ROM TEMPO AL TEMPO

ROM
ZINGARI ZINGARI
ZINGARI CHE VENDONO I BAMBINI
ZINGARA PERCHE’ NON TI TROVI UN LAVORO
ZINGARE TUTTE LE ALBE DEL COLORE DEI CASSONETTI
A CERCARE NEI RESTI DI ALTRE VITE
PUZZA LA MISERIA MA NOI ABBIAMO DELLE VERITA’
DA GRIDARE IN FONDO ALLA SPAZZATURA
MALEDETTO IL GIORNO CHE SIAMO PARTITI,
LA NOTTE CHE SIAMO ARRIVATI, I GIORNI CHE ABBIAMO DAVANTI
ZINGARI ZINGARI
ZINGARI NON ZINGARI TRA ZINGARI ZINGARI
LE NUVOLE CORREVANO TRA I CAMPI DI BOSNIA E DI SERBIA
NON ORARI NON REGOLE NE’ STRADE SEGNATE
LI VEDEVAMO PASSARE
RESTAVANO SOLO TRACCE DI RAME, DI FESTE,
DI ODORI, DI MATRIMONI/BAMBINI
VOCI ROMANI’ CHE SFIORAVANO I TETTI DELLE NOSTRE CASE.
MA I PRESIDENTI SEDUTI TRACCIANO CARTE, CONFINI, CONTANO NUMERI
COM’ERA BELLO IL MIO FIUME D’INVERNO
ACCAREZZATI DA MUSICHE NOMADI
METTEVAMO IL SOLE A DORMIRE CANTANDO IL FUTURO
FUTURO PAROLA DI MIELE LETTO DI SPINE VIVIAMO DI LIMBO
NOI CHE NON SIAMO RIMASTI
NOI CHE SIAMO SCAPPATI
ANCHE NOI POTEVAMO PORTARE UN FUCILE,
NASCONDERE UN UOMO, CURARE UN FERITO
ALMENO PIANGERE UN MORTO
ALMENO CHIUDERGLI GLI OCCHI
UNA VOLTA SI NASCE UNA VOLTA SI MUORE E INVECE IN UNA CITTA’ NON CITTA’,
TRA FINTI FRATELLI, UNA VITA NON VITA SENZA PIU’ AMORE...
UNA VOLTA SI NASCE UNA VOLTA SI MUORE...
TEMPO AL TEMPO
E PASSANO LE LUNE I MINUTI
PASSANO LE NOTTI
CORRONO VELOCI VELOCI
PER LE STRADE
SEMPRE PIU’ BUIE PIU’ VECCHIE
PIU’ STRETTE
IMPLACABILE IL TEMPO CI STRINGE
AL COTO ALLA ROVESCIA
IL TEMPO BATTE - BATTE SUL PETTO
BATTONO GLI OCCHI
CHE VEDONO LE BOCCHE
LE VOCI SACRE
CON LINGUE ACUTE LINGUE TAGLIATE
SEMPRE MUTE
MENTRE ORIENTE ED OCCIDENTE
BATTONO LE MANI
MA COSA FA’ PIU’ MALE
IL BENE O IL MALE
FUORI IL TEMPO SPACCA I MURI
E’ FORTE FORTE
FORTE DEGLI ANNI RUBATI
RUBATI AL SENSO AI SENSI
MENTRE IL TEMPO DENTRO
SPACCA FORTE FORTE
E IL TEMPO MANCA SEMPRE
NEI SOGNI LA NOTTE
E MANCA IL TEMPO
PER RICORDARE
IL TEMPO GIUSTO
IL TEMPO SBAGLIATO
PER AMARE
LE STESSE LUNE GLI STESSI MINUTI
PER DARE TEMPO AL TEMPO
SE LE ROTAIE...
E DI NUOVO IL TEMPO SCHIZZA VIA
PORTANDO CON SE ALTRI PEZZI DI NOI
MOLTO SI POTREBBE DIRE
SUI GIORNI SCURI
CHE CI HANNO TRAFITTO
MA FORSE E’ FACILE
PARLARE ADESSO A FREDDO
DI QUELLO CHE E’ STATO
MA NON SI PUO’ NEMMENO FARE FINTA CHE
TUTTO SIA COME PRIMA
E NEANCHE CHE TUTTO QUESTO
PERSINO - CI DIVIDA - CHE - CI DIVIDA
SE GUARDO INTORNO VEDO IL GELO
DELLE BOCCHE E DEGLI OCCHI CHIUSI
LONTANI SIAMO LONTANI - MA CHE SENSO HA
LE BOCCHE SONO MUTE - GLI OCCHI MUTI
NON LI RICONOSCO SIAMO QUI - SONO QUI - RICONOSCIMI
SE LE ROTAIE PORTANO LONTANO
SE LE LENZUOLA CI PORTANO VIA
LE NOSTRE MANI - LE NOSTRE BOCCHE
DEVONO STARE PIU’ VICINE
SE POI LA TERRA VIENE LACERTATA
DA UN MUTO RESPIRO
LE NOSTRE BOCCHE - LE NOSTRE MANI
DEVONO STARE ANCORA PIU’ VICINE
NON SI PUO’ LASCIARE CHE - TUTTO QUESTO
PERSINO - CI DIVIDA - CHE - CI DIVIDA...
SE LE ROTAIE...
SPIRALI
GIORNI E GIORNI SPARSI, LEGATI DAI RICORDI
SI SONO AGGIUNTI ALLA CATENA DELLA VITA
PIÙ LA CATENA È STRETTA, PIÙ STRINGE LA REALTÀ
INTORNO AI POLSI ROTTI E SULLA FORZA CHE RIMANE
... E TUTTE LE PAURE - LE ANSIE - LE APATIE
MI SON CADUTE ADDOSSO - COME SE PIOVESSE...
CHE SUCCEDE QUANDO MIRENDO CONTO DELLE COSE
QUANDO RICONOSCO LA STRADA CHE CAMMINO
STO FERMO, GUARDO INTORNO, MI GIRO E VADO VIA
PRENDO UN’ALTRA STRADA OPPURE CHIUDO GLI OCCHI
... ANCHE SE CAMMINO PIANO O CORRO APERDIFIATO
LA SENTO SOTTO I PIEDI - COME SE BRUCIASSE...
MA POI MI SVEGLIO E NON RICORDO...
MI MUOVO LENTO - IN PIEDI, GIÙ DAL LETTO...
CORRO CORRO PER STRADE CIRCOLARI
CORRO CORRO STRANE SPIRALI
CORRO CORRO PER STRADE SEMPRE UGUALI
CORRO CORRO STRANE SPIRALI...
E’ ORA, É ORA DI CAMBIARE - DI CAMBIARE COSA?
É ORA DI CAMBIARE - DI CAMBIARE COSA?
É ORA, DI CAMBIARE COSA? DI CAMBIARE COSA?
CERTE COSE FINISCONO E NON E’ MALE.
SOPRATUTTO SE A CONCLUDERSI E’ L’ ESPERIENZA TRA UN GRUPPO DI INDIVIDUI
CHE LIBERAMENTE HANNO CERCATO DI ESPRIMERSI CON SUONI, AZIONI E PAROLE.
ANCOR PIU’ SE CIO’ E’ AVVENUTO IN UN ARCO DI TEMPO DI 12 ANNI,
DURANTE I QUALI IL “RITMO DELLA PRODUZIONE”
E’ STATO DETTATO UNICAMENTE DALLA VOLONTA’ E DALLE POSSIBILITA’ DEI SINGOLI.
COME ALTRI ED INSIEME AD ALTRI ABBIAMO COSTRUITO DELLE SITUAZIONI,
DEI MOMENTI CHE CI SEMBRAVANO IMPORTANTI,
CERCANDO DI NON GENERARE UNA MACCHINA DA SPETTACOLO ALTERNATIVO,
UN FETICCIO DA NUTRIRE ATTRAVERSO LA SUA COSTANTE RIPRODUZIONE.
NEL FRATTEMPO MOLTE COSE SONO CAMBIATE.
LA DISGREGAZIONE DEL CIRCUITO ANTAGONISTA DI AUTOPRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI
MATERIALE,
LA CARENZA DI LUOGHI DOVE ABBIA SENSO ANDARE A SUONARE
E I CAMBIAMENTI INTERNI AL PANICO DI PERSONE E MOTIVAZIONI,
CI HANNO PORTATO A DECIDERE DI CHIUDERE LA BARACCA CON QUESTO ULTIMO PROGETTO.
DI NUOVO VINILE, QUATTRO PEZZI REALIZZATI DURANTE ALCUNE PROVE NEGLI ULTIMI DUE
ANNI
E CON LA COLLABORAZIONE DEGLI AMICI DI FORK BOYS.
IL PANICO FINISCE...
MA ANCORA UNA VOLTA IN CULO AL MERCATO DELLA MUSICA...
E NON E’ PROPRIO MALE!
PANICO APRILE 2001