PI News Notiziario Collegio Periti Industriali Vicenza

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PI News Notiziario Collegio Periti Industriali Vicenza
N.
115
NOTIZIARIO DI
INFORMAZIONE
del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza
detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
In caso di mancato recapito si prega di restituire all’Ufficio di Vicenza Cpo
Anno XXXIII - Dicembre 2012 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NE/VI- Una copia e 0.80
SOMMARIO
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Indirizzo INTERNET E-Mail:
[email protected]
www.periti-industriali.vi.it
Editoriale
Riproponiamo la relazione introduttiva. . . . . . . . . p. 4
Collegio
La nostra nuova casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 6
I numeri del Collegio nel 2012. . . . . . . . . . . . . . . . . p. 7
L'angolo del sapere:
Chi era Ludwik Lejzer Zamenhof . . . . . . . . . . . . . . P. 9
Come raggiungere la nuova sede . . . . . . . . . . . . . . p. 10
In copertina: l'ideogramma cinese Wej.ji, che rappresenta il concetto
di crisi, ed è composto di due parole: pericolo ed opportunità
Eppi
Eppi - Il Welfare già futuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 11
Abilitazione
Gli abilitati 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 14
CONSIGLIO PROVINCIALE
LORIS ROSSATO - Presidente
MAURO CALDARDE - Segretario
GIULIO MILANI - Tesoriere
LUCA ANDRIGHETTO - Consigliere
GASTONE CLAVELLO - Consigliere
MASSIMO CISCATO - Consigliere
MARTINO CRIVELLARO - Consigliere
MANUEL GASPAROTTO - Consigliere
RENATO POLI - Consigliere
EDITORE
Collegio dei Periti Industriali
della Provincia di Vicenza
REDAZIONE
Via Zamenhof 803 - Vicenza
Tel. 0444/327322 r.a.
Fax 0444/324270
DIRETTORE
RESPONSABILE
TURI PARISE
DIRETTORE
LORIS ROSSATO
COMITATO
DI REDAZIONE
LUCA ANDRIGHETTO
MAURO CALDARDE
GIORGIO CANDIAGO
MASSIMO CISCATO
GASTONE CLAVELLO
MARTINO CRIVELLARO
MANUEL GASPAROTTO
ANTONIO LOVATO
GIULIO MILANI
RENATO POLI
IMPAGINAZIONE
Editrice Veneta sas - Vicenza
Gli articoli firmati esprimono soltanto l’opinione personale dell’autore e non impegnano minimamente né il Consiglio Provinciale dei Periti Industriali, né l’Editore, né la redazione del presente notiziario.
ASSOCIATO ALL’UNIONE ITALIANA STAMPA PERIODICA
La pagina dell’Associazione
Casa nuova, logo nuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 15
Terra, un approso sicuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 16
Attività svolte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 17
Aggiornamento formativo obbligatorio . . . . . . . . . p. 18
Sicurezza dei luoghi di lavoro
Uso intenso del cellulare,
malattia professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 19
Normative
Abolizione delle tariffe professionali. . . . . . . . . . . . p. 22
Disciplinare di incarico per prestazioni
d'opera intellettuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 24
Cultura
Pasubio, la montagna più
accanitamente contesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 36
Comunicazioni
Cerco lavoro o collaborazione . . . . . . . . . . . . . . . . p. 38
Chiusura della segreteria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 38
P.I. NEWS - Notiziario di informazione del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza
Autorizzazione numero 387 del Registro Stampa del Tribunale di Vicenza in data 18.07.1979 - una copia e 0.80
Edito da: Editrice Veneta, via Ozanam 8, Vicenza - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
3
EDITORIALE
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Riproponiamo la relazione introduttiva
dell’inaugurazione del Collegio dei Periti
industriali della Provincia di Vicenza
U
di Loris Rossato
4
n pensiero va a tutti i Presidenti che nel
corso degli anni dal 1954 ad oggi mi hanno preceduto, ricordo a tutti che nel 2014 ricorre il sessantesimo della costituzione del
Collegio dei Periti industriali della Provincia di
Vicenza.
Finalmente abbiamo una sede funzionale,
non certo prestigiosa come la sede di Palazzo
Gualdo, ma sicuramente facilmente raggiungibile. Un grazie di cuore va alla società Maltauro che ha reso possibile tutto questo.
Il Collegio dei Periti Industriali è come una
grande famiglia e come tutte le famiglie che si
rispettano hanno e credono in dei valori.
E’ dunque essenziale, e vi esorto a farlo,
ricostruire in noi questi valori nella consapevolezza del fatto che, in tale percorso, un ruolo fondamentale spetta alla cultura, e alla conoscenza delle nostre origini arricchita da un
concreto sapere professionale, che rappresenta ciò che oggi ci unisce in un medesimo, alto
obiettivo.
Andare in periferia non vuol dire abbandonare il centro storico di Vicenza ma significa
avvicinare sempre più i nostri iscritti, avvicinarli alla vita del collegio a quei valori che da
sempre sono insiti nella categoria dei Periti
Industriali e soprattutto in quei Periti Industriali forgiati nella mente e nello spirito di
Alessandro Rossi. Con questo spirito quello
che ci aspetta è la partecipazione in modo
massiccio e unitario alla formazione continua,
sancita dalla riforma delle professioni, formazione continua “cucita” a misura d’iscritto o
quasi, questo è l’obbiettivo cui punta il futuro
Regolamento sulla formazione continua, in
attuazione del dpr 137/2012.
Il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti
Industriali Laureati della provincia di Vicenza
assieme al Consiglio Nazionale, vuole assecondare il più possibile le esigenze degli iscritti per
avere della formazione di qualità che sempre
più qualifichi la professionalità del perito industriale.
Quello che ci aspetta come Consiglio Direttivo e come segreteria è impegno non di poco
conto, considerando i circa 1000 iscritti che il
Collegio di Vicenza annovera nei suoi elenchi,
suddivisi per specializzazione.
A differenza di quando nacquero i Collegi
Provinciali con regio decreto del 1929, che
avevano solo il compito di mantenere l’albo
degli iscritti e alcune poche pratiche, oggi il
carico di lavoro, nonché di responsabilità, è
molto maggiore.
Con questo il Collegio dei Periti industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza non si tira indietro, anzi punta
sempre ad avere il massimo della qualità nei
propri servizi per dare il meglio ai nostri
iscritti.
Oggi giorno si fa un gran parlare della crisi
che da qualche anno attanaglia il nostro paese
e l’Europa intera, il pensiero che oggi mi sento
di esprimere è il seguente: a mio avviso la crisi è finita si signori è finita, quello che stiamo
vivendo sarà ed è la normalità, da qui dobbiamo ripartire senza esitazioni.
L’ideogramma cinese che
qui vi propongo
(foto a lato e in
copertina) è un
esempio di come la nota saggezza orientale
vuole interpretare i momenti di crisi. Questo
ideogramma, chiamato Wej.ji, rappresenta il
concetto di crisi.
E’ dalla fine della seconda guerra mondiale che la parola crisi non assumeva un significato così importante nella nostra società.
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EDITORIALE
Nel caso specifico l’ideogramma Wej.ji è
composto da due parole, pericolo ed opportunità. Mai come adesso queste due parole
sanciscono una verità.
Nei momenti di crisi, anche durante quelli
più duri, si nascondono sempre due grandi
eventi, il pericolo e l’opportunità.
Sta poi nell’abilità delle persone saper cogliere le opportunità schivando i pericoli.
Circa due anni fa un gruppo di Periti Industriali ha colto un messaggio lanciato dal Collegio di Vicenza, in quel messaggio si chiedeva
di guardare oltre al diploma di perito, la sfida
era mettersi di nuovo in gioco attraverso la
formazione universitaria.
L’opportunità è stata raccolta da circa 60
Periti Industriali che nel giugno 2010 si sono
messi in gioco, hanno saputo fare squadra
sorretti dal Collegio, come punto di riferimento, per coordinare i corsi di formazione
a sostegno degli esami universitari. Uniti si
vince non dimentichiamo questo slogan…
(Bravi, siete il nostro orgoglio, la nostra rivincita, il nostro futuro). E’ proprio durante i
periodi di crisi che avviene una selezione
naturale, ovvero solo le persone in grado di
leggere gli eventi e prendere decisioni sapranno superare i pericoli, ma soprattutto
saranno pronte a cavalcare l’onda della ripresa quando questa arriverà.
Allora ecco che sono sempre le persone
che possono decidere le sorti di se stesse o
delle imprese che gestiscono. Non esistono
aziende di successo senza uomini di successo!
Ed è proprio in questi momenti che emergono i veri imprenditori di se stessi, quelli che
sapranno dirigere la propria azienda o il proprio studio oltre il guado.
Guardatevi attorno, vi accorgerete che di
veri professionisti ne esistono veramente pochi. Tanti saranno confusi, non sapranno cosa
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fare o quali decisioni prendere, ed allora si limiteranno ad aspettare, cercando di far quadrare i conti nella speranza che un giorno il
mondo torni come prima.
Niente di più sbagliato.
Ma allora cosa fare?
Sicuramente la prima cosa da fare è una
fotografia dello stato attuale.
La seconda cosa da fare è cercare di simulare quello che potrebbe accadere all’operatività dello studio nel peggiore dei casi. Questa
è una delle fasi più importanti e delicate perché il risultato potrebbe essere scoraggiante,
ma quanto mai veritiero: non sempre un business è sostenibile!
Ecco individuato un pericolo.
Essere bravi ad individuare il pericolo non
basta, da qui parte una seconda fase che è
quella delle decisioni. Questa è la fase più
stressante dal punto di vista professionale, perchè mentre sappiamo come prevedere, attraverso simulazioni, dove si potrebbe arrivare
proseguendo una strada già intrapresa, non è
altrettanto semplice simulare un percorso sconosciuto.
Ecco che qui diventa importante saper raccogliere e sintetizzare le informazioni che arrivano dall’esterno per poter formulare una
nuova strategia vincente.
E’ proprio in questa fase che i migliori professionisti si preparano a raccogliere le nuove
opportunità che il mercato offrirà.
Cari Colleghi care Colleghe, in occasione
delle prossime Feste e dell’inizio del nuovo
anno, a nome di tutto il Consiglio, dell’Associazione, della Segreteria con Denise e Michela e di tutti i collaboratori del Collegio, desidero inviarVi i migliori e più affettuosi auguri,
affinché nuove opportunità di lavoro siano, la
giusta strada che vi condurrà al successo professionale.
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COLLEGIO
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La nostra nuova casa
È
di Manuel Gasparotto
un enorme dispiacere aver lasciato la
prestigiosa Sede di Palazzo Gualdo, da
un decennio protagonista della vita del Nostro Collegio, con la raffinatezza, l’eleganza
e la centralità che contraddistinguevano i
suoi ambienti.
Purtroppo, come molti di Voi avevano potuto constatare nel frequentarla, era
divenuta oramai difficilmente fruibile, soprattutto dal punto di vista funzionale e
logistico.
Già da inizio 2011 l’attuale Consiglio Direttivo coordinato dal Presidente Rossato
Loris, aveva così preso in considerazione
l’opportunità di trovare una Nuova Casa
che potesse rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti, con l’intento comune di
creare un vero e proprio punto di riferimen-
Spazi aperti e arredamenti funzionali per gli uffici della nuova sede
6
to per il mondo professionale vicentino.
L’accurata ricerca ha preso in considerazione una trentina di possibili location, dislocate tra capoluogo e hinterland: trovare
una soluzione che unisse comfort e utilità è
stato sin da subito il nostro obiettivo.
La scelta è ricaduta sull’Area Serenissima di Vicenza Est, posta in posizione baricentrica e caratterizzata da grande accessibilità viaria (intersezione della A4 con
A31) e con notevoli e facili possibilità di
parcheggio.
I nuovi uffici sono stati ricavati al 2° piano dell’edificio D2 di via L.L.Zamenhof; un
attento studio del layout, messo in atto dai
responsabili del Collegio in stretta collaborazione con Bill Perrisch General Contract, ha permesso la suddivisione dell’unità originale (open space) in locali e spazi
accoglienti e luminosi: le esigenze della
segreteria, i requisiti funzionali, il completo riutilizzo degli arredamenti esistenti, i
vincoli legati allo sfruttamento di luce naturale, l’aspetto estetico e molti altri parametri non tecnici legati alla sostenibilità,
sono tutti fattori che hanno determinato
le scelte riguardanti il raggruppamento e
la suddivisione degli spazi interni.
Tali divisioni sono state create con l’installazione di pareti divisorie monolitiche
in vetro in grado di trasmettere luce e trasparenza; sono stati posati nuovi impianti
elettrici e integrati quelli di climatizzazione, il tutto sotto il lungimirante filo conduttore della realizzazione dell’economicità di
gestione. Anche l’illuminazione, inserita in
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COLLEGIO
un nuovo soffitto, è stata frutto di un attento progetto,
così come il pavimento sopraelevato e la disposizione
delle suppellettili varie.
Nel segno del progresso tecnologico la sala corsi è
stata dotata di lavagna LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), fornita e installata dalla IBS (Informatica
Bassanese Servizi) di Sarcedo (VI).
La lavagna Interattiva Multimediale presenta una
superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre
video o animazioni.
I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna
potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato. La
LIM è uno strumento destinato alla didattica d’aula
poiché coniuga la forza della visualizzazione e della
presentazione tipiche della lavagna tradizionale con
le opportunità del digitale e della multimedialità.
Un ringraziamento particolare alla Ditta Traslochi
Cecchetto che ha contribuito al trasferimento dell’ar-
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Il presidente Loris Rossato già
al lavoro nella nuova sala riunioni
QZeta s.r.l.
Via Madre Teresa Di Calcutta n. 36
36040 Torri di Quartesolo (VI)
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COLLEGIO
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redo e dell’archivio nei tempi previsti e con
professionalità impeccabile.
La nuova sede si compone di:
- Sala Consiglio
- Segreteria operativa con 3 postazioni
fisse
- Ufficio Presidenza
- Ufficio Associazione
- Sala Corsi (dotata di LIM)
- Archivio
- CED
- Ufficio consultazione (a disposizione
degli Iscritti)
- Locali accessori
Il risultato così ottenuto è una struttura
funzionale, polivalente e armoniosa, che
speriamo possa offrire maggiori e migliori
servizi ai nostri iscritti.
Per un pezzo di storia che si chiude
dunque, si apre un futuro tutto da scrivere
in questa nuova casa, in cui auspichiamo
di sentirci tutti protagonisti.
I numeri del Collegio nel 2012
1076
371
296
160
40
27
Il numero di Iscritti al Collegio dei Periti di Vicenza
Iscritti EPPI (Ente di Previdenza Periti Industriali)
Iscritti che esercitano la libera professione
I punti deliberati all’ordine del giorno (ODG)
I “nuovi” cancellati
Le attività Patrocinate
22
18
18
15
14
I promossi all’Esame di Stato
Praticanti iscritti
Incontri delle varie Commissioni
I nuovi iscritti
Le Riunioni del Consiglio Direttivo
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COLLEGIO
L'ANGOLO DEL SAPERE
Chi era Ludwik Lejzer Zamenhof
Ludwik Lejzer Zamenhof
(Biaystok, 15 dicembre 1859
– Varsavia, 14 aprile 1917) è
stato un medico, linguista e
glottoteta polacco. È universalmente noto per aver fondato le basi dell’esperanto, la
lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.. Il
suo nome viene a volte italianizzato in Ludovico Lazzaro
Zamenhof.
Il 26 luglio 1887 pubblicò
infatti l’Unua Libro, il primo libro dell’esperanto. Da
questo momento la sua attività si divise
tra il lavoro di oculista, per mantenere la
famiglia, la diffusione dell’esperanto e la
costituzione di una “religione pienamente
umana”, denominata primahilelismo, poi
homaranismo.
Il nome esperanto deriva da uno dei
suoi pseudonimi, Doktoro Esperanto.
L’esperanto
Pur avendo coscienza di essere strettamente legato alle proprie origini ebraiche,
Zamenhof era deciso a non legarsi con “gli
obiettivi e gli ideali di un particolare gruppo o religione”[3], individuando nella diversità linguistica la causa principale “che
allontana la famiglia umana e la
divide in fazioni nemiche”[4].
Giudicati il latino ed il greco
inadatti per la vita moderna perché troppo difficili ed arcaici, Zamenhof contestò anche l’uso di
un idioma nazionale in ambito internazionale, e si orientò verso la
pianificazione di una lingua nuova, di cui tracciò, già tra il 1875
ed il 1878, un suo primo progetto,
chiamato Lingwe Universala.
Dopo la parentesi moscovita,
tornato nel 1881 a Varsavia, Zamenhof venne a sapere che i suoi
manoscritti erano stati distrutti, ma non
s’abbatté e riprese a lavorare al suo progetto.
Finalmente, il 26 luglio 1887, Zamenhof,
con l’aiuto economico del futuro suocero,
riuscì a pubblicare un primo manuale in
russo della nuova lingua, battezzata Lingua
Internazionale. In quell’occasione adottò
lo pseudonimo di “Dottor Esperanto”, che
avrebbe avuto in seguito un’insospettata
fortuna.
La nuova lingua ebbe una rapida fortuna. Nel 1905 si tenne, a Boulogne-sur-Mer
in Francia, il primo congresso internazionale, a cui parteciparono circa 700 persone
di 20 paesi.
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COLLEGIO
Dicembre 2012
Come arrivare alla nuova sede
Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza
Via L.L. Zamenhof 803 - Vicenza • Tel. 0444 327322 • Fax 0444 324270
e-mail: [email protected] • sito web: www.periti-industriali.vi.it
Ingresso scala 803
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EPPI
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EPPI - Il welfare già futuro
M
di Umberto Maglione
i chiedo come parlare ai miei
colleghi di Vicenza liberi professionisti e dunque iscritti all’Ente di
previdenza dei periti industriali e dei
periti industriali laureati.
Mi scorre velocemente nella mente,
come in una rappresentazione a fotogrammi, un nastro di immagini
sempre più veloci ma ricchi di eventi,
passioni, speranze e ambizioni.
Circa dieci anni fa incominciai a
lavorare nell’Ente con incarichi istituzionali di consigliere e poi coordinatore del CIG il Consiglio di indirizzo generale, (il parlamento dell’Eppi)
mentre oggi sono amministratore
nell’organismo operativo, il Consiglio
di amministrazione (CDA).
Cosa mi colpisce subito nel nastro dei fotogrammi che scorrono?
Direi una riforma previdenziale importante, approvata a luglio del 2011,
che cambia uno scenario previdenziale fin troppo statico ed ostile, poi nel
2012 uno stanziamento per le garanzie e tutele a favore degli iscritti che
ammonta al 23% delle risorse disponibili e infine un tesoretto risparmiato
dal 1998 ad oggi che ammonta a circa
100 milioni di euro, un settimo di tutto il patrimonio complessivo di quasi
700.000.000 euro.
Quale film raccontano tutti questi fotogrammi?
Sono la storia di un Ente di previdenza a pieno titolo nel mondo del
welfare di nuova generazione, figlio
della Riforma Dini.
Veramente mi piace definirla «figlio di un Dio minore» perché tutte le
gestioni nate con il sistema a «contributivo» hanno per definizione i conti
a posto ma sono costrette dalla legislazione ad essere piuttosto avare
nelle pensioni, avare almeno rispetto
agli standard cui siamo stati abituati
da sempre.
Essere pionieri e arrivare prima degli altri ha comportato sperimentare
sulla propria pelle che le cose stavano cambiando e non è stato assolutamente facile, credetemi.
È cosa nota che il «contributivo»
ha introdotto una vera rivoluzione
copernicana, dato che restituisce ad
ogni lavoratore il ruolo di protagonista imprenditore del proprio importo
pensionistico: dunque la previdenza
non diventa solo un interesse cui occuparsi dopo 50 anni, ma il welfare
diventa un sistema di investimento
delle proprie risorse durante tutta la
propria carriera professionale.
A raccontare e spiegare queste
cose, ti guardavano tutti come un
marziano e non nascondo che provavo una sensazione di essere antipatico ed ostile perché la nostra società,
soffre di una malattia culturale: è insofferente al tema del welfare.
La nuova mentalità che invita al
risparmio previdenziale è sentita di-
segue a pag. 12
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Anno XXXIII - n. 115
EPPI
stante dalle generazioni più anziane, abituate a regimi completamente diversi, e stenta a diffondersi tra
i più giovani, che di tutto sentono
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l’esigenza fuorché di pensare ad un
lontanissimo traguardo ovvero quello
della pensione. Per questo bisognava varare delle regole che dessero la
possibilità di mettere in sicurezza il
proprio futuro e mettere in evidenza
un “sistema welfare”.
Così ha fatto l’Eppi e nel 2011 ha
approvato una riforma che garantisce pensioni decisamente migliori,
fino ad essere stimate quasi il doppio
rispetto a quelle attuali.
In quale modo? Invitando ad accantonare una parte maggiore di reddito annuale e permettendo che ogni
iscritto sfrutti a proprio vantaggio una
parte della quota inserita in fattura a
carico del cliente: il cosiddetto «contributo integrativo».
Più risorse oggi, più pensione domani, grazie anche ad una importante
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EPPI
battaglia condotta in Parlamento per
far approvare una legge – la cosiddetta «Lo Presti» - che permette oggi di
creare un sistema previdenziale privato più adeguato e a misura d’uomo.
Ma non basta. Preservare la qualità della vita con una sola entrata è
sempre molto difficile, sia nel caso di
un reddito da lavoro che del reddito
da pensione.
In qualche modo occorre sperimentare nuove forme di solidarietà,
quelle che danno una mano al giovane che sta scommettendo sulla sua
nuova attività, ma anche quelle che
tutelino un professionista costretto
ad uno stop prolungato oppure che
necessiti assistenza domiciliare a causa di una malattia. Ecco, l’Eppi offre
un sistema di servizi, che presenta un
sistema integrato per tutele e garanzie
concrete.
L’offerta è cresciuta con il tempo
ed è estremamente diversificata, perché va dal bonus per un neogenitore
ai mutui e prestiti agevolati – in particolare per i giovani – o dal sostegno
in caso di malattia alle coperture e
rimborsi in caso di calamità, come attestano gli interventi nel caso Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana.
Senza dimenticare che da alcuni
anni l’Eppi garantisce a tutti gli iscritti
una assicurazione sanitaria integrativa per i grandi rischi e i gravi eventi morbosi e dal 1 novembre 2012 è
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scattata anche una forma di copertura Ltc (Long term care), cioè a tutela
dei liberi professionisti non autosufficienti.
Sono servizi tutti interamente gratuiti, a costo zero per gli iscritti e a
carico dell’Ente di previdenza, che
conferma il suo impegno nel settore
tutele stanziando il 23% delle risorse disponibili, nell’arco dei prossimi
anni, per svolgere a pieno la sua funzione di punto assistenza di qualità.
Alle spalle una gestione oculata,
e badate che non è un vanto ma un
dato oggettivo: il bilancio chiuso negli ultimi due anni è andato in progressivo crescendo, con 13.000.000
euro di utile di esercizio nel 2010,
18.000.000 euro nel 2011 con una prospettiva che andrà aumentando per il
consuntivo 2012.
Sono risorse utili per gli iscritti perché sono questi avanzi che possono
essere distribuiti sotto forma di opportunità, garanzie e tutele, perché
gli avanzi del nostro sistema sono al
netto della copertura totale dell’impegno pensionistico.
Caro collega e amico di Vicenza,
consulta il sito se vuoi saperne di più
ma permettimi di dire che questo è
l’Eppi, vale a dire il welfare del futuro.
Ringrazio sentitamente il Presidente
del Collegio di Vicenza di avermi dato
questa opportunità.
Buon lavoro
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ABILITAZIONE
Dicembre 2012
Gli abilitati 2012
all'esercizio della libera professione
di Perito Industriale
P
ubblichiamo l’elenco dei Periti Industriali, già iscritti al Registro dei Praticanti del Collegio di Vicenza,che
hanno sostenuto con esito positivo gli esami di Stato, sessione 2012, ottenendo l’abilitazione all’esercizio
della libera professione, previa iscrizione all’Albo Professionale.
Ai neo abilitati le congratulazioni del Consiglio Direttivo del Collegio e di tutti i Colleghi.
Bao Fabio
Botta Damiano
Broggio Enrico
Clavello Enrico
Comparin Alessandro
Dal Dosso Diego
Dal Santo Luca
Dellai Samuele
Facchin Gianmaria
Frigo Luca
Golin Antonio
Elettrotecnica ed Automazione
Chimica Conciaria
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
Termotecnica
Elettronica e Telecomunicazioni
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
Maculan Alberto
Maragno Alessandro
Osmini Giorgio
Perilongo Stefano
Pieropan Marco
Russo Gabriele Franco
Sofia Leonardo
Turina Eddy
Volpato Dario
Zancan Fabio
Zanin Leonardo
Termotecnica
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica P. Ordinamento
Meccanica N. Ordinamento
Informatica (ABACUS)
Termotecnica
Meccanica N. Ordinamento
Meccanica N. Ordinamento
Meccanica N. Ordinamento
Elettrotecnica ed Automazione
Elettrotecnica ed Automazione
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LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE
Dicembre 2012
Casa nuova, logo nuovo
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha deliberato l’adozione del nuovo Logo.
Essendo il logo l’icona al quale solitamente viene legato un prodotto, un servizio
o un’organizzazione, ci sembrava giusto che anche la nostra Associazione si dotasse
di un “marchio” di riconoscimento di cui finora era sprovvista, un simbolo che ispiri
fiducia e collaborazione, modernità e tradizione allo stesso tempo.
Il logotipo è costituito dall’acronimo di Associazione Periti Industriali della Provincia di Vicenza: la lettera “V” stilizzata color oro vuole richiamare l’appartenenza al
Collegio e alla città berica per rimarcare le radici sul territorio.
Speriamo vi piaccia!
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LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE
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Terra, un approdo sicuro
L
di Manuel Gasparotto
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’Associazione dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza come baricentro della formazione tecnica professionale vicentina: è questa la realtà evidenziata dalla numerosa
ed interessata partecipazione al corso “Terra”, tenutosi lo scorso 8 novembre nella sala
convegni dell’hotel Piramidi.
Un appuntamento di spessore organizzato in collaborazione con ABB Spa, leader nelle
tecnologie per l’energia , e con il patrocinio del Collegio dei Periti Industriali, che ha visto
la presenza di oltre 70 partecipanti, provenienti dal mondo professionale, industriale ed
artigianale.
Un’occasione di approfondimento gratuito su un argomento importante, vasto ma ai
più ancora latente, quale quello degli impianti di messa a terra, veri e propri approdi di
sicurezza nel “difficile” mondo elettrico.
Un pomeriggio intenso con un indirizzo decisamente concreto, con l’intento di fornire
il maggior numero di informazioni e spunti di riflessione possibili per quanto riguarda la
progettazione, la realizzazione, il coordinamento e la verifica degli impianti di terra nei
diversi sistemi elettrici.
Dopo l’introduzione e la presentazione iniziale da parte del Collega Per. Ind. Silvano
Scotti, il dibattito è entrato subito nel vivo con un primo excursus normativo e legislativo,
puntualmente commentato dalla docenza, sempre disponibile al confronto con la platea e
incline alla formulazione continua di esempi pratici.
In particolare il discorso ha stazionato sulle novità normative introdotte dalla CEI EN
50522 “Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1kV in c.a.”, che assieme
alla CEI EN 61936-1, ha completamente sostituito la precedente normativa CEI 11-1 (rimane applicabile fino al 01/11/2013): vengono introdotti nuovi limiti per le tensioni di contatto e di passo, mentre viene garantita una certa continuità nelle tecniche di costruzione e
sicurezza fino ad ora adottate.
Largo spazio è stato concesso alle domande del pubblico,
numerose soprattutto quando dall’aspetto teorico si è passati
alla descrizione delle modalità di progettazione ed esecuzione
degli impianti di terra: sono state analizzate le prescrizioni derivanti dalle principali norme e guide in materia (CEI 64-8, CEI
64-12; CEI 11-37), mettendo in evidenza i concetti base e i punti
critici; il tutto veniva poi corredato con la presentazione delle
soluzioni impiantistiche più idonee dal punto di vista economico e tecnico.
Molti dubbi sono stati chiariti, molti altri ne restano sicuramente da chiarire visto l’esiguo tempo a disposizione; di certo
rimangono l’interesse evidenziato per l’argomento, la professionalità degli inscritti e la certezza che l’impianto di terra non
sarà più considerato come un mondo parallelo e facoltativo.
LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Attività svolte
di Renato Poli
L
’Associazione dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza, vero e proprio braccio
operativo del Collegio, ad oggi conta circa 300 iscritti effettivi e altri 400 raggiunti
tramite newsletter.
Anche quest’anno la mission statuaria è stata portata a termine, attraverso l’organizzazione di vari incontri tecnici e ricreativi. Tra i principali vogliamo ricordarne alcuni:
Corso di aggiornamento RSPP modulo 3;
Corso di aggiornamento RSPP modulo 4;
Corso formazione tecnica “TERRA”;
Seminario SIL-PL: Calcolo del Performance Level;
Attività culturale: La Gazza Ladra al Teatro Filarmonico di Verona.
Tra i vari servizi agli Associati, ricordiamo la possibilità di consultare presso la Ns.
Sede, le norme CEI comprese nella sezione S016.
Per il futuro l’Associazione proseguirà sulla direzione di marcia intrapresa ed allargherà possibilmente i servizi cercando di adeguare gli stessi alle esigenze dell’iscritti
sia in termini di quantità che di qualità: l’intenzione del Consiglio Direttivo è quella di
stipulare opportune convenzioni ed organizzare incontri tecnici
sempre più interessanti e professionalizzanti.
Siamo quindi aperti a qualsiasi segnalazione vogliate fare per
quanto concerne le attività formative e culturali. I suggerimenti
sono sempre ben accetti.
Cogliamo l’occasione per augurare un Buon Natale e un Felice Anno nuovo a tutti Voi ed ai Vostri cari.
Il Consiglio Direttivo
Renato Poli - Manuel Gasparotto - Marco Bognolo - Andrea Clavello Luca Andrighetto- Martino Crivellaro - Mauro Caldarde
LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Aggiornamento formativo
obbligatorio del R.S.P.P.
di Renato Poli
È
terminato il primo ciclo formativo quinquennale organizzato dall’Associazione, con il patrocinio del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza, per i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) secondo il
D.L. 81/08 (Testo unico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro).
Un lungo lavoro di 100 ore nel biennio 2011-2012, indispensabile per l’aggiornamento formativo obbligatorio.
Grande partecipazione, sia dei colleghi che degli altri ordini professionali.
I prossimi corsi si terranno in autunno, con l’impegno di un appuntamento
annuale calcolato in modo da coprire anche il prossimo quinquennio.
Anno XXXIII - n. 115
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Dicembre 2012
Uso intenso del cellulare,
malattia professionale?
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE CIVILE – SENTENZA N. 17438 DEL 12 OTTOBRE 2012
Riconosciuta dalla Cassazione la concausalità tra
un uso intenso del cellulare aziendale o del cordless e le patologie tumorali
C
a cura di
Per. Ind. Renato Poli
notizia tratta da
www.puntosicuro.it
on la sentenza n. 17438 dello scorso 12 ottobre, la Cassazione Civile si è
pronunciata sul rapporto di concausalità tra un intenso uso del cellulare aziendale e le patologie tumorali affermandone la sussistenza.
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso dell’INAIL avverso la sentenza
(n. 614 del 2009) con cui la Corte d’Appello di Brescia, Sezione Lavoro, aveva accolto tre anni fa il ricorso del dirigente di una multinazionale che
aveva convenuto in giudizio l’Istituto assicuratore per ottenere le prestazioni di legge in riferimento ad una grave e complessa patologia cerebrale di
origine professionale.
L’Istituto assicuratore era stato condannato in appello a corrispondere al
richiedente la rendita per malattia professionale prevista per l’invalidità
all’80%; tale decisione è stata ora confermata dalla Cassazione.
In particolare, il dirigente aveva contratto un tumore al nervo trigemino
a causa dell’intenso uso che quotidianamente era tenuto a fare del telefono
cellulare. Per dodici anni (dal 1991 al 2003), infatti, egli aveva fatto uso di
telefoni cordless e cellulari per 5-6 ore al giorno, contraendo una grave
patologia tumorale all’orecchio sinistro: essendo destrimane, infatti, egli
teneva l’apparecchio all’orecchio sinistro in quanto con la mano destra rispondeva al telefono fisso collocato sulla scrivania o prendeva note e appunti.
Come si legge nella recente
sentenza della Cassazione, “le prove acquisite e le indagini medico
legali avevano permesso di accertare, nel corso del giudizio, la sussistenza dei presupposti fattuali
dedotti, in ordine sia all’uso nei
termini indicati dei telefoni nel
corso dell’attività lavorativa, sia
all’effettiva insorgenza di un “neurinoma del Ganglio di Gasser” (tumore che colpisce i nervi cranici,
in particolare il nervo acustico e,
segue a pag. 20
19
Anno XXXIII - n. 115
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Dicembre 2012
più raramente, come nel caso di specie, il nervo cranico trigemino), con
esiti assolutamente severi nonostante le terapie, anche di natura chirurgica,
praticate”.
Ripercorrendo la vicenda processuale, originariamente il rifiuto dell’INAIL era stato motivato dalla pretesa “inesistenza di studi scientifici attendibili in ordine alla nocività delle onde elettromagnetiche”, inesistenza che
è stata poi smentita invece dalla Corte d’Appello.
Il CTU nominato in grado d’appello ha infatti individuato il nesso, quanto meno concausale, tra l’utilizzo dei telefoni e la patologia sulla base di
20
Anno XXXIII - n. 115
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Dicembre 2012
numerosi studi scientifici riassunti in una tabella ed effettuati per lo più dal
2005 al 2009 (per l’analisi dei quali si rinvia alla sentenza integrale): “in tre,
effettuati dall’Hardell group, era stato evidenziato un aumento significativo
del rischio relativo di neurinoma (intendendosi per rischio relativo la misura di associazione fra l’esposizione ad un particolare fattore di rischio e
l’insorgenza di una definita malattia, calcolata come il rapporto fra i tassi
di incidenza negli esposti [numeratore] e nei non esposti [denominatore])”.
La Cassazione sottolinea che “l’analisi della letteratura non portava quindi ad un giudizio esaustivo, ma, con tutti i limiti insiti nella tipologia degli
studi, un rischio aggiuntivo per i tumori cerebrali, ed in particolare per il
neurinoma, era documentato dopo un’esposizione per più di 10 anni a radiofrequenze emesse da telefoni portatili e cellulari” e che “doveva dunque
riconoscersi, secondo il CTU, un ruolo almeno concausale delle radiofrequenze nella genesi della neoplasia subita dall’assicurato, configurante
probabilità qualificata”.
La sentenza richiama a questo punto l’insegnamento della giurisprudenza di legittimità, secondo cui “nel caso di malattia professionale non tabellata, come anche in quello di malattia ad eziologia multifattoriale, la prova
della causa di lavoro, che grava sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la rilevanza della mera
possibilità dell’origine professionale, questa può essere invece ravvisata in
presenza di un rilevante grado di probabilità.”
In tal senso, “il giudice deve non solo consentire all’assicurato di esperire i mezzi di prova ammissibili e ritualmente dedotti, ma deve altresì valutare le conclusioni probabilistiche del consulente tecnico in tema di nesso
causale, considerando che la natura professionale della malattia può essere
desunta con elevato grado di probabilità dalla tipologia delle lavorazioni
svolte, dalla natura dei macchinari presenti nell’ambiente di lavoro, dalla
durata della prestazione lavorativa e dall’assenza di altri fattori extralavorativi, alternativi o concorrenti che possano costituire causa della malattia”.
Conclusivamente nel caso di specie deve “quindi ritenersi la sussistenza
del requisito di elevata probabilità che integra il nesso causale richiesto
dalla normativa”.
21
NORMATIVE
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Abolizione delle tariffe professionali
Necessità della lettera di incarico e del preventivo
I
A cura di Mauro Caldarde
22
l Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, e la
relativa Legge di Conversione 24 marzo
2012, n. 27, hanno abolito le tariffe professionali. Questo ha posto sia l’iscritto libero
professionista che il Collegio Professionale
in una posizione difficile per quanto riguarda la stesura dell’offerta economica e della
parcella per il libero professionista e l’emissione del parere di congruità (ex vidimazione parcella) per il Collegio in caso di richiesta a seguito di contenzioso legale. Ricordiamo che la mancanza o l’insufficienza di
documentazione può impedire l’emissione
del parere di congruità da parte del Collegio in caso di richiesta da parte dell’iscritto.
E’ di primaria importanza che il libero
professionista formalizzi gli incarichi ricevuti dal committente, identificando in dettaglio le attività commissionate ed i compensi pattuiti nonché farsi autorizzare
espressamente l’eventuale conferimento di
incarichi specialisti ad altri professionisti.
Per aiutare gli iscritti, il nostro Consiglio
Nazionale ha elaborato un esempio di disciplinare d’incarico per prestazioni nei
confronti di clienti privati, che gli iscritti
devono modificare / integrare in base alle
loro reali esigenze, non potendo essere il
Consiglio Nazionale responsabile del contenuto definitivo sottoscritto dal libero professionista e dal committente. Questo modulo, disponibile in formato Microsoft
Word™ nel sito del Collegio all’indirizzo
http://www.periti-industriali.vi.it/collegio/
modulistica.html, viene anche proposto
nelle successive pagine.
La citata Legge di Conversione stabilisce
che il compenso per le prestazioni professionali sia pattuito al momento del confe-
rimento dell’incarico ed il professionista
deve informare il cliente sul grado di complessità dell’incarico e sugli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino
alla conclusione dell’incarico. Il mancato
rispetto di quanto sancito dalla Legge costituisce illecito disciplinare del professionista.
D’ora in poi dunque il compenso, che
dovrà essere commisurato alla quantità e
qualità del lavoro che si prevede di dover
svolgere, va concordato con il cliente.
Qualora la prestazione superi il compenso pattuito nel disciplinare d’incarico, il
professionista può chiedere l’aumento in
ragione delle ulteriori attività che ha dovuto svolgere, ma solo a condizione che le
eventuali variazioni rispetto a quanto concordato siano tempestivamente comunicate al committente.
A tal proposito, con la sentenza del 18
settembre 2012, n. 15628, la Seconda Sezione della Corte di Cassazione ha confermato
la rilevanza del contratto sottoscritto con il
cliente rispetto alla realizzazione delle opere che il professionista si è impegnato a realizzare.
Infatti, il favore dimostrato per il cliente
nella sentenza di legittimità conferma che il
compenso richiesto nel contratto non può
essere considerato forfettario e suscettibile
di variazioni in percentuale per le ulteriori
attività non previste nel medesimo. Laddove
esse comportino il superamento dei limiti
stabiliti dall’accordo e non siano state descritte preventivamente nell’oggetto dell’incarico, il professionista ha l’onere di comunicare tempestivamente al cliente le nuove
prestazioni. Questi avrà la facoltà di accettare espressamente l’aumento del compen-
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
so originariamente pattuito. In mancanza,
conclude la Suprema Corte, il comportamento del professionista sarebbe contrario
alla buona fede e, quindi, censurabile.
In questa situazione l’obbligatorietà del
preventivo di massima assume una rilevanza essenziale anche ai fini della responsabilità del professionista. Infatti, in fase di liquidazione del compenso da parte di un organo giurisdizionale, non riuscire a documentare la consegna del preventivo di massima
da parte del professionista al cliente costituisce un elemento di valutazione negativa.
D’altro canto c’è una ragione che incentiva il professionista a stendere il contratto
vincolante per il cliente: il contratto stipulato e accettato dal cliente, infatti, è intoccabile anche dal magistrato.
Il Decreto Ministeriale 20 luglio 2012 n.
140, prevede che l’organo giurisdizionale
che deve liquidare il compenso dei professionisti potrà applicare i parametri solo in
difetto di accordo tra le parti in ordine allo
Dicembre 2012
stesso compenso. Questo significa che il
giudice deve valutare innanzitutto se sia
stato stipulato un contratto valido tra le
parti. In questo caso deve applicare il contratto e non può passare all’applicazione
dei parametri.
I parametri del Decreto Ministeriale 20
luglio 2012 n. 140 non possono essere utilizzati dal professionista per stabilire il compenso all’atto della determinazione del preventivo di massima, essendo essi ad esclusivo utilizzo dell’organo giurisdizionale e
del collegio/ordine professionale.
L’abolizione delle tariffe ha posto in grave
difficoltà l’Autorità di Vigilanza sui Contratti
Pubblici quando deve fornire un parere a una
pubblica amministrazione sulle modalità per
bandire una gara. Per risolvere la situazione
dovrebbe essere pubblicato uno specifico
decreto contenente i parametri da utilizzare
per determinare l’importo da porre a base di
gara nell’ambito dei contratti pubblici dei
servizi di ingegneria e architettura.
23
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Dicembre 2012
Disciplinare di incarico per
prestazioni d’opera intellettuale
DISCIPLINARE DI INCARICO PER PRESTAZIONI D’OPERA INTELLETTUALE
RESE NEI CONFRONTI DI COMMITTENTI PRIVATI
L’anno ………………. , addì …………….… del mese di ……………….……..in …………………..….……..
tra il sottoscritto ………….………………………........ nato a……………………………………..………..
residente a ………………………………... in via …………………………………………………..………....
cod. fisc. …………………………….………….. P.IVA …………………………………………………………....
tel. ………………………..…… cell. ………..……………….…… fax …………………………………………..
indirizzo email ...……………………………….……………………………….………………………………
in qualità di ………………………………………………………... , di seguito denominato “committente”
e il
…………………………………………………………………..., di seguito indicato come “professionista”,
con studio in …………………………………………… via …………………………………………………………
cod. fisc. ………………………………......…......…… P.IVA …………………........……….………......
iscritto all’albo professionale ……………………………… della provincia di ……………………….. al
n………………….………………………….
tel. ……………………………..… cell. ………..…………….…… fax …………………………....................
indirizzo email ………………………………….……………………………………………………………….
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1
NATURA E OGGETTO DELL’INCARICO
1.Il committente affida al professionista, che accetta, l’incarico fiduciario sotto precisato per i lavori
di ………………………………………………………………………………………………………………...
nel comune di: …………………………………………………………………………………………………
per un importo presunto delle opere di e ……………….. (di euro ……………………………...................)
• studio di fattibilità/rilievo ……………………………………………………………………………………
• progettazione …………………………………………………………………………………………………
• direzione lavori ………………………………………………………………………………………………
• verifiche/collaudi …………………………………………………………………………………………….
• misure e contabilità …………………………………………………………………………………………
24
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Dicembre 2012
• coordinamento sicurezza ……………………………………………………………………………………
• consulenza ……………………………………………………………………………………………………
• ………………………………………………………………………………………………………………….
• ………………………………………………………………………………………………………………….
Nei settori
• Edilizia
• Strutture
• Impianti ………………………………………………………………………………………………………
• Viabilità
• Idraulica
• Tecnologia dell’informazione
• Paesaggio, ambiente, naturalizzazione
• Agricoltura e foreste, sicurezza alimentare
• Territorio urbanistico
• Prevenzione incendi
• Sicurezza ………………………………………………………………………………………………………
• ………………………………………………………………………………………………………………....
ART. 2
PRESTAZIONI RICHIESTE AL PROFESSIONISTA
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
• ………………………………………………………………………………………………………………..
segue a pag. 26
25
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Art. 3 - Modalità di espletamento
dell’incarico
1. Il professionista è tenuto a svolgere
con diligenza l’incarico e a fornire la propria opera con scienza e coscienza.
2. Il professionista è tenuto a eseguire e
produrre quanto necessario alla completa
definizione delle prestazioni oggetto dell’incarico.
3. Il professionista svolgerà l’incarico in
piena autonomia tecnica ed organizzativa,
senza alcun vincolo di subordinazione, avvalendosi, ove lo ritenga opportuno, del
contributo complementare di collaboratori
di Sua fiducia, sulle quali attività il professionista si impegna a vigilare per assicurare
la conformità e la congruenza del lavoro
con la pianificazione generale di cui al presente incarico. Resta inteso che la responsabilità relativa alla esecuzione delle attività / opere, oggetto del presente contratto, è
a carico del professionista.
4. Il professionista nello svolgimento
dell’incarico avrà cura di prendere tutti i
contatti che si rendano necessari con gli
organi, enti ed organismi competenti, curando tutti gli adempimenti indispensabili
ed opportuni per garantire l’espletamento
delle prestazioni sopraindicate.
5. Il professionista avrà cura di collaborare con gli altri professionisti incaricati per
la stessa opera fornendo, in tempo debito,
documentazione ed elaborati al fine di rendere un progetto coordinato
26
Dicembre 2012
6. Negli elaborati inerenti l’incarico, dovranno essere chiaramente ed esaurientemente riportati e descritti, con chiara simbologia, tutti gli interventi oggetto di protezione
7. Gli elaborati inerenti l’incarico, comprensivi di grafici, saranno presentati al
committente in alternativa:
- n° 2 copie su supporto cartaceo;
- n° 1 copia su supporto informatico PDF.
Eventuali copie aggiuntive, con esclusione
di schizzi e disegni preparatori, richieste dal
committente saranno imputate al costo.
8. Ove intervengano esigenze, normative
e/o atti amministrativi, che comportino modifiche nell’impostazione progettuale, il
professionista sarà tenuto ad introdurre le
necessarie modifiche, ma avrà diritto ad
ulteriore compenso da definire previamente con il committente.
9. Nell’eventualità che in corso di esecuzione della prestazione il committente ritenga necessario introdurre modifiche o aggiunte a quanto stabilito all’art. 2, il professionista avrà l’obbligo di redigere gli elaborati richiesti, per i quali avrà diritto ad un
ulteriore compenso da definire previamente con il committente.
10. Qualora si rendesse necessario, in relazione al tipo ed alle modalità dell’incarico
conferitogli, il professionista è autorizzato a
ricorrere all’opera o alla consulenza di altro
professionista di fiducia, anche laureato. Con
la sottoscrizione del presente incarico, il
committente autorizza espressamente la scelta fiduciaria del professionista, che rende in-
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
sindacabile, dando per rato e valido il suo
operato, senza onerarlo di ulteriori comunicazioni.
11. Segretezza e privacy: tutti i documenti,
le informazioni e i dati di cui il professionista
verrà in possesso nel corso dell’esecuzione
del proprio mandato sono considerati segreti e confidenziali; il professionista si impegna
a non comunicarli a terzi, se non in relazione
all’incarico stesso, ne ad impiegarli per usi
propri o contro gli interessi del committente.
Il professionista si impegna a far rispettare
questa clausola di segretezza ai propri dipendenti e collaboratori ai sensi della normativa
sulla privacy (D. Lgs. 196/03 e s.m.i.)
Art. 4 - Oneri a carico del committente
1. Il committente fornisce al professionista la seguente documentazione per l’espletamento dell’incarico, della quale garantisce
/ non garantisce la perfetta corrispondenza
allo stato di fatto:
1) ..............................................................
2) ..............................................................
3) ...............................................................
2. Per eventuali prestazioni professionali
integrative o specialistiche, affidate con incarico diretto da parte del committente ad
altri professionisti di cui dovranno essere
forniti:
- nominativi e relativa attività;
- indirizzo del domicilio e indirizzo tele-
Dicembre 2012
matico;
- numero di telefono e di fax.
il committente dovrà espressamente
esentare con il presente incarico qualsiasi
loro responsabilità in merito e dovrà nel
contempo impegnarli a fornire in tempo
debito tutti gli elaborati, relativi alle loro
prestazioni, nonché la documentazione tecnica dei vari fornitori con indirizzi e numeri
telefonici.
Art. 5 - Termini per l’espletamento
dell’incarico
1. L’incarico così come descritto negli art.
1 e 2 sarà sviluppato e completato entro i
seguenti termini, salvo cause di forza maggiore:
a) ………………………………………….
b) ……………………………………..….
c) ……………………………………..….
2. La redazione di varianti (di cui al successivo art. 6) potrà comportare una modifica dei tempi contrattuali, la cui entità sarà
determinata di comune accordo tra il committente ed il professionista incaricato.
3. Non saranno computati nei periodi
precedentemente esposti i tempi necessari
per l’ottenimento dei pareri autorizzativi
degli Enti preposti (VV.FF., Soprintendenza
Beni Ambientali, etc.), qualora richiesti, ed i
tempi per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
segue a pag. 28
27
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Art. 6 - Determinazione del compenso
1. Gli onorari e il rimborso delle spese per
le prestazioni professionali elencate negli
art. 1 e 2, sono determinati tenendo conto
(come previsto dall’art. 9 del D. Lgs. 1/12
convertito dalla L 27/12):
a) costo presunto dell’opera;
b) adempimenti e attività necessarie per
la sua completa e corretta esecuzione delle
singole prestazioni;
c) difficoltà, complessità e quantità delle
singole prestazioni;
d) presunto ammontare degli oneri e delle spese d’ufficio necessarie per la esecuzione delle prestazioni.
2.Il compenso complessivo da corrispondere al professionista ammonta pertanto in
via presuntiva a e…….,…. , così distinto per
le varie fasi in cui si articola l’incarico:
A) per ………….......……. e…….....,…
B) per ………….......……. e…….....,…
C) per ………….......……. e…….....,…
Totale ……………......…. e…….....,…
diconsi euro …………………………...
a cui vanno aggiunti, e sono a carico del
committente, gli oneri di Legge in vigore
all’atto della fatturazione/pagamento attualmente costituiti dal contributo cassa di previdenza (4%) e IVA (21%).
3. I compensi come sopra determinati
sono comprensivi delle spese di ufficio imponibili necessarie all’espletamento dell’incarico. Le anticipazioni per conto del com-
28
Dicembre 2012
mittente, esenti I.V.A. ai sensi dell’art. 15 DPR
633/72 e s.m.i. quali bolli e diritti vari, saranno rimborsate a parte, su base documentale
di quanto sostenuto.
4. Le spese extra a quelle dell’ufficio, qui
sotto elencate ed oggettivi maggiori oneri,
non specificatamente previsti dall’accordo,
il tutto documentato dal professionista, potranno comportare una variazione dell’onorario in ragione del …..% (max 10%).
A titolo di esempio le spese estranee sono
qui sotto citate:
a) le spese di viaggio necessarie all’espletamento dell’incarico vanno rimborsate al
perito industriale ed ai suoi collaboratori. Le
spese di viaggio sulle ferrovie, piroscafi, aerei, etc. vengono rimborsate sulla base della
tariffa di prima classe (con eventuali aggiunte di supplementi vari, quali vagoni letto e
simili) per il professionista e per i suoi aiuti.
Le spese di percorrenza su strade con mezzi
propri, sono rimborsate secondo le tabelle
nazionali dei costi chilometrici di esercizio
di autovetture e motocicli elaborate dall’ACI, art. 3. comma 1 del D. Lgs 02/09/97, n.
314;
b) le spese di vitto e alloggio per il tempo
passato fuori sede dal perito industriale e dai
suoi collaboratori;
c) le spese per trasporti e facchinaggio di
materiali e arnesi necessari per le operazioni fuori studio;
d) le spese di bollo e registro, i diritti di
uffici pubblici e privati;
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
e) le spese di scritturazione, cancelleria,
riproduzione disegni eccedenti la prima copia, fotocopie, etc.;
f) le spese di traduzione in lingue estere
delle relazioni o di diciture su elaborati grafici;
g) i diritti di autenticazione delle copie di
relazioni e/o elaborati grafici e diritti catastali;
h) i diritti spettanti ai lavoratori di prova
dei materiali ed agli istituti scientifici e di
noleggio strumenti tecnici e scientifici di uso
non corrente.
5. I compensi come sopra determinati
sono comprensivi di spese imponibili necessarie all’espletamento dell’incarico. Le anticipazioni per conto del committente, esenti
I.V.A. ai sensi dell’art. 15 DPR 633/72 e s.m.i.
quali bolli e diritti vari, saranno rimborsate
a parte, su base documentale di quanto sostenuto.
6. Le varianti al progetto, l’aggiornamento dei prezzi, la perizia suppletiva o modificativa ridetermineranno l’importo del compenso con l’aggiornamento del presente
disciplinare.
7. Ove il committente successivamente
alla data dell’incarico richiedesse di procedere per lotti alla completa esecuzione, stante il maggior impegno ed i maggiori oneri,
rispetto al disciplinare, si procederà ad una
revisione del presente disciplinare.
8. Le sottoelencate prestazioni, non comprese fra quelle previste nell’art. 3, saranno
Dicembre 2012
compensate a vacazione in base ai seguenti
importi, integrati dagli oneri di Legge:
a) al tecnico e/h ………………......…..
imponibile e …………………………….
b) all’aiutante e/h ….………… imponibile e ……………………
A) prestazione con sopralluoghi, indagini,
etc. …… imponibile e …………………...
B) prestazione ……………... imponibile
e ………………………………...
Art. 7 - Liquidazione delle competenze
1. L’onorario e i compensi di cui all’art. 6
del presente disciplinare saranno corrisposti, previa presentazione di nota pro forma
(avviso di parcella), come segue:
a) alla firma del presente disciplinare
1° acconto
pari al ……..%;
b) alla consegna degli elaborati
2° acconto
pari al ……..%;
c) alla presentazione degli S.A.L.
vari acconti
pari al ……%;
d) alla presentazione della nota finale saldo entro …gg.
2. Ogni singolo acconto sarà pagato dal
committente entro 30 gg. dal ricevimento
della relativa nota ed il pagamento sarà effettuato con bonifico bancario al codice
IBAN .................…........ …………………...
oppure con assegno circolare.
3. Le fatture saranno emesse all’atto del
pagamento ai sensi del DPR 633/72 e s.m.i..
segue a pag. 30
29
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Art. 8 - Proroghe, penali, recesso e risoluzione
1. Nell’eventualità di ritardi nell’espletamento dell’incarico per cause non imputabili al professionista, opportunamente comunicate al committente, questi, di comune
accordo, concederà proroghe per iscritto
all’espletamento dell’incarico fino alla cessazione della causa impeditiva.
2. Qualora il professionista non ottemperasse all’espletamento dell’incarico e/o alle
prescrizioni contenute nel presente disciplinare, il committente procederà immediatamente con regolare nota scritta affinché il
professionista si possa uniformare a quanto
convenuto.
3. Fatto salvo quanto previsto dai commi
precedenti, qualora la presentazione degli
elaborati venisse ritardata oltre il termine
stabilito dall’art. 5, maggiorato delle eventuali proroghe concesse, per cause imputabili al
professionista incaricato, verrà applicata una
penale del _____% per ogni giorno di ritardo,
che sarà trattenuta sulle competenze spettanti al professionista.
4. Il committente potrà a propria discrezione e dandone comunicazione scritta, richiedere la sospensione temporanea dell’esecuzione della prestazione.
In tal caso il committente corrisponderà
al professionista entro 30 (trenta) gg. dalla
data di sospensione, il compenso relativo
alle prestazioni eseguite sino alla data della
sospensione, previa emissione della relativa
nota proforma.
30
Dicembre 2012
5. Salvo successivo diverso accordo fra le
parti, l’incarico si intenderà risolto relativamente alle prestazioni tecniche per le quali il
committente non dia istruzioni di riprendere
l’esecuzione entro …… gg. dalla comunicazione di sospensione.
6. Il committente potrà recedere dal contratto rimborsando al professionista le spese
sostenute e pagando il compenso per l’opera
svolta.
7. Nel caso in cui l’incarico professionale dovesse essere risolto oppure sospeso in
via definitiva, al professionista incaricato
verrà corrisposto a titolo di piena e definitiva tacitazione di ogni prestazione, spese
ed oneri, oltre al compenso proporzionato
all’incarico, eseguito una maggiorazione
del 25%.
Art. 9 - Copertura assicurativa
1. Il professionista in applicazione degli
art. 4 e 9 della Legge n° 27 del 24/03/2012,
dichiara di essere assicurato per i rischi connessi all’esercizio dell’attività professionale
presso la Compagnia .....................................
con sede in …..............………… con polizza
n. ……...........….…. in corso di validità, con
un massimale di copertura garantita pari ad
e ……………;
2. A richiesta del committente il professionista è tenuto in ogni momento ad esibire
copia della polizza assicurativa professionale,
che avrà l’obbligo di mantenere attiva con gli
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
stessi parametri di tutela fino al completamento dell’attività qui affidatagli.
Art. 10 - Proprietà degli elaborati
1. Gli elaborati e quanto altro rappresenta l’incarico commissionato, con la liquidazione del relativo compenso al professionista, resteranno di proprietà piena ed assoluta del committente, il quale potrà, a suo
insindacabile giudizio, darne o meno esecuzione, come anche introdurvi, nel modo e
con i mezzi che riterrà più opportuni, tutte
quelle varianti ed aggiunte che saranno riconosciute necessarie, senza che dal professionista possa essere sollevata ecdi sorta.
2. Il professionista si riserva di tutelare, in
ogni caso, il proprio prestigio e la propria
dignità professionale e, laddove ne ricorrano i presupposti, i propri diritti d’autore ai
sensi della legge 633/41, con particolare riferimento a quanto disposto all’articolo 4
della L.d.A., relativamente alle modificazioni ed aggiunte che costituiscono un rifacimento sostanziale dell’opera originaria, gli
adattamenti, le riduzioni, i compendi, le
variazioni non costituenti opera originale.
3. Il committente, fatta salva la proprietà
intellettuale del progettista, potrà pubblicare la documentazione fornita dal progettista,
in relazione alle opere oggetto del presente
incarico, con l’obbligo di chiara indicazione
del nominativo e dei dati del progettista.
Dicembre 2012
Art. 11 - Obblighi del committente
1. Qualora il pagamento, anche parziale,
dell’incarico professionale non sia effettuato entro i termini di cui all’art. 7 del presente contratto, spettano al professionista, a
decorrere dalla scadenza di detti termini, gli
interessi di mora in misura pari al saggio di
interessi della BCE applicato alla sua più
recente operazione di rifinanziamento principale effettuata il primo giorno di calendario del semestre in questione, maggiorato
di 7 punti percentuali (art. 5, comma 1, D.
Lgs 9 ottobre 2002, n. 231), nonché il diritto
al risarcimento dei costi sostenuti per il recupero delle somme non tempestivamente
corrisposte (art. 6, comma 1 D. Lgs 9, ottobre 2002, n. 231).
2. Qualora il ritardo nel pagamento superi i .......... gg., è data facoltà al professionista
di sospendere o recedere (dal)l’incarico professionale, previa diffida da comunicare al
committente a mezzo di lettera raccomandata A.R., con riserva di tutela del credito
maturato ai sensi dell’art. 2226 C.C..
Art. 12 - Definizione Delle Controversie
1.Nel caso di contestazione sull’entità dei
compensi spettanti al professionista, ove le
parti non addivengano ad una risoluzione
in via bonaria nel termine di ……… giorni,
la stessa potrà essere sottoposta a parere di
congruità dal collegio di appartenenza del
segue a pag. 32
31
NORMATIVE
Anno XXXIII - n. 115
professionista, previo deposito degli elaborati inerenti l’attività espletata. Il collegio
professionale, in sede disciplinare, può esaminare l’adeguatezza del preventivo rispetto all’importanza della prestazione resa
(opera).
2.Tutte le controversie o contestazioni
che potessero sorgere relativamente allo
svolgimento dell’incarico e non fossero definite in via bonaria e, comunque, previo
espletamento delle modalità riportate al
comma 1 saranno, nel termine di ……..
giorni dalla mancata conciliazione, deferite
alla camera di conciliazione presso ……….
E’ sempre riservato il ricorso al giudice
ordinario il quale, a norma dell’art. 2233 del
C.C., potrà ricorrere all’utilizzo dei “parametri” ministeriali o applicare il principio
di adeguatezza del compenso rispetto
all’importanza dell’opera e al decoro professionale.
3. In pendenza del giudizio arbitrale ovvero del procedimento di mediazione le par-
Dicembre 2012
ti non sono sollevate dagli obblighi previsti
nel presente disciplinare, per tutto ciò che
non è oggetto del giudizio arbitrale.
Art. 13 - Disposizioni finali
1. Per quanto non esplicitamente riportato nel presente disciplinare si fa riferimento a quanto previsto dal codice civile artt.
2222 e successivi, dal regolamento professionale - per quanto non in contrasto con il
DL 1/2012, convertito con modificazioni in
Legge 24 marzo 2012, n. 27 - e dalle altre
disposizioni di legge comunque applicabili.
2. Per quanto concerne l’incarico affidato, il professionista è tenuto ad eleggere domicilio.........................................................,
presso la sede dello studio professionale. Si
dà atto che il presente disciplinare sarà oggetto di registrazione esclusivamente in caso
d’uso.
Letto, confermato e sottoscritto.
il COMMITTENTE
Il committente dichiara sotto la propria responsabilità
che l’incarico oggetto del presente disciplinare non è
stato in precedenza affidato a soggetti terzi ovvero che
eventuali precedenti sono stati regolarmente risolti.
___________________________________
32
il PROFESSIONISTA
Il professionista accettando l’incarico dichiara,
sotto la propria responsabilità, di non trovarsi
in alcuna condizione di incompatibilità per
l’espletamento del proprio mandato professionale.
________________________________
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
Dicembre 2012
ESEMPI DI PRESTAZIONI PROFESSIONALI DI CUI ALL’ART. 2
1. L’incarico professionale prevede le prestazioni in
seguito indicate, escludendo ogni ulteriore prestazione non espressamente precisata che potrà
essere regolata con separata e diversa pattuizione.
Studio di fattibilità
Relazione illustrativa (art. 14, comma 1, DPR
207/10)
Relazione illustrativa, elaborati progettuali e tecnico economici (art. 14, comma 2, DPR 207/10)
Supporto al RUP: accertamenti e verifiche preliminari
Stime e valutazioni
Sintetiche
Particolareggiate
Analitiche
Rilievi, studi e analisi
Rilievi, studi e classificazioni agronomiche, colturali, delle biomasse e delle attività produttive
Rilievo botanico e analisi vegetazionali dei popolamenti erbacei ed arborei ed animali
Elaborazioni, analisi e valutazioni con modelli
numerici, software dedicati (incendi boschivi,
diffusione inquinanti, idrologia ed idrogeologia,
regimazione delle acque, idraulica, colate di fango e di detriti, esondazioni, aree di pericolo, stabilità dei pendii, filtrazioni, reti ecologiche e dinamiche ecologiche)
Controlli ed analisi chimiche fisiche, biologiche,
ogm e sensoriali
Valutazioni della qualità di processo e di prodotto
Consulenze e curatele
Consulenze e curatele aziendali
Consulenze e pareri e studi nel settore dell’ecologia, della difesa ambientale e della natura, della difesa delle piante e dei loro prodotti, idrogeologia, nivologia e assestamento faunistica, atto
fitolatrico
Relazioni tecniche e specialistiche
Predisposizioni di fascicoli aziendali e di progetto finalizzati all’accesso ai contributi comunitari
Predisposizione e curatela del fascicolo per il
rilascio di VAS – VIA – AIA
Predisposizione e curatela del fascicolo per il
rilascio di autorizzazioni
Assistenza tecnica, economica, contrattuale e
fiscale
Consulenza aziendale, tecnica, fiscale, amministrativa e del lavoro
Piani economici
Piani economici, aziendali, business plan e di
investimento
Bilanci aziendali, inventari e studi di fattibilità
tecnico economica
Amministrazione e gestione di aziende agricole,
forestali, agro-industriali, zootecniche ed ambientali
Progettazione preliminare
Relazioni, planimetrie, elaborati grafici (art. 17,
comma 1, lettere a), b), e), DPR 207/10)
Calcolo sommario spesa, quadro economico di
progetto (art. 17, comma 1, lettere g), h), DPR
207/10)
Piano economico e finanziario di massima (art.
17, comma 4, DPR 207/10 - art. 164 D, DLgs
163/06 - art. 1, comma 3, all. XXI)
Capitolato speciale descrittivo e prestazionale,
schema di contratto (art. 17, comma 3, lettere b),
c), DPR 207/10 - art. 164, D. Lgs 163/06 - art. 7, all.
XXI)
Relazione di indagine geotecnica (art. 19, comma 1, DPR 207/10)
Relazione di indagine idrologica (art. 19, comma
1, DPR 207/10)
Relazione di indagine idraulica (art. 19, comma
1, DPR 207/10)
Relazione di indagine sismica (art. 19, comma 1,
DPR 207/10)
Relazione di indagine archeologica (art. 19, com-
segue a pag. 34
33
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
ma 1, DPR 207/10)
Relazione di indagine geologica (art. 19, comma
1, DPR 207/10)
Progettazione integrale e coordinata, integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06). Relazione tecno-alimentare
Studio di inserimento urbanistico (art. 164, D. Lgs
163/06 - art. 1 comma 2, lettera l), all. XXI)
Relazione tecnica sullo stato di consistenza degli
immobili da ristrutturare /art. 17, comma 3, lettera a) DPR 207/10)
Prime indicazioni di progettazione antincendio
(DPR 151/11)
Prime indicazioni e prescrizioni per la stesura dei
Piani di Sicurezza
Studio di prefattibilità ambientale/sicurezza alimentare
Supporto al RUP: supervisione e coordinamento
della progettazione preliminare
Supporto al RUP: verifica della progettazione
preliminare
Progettazione definitiva
Relazioni generale e tecniche, elaborati grafici
(art. 24, comma 2, lettere a), b), d), f), DPR 207/10)
Disciplinare descrittivo e prestazionale (art. 24,
comma 2, lettera g), DPR 207/10)
Elenco prezzi, computo metrico estimativo, quadro economico (art. 24, comma 2, lettere l), m),
o), DPR 207/10)
Studio di inserimento urbanistico (art. 24, comma 2, lettera c), DPR 207/10)
Schema di contratto, capitolato speciale d’appalto
Relazione di indagine geotecnica (art. 26, comma 1, DPR 207/10)
Relazione di indagine idrologica (art. 26, comma
1, DPR 207/10)
Relazione di indagine idraulica (art. 26, comma
1, DPR 207/10)
Relazione di indagine sismica (art. 26, comma 1,
DPR 207/10)
Relazione di indagine geologica (art. 26, comma
1, DPR 207/10)
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Dicembre 2012
Analisi storico critica e relazione sulle strutture
esistenti (art. 26, DPR 207/10 – cap. 8.5, DM
14/01/08)
Relazione sulle indagini dei materiali e delle
strutture per edifici esistenti (art. 26, DPR 207/10)
Verifica sismica delle strutture esistenti e individuazione delle carenza strutturali (art. 26, DPR
207/10 – cap. 8.5, DM 14/01/08)
Progettazione integrale e coordinata. Integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06)
Elaborati di progettazione antincendio (DPR
151/11)
Pratiche denuncia impianti di riscaldamento
secondo DM 1/12/75 (ex ISPESL)
Relazione paesaggistica (D. Lgs 42/04)
Elaborati e relazioni per requisiti acustici (Legge
447/95 – DPCM 512/97
Relazione tecnica di cui alla Legge 10/91 (D. Lgs.
192/05 corretto dal D. Lgs. 311/06 e ss. mm. ii.)
Diagnosi e attestato di qualificazione energetica
degli edifici (DPR 59/09), esclusi i rilievi e le indagini
Aggiornamento delle prime indicazioni e prescrizioni per la relazione del PSC
Studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale (VIA – VAS – AIA).
Indagini alimentari ed analisi predittive di sicurezza alimentare
Supporto al RUP: supervisione e coordinamento
della progettazione definitiva
Supporto al RUP: verifica della progettazione
definitiva
Piani urbanistici esecutivi, piano di sviluppo
aziendale, piani di utilizzazione forestale
Progettazione Esecutiva
Relazione generale e specialistiche, elaborati
grafici, calcoli esecutivi (art. 33, comma 1, lettere a), b), c), d), DPR 207/10)
Particolari costruttivi e decorativi (art. 36, comma 1, lettera c), DPR 207/10)
Computo metrico estimativo, quadro economico, elenco prezzi ed eventuale analisi, quadro
Anno XXXIII - n. 115
NORMATIVE
dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera (art. 33, comma 1, lettere f), g), i), DPR
207/10)
Schema di contratto, capitolato speciale d’appalto, cronoprogramma (art. 33, comma 1, lettere l), h) DPR 207/10)
Piano di manutenzione dell’opera (art. 33, comma 1, lettera e), DPR 207/10)
Progettazione integrale e coordinata, integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06)
Piano di sicurezza e coordinamento, piano di
sicurezza alimentare
Supporto al RUP: per la supervisione e coordinamento della progettazione esecutiva
Supporto al RUP: per la verifica della progettazione esecutiva
Supporto al RUP: per la programmazione e progettazione appalto
Supporto al RUP: per la validazione del progetto
Pianificazione e programmazione
Pianificazione
Pianificazione forestale, paesaggistica, naturalistica ed ambientale
Piani aziendali agronomici, di concimazione,
fertilizzazione, reflui e fitolatrici
Programmazione economica, territoriale, locale
e rurale
Rilievi e controlli del terreno, analisi geoambientali di risorse e rischi, studi di geologia applicata
alla pianificazione urbanistica territoriale ambientale e alla difesa del suolo
Direzione dei lavori
Direzione lavori, assistenza al collaudo, prove
d’officina (art. 148, DPR 207/10)
Liquidazione (art. 194, comma 1, DPR 207/10)
Controllo aggiornamento elaborati di progetto,
aggiornamento dei manuali d’uso e manutenzione (art. 148, comma 4, DPR 207/10)
Coordinamento e supervisione dell’ufficio di
direzione lavori (art. 148, comma 2, D. Lgs
163/06)
Ufficio della direzione lavori, per ogni addetto
Dicembre 2012
con qualifica di direttore operativo (art. 149, D.
Lgs 163/06)
Ufficio della direzione lavori, per ogni addetto
con qualifica di ispettore di cantiere (art. 150, D.
Lgs 163/06)
Variante delle quantità del progetto in corso d’opera (art. 161, DPR 207/10)
Contabilità dei lavori a misura (art. 185, DPR
207/10)
Contabilità dei lavori a corpo (art. 185, DPR
207/10)
Certificato di regolare esecuzione (art. 237, DPR
207/10)
Coordinamento della sicurezza in esecuzione
Coordinamento della sicurezza antincendio
Supporto al RUP: per la supervisione e coordinamento della DL e della CSE
Monitoraggi
Monitoraggi ambientali, naturalistici, fitolatrici,
faunistici, agronomici, zootecnici
Ricerche, statistiche ed analisi swot
Ricerche agricole e/o agro-industriali, nelle bioenergie, all’innovazione e sviluppo dei settori di
competenza, la statistica, le ricerche di mercato,
le attività relative agli assetti societari, alla cooperazione ed all’aggregazione di reti di impresa
nel settore agricolo, agroalimentare, ambientale,
energetico e forestale
Verifiche e collaudi
Collaudo tecnico amministrativo (parte II, titolo
X, DPR 207/10)
Revisione tecnico contabile (parte II, titolo X,
DPR 207/10)
Liquidazione, patrocini ed arbitrati
Collaudo statico (cap. 9, DM 14/01/08)
Collaudo tecnico funzionale degli impianti (DM
22/01/08, n. 37)
Dichiarazione di rispondenza DI.RI.
Valutazione di resistenza al fuoco di elementi
portanti e separanti, certificazioni relative
Attestato di certificazione energetica (art. 6, D.
Lgs 311/06). Decreto 26/06/2009).
Attestato di collaudo e certificazioni di qualità
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CULTURA
Anno XXXIII - n. 115
Dicembre 2012
Pasubio, la montagna
più accanitamente contesa
di Turi Parise
36
A
i primi di novembre è stato presentato, all’Odeo del Teatro Olimpico
di Vicenza, il sesto volume della collana
di pubblicazioni memorialistiche sulla
Grande guerra promossa dalla Fondazione Monte di Pietà e Confartigianato
di Vicenza con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale. Intitolata “Pasubio la montagna più accanitamente
contesa”,il libro è curato dagli storici
Mauro Passarin e Paolo Pozzato.
C’è una interessante novità nel procedere di questa collana memorialistica che è giunta intanto al suo sesto
volume: l’idea di legare i nuovi volumi
a quei luoghi del Vicentino che, negli
ultimi tempi sono stati interessati dalla
realizzazione dell’Ecomuseo della
Grande Guerra. Tale operazione ha
consentito sistemazioni e recuperi in
grado di arricchire la percezione “fisica” dei territori che furono teatro di
tanti episodi bellici, era giusto che aumentassero anche le possibilità di conoscere quanto in quei luoghi accadde.
E ancora una volta, nel nostro caso,
ricorrendo a testimonianze in presa diretta, che sapessero ricordarci il tributo
umano, in termini individuali e collettivi, che venne richiesto a entrambe le
parti in conflitto.
I curatori dell’opera hanno saputo
indagare, con la competenza che li
contraddistingue, arrivando a fornirci
una antologia di “voci” sorprendenti,
inedite o poco conosciute, “tutte in
grado di trasferirci- osservano Pozzato
e Passarin - tra le linee sanguinose contese, metro dopo metro, tra azioni e
attese, tra giorni e notti infiniti vissuti
in un ambiente naturale capace di diventare anch’esso più ostile che mai,
quasi a volersi ribellare agli orrori cui
lo stavano consegnando gli eserciti e i
loro arsenali”.
La realizzazione dell’Ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi vicentine, dopo un lungo lavoro di ricerca e
di recupero archivistico e architettonico, con lo scopo di valorizzare sotto il
profilo storico e ambientale zone come
quella del Pasubio e dell’Ortigara, ormai assurte a veri e propri simboli della memoria si è proposto di portare
all’attenzione del grande pubblico an-
Anno XXXIII - n. 115
CULTURA
che località che il trascorrere del tempo
aveva posto in secondo piano: il Cimone d’Arsiero, il nodo del Cengio e il
complesso delle Melette. E quindi salvare dall’oblio cime e postazioni che
forse solo i più tenaci cultori della storia del primo conflitto mondiale cercavano ancora di visitare.
Questo libro ha seguito soprattutto
le vicende legate al territorio vicentino.
Ma in particolare il libro racconta episodi dell’eccezionale ruolo strategico
che il Pasubio ricoperse durante la
Grande Guerra, che lo fece diventare
“la montagna più accanitamente contesa fra tutte sul fronte alpino”.
“Le voci narranti di questo libro
sono,di volta in volta, italiane e
austriache,-affermano i curatori Paolo
Pozzato e Mauro Passarin - appartengono a testi consacrati della memorialistica alpina (oggi difficilmente reperibili)”,
come il testo di Bini Cima, o come l’opera di Ferretti, che lo vedono coinvolto con la sua batteria, ma che poi decide di abbandonare il cannone ed i suoi
artiglieri, cui pure è sinceramente legato, per il fascino ed i rischi dell’arma
Dicembre 2012
aerea. Di questa nuova avventura racconterà nella sua opera le vicende che
lo porteranno dalla scuola di volo in
Puglia e di perfezionamento a Milano
per approdare infine nella squadriglia
di D’Annunzio.
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Anno XXXIII - n. 115
COMUNICAZIONI
Dicembre 2012
OFFRO LAVORO O COLLABORAZIONE
115.12.01 – O
Studio tecnico di progettazione impiantistica sito in Vicenza, cerca URGENTEMENTE un perito con diploma di Perito Meccanico o Perito Termotecnico, anche prima esperienza o tirocinante, da inserire nel proprio
organico.
La posizione prevede la conoscenza del software AUTOCAD.
Si valutano anche collaborazioni (da effettuarsi presso la struttura) con
Periti Termotecnici iscritti all’Albo professionale.
CERCO LAVORO O COLLABORAZIONE
115.12.01- C
Perito Industriale Elettrotecnica ed Automazione, diplomato I.T.I.S. A.
Rossi anno 2011, corso Autocad e corso inglese base di 80 ore, cerca Studio Tecnico adeguato per praticantato.
Comunicazione chiusura della segreteria
Gli uffici della segreteria resteranno chiusi per le festività natalizie
dal 22 dicembre 2012 al 06 gennaio 2013 compresi.
Auguriamo buone feste.
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