Brasile Brasile - Casa dei Popoli

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Brasile
Nome ufficiale:: Repubblica
Federativa del Brasile
Lingua ufficiale: Portoghese
Capitale: Brasilia (2.016.497
2.016.497
ab./2008)
Popolazione: 191.790.931 ab.
Valuta: Real brasiliano
Forma di governo: Repubblica
presidenziale federale
(quadrato verde, rombo giallo, cerchio blu e bianco)
CULTURA
La popolazione brasiliana è, principalmente, discendente dagli indios, coloni portoghesi, schiavi
africani e di diversi gruppi di immigrati, che sono arrivati nel Brasile soprattutto fra il 1820 e
il 1970. Gli immigrati erano principalmente italiani e portoghesi,
portoghesi, ma anche tedeschi, spagnoli,
giapponesi e siriani-libanesi.
La religione predominante è quella cattolica (73,6%), il che rende il Brasile il Paese con il
maggior numero di cattolici del mondo; assai più modeste percentuali praticano confessioni e
culti diversi, come il protestantesimo 15,4%, ortodossia, buddhismo, ebraismo, islam.
Si deve notare tuttavia il significativo affermarsi delle confessioni protestanti, che fino a
qualche decennio fa erano assai rare e raccoglievano un numero assai esiguo
esiguo di fedeli.
Il portoghese è la lingua ufficiale del Brasile ed è parlato da quasi tutti i suoi abitanti. Le 180
lingue dei nativi americani sono parlate da circa 460 mila indios brasiliani. Il tedesco e
l’italiano sono parlati da numerose comunità nel sud del Brasile.
La cultura brasiliana è stata principalmente influenzata dalla cultura del Portogallo.
Portogallo I nativi
americani hanno influenzato la lingua e la cucina e gli schiavi africani hanno influenzato la
musica,, cucina, lingua e religione del Brasile.
La musica del Brasile è fortemente influenzata da quelle
quelle d’Africa e d’Europa. In 500 anni di
storia, nel Paese sono sorti stili unici ed originali come choro, forró, frevo, samba, bossa nova,
Mύsica Popular Brasileira (MPB) e rock brasiliano. Il più
più importante compositore di musica
classica brasiliano è senz’altro
z’altro Heitor Villa-Lobos,
Villa
compositore e direttore d’orchestra che ha
scritto attorno alle 1300 composizioni, di cui molte ispirate alla tradizione musicale brasiliana
e altre a quella europea del 1600.
La cucina brasiliana è varia tanto quanto quella italiana,
italiana, si differenzia per lo più per i diversi
tipi di verdura e frutta che sono presenti in Brasile. Il piatto più tipico è la “feijoada” piatto a
base di riso e fagioli neri a cui si aggiunge carne di maiale e di manzo, piatto molto grasso. Il
pesce soprattutto nella zona del nord-est si trova in abbondanza, molto apprezzato il
“casanguejo” (granchio) e i gamberetti. I ristoranti tipici sono le “churrascarie” dove si inizia
con antipasti freddi e caldi al buffet a base di carne, pesce, riso, pasta, frutta e verdura e si
mangia al tavolo una quindicina di tipi di carne differenti cotti alla brace, serviti al tavolo su di
un spiedo che il cameriere affetta al momento direttamente nel piatto.
STORIA
I principali periodi della storia brasiliana sono:
Popoli precolombiani- Prima dell'arrivo degli europei, le popolazioni erano alquanto primitive,
vivevano raggruppate in villaggi e tribù localizzate sia lungo la costa che nell'interno.
Il Brasile fu scoperto dal navigatore Pedro Alvares Cabral nell'aprile del 1500, quando
approdò a Pôrto Seguro, a sud dell'attuale Salvador (Bahia), la denominò come Isola di Vera
Cruz.
Scoperta e colonizzazione- I portoghesi trovarono un popolo senza alcuna organizzazione
militare che poterono assoggettare facilmente. Il loro interesse non era però legato alla
costituzione di un impero coloniale, ma doveva servire come base per il loro commercio con le
Indie, per cui l'interesse iniziale fu veramente scarso. I primi a comprendere l'importanza dei
territori brasiliani, furono francesi e spagnoli, che fecero numerosi tentativi di occupazione.
In base al Trattato di Tordesillas (7 giugno 1494), precisato da quello successivo di Saragozza
(1529), il nuovo territorio fu ufficialmente incluso nella zona d'espansione territoriale del
Portogallo. Nel 1533 re Giovanni III adottò la prima struttura politica ed amministrativa per
il Brasile basata sulle Capitanias: queste erano concessioni terriere di tipo feudale date dal
sovrano ad un nobile, al quale venivano assegnati pieni poteri sulla terra, con l'obbligo di
pagare un tributo al sovrano
Governatorato portoghese - Giovanni III fu così costretto nel 1549 a costituire un potere
centrale, nominò un governatore generale e stabilì la capitale della colonia a Bahia. I
governatori si dimostrano degni del loro compito, specialmente nel respingere i tentativi di
infiltrazione dei francesi. Nel 1567 fu fondata la città di Rio de Janeiro.
Riparo dei reali portoghesi in Brasile- Nel 1807, quando Napoleone si accinse a conquistare
il Portogallo, i regnanti si rifugiarono in Brasile, a Rio de Janeiro. Qui il reggente Giovanni
svincolò le industrie dai limiti e dai controlli di cui erano gravati ed aprì i porti al traffico con
l'estero, facendo rifiorire il Brasile e calmando gli interessi indipendentisti
Indipendenza -Caduto Napoleone, Giovanni tornò in Portogallo, lasciando la reggenza del
Brasile al figlio Don Pedro, a cui venne imposto di ripristinare gli ordinamenti della vecchia
colonia. Il giovane principe si oppose, sostenuto dall'intera popolazione, e il 7 settembre 1822
proclamò l’indipendenza del Brasile. Fece redigere una costituzione in base alla quale
l'imperatore aveva il potere di opporsi a qualsiasi legge votata dall'organico legislativo, di
sciogliere le camere (una di nomina imperiale e una popolare) del parlamento in qualsiasi
momento. I brasiliani si rivoltarono il 7 aprile 1831 e costrinsero Pedro I ad abdicare in favore
del figlio Don Pedro de Alcantara (Pedro II), che allora aveva solo 5 anni e che quindi fu
affiancato ad un consiglio di reggenza.
Repubblica -Il contrasto tra il nord, retrogrado e sonnolento, e il sud, liberale e attivo,
determinò forti problemi politici. Nel sud nacquero circoli politici liberali, che miravano ad
ottenere nuove strutture statali, di cui Pedro II non comprese l'importanza e, dopo essersi
inimicato esercito e clero, continuò ad appoggiarsi ai coltivatori del nord ed ai conservatori,
finché nel 1871 la situazione precipitò. Il 15 novembre 1889 il capo dell'esercito impose
all'imperatore di ritirarsi e, poiché egli non oppose resistenza, il Brasile si trasformò
pacificamente in una repubblica. Con la nuova costituzione repubblicana fu creato uno stato
laico e federale con istituzioni analoghe e quelle degli USA
Prima guerra mondiale - Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale il Brasile era
incontestabilmente la principale potenza dell'America latina, il governo brasiliano decise di
restare neutrale, cambiando posizione solo all'ingresso nella guerra degli USA, schierandosi
contro gli "Imperi centrali" (26 ottobre 1917) e dando un importante contributo alla vittoria
delle forze alleate.
Seconda guerra mondiale - L'inizio della seconda guerra mondiale vide il Brasile combattere
con gli alleati.
Governi militari -Dopo un colpo di stato, il potere venne assunto dal generale Castelo Branco.
Nell'ottobre 1966 il Congresso Federale brasiliano elesse presidente della repubblica il
maresciallo Arthur Da Costa e Silva, che si insediò il 15 marzo 1967, rimanendo al potere fino
al 1969. Viene sostituito alla presidenza da Emilio Garrastazu Medici (1969-1974). Una crisi
petrolifera mondiale segna la fine, nel 1974, del boom economico brasiliano; nel frattempo
viene eletto presidente della repubblica Ernesto Geisel (1974-1979).
Ritorno alla democrazia -Nel 1979 alla presidenza arriva João Baptista Figueiredo (19791985). Con l’elezione di Tancredo Neves (1985), il governo tornò ai civili; il ritorno alla
democrazia fu funestato dalla morte improvvisa del neoeletto presidente, al quale succedette
il vicepresidente (1985-1989). Questi fece approvare un emendamento per l'elezione del
presidente della repubblica a suffragio universale diretto (fino ad allora gli analfabeti erano
esclusi dal voto).
Storia recente - Nel gennaio del 2003, viene eletto a presidente della Repubblica Luiz Inácio
da Silva, detto Lula.
ISTITUZIONI
Il Brasile è una repubblica federale di tipo presidenziale istituita nel 1889. Il presidente,
eletto a suffragio universale diretto e in carica per quattro anni, è anche capo del governo. Il
Congresso nazionale, cui è affidato il potere legislativo, è formato da un Senato federale
composto dai rappresentanti degli stati (81 membri in carica per otto anni) e da una Camera
dei deputati (517 membri in carica per quattro anni).
Le ultime elezioni politiche, che hanno visto l'elezione dell'attuale presidente, Fernando
Henrique Cardoso, si sono tenute l'otto ottobre del 1998, le prossime sono previste per
l'ottobre del 2002. Ogni Stato della federazione è retto da un Governatore, che viene eletto
una volta ogni 4 anni, ogni Municipio (Prefeitura) è retto da un Prefetto, che resta in carica
per 4 anni.
ECONOMIA
Il Brasile, stato tradizionalmente agricolo, ha assistito, negli anni Sessanta e Settanta, a un
rapido sviluppo industriale che ha portato a una considerevole diversificazione del settore
economico. Fiorente è l'industria estrattiva, che sfrutta i giacimenti di ferro e di carbone, e
la produzione siderurgica, chimica e di automobili. Lo Stato deve tuttavia risolvere gravi
problemi di disoccupazione, inflazione e debito estero. Nel 1997 il prodotto nazionale lordo fu
di 784.044.319.660 dollari, corrispondente a un reddito pro capite di circa 4790 dollari.
Progetti di cooperazione decentrata
in
Brasile
Progetto: “Mirando el Mundo”
Il progetto “Mirando el Mundo” è rivolto ai giovani, alle associazioni giovanili e a tutti gli enti del
settore pubblico e privato che considerano i giovani come protagonisti e che si occupano, sotto
diversi aspetti, dei giovani e dei progetti giovanili. Attraverso tale progetto si intende costruire:
osservatori del mondo giovanile realizzati nelle sei città interessate dal progetto, studi sulla
condizione giovanile, seminari e riunioni tecniche, pubblicazioni e infine un confronto delle
esperienze tra Europa e Sudamerica.
Gli obiettivi principali del progetto sono i seguenti:
1. Contribuire a consolidare la governance democratica dei governi locali e progredire verso una
maggiore giustizia sociale attraverso il consolidamento delle istituzioni locali e dei loro meccanismi
di coesione sociale.
2. Contribuire a migliorare le competenze degli enti locali dei paesi associati nel programmare e
pianificare politiche e azioni che favoriscano partecipazione, integrazione, decisioni e
coinvolgimento dei gruppi giovanili nel dialogo, sotto la direzione delle stesse autorità locali.
3. Perseguire l’obiettivo del consolidamento dei diritti del cittadino per le giovani generazioni che
sono ancora escluse dalle politiche locali a causa della scarsa consapevolezza dei bisogni da parte
degli enti locali.
4. Contribuire a sviluppare un’associazione mondiale per lo sviluppo, a partire dal consolidamento del
lavoro di rete degli enti coordinatori dei comuni.
Nello specifico mediante tale progetto si vuole realizzare un Osservatorio del mondo giovanile nelle
seguenti città: La Paz (Bolivia), Porto Velho (Brasile), Rosario (Argentina), Salvador de Bahia
(Brasile), Santos (Brasile), Varzea Paulista (Brasile).
I partner coinvolti sono:
Municipalità di La Paz (Bolivia), Rosario (Argentina), Santos (Brasile), Varzea Paulista (Brasile);
Università São Lucas di Porto Velho (Brasile); Fundação Cidade Mãe di Salvador de Bahia (Brasile);
Tavolo Infanzia e Gioventù italiano del progetto 100 Città; Tavolo Infanzia e Gioventù brasiliano
del progetto 100 Città