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LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano Augurando buone feste a tutti, colgo l’occasione per rimarcare che anche il 2010 si e’ concluso senza che siano state affrontate in modo civile e responsabile le numerose contraddizioni da me segnalate in cui e’ stato coinvolto il Comune di Monasterolo di Savigliano. Dopo tante menzogne, sotterfugi, promesse sulla trasparenza del bilancio comunale ed addirittura alterazioni illegittime di documenti avallate dal Sindaco, quello del bilancio e’ il punto nodale da affrontare per ridare credibilita’ alle istituzioni e per reinstaurare un clima di fiducia affinche’ i cittadini possano far valere i propri diritti. Dove ci sono dei numeri e’ semplice dimostrare scorrettezze perche’ i numeri ed i capitoli di spesa parlano chiaro, piu’ di tante parole. Dopo aver chiarito il bilancio si potra’ passare agli altri abusi di potere, alle affermazioni scorrette che devono essere ritrattate, tra cui anche quelle espresse dagli ultimi tre Sindaci (alcune anche pubblicate sul giornale). La piu’ assurda di queste e’ quella che non si vuole dare l’accesso a documenti dello scambio culturale (o presunto gemellaggio) che ha alla base della sua esistenza e scopo (come anche affermato nel suo Statuto) il dialogo rispettoso tra la gente. Ignorando completamente tale Statuto, il Comune di Monasterolo ha adottato nei miei confronti la tattica del silenzio sancita dalla dichiarazione del Sindaco pubblicata sui giornali locali nell’ottobre del 2009: “L’Amministrazione di Monasterolo non rispondera’ piu’
ne’ sui giornali ne’ via mail a nessuna missiva del Sig. Crosetto e non soddisfera’ piu’ nessuna sua
richiesta”. Dichiarazione non accettabile da parte di un Sindaco che, in qualita’ di Primo Cittadino, e’ tenuto a rispondere a tutti i cittadini secondo le responsabilita’ che competono al suo ruolo. Se egli intende discriminare rispondendo solo a chi gli fa comodo, dovrebbe onestamente astenersi dal ricoprire la carica di Sindaco. Occorre invertire questa tendenza a puntare alla soluzione di forza per far prevalere le ingiustizie ricorrendo anche alla tattica di distorcere la verita’, calunniare con notizie infondate, trasferendo la colpa su chi pone solo domande legittime, segnalando problemi che si sono verificati a proposito dello scambio culturale. Preciso che tale scambio culturale da me promosso a partire dal 1997 aveva lo scopo di realizzare gli ideali da me inseguiti tutta la vita mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti da diverse persone che hanno contato molto nella mia formazione, tra cui voglio ricordare soprattutto: don Giovanni Musso, Padre Cesare Falletti, e don Luigi Ciotti. Il parroco di Monasterolo don Giovanni Musso ha avuto un ruolo importante nel plasmare e rafforzare il mio carattere. Quante volte (non decine, ma centinaia di volte) mi ha ripetuto: “Dio ti vede, ricordati che Dio ti Vede”, “…comportati bene… pensa che Dio ti vede e quindi comportati bene” Forse don Musso era gia’ un precursore delle webcam e telecamere a basso costo e a grande diffusione che oggigiorno si usano per documentare le malefatte compiute anche in paesi industrializzati come gli USA, diffondendo le immagini delle umiliazioni e maltrattamenti inflitti ai prigionieri in Iraq e in molte altre occasioni in cui viene meno il rispetto del prossimo, documentando menzogne pronunciate per calunniare, ecc. Se avessero ascoltato in molti l’insegnamento di don Giovanni Musso, oggi, che le telecamere costano poco, ci dovrebbe essere una buona predisposizione verso l’occhio di Dio che ti vede… e proprio per l’insegnamento che invita a comportarci bene, ci si dovrebbe scandalizzare di piu’ di fronte ad una menzogna o comportamento scorretto rivelata da un videoregistratore, …invece sembra che qualcuno sia piu’ attento a difendere quella che e’ chiamata la “privacy” in nome della quale arrivi anche a giustificare menzogne, calunnie e tutto cio’ che “non e’ comportarsi bene” in quanto arreca danno agli altri. Ho conosciuto Padre Cesare Falletti nel 1967 quando era vice Rettore al Seminario Vocazioni adulte di Torino presso cui io avevo una stanza quando frequentavo dapprima l’Istituto Avogadro e successivamente l’Istituto Peano. In seguito, a partire dal 1972, avevo trascorso diversi periodi di 4‐7 giorni all’Abbazia di Lérins in Francia dove Cesare era diventato monaco cistercense e bevevo le Sue parole che spiegavano cosa vuol dire essere “puri di cuore”, che mi insegnavano a desiderare cose giuste e grandi, puntando all’essenziale. Ricordo i lunghi discorsi in cui si identificava quello che era il luogo comune, la convenienza, le azioni che perpetrano le ingiustizie, distinguendole dall’essenziale, dal giusto che molte volte costa piu’ fatica e richiede di esporsi a critiche e ad ingiuste calunnie. Ma Cesare mi spingeva sempre a puntare piu’ in alto, verso le cose giuste. Mi suggeriva la lettura di diversi libri, mi parlava della purificazione del cuore che da’ stabilita’ ai pensieri e permette all’occhio interiore di vedere la realta’ e la vita nella loro piu’ piena verita’. “la Verita’ vi fara’ liberi”, come diceva Gesu’. La verita’ liberante e’ anche uno sguardo senza compromessi o ambiguita’ su se stessi, unica via per poter crescere 1 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 in umanita’. Essere piu’ umani e’ la realizzazione vera e incrollabile di ogni uomo o donna, in qualunque posizione si trovi; tutto il resto sono solo mezzi che concorrono a questa realizzazione o ostacoli che vi si frappongono.’ Mi parlava della coerenza di vita fra desiderio e azione, fra quello che si dice con la bocca e cio’ che si vive. Don Luigi Ciotti l’ho seguito nelle comunita’ da lui fondate, sono stato alcune volte presso la cascina del Gruppo Abele ed ancora oggi continuo a seguire il suo coraggioso insegnamento, sebbene io mi trovi negli USA, molto distante da lui. Le sue parole sono sempre attuali per tutti noi, in qualsiasi luogo ci troviamo ogni qualvolta non si rispettino gli altri, non ci si impegni per la giustizia, non ci si comporti da cittadini e cristiani responsabili. Riporto alcune parole pronunciate da don Luigi Ciotti nel discorso di apertura al convegno antimafia del 25 ottobre 2009 per dimostrare quanto siano attuali per ognuno di noi. Don Luigi Ciotti afferma: “…Prendiamo insieme degli impegni. Perche’ prima di chiedere alle forze politiche, a chi le rappresenta, dobbiamo guardarci dentro ed interrogarci su cio’ che abbiamo fatto noi. …Libera informazione, diritto di cronaca e liberta’ di stampa… Noi siamo quello che facciamo, noi siamo qui per verificare il nostro fare. Se avvertiamo oggi piu’ di ieri il rischio di una societa’ rinchiusa nell’individualismo, ostile alle regole della convivenza civile e della legalita’, sempre piu’ povera di valori, e’ anche una responsabilita’ nostra. Dobbiamo sentire davvero il morso del piu’, della nostra vita quotidiana, quello che ci fa essere consapevoli dei nostri limiti, delle nostre inadeguatezze e ci spinge a cercare insieme risposte migliori, energie nuove. Crescere insieme lo diciamo sempre. E’ in noi il soggetto della lotta alle mafie, e’ in noi il soggetto del cambiamento sociale, e’ in noi…, io prendo la parola, in nome di questo noi, di questo lavorare insieme, di questo costruire insieme. Allora, costruire insieme per interrogarci e interrogare nel rispetto reciproco, nell’attenzione delle parole. Le PAROLE sono molto importanti. Guai ad alimentare il disorientamento e la rassegnazione. La credibilita’ e l’autorevolezza di un progetto non vengono misurate dalla risonanza pubblica e dall’accettazione mediatica, ma dalla capacita’ di lasciare un segno duraturo nel tempo. Si, c’e’ un’Italia che ha compreso come il fenomeno mafioso sia un problema nazionale, non solo, ma internazionale, da affrontare certo con interventi della magistratura e con le forze di polizia, ma che, per essere risolto, pretende una mobilitazione collettiva, un investimento educativo e culturale. Anche il nostro caro Lino Capponetto, ci diceva: “la Mafia teme la scuola piu’ della Giustizia, l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa.” …Educazione, cultura e informazione, sono da sempre i pilastri del nostro impegno contro l’individualismo insofferente delle regole, contro l’indifferenza del bene comune, contro la crescita degli abusi e dell’illegaita’. Le mafie sono forti in una societa’ disuguale dove i privilegi hanno preso il posto dei diritti e le persone piu’ fragili vengono lasciate ai margini quando non colpevolizzate. Essere contro le Mafie, significa soprattutto essere per riaffermare la corresponsabilita’ e la centralita’ delle persone e del legame sociale. Significa esserci per riaffermare che l’io e’ per la vita e non la vita per l’io. Questi sono i valori della dichiarazione universale dei diritti umani, sono i valori della nostra Costituzione e prima di discuterla per cambiarla, essa va vissuta e fatta vivere. Quei doveri e diritti non possono restare sulla carta, devono diventare carne, vita concreta delle persone…” Alla luce di questi preziosi insegnamenti, se mi e’ venuta l’idea dello scambio culturale, se ho dedicato anima e corpo per preparare un’esperienza unica ai monasterolesi, a partire dall’invitare una cinquantina di amici d’oltre oceano a casa mia nel Texas nel 1997 preparando leccornie (pasta fatta in casa, peperoni alla bagna cauda, ecc.) per tutti per attirarli e venire ad incontrare i monasterolesi Tonino Prochietto, Bruno e Michela Parizia, Antonio e Mariuccia Mellano, Giovanni Allasia e Bartolo Gonella, affittando un pullmino (tutto di tasca mia, e non con i soldi del comune) per andarli a prendere all’aeroporto, e’ perche’ credo nella possibilita’ di creare un mondo migliore attraverso il dialogo rispettoso e civile che mi e’ stata insegnata dalle persone che ho citato prima e vi assicuro che se qualcuno mi viene a dire: “togliti di mezzo” perche’ noi vogliamo creare uno scambio basato sui privilegi del piu’ forte, per realizzare dei profitti, per calpestare il rispetto del prossimo, per ascoltare solo chi vogliamo non facendo riferimento alle esigenze del singolo mediate dalle esigenze della collettivita’, non posso accettarlo perche’ vorrebbe dire rinnegare i miei ideali e gli insegnamenti ricevuti dalle persone sopra citate. Il progetto da me proposto presupponeva un tacito rispetto reciproco da gentiluomini dei valori che sono alla base di molte religioni e di un comportamento responsabile. Cosi’ come facevo presente ai partecipanti ai viaggi in Texas le spese vive via via che si presentavano e che ammontavano, per l’intero periodo del soggiorno di 10 giorni, a meno di 250 dollari, offrendo con questa minima spesa la possibilita’ di partecipare ad esperienze di vita uniche, di un valore economico incalcolabile, ma 2 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 facilmente equiparabile ad almeno un viaggio organizzato da un’agenzia, dal valore di 4.000 euro, ora, per il medesimo senso di responsabilita’ tacitamente accettato, vi devo presentare le spese che si sono aggiunte (e che continueranno ad aggiungersi se non ci sara’ un presa di coscienza e responsabilita’ nel risolvere il problema) per colpa di pochi che continuano a non rispettare l’ambiente e la vita degli altri. Sarebbe stato un vantaggio per tutti voi anche dal punto di vista economico aver effettuato un viaggio con esperienze uniche a sole 250 dollari anziche’ a 4.000 euro, se si fossero rispettate le regole basilari di un comportamento rispettoso e civile. Invece ora c’e’ una parcella di 813,96 euro da pagare all’Avvocato Serena Meliga, un’altra parcella all’avvocato AnnaMaria Patisso ed a questo punto, visto che non c’e’ segno di alcuna volonta’ per affrontare i problemi in modo logico e rispettoso per cui bisognera’ incaricare altri avvocati professionisti affinche’ chiariscano la questione, e’ bene raccogliere la somma di circa 6.000 euro di ritenuta d’acconto (piu’ l’ammontare della parcella dell’avvocato Meliga e dell’avvocato Patisso per un totale di 7.000 eruro) come richiedono solitamente gli avvocati. Percio’ anche questa volta, come 12 anni fa, quando vi avevo proposto una ricca esperienza culturale in Texas e mi ero basato sulla vostra fiducia, faccio appello al senso di responsabilita’ e alla fiducia di ognuno di voi per fronteggiare come in passato le spese che via via si presentavano. Ma nessuno mi puo’ domandare di abbandonare il mio credo, il mio sogno di costruire un mondo migliore attraverso il dialogo rispettoso, basato sui principi che hanno plasmato la mia vita. Pertanto continuero’ ad esercitare fino in fondo il mio diritto ad affermare la verita’. Anche se per molti di voi (o probabilmente per tutti) puo’ sembrare che non ci sia via d’uscita, forse si e’ sottovalutato che la forza mia e’ LA PAROLA. Non si deve pensare che se il Comune di Monasterolo l’ha fatta franca durante tutti questi anni con tutti questi stratagemmi possa continuare ad andare avanti su questa strada all’infinito. Forse sarebbe piu’ opportuno e conveniente per tutti e per il nome del paese (che non sono io che infango con LA PAROLA, affermando la VERITA’, ma ad infangarlo sono coloro che ricorrono alle menzogne, all’abuso di potere, al non rispetto del prossimo e dei diritti del cittadino) che ci si confrontasse da persone responsabili incominciando a esigere che venga concesso l’accesso al bilancio del Comune per ridare fiducia a tutti coloro che sono stati allarmati dalle reazioni del Comune di Monasterolo. Lo ripeto, la forza mia e’ LA PAROLA, come spiega bene Roberto Saviano nel suo discorso registrato a Roma il 30 ottobre 2009 (vedi DVD: ”Speciale Che tempo che fa e La parola contro la camorra” Edito da Giulio Einaudi), che ci dovrebbe far riflettere tutti: “Sempre piu’ spesso si crede che raccontare queste contraddizioni, usare la letteratura sia un modo di infangare la propria terra, il proprio paese. Io non credo in questo, io credo che questo sia un’enorme idiozia che giustifica e spesso difende questi poteri. E sposta addirittura la colpa da chi ha commesso queste efferatezze, da chi ha avvelenato il territorio…, la colpa non e’ piu’ loro ma e’ di chi racconta queste cose. Lo strumento letterario permette che storie particolari possano avere cittadinanza universale, storie considerate lontane, personaggi con nomi strani tutti uguali, diventano invece nomi di tutti. …La forza della “PAROLA” letteraria e non solo sulle organizzazioni sia questa…, far capire, far si’ che queste storie siano storie di tutti che riguardano tutti, e quindi ognuno puo’ decidere di cambiarle e che queste storie finalmente escano da quel silenzioso territorio che le ha difese, che ha permesso che questi poteri potessero edificarsi nel silenzio, nell’indifferenza e quindi in una silenziosa complicita’, una complicita’ che non ha bisogno neanche della compromissione perche’ basta non agire e ti senti pure a posto. Ogni lettore che fa sua una storia, ogni lettore che legge un libro, che osserva, che ascolta, sta facendo moltissimo, non perche’ permettera’ a quello scrittore, a quell’editore di reinvestire in quell’ambito. Sta facendo moltissimo perche’ permettera’ si’ all’autore di continuare a lavorare, ma permettera’ di diffondere questa PAROLA e di renderla pericolosa, di dare strumenti, anche criticando, anche non condividendo, facendo semplicemente argomento… permettere che queste vicende, che tante storie passate nell’ombra possano diventare invece storia …che molti sogni, messi cosi’ a margine possano tornare ad essere possibilita’ reale.” 3 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 Lo ribadisco la mia e’ la forza della PAROLA, che, come sostiene Saviano, quando arriva a molti, diventa pericolosa e non si puo’ piu’ delegittimare. Se qualcuno di Monasterolo puo’ pensare che sia sufficiente il consenso dei monasterolesi per levarmi di mezzo, e’ bene considerare che il mondo non finisce a Monasterolo. L’educazione non e’ solo quella impartita dagli educatori di Monasterolo, l’insegnamento del Vangelo non e’ solo quello impartito dal parroco in collaborazione col Consiglio Pastorale e condiviso dalla comunita’ parrocchiale di Monasterolo, ma esistono altri educatori ed altri insegnanti che perseguono obiettivi di ampiezza diversa al di la’ dei confini di Monasterolo, di cui si potrebbe usufruire proprio grazie ad un autentico scambio culturale che a parole si dice di volere ma che nei fatti si nega, proprio con il rifiuto al dialogo. La storia particolare di Monasterolo, attraverso LA PAROLA, puo’ essere portata fuori dai confini ed allargata al mondo affinche’, come ha detto Saviano “queste storie particolari possano avere una cittadinanza universale” in quanto alla base di tutte queste storie C’E’ SEMPRE LA MANCANZA DI PARTECIPAZIONE E DI RESPONSABILITA’ DI OGNUNO DI NOI, come ci dicono gli insegnamenti che tutti riconosciamo come validi anche se poi raramente li traduciamo in pratica, come ad esempio quelli di don Ciotti: “Noi siamo quello che facciamo, noi siamo qui per verificare il nostro fare”, quelli di J.F. Kennedy: “Non chiedere quello che il paese puo’ fare per te, ma domandati che cosa puoi fare tu per il tuo paese” e quelli di Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere in questa società”. Riassumendo: 1. Si richiede che le seguenti 77 persone (che hanno aderito ad attivita’ con il Comune di Duncanville o che, pur non avendo partecipato ad alcun viaggio in Texas, hanno dichiarato di non voler chiudere lo pseudo gemellaggio senza pero’ assumersi le responsabilita’ di affrontare le relative contraddizioni) si assumano la responsabilita’ della quota di 91 euro pro‐capite da versare sul conto “scambio Culturale Monasterolo Texas presso la Cassa di Risparmio di Savigliano, agenzia di Monasterolo di Savigliano IBAN: IT76 D063 0546 4700 0005 0139 583 (chiunque tra coloro che sono elencati di seguito voglia aggiungere la firma sul conto per monitorare i movimenti di entrate/uscite a tutela della trasparenza di bilancio e’ invitato ad andare presso lo sportello della Banca a Monasterolo ed aggiungere la sua firma) per spese necessarie per far rispettare le leggi, i diritti del cittadino e lo Statuto dello pseudo Gemellaggio con Duncanville approvato all’unanimita’ il 22 marzo 2007. Al momento i debiti da pagare e le spese preventivate ammontano a 7.000 euro. Nel caso le spese aumentino la quota procapite aumentera’, nel caso avessi dimenticato il nome di qualche partecipante o di qualche monasterolese che non vuole chiudere lo pseudo gemellaggio, la quota procapite diminuira’. La quota di 91 euro pro‐capite deve essere versata da due gruppi di persone per un totale di 77 persone. Il Primo gruppo comprende i partecipanti ai viaggi in Texas che hanno condiviso attivita’ con il Comune di Duncanville: Romeo Aita, Giovanni Allasia, Giovanni Arcostanzo, Irene Arcostanzo, Gianfranco Arese, Livia Arese, Stefano Arese, Silvio Armando, Lorenzo Armando, Federico Arnolfo, Enrico Arnolfo, Gabriele Becchio, Annamaria Berardo, Giuliana Bono, Francesco Borgogno, Giuseppe Bortone, Marco Cavaglià, Marta Cavaglià, Michele Cavaglià, Claudio Cavaglià, Beppe Cavuoti, Claudio Ciri, Alberto Crosetto, Elena Crosetto, Irene Crosetto, Paolo Crosetto, Franco Del Piano, Gabriele Del Piano, Antonio Fissolo, Domenica Fissolo, Marco Gallesio, Alessandro Galletto, Federica Galletto, Davide Garello, Piero Giraudo, Franca Giraudo, Bartolo Gonella, Lucia Bertolotto in Gonella, Maria Grazia Macario, Rocco Martini, Daniela Martini, Michele Mellano, Michelangelo Mellano, Antonio Mellano, Mariuccia Mellano, Anna Maria Mestriner, Massimo Monge, Mara Monge, Franco Olivero, Maurizio Olivero, Lorenzo Otella, Pier Paolo Pallo, Bruno Parizia, Michela Parizia, Alberto Paschetta, Michelangelo Pepino, Giuliana Pepino, Stefano Piacenza, Roberto Ponso, Antonio Prochietto, Elda Prochietto, Monica Prochietto, Filippo Rattalino, Emma Rattalino, Alessandro Scaramozzino, Luciano Scaramozzino, Germana Schivo in Barolo, Davide Scicolone, Cristina Scicolone, Maria Teresa Sora, Carla Taricco, Lorenzo Tealdi, Valentina Viale e Daniela Zolin. Il Secondo gruppo comprende monasterolesi che, pur non avendo partecipato ad alcun viaggio in Texas hanno espresso la volonta’ di non chiudere lo pseudo gemellaggio con Duncanville (in questo elenco possono ancora essere inseriti altri monasterolesi che non sono d’accordo con la chiusura dello pseudo gemellaggio): Bartolo Allasia, Maria Grazia Allasia e Angela Allasia. Le spese si riferiscono alle seguenti voci: Fattura Avvocato Serena Meliga 813,96 euro, onorario Avvocato AnnaMaria Patisso, spese in conto e in ritenuta di acconto in Italia e in Texas 6186,04 euro per un totale 4 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 di 7000 euro da dividere tra 77 responsabili (identificati al momento) = 91 euro pro‐capite. (Per coloro che sono andati in Texas e hanno ricevuto un’esperienza del valore paragonabile almeno a quella di un viaggio organizzato pari a 4.000 euro + il costo del biglietto aereo, si e’ pur sempre trattato di un affare conveniente. Assumendosi le proprie responsabilita’ per far prevalere la giustizia con l’utilizzo di professionisti avvocati, ciascuno potra’ inoltre tenere la testa alta dal momento che non si e’ sottratto al ruolo di cittadino responsabile). Nell’eventualita’ qualcuno trovasse la ritenuta d’acconto troppo alta, per gli Stati Uniti potrebbe domandare al malcapitato Consigliere comunale di Duncanville Paul Ford che e’ stato arrestato durante la riunione del Consiglio Comunale per aver espresso un dissenso durato appena 19 secondi (come risulta dal video apparso su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=5IEr275vMNM ) se sia riuscito, dopo l’arresto e le botte subite a far prevalere verita’ e giustizia e quanto gli sia costato in avvocati. Visto tale esempio che documenta come sia messo a tacere, l’opposizione con il ricorso alla forza, all’interno del Consiglio Comunale di Duncanville, i monasterolesi dovrebbero considerare ed approfondire la fondatezza delle prove da me fornite sulle contraddizioni del comune di Duncanville oppure decidere di avvalersi di un avvocato (valido, quindi che costa molto, perche’ altrimenti non riuscira’ a far prevalere la verita’ e la giustizia) che affronti le contraddizioni del Comune di Duncanville dal momento che i monasterolesi non dovrebbero pensare che possa andare io a fare la stessa fine del povero Consigliere comunale Paul Ford. E’ necessario fare finalmente chiarezza su quanto mi aveva scritto un Consigliere Comunale di Duncanville che affermava che, all’interno del Consiglio Comunale di Duncanville, non era mai stato discusso ed approvato il gemellaggio con Monasterolo, cosa confermata da Glenn Repp che, di fronte ad una mia domanda specifica in merito, aveva risposto che si era trattato solo di una bella amicizia. Queste sono gravi contraddizioni, rispetto a quanto ci hanno voluto far credere in tutti questi anni, che giustificano l’immediata chiusura del gemellaggio. Per quanto riguarda la possibilita’ di far prevalere la verita’ e la giustizia in Italia, visto che dal punto di vista giuridico non esistono giustificazioni alla revoca dell’udienza del 15 dicembre 2009 (vedi detagli di questo caso al punto 5 a pagina 9), ci si potrebbe appellare alla discrezionalita’ del Giudice Boetti per sondare la reale possibilita’ di riprendere l’approfondimento del caso avvalendoci di un avvocato valido che si avvalga delle testimonianze e documenti che provano l’esistenza dell’elemento psicologico. In definitiva la ritenuta d’acconto di circa 6.000 euro non mi pare eccessivo per fronteggiare i due casi, in Italia e in USA, per far emergere la verita’ e la giustizia. 2. E’ richiesto che l’Amministrazione comunale di Monasterolo di Savigliano conceda l’accesso al Bilancio comunale al sottoscritto che costituisce un diritto che gli e’ stato negato ricorrendo a scuse infondate, citando norme inesistenti. Il riconoscimento di tale diritto servira’ a dare fiducia ai monasterolesi dopo tutte le testimonianze di monasterolesi che hanno espresso la difficolta’ di manifestare un dissenso o semplicemente di sostenere un’azione che ritengono non sia gradita al Comune per paura di ritorsioni in futuro da parte dell’Amministrazione comunale. Tra questi cito il caso di mio cugino Giovanni Allasia che in un primo momento si era reso disponibile ad accompagnarmi a parlare, riguardo alla situazione del presunto gemellaggio, ai monasterolesi e al Sindaco. Successivamente mi aveva esplicitamente riferito di aver cambiato idea perche’ aveva paura che, se in futuro avesse avuto bisogno di qualche servizio da parte del Comune, gli sarebbe stato negato. Un altro monasterolese voleva ritirare la firma della petizione per chiudere il gemellaggio per le stesse ragioni. E’ grave che un cittadino abbia difficolta’ ad esprimere la propria opinione per paura di ritorsioni da parte del Comune di Monasterolo. Tutto il significato del “DIRITTO” del cittadino e’ completamente falsato a Monasterolo ed e’ proprio questo significato che deve essere recuperato, perche’ un cittadino deve aver fiducia che i suoi diritti vengano rispettati, specialmente da parte di un ente pubblico come il Comune. Ritornando al bilancio, la giustificazione addotta dal Sindaco (pubblicata anche sui giornali locali) riferita al fatto che ci sono gia’ stati molti revisori che hanno approvato il bilancio del comune di Monasterolo non e’ sufficiente a tranquillizzare gli animi di tutti. Anche per la Enron americana, per cui era stato dimostrato un ammanco di miliardi di dollari, c’era stato un severo controllo fiscale, come pure per la truffa di 50 miliardi di dollari di Bernard Madoff e come per 5 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 molti altri casi nel mondo, ad esempio quello della Parmalat in Italia in cui si era riusciti ad eludere i piu’ severi controlli. 3. E’ richiesto un incontro con il Neoeletto Consiglio Pastorale di Monasterolo di Savigliano (Alberione Ada, Alberione Giorgia, Allasia Ester, Allasia Roberta, Arduino Giovanni, Arduino Nella, Barolo Enzo, Bosio Maria Teresa, Galletto Maria Pia, Gangolfo M. Angela, Olivero Franco, Olivero Gian Luca, Piacenza Ester, Ponsi Elisa, Rispoli Maurizio e Sandrone M. Lucia) ed il Parroco don Mauro Cagna per valutare, alla luce dell’insegnamento del Vangelo, tre fatti specifici che mi riguardano: a) l’accusa del Parroco don Mauro Cagna che in presenza di testimoni ha sostenuto che io dovevo smetterla di attaccare il Comune di Monasterolo di Savigliano, mentre io stavo e sto cercando solo di far rispettare diritti legittimi dei cittadini; b) l’accusa della monasterolese Silvana Parizia, che in un articolo pubblicato sul Saviglianese (a cui il giornale non mi ha permesso di replicare) parla di “terribile oscurantismo, nel buio del piu’
profondo Medioevo”. Non sono io a dire queste parole, le ha dette lei facendo la sintesi dei fatti da
me riportati, mentre invece io ho solo riportato la verita’ avvalendomi di testimonianze e fatti che dimostrano di aver fatto di tutto per offrire opportunita’ positive ai monasterolesi; c) l’accusa di Marilia Olivero che sostiene che io sono un nemico di suo figlio che ha sbagliato a darmi la sua amicizia su Facebook, solo perche’ io ho chiesto prima a suo figlio e poi a lei, in presenza di suo figlio Mauro, che lui si assumesse la responsabilita’ per le menzogne che mi aveva scritto negando di esserne l’autore e cercando di farmi passare come incompetente in quanto non avevo compreso la fonte dei messaggi che avevo ricevuto, che secondo lui si erano autogenerati, nonostante io l’avessi smascherato. Al fine di una migliore comprensione del punto c), lo riporto con maggiori dettagli. A novembre la farmacista Marilia Olivero, dal retrobottega della farmacia, ben forte che sentissero tutti i clienti nel negozio, ha detto a suo figlio: “perche’ cavolo avevi il nome di Dario tra i tuoi amici? perche’ non e’ un tuo amico, Dario e’ un tuo nemico”. Al mio stupore di questa sua frase lei rincalza dicendo ancora altre volte che io sono un suo nemico. Le ho quindi ripetuto che io non sono nemico di nessuno a Monasterolo, se ho invitato monasterolesi ed i loro amici in Texas era per offrire possibilita’ di conoscere cose nuove, l’ho fatto con lo spirito del dialogo per crescere insieme. Al punto che il figlio, ha dato subito retta a sua madre ed ha tolto immediatamente l’amicizia da Facebook invece di prendersi le responsabilita’ dei suoi errori continuando a mantenere l’amicizia. L’origine di tutto cio’ e’ proprio perche’ avevo detto a Mauro Marzaglia di assumersi le responsabilita’ delle sue affermazioni anziche’ scaricare la colpa sul sottoscritto. In poche parole Mauro aveva messo nella mia bacheca di Facebbok un’incitazione a tutti di fare commenti poco riguardevoli, ridicolizzanti nei miei confronti. Io avevo quindi contattato Mauro chiedendogli perche’ aveva messo tale messaggio sulla mia bacheca. Mauro, anziche’ assumersi le sue responsabilita’ di autore della malefatta, ha cercato di colpevolizzare me dicendo che avevo le traveggole (o che ero stupido) perche’ quel messaggio non arrivava da lui. Avendogli dimostrato che mentiva, al successivo messaggio, invece di assumersi le responsabilita’ e promettere di non farlo piu’, lui ha continuato a riversare la colpa su di me inventando altre scuse. Di fronte a tanta maleducazione, menzogne e soprattutto non avendo ammesso l’errore dimostrando di assumersi la responsabilita’ e di promettere di non farlo piu’ in futuro, ho scritto a Mauro di organizzare un incontro con i suoi genitori perche’ le contraddizioni e menzogne di Mauro nelle sue email erano talmente evidenti che un adulto non avrebbe potuto fare a meno, per il bene suo, di dirgli di assumersi le responsabilita’ ed in futuro di astenersi da simili menzogne. Guarda caso, come accade molte volte ai genitori che stravedono per i propri figli al punto da non costituire un buon esempio, all’incontro con Marilia e Mauro, Marilia, anziche’ leggere le contraddizioni e notare le menzogne nelle email di Mauro e dirgli di assumersi le responsabilita’, chiedere scusa e promettere di non farlo piu’, ha accusato me di essere nemico di suo figlio. Per sdrammatizzare la situazione e riuscire a dialogare sinceramente in modo che Mauro si assumesse la responsabilita’ del suo gesto con la promessa di non ripeterlo in futuro, gli avevo scritto che tutti sbagliamo, ma per evitare il ripetersi degli errori e’ necessario riconoscerli. Invece le parti si sono capovolte. Figuriamoci se io tratto i monasterolesi come miei nemici! Se cosi fosse non mi sarei dato da fare per tutti coloro che mi hanno chiesto dei favori e non avrei offerto e condiviso le mie amicizie in Texas per rendere il soggiorno in America il piu’ piacevole, comodo ed arricchente possibile (Di certo posso riportare invece parecchi episodi in cui vengo trattato come nemico, mentre non mi si puo’ rivolgere nessuna accusa se quella di aver sostenuta la verita’ a tutela della giustizia). 6 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 E’ indispensabile che le falsita’ riportate ai punti a), b), c) vengano chiarite nell’ambito del Consiglio Pastorale che ha la responsabilita’ dell’educazione dei giovani alla luce dell’insegnamento del Vangelo ed io saro’ disponibile a spiegare e dimostrare in modo preciso che non attacco il Comune, che non diffamo il paese e che non sono nemico dei monasterolesi. 4. Si torna a richiedere ad alcune figure coinvolte in questa vicenda, che hanno ricoperto o che ricoprono posizioni di responsabilita’, di accettare un confronto aperto, costruttivo finalizzato all’analisi e alla risoluzione delle contraddizioni da me evidenziate. (Nel caso avessero bisogno della documentazione, sono disposto a reinviarla). In particolare mi rivolgo a: don Mauro Cagna, in quanto responsabile della guida pastorale della Parrocchia di Monasterolo; don Marco Arnolfo, in quanto sacerdote monasterolese a cui molti monasterolesi, in qualita’ di amici (tra cui il sottoscritto con cui ha condiviso molte avventure, anche vacanze in autostop), parenti e conoscenti fanno riferimento come guida spirituale all’insegna del Vangelo; Maria Pia Galletto, in quanto educatrice che ha formato tante generazioni (anche il Sindaco e diversi assessori comunali di cui e’ stata insegnante) e continua ad educare sia nell’ambito scolastico in lezioni aggiuntive, sia nell’insegnamento del catechismo, entrambe le attivita’ a titolo gratuito di volontariato. (I principi del suo insegnamento ‐in base a cui ho apprezzato la sua affermazione rivolta ad un assessore comunale “se Dario vuole parlarvi, e’ incivile rifiutare il dialogo…”‐ sono ormai stati assimilati da piu’ di una generazione, per cui, Maria Pia ha assunto e continua ad assumere un ruolo di grande responsabilita’ in cio’ che insegna e che indica come rispettoso del prossimo); Antonio Battisti, in quanto Preside della scuola Media di Scarnafigi, frequentata da alunni di Monasterolo, che nel 1999, all’epoca del viaggio piu’ numeroso (39 persone) dei monasterolesi in Texas, aveva inviato in rappresentanza della scuola l’insegnante Germana Schivo in Barolo ed in seguito aveva intrattenuto scambi di opinioni con il sottoscritto. Non ho condiviso l’indicazione che l’ex Preside Battisti che mi ha inviato via email il 23 settembre 2009: “Mi sembra però strano che tu chieda il mio parere sulla questione del gemellaggio. In una società di diritto la verità non deriva dal numero dei consensi ma dalle sentenze degli organi preposti ai ricorsi e ai giudizi. Penso che sia molto più importante che tu sottoponga la questione a questi organi competenti nel darti giustizia e non ad un semplice cittadino.” Questa risposta la ritengo in contraddizione con quanto affermato da don Ciotti (vedi sopra: “…prima di chiedere alle forze politiche, a chi li rappresenta, dobbiamo guardarci dentro ed interrogarci su cio’ che abbiamo fatto noi. …Libera informazione, diritto di cronaca e liberta’ di stampa… Noi siamo quello che facciamo, noi siamo qui per verificare il nostro fare. Se avvertiamo oggi piu’ di ieri il rischio di una societa’ rinchiusa nell’individualismo, ostile alle regole della convivenza civile e della legalita’, sempre piu’ povera di valori e’ anche una responsabilita’ nostra.”). Il fatto che secondo Battisti “la verita’ deriva dalle sentenze degli organi preposti ai ricorsi e ai giudizi” e’ stata smentita piu’ volte negli ultimi anni negli USA quando hanno scoperto, tramite verifiche sul DNA, che imputati che avevano gia’ trascorso decine di anni in carcere erano innocenti, alcuni erano addirittura stati condannati a morte, la sentenza era stata eseguita ed in seguito avevano scoperto di aver ucciso degli innocenti. La verita’ emerge con il dialogo, testimonianze, analisi di prove, documenti, ecc. non con il rifiuto del dialogo e del ricorrere a prove, documenti, fatti, testimonianze. Di fronte a un rifiuto palese del dialogo, di fronte a menzogne da parte del comune di Monasterolo e ad azioni scorrette del Sindaco, Battisti risponde che in altre occasioni il Sindaco era stato corretto. Ma io non gli avevo chiesto di esprimersi su altri fatti, ma su affermazioni ed azioni del Sindaco ben precise,e se sia legittimo che il Sindaco di Monasterolo si inventi una normativa o legge per nascondere il Bilancio del Comune, e poi dire che esso e’ corretto. Inoltre gli avevo chiesto se riteneva giusto sopprimere l’opposizione di un Consigliere comunale con l’arresto e le botte anziche’ con argomentazioni civili e legittime, come purtroppo e’ accaduto presso il Comune di Duncanville Il Preside non dovrebbe dire agli alunni che per dimostrare la correttezza del bilancio si dovrebbero esibire (come aveva promesso il Sindaco, che tra l’altro e’ un commercialista) tutte le voci, cifre e capitoli di spesa che permettano di verificarne la correttezza anziche’ presentare documenti alterati da cui non si puo’ capire come non si era capito per la ditta Enron e Madoff ed altri, che il bilancio era truccato? 7 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 Ripeto di seguito la citazione di don Ciotti: “…la Mafia teme la scuola piu’ della Giustizia, l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa. Educazione, cultura e informazione, sono da sempre i pilastri del nostro impegno contro l’individualismo insofferente delle regole contro l’indifferenza del bene comune, contro la crescita degli abusi e dell’illegaità.” Quindi, per sopperire agli errori della Giustizia in base a cui sono stati addirittura condannati degli innocenti proprio per aver ignorato testimonianze, fatti, documenti e prove, per ottemperare le raccomandazioni di don Ciotti che “l’istruzione [la cultura giusta basata sul rispetto delle leggi e del prossimo] taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”, riterrei importante che Battisti analizzasse le risposte fornite dai Sindaci Raspo e Cavaglia’, riportati in documenti depositati presso il Comune di Monasterolo (oltre alla documentazione cartacea esiste anche la registrazione della riunione del Comitato per lo pseudo Gemellaggio del 22 marzo 2007, quella relativa alla riunione in Parrocchia a Monasterolo e quella al ristorante dell’Angelo del 1 settembre 2008 a Monasterolo e quella dei Vice‐Sindaci, Consiglieri Comunali di Monasterolo, per verificare a quale cultura esse appartengano e come debbano essere corrette per appartenere raccomandata da don Ciotti. Dal momento che si tratta di uno scambio culturale mi pare legittimo porre queste domande ad un Preside, responsabile dell’educazione, che, insieme all’assessore alla cultura di Monasterolo Stefania Bosio e all’insegnante Maria Pia Galletto che ha insegnato a molte generazioni di monasterolesi e ad agli altri insegnanti di Monasterolo, potra’ sicuramente valutare l’aspetto culturale dei vari programmi di scambi culturali che ho organizzato io in dieci anni, estraendo da quei documenti, dalla mia ricerca di come abbinare gli ospiti con le famiglie ospitanti, di come creare esperienze arricchenti culturalmente, il mio intento per la pace e rispetto reciproco. La loro esperienza di educatori, responsabili della formazione di migliaia di studenti, emergera’ dalle loro considerazioni su quello che e’ vera cultura, in linea con le leggi, con l’insegnamento del Vangelo e con le raccomandazioni di don Ciotti. 5. Si richiede il ricorso alla consulenza di professionisti, quali avvocati per diverse ragioni: devo occuparmi di altre cose, ritengo di non avere la competenza di un avvocato e mi occorrerebbe troppo studio per acquisire il linguaggio adatto per i tribunali. Tuttavia posso sicuramente fornire informazioni importanti per far emergere la verita’. Di seguito riporto l’elenco di alcuni documenti di cui riassumo il contenuto, evidenziandone in alcuni casi gli stralci essenziali da cui ognuno puo’ capire il chiaro intento del Comune di Monasterolo di nascondere il bilancio comunale ricorrendo dapprima al riferimento di normative inesistenti che io ho immediatamente smascherato, poi alla promessa dell’accesso al bilancio ingannandomi perche’ avevano gia’ deciso che non l’avrebbero mantenuta ed infine addirittura all’alterazione di documenti esibendo copie non conformi all’originale al di la’ dei limiti previsti dalla legge che prevede l’oscuramento di dati sensibili riportati in specifiche tabelle. In poche parole il Comune, si auto accusa con queste irregolarita’ di comportamento che si riferiscono a vere e proprie infrazioni di regolamenti e leggi rendendo imperativa la necessita’ dell’accesso al bilancio che hanno cercato di nascondere in tutti i modi, addirittura infrangendo le leggi, per verificarne la correttezza.. Nella lettera dell’8 aprile 2009, l’Amministrazione nega l’accesso al bilancio del comune, nella lettera del 24 aprile 2009, concede l’accesso, tuttavia nell’email del 12 maggio il Sindaco pone delle condizioni pretestuose “ribadisco che tale incontro non potrà essere fissato finchè non verrà nominato da te un
consulente contabile che ti assista”. Sebbene io non sia un avvocato ho pensato di porre una domanda
logica al Sindaco “Cortesemente mi potresti indicare il riferimento normativo che richiede la presenza di un consulente contabile iscritto all’Albo dei revisori dei Conti ai fini dell’accesso ai documenti amministrativi?” Tale domanda ha messo a nudo l’illegittimita’ della sua richiesta. Infatti il Sindaco non e’ stato in grado di fornire il riferimento alla legge a supporto della sua richiesta di annullamento dell’incontro che pertanto ha avuto luogo il 13 maggio 2009 nel Comune di Monasterolo con la presenza del Sindaco, del Vice‐Sindaco, del revisore dei conti del Comune, dott. Gianluca Zampedri e di diversi rappresentati dell’Amministrazione comunale, nonche’ di due testimoni: l’avvocato Serena Meliga e Maria Banchio. Il giorno successivo avevo inviato ai partecipanti sopramenzionati il verbale dell’incontro che riporta la decisione del Sindaco e del Vice Sindaco di fornire le copie conformi agli originali delle reversali riferite al titolo III: “Entrate Extra Tributarie” relative agli anni 1998, 2000, 2002, 2004, 2006 (e altro riportato nel verbale). Il giorno 18 maggio 2009, il dott. Gianluca Zampedri mi ha inviato una email in cui approvava il contenuto di tale verbale. Il 19 maggio 2009, il Sindaco Raspo mi ha inviato una lettera (con copia all’avvocato Meliga e al dott. Zampedri) Prot. 2189 in cui paradossalmente mi 8 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 comunicava di recedere dalla decisione stabilita nell’incontro del 13 maggio 2009 adducendo motivazioni inadeguate, come risulta dalla lettera al Sindaco (a cui il Sindaco non ha risposto) e al dott. Zampedri da parte dell’avvocato Meliga del 25 maggio 2009 che recita testualmente: “Egr. Sig. Sindaco Andrea Raspo …A motivazione della Sua comunicazione Lei riporta non fatti nuovi o sopravvenuti, bensi’ un passaggio della legge 1.241/1990, che tuttavia in quella sede non le aveva impedito di accordare l’accesso a Dario Crosetto ai documenti da lui indicati nelle istanze presentate. La Sua ultima determinazione rimette in discussione quanto gia’ trattato, richiesto ed approvato da ultimo in detta riunione, in assenza di adeguata motivazione.” A quel punto non mi rimaneva altra scelta se non quella di denunciare il fatto al Tribunale di Saluzzo chiamando successivamente a testimonianza di quanto accaduto durante l’incontro del 13 maggio 2009 l’avvocato Serena Meliga. Ai fini di una maggior comprensione e’ possibile consultare presso il Tribunale di Saluzzo l’intera documentazione (tra cui anche lettere ed email dell’Amministrazione a me inviate prima del 13 maggio 2009), che prova che in diverse occasioni si voleva occultare dei documenti, negando il diritto di accesso al bilancio da parte del cittadino. Di seguito riporto gli ultimi eventi che evidenziano che il Tribunale di Saluzzo, nella persona del GIP, dott. Alberto Boetti, avendo forse ricevuto informazioni non complete (dovute probabilmente ad una dimenticanza da parte della testimone Meliga), e’ stato indotto a cancellare l’udienza relativa alla convocazione della testimone fissata per il 15 dicembre 2009. Consultandomi con l’avvocato Pier Mario Morra che ha partecipato in diverse occasioni allo scambio culturale (e’ stato ospite di miei amici a Dallas, senza avere avuto contatti con il Comune di Duncanville), egli, ha analizzato i seguenti documenti che potete voi stessi trovare al sito web: a) Mia richiesta al GIP del Tribunale di Saluzzo di convocazione della testimone avvocato Serena Meliga www.crosettofoundation.org/uploads/500.it.pdf b) Fissazione dell’udienza del 15 dicembre 2009 per sentire la testimone in seguito all’accoglimento della mia richiesta indirizzata al GIP del 10 novembre 2010 www.crosettofoundation.org/uploads/501.it.pdf c) Lettera dell’avvocato Meliga al GIP del 19 novembre 2009 www.crosettofoundation.org/uploads/502.it.pdf d) Revoca del decreto di fissazione dell’udienza del 20 novembre 2009 www.crosettofoundation.org/uploads/503.it.pdf. Dopo l’analisi di tali documenti, l’avvocato Morra ha sollevato delle perplessita’ non vedendo alcuna ragione giuridica tale da giustificare tale revoca dell’udienza per sentire la testimone. Per quanto riguarda l’ultimo paragrafo della revoca dell’udienza in cui si afferma che la Meliga non puo’ offrire alle indagini alcun elemento nuovo rispetto a quelli gia’ acquisiti, il 13 novembre 2009, il sottoscritto aveva ricordato all’avvocato Meliga i fatti importanti avvenuti durante la riunione del 13 maggio 2009 presso il Comune di Monasterolo che lei non aveva menzionato nella sua lettera al Comune del 25 maggio 2009 e che quindi comportano informazioni aggiuntive da sottoporre al Giudice durante la deposizione della testimonianza e che possono essere confermate anche dall’altra testimone Maria Banchio presente alla riunione del 13 maggio 2009. Inoltre il dott. Boetti, al fondo della terza pagina della sua revoca all’udienza, aveva scritto che “manca, inoltre del tutto l’elemento psicologico necessario….”, ritenendo mancasse, probabilmente perche’ forse non ne era stato informato . Invece ci sono diversi fatti e testimonianze che dimostrano l’esistenza di questo “elemento psicologico” che si puo’ leggere ad esempio nella difficolta’, da parte di diversi cittadini di esprimere il proprio dissenso o semplicemente un’opinione non in linea con le decisioni del Comune per paura di subire ritorsioni. Questo clima indubbiamente mina la fiducia che si possa far valere i propri diritti in quanto gli esempi offerti dal Comune delle numerose negazioni e ricorsi a cavilli sono talmente 9 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115 LA PAROLA contro gli abusi di potere del Comune di Monasterolo di Savigliano 12/31/10 forti da scoraggiare il cittadino inducendolo a non provare neanche piu’ a richiedere cio’ che gli spetta di diritto. In conclusione dovrebbe essere chiaro che le incomprensioni che hanno avuto origine con le affermazioni del Vice‐Sindaco di Monasterolo di Savigliano Tonino Prochietto espresse a partire dal 2006, che continuava a ripetermi: “Non scrivere piu’, tanto noi non leggiamo le tue lettere…”, si sono via via aggravate essendo mancata la risposta alle mie legittime osservazioni di contraddizioni e violazioni allo statuto del gemellaggio. A tutto questo si sono aggiunte successivamente violazioni di regolamenti, di leggi, fino al ricorso all’abuso di potere confermato anche dall’articolo del Sindaco Marco Cavaglia’ pubblicato sui numerosi giornali locali nell’ottobre 2009 dove egli affermava testualmente: “L’Amministrazione di Monasterolo non rispondera’ piu’ ne’ sui giornali ne’ via
mail a nessuna missiva del Sig. Crosetto e non soddisfera’ piu’ nessuna sua richiesta”. Se sono emerse via via contraddizioni sempre piu’ gravi, non ne sono il responsabile solo per il fatto che ho posto delle domande legittime ed e’ ora che ognuno si assuma le proprie responsabilita’. Il mondo non finisce a Monasterolo. Se la via della Giustizia e’ insinuosa, piena di ostacoli, se le persone preposte all’educazione, alla Parrocchia non rispondono e non si assumono la responsabilita’ del ruolo che ricoprono, il mondo non finisce li. Ci sono educatori oltre il circolo di Monasterolo, ci sono amministratori, esponenti della Chiesa preposti all’annuncio della parola di Dio al di fuori di Monasterolo che la pensano come don Giovanni Musso, don Ciotti, don Cesare e tutti insieme, con Saviano, facendo uso della PAROLA, possono solo far si’ che il comportamento contradditorio dei monasterolesi faccia spettacolo di se stesso, non perche’ gli altri li denigrino, ma perche’ certe persone vogliono ricoprire cariche senza assumersi la responsabilita’ del ruolo che tali cariche comportano. La cosa migliore sarebbe proprio quella di confrontarci e risolvere insieme tutte queste contraddizioni che ormai coinvolgono anche don Marco Arnolfo, Antonio Battisti, Padre Cesare e tutti coloro che sono stati informati di queste contraddizioni e non sono stati in grado di consigliare e convincere i responsabili (Sindaco, Vicesindaco, Consiglieri, Parroco, Paria Pia Galletto, ecc.) a non tenere le posizioni inaccettabili che hanno tenuto. Troppe sono le azioni scorrette compiute sia da esponenti che ricoprono cariche di responsabilita’ sia da partecipanti ai viaggi in Texas verso cui mi ero prodigato nel fornirgli il miglior servizio possibile, ricevendo in cambio un atteggiamento irrispettoso e tali azioni scorrette devono essere chiarite, tipo: il rifiuto da parte del Presidente del comitato dello pseudo gemellaggio Marco Cavaglia’ di mettere a verbale la votazione di approvazione all’unanimita’ dello Statuto di tale pseudo Gemellaggio; la distribuzione da parte del Vice‐Sindaco Prochietto ai Consiglieri comunali, alla fine della seduta del Consiglio comunale del settembre 2009, di una pagina diffamatoria a danno dei malati di cancro della tecnologia innovativa 3D‐CBS; la distribuzione della medesima pagina da parte del Sindaco Cavaglia’ ad oltre 200 invitati al pranzo dell’AVIS alla festa del paese nell’ottobre del 2009; le risposte non veritiere e irrispettose di Federica Galletto in seguito alla mia offerta di ospitarla a casa mia in Texas, o di trovarle un posto gratis presso una famiglia o presso un albergo a basso prezzo. Dal momento che mi sono occupato da circa 12 anni dello scambio culturale predisponendo le migliori esperienze in Texas, con lo scopo di costruire un mondo migliore attraverso il confronto tra culture diverse, tenendo conto dei desideri di chiunque circa la localita’ ed esperienze preferite (NASA, Indiani, Tecnologia, Musica, feste, famiglie, ecc.) e idee utili per realizzare tale esperienza, vista la scorrettezza da parte del Sindaco e Vice‐Sindaco che non molto tempo fa, ad un saviglianese in cerca di informazioni e contatti sullo scambio culturale tra Monasterolo e il Texas (ricevute in prima istanza da un’insegnante elementare di Monasterolo), e’ stato inspiegabilmente fornito il nominativo di altri contatti in Texas, RICHIEDO che continui ad essere fornito il mio nominativo e che venga messa a disposizione tutta la documentazione (compreso lo Statuto dello scambio Culturale) sia in Comune che in Biblioteca comunale con i miei riferimenti per eventuali contatti. Sinceramente, Dario Crosetto
10 D.B. Crosetto / Crosetto Foundation to End Premature Cancer Deaths, 900 Hideaway Pl, DeSoto, TX, 75115