Sassari: denunciata badante per furto continuato,FURTI PRESSO I
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Sassari: denunciata badante per furto continuato,FURTI PRESSO I
Sassari: denunciata badante per furto continuato Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno individuato e denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, una donna sassarese, M.F., cl. 1971, nei confronti della quale sono stati raccolti consistenti indizi di colpevolezza per i reati di furto continuato ed aggravato dall’abuso di prestazioni d’opera ed ospitalità, ai danni di una anziana donna, presso la cui abitazione l’indagata lavorava da alcuni mesi in qualità di colf. Le indagini erano iniziate nell’inverno del 2016, quando la vittima, presentatasi in Questura aveva denunciato alla Polizia di aver subito il furto di numerosi oggetti preziosi, tra cui orecchini, spille, catenine, bracciali ed orologi; beni di particolare valore affettivo che erano improvvisamente scomparsi da casa dove erano custoditi. Sulla base dei risultati del sopralluogo della Polizia Scientifica e, considerate le modalità del furto che era stato eseguito senza segni di scasso, l’attività investigativa della Squadra Mobile non aveva tralasciato alcuna ipotesi, neppure quella che riguardava le persone che, a vario titolo frequentavano la casa della derubata. Dopo alcune settimane di approfondimenti investigativi, si è scoperto che la presunta ladra altri non era che la fedele domestica, che lavorava nella casa da alcuni mesi e sulla quale la derubata riponeva la massima fiducia. La colf approfittando delle lunghe assenze da casa della padrona, riusciva ad impossessarsi indisturbata e a più riprese, degli oggetti in oro e comunque di valore, che rivendeva subito dopo ad altrettanti esercenti di “compro oro” in città. Si è così scoperto che la maggior parte della refurtiva era stata ceduta dalla M.F. a ben tre diversi “compro oro” del centro città. La donna, con precedenti di polizia specifici, circa un anno fa era stata scoperta e denunciata dalla Squadra Mobile per aver commesso un reato identico, ovvero, il furto di un ingente quantitativo di preziosi ai danni di un’altra anziana donna presso la quale lavorava come badante, e di cui si era impossessata sempre approfittando della fiducia della padrona di casa, merce che rivendeva subito dopo a svariati “compro oro”. La condotta furtiva della donna è andata avanti per alcuni mesi, dall’autunno 2015 fino al gennaio 2016 dalla quale l’indagata ha tratto un illecito profitto per un valore complessivo di diverse migliaia di euro. FURTI PRESSO I BAR CON SLOT MACHINE NEL SULCIS Carbonia, 14 gennaio 2016 – Nella notte a Santadi (CA), in via Cagliari, ignoti dopo aver forzato la finestra dell’esercizio commerciale denominato “Piccolo Caffè”, si introducevano all’interno dello stesso asportando un cambia monete ed una slot machine, contenente una somma non quantificata ma non superiore a 200 euro. Presumibilmente gli stessi ladri, si spostavano a Nuxis (CA), frazione “Acquacadda”,dove nell’omonimo bar tabacchi, nell’arco temporale tra le 21.00 di ieri e le ore 07.00 di stamattina, dopo aver forzato la porta posteriore si introducevano all’interno del predetto locale, asportando vari pacchetti di sigarette, nonchè la somma di € 200.00 in monete dal cassetto di una slot machine. Le indagini sono in corso per identificare la banda di ladri che ha lasciato delle utili tracce e non si escludono sviluppi a breve termine. Unica nota dolente che uno dei locali aveva la videosorveglianza non funzionante, pertanto i carabinieri invitano coloro che hanno un analogo sistema di verificare periodicamente la sua funzionalità. LADRI IN TRASFERTA A PORTO ROTONDO. MANETTE A UN NOMADE DOPO QUATTRO MESI DI LATITANZA OLBIA – ALBA (CN). Mercoledì 9 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Alba (CN) in collaborazione con i militari della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Diego Lebbiati, pregiudicato di 40 anni, appartenente ad una famiglia dei c.d. “Giostrai”, responsabile del furto aggravato perpetrato la scorsa estate nella villa di Porto Rotondo di proprietà dell’imprenditore Marrosu Giovanni di Sassari. Il nomade, dopo quattro mesi di latitanza, capendo di essere ormai braccato dagli investigatori si è consegnato spontaneamente, accompagnato dal proprio avvocato, ai Carabinieri della Compagnia di Alba che pochi giorni fa erano arrivati vicinissimi alla sua cattura. Infatti, un paio di settimane fa, il ricercato era stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri lungo la tangenziale di Alba e pur di non farsi catturare si era dato ad una rocambolesca fuga in auto inseguito dai militari anche in contromano, incurante degli altri automobilisti in transito. Le indagini dei Carabinieri di Olbia hanno anche permesso di denunciare a piede libero M. D., 35enne sempre originario di Alba (CN), per lo stesso reato in concorso con l’arrestato. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal GIP del Tribunale di Tempio Pausania, Dott. Marco Contu, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Angelo Beccu, a seguito della minuziosa attività investigativa svolta dei Carabinieri di Olbia che unitamente ai colleghi della cittadina Piemontese, in breve tempo, hanno dato un nome agli autori del furto. I fatti risalgono allo scorso mese di Luglio, allorquando due individui con il volto travisato, dopo essere penetrati all’interno della villa Marrosu, sita in località Marinella del Comune di Olbia, si impossessavano di una cassaforte contenente orologi e gioielli per un valore complessivo di circa 60 mila euro. I malviventi, che controllavano l’abitazione, hanno atteso che la figlia dei proprietari unitamente al fidanzato e a due amici si recassero nel giardino della villa. Rientrata in casa, la ragazza trovava le camere rovistate e constatava che dall’armadio di una stanza da letto era stata asportata la cassettiera, poi rinvenuta in giardino, alla quale era incardinata una cassaforte di piccole dimensioni che conteneva orologi e gioielli in oro con brillanti e zirconi. L’arrestato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, già sottoposto a interrogatorio di garanzia, è attualmente rinchiuso nella Casa Circondariale di Asti. Sassari: La Polizia di Stato arresta due persone per rapina Nel pomeriggio di ieri, in due distinti interventi, personale della Sezione Volanti della Questura di Sassari ha tratto in arresto S.C., 29enne sassarese, con precedenti di polizia, per tentata rapina impropria in un’autovettura e S.M., 32enne, sempre di Sassari e con svariati precedenti di polizia, per rapina impropria presso un esercizio commerciale. Gli agenti, intorno alle ore 13,00 sono intervenuti in Corso Margherita di Savoia, dove alcune persone, tra le quali il proprietario, avevano fermato un uomo sorpreso a rubare all’interno di un’autovettura. Sul posto, gli operatori hanno preso contatti con il proprietario dell’autovettura il quale ha dichiarato che mentre si trovava in casa di amici, aveva udito per ben due volte scattare l’allarme della macchina lasciata in sosta ed affacciatosi al balcone, aveva notato la propria auto con la portiera aperta ed il finestrino danneggiato ed una persona all’interno di essa, intenta a rovistare. L’uomo fermato, S.C., conosciuto agli agenti, è stato tratto in arresto ed accompagnato in Questura dove, dopo le formalità di rito è stato trattenuto nelle camere di sicurezza a disposizione dell’A.G.. Intorno alle ore 19.00, invece gli agenti della Sezione Volanti sono intervenuti in via Pascoli, presso un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi, dove poco prima era stata perpetrata una rapina. Sul posto gli operatori, con l’ausilio dei gestori del negozio e dei vari testimoni presenti, hanno ricostruito l’episodio. Poco prima infatti un giovane, era stato fermato dal proprietario dell’attività commerciale che aveva notato i movimenti sospetti del predetto tra gli scaffali. Alla richiesta del gestore di visionare il contenuto di uno zaino e delle tasche del giubbotto, il ragazzo è riuscito a divincolarsi colpendo con calci e pugni l’uomo prima di fuggire. Nonostante alcune persone avessero assistito alla lite e cercato di fermare il ragazzo questi era riuscito a dileguarsi. Ma le descrizioni dettagliate fornite dai testimoni, circa la direzione di fuga, i tratti somatici e l’abbigliamento, hanno permesso di risalire all’identità del giovane, lo stesso che, poco prima presso gli uffici della Questura, era stato denunciato per un fatto analogo. I poliziotti lo hanno rintracciato presso il proprio domicilio dove si era rifugiato, ed accompagnato in Questura, è stato riconosciuto dai testimoni presenti per la denuncia e tratto in arresto. S.M., dopo le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del procedimento di convalida previsto per la mattinata odierna. Alghero. arresto per furto I Carabinieri della Compagnia di Alghero, nel corso della nottata, hanno arrestato F.C., 39enne algherese, per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e furto aggravato. L’uomo, intorno alle 22:00, è stato sorpreso dai militari nell’abitacolo di un’autovettura, parcheggiata in zona lido, mentre stava rovistando all’interno del vano porta oggetti e tra i sedili. ùImmediatamente bloccato e perquisito è stato trovato in possesso di alcuni apparecchi informatici e materiale vario. La refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari mentre l’uomo, già gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e da svariati precedenti di polizia, è stato fermato e accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. OLBIA. FURTI NEI NEGOZI DELLA CITTA’. 3 ARRESTATI E 3 DENUNCIATI DAI CARABINIERI OLBIA. Nel corso della mattinata di ieri, i Carabinieri del NORM del Reparto Territoriale di Olbia, allertati da una telefonata che denunciava un probabile furto, sono intervenuti in Corso Principe Umberto I di Olbia dove sono riusciti a fermare una donna, probabilmente responsabile del furto segnalato poco prima. Dai primi accertamenti era emerso che gli autori del furto erano 3 persone, più un probabile 4 uomo che stava attendendo fuori per la fuga. I motociclisti del NORM, dopo una perlustrazione per le vie del centro cittadino, hanno trovato e fermato gli altri autori del furto, in totale due donne ed un uomo, tutti di nazionalità rumena, che avevano appena trafugato merce di pelletteria per un valore complessivo di 1225,00 € dal negozio di abbigliamento a insegna “Tendenze”. A nulla è valso lo stratagemma di effettuare il furto “in trasferta”. Infatti, nonostante i soggetti siano tutti residenti a Selargius (CA), le indagini effettuate hanno permesso l’identificazione anche di un quarto uomo che aspettava in auto i complici e si era dato alla fuga alla vista dei militari. Al termine dell’operazione sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso in flagranza di reato: PRUNA Ciprian Leonard, 24enne; SULTANA Jenica, 37enne; SULTANA Stefania Ramona, 21enne. Per gli stessi reati è stato denunciato a piede libero S.I., 39 enne che si era dato alla fuga ed è stato rintracciato ad Oristano grazie alla collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano che hanno anche recuperato parte della refurtiva. Tutta la refurtiva è stata recuperata e verrà riconsegnata al legittimo proprietario. A disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati trattenuti presso la camera di sicurezza di questo Reparto Territoriale in attesa del giudizio direttissimo. Nel corso della mattinata i militari del NORM del Reparto Territoriale hanno fermato e denunciato a piede libero anche due rumeni, V. F. cl 83 e A. G. cl 91, responsabili di ricettazione in concorso per i furti al negozio Luxury Mall perpetrati nei giorni scorsi. I due sono stati intercettati a bordo della loro auto poco dopo il furto della notte scorsa con a bordo le etichette riconducibili al furto del 16 giugno. Le ricerche dei Carabinieri hanno permesso anche di ritrovare nelle campagne limitrofe le casseforti asportate dallo stesso negozio e 23 appendiabiti di cui alcuni riconducibili al furto della scorsa notte. Le indagini proseguono per collegare la refurtiva agli autori del furto, nonché per capire se gli stessi abbiano lavorato soli o con l’aiuto di complici.