TRENTINO DISCONNESSO DAI CIRCUITI DELLA GLOBALITà?
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TRENTINO DISCONNESSO DAI CIRCUITI DELLA GLOBALITà?
Sommar io Tema del Mese Riowalking sentiero da aprire pag. 2 TRENTINO DISCONNESSO DAI CIRCUITI DELLA GLOBALITà? Vita Associativa Camera di Commercio senza turismo Sintonizzarsi all’Europa Il gruppo giovani in assemblea Hotel trentini family friendly Coordinamento imprenditori Rifugi tra passato e futuro 25 anni di turismo in sintesi Imposta di soggiorno pag. 4 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 12 pag. 14 Giovani La Paganella punta su Silvio pag. 15 Appunti sulle Dolomiti Termalismo e medicina nelle Dolomiti pag. 16 Speciale Laghi Un lago a testa alta La scuola alberghiera di Varone ha 50 anni Laghi, bici e terme l’offerta decisiva pag. 18 pag. 19 pag. 20 Formazione Doc Services e Asso Servizi fanno rete Corsi Aggiornamento Formativo pag. 22 pag. 24 Trentino Marketing Cultura e turismo alleati per l’economia locale pag.28 Marketing Il Catullo vetrina del turismo Trentino pag. 30 Normative Dubbi pag. 32 Cercasi, Affittasi, Vendesi Le proposte del mese pag. 39 Chiusura Editoriale 4/04/2013 n.04 Anno XXXXI Aprile 2013 Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un vorticoso giro di parole a seguito delle dichiarazioni del Presidente del Mart Franco Bernabè, che contestava un passo diverso tra l’istituzione che presiede, il Mart appunto, e la città di Rovereto e più in generale il territorio che lo ospita. Il Mart, per il suo Presidente, ha raggiunto i suoi obiettivi, mentre il territorio non ha saputo attrezzarsi di Roberto Pallanch iniziative imprenditoriali all’altezza e soprattutto in sinergia con il grande museo. Questo giudizio un po’ ingeneroso nei confronti di molte iniziative imprenditoriali nuove e qualificate, nate a Rovereto ed in Vallagarina proprio a seguito della nascita e del consolidamento del Mart, va di pari passo con quello di chi reputa che il Mart abbia fallito la propria missione. Il Mart, assieme con il museo di Depero e quel poco che c’è di Università, ha aperto alla città nuovi orizzonti, con una apertura culturale sul mondo, ha attratto molte persone e ha dato alla città una notorietà inimmaginabile come confermano le indagini conoscitive messe in atto da diversi soggetti. Quindi con pazienza bisogna proseguire sulla strada del dialogo e della concretezza. Delle parole di Bernabè abbiamo però colto altre osservazioni, che vogliamo mettere in evidenza anche perché sono da sempre oggetto di riflessione e di proposta da parte di Asat. Queste parole hanno rilevato la scarsità di collegamenti e di mobilità da fuori regione con il Trentino. Va anche ricordato che analoghe riflessioni sono state prodotte dalla Subaru, e sono parte delle giustificazioni portate per il trasferimento dell’attività direzionale da Ala a Milano, centrale per l’accessibilità. Se due personaggi autorevoli rilevano questo limite forse è giusto riconoscerli qualche fondamento di verità con il quale confrontarsi. è l’annoso tema della mobilità ancora non efficiente, di una rete viaria, ferroviaria ed aeroportuale che manca, e che solo una certa retorica mette in contrapposizione alle reti telematiche piuttosto che alla tutela ambientale del territorio. In Copertina: Ristoratrice durante la camminata f. Marco Simonini Registrazione Tribunale di Trento n° 163 R.S. del 17/11/1971 Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Degasperi, 38123 TRENTO - Tel. 0461.923666 - [email protected] Direttore Responsabile: Roberto Pallanch Comitato di Redazione: Coordinatore Alberto Frioli Collaborano: Christian Armani, Monica Basile, Donatella Bommassar, Claudia Bottamedi, Davide Cardella, Pierantonio Cordella, Franco Delli Guanti, Carlo Giovanazzi, Laura Licati, Mariarosa Lucchi, Clara Pedrelli, Elisa Ressegotti, Michele Viola Foto: Le immagini dell’Assemblea di Vezzano sono state scattate da Roberta Pisoni; le foto della sezione Giovani sono di Nonsoloweb.info; altre foto da Archivio Trentino Spa, Apt Pinzolo Madonna di Campiglio, Apt Valle di Fassa, Apt Valle di Fiemme, Apt Valsugana, Ingarda Abbonamento annuo: € 40,00 Editore: Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento Realizzazione: OGP srl - Agenzia di Pubblicità - TRENTO Stampa: Tipografia Esperia - LAVIS Pubblicità: OGP Media - Via Caneppele 34/1 Tel. 0461 1823300 - Fax 0461 1823301 Info: [email protected] - www.ogp.it è la questione di collegamenti veloci con l’aeroporto Catullo, della mobilità sull’asta dell’Adige, del sistema di collegamento tra asta dell’Adige e valli, in particolare quelle ad alta intensità turistica. Per questo non ci stancheremo di porre all’attenzione del mondo politico l’obiettivo dell’infrastrutturazione del territorio. Dunque riferendoci alle parole di Bernabè, non si tratta tanto di alberghi a cinque stelle che mancano per la piena valorizzazione del Mart, o del Muse o del Trentino turistico, quanto di un territorio a cinque stelle dal punto di vista delle infrastrutture, e in coda diciamo anche dal punto di vista paesaggistico. Il direttore Roberto Pallanch Guado in Val Canali TEMA DEL MESE RIOWALKING, SENTIERO DA APRIRE Camminare lungo i torrenti è antica terapia naturale Passeggiare lungo un torrente o un fiume può essere una piacevole esperienza di vacanza e non mancano le iniziative per metterla a portata dell’ospite e dei residenti, anche realizzando, dove necessario, appositi tratti di sentiero, passerelle o punti di guado. Sono camminate che portano a scoprire zone nascoste, mai viste forse finora, suggestivo monopolio di qualche pescatore o coraggioso cacciatore. Questo tipo di offerta può essere considerata secondaria. La SAT è sempre stata attenta ai sentieri in quota, le Pro Loco nelle aree collinari o di fondovalle. Un forte impulso è arrivato anche dalle Apt. Quasi tutte sono dotate di una cartina sentieristica dell’ambito che si sviluppa lungo le rive dei torrenti dove ne esista la transitabilità. Oggi soprattutto le Comunità di valle stanno assumendo un impegno sistematico. Hanno compreso che in tanta parte del Trentino un surplus turistico può derivare dalla “coltivazione del territorio”, da un ecoturismo di tutela che si apre all’ospite grazie a un minimo di strutture essenziali. Le risorse pubblico - private erano fino ad ieri in grado di alimentare forti investimenti in grandi opere o nelle strutture ricettive. Oggi la crisi economica obbliga a guardare ad altri aspetti dell’organizzazione turistica. Tra essi sicuramente la formazione di operatori e collaboratori, ma anche una “secondarietà” di prodotti, minori ma anche almeno in parte moderni. Uno di questi, appunto, il “riowalking”, la camminata lungo le rive di un fiume o di un torrente. Sono percorsi che la bicicletta ha già scoperto, con le ciclabili, quasi sempre anche ciclopedonabili, che appena possibile fiancheggiano fiumi, torrenti e laghi. Il Trentino presenta i 70 chilometri in sponda sopraelevata 2 dell’Adige, i 30 che accompagnano l’Avisio di Fiemme e Fassa o il Sarca da Pietramurata alla foce in attesa di collegarsi con le Giudicarie e l’Adamello per un magico “dai ghiacciai al lago”, il Brenta fino alla pianura veneta, il Noce solandro con le rive tra poco percorribili in bicicletta o a piedi fino al Tonale. L’attenzione per la riscoperta e la valorizzazione della pedalata o passeggiata in accordo con l’acqua corrente suggerisce ampi progetti che si spingono fino alla navigabilità di lunghi tratti dell’Adige perché le civiltà, piccole o grandi, si sono sempre sviluppate attorno a un fiume. Ma si può guardare anche a corsi meno conosciuti, anch’essi con una loro vivacità, dinamismo, capaci di trasmettere emozioni tranquille, e scoprire sorprendenti genuinità naturalistiche. Camminare lungo il senso della corrente è una terapia antica, si assorbe tranquillità a rilassamento. Molta parte di questa energia naturale è stata manipolata per produrre energia elettrica. Tuttavia molto è anche rimasto per riavvicinarsi a una visione in sintonia con gli orientamenti turistici attuali più di tutela della natura che al suo sfruttamento economico. Non dovrebbe essere troppo difficile un sistema di sentieristica attrezzata con l’intermittenza di una passerella, di pochi scalini, di un guado, cordini d’appoggio lungo f. Giovanni Cavulli Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel Passeggiata in Val Genova Un territorio a forte identità naturale Su una superficie complessiva del territorio provinciale pari a 605 mila ettari, 350 mila sono ricoperti da boschi e prati, con una crescita annua di circa 700 ettari. Il 17% di queste aree sono “protette”. Si va dai tre grandi Parchi naturali, Paneveggio-Pale di San Martino, Adamello-Brenta e la sezione trentina del Parco Naturale dello Stelvio. Questo patrimonio è impreziosito da 300 laghi, dal Garda a “gioielli” minori di media o alta montagna. Ad essi si aggiungono ecomusei, riserve naturali, parchi fluviali, geoparchi, 289 biotopi , piccoli e vivaci isole di biovarietà, alcuni di rango nazionale, o internazionale. Restano da scoprire molte delle centinaia di torrenti risparmiati del tutto o in parte dalle manipolazioni idroelettriche. Possono diventare offerta turistica ideale per salutari passeggiate, un’attività fisica leggera. A chi vive stress da lavoro o insoddisfazione residenziale il Trentino può offrire nuovi spazi di rigenerazione, luoghi di vacanza che conservano quella identità naturalistica andata perduta nell’abitare moderno. “Su circa 1.500 turisti intervistati tra il 2009 e il 2011 risulta che il 14% ha visitato la nostra provincia esclusivamente per la presenza dei parchi naturali e per la dotazione naturalistica del territorio. Si tratta soprattutto di famiglie che si trattengono solo una giornata. È una popolazione turistica poco considerata ma che dovrebbe suscitare delle riflessioni sul potenziale attrattivo di queste realtà naturalistiche”, dice Gianfranco Betta, direttore dell’ufficio per le politiche turistiche provinciali. Con il coordinamento delle Comunità di Valle, possono essere consulenti preziosi di informazione il Corpo Forestale dello Stato, le guide e gli accompagnatori di territorio, i pescatori, i cacciatori, la Sat per curare le indispensabili indicazioni segnaletiche sulla tipologia del sentiero,le sue difficoltà. I lavori richiesti per mettere in sicurezza di turista l’intera rete possono essere affidati a piccole e medie imprese locali e alla loro manodopera o anche al Progettone. Con l’accortezza di decidere investimenti che garantiscano una loro sostenibilità e un loro ritorno economico. Il Patto Passo e altri maggiori ostacoli La Provincia ha avviato un ampio progetto per il mantenimento e il miglioramento del patrimonio sentieristico. Si chiama “Patto Passo” (Patto per lo sviluppo sostenibile) e persegue l’interazione ambiente-turismo. Il “riowalking ne potrebbe essere un segmento. Se ne discute attivamente nell’area del monte Baldo, nell’Alto Sarca, in Val di Cembra, nel Primiero. Il confronto non è facile quando il singolo comune non si senta sufficientemente beneficiato nel progetto complessivo. Addirittura s’infiamma quando si delineano nuove esigenze avanzate dall’industria dello sci che per molto Trentino rappresenta il “pane” e ritiene di dover offrire un “prodotto” sempre più competitivo che significa più chilometri di piste a disposizione, più servite e attrezzate, più vicine all’albergo ecc. Tutto questo significa occupare e forzare territori di alta montagna di per sé ad alto pregio ambientale. La discussione è in corso, il “riowalking” potrebbe rappresentare un piccolo inizio. f. R. Kiaulehn f. R. Kiaulehn una forra o un tratto scosceso, un piccolo esbosco se indispensabile, ovviamente ripulendo luoghi finora utilizzati come discariche. E potrebbe perfino rivelarsi un tesoretto per il futuro se alcuni di questi luoghi rimanessero inaccessibili e intonsi. In bicicletta sulla ciclabile 3 Turisti sulle Dolomiti VITA ASSOCIATIVA CAMERA DI COMMERCIO SENZA TURISMO Trentino Sprint aggregata a Trentino Sviluppo Camera di Commercio e Provincia autonoma di Trento hanno ridefinito le rispettive competenze con un Accordo di programma che aggiorna il precedente del 2008 e resterà in vigore fino alla prossima scadenza dell’attuale legislatura. La novità più significativa è il trasferimento all’interno di Trentino Sviluppo di Trentino Sprint, l’agenzia finora in ambito camerale e titolare dell’internazionalizzazione e delle fiere dei prodotti trentini all’estero. La nuova Trentino Sviluppo si vede così rafforzata con un “nuovo” Dipartimento rivolto al turismo e alla promozione, in pratica quanto prima svolgeva l’ex Trentino Marketing. Ma non mancano perplessità su questa “fusione a freddo” così come da definire sono le forme di finanziamento da parte della Provincia. La Camera di Commercio mantiene competenze e responsabilità per la gestione di Palazzo Roccabruna, l’Accademia d’impresa, l’Enoteca provinciale del Trentino, con specifica attenzione a Trento Doc e ai prodotti tipici locali, la valorizzazione del legno. Prosegue inoltre la sua attività di analisi e approfondimento sui dati, la competitività e il posizionamento nazionale e provinciale dei vari settori economici, ancora turismo escluso. La decisione arriva in una fase economica difficilissima, dopo quattro trimestri consecutivi di recessione segnalata da tutti gli indici rilevati, difficoltà che sta allargandosi anche al turismo oggi già intaccato dalle difficoltà. Di turismo ha recentemente parlato il presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez dopo che per anni, anche a causa di una vetusta impostazione nazionale delle analisi camerali dalle quali a Trento non si poteva (o voleva?) 4 discostarsi, al turismo si accennava appena di sfuggita all’interno della voce “commercio al dettaglio”, quasi un sub - aggregato di difficile definizione o di scarsa rilevanza. “Non accadrà così in futuro”, ha lasciato intuire Dalpez. Meglio tardi che mai. Asat s’è intanto impegnata da sola, con disponibilità finanziarie ed umane proprie e ovviamente minori rispetto a quelle di un ente pubblico, a dare leggibilità economica, tempestiva e concreta all’andamento delle stagioni, andando oltre i numeri di movimento (arrivi/presenze) bensì guardando ai bilanci economici e, di conseguenza, al ruolo crescente del settore nella formazione del PIL del Trentino. Forse si fa strada, dopo tanti tentennamenti, il riconoscimento che oggi un Trentino senza il turismo non è neppure pensabile. Il presidente pro tempore della Giunta provinciale Alberto Pacher gli attribuisce esplicitamente un diretto concorso al PIL per “quasi il 20% che in certe valli supera il 50%” e sull’intero territorio supera il 30% guardando anche all’indotto. Altri si uniscono ad Asat nel chiedere nuovo approccio agli investimenti in un settore dove frenare l’innovazione nelle strutture, nelle procedure gestionali e nella promozione significa finire rapidamente fuori mercato. è lettura quotidiana sentir invo- f. Giovanni Cavulli Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel care per il Trentino una stagionalità turistica estesa a 12 mesi, quindi un progetto sistemico su un impegno che negli ultimi dieci anni ha contribuito per il 25% all’aumento delle presenze (vedi T&O, n.3 marzo 2013, pp. 20-21). Suonano trite frasi come “in Trentino le cose vanno meglio rispetto al resto del paese perché ancora tiene il turismo”. In realtà anche il turismo trentino si sta interrogando sulle sue prospettive prossime future con la tendenza a un calo dei flussi e dei bilanci contemporaneo all’urgenza di adeguamento del patrimonio immobiliare, di riorganizzazione del marketing, di più efficace rappresentanza all’estero, nuovi e riformati strumenti assicurativi, servizi di consulenza per le imprese impegnate su questo fronte difficile ma indispensabile, totale di informatizzazione, infrastrutture di collegamento valle per valle e uno scalo aereo al fine di aprire i settori economici all’export e in primo luogo non perdere quel nostro export che il turista straniero produce quando sceglie il Trentino come meta di vacanza. Noi e la concorrenza vicina Turismo in evidenza anche in una recente ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Bolzano in collaborazione con quella di Trento e la Wirtschaftskammer del Tirolo tra 400 imprese dell’Euregio. Alto Adige Tirolo e Trentino attraggono quasi il 30% dei flussi turistici verso l’arco alpino che nell’insieme presenta 100 milioni di arrivi, 315 milioni di pernottamenti, 50 miliardi di fatturato per altro divisi tra Tirolo 13,7%, Alto Adige 8,9% e Trentino 6,5%, percentuali diverse ma sufficienti per dire che tutte e tre queste regioni alpine vivono prevalentemente di turismo. Tra i principali punti critici evidenziati dagli imprenditori che hanno risposto all’inchiesta, Adriano Dalpez sono le conoscenze linguistiche che sono alla base di ogni cooperazione, protocolli condivisi e in grado di qualificare le strutture ricettive sulla base di criteri di sostenibilità ambientale, marketing congiunto della destinazione turistica alpina, accessibilità con tunnel del Brennero, gestione complessiva dei pedaggi autostradali, il coordinamento dei servizi aerei sempre problemi irrisolti. Oggi l’aeroporto di Innsbruck non sa più come gestire il sabato e non fa passi avanti l’aeroporto delle Dolomiti a Bolzano. Ma tutto questo non sarà certo facile da raggiungere in presenza di una disomogeneità fiscale clamorosa che si evidenzia nel 25% di pressione in Austria rispetto al quasi 50% in Italia tra Imu e Irap da pagare anche con i bilanci in perdita. Il turismo è export Tra le poche voci in crescita nell’economia provinciale del 2012 rispetto al 2011 l’analisi della Camera si Commercio inserisce, come già accennato, la capacità di export. Nell’ultimissimo periodo sta perdendo brillantezza anch’esso, dopo il +2,3% del 2012 rispetto all’anno precedente. Sono percentuali alle quali si dovrebbero in qualche modo aggregare anche quelle del turismo. Ovviamente c’è una sorta di “congiura del silenzio” sul fatto che il turismo sia export. Forse perché è fuori dagli schemi classici della “consegna all’estero” del manufatto o del prodotto. Rispetto a questo stereotipo indice di pigrizia mentale sembra non contare nulla che milioni di acquirenti stranieri vengano da noi per comperare la loro vacanza. Il 75% dei tre milioni e più di pernottamenti turistici sul Garda trentino sono di famiglie, singoli, coppie che portano la famosa “valuta estera” per acquistare una merce prodotta in Trentino, da manodopera locale che lavora su una materia prima in fabbriche a cielo aperto, che non emettono fumi tossici o liquami corrosivi anzi reclamano una crescente tutela dell’ambiente. A volte sono aziende grandi, altre medio-piccole, in maggioranza familiari. Si chiamano Apt, oppure albergo o con uno dei tanti nomi in uso per indicare le diverse tipologie di struttura ricettiva. Diventa perfino elementare trasferire da un lessico a un altro, dalla produzione industriale, artigianale, agricola e dai servizi commerciali, a quella del turismo senza che i concetti cambino. L’indice di somiglianza diventa di identità quando si arriva all’essenziale, vale a dire “il passaggio del quattrino” da una mano all’altra, dai bilanci di un Paese a quelli di un altro, dall’estero al Trentino. Né è fuori luogo aggiungere che il turismo garantisce una plusvalenza. L’acquirente non si porta via il prodotto che ha comperato, se mai tiene per sé una “cartolina”, il ricordo di un territorio e delle emozioni che ne ha ricavato. Il prodotto rimane in vetrina pronto per un acquirente nuovo e per tanti altri dopo di lui.Se giustamente il sistema cooperativo si attribuisce nel 2012 400 milioni di euro in export derivanti dai prodotti agricoli (mele, vino…barbatelle) e anche know own tecnico di avanguardia perché non dire che nell’ “export” il turismo tocca cifre doppie? 5 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 SINTONIZZARSI ALL’EUROPA In revisione i criteri di classificazione alberghiera Il Servizio Turismo è stato attento a verificare la correttezza degli standard applicati e questo senza appesantire le imprese di maggiori vincoli e di oneri privi di benefici. Ma la spinta ad ampliare i mercati verso l’estero richiede di dare risposta all’evolversi dell’offerta almeno nel caso di interventi sulla struttura, gli impianti, gli arredi, la qualificazione del personale e la dotazione di servizi in genere. In campo nazionale Federalberghi è impegnata a registrare gli aggiornamenti avuti negli ultimi anni (dal 2008 in poi) assumendo come criterio finale quello migliorativo. Difficile omologare hotel di mare... Torna di attualità il problema di rivedere la classificazione alberghiera in prospettiva europea. Il turista ha il diritto di sapere in partenza qual è la qualità minima di servizi che è suo diritto attendersi in un albergo in relazione alla classifica presentata dalla struttura. L’esigenza è importante anche in considerazione della progressiva internazionalizzazione dei flussi turistici sia verso l’Italia sia verso il Trentino. La sottolineano anche i più recenti documenti che parlano di turismo, ad esempio il Piano strategico per lo sviluppo del turismo italiano recentemente predisposto in sede di Governo. Allo stato attuale l’offerta ricettiva italiana si riferisce ad un sistema diverso da Regione a Regione e questo può disorientare il turista o mettere in forse un rapporto di corretta competitività tra le imprese del medesimo settore. In Europa è stato introdotto nel 2010 il “Marchio Europeo di Qualità” che fa riferimento a un elenco di criteri indicati da Hotelstars Union, un’organizzazione alla quale aderiscono ad oggi 14 Paesi tra cui Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Svizzera, Olanda Belgio, Svezia, i paesi baltici, e che è guardato con attenzione in sede comunitaria. Federalberghi partecipa al tavolo di lavoro che approfondisce tale proposta condividendone lo spirito, per una certa parte anche l’impianto, seppur non ogni dettaglio. Anzi chiede una migliore articolazione del disciplinare Hotelstars al fine di presentare maggiore coerenza con le caratteristiche dell’offerta ricettiva italiana eventualmente aggiornabile in occasione delle revisioni che vengono effettuate periodicamente. In Italia tutte le regioni (tranne quattro, vale a dire Piemonte, Abruzzo, Molise e Campania, con la Toscana che s’è data un codice con criteri più stringenti e livelli minimi superiori) hanno progressivamente recepito i criteri fissati dal Decreto del 2008 che definiva le tipologie dei servizi forniti dalle imprese turistiche e ne stabiliva gli standard minimi richiesti per la classificazione alberghiera, cioè le tradizionali Stelle. In Trentino l’offerta ricettiva garantisce un livello molto in linea con le Stelle ufficiali sia come qualità del servizio sia come criteri strutturali. 6 Inoltre chiede che si proceda a rilevare i servizi di base resi anche dalle altre strutture ricettive al fine di definire criteri omogenei non solo per gli alberghi ma per l’intero sistema della ricettività italiana. Infine indica l’opportunità di istituire all’interno della Conferenza Stato-Regioni un tavolo permanente per l’aggiornamento del sistema di classificazione. Propone inoltre un suo sistema classificatorio condiviso nei principi fondamentali con le Regioni e le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative e che guardi nello stesso tempo alle attese da parte dell’ospite e alle posizioni delle associazioni imprenditoriali. ... e di montagna (nella foto Hotel Bertelli) VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel IL GRUPPO GIOVANI IN ASSEMBLEA Il giorno 7 maggio a Fiera di Primiero Maggio mese di assemblee associative. Quella di Asat a Riva del Garda sarà preceduta dall’assemblea del Gruppo Giovani albergatori il giorno 7 a Fiera di Primiero Attualmente il Gruppo Giovani è presieduto dal 2006 da Guglielmo Lasagna affiancato dalla vicepresidente Monica Zeni. Può contare su circa 200 iscritti organizzati in una quindicina di sezioni territoriali che ricalcano di solito la geografia delle Apt. ditoriale, anche attraverso l’organizzazione di convegni ed incontri dove l’aspetto dell’impegno si intreccia con quello ludico, della reciproca conoscenza e dell’amicizia. Più volte premiato in campo nazionale per l’originalità delle sue iniziative e proposte, il Gruppo trentino gode anche di notevole considerazione negli organismi dirigenti dell’associazionismo giovanile turistico-alberghiero italiano. Francesca Maffei di Campiglio è vicepresidente del Comitato nazionale Giovani Albergatori dove Monica Zeni di Andalo rappresenta il Trentino nel Consiglio direttivo. In sede locale il GAT fa parte del Coordinamento Giovani Imprenditori del Trentino e svolge un ruolo propositivo nel campo della formazione e dell’innovazione impren- Guglielmo Lasagna 7 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 HOTEL TRENTINI FAMILY FRIENDLY Ben tre ad Andalo premiati da TripAdvisor Grand Hotel Piz Galin f. visittrentino.it L’Italia ha dominato la classifica europea con 7 hotel su 10 premiati, dei quali quattro tra i primi dieci in classifica. Alle spalle del Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel di Ortisei, infatti, conquista la medaglia d’argento il Family Hotel La Grotta a Vigo di Fassa. Gli altri hotel trentini in ordine di classifica sono l’Hotel Piz Galin di Andalo, 6° in Europa e 5° in Italia, l’Alpino Family Hotel sempre ad Andalo, 8° in Europa e 6° in Italia, e l’Astoria Comfort Hotel Andalo, 9° in Italia. Non solo montagna e natura, dunque, ma anche un’offerta turistica adatta a tutta la famiglia. f. visittrentino.it Due dei tre migliori hotel per famiglie al mondo sono in Italia, uno in Trentino. Questo il verdetto del TripAdvisor Travellers’ Choice Family Awards, riconoscimento assegnato dagli utenti dell’omonimo portale di recensioni turistiche. I premi di quest’anno sono stati assegnati a un totale di 231 strutture family-friendly determinate in base ai punteggi più alti attribuiti agli hotel da coloro che hanno viaggiato con la propria famiglia. I vincitori dei TripAdvisor Travellers’ Choice sono basati su milioni di recensioni e opinioni raccolte in un anno dai viaggiatori di tutto il mondo. Hotel d’estate Astoria Comfort Hotel EL MERICAN ENTRA NELLA STORIA RICONOSCIMENTO DEL COMUNE DI TRENTO ALL’HOTEL CITTADINO “El Merican”, il ristorante con bar aperto al pubblico annesso all’Hotel America, ha ottenuto recentemente il riconoscimento di “Bottega storica”. I locali di via Torre Verde sono adibiti a pubblico esercizio da prima della Seconda Guerra Mondiale. All’interno dell’attuale hotel a 3 Stelle è possibile ammirare il ritratto del fondatore, Domenico Giovannini, in una fotografia risalente del 1918 che raffigura amici e parenti nello Wyoming (USA). da sx. l’assessore Condini, M. Teresa Lanzinger, la figlia Elenora, Davide Cardella, la zia Claudia 8 Oggi l’Hotel America, uno dei più noti e apprezzati in città, è gestito da Maria Teresa Lanzinger per diversi mandati componente di giunta in Asat. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel COORDINAMENTO IMPRENDITORI Ancora un tentativo prima del “tutti a casa” A lungo sull’orlo della chiusura, il Coordinamento Imprenditori della Provincia di Trento sembra aver trovato uno spiraglio di continuità dal suo Statuto e ancor più dalle titubanze dei “picconatori” a dare il definitivo colpo demolitore. A lungo e pur invitati, i rappresentanti dell’artigianato, del commercio e, sebbene con meno convinzione, di Confindustria avevano disertato gli incontri convocati da Asat, titolare della presidenza in base al principio di rotazione nell’incarico. Al primo ritrovarsi di tutte le componenti, tra cui anche la Cooperazione, di fronte alla richiesta di chiusura del Coordinamento avanzata da Artigiani e Unione è emerso che per tale decisione serve l’unanimità oppure formali dimissioni con la motivazione del passo indietro con significato di sfiducia verso il Coordinamento attuale e qualsiasi sua versione futura. Artigiani e Unione non se la sono sentita di assumersi questa responsabilità, forse a riprova che il Coordinamento proprio una scatola vuota non è. La convergenza è stata trovata su un prolungamento “a tempo” della presidenza Asat per un periodo da dedicare alla revisione dello Statuto. Spiega la situazione il presidente Asat Luca Libardi: “ Obiettivamente il Coordinamento è stata una felice intuizione della fine degli anni Settanta quando era più facile tracciare una sintesi fra gli interessi legittimi ma non sempre convergenti delle diverse componenti”. Oggi tale sintesi è più complicata e tuttavia ritengo preferibile mantenere un luogo in cui le categorie possano confrontarsi e come da riconoscimento della Provincia confrontarsi istituzionalmente con le Commissioni del Consiglio provinciale sui problemi attinenti all’economia provinciale. Lo Statuto effettivamente risente dei suoi cinquant’anni, ma se si vuole lo si può rivedere, anche in tempi brevi e con le discontinuità rispetto al passato che si ritengano opportune o necessarie. Né aderire al Coordinamento deve di per sé essere preclusivo all’adesione a Rete imprese. Il filo di unitarietà rimane logoro ma non s’è del tutto spezzato. Si vedrà se sarà possibile “rigenerarlo”, nonostante la crisi che acuisce le divergenze tra gli interessi di ogni singola categoria imprenditoriale. 9 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 RIFUGI TRA PASSATO E FUTURO f. Dip.Foresteprovincia.tn.it Libertà architettoniche da conciliare con ambiente e paesaggio Il Malga Fosse di ieri forse era un po’ strettino... Non solo storia, cultura, ambiente e turismo nella recente “Settimana dei rifugi” organizzata a Trento dall’Accademia della montagna su Rifugi in divenire: soluzioni architettoniche, funzionalità e ambiente. Esperienze alpine a confronto. Hanno collaborato Associazione provinciale dei gestori di rifugio, Assessorato al turismo della Provincia autonoma, SAT, Associazione Cantieri d’alta quota e il sostegno dei club alpini di Francia, Svizzera, Austria e Germania. Già il titolo definiva l’appuntamento come una straordinaria occasione per riflettere sulle consolidate tradizioni e le incalzanti innovazioni nell’architettura (e non solo) delle strutture di servizio e custodia in alta montagna, 146 in Trentino, tra “alpine” ed “escursionistiche”, ben oltre il migliaio nelle Alpi. Sugli aspetti architettonici ci si è molto soffermati perché l’alta montagna si sta disseminando di innovazioni per alcuni geniali per altri provocatorie. Prima nelle Alpi orientali e recentemente in Alto Adige e poi in Trentino. Il caso esemplare da noi è Malga Fosse nelle vicinanze del Passo Rolle nel Comune di Siror di fronte alle Pale di San Martino, tutta acciaio e vetrate, interni decisamente high – tech. Pare che l’architetto più sale in quota più si senta pervadere da una fresca ventata di libertà nel creare sintesi audaci, di rottura dicono molti, tra le sue composizioni strutturali e il millenario disegno naturale di quei luoghi, quasi sempre capolavori naturali di assoluta armonia, da apparire umiliati da tutto ciò che non sia pura contemplazione. Non per questo, va detto, sono rimaste in secondo piano tematiche minori anche perché più facilmente modificabili, come le esigenze funzionali negli interni, il risparmio energetico, la riduzione dei consumi, il ricorso a energie rinnovabili, la compatibilità ecologica. Sulle soluzioni architettoniche evidenziate nel titolo si sono confrontati “tradizionalisti” e “modernisti”, gli uni e gli altri con motivazioni contrapposte e mai prive di una loro 10 validità. Chi difende la tipologia costruttiva tradizionale teme squilibri paesaggistici e artificializzazioni efficientistiche. Chi invece volutamente propone la rottura, invoca la libertà di sperimentazione, chiama a sostegno le tipologie diversificate dei visitatori moderni. Tutti ammirano, ma musealmente, una sistemazione sobria, umile e solidale sia a tavola davanti al taglierone unico con polenta fumante e capriolo per tutti, sia il pernottamento nello stanzone comune e sui letti a castello, il “lager” come lo chiama Angelo Jellici. Ma pochi tra i gitanti del “mordi e fuggi”, gli escursionisti di giornata che poi sono la maggioranza dei clienti, troverebbero insopportabilmente banali una stanza doppia con la doccia, una cameretta con lavabo, un menu ricercato. Nelle due giornate di dibattito è sembrato farsi strada un avvio di convergenza tra un rifugio equidistante dalla ripetitività obbligata e la ricerca di tipologie architettoniche nuove purché concilianti con il paesaggio. Questo è almeno l’auspicio di un conoscitore appassionato dell’alta montagna come Annibale Salsa, presidente emerito del Cai. Un suo primo comun denominatore chiede che “il rifugio, almeno quello di alta montagna e non automaticamente raggiungibile con l’automobile, resti una costruzione in ambiente estremo nel cui cantiere risulta fondamentale ottimizzare (riducendo al minimo) risorse, tempi, tecnologie e spazi”. Accanto a un “vivere minimo” in montagna, auspicato dal visitatore alpinistico potrebbe trovare spazio un “vivere minore” rispetto a quello banalmente urbano, che poi minore non è ma solo più sobrio e a volte ancora più ricco. Sono i rifugisti stessi a richiamare la necessità che accanto agli aspetti architettonici e funzionali trovino considerazione anche le finalità turistiche e aziendali, la collocazione di mercato del rifugio rispetto alle esigenze degli utenti, i giovani in particolare che risulterebbero sempre meno affascinati dalle vette. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel Malga Fosse...ma forse oggi si vuole accelerare troppo. Tre mostre sull’abitare minimo in quota Nella sala del Palazzo della Regione in Piazza Dante tre mostre raccolte sotto il titolo Rifugi in divenire hanno esposto, nei giorni del convegno, una breve storia dell’edilizia in alta quota. La prima, Rifugi alpini ieri e oggi, racconta l’evoluzione dei rifugi nell’arco alpino, dal 1750 ad oggi. La seconda presenta il concorso della Provincia di Bolzano nel 2012 per la ristrutturazione di tre rifugi, Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto al Sasso Nero e il Pio XI. Lo si considera l’arrivo nelle Alpi occidentali, del vento innovatore che già in molti casi stupisce e convince in quelle Orientali, nel settore franco-svizzero ma anche austriaco. Infine la terza mostra, dallo splendido titolo Abitare minimo nelle Alpi, presenta i progetti vincitori di un concorso internazionale di idee riservato ad architetti under 45 sul bivacco inteso come “cellula minima, autonoma, reversibile, dedicata al ricovero temporaneo, da collocarsi lungo un sentiero in quota in area alpina”. In altre parole di costruzione economica che richiede minima manutenzione, inserimento ambientale e autosufficienza energetica” e come “ luoghi fisici e mentali, rifugi temporanei e nicchie di conforto, forme di pensiero che possono indurre a comportamenti consapevoli. Il Gusto dei Rifugi Il convegno non ha acceso solo i fari su scelte architettoniche più o meno futuribili, su parametri di maggiore attenzione alla gestione ambientale, su nuove opportunità tecnologiche. Ha dato voce anche ai gestori dei rifugi trentini, in maggioranza della SAT, altri a conduzione privata, Un centinaio aderiscono ad una loro Associazione provinciale. Hanno avuto lo spazio, nella tavola rotonda Come si adeguano i gestori ai rifugi, di esporre le loro esigenze dal punto di vista dei frequentatori tradizionali, una clientela nettamente diversa da quella dell’albergo. Uno dei problemi da risolvere in tempi ravvicinati riguarda le norme antincendio. Nel 2011 quelle previste per i piccoli alberghi sono state estese anche ai rifugi (e alle RTA, agli ostelli per la gioventù, alle case per ferie). I rifugi si trovano in particolare difficoltà perché sorgono spesso in aree vincolate a severa tutela ambientale e paesaggistica. Certi lavori che comportano l’intervento sulla struttura si possono scontrare con difficoltà tecniche, burocratiche e di…bilancio. è possibile, infatti, effettuarli solo in estate Novità si prevedono per l’edizione 2013 di “Rifugi del Gusto”, l’iniziativa di apertura volontaria poststagionale di decine di strutture in quota. Finora incentrata soprattutto su una particolare offerta enogastronomica di alta qualità, vuole oggi sottolineare un servizio che da un lato risponde al mutamento dell’utenza, per la maggior parte costituita da escursionisti più che da alpinisti, e dall’altro coglie un’ineludibile esigenza aziendale. La versione 2013 potrà comprendere anche il pernottamento seguito da un’escursione in alta quota con l’assistenza di una guida di montagna. Si rivolge per lo più alla clientela italiana meno “alpinistica” rispetto a quella straniera. Da qui anche la simpatica variante da Rifugi del gusto che potrebbe suonare limitata all’aspetto gastronomico, a quella suggerita dal presidente della SAT Claudio Bassetti, vale a dire Il gusto dei rifugi, dal significato emozionale indubbiamente più ampio e suggestivo: la cena, la notte che avvicina le stelle a portata di mano, l’alba con la sua magica calma sconosciuta nell’altro vivere della città e tanto altro ancora. f.Raoul Jacometti-R. Paul f. Studio Raro e quindi in concomitanza con la stagione di apertura (20 giugno-20 settembre). L’obiettivo è quello di ottenere un’ulteriore rispetto alla data di scadenza di fine ottobre 2013. Importante potrà risultare in tal senso l’appoggio da parte di Federalberghi. Il Paul Preuss sulle Dolomiti proposta intermedia 11 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 25 ANNI DI TURISMO IN SINTESI I dati raccolti dal SERVIZIO Statistica della Provincia quasi raddoppiati arrivi e presenze Pernottamenti complessivi e per tipologia Nel corso del 2011 in Trentino sono stati registrati circa 11,4 milioni di presenze negli esercizi alberghieri e 3,9 milioni negli esercizi complementari, rispettivamente + 45,3% e + 55,9/ rispetto al 1987. Negli alloggi privati si sono registrate nel 2011 circa 5,2 milioni di presenze e 9,3 milioni nelle seconde case, dato quasi raddoppiato in 25 anni. a sx la dott.ssa Giovanna Fambri L’Annuario del turismo, curato dal Servizio Statistica della Provincia diretto dalla dott.ssa Giovanna Fambri, ha messo on line molti dati essenziali dell’evoluzione venticinquennale di un settore diventato fondamentale nell’economia trentina. Il lavoro è consultabile in www. statistica.provincia.tn.it. In sei capitoli tratta lo sviluppo delle strutture ricettive alberghiere e complementari, il movimento dei clienti dal 1985 al 2011, l’andamento occupazionale, l’impiantistica invernale, i flussi generali e per ambito, comunità di valle, comune. Si prevede un aggiornamento continuo dei dati, estesi anche a quelli sulla spesa turistica, più significativi per le effettive tendenze economiche nel settore. Strutture ricettive e posti letto Nel 2011 gli esercizi alberghieri erano poco più di 1.500 e offrono circa 94 mila posti letto. In netta prevalenza (71%) sono a 3, 4 o 5 stelle rispetto a quelli con 1 e 2 stelle che a metà degli anni Ottanta costituivano il 75%. Il miglioramento qualitativo dell’offerta ricettiva è più che evidente. Cresciuta anche la ricettività media, dai 45 posti letto del 1986 agli attuali 62. Per le altre tipologie ricettive, gli esercizi complementari erano nel 2011 poco più di 1.300 con 71.400 posti letto. Nel 1985 i posti letto erano 53.300, quindi con un incremento del 31%. Completano l’offerta 25 mila alloggi privati e 45 mila seconde case (29.000 nel 1985, 16 mila in più in 25 anni). 12 Nel complesso le strutture ricettive trentine hanno registrato nel corso del 2011 quasi 30 milioni di pernottamenti, il 20% (equivalente a 6 milioni) in più rispetto al 1987, mentre gli arrivi, circa 2,6 milioni negli esercizi alberghieri e 5 milioni totali, sono quasi raddoppiati rispetto agli anni Ottanta. Quanto si abbrevia la vacanza Parallelamente è andata contraendosi la durata media della vacanza per ogni tipologia ricettiva. Nel 2011 è stata di 4,4 giorni (un giorno in meno rispetto al 2007) in un esercizio alberghiero, di 5,4 giorni in un esercizio complementare (da 8,2 giorni del 1987), di 7,2 negli alloggi privati e 5,4 nelle seconde case, in forte contrazione rispetto ai 16,3 e 14 giorni del 1987, trend per altro in iniziale inversione nel 2012. Italiani e stranieri Gli italiani prevalgono negli alberghi con 7,4 milioni di pernottamenti nel 2011 a fronte dei 4 milioni degli stranieri che tuttavia fanno riscontrare il maggior incremento di presenze, più che raddoppiato dal 1987 al 2011, rispetto al + 21% dei pernottamenti italiani. Oggi i turisti stranieri rappresentano il 35% dei pernottamenti, dal 20% a metà anni ’80. Prevalgono i tedeschi (34% ma 51% nel 1985), aumentano i turisti provenienti da altri Paesi, quali la Polonia, la Repubblica Ceca e la Russia. Nel complesso delle strutture ricettive le presenze di turisti italiani hanno raggiunto nel 2011 i 23 milioni (il 77,5% con un + 6% rispetto al 1987). I pernottamenti degli stranieri sono stati, invece, poco meno di 6,7 milioni, il doppio rispetto al 1987. Estate e inverno Le presenze estive 2011 nel complesso delle strutture ricettive costituiscono, il 58% del totale, rispetto al 37% delle presenze invernali che negli anni Ottanta non superavano il 30%. Se si considerano solo le strutture alberghiere, ormai il peso della stagione invernale è prossimo a quello della stagione estiva e scarse presenze negli altri mesi dell’anno. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel 13 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 IMPOSTA DI SOGGIORNO Come la si sta preparando in Alto Adige Possono risultare di utile informazione per i nostri associati le modalità d’applicazione dell’imposta sul turismo introdotta recentemente dalla Provincia Autonoma di Bolzano e in vigore dall’1 gennaio 2014, la medesima data verso la quale si sta muovendo la Provincia di Trento. Va detto che sono state fortissime le resistenze opposte dagli albergatori altoatesini, ma alla fine hanno dovuto cedere, senza ottenere nemmeno lo spazio che avevano richiesto per un preventivo confronto sul sistema della promozione. All’impianto normativo aggiungiamo alcune indicazioni di comportamento pratico di HGV ai propri associati. Entità del tributo Varia a seconda della tipologia ricettiva. Sarà di 0,7 euro a notte per ogni ospite di esercizi ricettivi imprenditoriali classificati a una e due Stelle, per camping, ostelli della Gioventù e strutture a conduzione non imprenditoriale come agriturismi e affittacamere; di 1,00 euro a notte in strutture a tre Stelle o tre Stelle Superior; di 1,3 euro a notte per strutture a 4 stelle, 4 stelle Superior, 5 Stelle. Gli importi applicati dal 2014 vanno inseriti fin d’ora, come voce specifica, nei listini , promozioni, prenotazioni verso clienti e tour operator. Sarà opportuno che risulti ben distinta dalle altre voci che concorrono a determinare il costo del soggiorno. Utile altresì precisare, anche in caso di prenotazione telematica, che l’albergatore non è beneficiario ma soltanto esattore del tributo. Per motivi fiscali la voce riguardante la tassa di soggiorno va indicata separatamente sulla ricevuta di pagamento e il relativo importo dovrà essere versato al Comune di competenza entro la metà del mese successivo cui si riferisce. I beneficiari della tassa e il ruolo dei Comuni Almeno l’80% dei fondi in tal modo raccolti dai Comuni andrà versato al Consorzio turistico territoriale (più o meno la nostra Apt). Il Comune potrà, dopo averne avuto il via libera dallo stesso Consorzio, versarne una parte alle Associazioni turistiche locali a sostegno del marketing di destinazione. I Comuni hanno la facoltà di aumentare fino a due euro a notte e a persona l’imposta. Tale quota di aumento è destinata in ogni caso ai Consorzi turistici territoriali e non potrà essere girata a un’Associazione locale. Il Comune può anche decidere aumenti per determinate categorie di alloggio. Un eventuale aumento esteso a tutte le categorie dovrà avvenire in maniera proporzionale, vale a dire in un rapporto percentuale su base regionale. L’aumento da parte dei Comuni potrà avvenire solo previo accordo con il Consorzio turistico e non potrà essere applicato prima del 2015. Esenzioni La Giunta provinciale ha previsto alcune tipologie di esenzione dalla tassa. Sono esenti i ragazzi fino a 14 anni, chi pernotta per partecipare a iniziative promosse da istituti scolastici pubblici o parificati purché inserite nella programmazione didattica, gli ospiti dei rifugi. Numero minimo di pernottamenti Il decreto attuativo stabilisce inoltre che i Consorzi turistici possano usufruire degli introiti della tassa e accedere a quelli previsti nel bilancio provinciale solo dimostrando, a partire dal 1 gennaio 2015, un numero minimo di pernottamenti pari a 1,8 milioni. Informazione Pagare per promuoversi in Cina 14 HGV ha prodotto un testo plurilingue che spiega l’applicazione e il relativo regolamento della tassa. Il testo sarà messo a breve a disposizione degli associati . GIOVANI TURISMO e OSPITALITÀ nel LA PAGANELLA PUNTA SU SILVIO Silvio Frizzera presidente GAT sull’altopiano Qual è l’innovazione o il cambiamento più significativo che sei riuscito a implementare nella tua azienda? Dalla passione per la montagna è nato il mio impegno nei Dolomiti Walking Hotel, il consorzio trentino di alberghi per escursionisti. Come albergatore sono diventato per il turista una guida del territorio, accompagnandolo alla scoperta della natura, della cultura, delle tradizioni e dei piatti tipici della cucina trentina. In questo modo sono riuscito a creare valore, a generare amicizie e a fidelizzare il cliente. Condivido in pieno l’affermazione, cara ai GAT, che noi non siamo solo venditori di camere, bensì di emozioni. Silvio Frizzera Silvio Frizzera, 35 anni a novembre, è presidente della Sezione Giovani Albergatori di Andalo, Molveno e Fai della Paganella. Laureato in legge, è amministratore dell’Hotel Florida, tre stelle situato sul Lago di Molveno e fondato dal nonno nel 1969. Il 2013 sarà per i GAT un anno di rinnovamento: alla luce della tua esperienza, cosa consiglieresti a chi si volesse impegnare per il prossimo mandato? La vita associativa permette a tutti di crescere e di confrontarsi con i propri colleghi. Impegnarsi nei GAT è sicuramente positivo e lo raccomando caldamente a tutti i giovani albergatori, per una formidabile crescita professionale e umana. Raccontaci la giornata tipo di Silvio in albergo Mi occupo principalmente della direzione della struttura, della reception, ovvero prenotazioni e accoglienza, e del rapporto con i clienti a 360°. Quest’ultima attività è per me la più piacevole perché è quella che mi regala le soddisfazioni maggiori. Come si configura la situazione turistica di Molveno, in relazione anche alla vicina Andalo? La bellezza naturalistica di Molveno, una vacanza al lago tra le Dolomiti di Brenta, e la bravura dei nostri albergatori, ci hanno garantito una vasta clientela fidelizzata in estate. Tuttavia, la diminuzione della permanenza media richiede, per mantenere i livelli di occupazione, maggiori sforzi nella promozione. Un aiuto proviene fortunatamente dall’eccellenza riconosciuta alle Dolomiti (UNESCO), al paese (Bandiera Arancione del Touring) e al lago di Molveno (Cinque Vele di Legambiente). La stagione invernale invece è critica, poiché disponiamo di infrastrutture carenti ed è dura competere con una località forte e con molti più posti letto come Andalo. In attesa che la crisi finisca, le due sfide più difficili per noi sono quella di aumentare il flusso turistico estero e di migliorare qualitativamente l’offerta invernale. La crisi non deve spegnere i nostri sogni: quali sono i tuoi progetti, prossimi o a lungo termine? Come in tutte le strutture desiderose di progredire, le idee anche nel mio caso sono tante. L’obiettivo per me prioritario è quello di far trovare ai nostri ospiti ogni anno che tornano, o arrivano per la prima volta, qualche miglioria strutturale, delle attività o dei servizi nuovi. Non bisogna mai farsi scoraggiare dagli ostacoli che si possono incontrare specialmente nei periodi di crisi, ma cercare di migliorarsi sempre. Francesca Maffei 15 f. forummeteotrento.it Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità Val Duron invernale TERMALISMO E MEDICINA DELLE DOLOMITI Accordo Euregio che lascia intravedere orizzonti più ampi 16 Il Protocollo sul termalismo sottoscritto al Grand Hotel Terme di Comano fra le realtà che collaborano all’interno dell’Euregio, (Trentino, Alto Adige e Tirolo), firmato rispettivamente da Ugo Rossi, Richard Theiner e Bernard Tilg, preparato dal consigliere provinciale Renzo Anderle, si muove nella direzione di permettere ai cittadini dell’Euroregione di usufruire liberamente delle prestazioni termali erogate negli stabilimenti accreditati dal sistema sanitario nazionale. Se ne era già parlato due anni fa a Levico e la direttiva europea illustrata dal prof. Alceste Santuari mantiene interessanti aperture anche se va a rilento l’azione dei singoli stati per recepirla. stico anche per la comprensibile vicinanza tra i due settori. Gli stabilimenti termali della provincia di Trento (Comano, Caderzone, Levico, Peio, Rabbi, Roncegno, Bresimo e Pozza di Fassa) operano con il Servizio sanitario provinciale attraverso accordi negoziali annualmente stipulati dall’Azienda sanitaria. Fa eccezione lo stabilimento termale Raphael di Roncegno, la cui scelta aziendale è stata di rivolgersi ad un’utenza privata. Pertanto opera in regime privatistico con accesso e pagamento diretto dei curandi. Il protocollo di Comano guarda anche oltre. Prevede che le aziende termali delle tre regioni collaborino nel settore della prevenzione e riabilitazione, nell’organizzare iniziative di formazione del personale, e di promozione delle cure termali in abbinamento a iniziative di carattere turi- Intanto si intende intensificare la collaborazione Trento-Bolzano in alcuni settori specifici, ad esempio quello sui trapianti e nel promuovere giornate di informazione e convegni. Le buone volontà sono molte e c’è chi si sbilancia a parlare di una “medicina delle Dolomiti” non priva di interesse anche per i suoi risvolti turistici. Sul piano medico rimane all’orizzonte una struttura formativa tra Trento e Bolzano, la famosa facoltà di medicina oggi per altro assai aleatoria, mentre continua a proporsi l’Università di Innsbruck che sarebbe già pronta ad assumersi questo ruolo. Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità FONDAZIONE UNESCO Dolomiti a gestione “semplificata” f.Rosengartenhotel.it Sarà affiancato da Sergio Bergnach per il comitato tecnico mentre Cesare Lasen fa parte del comitato scientifico. Altra novità, questa però già prevista in base al principio di rotazione, è il passaggio della presidenza dalla Provincia di Belluno a quella dell’Alto Adige con l’assessore alla Natura e Sviluppo del territorio Elmar Pichler Rolle. Previsto anche come prossimo lo sbarco on line del nuovo sito internet della Fondazione. Le Dolomiti sono state inserite nell’elenco mondiale dei siti Unesco e quindi Patrimonio dell’Umanità a fine giugno 2009, vale a dire quattro anni or sono. Un anno dopo (13 maggio 2010) è stata costituita la Fondazione di cui fanno parte le province di Trento, Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone. Costumi dolomitici nelle Corte de Tezier Novità ai vertici della fondazione Dolomiti Unesco: accorpamento tra Comitato direttivo e Consiglio di amministrazione allo scopo di coinvolgere maggiormente nella gestione oltre alle cinque Province, anche le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Inoltre apertura entro aprile del concorso per il nuovo direttore generale e conseguente superamento dell’attuale direzione provvisoria a tre esperti. Per il Trentino era stata indicata la dott.ssa Paola Matonti, che aveva già svolto un ruolo guida durante il percorso di candidatura delle Dolomiti a patrimonio naturale dell’umanità Unesco. Non sono mancate finora le difficoltà, e ne sono indice le dimissioni del segretario generale Giovanni Campeol. Nonostante tutto la Fondazione ha superato nel 2012 il primo controllo da parte dell’Unesco condotto dall’ispettore australiano Graeme Woorboy, in particolare sui temi della formazione, della tutela ambientale e della mobilità. Né manca qualche problema economico. ‘’La differenza tra le possibilità organizzative e finanziarie delle Province autonome di Bolzano e Trento e quelle delle altre è notevole - sottolinea Pichler Rolle - e quindi senza il sostegno delle due Regioni Veneto e Friuli la macchina non potrebbe funzionare. Il riordino e la semplificazione vanno di pari passo con lo studio di un nuovo modello di compartecipazione e finanziamento”. Asat è da due anni socio sostenitore della Fondazione Unesco e alcuni Club di Prodotto che fanno capo all’Associazione Albergatori e imprese turistiche del Trentino (Club Qualità Parco, Dolomiti Walking Hotel, Bed&Breakfast di Qualità) hanno ricevuto il patrocinio Unesco per la coerenza delle finalità perseguite. 17 Appunti nel blu dei laghi UN LAGO A TESTA ALTA Così può presentarsi il Garda trentino ai turisti Inquinamento nella acque dell’Alto Garda? L’industria turistica tedesca, gelosa dell’affetto dei propri connazionali per il lago non perderebbe occasione per agitare ogni possibile spauracchio. Le tracce di diossina che pare siano state trovate in qualche anguilla risalgono probabilmente al periodo antecedente alla messa al bando della temuta sostanza, quindi a più di 30 anni fa. Ma all’esame dei parametri su salute e balneabilità il Garda può presentare a testa alta la sua offerta turistica anche all’attento ed esigente mercato tedesco. Fascino ed ecologia sul Garda Per le sostanze chimiche i parametri di valutazione sono due: “buono” o “non buono”, senza vie di mezzo. Il Garda è di qua per tutte le sostanze pericolose prioritarie. Forse si potrebbe fare meglio con riferimento all’ecologia, gli scarichi da metabolismo umano, le coltivazioni agricole, il fitoplancton, per l’area alla foce del Sarca. Questo tipo di analisi definisce cinque livelli e l’Alto Garda è sul secondo, un “buono” più basso dell’ “elevato”, ma nettamente staccato dal “sufficiente”, dallo “scarso” e dal “cattivo”. L’intensa antropizzazione attorno alle sponde, i milioni di turisti, le attività industriali, artigianali e agricole in tutto l’entroterra richiamano l’esigenza di costante attenzione, anche perché qualche ulteriore appetito di sfruttamento ambientale si fa sentire e bene non farebbe all’equilibrio oggi raggiunto. Basta proseguire sulla linea severa degli attuali controlli: “Il lago viene monitorato – spiega il presidente della Giunta provinciale e assessore all’ambiente Alberto Pacher - ogni mese con otto prelievi a diverse profondità, fin quasi al fondale, vale a dire oltre i 250 metri, effettuati in un punto centrale vicino alle acque venete e lombarde. I campioni prelevati vengono sottoposti ad analisi chimico-fisiche e biologiche anche rivolte alla verifica di presenza o meno di sostanze pericolose (solventi, metalli, fitofarmaci ecc. Gli ultimi dati completi, quelli del 2011, sono in linea con gli obiettivi stabiliti dalle direttive europee. VOLONTARI PULISCONO IL LAGO In 40 a Torbole si mettono a disposizione Il sindaco Luca Civettini ha sottolineato con la sua presenza il plauso di tutta la popolazione per un’iniziativa che ci si augura possa essere imitata in tanti altri contesti di tutela del territorio e delle acque pubbliche, secondo le indicazioni di una campagna promossa su scala mondiale dalla Padi (Professional Association of Diving In18 structor), che non si occupa solo di tuffi e di immersioni ma anche di salvaguardia di mari e laghi. Agli amici di Torbole, una vera Pro Loco, delle acque, il plauso degli operatori turistici trentini. f.giornaletrentino.it Insolita e bella iniziativa ecologica sul Garda. Quaranta volontari hanno pulito i fondali davanti alla spiaggia nel tratto fra il porticciolo dei pescatori e la colonia Pavese. Fanno parte del gruppo Ambiente Acqua di Arco hanno coinvolto alcuni sub delle Rane Nere di Trento e di altre associazioni subacquee, i vigili del fuoco torbolani che hanno provveduto allo smaltimento dei rifiuti prelevati, circa 4 quintali di rifiuti sedimentati a 15-20 metri su un tratto di circa 300 metri. La Pro Loco del lago a Torbole Appunti nel blu dei laghi Al centro on. Lorenzo Dellai e il direttore Massimo Malossini tra gli allievi di oggi LA SCUOLA ALBERGHIERA DI VARONE HA 50 ANNI Tre giorni di festa a fine maggio tra ricordi e nuove prospettive Bruno Kessler consegna i primi diplomi A fine maggio il Centro professionale alberghiero di Varone festeggia il mezzo secolo di attività. Fu aperto nel 1967 per decisione dell’allora presidente della Giunta Provinciale Bruno Kessler su sollecitazione di Asat, i “padri” dell’epoca, il comm. Alfonso Froner, Angelo Visconti, Tarcisio Boschin dietro ai quali già guardavano a più ampi orizzonti i “giovani” Sergio Chiesa, Franco Mizzaro e Italo Craffonara. La formazione turistica in Trentino era affidata all’ENALC (Ente nazionale avviamento al lavoro nel commercio), qualche corso organizzava l’Enaip. Il turismo chiedeva di più, stava diventando troppo importante per l’economia trentina, serviva una scuola specifica. Bruno Kessler lo capì, e fu felice l’individuazione logistica. Nell’Alto Garda il legame aula - albergo era solido. Non è casualità ma indice di un’epoca che negli stessi anni partisse l’Università di Trento. I tre giorni celebrativi (23 al 25 maggio), daranno spazio all’Amarcord, al riabbracciarsi di centinaia di ex alunni oggi con i capelli grigi, e alle doverose foto d’epoca. I primi esami furono sostenuti a Stresa, in Piemonte. La burocrazia ministeriale andava a rilento nel rilasciare riconoscimenti in odore di autonomismo. Qualche alunno ha scalato la notorietà nazionale, ad esempio Rinaldo Dalsasso o Cristian Bertol, entrambi cuochi, altri diventati dirigenti turistici di primo piano, ad esempio Claudio Miorelli, ex direttore di Trentino Spa o Marco Benedetti, ex assessore provinciale al turismo e oggi presidente di Ingarda. “Non ci limiteremo ai ricordi, puntiamo su un concreto richiamo anche didattico agli allievi, alla necessità d’innovare”, spiega il direttore del Centro Massimo Malossini. Quindi concorsi, piatti audaci, mise en table emotiva, approfondimenti enogastronomici a tema (vino, olio, pesce di lago, cocktail). Ne guadagnerà l’offerta culinaria altogardesana. La notizia più bella potrebbe essere la partenza dell’appalto per qualche ristrutturazione di aule, laboratori, stanze del convitto, mai trascurate ma un po’ vetuste. Freschi e vivaci restano gli allievi, pronti a portare il buon nome del Centro in alberghi, ristoranti e bar noti ben oltre la Busa, cui il turismo prospetta anche oggi un tasso di occupazione del novanta per cento. Quando per gli esami ci si doveva trasferire a Stresa 19 Appunti nel blu dei laghi LAGHI, BICI E TERME L’OFFERTA DECISIVA La Valsugana pronta alla sua estate turistica f. B. Mancini Il tracciato è quasi esclusivamente pianeggiante e tutto ben curato, grazie alla collaborazione del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia. Sempre in tema di bici la catena del Lagorai offre invece 300 km di percorsi rilevati con gps che vanno dal tranquillo giro dei laghi al più impegnativo tour di Cima d’Asta. Rientrano nel circuito Dolomiti Lagorai Bike e soddisfano sia il principiante sia il biker più esperto.(vedi www.dolomitilagoraibike.it) “Movelo” sulla e-bike Abbronzatura in riva al lago Laghi in primo piano anche nell’offerta turistica della Valsugana e in particolare sui mercati affezionati di Germania e Olanda, non esenti ma sicuramente meno intaccati dalla crisi di quanto non sia il nostro Paese. Per questo l’ApT Valsugana Lagorai ha preparato la stagione estiva partecipando, all’interno dello stand istituzionale del Trentino, alle principali fiere turistiche olandesi e tedesche per un pubblico che ama sia la sistemazione in albergo sia quella open air del campeggio. Le presenze di visitatori a Vakantiebeurs, Caravana e anwb kampeerdagen in Olanda e a Cmt - Freizeitmesse e Eurobike in Germania, seppur risulti in alcuni casi un calo rispetto alle edizioni precedenti, ha confermato forte interesse per la destinazione Valsugana – Lagorai. Rivolta in maniera specifica al mercato italiano è la partecipazione al Festival dei Laghi di Iseo 24-26/5/2013, vetrina nazionale della vacanza lacustre e delle attività praticabili sugli specchi d’acqua e nel territorio circostante. Sempre acqua ma, questa volta termale e curativa, sarà il tema del road show promozionale che le Terme di Levico, in collaborazione con l’ApT le strutture ricettive, organizzano nell’area di Brescia. Il patto terra-acqua Una proposta nella quale si intrecciano il piacere del lago e quello della vacanza attiva alla scoperta del territorio mette al centro la bicicletta. All’interno del Progetto bike ecco il “Varietà su due ruote: dai 2.000 metri di quota… al tuffo nel lago!”. La ciclabile della Valsugana con i suoi 80 km lungo il corso del Brenta dove l’acqua accompagna la bicicletta, crea un’offerta sempre più attrattiva e apprezzata. Vi concorrono i bicigrill, il servizio integrato treno+bici, il bike sharing che permette di noleggiare la bicicletta in una località e di consegnarla in un’altra lungo il tracciato per poi rientrare tranquillamente con i mezzi pubblici o privati. 20 La Valsugana sarà la prima destinazione turistica italiana ad entrare in “Movelo”, comunità online di vacanzieri che scelgono la bici elettrica. Una modalità di fare vacanza vicino alle abitudini tedesche, abbordabile anche per chi non è troppo allenato. In fase di definizione una rete di noleggio di biciclette elettriche e di colonnine di ricarica presso esercizi turistici della valle e forte l’interesse incontrato nelle fiere in Olanda e Germania. Tutti gli uffici informazione dell’ApT Valsugana saranno dotati di stazioni di ricarica per facilitare il cambio delle batterie. Nel Test Event di fine aprile a Levico si potranno provare gratuitamente le “e-bike” su un percorso dal centro al lago e rientro al Parco delle Terme dove sarà in svolgimento la manifestazione Ortinparco. www.visitvalsugana.it/movelo Turisti e residenti All’intero comprensorio turistico si rivolge l’innovativo progetto di narrazione visiva “Live-love your story in Valsugana”. Prevede la presentazione di sette videostorie studiate per trasmettere aspetti quali genuinità, accoglienza, ambiente e tradizioni locali. Grazie alla collaborazione di un network di narratori di storie visive. Presentano con originalità e creatività esperienze vere, emozioni intense trasmesse dai visi e sorrisi degli abitanti locali, immagini di trekking, del progetto “Adotta una mucca”, i sapori della gastronomia e dell’arte. Torna l’antico principio secondo il quale “il movimento turistico è la somma delle relazioni tra le persone ospitate e quelle che abitano nel medesimo luogo”. Si è tornati a sentirlo, anche un po’ a sorpresa, nel corso del recente convegno degli Ict Days 2013. Nell’era dei viaggi a dimensione globale, sono i locali a fare la differenza. “Se è vero che un viaggio non è solo spostamento, ma l’esperienza di una possibilità di vita diversa, il contributo dei residenti all’esperienza del viaggiatore diventa fondamentale”. Ogni settimana, a partire dal 18 marzo, sul portale ufficiale di destinazione viene presentato un nuovo video condivisibile sui social network, consentendo un’ampia diffusione della proposta Valsugana e Lagorai attraverso la rete. (vedi www.visitvalsugana/livelovevalsugana). f. Andreas Walter Appunti nel blu dei laghi A tutti questi progetti e azioni promo-commerciali coordinate dall’Apt stanno dando decisivo supporto degli operatori della ricettività e dei fornitori di servizi con il loro impegno a far fronte a un 2013 in cui la lunga fase ad economia negativa potrà influire sensibilmente sul contenimento della spesa turistica e del periodo di vacanza. Assume un peso sempre più determinante nella scelta delle mete il “value for money”, vale a dire la capacità della destinazione di offrire una vacanza di qualità. I dati del turismo in Valsugana tra il 2011 e il 2012 parlano complessivamente di 387mila 320 arrivi (+11,20%) e 2milioni 212mila 400 presenze (+5,1%). Ma a crescere sono soprattutto le seconde case, perché la presenza alberghiera fa segnare un +0,70% e l’extralberghiero un +0,60%. Il 68% è costituito da italiani, mercato più in crisi di altri. Relax anche in bici 21 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 DOC SERVICE E ASSOSERVIZI FANNO RETE Nel settore dei servizi di formazione e consulenza Assoservizi Srl, controllata da Confindustria Trento, e Doc Service Srl, partecipata dell’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento hanno siglato un contratto di rete tra imprese per migliorare la qualità, l’efficienza e la rapidità del prodotto offerto. Le due società di servizi, entrambe con sede a Palazzo Stella, operano nel medesimo settore, la formazione obbligatoria, la consulenza e la sicurezza aziendale, l’una nell’industria e l’altra nel turismo. dott.ssa Agnese Biasiolli Già nei mesi scorsi le Assoservizi srl e Doc Service Srl hanno avviato una collaborazione in risposta alla complessità dello scenario economico attuale. Con l’ accordo siglato dai consiglieri delegati Roberto Busato (Assoservizi Srl), che assume la presidenza, e Roberto Pallanch (Doc Service Srl), vicepresidente del comitato di gestione, si propongono di rafforzare la competitività delle offerte. Nel dettaglio, la rete d’impresa avrà l’effetto di migliorare la qualità complessiva dei servizi formativi obbligatori, favorendo la specializzazione delle figure impiegate; di razionalizzare i costi del personale e gli investimenti necessari per lo svolgimento dell’attività; di incrementare i ricavi, aumentare il potere contrattuale nei confronti dei fornitori e la capacità di accedere a finanziamenti pubblici. Non da ultimo, la collaborazione induce e rafforza la sinergia tra le due rappresentanze imprenditoriali. “Si tratta – spiega Alberto Taddei, presidente di Assoservizi - di un nuovo tassello nel processo di sviluppo della società di servizi di Confindustria Trento. Con la sottoscrizione del contratto le due realtà sono in grado di assicurare i migliori benefici per i propri utenti finali”. “Ci pare un passo importante - spiega Michele Viola, presidente di Doc Service - che mette in relazione due realtà imprenditoriali ed operative già esistenti, per potenziare un importante servizio alle imprese. Non vuole essere la semplice somma di quanto le due società stanno facendo, ma si ha l’ambizione di accrescere qualità e quantità dei valori economici ora espressi, sempre tenendo presente che ciò va fatto nell’interesse delle imprese associate o che usufruiscono dei nostri servizi”. Il coordinamento direttivo della nuova “rete” è affidato ad Agnese Biasiolli che già svolge il ruolo di direttrice di DOCService e di Asso servizi Network AssoDoc. A DOC UN CORSO EUROPEO POSTLAUREA Per incentivare innovazione nelle piccole e medie imprese è stato assegnato a DocService, al termine di un impegnativo confronto, il compito di realizzare un Corso postlaurea finanziato dal Fondo sociale europeo. La formazione intende creare esperti di business, per “sviluppatori” di innovazione all’interno di piccole e medie imprese, promotori di valorizzazione di grandi eventi. Il progetto è aperto a 15 giovani laureati residenti in provincia di Trento. Le tematiche trattate sono quelle della gestione del marketing della filiera turistico - sportiva, il web, i processi di business - planning. Sono previ22 sti anche tre periodi di stage. Per informazioni: Doc Service (tel. 0461/390137). Un secondo corso assegnato a Doc Service, sempre sostenuto da Fondi sociali europei, riguarda la formazione permanente nell’area della creatività e dell’imprenditoria. è rivolto a 15 partecipanti di cui 10 scelti tra persone disoccupate e 5 occupate. I contenuti riguardano le aree del lavoro autonomo nei servizi avanzati alle PMI, l’analisi strategica e i tempi del marketing, l’espansione internazionale e l’entrata in nuovi mercati, l’acquisizione di competenze imprenditoriali quali la comunicazione, la creatività, la negoziazione, la leadership, il web ecc. Per informazioni: Doc Service (tel. 0461/390137). VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel 23 CORSI AGGIORNAMENTO FORMATIVO DAL 15 APRILE AL 15 MAGGIO Avendo riscontrato forte risposta ad inizio anno, D.O.C. Service torna a proporre il calendario dei vari corsi previsti per il periodo metà aprilemetà maggio. Per ulteriore illustrazione dei contenuti rimandiamo a quelle già pubblicate sui numeri precedenti (gennaio e febbraio 2013) di Turismo e Ospitalità. CORSO BASE H.A.C.C.P.: (12 – 8 – 4 ore) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 11/04/2013 12/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 ANDALO 18/04/2013 19/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 PERA DI FASSA 22/04/2013 23/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 FOLGARIA 13/05/2013 14/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 PREDAZZO CORSO AGGIORNAMENTO H.A.C.C.P.: (4 ore) I corsi di aggiornamento non hanno un rinnovo fisso in termini di tempo (è importante dimostrare la formazione costante) ma si ritiene necessario vengano frequentati almeno ogni 5 anni. DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 15/04/2013 09.00-13.00 MONCLASSICO 24/04/2013 09.00-13.00 FOLGARIA 06/05/2013 09.00-13.00 PREDAZZO 13/05/2013 09.00-13.00 TRENTO SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO CORSO BASE PER RESP. SERV. DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (16 ore) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 07/05/2013 08/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 MONCLASSICO CORSO ANTINCENDIO CORSO BASE PER AZIENDE CON RISCHIO DI INCENDIO MEDIO-BASSO 24 DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 16/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 FOLGARIA 19/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 MONCLASSICO 08/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 ANDALO 09/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 PERA DI FASSA CORSO DI PRIMO SOCCORSO CORSO BASE PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO (12 ORE) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 16/04/2013 17/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 PREDAZZO 08/05/2013 09/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 09.00-13.00 FOLGARIA AGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO (4 ORE) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 16/04/2013 14.00-18.00 PREDAZZO 08/05/2013 14.00-18.00 FOLGARIA CORSO DI FORMAZIONE AI DIPENDENTI CORSO GENERICO (4 ORE) + CORSO SPECIFICO (4 ORE) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 19/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO 08/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 LEVICO 10/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 FIERA DI PRIMIERO 13/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 FOLGARIA 14/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 ANDALO 15/05/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO CORSO DI FORMAZIONE AI DIPENDENTI AGGIORNAMENTO (6 ORE) DATA PRIMAVERA 18/04/2013 ORARIO 09.00-13.00/14.00-16.00 SEDE TRENTO 25 CORSO PER DIRIGENTI CORSO PER DIRIGENTI (16 ore) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 23/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO PRINCIPI E VALORI DELLA SICUREZZA COME TRASMETTERLI (8 ORE - FACOLTATIVI) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 15/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO RESPONSABILITA’ E TUTELA DEL RSPP ED ASPP (8 ORE - FACOLTATIVI) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 22/04/2013 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO GESTIONE INTEGRATA: QUALITA’, AMBIENTE, SICUREZZA (24 ORE –FACOLTATIVI) DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE 06, 07 e 08/05/2013 09.00-13.00 / 14.00 – 18.00 TRENTO CORSI PROFESSIONALI 2013 Area Risorse Umane DATA CORSO SEDE 10/04/2013 L’intelligenza emotiva per gestire la complessità manageriale TRENTO Area amministrazione, finanza, contabilità 26 DATA CORSO SEDE 24/04/2013 I costi di struttura: rilevarli, valutarli, monitorarli e prevenirli TRENTO 10/05/2013 Riduzione costi: metodologia e organizzazione dell’ ufficio acquisti TRENTO 27 f. Giovanni Cavulli Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 Castel Toblino TRENTINO MARKETING CULTURA E TURISMO ALLEATI PER LO SVILUPPO LOCALE Nel percorso DI Trentino School of Management, in collaborazione con la Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo Cultura e turismo alleati per una nuova idea di sviluppo locale. Il percorso verso la realizzazione di un distretto culturale, iniziativa voluta dagli assessori alla cultura e al turismo di Trento e Rovereto, nonché da quelli provinciali Franco Panizza e Tiziano Mellarini, è proposto da TSM Trentino School of Management in collaborazione con la Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo e punta a rendere più efficiente ed efficace il processo di produzione culturale e ad ottimizzare i suoi impatti economici e sociali. L’obiettivo è quello di creare in Trentino un’organizzazione coerente e integrata delle risorse e delle competenze territoriali assimilabile al concetto di “distretto culturale”, per superare l’attuale frammentazione di questo settore e un grado piuttosto basso di connessione con altri ambiti produttivi, incluso il turismo. Negli ultimi anni sono stati già realizzati alcuni tentativi per integrare maggiormente l’offerta culturale, come le card turistiche (la più ambiziosa delle quali riguarda le città di Trento e Rovereto, unite nella TrentoRovereto card), che rappresentano una modalità per far dialogare i due mondi. Per favorire un’interazione ancor più profonda la Scuola di Management del Turismo coordinerà un tavolo di lavoro che riunirà alcuni rappresentanti selezionati nelle aree di Trento e Rovereto, dove si concentrano le maggiori risorse culturali, con l’obiettivo di favorire un confronto aperto su possibili progetti strategici per il territorio. Il percorso è da considerarsi un laboratorio strutturato dove i partecipanti si confronteranno portando le loro esperienze e proporranno ipotesi di potenziamento dell’alleanza tra cultura e turismo. 28 IL BASKET PROMUOVE IL TERRITORIO Con la nazionale e la “Trentino Cup” Due giorni di pallacanestro ad altissimo livello. Questo ha proposto il PalaTrento nel weekend del 9 e 10 marzo in occasione della final four di Coppa di LegaDue. Una competizione importante, che ha visto tra l’altro il significativo successo dei padroni di casa della Bitumcalor-Aquila Basket Trento, a segnare ulteriormente il legame tra questo sport ed il Trentino. A margine della competizione si sono tenuti due eventi: il workshop sul tema “Investire nel basket: un’opportunità per il territorio”, mentre domenica, è andata in scena la festa del minibasket, dedicata ai bambini delle società trentine. Un appuntamento che va a rinforzare ulteriormente il legame tra la pallacanestro e il nostro territorio, che anche quest’estate, esattamente come accadde nel 2012, ospiterà la Nazionale di Simone Pianigiani, in ritiro a Folgaria dal 30 luglio al 6 agosto per un periodo di allenamento in vista degli Europei in programma in Slovenia dal 4 al 22 settembre. Inoltre gli azzurri prenderanno parte alla seconda edizione della «Trentino Basket Cup», torneo internazionale di preparazione alla manifestazione continentale, in programma, sempre al PalaTrento, dal 7 al 9 agosto. Folgaria, infine, sarà anche la sede, per il secondo anno consecutivo, del ritiro della nazionale sperimentale: i giovani cestisti più interessanti d’Italia saranno al lavoro in Trentino dal 19 al 27 maggio e dal 2 al 6 giugno. TRENTINO MARKETING TURISMO e OSPITALITÀ nel L’itinerario si articola in otto momenti condotti da esperti con esperienza di ricerca o gestione nell’ambito di questi due settori. I seminari forniranno un quadro teorico e presenteranno idee e “case histories” per illustrare le innovazioni riuscite nell’ambito dell’incontro tra le due realtà e nello sviluppo del distretto. Il progetto ha avuto il via giovedì 21 marzo con la partecipazione al 3° Summit Arte e Cultura “Niente cultura, niente sviluppo”, organizzato dal Sole 24 Ore a Milano. L’evento ha proposto numerose testimonianze di alto livello che riguardano in particolare il legame tra cultura e impresa e le politiche che istituzioni e imprenditoria privata stanno attuando per gestire il governo dei beni culturali in una logica di sistema. Il tavolo di lavoro sarà composto da venticinque rappresentanti del settore culturale e turistico individuati prioritariamente tra direttori dei musei provinciali, direttori di organizzazioni responsabili di eventi culturali convenzionate con la Provincia di Trento, Dipartimento Turismo e Cultura della Provincia, responsabili di Trentino Sviluppo, direttori delle Apt di ambito, esponenti della Cooperazione attivi in progetti di sviluppo locale. Informazioni sul sito internet www.tsm.tn.it. GUSTI E SAPORI TRENTINI IN MOSTRA Vitivinicoltura ed enogastronomia protagoniste nelle maggiori fiere di settore Nel giro di poche settimane le eccellenze vitivinicole ed enogastronomiche sono state proposte con indubbio successo in alcune famose rassegne specializzate in Italia e all’estero. PROWEIN - Dal 24 al 26 marzo Düsseldorf ha ospitato l’edizione 2013 di Prowein, una delle più importanti esposizioni europee del settore enologico dedicata agli “addetti ai lavori”. Nella cittadina della Renania sono giunti da tutto il mondo oltre 4.500 espositori e più di 40.000 visitatori, in due ulteriori padiglioni rispetto alla scorsa edizione per oltre 500 nuovi soggetti. Il Trentino ha partecipato con 17 aziende disposte su un’area di 312 metri quadrati realizzata e gestita grazie alla collaborazione tra Consorzio Tutela Vini del Trentino e Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo. Presenti le aziende agricole Tenuta Maso Corno, Villa Corniole, Zanotelli, Zeni, Endrizzi, Gaierhof, Pisoni, Pravis, Cavit, il Gruppo La Vis, la Cantina di Aldeno, le Cantine Mezzacorona, Provinco e Revì e, infine, le distillerie Marzadro, G. Bertagnolli e Borgo Vecchio. Tra le iniziative messe in campo, spazio a quattro incontri di degustazione con due importanti giornalisti tedeschi del settore, Richard Grosche e Jeans Priewe, e un aperitivo all’interno dell’area Trentino rivolto a importatori buyer e giornalisti con la presenza dei produttori che hanno spiegato i segreti della propria attività. CIBO A REGOLA D’ARTE - Dal 15 al 17 e dal 21 al 24 marzo Milano ha ospitato “Cibo a regola d’arte”, evento gastronomico-culturale organizzato da Rcs, il gruppo editoriale del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. L’Istituto Trentodoc, in collaborazione con la Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo, ha favorito la presenza delle bollicine trentine, protagoniste in esclusiva per quanto riguarda la spumantistica di degustazioni e seminari, dislocati nel contesto di due importanti musei, la Triennale di Milano e il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Trentodoc – assieme ad altri prodotti del territorio come il Puzzone di Moena e il Vezzena degli Altipiani di Folgaria e Lavarone, il Salmerino alpino, il Miele di melata d’abete e la Farina gialla di Storo – è stato al centro di diversi appuntamenti nelle giornate dell’evento. “Conversazioni” su Trentodoc, con i giornalisti Rcs e alcuni produttori di bollicine trentine, degustazioni e momenti divulgativi sono stati i principali passaggi della manifestazione. Su tutto, come ha spiegato il presidente dell’Istituto Trentodoc Enrico Zanoni, l’obiettivo di rafforzarsi su un mercato importante come quello di Milano, davanti ad una platea numerosa, e nel contempo qualificata. VINITALY – Dal 7 al 10 aprile il Trentino ha partecipato con la propria proposta vitivinicola alla 47ª edizione di Vinitaly, la più importante rassegna enologica europea. Una significativa vetrina internazionale che ha nei numeri la propria forza propositiva: 94.862 metri quadrati di superficie, 4.255 espositori, 140.000 visitatori, 2.496 giornalisti accreditati. L’area istituzionale del Trentino era dislocata su uno spazio di circa 400 metri quadrati organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura, Foreste, Turismo e Promozione della Provincia, da Trentino Sviluppo e dal Consorzio Vini del Trentino, suddiviso in spazi riservati a Consorzio Vini del Trentino, incaricato della promozione istituzionale all’Istituto Trentodoc, l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, e la Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele, che è stata presente con le anteprime della vendemmia 2012. Nell’area Trentino, infine, spazio anche alla neonata Strada del Vino e dei Sapori, che dallo scorso 1° gennaio raggruppa le cinque strade che coprivano l’intero territorio provinciale. 29 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 IL CATULLO VETRINA DEL TURISMO TRENTINO Enio Meneghelli L’aeroporto “Valerio Catullo” come porta d’accesso al turismo trentino e sua vetrina espositiva e promozionale, quasi un’Apt aperta a fornire informazioni, servizi, assistenza ai circa tre milioni di passeggeri che transitano ogni anno dallo scalo veronese. Molti sono turisti, un paio di milioni, si dice. Arrivano da paesi esterni ai 300 km. standard della fascia – auto e da Verona raggiungono poi l’Alto Garda dalla primavera all’autunno o le nevi dolomitiche in inverno con le navette di Fly&Ski. Un target forte, dunque, interessato fin dallo scalo di partenza a calarsi nell’atmosfera di una vacanza in Trentino, curioso dell’offerta culturale, storica, artistica, enogastronomica, sportiva di un ampio territorio di fama mondiale che spazia da Milano a Venezia, dal Garda alle Dolomiti e comprende, quindi anche molto Trentino. Usare un aeroporto, i suoi spazi e tempi di attesa per la promozione di un qualche marchio industriale non è idea nuovissima. Lo è un po’ più affidargli la funzione di promozione turistica con i moderni strumenti del marketing. Nel caso dello scalo veronese l’utilità sarebbe reciproca, rientrerebbe nel piano di risanamento finanziario che il Catullo persegue. Finanziariamente non se la cava benissimo, qualche compagnia aerea ha tagliato i voli, qualche hub rimane vuoto. Serve un piano di rilancio. Aiuterà il recente assorbimento del vicino scalo di Montichiari, ma può dare una mano anche la posizione turisticamente strategica. 30 Dovrà pensarci Enio Meneghelli recentemente entrato, proprio con delega al marketing, nel Cda dello scalo, dove la Provincia di Trento è già presente con il 20% azionario e con la vicepresidenza di Pierluigi Angeli, ex presidente della Giunta provinciale. L’esperienza di Meneghelli nel marketing è più che solida. Per vent’anni ha presieduto Ingarda, l’Apt dell’area trentina del lago, è stato vicepresidente dell’Apt provinciale, responsabile di “Garda Unico”, il consorzio unitario di valorizzazione turistica che contempera gli interessi in ravvicinata concorrenza delle province rivierasche trentine, venete e lombarde ma anche quella degli aeroporti “minori”, Bergamo - Brescia - Verona - Treviso che sembrano rincorrersi sulla Serenissima tra Milano e Venezia. Meneghelli dovrà dar fondo a tutte le idee capaci di rendere più attrattivo lo scalo veronese, tra queste il turismo con il Garda, l’Arena e il balcone di Giulietta e Romeo a due passi e le Dolomiti a due ore di comodo transfer. E sul quadrante commerciale e fieristico scaligero converge un attivismo industriale, artigianale e agricolo vivace e variegato come pochi. Per limitarsi al vino basti pensare a Wine Top Verona, Vinitaly, Valpolicella fino ai marchi prossimi del Trentino e dell’Alto Adige, per la gastronomia provvedono anche le produzioni della vicina Emilia. “Turismo ed enogastronomia sono in effetti i due settori dai quali è arrivata una prima manifestazione di maggior interesse. Per il turismo - spiega Enio Meneghelli - intendiamo potenziare i collegamenti con le principali capitali europee, con attenzione particolare all’Est del continente, perché oggi è lì che cresce maggiormente la voglia di viaggiare. Quindi Mosca, Pietroburgo, ma anche Berlino e una capitale scandinava. I voli potranno essere di linea o low cost, solo stagionali, come oggi con la Polonia, ma l’obiettivo è la frequenza annuale. Non dimentichiamo il mercato italiano, pur sapendolo in profonda crisi. Si tratterà di adeguare il prodotto turistico ai diversi mercati. Pensiamo a un punto informativo alla stazione arrivi ma anche allo scalo di partenza un punto di degustazione e vendita di prodotti della filiera agroalimentare e del made in Italy presenti nel bacino aeroportuale d’arrivo dovrà far sentire in Italia il turista quando sale in aereo”. ll Trentino continuerebbe a rimanere piuttosto periferico? “Ci impegneremo, a renderlo più vicino con adeguati servizi di navetta. Per questa mobilità servono risorse importanti. Lavoriamo perché se ne facciano carico congiuntamente soggetti pubblici e del privato collettivo”, conclude un Enio Meneghelli più che motivato nell’affrontare la sua nuova sfida. f.cootatio.it f.123people.it A Enio Meneghelli delega al marketing dello scalo VERONESE Turisti in arrivo all’aeroporto Catullo MARKETING TURISMO e OSPITALITÀ nel 31 I dubbi quotidiani Aprile 2013 Sì, la somministrazione è possibile ma a precise condizioni indicate nella risposta data dagli estratti della risposta che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, per conto del Tavolo Ecoristorazione, al quale Asat partecipa attivamente con indicazioni e proposte (www.eco.provincia.tn.it/Ecoristorazione_Trentino/) In merito alla possibilità di somministrare alimenti presso attività di ristorazione che provengono da canali di approvvigionamento diversi da quelli convenzionali, si informa che la normativa europea (Reg. CE 852/2004 e Reg. CE 853/2004) e le disposizioni nazionali, permettono tale operazione a precise e determinate condizioni. Il Regolamento CE 852/2004 all’articolo 1 par. 2 lettera c) ammette la possibilità di “fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari dal produttore al consumatore finale o a dettaglianti locali che forniscono direttamente al consumatore finale”. L’esclusione dal campo di applicazione dalla normativa per la “fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari dal produttore al consumatore finale o a dettaglianti locali che forniscono direttamente al consumatore finale”, sottrae tali operatori dagli obblighi in essa contenuti; ma consente agli agricoltori/allevatori/raccoglitori di prodotti primari di cedere tali prodotti alle condizioni stabilite (fornitura diretta, commercio al dettaglio, livello locale, piccolo quantitativo). Per fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari si deve intendere la cessione occasionale e su richiesta del consumatore finale o dell’esercizio di un commercio al dettaglio di prodotti primari ottenuti nell’azienda stessa, a condizione che tale attività sia marginale rispetto all’attività principale Linee guida applicative del Regolamento CE 852/2004 del 29/04/2010. In generale le categorie di alimenti citati nella richiesta di parere ricadono tutti nella definizione di prodotti primari così come definiti nel Regolamento CE 852/2004 (art 2, paragrafo 1 lettera b) e dalla “Guida all’attuazione di alcune disposizioni del Regolamento CE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari della Commissione europea del 18/06/2012.” (capitolo 3.2), ovvero prodotti di origine vegetale coltivati, prodotti di origine animale allevati, prodotti della caccia e pesca, erbe spontanee, bacche, funghi e lumache. Si sottolinea come “l’esclusione dal campo di applicazione dei Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004 per il produttore primario che commercializza piccole quantità direttamente, non esime l’operatore dall’applicazione durante la sua attività delle regole base dell’igiene e delle buone pratiche agricole al fine di ottenere un prodotto sicuro”. Linee guida applicative del Regolamento CE 852/2004 del 29/04/2010.) Il dettagliante (quindi anche il ristoratore per la definizione sopra riportata) che acquista prodotti da un produttore escluso dal campo di applicazione dei Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004, ha l’obbligo della rintracciabilità e si assume la responsabilità diretta sui prodotti che acquista…” (Linee guida applicative del Regolamento CE 852/2004 del 29/04/2010). Di seguito si dettagliano le modalità operative che devono essere rispettate per le varie tipologie di alimenti oggetto della richiesta. f. Cristanini 1. Posso somministrare agli ospiti del mio albergo i prodotti provenienti dal mio orto e i prodotti forniti da contadini, cacciatori o pescatori della zona o raccolti sul terreno (funghi, erbe selvatiche, ecc.), rimanendo conforme alla vigente normativa igienico-sanitaria? La definizione di commercio al dettaglio prevista dal Reg. CE 178/2002, art. 3, punto 7 ricomprende le seguenti attività: “gli esercizi di ristorazione, le mense di aziende e istituzioni, i ristoranti e altre strutture di ristorazione analoghe, i negozi, i centri di distribuzione, per supermercati e punti vendita all’ingrosso”. Il livello locale viene ad essere identificato nel territorio della Provincia su cui insiste l’azienda e nel territorio delle Province contermini. 32 Broccoli I dubbi quotidiani Uova: Non è consentita la fornitura diretta di uova da piccoli produttori locali a imprese alimentari (art. 1, lettera r. Reg. CE 589/2008 e art 2 del Decreto Mistero delle Politiche agricole, alimentari e forestali dell’11/12/2009 ): In base all’attuale normativa nazionale ed europea le uova destinate ad attività di vendita al dettaglio e ad attività di ristorazione, devono provenire da un centro di imballaggio autorizzato e devono essere classificate, imballate ed etichettate. • nel caso di suidi (cinghiali) il cacciatore è informato di dover sottoporre ad esame trichinoscopico ogni animale cacciato, per cui in caso di cessione di prodotto lo stesso deve essere accompagnato dal referto di laboratorio (Linee guida per la corretta applicazione del Reg. CE 2075/2005 del 10/05/2007). Il ristoratore che acquista questi prodotti da un cacciatore (escluso dal campo di applicazione del Reg. CE 852/2004) ha l’obbligo della rintracciabilità e si assume la responsabilità diretta sui prodotti che acquista e che poi somministra. Prodotti della caccia: È consentito ai cacciatori di fornire piccoli quantitativi di selvaggina selvatica o di carne di selvaggina selvatica a ristoratori. Le condizioni per utilizzare queste materie prime sono: • un esame preliminare sulla selvaggina da parte del cacciatore che dovrebbe disporre di sufficienti nozioni per valutare l’idoneità della carcassa al consumo (Regolamento CE 853/2004, Allegato III, Sezione IV, Capitolo I); • per la selvaggina di grossa taglia il cacciatore, dopo l’abbattimento, eviscera l’animale sul posto ove cacciato (Linee guida applicative del Regolamento CE 1069/2009, allegato A, art. 11 paragrafo 3); • al fine di assicurare la provenienza locale dell’animale, assolvere gli obblighi in termini di rintracciabilità del ristoratore e per accertare che la merce non provenga da un’attività illecita, è opportuno che quanto consegnato sia accompagnato da un’attestazione del Guardacaccia; • La fornitura di cacciagione da parte del singolo cacciatore deve avere carattere di occasionalità e il limite stabilito per la selvaggina di grossa taglia è di un capo/cacciatore/anno (Linee guida applicative del Regolamento CE 853/2004 del 17/12/2009); indicativamente per la selvaggina di piccola taglia il limite suggerito è di 50 capi/cacciatore /anno (Decreto del Presidente della Giunta regionale Toscana. 40/R dell’1 agosto 2006) Cestino fragole 33 I dubbi quotidiani Prodotti della pesca: Le condizioni per utilizzare queste materie prime sono: • non lasciare le erbe raccolte in sacchi di plastica e non tenerle ammucchiate • i pesci devono essere stati pescati in ambito locale; • non raccogliere piante malate o ammuffite • la fornitura di pesce da parte del singolo pescatore deve avere carattere di occasionalità; Prodotti dell’orto: Il ristoratore che acquista questi prodotti da un pescatore (escluso dal campo di applicazione del Reg. CE 852/2004) ha l’obbligo della rintracciabilità e si assume la responsabilità diretta sui prodotti che acquista e che poi somministra Funghi epigei spontanei: Il requisito per poter utilizzare funghi epigei raccolti da privati o dal ristoratore stesso, è che i funghi siano certificati da un micologo iscritto nell’elenco nazionale previa ispezione e accertamento della commestibilità. Tale certificazione di commestibilità deve essere tenuta a disposizione degli organi di controllo. Resta comunque in capo al ristoratore la responsabilità diretta sui prodotti che acquista/raccoglie e che poi somministra Erbe spontanee: È consentito l’utilizzo di questi vegetali spontanei, ma è necessario che chi li raccolga e impiega nelle pietanze che poi somministra, sappia riconoscere le specie. Il ristoratore che impiega nelle proprie preparazioni le erbe spontanee si assume la responsabilità diretta su ciò che somministra. Vengono poi date le seguenti le indicazioni: • raccogliere le erbe spontanee lontano da fonti di inquinamento; • non raccogliere erbe sui bordi delle strade o in parchi frequentati da cani o altri animali • non raccogliere ciò che non si conosce È consentito acquisire e quindi utilizzare i prodotti dell’orto, sia del ristoratore che del contadino. Resta inteso che questo tipo di produzione deve rispettare le buone pratiche agricole, comprese quelle relative all’impiego di fitosanitari, all’utilizzo di acqua pulita per irrigare allo scopo di assicurare una materia prima sicura. (Linee guida applicative del Regolamento CE 852/2004 del 29/04/2010). Restano fermi gli obblighi del ristoratore in termini di rintracciabilità e l’assunzione di responsabilità diretta sui prodotti che somministra. (Linee guida applicative del Regolamento CE 852/2004 del 29/04/2010). 2. Mi è successo recentemente di dover discutere con un giovane cliente, a mio avviso di età inferiore dei 18 anni, sulla vendita di prodotti alcolici nel mio esercizio. Potrei avere un riassunto della normativa provinciale? La legge provinciale che prevede il divieto di somministrazione di alcolici ai minori di anni 18 non solamente nei bar, ma anche negli alberghi ed esercizi extralberghieri, nei rifugi, negli agritur è in vigore dall’agosto 2010. Prevede la facoltà dell’esercente di esigere la visione di un documento di identità atto a comprovare l’età del cliente e, nel caso di mancata esibizione (cosa ovviamente possibile, in quanto non sussiste alcun obbligo in tal senso), di non somministrare le bevande alcoliche. La legge prevede altresì l’obbligo per i gestori dei locali di esporre un’adeguata cartellonistica per pubblicizzare opportunamente tale divieto, una all’ingresso, una all’uscita e una all’interno del locale. Le tabelle dovranno riprodurre: 1.la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata; 2.le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso corporeo. Erbe spontanee da verificare 34 Per quanto riguarda le sanzioni per chi non ottempera al divieto (da 500 a 5mila euro), ricordiamo che: si prevede il raddoppio della sanzione pecuniaria nel caso di somministrazione di alcolici ai minori di 14 anni; inoltre, la sanzione si applica non solo gli esercenti che som- I dubbi quotidiani f. Provincia di Como ministrano le bevande alcoliche ai minori (come già previsto oggi), ma anche i minori che le consumano. Il provvedimento prevede che tutti i pubblici esercizi muniti di licenza di cui all’art. 86 TULPS, e quindi anche gli alberghi debbano interrompere la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche alle ore 3, e non possano riprenderla nelle tre ore successive, salvo che sia diversamente disposto dal Attenti all’alcol ai minorenni Questore in considerazione di particolari esigenze di sicurezza. Tale divieto non si applica alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche effettuate nella notte tra il 31 dicembre e l’1º gennaio e nella notte tra il 15 e il 16 agosto. I titolari e i gestori dei pubblici esercizi che proseguano la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche oltre le ore 24 dovranno avere presso almeno un’uscita del locale un apparecchio con data di scadenza successiva a quella della rilevazione del tasso alcolemico, di tipo precursore chimico o elettronico, a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool. Sono quindi estesi a tutti i pubblici esercizi gli obblighi precedentemente esistenti solo per i pubblici esercizi che organizzano spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche. Inoltre è stato posticipato dalle 2 alle 3 l’orario dopo il quale è fatto divieto di somministrare bevande alcoliche. Grazie a pressioni di Federalberghi è stato annullato l’obbligo indifferenziato per i gestori di pubblici esercizi di tenere a disposizione dei clienti dispositivi per la rilevazione del tasso alcolemico nel caso in cui l’attività di vendita o somministrazione non prosegua oltre le ore 24. In area riservata si possono scaricare (effettuare prima il login) i modelli di cartello da esporre, definito dalla Polizia Amministrativa e le tabelle informative sui sintomi correlati all’assunzione di alcol con indicazione dei quantitativi predisposte secondo le direttive ministeriali 35 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 RICORSO CONTRO LA NOTIFICA ALLOGGIATI Spesso inapplicabile la procedura solo telematica La Federalberghi ha impugnato presso il TAR del Lazio il decreto del Ministero dell’Interno che definisce le nuove modalità per la comunicazione alle questure dei dati dei clienti alloggiati in albergo. Il decreto introduce adempimenti non previsti dalla norma, quali l’obbligo di comunicare i giorni di permanenza del cliente e l’obbligo di conservare le ricevute di trasmissione per cinque anni. Prevede inoltre la possibilità di comunicare i dati solo in via telematica, in aperto contrasto con la norma di legge che consente forme alternative quali l’invio dei dati via fax, che sono ancora necessarie nelle località non servite dall’adsl. La Federazione si dice rammaricata per quella che definisce senza mezze misure un’occasione sprecata, obbligandoci ad intervenire per fare chiarezza. La possibilità di effettuare la comunicazione per via telematica è un passo importante, che gli albergatori da tempo attendevano, e che avrebbe meritato un confronto approfondito con le imprese, anche al fine di evitare errori come quelli che sono stati commessi. Ufficiale, prendendo alla sprovvista anche lo stesso sistema web del Ministero, che non era in grado di darvi applicazione.“Abbiamo atteso sino all’ultimo giorno utile per la presentazione del ricorso - prosegue la nota Federalberghi - sperando di ricevere un segnale da parte del Ministero che purtroppo non è sin qui arrivato. Confidiamo che tale posizione venga rivista e che venga aperto presto un tavolo di confronto. Quando le imprese sono costrette a far causa allo Stato per vedere riconosciute le proprie ragioni, nessuno può uscire vincitore ed il Paese nel suo complesso ne risulta sconfitto”. Per non parlare poi del fatto che il decreto è entrato in vigore lo stesso giorno della pubblicazione in Gazzetta TIROCINIO…COSÌ NON VA Danneggia aziende e gli stessi giovani Federalberghi ha presentato un ricorso al TAR del Lazio anche contro l’accordo Stato-Regioni in materia di tirocini. La Federazione contesta la norma che impone il rispetto di una proporzione tra il numero di tirocinanti che un’azienda può accogliere e il numero di lavoratori a tempo indeterminato occupati. In tal modo si preclude lo svolgimento di stage all’interno delle imprese turi36 stiche e, in particolare, delle aziende stagionali e delle imprese a conduzione familiare. Il tirocinio è uno strumento di importanza strategica, in quanto favorisce l’alternanza tra scuola e lavoro ed apre ai giovani una importante porta di ingresso nel mercato del lavoro. Secondo il rapporto Excelsior sui fabbisogni professionali, le imprese turistiche italiane ospitano ogni anno circa 50.000 tirocinanti. Il provvedimento non lede unicamente gli interessi del settore alberghiero, ma anche quelli degli stessi tirocinanti, che vedono ingiustificatamente ridotta la platea delle aziende ospitanti. I dubbi quotidiani 37 Anno XXXXI - n.4 Aprile 2013 LAVORO INTERMITTENTE Emanato l’atteso decreto ministeriale Il Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero per la pubblica amministrazione, ha emanato l’atteso decreto interministeriale che disciplina le modalità per effettuare la comunicazione di chiamata per prestazioni di lavoro intermittente. Il decreto, che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, introduce il modello “UNI-intermittente”, da inoltrarsi ai competenti uffici solo in via telematica, come strumento di adempimento della comunicazione. Il modello contiene i dati identificativi del lavoratore e del datore di lavoro e la data di inizio e fine della prestazione lavorativa cui la chiamata si riferisce. lità differenti da quelle precedentemente esposte non sono valide ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di comunicazione. La copia della comunicazione, conservata dal datore di lavoro o dai soggetti abilitati, fa fede per documentare l’adempimento di legge. Esclusivamente in caso di malfunzionamento dei sistemi sopraelencati è stata reintrodotta la possibilità di utilizzare il fax, inviando la comunicazione alla Direzione territoriale del lavoro competente. In tale ipotesi costituisce prova dell’adempimento la comunicazione di malfunzionamento del sistema unitamente alla ricevuta di trasmissione del fax, anche se la ricezione dello stesso non sia andata a buon fine per cause imputabili all’ufficio. Il modello UNI-intermittente deve essere trasmesso esclusivamente secondo una delle seguenti modalità: • via email all’indirizzo di posta elettronica certificata appositamente creato; • attraverso il servizio informatico reso disponibile sul portale cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it). Ai fini della comunicazione della chiamata è altresì possibile trasmettere un sms contenente almeno il codice fiscale del lavoratore. Tale modalità è ammessa esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le dodici ore dalla comunicazione. Le trasmissioni effettuate con moda- Alunni che si preparano al difficile mondo del lavoro IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO Dall’11 settembre 2013 all’11 giugno 2014 Da mercoledì 11 settembre 2013 a mercoledì 11 giugno 2014, in mezzo 204 giorni di lezione. E qualcuno di vacanza: Natale da sabato 21 dicembre a lunedì 6 gennaio, Pasqua (che includono la ricorrenza della Liberazione) da giovedì 17 a sabato 26 aprile. In aggiunta: venerdì 1 e sabato 2 novembre (Ognissanti), lunedì 3 e martedì 4 marzo (carnevale), giovedì 1° maggio e lunedì 2 giugno. Ciascuna scuola disporrà di altri due giorni di vacanza (tra cui l’even38 tuale festa del patrono) da collocare liberamente. Il calendario vale per elementari, medie, superiori e formazione professionale di base. La data di inizio e la durata dei quarti anni della formazione professionale saranno decisi dalle singole istituzioni formative. Le attività didattiche per le scuole dell’infanzia vanno da lunedì 1° settembre a lunedì 30 giugno, con la possibilità di modificare le date in base a necessità di tipo turistico. La Provincia riconosce inoltre le festività religiose ebraiche: Kippur (13 e 14 settembre), Sukkot (19, 20, 25 e 26 settembre), Simchat Tora’ (27 settembre) e quelle che saranno indicate nel decreto del Ministro dell’Interno per il 2014. In tutti i giorni di lezione previsti in provincia è garantito il servizio di trasporto pubblico, sia di linea sia speciale. CERCASI, AFFITTASI, VENDESI Aprile 2013 VENDESI 1. Vendo – affitto bar ristorante in centro storico a Trento completo di arredo e suppellettili varie – ottima posizione. Per info 360 243422. 2. Vendesi in Val di Fassa Rifugio Alpino con attività di ristorazione e pernottamento. Per info tel. 347 7620595. 3. In località Passo Rolle, a 1974 mt s.l.m., in splendida posizione, a pochi metri dalle piste da sci, vendesi terreno edificabile con annesso progetto ad uso turistico-alberghiero. Scavo già eseguito visualizzabile su Google Earth alle seguenti coordinate : 46° 17’ 47,09” Nord, 11° 47’ 06,02” Est. In loco è anche possibile visualizzare il rendering. Per informazioni 348 2227505. 4. In zona termale vendesi hotel, ristorante, bar, 3 stelle, 33 camere con servizi, phon, telefono, cassaforte, tv, servite da ascensore. Ampia sala ristorante, saletta tv, due terrazzi solarium, giardino con pergolato, parcheggio e garage. Prezzo interessante. Per info 329 6037645. 5. Vendesi a Palù del Fersina storico rifugio alpino “Erdemolo” situato presso il lago Erdemolo con attività di ristorazione e pernottamento. Distante pochi chilometri da Trento, è meta frequentata sia da escursionisti trentini, sia da turisti fuori provincia e stranieri. È raggiungibile a piedi partendo da Palù dopo un’ora e trenta di cammino. Immerso nella catena del Lagorai è punto di arrivo e di partenza delle varie tappe del Sentiero Europeo E5. È tappa significativa della traversata “Translagorai” (Panarotta – Passo Rolle). Esamina proposte solo se veramente interessati. Per info: 340 8295644. 6. Vendesi per motivi familiari Hotel 3 stelle sito in Folgarida (Val di Sole) con possibilità di stagione sia estiva che invernale. Hotel situato in posizione particolarmente panoramica e a soli 30 metri dalle piste di sci e dall’impianto di risalita che collega il carosello di Folgarida, Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo. Struttura tipica montana con grandi sale in legno. Camere con servizi privati e terrazzo. Bar e ristorante con licenza al pubblico. Disco pub con licenza al pubblico. 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Il ristorante denominato “Rododendro” è composto da ampia sala di 160 mq, 100 posti a sedere, cucina di 55 mq, magazzino di 50 mq, e servizi, termoautonomo. Accesso direttamente dal piano strada con posteggio esterno, vetrine fronte strada, ampia visibilità e posizione ottimale anche in previsione della futura tangenziale di Pinzolo. Telefonare 0465/503235. 10. Vendo hotel tre stelle sito in Levico Terme adiacente allo stabilimento termale. Telefono 333 3938556. 11. Vendesi in Val di Fassa bellissimo albergo oltre 100 posti letto, primaria località, recentemente ampliato e ristrutturato. 40 camere di cui 8 junior suites, appartamento privato, sei stanze personale. Bellissima Spa con piscina idromassaggio, bagno turco, sauna, docce emozionali, aree relax, cabine massaggio, area esterna. Elegantissima grande sala ristorante 120 posti, cucina ampia attrezzata, hall ampia elegante – bar – sala tv – lettura – cantinetta – sala giochi – impianti nuovissimi, completamente a norma, grande capiente parcheggio, nove mesi di apertura consolidati. Per info 335 8758439. 12. Vendesi per motivi familiari albergo 3 stelle, 33 camere con bagno, telefono, phon, cassaforte, TVC, ascensore, riscaldamento, licenza bar e ristorante al pubblico, giardino e parcheggio. Albergo vicino al centro, al parco e alla zona termale. Prezzo molto interessante. Per Info 339 3985947. 13. Vendo attività di ristorante pizzeria affittacamere molto ben avviata per motivi familiari. Ristorante pizzeria posti interni 160 e 100 esterni – affittacamere 9 camere – Trattativa privata. Tel. 347 5577508 Gianni. 14. Cedesi avviata e redditizia attività di ristorazione con immobile o solo cessione licenza, 150 posti interni e esterni, zona laghi. Impegno economico significativo. Rivolgersi agli uffici dell’Associazione. 15. Vendesi a Vattaro (TN) il noto rifugio escursionistico “LA MADONNINA”, con attività di ristorazione e pernottamento esistente da oltre 50 anni. L’immobile, in discreto stato, è composto da ristorante, camere e servizi su una superficie complessiva di circa 800 mq commerciali. Facilmente raggiungibile in auto, è immerso nell’incantevole natura dell’altopiano della Vigolana a quota 1.050 metri. Trattative riservate. Tel. 345 5417512. AFFITTASI 1. Affittasi in locazione d’azienda ristorante bar pizzeria 110 posti disponibile da subito e situato in Val di Fassa. Per info 346 6124770. 2. In zona Pergine affittasi bar-ristorante-pizzeria totalmente e finemente ristrutturato, cucina nuova. Ampia sala ideale anche per cerimonie, pranzi/cene di lavoro. Bella ed ampia terrazza esterna sul lago. Parcheggio. Telefonare ore serali 349 2892597 – 328 6381800. CERCANO 1. 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Cercasi albergo a gestione familiare in zona Monte Bondone – Val di Fiemme – Val di Fassa. Info [email protected]. 7. Albergatore privato valuta albergo in gestione o in vendita di minimo 25 massimo 55 camere possibilmente solo B&B in zone Rovereto/Trento centro o periferia, o in località turistiche con doppia stagionalità estate/ inverno. Valuto anche immobili da ristrutturare. Per informazioni contattare telefonicamente il numero 335/342218 oppure messaggi all’indirizzo mail [email protected] VARIE 1. 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