Albergo diffuso a Onore
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Albergo diffuso a Onore
37 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 20 GENNAIO 2013 Valli Seriana e di Scalve a Il futuro della montagna? Onore lancia l’albergo diffuso Si chiamerà «Borgo Presolana leaving»: stanze nelle case più belle del paese Idea della cooperativa «L’aquilone». L’unico esempio nella Bergamasca è Ornica A Onore NICOLA TOMASONI Questa casa non è un albergo. O almeno non di quelli tradizionali. Dunque bando alle convenzioni dell’accoglienza in hotel: niente cambio d’abiti per la cena in sala, nessun portiere in livrea blu ad accogliere i clienti sulla porta, addio persino alle salviette abbandonate sul pavimento. Il vacanziere avrà da sfacchinare più del solito, ma sarà ripagato con un soggiorno in un alloggio tipico, dove il vicino di stanza è il residente che lì abita tutto l’anno. L’unico esempio in Bergamasca è quello di Ornica, in alta Valle Brembana: le camere sono sparse nel vecchio borgo, le suite sono le baite immerse nel verde degli alpeggi. A questo modello di turismo virtuoso (valso alle «Donne di montagna» la bandiera verde di Legambiente) potrebbe presto aggiungersi un secondo albergo diffuso. Un anno di lavoro Sarà situato nel piccolo comune di Onore, in alta Valle Seriana, e si chiamerà «Borgo Presolana leaving». L’idea è venuta alla locale cooperativa «L’aquilone», che al progetto lavora da più di un anno. Oggi, per poter partire, aspetta soltanto l’autorizzazione della Provincia, che l’altra mattina ha effettuato un sopralluogo in zona. Ad annunciare il nuovo albergo diffuso è il sindaco del paese Gianni Schiavi che domani sera alle 20,30 ha convocato i commercianti e le associazioni del paese. In municipio saranno illustrati i dettagli della proposta e i risvolti economici che ne deriveranno: «Si tratta – scrive il primo cittadino – di un’opportunità interessante per offrire posti di lavoro e convenzioni economiche per le nostre attività: l’albergo diffuso ha infatti bisogno di fornire servizi grazie alla rete di attività già operanti a Onore e nei luoghi turistici limitrofi». Verde preservato Già, perché l’albergo diffuso è un hotel tutto particolare: non si costruisce, ma nasce mettendo in rete case e servizi preesistenti. La logica, già sperimentata con successo in altre regioni, è quella di una struttura unitaria per i servizi comuni (reception e ristorazione), e immobili diversi dove dislocare i servizi personalizzati. Gli edifici più belli del paese (probabilmente una decina) saranno trasformati in camere accoglienti e raffinate, offrendo la possibilità di soggiornare a Onore, dove ad oggi esiste soltanto una struttura alberghiera. Il «Borgo Presolana leaving» si sposa così appieno con la volontà dell’amministrazione comunale di preservare il piccolo paese (che non conta nemmeno 900 abitanti), puntando sul verde e chiudendo le porte alla Il centro storico di Onore, paese che conta meno di 900 abitanti Domani il sindaco illustra il progetto a commercianti e associazioni a A Albino La Regione Lombardia ha riconosciuto alla Fondazione Honegger due nuclei Alzheimer: 21 posti nella struttura protetta dell’Infermeria Honegger e 20 posti nella Casa albergo. efJfznfTvwEt0P319CXxpJxCa5iXd/tWOhQ2aqfl+DM= Acchiappastranieri Sarà inoltre un tassello fondamentale all’interno del mosaico della promozione turistica, dopo che un’altra cooperativa («La goccia») ha scongiurato la chiusura dell’anello della sci di fondo, che durante la bella stagione si trasformerà in un percorso vita immerso nel verde per più di 7 chilometri. Se l’albergo diffuso andrà in porto sarà un bel business an- che per i paesi vicini, dal momento che il mercato è appetibile soprattutto per una clientela straniera. Anche gli italiani avranno però di che consolarsi, applicando quel rituale tutto nostrano che prevede, al termine della vacanza, lo scambio degli indirizzi, strascichi di promesse e piogge di «arrivederci» all’anno prossimo. Ma dopo un soggiorno così sarà più che giustificato: tornare a Onore sarà davvero come tornare a casa. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA NEMBRO San Sebastiano Contrada in festa La chiesa addobbata Come ogni anno dopo le feste natalizie, a Nembro viene celebrata in modo solenne la festa di San Sebastiano martire, patrono della contrada centrale del paese, che raccoglie circa 2.000 abitanti. Le Messe saranno celebrate domani alle 7,30 dall’arciprete plebano don Santino Nicoli, alle 9 dal direttore dell’oratorio don Matteo Cella, alle 17 da monsignor Gianluca Rota canonico effettivo della cattedrale di Bergamo e nativo di Nembro, proprio della contrada di San Sebastiano; la liturgia sarà animata dalla corale Monsignor Giulio Bilabini, al termine solenne benedizione e esposizione della reliquia. In occasione della solennità i volontari della contrada hanno addobbato tutta la via, la chiesa sarà riscaldata e verrà esposta l’antica statua di San Sebastiano. Inoltre sul sagrato sarà presente per tutta la giornata la tradizionale bancarella dei «biligocc». OREZZO Per Sant’Antonio suona la banda Oggi alle 16,30 la banda cittadina di Gazzaniga si esibisce nel «Concerto di Sant’Antonio» nella chiesa di Orezzo. Per informazioni, www.prolocogazzaniga-orezzo.it. a Nuclei Alzheimer L’accreditamento porta 5 assunzioni «È una notizia importante – spiega il presidente del Consiglio di amministrazione Tiziano Vedovati –. Viene riconosciuto alla Fondazione il buon lavoro svolto negli anni a favore delle persone anziane che presentano la salute più compromessa. In verità, queste persone hanno sempre trovato posto nella struttura protetta, e da alcuni anni anche nella casa albergo, perché quest’ultima aveva perso l’originaria vocazione di residenza per persone autosufficienti, dedicando sempre più posti alla cura di persone speculazione edilizia, in una zona particolarmente suggestiva. IN BREVE La casa albergo della Fondazione Honegger di Albino parzialmente o totalmente non autosufficienti». Ora, invece, «ci viene ufficializzato il riconoscimento di due nuclei Alzheimer, anche perché nel frattempo avevamo acquisito la competenza di curare questo tipo di persone. Ora, siamo in grado di seguire oltre 40 perso- ne affette da disturbi comportamentali». Il riconoscimento dei due nuclei Alzheimer ha come conseguenza un aumento dei contributi regionali, che vengono reinvestiti nell’assunzione di cinque persone a tempo determinato, a potenziamento dell’organico nella Casa albergo (un infermiere dedicato al nucleo, due educatori, due assistenti socio-sanitari), mentre per la struttura protetta dell’Infermeria Honegger ci sarà una diversa collocazione del personale già in organico. «In questi anni – continua il presidente Vedovati – abbiamo sviluppato, in collaborazione con altre case di riposo (Brembate, Gorle, Stezzano) e il coordinamento dall’Unità di valutazione Alzheimer di Gazzaniga, l’applicazione di terapie non farmacologiche, per ridurre l’uso di farmaci per contenere gli eccessi nei comportamenti. A tal proposito, il personale ha seguito dei corsi ad hoc, che verranno riproposti anche quest’anno, pure per i volontari che ci supportano durante i pasti e nei momenti di animazione». ■ Tiziano Piazza Peia, le famiglie donano i ceri decorati A Peia La comunità di Peia rinnova oggi alle 15 l’antico cerimoniale dell’«Offerta della cera», per tradizione collocato nella domenica successiva alla festa liturgica di Sant’Antonio abate. È un rito durante il quale associazioni, famiglie e contrade (Peia ne conta almeno quattordici) offrono ceri decorati, partendo in processione dalla chiesetta a lato della parrocchiale, recentemente restaurata. «Le offerte raccolte per le opere parrocchiali – spiega Riccardo Bertocchi, storico locale – erano un tempo destinate all’acquisto di candele per la chiesa allo scopo di illuminarla durante le funzioni. Cinque secoli fa, nel 1561 quando fu eretta la parrocchiale di Sant’Antonio, è certificata a Peia la presenza di una cereria comunale». Ad aprire la processione, che rag- giunge la chiesa al canto del Magnificat, è un grosso cero, seguito da quelli riccamente decorati per i quali ancor oggi gruppi e associazioni gareggiano in fantasia. La devozione si esprime con nastri e fiori, ma anche con i simboli propri dell’attività dei gruppi. Le famiglie colpite da recenti lutti listano a lutto il proprio cero. Oggi dopo la Messa solenne delle 10 celebrata dal parroco don Giulivo Facchinetti e accompagnata dalla corale Sant’Antonio, si rinnoverà anche la benedizione di auto e animali, già effettuata giovedì nel giorno di Sant’Antonio. E si è rinnovata anche quest’anno la particolare celebrazione per tutti gli Antonio e le Antonietta della comunità, che hanno poi festeggiato con la tradizionale cena nella trattoria Scarni di Peia Bassa. ■ Giambattista Gherardi NEMBRO Con Anteas Africa e malaria Dietro la rete antimalaria L’Africa subsahariana è il tema dell’incontro che si terrà mercoledì nell’auditorium Papa Giovanni XXIII di Nembro, in piazza Umberto I. L’Università Anteas di Bergamo, con il Gruppo operativo di Nembro, organizza «Paesi vicini seppur lontani (riflettendo su noi e loro)». Mercoledì Piera Brigatti, consulente della Fao Promozione femminile, e Giancarlo Carrara, esperto sulla prevenzione della malaria, presentano «Africa subsahariana: lotta tra tecnologia e tradizioni locali».