Induzione di getti avventizi in Pittosporum tenuifolium “Silver Queen”

Programma
“Prodotti e tecnologie innovative su piante ornamentali con particolare
riferimento alle aree del Meridione”
Sottoprogetto
“Germoplasma”
“Uso della mutagenesi fisica in specie da fronda recisa e da
vaso”
Roberta Venturo - Fiorenzo Gimelli
Istituto Regionale per la Floricoltura Sanremo
Introduzione
Poca attenzione è stata dedicata al miglioramento genetico delle
ornamentali con l’obiettivo della produzione di fronda da recidere .
E’ pensabile che possano utilizzarsi le normali metodiche di
miglioramento genetico tra cui la mutagenesi fisica .
Questa tecnica estesamente applicata a piante ornamentali e a fruttiferi
in tutto il mondo è già stata utilizzata efficacemente da noi in garofano e
margherita .
Certamente può essere applicata ad alcune di queste specie a
propagazione vegetativa per sfruttare la variabilità genetica soprattutto
per i caratteri “taglia” e “modello fogliare”.
Su queste piante non ci sono precedenti esperienze e quindi é
preliminarmente necessario mettere a punto i dosaggi e le metodologie
di isolamento delle eventuali mutazioni .
Obiettivi
Mettere a punto i dosaggi utilizzabili e la metodologia operativa.
Isolare eventuali varianti
Confrontare l’efficacia di questa metodica con altre possibili fonti di variabilità.
Metodologia operativa
Abbiamo individuato alcune specie (Pittosporum tenuifolium,
Pittosporum tenuifolium cv Silver Queen, Coprosma repens,Coprosma
repens cv“Painters’Palette”, Griselinia lucida) già utilizzate più o meno
estesamente per la produzione di fronda recisa e per il vaso.
Sono state sottoposte a trattamenti mutageni mediante raggi x
utilizzando per i dosaggi le nostre precedenti esperienze e ciò che é
riportato in letteratura su specie ornamentali arbustive e su fruttiferi.
Abbiamo inoltre osservato la induzione di variabilità a seguito di
emissione di getti avventizi in piante adulte sottoposte a drastici
interventi di potatura.
Pittosporum tenuifolium cv
S.Queen
Grisellinia lucida
Coprosma repens
P.Palette
1° Trattamento
Abbiamo utilizzato giovani piantine di Pittosporum tenuifolium, Pittosporum
tenuifolium cv Silver Queen, Coprosma repens,Coprosma repens
cv“Painters’Palette”e Griselinia lucida schermando con piombo l’apparato radicale,
Dosaggi utilizzati :8.0 – 17.5 – 25 Gy – Trattamento acuto 3.63 Gy/min
Le piante dopo il trattamento sono state trapiantate e fatte crescere liberamente
1° Trattamento (risultati)
Pittosporum tenuifolium "Silver
Queen"
Altezza (cm)
200
Controllo
8 gray
17,5 gray
25 gray
100
0
20/02/1998 20/07/1998 06/03/2001 19/09/2002
Data rilievo
I dosaggi si sono rivelati insufficienti . Non si è avuto danno fisico né
comparsa di mutazioni in % significativa rispetto al controllo in nessuna delle
specie trattate .
2° Trattamento
Abbiamo aumentato notevolmente i dosaggi limitando il trattamento a: Pittosporum
tenuifolium, Pittosporum tenuifolium cv Silver Queen, Coprosma repens,Coprosma repens
cv“Painters’Palette”. La Grisellinia lucida é stata eliminata in quanto difficilmente gestibile.
Dosaggi utilizzati : 37.5 – 50.0 – 62.5 Gy – Trattamento acuto 3.50 Gy/min
In Coprosma abbiamo utilizzato piante più adulte trattando solamente porzioni di stelo
per cercare di ridurre il danno fisico.
2° Trattamento (Risultati) Pittosporum
Effetti dell'irraggiamento
in Pittosporum tenuifolium
Altezza (cm)
200
14/10/99
Irraggiamento
24/05/00
20/11/00
21/02/01
19/09/2002
100
Morte
Morte
0
Controllo
37,50
50,00
62,50
Intensità irraggiamento (Gy)
Effetti dell'irraggiamento
in Pittosporum tenuifolium
Altezza (cm)
200
100
Morte
Morte
0
Controllo
37,50
50,00
62,50
Intensità irraggiamento (Gy)
2° Trattamento (Risultati) Coprosma repens
Presenza (+) Assenza ( - ) di getti in zone irradiate
Controllo
++
37.5 Gy
+
50.0 Gy
62.5 Gy
---
2° Trattamento (Risultati) Coprosma repens
var P.Palette
Presenza (+) Assenza ( - ) di getti in zone irradiate
Controllo
++
37.5 Gy
+
50.0 Gy
62.5 Gy
+--
Mutagenesi -Conclusioni
Le due specie mostrano una netta risposta al trattamento
mutageno proporzionale in modo lineare al dosaggio
utilizzato.
In tutte le varietà la dose di 37.5 Gy sembra costituire il
limite massimo utilizzabile per non compromettere la
sopravvivenza delle piante trattate .
Per quanto riguarda la induzione di mutazioni queste due
specie si sono rivelate essere molto stabili non essendosene
evidenziate in modo significativo rispetto ai controlli
Induzione di getti avventizi in
Pittosporum tenuifolium
“Silver Queen”
Operando con drastiche potature di riforma (capitozzatura) si ha emissione di
getti avventizi nella parte basale della pianta. In pratica si ha un processo di
sdifferenziamento da cellule differenziate .
Abbiamo osservato che ciò provoca la liberazione di una grande quantità di
variabilità e comparsa di varianti . La loro percentuale è estremamente elevata
.Tutte le piante sottoposte a drastici tagli di riforma hanno mostrato la comparsa
di mutazioni . Si osservano :
getti completamente verdi
getti albini
getti con marginatura più o meno estesa
getti con marginatura invertita
getti in cui la parte bianca ha assunto tonalità giallastre.
Getti albini,getti non variegati,
getti con variegature allargate.
Emissione di getti avventizi . Getti
non variegati
Getti con inversione della
variegatura.
Conclusioni
La mutagenesi non appare utile sulle piante testate per indurre variabilità
genetica selezionabile nei caratteri tipo “ modello fogliare” . Per quanto riguarda
altri parametri tipo “taglia” il lavoro di selezione necessiterebbe di spazi e
superfici nettamente sproporzionate rispetto alla importanza economica della
pianta .
Questo approccio potrà essere comunque esteso ad altre piante ornamentali a
propagazione vegetativa .
In alternativa abbiamo osservato essere più utile l’induzione di gemme
avventizie. Questo aumento notevole di frequenze di mutazioni dovuto a
riarrangiamento di strati o a rigenerazione da tessuto differenziato può spiegare
molto bene l’origine di alcune varietà di Pittosporum tenuifolium oggi in
commercio come pianta da giardino .