Note di sintesi delle relazioni
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Note di sintesi delle relazioni
Un momento per: Fermarsi – Riflettere – Capire – Elaborare - Proporre Sabato 24 Luglio a Milano Un’agenda di speranza per il futuro del Paese - Cattolici nell’Italia di oggi Occorre: - guardare oltre, scoprire “menù” che non siano i soliti della politica, rispetto al passato siamo obbligati a metterci in contatto con il mondo cattolico. - una rivoluzione morale. - franchezza e durezza nel dire che per noi ci sono valori in trascendibili e non negoziabili. Alcuni spunti di riflessione: - Savino Pezzotta (cfr. nota scritta in allegato) - Edo Patriarca ha presentato i perché di questa settimana sociale. Di agende se ne fanno tante….ora, qualcuno potrebbe dire, ci si mettono anche i cattolici?!!! Questa vuole però essere un’Agenda che preveda anche risposte! Quali sono gli elementi e le motivazioni che hanno accompagnato la costruzione dell’agenda: 1 - non possiamo ridefinire i valori che ci ispirano (vita sussidiarietà solidarietà bene comune) quindi abbiamo provato a declinare queste “parole”; 2 - occorre risignificare la presenza dei cattolici in Italia; 3 - l’appello all’incarnazione è giornaliero; 4 - occorre fare un’operazione di discernimento; 5 - riscoprire la virtù dell’ascolto. Nel documento preparatorio alla Settimana Sociale della Chiesa (Reggio Calabria 14-17 ottobre 2010) si è provato ad interpretare, a leggere, a scoprire lo stato del paese e la situazione (tanto per essere realisti) è risultata DRAMMATICA. Si è scoperto un paese senza governo (non politico), senza classe dirigente, senza idee a medio lungo termine. Si è conosciuto un paese sfilacciato e profondamente ingiusto (drammaticamente ingiusto verso i giovani) e verificato un crollo morale spaventoso, ma comunque un paese che ha ancora tante risorse (tanta brava gente da cui partire) che potrebbero dare speranze al medesimo. Una domanda: I cattolici sono pronti a raccogliere la sfida della chiamata ai liberi e forti (Don Sturzo 1919) oppure ci si ritira a vita privata (peccato di omissione)? I laici sono chiamati ad aprire una nuova stagione di opere. Come si è strutturata l’Agenda: - I Problemi inseriti sono stati letti e visti come opportunità; - Le analisi ed i dati riportati devono essere Affidabili e Competenti (sana laicitàcompetenza); - Realistica, non è un documento dei sogni, la realtà cristiana deve misurarsi con le risorse che sono presenti nel paese, (es:debito pubblico spaventoso), a questo proposito sarrebbe opportuno ragionare e verificare se il problema possa essere “ridimensionato” dando la cittadinanza italiana ai nati in Italia (soluzione provocatoria forse), oppure provando a dire basta al terzomondismo solidaristico fine a se stesso; - Che non parli solo alla politica (la politica deve recuperare il proprio spazio)(altri soggetti devono intervenire per soluzionare es:la famiglia, l’impresa-ecc.); - Vi è nel documento un forte richiamo ad educare (genitori-insegnanti-associazioni educative): Ambiti: * * * INTRAPRENDERE (lavoro-impresa-fiscalità-famiglia-vocazioni imprenditoriali); SLEGARE (mobilità); FEDERALE (Sturzo parlava dei campanili). Il professore Angelo Mattioni ha illustrato quali sono i problemi da affrontare e proposto alcune ipotesi di soluzione. Questione Istituzionale: 1 - non è solo tecnico (condiziona le politiche sostanziali); 2 - transizione (non svalutiamo il nostro sistema) il nostro è un sistema parlamentare segnato dalla costituzione del “48 (esercizio del potere con “limiti” vista l’esperienza autoritaria si privilegiò il freno e non il motore). La II parte della costituzione può anche essere “rivista”, correggendo una certa forma di bicameralismo, dando più poteri del Presidente Consiglio mantenendo, però, fortissimamente gli altri poteri (Capo dello Stato- Giudici ecc.). La nostra è una costituzione dove i valori del cattolicesimo sono la base dell’impianto costituzionale. 3 - Non vi è riforma istituzionale che tenga se non vi è un’etica pubblica che la sostiene. 4 - Il nostro sistema non funzionava per “i soggetti politici senza etica”. 5-Non si chiude la porta dalla quale si è entrati non consentendo ad altri di potervi entrare. 6-Eguaglianza delle persone è un valore cristiano. 2 Questione Partito Politico: - Il Partito deve tornare ad essere il motore di valorizzazione delle grandi masse popolari (esperianza Gramsci-Sturzo) - Il Partito oggi troppo PERSONALISTICO non crea e valorizza la classe dirigente (5 persone scelgono chi farà parte del parlamento che quindi risulta essere nominato e non eletto) -Il partito ha bisogno di una disciplina democratica interna (forse occorre prevederla “per legge”!?) Questione Stato Sociale: -Non è più possibile finanziare lo Stato Sociale creando debito pubblico, ma si rende necessario il superamento della visione individualista dello stato sociale, non possiamo non fare un accenno ed approfondire un concetto fortemente evidenziato nella cultura cattolica quale quello della SUSSIDIARIETA’. Questione Federalismo: -termine impreciso se utilizzato in forma ideologica (sistema con accentuazione autonomie è meglio Sturzo infatti parlava di campanili) -l’ESPERIENZA di questi giorni –stato-regione-ecc- dimostra che così non va, ecco perché oggi possiamo asserire che ci stanno propinando un “non federalismo” -La proposta provocatoria che si avanza è la seguente: una camera formata dal “popolo” ed una delle autonomie (regioni) ma non eletta su base regionale, solo allora si potrebbe parlare di federalismo. Questione Laicità: - neutralità delle istituzioni -formare coscienze Questione Ordinamento Internazionale: - già Paolo VI avvertiva che la sussidiarietà tra gli uomini deve manifestarsi anche tra gli stati (popoli); - riforme e strutture ricadono anche sullo stato sociale; Colasanto Michele: Il professore ha voluto lasciarci alcune TESI sulle quali discutere e provare a fare SINTESI per proporre soluzioni. 3 Prima di elencare le tesi alcune asserzioni che meritano riflessioni: - rifiuto di qualsiasi determinismo. - capire i problemi, starci dentro, cercare di capire quali soluzioni. - agenda è impegnativo perché definisce obiettivi facilmente misurabili. - lavoro ed impresa Principi sul Lavoro - nell’articolo 1 della costituzione la parola lavoro sta per persona - il mercato del lavoro non è il mercato dei carciofi; -stessa dignità per il lavoratore sia che svolga attività manuale che intellettuale che dirigenziale; - il lavoro è un intraprendere e si identifica anche come espressione della mia responsabilità; - lavorare è un modo per esprimere se stessi. TESI provocatorie: * * * Il lavoro non c’è (non perché vi è disoccupazione); La crisi occupazionale sarà lunga nonostante la ripresa economica che verrà, i dati confermano che diminuisce l’occupazione ma la produzione rimane costante; Richiamo del ruolo dello stato sul problema lavoro, la delocalizzazione delle produzioni non può essere un problema estraneo allo STATO (es: sulla Fiat il Ministro Sacconi deve intervenire). Il lavoro crea immobilità sociale La mobilità non è bassa in Italia ma è una mobilità orizzontale Job to Job (difficilmente si passa da operaio ad impiegato ecc.). Occorrono interventi per formazione continua, non solo alta ma anche intermedia. I giovani non entrano nel mercato del lavoro, in altri paesi con più disoccupazione i giovani trovano lavoro. I dispositivi che consentono ai giovani di entrare nel mercato del lavoro (legge Biagi) forse non valgono in situazione di economia in crisi o stagnante. Occorre fare la riforma degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione ecc.). Il lavoro non responsabilizza. 4 Occorre maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita di impresa. Riscoprire la responsabilità sociale delle imprese. Intraprendere una politica attiva del lavoro, in Italia non spendiamo nulla per le politiche attive. Il lavoro ha un problema di rispetto. Si riscopra la consapevolezza di interdipendenza, voglia di dipendere gli uni dagli altri(le imprese dai lavoratori-i lavoratori dagli imprenditori ecc). Lavoro ed impresa sono necessari alla società civile. Legalità nell’intraprendere. Una domanda provocatoria, pur di lavorare si può anche derogare? (no) Le carriere di lavoro sono carriere di vita. Recuperare il tema delle doti formative (lavorocorsi formazione cassa integrazione). Il problema/risorsa lavoro investe il complesso della famiglia condiziona le scelte future dei figli. Si spende poco per i giovani e la famiglia, perché non riscoprire e rivalutare il “PRESTITO D’ONORE come BORSA DI STUDIO”? Le provocazioni sono molte, alcune risposte potremmo averle già trovate tra le righe degli spunti di riflessione sopra riportati ora sta a noi riflettere, condividere, proporre, (Note curate da GP. Cerri) 5