PI News Notiziario Collegio Periti Industriali Vicenza
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N. 115 NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa In caso di mancato recapito si prega di restituire all’Ufficio di Vicenza Cpo Anno XXXIII - Dicembre 2012 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NE/VI- Una copia e 0.80 SOMMARIO Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Indirizzo INTERNET E-Mail: [email protected] www.periti-industriali.vi.it Editoriale Riproponiamo la relazione introduttiva. . . . . . . . . p. 4 Collegio La nostra nuova casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 6 I numeri del Collegio nel 2012. . . . . . . . . . . . . . . . . p. 7 L'angolo del sapere: Chi era Ludwik Lejzer Zamenhof . . . . . . . . . . . . . . P. 9 Come raggiungere la nuova sede . . . . . . . . . . . . . . p. 10 In copertina: l'ideogramma cinese Wej.ji, che rappresenta il concetto di crisi, ed è composto di due parole: pericolo ed opportunità Eppi Eppi - Il Welfare già futuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 11 Abilitazione Gli abilitati 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 14 CONSIGLIO PROVINCIALE LORIS ROSSATO - Presidente MAURO CALDARDE - Segretario GIULIO MILANI - Tesoriere LUCA ANDRIGHETTO - Consigliere GASTONE CLAVELLO - Consigliere MASSIMO CISCATO - Consigliere MARTINO CRIVELLARO - Consigliere MANUEL GASPAROTTO - Consigliere RENATO POLI - Consigliere EDITORE Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza REDAZIONE Via Zamenhof 803 - Vicenza Tel. 0444/327322 r.a. Fax 0444/324270 DIRETTORE RESPONSABILE TURI PARISE DIRETTORE LORIS ROSSATO COMITATO DI REDAZIONE LUCA ANDRIGHETTO MAURO CALDARDE GIORGIO CANDIAGO MASSIMO CISCATO GASTONE CLAVELLO MARTINO CRIVELLARO MANUEL GASPAROTTO ANTONIO LOVATO GIULIO MILANI RENATO POLI IMPAGINAZIONE Editrice Veneta sas - Vicenza Gli articoli firmati esprimono soltanto l’opinione personale dell’autore e non impegnano minimamente né il Consiglio Provinciale dei Periti Industriali, né l’Editore, né la redazione del presente notiziario. ASSOCIATO ALL’UNIONE ITALIANA STAMPA PERIODICA La pagina dell’Associazione Casa nuova, logo nuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 15 Terra, un approso sicuro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 16 Attività svolte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 17 Aggiornamento formativo obbligatorio . . . . . . . . . p. 18 Sicurezza dei luoghi di lavoro Uso intenso del cellulare, malattia professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 19 Normative Abolizione delle tariffe professionali. . . . . . . . . . . . p. 22 Disciplinare di incarico per prestazioni d'opera intellettuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 24 Cultura Pasubio, la montagna più accanitamente contesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 36 Comunicazioni Cerco lavoro o collaborazione . . . . . . . . . . . . . . . . p. 38 Chiusura della segreteria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 38 P.I. NEWS - Notiziario di informazione del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza Autorizzazione numero 387 del Registro Stampa del Tribunale di Vicenza in data 18.07.1979 - una copia e 0.80 Edito da: Editrice Veneta, via Ozanam 8, Vicenza - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza 3 EDITORIALE Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Riproponiamo la relazione introduttiva dell’inaugurazione del Collegio dei Periti industriali della Provincia di Vicenza U di Loris Rossato 4 n pensiero va a tutti i Presidenti che nel corso degli anni dal 1954 ad oggi mi hanno preceduto, ricordo a tutti che nel 2014 ricorre il sessantesimo della costituzione del Collegio dei Periti industriali della Provincia di Vicenza. Finalmente abbiamo una sede funzionale, non certo prestigiosa come la sede di Palazzo Gualdo, ma sicuramente facilmente raggiungibile. Un grazie di cuore va alla società Maltauro che ha reso possibile tutto questo. Il Collegio dei Periti Industriali è come una grande famiglia e come tutte le famiglie che si rispettano hanno e credono in dei valori. E’ dunque essenziale, e vi esorto a farlo, ricostruire in noi questi valori nella consapevolezza del fatto che, in tale percorso, un ruolo fondamentale spetta alla cultura, e alla conoscenza delle nostre origini arricchita da un concreto sapere professionale, che rappresenta ciò che oggi ci unisce in un medesimo, alto obiettivo. Andare in periferia non vuol dire abbandonare il centro storico di Vicenza ma significa avvicinare sempre più i nostri iscritti, avvicinarli alla vita del collegio a quei valori che da sempre sono insiti nella categoria dei Periti Industriali e soprattutto in quei Periti Industriali forgiati nella mente e nello spirito di Alessandro Rossi. Con questo spirito quello che ci aspetta è la partecipazione in modo massiccio e unitario alla formazione continua, sancita dalla riforma delle professioni, formazione continua “cucita” a misura d’iscritto o quasi, questo è l’obbiettivo cui punta il futuro Regolamento sulla formazione continua, in attuazione del dpr 137/2012. Il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Vicenza assieme al Consiglio Nazionale, vuole assecondare il più possibile le esigenze degli iscritti per avere della formazione di qualità che sempre più qualifichi la professionalità del perito industriale. Quello che ci aspetta come Consiglio Direttivo e come segreteria è impegno non di poco conto, considerando i circa 1000 iscritti che il Collegio di Vicenza annovera nei suoi elenchi, suddivisi per specializzazione. A differenza di quando nacquero i Collegi Provinciali con regio decreto del 1929, che avevano solo il compito di mantenere l’albo degli iscritti e alcune poche pratiche, oggi il carico di lavoro, nonché di responsabilità, è molto maggiore. Con questo il Collegio dei Periti industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza non si tira indietro, anzi punta sempre ad avere il massimo della qualità nei propri servizi per dare il meglio ai nostri iscritti. Oggi giorno si fa un gran parlare della crisi che da qualche anno attanaglia il nostro paese e l’Europa intera, il pensiero che oggi mi sento di esprimere è il seguente: a mio avviso la crisi è finita si signori è finita, quello che stiamo vivendo sarà ed è la normalità, da qui dobbiamo ripartire senza esitazioni. L’ideogramma cinese che qui vi propongo (foto a lato e in copertina) è un esempio di come la nota saggezza orientale vuole interpretare i momenti di crisi. Questo ideogramma, chiamato Wej.ji, rappresenta il concetto di crisi. E’ dalla fine della seconda guerra mondiale che la parola crisi non assumeva un significato così importante nella nostra società. Anno XXXIII - n. 115 EDITORIALE Nel caso specifico l’ideogramma Wej.ji è composto da due parole, pericolo ed opportunità. Mai come adesso queste due parole sanciscono una verità. Nei momenti di crisi, anche durante quelli più duri, si nascondono sempre due grandi eventi, il pericolo e l’opportunità. Sta poi nell’abilità delle persone saper cogliere le opportunità schivando i pericoli. Circa due anni fa un gruppo di Periti Industriali ha colto un messaggio lanciato dal Collegio di Vicenza, in quel messaggio si chiedeva di guardare oltre al diploma di perito, la sfida era mettersi di nuovo in gioco attraverso la formazione universitaria. L’opportunità è stata raccolta da circa 60 Periti Industriali che nel giugno 2010 si sono messi in gioco, hanno saputo fare squadra sorretti dal Collegio, come punto di riferimento, per coordinare i corsi di formazione a sostegno degli esami universitari. Uniti si vince non dimentichiamo questo slogan… (Bravi, siete il nostro orgoglio, la nostra rivincita, il nostro futuro). E’ proprio durante i periodi di crisi che avviene una selezione naturale, ovvero solo le persone in grado di leggere gli eventi e prendere decisioni sapranno superare i pericoli, ma soprattutto saranno pronte a cavalcare l’onda della ripresa quando questa arriverà. Allora ecco che sono sempre le persone che possono decidere le sorti di se stesse o delle imprese che gestiscono. Non esistono aziende di successo senza uomini di successo! Ed è proprio in questi momenti che emergono i veri imprenditori di se stessi, quelli che sapranno dirigere la propria azienda o il proprio studio oltre il guado. Guardatevi attorno, vi accorgerete che di veri professionisti ne esistono veramente pochi. Tanti saranno confusi, non sapranno cosa Dicembre 2012 fare o quali decisioni prendere, ed allora si limiteranno ad aspettare, cercando di far quadrare i conti nella speranza che un giorno il mondo torni come prima. Niente di più sbagliato. Ma allora cosa fare? Sicuramente la prima cosa da fare è una fotografia dello stato attuale. La seconda cosa da fare è cercare di simulare quello che potrebbe accadere all’operatività dello studio nel peggiore dei casi. Questa è una delle fasi più importanti e delicate perché il risultato potrebbe essere scoraggiante, ma quanto mai veritiero: non sempre un business è sostenibile! Ecco individuato un pericolo. Essere bravi ad individuare il pericolo non basta, da qui parte una seconda fase che è quella delle decisioni. Questa è la fase più stressante dal punto di vista professionale, perchè mentre sappiamo come prevedere, attraverso simulazioni, dove si potrebbe arrivare proseguendo una strada già intrapresa, non è altrettanto semplice simulare un percorso sconosciuto. Ecco che qui diventa importante saper raccogliere e sintetizzare le informazioni che arrivano dall’esterno per poter formulare una nuova strategia vincente. E’ proprio in questa fase che i migliori professionisti si preparano a raccogliere le nuove opportunità che il mercato offrirà. Cari Colleghi care Colleghe, in occasione delle prossime Feste e dell’inizio del nuovo anno, a nome di tutto il Consiglio, dell’Associazione, della Segreteria con Denise e Michela e di tutti i collaboratori del Collegio, desidero inviarVi i migliori e più affettuosi auguri, affinché nuove opportunità di lavoro siano, la giusta strada che vi condurrà al successo professionale. 5 COLLEGIO Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 La nostra nuova casa È di Manuel Gasparotto un enorme dispiacere aver lasciato la prestigiosa Sede di Palazzo Gualdo, da un decennio protagonista della vita del Nostro Collegio, con la raffinatezza, l’eleganza e la centralità che contraddistinguevano i suoi ambienti. Purtroppo, come molti di Voi avevano potuto constatare nel frequentarla, era divenuta oramai difficilmente fruibile, soprattutto dal punto di vista funzionale e logistico. Già da inizio 2011 l’attuale Consiglio Direttivo coordinato dal Presidente Rossato Loris, aveva così preso in considerazione l’opportunità di trovare una Nuova Casa che potesse rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti, con l’intento comune di creare un vero e proprio punto di riferimen- Spazi aperti e arredamenti funzionali per gli uffici della nuova sede 6 to per il mondo professionale vicentino. L’accurata ricerca ha preso in considerazione una trentina di possibili location, dislocate tra capoluogo e hinterland: trovare una soluzione che unisse comfort e utilità è stato sin da subito il nostro obiettivo. La scelta è ricaduta sull’Area Serenissima di Vicenza Est, posta in posizione baricentrica e caratterizzata da grande accessibilità viaria (intersezione della A4 con A31) e con notevoli e facili possibilità di parcheggio. I nuovi uffici sono stati ricavati al 2° piano dell’edificio D2 di via L.L.Zamenhof; un attento studio del layout, messo in atto dai responsabili del Collegio in stretta collaborazione con Bill Perrisch General Contract, ha permesso la suddivisione dell’unità originale (open space) in locali e spazi accoglienti e luminosi: le esigenze della segreteria, i requisiti funzionali, il completo riutilizzo degli arredamenti esistenti, i vincoli legati allo sfruttamento di luce naturale, l’aspetto estetico e molti altri parametri non tecnici legati alla sostenibilità, sono tutti fattori che hanno determinato le scelte riguardanti il raggruppamento e la suddivisione degli spazi interni. Tali divisioni sono state create con l’installazione di pareti divisorie monolitiche in vetro in grado di trasmettere luce e trasparenza; sono stati posati nuovi impianti elettrici e integrati quelli di climatizzazione, il tutto sotto il lungimirante filo conduttore della realizzazione dell’economicità di gestione. Anche l’illuminazione, inserita in Anno XXXIII - n. 115 COLLEGIO un nuovo soffitto, è stata frutto di un attento progetto, così come il pavimento sopraelevato e la disposizione delle suppellettili varie. Nel segno del progresso tecnologico la sala corsi è stata dotata di lavagna LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), fornita e installata dalla IBS (Informatica Bassanese Servizi) di Sarcedo (VI). La lavagna Interattiva Multimediale presenta una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato. La LIM è uno strumento destinato alla didattica d’aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità. Un ringraziamento particolare alla Ditta Traslochi Cecchetto che ha contribuito al trasferimento dell’ar- Dicembre 2012 Il presidente Loris Rossato già al lavoro nella nuova sala riunioni QZeta s.r.l. Via Madre Teresa Di Calcutta n. 36 36040 Torri di Quartesolo (VI) tel. e fax 0444 381913 e-mail: [email protected] - www.qzetaimpianti.it Sistemi di Sicurezza - Video Controllo - Rilevazione Fumi - Domotica BUILDING CONSULTING Anno XXXIII - n. 115 COLLEGIO Dicembre 2012 redo e dell’archivio nei tempi previsti e con professionalità impeccabile. La nuova sede si compone di: - Sala Consiglio - Segreteria operativa con 3 postazioni fisse - Ufficio Presidenza - Ufficio Associazione - Sala Corsi (dotata di LIM) - Archivio - CED - Ufficio consultazione (a disposizione degli Iscritti) - Locali accessori Il risultato così ottenuto è una struttura funzionale, polivalente e armoniosa, che speriamo possa offrire maggiori e migliori servizi ai nostri iscritti. Per un pezzo di storia che si chiude dunque, si apre un futuro tutto da scrivere in questa nuova casa, in cui auspichiamo di sentirci tutti protagonisti. I numeri del Collegio nel 2012 1076 371 296 160 40 27 Il numero di Iscritti al Collegio dei Periti di Vicenza Iscritti EPPI (Ente di Previdenza Periti Industriali) Iscritti che esercitano la libera professione I punti deliberati all’ordine del giorno (ODG) I “nuovi” cancellati Le attività Patrocinate 22 18 18 15 14 I promossi all’Esame di Stato Praticanti iscritti Incontri delle varie Commissioni I nuovi iscritti Le Riunioni del Consiglio Direttivo Anno XXXIII - n. 115 COLLEGIO L'ANGOLO DEL SAPERE Chi era Ludwik Lejzer Zamenhof Ludwik Lejzer Zamenhof (Biaystok, 15 dicembre 1859 – Varsavia, 14 aprile 1917) è stato un medico, linguista e glottoteta polacco. È universalmente noto per aver fondato le basi dell’esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.. Il suo nome viene a volte italianizzato in Ludovico Lazzaro Zamenhof. Il 26 luglio 1887 pubblicò infatti l’Unua Libro, il primo libro dell’esperanto. Da questo momento la sua attività si divise tra il lavoro di oculista, per mantenere la famiglia, la diffusione dell’esperanto e la costituzione di una “religione pienamente umana”, denominata primahilelismo, poi homaranismo. Il nome esperanto deriva da uno dei suoi pseudonimi, Doktoro Esperanto. L’esperanto Pur avendo coscienza di essere strettamente legato alle proprie origini ebraiche, Zamenhof era deciso a non legarsi con “gli obiettivi e gli ideali di un particolare gruppo o religione”[3], individuando nella diversità linguistica la causa principale “che allontana la famiglia umana e la divide in fazioni nemiche”[4]. Giudicati il latino ed il greco inadatti per la vita moderna perché troppo difficili ed arcaici, Zamenhof contestò anche l’uso di un idioma nazionale in ambito internazionale, e si orientò verso la pianificazione di una lingua nuova, di cui tracciò, già tra il 1875 ed il 1878, un suo primo progetto, chiamato Lingwe Universala. Dopo la parentesi moscovita, tornato nel 1881 a Varsavia, Zamenhof venne a sapere che i suoi manoscritti erano stati distrutti, ma non s’abbatté e riprese a lavorare al suo progetto. Finalmente, il 26 luglio 1887, Zamenhof, con l’aiuto economico del futuro suocero, riuscì a pubblicare un primo manuale in russo della nuova lingua, battezzata Lingua Internazionale. In quell’occasione adottò lo pseudonimo di “Dottor Esperanto”, che avrebbe avuto in seguito un’insospettata fortuna. La nuova lingua ebbe una rapida fortuna. Nel 1905 si tenne, a Boulogne-sur-Mer in Francia, il primo congresso internazionale, a cui parteciparono circa 700 persone di 20 paesi. Anno XXXIII - n. 115 COLLEGIO Dicembre 2012 Come arrivare alla nuova sede Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Vicenza Via L.L. Zamenhof 803 - Vicenza • Tel. 0444 327322 • Fax 0444 324270 e-mail: [email protected] • sito web: www.periti-industriali.vi.it Ingresso scala 803 10 EPPI Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 EPPI - Il welfare già futuro M di Umberto Maglione i chiedo come parlare ai miei colleghi di Vicenza liberi professionisti e dunque iscritti all’Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati. Mi scorre velocemente nella mente, come in una rappresentazione a fotogrammi, un nastro di immagini sempre più veloci ma ricchi di eventi, passioni, speranze e ambizioni. Circa dieci anni fa incominciai a lavorare nell’Ente con incarichi istituzionali di consigliere e poi coordinatore del CIG il Consiglio di indirizzo generale, (il parlamento dell’Eppi) mentre oggi sono amministratore nell’organismo operativo, il Consiglio di amministrazione (CDA). Cosa mi colpisce subito nel nastro dei fotogrammi che scorrono? Direi una riforma previdenziale importante, approvata a luglio del 2011, che cambia uno scenario previdenziale fin troppo statico ed ostile, poi nel 2012 uno stanziamento per le garanzie e tutele a favore degli iscritti che ammonta al 23% delle risorse disponibili e infine un tesoretto risparmiato dal 1998 ad oggi che ammonta a circa 100 milioni di euro, un settimo di tutto il patrimonio complessivo di quasi 700.000.000 euro. Quale film raccontano tutti questi fotogrammi? Sono la storia di un Ente di previdenza a pieno titolo nel mondo del welfare di nuova generazione, figlio della Riforma Dini. Veramente mi piace definirla «figlio di un Dio minore» perché tutte le gestioni nate con il sistema a «contributivo» hanno per definizione i conti a posto ma sono costrette dalla legislazione ad essere piuttosto avare nelle pensioni, avare almeno rispetto agli standard cui siamo stati abituati da sempre. Essere pionieri e arrivare prima degli altri ha comportato sperimentare sulla propria pelle che le cose stavano cambiando e non è stato assolutamente facile, credetemi. È cosa nota che il «contributivo» ha introdotto una vera rivoluzione copernicana, dato che restituisce ad ogni lavoratore il ruolo di protagonista imprenditore del proprio importo pensionistico: dunque la previdenza non diventa solo un interesse cui occuparsi dopo 50 anni, ma il welfare diventa un sistema di investimento delle proprie risorse durante tutta la propria carriera professionale. A raccontare e spiegare queste cose, ti guardavano tutti come un marziano e non nascondo che provavo una sensazione di essere antipatico ed ostile perché la nostra società, soffre di una malattia culturale: è insofferente al tema del welfare. La nuova mentalità che invita al risparmio previdenziale è sentita di- segue a pag. 12 11 Anno XXXIII - n. 115 EPPI stante dalle generazioni più anziane, abituate a regimi completamente diversi, e stenta a diffondersi tra i più giovani, che di tutto sentono Dicembre 2012 l’esigenza fuorché di pensare ad un lontanissimo traguardo ovvero quello della pensione. Per questo bisognava varare delle regole che dessero la possibilità di mettere in sicurezza il proprio futuro e mettere in evidenza un “sistema welfare”. Così ha fatto l’Eppi e nel 2011 ha approvato una riforma che garantisce pensioni decisamente migliori, fino ad essere stimate quasi il doppio rispetto a quelle attuali. In quale modo? Invitando ad accantonare una parte maggiore di reddito annuale e permettendo che ogni iscritto sfrutti a proprio vantaggio una parte della quota inserita in fattura a carico del cliente: il cosiddetto «contributo integrativo». Più risorse oggi, più pensione domani, grazie anche ad una importante Anno XXXIII - n. 115 EPPI battaglia condotta in Parlamento per far approvare una legge – la cosiddetta «Lo Presti» - che permette oggi di creare un sistema previdenziale privato più adeguato e a misura d’uomo. Ma non basta. Preservare la qualità della vita con una sola entrata è sempre molto difficile, sia nel caso di un reddito da lavoro che del reddito da pensione. In qualche modo occorre sperimentare nuove forme di solidarietà, quelle che danno una mano al giovane che sta scommettendo sulla sua nuova attività, ma anche quelle che tutelino un professionista costretto ad uno stop prolungato oppure che necessiti assistenza domiciliare a causa di una malattia. Ecco, l’Eppi offre un sistema di servizi, che presenta un sistema integrato per tutele e garanzie concrete. L’offerta è cresciuta con il tempo ed è estremamente diversificata, perché va dal bonus per un neogenitore ai mutui e prestiti agevolati – in particolare per i giovani – o dal sostegno in caso di malattia alle coperture e rimborsi in caso di calamità, come attestano gli interventi nel caso Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana. Senza dimenticare che da alcuni anni l’Eppi garantisce a tutti gli iscritti una assicurazione sanitaria integrativa per i grandi rischi e i gravi eventi morbosi e dal 1 novembre 2012 è Dicembre 2012 scattata anche una forma di copertura Ltc (Long term care), cioè a tutela dei liberi professionisti non autosufficienti. Sono servizi tutti interamente gratuiti, a costo zero per gli iscritti e a carico dell’Ente di previdenza, che conferma il suo impegno nel settore tutele stanziando il 23% delle risorse disponibili, nell’arco dei prossimi anni, per svolgere a pieno la sua funzione di punto assistenza di qualità. Alle spalle una gestione oculata, e badate che non è un vanto ma un dato oggettivo: il bilancio chiuso negli ultimi due anni è andato in progressivo crescendo, con 13.000.000 euro di utile di esercizio nel 2010, 18.000.000 euro nel 2011 con una prospettiva che andrà aumentando per il consuntivo 2012. Sono risorse utili per gli iscritti perché sono questi avanzi che possono essere distribuiti sotto forma di opportunità, garanzie e tutele, perché gli avanzi del nostro sistema sono al netto della copertura totale dell’impegno pensionistico. Caro collega e amico di Vicenza, consulta il sito se vuoi saperne di più ma permettimi di dire che questo è l’Eppi, vale a dire il welfare del futuro. Ringrazio sentitamente il Presidente del Collegio di Vicenza di avermi dato questa opportunità. Buon lavoro 13 Anno XXXIII - n. 115 ABILITAZIONE Dicembre 2012 Gli abilitati 2012 all'esercizio della libera professione di Perito Industriale P ubblichiamo l’elenco dei Periti Industriali, già iscritti al Registro dei Praticanti del Collegio di Vicenza,che hanno sostenuto con esito positivo gli esami di Stato, sessione 2012, ottenendo l’abilitazione all’esercizio della libera professione, previa iscrizione all’Albo Professionale. Ai neo abilitati le congratulazioni del Consiglio Direttivo del Collegio e di tutti i Colleghi. Bao Fabio Botta Damiano Broggio Enrico Clavello Enrico Comparin Alessandro Dal Dosso Diego Dal Santo Luca Dellai Samuele Facchin Gianmaria Frigo Luca Golin Antonio Elettrotecnica ed Automazione Chimica Conciaria Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Termotecnica Elettronica e Telecomunicazioni Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Maculan Alberto Maragno Alessandro Osmini Giorgio Perilongo Stefano Pieropan Marco Russo Gabriele Franco Sofia Leonardo Turina Eddy Volpato Dario Zancan Fabio Zanin Leonardo Termotecnica Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica P. Ordinamento Meccanica N. Ordinamento Informatica (ABACUS) Termotecnica Meccanica N. Ordinamento Meccanica N. Ordinamento Meccanica N. Ordinamento Elettrotecnica ed Automazione Elettrotecnica ed Automazione Anno XXXIII - n. 115 LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE Dicembre 2012 Casa nuova, logo nuovo Il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha deliberato l’adozione del nuovo Logo. Essendo il logo l’icona al quale solitamente viene legato un prodotto, un servizio o un’organizzazione, ci sembrava giusto che anche la nostra Associazione si dotasse di un “marchio” di riconoscimento di cui finora era sprovvista, un simbolo che ispiri fiducia e collaborazione, modernità e tradizione allo stesso tempo. Il logotipo è costituito dall’acronimo di Associazione Periti Industriali della Provincia di Vicenza: la lettera “V” stilizzata color oro vuole richiamare l’appartenenza al Collegio e alla città berica per rimarcare le radici sul territorio. Speriamo vi piaccia! 15 LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Terra, un approdo sicuro L di Manuel Gasparotto 16 ’Associazione dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza come baricentro della formazione tecnica professionale vicentina: è questa la realtà evidenziata dalla numerosa ed interessata partecipazione al corso “Terra”, tenutosi lo scorso 8 novembre nella sala convegni dell’hotel Piramidi. Un appuntamento di spessore organizzato in collaborazione con ABB Spa, leader nelle tecnologie per l’energia , e con il patrocinio del Collegio dei Periti Industriali, che ha visto la presenza di oltre 70 partecipanti, provenienti dal mondo professionale, industriale ed artigianale. Un’occasione di approfondimento gratuito su un argomento importante, vasto ma ai più ancora latente, quale quello degli impianti di messa a terra, veri e propri approdi di sicurezza nel “difficile” mondo elettrico. Un pomeriggio intenso con un indirizzo decisamente concreto, con l’intento di fornire il maggior numero di informazioni e spunti di riflessione possibili per quanto riguarda la progettazione, la realizzazione, il coordinamento e la verifica degli impianti di terra nei diversi sistemi elettrici. Dopo l’introduzione e la presentazione iniziale da parte del Collega Per. Ind. Silvano Scotti, il dibattito è entrato subito nel vivo con un primo excursus normativo e legislativo, puntualmente commentato dalla docenza, sempre disponibile al confronto con la platea e incline alla formulazione continua di esempi pratici. In particolare il discorso ha stazionato sulle novità normative introdotte dalla CEI EN 50522 “Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1kV in c.a.”, che assieme alla CEI EN 61936-1, ha completamente sostituito la precedente normativa CEI 11-1 (rimane applicabile fino al 01/11/2013): vengono introdotti nuovi limiti per le tensioni di contatto e di passo, mentre viene garantita una certa continuità nelle tecniche di costruzione e sicurezza fino ad ora adottate. Largo spazio è stato concesso alle domande del pubblico, numerose soprattutto quando dall’aspetto teorico si è passati alla descrizione delle modalità di progettazione ed esecuzione degli impianti di terra: sono state analizzate le prescrizioni derivanti dalle principali norme e guide in materia (CEI 64-8, CEI 64-12; CEI 11-37), mettendo in evidenza i concetti base e i punti critici; il tutto veniva poi corredato con la presentazione delle soluzioni impiantistiche più idonee dal punto di vista economico e tecnico. Molti dubbi sono stati chiariti, molti altri ne restano sicuramente da chiarire visto l’esiguo tempo a disposizione; di certo rimangono l’interesse evidenziato per l’argomento, la professionalità degli inscritti e la certezza che l’impianto di terra non sarà più considerato come un mondo parallelo e facoltativo. LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Attività svolte di Renato Poli L ’Associazione dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza, vero e proprio braccio operativo del Collegio, ad oggi conta circa 300 iscritti effettivi e altri 400 raggiunti tramite newsletter. Anche quest’anno la mission statuaria è stata portata a termine, attraverso l’organizzazione di vari incontri tecnici e ricreativi. Tra i principali vogliamo ricordarne alcuni: Corso di aggiornamento RSPP modulo 3; Corso di aggiornamento RSPP modulo 4; Corso formazione tecnica “TERRA”; Seminario SIL-PL: Calcolo del Performance Level; Attività culturale: La Gazza Ladra al Teatro Filarmonico di Verona. Tra i vari servizi agli Associati, ricordiamo la possibilità di consultare presso la Ns. Sede, le norme CEI comprese nella sezione S016. Per il futuro l’Associazione proseguirà sulla direzione di marcia intrapresa ed allargherà possibilmente i servizi cercando di adeguare gli stessi alle esigenze dell’iscritti sia in termini di quantità che di qualità: l’intenzione del Consiglio Direttivo è quella di stipulare opportune convenzioni ed organizzare incontri tecnici sempre più interessanti e professionalizzanti. Siamo quindi aperti a qualsiasi segnalazione vogliate fare per quanto concerne le attività formative e culturali. I suggerimenti sono sempre ben accetti. Cogliamo l’occasione per augurare un Buon Natale e un Felice Anno nuovo a tutti Voi ed ai Vostri cari. Il Consiglio Direttivo Renato Poli - Manuel Gasparotto - Marco Bognolo - Andrea Clavello Luca Andrighetto- Martino Crivellaro - Mauro Caldarde LA PAGINA DELL'ASSOCIAZIONE Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Aggiornamento formativo obbligatorio del R.S.P.P. di Renato Poli È terminato il primo ciclo formativo quinquennale organizzato dall’Associazione, con il patrocinio del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Vicenza, per i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) secondo il D.L. 81/08 (Testo unico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro). Un lungo lavoro di 100 ore nel biennio 2011-2012, indispensabile per l’aggiornamento formativo obbligatorio. Grande partecipazione, sia dei colleghi che degli altri ordini professionali. I prossimi corsi si terranno in autunno, con l’impegno di un appuntamento annuale calcolato in modo da coprire anche il prossimo quinquennio. Anno XXXIII - n. 115 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Dicembre 2012 Uso intenso del cellulare, malattia professionale? CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE CIVILE – SENTENZA N. 17438 DEL 12 OTTOBRE 2012 Riconosciuta dalla Cassazione la concausalità tra un uso intenso del cellulare aziendale o del cordless e le patologie tumorali C a cura di Per. Ind. Renato Poli notizia tratta da www.puntosicuro.it on la sentenza n. 17438 dello scorso 12 ottobre, la Cassazione Civile si è pronunciata sul rapporto di concausalità tra un intenso uso del cellulare aziendale e le patologie tumorali affermandone la sussistenza. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso dell’INAIL avverso la sentenza (n. 614 del 2009) con cui la Corte d’Appello di Brescia, Sezione Lavoro, aveva accolto tre anni fa il ricorso del dirigente di una multinazionale che aveva convenuto in giudizio l’Istituto assicuratore per ottenere le prestazioni di legge in riferimento ad una grave e complessa patologia cerebrale di origine professionale. L’Istituto assicuratore era stato condannato in appello a corrispondere al richiedente la rendita per malattia professionale prevista per l’invalidità all’80%; tale decisione è stata ora confermata dalla Cassazione. In particolare, il dirigente aveva contratto un tumore al nervo trigemino a causa dell’intenso uso che quotidianamente era tenuto a fare del telefono cellulare. Per dodici anni (dal 1991 al 2003), infatti, egli aveva fatto uso di telefoni cordless e cellulari per 5-6 ore al giorno, contraendo una grave patologia tumorale all’orecchio sinistro: essendo destrimane, infatti, egli teneva l’apparecchio all’orecchio sinistro in quanto con la mano destra rispondeva al telefono fisso collocato sulla scrivania o prendeva note e appunti. Come si legge nella recente sentenza della Cassazione, “le prove acquisite e le indagini medico legali avevano permesso di accertare, nel corso del giudizio, la sussistenza dei presupposti fattuali dedotti, in ordine sia all’uso nei termini indicati dei telefoni nel corso dell’attività lavorativa, sia all’effettiva insorgenza di un “neurinoma del Ganglio di Gasser” (tumore che colpisce i nervi cranici, in particolare il nervo acustico e, segue a pag. 20 19 Anno XXXIII - n. 115 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Dicembre 2012 più raramente, come nel caso di specie, il nervo cranico trigemino), con esiti assolutamente severi nonostante le terapie, anche di natura chirurgica, praticate”. Ripercorrendo la vicenda processuale, originariamente il rifiuto dell’INAIL era stato motivato dalla pretesa “inesistenza di studi scientifici attendibili in ordine alla nocività delle onde elettromagnetiche”, inesistenza che è stata poi smentita invece dalla Corte d’Appello. Il CTU nominato in grado d’appello ha infatti individuato il nesso, quanto meno concausale, tra l’utilizzo dei telefoni e la patologia sulla base di 20 Anno XXXIII - n. 115 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Dicembre 2012 numerosi studi scientifici riassunti in una tabella ed effettuati per lo più dal 2005 al 2009 (per l’analisi dei quali si rinvia alla sentenza integrale): “in tre, effettuati dall’Hardell group, era stato evidenziato un aumento significativo del rischio relativo di neurinoma (intendendosi per rischio relativo la misura di associazione fra l’esposizione ad un particolare fattore di rischio e l’insorgenza di una definita malattia, calcolata come il rapporto fra i tassi di incidenza negli esposti [numeratore] e nei non esposti [denominatore])”. La Cassazione sottolinea che “l’analisi della letteratura non portava quindi ad un giudizio esaustivo, ma, con tutti i limiti insiti nella tipologia degli studi, un rischio aggiuntivo per i tumori cerebrali, ed in particolare per il neurinoma, era documentato dopo un’esposizione per più di 10 anni a radiofrequenze emesse da telefoni portatili e cellulari” e che “doveva dunque riconoscersi, secondo il CTU, un ruolo almeno concausale delle radiofrequenze nella genesi della neoplasia subita dall’assicurato, configurante probabilità qualificata”. La sentenza richiama a questo punto l’insegnamento della giurisprudenza di legittimità, secondo cui “nel caso di malattia professionale non tabellata, come anche in quello di malattia ad eziologia multifattoriale, la prova della causa di lavoro, che grava sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la rilevanza della mera possibilità dell’origine professionale, questa può essere invece ravvisata in presenza di un rilevante grado di probabilità.” In tal senso, “il giudice deve non solo consentire all’assicurato di esperire i mezzi di prova ammissibili e ritualmente dedotti, ma deve altresì valutare le conclusioni probabilistiche del consulente tecnico in tema di nesso causale, considerando che la natura professionale della malattia può essere desunta con elevato grado di probabilità dalla tipologia delle lavorazioni svolte, dalla natura dei macchinari presenti nell’ambiente di lavoro, dalla durata della prestazione lavorativa e dall’assenza di altri fattori extralavorativi, alternativi o concorrenti che possano costituire causa della malattia”. Conclusivamente nel caso di specie deve “quindi ritenersi la sussistenza del requisito di elevata probabilità che integra il nesso causale richiesto dalla normativa”. 21 NORMATIVE Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Abolizione delle tariffe professionali Necessità della lettera di incarico e del preventivo I A cura di Mauro Caldarde 22 l Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, e la relativa Legge di Conversione 24 marzo 2012, n. 27, hanno abolito le tariffe professionali. Questo ha posto sia l’iscritto libero professionista che il Collegio Professionale in una posizione difficile per quanto riguarda la stesura dell’offerta economica e della parcella per il libero professionista e l’emissione del parere di congruità (ex vidimazione parcella) per il Collegio in caso di richiesta a seguito di contenzioso legale. Ricordiamo che la mancanza o l’insufficienza di documentazione può impedire l’emissione del parere di congruità da parte del Collegio in caso di richiesta da parte dell’iscritto. E’ di primaria importanza che il libero professionista formalizzi gli incarichi ricevuti dal committente, identificando in dettaglio le attività commissionate ed i compensi pattuiti nonché farsi autorizzare espressamente l’eventuale conferimento di incarichi specialisti ad altri professionisti. Per aiutare gli iscritti, il nostro Consiglio Nazionale ha elaborato un esempio di disciplinare d’incarico per prestazioni nei confronti di clienti privati, che gli iscritti devono modificare / integrare in base alle loro reali esigenze, non potendo essere il Consiglio Nazionale responsabile del contenuto definitivo sottoscritto dal libero professionista e dal committente. Questo modulo, disponibile in formato Microsoft Word™ nel sito del Collegio all’indirizzo http://www.periti-industriali.vi.it/collegio/ modulistica.html, viene anche proposto nelle successive pagine. La citata Legge di Conversione stabilisce che il compenso per le prestazioni professionali sia pattuito al momento del confe- rimento dell’incarico ed il professionista deve informare il cliente sul grado di complessità dell’incarico e sugli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell’incarico. Il mancato rispetto di quanto sancito dalla Legge costituisce illecito disciplinare del professionista. D’ora in poi dunque il compenso, che dovrà essere commisurato alla quantità e qualità del lavoro che si prevede di dover svolgere, va concordato con il cliente. Qualora la prestazione superi il compenso pattuito nel disciplinare d’incarico, il professionista può chiedere l’aumento in ragione delle ulteriori attività che ha dovuto svolgere, ma solo a condizione che le eventuali variazioni rispetto a quanto concordato siano tempestivamente comunicate al committente. A tal proposito, con la sentenza del 18 settembre 2012, n. 15628, la Seconda Sezione della Corte di Cassazione ha confermato la rilevanza del contratto sottoscritto con il cliente rispetto alla realizzazione delle opere che il professionista si è impegnato a realizzare. Infatti, il favore dimostrato per il cliente nella sentenza di legittimità conferma che il compenso richiesto nel contratto non può essere considerato forfettario e suscettibile di variazioni in percentuale per le ulteriori attività non previste nel medesimo. Laddove esse comportino il superamento dei limiti stabiliti dall’accordo e non siano state descritte preventivamente nell’oggetto dell’incarico, il professionista ha l’onere di comunicare tempestivamente al cliente le nuove prestazioni. Questi avrà la facoltà di accettare espressamente l’aumento del compen- Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE so originariamente pattuito. In mancanza, conclude la Suprema Corte, il comportamento del professionista sarebbe contrario alla buona fede e, quindi, censurabile. In questa situazione l’obbligatorietà del preventivo di massima assume una rilevanza essenziale anche ai fini della responsabilità del professionista. Infatti, in fase di liquidazione del compenso da parte di un organo giurisdizionale, non riuscire a documentare la consegna del preventivo di massima da parte del professionista al cliente costituisce un elemento di valutazione negativa. D’altro canto c’è una ragione che incentiva il professionista a stendere il contratto vincolante per il cliente: il contratto stipulato e accettato dal cliente, infatti, è intoccabile anche dal magistrato. Il Decreto Ministeriale 20 luglio 2012 n. 140, prevede che l’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti potrà applicare i parametri solo in difetto di accordo tra le parti in ordine allo Dicembre 2012 stesso compenso. Questo significa che il giudice deve valutare innanzitutto se sia stato stipulato un contratto valido tra le parti. In questo caso deve applicare il contratto e non può passare all’applicazione dei parametri. I parametri del Decreto Ministeriale 20 luglio 2012 n. 140 non possono essere utilizzati dal professionista per stabilire il compenso all’atto della determinazione del preventivo di massima, essendo essi ad esclusivo utilizzo dell’organo giurisdizionale e del collegio/ordine professionale. L’abolizione delle tariffe ha posto in grave difficoltà l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici quando deve fornire un parere a una pubblica amministrazione sulle modalità per bandire una gara. Per risolvere la situazione dovrebbe essere pubblicato uno specifico decreto contenente i parametri da utilizzare per determinare l’importo da porre a base di gara nell’ambito dei contratti pubblici dei servizi di ingegneria e architettura. 23 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Dicembre 2012 Disciplinare di incarico per prestazioni d’opera intellettuale DISCIPLINARE DI INCARICO PER PRESTAZIONI D’OPERA INTELLETTUALE RESE NEI CONFRONTI DI COMMITTENTI PRIVATI L’anno ………………. , addì …………….… del mese di ……………….……..in …………………..….…….. tra il sottoscritto ………….………………………........ nato a……………………………………..……….. residente a ………………………………... in via …………………………………………………..……….... cod. fisc. …………………………….………….. P.IVA ………………………………………………………….... tel. ………………………..…… cell. ………..……………….…… fax ………………………………………….. indirizzo email ...……………………………….……………………………….……………………………… in qualità di ………………………………………………………... , di seguito denominato “committente” e il …………………………………………………………………..., di seguito indicato come “professionista”, con studio in …………………………………………… via ………………………………………………………… cod. fisc. ………………………………......…......…… P.IVA …………………........……….………...... iscritto all’albo professionale ……………………………… della provincia di ……………………….. al n………………….…………………………. tel. ……………………………..… cell. ………..…………….…… fax ………………………….................... indirizzo email ………………………………….………………………………………………………………. SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1 NATURA E OGGETTO DELL’INCARICO 1.Il committente affida al professionista, che accetta, l’incarico fiduciario sotto precisato per i lavori di ………………………………………………………………………………………………………………... nel comune di: ………………………………………………………………………………………………… per un importo presunto delle opere di e ……………….. (di euro ……………………………...................) • studio di fattibilità/rilievo …………………………………………………………………………………… • progettazione ………………………………………………………………………………………………… • direzione lavori ……………………………………………………………………………………………… • verifiche/collaudi ……………………………………………………………………………………………. • misure e contabilità ………………………………………………………………………………………… 24 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Dicembre 2012 • coordinamento sicurezza …………………………………………………………………………………… • consulenza …………………………………………………………………………………………………… • …………………………………………………………………………………………………………………. • …………………………………………………………………………………………………………………. Nei settori • Edilizia • Strutture • Impianti ……………………………………………………………………………………………………… • Viabilità • Idraulica • Tecnologia dell’informazione • Paesaggio, ambiente, naturalizzazione • Agricoltura e foreste, sicurezza alimentare • Territorio urbanistico • Prevenzione incendi • Sicurezza ……………………………………………………………………………………………………… • ……………………………………………………………………………………………………………….... ART. 2 PRESTAZIONI RICHIESTE AL PROFESSIONISTA • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. • ……………………………………………………………………………………………………………….. segue a pag. 26 25 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Art. 3 - Modalità di espletamento dell’incarico 1. Il professionista è tenuto a svolgere con diligenza l’incarico e a fornire la propria opera con scienza e coscienza. 2. Il professionista è tenuto a eseguire e produrre quanto necessario alla completa definizione delle prestazioni oggetto dell’incarico. 3. Il professionista svolgerà l’incarico in piena autonomia tecnica ed organizzativa, senza alcun vincolo di subordinazione, avvalendosi, ove lo ritenga opportuno, del contributo complementare di collaboratori di Sua fiducia, sulle quali attività il professionista si impegna a vigilare per assicurare la conformità e la congruenza del lavoro con la pianificazione generale di cui al presente incarico. Resta inteso che la responsabilità relativa alla esecuzione delle attività / opere, oggetto del presente contratto, è a carico del professionista. 4. Il professionista nello svolgimento dell’incarico avrà cura di prendere tutti i contatti che si rendano necessari con gli organi, enti ed organismi competenti, curando tutti gli adempimenti indispensabili ed opportuni per garantire l’espletamento delle prestazioni sopraindicate. 5. Il professionista avrà cura di collaborare con gli altri professionisti incaricati per la stessa opera fornendo, in tempo debito, documentazione ed elaborati al fine di rendere un progetto coordinato 26 Dicembre 2012 6. Negli elaborati inerenti l’incarico, dovranno essere chiaramente ed esaurientemente riportati e descritti, con chiara simbologia, tutti gli interventi oggetto di protezione 7. Gli elaborati inerenti l’incarico, comprensivi di grafici, saranno presentati al committente in alternativa: - n° 2 copie su supporto cartaceo; - n° 1 copia su supporto informatico PDF. Eventuali copie aggiuntive, con esclusione di schizzi e disegni preparatori, richieste dal committente saranno imputate al costo. 8. Ove intervengano esigenze, normative e/o atti amministrativi, che comportino modifiche nell’impostazione progettuale, il professionista sarà tenuto ad introdurre le necessarie modifiche, ma avrà diritto ad ulteriore compenso da definire previamente con il committente. 9. Nell’eventualità che in corso di esecuzione della prestazione il committente ritenga necessario introdurre modifiche o aggiunte a quanto stabilito all’art. 2, il professionista avrà l’obbligo di redigere gli elaborati richiesti, per i quali avrà diritto ad un ulteriore compenso da definire previamente con il committente. 10. Qualora si rendesse necessario, in relazione al tipo ed alle modalità dell’incarico conferitogli, il professionista è autorizzato a ricorrere all’opera o alla consulenza di altro professionista di fiducia, anche laureato. Con la sottoscrizione del presente incarico, il committente autorizza espressamente la scelta fiduciaria del professionista, che rende in- Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE sindacabile, dando per rato e valido il suo operato, senza onerarlo di ulteriori comunicazioni. 11. Segretezza e privacy: tutti i documenti, le informazioni e i dati di cui il professionista verrà in possesso nel corso dell’esecuzione del proprio mandato sono considerati segreti e confidenziali; il professionista si impegna a non comunicarli a terzi, se non in relazione all’incarico stesso, ne ad impiegarli per usi propri o contro gli interessi del committente. Il professionista si impegna a far rispettare questa clausola di segretezza ai propri dipendenti e collaboratori ai sensi della normativa sulla privacy (D. Lgs. 196/03 e s.m.i.) Art. 4 - Oneri a carico del committente 1. Il committente fornisce al professionista la seguente documentazione per l’espletamento dell’incarico, della quale garantisce / non garantisce la perfetta corrispondenza allo stato di fatto: 1) .............................................................. 2) .............................................................. 3) ............................................................... 2. Per eventuali prestazioni professionali integrative o specialistiche, affidate con incarico diretto da parte del committente ad altri professionisti di cui dovranno essere forniti: - nominativi e relativa attività; - indirizzo del domicilio e indirizzo tele- Dicembre 2012 matico; - numero di telefono e di fax. il committente dovrà espressamente esentare con il presente incarico qualsiasi loro responsabilità in merito e dovrà nel contempo impegnarli a fornire in tempo debito tutti gli elaborati, relativi alle loro prestazioni, nonché la documentazione tecnica dei vari fornitori con indirizzi e numeri telefonici. Art. 5 - Termini per l’espletamento dell’incarico 1. L’incarico così come descritto negli art. 1 e 2 sarà sviluppato e completato entro i seguenti termini, salvo cause di forza maggiore: a) …………………………………………. b) ……………………………………..…. c) ……………………………………..…. 2. La redazione di varianti (di cui al successivo art. 6) potrà comportare una modifica dei tempi contrattuali, la cui entità sarà determinata di comune accordo tra il committente ed il professionista incaricato. 3. Non saranno computati nei periodi precedentemente esposti i tempi necessari per l’ottenimento dei pareri autorizzativi degli Enti preposti (VV.FF., Soprintendenza Beni Ambientali, etc.), qualora richiesti, ed i tempi per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni. segue a pag. 28 27 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Art. 6 - Determinazione del compenso 1. Gli onorari e il rimborso delle spese per le prestazioni professionali elencate negli art. 1 e 2, sono determinati tenendo conto (come previsto dall’art. 9 del D. Lgs. 1/12 convertito dalla L 27/12): a) costo presunto dell’opera; b) adempimenti e attività necessarie per la sua completa e corretta esecuzione delle singole prestazioni; c) difficoltà, complessità e quantità delle singole prestazioni; d) presunto ammontare degli oneri e delle spese d’ufficio necessarie per la esecuzione delle prestazioni. 2.Il compenso complessivo da corrispondere al professionista ammonta pertanto in via presuntiva a e…….,…. , così distinto per le varie fasi in cui si articola l’incarico: A) per ………….......……. e…….....,… B) per ………….......……. e…….....,… C) per ………….......……. e…….....,… Totale ……………......…. e…….....,… diconsi euro …………………………... a cui vanno aggiunti, e sono a carico del committente, gli oneri di Legge in vigore all’atto della fatturazione/pagamento attualmente costituiti dal contributo cassa di previdenza (4%) e IVA (21%). 3. I compensi come sopra determinati sono comprensivi delle spese di ufficio imponibili necessarie all’espletamento dell’incarico. Le anticipazioni per conto del com- 28 Dicembre 2012 mittente, esenti I.V.A. ai sensi dell’art. 15 DPR 633/72 e s.m.i. quali bolli e diritti vari, saranno rimborsate a parte, su base documentale di quanto sostenuto. 4. Le spese extra a quelle dell’ufficio, qui sotto elencate ed oggettivi maggiori oneri, non specificatamente previsti dall’accordo, il tutto documentato dal professionista, potranno comportare una variazione dell’onorario in ragione del …..% (max 10%). A titolo di esempio le spese estranee sono qui sotto citate: a) le spese di viaggio necessarie all’espletamento dell’incarico vanno rimborsate al perito industriale ed ai suoi collaboratori. Le spese di viaggio sulle ferrovie, piroscafi, aerei, etc. vengono rimborsate sulla base della tariffa di prima classe (con eventuali aggiunte di supplementi vari, quali vagoni letto e simili) per il professionista e per i suoi aiuti. Le spese di percorrenza su strade con mezzi propri, sono rimborsate secondo le tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli elaborate dall’ACI, art. 3. comma 1 del D. Lgs 02/09/97, n. 314; b) le spese di vitto e alloggio per il tempo passato fuori sede dal perito industriale e dai suoi collaboratori; c) le spese per trasporti e facchinaggio di materiali e arnesi necessari per le operazioni fuori studio; d) le spese di bollo e registro, i diritti di uffici pubblici e privati; Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE e) le spese di scritturazione, cancelleria, riproduzione disegni eccedenti la prima copia, fotocopie, etc.; f) le spese di traduzione in lingue estere delle relazioni o di diciture su elaborati grafici; g) i diritti di autenticazione delle copie di relazioni e/o elaborati grafici e diritti catastali; h) i diritti spettanti ai lavoratori di prova dei materiali ed agli istituti scientifici e di noleggio strumenti tecnici e scientifici di uso non corrente. 5. I compensi come sopra determinati sono comprensivi di spese imponibili necessarie all’espletamento dell’incarico. Le anticipazioni per conto del committente, esenti I.V.A. ai sensi dell’art. 15 DPR 633/72 e s.m.i. quali bolli e diritti vari, saranno rimborsate a parte, su base documentale di quanto sostenuto. 6. Le varianti al progetto, l’aggiornamento dei prezzi, la perizia suppletiva o modificativa ridetermineranno l’importo del compenso con l’aggiornamento del presente disciplinare. 7. Ove il committente successivamente alla data dell’incarico richiedesse di procedere per lotti alla completa esecuzione, stante il maggior impegno ed i maggiori oneri, rispetto al disciplinare, si procederà ad una revisione del presente disciplinare. 8. Le sottoelencate prestazioni, non comprese fra quelle previste nell’art. 3, saranno Dicembre 2012 compensate a vacazione in base ai seguenti importi, integrati dagli oneri di Legge: a) al tecnico e/h ………………......….. imponibile e ……………………………. b) all’aiutante e/h ….………… imponibile e …………………… A) prestazione con sopralluoghi, indagini, etc. …… imponibile e …………………... B) prestazione ……………... imponibile e ………………………………... Art. 7 - Liquidazione delle competenze 1. L’onorario e i compensi di cui all’art. 6 del presente disciplinare saranno corrisposti, previa presentazione di nota pro forma (avviso di parcella), come segue: a) alla firma del presente disciplinare 1° acconto pari al ……..%; b) alla consegna degli elaborati 2° acconto pari al ……..%; c) alla presentazione degli S.A.L. vari acconti pari al ……%; d) alla presentazione della nota finale saldo entro …gg. 2. Ogni singolo acconto sarà pagato dal committente entro 30 gg. dal ricevimento della relativa nota ed il pagamento sarà effettuato con bonifico bancario al codice IBAN .................…........ …………………... oppure con assegno circolare. 3. Le fatture saranno emesse all’atto del pagamento ai sensi del DPR 633/72 e s.m.i.. segue a pag. 30 29 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Art. 8 - Proroghe, penali, recesso e risoluzione 1. Nell’eventualità di ritardi nell’espletamento dell’incarico per cause non imputabili al professionista, opportunamente comunicate al committente, questi, di comune accordo, concederà proroghe per iscritto all’espletamento dell’incarico fino alla cessazione della causa impeditiva. 2. Qualora il professionista non ottemperasse all’espletamento dell’incarico e/o alle prescrizioni contenute nel presente disciplinare, il committente procederà immediatamente con regolare nota scritta affinché il professionista si possa uniformare a quanto convenuto. 3. Fatto salvo quanto previsto dai commi precedenti, qualora la presentazione degli elaborati venisse ritardata oltre il termine stabilito dall’art. 5, maggiorato delle eventuali proroghe concesse, per cause imputabili al professionista incaricato, verrà applicata una penale del _____% per ogni giorno di ritardo, che sarà trattenuta sulle competenze spettanti al professionista. 4. Il committente potrà a propria discrezione e dandone comunicazione scritta, richiedere la sospensione temporanea dell’esecuzione della prestazione. In tal caso il committente corrisponderà al professionista entro 30 (trenta) gg. dalla data di sospensione, il compenso relativo alle prestazioni eseguite sino alla data della sospensione, previa emissione della relativa nota proforma. 30 Dicembre 2012 5. Salvo successivo diverso accordo fra le parti, l’incarico si intenderà risolto relativamente alle prestazioni tecniche per le quali il committente non dia istruzioni di riprendere l’esecuzione entro …… gg. dalla comunicazione di sospensione. 6. Il committente potrà recedere dal contratto rimborsando al professionista le spese sostenute e pagando il compenso per l’opera svolta. 7. Nel caso in cui l’incarico professionale dovesse essere risolto oppure sospeso in via definitiva, al professionista incaricato verrà corrisposto a titolo di piena e definitiva tacitazione di ogni prestazione, spese ed oneri, oltre al compenso proporzionato all’incarico, eseguito una maggiorazione del 25%. Art. 9 - Copertura assicurativa 1. Il professionista in applicazione degli art. 4 e 9 della Legge n° 27 del 24/03/2012, dichiara di essere assicurato per i rischi connessi all’esercizio dell’attività professionale presso la Compagnia ..................................... con sede in …..............………… con polizza n. ……...........….…. in corso di validità, con un massimale di copertura garantita pari ad e ……………; 2. A richiesta del committente il professionista è tenuto in ogni momento ad esibire copia della polizza assicurativa professionale, che avrà l’obbligo di mantenere attiva con gli Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE stessi parametri di tutela fino al completamento dell’attività qui affidatagli. Art. 10 - Proprietà degli elaborati 1. Gli elaborati e quanto altro rappresenta l’incarico commissionato, con la liquidazione del relativo compenso al professionista, resteranno di proprietà piena ed assoluta del committente, il quale potrà, a suo insindacabile giudizio, darne o meno esecuzione, come anche introdurvi, nel modo e con i mezzi che riterrà più opportuni, tutte quelle varianti ed aggiunte che saranno riconosciute necessarie, senza che dal professionista possa essere sollevata ecdi sorta. 2. Il professionista si riserva di tutelare, in ogni caso, il proprio prestigio e la propria dignità professionale e, laddove ne ricorrano i presupposti, i propri diritti d’autore ai sensi della legge 633/41, con particolare riferimento a quanto disposto all’articolo 4 della L.d.A., relativamente alle modificazioni ed aggiunte che costituiscono un rifacimento sostanziale dell’opera originaria, gli adattamenti, le riduzioni, i compendi, le variazioni non costituenti opera originale. 3. Il committente, fatta salva la proprietà intellettuale del progettista, potrà pubblicare la documentazione fornita dal progettista, in relazione alle opere oggetto del presente incarico, con l’obbligo di chiara indicazione del nominativo e dei dati del progettista. Dicembre 2012 Art. 11 - Obblighi del committente 1. Qualora il pagamento, anche parziale, dell’incarico professionale non sia effettuato entro i termini di cui all’art. 7 del presente contratto, spettano al professionista, a decorrere dalla scadenza di detti termini, gli interessi di mora in misura pari al saggio di interessi della BCE applicato alla sua più recente operazione di rifinanziamento principale effettuata il primo giorno di calendario del semestre in questione, maggiorato di 7 punti percentuali (art. 5, comma 1, D. Lgs 9 ottobre 2002, n. 231), nonché il diritto al risarcimento dei costi sostenuti per il recupero delle somme non tempestivamente corrisposte (art. 6, comma 1 D. Lgs 9, ottobre 2002, n. 231). 2. Qualora il ritardo nel pagamento superi i .......... gg., è data facoltà al professionista di sospendere o recedere (dal)l’incarico professionale, previa diffida da comunicare al committente a mezzo di lettera raccomandata A.R., con riserva di tutela del credito maturato ai sensi dell’art. 2226 C.C.. Art. 12 - Definizione Delle Controversie 1.Nel caso di contestazione sull’entità dei compensi spettanti al professionista, ove le parti non addivengano ad una risoluzione in via bonaria nel termine di ……… giorni, la stessa potrà essere sottoposta a parere di congruità dal collegio di appartenenza del segue a pag. 32 31 NORMATIVE Anno XXXIII - n. 115 professionista, previo deposito degli elaborati inerenti l’attività espletata. Il collegio professionale, in sede disciplinare, può esaminare l’adeguatezza del preventivo rispetto all’importanza della prestazione resa (opera). 2.Tutte le controversie o contestazioni che potessero sorgere relativamente allo svolgimento dell’incarico e non fossero definite in via bonaria e, comunque, previo espletamento delle modalità riportate al comma 1 saranno, nel termine di …….. giorni dalla mancata conciliazione, deferite alla camera di conciliazione presso ………. E’ sempre riservato il ricorso al giudice ordinario il quale, a norma dell’art. 2233 del C.C., potrà ricorrere all’utilizzo dei “parametri” ministeriali o applicare il principio di adeguatezza del compenso rispetto all’importanza dell’opera e al decoro professionale. 3. In pendenza del giudizio arbitrale ovvero del procedimento di mediazione le par- Dicembre 2012 ti non sono sollevate dagli obblighi previsti nel presente disciplinare, per tutto ciò che non è oggetto del giudizio arbitrale. Art. 13 - Disposizioni finali 1. Per quanto non esplicitamente riportato nel presente disciplinare si fa riferimento a quanto previsto dal codice civile artt. 2222 e successivi, dal regolamento professionale - per quanto non in contrasto con il DL 1/2012, convertito con modificazioni in Legge 24 marzo 2012, n. 27 - e dalle altre disposizioni di legge comunque applicabili. 2. Per quanto concerne l’incarico affidato, il professionista è tenuto ad eleggere domicilio........................................................., presso la sede dello studio professionale. Si dà atto che il presente disciplinare sarà oggetto di registrazione esclusivamente in caso d’uso. Letto, confermato e sottoscritto. il COMMITTENTE Il committente dichiara sotto la propria responsabilità che l’incarico oggetto del presente disciplinare non è stato in precedenza affidato a soggetti terzi ovvero che eventuali precedenti sono stati regolarmente risolti. ___________________________________ 32 il PROFESSIONISTA Il professionista accettando l’incarico dichiara, sotto la propria responsabilità, di non trovarsi in alcuna condizione di incompatibilità per l’espletamento del proprio mandato professionale. ________________________________ Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE Dicembre 2012 ESEMPI DI PRESTAZIONI PROFESSIONALI DI CUI ALL’ART. 2 1. L’incarico professionale prevede le prestazioni in seguito indicate, escludendo ogni ulteriore prestazione non espressamente precisata che potrà essere regolata con separata e diversa pattuizione. Studio di fattibilità Relazione illustrativa (art. 14, comma 1, DPR 207/10) Relazione illustrativa, elaborati progettuali e tecnico economici (art. 14, comma 2, DPR 207/10) Supporto al RUP: accertamenti e verifiche preliminari Stime e valutazioni Sintetiche Particolareggiate Analitiche Rilievi, studi e analisi Rilievi, studi e classificazioni agronomiche, colturali, delle biomasse e delle attività produttive Rilievo botanico e analisi vegetazionali dei popolamenti erbacei ed arborei ed animali Elaborazioni, analisi e valutazioni con modelli numerici, software dedicati (incendi boschivi, diffusione inquinanti, idrologia ed idrogeologia, regimazione delle acque, idraulica, colate di fango e di detriti, esondazioni, aree di pericolo, stabilità dei pendii, filtrazioni, reti ecologiche e dinamiche ecologiche) Controlli ed analisi chimiche fisiche, biologiche, ogm e sensoriali Valutazioni della qualità di processo e di prodotto Consulenze e curatele Consulenze e curatele aziendali Consulenze e pareri e studi nel settore dell’ecologia, della difesa ambientale e della natura, della difesa delle piante e dei loro prodotti, idrogeologia, nivologia e assestamento faunistica, atto fitolatrico Relazioni tecniche e specialistiche Predisposizioni di fascicoli aziendali e di progetto finalizzati all’accesso ai contributi comunitari Predisposizione e curatela del fascicolo per il rilascio di VAS – VIA – AIA Predisposizione e curatela del fascicolo per il rilascio di autorizzazioni Assistenza tecnica, economica, contrattuale e fiscale Consulenza aziendale, tecnica, fiscale, amministrativa e del lavoro Piani economici Piani economici, aziendali, business plan e di investimento Bilanci aziendali, inventari e studi di fattibilità tecnico economica Amministrazione e gestione di aziende agricole, forestali, agro-industriali, zootecniche ed ambientali Progettazione preliminare Relazioni, planimetrie, elaborati grafici (art. 17, comma 1, lettere a), b), e), DPR 207/10) Calcolo sommario spesa, quadro economico di progetto (art. 17, comma 1, lettere g), h), DPR 207/10) Piano economico e finanziario di massima (art. 17, comma 4, DPR 207/10 - art. 164 D, DLgs 163/06 - art. 1, comma 3, all. XXI) Capitolato speciale descrittivo e prestazionale, schema di contratto (art. 17, comma 3, lettere b), c), DPR 207/10 - art. 164, D. Lgs 163/06 - art. 7, all. XXI) Relazione di indagine geotecnica (art. 19, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine idrologica (art. 19, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine idraulica (art. 19, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine sismica (art. 19, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine archeologica (art. 19, com- segue a pag. 34 33 Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE ma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine geologica (art. 19, comma 1, DPR 207/10) Progettazione integrale e coordinata, integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06). Relazione tecno-alimentare Studio di inserimento urbanistico (art. 164, D. Lgs 163/06 - art. 1 comma 2, lettera l), all. XXI) Relazione tecnica sullo stato di consistenza degli immobili da ristrutturare /art. 17, comma 3, lettera a) DPR 207/10) Prime indicazioni di progettazione antincendio (DPR 151/11) Prime indicazioni e prescrizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza Studio di prefattibilità ambientale/sicurezza alimentare Supporto al RUP: supervisione e coordinamento della progettazione preliminare Supporto al RUP: verifica della progettazione preliminare Progettazione definitiva Relazioni generale e tecniche, elaborati grafici (art. 24, comma 2, lettere a), b), d), f), DPR 207/10) Disciplinare descrittivo e prestazionale (art. 24, comma 2, lettera g), DPR 207/10) Elenco prezzi, computo metrico estimativo, quadro economico (art. 24, comma 2, lettere l), m), o), DPR 207/10) Studio di inserimento urbanistico (art. 24, comma 2, lettera c), DPR 207/10) Schema di contratto, capitolato speciale d’appalto Relazione di indagine geotecnica (art. 26, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine idrologica (art. 26, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine idraulica (art. 26, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine sismica (art. 26, comma 1, DPR 207/10) Relazione di indagine geologica (art. 26, comma 1, DPR 207/10) 34 Dicembre 2012 Analisi storico critica e relazione sulle strutture esistenti (art. 26, DPR 207/10 – cap. 8.5, DM 14/01/08) Relazione sulle indagini dei materiali e delle strutture per edifici esistenti (art. 26, DPR 207/10) Verifica sismica delle strutture esistenti e individuazione delle carenza strutturali (art. 26, DPR 207/10 – cap. 8.5, DM 14/01/08) Progettazione integrale e coordinata. Integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06) Elaborati di progettazione antincendio (DPR 151/11) Pratiche denuncia impianti di riscaldamento secondo DM 1/12/75 (ex ISPESL) Relazione paesaggistica (D. Lgs 42/04) Elaborati e relazioni per requisiti acustici (Legge 447/95 – DPCM 512/97 Relazione tecnica di cui alla Legge 10/91 (D. Lgs. 192/05 corretto dal D. Lgs. 311/06 e ss. mm. ii.) Diagnosi e attestato di qualificazione energetica degli edifici (DPR 59/09), esclusi i rilievi e le indagini Aggiornamento delle prime indicazioni e prescrizioni per la relazione del PSC Studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale (VIA – VAS – AIA). Indagini alimentari ed analisi predittive di sicurezza alimentare Supporto al RUP: supervisione e coordinamento della progettazione definitiva Supporto al RUP: verifica della progettazione definitiva Piani urbanistici esecutivi, piano di sviluppo aziendale, piani di utilizzazione forestale Progettazione Esecutiva Relazione generale e specialistiche, elaborati grafici, calcoli esecutivi (art. 33, comma 1, lettere a), b), c), d), DPR 207/10) Particolari costruttivi e decorativi (art. 36, comma 1, lettera c), DPR 207/10) Computo metrico estimativo, quadro economico, elenco prezzi ed eventuale analisi, quadro Anno XXXIII - n. 115 NORMATIVE dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera (art. 33, comma 1, lettere f), g), i), DPR 207/10) Schema di contratto, capitolato speciale d’appalto, cronoprogramma (art. 33, comma 1, lettere l), h) DPR 207/10) Piano di manutenzione dell’opera (art. 33, comma 1, lettera e), DPR 207/10) Progettazione integrale e coordinata, integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 90, comma 7, D. Lgs 163/06) Piano di sicurezza e coordinamento, piano di sicurezza alimentare Supporto al RUP: per la supervisione e coordinamento della progettazione esecutiva Supporto al RUP: per la verifica della progettazione esecutiva Supporto al RUP: per la programmazione e progettazione appalto Supporto al RUP: per la validazione del progetto Pianificazione e programmazione Pianificazione Pianificazione forestale, paesaggistica, naturalistica ed ambientale Piani aziendali agronomici, di concimazione, fertilizzazione, reflui e fitolatrici Programmazione economica, territoriale, locale e rurale Rilievi e controlli del terreno, analisi geoambientali di risorse e rischi, studi di geologia applicata alla pianificazione urbanistica territoriale ambientale e alla difesa del suolo Direzione dei lavori Direzione lavori, assistenza al collaudo, prove d’officina (art. 148, DPR 207/10) Liquidazione (art. 194, comma 1, DPR 207/10) Controllo aggiornamento elaborati di progetto, aggiornamento dei manuali d’uso e manutenzione (art. 148, comma 4, DPR 207/10) Coordinamento e supervisione dell’ufficio di direzione lavori (art. 148, comma 2, D. Lgs 163/06) Ufficio della direzione lavori, per ogni addetto Dicembre 2012 con qualifica di direttore operativo (art. 149, D. Lgs 163/06) Ufficio della direzione lavori, per ogni addetto con qualifica di ispettore di cantiere (art. 150, D. Lgs 163/06) Variante delle quantità del progetto in corso d’opera (art. 161, DPR 207/10) Contabilità dei lavori a misura (art. 185, DPR 207/10) Contabilità dei lavori a corpo (art. 185, DPR 207/10) Certificato di regolare esecuzione (art. 237, DPR 207/10) Coordinamento della sicurezza in esecuzione Coordinamento della sicurezza antincendio Supporto al RUP: per la supervisione e coordinamento della DL e della CSE Monitoraggi Monitoraggi ambientali, naturalistici, fitolatrici, faunistici, agronomici, zootecnici Ricerche, statistiche ed analisi swot Ricerche agricole e/o agro-industriali, nelle bioenergie, all’innovazione e sviluppo dei settori di competenza, la statistica, le ricerche di mercato, le attività relative agli assetti societari, alla cooperazione ed all’aggregazione di reti di impresa nel settore agricolo, agroalimentare, ambientale, energetico e forestale Verifiche e collaudi Collaudo tecnico amministrativo (parte II, titolo X, DPR 207/10) Revisione tecnico contabile (parte II, titolo X, DPR 207/10) Liquidazione, patrocini ed arbitrati Collaudo statico (cap. 9, DM 14/01/08) Collaudo tecnico funzionale degli impianti (DM 22/01/08, n. 37) Dichiarazione di rispondenza DI.RI. Valutazione di resistenza al fuoco di elementi portanti e separanti, certificazioni relative Attestato di certificazione energetica (art. 6, D. Lgs 311/06). Decreto 26/06/2009). Attestato di collaudo e certificazioni di qualità 35 CULTURA Anno XXXIII - n. 115 Dicembre 2012 Pasubio, la montagna più accanitamente contesa di Turi Parise 36 A i primi di novembre è stato presentato, all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, il sesto volume della collana di pubblicazioni memorialistiche sulla Grande guerra promossa dalla Fondazione Monte di Pietà e Confartigianato di Vicenza con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale. Intitolata “Pasubio la montagna più accanitamente contesa”,il libro è curato dagli storici Mauro Passarin e Paolo Pozzato. C’è una interessante novità nel procedere di questa collana memorialistica che è giunta intanto al suo sesto volume: l’idea di legare i nuovi volumi a quei luoghi del Vicentino che, negli ultimi tempi sono stati interessati dalla realizzazione dell’Ecomuseo della Grande Guerra. Tale operazione ha consentito sistemazioni e recuperi in grado di arricchire la percezione “fisica” dei territori che furono teatro di tanti episodi bellici, era giusto che aumentassero anche le possibilità di conoscere quanto in quei luoghi accadde. E ancora una volta, nel nostro caso, ricorrendo a testimonianze in presa diretta, che sapessero ricordarci il tributo umano, in termini individuali e collettivi, che venne richiesto a entrambe le parti in conflitto. I curatori dell’opera hanno saputo indagare, con la competenza che li contraddistingue, arrivando a fornirci una antologia di “voci” sorprendenti, inedite o poco conosciute, “tutte in grado di trasferirci- osservano Pozzato e Passarin - tra le linee sanguinose contese, metro dopo metro, tra azioni e attese, tra giorni e notti infiniti vissuti in un ambiente naturale capace di diventare anch’esso più ostile che mai, quasi a volersi ribellare agli orrori cui lo stavano consegnando gli eserciti e i loro arsenali”. La realizzazione dell’Ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi vicentine, dopo un lungo lavoro di ricerca e di recupero archivistico e architettonico, con lo scopo di valorizzare sotto il profilo storico e ambientale zone come quella del Pasubio e dell’Ortigara, ormai assurte a veri e propri simboli della memoria si è proposto di portare all’attenzione del grande pubblico an- Anno XXXIII - n. 115 CULTURA che località che il trascorrere del tempo aveva posto in secondo piano: il Cimone d’Arsiero, il nodo del Cengio e il complesso delle Melette. E quindi salvare dall’oblio cime e postazioni che forse solo i più tenaci cultori della storia del primo conflitto mondiale cercavano ancora di visitare. Questo libro ha seguito soprattutto le vicende legate al territorio vicentino. Ma in particolare il libro racconta episodi dell’eccezionale ruolo strategico che il Pasubio ricoperse durante la Grande Guerra, che lo fece diventare “la montagna più accanitamente contesa fra tutte sul fronte alpino”. “Le voci narranti di questo libro sono,di volta in volta, italiane e austriache,-affermano i curatori Paolo Pozzato e Mauro Passarin - appartengono a testi consacrati della memorialistica alpina (oggi difficilmente reperibili)”, come il testo di Bini Cima, o come l’opera di Ferretti, che lo vedono coinvolto con la sua batteria, ma che poi decide di abbandonare il cannone ed i suoi artiglieri, cui pure è sinceramente legato, per il fascino ed i rischi dell’arma Dicembre 2012 aerea. Di questa nuova avventura racconterà nella sua opera le vicende che lo porteranno dalla scuola di volo in Puglia e di perfezionamento a Milano per approdare infine nella squadriglia di D’Annunzio. 37 Anno XXXIII - n. 115 COMUNICAZIONI Dicembre 2012 OFFRO LAVORO O COLLABORAZIONE 115.12.01 – O Studio tecnico di progettazione impiantistica sito in Vicenza, cerca URGENTEMENTE un perito con diploma di Perito Meccanico o Perito Termotecnico, anche prima esperienza o tirocinante, da inserire nel proprio organico. La posizione prevede la conoscenza del software AUTOCAD. Si valutano anche collaborazioni (da effettuarsi presso la struttura) con Periti Termotecnici iscritti all’Albo professionale. CERCO LAVORO O COLLABORAZIONE 115.12.01- C Perito Industriale Elettrotecnica ed Automazione, diplomato I.T.I.S. A. Rossi anno 2011, corso Autocad e corso inglese base di 80 ore, cerca Studio Tecnico adeguato per praticantato. Comunicazione chiusura della segreteria Gli uffici della segreteria resteranno chiusi per le festività natalizie dal 22 dicembre 2012 al 06 gennaio 2013 compresi. Auguriamo buone feste. 38