Albergo diffuso a Onore

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Albergo diffuso a Onore
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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 20 GENNAIO 2013
Valli Seriana e di Scalve
a
Il futuro della montagna?
Onore lancia l’albergo diffuso
Si chiamerà «Borgo Presolana leaving»: stanze nelle case più belle del paese
Idea della cooperativa «L’aquilone». L’unico esempio nella Bergamasca è Ornica
A
Onore
NICOLA TOMASONI
Questa casa non è un albergo. O
almeno non di quelli tradizionali. Dunque bando alle convenzioni dell’accoglienza in hotel: niente cambio d’abiti per la
cena in sala, nessun portiere in
livrea blu ad accogliere i clienti
sulla porta, addio persino alle
salviette abbandonate sul pavimento.
Il vacanziere avrà da sfacchinare più del solito, ma sarà ripagato con un soggiorno in un
alloggio tipico, dove il vicino di
stanza è il residente che lì abita
tutto l’anno. L’unico esempio in
Bergamasca è quello di Ornica,
in alta Valle Brembana: le camere sono sparse nel vecchio
borgo, le suite sono le baite immerse nel verde degli alpeggi. A
questo modello di turismo virtuoso (valso alle «Donne di
montagna» la bandiera verde di
Legambiente) potrebbe presto
aggiungersi un secondo albergo diffuso.
Un anno di lavoro
Sarà situato nel piccolo comune di Onore, in alta Valle Seriana, e si chiamerà «Borgo Presolana leaving». L’idea è venuta
alla locale cooperativa «L’aquilone», che al progetto lavora da
più di un anno.
Oggi, per poter partire,
aspetta soltanto l’autorizzazione della Provincia, che l’altra
mattina ha effettuato un sopralluogo in zona. Ad annunciare il nuovo albergo diffuso è
il sindaco del paese Gianni
Schiavi che domani sera alle
20,30 ha convocato i commercianti e le associazioni del paese. In municipio saranno illustrati i dettagli della proposta e
i risvolti economici che ne deriveranno: «Si tratta – scrive il
primo cittadino – di un’opportunità interessante per offrire
posti di lavoro e convenzioni
economiche per le nostre attività: l’albergo diffuso ha infatti
bisogno di fornire servizi grazie
alla rete di attività già operanti
a Onore e nei luoghi turistici limitrofi».
Verde preservato
Già, perché l’albergo diffuso è
un hotel tutto particolare: non
si costruisce, ma nasce mettendo in rete case e servizi preesistenti.
La logica, già sperimentata
con successo in altre regioni, è
quella di una struttura unitaria
per i servizi comuni (reception
e ristorazione), e immobili diversi dove dislocare i servizi
personalizzati. Gli edifici più
belli del paese (probabilmente
una decina) saranno trasformati in camere accoglienti e raffinate, offrendo la possibilità di
soggiornare a Onore, dove ad
oggi esiste soltanto una struttura alberghiera.
Il «Borgo Presolana leaving»
si sposa così appieno con la volontà dell’amministrazione comunale di preservare il piccolo
paese (che non conta nemmeno 900 abitanti), puntando sul
verde e chiudendo le porte alla
Il centro storico di Onore, paese che conta meno di 900 abitanti
Domani il sindaco
illustra il progetto
a commercianti
e associazioni
a
A
Albino
La Regione Lombardia ha riconosciuto alla Fondazione Honegger due nuclei Alzheimer: 21 posti nella struttura protetta dell’Infermeria Honegger
e 20 posti nella Casa albergo.
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Acchiappastranieri
Sarà inoltre un tassello fondamentale all’interno del mosaico della promozione turistica,
dopo che un’altra cooperativa
(«La goccia») ha scongiurato la
chiusura dell’anello della sci di
fondo, che durante la bella stagione si trasformerà in un percorso vita immerso nel verde
per più di 7 chilometri.
Se l’albergo diffuso andrà in
porto sarà un bel business an-
che per i paesi vicini, dal momento che il mercato è appetibile soprattutto per una clientela straniera. Anche gli italiani avranno però di che consolarsi, applicando quel rituale
tutto nostrano che prevede, al
termine della vacanza, lo scambio degli indirizzi, strascichi di
promesse e piogge di «arrivederci» all’anno prossimo. Ma
dopo un soggiorno così sarà più
che giustificato: tornare a Onore sarà davvero come tornare a
casa. ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
NEMBRO
San Sebastiano
Contrada in festa
La chiesa addobbata
Come ogni anno dopo le
feste natalizie, a Nembro
viene celebrata in modo
solenne la festa di San Sebastiano martire, patrono della contrada centrale del paese, che raccoglie
circa 2.000 abitanti. Le
Messe saranno celebrate
domani alle 7,30 dall’arciprete plebano don Santino Nicoli, alle 9 dal direttore dell’oratorio don
Matteo Cella, alle 17 da
monsignor Gianluca Rota canonico effettivo della cattedrale di Bergamo
e nativo di Nembro, proprio della contrada di San
Sebastiano; la liturgia
sarà animata dalla corale
Monsignor Giulio Bilabini, al termine solenne benedizione e esposizione
della reliquia. In occasione della solennità i volontari della contrada hanno
addobbato tutta la via, la
chiesa sarà riscaldata e
verrà esposta l’antica statua di San Sebastiano.
Inoltre sul sagrato sarà
presente per tutta la giornata la tradizionale bancarella dei «biligocc».
OREZZO
Per Sant’Antonio
suona la banda
Oggi alle 16,30 la banda
cittadina di Gazzaniga si
esibisce nel «Concerto di
Sant’Antonio» nella chiesa di Orezzo. Per informazioni, www.prolocogazzaniga-orezzo.it.
a
Nuclei Alzheimer
L’accreditamento
porta 5 assunzioni
«È una notizia importante –
spiega il presidente del Consiglio
di amministrazione Tiziano Vedovati –. Viene riconosciuto alla
Fondazione il buon lavoro svolto negli anni a favore delle persone anziane che presentano la salute più compromessa. In verità,
queste persone hanno sempre
trovato posto nella struttura protetta, e da alcuni anni anche nella casa albergo, perché quest’ultima aveva perso l’originaria vocazione di residenza per persone
autosufficienti, dedicando sempre più posti alla cura di persone
speculazione edilizia, in una zona particolarmente suggestiva.
IN BREVE
La casa albergo della Fondazione
Honegger di Albino
parzialmente o totalmente non
autosufficienti».
Ora, invece, «ci viene ufficializzato il riconoscimento di due
nuclei Alzheimer, anche perché
nel frattempo avevamo acquisito la competenza di curare questo tipo di persone. Ora, siamo in
grado di seguire oltre 40 perso-
ne affette da disturbi comportamentali».
Il riconoscimento dei due nuclei Alzheimer ha come conseguenza un aumento dei contributi regionali, che vengono reinvestiti nell’assunzione di cinque
persone a tempo determinato, a
potenziamento dell’organico nella Casa albergo (un infermiere
dedicato al nucleo, due educatori, due assistenti socio-sanitari),
mentre per la struttura protetta
dell’Infermeria Honegger ci sarà
una diversa collocazione del personale già in organico.
«In questi anni – continua il
presidente Vedovati – abbiamo
sviluppato, in collaborazione con
altre case di riposo (Brembate,
Gorle, Stezzano) e il coordinamento dall’Unità di valutazione
Alzheimer di Gazzaniga, l’applicazione di terapie non farmacologiche, per ridurre l’uso di farmaci per contenere gli eccessi
nei comportamenti. A tal proposito, il personale ha seguito dei
corsi ad hoc, che verranno riproposti anche quest’anno, pure per
i volontari che ci supportano durante i pasti e nei momenti di
animazione». ■
Tiziano Piazza
Peia, le famiglie
donano i ceri decorati
A
Peia
La comunità di Peia rinnova oggi
alle 15 l’antico cerimoniale
dell’«Offerta della cera», per tradizione collocato nella domenica successiva alla festa liturgica di
Sant’Antonio abate.
È un rito durante il quale associazioni, famiglie e contrade
(Peia ne conta almeno quattordici) offrono ceri decorati, partendo in processione dalla chiesetta a lato della parrocchiale,
recentemente restaurata.
«Le offerte raccolte per le
opere parrocchiali – spiega Riccardo Bertocchi, storico locale
– erano un tempo destinate all’acquisto di candele per la chiesa allo scopo di illuminarla durante le funzioni. Cinque secoli fa, nel 1561 quando fu eretta
la parrocchiale di Sant’Antonio,
è certificata a Peia la presenza
di una cereria comunale». Ad
aprire la processione, che rag-
giunge la chiesa al canto del
Magnificat, è un grosso cero, seguito da quelli riccamente decorati per i quali ancor oggi
gruppi e associazioni gareggiano in fantasia. La devozione si
esprime con nastri e fiori, ma
anche con i simboli propri dell’attività dei gruppi. Le famiglie
colpite da recenti lutti listano a
lutto il proprio cero. Oggi dopo
la Messa solenne delle 10 celebrata dal parroco don Giulivo
Facchinetti e accompagnata
dalla corale Sant’Antonio, si rinnoverà anche la benedizione di
auto e animali, già effettuata
giovedì nel giorno di Sant’Antonio.
E si è rinnovata anche quest’anno la particolare celebrazione per tutti gli Antonio e le
Antonietta della comunità, che
hanno poi festeggiato con la
tradizionale cena nella trattoria Scarni di Peia Bassa. ■
Giambattista Gherardi
NEMBRO
Con Anteas
Africa e malaria
Dietro la rete antimalaria
L’Africa subsahariana è il
tema dell’incontro che si
terrà mercoledì nell’auditorium Papa Giovanni
XXIII di Nembro, in piazza Umberto I. L’Università Anteas di Bergamo,
con il Gruppo operativo
di Nembro, organizza
«Paesi vicini seppur lontani (riflettendo su noi e
loro)». Mercoledì Piera
Brigatti, consulente della
Fao Promozione femminile, e Giancarlo Carrara,
esperto sulla prevenzione della malaria, presentano «Africa subsahariana: lotta tra tecnologia e
tradizioni locali».