RAE 2012 - Allegato 1

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RAE 2012 - Allegato 1
Unione europea
CRESCE L’EUROPA NEL LAZIO
A LLEGATO 1
P ROGETTI SIGNIFICATIVI
RAE 2012
Rapporto Annuale
di Esecuzione
relativo all’anno 2012
Progr amma Operativo FE SR 2007/2013 - CCI2007IT162PO004
Regione Lazio
Autorità di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013
Via R.R.Garibaldi, 7 - 00145 ROMA
www.porfesr.lazio.it
1
Sommario
1.
2.
3.
ASSE I ......................................................................................................................................... 3
ASSE II ...................................................................................................................................... 12
ASSE V ...................................................................................................................................... 16
2
Relazione annuale di esecuzione 2012 – POR Competitività e Occupazione Lazio 2007 -2013
1. ASSE I
POR - FESR Lazio 2007/2013
ASSE I - “Ricerca, Innovazione e
rafforzamento della base produttiva”
ATTIVITA' I.4 – Acquisizione servizi avanzati
per le PMI.
CODICE PROGETTO: A0014P0173
TITOLO PROGETTO: Acquisizione servizi reali avanzati per il rafforzamento competitivo e per il sostegno di
attività relative all’internazionalizzazione
CUP: F88I10000040008
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 273.848
€ 136.924
DATE: Inizio lavori 03/08/2009– Fine lavori 20/08/2012
Quota FESR
€ 68.462
SYSTEA S.p.A. sede legale Via Paduni, 2A Anagni (Frosinone)
La SYSTEA S.p.A. (http://www.systea.it) è una società laziale con sede ad Anagni (FR) che progetta,
sviluppa e commercializza strumentazioni ad alta tecnologia per l’analisi in laboratorio ed il
monitoraggio ambientale di sostanze chimiche complesse.
L’impegno della società si rivolge principalmente a soluzioni analitiche nei settori del controllo delle
acque ed agro-alimentare, fornendo al Cliente un servizio completo di supporto alla messa in
servizio, utilizzazione ed assistenza tecnica della strumentazione fornita.
La società opera all’interno di uno stabilimento di proprietà di 1.600 mq coperti su due piani, dove
è incentrata l’attività di progettazione, sviluppo, collaudo ed assistenza post-vendita della
strumentazione prodotta. In particolare, lo stabilimento, è dotato di un‘area operativa
specificatamente attrezzata ad uso laboratorio di analisi e sviluppo metodiche.
La società SYSTEA ha stretto accordi di cooperazione di sviluppo e commerciali con altre Aziende
del settore a livello internazionale, ha frequenti e costanti rapporti con Enti di ricerca e detiene vari
brevetti internazionali.
Nel corso degli ultimi anni, la SYSTEA si è sempre maggiormente rivolta al mercato internazionale,
instaurando accordi commerciali con diversi operatori del settore in alcuni paesi europei tra i quali
Gran Bretagna, Germania, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Grecia, Stati Uniti ed alcuni paesi
dell’Estremo Oriente quali Cina, Corea del Sud, Taiwan ed Australia.
La società, che possiede un sistema di qualità aziendale certificato secondo le norme UNI EN-ISO9001:2008, è attualmente parte del gruppo industriale AMS-SYSTEA (http://www.ams-systea.it).
L’intervento ha riguardato le seguenti attività di acquisizione di servizi reali per il rafforzamento
competitivo svolte nel periodo agosto 2009 – agosto 2012:
Attività di marketing strategico, comprendenti:
- Analisi strategica e competitiva del mercato;
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- Analisi della situazione aziendale attuale;
- Elaborazione delle linee guida per la redazione di un piano strategico di lungo periodo;
- Piani di marketing di breve periodo.
Analisi di prefattibilità tecnico economica d’investimenti innovativi, incentrata sulle
seguenti azioni:
- Analisi dell’organizzazione, delle procedure e dell’infrastruttura operativa dell’Azienda;
- Analisi ed elaborazione delle specifiche di prodotto;
- Azioni a tutela della proprietà industriale;
- Elaborazione dello schema a blocchi del sistema;
- Proiezioni economiche relative alla vendita dei nuovi prodotti.
Azioni rivolte a garantire la proprietà industriale (registrazioni di brevetti e marchi di
prodotti);
Servizi per la realizzazione di sistemi TIC.
L’intervento ha, inoltre, riguardato l’acquisizione di servizi reali avanzati per il sostegno di
attività concernenti l’internazionalizzazione in Cina, India e USA comprendenti:
Analisi del mercato interno, definizione ed supporto alla realizzazione del piano di
marketing e impostazione e predisposizione del business plan;
Servizi di consulenza per il reperimento di partners esteri nei paesi obiettivo Cina, India ed
USA;
Altri servizi volti al miglioramento organizzativo aziendale comprendenti l’analisi
organizzativa e procedurale, l’audit di descrizione dell’organizzazione (fase descrittiva) e la
definizione degli interventi sull’organizzazione.
L’analisi svolta ha supportato ed accelerato decisioni di strategica importanza per lo sviluppo
aziendale, quali l’avviamento della cooperazione tecnica e commerciale con il gruppo AMS e la
successiva costituzione del gruppo industriale AMS-SYSTEA.
Particolare importanza è stata posta alla definizione ed alla stesura di un modello di business
plan aziendale, che possa essere utilizzato anche dalle Aziende del gruppo.
La Direzione Aziendale, che è stata attivamente coinvolta durante le diverse fasi dell’attività, ha
compreso pienamente il valore degli strumenti di Enterprise Resource Planning di nuova
generazione prospettati, attualmente in corso di acquisizione da parte di tutte le aziende del
gruppo AMS-SYSTEA; appare evidente che l’applicazione di tecnologie informatiche possa
essere stato particolarmente interessante per il miglioramento non solo dei processi aziendali
interni, ma anche per l’integrazione con i processi delle aziende appartenenti al nuovo gruppo
industriale.
Tramite l’analisi di prefattibilità economica SYSTEA ha individuato una possibilità di
miglioramento tecnologico di due delle sue numerose linee di prodotti: sonda WIZ PROBE
(sonda multiparametrica per analisi in-situ di nutrienti ed altri parametri chimici nelle acque) e
Micromac TOX (analizzatore per il monitoraggio della tossicità integrale delle acque). Su tali
prodotti si sono individuate possibilità di miglioramento delle funzionalità e fruibilità mediante
applicazione di tecnologie all’avanguardia su scala globale.
SYSTEA, nell’ottica di aumentare la propria forza aziendale ed in considerazione della scarsa
reattività del mercato nazionale sviluppa un programma di internazionalizzazione che prevede
la penetrazione di tre differenti mercati: Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Cina ed India.
Conseguentemente è stato raggiunto un importante obiettivo quale l’avviamento dell’ufficio di
rappresentanza in Cina e, successivamente, la prospettata apertura della trading company a
supporto del nuovo gruppo industriale.
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Lo stesso studio ha inoltre rafforzato il convincimento aziendale sulla commerciabilità dei nuovi
prodotti in corso di sviluppo e ciò ha facilitato l’integrazione della SYSTEA all’interno del nuovo
gruppo industriale individuato.
L’intervento integrato esposto ha inoltre permesso di:
Rafforzare la struttura promozionale e tecnica e la presenza nel mercato cinese, che è
ormai il primo mercato per esportazione della SYSTEA;
Avviare un’organica attività promozionale e commerciale in India, uno dei nuovi e
promettenti mercati del prossimo futuro;
Reimpostare ed indirizzare su nuove e più solide basi di collaborazione locale l’attività
commerciale negli Stati Uniti, che dovrà essere necessariamente ulteriormente sviluppata
e rafforzata nel prossimo anno con nuove e specifiche azioni promozionali e commerciali.
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ASSE I - “Ricerca, Innovazione e
rafforzamento della base produttiva”
ATTIVITA' I.6 – Promozione di prodotti e
processi produttivi rispettosi dell’ambiente Progetto complesso Settore e Filiera della
Ceramica
CODICE PROGETTO: A0012P0028
TITOLO PROGETTO: Interventi mirati in materia di ambiente legato all’introduzione di un nuovo ciclo di
produzione altamente innovativo
CUP: F31B00001100008
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 488.396
€ 201.751
DATE: Inizio lavori 30/06/2009– Fine lavori 30/09/2011
Quota FESR
€ 100.875
DEREF S.P.A. sede legale Piazza Rossetti n. 3 - GENOVA
Sede operativa Castiglione in Teverina (VITERBO) Strada Lubrianese Km 4
La DEREF S.p.A. è una media impresa con 18 dipendenti con sede a Genova. Oggetto del presente
investimento è la sede operativa localizzata nel Comune di Castiglione in Teverina (VT).
La Deref S.p.A. è il terzo produttore mondiale di Diatomite, dopo due multinazionali, una francese e
una americana, è il leader italiano della demolizione di fori industriali, in particolare forni di
vetriere, di cementiere e di ceramiche, recupera rottami refrattari e rivalorizza questi materiali per
immetterli poi sul mercato come materie prime e seconde.
E’ inoltre presente nella produzione di polvere di coperture per la produzione dell’acciaio il cui
mercato principale è rappresentato da quello nazionale anche se da qualche anno esporta anche
parte della sua produzione all’estero. E’ questo ultimo settore che presenta un’opportunità di
sviluppo.
Il programma di intervento è relativo esclusivamente all’ambito “Ambiente: Riciclaggio e recupero”
ed è incentrato nell’acquisizione di tecnologia per l’adeguamento del processo produttivo per
consentire il recupero a livello industriale dei fanghi ceramici e degli scarti di produzione delle
aziende ceramiche in particolare quelle del Distretto di Civita Castellana.
L’intervento presentato dalla Deref è incentrato sostanzialmente all’introduzione di un nuovo
impianto produttivo in grado di garantire i risultati prospettati. Più in dettaglio, nel nuovo impianto è
stato previsto innanzitutto di modificare la gestione delle vasche di stoccaggio dei fanghi prima
della loro atomizzazione. L’idea progettuale è quella di dosare il fango che fuoriesce dai mulini con
fango generato dal passaggio all’interno dei turbo dissolutori del recupero del fango ceramico
prevedendo inoltre la possibilità di alimentare solo l’atomizzatore con il fango generato dai turbo
dissolutori.
L’intervento è consistito nell’installazione di un secondo turbo dissolutore (TDS) con il suo sistema
di caricamento veloce previsto per i fanghi ceramici collegato con serbatoi di acqua e di altri
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additivi necessari all’ottenimento di un fango atomizzabile. In uscita ai due TDS, sono state
collegate due vasche grandi di stoccaggio di 30 m3 cadauna che fungono da polmone
all’alimentazione dell’atomizzazione. In uscita da queste due vasche, due pompe dosano la
miscela che fuoriesce in modo continuo e alimentano l’impianto di setacciatura. L’impianto di
setacciatura inoltre ha un funzionamento automatico che consente all’operatore di dosare solo la
miscela dei due fanghi e la portata di fango desiderato. Il fango setacciato transita all’interno di
una vasca più piccola per essere ivi additivato. Una volta additivato il fango viene stoccato in una
piccola vasca prima del suo spruzzo all’interno dell’atomizzatore.
L’intervento rappresenta un’alternativa ecologica allo smaltimento dei rifiuti industriali del settore
della ceramica di Civita Castellana: recupera e rivalorizza questi prodotti per rimetterli sul mercato
prodotti ad alta qualità a prezzi vantaggiosi.
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ASSE I - “Ricerca, Innovazione e
rafforzamento della base produttiva”
ATTIVITA' I.6 - Promozione di prodotti e
processi produttivi rispettosi dell'ambiente Realizzazione di un impianto per l'utilizzo del
gas di combustione
CODICE PROGETTO: A0015P0117
TITOLO PROGETTO: Progetto Biogreen
CUP: F81B100008
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 316.260
€ 158.130
DATE: Inizio lavori 30/07/2009 – Fine lavori 14/10/2011
Quota FESR
€ 79.065
MAD s.r.l. sede legale Via Santa Croce in Gerusalemme, 97 00185 ROMA
Sede operativa Strada Provinciale Ortella Km 3,5 Roccasecca (FROSINONE) Loc.tà CERRETO
La società MAD s.r.l. con sede legale a Roma e unità locale produttiva nel Comune di Roccasecca
(FR) opera nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti urbani pericolosi e non, nella
progettazione di impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse e gestione di impianti
di terzi. Ha presentato un programma a valere sull'Azione 1.6 Por Lazio 2007/2013, denominato
"Progetto Biogreen", che prevede la realizzazione di un impianto per l'utilizzo del gas di
combustione ricco di CO2 per la produzione di biomasse micro-algali ad uso energetico.
Gli obiettivi indicati dalla società, che opera nei settori ambientali e delle fonti energetiche
alternative, rientrano in un piano di sviluppo aziendale, finalizzato alla realizzazione di un ciclo
energetico chiuso. Tale sistema integrato oltre ad una significativa riduzione dei gas-serra immessi
nell'atmosfera, consente di autoprodurre energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno della
discarica e ad incrementare la distribuzione sul territorio, con notevole impatto anche sul bilancio
della società.
L’intervento, che rappresenta il proseguimento del progetto integrato che l'azienda ha già in essere
(cioè la produzione di biomasse e biogas da rifiuti, con produzione di energia elettrica da una
centrale a biomasse) prevede l'utilizzo dei fumi di combustione della centrale elettrica per
produzione massiva di biomasse fotosintetiche (micro-alghe). Le micro-alghe, mediante la sintesi
clorofilliana, con luce, acqua e sali inorganici, assorbono grandi quantità di CO2 (tra gli organismi
fotosintetici sono quelle ad assorbimento più elevato). Le biomasse così risultanti possono essere
usate come combustibile (produzione di biogas in digestori anaerobici) per produrre energia
elettrica, come fertilizzante naturale o come base per produzione di biopolimeri.
L'assorbimento di CO2 per la produzione di biomasse algali è di 1,83 tn di CO2 per tn di biomassa.
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L'investimento si compone del sistema di captazione monitorato dei fumi dell'attuale centrale
elettrica a biomasse, delle serre per la coltura algale complete di sistema di controllo temperatura
(riscaldamento con scambiatore che sfrutta l'energia termica dei fumi) e dal sistema di bioreattori
con controllo di luce e temperatura per la produzione massiva di biomasse.
L'azienda ha effettuato un'analisi tecnica per il calcolo della riduzione di CO2, basata su rilievi
effettuati sul tipo di micro-alghe presenti nel fiume Liri adiacente alla discarica, calcolando la CO2
che viene emessa dal digestore di produzione di biogas e rapportandola alla quantità di CO2
sequestrata per la produzione di biomasse; l'abbattimento % della CO2 risulta essere pari all'82,2%
L’intervento si è realizzato attraverso le seguenti diverse tipologie di interventi:
acquisizione di servizi reali specialistici relativi alla progettazione del sistema di produzione
di biomasse microbiche fotosintetiche, della messa a punto di protocolli analitici di
caratterizzazione delle biomasse, dell'elaborazione di metodiche per la disidratazione delle
biomasse, dell'assistenza per la messa in opera delle tecnologie, della conduzione di una
serie di analisi e della realizzazione di un manuale operativo.
acquisizione di immobilizzazioni tecniche riguardanti la realizzazione dell'impianto di
aspirazione CO2 dai fumi della centrale a biomasse e climatizzazione colture (alghe) della
serra, realizzazione di un impianto di prelievo gas combusti e di un sistema di
monitoraggio, acquisto di bireattori per la produzione di biomassa e di un sistema di
radiazione luminosa e di un sistema di controllo della temperatura e insufflazione delle
miscele e impianti vari.
Il progetto appare di grande interesse e rilevanza eco innovativa in quanto l'impianto programmato
risulterebbe il primo del genere in Italia.
Di fondamentale importanza è il rilevante abbattimento di CO2: il bilancio della CO2 relativamente
al sistema integrato della MAD appare ad emissioni zero, ed anche considerando solo
l'abbattimento della CO2 dei fumi a fronte della CO2 emessa dal biogas, la percentuale dell'82% è
notevole.
Altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che il sistema di produzione nei bioreattori
garantisce una produzione massiva di micro-alghe di per sé ad alta produzione, quindi, la coltura di
micro-alghe non sottrae molto spazio all'agricoltura al contrario dei biocombustibili (es. biodiesel);
pertanto può essere collocata ovunque, anche in campi non fertili possono essere coltivate sia in
acque di mare che reflue.
Una ulteriore risparmio energetico a livello globale potrà derivare dalla utilizzazione di energia
solare e fotovoltaica per le serre.
Viene evidenziato, inoltre, che alla data di conclusione dell’intervento la società ha incrementato di
n. 4 unità le risorse umane impiegate in azienda rispetto alla data iniziale del progetto.
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ASSE I - “Ricerca, Innovazione e
rafforzamento della base produttiva”
ATTIVITA' I.6 - Promozione di prodotti e
processi produttivi rispettosi dell'ambiente
CODICE PROGETTO: A0015P0070
TITOLO PROGETTO: Messa in sicurezza e caratterizzazione - Impianto di trattamento acque di vegetazione e
foglie di olivo per estrazione di polifenoli
CUP: F61B10000150008
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 911.864
€ 270.371
DATE: Inizio lavori 13/07/2009 – Fine lavori 27/05/2011
Quota FESR
€ 135.186
Phenofarm s.r.l. sede legale Via Giovanni Nicotera, 29 - 00195 Roma
Sede operativa Strada Provinciale per Roma snc - 02038 Scandriglia (RIETI)
La PHENOFARM S.r.l. è una PMI costituita nel giugno 2009 con sede nel comune di Scandriglia (RI)
frutto della collaborazione tra imprenditori e ricercatori ENEA e Dipartimento Scienze
Farmaceutiche Università di Firenze.
Il Management, infatti, è composto dagli imprenditori Stefano e Paolo Germani (soci della
Leadergy Light) e dai soci, ricercatori e professori universitari esperti nel settore di estrazione
polifenoli e microfiltrazioni, quasi tutti i soci - ricercatori sono laureati in Biologia Molecolare
specializzazione Biotecnologie, a cui è affidato il settore tecnico scientifico. In particolare il prof
Massimo Pizzichini, facente parte della struttura operativa ENEA e referente scientifico di
numerose riviste internazionali, ha seguito numerosi progetti nel campo della filtrazione a
membrana (microfiltrazione, nanofiltrazione ecc.) ed è titolare di numerosi brevetti tra cui quello
per il "recupero integrale delle componenti chimiche nelle acque di vegetazione delle olive"- n. RM
2004 A 000293 (di interesse specifico della Phenofarm).
Il progetto ha previsto la realizzazione di un impianto di trattamento acque di vegetazione e foglie
di olivo per estrazione di polifenoli. E’ basato su un progetto ENEA che permette l'estrazione di
polifenoli per uso cosmetico, farmaceutico ed alimentare dai rifiuti/scarti della lavorazione olearia
(acque di vegetazione, potature) inquinanti per il loro carico organico (pectine, grassi, polialcoli,
fenoli fitotossici, poliacidi ecc.)
Questi scarti inquinanti, che rappresentano un problema per i frantoi relativamente al loro
smaltimento, vengono invece trattati con un sistema di membrane a osmosi inversa e recuperati
all'85% con produzione di polifenoli. Il residuo 15% è rappresentato dalle acque di lavaggio delle
membrane e dell'impianto, ma con un inquinamento molto più ridotto rispetto alla partenza (COD
1000 volte inferiore - il COD indica la sottrazione di ossigeno nell'acqua da parte degli inquinanti).
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L’impianto di processo a membrana per il recupero, purificazione e concentrazione dei polifenoli
presenti negli estratti acquosi provenienti dagli scarti è stato realizzato nel novembre 2009
utilizzando le acque di vegetazione e potature (scarti) del frantoio di Santa Barbara in linea con
l’impianto stesso. Con lo stesso Oleificio di Santa Barbara è stato stipulato un contratto di
locazione per l’affitto di parte dei locali e del piazzale per la movimentazione esterna. Il collaudo
definitivo dell'impianto è avvenuto nel maggio 2010.
Nel mese di dicembre 2010 è stato depositato un Patent di processo per la "Produzione di principi
attivi concentrati e raffinati da tessuti e sottoprodotti di Olea Europaea con tecnologie di
membrana e cromatografia liquida di assorbimento su resina" ad implementazione del Patent di
processo Enea concesso in licenza per la costruzione dell'impianto stesso.
Contestualmente alla realizzazione dell'impianto, sono iniziate le consulenze specialistiche per
l'individuazione e la messa a punto delle tecnologie e modalità di produzione, di metodi analitici
per il controllo della qualità di processo e di prodotto, di procedure igienico-sanitarie.
In particolare gli obiettivi raggiunti indicati dalla società beneficiaria nella relazione tecnica
conclusiva sono i seguenti:
realizzazione dell'impianto di processo a membrana per il recupero, purificazione e
concentrazione dei polifenoli presenti negli estratti acquosi provenienti dagli scarti (acque
di vegetazione e potature) del frantoio in linea con l'impianto stesso;
deposito di un brevetto di processo per la "Produzione di principi attivi concentrati e
raffinati da tessuti e sottoprodotti di Olea Europaea con tecnologie di membrana e
cromatografia liquida di assorbimento su resina" ad implementazione del Patent di
processo Enea concesso in licenza per la costruzione dell'impianto stesso;
individuazione e messa a punto delle tecnologie e modalità di produzione, di metodi
analitici per il controllo della qualità di processo e di prodotto, di procedure igienicosanitarie;
redazione di uno studio sul ciclo vitale dell’impianto Life Cycle Assestment (LCA) con
l’obiettivo di applicare i risultati di tale analisi alla produzione innovativa della Phenofarm
per promuovere la progettazione, la produzione e la gestione eco-sostenibili;
campagne sperimentali di campionatura 2009/2010 e 2010/2011;
progettazione e realizzazione della linea cosmetica basata sugli estratti Phenolea costituita
da dieci referenze.
La società, pertanto, è riuscita ad elaborare un modello di valorizzazione a ciclo chiuso ed
integrato, in cui gli scarti del settore olivicolo-oleario, ad oggi considerati ancora rifiuti,
rappresentano materie prime innovative per la produzione di composti bioattivi ad elevato valore
aggiunto.
Si segnala infine che, alla data di conclusione dell’intervento, la società ha incrementato di n. 1
unità le risorse umane impiegate in azienda rispetto alla data iniziale del progetto.
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2. ASSE II
POR - FESR Lazio 2007/2013
ASSE II - “Ambiente e prevenzione
dai rischi””
Attività II.2 - Bonifica e recupero
delle aree e dei siti inquinati Messa in sicurezza e
caratterizzazione ex discarica in
località Campo Gizzi – Comune di
Posta Fibreno – S.I.N. Frosinone
CODICE PROGETTO: A0006P0008
TITOLO PROGETTO: Messa in sicurezza e caratterizzazione ex discarica in località Campo Gizzi
CUP: C55G09003260002
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 382.747
€ 382.747
DATE: Inizio lavori 11/12/2010 – Fine lavori 23/12/2011
Quota FESR
€ 191.374
Regione Lazio: Area Bonifica e Recupero Aree e Siti Inquinati
Comune di Posta Fibreno: Ufficio Tecnico
Progettisti: Ing. Sandro Nardelli (progettista, direttore lavori) – Arch. Gianpiero Conte (redazione piano di
sicurezza, coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione) – Dott. Maurizio Felici (caratterizzazione:
consulenza geologica, indagini, studi e rilievi ambientali)
L’ex discarica in località Campo Gizzi insiste sul territorio comunale di Posta Fibreno (FR) ed è
inclusa nel perimetro del Sito d’Interesse Nazionale di Frosinone. Come la gran parte delle ex
discariche situate in Provincia di Frosinone, è stata aperta nel giugno del 1994 (Ordinanza
sindacale n.2767/94, ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 915/1982) a causa dell’emergenza rifiuti
avvenuta in quegli anni nel territorio della provincia di Frosinone, e serviva una popolazione di circa
1.300 abitanti e la sua attività è cessata nell’agosto del 1996.
L’area della discarica, ubicata a poche decine di metri dalla SS Avezzano-Sora, in posizione
prossima al confine con i Comuni di Vicalvi e di Fontechiari, è localizzata su area agricola
sottoposta a vincolo idrogeologico.
L’impianto è situato a 320 mt s.l.m. ed occupa una superficie di circa 900 mq per un volume,
compresi inerti di copertura, di circa 2000 mc di rifiuto. Il sito è stato realizzato previo esproprio di
terreni privati e le abitazioni più vicine sono ad una distanza di 300 mt. Nell’intorno vi è la presenza
di terreni agricoli ed a 200 mt scorre il Rio Fontechiari.
Il contesto, in cui è inserita l’ex discarica, è quello del territorio di un Comune ad alta valenza
naturalistica, confermata dalla presenza della Riserva Naturale Regionale del lago di Posta
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Fibreno, SIC, ZPS e ZSC. Quest’ultima ha un’estensione di circa 400 ettari e comprende, al suo
interno, tutta la piana del Fibreno e le colline prospicienti il lago, con le sue caratteristiche
formazioni carsiche calcaree; un'origine, quella carsica, che vede la numerosa presenza di sorgenti
che pullulano lungo le rive del lago alimentando lo stesso con circa 9 mc. di acqua al secondo.
La Riserva Naturale lago di Posta Fibreno è stata creata per essere destinata "alla conservazione,
valorizzazione e razionale utilizzazione dell'ambiente naturale, allo sviluppo economico delle
comunità locali interessate ed alla corretta fruizione da parte di tutta la popolazione" e rientra nel
Sistema dei Parchi e delle Riserve Naturali della Regione Lazio.
Ecco, quindi, la fondamentale importanza delle opere effettuate sul sito di ex discarica, che dista
meno di un chilometro dalle sorgenti del lago, atte a scongiurare qualsiasi forma di contaminazione
delle acque.
Le prime operazioni effettuate hanno riguardato la “Caratterizzazione” del sito, ossia quella serie di
indagini, dirette ed indirette, che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico
delle matrici ambientali, in modo da ottenere le informazione di base su cui prendere decisioni
realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito: è stata effettuata la pulizia
preliminare del sito per consentire l’espletamento del successivo rilievo topografico, capace di
garantire la completa graficizzazione delle aree occupate e dei manufatti presenti e l’esatta
ubicazione del corpo rifiuti all’interno delle particelle catastali occupate; la prospezione geofisica,
attraverso 6 profili di tomografia elettrica, al fine di determinare l’esatta estensione dei materiali
interrati nell’area di discarica ed alla definizione dell’isolamento delle vasche ed alla verifica di
tenuta delle stesse; i sondaggi geognostici, nel numero di 5 per la ricostruzione delle
caratteristiche stratigrafiche del sito, posizionati in area esterna alla discarica, di cui 4 attrezzati
con piezometri con profondità minima di 15 mt; il campionamento del suolo superficiale, 5
campioni con metodi manuali, al fine di caratterizzare il “top soil”, ossia i primi 10 cm di suolo; il
campionamento del sottosuolo, nel numero di 15 campioni; il campionamento delle acque
sotterranee, nel numero di 4; la caratterizzazione del rifiuto, attraverso 4 campioni di rifiuto e 2 di
percolato. Tutta la fase di caratterizzazione si è svolta secondo le metodiche operative Arpa Apat.
Dai risultati della caratterizzazione presentati dal Comune si evince che lo spessore massimo dei
rifiuti presenti nella vasca è di 5/6mt e che l’assetto stratigrafico risulta caratterizzato dalla
presenza di limi argillosi (terreno impermeabile) al di sotto dei rifiuti (dai 6 ai10 mt dal piano di
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campagna) quasi in corrispondenza del tetto dell’acquifero (falda sottostante tra i 7/9mt). Per
quanto concerne il corpo rifiuti, le analisi chimiche eseguite indicano che i rifiuti, l’eluato ed il
percolato analizzati sono classificati come non pericolosi. Le analisi condotte sui terreni indicano
che i parametri chimico-fisici analizzati risultano entro i limiti imposti dalla legge tranne i campioni
S1C1, S3topsoil, S4topsoil, S4C1, S4C2, S5topsoil (piccola contaminazione da arsenico) e S5C1
(piccola contaminazione da rame – Arpa riscontra, invece, Vanadio e Arsenico); il terreno non
risulta essere contaminato da amianto e tossine; le acque non risultano essere contaminate.
Le attività di messa in sicurezza d’emergenza hanno avuto inizio successivamente e si sono svolte
in parallelo a quelle di caratterizzazione.
Le attività di “Messa in sicurezza” effettuate consistono:
nella sistemazione della rete di recinzione e cancello d’ingresso, in modo da isolare il sito
dall’esterno con relativa apposizione di idonea cartellonistica;
nella verifica della presenza del pozzo di raccolta del percolato che risulta essere presente
e che è stato ripristinato;
nella pulizia del fondo stradale di accesso all’area con la rimozione parziale del corpo rifiuti,
al fine di ridurre l’area di discarica più prossima al Rio Fontechiari.
Il sito risultava già essere coperto con telo impermeabile in HDPE che, quindi, è stato risistemato in
funzione della minore estensione del corpo rifiuti con una aggiunta, per perfezionare la perfetta
tenuta. La sua funzione è quella di scongiurare l’infiltrazione delle acque meteoriche nel corpo
discarica con la conseguente formazione di percolato. Con l’utilizzo di economie, l’opera è stata
completata attraverso una copertura con terreno vegetale, l’istallazione di tubi di sfiato biogas, lo
scavo di canalette per la raccolta delle acque che, non infiltrandosi nel sito impermeabilizzato,
vengono smaltite all’esterno ed infine, l’istallazione del pozzo di raccolta del percolato che risultava
mancante.
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La superficie oggetto di intervento si estende per una superficie di 1.000 mq.
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3. ASSE V
POR - FESR Lazio 2007/2013
ASSE V - “Sviluppo urbano e
locale”
Attività V.1 “Rigenerazione delle
funzioni economiche, sociali e
ambientali delle aree urbane”
CODICE PROGETTO: A0044P0001
TITOLO PROGETTO: Completamento del Parco permanente per l’educazione stradale
CUP: G75D12000080008
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 250.474
€ 250.474
DATE: Inizio lavori 08/11/2012 – Fine lavori 15/05/2013
Quota FESR
€ 125.237
Regione Lazio: Direzione Regionale Attività Produttive
Comune di Fondi: Coordinatore P.L.U.S. - Ing. Gianfranco Mariorenzi
L’intervento denominato “Completamento del Parco permanente per l’educazione stradale”,
previsto dal Piano Locale e Urbano di Sviluppo presentato dal Comune di Fondi (LT), è localizzato
all’interno del quartiere “Portone della Corte” e costituisce il completamento funzionale di un’opera
(cfr. Fig. 1) avviata grazie al finanziamento della Regione Lazio (per €. 496.000), della Provincia di
Latina (per €. 135.000) e dello stesso Comune di Fondi (per €. 604.000).
Il parco è stato realizzato in due aree funzionali: una prima zona dedicata esclusivamente
all’insegnamento pratico del codice della strada ai ragazzi; un’altra adibita a servizi con le tribune
per gli spettatori. Le opere di completamento stimate nella perizia afferiscono a interventi puntuali
necessari per rendere funzionale il parco tematico. Di seguito i locali del corpo servizi (foto 1-2)
adibiti alla didattica stradale, ricavati all’interno della struttura delle tribune che verranno
completati (pavimentazioni, opere di finitura e impianti).
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Fig. 1 – Planimetria
Foto 1
Foto 2
In tali edifici saranno realizzati gli ambienti destinati a bagni, ufficio e aula lezioni e proiezioni
audiovisive. Sarà inoltre completata l’area a deposito di attrezzature posta nella parte più bassa
delle tribune. Gli spazi vuoti esterni (foto 3), segnati dalla presenza dell’originario cantiere, saranno
trattati a verde con la messa a dimora di alberature, così da implementare la dotazione di aree
qualificate per il relax e tempo libero.
Costituisce parte integrante dell’intervento l’installazione di pannelli fotovoltaici per la gestione
energetica del parco e la dotazione di un sistema di recupero delle acque piovane. Nel computo
delle opere è inoltre previsto il costo per l’acquisto delle macchine elettriche (minicar) e delle
attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche all’interno del parco destinato
all’educazione stradale.
La perizia di completamento prevede infine l’ampliamento e la modifica del marciapiede (foto 4)
lungo la recinzione dell’adiacente scuola Giulia Gonzaga, il quale garantirà un collegamento diretto
tra il Parco Stradale e il Piazzale Regioni (la cui riqualificazione rientra tra gli interventi del PLUS) e
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il nuovo Polo Scolastico (di cui i fondi PLUS prevedono l’ampliamento attraverso la costruzione di
una nuova scuola materna). Il completamento del parco stradale è pertanto direttamente e
funzionalmente collegato ad altri interventi in corso di realizzazione nella medesima area, finanziati
dalle risorse dell’Asse V del POR FESR Lazio, finalizzati alla rigenerazione fisica e sociale del
quartiere.
Il Parco di Educazione Stradale nasce con il fine di educare i giovani ad una circolazione sicura in
un quartiere popolare (Portone della Corte) del Comune di Fondi dove sono diffusi fenomeni di
devianza giovanile, di abbandono scolastico ed altre patologie sociali dell’adolescenza. Il parco è
destinato ad essere un luogo che favorisce la coesione sociale tra gli individui delle fasce più
giovani e che contribuisce ad aumentare il grado di consapevolezza delle regole che gestiscono la
mobilità sul territorio.
Stato dell’arte al 31/12/2012
Ad ottobre 2012 il Comune di Fondi ha avviato la procedura di gara, mediante cottimo fiduciario. A
novembre 2012 procedeva all’affidamento definitivo dei lavori da eseguire, avviati in data
26/11/20121 (verbale di consegna lavori).
1
L’intervento si è concluso a maggio 2013
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POR - FESR Lazio 2007/2013
ASSE V - “Sviluppo urbano e
locale”
Attività V.1 “Rigenerazione delle
funzioni economiche, sociali e
ambientali delle aree urbane”
CODICE PROGETTO: A0044P0002
TITOLO PROGETTO: Completamento Bretella di collegamento tra la S.S. Appia e la zona artigianale – 2°
stralcio” - Comune di Fondi
CUP: G71B12000460009
ALTRI CODICI IDENTIFICATIVI
IMPORTO dell’investimento
CONTRIBUTO
€ 780.534
€ 780.534
DATE: Inizio lavori 08/11/2012 – Fine lavori 11/06/2013
Quota FESR
€ 390.267
Regione Lazio: Direzione Regionale Attività Produttive
Comune di Fondi: V Settore – Lavori Pubblici e Ambiente
Impresa aggiudicataria: Ditta Cimino Giuseppe (lavori) – Arch. Antonio Camerota (direttore lavori)
L’intervento denominato “Bretella di collegamento tra la S.S. Appia e la zona artigianale – 2°
stralcio”, previsto dal Piano Locale e Urbano di Sviluppo – PLUS – presentato dal Comune di Fondi
(LT), è localizzato tra la S.S. Appia e la strada provinciale Diversivo Acquachiara e costituisce il
secondo lotto funzionale dell’intervento di collegamento tra la S.S. Appia e la zona Artigianale, lotto
avviato grazie al finanziamento della Regione Lazio “Direzione Regionale Infrastrutture, Area
Viabilità e Sicurezza Stradale” per 1,260 Meuro (cfr. Fig. 1). Grazie all’utilizzo di un tracciato in
parte già esistente (strada comunale via Lagurio) è previsto l’attraversamento del canale
Acquachiara - mediante un ponte di 1^ categoria che costituisce l’opera di maggior rilievo del II
lotto - e la realizzazione dell’incrocio a raso con la strada comunale via Acquachiara.
Il completamento dell’opera è funzionale al miglioramento della viabilità cittadina al pari di un altro
intervento inserito nel PLUS di Fondi “La strutturazione urbana del quartiere Spinete” – in fase di
avvio in una zona contigua – che prevede la realizzazione ex-novo di alcuni tratti stradali funzionali
al traffico veicolare e ciclopedonale all’interno del quartiere “Spinete”. A conclusione di tali
interventi, la viabilità cittadina risulterà ridisegnata e significativamente migliorata.
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Relazione annuale di esecuzione 2012 – POR Competitività e Occupazione Lazio 2007 -2013
Fig. 1 – Planimetria
Foto 1
Foto 2
Finalità
La realizzazione della Bretella consentirà di ridurre in misura significativa il traffico cittadino che
interessa la zona - fortemente urbanizzata - del cosiddetto bivio di Lenola (incrocio a raso tra la S.S.
Appia e la S.S.637, per Lenola, e la Strada Provinciale Diversivo Acquachiara) e di razionalizzare il
flusso di traffico, civile e commerciale, nei luoghi di specifico interesse e destinazione quali il
Nuovo Mattatoio Comunale, l’annesso Campo Boario, la zona artigianale, il quartiere cittadino delle
Spinete, il MOF (il Mercato Ortofrutticolo più importante del centro e sud Italia) e la stazione
ferroviaria.
Stato dell’arte al 31/12/2012
Ad agosto 2012 il Comune di Fondi aveva avviato la procedura di gara, conclusasi nel mese di
novembre 2012 con l’affidamento definitivo dei lavori, iniziati l’8/11/2012 (verbale di consegna
lavori). I termini di esecuzione dei lavori vengono fissati in 216 gg, la conclusione è prevista per il
06/06/20132.
2
L’intervento si è concluso a giugno 2013
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