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REPORT
N.05 GENNAIO 2004
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRANCA LANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273
S T U D I O S
BETIS S. – REAL MADRID 1 - 1
A cura di Massimo Lucchesi
Un goal di Ronaldo permette al Real di strappare un risicato pareggio a Siviglia.
CONTRERAS
ROMA – MILAN 1–2 (1 – 1)
BETIS (4-4-2): Contreras; Mingo,
Juanito, Lembo, Varela; Ito,
Benjamín; Fernando (Capi, dal 66’),
Joaquín, Denilson (Tote, dal 79’);
Alfonso (Ismael, dal 88’). Allenatore:
Fernandez
REAL MADRID (4-4-2): Casillas;
Salgado, Pavón (Solari, dal 70’),
Raúl Bravo, Roberto Carlos;
Beckham, Helguera, Figo, Zidane;
Raúl, Ronaldo.
Allenatore: Queiroz
JUANITO
Marcatori: 33' Joaquin, 63’ st
Ronaldo.
MINGO
RONALDO
RAUL
ITO
JOAQUIN
FIGO
BENJAMIN
ZIDANE
HELGUERA
BECKHAM
DENILSON
ALFONSO
R.CARLOS
Arbitro: Losantos Omar
LEMBO
VARELA
SALGADO
FERNANDO
R.BRAVO
PAVON
CASILLAS
PRESENTAZIONE
E’ Betis – Real Madrid il posticipo della 20° giornata della Liga. La squadra di Queiroz deve difendere il primato
espugnando Siviglia. Un altro risultato non impedirebbe infatti il sorpasso ad opera del Valencia di Benitez. La
classifica prima del match serale vede infatti in testa il Va lencia con 44 pt. seguito dal Real a 42 pt e dal Deportivo con
40 pt. Al quarto posto della Liga si è attestato l’Atletico Madrid con 34 pt. mentre solo settimo è il Barcellona di
Ronaldinho che di punti ne ha 28. Il Betis prima del match odierno si trova nelle retrovie della classifica avendo
raggranellato solo 22 punti.
Naturalmente la partita è sentitissima da ambo le parti anche per la necessità di ottenere i tre punti che accomuna le due
squadre.
LE FORMAZIONI
Queiroz schiera la formazione tipo ovvero: Casillas in porta, Salgado-Pavon-Raul Bravo-Roberto Carlos in difesa; FigoBeckham-Helguera e Zidane a centrocamp o; Ronaldo e Raul in avanti.
Il Betis risponde con Contreras tra i pali, Varela-Juanito-Lembo-Mingo a formare il pacchetto arretrato; Joaquin e
Denilson sulle corsie laterali; Ito e Benjamin mediani davanti la difesa; Fernando ed Alfonso in attacco. Fernandez
annovera tra gli assenti l’ex romanista Assunçao mente Queiroz può contare su tutti gli uomini più rappresentativi
LA PRIMA FRAZIONE
La prima frazione di gioco è letteralmente dominata dai padroni di casa. Il Betis riesce ad interpretare la fase difensiva
in modo molto più efficace rispetto a quanto riescono a fare i campioni di Spagna e ciò sostanzialmente fa la differenza.
Il Real infatti stenta a far filtro in mezzo al campo. In questa zona Zidane e Figo fanno fatica ad abbassarsi sotto la linea
della palla, Beckham pur giocando una gara piuttosto disciplinata non riesce, per caratteristiche individuali, a recuperare
molti palloni. L’unico giocatore in grado di interdire l’azione avversaria sembra Helguera che però si vede costretto solo
ad opera di tamponamento essendo spesso preso “in mezzo” dagli avversari. In questo contesto il Real soffre sia
centralmente che gli attacchi laterali portati da Denilson e Joaquin. Le due ali del Betis non vengono mai raddoppiate e
possono spesso ricevere palla sui piedi e puntare l’avversario diretto.
La foto sopra mostra la disposizione 4+2 assunta spesso dal Real Madrid (in casacca nera) in situazione di non
possesso.
I problemi in mezzo al campo si ripercuotono anche sul reparto arretrato. La linea difensiva del Real Madrid, non
potendo contare sull’abbassamento del 5° uomo (Zidane o Figo) sul lato debole, stenta a coprire tutta l’ampiezza del
campo ed i giocatori non riescono in questo modo ad essere aggressivi sull’avversario di riferimento.
Al 33’ Joaquin porta meritatamente in vantaggio i padroni di casa. L’azione ha origine da una palla recuperata dai
padroni di casa all’altezza della loro area di rigore. La manovra del Betis può quindi svilupparsi velocemente in
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verticale a causa dell’inefficace azione di filtro dei centrocampisti ospiti.
Nella sequenza fotografica sono evidenziate tutte le pecche difensive della squadra di Queiroz.
L’azione vincente del Betis ha inizio da una palla recuperata nella propria metà campo.
La transazione difensiva del Real Madrid è assolutamente inefficace ed impedisce di aiutare i 4 giocatori posti a
copertura preventiva.
Il movimento in profondità di Alfonso taglia fuori l’intera retroguardia ospite.
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Sul tiro di Alfonso, respinto da Casillas, Roberto Carlos dista oltre 5 mt. Dal proprio avversario diretto Joaquin.
Joaquin raccoglie la respinta di Casillas e porta in vantaggio i padroni di casa.
In sintesi la prima frazione ha mostrato, per atteggiamento e condotta tattica, un Real Madrid assolutamente mo desto.
L’insufficiente interdizione in mezzo al campo unita ad una qualità individuale di medio livello dei difensori ha
impedito agli uomini di Queiroz spostare la contesa sul piano tecnico.
Ma i problemi il Real li ha avuti anche in fase difensiva. La squadra è parsa eccessivamente leziosa ed i giocatori poco
propensi a muoversi senza palla. Da tutto ciò è conseguito un gioco prevedibile, lento, con il possessore di palla senza
opzioni di gioco efficaci, causa la staticità dei vari Figo, Raul, Ronaldo, Zidane.
All’opposto la squadra del Betis, difendendosi con discreto ordine tattico e riuscendo a portare più giocatori sotto la
linea della palla, è riuscita a tamponare in modo efficace, mettendo i propri difensori nelle condizioni di poter essere
aggressivi.
LA RIPRESA
Nella seconda frazione però il contesto tattico viene ribaltato. Il Real agguanta il pareggio con Ronaldo al 63’ ed in
chiusura di gara alcune favorevoli situazioni potrebbero addirittura permetter loro di portare a casa i 3 punti.
L’inizio della ripresa aveva però visto ancora il Betis protagonista. Prima Juanito di testa sugli sviluppi di calcio
d’angolo (7’ st) e poi Benjamin a seguito di uno scambio con Fernando (8’ st) avevano sfiorato il raddoppio.
Occorre comunque evidenziare come l’interpretazione data alla partita dalle merengues nel secondo tempo sia
sicuramente di livello nettamente migliore.
In fase difensiva una maggiore partecipazione di Zidane, Raul e Figo ed una più determinata azione di Beckham ha
permesso alla squadra di Queiroz di nascondere quei limiti messi a nudo dal Betis nella prima frazione.
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Determinante però, è risultata l’interpretazione alla fase di possesso. Zidane più mobile, Raul che si abbassava a giocare
in ¾, Ronaldo più pronto a proporsi in profondità hanno fatto decollare la manovra d’attacco degli ospiti.
La foto mostra il goal del pareggio madrileno scaturito da un assist di Zidane che imbecca Ronaldo scattato a tempo
nello spazio.
Sul ris ultato di parità le squadre non si sono accontentate (come a volte accade in Italia). Gli allenatori hanno pensato
più a rinvigorire l’attacco che non le difese. Ecco quindi l’entrata di Solari per Pavon al 70’ (con Helguera arretrato in
difesa) e la risposta di Fernandez che manda dentro Capi e Tote per corroborare di nuova linfa la prima linea biancoverde.
La partita si chiude comunque sul punteggio di parità malgrado Helguera sugli sviluppi di calcio d’angolo abbia sfiorato
al minuto 87 il goal del 2-1
LE CHIAVI TECNICO-TATTICHE DELL’INCONTRO
Come detto il Betis ha interpretato meglio la partita nel primo tempo mentre nella ripresa la più attenta partecipazione
alla fase di non possesso degli uomini di Queiroz e, soprattutto, una maggiore mobilità senza palla ha permesso al Real
di salire in cattedra e creare più di un pericolo alla porta difesa da Contreras.
Il momento chiave è stato con ogni probabilità tra il 53’ ed il 53’ quando prima Juanito e poi Benjamin hanno sfiorato il
raddoppio che avrebbe potuto chiudere l’incontro.
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