sole e primavera, è speranza e amicizia. E' vita! La vita è tutto questo e tutte le altre cose che noi sappiamo metterci dentro. E' bella! E' vero... ci sono tanti aspetti negativi: c'è il dolore, la sofferenza, la paura, la povertà, la solitudine, ma tutti questi sentimenti ci ricordano che siamo vivi e che non dobbiamo mai arrenderci, nemmeno di fronte ai problemi che ci sembrano più complessi. E' facile arrendersi, il difficile è continuare a lottare per gli ideali in cui si crede, anche quando sembra che tutto e tutti siano contro di te. Basterebbe guardare un tramonto, sentire dell'acqua fresca scorrere tra le mani per capire che la vita è un miracolo, è un dono preziosissimo. Nessuno puòrifiutarlo,nessuno può soffrire al punto di decidersi a togliersi la vita, c'è sempre la speranza! Noi non siamo soli, non lo siamo mai stati, e non siamo neppure incompresi, la gente ci capisce perché è come noi: prova i nostri stessi dolori e piaceri, vive sotto il nostro stesso cielo, avverte le nostre stesse delusioni e speranze. Tutti amiamo, tutti soffriamo, ma proprio perché siamo "Tutti" dobbiamo unirci ed andare avanti, sperare, lottare, credere. Nessuno desidera veramente morire, è vero, tutti speriamo in una vita migliore, ma il desiderio che alcuni hanno di morire è falso. A pensarci bene, neanche coloro che si "bucano" vogliono veramente farsi del male, perché in fondo, anche loro, come tutti, sono alla ricerca di qualcosa di migliore, di qualcosa che, anche se per poco, li faccia illudere di star bene. Tutti vogliamo vivere, tutti siamo allaricercadella felicità; forse parlare di "felicità" è un po' esagerato, diciamo che tutti cerchiamo la serenità, la tranquillità, la pace. (da pag. 7) lo forza la porta della mia camera, il tempo di afferrare il mio doublé canon, ma il lestofante era già lontano, gli ho sparato dietro due colpi di avvertimento, mentre il mio vecchiardetto mi rimproverava di sprecare due cartucce. Quasi quasi gli avrei sparato, ma poi sarei rimasto orfanello nel grande convento. Buon divertimento cari ragazzi della Colonia! E così vi mando ancora i suoi saluti e quelli degli altri due confratelli: Gentalinapastore tedesco e Lasix gattaccio menefreghista e mangialucertole. Ultima curiosità: festeggerò il Corpus Domini con il panettone di Sandrone. Spedito i primi di dicembre 1992, è arrivato i primi di giugno 1993! In buono stato. Che cuccagna! Voilà, c'est tout, pour cette fois. A la prochaine. Sempre vostro affezionatissimo P. Marino AGENZIA IMMOBILIARE MONTEFIASCONE di Giovan Battista Pelabasto Via O. Borghesi, 97 - Montefiascone Tel. 0 7 6 1 / 8 2 0 5 3 3 - 8 2 4 3 4 1 Montefiascone (periferia) - terreno agr. Ha 4 arca, fronte strada Prov.le: aoqua e luce sul posto, possibilità di frazionamento su misura. Tratt in agenzia Bolsena - villa su unico piano di mq. 150 circa, vista lago; ottime condizioni, libera abitabile. Riscaldamento, terreno mq. 5.000 boschivo. Tratt. privata Ognuno ha il suo modo di andare alla ricerca di questi valori ; alcuni scelgono le strade sbagliate: droga, violenza, criminalità... partendo forse da presupposti sbagliati, e cioè che la tranquillità, la serenità e la pace siano sinonimo di potere, prestigio, soldi. In realtà la serenità non va ricercata nelle cose materiali; essere sereni significa essere in pace con gli altri e soprattutto con se stessi. Tante situazioni negative non dipendono dalla vita in sé, ma dalla nostra incapacità di vivere, affrontare i problemi e sperare in un domani migliore con un atteggiamento sempre positivo. Basta sapere quello che veramente si vuole dalla vita senza spendere le nostre energie rincorrendo sogni impossibili, alla ricerca di valori sbagliati eseguendo l'esempio di falsi miti. Non dobbiamo farci condizionare da niente e da nessuno; dobbiamo vivere la nostra vita per noi e non per gli altri, senzatuttavia danneggiare per raggiungere i nostri scopi, coloro che ci stanno intorno. La vita è un dono meraviglioso. E'bellissimo aprire gli occhi ogni mattina, vedere il sorriso di un anziano, ascoltare il rumore del mare; meraviglioso è il sole che splende in una giornata d'estate, quando tutto è calmo e tranquillo. Quante cose stupende ha da offrirci la vita! Non dovrebbe bastarci un giorno, né un'esistenza intera per fare tutto ciò che vorremmo. A me non basterà una vita per soddisfare tutta la mia energia, la mia voglia di vivere, di conoscere, di fare, di piangere, di ridere e perché no, anche di soffrire. Guardandomi intorno mi accorgo che tante, troppe cose in questo mondo non vanno come dovrebbero; ma ne vedo tante altre positive; "finché c'è vita c'è speranza"... è per questo che non mi stancherò mai di gridare che la vita è un miracolo meraviglioso! Ugolini Antonella S i a m o nel 1936. S o n o un gruppetto di ragazzetti della colonia estiva che si teneva, allora, alla R o c c a d e i Papi. La signora assistente era Nevi Vincenza. Il nostro unico Intervento è quello di cambiar canale Me ne sono accorto d a qualche tempo e, con sgomento, mi rendo conto che sta per diventare un'abitudine. Quella di affrettarsi a cambiare canale o a girare pagina quando l'occhio mi cade sulla Bosnia, la Croazia o Sarajevo. Lo ammetto: più che ipocrisia, è una vigliaccheria bella e buona. La stessa cosa mi capita davanti a un malato terminale o a un cane che sta muorendo schiacciato d a un'auto. Di fronte alle sciagure irreparabili, è istintivo sentir nascere in sé un moto di insofferenza, il desiderio che esse giungano al più presto al loro naturale compimento per non doverne più prendere atto, per cancellarle quasi non fossero mai avvenute. Eppure, a volte, davanti a fatti particolarmente orrendi, un soprassalto di pietà mi coglie anche se cerco di vietarmi a sentimenti di umanità nei confronti di una tragedia che, anche se sembra impossibile, diventaognigiornopiù barbara. Oggi qualcuno ha sparato su un gruppo di ragazzini che giocavano nelle acque basse di un fiume e una bambina è morta. Ci potrà essere domani qualcosa di più crudele? Forse sì: il male ha molta più fantasia di quanto possiamo immaginare. Ieri ci sembrava che lo stupro pianificato di donne di una etnia d a parte di maschi dell'etnia opposta per fecondarle di una stirpe di nemici fosse il punto di non ritorno di questa inarrestabile discesa degli inferi. C'era di peggio che far nascere creature d a odiare, c'era qualc o s a d i più disumano? C'era. Dev'essere occorso un coraggio sovrumano per mettere nel mirino un piccolo essere che ride e trasformarlo in un cadaverino. Ci abitueremo anche a questo? La d o m a n d a che viene spontanea è: c o s a si può fare perché queste infamie cessino? La risposta spontanea e ragionata è: niente. Pare proprio che in quel maledetto Paese chiamato ex Jugoslavia si siano spenti i cuori e la ragione. Nessuno vuole aiuti umanitari, nessuno vuole piaceri; a tutti preme soltanto continuare il massacro finché l'ultimo vincitore non verrà eliminato dall'ultimo avversario morente. E allora, se è questo che deve succedere, succeda subito. Distruggetevi senza pietà l'un l'altro, ma fatelo in fretta. Prima che questa lebbra ci contamini facendo diventare anche noi, per istinto di difesa, prima indifferenti e poi insensibili. Lasciateci almeno la capacità di vergognarci per appartenere come voi alla razza umana. Goffredo Balestra Portano tutti il sinalone con il colletto bianco e il cappelletto coloniale. Ormai sono tutti nonni, e qualcuno, forse, è andato nella colonia del cielo. Ora è un'altra cosa: si v a al mare, non c'è più una divisa particolare... l'assistenza è diversa... m a i ragazzi rimangono, malgrado tutto, sempre buoni, estrosi, pronti ad essere plasmati sia sul piano umano che cristiano. Forse noi grandi non siamo più quelli che dovremmo essere! Montefiascone - villetta a schiera di mq. 250 complessivi; terreno mq. 500, garage, n.c. libera, abitabile. £. 290.000.000 Montefiascone (Casone) - app.to aut di vani 3: bagno, terrazzo, cantina, terreno mq. 800. 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Tutto ciò mi annichilisce, mi addolora tremendamente, mi lascia sbigottito, mi offende profondamente. Non conoscevo il ragazzo, nonostante ciò, forse per la rapidità dell'evento, mi sento partecipe del vuoto che lascia, al d r a m m a raccapricciante di quanto è accaduto. Posso immaginare lo straziante dolore dei suoi cari, di chi lo amava, di chi viveva vicino a lui, di chi lo penserà e lo sognerà, di chi oggi non avrà che il suo ricordo lasciando al pianto disperato lo sfogo di una realtà inaccettabile. M a cosa fare? Si può ovviare a tali drammi? E' possibile prevenire o intervenire tempestivamente per scongiurare la fatalità mortale? reparto di Terapia Intensiva con attrezzature e personale preparato a manovre specificatamente rianimatorie. Oppure, altro esempio: una persona che, cadendo in acqua o altrove, batte la testa e conseguentemente perde conoscenza; in questo frangente l a p r e s e n z a d i un sanitario saràfondamentale, dopo collegamento via radio provvederà immediatamente a farla trasportare all'ospedale di Acquapendente, dove il paziente in questione verrà sottoposto ad una T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata), apparecchiatura diagnostica in dotazione nel presidio ospedaliero acquesiano. Per poter poi inviarlo, nel caso fosse necessario, senza perdita di tempo, nella struttura più idonea alla soluzione del quesito. In questo caso, il tempo non perduto, come sovente accade, l'accortezza del medico, ma soprattutto la fortuna di averlo tempestivamente sul luogo del dramma, concorreranno alla migliore soluzione di un fatto che altrimenti potrebbe risultare irreparabile. Insomma, le chiacchiere stanno a zero, un conto è, in caso di bisogno, poter disporre di Conversazione da "Morano" E'ilsig. Cesare Mocini in affabile conversazione con l'amico Pietro Ferri, nel 1976, qualche mese prima della sua salita al cielo. Il padre era il pescatore Pietro Mocini, nonno dell'attuale gestore del rinomato ristorante "Da Morano al lago": Ubaldo Mocini. Non lo so! Credo che nel caso specifico, alla luce dei fatti, che cosi caoticamente si sono succeduti, ben poco o nulla si poteva fare. Questo però non ci esime dal fatto che un pronto intervento medico sul luogo non esiste. Sovente accadono casi come malori d a insolazione o d a crisi lipotimiche (abbassamento improvviso della pressione sanguigna), crisi asfittica causata d a allergia o d a semplice puntura di insetti, ferite, distorsioni, traumi cui un medico, prontamente, sul luogo, potrebbe iniziare immediatamente quelle pratiche per evitare complicanze e limitare al minimo i danni. Certamente l'ideale sarebbe che sulla spiaggia, alla vista di tutti, ci stazionasse un apparato sanitario munito di ambulanza equipaggiata di medico e personale specialistico, collegata via radio con il Pronto Soccorso dei due presidi ospedalieri di Montefiascone e Acquapendente, e decidere collegialmente come e dove trasportare l'eventuale bisognoso di cure sanitarie. Esempio: una persona che rischia di annegare ed ha bevuto acqua, deve essere soccorsa in modo serio, aiutata con tutti i crismi, non semplicemente sdraiarla bocconi sulla spiaggia per fargli uscire l'acqua dalla bocca, come si vede nei films, il cinema è finzione, la realtà è ben altra cosa. Esso v a assistito in modo professionale, e un medico provvisto di ambulanza sul luogo saprà sicuramente ridurre al minimo le complicanze che sono inevitabili, e dopo le prime cure, manovre oculate di soccorso, p r o w e d e r à certamente ad inviarlo alla struttura ospedaliera più idonea al caso, e in particolar modo in questo, previo accordo via radio, all'ospedale di Montefiascone, poiché in questa struttura vi è un gente professionalmente preparata e opportunamente equipaggiata sul luogo, e un conto dover attendere che questi arrivi su di un mezzo a sirena spiegata o, peggio ancora, dover affidare ad un mezzo qualsiasi il "disgraziato" perché possa essere aiutato per ciò che gli è accaduto. Certamente tutto questo richiede denaro, organizzazione, volontà politica di farlo, ma è così che si dimostra di servire i cittadini, è così che vanno spesi i soldi dei contribuenti. Ma chi ode questa suppHca? Chi recepirà la richiesta sacrosanta di questi diritti umanitari? Forse gli stessi che n o n vedono che lungo il fondale della nostra spiaggia lacustre vi sono bottiglie di vetro rotte e lattine dai bordi rugginosi e pericolosamente taglienti, proprio là dove vanno i bambini ignari del pericolo a giocare? Chi spezzerà una lancia in favore di una sì nobile iniziativa? Gli stessi forse che oggi si occupano di sorveglianza e di prevenzione? Sono loro che riusciranno a dare un senso a questi propositi che dovranno impegnarsi nello spendere i soldi di tutti. IL N O N F A R E CIO' può essere molto, molto grave... Non sappiamo ciò che il destino ci riserva, m a saremmo dei folli a credere di essere esenti d a eventi dolorosi, e non dimentichiamo che laggiù sulle rive del lago, all'ombra degli alberi, o al sole sulla spiaggia, ci sono i nostri figli, le persone che più amiamo, ad essi dobbiamo il meglio di cui si può disporre, e che in caso di bisogno potrebbe aiutarci ad averli ancora vicino, felici, belli e soprattutto magnificamente, stupendamente, vivi... Pino Roncella - Segreteria Aziendale FIALS CISAL \ pag. 9 Roberto Marchionni Il giovane Roberto il 14 luglio avrebbe compiuto 19 anni, ma la festa di compleanno l'ha voluta celebrare in cielo, perché è perito tragicamente il giorno 26 giugno presso le rive del nostro lago. Roberto stava dando gli esami di maturità, aveva dato gli scritti, rimanevano gli orali che, data la sua buona preparazione, sarebbero riusciti veramente bene. Li ha completati In cielo, dove è stato promosso per l'eternità. Se riuscissimo, vorremmo solo portar conforto a mamma Elena Lanzi, a papà Cesare ed al fratello Angelo, nonché a tutti / famigliari ed amici. Quanto è difficile ripetere in questi casi: "Padre, sia fatta la tua volontà"! E' giunto il tempo della Croce... poi verrà la Risurrezione! Al Direttore de "La Voce" don Agostino Ballarotto Un ragazzo gioca nell'acqua a pallavolo. E' estate ed è caldo. La palla vola lontano e lui nuota per riprenderla. Forse un crampo, un metro di troppo e un signore dietro commenta: "Se l'è cercata". Ora di lui è rimasto solo un corpo all'obitorio, era un ragazzo di venti anni. Non lo conoscevo ma il corpo era lì da vanti a tutti noi, gonfio, tumido, viola, e tutti lo vedevamo morire impotenti. L'uomo ripete: "Se l'è cercata, questa è incoscienza". Avrei voglia di urlare, di dirgli che se al posto del ragazzo ci fosse stato suo figlio non avrebbepermesso che qualcuno pensasse prima alla sua incoscienza che alla sua vita. E' giusto che un ragazzo di venti anni muoia? Questo c'è da chiedersi prima di tutti. Passano una decina di minuti e da lontano si sente una sirena e ci si chiede a cosa serva una autoambulanza dopo tutto il tempo che il corpo è rimasto inerte sulla spiaggia. Ma non è l'autoambulanza dell'Ospedale, è quella del paese di Marta con alla guida, sembra, un benzinaio. L'autista scende e qualcuno urla di fare qualcosa e il carabiniere sopraggiunto qualcosa fa: prende i nomi di chi lo conosceva e cerca di ricostruire la dinamica dei fatti. Ma il corpo è ancora sulla sabbia. Forse una delle nostre auto sarebbe stata la sua salvezza. Ed è passato tanto tempo, troppo, per Roberto. Qualcuno dice che è già morto da un pezzo; sapremo solo dopo che sulla spiaggia era ancora vivo e che sarebbe morto prima di arrivare in ospedale. Ciò mi fa pensare a sua madre e a cosa penserà quando saprà che tutti noi lo abbiamo lasciato morire, perché forse c'era una possibilità che si salvasse. E' morto un ragazzo di venti anni e non gli sta bene. Siamo ragazzi e forse siamo un po' incoscienti ma anche il signore del "gli sta bene"lo è stato. Un ragazzo non può morire. Si è spesso definito il lago come trappola mortale per chiunque vi si avventuri ma forse, e dico forse, se ci fosse stato qualcuno più competente, Roberto non sarebbe morto e ora giocherebbe a pallavolo nell'acqua. Per avere al lago un bagnino dovremo aspettare un'opera di volontariato? Nessuno di noi vuole più sentir dire: "è morto un ragazzo di venti anni solo perché voleva recuperare una palla". Manuela Marziali pag. 10 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 Il 10 luglio u.s. i "Religiosi Concezionisti" hanno celebrato i loro 40 anni di presenza a Montefiascone, al servizio della persona che soffre. Presenti alla ricorrenza molte personalità, sia religiose che civili, e ciò a dimostrazione della importanza di tale avvenimento. La mattina, alle ore 10, l'Istituto "Villa S. Margherita" si è presentato agli ospiti con una veste completamente nuova, piante e fiori (stupendi) costeggiavano il percorso per arrivare al vecchio teatro, anch'esso rivestito di nuove luci e pannelli. Ha aperto i lavori il Direttore del Centro P. Terenzio D'Ortenzio, non senza commozione ha ricordato il percorso dei 40 anni che i Concezionisti hanno dedicato agli ammalati del territorio. E' con le parole del Fondatore, P. Luigi Monti, che il Direttore ha ricordato il " mandato fondamentale e primario di dedicarsi in modo del tutto particolare ai soggetti bisognosi" sottolineando il principio primario del valore supremo dell' handicappato che ispira al fratello una forte valenza cristiana e Concezionista. Il Direttore ha concluso ringraziando, anche e nome della Comunità, tutti gli amici di Villa S. Margherita e ricordando i Confratelli che lo hanno preceduto nella direzione dell'Istituto. Ha fatto seguito l'intervento del Padre Generale della Congregazione, Padre Aurelio Mozzetto, il quale ha detto che l'Alto Lazio e il Viterbese in particolare, sono state per il Fondatore P. Monti la prima terra di missione, ricordando che il successo della presenza dei Concezionisti a Montefiascone è opera di Maria "La Guardiana" della Congregazione, ed è all' Immacolata che ha affidato il futuro dell'Opera. Il Padre Provinciale invece ha collocato il significato di Villa S. Margherita nel contesto della presenza dei Figli dell' Immacolata Concezione in Italia. Afferma inoltre che questa Opera "si pone ai vertici degli interessi dell' istituzione in quanto prende in seria considerazione i bisogni dei portatori di handicap in una società in cui conta solo la produttività". Hanno fatto seguito vari interventi: quello dell'Onorevole Dottor Galbiati, del Direttore Sanitario Dottor E mesti, di Padre Polat, primo Direttore del Centro, della Dottoressa Tomaccini; di particolare rilievo è stato l'intervento del Sindaco di Montefiascone Dottor Minciotti, che insieme all' Amministrazione Comunale, ha espresso un sentito riconoscimento alla Congregazione, annunciando a tutti che, con una delibera comunale, la via che porta a Villa S. Margherita, prenderà il nóme del Fondatore dei Concezionisti, P. Luigi Monti. Ha concluso questa prima parte dei lavori Padre Franco Decaminada, Presidente dell'IDI., che ha voluto precisare come è necessario ormai conciliare l'attività umanitaria della Congregazione con le più moderne competenze tecnico-scientifiche, volendo così anticipare i cambiamenti che Villa S. Margherita effettuerà negli anni che seguiranno. Ha concluso il Convegno il Vescovo Emerito di Viterbo Mons. Luigi Boccadoro. Monsignor Fiorino Tagliaferri, Vescovo attuale di Viterbo, non avendo potuto partecipare personalmente alla commemorazione, ha inviato le sue felicitazioni con una lettera di encomio alla Comunità, nella quale afferma che i Concezionisti, con la loro opera, diffondono speranza e rendono più umana la vita! Dopo la benedizione del Vescovo, tutti i partecipanti sono stati invitati dal Direttore P. Terenzio ad incontrare i ragazzi ricoverati, in quanto ci ha ricordato, sono "loro" i veri protagonisti di questa lunga avventura. ( O V . K I ( . A / I O M : IM I I H.I I DI:I I.'IMMACOIJVI A C O N C K / . i o n k VILLA SANTA MARGHERITA Quattro decenni al servizio della persona che soffre Così si presentava Villa Margherita negli anni 50. S o n o d a ricordare: P Erasmo, P Ludovico, Fr. Alfonso LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 pag. 11 Un quarantennio fecondo Sabato 10 u.s. si è celebrato il quarantennio di vita dell'Opera di carità-benefica e di assistenza sociale che i Figli della Immacolata Concezione, i Concezionisti, istituto del Padre Luigi Monti, fondato quasi un secolo fa, vi hanno iniziato nel 1953. Dei protagonisti e attori di quell'inizio vi erano almeno d u e : il Padre Ludovico Polat e il Vescovo Luigi Boccadoro. A quest'ultimo f u dato trarre la conclusione di una celebrazione che occupò le ore della mattinata con relazioni ed interventi utili e preziosissimi per descrivere i frutti colti e l'abbondante messe e intravedere le prospettive di un prossimo, abbondante, fecondo avvenire! L'esempio di Gesù e l'ordine "di andare in ogni città e di curare gli infermi che vi si trovano " toccarono l'animo religioso di Luigi Monti e ne determinarono la missione. Essendo piissimo si era consacrato a Dio, ma ora aveva scoperto la strada per meglio servirlo; stando già di servizio all'ospedale, celebre e notissimo di Santo Spirito in Roma, si aggregò in quel servizio degli infermi i primi compagni ospedalieri "Figli della Immacolata Concezione di Maria". L'Alto Lazio fu il suo primo campo di azione. Quando nel 1951 fui mandato qui, li trovai all'Ospedale falisco giunti qui da qualche anno. Si presentarono subito, ma per conoscere delle persone occorre - dicono in Liguria - mangiare con esse tanto sale, li conobbi però subito a I superiore P. Terenzio, alcuni medici ed amici di Villa S. Margherita mezzo del Professor Sciacca, titolare della chirurgia, un uomo di eccezionali doti che al rigore scientifico univa una chiara onestà. Tutti sanno quanto fossimo amici. Egli che di quei religiosi aveva da anni familiarità quotidiana me ne diceva, pur essendo sempre critico delle realtà religiose, un gran bene. Mi parlava di Fratel Clemente, un colosso fisico ed un atleta dello spirito, capace, diceva, di attraversare il lago e di stare ventiquattr'ore in camera operatoria. Egli morì innanzi tempo a Roma dopo una splendida missione in Africa, lasciando profumo di santità. Vi era poi, ed è qui presente, il P. Ludovico Polat, tutto dedito alla spiritualità ed alla pastorale. Erano - concludeva - le due anime dei Concezionisti. Ma erano i due aspetti di un'unica missione di "curare i corpi guarendo le anime", come diceva il P. Monti. Lo si può conoscere il Fondatore, morto nel 1900, dalla vita monumentale scritta dal P. Erasmo Perniola. La stampa laica ed anche laicista dell'epoca definisce il P. Monti il più interessante personaggio del 1800. All'ospedale erano - dice sempre Sciacca - come gli Ebrei in Egitto. Occorreva per essi un "esodo" una "Pasqua". E il Signore la stava preparando. Quelle parole di Gesù che erano risuonate nel cuore di P. Monti, nello stesso giro di tempo, erano risuonate nell'animo di Mons. Rossi, di qui, Vescovo a Civitavecchia e proprietario insieme col nipote Rossi, canonico a S. Margherita, di questa terra ove si trova la Clinica Villa S. Margherita; lasciarono tutto al pronipote, Luigi Rossi, a condizione che ne facesse un'opera di testimonianza cristiana e di carità benefica. Il Rossi era medico, di capacità e di iniziativa, diede mano all'opera qui e a Bisentina "Onpi" per gli anziani e ci riuscì e l'opera si affermò. Ma Luigi Rossi se era intraprendente era anche generoso di cuore. I molti bisogni di allora ai quali non sapeva resistere, lo costrinsero a divenire non abile amministratore. Aveva come consigliere sanitario il Prof. Sciacca il quale veniva a dirm i : "Il Rossi non può superare le difficoltà ed occorre evitare che l'opera finisca ai privati, occorrono religiosi, ci vogliono i Concezionisti". Concludevo dicendogli: "Datti dunque da fare e parlane al Superiore Generale". P. Erasmo capì al volo, agì con rapidità, sebbene trovasse subito l'intoppo dell'economia, dei soldi che non aveva. Le Congregazioni religiose amministrano molti debiti e molti crediti, le opere continuano e colossali, ma non hanno mai denaro contante. Comunque si concluse il trasferimento auspicato, la Pasqua avvenne. E da quel giorno - 40 anni fa - non ci fu sera e non ci fu mattino che non trovasse i religiosi all'opera di riordino, ingrandimento, espansioni... e la buona notizia si diffuse per i paesi del lago e dilagò oltre provincia e l'opera crebbe. I miracoli, le guarigioni miracolose del testo evangelico proclamato, qui non le ho viste. Ho visto però il rinnovato e costante miracolo che avviene nelle case religiose, che ognuno porti, oltre la rassegnazione, con gioia la croce della propria malattia ed anziché attendere guarigione e conforto sia egli a confortare e guarire. Ho letto nell'ultima pagina dell'opuscolo celebrativo che i religiosi si propongono di ristrutturare la clinica e dedicarsi ad una sessantina di anziani non sufficienti. Ecco il proposito! Questo è il problema delle famiglie oggi. Non vi sono più istituti che accolgono questo tipo di infermi. Abbiamo saputo stamani dal Relatore che in Olanda, e proprio nei giorni scorsi, le autorità avessero approvato una clinica per i volontari suicidi. Il Vescovo diocesano con gli Ospiti di Villa S. Margherita I religiosi propongono un altro modo per risolvere il problema, quello evangelico, di curarsene con amore, che la vita è di Dio. Anni e anni fa venni una sera e qui mi accolse con quel suo modo tutto premuroso il primo Superiore, P. Ludovico Polat. "Venga, venga"mi disse, "Ma guardi- risposi - che ne ho tre con me!"Egli guardò, parve sorpreso, ma disse: "Fa lo stesso, entrate". Erano stati tre ottimi sacerdoti, di lungo e fedele servizio, ma ora uno non parlava più, uno non capiva più, un terzo vegetava soltanto. Questa villetta accanto ospitò per anni e gratis...: Don Gelsomino di Acquapendente, Don Sante e Don Alfonso di Montefiascone. A curarli chiamò una romagnola, Derna, spiccia e robusta, una comunista, come usava allora, della più bell'acqua, che poteva vedere i preti come polvere negli occhi. Ma si affezionò talmente ai tre "bambini" da farli campare per anni. Come potremmo non essere grati? Penso che le anime sante sacerdotali abbiano influito su questa nuova e progettata attività di Villa Santa Margherita che con questa notizia inizia il secondo quarantennio. + Luigi Boccadoro pag. 12 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 S. Margherita - 20 luglio 1993 50° di Don Giovanni d'Ascenzi - Vescovo di Arezzo Presenti il Vescovo Fiorino, il Vescovo Emerito Luigi e una trentina di sacerdoti nelle personali ricordatane date dei loro ministeri, Mons. D'Ascenzi ha celebrato l'Eucaristia qui ove ha iniziato. Ringrazio il Decano che mi ha chiamato a unire la mia nota, personale e modesta; un coro di universale plauso in questa festa tutta nostra perché solo falisca. Nel 1951 trovai Don Giovanni incaricato dal Vescovo Giovanni Rosi dell'assistenza spirituale ai Coldiretti, una associazione cattolica sorta in quegli anni. Si era proposto il fine inaudito e formidabile di trasformare la società mezzadrile in una civiltà contadina di piccola proprietà. Occorreva a tal fine conoscere la dottrina sociale della chiesa e Don Giovanni ne era un valido esperto. Ma a chi applica tale dottrina alle realtà della vita, occorre una grande fede per evitare il rischio di divenire socialista, rivoluzionario, violento. Sua Ecc.za Mons. Giovanni D'Ascenzi con i concelebranti: Mons. Luigi Mocini e Mons. Francesco Zarletti. Ha lasciato come dono alla cattedrale una bella pisside con lo stemma del Papa e il suo episcopale. Don Giovanni aveva ereditato dalla madre, che lo aveva educato, una fede viva, chiamato a viverla nei misteri della direzione spirituale in Seminario e della penitenzeria in Cattedrale. Era questa fede a dargli autorevolezza, umiltà e mitezza, armato solo di queste virtù aggredì e risolse il problema, trasformando con rivoluzione pacifica il volto agricolo dell'Alto Lazio. Per questo fu chiamato in campo nazionale per lo stesso servizio e missione e la Coldiretti divenne il baluardo più valido all'invadenza del comunismo alla vigilia o sul punto di trasformare in bolscevica la nostra Italia. Vi sono infatti dei ministeri, nella Chiesa, pastoralmente più validi degli episcopati e Don Giovanni ne ricoprì per anni uno di questi. E noi, edificati da queste sue virtù, memori del bene ricevuto, gli diciamo "grazie". Mons. Mocini riceve l'attestato-targa ricordo per la sua preziosa attività svolta come coadiutore, Rettore del Seminario, canonico attuale della Basilica di S. Margherita. In ricordo ha donato alla chiesa £. 2.500.000 + Luigi Vescovo Emerito I tre Vescovi presenti: Sua Ecc.za Mons. Fiorino, Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi, Sua Ecc.za Mons. Boccadoro a tavola presso il Seminario talisco con ai lati Mons. Angelo Ercolani e Mons. Sante Bagnata. D. Giovanni Musolino, autore del volume "Le Confraternite di Montefiascone" di cui parleremo nel prossimo numero del giornale e D. Pino Curre, il novello sacerdote, nativo di Ischia e provvisoriamente a Sipicciano, in sostituzione del nostro D. Virginio Manzi, che andrà parroco a Blera. Sua Ecc.za il Vescovo che posa con alcune coppie di sposi che hanno ricordato il loro anniversario di matrimonio. Il Vescovo e alcune coppie di sposi. pag. 13 LA V O C E - n° 8 - Agosto 1993 La Voce è grata ai suoi SOSTENfTORI: Angeloni Tini Maria, Z.G., Porroni Emanuela, Zucdii Luigi, Carelli Vincenzo, Fulvi Angelo, Nunziati Massimo, Romoli Leonella, Giun maria Giuseppe, Scoppola Maria Vittoria, Grandi Eros, larussi Armida, Cricco Antonio, Vergari Francesco, Bellacima Camillo, Danti Nazzario, Franco Quinta, Manzi Spartaco, Andreuzzi Maria Grazia, della Casa Rosabianca, Moretti Angela, Ceccarini Lucia, Mezzetti Paolo, Onofri Antonio, Francolini Costantino, Minciotti Guido, Bellacima Adele, Fanali Quinto, Saraca Oliviero, Rossetti Vincenzo, Mecali Fernando, Leonardi Daniela, Leonetti Luigina, Classe 1939, Trapè Quinto, Menghini Alessandro, Corona De Simone Anna, Zampetta Felicetto, Trapè Giovcancarlo, Mocini Alvaro, Farina Ida e Nevi Mario, Di Costanzo Iolanda, Focarelli Dino, Azzolini Lucia, Mencio Marcello, Lanzi Mario, Grossi Dina, Manzi Francesco, Coralloni Vincenzo, Arini Marisa, Morano Attilio. AMICI: Salmistraro Pier Luigi, ©armatori Alberto, Ferri Maria, Ceccarelli Marcello, Sensi Giorgio, Ciucci Oliviero, Paolini Felice, Giuliani Piera, BVurla Iole, Manzi Igino, Fnlicca Giancarlo, Menichelli Rinaldo, Brodo Settimio, Nami Vito, Scorsino Tommasina, Pepponi Dario, Stefanoni Italo, Draghi Giuseppe, Marenghi Franceschina, Ranucd Giulio, Ceccarelli Gianfranco, Teofilo Anna, Marianello Filippo, Broccoletti Attilio, Lucchi Arduino, Santini Giancarlo, Basili Luigina, Stefanoni Fernando, Nami Marco, Ubaldi Francesco, Stefanoni Edvige, Napoli Vanda, Paoletti Settimio, Or- ©aorll© M g ) ® ! ® ® ! ! © @§iWì5 © a f f i ^ ® ^ pwaiatsSaM Due trionfi per l ' A t l e t i c a B a n c a C a t t o l i c a Montefiascone. Il 3 e 5 giugno al campo scuola di Viterbo si sono svolti i campionati provinciali individuali settore giovanile. Per i colori giallo-verdi hanno colto la medaglia d'oro Carlo A n g e l o n i nel lancio della palla e Daniele Gatti nei 1000 metri piani. Notevoli le loro prestazioni, Angeloni ha ottenuto il tempo di 3' 26". Dopo mesi di preparazione hanno colto finalmente delle vittorie prestigiose; l'oscuro lavoro dei preparatori e degli allenatori ha prodotto splendidi frutti. Una nota di merito per questi ragazzi che con impegno e tanta volontà, oltre naturalmente alle loro notevoli doti atletiche, sono riusciti a salire sul gradino più alto a livello provinciale. Qualche giorno dopo sono stati entrambi selezionati per la rappresentativa provinciale per l'incontro tra Rieti e Viterbo disputatosi nella città sabina. Gatti nei 60 metri ad ostacoli è giunto terzo mentre Angeloni ha ottenuto la seconda piazza nella sua specialità preferita. fei Angelo, Salepicchi Elide Meatta Antonietta. BENEMERITI: Moscetti isidoro, Baldi Guido, Menichelli Giovanni, Materazzo Enzo, Rubbi Rosalba, Moisè, Marenghi Lamberto, Ugolini Antonella, Fulvi Agostino, Napoli Cesare, Carelli Biagio, Torri Marina, Ugolini Angelo, Pezzato Paolo, Pagliaccia Augusto, Quattanni Adelio, Malucci Mara. Amici della cattedrale Sono entrati a far parte degli "amici della Cattedrale": Angeloni Tini Maria Monanni Luigi, Luzzi Lucia e"Clara, Crocetti Assunta, Trapè Domenico, Brachino Callisto, Andolfi Ginevra, Scoponi Nunziata, Torri Noemi, Famiglia Scalia, N.V., Camicia Elio, Atsoggiu Pietro, Luzzi Lucia, Sportelloni Umberto, Franceschetti Rinaldo e Lupino Consilia, Benatti Mario, Pronti di Giammarco Irene, Famiglia Couch, Azzolini Lucia, i familiari in suffragio di Ugo Panichi, Mecali Giuseppe, Rosa e Lorenzo Nunziati. Mons. Luigi Mocini L. 2.500.000 (in occasione del suo 50° di sacerdozio). Anagrafe cittadina NATI: Angeloni Martina di Vincenzo e Stefanoni Rita; Lucchi Alessandro di Gianfranco e Salvatori Antonella; Gevi Emanuele di Enzo e Gentili Cristina; Gianlorenzo Gloria di Claudio e Ugolini Laura; Gianvincenzi Roberta di cario e di Bartolozzi Rossana; Saraca Federica di Cario eStamini Anna Rita; Laura Matteo di Ermete e Porroni Antonella; Alameddine Morgana di Moukhtar e di Saraca Marina; Morincasa Emanuela di Paolo e Foschi Paola; Mezzetti Chiara di Maurizio e Rossi Anna Rita. MATRIMONI: Bernardini Nazzano - Orru Carla; Ciarmatori Stefano - Calabresi Daniela; Benella Bruno - Capati Manila; Scarangella Massimigliano - Agostini Marilena; Paolini Giovanni - Toni Francesca Rosita Sonia; Monanni Mauro - Marianello Stefania; Porroni Roberto - Cevolo Marisa; Filiè Fausto - Cappanella Carla ; Morleschi Marcello - Ugolini Loredana; Liberti Paolo - Moresa Emma; Torregiani Giuseppe - Mancini Anna Rita; Cappucci Luciano - Maurizi Tiziana; Dell'Accio Francesco - Gazzola Maria Luisa; Notazio Claudio - Mancini Anna; Bellacima Antonio - Nami Elena. MORTI: Marchionni Roberto 1974; Fabi Assunta 1908; Mattai Rosa 1924; Mecali Giuseppe 1913; Cannavacciolo Luca 1969; Pepponi Rinaldo 1911 ; Pepponi Modesta 1916; Nunziati Lorenzo 1925; Paoletti Lucia 1932; Tini Stefano 1954; Panichi Ugo 1919. AGENZIA IMMOBILIARE CASASOLE COMPRAVENDITA IMMOBILIARE - STIME AFFITTI - FINANZIAMENTI Montefiascone - Via Cassia Nuova, 15 - Tel. 8266o6 Bagnoregio - Via Divino Amore - Tel. 792702 Continua la corsa della Banca Cattolica Baseball verso i Play Off A 6 partite dalla fine del campionato, Ja squadra del Montefiascone baseball è ancor prima, , con un buon margine sulle inseguitrici, anche se nulla è ancora deciso. Fino a questo punto i giovani montefiasconesi hanno sempre giocato al massimo, cercando di commettere meno errori possibili e di aggiudicarsi più vittorie. La squadra ha dimostrato di essere molto competitiva, e soltanto in rare occasioni ha avuto qualche momento di defaillance, che non ha però inciso sul morale. Nelle ultime partite ancora d a giocare, i falisci ci dovranno mettere tutto il loro cuore per non rovinare una stagione fino ad ora ottima. Anche per quanto riguarda il settore giovanile la società della Banca Cattolica deve essere molto fiera, soprattutto per i ragazzini, che al loro secondo anno insieme hanno dimostrato di • essere già una squadra molto competitiva. Lo dimostra il fatto che i ragazzini montefiasconesi sono campioni regionali in carica avendo battuto le rinomate squadre di Nettuno, fino ad ora il tempio del baseball per le nuove leve. Nella seconda settimana di luglio è stato poi organizzato un torneo a cui ha partecipato una squadra americana in torneé qui in Italia. Ebbene i nostri ragazzini si sono ben comportati, conquistando il secondo e il terzo posto (erano stati divisi in due squadre per far si che giocassero tutti), dietro gli americani che invece hanno dimostrato di avere una mentalità totalmente diversa e più avanzata della nostra. Anche i cadetti si sono dimostrati molto migliorati in confronto alla passata stagione, anche se hanno ancora dei margini di miglioramento molto ampi. Quest'ultimi oltre ad aver di- sputato un buon campionato, sono stati invitati a disputare un torneo in Spagna, e precisamente a Barcellona, insieme a tante altre squadre. Anche se sono arrivati soltanto quinti, i nostri giocatori hanno portato lontano il nome di Montefiascone, e tutti i concittadini ne dovrebbero essere fieri. Voglio a questo punto ricordare che tutti i montefiasconesi sono invitati al campo di via Fiordini.per sorreggere la squadra anche nei momenti più difficili, e soprattutto se la squadra militante in serie B arriverà ai Play Off Zerbini Piergiorgio Per chi ha intenzione di "studiare" - Laureanda in Lingue impartisce ripetizioni di inglese. Tel. 826565 - Si danno ripetizioni di italiano filosofia e francese per ragazzi di scuole Medie e Superiori. Tel. 824094. - Si danno lezioni di informatica ragioneria e tecnica a studenti del 3° e 4° anno di ragioneria. Tel. 826938. Le lezioni saranno ricompensate solo dopo l'avvenuta promozione. turare. 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Piergiovanni Genuino Dopo una vita spesa a favore della famiglia, ha dovuto portare una croce pesante per tanti anni, o r a è nella gioia di Dio da dove continuerà a proteggere i suoi tre figli e i nipoti, m a soprattutto la sposa L i n d a C e c c a r i n i che lo ha assistito con tanto amore. Se n'è andato all'età di 77 anni, il 24 giugno. Dopo la sposa Caterina, dopo la figlia Maria, che è salita a Dio il 15 giugno, il 10 luglio ha lasciato questa vita D o m e n i c o L e o n e t t i , già sofferente da tempo, all'età di 83 anni. Era circondato dall'affetto delle sue figlie L u i g i n a e Maria (ora in cielo), del genero S e r a f i n o M a u r i z i , del nipote Maurizio, nonché degli altri familiari già nominati nell'annuncio della morte di Maria. Che possa vivere nella pace di Dio per l'eternità! Panichi Ugo Bellacima Adele Una vita spesa all'utilità degli altri, per molti anni è stata la domestica affettuosa di A d a m o del Can u t o ; conservatasi buona fino agli ultimi giorni della sua vita. Nativa di Bagnoregio, è morta a R o m a 1*11 giugno all'età di 78 anni. Montebove Iride Bertuccini Assunta E' una m a m m a che poteva godersi con tranquillità gli ultimi annidi vita ed ha preferito la pace eterna in Dio, andando a Lui il 9 luglio, all'età di 59 anni. E' la brava m a m m a e nonna, di cui abbiamo parlato nel numero precedente, andata a vivere per sempre, insieme con lo sposo Orlando, nella luce di Dio. Omaggio dei nipoti ad Agostino Fulvi Un 'esile respiro naufragato in un composto e doloroso silenzio di pochi cari ha decretato, purtroppo, la tua annunciata morte, falciando anche quell'ultima briciola di speranza che non ci voleva abbandonare. Come una candela sei stato consumato da un'implacabile fiamma, che giunta alla fine del suo percorso ha vacillato spegnendosi lentamente e lasciando solo il fumo di quello che c'era prima. La rettitudine con cui hai affrontato questa breve sosta in un mondo tanto caotico e ingiusto ti ha permesso di varcare quest'indesiderata soglia a testa alta, a- ucva L/tetica MONTEFIASCONE V i a P i a v e . 6 (P.le Frigo) Tel. 820827 a b i t . 825803 dempiendo fino all'ultimo minuto di lucidità al tuo compito di padre di famiglia. La chiave di interpretazione della tua vita è sempre stata la semplicità con cui hai saputo imboccare la strada giusta in un labirinto intricato e ingannevole, per mezzo della quale hai affrontato ogni situazione nel migliore dei modi e con il sorriso sulla bocca. Presenza affettuosa e rassicurante grazie alla tua umiltà, ai tuoi atteggiamenti e ai tuoi modi di fare ti sei reso una persona indispensabile, nonostante non volessi assumere questo ruolo, e il vuoto a noi lasciato si è ben presto rivelato incolmabile. Ma in noi resterà per sempre lo splendido ricordo della tua ilarità osservando quel bacino d'acqua, dove spesso si riflette il sole, che tu dal tuo giardino guardavi ogni sera con compiacenza. Tuoi * * * * Caprio Teresa Paolo e Stefano Moisè Pietro anniversario - 9 agosto Il tempo passa ma non cancella il dolore dentro di noi. Il suo ricordo è sempre vivo e non sarà mai dimenticato, perché quando viene a mancare una persona cara, qualcosa dentro noi se ne va insieme a lui per sempre. CEVOLO ARREDAMENTI Mobili Sempre robusto e sano, aggredito dal male, in pochi mesi ha dovuto arrendersi e raggiungere la patria eterna il 3 0 maggio, all'età di 74 anni. Le nostre più vive condoglianze alla sposa A n n e t t a Trapè, alle sue due figlie con lé rispettive famiglie. delle migliori marche Design d'interni personalizzati Consulenza gratuita dell'arredatore Sicurezza di un prezzo superscontato Pagamenti fino a 5 anni senza cambiali. Via Cassia, 5/7 - ® 826230 MONTEFIASCONE (VT) Ricorre l'anniversario il 2 agosto e raccomandiamo l a s u a memoria a quanti la conobbero ed stimarono. Cerchi un elettricista specializzato? Rivolgiti a ^ F O R . M f l M ^ IMPIANTI ELETTRICI Studio progettazione - Verifiche - Collaudi FORTUNATI p.i. MASSIMO MANCINI p.i. ANGELO ATTILIO Installazione: automatismi per porte e cancelli Sistemi di allarme e antincendio Impianti T.V.C.C. - Impianti civili e industriali Via G. Contadini, 29 - Tel. 0761/820633 Montefiascone LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 Tini Stefano Il 20 giugno veniva stroncato dal male del secolo, all'età di 38 anni, il rag. Stefano Tini, presso l'ospedale di Acquapendente dove era momentaneamente ricoverato, perché è lì che lavora suo fratello, il dr. Vincenzo. Da circa un anno Stefano non stava più bene, forse sapeva del male, anche se lo nascondeva per non allarmare la mamma Maria Angeloni, che aveva subito, qualche anno fa, la perdita del marito Giovanni e della giovane sposa del figlio Vincenzo. La mamma intende ringraziare tutti gli amici di Stefano, in particolare Stefano Lombardelli e Carlo Catasca, come pure il personale medico e paramedico degli ospedali di Montefiascone ed Acquapendente, per la gentilezza e la premura avuta nei riguardi del figlio. Stefano ora si trova nella gioia del d e b , tra le braccia amorose del Padre Eterno. Mecali Giuseppe Quante conversazioni abbiamo avuto. A raccontare eri sempre tu, che avevi tante cosa da dire, del tempo del tuo servizio militare, della prigionia, ecc. L'ultima volta che ci siamo visti, addolorato com'eri non hai quasi parlato... era la fine. Una corsa all'ospedale, il tempo di ricevere gli ultimi sacramenti e poi sei salito nella pace di Dio, dove ora ti trovi in compagnia della sposa e della figlia Marisa, mentre lasci nel dolore il figlio Fernando con la sposa Aurelia", che t'hanno sempre assistito con vero amore. Non lo dimostravi, ma avevi 80 anni. Ora in D b rimarrai sempre giovane. Pepponi Rinaldo Non aveva mai conosciuto l'ospedale, poi s'è dovuto ricoverare in gravi condizioni e, quando ormai sembrava avesse superato tutto, il cuore ha ceduto e il nostro Rinaldo, conosciuto dagli amici come "pahe epasta", perché era stato, oltre che apicoltore anche commerciante, s'è trovato in Dio a godersi il premio eterno. Se n'è andato il 16 luglio, air età di 82 anni. Lascia nel dolore la posa Pasquina Gianlorenzo, le due figlie, di cui una sposata con Nazzario Danti, il cui padre, Salvatore, è salito al cieb b stesso giorno, 16 luglio, del 1974. Una preghiera per lui al Signore, sicuri d'essere ricambiati. pag. 15 Cannavacciolo Luca Tutto procedeva per il meglio, già pensava ai progetti futuri; faceva il carpentiere con la ditta Bologna, era fidanzato con la giovane Katia lacoviello, aveva la passione per le moto. Sabato 10 luglio la stava provando una per la strada del lago. Luca non stava bene, in un tratto di strada perde il controllo della moto e va a schiantarsi contro il pulmino della Italviaggi, dalla parte opposta della carreggiata. L'impatto è mortale. Per Luca è la fine. Un'altra giovane vita è stroncata per sempre. Forse Luca neppure se n'è accorto, s'è solo trovato tra le braccia del Creatore, in un mondo d'una dimensione diversa dal nostro, libero ormai dai condizionamenti terreni, capace di portare aiuto e consolazione a sua madre Luigina Crocetti, al padre Vincenzino, infermiere nel reparto dialisi di Viterbo, alla sorella Stefania ed alla giovane fidanzata Katia. Quante lacrime versate, quanto dolore e vuoto lasciato... è la realtà della vita umana, di cui non riusciamo a darcene ragione se non risalendo a Dio, che ci è Padre soprattutto in questi momenti, il quale sa trovare il bene anche da queste situazioni tragiche. Vogliamo qui ripetere ai nostri giovani il consiglio che i genitori, pietrificati dal dolore per la perdita della figlia in un incidente stradale, hanno dato solo due mesi fa: "Quando andate in macchina abbiate la massima prudenza ". E Luigina e Vincenzino dicono la stessa cosa. Mattei Rosa e Nunziati Lorenzo Rosa e Lorenzo si erano conosciuti e sposati a Piansano il 18 gennaio 1945. Da allora sono stati sempre uniti nel bene e nel male, specialmente in questi ultimi anni della vita, trascorsi soprattutto in casa, a causa del male, e in casa, per tanti "anni, hanno continuato a ricevere Gesù Eucaristia, perché erano uniti anche sul piano della fede. Il 2 luglio se ne va al Creatore la signora Rosa, il 23 luglio la rincorre lo sposo Lorenzo, non ancora settantenni, ma felici di continuare a vivere in Dio - insieme - per l'eternità. Lasciano un grande vuoto ai loro figli e rispettive famiglie. Che Itidio li accolga nella sua pace, da dove continueranno a proteggere i loro cari. Moscetti Flaviano Morto all'età di 77 anni, che ancora non dimostrava di avere, è stato stroncato in pochi mesi da un male incurabile. Flaviano non ha avuto certamente una vita facile: ha provato l'amarezza ed il rimpianto di non aver conosciuto la mamma, morta giovanissima, laguerra e la lunga prigionia in Africa, il duro lavoro di operaio, lontano dal suo paese per molto tempo. In pensione da diversi anni, era conosciuto come esperto cercatore di funghi, che sempre, per primo, scovava nei boschi di Montefiascone. Lascia nel dolore la sposa Maria. La numerosa famiglia Moscetti lo vuole ricordare a tutti quanti lo hanno conosciuto, con affetto e stima, sicuri che vivrà sempre nel loro ricordo. pag. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 16 Verso il tramonto Vera festa di famiglia Il nostro concittadino Desiderio Sensi, trasferitosi a Roma nel lontano 1935, dove, oltre che messo su famiglia, ha sempre lavorato, è rimasto sempre attaccassimo alla sua città nativa, nella quale, ormai da pensionato, vi trascorre lunghi periodi. Ebbene suo figlio, il dott. ing.re Franco, direttore operativo dell'Azienda municipalizzata nettezza urbana di Roma, ha vinto il concorso per Direttore Generale della stessa azienda. Papà Desiderio non entra più nella pelle! Non solo per questo, ma anche per la laurea conseguita da due sue nipoti. Alessandra Sensi, figlia del Dr. Franco, il 13 luglio s'è laureata in Scienze Economiche e Commerciali, presso l'Università degli Studi di Roma, riportando il lusinghiero risultato di 110 e lode. Daniela Ceselli, figlia della Signora Antonietta Sensi, lo stesso giorno, la stessa ora in cui si laureava sua cugina, ha discusso la sua tesi, laureandosi in Lettere riportando lo stesso risultato della cugina 110 e lode. Verso il tramonto Chi non vuole pensar come a la vita Toglie il vigore il numerar degli anni, Se da l'età crescente a noi è fornita Schiera di acciacchi, e d'infiniti danni. La giovinezza è sempre ben vestita Il corpo è nuovo, e son dorati i panni. Poi la salute, del tempo svanita Che potesse tornar, troppo t'inganni. Papà Desiderio, quanto ci vorrà per bagnare i tre grandi avvenimenti? Noi partecipiamo di cuore alla sua gioia e soprattutto a quella di suo figlio e delle sue nipoti e a tutti diciamo: ad majora! Corrode il tempo, e annulla e porta via Dell'esser nostro la parte vitale Cancella, e seppellisce ogni energia. Ringraziamento Bello il passato, - e non ci sembrò tale Meglio accettarlo, - con filosofia Pazienza ci accompagni, - tanto è uguale. Piciolio Diodato Il nostro poeta, pieno di saggezza ed umanità, compie 80 anni, il 12 settembre p.v. per questo ha voluto comporre tale sonetto. Da parte di tutti i lettori de "La Voce" e in particolare della Direzione, giungano a lui le più vive congratulazioni e il grido sincero: ancora altri 80! Come si alleva un delinquente » La Direzione di Polizia di Houston, nel Texas (U.S.A.) ha pubblicato questo Codice perché i genitori ne facciano oggetto di riflessione. Non è fuori luogo sottoporlo anche a molti genitori italiani. 1 - Fin dai primi anni, date al vostro figliuolo tutto quello che vuole. In tal modo egli crescerà convinto che tutto il mondo dev'essere ai suoi piedi. 2 - Se dice parolacce, rìdete. Così egli si crederà molto spiritoso. 3 - Non preoccupatevi di dargli una formazione religiosa: "tanto, quando sarà grande, sceglierà da se la religione che gli pare". 4 - Provvedete voi a riordinare tutto ciò che egli butta all'aria: crescerà con la convinzione che sono sempre gli altri i responsabili. 5 - Non sgridatelo mai. Non ditegli mai: "questo è male", altrimenti potrebbe sorgere in lui un "complesso di colpa ". Da grande, quando per qualche grossa marachella avrà a che fare con il Codice Penale, sarà convinto di essere "una vittima della società". 6 - Lasciategli leggere tutto quello che vuole: si convincerà che solo il corpo ha bisogno di pulizia, mentre lo spirito può arrotolarsi nel pattume. 7 - Litigate sempre in sua presenza, e quando la famiglia si sfascerà, non ne sarà impressionato. 8 - Rifornitelo sempre di denaro, senza che debba rendervene conto. Evitategli ogni difficoltà e perfino il pensiero che debba faticare per guadagnarsi la vita. 9 - Soddisfate tutti i suoi desideri: giocattoli, cibo, bevande; fumo, comodità. Non opponetevi mai ai suoi capricci. 10 - Difendetelo sempre contro tutti, anche quando ha torto. 11 -E quando sarà diventato un fior di mascalzone, dichiarate che non avete mai potuto fare niente di lui. 12 - Preparatevi una vita di dolore e di lacrime: l'avrete senz'altro. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita della festa della Madonna Madre della Chiesa, svoltasi alle Primie nei giorni 26/27 giugno 1993. Merita un elogio il consiglio direttivo per la sua tempestività, gli abitanti in via Paternocchio che hanno dato il loro generoso contributo, il Signor Antelio Jacoponi organizzatore della gara di Mountainbike e stretto collaboratore; i signori Maxi Shop, Comune di Montefiascone, Cassa di Risparmio, Molino Ovidi, Cantine Leonardi, Trattoria Morano, Presciuttini Lorenzo, Scaffalgamma, Centrale latte, Comalca, Scarino Franco, M.O.B., Bar Pieretti, Ortopedia Marzetti, Cantine Stefanoni, F.lli La Corte, AGIP Cannelle, Danti Luciano, Bar Corso, Eurotacco, Carletti Mauro, Cantine Trapè, CE.PAN, Cantina Coop. Montefiascone, Peparello Massimo, Officina Napoli & Menghini, Tabaccheria Menghini, Oreficeria Milioni, Presciuttini Claudio, Rocchi Calzature, Paola Parrucchiera, Marzetti Francesco, Bar Centrale, Santini Elia, Caprio Angelo, Ranucci Costantino, Centro Calzature, Ferramenta Leonardi, Ciutti Erasmo, Vecchio Giuliano, Cricco Daniela, Rosella Biancheria, Maurizi Serafino, Fratelli Rubeca, GSB Supermercato. A tutta la cittadinanza che è stata presente alle manifestazioni va un caloroso saluto. Il responsabile dell'Associazione Menghini Alvaro Laurea La giovane signorina Verdiana Fedeli, figlia del 1 0 Consigliere della Corte di Cassazione Dott. Massimo Fedeli, si è recentemente laureata presso la 1* Sezione del IV Anno dell'Università della Sapienza in Roma, in Giurisprudenza col massimo voto di 110 e lode, sostenendo la Tesi in Diritto Commerciale "sulle offerte pubbliche ed acquisto". Relatore il Ch/mo Prof. Gambino. Alla neo Dottoressa Fedeli vivissimi rallegramenti e gli auguri più sentiti per un radioso avvenire. Diploma Il giovane Fabrizio Ospitoni si è diplomato, presso l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Orte, in Ragioneria nella specializzazione in IGEA, con una lusinghiera e ben meritata votazione. Al neo Ragioniere i più vivi rallegramenti e sentiti auguri per un brillante avvenire. Alfredo Gaddi MAXI SHOP VASTO ASSORTIMENTO TESSUTI s.d.f. di Marroni & C. GZAffC/) DZ&Gfif 0 NEW LOOK ABBIGLIAMENTO UOMO - DÒNNA - GIOVANE Depliants - Cataloghi - Riviste Tutti i lavori tipografici ed offset ed ora anche MODULO CONTINUO S N ^ l rrr»» ESCLUSIVI (•helsea KNlTWt AH Via 0 . Borghesi, 3/C - MONTEFIASCONE (VT) - Tel. 0761/826297 Via Orvietana, 31 Tel 824698 Montefiascone (VT) MCWPKIVWY ^O M a r l b o r o Classica 7 LA V O C E - n ° 8 - A g o s t o 1993 pag. 17 Il toro innamorato del Lago di Bolsena I contadini di Monte Bisenzo, coloni dei Brenciaglia, avevano notato sulla spiaggia del lago le orme di un bove che, ogni mattina, apparivano poi sparivano nel bagnasciuga. Pensarono si trattasse di un loro bovino che la notte uscisse a mangiare fieno e, al mattino, tornasse nel recinto. Le stive però erano intatte ed intorno a queste non vi era maneggio di bovini. Il capoccia, al quale nulla passava inosservato, informato di ciò volle occuparsene direttamente con lunghe appostate notturne nei pressi del recinto. Lina bella notte il sospetto che lo torturava da quando ne era stato informato, diventò realtà: l'enigmatico "personaggio" era il toro dell'azienda che, abbandonati i fragranti pascoli dell'azienda, se ne andava all'Isola Bisentina dove una delle mucche ivi pascenti mugghiava per richiamare l'attenzione di un amante cui avrebbe voluto donare tutta se stessa. Quando stava per mettersi in acqua e spegnere i suoi bollori di amore, udì in lontananza.il mugghio di un toro che rispondeva ai suoi richiami: "Eccomi, ti raggiungo" le comunicò il toro, "tra poco sarò da te". Il capoccia non credeva ai suoi occhi. Vide allora il bianco animale entrare lentamente nell'acqua e, come fosse diventato improvvisamente una leggerissima barca, prendere il largo, verso l'isola e verso questa scomparire. Il capoccia al mattino raccontò ai dipendenti la storia. Costoro furono pervasi da un profondo senso di meraviglia. All'isola intanto il pastore di mucche, accortosi della scappatella bovina, dopo averlo comunicato al fattore, attese che la mucca mostrasse, con l'ingrossarsi della pancia, l'avvenuta fecondazione! E questo avvenne dopo un po' di giorni. Il personale dell'isola fece festa il giorno del parto. Un maschio. Al Monte Bisenzo i Brenciaglia vollero vedere il rampollo e se ne rallegrarono con gli isolani. Lé scappatelle bovine non finirono qui. Gli erano giunti all'orecchio altri mugghi e il toro non voleva credere ai suoi orecchi: altre mucche lo desideravano all'isola e questi andò. Non una sola volta ma tante altre. Sempre di notte. Avvenute le effusioni di amore, scendeva in acqua e tornava in azienda. Il tempo passò e le numerose gravidanze dettero i loro frutti. Vitelli, vitelli e vitelli videro la luce nei prati e intorno alle bellissime chiese dell'isola. Una notte il toro radunò la numerosa famiglia ai piedi del Monte Tabor dove hanno inizio i giardini e vicina è la spiaggia dell'isola. Ad un segnale questa scese in acqua e se ne andò seguendo la scia paterna e si diresse verso il litorale di Montefiascone. Approdò nel punto della spiaggia dove oggi sorge la pizzeria-gelateria "Isola blu". Qui toro, mucche e vitellame sostò per poco. Avevano fame e, poco più avanti, trovarono del foraggio nei pressi di Burano, proprietà dei Pieri, coltivata dal noto poeta locale Zacchielle. Quando furono sazi si rimisero in acqua. Il toro guidava il branco. Una parte si orientò verso l'isola ed una verso Monte Bisenzo. Ciò che ho raccontato non è frutto della mia fantasia. Ho ascoltato da ragazzo i racconti di Tommaso Maiucci e Zacchielle. Da adulto quelli dei fratelli Monfechiarini di Capodimonte. Attendibili si possono considerare le notizie giacché le persone di cui sopra godevano la stima della popolazione per essere persone serie. Giorgio Zerbini Gesù Bambino è pronto Compleanno Si chiama Alessandro Grandi ed è nato il 4 giugno nel nostro civile ospedale da Sonia Antonio e da Eros. Siccome il piccolo vive in una casetta vicino alla chiesa di S. Margherita, già l'abbiamo prenotato a fungere da Gesù Bambino, la notte di Natale, mentre i suoi genitori impersoneranno Giuseppe e Maria. E' diventato cristiano l'8 agosto. Ci complimentiamo fin d'ora oltre che con i genitori, anche con i nonni paterni e materni. Da destra il signor Italo Salvatori per tanti anni Segretario Comunale, il fotografo Giuseppe Breccola che gentilmente aveva accettato il berretto dei Granatieri di Sardegna e, vicino a lui.... senz'altro qualcuno ricorderà anche il nome Se non andiamo errati il 24 agosto ricorre l'anniversario della morte di Giuseppe Breccola Mica si scherza! 50 anni fa Giovanni e Luca (appoggiato all'albero) il giorno del loro compleanno t E' stato festeggiato il 13 luglio scorso il sesto annodi vitadeifratelli Giovanni e Luca Morleschi. Si tratta naturalmente di due gemelli. Sei anni fa allietarono la casa di Raffaele ed Anna con la loro nascita ed oggi l'allietano ancora con la loro crescita sana ed intelligente. E' stata fatta bisboccia alla salute dei due affinché abbiano tantissimi compleanni ancora da festeggiare. Auguri sentitissimi ai due gemelli ma anche ai genitori, estensibili anche ai nonni paterni Francesco (Checchino) ed Adriana, materni Pietro e Luigina Lanzi. Anche "La Voce" invia infiniti auguri unitamente allo scrivente. Giorgio Zerbini • Bellissima per non dire meravigliosa questa inquadratura di foto fatta atre personaggi che senz'altro sono stati per Montefiascone! j+SSELL^ modo intimo SALDI DI FINE STAGIONE SCONTI DAL 20% AL E' il piccolo Giuseppe, venuto alla luce il 5 maggio, facendo perdere la testa, oltre che ai genitori Giovanni Babbini e Marisa Camicia, ai nonni materni Pietro e Ida e paterni Giuseppe e Lina, ed agli zii Margherita ed Alberto. Ora sono tutti movimentati per lui che li guarda soddisfatto di tanta attenzione e premura. 40% Piazza V. Emanuele, 24 - MONTEFIASCONE - Tel. 824377 •MMAGiNE di CARELLI MAURO e C. ABBIGLIAMENTO UOMO DONNA Corso Cavour, 28/A - MONTEFIASCONE Vasto assortimento uomo e donna Marche di prestigio VALENTINO JEANS LANCIO SEVENTY MARZOTTO MARINA YACHTING ABITI E C A M I C E u o m o CLOSED su m i s u r a C c a c h a r e T ^ , r j f - j c c S S à s ' w ^ Christian Dior pag. 18 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 Quattro pittori espongono a Capodimonte Presso la sede comunale, in un suggestivo scenario paesaggistico ricco di bellezze panoramiche e architettoniche, quattro Pittori di Montefiascone hanno esposto una cinquantina di opere di pregevolissima fattura ottenendo ampio successo di critica e di pubblico. FRANCO TANGARI - la sua produzione esprime in forma antologica, con soggetti diversi, la evoluzione dell'artista che da una iniziale, particolare attenzione al disegno, passa ad una sempre più marcata valorizzazione del colore, espresso, nella sua più recente produzione, in toni particolarmente contrastanti. Infatti nella sua opera più recente: "Il funambolismo della vita", in una policromia dai forti contrasti e pur armoniosamente realizzata, è racchiusa, in un passepartout costituito da una immaginaria lente, una serie di corpi contorti nel mantenere il proprio equilibrio, in una faticosa "Il funambolismo della vita" - olio su tela strada sempre in salita che, pur nel diverso destino di ciascuno, è cosparsa da continui pericoli derivanti dai numerosi trabocchetti della vita. GERMANO BARTOLOZZI - la sua produzione è contraddistinta da un tocco di colore romantico che dona, pur a soggetti semplici divita comune, una nota di gradevolezza, espressione di interess a n t e sensibilità artistica. "Natura morta" - olio su tela UGO GRIMALDI - le sue opere esprimono in gran parte il disegno accademico realizzato mediante una considerevole tecnica prospettica che si realizza felicemente soprattutto nel quadro "La Rocca Farnese a Capodimonte". "Mucche al pascolo" olio "Evanescenza" - acquerello FRANCESCO MARZETTI - opere in acquerello e tecnica-vista essenzialmente ispirate al verde-rame etrusco con figure mitologiche e monili (orecchini e collane) curati nei minimi particolari e pertanto ricchi di immagine e colore altamente suggestivi. La inaugurazione della Rassegna di Pittura ha avuto luogo presso la Sala dei Congressi del Palazzo Comunale di Capodimonte il 17 luglio scorso. Dopo l'indirizzo di saluto e di apprezzamento rivolto dal Sindaco Fanelli ai quattro artisti, Francesco Tangari ha intrattenuto i presenti con una accurata ed interessante relazione su "La evoluzione della pittura nel XIX secolo". Ha presenziato alla cerimonia un pubblico numeroso e raffinato, tra cui: l'On.Ie Bruni, don Agostino Ballarótto, il Prof. Ficari, i dottori Frigo, Alberigi, Scoppola, Belloni, la Prof. Capuani, l'Avv. Zerbini, il Direttore Filesi della Carivit, Donna Franca, Enrica ed Angela Brenciaglia, Goffredo Balestra ed altri. Del tutto assente, ancorché invitata, la Amministrazione Comunale di Montefiascone. Nel complimentarci con gli Artisti per la eccellente qualità delle opere esposte e con il Sindaco Fanelli per aver ospitato con tanta convinzione e partecipazione questa interessantissima rassegna di pittura, viene spontaneamente da chiedersi: ma non c'era proprio modo di allestire a Montefiascone una manifestazione culturale così importante?! Evidentemente rimane tuttora valida la amara considerazione che "nessuno è profeta in patria" e che spesso, i migliori siano costretti a ricercare altrove l'apprezzamento, in questo caso meritatissimo, che non si riesce a trovare in casa. Giuseppe Ferlizzi con iOTOOT ©PTE^ la Regina Amalasunta non avrebbe avuto tali occhi © I P T E ^ sempre primo OCCHIALI DA VISTA immediatamente pronti con le firme più prestigiose CONTROLLO GRATUITO pag. 19 LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 IL QUINTO COMANDAMENTO Non uccidere Il quinto comandamento risuona con chiarezza lenta nella quale viviamo: non uccidere. il comandamento rivela la sacralità della vita umana, essa: "fin dal suo inizio, comporta l'azione creatrice di Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è il signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente". (n° 2258) Il quinto comandamento tocca alcuni problemi attuali della nostra società: L'aborto Il catechismo afferma la dottrina tradizionale della Chiesa. Fin dal primo secolo è stato dichiarato che "l'aborto diretto, cioè voluto, come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale". (n° 2271) La Didactié scriveva: "non uccidere il bimbo con l'aborto, e rlon sopprimerlo dopo la nascita". Colpa grave costituisce anche la cooperazione formale a un aborto. Questa colpa è sanzionata con la scomunica per "evidenziare la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società". (n° 2272) Jl catechismoricordache "l'embrione, poiché fin dal concepimento deve essere trattato come una persona, dovrà essere difeso nella sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere umano". (n° 2274) Gli interventi sull'embrione sono leciti se rispettano la vita e l'integrità dell'embrione stesso... è immorale produrre embrioni umani destinati ad essere sfruttati come "materiale biologico dtsponbile"... "contrari alla dignità personale dell'essere umano, alla sua integrità e alla sua identità unica, irrepetibile sono gli interventi sul patrimonio cromosomico o genetico". (n°2275) e forza nella società vio- L'omicidio volontario E' gravemente peccaminoso e grida vendetta dal cielo. Ogni azione fatta per provocare indirettamente la morte di una persona è proibita dal comandamento, come è scandalosa ingiustiziae una colpa grave tollerare, da parte della società, condizioni di miseria che portano alla morte senza porvi rimedio. Crimini particolarmente gravi sono: l'infanticidio, il fratricidio, il parricidio e l'uccisione del coniuge. li suicidio Dio è padrone anche della vita di ciascuno e ognuno è responsabile della propria vita davanti al Signore che l'ha donata. Ciascun uomo è tenuto a riceverla con riconoscenza... siamo gli amministratori, non i proprietari della vita che Db ci ha donata. Il suicidio è gravemente contrario al giusto amore di sé, all'amore del prossimo in quanto spezza i legami di solidarietà, all'amore del Dio vivente. Gravi disturbi psichici, l'angoscia o il timore grave della prova, della sofferenza o della tortura possono attenuare la responsabilità del suicida Il catechismo invita a non disperare della eterna salvezza di coloro che si sono uccisi. Dio, attraverso vie che sofo lui conosce, può preparare l'occasione del pentimento. La Chiesa prega per le persone che hanno attentato alla loro vita. L'eutanasia La sacralità della vita fonda il rispetto anche della vita minorata o indebolita. In questi casi le persone richiedono un rispetto particolare. La presenza dei cristiani nella vita sociale e politica Gli ammalati o gli handicappati devono essere sostenuti perché possano vivere un'esistenza, per quanto possibile, normale. L'eutanasia diretta è moralmente inaccettabile. Il cosiddetto "accanimento terapeutico" può essere sospeso perché non si vuole procurare la morte, si accetta di non poterla impedire. In questo caso la decisione deve essere presa dal paziente se ne è in grado o da coloro che ne hanno legalmente diritto. D'altro canto, anche se la morte è considerata imminente, le cure ordinarie non possono essere interrotte. La legittima difesa A livello personale è legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale. A livello sociale, la legittima difesa è un dovere grave per chi è responsabile della vita altrui, del bene comune della famiglia o della comunità civile. Difendere il bene comune della società esige che si ponga l'aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, l'insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte. (n° 2266) Se i mezzi incruenti sono sufficienti per difendersi dall'aggressore bisogna usare questi. Il quinto comandamento include in se stesso il rispetto della dignità delle persone evitando lo scandalo, il rispetto della salute, il rispetto dell'integrità del corpo; la difesa della pace evitando l'ira, l'odio, la guerra. Severe riserve morali sono per l'accumulo delle armi; le pubbliche autorità hanno il diritto e il dovere di regolare la produzione e il commercio delle armi. Davanti alle esigenze del quinto comandamento sentiamo la parola di Gesù che proclama: "Avete inteso che fu detto agii antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque siadira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio " (Mt. 5,21-22); e ancora: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt. 5,9). Don Fabio dr. Fabene La Presidenza della Conferenza Episcopale italiana, riunita il 14 giugno, ha pubblicato un "Messaggio" sul significato della presenza rinnovata e unitaria dei cristiani nella vita sociale e politica. Quello che riportiamo è un riassunto del Messaggio compiuto da Don Fabio dr. Fabene. Con grande franchezza e coraggio i Vescovi italiani intervengono sulle vicende italiane tracciando orientamenti chiari per la Chiesa che è in Italia e per il bene della nazione intera. In questo momento difficile nel quale "si sta aprendo un nuovo periodo storico" i Vescovi suggeriscono quanto segue: 1 - E'urgente l'impegno, la decisa volontà da parte di tutti a voltare pagina. Lo esige non solo la consapevolezza della degenerazione del recente passato, ma la presenza di molte energie sane e disponibili a dedicarsi al bene comune. Lo chiede anche una feconda, lunga e viva tradizione. 2 - L'unità dei cattolici nell'impegno sociale e politico, non è una formula politica, è un valore pastorale che si radica sul valore della comunione ecclesiale e nelle esigenze della evangelizzazione. "L'unità cattolica impegna storicamente ad una forte elaborazione culturale e di comunicazione che diventi capacità progettualerinnovatricedella società secondo gli ideali del Vangelo ed umani". L'unità dei cattolici è un compito di servizio al bene comune e all'unità di tutti. E' un impegno permanente lasciato alla libera maturazione delle coscienze. Questa indicazione pastorale di un quadro unitario di impegno non deve portare a confondere la Chiesa con nessuna forza politica, né consente di rilasciare a chicchessia deleghe in bianco, ma interpella la coscienza dei cristiani perché in politica privilegino un progetto di impegno unitario. 3 - L'impegno unitario richiama l'importanza e l'urgenza della testimonianza della vita personale sui valori umani e cristiani che qualificano una vera democrazia. E' indispensabile, per lo sviluppo della società italiana, il contributo di persone che vivono i grandi valori della dottrina sociale cristiana. E' forte la necessità di una rieducazione alla mora• lità della vita sia personale che collettiva che richiama una reale conversione delle persone, ed è doverosa la coerenza verso tutti i valori connessi con la dignità della persona. 4 - Occorre puntare con chiarezza e determinazione alla soluzione di problemi concreti che la gente sente con evidenza, quali "i problemi della famiglia e della casa, del lavoro e dell'economia, dell'educazione dei giovani, della vita e della sanità, dell'attenzione alle aree e alle fasce più deboli della popolazione, della pace". 5 - Pericredentiègiuntoil tempo della coerenzaedella creatività in cui sviluppare le indicazioni del Concilio Vaticano II. Il Concilio distingue nettamente la sfera ecclesiale da quella politica ma non autorizza a privatizzare la fede e alla sua irrilevanza per la vita concreta. In questo tempo di creatività è urgente costruire sulla salda roccia dei valori veri assunti globalmente. 6 - E' quanto mai urgente e indilazionabile che la coscienza morale venga formata al senso del dovere. Il nostro è il tempo della speranza che è possibile per il grande patrimonio di valori spirituali, di ricchezze culturali, di energie morali, di iniziative e opere sociali di cui è custode il nostro Paese. Ciò che è necessario è "un risanamento e un rinnovamento a favore dell'unità" non soltanto dei cattolici, ma di tutti i cittadini. Il quinto comandamento è trattato nei numeri 2258 - 2330 Calendario Parrocchiale 8 agosto - San Domenico Auguri a tutti coloro che portano questo nome, in particolare a tre sacerdoti di Mon- tefiascone: D. Domenico Cruciani, D. Domenico Stefanoni e D. Domenico Bandini, nonché al rettore del Seminario di Vi- terbo D. Domenico Severi. 19 agosto Assunzione della Beata Vergine Maria Giornata prò Seminario in S. Margherita 24 agosto - S. Bartolomeo Festa nella chiesa del Seminario Pro Defunctis 7 13 20 27 28 4 11 18 24 25 Roberto Marchionni agosto: Rosa Mattei agosto: • Giuseppe Mecali agosto: Ida Coli in Tagliaferri agosto: Rocco Paceri agosto: settembre: Luca Cannavacciolo settembre: Lorenzo Nunziati settembre: Elisa Mezzetti settembre: Pro Defunctis settembre: Lucia Paoletti pag. LA VOCE - n° 8 - Agosto 1993 20 Festa dei cinquantenni Il 4 luglio - alle ore 11,30 - presso la chiesa della Madonna Pellegrina alla Rocca, si sono trovati uniti per ringraziare il Signore i "giovani" nati nel 1943. Ha celebrato la S. Messa Don Giuseppe Trapè. Dopo aver pensato alto spirito, si sono trovati presso il Ristorante "Il Caminetto" per un simpatico e brioso simposio comunitario. Sono tutti riconoscibili, per questo1 non riportiamo i loro nomi. Cinquantaquattrenni Si tratta della classe 1939, che ogni anno si trova unita a festeggiare l'anniversario dei 50. E' il 20 giugno, appuntamento ore 11,30 a San Flaviano dove, tutti uniti, abbiamo ascoltato la Santa Messa. Il parroco Don Biagio Governatori, ci ha ricordati definendoci non "classe di ferro" ma "classe di acciaio". Parole ben dette! Abbiamo voluto ricordare i nostri coetanei scomparsi dal 1989 ad oggi: sono 12. Dopo la Messa tutti da "Morano" a consumare il pranzo insieme alle nostre mogli. La signora Alessandri Serafina in Uvini, ha fatto onore alla classe. Presente anche Don Virginio Manzi, che si è liberato dagli impegni per stare in mezzo a noi. Unisco la foto dei presenti, insieme a un caloroso abbraccio, stimolando gli assenti per avere, il prossimo anno, una presenza sempre più numerosa. Vostro coetaneo organizzatore Menghini Alvaro i Sessantunenni E' il 24 luglio. Il pullman è pieno: 54 persone. Sono la classe d'argento 1932 che quest'anno abbina il pranzo alla gita che ha per meta: Grotte di Frasassi - Madonna di Loreto. E' stato veramente bello ritrovarsi uniti nella piccola casa di Loreto per ascoltare la S. Messa e pregare la Vergine. Era con noi - gioiosa - anche la signora Lucia Paoletti (classe 1932), che il giorno dopo sarebbe salita al cielo, improvvisamente, ma preparata, perché assistita dalla Madre del Cielo. Tempo di confetti Sono tante le coppie che in questo periodo coronano il loro sogno d'amore con la benedizione del Signore. Non riusciamo a nominarle tutte, anche se a tutte porgiamo i nostri migliori auguri: - la sig.na Carla Cappannella s'è unita al sig. Fausto Filiè il 26 giugno nella stupenda basilica di S. Flaviano. La ricordiamo soprattutto per ringraziare papà Egisto e la sposa Mariolina per il servizio prestato nella basilica di S. Margherita dove, nella casa del custode, è nata la sposa Carla. - il 24 luglio ha coronato il suo sogno d'amore la signora Maria Pascucci con lo sposo Alberto Ricci. Auguroni, cari sposi, e portate sempre alto l'impegno cristiano coniugale che vi siete assunti. KITUMBA Galleria di Arte e Cultura Congratulazioni Il 7 luglio Fernanda Carloni si è laureata brillantemente in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, discutendo la tesi: "Il tema della donna nella narrativa di Crebillon Fils" con il ch.mo Prof. Benedetta Craveri. Mentre ci complimentiamo con la neo laureata, auguriamo di poter al più presto mettere a frutto la preziosa laurea. Sembrano due sposetti di primo canto, in realtà Enzo Agostini e Speranza Piciollo celebrano le nozze d'argento il 24 agosto, a Grotte S. Stefano, dove hanno celebrato il matrimonio, circondati da tre figli: Fausto di 24 anni, Massimiliano di 23 e Danilo di 10. Complimenti, e sempre avanti, perché la strada da percorrere è ancora lunga... Per comodità dei lettori de "La Voce" Potete versare sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica o sul c.c.n° 10/61268 presso la Cassa di Risparmio di Montefiascone, preoccupandovi di mettere il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata si suoi". Il 20 luglio è stata inaugurata la Galleria Kitumba con l'esposizione "Tempo e Magia, frammenti di cultura zairese" con una interessante conferenza sullo Zaire. E' una novità assoluta per Montefiascone e merita d'essere visitata almeno per curiosità. La Galleria è situata nel centro storico tra il Palazzo Comunale e la chiesa di S. Andrea, in locale d'epoca ristrutturato e attrezzato per esposizioni d'arte. E' aperta nella stagione estiva (dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 21 di tutti i giorni, compresi i festivi) e nel periodo di fine anno.