DIALOGO FRA ISIDE, OSIRIDE, TIFONE, LIBERAMENTE TRATTO

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DIALOGO FRA ISIDE, OSIRIDE, TIFONE, LIBERAMENTE TRATTO
DIALOGO FRA ISIDE, OSIRIDE, TIFONE, LIBERAMENTE TRATTO
DALL’OMONIMO MITO
Dott.ssa Anna Piantanida
PREMESSA
Complessa è la mitologia egizia di cui il mito di Iside ed Osiride fa’ parte.
Per sommi capi e sintetizzando al massimo, si può dire che all’origine di tutto gli
antichi egizi pongono l’abisso delle caotiche acque primordiali, abisso chiamato Nun.
Da queste acque sovrastate dal buio e dal silenzio , emerge ad un certo punto il Dio
creatore proprio come era esperienza comune per gli egizi veder emergere la terra
dalle acque del Nilo che si ritiravano dopo le periodiche inondazioni.
Il Creatore, spesso chiamato Ra e spesso identificato con il sole, dà origine a varie
altre divinità, agli elementi fondanti l’universo ed infine agli uomini che nascono
dalle sue lacrime.
Iside, Osiride, Seth, i protagonisti del nostro mito, sono fra loro fratelli.
Nella mitologia originaria sono figli della dea del cielo Nut che insieme a loro
partorisce anche Horus e Nefti.
I due fratelli Osiride e Seth sono fin dall’inizio antagonisti.
Osiride nasce per primo, è bello, solare, a lui sarà, come primogenito, destinata la
reggenza dell’intero Egitto.
Seth che nella sintetica rielaborazione dataci da Plutarco diventa Tifone, è l’ultimo
dei maschi a nascere fra forti dolori di sua madre.
Nasce Seth brutto, con la testa da bestia selvatica e pieno di rabbia perché escluso dal
trono che il destino ha stabilito per Osiride.
Nel corso della storia, Seth uccide due volte Osiride, la prima volta rinchiudendolo in
una bara affidata poi alle acque del Nilo e la seconda smembrandone il corpo in
quattordici pezzi sparsi per tutto l’Egitto.
Seth uccide il fratello mosso da una profonda invidia, Osiride infatti aveva stabilito in
Egitto un regno felice ed armonico.
Sarà l’amore di Iside, sorella e sposa di Osiride, a permettere il ritrovamento e la
riunificazione del suo corpo .
Iside infatti, superato il dolore straziante per la morte di Osiride, aiutata da alcuni
bambini, ritrova il corpo del suo sposo e ne attiva la rinascita.
Il figlio Horus nato dall’amore di Iside ed Osiride, vendicherà poi il padre e, dopo
varie prove, sarà il nuovo re d’Egitto.
Seth diventerà il dio delle tempeste.
A Osiride invece toccherà il regno dei morti, regno a sua volta legato a cicliche
resurrezioni.
Sempre nella mitologia antica, c’è la bella immagine del Sole creatore che durante il
giorno compie il giro del cielo illuminando la terra mentre durante la notte il Sole
completa il suo giro nel mondo sotterraneo, il mondo dei morti, vivificandolo.
DIALOGO
Interpreti:
Iside: Anna Piantanida
Tifone:Mario Gramaglia
Osiride:Paolo Berruti
Iside: Oh me sventurata! Non trovo più il mio amatissimo sposo e fratello Osride.
Osiride è scomparso. SCOMPARSO ? SCOMPARSO ? Ma come può essere
possibile, mi sono assentata per un breve periodo dalla reggia ed ora lui non c’è più?
Tu Tifone ne sai qualcosa?
Tifone: Si’,Iside, posso svelarti dei miei segreti. Sorella mia, la mia rabbia inizia
con la mia nascita, sono venuto al mondo per ultimo mentre avrei voluto essere IO
il primo, il primogenito. Con un colpo violento ho squarciato il fianco a nostra
madre.
Osiride, il futuro re d’Egitto, si è subito mostrato bello e perfetto quanto io ero brutto
e mostruoso.
Io non potevo non invidiarlo. Una volta re, Osiride ha portato il benessere sulla
Terra, ha insegnato la coltivazione dei campi e con la sua musica ha incantato gli
uomini. Osiride inoltre ha vissuto con te un amore intenso, amore che io non ho mai
provato per la mia sposa.
Tante volte ho pensato di ucciderlo per ridurre la distanza fra me e lui.
Iside: I Pani ed i Satiri hanno diffuso una notizia terribile, che tu, Tifone, hai
rinchiuso Osiride, il mio amato bene, in una bara che hai affidato alla corrente del
Nilo perché giungesse fino al mare! Ma come hai potuto, come hai potuto fare una
cattiveria simile a tuo fratello ? A tuo fratello ?
Tifone: E’ vero, io ho ingannato Osiride, l’ho invitato ad una festa e l’ho convinto ad
entrare in una bara fatta apposta delle sue misure.
I miei sicari poi hanno prontamente rinchiuso la bara e lì Osiride è rimasto
prigioniero.
Iside: Vergognati Tifone! Hai tradito la fiducia di Osiride e hai dimenticato che
siamo tutti figli della stessa madre! Ah, ma io andrò vagabonda per il mondo fin
quando non ritroverò il corpo di Osiride. Faticherò, soffrirò ma alla fine io ritroverò
quel corpo che ho tanto amato!
Tifone: Iside, il tuo amore è dunque invincibile quanto è enorme la mia collera. Il tuo
amore è una forza che sfida la morte stessa! Il tuo amore vuole costruire quanto il
mio odio vuol distruggere!
Iside: Sì, sì,io cercherò e troverò Osiride, anzi prima cercherò Anubis, il figlio che
lui ha avuto da Nefti. Avere con me Anubis consolerà il mio cuore devastato dal
dolore. Con Anubis avrò vicino a me qualcuno che mi ricorderà il mio sposo.
Io amo i bambini e sono sicura che saranno loro ad aiutarmi! Si’, si’ qui ci vogliono
dei bambini con la loro vitalita’……con la loro speranza nell’impossibile….
I bambini m’indicheranno la strada….
Tifone: No, tu non riuscirai nel tuo intento, trionferà la morte!
Iside: Ti sbagli Tifone, i tuoi occhi accecati dalla rabbia non hanno visto quanto ho
visto io, cioè dei teneri bambini che mi hanno indicato il luogo dov’era la bara.
Ecco , io ora sono vicina ad Osiride.
Vedo il suo corpo freddo ed inerte, proprio quel corpo che era cosi’ bello e forte,
fonte per me di piaceri sublimi.
Ma come, come può essere successo? La mia disperazione è indicibile, sono qui
paralizzata e sgomenta.
Io ora piango, piango, la sua perdita ma il mio dolore pian piano si placherà. La vita
continua. La vita deve continuare. Ecco , io andrò alla ricerca di Horus, il figlio che
ho avuto da Osiride e che è la prova tangibile dell’ amore fuori dal tempo che mi
unisce a lui.
Già nel grembo materno io e Osiride ci siamo uniti per concepire Horus.
La forza del nostro amore scavalcherà il tempo stesso per diventare una forza eterna.
Tifone: No, io non posso permettere questo, voglio cercare anch’io la bara
contenente il corpo di mio fratello.
Io distruggerò quel corpo per esprimere fino in fondo la mia forza incontrollabile,
la mia volontà di ridurre tutto a pezzi.
Iside: Tifone ! Che scempio che hai fatto! Tu ora hai davvero smembrato Osiride in
quattordici pezzi sparsi poi per tutto l’Egitto.
Ma io sono determinata a cercare questi pezzi.
Sì, sì , io voglio ritrovare questi pezzi che amo e voglio rimetterli insieme.
Osiride deve essere ricordato e venerato . L’amore ha da prevalere sull’odio, l’unità
sulla frammentazione, il ricordo sulla dimenticanza, la riparazione sulla furia
devastante.
Osiride: Eccomi qui…. Ero al chiuso e al buio di una bara, ora sono all’aperto e
alla luce………Ero a pezzi e sono stato riunificato…….Ero morto e sono rinato!
Potenza dell’amore!!!
In poco tempo così tanti avvenimenti…. Mio figlio Horus mi ha vendicato, ha
sconfitto il perfido Tifone ed ora regna al mio posto su tutto l’Egitto.
Tifone è stato perdonato da Iside e anche lui ha il suo regno, in cielo, controlla le
tempeste….
E io?
Io che ho conosciuto più volte la morte, non potevo che finire giù, giù negli Inferi a
governare i morti…..
Ma non sono triste, anche lì, nelle profondità più nascoste arriva la luce del sole,
proprio da lì,giù, giù, possono ripartire la vita …….e la…..speranza…..