23 Novembre 2011 - University of Malta

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23 Novembre 2011 - University of Malta
 Project co‐financed by the European Union European Regional Development Fund
Comunicato stampa di mercoledì 23 novembre 2011
Oggetto – Progetto ordinario Italia-Malta “CALYPSO” Project 2. Meeting
RAGUSA. Presentato nella sala riunioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Provincia
Regionale di Ragusa il Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di coesione 2007-2013
nell’ambito del 2. Meeting del progetto “Calypso” finalizzato alla realizzazione di un sistema
stabile ed operativo di antenne HF-Radar per il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel
Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di
eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell’area portuale di Pozzallo è prevista l’installazione dell’antenna “siciliana” che
completerà il sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei
Cavalieri e dell’Isola di Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader “Calypso” dell’University of Malta,
Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto,
Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di Aldo
Drago, Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici
(Università di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso
(Cutgana dell’Università di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono state,
inoltre, affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di
Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia costiera di
Pozzallo), Francesco Tiralongo (Guardia di Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di
Protezione civile della Regione Siciliana), di Albert Tabone (Civil Protection Department Malta) e
Clinton O’Neill (Aremed Forces of Malta). Gli aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna
Anthony Williams e Marija Attary (Università di Malta), Alba Abbate (Università di Palermo),
Gabriella Guarino (Università di Catania), Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa
– sezione Ragusa). Sulle strategie di comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio
Russo (Cutgana, Università di Catania).
Nell’incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di
funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e
Ufficio comunicazione Cutgana - Università degli Studi di Catania
Via Terzora, 8 - 95027 San Gregorio di Catania (Ct)
Tel. 095.7215769 - Fax 095.7211254 – email: [email protected]
Project co‐financed by the European Union European Regional Development Fund
ne registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle
radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di
picco ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una
emissione di campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge
quadro sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22
febbraio 2001, n. 36). Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione
analoga a Venezia dagli studi dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del
sistema d’antenna sarà di 13 Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già
presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed
anche a Napoli. L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale
Territorio ed Ambiente, è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello
stesso anno. Il sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati
dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che
saranno sottoscritti successivamente, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in
tempo reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo,
garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della
ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la
gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale SiciliaMalta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità di
controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente
distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e
sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.
Nella foto un momento dell’incontro Ufficio comunicazione Cutgana - Università degli Studi di Catania
Via Terzora, 8 - 95027 San Gregorio di Catania (Ct)
Tel. 095.7215769 - Fax 095.7211254 – email: [email protected]
Presentato il Progetto Calypso | CUTGANA - Università degli Studi di Catania
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Il fatto del giorno
23 Novembre 2011
Ragusa
Presentato il Progetto Calypso
Il canale di Sicilia sarà monitorato
RAGUSA.
Presentato
nella
sala
riunioni
dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Provincia
Regionale di Ragusa il Progetto ordinario Italia-Malta
– La politica di coesione 2007-2013 nell’ambito del 2.
Meeting del progetto “Calypso” finalizzato alla
realizzazione di un sistema stabile ed operativo di
antenne HF-Radar per il monitoraggio delle correnti
marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo
di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli
interventi in caso di eventi di sversamenti di
idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell’area portuale di Pozzallo è prevista l’installazione dell’antenna “siciliana” che completerà
il sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri e dell’Isola
di Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader “Calypso” dell’University of Malta,
Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto,
Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di Aldo
Drago, Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici
(Università di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso
(Cutgana dell’Università di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono state,
inoltre, affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di
Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia costiera di
Pozzallo), Francesco Tiralongo (Guardia di Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di
Protezione civile della Regione Siciliana), di Albert Tabone (Civil Protection Department Malta) e
Clinton O’Neill (Aremed Forces of Malta). Gli aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna
Anthony Williams e Marija Attary (Università di Malta), Alba Abbate (Università di Palermo),
Gabriella Guarino (Università di Catania), Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa –
sezione Ragusa). Sulle strategie di comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio
Russo (Cutgana, Università di Catania).
Nell’incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di
funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne
registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle
radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di picco
ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione
di campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla
Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001,
n. 36). Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione analoga a Venezia
dagli studi dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d’antenna sarà di 13
Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già presenti
lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a
Napoli. L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale Territorio ed
Ambiente, è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello stesso anno. Il
sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università
http://www.cutgana.it/it/fatto_del_giorno/2011/11/23/articolo-75-it/presentato-il-prog... 24/11/2011
Presentato il Progetto Calypso | CUTGANA - Università degli Studi di Catania
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di Palermo, Catania e Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che saranno sottoscritti
successivamente, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo
reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo,
garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della
ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la
gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale SiciliaMalta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità di
controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente
distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle
aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.
http://www.cutgana.it/it/fatto_del_giorno/2011/11/23/articolo-75-it/presentato-il-prog... 24/11/2011
Progetto ordinario Italia-Malta 'CALYPSO' Project 2. Meeting - Bollettino d'Ateneo
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RAGUSA. Presentato nella sala riunioni dell'Assessorato
Territorio e Ambiente della Provincia Regionale di Ragusa
il Progetto ordinario Italia-Malta - La politica di coesione
2007-2013 nell'ambito del 2. Meeting del progetto
"Calypso" finalizzato alla realizzazione di un sistema
stabile ed operativo di antenne HF-Radar per il
monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale
di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui utili ad
ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti
di idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell'area portuale di Pozzallo è prevista l'installazione dell'antenna "siciliana" che
completerà il sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell'Isola dei
Cavalieri e dell'Isola di Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader "Calypso" dell'University of
Malta, Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del
progetto, Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di
Aldo Drago, Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio
Capodici (Università di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo
Grasso (Cutgana dell'Università di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa - sezione Ragusa).
Sono state, inoltre, affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con
gli interventi di Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni
http://www.bda.unict.it/Pagina/It/Cutgana_2/0/2011/11/23/4843_.aspx
Motta Sant'Anastasia,
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nell'alimentazione umana'
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protagonista nell'ambito
del progetto Italia-Malta
'Calypso'
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Progetto ordinario Italia-Malta 'CALYPSO' Project 2. Meeting - Bollettino d'Ateneo
(Guardia costiera di Pozzallo), Francesco Tiralongo (Guardia di Finanza di Pozzallo), di
Raffaele Lupo (Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana), di Albert Tabone
(Civil Protection Department Malta) e Clinton O'Neill (Aremed Forces of Malta).
Gli aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna Anthony Williams e Marija Attary
(Università di Malta), Alba Abbate (Università di Palermo), Gabriella Guarino (Università di
Catania), Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa - sezione Ragusa). Sulle
strategie di comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio Russo (Cutgana,
Università di Catania).
Nell'incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati "radar" a causa del principio
di funzionamento che prevede l'utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un
segnale e ne registra l'eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel
campo delle radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
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di Catania - Aut. Trib. di Catania n.
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Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80
watt di picco ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica
permette una emissione di campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi
consentiti dalla legge quadro sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n. 36). Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già
dimostrato su un'installazione analoga a Venezia dagli studi dell'Istituto Superiore della
Sanità. La frequenza operativa del sistema d'antenna sarà di 13 Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell'area portuale di Pozzallo sono
già presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio
pubblico) ed anche a Napoli. L'installazione, che necessita delle autorizzazioni
dell'assessorato regionale Territorio ed Ambiente, è prevista per i primi mesi del 2012,
mentre l'attivazione nell'estate dello stesso anno. Il sistema sarà gestito dalla sezione di
Ragusa dell'Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta
e poi forniti, nell'ambito dei protocolli d'intesa che saranno sottoscritti successivamente,
anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati
in tempo reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti
nel tempo, garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della
sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le
misure saranno utili per la gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di
idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove
capacità di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l'acquisizione in continuo di dati
spazialmente distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo
termine sugli oceani e sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della
conoscenza del canale Sicilia-Malta.
http://www.bda.unict.it/Pagina/It/Cutgana_2/0/2011/11/23/4843_.aspx
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Ragusa, presentato il Progetto "Calypso" - Area Marina
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RAGUSA. Presentato nella sala riunioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Provincia Regionale
di Ragusa il Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di coesione 2007-2013 nell’ambito del 2.
Meeting del progetto “Calypso” finalizzato alla realizzazione di un sistema stabile ed operativo di antenne
HF-Radar per il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di
fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi
accidentali e deliberati.
Proprio nell’area portuale di Pozzallo è prevista l’installazione dell’antenna “siciliana” che completerà il
sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri e dell’Isola di
Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader “Calypso” dell’University of Malta, Physical
Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto, Università degli
Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di Aldo Drago,
Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici (Università di
Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso (Cutgana dell’Università
di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono state, inoltre, affrontate le tematiche
relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di Richard Gabriele (Transport Malta),
Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia costiera di Pozzallo), Francesco Tiralongo (Guardia di
Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana), di
Albert Tabone (Civil Protection Department Malta) e Clinton O’Neill (Aremed Forces of Malta). Gli
aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna Anthony Williams e Marija Attary (Università di
Malta), Alba Abbate (Università di Palermo), Gabriella Guarino (Università di Catania), Carmelo
Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa – sezione Ragusa). Sulle strategie di comunicazione e
promozione del progetto si è soffermato Alfio Russo (Cutgana, Università di Catania).
Nell’incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di
funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne
registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle
radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di picco ed i
40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione di
campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione
dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n. 36). Il
rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione analoga a Venezia dagli studi
dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d’antenna sarà di 13 Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già presenti
lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a Napoli.
L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, è
prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello stesso anno. Il sistema sarà gestito
dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e
Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che saranno sottoscritti successivamente, anche alla
Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale
sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo,
inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero
di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle situazioni di
crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità di
controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente distribuiti e
di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle aree costiere,
porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.
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Progetto ordinario Italia-Malta “CALYPSO” Project 2 | Sicilia, Malta, Italia
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Mercoledì 23 Novembre 2011 11:03 Redazione Notizie - Sicilia, Malta, Italia
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Ragusa, 23 novembre – Presentato nella sala riunioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente della
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Provincia Regionale di Ragusa il Progetto ordinario Italia-Malta
nell’ambito del 2. Meeting del progetto “Calypso” finalizzato alla realizzazione di un sistema stabile ed
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con lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di
idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell’area portuale di Pozzallo è prevista l’installazione dell’antenna “siciliana” che completerà il
sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri
e dell’Isola di
Gozo a Malta .
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader “Calypso” dell’University of Malta ,
Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto, Università
degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di Aldo Drago,
Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta ), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici (Università
di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso (Cutgana
dell’Università di Catania ), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono state, inoltre,
affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di Richard Gabriele
(Transport Malta ), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia
costiera di Pozzallo), Francesco
Tiralongo (Guardia di Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di Protezione civile della
Regione Siciliana), di Albert Tabone (Civil Protection Department Malta ) e Clinton O’Neill (Aremed
Forces of Malta ). Gli aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna Anthony Williams e Marija
Attary (Università di Malta ), Alba Abbate (Università di Palermo), Gabriella Guarino (Università di
Catania ), Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa – sezione Ragusa). Sulle strategie
di comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio Russo (Cutgana, Università di Catania
).
Nell’incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di
funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne
registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle
radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di picco ed
i 40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione di
campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione
dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n. 36). Il
rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione analoga a Venezia dagli studi
dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d’antenna sarà di 13 Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già presenti
lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a
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Progetto ordinario Italia-Malta “CALYPSO” Project 2 | Sicilia, Malta, Italia
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Napoli. L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale Territorio ed
Ambiente, è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello stesso anno. Il
sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di
Palermo, Catania
e Malta
e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che saranno sottoscritti
successivamente, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo
reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo,
inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del
recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle
situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta .
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità di
controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente distribuiti e
di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle aree costiere,
porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta .
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COSTITUIRÀ UNO STRUMENTO DI SUPPORTO ALLA NAVIGAZIONE
Ragusa, presentato sistema per il monitoraggio delle correnti
marine
di Redazione
23 novembre 2011 - Presentato
nella
sala
riunioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente della
Provincia Regionale di Ragusa il Progetto ordinario
Italia-Malta
–
nell’ambito
del
La
politica
secondo
di
coesione
Meeting
2007-2013
del
progetto
“Calypso” finalizzato alla realizzazione di un
sistema stabile ed operativo di antenne HF-Radar
per
il
monitoraggio
delle
correnti
marine
superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di
fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in
caso di eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell’area portuale di Pozzallo è prevista l’installazione dell’antenna “siciliana” che completerà il
sistema composto da altri due impianti collocati nella parte nord dell’Isola dei Cavalieri e dell’Isola di Gozo
a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader
“Calypso” dell’University of Malta, Physical Oceanografy Unit IOIMOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto,
Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del
progetto con gli interventi di Aldo Drago, Adam Gauci e Joel
Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio
Capodici (Università di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr
di Capo Granitola), di Carlo Grasso (Cutgana dell’Università di
Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono
state, inoltre, affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di
Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia costiera di Pozzallo),
Francesco Tiralongo (Guardia di Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di Protezione civile
della Regione Siciliana), di Albert Tabone (Civil Protection Department Malta) e Clinton O’Neill (Aremed
Forces of Malta). Gli aspetti amministrativi sono stati trattati da Marianna Anthony Williams e Marija Attary
(Università di Malta), Alba Abbate (Università di Palermo), Gabriella Guarino (Università di Catania),
Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa – sezione Ragusa). Sulle strategie di
comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio Russo (Cutgana, Università di Catania).
Nell’incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati “radar” a causa del principio di
funzionamento che prevede l’utilizzo di una tecnologia di tipo attivo (il sistema emette un segnale
e ne registra l’eco ricevuto) senza nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo
delle radiofrequenze comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non supereranno gli 80 watt di picco ed i
40 watt di media durante il suo ciclo di funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione di
campo elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro sulla Protezione
dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n. 36).
Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già dimostrato su un’installazione analoga a Venezia dagli studi
dell’Istituto Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d’antenna sarà di 13 Mega
STIAMO DISCUTENDO DI
sara su Maltempo nel messinese
Fiorello lo porta in rassegna (video) | 2
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vorrei mandare un saluto solidale a tutti voi
in Sicilia e vorrei segnalare anche l'appoggio
di un altro "big" solidale ...
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Massimo Costa su Il razzismo della
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Segnalo ad Antonella Sferrazza e a tutti i
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greta su E nel 1971 anche il mostro di
Marsala era lo zio: Michele Vinci | 6
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Vergogna....a me fa orrore che un mostro
viva tranquillo e indisturbato vicino
Viterbo......
Mony su Schianto fatale
Un morto a Villabate | 14 commenti
Semir è passato un mese dalla tua morte ma
resterai vivo sempre tra i nostri ricordi RIP...
Deacon su La polemica sui rifiuti,
Raffaele Lombardo: “Carta canta” | 1
commento
Of the panolpy of website I\'ve pored over
this has the most veracity....
giuseppina marrone su Il razzismo della
grande stampa | 25 commenti
Hertz.
http://ragusa.blogsicilia.it/ragusa-presentato-sistema-per-il-monitoraggio-delle-corrent... 24/11/2011
Ragusa, presentato sistema per il monitoraggio delle correnti marine | Quotidiano Si... Pagina 2 di 3
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell’area portuale di Pozzallo sono già
presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste (sul tetto di un edificio pubblico) ed anche
a Napoli. L’installazione, che necessita delle autorizzazioni dell’assessorato regionale Territorio ed
Salvo ti comunico che perfino SKY si
meravigliava che nessuna Tv parlasse di
questo fatto! Io dico che quando ci aprir...
Ambiente, è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l’attivazione nell’estate dello stesso anno.
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Il sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle
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Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa che saranno
sottoscritti successivamente, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
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Costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale sulle
correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre, il
monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti
Fabio
Maria
mariella
Iussu
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Antonio
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Gaetano
Violetta
Aldo
Triin
in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle situazioni di crisi dovute a
sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove
capacità di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati
spazialmente distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli
oceani e sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.
Tags: correnti marine, navigazione, progetto calypso, radar
Categorie: Ambiente
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Ragusa, presentato sistema per il monitoraggio
delle correnti marine
23 nov | Presentato nella sala riunioni dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Provincia Regionale di
Ragusa il Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di coesione 2007-2013 nell’ambito del secondo
Meeting del progetto “Calypso” finalizzato alla ...
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24/11/2011
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Giovedì 24 Novembre 2011
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Presentato il progetto ordinario Italia-Malta "CALYPSO"
Project 2. Meeting
Ragusa - Presentato nella
sala riunioni dell'Assessorato
Territorio e Ambiente della
Provincia Regionale di
Ragusa il Progetto ordinario
Italia-Malta - La politica di
coesione 2007-2013
nell'ambito del 2. Meeting del
progetto "Calypso" finalizzato
alla realizzazione di un
sistema stabile ed operativo
di antenne HF-Radar per il
monitoraggio delle correnti
marine superficiali nel Canale
di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in
caso di eventi di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Proprio nell'area portuale di Pozzallo è prevista l'installazione dell'antenna
"siciliana" che completerà il sistema composto da altri due impianti collocati
nella parte nord dell'Isola dei Cavalieri e dell'Isola di Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader "Calypso"
dell'University of Malta, Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe
Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto, Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli
interventi di Aldo Drago, Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di
Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici (Università di Palermo), di Giuseppa
Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso (Cutgana dell'Università
di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa - sezione Ragusa). Sono state, inoltre,
affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli
interventi di Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco
Tognazzoni (Guardia costiera di Pozzallo), Francesco Tiralongo (Guardia di
Finanza di Pozzallo), di Raffaele Lupo (Dipartimento di Protezione civile della
Regione Siciliana), di Albert Tabone (Civil Protection Department Malta) e
Clinton O'Neill (Aremed Forces of Malta). Gli aspetti amministrativi sono stati
trattati da Marianna Anthony Williams e Marija Attary (Università di Malta), Alba
Abbate (Università di Palermo), Gabriella Guarino (Università di Catania),
Carmelo Buscaino (Iamc-Cnr) e Armando Garretta (Arpa - sezione Ragusa).
Sulle strategie di comunicazione e promozione del progetto si è soffermato Alfio
Russo (Cutgana, Università di Catania).
Nell'incontro è stato evidenziato che tali sistemi sono denominati "radar" a
causa del principio di funzionamento che prevede l'utilizzo di una tecnologia di
tipo attivo (il sistema emette un segnale e ne registra l'eco ricevuto) senza
nuocere alla salute pubblica in quanto operanti nel campo delle radiofrequenze
comunemente utilizzate per la trasmissione Tv o radio.
Le potenze utilizzate dalla stazione di rilevamento, in particolare, non
supereranno gli 80 watt di picco ed i 40 watt di media durante il suo ciclo di
funzionamento. Tale caratteristica permette una emissione di campo
elettromagnetico ben al di sotto dei livelli massimi consentiti dalla legge quadro
sulla Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
(Legge 22 febbraio 2001, n. 36). Il rispetto di tali limiti è stato peraltro già
dimostrato su un'installazione analoga a Venezia dagli studi dell'Istituto
Superiore della Sanità. La frequenza operativa del sistema d'antenna sarà di 13
Mega Hertz.
Impianti identici a quello che dovrebbe essere installato nell'area portuale di
Pozzallo sono già presenti lungo la East-coast e West-coast americana, a Trieste
(sul tetto di un edificio pubblico) ed anche a Napoli. L'installazione, che
necessita delle autorizzazioni dell'assessorato regionale Territorio ed Ambiente,
è prevista per i primi mesi del 2012, mentre l'attivazione nell'estate dello stesso
anno. Il sistema sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell'Arpa, mentre i dati
saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti,
nell'ambito dei protocolli d'intesa che saranno sottoscritti successivamente,
anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione,
fornirà dati in tempo reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore
previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre, il monitoraggio di
correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del
recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili
per la gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil
http://www.quotidianosiciliano.it/articolo.php?id=52403
24/11/2011
Il Quotidiano Siciliano.it
Pagina 2 di 2
Spills) nel Canale Sicilia-Malta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione
di nuove capacità di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e
l'acquisizione in continuo di dati spazialmente distribuiti e di interesse multidisciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e sulle aree
costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale SiciliaMalta.
Nella foto un momento dell'incontro
23-11-2011
© copyright 2007 Il Quotidiano Siciliano. 2006-2007 | Gerenza | Pubblicità
http://www.quotidianosiciliano.it/articolo.php?id=52403
24/11/2011
Progetto ordinario ItaliaMalta ?CALYPSO? Project 2
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di un sistema stabile ed operativo di antenne HF-Radar per il monitoraggio delle
correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui
utili ad ottimizzare gli interventi in caso di eventi di sversamenti di idrocarburi
accidentali e deliberati. Proprio nell'area portuale di Pozzallo è prevista
l'installazione dell'antenna ?siciliana? che completerà il sistema composto da altri
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Tags: Pozzallo, Ragusa, progetto, ordinario, italia, malta
Fonte: www.ondaiblea.it
Notizia aggiunta il 25-11-2011
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25/11/2011
Presentato il Progetto Calypso Italia-Malta | Lavika Webmagazine Notizie | la Kapp... Pagina 1 di 3
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Presentato il Progetto Calypso Italia-Malta
Posted By Lavika Webmagazine On giovedì, novembre 24, 2011 03:55 PM. Under Cronaca, I più Letti
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Cavalieri e dell’Isola di Gozo a Malta.
Il progetto è stato presentato da Aldo Drago (Project leader “Calypso” dell’University of Malta,
Physical Oceanografy Unit IOI-MOC) e da Giuseppe Ciraolo (Sicilian Focal Point del progetto,
Università degli Studi di Palermo).
Nel corso del meeting sono stati affrontati gli aspetti tecnici del progetto con gli interventi di Aldo
Drago, Adam Gauci e Joel Azzopardi (University of Malta), di Giuseppe Ciraolo e Fulvio Capodici
(Università di Palermo), di Giuseppa Buscaino (Iamc-Cnr di Capo Granitola), di Carlo Grasso
(Cutgana dell’Università di Catania), di Maria Lucia Antoci (Arpa – sezione Ragusa). Sono state,
inoltre, affrontate le tematiche relative ai rapporti con le istituzioni coinvolte con gli interventi di
Richard Gabriele (Transport Malta), Andrea Tassara e Marco Tognazzoni (Guardia costiera di
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Il sistema consentirà costituirà uno strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in
Morto Marco Sim
tempo reale sulle correnti superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo,
garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della
ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la
gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale SiciliaMalta.
Il progetto Calypso rappresenterà anche uno strumento utile per la costruzione di nuove capacità
di controllo sui mari e sulle sue risorse costiere e l’acquisizione in continuo di dati spazialmente
Alluvione in Ligur
distribuiti e di interesse multi-disciplinare che, insieme con quelli a lungo termine sugli oceani e
sulle aree costiere, porterà ad un netto miglioramento della conoscenza del canale Sicilia-Malta.
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Tags: Antenne HF-Radar Pozzallo, area portuale pozzallo, Cutgana Catania, Monitoraggio correnti marine, Progetto
Calypso, Progetto ordinario Italia-Malta
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http://www.lavika.it/2011/11/presentato-il-progetto-calypso-italia-malta/
m
25/11/2011
Project co‐financed by the European Union European Regional Development Fund
Comunicato stampa di venerdì 25 novembre 2011
Oggetto – Progetto ordinario Italia-Malta “CALYPSO” Project 2. Meeting
Sono state illustrate a Ragusa le attività del Cutgana dell’Università di Catania nell’ambito del
progetto “Calypso” finanziato dall’Unione europea ed inerente al “Progetto ordinario Italia-Malta –
La politica di coesione 2007-2013”.
Un progetto che vede l’Ateneo catanese (grazie al centro interfacoltà diretto da Maria Carmela
Failla) sempre più protagonista nella realizzazione del sistema stabile ed operativo di tre antenne
Hf-Radar (Pozzallo nel Ragusano, Isola di Gozo e Malta) per il monitoraggio delle correnti marine
superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui per ottimizzare gli interventi in
caso di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Nel corso del meeting, organizzato nella sede della Provincia Regionale di Ragusa, l’esperto in Reti
e sistemi di telecomunicazioni Carlo Grasso (membro del comitato scientifico del progetto per il
Cutgana) ha presentato l’architettura di rete con cui il sistema scambierà, archivierà e proteggerà i
dati oltre alla valutazione delle emissioni elettromagnetiche dell’antenna Hf-Radar di Pozzallo,
mentre Alfio Russo dell’Ufficio comunicazione del centro universitario ha illustrato le attività e le
strategie di comunicazione e promozione già svolte e previste per il futuro nell’ambito del progetto
Calypso. Attività che riguardano anche la promozione del progetto presso enti pubblici e privati
oltre che nelle strutture (aree protette ed ecomusei) gestite dal Cutgana.
Il centro universitario (Angelo Messina, è il responsabile scientifico e delegato del rettore per il
comitato scientifico del progetto Calypso), inoltre, ha già avviato la messa in funzione della parte
italiana del sito web e della progettazione dell’interfaccia per l’accesso ai dati del sistema e
parteciperà alla stesura degli accordi di programma con gli enti terzi interessati ai servizi del
progetto Calypso.
Il sistema previsto dal progetto (entrerà in funzione nell’autunno del 2012) costituirà uno strumento
utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale sulle correnti superficiali consentendo
una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in
aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti in avaria o di
barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle situazioni di crisi dovute a
sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta. L’impianto siciliano sarà gestito
dalla sezione di Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo,
Ufficio comunicazione Cutgana - Università degli Studi di Catania
Via Terzora, 8 - 95027 San Gregorio di Catania (Ct)
Tel. 095.7215769 - Fax 095.7211254 – email: [email protected]
Project co‐financed by the European Union European Regional Development Fund
Catania e Malta e poi forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa, anche alla Guardia di Finanza e
alla Guardia costiera.
Nella foto un momento dell’incontro che si è svolto a Ragusa
Ufficio comunicazione Cutgana - Università degli Studi di Catania
Via Terzora, 8 - 95027 San Gregorio di Catania (Ct)
Tel. 095.7215769 - Fax 095.7211254 – email: [email protected]
Progetto Italia-Malta Calypso, Cutgana al lavoro | CUTGANA - Università degli Studi... Page 1 of 1
Il fatto del giorno
26 Novembre 2011
Catania
Progetto Italia-Malta "Calypso", Cutgana al lavoro
Ateneo catanese protagonista
Sono state illustrate a Ragusa le attività del Cutgana
dell’Università di Catania nell’ambito del progetto
“Calypso” finanziato dall’Unione europea ed inerente
al “Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di
coesione 2007-2013”.
Un progetto che vede l’Ateneo catanese (grazie al
centro interfacoltà diretto da Maria Carmela Failla)
sempre più protagonista nella realizzazione del
sistema stabile ed operativo di tre antenne Hf-Radar
(Pozzallo nel Ragusano, Isola di Gozo e Malta) per il
monitoraggio delle correnti marine superficiali nel
Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui
per ottimizzare gli interventi in caso di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Nel corso del meeting, organizzato nella sede della Provincia Regionale di Ragusa, l’esperto in Reti e
sistemi di telecomunicazioni Carlo Grasso (membro del comitato scientifico del progetto per il
Cutgana) ha presentato l’architettura di rete con cui il sistema scambierà, archivierà e proteggerà i dati
oltre alla valutazione delle emissioni elettromagnetiche dell’antenna Hf-Radar di Pozzallo, mentre
Alfio Russo dell’Ufficio comunicazione del centro universitario ha illustrato le attività e le strategie di
comunicazione e promozione già svolte e previste per il futuro nell’ambito del progetto Calypso.
Attività che riguardano anche la promozione del progetto presso enti pubblici e privati oltre che nelle
strutture (aree protette ed ecomusei) gestite dal Cutgana.
Il centro universitario (Angelo Messina, è il responsabile scientifico e delegato del rettore per il
comitato scientifico del progetto Calypso), inoltre, ha già avviato la messa in funzione della parte
italiana del sito web e della progettazione dell’interfaccia per l’accesso ai dati del sistema e parteciperà
alla stesura degli accordi di programma con gli enti terzi interessati ai servizi del progetto Calypso.
Il sistema previsto dal progetto (entrerà in funzione nell’autunno del 2012) costituirà uno strumento
utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale sulle correnti superficiali consentendo
una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre, il monitoraggio di correnti in aree
critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di
immigrati. Le misure saranno utili per la gestione delle situazioni di crisi dovute a sversamente di
idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta. L’impianto siciliano sarà gestito dalla sezione di
Ragusa dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi
forniti, nell’ambito dei protocolli d’intesa, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
http://www.cutgana.it/it/fatto_del_giorno/2011/11/26/articolo-76-it/progetto-italiamalt... 26/11/2011
Università di Catania protagonista nell'ambito del progetto Italia-Malta 'Calypso' - Bollettino d'Ateneo
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Università di Catania protagonista nell'ambito
del progetto Italia-Malta 'Calypso'
25 novembre 2011
La Redazione
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Cutgana
17 dicembre 2011
Santa Venerina, Cutgana
e Amp Isole Ciclopi
presenti a 'Eno Etna 2011'
16 dicembre 2011
Sono state illustrate a Ragusa le attività del Cutgana dell'Università di Catania nell'ambito del
progetto "Calypso" finanziato dall'Unione europea ed inerente al "Progetto ordinario ItaliaMalta - La politica di coesione 2007-2013".
Un progetto che vede l'Ateneo catanese (grazie al centro interfacoltà diretto da Maria Carmela
Failla) sempre più protagonista nella realizzazione del sistema stabile ed operativo di tre
antenne Hf-Radar (Pozzallo nel Ragusano, Isola di Gozo e Malta) per il monitoraggio delle
correnti marine superficiali nel Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui per
ottimizzare gli interventi in caso di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati.
Nel corso del meeting, organizzato nella sede della Provincia Regionale di Ragusa, l'esperto in
Reti e sistemi di telecomunicazioni Carlo Grasso (membro del comitato scientifico del progetto
per il Cutgana) ha presentato l'architettura di rete con cui il sistema scambierà, archivierà e
proteggerà i dati oltre alla valutazione delle emissioni elettromagnetiche dell'antenna Hf-Radar
di Pozzallo, mentre Alfio Russo dell'Ufficio comunicazione del centro universitario ha illustrato
le attività e le strategie di comunicazione e promozione già svolte e previste per il futuro
nell'ambito del progetto Calypso. Attività che riguardano anche la promozione del progetto
presso enti pubblici e privati oltre che nelle strutture (aree protette ed ecomusei) gestite dal
Cutgana.
Motta Sant'Anastasia,
successo per il progetto
'L'olio d'oliva
nell'alimentazione umana'
26 novembre 2011
Presentato il book
fotografico ed il dvd del
progetto 'E.state nei
Parchi'
25 novembre 2011
Università di Catania
protagonista nell'ambito
del progetto Italia-Malta
'Calypso'
Il centro universitario (Angelo Messina, è il responsabile scientifico e delegato del rettore per il
comitato scientifico del progetto Calypso), inoltre, ha già avviato la messa in funzione della
parte italiana del sito web e della progettazione dell'interfaccia per l'accesso ai dati del
http://www.bda.unict.it/Pagina/It/Cutgana_2/0/2011/11/25/4844_.aspx
21/12/2011
Università di Catania protagonista nell'ambito del progetto Italia-Malta 'Calypso' - Bollettino d'Ateneo
sistema e parteciperà alla stesura degli accordi di programma con gli enti terzi interessati ai
servizi del progetto Calypso.
Il sistema previsto dal progetto (entrerà in funzione nell'autunno del 2012) costituirà uno
strumento utile di supporto alla navigazione, fornirà dati in tempo reale sulle correnti
superficiali consentendo una migliore previsione sulle correnti nel tempo, garantendo, inoltre,
il monitoraggio di correnti in aree critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del
recupero di natanti in avaria o di barconi di immigrati. Le misure saranno utili per la gestione
delle situazioni di crisi dovute a sversamente di idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta.
L'impianto siciliano sarà gestito dalla sezione di Ragusa dell'Arpa, mentre i dati saranno
elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti, nell'ambito dei protocolli
d'intesa, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
http://www.bda.unict.it/Pagina/It/Cutgana_2/0/2011/11/25/4844_.aspx
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Bollettino d'Ateneo © 2007 Giornale dell'Università degli Studi
di Catania - Aut. Trib. di Catania n.
15 del 04.07.1995
Redazione: Piazza Università 16,
95124 Catania - tel: 095/7307503;
fax: 095/7307595; email:
[email protected]
21/12/2011
Cutgana protagonista nel PO "Calypso" - Area Marina Protetta
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Sono state illustrate a Ragusa le attività del Cutgana dell’Università di Catania nell’ambito del progetto
“Calypso” finanziato dall’Unione europea ed inerente al “Progetto ordinario Italia-Malta – La politica di
coesione 2007-2013”.
Un progetto che vede l’Ateneo catanese (grazie al centro interfacoltà diretto da Maria Carmela Failla)
sempre più protagonista nella realizzazione del sistema stabile ed operativo di tre antenne Hf-Radar
(Pozzallo nel Ragusano, Isola di Gozo e Malta) per il monitoraggio delle correnti marine superficiali nel
Canale di Sicilia con lo scopo di fornire dati continui per ottimizzare gli interventi in caso di sversamenti
di idrocarburi accidentali e deliberati.
Nel corso del meeting, organizzato nella sede della Provincia Regionale di Ragusa, l’esperto in Reti e
sistemi di telecomunicazioni Carlo Grasso (membro del comitato scientifico del progetto per il Cutgana)
ha presentato l’architettura di rete con cui il sistema scambierà, archivierà e proteggerà i dati oltre alla
valutazione delle emissioni elettromagnetiche dell’antenna Hf-Radar di Pozzallo, mentre Alfio Russo
dell’Ufficio comunicazione del centro universitario ha illustrato le attività e le strategie di comunicazione
e promozione già svolte e previste per il futuro nell’ambito del progetto Calypso. Attività che riguardano
anche la promozione del progetto presso enti pubblici e privati oltre che nelle strutture (aree protette ed
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scientifico del progetto Calypso), inoltre, ha già avviato la messa in funzione della parte italiana del sito
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critiche a supporto della sorveglianza, della ricerca, del recupero di natanti in avaria o di barconi di
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idrocarburi (Oil Spills) nel Canale Sicilia-Malta. L’impianto siciliano sarà gestito dalla sezione di Ragusa
dell’Arpa, mentre i dati saranno elaborati dalle Università di Palermo, Catania e Malta e poi forniti,
nell’ambito dei protocolli d’intesa, anche alla Guardia di Finanza e alla Guardia costiera.
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