Mamma a 57 anni? Ecco cosa pensano gli esperti
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Mamma a 57 anni? Ecco cosa pensano gli esperti
martedì 20 settembre 2011 5 SALERNO OTTENUTE DUE UNITÀ DI PERSONALE DA PARTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE. DOVREBBERO ARRIVARNE ALTRE DUE A GIORNI Giovedì riapre la succursale del Da Procida Il liceo scientifico Giovanni da Procida rientra a regime. Da giovedì, infatti, riapre i battenti la succursale di via Urbano II: gli studenti potranno riprendere regolarmente le lezioni, che fino a questo momento sono andate avanti a singhiozzo con l’ingresso a giorni alterni degli studenti. La decisione di riaprire la succursale del Da Procida, rimasta chiusa per mancanza di personale dopo i tagli stabiliti dalla Regione, è arrivata nella giornata di ieri e prontamente comunicata sul sito internet del liceo da parte del dirigente scolastico, il professore Antonio Vairo, il quale nei giorni scorsi aveva già preannunciato di essere riuscito a strappare la promessa, all’Ufficio scolastico regionale, di un aumento di quattro unità di personale per riuscire a far fronte all’emergenza. Una promessa mantenuta per metà: arriveranno, infatti, soltanto due collaboratori scolastici che, con l’aggiunta di due ex lsu che si sono messi a disposizione per sopperire alla carenza di personale, permetteranno alla dirigenza dell’istituto di riaprire il portone della struttura di via Urbano II che accoglie complessivamente circa 659 alunni. LE OPINIONI Ma il preside Vairo tiene a sottolineare che «nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la risposta anche per quanto concerne le altre due unità che avevo richiesto. In questo modo, pur rimanendo deficitario il numero di collaboratori rispetto a un così grande quantitativo di ragazzi che frequenta questa scuola (ricordiamolo, sono 1510 alunni ndr per soli, allo stato attuale, 11 collaboratori scolastici ndr). La decisione è scaturita in primo luogo per evitare ulteriori disagi agli studenti e alle loro famiglie che, per questi primi giorni del nuovo anno scolastico, sono stati costretti a frequentare un giorno si e un giorno no. Al momento aspettiamo nuove comunicazioni da parte dell’Ufficio scolastico regionale in merito alle altre due unità». Intanto, comunque non si placa la polemica intorno ai tagli all’istruzione e alle irregolarità sull’assegnazione dei posti di lavoro: per questa mattina è previsto un presidio dinanzi all’Usp di Salerno dalle ore 9,00 durante le nomine del personale Ata con la consegna della diffida, redatta dall'avvocato Maurilio Tuozzo dei Cobas Scuola Salerno, al Dirigente dell'Usp per aver ricollocato docenti di ruolo risultati perdenti posto (per effetto dei tagli) sui posti del sostegno, pur non possedendo questi la specializzazione e contravvenendo a quanto previsto dalla legge 104/92 (che prevede questa possibilità solo in caso di esaurimento degli elenchi degli insegnanti specializzati). IL CASO DI SILVANA SOFIA, CHE HA DATO ALLA LUCE DUE GEMELLE, FA DISCUTERE. PARLANO FILOMENA GALLO E DON FRANCO FEDULLO Mamma a 57 anni? Ecco cosa pensano gli esperti di Marta Naddei Era inevitabile che la maternità di Silvana Sofia, cinquantasettenne neomamma di due splendide gemelline, Karola Pia e Adriana Cristina, riaccendesse il dibattito sulle gravidanze in età non più giovanissima. Il caso della dottoressa Sofia è sbarcato anche su Raiuno, nel contenitore pomeridiano “La vita in diretta”, condotto da Mara Venier, in cui è stato affrontato il tema della gravidanza per le donne in età avanzata, magari anche in menopausa. Un dibattito che si riaccende, dunque, e che ci pone dinanzi la questione se sia o meSilvana Sofia e suo marito: la coppia di medici divenuta genitoriale di Karola Pia e Adriana Cristina no opportuno diventare genitori oltrepassata una certa soglia d’età, tramite il ricorso alla pratine fa l’avvocato e dispensa considivenuti adulti, per avere figli deca della fecondazione assistita, gli legali per affrontare questo tivono ricorrere alla fecondazione con particolare riferimento a quelpo di situazioni - ma la sentenza è eterologa, così come accade per la eterologa, ovvero con l’impianstata oggetto di un rinvio in atteragazze in stato di menopausa to di ovuli di un’altra donna. sa che si pronunci la Corte europrecoce deve ricorrere a questo tiUna questione che in Italia è parpea per i diritti dell’uomo che popo di iter se intende avere figli. Ed ticolarmente sentita, dal momentrebbe essere favorevole in queè da considerare anche il conteto che questa pratisto senso. E’ un sto sociale nel quale ci troviamo: ca, ovvero quella Pareri discordanti peccato che abbiamolte donne diventano madri dodella fecondazione Filomena: «Non si no acceso i riflettopo i 40 anni perché è sempre più eterologa, è vietata può condannare chi ri sul caso Salerno e difficile creare le condizioni adatdalla legge 40 del non riesce ad avere sul caso Torino prote per poter crescere un figlio. Mi 2004. Del caso della figli ed ha un’età prio in concomitanriferisco ad esempio al fatto che è dottoressa Silvana avanzata». Don za con questa sensempre più complicato trovare laSofia abbiamo par- Franco: «Basta con tenza, come se si voro e, di conseguenza, creare balato con un’altra volesse alimentare la dittatura del donna che da anni l’opinione pubblica si batte al fianco di desiderio» in senso contrario. coppie e persone Ma bisogna consicon problemi di infertilità. Lei è derare tutto il contesto: immagiFilomena Gallo, presidente delno che la mamma delle due gel’associazione Amica cicogna e melline abbia provato già altre volvicesegretario dell’associazione te ad avere dei figli con suo mariLuca Coscioni per la libertà della to: nel momento in cui subentraricerca scientifica. «Domani (ogno casi di infertilità o sterilità, sogi per chi legge, ndr) la Corte Coprattutto per donne in età avanstituzionale si sarebbe dovuta prozata, perché non si può ricorrere nunciare in merito all’incostitua un certo tipo di fecondazione aszionalità della legge 40 - afferma sistita? Basti pensare che i bamFilomena Gallo Filomena Gallo che di professiobini che nascono con un tumore, si solide per avere un figlio. Perché una coppia che è impossibilitata ad avere figli dovrebbe sentirsi condannata dalla legge»? Di parere diverso è don Franco Fedullo del Centro per la vita “Il pellicano”: «Innanzitutto siano benvenute tra noi queste due belle bambine! E auguri ai genitori. Ma non è tutto. La vicenda presenta anche aspetti molto problematici. Primo: il desiderio di maternità e paternità andrebbe coniugato con la responsabilità verso i figli. Oggi la mamma ha 57 anni; quando le figlie avranno 18 anni, la mamma ne avrà 75! Secondo: quanto alle tecniche di fecondazione assistita vi sono dati che fanno molto pensare sulla loro legittimità morale: nel 2009, ad esempio, con queste tecniche sono nati 8.500 figli, ma 85.400 non sono riusciti a nascere e 7.300 ora sono congelati in azoto liquido. Con queste tecniche, cioè, per ogni bambino che nasce se ne sacrificano dieci. C’è molto da pensare su questa dittatura del desiderio. E auguri alle bambine»! Pareri discordanti che dimostrano come quello sulla fecondazione assistita, eterologa e non, sia un dibattito ancora estremamente aperto con posizioni estremamente diverse a confronto. Don Franco Fedullo L’ASSESSORE: «MANCA COLLEGAMENTO TRA TERRITORIO E STRUTTURE OSPEDALIERE» Ricoveri impropri e mobilità passiva Odierna e sindacati si confrontano Si è svolto questa mattina, presso i locali dell’assessorato alle Politiche Sociali, l’incontro con i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali di categoria dei medici generici (Fimmg, Snami, Intesa Sindacale, Smi) e l’assessore Sebastiano Odierna (nella foto), per discutere dell’incidenza nella provincia di Salerno dei ricoveri impropri e della mobilità passiva. «I medici - ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Sebastiano Odierna - devono essere messi in condizione di svolgere una funzione di filtro per i ricoveri impropri e guidare i pazienti in percorsi assistenziali adeguati rispetto alla patologia di ricovero». «E’ indispensabile - ha aggiunto - promuovere una rete informativa capillare e una buona comunicazione tra medici e direzioni delle aziende ospedaliere. Occorre, dunque, che il territorio conosca nel dettaglio il modo in cui le strutture ospedaliere provinciali si sono riorganizzate e articolate all’indomani della recente riforma”. «Appare evidente - ha sottolineato - che nella provincia di Salerno manca un buon collegamento tra territorio e strutture ospedaliere, l’informazione è carente e ciò rappresenta una delle cause principali della mobilità passiva, ovvero delle migrazioni dei pazienti non solo fuori provincia ma, cosa ancor più grave, fuori regione». «L’Amministrazione provinciale - ha concluso Odierna - intende farsi promotrice di una serie di incontri volti a stabilire un proficuo coordinamento tra territorio e aziende ospedaliere. E’ indispensabile ripensare la sanità provinciale in un'ottica maggiormente strategica che persegua qualità e merito, finalizzata a riorganizzare in maniera più efficiente la risposta sanitaria. Pertanto è doveroso, innanzitutto, conoscere i dati della mobilità passiva in particolare della provincia di Salerno per mettere a punto una campagna di informazione diretta a far conoscere al territorio quali sono le professionalità, quali sono i servizi di eccellenza che le strutture ospedaliere provinciali erogano e che troppo spesso ignoriamo. Credo che questo sia il modo migliore per mettere in luce i settori sanitari deboli ed intervenire in modo efficace per ridurre in modo sostanziale l’oneroso fenomeno della mobilità passiva». NELLE SUE GRINFIE FINÌ IL TITOLARE DELLA ROSTICCERIA RED LION BANDO 118 Pena di 2 anni per Antonio D’Agostino Aveva chiesto il pizzo ad un esercente Asl: dieci buste aperte, un’unica conferma Il pubblico ministero aveva chiesto 10 anni di reclusione per Antonio D’Agostino (nella foto), il boss di via Capone accusato di aver imposto il pizzo al titolare della nota rosticceria Red Lion del quartiere Torrione. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, gli hanno invece comminato 2 anni in continuazione all’esito di un lungo dibattimento. Stessa pena per l’altro imputato Giuseppe Apicella (entrambi erano assistiti dagli avvocati Luigi Gargiulo e Luca Vollaro). I fatti, oggetto del procedimento giudiziario, si riferiscono al 2002 quando, secondo l'impianto accusatorio formulato dalla Procura, nelle grinfie di D'Agostino, che faceva delle estorsioni la sua principale fonte di approvvigionamento, finì il titolare della pizzeria “Red Lion”. Mille euro la somma che l'esercente fu costretto a consegnare al boss che aveva tutte le “carte in regola” per incutere timore. Estorsione aggravata dall'articolo 7 era l'ipotesi di reato contestata dalla Procura ai due imputati. Ieri il verdetto dei giudici. Seconda seduta della commissione per l’apertura delle buste inerenti il bando 118 indetto dall’Asl per l’assegnazione del servizio del 118 su 59 postazioni disseminate su Salerno e provincia per i prossimi tre anni. e stesso risultato della prima: una sola ammissione, quella della Solidarietà di Lancusi. Ammesse con riserva le tre postazioni della Misericordia di Vallo della Lucania. Andiamo per ordine: nella giornata di ieri, a partire dalle 14, è cominciata la seconda sessione di verifica delle buste. Ne sono state visualizzate soltanto 10, che vanno ad aggiungersi alle 11 del primo turno della scorsa settimana; ne mancano ancora 18. Ne esce “vincitrice” solo la Solidarietà di Lancusi che ha consegnato tutta la documentazione idonea per l’accesso al bando. Discorso a parte e SOLO LA SOLIDARIETÀ DI LANCUSI CON I REQUISITI E SPUNTA IL CASO DELLA MISERICORDIA DI VALLO paradossale quello della Misericordia di Vallo della Lucania: tre postazioni ammesse con riserva perché, a quanto pare, la documentazione consegnata reca la firma di un medico facente parte di un’altra associazione di volontariato, la Croce Rossa Italiana. Ed è stato lo stesso medico in questione a smentire la propria appartenenza alla Misericordia di Vallo e, di conseguenza, ha smentito di aver firmato la documentazione consegnata alla commissione. Si tratta, con tutta probabilità, di un disguido, ma la posizione della Misericordia di Vallo è ora al vaglio della commissione. L’apertura delle buste proseguirà questa mattina, a partire dalle 9.30, sempre nella sede di via Nizza. La considerazione da fare è comunque che, di questo passo, la provincia di Salerno si troverà a poter contare su un massimo di 4 ambulanze: una cosa inconcepibile, considerata anche l’esigua cifra messa a disposizione dall’Azienda sanitaria locale per finanziare il ser- vizio, ovvero 8.500 euro, quasi la metà di quanti ce ne vorrebbero e che fa seriamente riflettere sulla bontà del bando, tanto contestato dalle associazioni di volontariato, che forse tutti i torti non li hanno.