Campionamenti specie aviarie - Se l`università non ti piace, cambiala

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Campionamenti specie aviarie - Se l`università non ti piace, cambiala
CAMPIONAMENTI SPECIE AVIARIE A VITA LIBERA
Per quanto riguarda gli uccelli quelli d’acqua sono i più antichi, mentre i pappagalli sono i più
recenti.
In UE i corvidi sono i più evoluti. Corvidi e psittacidi sono i più evoluti: hanno avuto
un’evoluzione dei piedi simile alle nostre mani.
La temperatura dei più grossi è di 38°C, mentre i più piccoli di 42°C (è inversamente
proporzionale alla taglia).
I più piccoli hanno diete che richiedono molto zucchero (si nutrono di afidi = nome generico per
insetti, parassiti di piante…, nettare, frutta).
I più grandi possono mangiare meno volte al giorno e meno carboidrati.
Specie in estinzione: < 300 individui al di sotto della soglia critica di sopravvivenza.
Gli uccelli sono serbatoi per molti ae (batteri, virus, parassiti) -> si controllano per le patologie e
per sapere se sono a rischio di estinzione
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Roccoli: sono delle reti messe in filari di piante
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Prodine: reti a ribalta in paludi o argini
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Mist nets (reti foschia) reti gripe monomaglia, messe tra gli alberi nei punti di chiaroscuro
(loro non li vedono e ci restano impigliati). Si usano per specie di grosse dimensioni
(cigni, oche selvatiche). Si usano reti contenute in morrai con i pesi divergenti che
coprono 500m.
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Cannonets: prima li attirano con del cibo, poi gli sparano sopra la rete.
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Tramagli per le quaglie
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Lacci con esca: richiamo sessuale con animali imbalsamati e lacci per ingarbugliargli i
piedi.
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Gabbie: con la preda per i rapaci -> vanno per prenderla ma rimangono impigliati alla
rete = stessa cosa si fa per i:
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Lacci da palo: gli piace stare li, hanno i pali preferiti.
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Nasse per anatre: sono gabbie in cui possono entrare ma non possono uscire (sono
attirati da parters domestici o da cibo)
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Nasse per Rallidi: imbuti nei canneti
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Trappole specifiche (quasi sempre a molle)
Gli uccelli vengono considerati un’unica specie ma i meccanismi fisiologici e metabolici sono
completamente diversi dagli uni agli altri. Sono suddivisi in:
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Territoriali: non migrano
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migratori: 6 miliardi di individui l’anno su 2 rotte (nord-ovest europa, est europa ->
cercano sempre di sfruttare i percorsi continentali perché volare sull’acqua è faticoso
poiché non si sviluppano correnti d’aria convettive e devono sempre battere le ali). La
migrazione avviene per lo più basandosi sulle stelle quindi dal tramonto all’alba, altri
usano il campo magnetico.
Migrare vuol dire essere slegato dalla capacità portante del territorio. Inoltre hanno dei
disegni specifici di specie per non mischiarsi nei punti di ritorno.
Migrazioni degli uccelli
Sembra che il fenomeno delle migrazioni sia iniziato a partire già dalla preistoria in cui già
esisteva un'alternanza stagionale. La causa che determina i movimenti migratori degli uccelli
sembra legata alla durata del giorno (il cosiddetto fotoperiodismo), la durata del giorno si riduce,
inducendo fasi di regresso o di sviluppo di particolari ghiandole avente come conseguenza, la
cessazione di aggressività, intolleranza e territorialità nei confronti dei cospecifici e quindi
l'aggregazione in gruppi che preludono alla partenza delle migrazioni. Per quanto riguarda il
ritorno, naturalmente, lo stimolo sarà la durata dell'illuminazione primaverile. I territori da cui
parte la migrazione sono detti di nidificazione, mentre quelli verso cui la migrazione è diretta
sono chiamati di riposo o di svernamento. Il viaggio di andata verso i luoghi di svernamento
viene denominato viaggio post-nuziale o passo, mentre quello di ritorno verso le zone di
nidificazione è noto come viaggio pre-nuziale o ripasso.
Sono stati compiuti numerosi studi ornitologici sulle migrazioni utilizzando metodi di
campionamento ed osservazione in corrispondenza dei punti di confluenza delle rotte aeree,
inanellamento o strumenti tecnologici come telescopi o radar. In questo modo sono state
raccolte numerose informazioni sui percorsi seguiti, sugli spostamenti effettuati, sulla
composizione d'età degli stormi ecc.
L'Italia è interessata dal passaggio di specie che dal Nord-Europa si dirigono verso l'Africa
(passo), da specie che arrivano a partire dal periodo tardo-invernale fino a quello estivo per
riprodursi (visitatrici estive o estivanti, cioè presenti in una data area nella primavera e
nell'estate) o da specie che vengono a svernare in Italia da territori più settentrionali (visitatrici
invernali o svernanti) come i lucherini (Carduelis spinus).
Nello studio dell'avvicendarsi delle varie specie, in una certa area all'interno di un dato
ambiente, nel corso dell'anno è stata definita una serie di periodi: stagione pre-primaverile (da
metà febbraio alla prima decade di marzo); stagione primaverile (dalla seconda decade di
marzo ad aprile-maggio); stagione estiva (15 maggio - 31 luglio); stagione autunnale (1º agosto
- 30 settembre); stagione pre-invernale (1º ottobre - 30 novembre); stagione invernale
(dicembre - gennaio - febbraio).
La muta (cioè il periodico cambio di piumaggio) avviene di solito prima delle migrazioni, ma
alcune specie (soprattutto tra uccelli acquatici come gli anatidi, in cui la muta è totale e
simultanea) migrano verso aree più accoglienti e favorevoli per poter compiere la muta
(migrazioni di muta).
L'aspetto che comunque rimane più affascinante e meno noto nel fenomeno delle migrazioni è
la capacità di orientamento degli uccelli. I meccanismi che consentono ai migratori di seguire
rotte costanti sono molteplici: la posizione del sole (ed il suo azimut) ed i suoi movimenti, la
posizione di catene montuose, quella di sistemi fluviali (ovviamente per migrazioni diurne), la
direzione dei venti, la posizione della luna e delle stelle (per le migrazioni notturne), il campo
magnetico terrestre, ecc.
Sembra poi che gli uccelli possiedano una sorta di carta geografica mentale dei territori in cui
vivono, che rapportano in qualche modo ai punti di orientamento più generali (sole, stelle, ecc)
e che costruiscono memorizzando alcuni dati territoriali (ad esempio i corsi d'acqua) o, per
quanto riguarda i piccioni viaggiatori, olfattivi.
Talvolta, però, le rotte migratorie non risultano costanti, ma si modificano in modo più o meno
marcato: spesso questo è dovuto a fattori di disturbo antropici, come, per fare alcuni esempi, la
presenza di città illuminate che alterano l'orientamento notturno offuscando la percezione delle
stelle oppure operazioni di bonifica che hanno eliminato superfici palustri su cui sostavano e
traevano informazioni per l'orientamento gli uccelli di passo.
Molti uccelli montani, come la nocciolaia, il gracchio e il gallo cedrone, migrano tra vetta e valle
e viceversa a seconda della stagione, per ripararsi dall'eccessivo freddo o caldo o in cerca di
cibo.
Gli uccelli hanno un fotoperiodo hanno un fotoperiodo molto influenzabile dalla luce -> cambia il
TSH -> cambia il piumaggio -> vanno in amore.
Gli uccelli hanno 3 diversi tipi di linguaggio:
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individuale
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familiare
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interspecifico (di allerta)
Campi magnetici: alcuni uccelli hanno un magnete nel cervello quindi hanno come una bussola
nel cervello.
In base all’ambiente: (fiumi vallate strade) e lo insegnano ai figli;
motivazioni termiche (dal caldo al freddo) o di periodo (ex partono il 15 agosto
indipendentemente dal tempo).
Rischi cattura: per la cattura devi tenere in considerazione l’anatomia e la fisiologia dell’animale
e i rischi connessi. Dobbiamo gestire centinaia di individui in poche ore. In particolare sono in
grado di termoregolare ma per fare questo hanno elevate esigenze energetiche. La
combinazione di: alta t° ambientale (se impigliati sotto il sole e non riescono ad alzare le ali per
termoregolare), sforzo muscolare nella fuga, scarsa ventilazione (infatti si mettono in sacchi di
juta=fibra tessile, così non si feriscono le ali e respirano bene), densità elevata (se catturati in
gruppi molto numerosi) -> facilitano l’insorgenza di ipertermia cui segue vasodilatazione ->
ipotensione -> shock vascolare con fibrillazione ventricolare e degenerazione degli organi
parenchimatosi -> morte.
Quindi bisogna stare molto attenti e fornirgli acqua e cibo. Se manca l’acqua molti concentrano
l’acido urico che è caustico e quindi causa infiammazione renale. La mancanza di cibo è un
problema per quegli uccelli con elevato
metabolismo.
Gli animali stressati -> tanatosi: simulano la
morte per distogliere l’attenzione del
predatore così può fuggire (tanto anche il
predatore è preda quindi prima o poi si
guarda intorno); e il 50% delle volte riescono
a fuggire.
Se usiamo delle anelline alle zampe
dobbiamo stare attenti al colore poiché potremmo involontariamente cambiare il loro contesto in
quanto essi comunicano anche con codici di colore.
NB. Mai usare gabbie da cui può vedere l’esterno. Se è un posto che non conosce sarà più
fermo di un domestico, se vede fuori, vuole scappare.
Contenzione corretta: testa fra le dita (indice e medio). Lo sterno deve
potersi muovere altrimenti non respirano.
CATTURA ANSERIFORMI
Di solito si catturano di sera perché a quell’ora vanno a mangiare, li si mette in sacchi di juta
(dove si mettono sdraiati). Si usano voliere per i grossi numeri (ma sconsigliati perché si
feriscono)
Il trasporto dal campo al laboratorio:
Si fanno i campionamenti e si prendono i dati biometrici.
I prelievi di sangue negli uccelli:
- corridori o non volatori: no dalle zampe, ma nell’ala (vena cutanea ulnare)
- volatori: no nell’ala (vena tarsale mediana).
Mai usare i vasi del collo, perché per comprimere la giugulare comprimi il vago.
Per pesarli si usano i dinamometri. Col calabro si prendono i dati biometrici.
Si trasferisce in un file excel e ogni animale deve essere riconoscibile (codice univoco).
Il Germano reale (Anas platyrhynchos, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia delle Anatidae, di gradevole
aspetto e noto in Italia anche come Capoverde. Viene considerato il capostipite di tutte le razze domestiche
dell'anatra (eccetto l'anatra muta o muschiata).
Descrizione Questa specie è caratterizzata da uno spiccato dimorfismo sessuale: maschi e femmine sono molto
simili nella forma, ma differiscono nel colore del piumaggio per buona parte dell'anno.
<- Anatroccolo
Il maschio compie nel corso di un anno solare ben due mute del proprie piume,
durante il periodo nuziale la sua livrea è facilmente riconoscibile: il capo e la parte
superiore del collo sono di color verde splendente, uno stretto collare bianco a
metà del collo separa la verde testa dal petto e dalla parte superiore del dorso che
sono di un colore bruno-porporino, i fianchi e il ventre sono argentati, le spalle
sono bianco-grige, l'alto dell'ala è grigio, la parte inferiore del dorso grigio-nera come il groppone e le parti inferiori
finemente marezzate di nericcio sul fondo bianco-grigiastro, le copritrici superiori sono di color verde-nero e si
arricciano verso l'alto, le inferiori nero-velluto e le penne remiganti grigio-cupo alla base terminano con uno
specchio alare blu-violaceo orlato di bianco. Al termine della stagione riproduttiva, in estate avviene la seconda
muta del maschio, le vecchie penne remiganti e timoniere indispensabili per il volo cadono per essere sostituite da
delle nuove penne, anche l'appariscente abito nuziale viene cambiato con un nuovo piumaggio eclissato di colore
bruno macchiettato marrone scuro (abbastanza simile a quello della femmina), che gli permette di mimetizzarsi
meglio durante questo breve periodo in cui è impossibilitato a volare e vive perciò al riparo tra i canneti e le erbe
alte lungo le rive dei corsi d'acqua potendo solamente camminare e nuotare. L'occhio è bruno chiaro, il becco
giallo-verde ed il piede rosso-pallido.
La femmina ha colori mimetizzanti: macchiata di bruno e marrone scuro, becco bruniccio, sopracciglio marrone
scuro, gola beige, i fianchi hanno una colorazione più chiara: beige chiazzato marrone; le penne timoniere sono
beige rigate marrone, lo specchio è blu-violaceo bordato di bianco, le zampe sono di colore arancione spento,
meno vivo rispetto a quelle del maschio.
Gli anatroccoli, che nascono privi di penne e piume, sono ricoperti di un soffice piumino bicolore, petto e ventre
gialli, dorso e fianchi marroni con alcune macchie gialle, testa gialla con sopracciglio e chioma marroni.
Con alcune altre specie ha per caratteri esteriori il corpo robusto, il collo corto, il becco largo e piatto (da cui il
nome latino platyrhynchos), poco convesso e con la punta assai ricurva; possiede inoltre zampe di media altezza
che si innervano alla metà del tronco, ali abbastanza lunghe e coda tondeggiante.
Vi possono essere inoltre esemplari maschi o femmine, il cui piumaggio è leggermente o totalmente diverso dalla
livrea sinora descritta, in pratica tendenzialmente scurito o bianco, ciò è dovuto alla presenza di un particolare
gene che regola la colorazione:
piumaggio brunito, all'apparenza come affumicato, macchiettato marrone scuro, sono privi del caratteristico
sopracciglio attorno agli occhi, lo specchio è di colore blu spento-affumicato, da anatroccoli il loro piumino è
completamente marrone scuro-nero.
piumaggio completamente bianco con riflessi giallo tenui uniforme su tutto il corpo, persino lo specchio alare posto
sulle penne remiganti delle ali è bianco, il becco è completamente giallognolo, da anatroccoli il loro piumino è
completamente giallo pallido.
Maschio a sx e femmina a dx.
Dimensioni
Lunghezza: maschio 56 cm; femmina 52 cm
Apertura alare: 91-98 cm
Peso: 710-1440 g
Sottospecie
Sono state individuate 3 sottospecie di germano reale:
- Anas platyrhynchos platyrhynchos - Linnaeus, 1758.
- Anas platyrhynchos conboschas - Christian Ludwig Brehm, 1831.
- Anas platyrhynchos diazi - Robert Ridgway, 1886..
Le razze domestiche vengono tutte incluse nella:
Anas platyrhynchos domesticus.
Distribuzione e habitat
Vive nelle zone umide d'acqua dolce quali: paludi, stagni, laghi e fiumi calmi, in tutte le regioni temperate e
subtropicali dell'America settentrionale, dell'Europa, dell'Asia; le varietà selvagge sono state anche introdotte in
Nuova Zelanda e in Australia, dal livello del mare fino a 2000 metri d'altitudine. Vive sull'acqua, e va sulla terra
ferma soltanto per la nidificazione ed il riposo. Le popolazioni boreali svernano al sud, gli esemplari dell'Europa
settentrionale svernano nella parte centro meridionale del continente, tuttavia alcuni esemplari non migrano, e in
alcune regioni come il nord d'Italia sono stanziali. Questo fenomeno sembra in aumento, particolarmente nelle città
dove i germani reali sembrano trovare un'alimentazione sufficiente. Un altro fenomeno da evocare è l'inquinamento
genetico (ibridazione con razze domestiche), che renderebbe i germani più pesanti e corpulenti dunque meno
sensibili al freddo ma anche meno adatti alla migrazione.
Popolazione Il germano reale è la più diffusa delle specie di anatre selvagge e la più numerosa (9 milioni di
individui stimati in Europa occidentale). Le femmine svernano spesso più al sud dei maschi, e tornano soltanto più
tardi nei siti di nidificazione. Inoltre, questo fatto è peggiorato dalla mortalità elevata delle femmine durante
l'incubazione. In Italia la popolazione è in costante aumento.
In Canada, dove quest'anatra non era stata mai osservata prima dell'inizio del XX secolo, e di rado osservata negli
anni trenta e cinquanta, le stime della popolazione negli anni 2000 suggeriscono una presenza superiore al milione
ed in aumento.
Riproduzione
<-Nido
Il corteggiamento comincia a fine ottobre e continua fino marzo, la
riproduzione vera e propria ha luogo tra febbraio e luglio in funzione della
latitudine. Il nido è rudimentale e la scelta del luogo non è complessa, la
femmina può utilizzare il suolo nudo o degli alberi cavi; è fatto di ramoscelli
e di piumini che la femmina strappa da una zona particolare del suo petto. Il
numero di uova può variare da 5 a 15. Solo la femmina cova per circa 2628 giorni. Infatti, le piume della femmina le permettono di passare
inosservata in mezzo alla vegetazione, se il maschio l'aiutasse nell'incubazione, il nido sarebbe facilmente
individuato dai predatori e distrutto.
Dopo la nascita, è ancora la femmina sola che si occupa degli anatroccoli. Li conduce al piano d'acqua più vicino
ed insegna loro a nuotare e nutrirsi fino a che siano in età di volare (7 settimane circa). Dopo un anno di vita
avranno raggiunto la maturità sessuale.
Uova [modifica]
Dimensioni: 5,9 x 4,1 cm
Voce Il maschio come richiamo emette un calmo yeeb, nel corteggiamento emette una sorta di fefev-fefev-fefev. La
femmina usa spesso un qua qua qua rumoroso, se mentre sta covando si assenta e viene raggiunta da dei
maschi, emette un verso caratteristico que èh-èh-èh che sta ad indicare che è indisponibile ad accoppiarsi; per
difendere i piccoli da predatori o intrusi si agita sbattendo le ali e scagliandosi addosso.
L’età del germano reale:
le grandi copritrici si
arrotondano e scompare
la v nelle timoniere da
giovani.
Esistono piumaggi da
giovani, maschili e
femminili, da riproduzione
e nn, e da eclisse, dopo
riproduzione nel maschio.
Remiganti primarie: siamo sulla mano
Remiganti secondarie: radio-ulna
Remiganti terziarie: omero.
Copritrice delle primarie, secondarie e terziarie. Divise in piccole (all’attacco dell’ala), medie e
grandi.
Timoniere: nel primo anno di
vita c’è l’estremità a forchetta
perché perdono i polipoli
Molte catture avvengono di notte.
Anche la liberazione deve essere fatta in un momento opportuno:
-
diurno: non ci devono essere ostacoli. Si rilasciano aprendo i sacchi; non si manipolano
con le mani se non per i prelievi;
-
notturne: (dei galliformi solo la quaglia migra). Si catturano sulla costa con le mist nest
quando tornano dall’africa. Si catturano migliaia di individui. Si attirano con i versi di
quaglia femmina o maschio. Le reti vanno controllate spesso per verificare che i gufi non
se le siano mangiate.
Il fagiano: si catturano con gabbie con del cibo.
Devono avere sopra delle reti elastiche perché loro scattano per mettersi a volare e hanno un
sacco di forza.
L’età si determina sulla base dei diametri dei calami delle penne.
I passeriformi: catturati con mist nets. Problema se si bagnano -> ipotermia; se non possono
alzare il piumaggio -> ipertermia.
Es. il succiacapre o caprimulgo europeo: mimetico con due macchie bianche sulla coda e 2
sulle ali.
Uccelli pericolosi
Lettura dei segnali: occhio spalancato, piume alzate, esteriorizzazione della lingua, soffio,
fissano negli occhi, prima di attaccare guardano dietro di te e si guardano i piedi. Fanno leva
con le ali a terra -> se li incappuccio perdono la percezione.
Le aquile reali sono molto più mordaci di quelle di mare. Catturano prede grandi anche quanto
un lupo. Non hanno atteggiamenti di offesa, al max si guardano i piedi prima di attaccare.
Hanno una forza di 3 atm nelle zampe (sfondano il cranio delle prede).
Attaccano alle spalle. Gli artigli, lunghi 5 cm, sono scanalati e una volta che hanno chiuso il
pugno continuano ad aprire-chiudere per riflesso per creare lesioni interne.
I grifoni invece usano il becco. Bisogna prendere il becco da dietro e fermarlo.
Gli animali che non hanno mai visto un uomo attaccano ai vestiti, altrimenti si ricordano e
attaccano il corpo.
Airone cenerino:
cenerino mira alla pupilla. Occhio al tuo occhio. Non guardare attraverso i fori della
scatolone se te lo portano. Bisogna contenere il becco.
Fenicotteri:
Fenicotteri ti accano alle orecchie: i giovani non volano e vengono guidati in gregge. I piccoli si
raccolgono in gruppo di catturali dette scole. Hanno delle leve lunghe -> attenzione alla
contenzione -> dobbiamo ripiegarli (per non fargli male) e evitare che scattino.
Falco:
Falco ha la mascella con n dente che serve per disarticolare atlante e occipitale dalla preda.
I gufi:
gufi aprono le ali, aprono e chiudono gli occhi, soffiano come un gatto, ma al max ti graffiano.
Se catturo dove si fermano per riposare durante la migrazione bisogna stare attenti ai numeri ->
ne posso catturare a migliaia in una notte e devo saperli gestire.
Anche per gli uccelli si possono usare le mascherine per dissociarli da un mondo esterno
(contenimento).