Anno XLII - LUGLIO 2015 - Una copia 3,00 Mensile

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Anno XLII - LUGLIO 2015 - Una copia 3,00 Mensile
Anno XLII - LUGLIO 2015 - Una copia
Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)
15007
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(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
Foto: Luigi Dicorato
Mensile di cultura, informazione e attualità
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11
È realtà il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di
Barletta Andria Trani
21
Sanità
Primo corso di aggiornamento “Sindromi emergenti in geriatria”
a cura di Raffaella Delpiano
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Mostra
Esposizione “De Nittis e l’Expo”
Recensione
La presenza di Moro a Barletta
di Gero Grassi
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Prima Guerra Mondiale
Giornata del Ricordo e mostra al Castello
di Luigi Di Cuonzo
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Provincia
Approvato il Piano Territoriale
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Capitaneria di Porto
Al via l’operazione “Mare sicuro
2015”
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La presenza di Aldo Moro a Barletta in un libro che ripercorre oltre
trent’anni di vita sociale
Euro*Idees Bruxelles
Frena la crescita delle esportazioni
della Bat nel primo trimestre 2015
di Emmanuele Daluiso
Bar.S.A.
L’avvocato Luigi Fruscio nuovo amministratore unico della Bar.S.A.
1729
Giornata del Ricordo e mostra al Castello. Significative testimonianze del
Centenario
34
Concorso
La Stradina dei Poeti alla nuova edizione
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Estate barlettana
#e.stateabarletta2015
Don Salvatore Mellone è salito al
cielo
di Riccardo Losappio
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Film
E il sogno si trasformò in realtà
di Paola Russo
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Libri
La sfida… sulla Disfida di Barletta e
la sua possibile composizione
di Michele Cristallo
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Documenti
29 luglio 1656: voto deliberato dalla
fedelissima città di Barletta
33
Il mito di Federico II spiegato ai
bambini
di Giuseppe Dimiccoli
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Brevi di scuola
S.M.
“MANZONI”:
premiata
dall’ANMIL
Liceo “CASARDI”: assegnata borsa
Chiesa
I nuovi incarichi diocesani
di mons. Giovan Battista Pichierri
Vita di Club
Musica nuova in onore di una donna
sempre giovane
di Carmen Palmiotta
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6 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
7/2015
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Inaugurata al primo piano del Palazzo della Marra una mostra dedicata a Giuseppe De Nittis
di studio Vanda Verde
Premio d’Azeglio: certame poetico
narrativo alla sua sedicesima edizione
S.E. “GIRONDI”: alunni delle elementari incontrano… docenti universitari!
40
Musica concentrazionaria
Viaggio nell’Europa delle musiche
da salvare
di Luciana Doronzo
41
Storia locale
La Barletta-Spinazzola a 120 anni
dall’inaugurazione
di Michele Grimaldi
43
Solidarietà
Con la “Mensa S. Ruggero, vescovo”
in via Barberini a Barletta si completano i servizi offerti dalla Caritas cittadina
di Lorenzo Chieppa
31
L’erudizione documentale e la narrazione divulgativa sono due facce
della stessa medaglia
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Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
47
GOS
Sei un giovane tra i 15 e i 29 anni?
Garanzia Giovani fa per te!
48
Brevi di sport
Canottaggio / Ciclismo / Tennis /
Tiro con l’arco / Calcio giovanile /
Calcio / Calcio a5 / Atletica Leggera
/ Football americano / Taekwondo /
Maratona / Festa dello Sport
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Vernacolo
A fest da Madonn
di M’arress
L’angolo della poesia
- La mamma, di A. Fioravante
Esperti
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52
Viaggio nell’Europa delle musiche
create in cattività civile e militare dal
1933 al 1953
- Porto, di Emanuele Dicuonzo
- Piccoli morsi dell’amore cannibale, di Paolo Polvani
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Far rivivere il passato promuovendo il turismo
- Un ricordo dell’amico Vincenzo
Di Staso
- Cosa ne pensa di Renzi?
- Umberto Eco difende i giornali
cartacei
- Via dei Muratori nel triangolo delle Bermude
In città
Notizie in breve
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Lettere al direttore
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Anno XLII - LUGLIO 2015 - Una copia
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Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
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n° 7 - luglio 2015
anno XLII
Direttore responsabile
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di Trani n. 140 del 1-3-1975
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8 IL FIERAMOSCA
Far rivivere il passato
promuovendo il turismo
Un ricordo dell’amico
Vincenzo Di Staso
Sono Ada Roggio, di professione faccio
l’acconciatrice. La mia passione per la storia,
per le figure femminili, e il loro particolare
modo di vestirsi, ingioiellarsi, di acconciare i
capelli, mi hanno portata a documentarmi. Autodidatta, ho cominciato, per gioco, a ricreare
i dettagli, adoperando l’arte del riciclo, materiale quasi
insignificante: bottoni,
accessori
ormai
in
disuso, tessuti di vario
genere, tra
cui coperte
e tendaggi.
All’improvviso, come
per magia,
ho visto realizzarsi il
mio sogno:
i vestiti, i
gioielli,
i
copricapi,
le acconciature hanno
preso forma
e vita, rappresentando la storia.
Ho presentato questo mio progetto nel
2002, nominata “Acconciatrice ufficiale del
500° anniversario della Disfida di Barletta
2003”. In occasione di rievocazioni storiche,
manifestazioni, mostre in varie città, ho dato
vita a “quadri viventi”, cioè dame con la
stessa fisionomia, vestite, impreziosite come
nell’identico del quadro; a rendere più graziato questo palcoscenico, narratrici che spiegano nei dettagli di stile la storia del costume.
Basta poco per dare vita al passato, per
animare castelli, musei. Bisogna metterci tanta passione e amore, per valorizzare i nostri
beni, chiunque può prenderne parte.
La cultura è un intreccio di innovazione e
sviluppo. Il recupero delle tradizioni storiche,
culturali, artistiche, può rientrare in un più
ampio programma per promuovere il turismo
nelle nostre città.
Sfogliando tra le foto del mio archivio sportivo,
con grande emozione ne ho rilevata una con Vincenzo Di Staso.
Era quell’anno, il 1962: inizio della grande
“Avis” di Barletta, sodalizio per lo sport ed altro,
fortemente voluto e sostenuto dal prof. Lattanzio.
Vennero, in quella stagione, per l’atletica, risultati di rilievo a livello nazionale, nella marcia, nel
mezzofondo ed in altre specialità.
I risultati sono parte tecnica, vorrei, invece, raccontare un aneddoto vissuto.
Per la festa patronale di Margherita di Savoia,
(città natale di Vincenzo Di Staso) organizzarono
una corsa podistica attraverso le vie del centro, per
la categoria allievi, in cui militavamo io, Vincenzo di Staso, Mimmo Ostuni, Sabino Albanese ed
altri.
Vinsi allo
sprint su Di
Staso, a Margherita…
L’egoismo
prevalse sulla
ragione e per
ciò ricevetti un
rimbrotto dal
più saggio ed
esperto Angelo
Marchisella.
Avrei dovuto
lasciar
vincere,
nel
suo paese, tra
la sua folla che
lo applaudiva il
mio caro amico
Vincenzo!
Credo, anzi
ne sono certo,
che mi abbia
perdonato.
Mi
batté A sinistra Bradamante Dimonte, a
poi, in tante al- destra Vincenzo Di Staso
tre battaglie, una fra tutte quella della celeberrima
“5 mulini” di S. Vittore Olona (VA) del 1963, Di
Staso 4° ed io 7°.
Le sue migliori battaglie, però, le ha vinte nella
vita… quella sconfitta “morale” non me la perdonerò mai… ciao Vincè!
Bradamante Dimonte
LUGLIO
2015
Lettere al direttore
Cosa ne pensa di Renzi?
Ci sta portando fuori dalla
crisi o sta peggiorando le nostre
condizioni di vita? Da quando
è Presidente del Consiglio assicura che abbasserà le tasse,
specialmente alle aziende (io
sono un piccolo imprenditore)
mentre si ha la sensazione che
invece le tasse aumentano ogni
giorno di più (…).
Pasquale Gorgoglione
Le risponderò con due giudizi diametralmente opposti ma
molto autorevoli, uno a favore
di Giuseppe Vacca, e l’altro
negativo di Luciano Canfora.
Secondo Luciano Canfora
docente di storia presso l’Università di Bari, la sostanza è
che con l’arroganza e le parole
vuote, senza contenuto, non si
va da nessuna parte. Abbiamo
dovuto subire la noia del famoso 41% che sembrava quasi un
41 bis per mesi e mesi. Adesso
dovremmo sentire parlare del
23% del PD. L’arroganza non
paga e il bulletto di provincia
non può sottrarsi alle regole.
Ha tentato di comprare con
l’elemosina un po’ di gente, il
resto è tutto fumo. (Gazzetta
del Mezzogiorno 4 giugno)
Secondo invece Giuseppe
Vacca, presidente della Fondazione “Istituto Gramsci”,
Renzi non è in declino, anzi!
Da quando è segretario non ha
subito sconfitte. Il PD di Renzi
è riemerso da una catastrofe e
purtroppo costituisce l’unico
progetto politico, attualmente senza alternative. Renzi ha
offerto una soluzione a un PD
che era piombato in una crisi
suicida. Certe soluzioni possono non piacere, ma sono
espressioni della volontà della maggioranza. È abbastanza curioso che la minoranza
pretenda
sistematicamente,
per ogni problema, imporre la
sua volontà alla maggioranza
(Gazzetta del Mezzogiorno del
5 giugno).
lamentare PD, sociologo, il
quale teme il lato oscuro della
sinistra del suo partito, la propensione a dividersi piuttosto
che a sommarsi. Chiudersi
nella vecchia identità significa
condannarsi a essere sempre
minoranza e consegnare il paese al centro destra.
Umberto Eco difende i
giornali cartacei
“I social media danno diritto
di parola a legioni di imbecilli
che prima parlavano solo al bar
dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività.
Di solito venivano subito messi a tacere, ora hanno lo stesso
diritto di parola di un Premio
Nobel”. Lo ha detto Umberto
Eco che ha ricevuto la laurea
honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media”
all’Università di Torino con
una lectio magistralis dedicata
al tema del complotto.
“La Tv aveva promosso lo
scemo del villaggio rispetto al
quale lo spettatore si sentiva
superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di
verità”, ha osservato Eco che
ha invitato i giornali “a filtrare
con équipe di specialisti le informazioni di internet perché
nessuno è in grado di capire
oggi se un sito sia attendibile
o meno”. Un problema molto
sentito, dato che ormai l’informazione-disinformazione dilaga. Secondo Eco, il giornale
cartaceo ha un futuro: “C’è
un ritorno al cartaceo, il giornale non sparirà, almeno per
gli anni che mi è consentito di
vivere”.
Via dei Muratori nel triangolo delle Bermude
La strada che non c’è. Così eravamo abituati inizialmente a
pensare a via dei Muratori. La strada su cui si poteva transitare,
parcheggiare, portare il cane a spasso, ma che sulle tavole del
P.R.G. non esisteva.
Il retino stradale (cioè il segno che sulle tavole grafiche indica la previsione di una strada) era misteriosamente scomparso.
Come per incanto.
Qualche tempo dopo si è scoperto che erano svaniti gli originali delle tavole del P.R.G. adottato dal Consiglio comunale.
Una sparizione eccezionale, se si pensa che si trattava, non di
qualche foglietto, ma di ben 48 tavole, che se aperte e messe
tutte in fila sarebbero lunghe quanto un campo da calcio. Eppure
è successo, proprio qui a Barletta, solo una dozzina di anni fa.
Anche in questo caso, mistero.
Recentemente, si è appreso di un’altra inquietante scomparsa. Sempre riferita a via dei Muratori ed al P.R.G. e sempre interessata da misteriose sparizioni di carte.
Prima dell’ultima variante al P.R.G., quella ancora oggi vigente, le strade della zona merceologica di Barletta erano regolate da una variante approvata dalla Regione Puglia nel 1979.
Si trattava di una variante moderna ed innovativa, ancora conservata dall’attuale variante del 2003. Una variante apertamente
finalizzata all’interesse comune, e che aveva respinto le istanze
che rispondevano solo agli interessi privatistici.
Se però qualcuno avesse tempo e curiosità scoprirebbe che
alcune strade della zona merceologica non sono state costruite
sullo stesso tracciato previsto dalla variante, ma seguono percorsi in parte diversi. E tuttavia queste strade sono state realizzate
sulla base di autorizzazioni edilizie rilasciate dallo stesso Comune. Come è stato possibile?
È stato possibile perché solo pochi giorni (!) dopo l’approvazione della variante del 1979 da parte della Regione Puglia,
il Consiglio comunale si è riunito ed ha proceduto ad una non
meglio precisata “sistemazione” delle strade. Attenzione: non ha
modificato molto. Ha solo dato una “sistematina”. E sulla base
di questa “sistematina”, sono state poi rilasciate le autorizzazioni edilizie per costruire le strade.
E qui arriviamo alla terza misteriosa scomparsa.
Della delibera con cui il Consiglio comunale (n. 415 del
13.3.1980) ha provveduto alla provvidenziale “sistematina” si
sono perse dolorosamente le tracce. È stata pubblicata come le
altre. Non è stata inviata alla Regione, come di regola?
La delibera è scomparsa. Dispersa. Sparita. Volatilizzata.
Evaporata. Dissolta. Eclissata. Svanita. Dileguata. Come il retino stradale. Come le 48 tavole originali della variante del 2003.
E allora dobbiamo riconoscerlo: via dei Muratori per lungo
tempo è stato come il Triangolo delle Bermude. Lì spariscono
navi ed aerei. Qui tavole e deliberazioni.
Non ci resta che sperare che quanto è accaduto in passato
non si ripeta oggi e neppure domani.
Un terzo punto di vista l’ha
espresso Franco Cassano parLUGLIO
2015
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IL
ILFIERAMOSCA
FIERAMOSCA
10 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Provincia
APPROVATO IL PIANO TERRITORIALE
Un’occasione per l’aggiornamento della pianificazione urbanistica comunale e
per la contestualizzazione degli strumenti urbanistici generali in ambito regionale
C
on l’approvazione unanime da
parte del Consiglio provinciale è
ormai realtà il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Barletta Andria
Trani. Un iter lungo quattro anni, avviato
dalla precedente amministrazione provinciale e che vede oggi il suo compimento
offrendo alla comunità una pianificazione
territoriale unica, organica e coerente, in
continuità con quel percorso di autodeterminazione del territorio come area vasta.
«La Provincia di Barletta Andria Trani
- ha precisato il Presidente della Provincia
Francesco Spina - è la prima in Puglia a
dotarsi di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adeguato al Drag
(Documento Regionale di Assetto Generale) e coerente con il Piano Paesaggistico
Territoriale della Regione Puglia. Ne siamo fortemente orgogliosi; esso rappresenta il “genoma” di questo territorio, il suo
codice genetico che viene affidato al futuro
di questa area vasta per organizzare il suo
sviluppo. Il Piano ci consentirà di esercitare il governo del territorio così come inteso dalla riforma dello Stato in materia di
Province. È stato un percorso molto lungo
e complicato, per il quale bisogna dare atto
alla lungimiranza ed alla perseveranza della precedente amministrazione provinciale
guidata da Francesco Ventola, che ha condotto una serrata attività di elaborazione e
condivisione del Piano con l’intero territorio, dalle istituzioni al mondo delle im-
LUGLIO
2015
prese, passando per le singole
comunità. Da parte nostra,
abbiamo proseguito il lavoro
con altrettanta tenacia, ottenendo da parte della Regione
l’attestazione della compatibilità del Piano al Drag ed agli
strumenti di programmazione
e di pianificazione territoriale
regionale vigenti ed il parere
motivato favorevole nell’ambito del processo di Vas, fino
all’approvazione in Consiglio
provinciale. Tengo a precisare
che questo Piano è stato elaborato grazie alle professionalità
ed alle competenze dei tecnici della nostra Provincia e del
territorio, con l’ausilio del Politecnico di Bari. Per questo voglio ringraziare anche il Dirigente del Settore
Vincenzo Guerra ed il responsabile del
servizio Mauro Iacoviello, unitamente
all’ex Assessore al ramo ed oggi Consigliere provinciale con delega all’Urbanistica, Domenico Campana».
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale costituisce una vera
e propria pietra miliare per il nostro
territorio: un’occasione unica per l’aggiornamento della pianificazione urbanistica comunale e di supporto per la
contestualizzazione degli strumenti urbanistici generali all’ambito regionale;
un’opportunità anche per gli imprenditori che
intendono investire in questa Provincia e, in
generale, l’occasione per capitalizzare al meglio l’intensa stagione della programmazione
negoziata del Patto Territoriale e del Piano
Strategico “Vision 2020”.
La proficua esperienza provinciale in
materia di gestione, tutela e valorizzazione
dell’ambiente, di sviluppo strategico del territorio e di gestione dei servizi in forma associata trovano dunque la loro naturale collocazione in un Piano innovativo ed all’avanguardia, vero volano per la crescita della nostra
Provincia».
IL FIERAMOSCA
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Euro*Idees Bruxelles
Frena la crescita delle esportazioni
della Bat nel primo trimestre 2015
Le esportazioni della BAT nel primo trimestre 2015 diminuiscono sia rispetto al trimestre precedente che
rispetto allo stesso periodo del 2014, soprattutto per il rallentamento dell’export del sistema moda.
Il contestuale incremento delle importazioni fa peggiorare il saldo commerciale con l’estero. Siamo di fronte
a un rallentamento congiunturale o a una perdita di competitività strutturale dell’export della BAT?
di Emmanuele Daluiso*
I dati ISTAT relativi al primo trimestre 2015
L’ISTAT ha diffuso i dati export ed import delle regioni e delle
province italiane aggiornati al primo trimestre 2015.
In un contesto internazionale non molto positivo per il commercio internazionale, caratterizzato nel primo trimestre 2015 da
un significativo rallentamento, peggiora la congiuntura dell’export della BAT. Un dato che assume un certo rilievo, considerato che, pur in un contesto internazionale difficile, le esportazioni
nazionali sono risultate complessivamente in crescita nel primo
trimestre 2015.
Il 2015 si apre per la BAT con una positiva crescita dell’export di prodotti agricoli e agroalimentari, a cui ha fatto però da
contraltare la contrazione delle esportazioni del settore moda, in
particolare di calzature, che rappresentano il volano fondamentale
per la presenza della BAT sui mercati esteri.
A fronte della contrazione di esportazioni, il primo trimestre
2015 ha registrato un incremento delle importazioni e pertanto il
saldo commerciale della BAT (esportazioni meno importazioni) è
peggiorato sensibilmente.
Migliora lentamente il quadro del commercio
internazionale nel 2015 rispetto al 2014
La crescita lenta del commercio internazionale rappresenta un
contesto di più forte inasprimento della concorrenza e questo pone
le imprese, i sistemi produttivi nella necessità di migliorare i propri margini competitivi con strategie sempre più mirate.
Rallentamento congiunturale o perdita
di competitività per l’export della BAT?
Le buone performance dell’export della BAT nel corso degli
ultimi anni facevano ben sperare sulla prosecuzione del trend di
crescita, ma i dati del primo trimestre 2015, unitamente a quelli
dell’ultimo trimestre 2014 fanno emergere dubbi sulla possibilità
di consolidamento di tale trend. Ci chiediamo oggi se ci troviamo
di fronte a un semplice rallentamento congiunturale, che sarà rapidamente riassorbito da una crescita che si esplicherà in misura più
robusta in corso d’anno, o se ci troviamo di fronte a segnali che
evidenziano una possibile perdita di competitività delle imprese
locali sui mercati internazionali. Il contesto mondiale contiene
in sé condizioni che portano a considerare plausibili entrambe le
ipotesi. Il secondo trimestre probabilmente ci dirà quale delle due
ipotesi sia quella più accreditata.
Nuove nubi sembrano dunque addensarsi sull’economia del territorio, ma non è detto che il 2015 debba concludersi necessariamente in negativo per il commercio
estero della BAT. Il quadro del commercio internazionale,
dopo i primi mesi deludenti, dovrebbe migliorare nel corso
dell’anno e secondo le recenti previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Commercio il commercio internazionale nel 2015 dovrebbe registrare una crescita superiore al
3%. Ci sono perciò tutti i margini per un possibile recupero
dell’export della BAT in corso d’anno.
Dobbiamo non dimenticare, però, che la lenta ripresa
del commercio internazionale sta avvenendo ben sotto il
livello medio di crescita registrato fra il 1990 e il 2008,
pari al 6%, che è stato un periodo di grande apertura del
commercio internazionale. Dal 1990 ad oggi il volume del
commercio internazionale si è più che triplicato, soprattutto per il forte apporto delle economie emergenti, che anche
negli anni più recenti, si stanno dimostrando più attivi sui
mercati internazionali.
12 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Euro*Idees Bruxelles
Venendo ai dati, l’export della BAT ha registrato nel primo trimestre 2015 una perdita
dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, del
12,1% rispetto a due trimestri fa e del 5,4%
rispetto allo stesso periodo 2014. In termini
assoluti, il valore delle esportazioni del primo
trimestre 2015, pari a 111,3 milioni di euro,
è risultato il valore più basso dal secondo trimestre 2013.
Il 2014 registrando una crescita del 4,4%
aveva manifestato comunque un rallentamento del tasso di crescita rispetto al tasso di crescita medio dei tre anni precedenti, superiore
all’11%. Il dato dell’ultimo trimestre non fa
che consolidare il rallentamento della crescita
più recente e rafforzare l’ipotesi di una tendenziale perdita di competitività delle imprese locali sui mercati internazionali.
Le tendenze settoriali: si rafforza
il settore agroalimentare
Anche il primo trimestre 2015 segna la
forza del sistema moda nell’export provinciale, anche se in flessione rispetto allo stesso
periodo 2014 (67,5% contro 72,3%), con il
comparto calzaturiero che da solo conta oltre
il 45% dell’export provinciale.
Torna a rafforzarsi il settore agro-alimentare, che nel primo trimestre 2015 pesa per
circa il 15% sul totale export, contro l’11%
del corrispondente periodo 2014, il dato più
alto dal 2010.
I principali Paesi di destinazione:
si rafforza il Medioriente
ed emerge l’Algeria
La contrazione di esportazioni nel primo
trimestre 2015 è da addebitare essenzialmente al minor flusso di
merci verso l’Albania (-23,3%), il Belgio (-17,8%), il Regno Unito (-17,3%), la Francia (-2,8%).
L’Unione europea rimane la principale area geografica di destinazione delle esportazioni provinciali con oltre il 55% del totale
export. All’interno della UE i principali Paesi di destinazione sono
Francia (15,9%), Germania (10,7%), Spagna (4,8%) e Regno Unito (4,7%).
Fuori dell’Unione europea il principale Paese è l’Albania, per
il flusso nel comparto calzaturiero, nonostante la contrazione registrata rispetto al primo trimestre 2014. Segue il Medio Oriente,
che invece registra una crescita di circa il 20%.
Fra le nuove destinazioni delle esportazioni provinciali emerge l’Algeria, principalmente per la fornitura di apparecchiature e
macchinari.
Peggiora il saldo commerciale
Alle difficoltà manifestate sul versante dei flussi in uscita il
primo trimestre 2015 vede associare per la BAT l’incremento dei
flussi in entrata. Il risultato di queste opposte tendenze porta a
far aumentare sensibilmente il saldo negativo fra esportazioni e
importazioni, che passa da -2,8 milioni di euro nel primo trimestre
2014 a -10,7 milioni di euro nel primo trimestre 2015.
I comparti che concorrono alla formazione del saldo negativo
sono quelli dei prodotti alimentari e dei prodotti chimici.
LUGLIO
2015
Le politiche di sostegno all’export e le opportunità
del Piano Straordinario Made in Italy 2015
L’export sta diventando sempre più rilevante per l’economia
del territorio, ma dobbiamo rilevare che, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni, il grado di apertura internazionale
dell’economia locale rimane ancora basso, meno di un quinto del
corrispondente valore medio nazionale.
Per altro, come abbiamo, già detto, nuove ombre sembrano
addensarsi sulla capacità competitiva delle imprese locali sui mercati internazionali.
In un mondo sempre più globalizzato, la capacità di saper stare
sui mercati internazionali è una capacità rilevante per un sistema
produttivo e per un territorio nel suo complesso.
Il territorio della BAT dovrà perciò fare ancora molti sforzi
prima di raggiungere un grado di apertura internazionale soddisfacente, sforzi che dovranno essere supportati da una chiara e
lungimirante strategia di internazionalizzazione, in grado di coinvolgere tanto le imprese, quanto le istituzioni.
Un’occasione importante da non perdere, in questa direzione,
è ora data dal nuovo Piano Straordinario Made in Italy 2015, messo in atto recentemente dal Ministro per lo Sviluppo Economico,
che prevede una spesa di 260 milioni di euro e si pone gli obiettivi
di ampliare il numero di imprese che operano sul mercato globale,
espandere la quota italiana sul commercio internazionale, sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia.
*Vice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles
IL FIERAMOSCA
13
Capitaneria di Porto
Al via l’operazione “Mare Sicuro 2015”
di Pierpaolo Pallotti*
L’
Ufficio di Barletta è stato elevato al rango di Capitaneria
di Porto con Decreto del Presidente della Repubblica n.
37 in data 13 febbraio 2012. Il decreto ha ridisegnato la competenza territoriale dell’ex Ufficio Circondariale marittimo assegnando
al nuovo comando la competenza su tutto il territorio della provincia di Barletta Andria e Trani, e comprendendo i porti, oltre quello
di Barletta, di Margherita di Savoia, Trani e Bisceglie. Dallo scorso 22 giugno ha preso il via l’operazione “Mare
Sicuro 2015”, attività svolta su tutto il territorio nazionale dal
Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera per la puntuale vigilanza sull’ordinato svolgimento delle attività diportistiche,
turistiche e balnearie per la prevenzione o repressione di comportamenti pericolosi che mettano a repentaglio la sicurezza della
navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare. L’attività
che terminerà il 13 settembre ed intende garantire elevati standard di sicurezza nel settore balneare, grazie ad una razionale
e diffusa presenza sul territorio nazionale di militari del corpo nel
periodo di maggiore afflusso di bagnanti in mare e lungo le coste,
compreso ferragosto.
L’operazione, che vede consolidata la collaborazione con le
forze di polizia, le associazioni di volontariato ed i gestori di stabilimenti balneari e strutture per la nautica, comporterà l’intensificazione dei pattugliamenti via mare e via terra da parte dei
militari della Guardia Costiera, con mirate verifiche di sicurezza
sulle unità passeggeri, ai punti di imbarco/sbarco delle aree portuali, alle unità destinate alla locazione e al noleggio ed agli acquascooter. Ulteriori attività di monitoraggio saranno condotte in
tema di tutela ambientale. Particolare attenzione sarà rivolta alla
verifica, ove previsti, dagli apprestamenti di sicurezza (bagnino,
corridoio di lancio, boe e segnalazioni relative ad acque riservate
alla balneazione), così come il posizionamento a cura delle amministrazioni interessate di cartelli di avviso su eventuali pericoli
lungo le spiagge.
Nel corso dell’operazione “Mare Sicuro 2014”, condotta la
scorsa estate nel territorio di giurisdizione della Capitaneria di
Porto di Barletta sono state soccorse 20 persone ed assistite 8
Piazza Marina 52
(centro storico)
14 IL FIERAMOSCA
unità da diporto. I controlli effettuati ammontano a un totale di
645 (di cui 172 per il diporto, 130 a strutture balneari e 343 in
materia di pesca e antiinquinamento).
Questi invece i principali dati dell’operazione “Mare Sicuro”
2015 nella giurisdizione del Compartimento Marittimo di Barletta
(comprendente i comuni costieri di Margherita di Savoia, Barletta,
Trani e Bisceglie):
- Impiegati a turno nell’operazione 40 militari, 3 motovedette
(classe 800 e 500), 3 gommoni litoranei (classe GC) e 5 mezzi
terrestri.
- Rilasciati nei primi mesi dell’anno 10 brevetti di abilità al salvamento nuoto ad altrettanti militari della Capitaneria di Porto
di Barletta che saranno impiegati nell’operazione.
- Punti di contatto per le segnalazioni alla Capitaneria di Porto
- Guardia Costiera di Barletta - tel. 0883.531020; Numero Blu
“1530” Guardia Costiera - Emergenza in mare; chiamate radio
VHF: canale 16.
- Emanazione da parte della Capitaneria di Porto di Barletta della
nuova “Ordinanza di sicurezza balneare 2015”.
Lupo di Mare al mare
(lido bella venezia)
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* Comandante C.F.
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LUGLIO
2015
Recensione
La presenza di Moro a Barletta
il racconto di trent’anni di vita politica
di Gero Grassi*
B
ella idea quella di
Renato Russo e della editrice Rotas di Barletta
di ricordare la presenza di
Aldo Moro nella importante
città del Nordbarese. Russo,
in passato sindaco della città, ricostruisce non un elenco asfittico delle presenze di
Moro, ma sentimenti, aspirazioni, difficoltà di un percorso democratico ed istituzionale, conquiste sociali.
Un libro che si legge benissimo e che ripercorre oltre L’onorevole Gero Grassi
trent’anni di vita politica. Da
via Pistergola, 57, quando il 7 aprile 1946 Moro, da un balcone della casa di Caterina Coratella, saluta gli amici convenuti, fino all’ultima presenza del leader democristiano del 1976.
Il quadretto offre uno scorcio della politica barlettana con il
primo sindaco Isidoro Alvisi e i protagonisti Michele Morelli,
Giuseppe Palmitessa, Armando Messina, Renato Russo (tutti
sindaci), molti uomini di scuola, i cittadini. L’Ospedale, gli
istituti scolastici, Canne della Battaglia, la Biblioteca Comunale, la Cartiera sono luoghi che Moro visita e coglie l’occasione per parlare ai cittadini di eventi nazionali ed internazionali. Sempre con grandissima partecipazione di pubblico.
Poi l’ultima visita, quella del 28 novembre 1976, a Villa delle
Palme, quando Moro disegna il nuovo quadro politico italiano, parlando della necessità di coinvolgere il PCI nell’area di
Governo.
Nel libro è raccontata con freschezza storica un’opera che
ha cambiato la mobilità della provincia di Bari: l’inaugurazione della Ferrovia Bari-Barletta, avvenuta alla presenza
del Presidente del Consiglio il 30 settembre 1965. Con Moro
erano presenti il ministro
dei Trasporti, Raffaele
Iervolino, il senatore andriese Onofrio Jannuzzi,
il sindaco di Bari, Gennaro Trisorio Liuzzi. Quel
giorno nel piazzale della stazione di Barletta c’ero anch’io
che avevo seguito il sindaco e la giunta comunale di Terlizzi, presenti com le amministrazioni di Bitonto, Ruvo, Corato
ed Andria Ero salito a Terlizzi in compagnia di mio padre,
assessore della mia città, nonostante avessi solo 7 anni. Rivedere quella foto mi riporta indietro di cinquant’anni. E
penso da un lato che oggi siedo nel luogo dove Moro per
oltre trent’anni ha insegnato agli italiani il culto sacrale della
persona, il rispetto degli avversari, la importanza del confronto, la vitalità della libertà e della democrazia quali luoghi dove la persona umana cresce e si realizza.
Penso anche a un omicidio, le cui responsabilità dopo 37
anni sono ancora in gran parte misteriose. Chi accompagnò
le Brigate rosse il 16 marzo 1978 in via Fani, quando cinque uomini della scorta furono trucidati senza alcuna pietà
umana e Aldo Moro rapito?
Sino a quando l’Italia non risponderà a questa domanda,
il Paese sarà insicuro. Non si tratta di resuscitare un cadavere, semmai di dare a Moro giustizia postuma svelando chi
ha interrotto un grande percorso di democrazia e libertà del
quale ancora oggi paghiamo le conseguenze.
Grazie a Renato Russo per il lavoro storico e per aver
voluto affidare a me la prefazione del libro, in attesa che
altre città della provincia di Bari ricostruiscano l’importante
e immensa presenza morale, umana, politica, culturale di
Aldo Moro in una terra cresciuta anche grazie a lui.
*Vicecapogruppo Pd alla Camera
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LUGLIO
2015
1950. Isidoro Alvisi, sindaco di Barletta, e Aldo Moro, firmano il protocollo di inizio lavori di un cantiere
IL FIERAMOSCA
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16 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Prima Guerra Mondiale
“Italia chiamò - Barletta e la Grande Guerra”
GIORNATA DEL RICORDO E MOSTRA AL CASTELLO
Significative testimonianze del Centenario
di Luigi Di Cuonzo*
N
on si spegneranno facilmente e, per così dire in modo naturale o, meglio, per autocombustione, i fuochi divampati,
nel nostro territorio, per registrare consensi, battimani, approvazioni pubbliche e private, riconoscimenti istituzionali e, soprattutto,
assegnazioni di merito per il lancio di scoop autoreferenziali in fatto di proposte celebrative per i Cento anni dalla Prima Guerra Mondiale. Si è assistito in questa prima tranche annuale di una commemorazione che, giustamente, copre lo spazio di un triennio nei
propositi e nei suggerimenti del Comitato nazionale del Centenario
presieduto dal Senatore Franco Marini, tanti quanti furono gli anni
dal 1915 al 1918 di quella tragedia che si appellò Guerra-Crociata,
ad una corsa pazzesca, di singoli e di gruppi di vecchia e di nuova
istituzione, finalizzata a bruciare tutti i probabili e possibili concorrenti, pubblici e privati, che avrebbero potuto organizzare una seria
e approfondita pubblica riflessione sui tempi, sui modi e sui riflessi
di quei drammatici accadimenti.
La nostra città, come spesso mi è occorso di dover ricordare, è
una città paradigma della cultura politica, amministrativa, civile,
religiosa, della nostra nazione. Per questa sua peculiarità gli intenti
commemorativi del Centenario dalla guerra, più che suggerire un
ripasso di notizie e di riferimenti da Bignami o da manuali di Storia delle nostre scuole, dovevano essere riconducibili a conoscenze,
analisi, discussioni, sulla società barlettana di inizio secolo. Sottraendomi ad ogni tentazione di voler esprimere giudizi sulle numerose iniziative realizzate nella nostra città, attività del resto ampiamente resocontate e pubblicizzate, spesso con una buona dose
di sopravvalutazione del numero di partecipanti, anche su questo
giornale, voglio ricordare ai lettori la linearità della programmazione commemorativa - celebrativa realizzata dall’Amministrazione
comunale guidata dal Sindaco Pasquale Cascella.
La scelta di avviare la commemorazione di un centenario di così
tanta rilevanza, il giorno 12 settembre 2014, giorno di chiaro valore
aggiunto alla Storia di una città che si onora di dirsi “Città della
Resistenza” proprio da quel dì anniversario dello sfregio della barbarica occupazione nazista del 1943, avvalora gli anniversari della
formazione della Brigata Barletta del 1866 e del 1915, del cannoneggiamento del nostro Castello e della nostra Cattedrale del 24
maggio 1915 e dell’eroico sacrificio del Sergente Giuseppe Carli, il
1° giugno 1915, fatti che ci rendono orgogliosi di essere stati protagonisti in quel contesto di guerra. Alla presenza del Senatore Franco
Marini, del Presidente del Consiglio della Regione Puglia, Onofrio
Introna, del Presidente della Commissione Difesa del Senato, Sen.
Nicola Latorre, fu letta in piazza Monumento, la lettera autografa
di Giuseppe Carli al padre, l’unica lettera di quel giovane diciottenne barlettano, partito volontario, e prima Medaglia d’Oro al Valor
Militare di tutti i Caduti in quella guerra. Si realizzò, quel giorno,
per dirla con Giacomo Leopardi, quella “bella ed amabile illusione
[…] per la quale i dì anniversari di un avvenimento […] paiono
avere con quello un’attinenza particolare, e che quasi un’ombra del
LUGLIO
2015
Busto in gesso di Giuseppe Carli, opera del maestro Mauro Di Pinto
passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti […].
E tale immaginazione è sì radicata nell’uomo, che a fatica pare che
si possa credere che l’anniversario sia così alieno dalla cosa come
ogni altro dì: onde il celebrare annualmente le ricordanze importanti […], fu comune, ed è, a tutte le nazioni che hanno, ovvero ebbero,
ricordanze e calendario”. E il 26 maggio scorso, nel rispetto delle
“ricordanze e del calendario” di questa città, il Castello di Barletta,
ha rivissuto voci, emozioni, silenzi, parole, immagini, suoni, nella
Mostra documentaria “Italia chiamò - Barletta e la Grande Guerra”
inaugurata alla presenza della Senatrice Roberta Pinotti, Ministra
della Difesa, attorniata da altissime autorità civili, religiose, militari
e cittadini di ogni ceto e di ogni cultura.
La struttura della Mostra, organicamente studiata con esposizione di preziosi documenti d’Archivio, scritti, manifesti, atti anagrafici, la stessa lettera autografa di Carli, la videoregistrazione di eventi
- l’inaugurazione del Monumento ai Caduti e Le grandi manovre -,
recuperi di opere artistiche, il busto in gesso di Giuseppe Carli, opera del compianto Maestro Mauro Dipinto, a far da corona al cimelio più altamente significativo ed emblematico di una grande storia
della nostra città, la bandiera della Brigata Barletta del 1866 è stata
una testimonianza dell’attenzione che ogni sana comunità deve alla
salvaguardia della Memoria Pubblica. Apprezzando le scelte del
Sindaco Cascella nel voler lasciare testimonianza dell’evento con
l’edizione dell’opuscolo illustrativo affidato ai tipi della Rotas, si
auspica che, studiando altre forme e nuovi luoghi di installazione,
almeno per i prossimi due anni, si possa organizzare una più larga
fruizione pubblica di quel grande patrimonio di Memoria, apprezzato dai tantissimi visitatori del nostro Castello, in questo mese di
accurata esposizione.
*Responsabile dell’Archivio della Resistenza
e della Memoria - Barletta
IL FIERAMOSCA
17
PEDICO
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
18 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Bar.S.A.
L’AVVOCATO LUIGI FRUSCIO NUOVO
AMMINISTRATORE UNICO DELLA BAR.S.A.
È
l’avvocato Luigi Fruscio il nuovo Amministratore unico della
Bar.S.A. Con l’odierna assemblea dei soci
della società hanno trovato piena applicazione le deliberazioni dello scorso 16 giugno del Consiglio comunale riguardanti il
Regolamento sul Controllo Analogo delle
società partecipate, il nuovo statuto della
azienda pubblica e i criteri per la individuazione dei componenti dei suoi organi
societari. Sono stati chiamati a comporre il
collegio sindacale il dott. Lorenzo Chieppa,
in qualità di presidente, e la dott.ssa Grazia
Dibenedetto e il dott. Calogero Maria Scimè, insieme ai supplenti dott. Michelangelo
Lattanzio e dott.ssa Anna Maria Covino.
Pur essendo di natura fiduciaria e discrezionale da parte del sindaco, alle scelte
si è giunti attraverso la raccolta, a evidenza
pubblica, di manifestazioni di interesse, che
hanno messo in evidenza professionalità ed
esperienze acquisite attraverso studi e funzioni ricoperte presso enti o aziende pubbliche o private, sulla base dei criteri di legge
in materia di trasparenza, competenze ed
economicità e salvaguardando la parità di
genere.
Si aprono così nuove occasioni per la
Bar.S.A. sempre all’insegna del contenimento della spesa e della qualità dei servizi.
Il rinnovo degli incarichi in scadenza della multiservizi partecipata interamente dal
Comune, a seguito dell’acquisizione della
quota privata di Manutencoop, ha consentito infatti di ridurre i componenti del Consiglio di Amministrazione da 5 all’amministratore unico.
Il nuovo assetto societario consentirà di
consolidare la visione strategica che ha già
permesso di ottenere significativi risultati,
come con l’avvio in città del sistema di raccolta di rifiuti ‘porta a porta’, diventato un
vero e proprio modello per il più ampio territorio. Su questa base, dopo che l’assemblea
straordinaria ha approvato in via definitiva
lo Statuto, si è proceduto in via ordinaria
all’approvazione del bilancio consuntivo
che anche quest’anno ha registrato un utile
di esercizio per quanto essenzialmente simbolico di 6.400 euro destinato a riserva.
Nell’occasione, il sindaco Pasquale Cascella ha rinnovato all’intero Consiglio di
Amministrazione e ai componenti del Collegio sindacale uscente, l’apprezzamento
per il lavoro fin qui svolto, auspicando che
gli obiettivi raggiunti siano da volano alle
potenzialità e alla espansione dei servizi
pubblici offerti dalla Bar.S.A.
Auguri sono stati indirizzati dal sindaco
all’avvocato Luigi Fruscio: nato a Barletta,
il 31 dicembre 1977, ha conseguito la laurea
in Giurisprudenza nel 2011, specializzandosi in materia di Pubblica Amministrazione;
ed è attualmente dirigente amministrativo
Associazione Culturale e di Spettacolo
“SPAZIO DANZA”
L’avvocato Luigi Fruscio, nuovo Amministratore unico della Barsa
all’Asl di Bari e componente del Nucleo
ispettivo sanitario regionale della Regione
Puglia presso la Direzione strategica ambientale. Non è mancato nel corso dell’assemblea il riconoscimento a quanti hanno
manifestato il proprio interesse mettendo in
campo professionalità di indubbio rilievo
che hanno consentito di procedere al rinnovamento nella governance tenendo conto
dei contributi offerti nel tempo al percorso
compiuto dall’azienda al servizio della città
e del più vasto territorio.
L’Associazione “Spazio Danza” è diretta da Angela Dimiccoli,
coadiuvata da Maria Antonietta Dimiccoli, laureate all’Accademia Nazionale di Danza Istituto d’Alta Cultura - Roma
Sono aperte le iscrizioni
per l’Anno Accademico 2015/2016 ai corsi di:
Propedeutica
Danza Classica
Tecnica Contemporanea
Ginnastica Posturale
I corsi di danza avranno inizio il 1° settembre 2015
LUGLIO
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IL FIERAMOSCA
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20 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Sanità
PRIMO CORSO DI AGGIORNAMENTO
“SINDROMI EMERGENTI IN GERIATRIA”
Intervista al dott. Domenico Gambatesa, geriatria e gerontologo, organizzatore del convegno
a cura di Raffaella Delpiano
S
abato 23 maggio 2015, si è svolto presso l’hotel “la terrazza” in Barletta, il 1° corso di aggiornamento: SINDROMI EMERGENTI IN GERIATRIA, organizzato e realizzato dal
dott. Domenico Gambatesa, geriatra e gerontologo barlettano.
Nutrita la partecipazione che ha visto confluire a Barletta buona parte dei geriatri pugliesi iscritti all’A.G.E. (ASSOCIAZIONE GERIATRI EXTRAOSPEDALIERI), il presidente nazionale
A.G.E dott. Salvatore Putignano da Napoli, oltre a medici di famiglia, psicologi, neurologi, nefrologi, fisiatri, fisioterapisti, logopedisti e laureati in scienze infermieristiche provenienti da tutta
la Bat, oltre che la dottoressa Anna Rizzi Francabandiera, vicesindaco ed assessore alle politiche sociali del comune di Barletta
ed il dott. Mauro Sarcina, dirigente del distretto socio-sanitario di
Barletta, portavoci del saluto delle autorità.
Il corso rappresenta il primo nella Asl-Bat di medicina geriatrica. Geriatria del territorio e geriatria clinica sono stati i 2 grandi
temi del corso, in linea con la realtà geriatrica attuale. Futuro della
geriatria sul territorio nazionale e locale e la gestione territoriale
del paziente con demenza sono stati i 2 argomenti inerenti la geriatria territoriale.
Il delirium del paziente con demenza; la sarcopenia; l’osteoporosi nella terza età; la fragilità nell’anziano; l’ipovitaminosi D
in geriatria; la sindrome da invalidità sono state le sei relazioni
scientifiche tenute da esperti della materia.
In conclusione le colleghe psicologhe dell’Alzheimer Italia Bari, hanno meravigliato l’auditorio illustrando i risultati ottenuti
in pazienti affetti da demenza, ribelli a terapie mediche con terapie
cognitivo-comportamentali, ottenendo ottimi risultati sullo stile di
vita dei pazienti. Al dott. Domenico Gambatesa, organizzatore e
promotore del corso, abbiamo rivolto alcune domande.
Dott Gambatesa è restato soddisfatto del corso?
Molto. Alta la partecipazione (140 iscritti). Ottime ed innovative le relazioni scientifiche. Costruttiva la inter-attività tra relatori e platea. Non si può chiedere di più ad un corso di aggiornamento medico.
Secondo lei l’Italia è un paese per vecchi?
Sarebbe il sogno di ogni geriatra, ma salvo alcune isole felici,
vedi la regione Toscana, l’Emilia Romagna, l’Umbria, dove la politica socio assistenziale e la medicina geriatrica sono all’avanguardia, … no, l’Italia non è un paese per vecchi, eppure il nostro
paese è al secondo posto a livello mondiale come percentuale di
popolazione anziana, con il 20% di ultra 65enni rispetto al 14%
dei quindicenni, secondo solo al Giappone.
LUGLIO
2015
Il dott. Gambatesa, al centro, fra i convegnisti Badagliacca (a sinistra), Torres e Putignano (a destra)
Come dovrebbe essere organizzata l’assistenza al paziente
anziano?
Per rispondere a questa domanda, bisogna premettere che il
paziente anziano ha delle caratteristiche specifiche che lo contraddistinguono dal paziente adulto. La contemporanea presenza
nel singolo paziente di più patologie croniche e di conseguenza
l’uso di più farmaci, i deficit neuro-cognitivi età-relati, i cambiamenti della personalità e del modo di affrontare la malattia,
il contesto socio-economico quasi sempre deficitario, sono tutte
varianti che nella loro complessità si trovano concomitanti nel
singolo paziente.
L’assistenza dovrebbe prevedere strutture ospedaliere con reparti specialistici geriatrici per pazienti acuti e sub acuti, in cui
oltre allo specialista è importantissima la presenza di personale
paramedico con competenze geriatriche e con il fisio-terapista,
figura fondamentale nell’assistenza dei pazienti anziani. Nella
nostra città manca un reparto di geriatria, sia per acuti che subacuti.
Superata la fase acuta il paziente anziano, con le sue polipatologie croniche stabilizzate e le eventuali disabilità presenti,
viene dimesso e la gestione passa al servizio sanitario nazionale ed al servizio sociale comunale, se il paziente ha la fortuna
IL FIERAMOSCA
21
Sanità
Cosa è l’invecchiamento attivo o in salute?
È un nuovo paradigma secondo il quale è possibile posticipare
il declino funzionale, inevitabile con il passare degli anni e con
l’usura dei vari sistemi biologici che compongono il nostro organismo, con l’obiettivo finale di ritardare la morbilità e restringerla in un periodo di vita quanto più breve e tardo possibile.
Questo paradigma innovativo si contrappone a quello ancora
imperante in cui longevità è sinonimo di aumento di malattie e
disabilità. La divulgazione di questo nuovo concetto di invecchiamento si basa su argomenti inerenti l’alimentazione, lo stile di
vita, l’attività motoria, con regole applicabili su larga scala, e
nel singolo individuo sullo studio della mappa cromosomica per
l’individuazione dei geni di suscettibilità o predittivi di malattia,
la cosiddetta medicina genomica o personalizzata.
Il ruolo dello specialista geriatra nella diffusione territoriale
e culturale dell’invecchiamento in salute dovrebbe essere preminente. Al lettore interessato a queste tematiche annuncio la mia
prossima pubblicazione di un manuale divulgativo sull’invecchiamento di successo.
Cosa auspica per il futuro della geriatria?
Desidererei che la mia branca specialistica fosse tenuta più
in considerazione dalla classe politica-amministrativa, medica e
dagli utenti. Vorrei tanto che il primo corso da me organizzato
diventasse il primo di una lunga serie di corsi geriatrici, vorrei
che Barletta e la Bat diventassero un’eccellenza nella prevenzione
e nella cura delle malattie geriatriche, per il bene e la dignità dei
nostri anziani, e per godere anche noi… augurandoci la longevità
e un invecchiamento di successo!
22 IL FIERAMOSCA
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2015
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Art. 1 Comma 1 - CNS BA
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004)
Foto: Milillo
di avere una famiglia di
accoglierlo ed accudirlo.
Se ciò non fosse possibile
ci sono le residenze per
anziani, sia private che
convenzionate.
In tutte queste fasi la
figura dello specialista
geriatra è fondamentale ma necessita di altre
figure professionali importantissime come l’infermiere e il fisio-terapista già menzionati e il
medico di famiglia figura
centrale nella gestione
del paziente anziano a
domicilio, il sociologo
ed lo psicologo specie
per i pazienti affetti da Il dott. Domenico Gambatesa introduce
demenza. Questo staff i lavori del convegno
pluri-specialistico consente una visione olistica del paziente anziano, con ottimizzazione
dei risultati terapeutici che devono mirare alla:
• stabilizzazione delle cronicità;
• ad un miglioramento delle condizioni di vita;
• ad un alleggerimento del peso economico e psicologico dei familiari dell’anziano;
• a ridurre le disabilità che comporterebbe un enorme risparmio
della spesa sanitaria nazionale;
• alla dignità del paziente anziano.
(Ci siamo anche
noi…)
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• il prezzo di un abbonamento annuale è di euro 30,00 per l'Italia, euro
85,00 per l'Europa ed euro 110,00 per le Americhe
• il prezzo di copertina è di euro 3,00; il prezzo degli arretrati è di 4,50
per ciascun numero
• il pagamento è anticipato e si può effettuare a mezzo:
– conto corrente postale n. 13433701
– bonifico bancario IBAN: IT34 B057 8741 3500 3957 2000 043
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intestati a
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via Risorgimento, 8
76121 Barletta (BT)
CALENDARIO IN OMAGGIO AGLI ABBONATI
LUGLIO
2015
Mostra
ESPOSIZIONE “DE NITTIS E L’EXPO”
11 luglio - 11 ottobre 2015, Palazzo della Marra
I
n concomitanza con lo svolgimento dell’EXPO di Milano
nell’ambito del quale sono state esposte alcune tele del nostro grande artista, l’11 luglio è stata inaugurata a Barletta, al primo piano del Palazzo della Marra, una mostra a lui dedicata, che
resterà aperta fino all’11 ottobre.
Il progetto è stato deliberato dall’Amministrazione Comunale
di Barletta, nonostante il mancato finanziamento da parte della
Regione a causa della esiguità delle risorse disponibili.
La mostra ospita una selezione delle opere presentate da De
Nittis nella Terza Esposizione parigina del 1878, mettendo in luce
la relazione che dalle visioni delle sue opere si può trarre sui
contratti intercorrenti fra i paesi che furono protagonisti di quel
grande evento.
Questa iniziativa fu già pensata e oggi viene messa in cantiere,
in occasione dell’acquisizione a titolo non oneroso del Palazzo
della Marra al patrimonio della città. Il progetto prevede anche
la valorizzazione della Pinacoteca attraverso una riflessione sulla
intera quadreria secondo una nuova aggiornata impostazione critica e la rotazione della esposizione dei dipinti e delle grafiche del
pittore barlettano.
È inoltre un confronto fra la nostra Pinacoteca e importanti
prestiti provenienti da istituzioni nazionali e internazionali che
costituiranno oggetto di mostre temporanee. Quanto alle tele del
De Nittis presentate all’Expo di Milano, esse sono in esposizione
nella mostra “Arts&Foods” a cura di Germano Celant e “Il tesoro
d’Italia” di Vittorio Sgarbi.
Gioverà ricordare che l’avventura della destinazione della
Collezione De Nittis a Palazzo della Marra si protrasse per un
secolo, iniziando nel 1914 con il dono fatto dalla vedova Lèontine Gruvelle al Comune di Barletta della magnifica quadreria del
marito.
La mostra
Per quanto riguarda la mostra, l’assessore alla cultura Giusy
Caroppo ha precisato che essa è concentrata prevalentemente nella sala che si affaccia sul loggiato e presenterà alcuni paesaggi pugliesi della collezione che evidenziano come l’artista, in Francia,
sia restato profondamente legato ai colori e alle atmosfere - luminose o nuvolose - del paesaggio meridionale. Il contatto, poi, con
l’ambiente metropolitano parigino lo portò ad una profonda svolta
nella sua produzione artistica, tanto che la modernità dello spettacolo della grande capitale e l’ambiente borghese e aristocratico
che egli frequentava e riprendeva dall’interno della sua carrozza,
divenne il soggetto principale dei suoi quadri.
Per esaltare questi aspetti - sottolinea ancora la Caroppo -,
avremo due prestiti straordinari, che De Nittis espose alla francese Terza Esposizione Universale del 1878, la National Gallery a
Londra e Westminster Bridge, nonché due opere appartenenti alla
LUGLIO
2015
Giuseppe De Nittis da Barletta a Parigi di Christine Farese Sperken
(Ed. Schena) e La Pinacoteca De Nittis a Palazzo della Marra di Renato Russo (ed. Rotas) selezionati come migliori testi di arte per il 2008
nell’ambito della Rassegna pugliese “Percorsi identitari: la Puglia
che scrive, che edita, che parla di sè” premiati dalla Teca del Mediterraneo (Regione Puglia). Il testo di Renato Russo fu prefato da
Raffaele Nigro che lo presentò anche in sede di premiazione.
Pinacoteca Provinciale di Bari: Controluce e La Porte di SaintDenis a Parigi. Peccato non essere riusciti ad avere Place des Pyramides, testimonianza di una Parigi moderna, soggetto del quale
tuttavia esiste una riproduzione tematica a pastello.
L’inaugurazione della mostra sarà allietata da uno spettacolo
per attore e fisarmonica “Mannaggia! Omaggio a Peppino De Nittis, pittore” con Roberto Petruzzelli e Sandro Cardascio. Nel corso
della mostra, saranno organizzati eventi di contorno, come la presentazione di libri.
NUOVO CENTRO PRELIEVI
BARLETTA
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IL FIERAMOSCA
23
Chiesa
TRANI
Parrocchia Spirito Santo:
Parrocchia Sant’Agostino
- Don Stefano Montarone, parroco dall’1 luglio 2015.
- Can. Don Domenico Gramegna parroco dal 28 giugno 2015;
- Don Francesco Colangelo, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (17 settembre 2015);
- Can. Don Domenico Capone, Canonico penitenziere della Cattedrale, Esorcista e disponibile per il servizio al FAC.
Seminario Diocesano
Parrocchia San Giuseppe
Parrocchia Sacro Cuore
Parrocchia SS. Angeli Custodi
- Don Cataldo Bevilacqua, assistente ecclesiastico della Consulta
diocesana delle Aggregazioni laicani, Cappellano del Cimitero
e Cappellano dell’Istituto Sant’Antonio.
- Don Giuseppe Lobascio, vicario episcopale della Zona Pastorale “San Cataldo” e Rettore della Chiesa Matrice dal 15 luglio
2015.
- Can. Don Francesco Lanotte, parroco;
- Can. Don Francesco Mastrulli, vicario parrocchiale;
- Diac. Enzo Selvaggio, a servizio della comunità parrocchiale.
- Can. Don Vincenzo De Ceglie, parroco;
- Don Raimondo Leone, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (5 dicembre 2015).
Parrocchia San Giovanni Battista
- Can. Don Michele Cirillo, parroco e Rettore di S. Teresa, S. Donato e S. Giacomo e della Chiesa di Ognisanti.
Parrocchia Cristo Redentore
- Can. Don Mauro Sarni, parroco dall’1 luglio 2015;
- Can. Don Fabio Seccia, Missionario fidei donum a servizio dei migranti italiani in Germania nella missione cattolica di Darmstadt.
- Don Massimo Serio, vice rettore a partire dall’ordinazione presbiterale (5 settembre 2015); Assistente diocesano dell’A.C.R.
CORATO
- Don Vito Martinelli, parroco;
- Don Giuseppe Tarricone, Cappellano Ospedale, e collaboratore
presso l’Opera “Don Luca Masciavè”.
SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Parrocchia Sacro Cuore
- Don Michele Torre, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (12 settembre 2015).
- Don Giuseppe Abbascià, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (31 ottobre 2015).
- Don Ruggiero Lattanzio, Vice Direttore Ufficio diocesano Beni
Culturali dall’1 settembre 2015.
- Mons. Domenico Marrone, Vicario Episcopale della Zona Pastorale “Ofantina” dal 15 agosto 2015.
BARLETTA
TRINITAPOLI
Parrocchia San Magno
Parrocchia Sant’Andrea
- Don Francesco Todisco, vicario parrocchiale dall’1 agosto
2015;
Parrocchia San Nicola
- Don Giuseppe Cavaliere, parroco dal 4 luglio 2015;
Parrocchia SS. Trinità
- Don Claudio Maino, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (26 settembre 2015).
BISCEGLIE
Parrocchia S. Maria di Costantinopoli
- Don Domenico Savio Pierro, parroco dall’1 luglio 2015;
- Can. Don Antonio Antifora, Rettore SS. Salvatore e Cappellano
dei Marittimi.
24 IL FIERAMOSCA
Parrocchia B.V.M. di Loreto
- Don Michele Caporusso, vicario parrocchiale a partire dall’ordinazione presbiterale (19 settembre 2015)
CURIA ARCIVESCOVILE
- Mons. Giuseppe Pavone pro-vicario generale dell’Arcidiocesi.
Ringrazio tutti coloro che nell’obbedienza hanno accolto i nuovi
incarichi pastorali, chiedendo alle comunità parrocchiali di sostenere con la preghiera me e tutto il clero diocesano.
Trani, 24 giugno 2015
Solennità della natività di S. Giovanni Battista
LUGLIO
2015
Chiesa
DON SALVATORE MELLONE È SALITO AL CIELO
ERA STATO ORDINATO PRESBITERO IL 16 APRILE 2015
di Riccardo Losappio
A
lle ore 15.15 del 29 giugno 2015, don Salvatore Mellone,
dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, presbitero
per grazia di Dio (come amava definirsi), dopo una lunga malattia,
all’età di 38 anni, è nato al cielo. “Essere prete, è bello”. È stata
questa l’espressione ricorrente di don Salvatore alle tantissime persone che in questi mesi sono andati a fargli visita. Nonostante la
malattia, ha sempre accolto benevolmente tutti quelli che ne facevano richiesta. Potremmo dire con l’apostolo Paolo che “si è fatto
tutto a tutti, per salvare ad ogni costo alcuni” (1Cor 9,22).
Don Salvatore è nato a Barletta il 7 marzo 1977. Ha ricevuto
un’educazione cristiana solida grazie ad una famiglia unita e molto
religiosa. Giovane sempre impegnato nella vita ecclesiale, ha proseguito la sua formazione prima nella parrocchia S. Maria degli
Angeli e, successivamente, nella Parrocchia del SS. Crocifisso. Si è
dedicato sempre alla formazione dei giovani, i quali lo ricordano e
ricorderanno con tanta stima per la sua infaticabile dedizione.
Col tempo andava maturando in lui quel germe vocazionale al
ministero sacerdotale che da sempre Dio datore di ogni bene aveva
posto nel suo cuore. Per questo motivo, nell’ottobre del 2011, incominciò un cammino di discernimento di vocazione frequentando
l’anno propedeutico presso il Pontificio Seminario Regionale di
Molfetta. Questa esperienza ha consolidato e confermato la sua vocazione al ministero sacerdotale, per cui l’anno successivo è entrato
a far parte della comunità del Seminario Regionale di Molfetta.
All’interno della comunità ha manifestato una grande predisposizione alla preghiera, di profonda spiritualità e di grande apertura
culturale. Appassionato di giornalismo ha collaborato al mensile
della Parrocchia SS. Crocifisso, La Stadera, grazie al quale si è
iscritto all’albo dell’Ordine dei pubblicisti e giornalisti di Puglia.
Amante della scrittura nel 2013 ha pubblicato con il compagno
di seminario, Vincenzo de Gregorio, il volume L’umanità libera
sorride a Dio. Agorà e Parola (Tau editrice), seconda fatica dopo
che nel 2009 aveva dato alle stampe la raccolta di poesie Le scaglie
intorno (Albatros-Il Filo).
Purtroppo nel giugno del 2014, a conclusione del biennio filosofico, don Salvatore ha cominciato ad avvertire problemi di salute.
Dopo alcuni approfonditi accertamenti gli è stata diagnosticata una
neoplasia all’esofago a causa della quale si è dovuto sottoporre a
terapie intensive che però non lo hanno mai distolto dal cammino
di formazione al presbiterato. Infatti nello stesso anno ha chiesto ed
ottenuto il nulla osta per l’ammissione all’ordine del diaconato e
presbiterato, che è stata celebrata il 26 dicembre 2014 nella Parrocchia del SS. Crocifisso di Barletta.
Quando le condizioni di salute si aggravarono, don Salvatore
espresse al suo parroco prima, don Ruggiero Caporusso, e quindi al
vescovo Mons. Pichierri, il desiderio di completare il suo percorso
formativo, rispondendo in tal modo alla vocazione di presbitero, per la
quale si sentiva chiamato e per cui la Chiesa l’aveva ritenuto idoneo.
Don Salvatore è stato ordinato presbitero il 16 aprile all’interno
della sua abitazione, divenuta per l’occasione, a detta dell’Arcivescovo, una vera e propria cattedrale dalla quale si innalzava a Dio
la lode perenne per le meraviglie che continua a fare nella vita delle
persone ed in particolare in quella di don Salvatore.
Dopo l’ordinazione presbiterale don Salvatore ha devotamente
LUGLIO
2015
celebrato ogni giorno
l’Eucaristia con lo stupore di chi mette nelle
mani del Padre l’offerta di una vita intera.
Di chi sa che tutto abbiamo ricevuto da Dio
e che tutto a Lui deve
tornare. Consapevole
che “se anche il nostro uomo esteriore si
va disfacendo, quello
interiore si rinnova
di giorno in giorno”
(2Cor 4, 16) perché,
come amava dire ripetendo le parole di San
Paolo,
“riceveremo
un’abitazione da Dio,
una dimora eterna, Don Salvatore Mellone celebra la sua prinon costruita da mani ma Messa
d’uomo, nei cieli”
(2Cor 5,1).
Nell’ultimo anno don Salvatore ha trascorso molto tempo negli
ospedali e nonostante la sua lancinante sofferenza, nelle corsie ha
sempre trovato il tempo e le parole giuste per rincuorare e infondere speranza. Da questa forte esperienza nascerà in lui il desiderio
di aiutare gli ammalati poveri, coloro che nella malattia vivono la
solitudine fisica, spirituale e l’indigenza materiale.
Don Salvatore ha avuto anche la grande gioia di amministrare il
sacramento del Battesimo alla piccola Jennifer, provvidenzialmente
il nome della Venerabile Genoveffa di Foggia a cui don Salvatore
negli ultimi giorni si era affidato, pregando con devozione davanti
alla reliquia che gli avevano portato per l’occasione.
Ogni giorno univa la sua sofferenza al Sacrificio Eucaristico
che celebrava, affidando a Dio per mezzo di Gesù Cristo le tante
persone che da ogni parte del mondo gli scrivevano di pregare e
intercedere per loro.
Infatti sereno e accogliente, dal cuore pacificato, era diventato
un punto di riferimento per tantissime persone a cui trasmetteva
coraggio e parole di speranza. “Al di là del male, penultima parola,
privata del suo senso atroce da Gesù Crocifisso, piagato e risorto,
a Pasqua, giorno per cui siamo eredi, giorno di vocazione eterna
nella gloria”. Così don Salvatore si espresse in una sua più ampia riflessione sulla condizione personale “di presbitero malato nel
corpo” e pubblicata interamente sul mensile la Stadera.
E proprio riferendosi alla Pasqua, nei suoi ultimi giorni, ha più
volte espresso il desiderio che i suoi funerali fossero vissuti alla
luce del Cristo risorto e quindi con canti di speranza e il colore
liturgico bianco che richiamano la gioia, la festa, la vita.
Negli ultimi giorni di vita in cui la vista ormai si andava indebolendo, disse che aveva imparato a pregare con la natura. Pregava
incessantemente unendo la sua voce fioca al ritmo della vita che
attraverso il suo balcone entrava nella sua stanza.
IL FIERAMOSCA
25
In città
NOTIZIE IN BREVE
OMAGGIO A PIETRO MENNEA
NELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’AVIS
Si è tenuta a Palermo l’Assemblea Nazionale dell’AVIS alla quale
hanno partecipato numerosi esponenti della nostra sezione. Nel corso dei lavori il presidente dell’AVIS
Nazionale Vincenzo Saturni ha ricordato il contributo che all’AVIS
nazionale ha dato il campione barlettano Pietro Mennea. La nostra
presidente Rosaria Cuccorese ha
fatto dono ai presenti di una cartolina celebrativa del campione che riporta la sua immagine e sul retro un
messaggio della stessa presidente,
del giornalista Giuseppe Dimiccoli
e della compagna di Mennea, Manuela Olivieri presidente della fondazione “Pietro Mennea Onlus”. Il presidente Saturni ha promesso di essere presente a Barletta l’1 agosto, in occasione dell’inaugurazione del monumento ai
donatori di sangue.
IMMINENTI I LAVORI ALLO STADIO PUTTILLI:
MA CHE FARÀ IL BARLETTA?
Riunita la commissione consiliare, presieduta dal consigliere
Basile, per fare il punto sugli atti da predisporre nei confronti della
società Sportiva concessionaria per il ritorno dello stadio nella
disponibilità del Comune. Contestualmente firmato il contratto
con la ditta appaltatrice che impiegherà 130 giorni per ultimare
i lavori (nuove tribune metalliche, demolizione e ricostruzione
della tribuna centrale). Il tutto per rendere lo stadio più agibile a
beneficio dei tifosi che andranno allo stadio. Già! Ma a vedere il
Barletta giocare in quale serie?
GRAZIA DESARIO PASSA A “SCELTA CIVICA”
Grazia Desario, il consigliere comunale esponente del partito 5
Stelle, subentrata recentemente a Claudia Catino che a sua volta
era subentrata a Patrizia Corvasce nelle amministrative del 2013,
26 IL FIERAMOSCA
è passata al Gruppo Consiliare che fa capo a “Scelta Civica”. La
cosa ha destato scandalo, in Consiglio Comunale, quando la notizia si è diffusa attraverso un comunicato e il passaggio fisico
dell’esponente pentastellata nel banco del suo nuovo movimento
politico di appartenenza. A stigmatizzare la decisione, non solo gli
esponenti del suo ex gruppo Savio Chiariello e Giuseppe Basile,
ma anche i partiti dell’opposizione (Cosimo Cannito per il PSI e
il forzista Dario Damiani), come pure esponenti della maggioranza come Maria Campese (Sinistra Unita). Alcune forze politiche
hanno criticato la circostanza che a esserne all’oscuro fossero non
solo i partiti e i gruppi di maggioranza, ma anche lo stesso sindaco
Cascella.
IL DIRETTORE GENERALE NARRACCI ANNUNCIA
L’ACQUISTO - A TEMPI BREVI - DI UNA NUOVA TAC
Clamorose e vivacissime proteste
hanno suscitato, nei mesi scorsi,
i ripetuti guasti occorsi alla TAC
dell’Ospedale “Dimiccoli”, così
il direttore generale, dott. Ottavio
Narracci, all’indomani dell’ennesimo fermo della macchina, ha
annunciato l’acquisto di una nuova TAC il cui costo si aggira sulle 800mila euro. In questi giorni
- ha precisato il direttore - saranno predisposti gli atti di gara per
l’acquisto del nuovo macchinario a 64 slice. Inoltre il manager ha
annunciato l’intesa col Comune di Andria per il comodato d’uso
di una struttura in via Gabelli dove saranno ospitati tutti i servizi
di prevenzione finora distribuiti in varie sedi in Andria.
CELEBRATO A BARLETTA L’ANNIVERSARIO
DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
È stata organizzata a Barletta, una cerimonia religiosa che ha avuto luogo nella Basilica del Santo Sepolcro officiata dal parroco,
mons. Leonardo Doronzo, per ricordare il 201° Anniversario della fondazione dei Carabinieri (1814) e la prima medaglia d’oro
LUGLIO
2015
In città
al Valor Militare concessa alla Bandiera dell’Arma per l’eroico
comportamento dei 20.500 Carabinieri mobilitati, tra i quali 1400
caduti e 5000 feriti, che presero parte alla Prima Guerra Mondiale,
della quale quest’anno ricorre il Centenario (1915/18). Al termine
della cerimonia, in occasione dell’anniversario della fondazione
della Sezione ANC di Barletta (1926), il Comandante provinciale di Bari e BAT, col. Rosario Castello e l’Ispettore Regionale
dell’ANC, ten. Salvatore Costa hanno consegnato particolari riconoscimenti ai soci.
DON SABINO LATTANZIO,
TRENT’ANNI DI SACERDOZIO
In occasione della festa dei SS. Pietro e Paolo, don Sabino Lattanzio,
parroco di S. Giacomo, ha festeggiato i suoi trent’anni di sacerdozio e i
venticinque di parroco (dal 1° luglio
1990). Nato a Barletta l’11 ottobre
1960 in una famiglia profondamente religiosa, ha frequentato fin dalla
tenera età la chiesa di San Giacomo
sotto l’insegnamento di don Ruggero
Caputo e Giuseppe Damato. Entrato
nel Seminario Vescovile di Molfetta
nell’autunno del 1975, quattro anni
dopo intraprese gli studi filosofici e
teologici a Roma frequentando la Pontificia Università Lateranense conseguendo il baccellerato in Filosofia e Teologia, licenziandosi in Teologia con specializzazione in Ecclesiologia. È autore di
varie pubblicazioni e ha avviato al sacerdozio numerosi giovani.
RIUNIONE TASK-FORCE
CONTRO IL LAVORO SOMMERSO
Si è riunita presso la sede della Prefettura la task-force prevista
dalla Convenzione Regionale sottoscritta con le Prefetture della
Regione Puglia contro il lavoro nero.
All’incontro erano presenti i rappresentanti del Commissariato di
P.S. di Barletta, del Comando del Reparto Operativo dei Carabinieri di Bari, del Comando Gruppo Guardia di Finanza di Barletta,
della D.I.A. di Bari, della Direzione Territoriale del Lavoro di Bari
e Foggia, dell’I.N.P.S. BT, dell’I.N.A.I.L. sede di Barletta, della
A.S.L. BT e dello SPESAL.
Sono stati esaminati i risultati ottenuti nei settori selezionati, quali
l’edilizia e l’agricoltura. Le attività di verifica proseguiranno, anche, per il tessile-calzaturiero, per gli stabilimenti balneari e per i
locali di pubblico spettacolo.
FOTO DELL’OFANTO IN MOSTRA
Foto in mostra del Parco dell’Ofanto scattate da Gigi Cappabianca. Socio fondatore della FIAF (Federazione Italiana Associazione
di Fotografia) e fondatore del Circolo fotografico “Punto focale”,
Gigi ha organizzato nel corso di questi ultimi trent’anni numerose mostre fra le quali, molto bella e coinvolgente, quest’ultima
sull’Ofanto allestita presso “Colibrì” il chiosco di viale Regina
Elena (vicino al complesso Solemar) in collaborazione con lo
staff del S. Sebastiano. La mostra è divisa in due sezioni: la prima
è dedicata al paesaggio, la seconda all’uomo, cioè alla presenza
umana prendendo in considerazione sia l’aspetto escursionistico
che quello delle criticità ambientali. Particolarmente significative
le foto che riprendono il tratto di fiume vicino alla sua foce, cioè
tra Canne (dalla parte di Barletta) e San Samuele Cafiero (lato S.
Ferdinando) caratterizzato da un bosco ripariale costituito prevalentemente da pioppi, salici e tamerici.
LUGLIO
2015
14 NUOVI VIGILI A TEMPO DETERMINATO
14 nuovi vigili prenderanno servizio per tre mesi inquadrati nella
locale Polizia Urbana, nomi presi dalla graduatoria degli idonei
del precedente bando concorsuale. In particolare, dieci saranno
selezionati fra i candidati collocati utilmente in graduatoria tra
quanti hanno partecipato all’esperienza di agenti di polizia municipale, più quattro candidati collocati utilmente in graduatoria fra
coloro che hanno partecipato come volontari delle Forze Armate.
L’assunzione è resa possibile utilizzando i proventi derivanti dalle
sanzioni amministrative in seguito alle violazioni del Codice della
Strada. 14 unità, e per giunta a tempo determinato, non risolvono i
gravi problemi legati all’insufficiente organico delle forze di polizia municipale che dovrebbero avere almeno settanta unità.
SCOUT BARLETTANI IN VISITA AL PAPA
40 scout barlettani, appartenenti alla chiesa di San Filippo, coordinati dal capo scout Vincenzo Misuriello, sono convenuti in piazza S. Pietro in una maxi udienza riservata agli Scout del gruppo
Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani). Gli scout
di Barletta - esploratori e guide, rover e scolte - hanno vissuto
una esperienza straordinaria, indimenticabile, vissuta con grande
emozione e anche gratitudine verso un Papa così alla mano, che
ha invitato gli scout presenti alla sua udienza, “a costruire ponti”.
Un invito perfettamente aderente allo spirito che anima il motivo stesso dell’adesione allo scoutismo di sir Roberto Stephenson
Smyth.
(FOTORUDY)
PUBBLICATO L’AVVISO
PER IL MONUMENTO
AI CADUTI
Pubblicato all’Albo Pretorio del
Comune l’avviso per la selezione di idee progettuali utili alla
valorizzazione del Monumento
ai Caduti nella omonima piazza
di Barletta. L’iniziativa è stata
presa in occasione del Centenario della Grande Guerra. Essa ci
rimanda all’anno della inaugurazione del monumento, inaugurato nel 1929, con una composizione in bronzo fusa dallo scultore
Raffaele Ferrara raffigurante patrioti nell’attimo di sacrificare la propria vita. Il bronzo, durante la
guerra, fu rimosso per fonderlo e destinarlo alla industria bellica.
Problema è quello della ricostruzione dell’immagine d’insieme
del bronzo, perché non si sono trovate le immagini d’insieme del
lavoro dello scultore.
SIMONETTA DAMATO IN EVIDENZA A CANNES
Molto apprezzata per la sua duplice performance artistica la barlettana Simonetta Damato, come attrice e come musicista. Essa infatti si è esibita, come attrice, insieme all’attore Vittorio Continelli, a Cannes, per l’anteprima del 21 maggio nel Padiglione Italiano
del Festival del Cinema, proponendo la recitazione del racconto
della fondazione della città di Atene intitolato “Alla terra: discorso sul mito”. Successivamente si è esibita anche come violinista
nell’ambito della presentazione dell’Apulia Land Festival. Laureata in Lettere a Bari con una tesi sul Living Theatre, mentre studiava recitazione all’Accademia d’Arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano, si formava anche come violinista e come pianista
presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari.
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LUGLIO
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Al centro, tu.
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Libri
La sfida… sulla Disfida di Barletta
e la sua possibile composizione
L’erudizione documentale e la narrazione divulgativa sono due facce della stessa medaglia,
si completano a vicenda, perché la prima senza la seconda sarebbe arido esercizio eruditivo
come la seconda senza la prima sarebbe mero fantasioso racconto
di Michele Cristallo
L
a Disfida di Barletta, da qualche mese, alimenta un dibattito che merita particolare attenzione. Ne è nato un confronto di opinioni, tutte rispettabili, che hanno il merito, e non
è poca cosa, di aver risvegliato la città da una pigrizia culturale
inconcepibile per una comunità e un territorio che ha sempre avuto rispetto e attenzione per la sua memoria storica e quindi per gli
eventi che hanno scandito la sua millenaria vicenda.
L’occasione è stata data dal programma di manifestazioni promosse e realizzate, a cavallo tra la fine del 2014 e i primi mesi
dell’anno corrente, dall’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi con il titolo “Archeologia, Storia, Arte, Materiali per la
storia di Barletta (sec. IV a.C. -XIX d.C.)”. In questo contesto
hanno trovato spazio tre lezioni dedicate alla Disfida. Gli incontri
sono stati animati da Victor Rivera Magos, studioso di Storia Medievale, dottorando di ricerca nell’Università di Basilicata.
Dove nasce il confronto, che ha avuto anche qualche coda polemica? La Disfida, così come la conosciamo - afferma Rivera
Magos - «è una grande costruzione letteraria a cui bisogna restituire le sue connotazioni storiche. È dimostrato, infatti, che la città
all’epoca non abbia percepito l’evento con l’importanza che oggi
gli viene riconosciuta. In quel momento storico Barletta era una
città sotto assedio, con problemi più gravi da affrontare. Il Certame fu un episodio limitato ai cavalieri, distante dal resto della
cittadinanza. Diventa centrale grazie all’Umanesimo cinquecentesco, che ne costruisce il mito dalla valenza italica, per contrapporlo alla presenza degli invasori. Nasce così la tradizione che arriva
fino al d’Azeglio.» Pertanto siamo di fronte a un evento - secondo
Rivera Magos - che appartiene alla finzione letteraria piuttosto
Non sempre il narratore è privo di sostegno documentale. È il caso di R. Russo che nel suo ultimo libro, sulle fonti del ‘500, integra la narrazione divulgativa con
precisi testuali riferimenti documentali alle fonti, come
quando riferisce il racconto del grande storico Francesco Guicciardini ed altri cronisti del tempo sulla incontenibile gioia che contaminò i Barlettani alla notizia della
vittoria degli Italiani, tesi respinta da Victor Rivera Magos (tanto per cambiare!) che ne contesta la attendibilità,
immaginando una popolazione spenta e abulica. Già, le
fonti. Quali fonti???
R.R.
LUGLIO
2015
Il fronte retro dell’ultimo saggio di Renato Russo sulla Disfida di Barletta e l’Anonimo Autore di Veduta che vi prese parte
che alla realtà storica. Interpretazione suggestiva, per certi versi
provocatoria che pone più di un dubbio sulla storiografia che ci è
pervenuta nell’arco di cinque secoli, e apre nuovi spazi a quella,
eventualmente, da scrivere, anche se nulla o quasi toglie alla connotazione epica di quel duello del 13 febbraio 1503.
Già, la storiografia. La si può fare in tanti modi; dipende in
gran parte dalla prospettiva e dagli interessi che ne condizionano
e guidano la ricerca. C’è la storiografia che appartiene al genere
erudito, quella che predilige l’analisi dei fatti specifici, quella che
si sviluppa privilegiando l’impatto letterario, quella che indugia
nella celebrazione storica dei luoghi, dei personaggi, degli avvenimenti, quella che nasce dall’orizzonte ristretto e riduttivo della
memoria locale, che tradisce l’intento patriottico, spesso campanilistico. In tutti questi metodi, fatta salva la buona fede e l’onestà
intellettuale dell’autore, l’opera storiografica si pone essa stessa
come testimonianza di storia.
A tale proposito Benedetto Croce ci dice che nel fare storia
è importante partire dal documento, al quale segue la narrazione
che, senza documento è un insieme di parole vuote, una sorta di
tanto per dire, così come il documento, senza narrazione, non ci
consente la conoscenza dei fatti. Insomma non c’è storia o storiografia senza la necessaria sinergia tra documento e racconto.
Per quanto riguarda la Disfida di Barletta, se guardiano alla
messe enorme di fonti storiche e letterarie, possiamo affermare
IL FIERAMOSCA
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Libri
con tranquillità che tra documenti e narrazione è possibile giungere alla verità dei fatti e accertare la valenza storica dell’evento
senza cadere nella trappola degli eccessi
celebrativi. La finzione letteraria è altrove,
vedi Massimo d’Azeglio.
Su questo binario si sviluppa l’ultimo
lavoro di Renato Russo “La Disfida di Barletta - Fonti storiche del Cinquecento” con
una ristampa anastatica limitata a 400 copie
della cronaca di quell’Anonimo Autore di
Veduta che a torto o a ragione è indicato
come una sorta di “inviato speciale” sul
campo di battaglia per tramandare ai posteri l’eccezionale duello tra i tredici cavalieri
Italiani e altrettanti Francesi. Russo e l’Edi- Tommaso Minardi, tav. 4 la Disfida di Barletta, “Con impeto vivissimo si venne allo scontro
trice Rotas ha dedicato alla Disfida una delle lance”
dozzina di monografie e nell’ultima, come
edizione è del 1633 pubblicata a Napoli a cura di Lazaro Scoriggio
recita il titolo, passa in rassegna le fonti storiche sottolineandone ed è quella riprodotta in copia anastatica nel libro di cui parliamo.
peculiarità e differenze dalle quali traggono origine interrogativi Altre edizioni videro la luce nel 1721, nel 1833 (dopo l’uscita del
ai quali è impossibile dare risposte certe.
romanzo di d’Azeglio), nel 1844 e a Bari, nel 1869.
La prima testimonianza diretta dell’evento è di Consalvo da
Chi fu l’Anonimo di Veduta? Russo formula tre ipotesi con
Cordova, il Gran Capitano spagnolo che il giorno dopo il combatti- altrettanti indiziati: Pier Giacomo Lamberti, il cavaliere al servimento ne scrive il racconto in una lettera all’amico Loyse Dentice, zio di Isabella d’Aragona; Vincenzo Del Balzo, ispiratore della
barone di Viggiano in Basilicata. Altra fonte diretta Marin Sanudo versione del notaio Damiani; Giuliano Passero, modesto telaiolo,
il Giovane, attento cronista e politico veneziano autore, tra il 1496 molto informato, gran narratore privo di fantasia e perciò il più
e il 1533 di 52 “Diari” nei quali racconta una serie di fatti accaduti affidabile. Tra l’altro è proprio Passero che ci tramanda la notizia
in quegli anni. In uno di quei Diari riporta il testo del dispaccio che della morte di Ettore Fieramosca il 20 gennaio 1515 a Valladolid.
il governatore di Trani Giuliano Gradenigo inviò al Governo della Nello stesso anno, il 2 dicembre a Granada concludeva la sua viSerenissima poche ore dopo la conclusione della sfida.
cenda terrena il gran Capitano Consalvo da Cordova.
La duchessa di Bari Isabella d’Aragona, acerrima nemica dei
Russo dedica ampio spazio agli altri storici e letterati che nel
Francesi e intima amica di Consalvo da Cordova e dei suoi luo- Cinquecento scrissero della Disfida e tra questi Paolo Giovio e
gotenenti Fabrizio e Prospero Colonna (con quest’ultimo avrà una Francesco Guicciardini. Infine l’accenno ai disegni di Tommaso
relazione sentimentale) nei giorni precedenti la Disfida, inviò al Minardi che in 14 tavole raccontò la Disfida attingendo all’Anogran Capitano alcuni cavalli della sua scuderia incaricando della nimo di Veduta. Quei disegni sono oggi nel museo di Faenza città
consegna il fidatissimo cavaliere Pier Giacomo Lamberti il quale, natale di Minardi. Il Comune di Barletta ebbe l’opportunità di acquindi, assistette allo scontro. Al suo rientro a Bari fece alla du- quistarli ma non li ritenne interessanti.
chessa un resoconto dettagliato dei fatti. Al racconto del Lamberti
Cosa concludere? Certamente si esagera quando si vuole atera presente Antonio De Ferraris, detto il Galateo, noto letterato tribuire all’evento il significato di un patriottismo che è solo nella
e medico personale di Isabella. Il Galateo, a sua volta, nella Epi- fantasia del d’Azeglio il cui romanzo ha il grande merito di aver
stola all’amico Crisostomo Colonna, raccontò l’evento in tutte le reso popolare il celebre fatto d’armi, ma è da evitare quando si
sue implicazioni, arricchendolo di qualche elemento di colore come vuole approfondire l’evento attingendo alle fonti storiche, cioè
quando scrive del monaco francese assorto in preghiera sul campo quando si vuole fare narrazione con i documenti secondo la ledella sfida e che fugge disperato quando vede soccombere i suoi zione crociana. Ma non è prudente cadere nell’eccesso opposto
compatrioti. Ebbero effetto contrario invece le preghiere del Ga- e cioè - come scrive Renato Russo - «confondere la deliberata
lateo, nella basilica di San Nicola, rivolte nel pomeriggio del 13 ai enfatizzazione celebrativa degli avvenimenti fantasiosi del rosanti protettori della cavalleria. S. Giorgio, S. Demetrio, S. Martino manzo d’azegliano, con l’acquisizione, da parte dei critici coee S. Nicete per cui scrisse che i tredici italiani vinsero col valore vi, di taluni episodi marginali i quali, pur avvolti, in un alone di
delle armi “ sed votis et praecibus” cioè grazie anche alle preghiere. leggenda, sono tuttavia non solo verosimili ma, senza stravolgere
Con il Galateo siamo di fronte al primo testo letterario e alla prima l’autenticità della ricostruzione storica dell’episodio, riescono a
esaltazione dell’impresa dei Tredici quale testimonianza di orgoglio trasmetterci calore e passione, scaldandoci l’anima e il cuore.» In
e unità nazionale.
definitiva si tratta di fare chiarezza facendo parlare i fatti.
E veniamo all’Anonimo di Veduta. Una prima versione fu stamSiamo convinti che la partita non è chiusa. Altri confronti, altre
pata a Napoli nel 1503 ma della quale ci è stata tramandata soltanto analisi, altre polemiche verranno. E ben vengano, se tutto questo
una trasposizione che il notaio Giovan Battista Damiani avrebbe ri- serve a tenere desta la memoria di un evento che, attraversando la
prodotto dall’originale e “stampata nella fidelissima città di Capua” vicenda millenaria di Barletta, non solo s’è fatto Storia, ma si è
l’11 giugno 1547. Come il Damiani sia venuto in possesso della cro- trasformato in etichetta del territorio come testimonia orgogliosanaca del 1503 è difficile dire per cui - annota Renato Russo - «il tut- mente la carta intestata del Municipio. La Storia,sosteneva il granto lascia supporre che questa sia una finzione letteraria del Damiani de storico e medievista francese Jacques Le Goff, deve continuare
e che quindi la originaria versione del 1503, scritta da un misterioso a nutrirsi di memoria e, rivolgendosi ai giovani afferma che si fa
osservatore diretto dell’evento della quale il Damiani dice di esse- Storia, «per offrirvi una memoria valida che attraverso il passato
re entrato in possesso, in realtà non sarebbe mai esistita.» Un’altra illuminerà il vostro presente e il vostro futuro.»
32 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Libri
Renato Russo racconta in un libro anche il Castello
Il mito di Federico ll
spiegato ai bambini
di Giuseppe Dimiccoli
Q
uello che non manca a Renato Russo, appassionato editore barlettano,
è la volontà di valorizzare la storia della città. Da alcuni anni si è anche
dedicato alla scrittura, con un linguaggio assolutamente comprensibile e
scorrevole, di monografie per gli alunni delle scuole elementari e medie affinché
conoscano la storia della propria città e del proprio territorio. Promozione alla
lettura particolarmente apprezzabile perché - come si sa - nei programmi
ministeriali questo insegnamento non è previsto, così i suoi testi colmano da
anni una vistosa lacuna.
In questa ottica particolarmente apprezzati, a beneficio delle scuole, sono i
fascicoli della storia dell’Ofanto, della Disfida Barletta, della Battaglia di Canne,
e per i più piccoli di Eraclio e di Peppino De Nittis.
Accanto a questi testi Russo ne ha da ultimo scritto uno su Federico II e
il castello di Barletta illustrato da Rosa Acito, in questi giorni in libreria edito
da Rotas. All’interno del risguardo di copertina l’autore ha tenuto a precisare
un concetto a beneficio non solo degli alunni delle scuole al quale il testo è
soprattutto indirizzato, ma anche alla generalità dei lettori, soprattutto Barlettani.
Scopo di questo libro - egli precisa - non è solo il racconto della vita di un grande
imperatore narrato ai ragazzi delle nostre scuole, è anche la riscoperta e la
valorizzazione di un monarca
celebrato in Italia e all’estero
come una grande icona della
nostra terra. Di Barletta in
particolare, che Federico
adottò per impostare quei
grandi progetti che avrebbero
deciso i destini del Regno,
elaborati nel nostro Castello
che vanta di possedere
l’unico busto al mondo del
grande sovrano.
La monografia di Russo,
si sofferma sulle numerose
volte che il grande monarca
svevo soggiornò nel nostro
castello, come è confermato
da Raffaele Iorio in coda al
suo testo. Insomma un testo
da leggere e regalare.
LUGLIO
2015
Barletta - Corso Garibaldi 129
tel. 0883 533 355
IL FIERAMOSCA
33
Concorso
La Stradina dei Poeti alla nona edizione
Bandito il concorso organizzato dalla Cesacoop Arte
A
nche quest’anno si terrà il concorso
“La stradina dei poeti” alla nona edizione, una manifestazione che, intrapresa nel
2007, ha via via preso quota realizzando una
kermesse poetica di tutto rispetto, che registra
annualmente la partecipazione di numerosi poeti non solo barlettani, ma anche pugliesi e talvolta nazionali.
Quanto alle modalità e ai tempi di partecipazione ogni autore può presentare massimo
due componimenti trascritti su carta carattere
20, che saranno messi in mostra, in modo anonimo, dal 13 al 16 agosto 2015, in vico Stretto,
una delle stradine laterali di via Duomo.
Le iscrizioni saranno raccolte ogni martedì
e giovedì fino al 2 agosto, presso la sede della
Cesacoop Arte in via L. De Nittis 4/F, dalle ore 19 alle ore 20.30,
oppure potranno essere inviate all’indirizzo e-mail capdibvirgilio.it o a Cesacoop Arte Centrosperimentazionearti, in via L. De
Nittis 4/F - 76121 Barletta con allegato copia del versamento.
Non è prevista alcuna tassa di iscrizione, ma solo un importo
di 10 euro per il rimborso delle spese organizzative e dei diritti
di segreteria. La quota di partecipazione può essere versata in
contanti o tramite C/C postale n° 1001604451 intestato a: Cesacoop Arte Centrosperimentazionearti. L’eventuale ricavato sarà
utilizzato dall’associazione per l’avvio di progetti educativi. Al
Concorso non possono partecipare componimenti già presentati.
La premiazione, con la lettura delle migliori poesie, avrà luogo sabato 12 settembre, alle ore 20, nella Sala Athenaeum in via
Madonna degli Angeli n° 29 durante una serata di musica, teatro
e poesia.
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
34 IL FIERAMOSCA
Ci sarà la pubblicazione su cartoline per le
13 poesie premiate. La segreteria del concorso
si riserva di assegnare ulteriori premi ad opere
ritenute particolarmente meritevoli. Per tutti
i premi, tranne quello attribuito dalla giuria
esperti il cui vincitore sarà reso pubblico solo
il giorno della premiazione, dal 3 settembre
sarà pubblicata una terna di candidati su facebook, da cui uscirà il vincitore e due “menzione d’onore”. Le composizioni prescelte saranno stampate, per intero o parzialmente, a totale
discrezione della segreteria, nella pubblicazione su cartolina. Quanto prodotto sarà donato
alla Biblioteca Comunale ed alle biblioteche
scolastiche degli Istituti della città.
Nella serata di premiazione sarà consegnato l’attestato di partecipazione a tutti gli iscritti. Le opere che
riceveranno la “menzione d’onore” ed altre (circa 20) saranno
lette, in una seconda serata di poesie, sabato 31 ottobre presso
la Sala Athenaeum. Alla manifestazione è abbinato il concorso
“Poesia D’Autore”: divertiti ad individuare la poesia d’autore
nascosta tra quelle in mostra dal 13 al 16 agosto e vincerai interessanti premi nella serata della premiazione del 12 settembre
2015. Il giudizio della giuria, i cui componenti saranno resi noti
solo durante la cerimonia di premiazione, è insindacabile e inappellabile. L’iscrizione al concorso comporta l’accettazione del
regolamento.
Info: segreteria CeSaCoop ARTE, via L. De Nittis 4/F (mar.giov.) dalle ore19 alle 20.30- tel. 0883-348096 facebook/ associazione CeSACOOPARTE.
Viale R. Elena
(Lit. di Levante)
tel. 0883 347741
LUGLIO
2015
Estate barlettana
#e.stateabarletta2015
CASTELLO CINEMA
IN… BIANCO
A
pprovata in Giunta l’Estate barlettana. «Un’estate
all’insegna della cultura, della musica e dello
spettacolo», viene sottolineato in una nota diffusa da Palazzo
di Città. La Giunta ha approvato il cartellone degli eventi in
programma a Barletta da giugno a settembre.
Da Villa Bonelli, all’Orto Botanico, dai Giardini De Nittis,
a Palazzo della Marra, dal Lungomare Pietro Paolo Mennea,
al Castello, dal Parco dell’Umanità, al centro storico, la città
sarà animata dal ritorno dei grandi eventi nel fossato del
Castello, da festival, da progetti di carattere multidisciplinare e
di promozione culturale e turistica e da attività dedicate ai più
piccoli.
Dall’unione delle cinque tra le più importanti realtà creative,
tradizionalmente promosse dalle eccellenze della città in ambito
musicale e della danza nasce il “Barletta Art Festival”, candidato
al finanziamento regionale a valere sul Programma Triennale
di attività di Spettacolo, che offrirà un variegato repertorio di
qualità dalla lirica alla concertistica, dai grandi interpreti del
mondo del jazz alle ensemble giovanili, dai workshop alle
performance di ballo.
Il successo delle scorse edizioni ha favorito la riproposizione di
iniziative per un pubblico intergenerazionale quali “Festivalmar”,
“Barletta Summer Play” e “Giardini in festa”. Saranno coordinate
dalla biblioteca comunale “Sabino Loffredo” le attività ludicodidattiche per bambini organizzate da associazioni e operatori
dell’animazione culturale.
Fanno parte del cartellone anche grandi eventi senza costi
per l’Amministrazione comunale. Tra i nomi di punta, Fiorella
Mannoia, i Negrita, Francesco Renga, i “Dream Theater” e la
band vincitrice dell’ultima edizione di “Amici”, i “The Kolors”,
oltre a Teresa Mannino ed Enrico Brignano e agli attori di “Made
in Sud” che si esibiranno nel fossato del Castello.
Quest’anno per la prima volta dopo 26 anni
non ci sarà la rassegna cinematografica
L’estate dei più piccoli Coordinamento a cura della
Biblioteca Comunale “Sabino
Loffredo”, «La biblioteca
fuori di sè» in collaborazione
con Coop. Lilith Med 2000.
Giardini del Castello 5-19-26
luglio e 2 agosto - dalle ore
20:00 alle ore 23:00. Le mille
e una storia - XIX edizione
a cura dell’Associazione
Mirabilia Villa Bonelli e altri
parchi e giardini: Dal 20 luglio
al 20 agosto “La biblioteca al
Parco” - Spazio lettura per
bambini da 4 a 11 anni; “Lo
scambialibro” ; “La little
free library”; “A che gioco
giochiamo”; “La bottega
del baratto” - Laboratori;
“Impaginiamo la fantasia”;
“L’acqua è il cielo dei pesci”;
“Il circo delle nuvole”;
“Voglio la luna”; L’invenzione
dell’ornitorinco”; “Rompete le
scatole”; “I quattro elementi”;
“Storie per tutti i gusti”; Tra i nomi di punta dell’Estate
barlettana 2015 Fiorella Man“Mangiare con gli occhi”;
noia ed Enrico Brignano
“Fiaba-bla”;
“Kamishibai”
- Il teatro delle immagini giapponese; “Vestiario o bestiario”;
“Il libro dei libri: costruiamo un libro”; “Pasticci e colori” “Piccoli passi”.
Grandi eventi nel castello - «Dream Theater» 29 giugno,
«Made in sud» 1 agosto, «Fiorella Mannoia» 2 agosto, «Teresa
Mannino» 3 agosto, «Negrita» 12 agosto, «Enrico Brignano»
22 agosto, «Francesco Renga» 23 agosto, «The Kolors» (band
vincitrice del talent show “Amici”) 30 agosto; Suoni al Castello»
- Festival Internazionale 5 settembre.
LUGLIO
2015
IL FIERAMOSCA
35
Vita di Club
Musica nuova in onore di
una donna sempre giovane
Terza edizione del concorso Fidapa “Sisì Frezza”
per compositrici pianistiche
di Carmen Palmiotta
L
a giovane Daniela Mastrandrea, con il brano Luci e Ombre,
si è aggiudicata il primo premio della terza edizione del concorso per compositrici pianistiche “Sisì Frezza”, indetto dalla sezione
barlettana della Fidapa - attualmente presieduta da Marilena Colucci
- in onore e nel ricordo sempre vivo della professoressa che fondò la
Fidapa a Barletta e ne fu a lungo la prima presidente.
All’edizione 2015 del concorso hanno partecipato sette compositrici con dodici brani. Tre le finaliste, appunto Daniela Mastrandrea da Gravina, Celestina Masotti, barese, con il brano Quando? e
la viareggina Mariagrazia Berti con Alla luna, classificatesi rispettivamente seconda e terza.
La prima edizione del concorso è stata vinta da Maria Zappalà,
di Acireale, e la scorsa da Celestina Masotti.
Daniela Mastrandrea si è aggiudicata anche il premio del pubblico, giuria “popolare” distinta dalla giuria tecnica, di altissimo
livello, formata dal Maestro barlettano Francesco Monopoli, docente al Conservatorio di Bari e direttore artistico dell’Associazione Cultura e Musica “Giuseppe Curci”; da Amalia Mariano, rappresentante distrettuale della Commissione Nazionale Arte e Cultura
della Fidapa (distretto Sud Est), nonché docente al Conservatorio
di Matera e da Eva Neumayr, presidente della Maria Anna Mozart
Society di Salisburgo.
La presenza di Eva Neumayr è stata un simbolo di questo concorso al femminile, poiché Marianna Mozart, sorella del grande
Wolfgang Amadeus, era un’eccellente pianista e un’insegnante di
musica molto apprezzata, anche da suo fratello, che le chiedeva giudizi sulle sue partiture e che compose alcuni pezzi per pianoforte a
quattro mani proprio per suonarli con lei, come il Concerto per due
pianoforti e orchestra K 365. Egli compose anche, per l’onomastico
di Nannerl (così la chiamava affettuosamente), il Divertimento in
Re Maggiore per Oboe, Corni ed Archi KV 251, “Nannerl Septett”
e la incoraggiò a comporre musica dopo aver ascoltato alcune cose
da lei composte, in particolare un Lied del quale, purtroppo, come
di altri brani, non è rimasta traccia.
Questo concorso è bello perché dedicato a compositrici, è bello
perché è un omaggio sincero e sentito a Sisì Frezza, una donna che
rimarrà un’icona evergreen, sempre viva e giovane nell’immaginario di quanti l’hanno conosciuta nelle sue varie vesti, d’insegnante,
di amante della musica ed essa stessa musicista, di presidente della
Fidapa, di socia e di amica, o di tutte queste cose insieme.
Emozionati, erano presenti suo figlio Giovanni Paparella con
la moglie Margherita e i loro ragazzi, ed è stato bello ascoltare le
parole della nuora di Sisì, che con commozione ha ringraziato per
l’affetto verso sua suocera e poi, a microfoni spenti, ha raccontato
aneddoti legati alle svariate funzioni che Sisì ha ricoperto nella sua
lunga, movimentata e interessante vita.
Avevo incontrato Sisì a una riunione Fidapa qualche tempo
36 IL FIERAMOSCA
prima che ci salutasse per sempre, felice di vederla sempre bella,
fascinosa, con la sua innata classe e simpatia, e felice di constatare
che si ricordava benissimo di questa sua alunna che, già al liceo,
sembrava nata per fare la giornalista.
Ecco, Sisì era un concentrato di freschezza, forza, vitalità e allegria, e questo concorso che la rispecchia appieno, sicuramente le
sarebbe piaciuto.
Il nostro augurio è che esso prosegua come tradizione della sezione barlettana della Fidapa e possa estendersi ad altre sezioni, e
che i brani con i quali le compositrici hanno partecipato e parteciperanno, vengano raccolti in uno o più cd musicali e divulgati,
fatti conoscere e apprezzare a quante più persone possibile, magari
anche nelle scuole dove s’insegna musica, per una pedagogia “sul
campo” della musica che, diceva Hermann Hesse “[la musica] è basata sull’armonia tra Cielo e Terra, è la coincidenza tra il disordine
e la chiarezza”
Daniela Mastrandrea,
vincitrice del concorso
Il brano “Luci e ombre”, con il quale la giovane Daniela
Mastrandrea ha vinto la 3a edizione del concorso per compositrici
pianistiche “Sisì Frezza”, indetto dalla Fidapa di Barletta, nasce da
quella che suole definirsi una fusion fra musica e letteratura, essendo
stato scritto per raccontare la copertina del libro “Come piante tra i
sassi”, di Mariolina Venezia, e illustra con le note il gioco di luci e
ombre che è la vita stessa, avvolta nel suo mistero e fa, nel contempo,
da colonna sonora del giallo che scorre fra le righe del libro.
Personalità precoce, poliedrica e affascinante, Daniela
Mastrandrea, gravinese, comincia a studiare pianoforte all’età di
7 anni e a 9 anni compone i suoi primi pezzi. Nel 2003 si diploma
in pianoforte presso il Conservatorio di musica “Nino Rota” di
Monopoli sotto la guida della prof.ssa Gabriella Bassi, affiancando
nel contempo gli studi di composizione e risultando vincitrice di
diversi concorsi.
Nel 2005 incide il suo primo CD per piano solo, “Volo di
Gabbiani”, che raccoglie musiche da lei composte tra gli 11 e
i 18 anni. Sta lavorando al suo nuovo CD di prossima uscita, da
lei composto, arrangiato ed eseguito in quartetto (flauto, violino,
violoncello e pianoforte) dal titolo “Fluide Risonanze”. La sua
musica viene eseguita in Belgio, Inghilterra da diverse ensemble e
formazioni. Un suo brano è stato selezionato nella scorsa edizione
dello Zecchino d’Oro. Numerose sono le collaborazioni, come quelle
con l’attrice francese Ève Guerrier, il direttore M° Bepi Speranza,
Studio Crescendo Audioregistrazione di Bari, Mondo TV.
GIUGNO
LUGLIO
2015
Film
Sarà trasmesso in TV “Io donna” di Matteo Bonadies
E il sogno si trasformò in realtà
di Paola Russo
Dal libro al cortometraggio
Credo in pochi ci avrebbero creduto che il romanzo
“Io… donna” di Matteo Bonadies (prefazione di Sara
De Leo Pastina, Ed. Giuseppe Laterza, Bari 2006)
sarebbe diventato un film.
Presentato come progetto
per la realizzazione di un
cortometraggio al Ministero dei Beni Culturali, aveva
ottenuto il più alto punteggio dell’anno per i cortometraggi e un congruo finanziamento. E così il progetto
prendeva forma e il corto veniva realizzato: ad annunciarlo
lo stesso Matteo nel 2010 a Campi Salentina durante la 16a
edizione della rassegna nazionale degli autori e degli editori
“Città del Libro”.
Il libro era così messo in produzione per l’EmmeBi Film
Production dello stesso Bonadies (produttore esecutivo Gregory Jason Rossi e Francesco Di Lecce) con la regia di Pino
Quartullo e con un cast di attori di prim’ordine, a cominciare, da Margherita Buy, lo stesso Quartullo, Sergio Rubini,
Giampaolo Morelli, Massimo Wertmuller, Nicola Nocella,
Crescenza Guarnieri che hanno girato il film fra Roma e Corato.
Prima presentazione a Barletta, in una straordinaria serata nel cinema “Opera”. Tutto sembrava finito lì, e invece
il corto fu presentato con successo in diverse occasioni vincendo il “S. Marino Film Festival” come miglior corto, aggiudicandosi il premio speciale alla regia nel “Festival Corto Corrente”, il Premio del pubblico e Menzione speciale
della giuria al “Festival Internazionale di Resena”, finalista
all’“Amarcord Film Festival “di Riccione e da ultimo vincitore del primo premio come miglior cortometraggio al “Video
festival del 2014”, cioè appena un anno fa.
Dal cortometraggio alla proiezione in TV
Tutto finito? Sembrava
di sì, cos’altro ci si poteva
aspettare, dopo tanti lusinghieri apprezzamenti? E
invece è di questi giorni la
notizia che il libro sta per
varcare i confini del piccolo
schermo. Infatti la rete televisiva Mediaset ha acquistato i diritti del cortometraggio
con l’intenzione di metterlo
in programmazione prossimamente su una delle sue
reti televisive.
La realizzazione di un
sogno divenuto realtà. Grande successo di “Io donna”,
ma se chiedete a Matteo quale libro predilige dei tanti che
ha scritto, vi risponderà il suo primo romanzo, autobiografico: Comunque e in ogni caso, recentemente aggiornato e
ristampato a cura della Editrice Rotas, sotto il titolo Anyway
25 anni dopo, il cui titolo è ispirato alla filosofia di un grande pensatore indiano, il dott. Keki Sidhwa di Bombay che
potrebbe essere sintetizzata così: Qualunque cosa di bello
o di cattivo ti succeda, abbi un atteggiamento positivo nei
confronti della vita, Comunque e in ogni caso, Anyway, anche 25 anni dopo”.
BARLETTA
VIA REGINA MARGHERITA 34
Tel./Fax 0883 332 464 · Cell. 393 301 26 75
[email protected] · www.fotorudy.it
LUGLIO
2015
IL FIERAMOSCA
37
Documenti
29 luglio 1656: voto deliberato
dalla fedelissima città di Barletta
Q
uel giorno gli amministratori del Comune, facendosi interpreti del sentimento popolare, di fronte alla
diffusione del pestifero morbo, fecero un solenne voto di cui
riportiamo il testo: la costruzione di una statua d’argento al
patrono della città S. Ruggero. Sarà realizzata esattamente
cento anni dopo, nel 1756.
“Potendo dire con verità che nelle universali miserie che affliggono in questi tempi questo regno: manus Domini tetigit nos,
avendo cominciato a sentire in questa città la mano della Divina
Giustizia, che col flagello del contagio ha dato principio d’alcuni
giorni in qua punire i nostri peccati e scelleraggini. Con l’osservazione della lentezza colla quale s’è visto sin’ora camminare il
male, che non è che fra i limiti di poche cose, abbiamo giudicato
che la Divina Bontà proceda forse con questo tuono per destarci
piuttosto dal letargo delle nostre colpe, ricoverarci sotto il manto
della Divina Misericordia, con avvalerci della protezione dei Santi, che farci cadere tutti inceneriti, dai fulmini del suo giustissimo
sdegno: che però ricordevole questa città di essere stata altre volte
liberata da simili mali di pestilenza dalla Santissima Eucarestia
onde ogni anno nella notte del Venerdì Santo ne celebra l’anniversaria e votiva memoria e per intercessione della gloriosissima
Vergine Maria nostra Signora, e suoi Santi Patroni e Tutelari, ha
determinato con universale voto fare ricorso di nuovo a questi
Santi dai quali altre volte le sono sgorgate le grazie.
Onde noi Sindaco, Eletti e Deputati in nome di tutto il Pubblico ricorrendo nei presenti bisogni alla misericordia di Cristo
Sacramentato, al Santo Legno della Croce, colla quale ha voluto
il Signore onorare questa città con una insigne reliquia, ed al patrocinio della beatissima Vergine e di S. Ruggiero Protettore di
questa città, facciamo voto e giuriamo (intendendo di obbligare
mastropasqua costruzioni s.r.l.
di Antonio Mastropasqua
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Via Romanelli, 10 - 76121 Barletta (Bt)
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38 IL FIERAMOSCA
a tal voto e giuramento
le nostre vite, e di tutti i
nostri cittadini presenti
e futuri) di far fabbricare un trofeo delle divine misericordie, acciò
sia questa città libera
dal contagio: una Cassa o urna d’argento di
valore di scudi duecento, nella quale si debba
portare in processione
per la città il Santissimo Sacramento il Venerdì Santo a sera; di Seduta del Consiglio Comunale del XVII
celebrare inoltre con secolo
pubblica pompa e solenne processione alli tre di Maggio a ciaschedun anno le glorie
del Santo Legno della Croce; di celebrare fermamente e difendere ad esempio della città di Napoli, che la gloriosissima sempre
Vergine Maria nostra Signora fin dal primo istante della sua Concezione fusse preservata dal comune contagio della colpa originale, come sappiamo essersi determinato dal Sommo Pontefice,
con venerare con universal digiuno la vigilia della sua Immacolata
Concezione: e di perfezionare la statua d’argento del nostro glorioso S. Ruggiero, impiegandovi per ogni anno tanto per insino
che s’arrivi alla somma di scudi cinquecento, con digiunare anche
la vigilia della solennità del medesimo Santo nel dì 29 di dicembre. Supplicando intanto N. S. Gesù Cristo per quell’immensa carità, nella quale si è degnato restarsene con noi sotto il velo delle
specie Sacramentali, donarcisi in cibo, ed appellar sue delizie il
dimorar tra gli uomini, a deporre la spada dell’ira sua fulminante
sopra dei nostri capi per i nostri misfatti e peccati. Preghiamo S.
Ruggiero con tutti gli altri Santi nostri padroni a rappresentare le
nostre suppliche alla Regina degli Angeli, acciò questa aprendo le
sue tenerissime viscere di pietà, si degni ricoprirci sotto lo scudo
della sua potentissima protezione, e liberarci da questo nembo de’
Divini flagelli, affinché, scampati da questo imminente naufragio,
possiamo colla piena delli suoi favori ridurci in porto di salute ed
ergerle eterni trofei di gratitudine”.
In Barletta 29 luglio 1656
(Suggello dell’Università)
«Marco Antonio Bonelli, Sindaco; Scipione Elefante, Gian
Battista De Micco, Antonio Amabile, Not. Giuseppe Pacella, Eletti; Orazio Marulli, Giuseppe Pappalettera, Deputati».
LUGLIO
2015
Brevi di Scuola
Scuola media “Manzoni”
premiata dall’ANMIL
La scuola media Manzoni (dirigente prof. Alfredo Basile)
con le classi III E - G - I, è fra i dodici istituti scolastici vincitori
della XIII edizione del concorso nazionale “Primi in sicurezza”
promosso dall’ANMIL, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, e dalla rivista Okay!, sul tema tutti in RAP,
ridurre, anzi, prevenire. La premiazione si è svolta presso la
Camera dei Deputati nella nuova aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari. 250 i partecipanti all’incontro conclusivo del
Concorso; con gli alunni vincitori, anche molti docenti accompagnatori e numerose autorità.
Il concorso è nato per stimolare docenti, studenti e scuole
sui temi della sicurezza sul lavoro e della prevenzione degli
infortuni. Hanno partecipato quest’anno all’iniziativa 4.000
istituti e 1.300.000 studenti. Ai 12 istituti vincitori sono stati
consegnati premi.
Liceo Classico “Casardi”
Assegnata borsa di studio Vanda Verde
Anche quest’anno, com’è tradizione oramai da 20 anni, assegnata
la borsa di studio a un alunno “che si
è particolarmente impegnato durante il suo iter scolastico, approfondendo conoscenze e partecipando
con costanza al dialogo educativo, raggiungendo ottimi risultati”.
Quest’anno il premio è toccato al diplomando Savino Doronzo (sezione
D) del liceo Classico “Casardi”. Gli
è stato consegnato nell’Aula Magna
dell’istituto dalle mani dell’avv. Giuseppe Vernice, marito della
docente scomparsa nell’estate del 1993, l’ultimo giorno di scuola
prima di andare in pensione. Con l’avv. Vernice, a consegnare il
premio il figlio Alberto. Al tavolo della cerimonia anche il preside
prof. Giuseppe Lagrasta, la vice preside prof.ssa Marina Marzocca e il responsabile della redazione di Barletta della Gazzetta del
Mezzogiorno Rino Daloiso, questi ultimi ex alunni della professoressa Vanda Verde.
LUGLIO
2015
Premiati anche…
Nel corso della stessa cerimonia, premiati anche altri alunni
ed alunne che si sono messi in luce nel corso dell’anno scolastico. Fra gli altri ricorderemo Carmelania Bracco 3° posto concorso
“Stradina dei Poeti”, Chiara Porcelluzzi 2° posto premio letterario
Nazionale “M. d’Azeglio”, Francesco Di Salvo 1° premio Concorso di disegno ass. Cesacoop… ed altri, molti altri, specialmente
in campo sportivo e musicale.
Premio “d’Azeglio”, certame poetico
narrativo alla sua sedicesima edizione
Organizzato dalla associazione “Ad Maiora” (presidente Costanza Loscocco), si è celebrato nella Sala Rossa del Castello la
sedicesima edizione del premio letterario “Massimo d’Azeglio”.
Vincitore del premio - patrocinato dalla Amministrazione Comunale di Barletta e dal Consolato della Repubblica di Malta - sono
stati Paolo Paolacci per la narrativa ed Enzo Bacca per la poesia.
Nella sezione vernacolare ha vinto Emanuele Zambetta. Ad intrattenere il pubblico due giovanissimi violinisti, Andrea Riefolo e
Michele Celeste. Molto soddisfatta la promotrice del premio che
non ha potuto però non ricordare i sacrifici e le contrarietà vissute
ogni anno, per far rivivere il premio, per renderlo sempre vivo ed
attuale, per combattere le difficoltà non solo legate alle ristrettezze
economiche ma anche agli impaludamenti burocratici. Alla terza
edizione il premio speciale “Poesipittura”, una combinazione fra
pittura e poesia da parte di quegli artisti che amano accostare queste due espressioni artistiche. Quest’anno a vincere il premio la
poetessa Maria Leone e il pittore Yazid Ait Hocine.
Scuola Elementare “Girondi”
Alunni delle elementari incontrano…
docenti universitari!
In realtà è insolito, ma è accaduto agli alunni della Scuola Elementare “Girondi” plesso “Di Bari” (dirigente Serafina Ardito). In
particolare alunni delle classi II E e II F si sono trovati sui banchi
di una facoltà universitaria. Questi alunni hanno avuto la fortuna
di essere inseriti nel progetto elaborato dalle insegnanti Ortensia
Lattanzio docente sperimentatrice e inoltre Gianna Tarantino,
Daniela Vitobello e Antonella Di Adila. Il progetto “Seme o non
seme?” si inserisce nel programma Sid (Scientiam Inquirendo Discere) voluto dal ministro dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca, dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalle Associazioni Nazionali degli Insegnanti di Scienze Naturali che si è tenuto
nella facoltà di Agraria dell’Università di Bari.
Scopo del progetto è quello di migliorare la qualità dell’insegnamento delle Scienze Sperimentali, potenziando la ricerca didattica e la innovazione metodologica mediante la diffusione del
Metodo IBSE (Inquiry Based Scienze Education).
IL FIERAMOSCA
39
Musica concentrazionaria
Viaggio nell’Europa
delle musiche da salvare
di Luciana Doronzo
R
Francesco Lotoro analizza
alcuni manoscritti e il loro
stato di conservazione presso
gli archivi di Terezìn
ecuperare la musica creata in cattività civile e militare dal
1933 al 1953 costituisce la missione storica e artistica del
pianista Francesco Lotoro, reduce da 23 giorni di ricerca attraverUno dei momenti più coinvolgenti è stato proprio a Birkenau
so capitali e villaggi d’Europa con la troupe del documentario The
nell’incontrare Bogdan Bartnikowski (autore del libro Infanzia dieMaestro (ispirato all’omonimo libro di Thomas Saintourens) diretto
tro il filo spinato), polacco deportato a Birkenau con i familiari dopo
dal regista franco-argentino Alexandre Valenti, prodotto da France
l’insurrezione di Varsavia dell’agosto 1944; Bogdan ha ricostruito
2, France 5, DocLab e Intergea e che sarà trasmesso da numerose
gli ultimi mesi di funzionamento del famigerato Lager e ricordato a
televisioni nell’aprile 2016.
memoria i canti creati nel Block dei bambini di Birkenau.
Un viaggio iniziato a Praga dove Lotoro ha presentato il libro di
Giusto il tempo di esplorare gli archivi musicali dello Auschwitz
Saintourens nella traduzione in ceco e ha incontrato Ivan, figlio del
Museum che si riprende il viaggio verso la Germania, destinazione
compositore Rudolf Karel imprigionato a Pankràc, torturato, colpito
Wuerzburg per incontrare Guido Fackler, docente di Filologia presso
da dissenteria e infine deportato a Theresienstadt dove morì di sfinil’Università di Wuerzburg e colonna della storiografia musicale conmento; grazie alle autorità penitenziarie di Pankràc, il pianista e la
centrazionaria (suo il monumentale libro di 2000 pagine Des Lagers
troupe hanno ispezionato la cella dove Karel scrisse capolavori quali
Stimme, bibbia della musica nei Lager), a seguire Martin Hummel
il Nonet e l’opera I tre capelli del vecchio saggio su fogli di carta
figlio di Bertold, compositore tedesco arruolato nella Wermacht (si
igienica usando matite o carbone vegetale, la cella era poco distante
era prodigato per salvare membri della comunità ebraica), arrestato
dalla sala dove i detenuti venivano ghigliottinati o impiccati, le loro
dagli Alleati e internato a Depot La Tronçais, dove scrisse quartetti
urla avevano lo scopo di intimorire i compagni ancora in vita.
d’archi, pezzi per voce e pianoforte e un maestoso Tantum Ergo.
Si è proseguiti a Terezìn per consultare il materiale musicale (da
Infine il Lager di Buchenwald mimetizzato in un bosco di faggi
manoscritti di Jaroslav Skabrada a frammenti incompiuti di Gideon
(da cui il suo nome) dove il Reich arrivò a uccidere per strangolaKlein), a Brno per incontrare Olga Haasova (figlia di Pavel Haas,
mento sino a mille detenuti al giorno, i cadaveri venivano ammassati
gasato a Birkenau nell’ottobre 1944) e poi in Slovacchia orientale
nel Krematorium e sezionati nello Abteilung Patologie; qui il polacnei più sperduti insediamenti Romungre (l’ultimo a circa 20 km. dal
co Jozef Kropinski si intrufolava di notte indisturbato (le guardie si
confine con l’Ucraina) per fissare sulla carta gli affascinanti canti
guardavano bene dall’entrare in quel posto maleodorante e a rischio
creati dai Roma nei Lager, infine a Bratislava per incontrare la mudi infezioni) e a lume di candela scrisse oltre 400 lavori (di essi ne
sicologa Jana Belisova.
sono rimasti 111).
Poi è stata la volta di Cracovia per incontrare Christof, figlio del
Il 2 giugno, a Barletta, presso la Prefettura, il maestro Lotoro è
polacco Aleksander Kulisiewicz (a Sachsenhausen i medici speristato insignito del titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubmentarono tre volte il vaiolo su di lui, sfuggì alla morte grazie a un
blica Italiana. La cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’Inno di
infermiere che di nascosto gli iniettava l’antidoto) che ricordava a
Mameli da parte degli alunni del “Piccolo Coro Stabile” dell’Istituto
memoria 770 canzoni create in 8 lingue diverse dai suoi compagni di
Comprensivo Pietro Paolo Mennea e subito dopo il Prefetto Clara
deportazione e che, non potendole scrivere, immagazzinò nel cervello
Minerva ha dato lettura del messaggio inviato dal Presidente della
ripetendole continuamente sottovoce tra le labbra per non dimenticarRepubblica Sergio Mattarella.
le; sarebbe impazzito se un infermiere non si fosse messo al suo fianco
I viaggi del pianista barlettano proseguiranno sino a ottobre tra
durante la convalescenza dopo la liberazione e non gli avesse letteralGran Bretagna, Paesi Bassi, USA, Brasile, Australia, Thailandia e
mente “svuotato” la memoria fissando sulla carta musica e testi.
Birmania, dove sarà ricostruita l’attività
Ma i momenti più intensi sono stati vismusicale dei prigionieri Alleati nei Campi
suti presso Auschwitz I e Birkenau; ottenugiapponesi sulla tratta ferroviaria che ispito il permesso dello Auschwitz Museum di
rò il celebre film Il ponte sul fiume Kwai.
entrare sin dalle 5 di mattino per assicurarsi
I risultati di questo immane lavoro
le riprese filmate dei siti prima dell’arrivo
confluiranno nel Thesaurus Musicae Condi studenti e turisti, il pianista barlettano
centrationariae in 12 volumi e 2 DVD
con la collaborazione di storici del Museo
che sarà pubblicata nel 2020; più difficile
ha letteralmente ricostruito la geografia mu(complice una generale indifferenza delle
sicale di Auschwitz I e Birkenau, dal Block
istituzioni preposte) sarà trovare una ade5 dove provava e suonava l’orchestra maguata e spaziosa sede capace di ospitare
schile diretta da Szymon Laks allo Zigeumigliaia di partiture e documenti che sin
nerlager presso il quale si esibivano i Roma
da ora costituiscono un prezioso Patrimosino ai Block femminili dell’orchestra con Il maestro Lotoro e Bogdan Bartnikowski, ex denio dell’Umanità.
dieci mandolini diretta da Alma Rosè.
tenuto polacco a Birkenau
40 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Storia locale
LA BARLETTA-SPINAZZOLA A
120 ANNI DALL’INAUGURAZIONE
Mobilitarsi per potenziare ed evitare la soppressione!
di Michele Grimaldi
L
a citazione presente nel titolo, a differenza di quanto scorre
nei titoli di coda dei films, non è “puramente casuale”.
Infatti utilizzando il titolo del film datato 1903 “L’assalto al Treno
- La grande Rapina al Treno” ho inteso spiegare, in maniera
diretta ed esauriente, le “manovre” che si stanno mettendo in atto,
da un po’ di tempo a questa parte, per far scomparire uno dei tratti
ferroviari più antichi.
Sarebbe quasi superfluo ricordare ai nostri lettori quello che
sta accadendo per la riorganizzazione della rete ferroviaria che
ha portato negli anni passati alla soppressione della fermata nella
nostra Città dei treni Eurostar nella tratta Lecce-Bari-Roma e a
quella ventilata di “rami secchi” quale la Barletta-Spinazzola.
Il tutto ha scatenato una serie di reazioni che hanno portato ad
interrogazioni parlamentari, sedute monotematiche del Consiglio
Comunale, manifestazioni popolari ed altro ancora. Un vero e
proprio scandalo se si pensa che la soppressione della fermata
colpisce un’intera Provincia ed un bacino d’utenza di oltre 500.000
(!!!) persone. E lo scandalo diventa di proporzioni veramente
mastodontiche se si pensa che ad essere colpita è una delle prime
e storiche linee ferroviarie italiane.
Infatti le Ferrovie in Italia nacquero nel Regno delle Due
Sicilie prima ancora dell’unificazione dei singoli stati di cui era
composta la penisola.
Erano passati appena nove anni dall’inaugurazione, in
Inghilterra, della Manchester-Liverpool ma già per tutta l’Europa
si erano accesi entusiasmi e progetti per l’utilizzo di quello che
si era rivelato subito essere un formidabile mezzo di trasporto al
servizio delle persone e soprattutto dell’industria e del commercio.
In Italia, il primo tronco ferroviario, costruito a doppio binario da
Napoli a Granatello di Portici per km 7,640 (la famosissima Napoli-
LUGLIO
2015
Fig. 1 - 1874. Congresso dei Sindaci dei Comuni di Barletta, Andria,
Canosa, Minervino e Spinazzola
Portici), venne inaugurato il 3 ottobre 1839 dal Re Ferdinando
II di Borbone. Il 1° agosto 1842 la ferrovia aveva raggiunto
Castellammare di Stabia e due anni dopo Pompei e Nocera.
Lo sviluppo successivo non fu altrettanto celere, infatti la
linea arrivava soltanto a Capua e a Salerno. Questo in quanto le
caratteristiche del territorio che presentava notevoli rilievi nelle
aree interne, scarsamente popolate rispetto alle coste, rendevano
più convenienti i collegamenti via mare. Tuttavia nel 1846 il
governo borbonico aveva rilasciato la concessione per prolungare
la ferrovia da Nocera fino a San Severino e ad Avellino e all’epoca
si proponevano già collegamenti verso la Puglia.
È doveroso, quindi, sottolineare e dare i giusti meriti alla
meritoria lungimiranza di Re Ferdinando di Borbone che rese, il
suo, il primo stato italiano a dotarsi di una linea ferroviaria.
E pochi anni prima che l’Italia divenisse una nazione e più
precisamente al 1861, risale l’iniziale e geniale idea di dotare la città
di Barletta di una linea ferroviaria. Il primo progetto, presentato
da E. Melisurgo, ipotizza la costruzione di una linea ferroviaria
Napoli-Brindisi-Barletta. Il 21 marzo 1861, la Commissione sulle
Ferrovie Napoletane, insediata dal Ministro dei Lavori Pubblici
De Vincenzi, sancisce la necessità e l’importanza di realizzare una
linea ferroviaria lungo la costa adriatica, dal Tronto per S. Severo,
Foggia, Spinazzola e Taranto, con proseguimento per Lecce ed
Otranto. Sempre nello stesso anno viene redatta una convenzione
fra il Ministro dei Lavori Pubblici Peruzzi, il Ministro delle Finanze
Bastogi ed il barone Talabit per la costruzione della ferrovia
IL FIERAMOSCA
41
Storia locale
Ancona-Otranto.
Nella convenzione era
previsto che i lavori
per la Foggia-Barletta
dovessero terminare
nei primi giorni del
1864, mentre quelli
della tratta BarlettaBari
agli inizi di
luglio dello stesso
anno. Il 18 settembre
del 1862 intanto, si era
costituita la Società
per le Strade Ferrate
Meridionali, che avrà il
compito di gestire tutte
le linee ferroviarie del
meridione d’Italia.
Successivo passo
venne effettuato il
1870 in occasione
Fig. 2 - Progetto definitivo del tronco ferdella proposta dell’ing.
roviario Barletta-Spinazzola
Calicchio, il quale
presentò uno studio di
fattività, si direbbe oggi, per la costruzione del tronco ferroviario
Barletta-Canosa-Spinazzola. Purtroppo “l’impresa” Calicchio
abortì, a confermare, una volta di più, come i tentativi, seppur tali,
servono e non poco, a precedere il compimento di opere a dir poco
importanti.
Dopo lo studio del sig. Calicchio occorre attendere il 1874
quando, durante un congresso dei Sindaci dei Comuni di Barletta,
Andria, Canosa, Minervino e Spinazzola (fig. 1) tenutosi con inizio
“… alle ore 11 antimeridiane nel Palazzo di Città di Barletta”
viene presentato un progetto a cura dei signori Filippo Bianciardi
e Roberto Sangiovanni “… per l’attuazione del tronco ferroviario
Barletta-Spinazzola”. Nella relazione tenuta dal sig. Centaro,
assessore ai lavori Pubblici del Comune di Barletta, si ribadiva che
“… è passata ormai nelle convinzioni di tutti la necessità di una
linea ferroviaria mediterranea che unisca il Tirreno all’Adriatico
e di cui la prima stazione, direi, sarebbe Spinazzola e l’altra
Potenza”. E proseguiva “… Essa se da una parte ha grande valore
strategico, essendo garantita contro qualunque attacco venga dal
mare, ha dall’altra una incalcolabile importanza economica e
commerciale, ravvivando popolose, belle e ricche città del Barese
e del Potentino, agevolando lo scambio de’ prodotti tra dieci
province del mezzogiorno e di tutto questo chi si avvantaggia è
la Civiltà”.
Fig. 3 - La linea ferroviaria Barletta-Spinazzola
42 IL FIERAMOSCA
Il progetto prevedeva che le Città toccate dal tronco ferroviario
sarebbero state Barletta (capolinea), Andria, Canosa, Minervino
per fermarsi a Spinazzola (fig. 2) percorrendo 50 chilometri e 400
metri. La spesa, compreso il valore del materiale mobile, sarebbe
stato di 8 milioni di lire non contando, però, il valore del suolo
da espropriare stimato in circa 400.000 lire. Ma l’idea innovativa
per quei e soprattutto per i nostri tempi, fu che l’intera cifra fosse
autofinanziata dai comuni dato che, come espose in maniera chiara
l’assessore Centaro “… Aspettar tutto dal Governo è cosa vana,
anzi sconveniente. Signori lasciamo al passato il pregiudizio
di certe memorie: i tempi in cui ricorrevasi al governo fin per
la riparazione di un campanile, come mi è occorso leggere in
antiche pergamene di questo Municipio, sono passati nel dominio
della Storia; tutto ci diè chi ci diè la libertà (tutto ci diede chi ci
diede la libertà n.d.r.) e fece la Patria indipendente ed una: se
dobbiamo promuovere l’azione governativa è solo perché a base
di una legge generale, ma l’iniziativa sia nostra”. E poi dicono
che gli alieni non esistono! Da quale pianeta veniva l’assessore
Centaro per rifiutare in partenza l’aiuto del Governo?
Ma il tutto restò (ahimé!) solo sulla carta. Dopo quasi quindici
anni di discussioni però, il 20 giugno 1888 venne finalmente
stipulata una convenzione a favore della Società Strade Ferrate
Meridionali per la costruzione delle linee ferroviarie Rocchetta S.
Venere (attuale Rocchetta S. Antonio)-Gioia del Colle e BarlettaSpinazzola. Tale convenzione fu resa esecutiva con la Legge
5550 del 20 luglio 1888, con una spesa prevista di lire 7.994.460.
Passarono precisamente sette anni e il 1° agosto 1895 fu inaugurata
la linea Spinazzola-Barletta, e si realizzò così il collegamento tra
la ferrovia Foggia-Rocchetta-Gioia del Colle e Foggia-Barletta
-Bari.
La linea segue per un tratto quella per Foggia, poi diverge a
sinistra presso la zona archeologica di Canne.
Percorre poi sulla destra dell’Ofanto, dopo aver aggirato ad
Ovest le rovine del castello di Canosa, la linea attraversa la statale
Canosa-Cerignola e dopo aver superato la stazione di Canosa di
Puglia la linea continua con frequenti trincee serpeggiando in lenta
salita tra le ondulazioni delle Murgette di Canosa. Abbandona poi
la valle dell’Ofanto seguendo la direzione di quella del Locone
e continua a salire avendo sulla sinistra le Murge. Infine sale in
curva, dirigendosi verso Ovest e dopo alcune brevi gallerie arriva
alla stazione di Spinazzola.
I primi anni di vita della ferrovia trascorsero tranquilli e il 30
giugno 1906 (fig. 3), passò sotto la gestione delle Ferrovie dello
Stato. Nel 1914 si aprì una breve diramazione da Barletta Stazione
a Barletta Scalo Piroscafi di circa 2 chilometri e mezzo.
Negli anni ‘30 entrano in servizio le prime “littorine” sulla
linea, mentre il 15 Settembre 1938, allo scopo di collegare
meglio il centro abitato di Spinazzola con la stazione ferroviaria,
si realizzò una breve linea ferroviaria di circa 2 Km che, dal
piazzale esterno della stazione di Spinazzola, segue la strada
statale fino a terminare nella stazione di Spinazzola alle porte
del paese. Per le sue caratteristiche la linea venne, sin dalla sua
inaugurazione, utilizzata “a spola” (andata e ritorno n.d.r.) con una
sola automotrice.
Fatti bene i conti per ottenere un’importante conquista civile
sono occorsi una cinquantina di anni ed ora … quella linea tanto
agognata e sudata, nel vero senso della parola, è stata considerata
dalle Ferrovie dello Stato tra i “rami secchi” da tagliare.
Con la soppressione delle fermate, parlando della linea BarlettaSpinazzola, siamo all’ennesimo capitolo del depauperamento
o se volete sottrazione (vogliamo essere politically correct!)
sistematica dei “beni” della nostra terra.
LUGLIO
2015
Solidarietà
Con la “Mensa S. Ruggero, vescovo” in via Barberini 253
a Barletta si completano i servizi offerti dalla Caritas cittadina
di Lorenzo Chieppa
N
ell’ambito delle attività caritatevoli, che una comunità
civile e religiosa deve garantire al fratello meno fortunato, non può mancare un contenitore sociale che attraverso un
sistema di accoglienza multi funzionale, preveda il sostentamento
alle esigenze primarie di ogni essere umano, quali cibo, igiene
della persona, indumenti ma soprattutto il conforto, parola desueta consumata nei romanzi di altri tempi o in qualche trattato di
sociologia.
Il nostro impegno come volontari nasce da queste semplici parole, perché servire un pasto ad un fratello bisognoso o dargli la
possibilità di farsi una doccia o lavare i suoi panni presso le nostre
strutture è il gesto più semplice quasi automatico, ma se fatto con
amore e rispetto edifica in noi la consapevolezza che qualcosa può
cambiare anzi deve cambiare.
Fin dai primi di settembre 2014 l’intero progetto della “Caritas
cittadina” lo abbiamo immaginato come una ripartenza, con una
serie di interventi che mettessero al centro di ogni iniziativa “la
persona” con i suoi bisogni le sue necessità, le sue paure, per
questo abbiamo ritenuto dare dignità ai luoghi dell’accoglienza,
dell’ascolto, della tolleranza.
Per volere di S.E. l’arcivescovo Giovan Battista Pichierri,
dell’economo diocesano Mons. Angelo Di Pasquale, del vicario episcopale Mons. Filippo Salvo si era pensato di metter mano e ristrutturare il luogo simbolo dell’accoglienza a Barletta, il “contenitore
di Via Manfredi” struttura polifunzionale al cui interno i volontari
nella sua nuova veste dal 22 dicembre scorso offrono agli ospiti e a
chi chiede aiuto, servizi e consulenze solidali rivolte alla soluzione dei loro molteplici bisogni, dall’igiene della persona alla distribuzione di alimenti, all’assistenza medica generica e specialistica,
all’assistenza legale, al ricovero notturno; bene con questi presupposti abbiamo pensato anche di rimodulare e ampliare la mensa, dare
maggiore fruibilità a chi versa nel bisogno e alle famiglie, a chi non
ha il coraggio di mostrare la sua debolezza, il suo disagio, abbiamo
pensato di trasformare ciò che di sociale può avere un pranzo veicolato, in un pasto da servire al povero, a chi anche momentaneamente
ha perso la speranza, un luogo dove gli accessi e la concessione del
pasto possano essere un segno di riconciliazione con il suo prossimo
e non la mera distribuzione di un aiuto, ogni servizio viene svolto
sulla base di orari e giorni stabiliti nella nostra carta servizi.
Dal 22 dicembre a tutto maggio i nostri volontari hanno erogato in maniera continuativa nelle strutture i seguenti servizi ad
altrettanti ospiti:
- Servizio Docce: 802 richieste.
- Servizio Lavanderia: 487 ospiti ne hanno fatto richiesta.
- Servizio Barberia: oltre 100 ospiti ne hanno fatto richiesta.
- Servizio Indumenti e calzature.
- Servizio Distribuzione alimenti: sono stati distribuiti oltre 170
quintali di derrate alimentari.
- Servizio di ascolto: giornaliero dal lunedì al venerdì dalle 18,30
alle 20,30.
LUGLIO
2015
- Servizio Medico e ambulatoriale: medico generico
mercoledì, terapia del dolore, fisioterapista lunedì,
dermatologo martedì.
- Servizio UdS in partenariato con gli scout assoraider
abbiamo distribuito oltre
300 litri di latte, 100 litri
di the, coperte e indumenti
fino al 30 aprile 2015.
- Servizio Mensa sociale 120
Lorenzo Chieppa, responsabile delpasti giornalieri 40 di essi
la Caritas barlettana
a totale carico delle Caritas
parrocchiali. Con l’ampliamento della Mensa di via Barberini,
verranno assicurati fino a 300 pasti al giorno di cui il 50% in
asporto da famiglie e pensionati.
Dal settembre 2014 la presenza attiva dei nostri volontari
sul territorio ha permesso attraverso interventi specifici, alcuni
in partenariato con i servizi sociali della città di Barletta, e un
attento monitoraggio, di risolvere definitivamente il problema
dell’emergenza casa per 4 distinti nuclei familiari; per tre di loro
si è provveduto a stipulare regolare contratto di fitto, utilizzando
in maniera paritaria PIS e Patto anticrisi Caritas italiana, il quarto
è stato accolto in una stanza famiglia ad hoc allestita presso la
nostra accoglienza notturna.
Emergenza freddo dal 30 dicembre al 7 gennaio si è avuto
modo di collaudare con la protezione civile comunale e le altre associazioni di volontariato una esperienza in emergenza e di pronto
intervento. Sono stati ospitati presso una struttura pubblica i senza
tetto, italiani e stranieri (circa 40 unità), per i nuclei familiari con
minori è stata allertata l’unità di crisi presso Via Manfredi con la
presenza di un nostro volontario per le ore notturne. Tutti hanno
usufruito del pasto caldo e del servizio di colazione mattutino.
Convenzioni - La Fondazione Casa del clero e la Caritas cittadina hanno provveduto a stipulare convenzioni con il Tribunale
dei minori per l’affido a sconto di pena, Banco del farmaco, Associazione Orizzonti, convenzioni per il recupero delle eccedenze
alimentari e da ultimo è stato validato il “Cantiere di Cittadinanza”
che permetterà fino a 6 persone di lavorare per 4 ore giornaliere,
consentendo di affrontare la quotidianità con maggiore prontezza
e poter far fronte anche agli eventi occasionali o di emergenza.
Accoglienza notturna - Attualmente, in Via Manfredi, siamo
in grado di ospitare fino a 20 unità divise sui due piani, 10 di loro,
nostri concittadini sono stati ospitati nella struttura per lungo tempo, non potendo provvedere autonomamente al loro sostentamento in maniera continuativa, oggi tutti hanno potuto rientrare nelle
loro famiglie, alcuni, anche con l’aiuto dei servizi sociali, sono
stati orientati verso strutture di recupero specifiche, non averli accolti per loro l’alternativa sarebbe stata la strada.
IL FIERAMOSCA
43
44 IL FIERAMOSCA
LUGLIO
2015
Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
Dopo lungo insegnamento nella scuola e appassionato lavoro nel suo studio, il Maestro pittore, scultore e grafico - stimato esponente della cultura barlettana - ci ha lasciato a 102 anni compiuti (27- 11-1912 / 16-5-2015) col
ricordo delle sue opere documentate in una pubblicazione autobiografica. La sua figura (foto centrale) a schema
risolto sarà leggibile al 61 orizzontale.
1
2
3
4
5
6
17
7
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30
32
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20
24
28
14
60
64
67
69
70
Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*)
(Soluzione a pag. 48)
Orizzontali
Verticali
1. Si dipana sull’arcolaio. - 6. Un frenetico schiamazzo.
- 11. Agglomerati di case. - 17. Il terreno del sito. - 18.
Nome di donna e di farfalla. - 20. Scrive con una sfera. 21. Ruscelletto. - 22. Studiosi di fenomeni insoliti. - 26.
Indica posta aerea. - 27. Caserta. - 28. La via che univa
Roma al Piceno. - 29. Una malattia articolare. - 31. Un
centesimo. - 32.* Filippo di una traversa di via Madonna
della Croce. - 33. È una lega di rame e zinco. - 35. È frutto
di apprendimento e conoscenza. - 36. Il tempo dell’anticamera. - 38. Si curano per rimarginarle. - 41. Ne ha molti
il latifondo. - 43. Inutili, vani. - 44. Modena. - 45. Breve
giorno. - 47. Un vettore spaziale statunitense. - 48. Il nome
di Banfi. - 49. Dopo, più tardi. - 50.* Ci rappresenta… alla
grande. - 52. Oscura, tetra. - 53. Otto a Milano. - 54. Ritroso, riluttante. - 57. S’impaccia e si fa rossa. - 60. Fiume
svizzero. - 61.* (il nostro Artista). - 65. Bieca, sospetta.
- 66.* Lo stato di cui è console Bonadies. - 67. Il poeta
(premio Nobel) Thomas Strarns. - 68. L’ebreo biblico fulminato con la moglie. - 69.* Lo è la città di Barletta per
devozione alla Madonna. - 70. Iara piccola.
1. Le fanno i militari. - 2. Se le dà il borioso. - 3. Teocoli dello spettacolo. - 4. Alberto Angela. - 5. Un verbo a fine nevicata. - 6. I firmati della
moda. - 7. La più importante agenzia giornalistica italiana. - 8. Punti epidermici. - 9. Copre l’amo. - 10.* Rosa che ha prefato “Italo Calvino” di
Lagrasta. - 12. Son di chiesa assidue e minuziose. - 13. Tito Boeri. - 14.*
L’antico spiazzo di largo San Nicola. - 15. Lo formano tre persone. - 16.*
Lo scomparso Raffaele, già presidente di “Storia Patria”. - 18. Diversi,
differenti. -19. Superiore alla media. - 22. I muri della stanza. - 23. Quote
di pagamenti. - 24. È Nova nel foggiano. - 25. Amò Tristano. - 28. Giacere
a faccia in su. - 30. Priva d’attitudini. - 32. Si attribuiva al suo morso il
“ballo di San Vito”. - 34. Entusiasmanti, eccellenti. - 35. Il più anziano
degli omonimi in famiglia. - 37. Il monte ove si arenò l’arca di Noè. - 38.
Annuncia gli ospiti a “Che tempo che fa”. - 39.* La via dell’ex sede di
Teleregione. - 40. Il compagno di Eva. - 42. Luisa-Rosaria con più snellimento. - 44.* La faceva a richiesta Piripicchio. - 46. Uno spettro di colori.
- 49.* La faceva il “trabucco”. - 51. I cantieri delle costruzioni. - 54. Dati,
restituiti. - 55. La prima delle sorelle Gramatica. - 56. Un diffuso nome
arabo. - 57. Un indumento da officina. - 58. Comprende l’antica Persia. 59. La capitale di Samoa. - 62. Lo usa l’acconciatore. - 63. Arti pennuti.
- 64. La banca vaticana.
LUGLIO
2015
IL FIERAMOSCA
45
Maestro Dunnel
Conte Cagliostro
Esponete il vostro problema,
massima riservatezza e segretezza.
Il mago dell’amore, Maestro Dunnel,
Conte Cagliostro, Capurso Giuseppe
astrologo, parapsicologo, chiromante, erborista, ecc.
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riceve a Molfetta (BA) in Via Madonna degli Angeli,
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LUGLIO 2015
Tel. 080 397 63 82 - Cell. 34 77 33 22 83
Sei un giovane tra i 15 e i 29 anni?
NEET? Allora Garanzia Giovani fa per te!
COS’È GARANZIA GIOVANI? Dal 1° maggio 2014 è partita in
Italia Garanzia Giovani (Youth Guarantee), il piano europeo con cui
Stato e Regioni s’impegnano a offrire ai giovani tra i 15 e 29 anni, che
non studiano e non lavorano (Neet), un percorso personalizzato di
formazione o un’opportunità lavorativa. Garanzia Giovani rappresenta un’iniziativa concreta che può aiutarti a entrare nel mondo del
lavoro, valorizzando le tue attitudini e il tuo background formativo e
professionale.
QUALI SONO LE MISURE PREVISTE PER I GIOVANI? Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati,
incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici
e privati coinvolti. Inoltre, per stabilire in modo opportuno il livello
e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l’efficacia, si è
scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto della
distanza dal mercato del lavoro, in un’ottica di personalizzazione
delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche,
familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di calibrare la misura dell’azione in favore delle necessità e delle attitudini del
giovane.
QUALI I VANTAGGI PER LE IMPRESE CHE ADERISCONO A
GARANZIA GIOVANI? Il piano oltre ad essere un’importante occasione per i ragazzi, trova nelle imprese di tutti i tipi numerosi benefit
che permettono di investire su giovani motivati per rinnovare ed incrementare così il loro capitale umano.
A tale proposito PROMETEO ONLUS è impegnata, nell’ATS
#misuregiovani#puglia in cui Forpuglia è capofila, insieme ad altri
enti di formazione e molti partner quali Obiettivo Lavoro, Legacoop,
CNA, Distretto dell’Informatica e Distretto della Creatività, scuole ed
enti di formazione dislocati su tutto il territorio Regionale nella promozione dei servizi previsti dal piano.
Per le cooperative, le aziende, gli ordini professionali, i liberi professionisti ed associazioni che vorranno aderire all’iniziativa, è prevista, la possibilità di attivare dei tirocini formativi, di durata semestrale
(il numero dei tirocinanti sarà proporzionale al numero dei dipendenti) con il quale le aziende possono valutare, conoscere e scegliere i
ragazzi più idonei al proprio fabbisogno, con i quali eventualmente
instaurare un rapporto di lavoro. Garanzia Giovani prevede un sostegno economico per i tirocinanti, pari a massimo 450 euro
mensili erogati direttamente dell’INPS; rappresenta, pertanto,
un’opportunità per far confluire sul nostro territorio un incentivo volto
a migliorare le condizioni sociali ed economiche con ricadute positive
per l’intera comunità locale.
Al termine dei tirocini formativi sono previsti bonus occupazionali a tutte le aziende che vorranno continuare i rapporti lavorativi con
i giovani producendo delle nuove assunzioni a tempo indeterminato,
determinato e anche part time. Gli incentivi previsti da Garanzia
LUGLIO
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Giovani per le assunzioni variano a seconda della tipologia di contratto da e
1.500,00 a e 6.000,00 e sono cumulabili con tutti gli incentivi e sgravi previsti
dalla normativa sui rapporti di lavoro e dal JOB ACT. Inoltre le imprese possono al termine del tirocinio richiedere una formazione del tirocinante ex-post,
sempre finanziata, per rifinire la preparazione del ragazzo.
COME FACCIO A PARTECIPARE? Se sei un ragazzo per aderire al
progetto dovrai registrarti sul portale Sistema Puglia (http://www.sistema.
puglia.it/) cliccare sul Banner Garanzia Giovani su “Iscriviti al Progetto –
Procedura di Adesione” e compila il modulo on line).
Successivamente verrai contattato dal CPI (Centro per l’impiego) di
competenza per un colloquio di profiling e successivamente dovrai procedere alla scelta dell’ATS (nel nostro caso #misuregiovani#puglia) che avrà
premura di prenderti in carico, e procedere con le misure di orientamento,
formazione ed inserimento lavorativo.
Se invece sei un’azienda visita il nostro sito www.giovaniopenspace.
org clicca su Garanzia Giovani - Imprese e scarica e compila il modello di vacancy per la disponibilità ad accettare tirocinanti e rimandare il tutto a info@
giovaniopenspace.it
GARANZIA GIOVANI: UN’IMPRESA PER IL TUO FUTURO! Sono
già numerosi i ragazzi che hanno aderito a Garanzia Giovani con l’ATS
#misuregiovani#puglia e che hanno iniziato a svolgere le misure del programma.
PER SAPERNE DI PIÙ. Il 15 luglio 2015, nell’elegante cornice dell’auditorium del GOS, si svolgerà il concorso di moda “GOS my FASHION” a cui
parteciperanno 25 concorrenti - singolarmente o in gruppo - provenienti da
tutta Italia, che presenteranno le proprie creazioni in passerella.
GOS MY FASHION è un’iniziativa promossa dal Giovani Open Space di
Barletta, dedicata ai giovani fashion designer, modellisti e sarti in erba che
non abbiano ancora compiuto 35 anni d’età, finalizzata alla ricerca di una
nuova generazione di stilisti emergenti per lo sviluppo futuro del Made in
Italy. (tutte le info sul concorso http://giovaniopenspace.org/eventi/concorsodi-moda-gos-my-fashion ).
Durante l’evento il dott. Saverio Lapi interverrà illustrando i contenuti e le opportunità offerte dal PON Garanzia Giovani.
Per ogni altra informazione, dubbio o chiarimento visita il nostro sito
www.giovaniopenspace.org nella sezione Garanzia Giovani - FAQ oppure
contatta i nostri Youth Corner attivi dal Lun-Ven 09.00-13.00 e Mar-Gio
16.00-19.00 presso le sedi di Trani e Barletta:
Youth Corner BARLETTA c/o Laboratorio Urbano Gos: Dott. Saverio Lap - Viale Marconi, 49 - 76121 Barletta - tel. e fax 0883.310214
e-mail: [email protected]
Youth Corner TRANI c/o Ifor Prometeo: Dott.ssa Roberta Pini - Via
Andria, 157 - 76125 Trani - tel. 0883.500536 - fax 0883.492461 - e-mail:
[email protected]
IL FIERAMOSCA
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Brevi di sport
Canottaggio
Paola Piazzolla oro a Lago di Patria
Superlativa impresa di Paola Piazzolla ai campionati italiani giovanili di canottaggio nelle acque campane di
Lago di Patria. La
diciottenne atleta
barlettana, allenata da Cosimo
Damiano Cascella della Lega Navale di Barletta, è
la nuova campionessa italiana nel
doppio femminile
under 23 pesi leggeri. L’impresa condivisa con la genovese Bianca Laura
Pelloni del Gruppo Sportivo Speranza. E questo è il terzo titolo conquistato da Paola dopo quelli vinti nel 2012 a
Piediluco (singolo ragazze) e nel 2014 a Brindisi (under 23
pl indoor). In forma, dunque, in vista dei prossimi mondiali di Plovdiv (Bulgaria) in programma dal 23 al 26 luglio.
Questo successo le ha anche spianato il lasciapassare
per i Campionati assoluti di Ravenna il 12 e 13 settembre
prossimi.
Ciclismo
In cento al trofeo “Fieramosca”
Quinta edizione del Trofeo “Ettore Fieramosca”, gara ciclistica organizzata dall’Asd Team Fieramosca bike di
Barletta che si è svolta per le strade cittadine. Cento i partecipanti che hanno gareggiato sui 65 km della impegnativa prova con partenza e arrivo sul lungomare “Mennea”
e attraversamento per le vie del centro storico, prova che
è stata inserita nel calendario nazionale CSAIN. Vincitore
della prova Alfonso d’Errico di San Severo che ha preceduto Vito Bruno di Lecce e Antonio Dambrosio di Altamura. Quarto classificato, il barlettano Giuseppe Milillo,
campione italiano in carica tra i veterani e presidente del
Team Bike Fieramosca. In campo femminile ha vinto Grazia Mastrangelo di Foggia.
Tennis
Il CT Barletta retrocesso
Il Circolo Tennis “Hugo Simmen”, battuto in casa dal Tennis Club Ambrosiano per 6-0, condannato alla retrocessione in serie B.
Arnaboldi b. Luca Scelzi 36, 63, 60; Pirani b. Lapalombella
Soluzione di pag. 45
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Tiro con l’arco
Loredana Spera nona ai mondiali
di Yankton (Stati Uniti)
Loredana Spera non ce l’ha fatta a portare a casa una medaglia, ma il suo nono posto ai Campionati Mondiali di
Yankton ci deve lasciare egualmente soddisfatti della sua
eccellente partecipazione alla gara iridata. Loredana (Polisportiva Arcieri del Sud, allenata da Vincenzo Lionetti)
oltre a classificarsi nona nella gara individuale, è arrivata
ai quarti di finale della gara a squadre insieme a Vanessa
Landi e Lucilla Boari. Nel singolo, dopo aver battuto 6-0
le prime due avversarie, è stata piegata per 6-5 nei quarti, eliminazione alla quale hanno certo contribuito le non
ideali condizioni meteorologiche quali raffiche di vento e
pioggia. Non è che queste avversità non coinvolgessero
anche la sua antagonista, ma in questi casi più che la bravura finisce che a determinare l’esito di una gara può essere l’estemporaneità di un imprevedibile colpo di vento.
Il “Premio Pietro Mennea” a Sabrina Scommegna
Il Rotary Club di Barletta ha organizzato una serata all’insegna del mondo giovanile, in omaggio al mito e campione di tutti i tempi, Pietro Mennea.
È stata una serata di grande interesse che ha visto, quale protagonista la giovane campionessa di Tiro con l’arco
Sabrina Scommegna, della Società Sportiva “Arcieri del
Sud”, alla quale, l’apposita Commissione, ha attribuito
l’ambito “Premio Pietro Mennea”, giunto alla sua terza
edizione.
Calcio giovanile
L’Athena Barletta vince
ai “Giochi in Magna Grecia”
Grande inaspettato ma non per questo meno meritato
successo dell’Athena Barletta ai “Giochi in Magna Grecia”
organizzati in collaborazione col Comune di Policoro e disputati a Scanzano Ionico e Montalbano. Questi giochi hanno riunito in un’unica manifestazione numerose discipline
sportive a livello giovanile e la nostra compagine partecipava nel torneo di calcio riservato alla categoria “giovanissimi” classe 2000. I giovanissimi atleti, allenati da Lello
Francavilla e Francesco Paolo Sequenza, hanno dominato il
quadrangolare battendo nella prima fase la Pro Italia Galatina, la Gallozzi Salerno Porto e il Real Kroton. Quindi hanno
superato l’Ap di Nicola Di Leo Trani e lo Sportinsieme Sogliano nella finale per il titolo. Fortissima la difesa che nel
corso del torneo ha incassato un solo gol!
Calcio
Il “Team 28” vince il Torneo UISP
Il “Team 28” di Barletta ha vinto per il secondo anno consecutivo la fase provinciale del campionato amatoriale di
calcio organizzato dall’UISP BAT. In finale la formazione allenata da Angelo Damato e Mimmo Filannino ha sconfitto
ai rigori la Liberty Trani dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. La rete per la compagine barlettana è stata realizzata
da Alessandro Di Palo. Questa vittoria consentirà al “Team
28” di rappresentare la Bat nella fase regionale.
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64, 62; Galovic b. Faggella 62,62; nei doppi Galovic-Longo
b. Faggella-Lapalombella 63, 75; Pirani-Arnaboldi b. Scelzi D.-Scelzi L. 64, 76.
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Brevi di sport
Calcio a5
Brasilea Barletta vince il campionato provinciale
La Polisportiva Brasilea Barletta, allenata da Luigi Dimastromatteo e Cosimo Stella, si è aggiudicata la vittoria
finale del campionato provinciale “BAT giovanissimi” di
calcio a5, confermando il successo ottenuto nella stessa
categoria nel calcio a 11. In un girone con altre cinque
formazioni giovanili, i ragazzi si sono distinti per la continuità del loro rendimento vincendo nove partite sulle
dieci disputate. A consuntivo, la Brasilea ha concluso il
campionato con 27 punti, tre in più della Liberty Canosa
classificatasi al secondo posto, con il miglior attacco (77
reti) e la migliore difesa (24 reti subite).
Atletica Leggera
Incantalupo oro e argento
ai campionati di Rieti
Dopo l’argento nella categoria “Promesse” ai campionati italiani giovanili di atletica
nei 400 metri piani (singolo),
Vito Incantalupo sulla stessa
pista di Rieti ha conquistato il
titolo nella 4x400 insieme ai
suoi compagni dell’Enterprise
Sport@Service Benevento. Incantalupo, capitano della sua
squadra, ha corso la staffetta del miglio in ultima frazione sempre in testa, con un tempo complessivo di 3’15”28.
Notevole anche la gara singolo dove, l’atleta allenato da
Alighiero Tarquini ha concluso la sua fatica con l’eccellente tempo di 47.71, battendo in volata Marco Lo Verme
(47.73) e Michele Tricca (47.77).
Football americano
Ottavo posto per i Mad Bulls Barletta
Bell’annata, da mettere in bacheca, quella della squadra
de MAD BULLS di Barletta, che hanno ottenuto cinque vittorie ed una sola sconfitta ed ingresso per la prima volta
tra le migliori sedici compagini nazionali, nel campionato
nazionale di football americano. L’unica sconfitta esterna,
rimediata a Bari contro i Patriots, nei quarti di finale playoff, fa però da contraltare alla entusiasmante vittoria nel-
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Festa dello Sport
800 alunni nel Castello svevo
Circa ottocento gli alunni che hanno animato la “Festa
dello Sport”, iniziativa organizzata presso i giardini del
Castello di Barletta dalla delegazione del CONI della
provincia Barletta Andria Trani a conclusione del triennio che ha visto le scuole elementari della BAT aderire
al progetto “Sbam!”, realizzato di concerto con la Regione Puglia.
È un progetto regionale che rientra nel piano per la
promozione della salute nelle scuole.
la sfida di Wild card contro il Brindisi Bucks - grande comprensibile soddisfazione del presidente Manuel Marzocca
e dell’allenatore Calò. L’ottavo posto nel ranking del Cif9
e la dodicesima piazza nella classifica finale della FIDAF
rappresentano motivo di grande orgoglio per i Mad Bulls
Barletta e fanno guardare al futuro con ottimismo.
Taekwondo
Cinque barlettani in gara a Plovdiv
Cinque barlettani praticanti del Taekwondo sono stati
convocati per i prossimi campionati mondiali in programma per fine agosto a Plovdiv (Bulgaria).
Essi sono Giuseppe Cafagna, Massimo Di Palo, Doriana
Lacerenza, Giuseppe Lanotte e Luigi Terrone. Il più esperto dei cinque esponenti della nostra rappresentanza è
Giuseppe Lanotte, campione europeo in carica, mentre il
fratello Ruggiero Lanotte aspira a un posto di arbitro.
Maratona
La 100 km del Passatore. Cospicua presenza
della nostra rappresentanza
100 km da Firenze a Faenza in onore del mitico bandito
di quelle terre, il famoso “Passatore”, figura popolare del
folclore romagnolo. Una super maratona che si snoda attraverso l’Appennino tosco-emiliano, percorso segnato
da notevoli dislivelli. A partecipare, quest’anno, Angela
Gargano, alla sua decima partecipazione, Mariella Di Leo,
alla seconda, Gionata Cedrola e Nicola Laporta alla loro
prima partecipazione e altri cinque barlettani, in nove
hanno tagliato il prestigioso traguardo.
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Vernacolo
A fest da Madonn
di M’arress
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e raccont c’ cos cap’tett
ioun di poch volt ca M’arress
che v’dè a fest da Madonn
ascennett a Barlett.
U fagugn ier assè,
satt a lumnerie nan s’ putav cammnè.
Tutt sudat, cammeis e calzoun appezzecat,
sciv cammnen cu cors rat rat e crestian.
T’nav ma’memm, u criatour mei a man a man,
tutt na volta a sentibb gredè e scecamè
mezz a fadd accom a na s’ran.
“ Madonn, Madonn femm a grezie, aiutetm,
è pers u criatour, u t’nav mezz e vrezz!”
A gacc’ tuttquent auuantemm,
scemm n’enz e rat a truerl accom e pezz!
“Nan le fett appost, u tnav sempr che mà
stav a pighjè i sold che fell scì sop a giostr!”.
Mentr stemm dè, a tutt i barlettan a dumannè,
v’demm nu criatour da luntan
sop e spedd d’ nu crestian.
R’dav, cantav e ballav,
accom sop a nu cavedd su purtav!
“Firmt, a cars è fnout!”, quenn n’enz a mà arruett.
Ringrazibb u s’gnar e a Madonn du Sturpeit d’ Barlett!
Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTA
tel. 0883 331 566
barletta@otticalamusta
www.otticalamusta.it
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L’angolo della poesia
La mamma
Giorno dopo giorno
mi sveglio la mattina
abbozzando una risatina.
Ogni giorno è un’impresa,
affrontarla, sì che pesa.
I bambini d’accudire,
la casa da pulire,
i panni da stirare
e i conti da far quadrare.
Giorno dopo giorno,
anno dopo anno,
la mia vita va in affanno.
Fin che i bimbi crescono
e poi da casa escono,…
da soli o in compagnia
rientrano sempre a casa mia.
I letti da rifare,
la cucina da preparare,
i nipotini d’accudire,
le storielle da ridire.
Giorno dopo giorno,
anno dopo anno,
questa vita non è uno sballo.
A. Fioravante Esperti
Porto
Dove il mare lambisce la terra
a ridosso di un vecchio castello,
lì, cogliendo l’attimo,
ci si potrebbe trovare,
un semplice posto,
un piccolo spazio di sogno.
E così ora mi accade.
Dirò
di un ciuffo di piante,
crassulacee fiorite
di fiori gialli minuti,
miracolo di crescita,
che hanno trovato da radicare
su poco terriccio,
capitato sulla cresta
di un tratto di scogli
ai bordi di una rada marina.
Ed è qui
il bello della scena:
alla luce del sole
i piccoli fiori gialli
sono seducente recapito a farfalle,
e il palpitare di colori, di ali tatuate,
di petali imbellettati, è una festa,
vi giuro, una festa!
Emanuele Dicuonzo
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Piccoli morsi
dell’amore cannibale
Vieni, diceva con la voce intinta
nel più profondo miele, vieni che ti
sbrino il cuore, ti sciolgo
questi ghiacci eterni, ti lancio
l’autostima in orbita, in eccesso
di erezione l’ego, ti titillo
la vanità. E intanto pregustava
il sangue come un trofeo di caccia,
uno stendardo, e affilava la lama.
Perché l’amore non è faccenda
per gente sana, t’insinua l’illusione
della felicità da bere a sorsi
ma poi ti atterra, ti divora a morsi.
Paolo Polvani
In un momento di relax mi sono
divertita a commentare questa bella
poesia del poeta barlettano Paolo
Polvani, che ho avuto la fortuna di
conoscere qualche anno fa.
Davvero insolita questa lirica
d’amore di Paolo, fuori dai canoni di
filoni e generi letterari che celebrano il
più declamato dei sentimenti umani e il
più trito. Una sorta di “amore criminale”
descritto nel suo cruento evolversi;
narrato non come passione ma come
insania, non quale dono ma furto, non
fusione di anime e possesso di corpi ma
prepotente fagocitare che assimila l’altro
in me e a me.
Vieni - vieni è la voce suadente che
promette il dolo, e il miele sarà ben presto
fiele.
Sbrinerà, scioglierà i tuoi ghiacci ma
affogherai nell’acqua.
Avrai l’autostima in orbita ma ti
disintegrerai nel nulla.
Raddrizzerà il tuo Ego, ma poi sarai
nessuno. E come un solletico sarà dolore
la tua vanità.
Questo sembra dire il poeta attraverso
una serie di metafore, per poi varcare il
campo semantico della caccia. E senti
l’odore ferruginoso del sangue e del
coltello mentre la coppia di termini trofeo
e stendardo inneggiano al trionfo del
predatore.
È la “patologia” che ruba la scena al
“pathos”; è l’umana sete di felicità che ci
si illude di poter placare amando; e non ti
accorgi che t’ha fatto volare in alto e sei
precipitato, ti ha promesso nutrimento e s’è
nutrito di te, selvaggiamente ti ha divorato
a piccoli morsi.
Geniale l’utilizzo dei termini titillare
ed erezione in un contesto lessicale e in un
campo semantico diverso da quello cui di
norma appartengono, il che contribuisce a
ricordare al lettore che l’Eros non manca
in questi versi; si è solo consapevolmente
trasformato in quello che in fondo è
l’Amore: possesso, prepotenza, violenza,
intrusione, invasione, strappo, e a volte
persino eutanasia di un’esistenza. Un
gioco “d’azzardo”, un gioco senza regole
o, se volete, il più strano gioco di ruoli, in
cui carnefice e vittima si confondono, si
inseguono, si incontrano e si scontrano, si
perdono e si ritrovano, e così all’infinito.
Solo tredici versi, in cui Polvani fa
sfoggio della sua perizia compositiva, del
suo personalissimo stile, del suo genio
poetico.
Da notare, in quanto a forma, il
costante ricorso all’inarcatura (più o meno
forte) fino al dodicesimo verso: non c’è
enjambement fra gli ultimi due versi, forse
a voler placare il rincorrersi dei concetti,
che si avverte in tutta la lirica, optando
per una chiusa statica che renda bene
l’irreversibilità della situazione. E, tra
l’altro, sono gli unici versi a rimare, in una
rima... baciata.
Francesca De Santis
Paolo Polvani è nato nel 1951 a
Barletta, dove vive. Ha pubblicato alcuni
libri di poesie tra cui Alfabeto delle pietre,
Trasporti urbani, Un inventario della luce.
Pubblicazioni recenti (2014) sono Cucine
abitabili (MR Editori) e Una fame chiara
(Ediz. Terra d’ulivi). Ha vinto diversi
premi di poesia e alcune sue liriche sono
state pubblicate su importanti riviste. È
cofondatore e redattore della rivista online
Versante ripido.
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INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
[email protected]
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
329 8449777
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
FOTORUDY
SERVIZI SOCIALI
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
Casa di riposo “R. Margherita”
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16)
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 527859
0883 310230
0883 521686
0883 522446
0883 310293
0883.510181
0883 572557
0883.310387
0883 520395
0883 531274
0883 518002
GOS Laboratorio urbano
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
LUGLIO
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0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117
- Gruppo Barletta
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
IL FIERAMOSCA
53
ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30
7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10*
14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46
18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03
21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03*
Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00
8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38*
13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38*
16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05
20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09*
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56
9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08*
14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22
18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10
7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20
15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25
19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*
= il servizio si effettua anche la domenica
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI LUGLIO e AGOSTO 2015
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
25-26 Luglio
TURNO A 16Agosto
IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p.za 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
11-12 Luglio
TURNO B
4-5 Luglio
1-2Agosto
22-23 Agosto
AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
18-19 Luglio
TURNO C 8-9Agosto
TURNO D 15Agosto
ERG
AGIP
IP
IP
Q8
ERG
ERG
TOTAL
AGIP
Q8
29-30 Agosto
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
54 IL FIERAMOSCA
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.00
via Mura del Carmine
CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 19.30 9.00 19.30
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 18.30
9.00 10.30 11.30 18.30
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. CATALDO 10.00 20.00
via Mura S. Cataldo
S. DOMENICO 19.30 19.30
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.15 11.00 19.30
via Canne, 195 12.15
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00
via Canosa, 143
SANTA M. MAGGIORE
11.00
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. CROCIFISSO 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. TRINITÀ 19.00
10.00 11.00 19.00
via Palmitessa, 38
LUGLIO
2015
Nuova
maffei

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