Linee Guida - Comune di Prato Carnico
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Linee Guida - Comune di Prato Carnico
LINEE GUIDA DI PREVENZIONE INCENDI PER MANIFESTAZIONI TEMPORANEE IN LOCALI O LUOGHI APERTI AL PUBBLICO PREM ESSA Nella presente guida vengono sommariamente descr itte le pr ocedur e per ottenere il certificat o di agibilità previst o dall’art. 80 del T.U.L.P.S. per manif estazioni (balli, sagre, teatri o cinema all’aperto, concerti, ecc.) avent i carattere di trattenimento. Nella tabella che segue, vengono individuate la tipologia della manif estazione e la document azione necessar ia per il r ilascio del cert if icato di agibilità: N. LOCALE DOCUMENTI 1 Aree all’aperto prive di attrezzature specif iche per lo stazionamento del pubblici → certif icazione allegato “ A”; → dichiarazione allegat o “B”. Tali cert if icazioni vanno consegnate in comune entro le ore 12:00 dell’ultimo giorno feriale antecedente l’inizio della manif estazione. 2 Locali od aree delim itate, ivi compresi tendoni o similar i, ancorché senza par eti perimetrali, impiant i sportivi, ecc., avente capienza inferiore a 200 persone → richiesta esame prog etto da parte della C.C.V.L. P.S. corredata dalla document azione tecnica di cui al punto 2 della pr esente relazione. Tale richiesta deve esser e present ata in comune almeno 30 giorni prima della data della manif estazione; → certif icazione allegato “C” da consegnare in comune entro le or e 12:00 dell’ultimo giorno feriale antecedent e l’inizio della manif estazione; → dichiarazione allegat o “ A” da consegnare in comune entro le or e 12:00 dell’ultimo giorno feriale antecedent e l’inizio della manif estazione. 3 Locali od aree delim itate, ivi compresi tendoni o similar i, ancorché senza par eti perimetrali, impiant i sportivi, ecc., avente capienza superior e a 200 per sone → richiesta esame prog etto e sopralluogo da parte della C.C.V.L. P.S. corredata dalla document azione tecnica di cui al punto 2 della pr esente relazione. Tale richiesta deve esser e present ata in comune almeno 30 giorni prima della data della manif estazione. Il sopralluogo tecnico della commissione avviene di norma il lunedì precedente alla dat a della manifestazione. 4 Negli altr i casi previsti dall’articolo 142 del R.D. 6 maggio 1940, n. 635, e successive modif icazioni ed integrazioni → richiesta esame prog etto e sopralluogo da parte della C.P.V.L. P.S. corredata dalla document azione tecnica prevista dalle vigenti disposizioni di legge. 1 - ITER PROCEDURALE 1.1 - La documentazione tecnico-illustrat iva presentata alla Commissione Comunale di Vigilanza Locali di Pubblico Spettacolo ( C.C. V.L.P.S. ) deve essere idonea ad attestare in modo completo la corretta pr edisposizione e/o realizzazione delle opere e degli impianti, la sussistenza dei r equisiti di sicur ezza necessari, la regolar ità e validità di disposit ivi, materiali, attrezzature ed impianti, nonché la pr edisposizione di idonee procedur e attinenti la gestione della sicurezza, al f ine di consentir e una prevent iva ed obiettiva valutazione tecnica della manif estazione che si intende eff ettuare. 1.2 - Il sopralluogo della C. C.V.L.P. S. per l'accertamento delle condizioni generali di sicurezza per ogni singola manif estazione può necessar iamente essere ef f ettuato soltanto dopo che tutti i lavori di allestimento siano stati completati, perché è necessario che la valutazione della Commissione sia rif erita alle reali ed eff ettive condizioni in cui si svolgerà la manif estazione in esame; per tale motivo, nella r ichiesta di sopralluogo dovrà essere sempre specif icata la data ( e se necessar io l’or ario) a part ire dalla quale lo st esso potrà esser e utilmente eff ettuato. All'atto dei sopralluoghi è consigliabile che siano pr esent i tecnici qualif icat i in grado di relazionare con compet enza, completezza e conoscenza sui diversi aspetti della sicur ezza, al f ine di consentire una corretta valutazione. 1.3 - Qualora il sopr alluogo tecnico della Commissione non potesse essere eff ettuato in tempo utile per l'inizio della manif estazione, l’autorità cui compete l'onere del rilascio dell'agibilit à, al f ine di valutare nell'ambito dei propri poter i e competenze l'opportunità di aut orizzare comunque la manif estazione, potrà acqui sire agli atti certificazioni, sottoscritte da professi onisti iscrit ti all'albo prof essionale ed abilitat i nel campo della prevenzione incendi (DM 25/03/1985; legge 818/ 84 - art.1), attestanti la sussistenza dei requisiti di sicurezza previst i dalla normat iva vigente e/o descr itti nella presente guida, o quanto altro comunque ritenuto necessar io per la sicur ezza della manif estazione da svolgere. L’elenco dei prof essionist i abilitati è reper ibile sul sito web del Cor po Nazionale dei Vig ili del Fuoco al seguente indirizzo: http://www. vigilf uoco.it/speciali/sicurezza/prevenzione_incendi/prof essionisti/ def ault.asp 1.4 - Per tutte le manif estazioni è necessario pr evedere la pr edisposizione, a cura del gestore, di idonee procedure att inenti la gestione della sicur ezza, e in part icolar e dovrà essere predispost o un adeguato servizio interno di vigilanza antincendio. Inoltre, per alcune m anif estazioni di pubblico spettacolo l'attuale normativa prevede che i Vigili del Fuoco eff ettuino obbligator iamente un servizio di vigilanza antincendio . Il D. M. 22/02/1996 n. 261 (Regolamento recante norme sui servi zi di vigilan za ant incendio da parte dei Vigili del fuoco sui luoghi di spettacolo e trattenimento) descr ive i luoghi e le occasioni in cui il ser vizio di vigilanza antincendio da parte dei Vigili del Fuoco deve essere obbligat oriamente richiesto da parte dei titolar i delle attività. Successivamente vengono descr itte più dettagliate inf ormazioni sulla predisposizione ed organizzazione dei servizi di vigilanza ant incendio, sia vigilf uoco sia inter no, e sui compiti da af fidar e in particolare al servi zio interno di vigilan za antincendio. Si evidenzia tuttavia f in d’ora che l’event uale presenza di un ser vizio di vigilanza ant incendio eff ettuato dai Vigili del Fuoco non esonera dalla predisposizione, comunque obbligator ia ed a cura del responsabile della manif estazione, di pr ocedur e per la gestione della sicurezza, e dalla presenza di un adeguato ser vizio interno di vig ilanza antincendio. 2 - DOCUMENTAZIONE TECNICA 2.1 - La documentazione tecnica richiesta per dimostrare la sussistenza dei requisit i di sicurezza previst i dalla normativa vigente e/o descritti nella presente guida, o quanto altro comunque ritenuto necessario per la sicur ezza della manif estazione da svolgere (corretta reali zza zione delle opere e degli impiant i; regolar ità e validità di disposit ivi, materiali, attre zzat ure ed impiant i; corretta organi zza zione della gestione della sicure zza e norme di eserci zio; etc.). Una pr ima parte della documentazione deve essere presentat a prevent ivamente per consent ire l'esame del pr ogetto (quando previsto); in tale f ase di esame progetto è opportuno e necessario f ornire tutti i possibili rif erimenti interessanti la prevenzione incendi, nel modo più dettagliato possibile, mediante una documentazione progettuale redatta secondo le indicazioni riportate nel seguito, che deve comprendere: → scheda inf ormativa g enerale, contenenti t utte le inf ormazioni generali sull’attività; → relazione tecnica descrittiva delle soluzioni attuate e degli impiant i installat i, con rif erim ento alle normative ed ai cr iter i di sicurezza attinent i la prevenzione incendi; → elaborat i graf ici realizzati in conf ormità a quanto previsto dal D. M. 30/11/1983, e rispecchianti la reale situazione dell'attività. Successivamente, pr ima del sopralluogo tecnico, dovrà essere presentata ulter iore document azione, idonea ad attestare che la realizzazione di oper e ed impiant i, e l’organizzazione della sicurezza, sono conf ormi a quanto previsto ed a quanto necessario; tale ult eriore documentazione deve comprendere: → certif icati e/ o omologazioni rilasciate da enti o laborator i legalmente autorizzati ( D.M. 26/ 03/1985); → dichiarazioni e/o att estazioni e/o cert if icazioni rilasciate da prof essionisti legalmente autor izzati (D.M. 25/ 03/1985 e/o altre normative specifiche) nell'ambito delle r ispettive competenze pr of essionali; → dichiarazioni e/o att estazioni rilasciate dal titolar e dell'attivit à per gli aspetti di competenza; → deve essere descritt a e documentata l'avvenuta pr edisposizione, da parte del t itolare e/o del responsabile della manif estazione, di idonee procedure attinenti la gestione della sicurezza. 2.1.1 - SCHEDA INFORMATIVA GENERALE La scheda inf ormativa generale deve com prender e: dati ed inf ormazioni generali sulla manif estazione (es.: ragione sociale; nominativo ed indir i zzo del titolare e/ o del responsabile dell ’at tività; tipologia ed indiri zzo dell'attività; att ivit à soggette a controllo esistenti o previste nell'ambit o del complesso; r iferimento ad eventuale pratica di Preven zione Incendi preesistente; etc.); dati generali di prevenzione incendi del t ipo di inter vento in progetto (es.: tipologia dell'intervento progettuale; specificare se trattasi di nuovo insediamento, modifica, ampliament o o ristrutturazione di attività esistente; elenca zione delle norme di sicure zza antincendio cui si fa riferimento; event uale bibliogr afia speciali zzata di r iferimento; etc.). La scheda inf ormativa generale deve essere sempre presentata per tutte le manif estazioni, e deve essere sempre rif erita all’inter o complesso, anche nei casi di modif iche o ampliament i o ristrutt urazioni di una parte dell’attività. 2.1.2 – RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica deve essere redatta con rif erimento agli elaborat i graf ici, ed in conf ormità a simboli, termini e def inizioni di cui al D. M. 30/11/1983 (termini, defini zioni gener ali e simboli grafici di pr even zione incendi), al D. M. 19/ 08/1996 (appr ova zione della regola tecnica di preven zione incendi per la pr ogetta zione, costru zione ed eser ci zio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo), al D. M. 18/03/1996 (norme di sicur e zza per la cost ruzione e l'eserci zio degli impiant i sport ivi). Dovrà comunque chiaramente evidenziar e la conoscenza e l'osser vanza dei criteri gener ali di prevenzione incendi e delle normat ive specif iche, e descr ivere in modo sintet ico, ma ben chiaro, i requisiti di seguito indicat i, con rif erimento agli aspetti applicat i nella manif estazione in esame: → descr izione delle car atteristiche gener ali della manif estazione (es.: area occupata; tipo di manifesta zione; programma e attività pr eviste; modalità di ut ili zza zione dei luoghi e/o locali; affollament i massim i ipoti zzabili, suddivisi per luoghi, e/o locali, e/o piani; etc.) ; → caratterist iche di str utture e materiali (es.: tipologie costrutt ive; resisten za al fuoco; carico d'incendio; compart iment azioni; rea zione al f uoco; etc.); → vie di uscita: cr iteri e dati di dimensionamento (larghe zza, numero e posi zione delle uscite; lunghe zza e larghezza dei percorsi; massimo affollamento ipoti zza bile; capacità di def lusso); scale (tipo, numero, ubica zione, caratteristiche); porte (tipo, dimensioni, caratteristiche, conformità normativa); luoghi sicur i (criteri, ubica zione, dimensionamento); → impiant i elettrici nor mali e di em ergenza; illum inazione di sicurezza; impiant i di messa a t erra e di pr otezione contro le scar iche atmosf eriche; → impiant i termici; cucine; gruppi elettrogeni; impiant i di distribuzione gas; → descr izione e schem a di eventuali altri impiant i tecnologici; aree e/o impiant i a rischio specif ico; → descr izione di attrezzat ure e impianti ant incendio disponibili ( estintor i, idranti, impianti r ivelazione incendi ed allarme, impianti di spegnimento fissi, etc.); → predisposizione di idonee pr ocedure attinenti la gestione della sicurezza. 2.1.3 – ELABO RATI GRAFICI Gli elaborat i graf ici dovranno essere quotati, chiaramente leg gibili, e redatti utilizzando la simbologia di cui al D. M.30/11/1983; in particolare si richiedono gli elabor ati di seguito descr it ti, ed altri ritenut i eventualmente utili per illustrare aspetti di prevenzione incendi. → Planimetria general e in scala opportuna (1:500; 1:1000; 1:2000) rappresentante l'area di pertinenza dell'attività in esame, dalla quale risulti chiaramente: conf igurazione planimetrica dell'attività in esame e conf ini di proprietà; ubicazione e conf igurazione di manuf atti, strutture, impianti, apparecchiature inerenti la manif estazione; in part icolare : - edif ici e/o locali utilizzati; - palchi e/o tribune; - impiant i elettrici; - cucine; impianti term ici; - deposit i di bombole di gas e/o di sostanze inf iammabili; - idranti e altre risorse idriche; → In caso di utilizzazione di locali chiusi, pi ante (e se necessario anche prospetti e sezioni) in scala opportuna ( 1:50, 1:100; 1:200), rappresentant i tutti i luoghi utilizzat i, con esatta e chiara indicazione di: articolazione planovolumetr ica (elementi strutturali; compartimenti antincendio; sistem i di vie d'uscita normali e di sicure zza); destinazione d'uso di ogni locale e/o area, con la reale conf igurazione di arredi interni, e con l'indicazione della disposizione e del numero di posti a seder e e/o in piedi; ubicazione e caratteristiche di: installazioni, palchi, tribune, eventualmente previsti; locali e/o impiant i a rischio specif ico; presìdi antincendio (idranti, naspi, estintori, impianti antincendio, sist emi fissi di spegnimento, sist emi di rileva zione e segnala zione, etc.); superf ici di aer azione e di evacuazione f umi. 2.2 - CERTIFICAZIO NI E DICHIARAZIONI SEMPLIFI CATE PER MANIFESTAZIONI TEMPORANEE Al momento del sopr alluogo tecnico per la verif ica degli adem piment i di sicur ezza antincendio, o comunque prim a dell 'inizio della m anifestazione, è necessario acquisire agli atti, certif icazioni e/o dichiarazioni che attestino sia la corretta pr edisposizione dei requisiti tecnici, sia la chiar a volontà del responsabile della m anif estazione di mantenere in eff icienza quanto attuato e/o predisposto, sia la predisposizione di idonee procedure at tinent i la gestione della sicurezza. A tale scopo, è stato predisposto un f ac-simile di “modello di certificazione”, da f ar sottoscrivere da professionista abilit ato, ed un f acsimile di “modello di dichiarazione” da f are sottoscrivere dal responsabile della manifestazione. Naturalmente, tali m odelli di cert if icazione e di dichiarazione costituiscono una semplif icazione della documentazione necessaria, e potr anno essere considerat e esaurienti solo nei casi di minore complessità. Nei casi di maggiore complessità, o ogni qualvolta si ritenga necessario, tali modelli di certif icazione e di dichiarazione potranno esser e integrati e/o modif icat i secondo le particolari esigenze e caratteristiche della manif estazione, in conf ormità agli aspett i di sicurezza inter essati per l'occasione, e secondo le indicazioni f ornite nella presente Guida Tecnica. 3 – ASPETTI TECNI CI DI SICUREZZA ANTINCENDIO Per quanto riguarda la descrizione degli aspetti tecnici di sicurezza antincendio e, specif icatamente: sistema di vie di uscita, di stribuzione e sistemazione dei posti per il pubblico, strutture e materiali, aree ed impianti a rischio specifico ed impianti ed attrezzatur e di protezione antincendio, si rimanda alla Guida tecnica n. 3, consultabile sul sito web del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine all’indirizzo: http://www.udine. vigilidelf uoco.it 4 – ATTI VITÀ PARTI COLARI Fra le att ività part icolar i, rientrano i circhi, parchi di divert imento, spettacoli viaggiant i, teatri-tenda, tendoni, copertur e a tenda, piscine, spettacoli pirotecnici nonché le manif estazioni occasionali in luoghi e spazi all’aperto, o in locali di trattenim ento con capienza non superior e a 100 persone e le manif estazioni occasionali in impianti sportivi. 4.1 – MANIFESTAZI ONI OCCASIONALI I N LUOGHI E SPAZI ALL’ APERTO, O IN LOCALI DI TRATTENIMENTO CON CAPI ENZA NO N SUPERIORE A 100 PERSONE 4.1.1 - L’installazione all’aperto, anche provvisoria, di struttur e destinate ad accogliere il pubblico o gli artisti deve essere rispondente alle disposizioni di cui al DM 19/ 08/1996 sui locali di pubblico spettacolo, e, per quanto ivi non previsto, alle indicazioni della pr esente G uida Tecnica. 4.1.2 - L’eventuale installazione di tribune deve essere conf orme alle vigenti disposizioni sugli im pianti sportivi (DM 18/03/1996). 4.1.3 - Per i luoghi e spazi all’aperto, utilizzat i occasionalmente ed esclusi dal campo di applicazione del DM 19/ 08/ 1996 sui locali di pubblico spettacolo in quanto prive di specif iche at trezzature per lo stazionamento del pubblico, è f atto obbligo di produrre, alle autorità competenti al rilascio della licenza di esercizio: la idoneit à statica delle strutture allestite, a f irma di tecnici abilitat i; la dichiar azione d’esecuzione a regola d’arte degli impiant i elettrici installat i, a f irma di tecnici abilitat i; la dichiar azione sull’appront amento e l’idoneità dei mezzi ant incendio. 4.1.4 - Per opportuno promemoria si ram menta il parere espr esso sui luoghi all’aperto dal Dipart imento della Pubblica Sicur ezza del Minist ero dell'Inter no (già r iportato al punt o 1.1 di questa Guida Tecnica), che può cosi sintet izzar si: Sono soggette ai controlli della C.C.V. L.P.S. (applicabilità dell ’art. 80 T.U.L.P.S.) le manifestazioni che si svolgono in luoghi o spazi all’aperto che sono delimitati e circoscritti (teatri, campi sport ivi, esposi zioni, mostre e fiere), nei quali l’accesso è subordinato a determinat e condizioni, attre zzati con impianti apposit amente dest inati a spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo stazionament o pubblico. Non sono soggette ai controlli della C. C.V.L.P. S. (non applicabilità dell’art. 80 T.U.L. P.S.) invece le manif estazioni che si svolgono in luoghi o spazi all’aperto (quali pia zze e aree ur bane), nei quali è possibile, di diritto e di f atto, l'accesso ad ogni persona, prive di strutture specificamente destinate allo stazi onament o del pubbl ico per assistere a spettacoli e/o manif estazioni var ie, anche nei casi in cui è previsto l’uso di palchi o pedane per artisti (purché di alte zza non super iore a m 0,8), e/o l’uso di attrezzature elettriche (comprese quelle di amplif ica zione sonora), purché installate in aree non accessibili al pubblico. 4.1.5 - Per i locali di trattenimento, ovver o locali destinati a tr attenimenti ed attrazioni varie, ar ee ubicate in esercizi pubblici ed attrezzate per accogliere spettacoli, con capienza non super ior e a 100 persone, ut ilizzati anche occasionalmente per spettacoli, trattenim enti e r iunioni, devono comunque esser e rispettate le disposizioni del DM 19/08/1996 sui locali di pubblico spettacolo relative all’esodo del pubblico, alla statica delle strutture e all’esecuzione a r egola d’arte degli impianti installati, la cui idoneità, da esibire ad ogni contr ollo, dovr à esser e accertata e dichiarata da tecnici abilitati. 4.2 – MANIFESTAZI ONI OCCASIONALI I N IMPIANTI SPORTIVI 4.2.1 - È ammessa l'utilizzazione degli impiant i sport ivi anche per lo svolgimento di manifestazioni occasionali a carattere non spor tivo, a condizione che vengano rispettate le destinazioni e le condizioni d'uso delle var ie zone dell'impianto, secondo quanto previsto nel D. M. 18/ 03/1996 sugli impiant i sport ivi. 4.2.2 - Nel caso in cui le zone spettatori siano est ese alla zona di attività sportiva o comunque siano ampliate rispetto a quelle normalmente utilizzate per impianto sportivo, la capienza, la distribuzione interna e il dimensionamento delle vie di uscita dovr à risponder e alle prescrizioni di cui al citato D. M. 18/03/ 1996. 4.2.3 - Negli impiant i sportivi al chiuso, utilizzati occasionalmente per manifestazioni musicali dal vivo, la sist emazione del pubblico in piedi nell’area dest inata ad attività sport iva può consentirsi f ino ad un massimo di 20 spettat ori ogni 10 m2 di superf icie, senza ricorrere alla necessità di realizzare settor i e percorsi di esodo all’interno dell’area medesima. La capienza del pubblico in tale area deve essere verif icata sulla base della larghezza delle vie di esodo a ser vizio della stessa, e della capacità di def lusso pari a 50 persone/modulo, nonché tenendo conto della disponibilità dei necessari ser vizi igienici (Circ. 21 del 18/12/1997). 4.2.4 - Per manif estazioni sport ive occasionali non allest ite in impiant i sportivi permanent i la scelt a dell'ubicazione deve perseguire l'obiettivo di garantire la sicurezza degli spettator i e dei prat icanti l'attività sportiva secondo i principi st abiliti nel D. M. 18/ 03/1996. 4.2.5 - II progetto relativo alla sistemazione della zona spettat ori e della zona di attività sport iva deve essere sott oposto dal t itolare dell'attività al parere prevent ivo degli organi di vigilanza, secondo quanto previsto dall’art. 3 del D. M. 18/03/1996. 4.2.6 - L'impiego di copert ure pressostatiche per att ività sportive è consentito negli impianti ove è prevista la presenza di spettatori, praticant i e addett i in numero non superiore a 50 persone, e subor dinat amente all’osser vanza delle seguenti pr escrizioni: le coperture pressostatiche devono esser e realizzate con mat eriali aventi classe di reazione al fuoco non superi ore a 2, ed omologat i ai sensi del D. M. 26/06/1984; devono essere previsti adeguat i sostegni in grado di impedir e il rischio del repent ino abbatt imento in caso di caduta di pr essione; in alternativa possono essere inst allat i disposit ivi di allarme sonoro e luminoso che comunichino ai presenti eventuali anomalie, abbassamenti della pressione e/o carichi di vento o di neve super iori ai limit i di progetto della zona in esame; il sistema di illuminazione, ove sospeso alla copertura, deve essere munito di idonei disposit ivi di protezione e sicur ezza contro la caduta accidentale. devono inoltre esser e previste almeno due uscite di larghezza non inf eriore a m 1,20; detti varchi devono essere opportunament e intelaiat i e controventati per evitare, in caso di caduta del pallone, l'ostruzione dell'uscita. deve essere prodott o annualmente al Comune, un certif icat o di idoneità statica a f irma di tecnico abilitato attestante l'avvenuta ver if ica del materiale di copertur a e dei disposit ivi di cui al comma precedente. 4.2.7 - L’ut ilizzo di complessi e/o impianti sport ivi con capienza non superior e a 100 spettatori, o privi di spettatori, può avvenire subordinatamente all’osser vanza delle seguenti prescr izioni: l'indicazione della capienza della zona spettatori deve risult are da apposita dichiarazione rilasciat a sotto la responsabilità del t itolare del complesso o impiant o sportivo; gli impianti al chiuso possono essere ubicati nel volume di alt ri edif ici ove si svolgono att ività di cui ai punt i 64, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 91 , 92, 94 e 95 del D. M. 16/ 12/1982; la separazione con tali attività deve essere realizzata con strutt ure REI 60; eventuali comunicazioni sono ammesse tramite f iltri a prova di f umo aventi stesse caratterist iche di resistenza al f uoco. l'impianto deve essere provvisto di non meno di due uscit e di cui almeno una di larghezza non inf eriore a due moduli (1,20 m); per la seconda uscita è consent ita una larghezza non inferiore a 0,80 m. negli impiant i al chiuso e per gli ambienti interni degli im piant i all'aperto la lunghezza massima delle vie di uscit a non deve essere superiore a 40 m o a 50 m se in presenza di idonei impianti di smaltimento dei f umi. le strutture, le f initur e e gli arredi devono essere conf ormi alle disposizioni contenute nell'art. 15, f atto salvo quanto previsto dalla normativa vigente di prevenzione incendi per le specif iche att ività. i depositi, ove esistenti, devono avere caratteristiche conf ormi alle disposizioni dell'art. 16. gli impianti elettrici devono essere realizzat i in conf ormità alla legge 10 marzo 1968, n. 186; la rispondenza alle vigenti norme di sicur ezza deve essere attest ata con la procedura di cui alla legge 5.3.1990, n. 46, e successivi regolamenti di applicazione. deve essere installat o un impianto di illuminazione di sicurezza che assicuri un livello di illum inazione non inf eriore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita. gli impianti al chiuso e gli ambient i int erni degli impianti all'aperto devono essere dotati di un adeguato numero di estintor i portat ili. Gli estintor i portatili devono aver e capacità estinguente non inf eriore a 13 A - 89 B. A protezione di aree ed impiant i a rischio specif ico devono essere previsti estintor i di tipo idoneo. i ser vizi igienici della zona spettatori devono essere separat i per sesso e costituiti da gabinetti dotati di porte apribili verso l'esterno, e dai locali di disimpegno. ogni gabinetto deve avere accesso da apposito locale di disimpegno (anti W C) eventualmente a ser vizio di più locali W C, nel quale devono essere installat i gli or inat oi per i ser vizi uom ini ed almeno un lavabo. almeno una f ontanella di acqua potabile deve essere ubicat a all'esterno dei ser vizi igienici. la dot azione m inima deve essere di almeno un gabinetto per gli uom ini ed un gabinetto per le donne. deve essere installat a apposita segnaletica di sicur ezza conf orme alla vigente normat iva e alle prescrizioni di cui al D.Lgs. 493/96, che consenta la individuazione delle vie di uscita, del posto di pronto soccorso e dei mezzi antincendio; appositi cartelli devono indicare le prime misure di pronto soccorso: per lo spazio e la zona di attività sport iva si applicano le disposizioni contenute nell’art. 6 e nell'ult imo comma dell’art. 8 del D. M. 18/03/1996. per le piscine si applicano le prescr izioni contenute nell'art. 14 del D. M. 18/03/1996. I suddetti impiant i devono essere conf ormi oltre che alle disposizioni del presente articolo anche ai regolamenti dei C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive Nazionali, riconosciute dal C.O.N.I., riportate nell'allegato del D. M. 18/03/1996. 5 - SERVIZIO DI VIGILANZA ANTI NCENDIO: NORME, PROCEDURE E COMPITI Per quanto riguarda il ser vizio di vigilanza antincendio, la gestione della sicurezza e norm e di esercizio nonché per conoscere il quadro di rif erimento normat ivo, si rimanda alla Guida tecnica n. 3, consultabile sul sito web del Comando Provinciale dei Vig ili del Fuoco di Udine all’indirizzo: http://www.udine. vigilidelf uoco.it (FAC – SIMILE CERTIFICATO ALLEGATO “A”) MODELLO DI “CERTIFICAZIONE” (QUESTA CERTIFICAZIONE DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA DA PROFESSIONISTA ABILITATO; OMETTERE LE PARTI CHE EVENTUALMENTE NON RICORRONO NELLA MANIFESTAZIONE IN ESAME) Il sottoscritto ___________________________________________________ iscritto all'albo professionale dei ________________________________ ed autorizzato alla certificazione ai sensi del D.M. 25/03/1985, CERTIFICA secondo quanto previsto dalle vigenti norme in materia di sicurezza, e con riferimento alla manifestazione________________________________, l’osservanza dei requisiti di seguito elencati : - Sono state adottate misure idonee per prevenire gli incendi e per tutelare la incolumità delle persone. - I palchi o le pedane per artisti, purché di altezza non superiore a 0,80 ml, i piani di calpestio in genere con passaggio di pubblico, sono collaudati tenendo conto delle eventuali sollecitazioni dinamiche, verticali ed orizzontali, dovute a movimenti di folla. - Il montaggio e la consistenza di coperture a tenda, pensiline, strutture di copertura di palchi, tribune, parcheggi e simili, e qualsiasi struttura sospesa e/o in posizione tale da determinare un potenziale pericolo per le persone, è tale da assicurare la stabilità anche per sovraccarico accidentale dovuto a neve, vento, o avverse condizioni atmosferiche in genere. - Gli impianti elettrici installati sono realizzati a regola d'arte, in conformità a quanto previsto dalla legge 01/03/1968, n. 186. - Il sistema di illuminazione di sicurezza installato è realizzato a regola d'arte; garantisce una affidabile segnalazione delle vie di esodo; ha alimentazione autonoma che, per durata e livello di illuminazione, consente un ordinato sfollamento. - Gli impianti e le attrezzature per l'utilizzazione e/o la distribuzione di gas combustibile sono realizzati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza, in conformità a quanto previsto dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1083. - Gli impianti a rischio specifico pertinenti l'attività sono realizzati in conformità alle specifiche normative e/o a perfetta regola d'arte. - I sistemi, i dispositivi e le attrezzature espressamente finalizzati alla prevenzione degli incendi sono stati realizzati a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti e/o alle prescrizioni impartite. - Le attrezzature mobili di estinzione per numero, caratteristiche ed ubicazione sono tali da consentire un primo efficace intervento su un principio d'incendio, e gli agenti estinguenti utilizzati sono compatibili con le sostanze presenti nell'attività. Data: Firma e timbro del professionista (FAC – SIMILE CERTIFICATO ALLEGATO “B”) MODELLO DI “DICHIARAZIONE” (QUESTA CERTIFICAZIONE DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA DAL RESPONSABILE DELL’ATTIVITÀ; OMETTERE LE PARTI CHE EVENTUALMENTE NON RICORRONO NELLA MANIFESTAZIONE IN ESAME) Il sottoscritto _________________________________________ nella sua qualità di responsabile della manifestazione:________________________________________, DICHIARA di essere a conoscenza di quanto predisposto ai fini della sicurezza antincendio, e si impegna, per quanto di propria competenza, ad assicurare una corretta gestione della sicurezza ed al mantenimento dell'efficienza delle soluzioni predisposte. In particolare il sottoscritto si impegna all'osservanza di quanto segue: → Saranno attuate ed osservate, per quanto applicabili, le limitazioni, i divieti e le condizioni di esercizio che sono state prescritte. → È stato predisposto un servizio interno di vigilanza antincendio che assicura durante le ore di attività la presenza contemporanea di almeno n. ___ persone; il numero e l'addestramento delle persone è tale da consentire un efficace espletamento dei compiti assegnati. → Sono installati n. ____ estintori di tipo approvato, caricati con estinguente _______________ , e classificati ________ ; il sottoscritto si impegna, per tutta la durata della manifestazione, a mantenerli efficienti, ed in posizione visibile, segnalata e raggiungibile. → Il sottoscritto si impegna a mantenere, almeno per tutta la durata della manifestazione, l'efficienza delle soluzioni predisposte ai fini di sicurezza e relative a: - sistemazioni a sedere e/o in piedi per il pubblico; - percorribilità e segnalazione delle vie di esodo; - segnaletica di sicurezza; - efficienza e condizioni di sicurezza degli impianti a rischio specifico, con particolare riferimento agli impianti elettrici ed agli impianti di utilizzazione di gas combustibile; - efficienza di sistemi, dispositivi, attrezzature espressamente finalizzati alla sicurezza antincendio. Data: Firma del responsabile dell’attività (FAC – SIMILE CERTIFICATO ALLEGATO “C”) MODELLO DI “CERTIFICAZIONE” (QUESTA CERTIFICAZIONE DEVE ESSERE SOTTOSCRITTA DA PROFESSIONISTA ABILITATO; OMETTERE LE PARTI CHE EVENTUALMENTE NON RICORRONO NELLA MANIFESTAZIONE IN ESAME) Il sottoscritto __________________________________________________________ iscritto all'albo professionale dei ________________________________ ed autorizzato alla certificazione ai sensi del D.M. 25/03/1985, CERTIFICA secondo quanto previsto all'art. 18 del DPR 29/07/1982, n. 577, e con riferimento alla manifestazione________________________________ l’osservanza dei requisiti di seguito elencati : - Sono state adottate misure idonee per prevenire gli incendi e per tutelare la incolumità delle persone. - Le sistemazioni a sedere e/o in piedi per il pubblico sono state predisposte in conformità alle normative vigenti e/o alle prescrizioni impartite, e comunque in modo da tutelarne la sicurezza. - Sono state predisposte e segnalate vie di esodo tali da consentire, in caso di necessità, l'agevole e rapido allontanamento delle persone presenti. - Sono integralmente applicate le disposizioni sulla segnaletica di sicurezza previste dal D.Lgs 14/08/1996, n. 493, espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio. - I palchi, le tribune, i solai, le scale, i piani di calpestio in genere con passaggio di pubblico, sono collaudati tenendo conto delle eventuali sollecitazioni dinamiche, verticali ed orizzontali, dovute a movimenti di folla. - Il montaggio e la consistenza di coperture a tenda, pensiline, strutture di copertura di palchi, tribune, parcheggi e simili, e qualsiasi struttura sospesa e/o in posizione tale da determinare un potenziale pericolo per le persone, è tale da assicurare la stabilità anche per sovraccarico accidentale dovuto a neve, vento, o avverse condizioni atmosferiche in genere. - Le ringhiere, i parapetti, le balaustre, le separazioni per il pubblico in genere, sono atte a sopportare forti sollecitazioni. - I requisiti di "resistenza al fuoco" degli elementi strutturali dei locali utilizzati sono stati valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite dalla Circolare M.I. n. 91 del 14/09/1961, e nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 06/03/1985, e successive modifiche ed integrazioni. - I requisiti di "resistenza al fuoco" delle strutture portanti in legno dei locali utilizzati sono stati valutati secondo quanto previsto dal D.M. 06/03/1986, e successive modifiche ed integrazioni. - Le caratteristiche di "reazione al fuoco" dei materiali impiegati all'interno dei locali sono conformi a quanto previsto dal D.M. 19/08/1996, n. 149. - Gli impianti elettrici installati sono realizzati a regola d'arte, in conformità a quanto previsto dalla legge 01/03/1968, n. 186. - Il sistema di illuminazione di sicurezza installato è realizzato a regola d'arte; garantisce una affidabile segnalazione delle vie di esodo; ha alimentazione autonoma che, per durata e livello di illuminazione, consente un ordinato sfollamento. - Gli impianti e le attrezzature per l'utilizzazione e/o la distribuzione di gas combustibile sono realizzati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza, in conformità a quanto previsto dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1083. - Gli impianti a rischio specifico pertinenti l'attività sono realizzati in conformità alle specifiche normative e/o a perfetta regola d'arte. - I sistemi, i dispositivi e le attrezzature espressamente finalizzati alla prevenzione degli incendi sono stati realizzati a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti e/o alle prescrizioni impartite. - Le attrezzature mobili di estinzione per numero, caratteristiche ed ubicazione sono tali da consentire un primo efficace intervento su un principio d'incendio, e gli agenti estinguenti utilizzati sono compatibili con le sostanze presenti nell'attività. Data: Firma e timbro del professionista