STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE STUDIO DI
Transcript
STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE STUDIO DI
STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE STUDIO DI LABORATORIO DELLA MISCELA TERRA CALCE STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE INTERAZIONE CALCE TERRENO L’aggiunta di calce in un terreno argilloso provoca: 1) la sostituzione degli ioni Na2 Na2+,, K K+,, H H+ con ioni Ca2 Ca2+ (scambio ionico); 2) innalzamento del pH che produce la solubilizzazione della silice presente nei minerali argillosi e la sua disponibilità a reagire con gli ioni calcio formando silicoalluminati ili ll i ti idrati id ti di calcio l i stabili t bili dotati d t ti di forte f t potere t legante l t (reazione ( i pozzolanica). La quantità di silico-alluminati prodotti dipende dalla reattività del terreno ed è proporzionale sia alla quantità di calce aggiunta sia al tempo di maturazione. STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE EFFETTI DELLA STABILIZZAZIONE A CALCE L’AGGIUNTA DI CALCE NEL TERRENO PRODUCE: • la flocculazione e l’agglomerazione delle particelle argillose (< 2.0 μm) modificandone sostanzialmente la distribuzione granulometrica. •un aumento del campo nel quale il terreno presenta un comportamento solido; lid ((“inertizzazione i ti i d dell tterreno”). ) •un aumento del contenuto in acqua ottimale, in una diminuzione del peso di volume del terreno secco •un n incremento della resisten resistenza a CBR e una na diminuzione dimin ione dell’indice di rigonfiamento. •cambiamenti nella curva sforzo-deformazione, incrementi sensibili di resistenza al taglio e una riduzione della deformazione a rottura (aumento del modulo di deformazione) STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE CRITERI DI ACCETTABILITA’ TENNENO NATURALE •Una terra affinchè risulti adatta alla stabilizzazione a calce , deve essere di tipo limo-argilloso e deve avere un idice di plasticità superiore a 10 (tipo A6 ed A7 CNR UNI 10006). •Posso essere stabilizzate anche terreni giaioso-argillosi purchè presentino una frazione passante al setaccio 0.4 UNI non inferiore a 35% (fig. 1). •Non N d dovranno presentare t un contenuto di sostanza organica superiore al 2%. •Non dovranno avere un contenuto di solfati superiore all’1%. Fig.1 STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE FASI PROGETTUALI 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO DELLA RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO Lo studio verrà eseguto su 5 campioni alle seguenti percentuali di calce Contenuo in Calce N° Campioni 1.50% 2.00% 2.50% 3.00% 4.00% 5.00% Tot Campioni 5 5 5 5 5 5 30 STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO DELLA RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO 1. FASI PROGETTUALI DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE ¾Analisi granulometrica ¾Contenuto naturale d’acqua ¾Determinazione del peso specifico dei grani ¾Contenuto di sostanze organiche ¾Contenuto in sofati ¾Determinazione dei limiti di Atterberg ed indice di plasticità ¾Classificazione CNR UNI 10006 ¾Determinazione del contenuto ottimale di acqua ¾Determinazione del indice CBR ¾Determinazione della resistenza a compressione (ELL) ¾Determinazione della resistenza a taglio (Talio diretto CD) ¾Determinazione delle resistenza a taglio non drenata (CIU) ¾Determinazione dei parametri di defotmazione (IL) ¾Determinazione del rigonfiamento e della pressione di rigonfiamento STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO DELLA RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO 2. FASI PROGETTUALI DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA ¾Analisi granulometrica g ¾Determinazione del contenuto ottimale di acqua ¾Determinazione dei limiti di Atterberg ed indice di plasticità ¾Determinazione del indice CBR ¾Determinazione della resistenza a compressione (ELL) ¾Determinazione della resistenza a taglio (Taglio diretto CD) ¾Determinazione delle resistenza a taglio non drenata (CIU) ¾Determinazione dei parametri di deformazione (IL) ¾Determinazione del rigonfiamento e della pressione di rigonfiamento STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO 3. FASI PROGETTUALI VARIAVILITA’ DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE NEL TEMPO Contenuo in Calce 1.50% 2.00% 2.50% 3.00% 4.00% 5.00% Giorni stagionatura Tipologia prove 0 1 2 3 4 5 6 7 Proctor Modoficata X Limiti di Atterberg 11 28 X X X X X X X X X Analisi granulometrica X X X X X X X X X CBR a 7 gg X X CBR a 7 gg e 4 di imbibizione i bibi i e misura i ddell rigonfiamento i fi t X ELL (w naturale ed ottimale) X X X Talio diretto CD (w naturale ed ottimale) X X X Triassiale CIU (w naturale ed ottimale) X X X Porva Edometrica IL (w naturale ed ottimale) X X X Prova di rigonfiamento in edometro (w naturale ed ottimale) X X X STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO 4. FASI PROGETTUALI DEFINIZIONE DELLA RICETTA OTTIMALE Definite le caratteristiche fisico meccaniche del terreno stabilizzato ai vari contenuti di calce ed acqua, e difinito la loro variabilità nel tempo si può desumere la ricetta ottimale della miscela terreno-calce-acqua STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 1. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO TAL QUALE 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO A DIVERSO CONTENUTO DI CALCE E ACQUA 3. VARIAVILITA’ NEL TEMPO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO STABILIZZATO A CALCE 4. DEFINIZIONE E STUDIO RICETTA OTTIMALE 5. PROVE DI CONTROLLO 5. FASI PROGETTUALI PROVE DI CONTROLLO Si possono effettuare prove in corso d’opre quali: •Densità in sito •Prova di carico su piastra STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 120 100 Va a o e de Variazione dei limiti t d di Atterberg tte be g in funzione u o e dei giorni di stagionatura 60 40 Terreno naturale 20 lim iti di atterberg 1 gg stagionatura 7 gg stagionatura 60 28 gg stagionatura 0 100,000 LL 10,000 1,000 0,100 0,010 50 0,001 LP IP diam etro ((m m ) 40 Variazione della granulometria in funzione dei giorni di stagionatura w (%) Passa ante (%) 80 30 20 10 0 0 2 4 6 Giorni 8 10 STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE 400 Tension ne di Compressione, k kPa 350 Variazione V i i delle d ll caratteristiche i i h meccaniche i h in funzione della % di Calce 300 250 200 150 0 800 0,800 100 1.50%Calce 1.50% Calce 2.50%Calce 50 2.00% Calce 2.00%Calce 0,750 2.50% Calce 0 0 1 2 3 4 5 6 7 0,700 Deformazione Assiale, % 200 y= 0,5808x + 51,302 y= 0,5739x + 62,568 0,650 sforzo di ttaglio (kN/m2) 180 160 e 0,600 140 120 0,550 100 80 1.50%Calce 60 2.00%Calce 40 2.50%Calce 20 0 0,00 0,500 50,00 100,00 150,00 200,00 250,00 0,450 0,400 10 y= 0,5595x + 46,219 sforzonormale (kN/m2) 100 1000 2 σ (kN/m ) 10000 STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE C B R /% C A L C E /% A C Q U A S T A G IO N A T U R A 7 g g Variazione del contenuto d’acqua ottimale e dell’indice CBR in funzione della % di Calce 3 5 0 ,0 0 % 3 0 0 ,0 0 % 2 5 0 ,0 0 % 2 0 0 ,0 0 % 15 0 ,0 0 % 18,00 10 0 ,0 0 % 1 . 5 0 % c a lc e 2 . 0 0 % c a lc e 5 0 ,0 0 % 17,50 2 . 5 0 % c a lc e 0 ,0 0 % 0 ,0 0 5 ,0 0 10 ,0 0 17,00 15 ,0 0 w 2 0 ,0 0 2 5 ,0 0 3 0 ,0 0 ( %) C B R /% C A L C E /% A C Q U A S T A G I O N A T U R A 7 g g -I M B I B I Z I O N E 4 g g 16,50 300,00% 16,00 250,00% 15,50 200,00% 1,50% calce 2.00% calce 15,00 150,00% 2,50% calce opt 14,50 100,00% Poli. (opt) 1 . 5 0 % c a lc e 50,00% 2 . 0 0 % c a lc e 14,00 0,00 2 . 5 0 % c a lc e 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 0,00% 0 5 10 15 w ( %) 20 25 30 STABILIZZAZIONE DELLE TERRE A CALCE POSSIBILI SVILUPPI NELLO STUDIO DEI STABILIZZATI A CALCE L’impiego pluriennale nell’ambito delle terre stabilizzate a calce, ha permesso di definire una metodologia progettuale ed una tecnica esecutiva basate sul controllo empirico delle prestazioni meccaniche delle miscele. Le procedure sono basate su prove empiriche quali la prova CBR e la prova di compressione ad espansione laterale libera. In Italia la norma C.N.R. n° 36/73 prevede come prova di accettazione solamente la CBR ed è richiesta anche la prova ELL se la stabilizzazione è eseguita su terre reattive. reattive Le due prove, con una misura convenzionale della resistenza meccanica, permettono di valutare il comportamento in esercizio delle miscele: ovviamente il metodo non considera l’effetto dinamico dei carichi che impegnano l’infrastruttura viaria. In analogia con quanto attualmente viene fatto con i materiali utilizzati nelle pavimentazioni flessibili sarebbe opportuno eseguire il mix design delle miscele terracalce con uno studio sul comportamento del materiale sotto l’azione di carichi dinamici, in modo da scegliere li l percentuale la t l di legante l t anche h in i funzione f i d ll condizioni delle di i i previste i t in i esercizio i i e non solo l in i base b all criterio it i della d ll minima i i spesa. Si propone una metodologia di prova per l’accettazione delle miscele basata sul comportamento deformativo delle miscele stesse sotto l’azione dicarichi dinamici. Il protocollo si basa su una prova di creep dinamico, in grado valutare il comportamento deformativo ed in particolare la tendenza all’accumulo delle deformazioni permanenti delle miscele terra-calce (A. Montepara & G. Tebaldi, Una nuova metodologia di prova per l’impiego di terre stabilizzate nel corpo stradale –2000; G. Cerni, Deformabilità delle miscele terra-1997) Si propone inoltre lo studio della propagazione degli ultrasuoni nelle terre miscelate con calce al fine di determinare delle leggi empiriche che correlano la misura non distruttiva della velocità, velocità che può essere effettuata più volte sullo stesso campione, campione con le caratteristiche delle terre stabilizzate con calce. Tale risultato risulta fondamentale perché i tempi di reazione della calce conl’argilla, dai quali dipendono le stesse caratteristiche meccaniche del terreno trattato, non sono noti a priori in quanto fortemente dipendenti dai diversi minerali argillosi presenti nel terreno. Ben più utile e di carattere pratico sarebbe il risultato ottenuto correlando i valori di velocità con i parametri meccanici a rottura dei provini. i i In I particolare ti l sono state t t trovate t t relazioni l i i non lineari, li i analoghe l h a quella ll dei d i calcestruzzi, l t i capacii di fornire f i i valori l i di resistenza e dimodulo, noti i valori di velocità, tenendo conto anche del contenuto in acqua (G.Cerni, Stabilizzazione dei terreni con calce: studio delle poprietà e delle prestazioni mediante l’impiego degli ultrasuoni-2001)