Clicca qui per visualizzare la notizia

Transcript

Clicca qui per visualizzare la notizia
Dentro
l’az i e nd a
d is p osit iv i
di
protezi on e
c o llet t iva
ARREDI TECNICI
MA NON SOLO
CON ASEM I LABORATORI
SONO DIVENTATI PIù SICURI
di
Federico Centenari
CAPPE CHIMICHE E ARMADI DI SICUREZZA FANNO DELL’AZIENDA UN VERO E PROPRIO PUNTO DI RIFERIMENTO
NEL SETTORE. IL D.G. BRUNO STANCANELLI: «DOVE I NOSTRI CONCORRENTI INVESTIVANO SULL’ESTETICA, NOI
INVESTIVAMO SULLA RICERCA DI PRODOTTI IN GRADO DI GARANTIRE SALUBRITÀ E PREVENZIONE»
Oltre quarant’anni di attività, fino a diventare
tra le prime aziende nel campo degli arredi per
laboratorio, dove praticità e alta qualità contano
non meno della sicurezza. Arredi Tecnici Casarin, oggi Asem, fa della sicurezza uno dei suoi
punti di forza. Di questo e delle prospettive future del settore parliamo con Bruno Stancanelli,
Amministratore Delegato e vicepresidente del
Consiglio di Amministrazione di Asem.
Stancanelli, secondo lei a cosa è dovuto il
successo raggiunto nel tempo dalla vostra
azienda?
Tutto nasce dall’unione di un grande imprenditore del settore, Gian Amico Alessandrini (di
recente prematuramente mancato), con l’esperienza decennale sulla progettazione di arredi
tecnici ed armadi di sicurezza di Bruno Stancanelli. Nel 1996, con l’acquisizione prima del
marchio “ARREDI TECNICI CASARIN” e poi del
marchio “ASEM”, abbiamo cercato di applicare
10
anno III - n. 4 luglio/agosto 2014
www.tecnoedizioni.com
www.tecnoedizioni.com
a trecentosessanta gradi il concetto di sicurezza
in laboratorio. Dove i nostri concorrenti investivano sull’estetica, noi investivamo sulla ricerca di
prodotti atti a garantire salubrità e prevenzione
con quelli che vengono definiti DPC: Dispositivi
di Protezione Collettiva.
Più in particolare, cosa caratterizza la Asem rispetto ad altre aziende del settore?
Asem è stata la prima azienda, nel nostro settore, già alla fine degli anni Novanta, ad attrezzarsi
di tutta la strumentazione analitica per verificare, in fase di produzione e quindi di installazione
presso i clienti, la capacità delle nostre Cappe
di Aspirazione di contenere i prodotti pericolosi
che si lavorano all’interno. Ecco perché il nostro
slogan è: “Protecting your laboratory life”.
Allo stato attuale in cosa consiste esattamente
il “core business” di Asem?
I nostri prodotti di punta sono le Cappe Chimi-
che e gli Armadi di Sicurezza. Su questi prodotti
possiamo dimostrare tutta la nostra professionalità ed esperienza. Per gli arredi tecnici ci adeguiamo agli standard e alle normative vigenti.
A suo avviso, quali sono i principali problemi
del settore in cui operate, in particolare in questi ultimi anni di crisi globale?
Il maggior problema nel nostro settore è sostanzialmente il fatto che in pochi cercano di creare la “cultura” della sicurezza. Si pensa solo al
business, tralasciando tutti gli aspetti importanti
dei rischi nei quali si può incorrere lavorando in
ambienti colmi di sostanze pericolose. Recentemente è stato presentato al Festival del Cinema
di Venezia un film documentario: “Con il fiato sospeso”, nel quale si racconta delle morti di sedici
ricercatori dell’Università di Catania. Lavoravano
in ambienti insalubri anche per colpa delle cappe
chimiche. Questo deve far riflettere tutti noi coinvolti nel produrre, progettare ed installare questi
anno III - n. 4 luglio/agosto 2014
11
Dentro
l’az i e nd a
TUTTI I NUMERI
DELL’AZIENDA
Perseguire lo scopo preposto – nel nostro caso
è la sicurezza – individuando nella ricerca e nelle
certificazioni le carte vincenti per fornire alla clientela la certezza di “lavorare al sicuro”.
Arredi per laboratori chimici, biologici, industriali: ogni campo ha le sue esigenze. Ci può
parlare dettagliatamente dei servizi che offrite
alla vostra clientela nei vari ambiti?
Partiamo dalla progettazione con lay-out in Autocad 3D per fare vedere, anche con l’ausilio di
supporti quali render e video, come sarà realizzato il laboratorio. Non lasciamo nulla al caso e
avvalendoci delle norme di progettazione verifichiamo i passaggi, gli spazi di fuga, dando molta
importanza anche alla ergonomia. Ovviamente
viene effettuato uno studio dei sistemi di aspirazione, anche interfacciandoci con gli studi di progettazione e climatizzazione, per avere le massime perfomance dalle nostre cappe chimiche.
DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva) per far
sì che casi come quello di Catania non si ripresentino mai più.
Sicurezza, certamente. Poi, su quali altre carte
deve puntare oggi un’impresa per affrontare e
battere la crisi?
Dalla presentazione sul vostro sito emerge un
ulteriore importante aspetto, oltre ad esperienza e sicurezza, che contraddistingue Asem: la
tecnologia. Quanto conta oggi l’investimento
su tecnologia e ricerca per un’azienda?
La ricerca, per un’azienda che produce, è la
base e se la ricerca porta a migliorare la sicurezza, è anche una garanzia per il futuro. Già depositari di due brevetti internazionali sugli armadi
di sicurezza, abbiamo brevettato un sistema che
migliora le prestazioni e la sicurezza delle cappe chimiche. Le cappe chimiche da laboratorio,
come detto, sono dei Dispositivi di Protezione
Collettiva che devono garantire che l’operatore
e le persone presenti in laboratorio non respirino i vapori che potrebbero fuoriuscirne durante
l’uso. I sistemi finora disponibili in commercio (inverter, valvole motorizzate) non consentono una
risposta immediata all’apertura del vetro frontale, permettendo ai vapori di fuoriuscire e quindi
esponendo le persone al pericolo di respirarli. La
stessa norma europea EN 14175-6 consente un
tempo massimo di tre secondi perché il sistema
si stabilizzi. Ebbene, in quei tre secondi gli operatori rischiano di respirare le sostanze che fuoriescono. Abbiamo subito visto che questo pun-
12
anno III - n. 4 luglio/agosto 2014
www.tecnoedizioni.com
www.tecnoedizioni.com
to della norma presentava un problema, così il
nostro laboratorio R&D ha cominciato a studiare
una soluzione. È nato così il brevetto del sistema
meccanico di regolazione della portata di aspirazione delle cappe chimiche (RMP® regolazione
meccanico portata), una valvola meccanica accoppiata al movimento di apertura e chiusura del
vetro frontale. Questa, automaticamente, apre o
chiude il condotto di aspirazione, evitando così i
tempi d’inerzia tipici dell’inverter del motore, annullando i tre secondi di “pericolo”.
Il tema della ricerca è da sempre di grande
attualità. Cosa si aspetta un’azienda come la
vostra da chi governa il Paese?
Chiediamo agli organi di competenza il recepimento e l’applicazione degli standard europei.
Le faccio un esempio: la norma EN 14470-1 per
gli armadi di sicurezza per prodotti infiammabili
prevede come standard di sicurezza resistenze
al fuoco di 15, 30, 60, 90 minuti. Per i laboratori
Nata come “Arredi Tecnici Casarin”, Asem S.r.l. si
sviluppa negli anni Cinquanta, durante la costruzione del Polo Chimico di Porto Marghera. All’epoca l’azienda era primo fornitore di serramenti
ed arredi per ufficio della allora Sice Edison. In
seguito, l’Arredi Tecnici ha cominciato a produrre
“banchi da laboratorio”, cappe di aspirazione fumi
e armadi ventilati per lo stoccaggio dei prodotti
chimici e dei solventi.
Verso la fine del 1995, la società viene rilevata da
un gruppo Modenese che ne rilancia l’immagine.
Alla fine del 1998 è acquisita ASEM® di Milano,
industria storica nel settore della costruzione di
arredi, cappe ed armadi aspirati per laboratorio.
Nel 1999 l’Azienda ottiene la certificazione di prodotto per la costruzione di armadi di sicurezza per
prodotti chimici con riferimento alla Norma EN
61010-1 (unica Azienda a livello Europeo) e successivamente sugli armadi per prodotti liquidi e
solidi, gas infiammabili. Nello stesso anno arriva la
certificazione di qualità ISO EN 9001 (scopo progettazione e produzione di arredi tecnici, cappe
per laboratorio, armadi di sicurezza per prodotti
chimici, liquidi solidi e gas infiammabili).
Nel 2002 ATCASEM acquisisce anche il marchio
PANDESA® e la produzione dell’unico deposito
bombole per gas compressi certificato dal Ministero degli Interni (Centro Esperienze e prove Capannelle Roma).
Nel 2007 viene aperta, in periferia di Parigi, ASEMFRANCE. Società operante in Francia ed in tutti
i paesi Francofoni sviluppa le vendite, tramite Distributori ed Engineering, di arredi tecnici, cappe
chimiche ed armadi di sicurezza.
Dal Dicembre 2013 si cambia il nome in ASEM
S.r.l. per rafforzare il marchio dei prodotti conosciuto in tutto il mondo.
Da una superficie di lavoro ed uffici di 500 mq del
1996, Asem attualmente occupa una superficie di
5500 mq, di cui circa 4000 coperti con 25 Dipendenti, sviluppando un fatturato, consolidato negli
anni, di circa 6 milioni di Euro.
anno III - n. 4 luglio/agosto 2014
13
Dentro
l’az i e nd a
in Spagna e Francia si sono scelti gli standard 30
e 90 minuti, in Germania i 90 minuti. In Italia non
esiste niente di tutto ciò, lasciando alla interpretazione gli operatori del settore.
Come vede questo 2014 in termini di sviluppo
per l’azienda e, più in generale, dal punto di
vista dell’economia?
Asem sta consolidando la quota export, suppor-
tata dalla controllata francese, Asemfrance, che
segue la Francia e tutti i paesi francofoni. Attualmente i nostri prodotti vengono venduti in tutto
il mondo, sebbene con una prevalenza nel mercato europeo. Tuttavia, nella prospettiva di consolidare alcuni mercati, stiamo investendo molto
sulla sicurezza, offrendo un servizio after market
su controlli e manutenzione dei prodotti. Di pari
passo stiamo puntando sul marketing e parteci-
pando alle principali fiere di settore, soprattutto
per cercare di agganciare mercati in grande sviluppo, come quelli del Medio Oriente e del “Far
East”. Se è vero che il 2013 è stato solo un anno
di riconferma del fatturato 2012, è vero anche
che abbiamo arricchito il nostro portafoglio ordini
e questo apre ottime prospettive per il 2014, già
oltretutto confermate dall’andamento del primo
semestre».
Può darci un flash sugli ultimi prodotti a marchio Asem?
Per il 2015 prevediamo una nuova gamma di
Cappe chimiche, una nuova serie di arredi e una
nuova gamma di armadi e box per bombole gas
compressi. Un investimento importante per che
ci permetterà di fare un ulteriore salto in avanti
nelle vendite.
A cosa state lavorando proprio adesso? Ci
può dare qualche anticipazione sulle vostre
prossime innovazioni?
Stiamo lavorando su dei nuovi sistemi di monitoraggio per le cappe chimiche che saranno
in grado di registrare e restituire in tempo reale
tutti i parametri importanti per la sicurezza. Inoltre stiamo lavorando ad un nuovo sito internet di
presentazione dell’Azienda, dei nostri prodotti e
delle nostre realizzazioni.
14
anno III - n. 4 luglio/agosto 2014
www.tecnoedizioni.com