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Pubblicato il 29-11-2016 alle 23:00
Entro il 16.12 il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva su TFR
Entro il prossimo 16/12 scade il termine per il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sul TFR da determinare
utilizzando il metodo storico o quello previsionale. Il versamento è dovuto esclusivamente nel caso in cui il TFR sia mantenuto
in azienda (ancorché “girato” al Fondo di Tesoreria dell’INPS per le aziende con almeno 50 dipendenti). Il saldo dovrà essere
versato entro il 16/02/2017.
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L’acconto dell’imposta sostitutiva sul TFR può essere calcolato utilizzando alternativamente:
L’acconto è pari al 90% dell’imposta sostitutiva dell’anno precedente.
METODO STORICO Per determinare l’imponibile si fa riferimento al fondo TFR rivalutato al 31/12/2015.
Acconto imposta sostitutiva TFR 2016 = Imposta sostitutiva TFR 2015 x 90%
L’acconto è pari al 90% dell’imposta calcolata sulla rivalutazione “presunta” maturata per l’anno
in corso. In tal caso l’imponibile è costituito dal TFR maturato al 31/12/2015 ed è relativo ai dipendenti in
forza al 30/11/2016.
METODO
PREVISIONALE
TFR 31/12/2015 (*)
+ rivalutazioni TFR (**)
x
x 17% x 90%
indice ISTAT dic. 2015
(*) dipendenti presenti al 30/11/2016; (**) dipendenti cessati dal 01/01 al 30/11/2016;
CALCOLO METODO STORICO
La Rossi srl, presenta la seguente situazione:
fondo TFR accantonato al 31/12/2015: €. 42.000
Rivalutazione effettiva su cessazioni di rapporto nel 2016: €. 180
Esempio1
Posto che l’indice di rivalutazione a dicembre 2015 è pari a 1,5%, si avrà:
Rivalutazioni al 31/12/2015 = 42.000 x 1,5% = € 630
Base imponibile acconto = (630 + 180) x 90%= € 729
Acconto dovuto = 729 x 17% = € 123,93
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CALCOLO METODO PREVISIONALE
La Neri srl, presenta la seguente situazione:
Fondo TFR al 31/12/2015 dei soli dipendenti in forza al 30/11/2016 = €. 160.000
Imposta sostitutiva trattenuta ai dipendente cessati nell’anno = €.120
Esempio2
Utilizzando per la rivalutazione 2016 il coefficiente da adottare per 2015 (pari all’1,5%), si ha:
Rivalutazione 2016 previsionale = 160.000 x 1,5% = €.2.400
Acconto imposta sostitutiva = (2.400 x 17% + 120) x 90% = €. 475,20
A prescindere dal metodo di calcolo adottato (storico o previsionale), il saldo va determinato:
sulla quota di rivalutazione “effettivamente” maturata
scomputando quanto già versato a titolo di acconto.
L'imposta sostitutiva dovuta, versata dal datore di lavoro ma a carico del lavoratore, viene, quindi, portata a riduzione del
fondo TFR in sede di accantonamento al 31/12/2016.
Ai fini della determinazione dell’acconto dovuto, è necessario tener presente la scelta operata dai lavoratori circa la
destinazione del TFR, ossia se lo stesso è:
1. mantenuto in azienda
2. ovvero, destinato ad un Fondo pensione.
Laddove si opti per il mantenimento del TFR in azienda rileva il numero di dipendenti; è necessario, dunque, differenziare a
seconda che l’impresa abbia più o meno di 50 dipendenti.
1)
IMPRESE CON MENO DI 50 DIPENDENTI
Nel caso in cui il lavoratore:
opta per il mantenimento del TFR in azienda (che resta nella disponibilità del datore di lavoro)
l’azienda detiene meno di 50 dipendenti
l’acconto dell’imposta sostitutiva è determinato sulla rivalutazione dell’intero TFR.
2)
IMPRESE CON ALMENO 50 DIPENDENTI
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Qualora il lavoratore:
opta per il mantenimento del TFR in azienda
l’azienda detiene più di 50 dipendenti
occorre procedere come segue:
TFR maturato fino al 31/12/2006: il datore rivaluta il Fondo TFR e determinata l’imposta sostitutiva.
TFR maturato dal 01/01/2007: l’azienda trasferisce mensilmente la quota di TFR maturato all'apposito Fondo di
Tesoreria presso l'INPS al netto del contributo IVS dello 0,50%. Anche il TFR versato al Fondo di Tesoreria va
rivalutato. Come confermato dall’INPS (circ. n. 4/2009):
la rivalutazione costituisce un costo a carico del Fondo di Tesoreria;
l’azienda provvede comunque al relativo calcolo in quanto spetta al datore di lavoro versare l’imposta
sostitutiva dovuta sull’intera rivalutazione, riferita sia alla quota di accantonamento che resta in azienda,
sia alla quota trasferita al Fondo di Tesoreria.
Al 31/12/2016 il datore di lavoro rivaluta il TFR esistente al 31/12/2015 sia per la parte versata al Fondo di Tesoreria che
per la parte rimasta in azienda.
CONGUAGLIO: il datore di lavoro recupera l’imposta sostitutiva a carico del Fondo di Tesoreria conguagliandola
nell’Uni-Emens; in particolare:
l’acconto: sarà recuperato nell‘ Uni-Emens di dicembre 2016
il saldo: sarà recuperato nell’Uni-Emens di febbraio 2017
CONTABILITÀ: vanno rilevate mensilmente le quote TFR maturate dai dipendenti (“girate” al Fondo di Tesoreria),
evidenziando in contropartita un debito a breve nei confronti dell’INPS.
Acc. quota TFR mese X (B.9.c) a
Diversi
Debiti vs. F.do Tesoreria INPS (D.13)
Dipendenti anticipo IVS 0,50% (C.II.5)
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